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ANNO 3 - NUMERO 9 - SETTEMBRE 2014
DE MAGISTRIS Napoli vuole lo scudetto
CALCIO IN TV Tutto il Napoli minuto per minuto BASKET Balbi e Spinelli in esclusiva
Editoriale
L
Vi vogliamo così di Riccardo Giammarino
a nuova stagione è iniziata buttando al vento quanto fatto di buono nell’anno precedente. Già dal ritiro di Dimaro si è respirata un'aria lievemente tesa nello sopgliatoio azzurro, dal caso di Valon Behrami che, scontento di aver concluso un allenamento in anticipo, ha gettato al vento la pettorina, a Callejon che, per lo stesso motivo dello svizzero, non ha reagito al meglio nei confronti di Benitez, fino a
da Napoli, sudando la maglia azzurra in ogni occasione e non dimenticando di rappresentare l'intera città e non solo se stessi. Questo è l’aspetto principale che è mancato al Napoli dei preliminari e che sembra essersi ritrovato negli incoraggianti segnali di Genova: l’abbraccio di gruppo prima della partita, la grinta sprigionata sul campo negli ultimi minuti, decisivi per
Insigne che ha rifiutato di salutare i tifosi in piazza alla prima uscita pubblica della squadra. Per il napoletano le polemiche sono proseguite anche al San Paolo quando, sostituito da Mertens contro l'Athletic Bilbao, è stato fischiato dai supporters partenopei che ne hanno provocato la reazione scomposta. Insomma, alla vigilia dell'esordio in campionato, i presupposti non erano stati ideali per cominciare la stagione al top. Attribuire le colpe al mercato non proprio entusiasmante è senza ombra di dubbio la cosa più semplice, ma ciò che in realtà è mancato al Napoli è l'essenza di squadra. Almeno nelle prime uscite è mancato un vero capitano, il carisma che l'anno scorso è stato incarnato da Reina. Per questo motivo abbiamo pensato di titolare la copertina prendendo spunto dalla campagna pubblicitaria di Mediaset Premium che ha riproposto il celebre slogan americano della seconda guerra mondiale. We want you, noi vogliamo voi, nessuno escluso e vogliamo vedere una squadra che giochi
i tre punti fondamentali all’esordio e le dichiarazioni di giocatori, allenatore e presidente dopo il match, in cui la frase più ricorrente è stata "tutti uniti". Adesso è inutile pensare all’occasione sfuggita della Champions o al mercato non proprio brillante, bisogna restare uniti e sostenere tutta la squadra, senza fischiare nessuno, e ritrovare la grinta e la serenità che permetteranno al Napoli di tornare squadra e di poter fare il miglior campionato possibile. Tutti insieme.
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Riflessioni d’autore
Da questo mese ospiteremo la rubrica “Riflessioni d’autore”. Su ogni numero troverete l’articolo di una firma prestigiosa che racconterà il suo punto di vista sul Napoli. Ad inaugurare la rubrica è Marco Azzi de “La Repubblica”.
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Sommario
De Magistris
Mercato
Napoli vuole lo scudetto
Sotto il segno della bilancia
pag. 8
Società
Quelli che... non fanno gol
Europa League
pag. 12
Esordio degli azzurri con lo Sparta Praga
pag. 13
Turismo
La Polonia, da Varsavia a Torun
Eventi
pag. 26-29
La lunga estate del Kanathe
pag. 30-31
La Giammarino Editore ringrazia il direttore uscente, Mary D’Onofrio, per il lavoro svolto in questi anni e le porge i migliori auguri per le future attività all'interno della divisione televisiva del gruppo editoriale.
Il prossimo numero sarà in edicola il giorno
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11 OTTOBRE
pag. 9-11
Tv e Radio Tutto il Napoli minuto per minuto pag. 14-17
Direttore Responsabile RICCARDO GIAmmARINO Capo Redattore CARLO ZAZZERA Progetto Grafico, Impaginazione FRANCESCO CARDAmONE
Hanno collaborato a questo numero: LAuRA CAICO RINO DAZZO
hARRY DI PRISCO
GIOVANNI mARINO SONIA OLOFERNI
Foto PIETRO E SONIA mOSCA Stampa
ARTI GRAFIChE
PASquALE TINA GIANLuCA VIGLIOTTI Il numero è stato chiuso lunedì 8 settembre 2014
NAPOLITANO
Tiratura COPIE 10.000
Autorizzazione Richiesta al TRIbuNALE DI NAPOLI
DISTRIbuZIONE: EDIALbA S.R.L.
Nola [Na]
Piazza Garibaldi, 136 80142 Napoli Tel. 081 20 15 31 www.giammarinoeditore.it info@eazzurro.it SETTEMBRE 2014
L’analisi
Dalla polvere di Bilbao...
...all’altare di Genova
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di Riccardo Giammarino
ilbao e Genova segnano l’esordio del Napoli nella stagione 20142015. L’eliminazione dalla prestigiosa coppa europea lascia agli azzurri la possibilità di concentrarsi maggiormente in campionato, anche se resta l’amaro per la sconfitta. Il Napoli tecnicamente è superiore all’Athletic Bilbao, a prescindere dal mercato tanto discusso.
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L’analisi Dunque, è un chiaro segnale che le due partite dei preliminari siano state condizionate dalle scelte dell’allenatore e dalle prestazioni dei singoli. Analizzando la doppia sfida abbiamo riscontrato alcune imperfezioni commesse da Benitez, decisive per l’eliminazione del Napoli dalla Champions. Il primo grande errore? Addirittura prima di iniziare a giocare. Nella conferenza stampa antecedente la partita di andata l’allenatore partenopeo ha dichiarato che un’eventuale fuoriuscita dal torneo non sarebbe stata una tragedia, spezzando, così, la tensione agonistica dei propri uomini contro una squadra che del cuore fa la propria virtù. Un errore di mentalità che è costato caro agli azzurri, che in campo hanno dato l’impressione di giocare in svantaggio numerico, senza mordente, e rinunciando a lottare su tutti i palloni, lasciando alla formazione basca gli spazi giusti per impostare i match a proprio piacere.
Altro errore del tecnico è stata La gioia di Hamsik l’inflessibilità tattica. Come dopo il gol dell’illusione ormai tutti sanno, Rafa Benitez, al San Mames è un eterno estimatore del 4-23-1 e non sembra intenzionato a cambiare il proprio modulo né dal primo minuto, né tantomeno a partita in corso. Così facendo, oltre che negare soluzioni tattiche alternative, ha reso il gioco del Napoli altamente prevedibile. Inoltre il modulo adoperato da Benitez aveva un senso ai tempi del Liverpool, quando i due di centrocampo davanti alla difesa erano Javer Mascherano e Steven Gerrard. Purtroppo gli azzurri non dispongono di questa qualità. Si potrebbe cambiare la disposizione degli uomini in campo, magari passando ad un più funzionale 4-3-2-1, fortiL’infortunio di Ghoulam
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ficando la zona di interdizione e di impostazione che attualmente sono palesemente l’handicap della formazione.
A proposito di formazione, altra leggerezza commessa dall’allenatore spagnolo è stata sicuramente nella scelta degli uomini in campo. Le due partite contro l’Athletic Bilbao non erano delle semplici amichevoli, ma due partite che sono costate un minimo di 30 milioni di euro nelle casse della società (altro che “non sarà una tragedia”). Se si analizzano i gol, fatti e subìti, del Napoli si possono constatare immediatamente due cose. La prima riguarda le colpe di Britos, difensore centrale schierato come terzino sinistro (inadatto per qualità fisiche e tecniche). La rete subìta dagli azzurri al San Paolo, infatti, è nata da un errore dell’uruguaiano. Nella partita di ritorno al San Mames, invece, fino a quando la fascia mancina è stata percorsa da Ghoulam, gli azzurri non hanno avuto particolari problemi, ma quando, a causa di un infortunio al braccio, ha dovuto lasciare il posto a Britos, nel giro di pochi minuti sono stati incassati ben tre gol. Otre l’errore di far giocare Britos, e quello di posizionarlo in un ruolo inadatto alle sue già minime capacità, Benitez ha schierato in entrambe le partite un centrocampo composto da Jorginho e Gargano, dimenticando in panchina un Inler dalle spalle più larghe dell’italo brasiliano. Errore grave in partite fisiche come quelle con i baschi. Infatti, il centrocampo azzurro non è riuscito a fare da filtro tra la difesa e l’attacco, fornendo pochissimi palloni giocabili al reparto offensivo. Anche in avanti le scelte non sono state proprio convincenti. Nella delicata partita di ritorno, Benitez ha schierato Mertens dal primo miSETTEMBRE 2014
L’analisi nuto: ha creato poco e niente. All’andata Insigne era partito titolare, i difensori avversari gli avevano preso senza troppe difficoltà le misure per fermarlo. Ma quando gli era subentrato Mertens non c’era stata difesa che potesse tenerlo. Il belga si è trasformato e ha mandato in crisi i difensori avversari, creando un gioco imprevedibile e rendendosi unico protagonista della partita. Infine, non è ben chiaro il motivo per cui i tifosi per assistere alla prima sostituzione, nel 90% delle partite, devono aspettare fino al 60’ di gioco, quando nella maggior parte dei casi si potrebbe intervenire anche prima del 45’.
Il campionato degli azzurri è iniziato a Genova, dove fortunatamente il vento è cambiato, anche se di poco. Tante novità in campo dal primo minuto, come Zuniga ed Inler che hanno apportato tanta qualità in più rispetto alla formazione schierata contro l’Athletic. Gli azzurri sono andati a segno dopo pochi minuti dal fischio iniziale con Callejon, che ha raccolto l’assist del “Pipita” Higuain ed al volo ha battuto Perin, conquistando il titolo di primo marcatore degli azzurri in campionato. Dopo il gol, il Napoli ha praticamente mollato la presa, subendo molto il gioco dei rossoblù, inarrestabili sulle palle alte, tutte a vantaggio di Pinilla. In una di queste occasioni (ben quattro di testa) è riuscito a battere Rafael riportando la situazione in parità. Per vedere la reazione degli azzurri, però, abbiamo dovuto attendere il 60’, quando Benitez ha deciso di dare una scossa all’attacco e di provare il neo acquisto De Guzman. Al terzo minuto di recupero, durante il solito “ultimo assalto” partenopeo, l’olandese si è trovato al posto giusto al momento giusto ed ha regalato i tre punti al Napoli, fondamentali per la classifica, per il morale della squadra e per rivalutare un po’ il mercato della società.
L’esultanza di Callejon dopo il gol a Marassi SETTEMBRE 2014
Riflessioni d’autore
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Salmone e caviale non bastano più
rescere o non crescere: questo è il problema. L'undicesima stagione dell'era De Laurentiis è cominciata con molte più ombre che luci, anche se la vittoria sul campo del Genoa ha un po' sgonfiato il malumore intorno alla squadra azzurra, travolta da un insolito destino dopo la bruciante eliminazione della Champions League. È stata l'estate più buia e controversa, per il Napoli del terzo millennio, da quando il nuovo club si è risollevato dalla ceneri del fallimento e ha iniziato la sua esaltante e solida rinascita. Il vento della contestazione non ha mai soffiato così forte ed è una amara novità per la vulcanica presidenza di "ADL": mai messa prima in discussione e anzi esaltata con ottime ragioni dalla tifoseria, per i brillanti risultati sportivi ed economici conquistati dalla società, guidata con mano sicura dal produttore. De Laurentiis ha avuto il grandissimo merito di riportare il Napoli nei quartieri alti del calcio italiano e di farlo affacciare anche ai vertici di quello internazionale, con una continuità di risultati raramente conosciuta negli 88 anni dell'altalenante storia azzurra. In bacheca sono entrate due Coppe Italia e la squadra è balzata nei primi posti del ranking Uefa, risalendo rapidamente la corrente dai bassifondi. Fatti, non chiacchiere. Questa è la esaltante cronaca del nuovo ciclo, se vi pare. Sottolinearlo ora, però, serve solo a esasperare il partito dei contestatori, convinti non senza i loro buoni motivi che di passato non si vive e si debba guardare avanti. Contro il Chievo, l'accoglienza per la squadra non sarà esaltante: con il mimino storico di abbonati e troppo malumore. Ma sarebbe stato ancora peggio, senza la provvidenziale vittoria nel debutto in trasferta contro il Genoa, prima della sosta. Almeno il campionato è cominciato bene, dopo il ko in Champions. Saranno i prossimi mesi, però, a dare le risposte più importanti sul futuro del calcio in città. Il Napoli è al bivio: o diventa ancora più grande, o il nuovo ciclo rischia di affogare tra i veleni. De Laurentiis ha abituato troppo bene i tifosi e adesso il salmone e il caviale non bastano più: gli chiedono, anche legittimamente, lo champagne. "Noi vogliamo vincere...". Così com'è strutturata, però, la società non sembra nelle condizioni per salire ancora più in alto. Benitez sta perdendo qualche colpo di troppo in panchina, tuttavia è nel giusto quando parla da manager, con la sua esperienza accumulata in grandi club internazionali. ADL, il suo attuale presidente (probabilmente solo fino a giugno...), dovrà investire di più nella dirigenza e soprattutto nelle strutture: su tutte il nuovo stadio. Solamente con un San Paolo più moderno e accogliente, in grado di assicurare introiti tutta la settimana e non solo nel giorno della partita, potrà esserci il decollo definitivo. Crescere o non crescere, questo è il dilemma. Il futuro del Napoli è adesso.
Marco Azzi
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Il mercato
Sotto il segno della bilancia di Pasquale Tina La duttilità tattica è il suo punto di forza. Centrocampista di costruzione, trequartista – il suo ruolo naturale – e esterno destro come già ammirato nel Villarreal. La miscela ha conquistato Benitez e l’esordio a Genova è stato dei migliori con il guizzo finale che ha regalato al Napoli una vittoria fondamentale. Non ha convinto semmai la tempistica: il club è arrivato all’appuntamento del preliminare di Champions con la rosa ridotta all’osso e tra l’altro in debito d’ossigeno considerando che Inler e Zuniga hanno debuttato soltanto in cam-
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Michu e Bigon
l gong è scattato alle 23 dell’1 settembre. Il rintocco per i tifosi azzurri è stato davvero molto amaro. Nessun colpo di livello per il salto di qualità. Il Napoli ha scelto la politica dei giocatori utili ma tutti da verificare come già accaduto con Henrique e Ghoulam. Il top player è rimasta un’idea nel cassetto così come la ricerca di un mediano forte per migliorare il centrocampo. La storia ha assunto i contorni del tormentone tanto da trasformare il sogno di una notte di mezza estate in una realtà ben diversa. L’illusione Mascherano è durata il tempo di una telefonata, Maxime Gonalons e Christoph Kramer, invece, hanno assaggiato l’azzurro per poi abbandonarlo sul traguardo. E così il ballottaggio è stato vinto a sorpresa da David Lopez, onesto interprete del ruolo che si è messo in evidenza nella scorsa stagione con l’Espanyol.
David Lopez
Rafa Benitez ha preferito lui ad altre soluzioni confidando sul rendimento del catalano. È il sostituto naturale (come caratteristiche) di Valon Behrami, finito all’Amburgo e rimpianto dagli appassionati. L’addio ha una motivazione semplice: lo scarso feeling con l’allenatore, da qui la decisione di una separazione consensuale. La colonia elvetica è stata smembrata: ha detto addio pure Blerim Dzemaili finito al Galatasaray assieme a Goran Pandev. Lo svizzero è stato rimpiazzato da Jonathan De Guzman: l’olandese è un jolly.
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Koulibaly
pionato. Il solo vero titolare (sulla carta) è Kalidou Koulibaly: il francese ha sostituito Federico Fernandez, finito allo Swansea per 10 milioni di euro. Il colosso proveniente dal Genk ha doti fisiche impressionanti e senso dell’anticipo: ha bisogno di tempo, però, per migliorare la continuità di rendimento ed evitare errori come quelli commessi a Marassi, in occasione del momentaneo 1-1 di Pinilla. È rimasto Britos: sarà lui il quarto centrale. In attacco il vice Higuain è ancora Duvan Zapata. Michu è stata la scommessa dell’allenatore: può sostituire il Pipita ma anche Marek Hamsik. È una soluzione ulteriore nel gioco aereo: finora, però, ha offerto poco perché in ritardo di condizione. Il Napoli ha investito complessivamente circa 22 milioni di euro, incassandone altrettanti. Bilancio in perfetto equilibrio, dunque, tra spese e ricavi.
Bigon e De Guzman SETTEMBRE 2014
Esclusiva con il sindaco
«Napoli vuole lo scudetto» De Magistris sprona De Laurentiis e dice la sua sullo stadio San Paolo. Parole dure contro il razzismo
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di Carlo Zazzera
a stagione calcistica è iniziata da pochi giorni e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha accolto il nostro invito a parlare del Napoli, raccontando il suo punto di vista su tutte le questioni sulle quali i tifosi comuni discutono quotidianamente.
Che vuol dire essere il primo cittadino di una città come Napoli, dove il calcio è argomento di discussione in quasi ogni occasione? «È un elemento di bellezza in più, un valore non ordinario, identitario. I risultati influiscono anche sull'immagine e sulla forza della città. Avere una squadra forte fa bene alla città, così come alla squadra fa bene un tifo passionale, vivace e con un senso civico esemplare. Per questo quando posso vado allo stadio e sono sempre vicino al club».
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In questa stagione il Napoli punta a essere ancora protagonista ai massimi livelli in Italia. Cosa si sente di augurare alla squadra?
Esclusiva con il sindaco
fosi non si accontentano più, vogliono vincere e da sindaco penso che questo farebbe bene anche alla città».
De Laurentiis ha rilevato il Napoli da dieci anni. Come giudica il cammino compiuto finora? «Il presidente ha meriti importanti per il consolidamento societario e finanziario del club, raggiungendo prima la serie A e poi i vertici europei. Come per tutte le grandi gestioni presidenIn Europa la partenza è stata negaziali, dopo dieci anni si deve vincere. tiva. Napoli può essere comunque Napoli vuole lo scudetto, non può più protagonista in campo internaziovivere di ricordi dei tempi di Maranale? dona. Si deve costruire una squadra «La stagione è iniziata male con l'eliper ottenere successi, è necessario minazione dalla Champions League. È rafforzare il gruppo perché non semstata una batosta e non doveva accapre si riesce a vendere i migliori e trodere. I tifosi si aspettano di ottenere vare dei sostituti all'altezza. Il giudizio sempre maggiori sul decennio di De successi e per farlo Laurentiis a Napoli «Il giudizio su De Laurentiis sono necessari acè positivo, ma ora il è positivo, ma ora il tempo quisti importanti tempo è scaduto. Il che permettano di tifoso non si acconè scaduto: si deve vincere» fare quello scatto fitenta più». nale che ancora manca. Il cammino in Europa League sarà importante anche Come giudica il rapporto che si è perché un'eventuale vittoria darebbe instaurato tra voi da quando lei è accesso alla prossima Champions. stato eletto sindaco? Non dobbiamo dimenticare l'impor«Il nostro è un rapporto basato sul ritanza di questi trofei, come delle due spetto, un fattore molto positivo, e Coppe Italia già vinte. Ora, però, i tisulla franchezza, anche se non è sem-
«L'augurio è di fare cose grandi, l'esortazione è a non mollare mai e crederci fin dal primo momento. Negli anni scorsi è mancata proprio la concentrazione costante, fondamentale per vincere».
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pre semplice. La materia sulla quale siamo chiamati a confrontarci infatti è difficile, abbiamo avuto momenti duri e complicati, che però si sono sempre risolti».
questa materia è lo stadio. Come procede l'iter per la ristrutturazione del San Paolo? «Sullo stadio il percorso, finora, è stato positivo. Siamo al giro di boa, tocca al presidente presentare entro il 31 marzo prossimo un piano di ristrutturazione e a quel punto capiremo le intenzioni. Sfrutteremo le leggi attualmente in vigore, abbiamo rinnovato la convenzione per un anno accollandoci anche alcuni lavori. Nel caso in cui il piano fosse approvato ci sarà una convenzione-ponte, a condizioni diverse da quelle attuali, che porterà alla concessione finale che sarà la più vantaggiosa possibile per il club. Certo, se non fosse presentato il piano o se arrivasse un "pianino", ci sarebbe grande rammarico e si dovrebbe ridiscutere tutto, ma non ho motivo di pensare che accada». È stato il presidente a proporre la soluzione San Paolo o il sindaco ha provato a indirizzare questa scelta? «La mia posizione è stata "laica" su
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Esclusiva con il sindaco
questo aspetto, perché la mia unica volontà é stata sempre quella di garantire ai napoletani e al Napoli uno stadio degno di questo nome, nel territorio cittadino. É stato il presidente ad indicare come migliore la soluzione della ristrutturazione dell'impianto di Fuorigrotta ed io l'ho accolta, perché é giusto tener conto di questa sua indicazione. Lo stadio fuori dalla città credo sia stata una provocazione, sarebbe potuto accadere solo se fosse stato costretto, ma così non è stato».
Cosa pensa dell'elezione del presidente Tavecchio e delle polemiche che l'hanno preceduta? «Le frasi di Tavecchio non vanno dimenticate, non sono state casuali e sono gravi. Si sono sentiti giudizi forti ma non ci sono stati atti conseguenti ed esemplari contro quelle frasi. Chi doveva eleggere il presidente della Figc si è assunto una responsabilità, io credo nell'autonomia di chi deve prendere le deciIl presidente Tavecchio
sioni e le rispetto. Il mio giudizio sull'episodio è, però, molto duro. Adesso valuteremo il suo operato, anche se la sua prima iniziativa non è stata tra le più felici, ovvero la modifica della norma sulla discriminazione territoriale. Napoli e l'Italia venivano da settimane durissime, dopo la morte di Ciro Esposito, una tragedia ancora viva in tutto il paese. Mi sarei aspettato misure drastiche che liberassero gli stadi dai criminali travestiti da tifosi, ma non ho visto gli interventi forti che mi sarei aspettato».
Napoli è sempre più vittima di episodi del cosiddetto "razzismo territoriale". qual è il suo pensiero a proposito di questa norma e della SETTEMBRE 2014
di ordine pubblico, per il quale sono impegnati uomini e mezzi per prevenire questi episodi. Adesso tocca alla federazione essere coraggiosa e al paese essere pronto a mettere ai margini chi continua a esercitare una violenza inaccettabile negli stadi. Sappiamo che si tratta di una minoranza, ma se non si è in grado di risolvere il problema servono misure drastiche. L'episodio di Ciro deve rappresentare uno spartiacque e finora non ho visto interventi in questo senso».
modifica fatta approvare dal nuovo presidente della Federcalcio? «Ho sempre sostenuto che alle provo- La responsabilità oggettiva può cazioni si replica con superiorità. Dire creare ulteriori problemi e possono "Vesuvio pensaci tu" è un problema essere gli stadi soprattutto di chi di proprietà un pronuncia quemezzo per risol«Le frasi di Tavecchio sono molto sta frase becera. verli? gravi. Valuteremo il suo operato, Il prezzo delle «Oggi ci sono le sanzioni dovute ma il primo atto non è stato felice» condizioni per una all'iniziativa di collaborazione tra società e forze delpochi ignoranti che espongono uno l'ordine per intervenire in modo più striscione spesso è troppo alto per i duro. La strada di assegnare gli stadi veri tifosi e capisco che il tema, ad in proprietà o in concessione per 99 esempio la chiusura delle curve a seanni porterà, comunque, a una piena guito di questi episodi, possa trovare responsabilità dei club rendendoli più opinioni differenti. Io mi aspetto forti e responsabilizzandoli». dalla federazione e dalle società, invece, un cambio di registro di fronte ad atteggiamenti di violenza. Una reazione diversa che preveda sanzioni che arrivino anche alle sospensioni delle squadre o all'interruzione dei campionati. Non si può accettare che qualcuno vada a vedere una partita e rischi la vita o che i bambini siano terrorizzati da quello che vedono negli stadi. Non è solo un problema
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Gli uomini nell’ombra Alberto Vallefuoco
Quelli che... non fanno gol N
di Rino Dazzo
on vanno in gol, ma se non ci fossero loro, il Napoli societari, da lei predisposti. non potrebbe andare avanti. Sono gli uomini che si I biglietti, invece, sono il pane quotidiano di Luigi Cassano. occupano delle cose essenziali: la logistica, i biglietti, L’organizzazione delle partite al San Paolo, le questioni lei documenti e le raccomandate da spedire, fino ad arrivare a gate alla sicurezza, agli interventi, alle migliorie da effettuare maglie e scarpette. C’è un piccolo esercito di lavoratori che sono sua materia di competenza. Al termine di ogni gara casi dà da fare quotidianamente per la società azzurra. salinga, è lui a portare in sala stampa il foglio contenente i Un esercito capeggiato da Alberto Vallefuoco, il responsabile dati esatti relativi a spettatori e incasso. Dagli uffici agli spodella segreteria sportiva. O, se si preferisce, la precisione gliatoi. Se non ci fossero loro, i calciatori scenderebbero in fatta persona. Dirigente garbato e tra i più apprezzati in Italia, campo senza maglie, calzoncini e scarpette. è uno degli anelli di congiunzione tra il Napoli di ieri e quello Da 35 anni in azzurro, Tommaso Starace è una delle anime di oggi. È entrato nella famiglia azzurra nel 1997 ed ha sem- del Napoli. Aiutante dello chef Maresca, è entrato in società pre ricoperto con profitto il ruolo di segretario. Dalle sue mani nel 1979 ed ha fatto praticamente di tutto, anche preparare passano tutti i documenti che hanno a che fare con la ge- la cena in qualche occasione, specializzandosi poi come mastione sportiva del club, un incarico delicato assolto con gazziniere. Le foto d’archivio ed alcuni vecchi filmati lo hanno esemplare puntualità. immortalato baffuto ai tempi dei trionfi di Maradona, con cui Di questioni più prettamente amministraè rimasto in contatto. Nel 1990 è stato tive si occupano invece Antonio Saracino anche magazziniere per la nazionale are Laura Belli, i due colletti bianchi del Nagentina durante il Mondiale italiano. Ora i poli. Dal 2012 Saracino è il direttore probaffi non li ha più e si occupa solo del Nacessi amministrativi e compliance. Si poli. Tra le sue mansioni ce n’è una impreoccupa delle comunicazioni interne, del riscindibile per calciatori, tecnici e dirigenti: spetto dei regolamenti, nonché della gela preparazione del caffè, eseguito a restione dei rapporti amministrativi, gola d’arte e con una maestria senza pari. procedurali e disciplinari con calciatori e Delle scarpette, invece, si occupa un’altra staff, oltre che del rispetto della normativa figura storica del club azzurro, Tonino Alin materia di privacy, sicurezza sul lavoro bano, da quest’anno in carica alle giovae modello organizzativo. Laureato alla nili. Ex calciatore del Napoli negli anni 70, Sapienza di Roma, un passato all’Unità e è entrato in società quasi per caso, nel all’Ansa, è stato senior manager presso 1992, su indicazione del medico sociale di la Deloitte, la società specializzata nelallora, Lino Russo, che lo aveva incrociato Tommaso Starace l’analisi dei bilanci e delle disponibilità fiin una farmacia, dove aveva trovato lananziarie delle società di calcio. Laura Belli, invece, è il voro. Per 22 anni si è preso cura del materiale tecnico, ma direttore amministrativo vero e proprio. La gestione dell’im- anche dei piccoli problemi quotidiani dei calciatori, che ha pianto contabile, della pianificazione e del controllo di ge- sempre considerato suoi figli. Uno psicologo dello spogliastione passano sulla sua scrivania al pari di tutti i documenti toio, dal cuore tinto di azzurro.
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Esordio contro lo Sparta Praga
Europa League
È... azzurra G
di Gianluca Vigliotti
iunge alla quinta consecutiva partecipazione alle competizioni europee il Napoli e, dopo la cocente delusione per l’eliminazione subita nei preliminari di Champions League, prosegue il suo cammino in Europa League. In due precedenti occasioni gli azzurri sono riusciti a superare i gironi di qualificazione, ma sono stati successivamente eliminati nei sedicesimi da Villarreal e Viktoria Plzen. Lo scorso anno, invece, dopo l’amara eliminazione subita in Champions League, il Napoli eliminò nei sedicesimi lo Swansea, ma fu estromesso agli ottavi di finale dal Porto. In questa edizione dell'Europa League il Napoli, inserito in prima fascia tra le teste di serie, ha finalmente potuto godere di un buon sorteggio. L’urna di Montecarlo ha riservato agli azzurri il girone I, insieme a Il poster Sparta Praga, Young Boys e Slovan Bratislava, formazioni che hanno maturato esperienze europee nelle dei 12 gruppi varie competizioni, ma che sembrano essere alla portata. Il Napoli nelle tre gare in programma al San n el paginone Paolo del girone giocherà sempre alle 21.05, mentre negli altri tre incontri in trasferta la partite avranno centrale inizio alle ore 19.
SPARTA PRAGA La squadra della Repubblica Ceca gioca al Generali Arena, uno stadio di oltre 20.000 posti. Lo Sparta Praga è stato eliminato dal Malmoe nel terzo turno preliminare della Champions League ed ha superato i play off di Europa League battendo lo Zwolle. Il tecnico, Vitezslav Lavicka, preferisce applicare il modulo europeo 4-2-3-1 e siede sulla panchina dal 2012. È stato anche selezionatore della nazionale ceca under 21 nella stagione 2007-08. Il punto debole della squadra appare essere la difesa che, non avendo in rosa molti calciatori rapidi, presa in velocità va spesso in affanno, mentre a centrocampo la qualità di Krejici e del centrale Husbauer danno grande affidamento al reparto centrale. SETTEMBRE 2014
YOuNG bOYS Gli svizzeri giocano allo Stade de Suisse Wankdorf di Berna, un impianto di oltre 30.000 posti. Ha superato due preliminari di Europa League battendo nel terzo turno l’Ermis e nei play off il Debreceni. L'allenatore, lo svizzero Uli Forte, di origini italiane, attua il classico 4-2-3-1 ed è al suo secondo anno alla guida dello Young Boys. In precedenza ha allenato per una stagione il Grasshoppers, con cui ha vinto una Coppa Svizzera. Problemi in difesa per lo Young Boys, perchè gli infortuni dei centrali Vilotic e Burki e del terzino Fekete creano grandi apprensioni nel reparto arretrato, nonostante l’esperienza dell’ex Genoa Von Bergen. In attacco, invece, molto interessante il giovane e promettente Frey.
SLOVAN bRATISLAVA La formazione slovacca gioca al Pasienky Stadion di Bratislava, un piccolo impianto di 13.000 posti. Lo Slovan Bratislava, dopo aver superato due turni preliminari di Champions League, è stato sconfitto dal Bate Borisov nei play off. Il tecnico Frantisek Straka, che solitamente si affida al 45-1, è al suo esordio sulla panchina dello Slovan. È stato per un breve periodo, nel 2009, anche selezionatore della nazionale ceca. La difesa appare spesso vulnerabile nonostante la presenza di alcuni giocatori con molte presenze nella nazionale slovacca, mentre in attacco la punta Vittek e gli inserimenti di Fort assicurano esperienza e prolificità.
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Chi e quando va in onda
Tutto il Napoli minuto per minuto
Guida completa ai programmi televisivi e radiofonici delle emittenti campane per i tifosi azzurri
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di Pasquale Tina
l Napoli è ovunque. Una passione diffusa a macchia di leopardo in tutte le emittenti televisive. Lo zapping è garantito, la settimana è praticamente completa. Basta accomodarsi in poltrona e godersi il programma preferito. C’è l’imbarazzo della scelta. Soprattutto il lunedì. Il menu è davvero ricco. Ma andiamo per ordine. Il vademecum è completo. Basta leggerlo con attenzione.
I conduttori di Number Two: Anna Falchi, Laura Lauro e Gianluca Vigliotti
CANALE 21. Campania Sport è l’appuntamento tradizionale. La storica trasmissione domenicale, in onda dalle 20, è al venticinquesimo anno. Non cambia il cast: Umberto Chiariello, Peppe Iannicelli e Titti Improta animeranno il dibattito sulle vicende della squadra azzurra. Tra le new entry c’è Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli. Lo speciale “Campania Sport-Parola ai tifosi” sarà di scena alle 22.50 in occasione dei posticipi e dopo gli incontri di Europe League e si comincia subito dopo la sfida con lo Sparta Praga. Il lunedì, invece, confermato “Il Bello del Calcio”, condotto da Ivan Zazzaroni e Claudia Mercurio. Nel parterre la novità è Gene Gnocchi. Il venerdì tocca a Fantacalcio Show con Claudia Mercurio e Gianluca Gifuni.
CANALE 9. Nessuna variazione. Il lunedì è la serata dedicata a Goal Show, in diretta dal Teatro Augusteo. La conduzione è affidata nuovamente a Valter De Maggio. Mimmo Malfitano (La Gazzetta dello Sport), Monica Scozzafava (Il Corriere del Mezzogiorno) e Ciccio Graziani saranno le presenze fisse: “Il resto sarà una sorpresa – ha spiegato De Maggio – che scoprirete dal 29 settembre”.
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Chi e quando va in onda
un momento del talk di Canale 8 “Ne parliamo il lunedì”, con il conduttore Silver mele
CANALE 8. L”emittente dei fratelli Romano presenta una programmazione ricca. Lunedì debutta la trasmissione “Ne parliamo il lunedì” con Silver Mele e Barbara di Palma. Assieme ai conduttori, ci saranno Francesco Modugno (Sky Sport), Alfredo Pedullà, Carlo Alvino, Paolo Del Genio e Carlo Longhi. “Poi ci avremo anche altri ospiti – ha spiegato il direttore di produzione Savio Panico – la nostra non sarà una tv urlata. Confermiamo il nostro stile emerso pure durante il ritiro a Dimaro”. Il martedì tocca a Paolo Del Genio ed Ilaria Mennozzo per “A tutto Campo”, il mercoledì ancora Paolo Del Genio e Carlo Alvino per “Attenti a quei due”. Il giovedì sera sarà dedicato a Carlo Alvino e Marianna Vertola. Il venerdì ritorna “Tribuna Stampa” condotta da Silver Mele. Confermato il cast: Carmine Martino (Mediaset), Antonio Giordano (Il Corriere dello Sport Stadio), Massimo Ugolini (Sky Sport), Salvatore Caiazza (Il Roma) e Gino Rivieccio.
CANALE 34. Number Two è l’evergreen. Il trentennale è ormai vicino. Toccherà a Gianluca Vigliotti, Anna Falchi e Laura Lauro moderare la discussione. Ci saranno sempre Fulvio Collovati, Gianni Di Marzio e Vincenzo Montefusco. Il giovedì, invece, è il turno di “Tifosi-Speciale Coppe”, affidato alla coppia Gianluca Vigliotti e Laura Lauro che par-
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tirà subito dopo la sfida del Napoli in Europe League. Non è da escludere una sorpresa il venerdì.
TV LuNA. C’è tanto Napoli nel palinsesto. Si comincia la domenica con Luna Azzurra campionato. “Partiamo due ore prima della partita – spiega il direttore Angelo Pompameo – e poi continuiamo per le due ore successive. Saremo all’esterno degli stadi, sia al San Paolo che in trasferta. Io sarò l”inviato, in studio ci sarà Anna Di Chiara”. La novità è la trasmissione del lunedì che comincerà il 6 ottobre. “Trasmetteremo dalle 21 alle 23 nella nuova sede del Parco San Paolo a Fuorigrotta”. Nel parterre, oltre a Pompameo, Biagio Izzo, Pino Taglialatela, Beppe Bruscolotti e Ciro Caruso. Il lunedì e il venerdì pomeriggio per un”ora, dalle 17.30 alle 18.30, ci sarà “Febbre Azzurra Live”, mentre è ancora da stabilire il giorno di “Linea diretta con i tifosi” di Angelo Pompameo, Carmine Tascone e Tommaso Mandato. Due le novità: il mercoledì (dall’1 ottobre) debutterà una trasmissione tutta al femminile condotta da Marika Fruscia. “Anche le telefonate e i messaggi – spiega Pompameo – saranno solo di donne”. Il venerdì, invece, tocca a Samuele Ciambriello con Calcio e Caffè, in diretta da via Nazionale, dal locale “La Sfugliatella”. Previste 40 puntate. “Dedicheremo tanto spazio – conclude
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Chi e quando va in onda Il conduttore Raffaele Auriemma con Ciro Venerato e mario Somma su Piuenne
Pompameo – anche alla pallanuoto, alla pallavolo e al basket, cui dedicheremo tanto spazio sul canale Lunasport”.
Tommaso mandato, Carmine Tascone e Angelo Pompameo a Tv Luna
con Infront e trasmetteremo le immagini dell’Avellino”.
JuLIE ITALIA. Il giovedì toccherà a “Tifosi Napoletani” di Gennaro Montuori, il PIuENNE. “Abbiamo venerdì dalle 22 Livio cambiato il volto della un momento di Campania Sport su Canale 21 Varriale e Titti Alvino nostra programmaanalizzeranno il mozione. Non saremo più mento del Napoli. soltanto una rete all news – ha spiega il diTELE AKERY. Conferrettore di rete Maurizio mato l”appuntamento Iapicca – ma avremo del martedì con “Cortanto intrattenimento ner” condotto da Micome le grandi fiction. chele Sibilla e in onda Ovviamente ci sarà dalle 21. tanto Napoli”. La domenica si comincia con TELEVOmERO. Due “Domenica Gol”, due finestre dedicate al Naappuntamenti di 45” poli: il lunedì Carlo Ca(alle 19 e alle 23) di porale e Tiziana Pirone Gigi Ermetto. A fine condurranno “Antemese tornerà “In Casa Napoli” con Raffaele Auriemma. “Tra le novità – spiega Ia- prima Tribuna Sport”, dalle 19 alle 20. Il programma classico picca – anche tutti i gol della B. Abbiamo trovato un accordo va in onda, sempre il lunedì, dalle 21 alle 22. Valter De maggio alla conduzione di Gol Show
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Veronica Riefolo e Titti Alvino di Julie Italia
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Chi e quando va in onda
LuNEDì
Ore 17.30 Ore 19 Ore 20.30 Ore 20.30 Ore 20.45 Ore 21 Ore 21 Ore 21.15 mARTEDì
Guida tv e radio
TVLuNA: “Febbre Azzurra Live“, condotta da Anna Di Chiara TELEVOmERO: “Anteprima Tribuna Sport“, condotta da Carlo Caporale e Tiziana Pirone CANALE 21: “Il bello del calcio“, condotta da Ivan Zazzaroni e Claudia Mercurio CANALE 8: “Ne parliamo il lunedì“, condotta da Silver Mele e Barbara Di Palma CANALE 9: “Goal Show“, condotta da Valter De Maggio (dal 29 settembre) CANALE 34: “Number Two“, condotta da Gianluca Vigliotti, Anna Falchi e Laura Lauro (da ottobre) TVLuNA: Trasmissione presentata da Angelo Pompameo e Biagio Izzo (dal 29 settembre) PIuENNE: “In casa Napoli“, condotta da Raffaele Auriemma (dal 29 settembre)
Ore 20.30 Ore 21 Ore 21
CANALE 8: “A tutto campo“, condotta da Paolo Del Genio e Ilaria Mennozzo TELEVOmERO: “Tribuna Sport“, condotta da Carlo Caporale e Tiziana Pirone TELE AKERY: “Corner“, condotta da Michele Sibilla
Ore 17.30 Ore 20.30
TVLuNA: trasmissione di calcio al femminile condotta da Marika Fruscio CANALE 8: “Attenti a quei due“, condotta da Carlo Alvino e Paolo Del Genio
Ore 20.30 Ore 20.30 Ore 21 o 23
CANALE 8: trasmissione condotta da Carlo Alvino JuLIE ITALIA: “Tifosi napoletani”, condotta da Gennaro Montuori CANALE 34: “Speciale Tifosi“, condotta da Gianluca Vigliotti e Laura Lauro (l’orario dipende dagli impegni del Napoli in Europa Lague) CANALE 21: “Campania Sport-Parola ai tifosi“, condotta da Umberto Chiariello, Peppe Iannicelli e Titti Improta (in occasione delle partite di Europa League)
mERCOLEDì
GIOVEDì
Ore 22.50 VENERDì
Ore 17.30 Ore 20.30 Ore 20.30 Ore 21 Ore 22
TVLuNA: “Febbre azzurra Live“, condotta da Anna Di Chiara CANALE 8: ‘Tribuna Stampa’, condotta da Silver Mele TVLuNA: “Calcio e caffè“, condotta da Samuele Ciambriello CANALE21: “Fantacalcio show“, condott da Gianluca Gifuni e Claudia Mercurio JuLIE ITALIA: trasmissione condotta da Livio Varriale e Titti Alvino
RADIO KISS KISS
POROMPOMPEROPERO’ (dal lunedì al venerdì: 12-13) RADIO GOAL (dal lunedì al sabato: 13-16, 19-20) TIME OVER (il venerdì dalle 20 alle 24) RADIOCRONACA PARTITA E INTERVISTE (su Kiss Kiss Italia)
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I giorni e gli orari delle trasmissioni sono stati forniti dalle emittenti e potrebbero essere soggetti a modifica
RADIO mARTE
MARTE SPORT LIVE (dal lunedì al sabato: 12-14, 19-20) ZAZZA SU MARTE XXL (il martedì dalle 14 alle 16) NOTTE AZZURRA (il lunedì e il venerdì dalle 22 all’1) SPECIALE MARTE SPORT LIVE (prima e dopo le partite del Napoli)
RADIO CRC
SI GONFIA LA RETE (dal lunedì al sabato: 12-15 e 18-20)
RADIO CLub 91
NOVANTUNESIMO MINUTO (dal lunedì al sabato: 17-19)
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CALENDARIO EUROPA PRIMA GIORNATA 18/09
19:00
Ap. Limassol-Zurigo
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21:05
Napoli-Sparta Praga
18/09
21:05
Young Boys-Slovan Bratislava
QUARTA GIORNATA
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06/11
19:00
Ap. Limassol-Borussia Moench.
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Sparta Praga-Slovan Bratislava
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06/11
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Napoli-Young Boys
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SECONDA GIORNATA 02/10
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Villarreal-Ap. Limassol
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19:00
Slovan Bratislava-Napoli
02/10
19:00
Sparta Praga-Young Boys
QUINTA GIORNATA 27/11
2 1 :0 5
Zurigo-Ap. Limassol
27/11
19:00
Sparta Praga-Napoli
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19:00
Slovan Bratislava-Young Boys
A LEAGUE 2014 - 2015 A
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TERZA GIORNATA 23/10
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Borussia Moench-Ap. Limassol
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SESTA GIORNATA 11/12
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Ap. Limassol-Villarreal
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Torna il grande basket
Balbi e Spinelli «Obiettivo play off e Palargento» L
di Sonia Oloferni
a stagione dell’Azzurro Napoli basket sta per partire. Il presidente, maurizio balbi, ci ha spiegato i programmi del club, insieme a Valerio Spinelli, classe 1979, tornato a giocare nella sua città per fare da guida ai tanti giovani che sono arrivati quest’anno.
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Il presidente
quali sono gli obiettivi del progetto e di questa stagione? «Gli obiettivi sono di mediolungo termine perché è ormai chiaro che sono legati anche al progetto di ricostruzione del “Mario Argento”. Abbiamo ritenuto fin dall’inizio che le due cose debbano necessariamente camminare di pari passo. Una squadra che rappresenta una città con più di un milione d’abitanti non può avere un impianto che sia, con tutto il rispetto, il Palabarbuto. Così come il “Mario Argento” ricostruito non può non avere una squadra di categoria superiore. Lo scorso anno è stato difficile perché partire da zero, posso garantirvi ora che l’ho provato, è davvero un’impresa. Il secondo anno dovrà portare passione, interesse, sponsor e maggiore attenzione da parte dell’opinione pubblica».
Il regista
Valerio Spinelli, lei è napoletano e dopo sette anni torna nella sua città. metterà esperienza e professionalità al servizio della squadra? «Sentirò la pressione perché giocare nella propria città non è semplice e al palazzetto conosci tante persone. Cercherò di portare un po’ della mia esperienza sia in campo che nello spogliatoio. Conosco Marco Calvani e, per il suo metodo di lavoro, ha bisogno di persone di fiducia che lo seguano tutti i giorni, perché la sua è una pallacanestro un po’ particolare. Dovremo creare un gruppo, il coach ci crede e personalmente proverò ad essere un trait d’union tra i giocatori, l’allenatore e la società».
ha intenzione di chiudere la sua carriera a Napoli? «Lo spero, perché ho iniziato in A1 qui e vorrei chiuderla nella mia città, sempre in A1: sarebbe un sogno». SETTEMBRE 2014
Torna il grande basket
Nella nuova rosa ci sono anche giocatori d’esperienza. «Abbiamo stravolto la squadra. L’anno scorso è stato più complicato fare mercato perché c’era anche un po' di scetticismo ed era più complicato chiudere contratti e convincere i giocatori. Infatti, parte dei giocatori che sono venuti a Napoli lo scorso anno avevano già assaggiato la piazza di Napoli. Quest’anno, con un nuovo allenatore con cui si è costruito un progetto di medio-lungo termine, abbiamo dato una traccia di quella che sarà anche la programmazione dei prossimi anni. Abbiamo conservato l’ossatura della squadra, ci sarà Malaventura, il nostro capitano, Allegretti e Brkic, che ha scelto di rimanere a Napoli per dare qualcosa in più. Era arrivato con il titolo di miglior giocatore italiano della Lega Due, ma non si è confermato. Restare a Napoli è stata una scelta condivisa dalla società: non c’era nessun obbligo contrattuale. Da questa ossatura si è costruito un progetto di squadra, sia il general manager che il coach hanno allestito un roster competitivo. Molto dipenderà anche dal mercato delle altre, fra un mese avremo le idee più chiare». Valerio Spinelli sarà l’uomo in più di questa squadra? «Valerio ha giocato negli anni d’oro del basket a Napoli. È un ritorno gradito, è napoletano, conosce perfettamente la piazza e sa cosa può dare ancora. Per noi è importante mettere la sua esperienza al servizio di un giovane di talento come Traini, che ha avuto solo la sfortuna di avere alcuni problemi fisici negli ultimi due anni. La presenza in squadra di un ragazzo come Valerio potrà solo essergli di sostegno».
Come si trova con i nuovi compagni di squadra? C’è qualche ragazzo giovane che potrà beneficiare della sua esperienza? «Ci sono diversi giovani che hanno molta volontà. Quello che prenderò più di mira è Traini, perché vive un po’ con la testa tra le nuvole, ma è simpaticissimo. Mi trovo bene qui perché per tanti anni ho giocato in A1 dove c’erano sette, otto americani e gli italiani dovevano cercare di unirsi, mentre quest’anno è diverso perché gli americani sono due e anche loro molto simpatici. Lo spogliatoio è unito e secondo me sarà così fino alla fine dell’anno».
Chiuderà la carriera al Palargento, quindi? «Mi auguro di esserci ma, a prescindere dalla mia presenza, questa città merita un palazzetto come il “Mario Argento”. Noi giochiamo al Palabarbuto ma una città come Napoli deve avere un palazzetto che possa accogliere un numero maggiore di appassionati. Quando giocavo qui in A1 il palazzetto si riempiva tutto e con i diecimila posti del Palargento sarebbe tutta un’altra storia».
Come procede il progetto di ricostruzione del Palargento? «I rapporti con il Comune sono ottimi. Non se ne parla tutti i giorni perché intorno al 20 settembre presenteremo lo studio di fattibilità che rappresenta il termine di una prima fase di lavoro che dura da circa otto mesi. Lo abbiamo richiesto a professionisti di nostra fiducia, è un testo di circa 600 pagine che deve tenere conto di tutte le condizioni per mettere a gara in sei mesi il progetto del nuovo Palargento. Noi come società sportiva rappresentiamo Napoli a livello nazionale e abbiamo fatto questa scelta spiegando le nostre intenzioni al Comune, che si è reso disponibile».
quali possono essere i tempi di realizzazione? «Il nostro piano finanziario è basato totalmente su fondi privati come tutte le iniziative rivolte all’impiantistica sportiva in Italia. Quando si tratta di finanza privata i tempi sono fondamentali, non si possono immaginare tempi d’attesa più lunghi di tre anni perché altrimenti l’investimento comincia a diventare pesante. Chiunque potrà partecipare alla gara d’appalto e valutare se ci sono le condizioni per poter costruire il palazzetto». SETTEMBRE 2014
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Il presidente della Lega Navale di Napoli
«Dobbiamo portare il mare nelle scuole»
Un particolare del progetto della nuova sede della LNI di Napoli
Alfredo Vaglieco spiega le novità della struttura del Molosiglio
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di Carlo Zazzera
a Lega Navale di Napoli è il punto di partenza ideale per i ragazzi partenopei che vogliono scoprire il mare. Grazie all'impegno del presidente Alfredo Vaglieco la sezione sta aprendo i propri orizzonti, provando ad avvicinare alla cultura marinara un numero sempre crescente di napoletani, grazie anche agli ampi spazi della nuova sede.
in totale, possono ospitare fino a 180 ragazzi per incontri e lezioni. Sono da completare le aree dedicate al Centro Studi Tradizioni Nautiche, che avrà a disposizione due piani per un totale di 300mq, e la palestra, che andrà a completare l'area sportiva».
Come riesce la Lega ad avvicinare i giovani al mare? «Con i lavori realizzati siamo riusciti a far diventare la sede della Lega Navale di Napoli un centro sportivo unico a Napoli e ad avvicinare ulteriormente i soci, che possono frequentare la struttura trovando tutto ciò di cui hanno bisogno. Abbiamo aperto una sezione per la pesca in apnea che conta già 50 iscritti, abbiamo in programma dei corsi di patente entro le 12 miglia, aprendo la nostra struttura anche ai motoristi. Sarebbe la prima volta che una sezione della Lega Navale apre a questo settore, ma il noAlfredo Vaglieco stro compito è quello di avvicinare alla cultura del mare il maggior numero di persone e, quindi, anche chi vuole navigare a motore. A noi tocca spiegare il rispetto delle regole e dell'ambiente. Ci auguriamo di partire già in primavera, con il supporto della Suzuki che ci affiancherà in questo progetto».
Cos'è cambiato alla Lega Navale di Napoli con i lavori di ampliamento della struttura? «I locali sono pronti al 60%. Abbiamo terminato l'area tecnica, con gli spogliatoi e i depositi, abbiamo aperto un'area ludica nella parte sociale, con un servizio di ristorazione aperto tutti i giorni a pranzo e, dal giovedì alla domenica, anche la sera. Sono state realizzate tre aule didattiche che,
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Cosa manca alla città per riconoscere il mare come risorsa economica e di sviluppo? «È necessario lavorare con le scuole per avvicinare i giovani al mare. Noi per il quarto anno realizziamo il progetto “La vela per sperare”, che coinvolge 150 ragazzi della Sanità e di San Giovanni a Teduccio. Abbiamo chiesto alla Regione il titolo di ente di formazione, che speriamo di ricevere entro fine anno, per poter realizzare corsi che aiutino i ragazzi nelSETTEMBRE 2014
Il presidente della Lega Navale di Napoli Il porto del Molosiglio
Napoli sarà la prima sede in Italia ad aprire le porte agli armatori di barche a motore l'inserimento nel mondo del lavoro. Penso, ad esempio, a un corso per telegrafisti, che servirebbe a chi vuole intraprendere la carriera di skipper professionista. Abbiamo delle professionalità e vogliamo metterle a disposizione dei giovani. Intanto stiamo collaborando anche con l'istituto Casanova per il restauro di un'imbarcazione a motore che utilizzeremo come barca giuria per le nostre regate».
Il molosiglio è diventato un polo importante per lo sport napoletano. quali ulteriori potenzialità di sviluppo ci sono? «Grazie alla sinergia con gli altri circoli siamo riusciti a far diventare l'area del porticciolo un centro fondamentale per la nautica cittadina. Manca una capacità ricettiva che ci permetta di organizzare in autonomia grandi eventi. L'ideale sarebbe poter utilizzare parte dei fabbricati del Molo San Vincenzo, attualmente in disuso, per creare un centro di ospitalità permanente per almeno 500 atleti. È un'idea che proveremo a portare avanti, intanto siamo già in attesa della concessione della banchina della Marina Militare, adiacente alla nostra sede, per aumentare i posti barca a disposizione».
U n mo me nto di una regata eventi ma speriamo, essendo ancora estate, di poter vedere in mare oltre duecento barche».
Come proseguirà la stagione agonistica? «A fine settembre partirà il campionato autunnale con circa 60 barche, mentre a novembre, insieme agli altri circoli, partirà anche il campionato invernale. Sempre a novembre organizzeremo un campionato regionale di pesca in apnea ma l'impegno maggiore del Comitato Grande Vela sarà riservato all'organizzazione delle selezioni preolimpiche del prossimo maggio, alle quali parteciperanno oltre mille atleti».
L’edicolante del mese
Il primo appuntamento stagionale sarà con la Velalonga, il più grande raduno velico del Sud. Come si svolgerà quest'anno l'evento? «Per il terzo anno consecutivo abbiamo ceduto l'organizzazione al Comitato Grande Vela, per suggellare la sinergia con gli altri circoli. Abbiamo spostato la data per la concomitanza con altri SETTEMBRE 2014
Edicola Bergamene, piazza Garibaldi (Napoli) mandateci la foto del vostro edicolante a info@eazzurro.it
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Auto
Volvo XC 90 First Edition Il SUV cambia dimensione (...e sistema di vendita) di Giovanni Marino
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ette posti immersi nel lusso, tecnologia a profusione e linee guida di quello che sarà il nuovo styling delle prossime auto della casa svedese: la nuova Volvo XC90 si presenta come novità assoluta per tantissimi versi. Ma, prima di tutto, ha fatto sensazione il rivoluzionario sistema di vendita: non la vedrete nei saloni delle concessionarie perché i 1927 esemplari di questa edizione speciale e limitata potevano essere acquistati soltanto online, ma sono andate esaurite in sole 47 ore dal via agli ordini! Si può obiettare che si trattava di un contingente numericamente ridotto, ma fa riflettere l’entità del prezzo, la bellezza di 94.500 euro (cosa che probabilmente ha incoraggiato i collezionisti e gli investitori) quasi il doppio rispetto ai 52.550 richiesti per la versione “base” (si fa per dire, lo so che non stiamo parlando di una FIAT). Nuovo il logo e le luci diurne a “Martello di Thor” e i fanalini posteriori dall’innovativo disegno-tatuaggio che sarà adottato da tutte le altre Volvo in seguito, nuove linee ed il co-
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fano che ospiterà i motori a 4 cilindri Drive-E da 2000 centimetri cubici, tranne per la versione Top (TWIN ENGINE) che accoglierà un 2000 turbo da 400 cavalli accoppiato ad un propulsore elettrico. Anche la sicurezza propone grandi novità, come di consueto per Volvo: la XC90 è la prima automobile al mondo dotata di una tecnologia che attiva automaticamente i freni nel caso in cui l’automobilista svolti mentre di fronte sopraggiunge un’altra vettura. Sicurezza e lusso, naturalmente: basterà salire a bordo (per chi potrà) che le tantissime novità, tra raffinati rivestimenti in morbidissima pelle e caldo legno, comandi elettronici da attuare sfiorando un touch e leva del cambio in cristallo, salteranno all’occhio, mentre per l’orecchio ci penserà l’impianto messo a punto insieme ai tecnici della Bowers & Wilkins. A proposito di sensi, però, non disperate: l’occasione per vedere il preziosissimo SUV svedese è il prossimo Salone di Parigi, dov’è ufficialmente previsto il suo debutto. SETTEMBRE 2014
moto
Le Harley 2015 a Faaker See È stata la romantica Austria ad ospitare la diciassettesima edizione dell’European Bike Week, conclusasi il 7 Settembre a Faaker See, il cui lago ha visto la partecipazione di circa centomila “bikers”, prevalentemente a cavallo di affascinanti Harley Davidsons, per cinque giorni di musica rigorosamente “live”, intrattenimento, rilassanti tour su due ruote alla scoperta dei meravigliosi boschi austriaci e delle novità esposte presso l’Harley-Davidson Village. Qui, infatti, è stata presentata ufficialmente la nuova gamma 2015 della casa di Milwaukee. Una nuova carenatura fissata al telaio è la caratteristica della Road Glide Special, unitamente alle nuove luci Dual Reflector Daymaker LED, il si-
stema di infotainment Boom! Box, sospensioni ribassate e l’impianto frenante Reflex con ABS. La nuova Street Glide Special, invece, è la versione più ricca del popolare modello touring di Harley-Davidson, equipaggiata con motore Twin Cam 103 ad alto rendimento, il sistema di infotainment Boom! Box 6.5GT, la carenatura Batwing con presa d’aria splitstream, sistema d’illuminazione Dual Halogen, ruote in alluminio Enforcer e sistema frenante Reflex con ABS. Migliorie anche per la sicurezza grazie al nuovo sistema frenante adottato per i modelli Softail, diminuendo lo sforzo necessario sulla leve, ed ottenendo maggiore modulabilità e risposta. (G.M.)
Il napoletano Baldini campione MiniGp 50
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avide Baldini, 11 anni, grande speranza napoletana del motociclismo italiano, già campione italiano della categoria Minigp 50 non si ferma più, anzi raddoppia. Il piccolo D64 (questo il numero portafortuna sulla carena della moto), in sella a una Rmu del Pasini Racing Team, ha conquistato il titolo europeo di categoria sul circuito di Cech in Re-
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pubblica Ceca. Davide, che già nelle prove aveva mostrato di che pasta fosse fatto, ha ribadito in gara il suo valore a dispetto della giovanissima età e, al termine di tre prove tiratissime in due giorni di gara, si è laureato campione continentale. Alla fine della prima giornata, il napoletano era primo a pari merito con lo spagnolo Holgado Daniel Miralles, altra speranza del motociclismo iberico, avendo vinto una prova a testa. Decisiva la gara che assegnava il punteggio doppio dove Davide, dopo una fase di studio, grazie a qualche modifica tecnica fatta nella notte, a metà gara ha superato lo spagnolo e la-
sciato la compagnia arrivando con 5 secondi di vantaggio e assicurandosi il titolo. “È stata decisiva alla fine la messa a punto della moto per poter ovviare al mio peso inferiore rispetto agli avversari - ha spiegato euforico Davide a fine gara -. Modificare i rapporti di cambio per avere maggiore accelerazione alla fine è risultato decisivo”. Non sta nella pelle il papà Stefano,ex pilota così come il nonno: “Non avevo dubbi sulle possibilità di Davide, sapevo che il lavoro alla fine avrebbe pagato. Il segreto è stato far salire il livello dell’autostima di Davide”. Terzo classificato l’ungherese Andrej Vostatek.
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La Polonia da Varsavia a Torun Turismo
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Il Palazzo sull’acqua
di Harry Di Prisco
asseggiando per le strade della città vecchia e della nuova di Varsavia, antico e moderno si fondono mirabilmente ricordando le memorie del passato. Le strade, le piazze e le piccole e accoglienti caffetterie hanno un'atmosfera unica. Varsavia fu distrutta al 90% durante la seconda guerra mondiale. Per la sua perfetta ricostruzione è stata inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Oggi è un luogo vivace, pieno di gallerie, caffè e ristoranti e in estate il centro storico e la città nuova diventano un’ arena di concerti e spettacoli teatrali.
In via Piwna, la strada più lunga nella Città Vecchia, c’è la chiesa in stile barocco di San Martino con adiacente il monastero agostiniano. Fu proprio questa chiesa che negli anni '70 e '80 ha raccolto intorno a sé gli intellettuali di Varsavia che hanno dato inizio ai moti di rivolta. Varsavia, situata nella regione centro-orientale del Paese, nel cuore della pianura della Masovia val bene un viaggio. Per informazioni sulla Polonia si può consultare il sito dell’ Ente Nazionale Polacco per il Turismo.
Varsavia, in polacco Warszawa, prende il Il Castello, costruito agli inizi del XV secolo, nome da due innamorati War e Zawa ai quali fu ampliato per diventare la residenza reale una fiaba medievale attribuisce il ruolo di fondel re Sigismondo III Waza. Fu trasformato datori della città. Secondo una leggenda, più volte e poi completamente distrutto duraccontataci in un perfetto italiano dalla norante gli eventi bellici. All’indomani del disastra esperta guida Bogumila Ilczuk, una sistro i cittadini, salvarono piccoli e grandi rena, nuotando dal Baltico risalì il fiume frammenti per ricostruire il castello oggi diVistola per riposarsi sulla riva sabbiosa, dove ventato un museo. Le perle della collezione è oggi la città vecchia. La sirena fu catturata sono rappresentate dai due dipinti di Reme imprigionata da un commerciante per esbrandt, nonché dalle vedute settecentesche sere poi mostrata nei mercati, ma mosso a del Canaletto, che furono di grande aiuto dupietà di lei il figlio di un pescatore la liberò e rante la ricostruzione della città. La colonna la sirena per ringraziarlo promise il suo aiuto di Sigismondo III Wasa, alta 22 metri, colloin caso di necessità. Ecco che armata di cata di fronte nella piazza del castello, è il spada e di scudo da allora protegge Varsavia. più antico monumento di Varsavia. Fu il re Questo emblema della città si può incontrare Wladyslaw IV a farla costruire nel 1644 in rianche nella zona del ponte Swietokryski. La statua della sirena cordo di suo padre, che trasferì la capitale Come modella fu scelta la giovane poetessa da Cracovia a Varsavia. Sigismondo III tiene nella mano de- Krystyna Krahelska, che nella rivolta si era adoperata come stra una spada, che simboleggia il valore e nella mano sini- infermiera, morta nel secondo giorno dell’insurrezione. stra una croce come simbolo della volontà eterna di combattere il male. Secondo la leggenda, se la spada è ri- E sì l’insurrezione… una parentesi tragica ma tanto sentita volta verso il basso, è un presagio di un disastro che si avvi- della storia di Varsavia a cui il 31 luglio 2004, prima del sescina. Durante la seconda guerra mondiale il monumento santesimo anniversario, è stato dedicato un museo, accolto crollò e la colonna in frantumi è stata sistemata accanto al nel grande edificio in mattoni rossi, che era in passato la cencastello a perenne ricordo della sua distruzione. trale elettrica dei tram. “Il museo della Rivolta di Varsavia”,
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Turismo
che a tutt’oggi ha registrato ben cinque milioni di visitatori, rappresenta un doveroso omaggio a quanti sono morti per la libertà della Polonia. Su una superficie di tremila metri quadrati si possono vedere mille reperti, mille e cinquecento fotografie e numerosi filmati. L’atmosfera all’interno è cupa e si può anche ascoltare un suono simile al battito del cuore, che intende ricordare la difficile vita di Varsavia al tempo dei nazisti. A testimoniare di come si viveva in clandestinità in quel tempo anche macchinari tipografici che servivano per stampare manifesti di propaganda e giornali ciclostilati. Per non dimenticare il lavoro di tanti che sacrificarono la loro vita, oggi sono presenti alcuni Il monumento di Chopin anziani che da volontari prestano il loro aiuto alla causa con silenziosa dignità, come bato. I getti d’acqua vengono illuminati da quasi trecento riHenryk Wasilewski, che all’epoca aveva 26 anni e oggi porta flettori tipo LED, inframmezzati dalle foto della città con un il peso dei suoi 96 anni, per la verità ben portati. La mostra sottofondo musicale. Da non dimenticare che Chopin è nato illustra la storia sanguinosa dell’insurrezione che durò tre a Varsavia ed in mille posti sono collocati ricordi del suo più famoso concittadino a cui è stato dedimesi ma che fu vissuta strenuamente cato il Concorso internazionale di pianocon sacrificio e coraggio da tanti uomini Nel 2004 è stato inaugurato e donne che fecero parte della resi- il “museo della rivolta di Varsavia” forte, che si tiene ogni cinque anni dal 1927 e che si svolgerà nel 2015. Non stenza polacca. mancano i concerti nel parco reale di Di Varsavia c’è tanto da raccontare e da vedere come lo Lazienki che si tengono in un’atmosfera da sogno sotto il mospettacolo delle fontane nel Parco multimediale nei pressi numento di Chopin ogni domenica fino alla fine di settemdel Castello, attivo da maggio a settembre il venerdì e il sa- bre. La città vista dall’alto
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La magia della luce nella città di Copernico
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a luce è stato lo spirito guida che ha accompagnato il Festival Skyway di Torun sul finire di agosto. Situata a circa 200 chilometri a nord di Varsavia, la cittadina polacca è collegata con diversi treni alla capitale. È un luogo magico da visitare che affascina quanti cercano una Polonia vivace al passo con i tempi pur sempre legata al suo importante passato.
È il direttore dell’Agenzia Informazione Turistica di Torun, Szymon Wisniewski, che ci ricorda di quanto affascina la città. Sono un milione e seicentomila i turisti che ogni anno la visitano di cui l’ 80% è polacco e attualmente solo il 20% proviene dall’ estero e per la maggior parte dalla Germania. Qui si possono incontrare tanti giovani che frequentano l’Università Nicolò Copernico in ricordo del suo più illustre concittadino. «Non a caso ogni sei cittadini c’è uno studente», ci Bella Skyway Festival
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Turismo La statua di Niccolò Copernico
dice la nostra guida, lo storico dell’arte Lukasz Biatkowski, che ci ha accompagnato alla scoperta di ogni angolo di questa città dove si possono toccare con mano le mura gotiche medievali. Tra storie e leggende apprendiamo che furono alcuni professori di Vilnius, oggi territorio lituano, che per caso, per un guasto al treno, si fermarono casualmente a Torun, dando così l’avvio all’ Università.
A proposito delle leggende ce n’è una che ricorda come furono scacciate le rane dal centro cittadino, un vero problema per il borgomastro che le vedeva aumentare di giorno in giorno. «Fu un certo Ivo - racconta Lukasz - che suonando magicamente il violino le portò fuori dall’abitato». Oggi sulla scia di questo ricordo c’è una statua accanto all’antico municipio della città vecchia, che immortala il barcaiolo vistolano, “flisak” con le sue rane. Ma naturalmente non poteva mancare nella piazza del Mercato il monumento all’astronomo Nicolò Copernico, tutto realizzato in bronzo, mentre nella sua casa, oggi trasformata in museo, non si potrà fare a meno di visitare la mostra "World of Torun Gingerbread", collocata nei sotterranei del palazzo e il laboratorio “piernikarskiego”, dove sarà possibile per i visitatori preparare personalmente, sotto l’attenta guida di Olga, il proprio tradizionale, vero pan di zenzero di Torun, utilizzando gli antichi stampi di legno. Tra le vie e le piazze di Torun c’è anche la possibilità di incontrare dei nostri connazionali che abitano qui come in una “little Italy”, ci ha detto il siciliano Massimiliano Strazzulla, che da otto anni risiede con la moglie polacca.
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Turismo
La cittadina, che si affaccia sul fiume Vistola, si può già os- attraverso l’esperienza della bellezza. “Cultura per tutti”, queservare, entrando in città, attraverso un belvedere che si sto il motto del Festival. Gli impianti presentati sono diventate apre al di là di un fitto parco detto non a caso “panoramico”. vere e proprie macchine del tempo, così da accompagnare i Risale al XIII secolo, quando i Cavalieri Teutonici trasforma- visitatori in un viaggio temporale. Per cinque giorni alcune rono la città in uno dei loro costruzioni effimere sono divenavamposti. Per la sua strategica La “Galaxy Gallery” tate parte del paesaggio urbano, posizione geografica sulle rive mentre alcune facciate degli edidella Vistola, divenne poi un imfici si sono trasformate in portante porto anseatico intorno schermi cinematografici. Nella al 1280, raccogliendo ricchezze principale via di Torun, punto di che permisero la costruzione incontro per tutti i visitatori, è degli eleganti edifici gotici visibili stata ospitata - per la prima volta ancora oggi. in Polonia - un’ importante instalDegna di nota è poi la Chiesa di lazione di luci del gruppo “MaSan Giovanni, la più antica di riano Luce”, considerato Torun, diventata nel 1992 catte“Maestro della Notte”. Per Ludrale, al cui interno si può amciano Mariano, artista salentino mirare il fonte battesimale gotico di Maglie, tutto è iniziato molti dove secondo la tradizione saanni fa come una sfida per catrebbe stato battezzato Nicolò Copernico e dove è esposto turare i segreti e i misteri della luce, ricreando la sua magia l’inginocchiatoio utilizzato da San Giovanni Paolo II nella sua nelle piazze di tutto il mondo. «Quest’anno - ci ha spiegato visita a Torun. miriamo a illuminare il buio della notte di Torun con l'arte delle Il complesso urbano è costituito dalla Città vecchia e dalla luminarie grazie ad un allestimento barocco che ricorda la Città nuova. È possibile raggiungere le rovine del Castello nostra tradizione salentina. I visitatori sono invitati ad entrare dei Cavalieri Teutonici, distrutto durante la rivolta borghese nella “Galaxy Gallery”, che ha interpretato la teoria copernicontro l’Ordine. Fu nel secolo scorso cana, attraverso un gigantesco portale oggetto di una ricerca archeologica che Luciano Mariano, artista salentino, che vuole rappresentare la navata cenpermise di riordinare una parte dei retrale di una chiesa, guidati dalla voce inospite della sesta edizione perti e di ristrutturare la torre, detta “gdaconfondibile del grande Luciano nisko”, che collegava con il castello del Festival Bella Skyway Pavarotti in un applauditissimo “Buontramite una loggia su arcate. A ben ragiorno a te” come “buongiorno alla gione nel 1997 l’Unesco ha inserito la città medievale di vita”». Per gli oltre diecimila visitatori, solo del primo giorno, Torun nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità. è stato come fare una passeggiata sotto una volta delicata e armonica fatta di sessantamila lampade e centosettantamila In questi giorni grande interesse ha suscitato la sesta edi- micro lampade scintillanti. Colorate ed eleganti, semplici e zione del Festival bella Skyway, che ha trasformato la città, sontuose, queste luci che ricordano il caldo del Sud dell’Italia, attraverso giochi di luce, in un enorme laboratorio sperimen- sono esattamente ciò che la luce urbana vuole essere: fetale, basato su scienza e astronomia, con l’obiettivo di co- steggiare insieme, mostrando come la luce può accompamunicare con i visitatori in modo insolito e stimolante gnarci nel nostro cammino verso l'ignoto. Il fiume Vistola con la città sullo sfondo
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La lunga estate del KANATHE E
di Laura Caico state prolungata al Kanathè. La spiaggia più “in” del litorale flegreo rinnova - con il sospirato arrivo del caldo e del bel tempo annunciato a più riprese dai bol-
lettini meteo - la sua offerta di spazi aperti e relax per approfittare del sole finalmente davvero splendente, del mare finalmente caldo, della fresca brezza pomeridiana che ristora dopo l’elioterapia. Il prestigioso complesso turistico – le cui piscine sono co-
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Eventi
munque fruibili da maggio a ottobre – si appresta quindi a vivere la sua seconda stagione balneare proprio adesso con l’arrivo dei vacanzieri di seconda battuta che hanno preferito i tepori settembrini all’incerta estate che ha caratterizzato le tradizionali ferie agostane con un clima altalenante: una bella serata tra amici, accolti dal titolare Dario Cincotti, avvocato esperto di assicurazioni internazionali, affiancato dal figlio Alberto, dalla nuora Lina e dai nipoti Bori Alberto jr ed Esther ha dato il via alla seconda fase ribattezzata “estate di ritorno”. Una cena a bordo piscina ha raccolto molti degli esclusivi invitati intervenuti al ricevimento inaugurale di luglio di cui è stato proiettato un divertente video: tutti hanno così potuto ammirare le riprese tv e avere in dono le foto scattate in quell’occasione dal fotografo Vip Pippo by Capri – fotografo ufficiale della manifestazione - che immortalavano, tra gli altri, il presidente
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del tribunale di Napoli Nord Elisabetta Garzo con Franco Paolo Alberico, il comandante in seconda della Guardia di Finanza generale Vito Bardi con Gisella, il comandante interregionale “Ogaden” dei Carabinieri generale Franco Mottola con Caterina, l’ex Direttore Marittimo della Campania ammiraglio Domenico Picone con la moglie Imma, Hilde e Marco Salvatore, i principi Fabio e Caterina Albertini di Cimitile, Giovan Battista de Medici di Ottajano e Carlo Guardascione, il già presidente del tribunale di Napoli Carlo Alemi con Rita, Barbara Magistrelli, Mario Marrandino, Maurizio Moschetti, Elio Norino, Colomba e Pucci Lucantonio, Lello
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Numeroso e Gina, Antonio D’Aniello con Giovanna Santaniello, Marcello D’Aponte, Aldo De Chiara, Agostino Magliulo, Sonia Petrosino, Gennaro Migliore, Mario Serpone, Anna e Pasquale Sposito, Vincenzo Stabile, Marilena Stasi con Sergio Abate, Bruno Tardocchi, Franco Tortorano, Maria Triassi, Ninni e Ida Altieri, Gino Arionte, Riccardo Bachrach, Lino e Grazia Bianchi, Francesco Borrelli, Rosetta Galli, Luigi Romano, Amalia e Antonio Cennamo, Mimmo Chianese, Aniello Cuomo, Carmen e Paolo Cutolo, Pasquale e Giusy De Lorenzo, Nicoletta e Giovanni Di Minno, Felice Di Persia e Rosaria, Loredana e Marcello Di Persia Nocera, Lucio Di Pietro, Gennaro e Tiziana Ferrara, Maurizio Fumo, Paola ed Antonio Gialanella, Egidio Montibello, Mariella La Rosa con Flavio Sparano, Salvatore Lauro, Massimo Lojacono, Imma ed Enrico Zeno Sorrentino. Un elegante aperitivo ha intrattenuto gli ospiti in attesa che si completassero gli arrivi, per dare poi il via alla squisita cena a base di pesce, frutti di mare e specialità mediterranee: musica in sottofondo, resoconti di viaggi e crociere e sciabordio della risacca proveniente dalla spiaggia di sabbia finissima - dove si può godere delle cabine refrigerate che offrono relax e frescura anche nelle ore più torride - hanno amplificato l’atmosfera di grande distensione
e convivialità, tipica del Kanathè, (che tiene fede al suo nome“ fonte purificatrice”) vera oasi di pace e comfort, dove ci si dimentica dello stress. Tra le caratteristiche più gradite agli ospiti delle serate mondane, dei convegni, dei ricevimenti di classe, l’assenza di vincoli orari per la musica grazie alla sua invidiabile posizione, lontana da altri insediamenti urbani, un ampio parcheggio custodito ideale per accogliere imponenti quantità di veicoli, la presenza di un’area benessere all’avanguardia con attrezzature sportive, campi recintati per beach soccer e volley, saune, zone relax: il Kanathè conferma, quindi, la sua pole position sulle coste flegree come tempio della movida, del wellness, del divertimento, di molteplici eventi collocabili su 30mila metri quadri di entroterra e 10mila mq. di spiaggia, oltre che negli spazi interni che offrono un privée in grande stile di circa mille metri quadri, totalmente insonorizzato, frazionabile in moduli intercambiabili, per dare spazio e vita agli incontri più raffinati ed esclusivi. (Foto di Pippo by Capri)
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Eventi
GRANDE SUCCESSO PER FACENIGHT
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rande successo per il galà di premiazione di Facenight 2014, l’evento che ha consegnato gli oscar del “by-night made in Naples”, ideato dal giornalista Tommy Totaro. L’appuntamento si è svolto venerdì scorso, nella suggestiva location dell’Isola di Wight/Neo Voga a Coroglio. Nel corso della serata sono stati incoronati i migliori e più seguiti animatori delle notti partenopee, scelti dopo una selezione avvenuta attraverso la formula della “democrazia web”. Infatti, la giuria del premio è stata composta da chi la notte la vive e la conosce sul serio, ovvero tutti i nightclubbers partenopei che hanno decretato i campioni della movida votando con un semplice click sul sito www.facenight.it. Il Progetto Facenight, con il patrocinio morale dell’Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo, dell’Assessorato allo spettacolo della Regione Campania e dall’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli, è nato soprattutto, come precisa Totaro «per far conoscere meglio creatività, arte e bellezza del mondo dell’intrattenimento napoletano, in cui lavorano persone straordinarie capaci, con il loro talento, di dar vita a un diverti-
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mento sano tra sperimentazioni sonore e modi innovativi di comunicazione». Questi i vincitori: Bruno Barra come miglior Dj Happy Music, Massimiliano Nisticò come miglior addetto alla Security, Tiziana Bembo come miglior Barlady, Daniele Pons come miglior barman, Luca Fanti come miglior bar manager, L’Archivio Storico come miglior Lounge Bar/WinBar, Daniele De Luca come miglior Linght Jockey, Goldie Voice come miglior Mc & Vocalist, Jolanda Mandredino come miglior animazione, Tony Baldini come miglior fotografo. Il miglior programma radiofonico è Club Designer, che va in onda su Radio Ibiza, mentre la miglior Speaker radiofonica è Giuliana Galasso, il miglior dj hip hop/reggaeton è Zando, il dj old school è Tony Maione, miglior dj deep house è stata votata la coppia Give us the tools, il miglior dj producer è Sasha Carassi, il miglior club il Joia, mentre il miglior Summer club risulta essere il Neo Voga, il miglior Pr è Gian Luca Cesario, il miglior Party è Woo. I premi speciali invece sono stati consegnati a Luca G. come miglior Mc internazionale, Vanni Fondi come miglior giornalista costume e società, Lino Pariota come miglior musicista, Lunare Project come miglior progetto radiofonico, Lello Kitty Padiglione come personaggio della notte, Joseph Capriati come il Top Italian dj, Richie Hawtin come Top dj world ed infine Uto Karem come Dj Techno.
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COPPA PRIMAVELA LA SFILATA SUL LUNGOMARE
na ventata di aria fresca hanno portato a Napoli, in questa fine di estate, i trecento giovani velisti che hanno sfilato sabato 30 agosto con bandiere e insegne regionali lungo via Partenope, da Castel dell’Ovo al porticciolo del Molosiglio, scortati dalla Fanfara dei Carabinieri per dare inizio alla Coppa Primavela, la manifestazione della Federazione Italiana Vela organizzata dal Comitato Promotore Grande Vela. Grande partecipazione alla cerimonia d’apertura con l’inno, il tradizionale alzabandiera e i saluti a tutti i concorrenti e accompagnatori dell’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, del vicepresidente FIV, Francesco Ettorre, del presidente Comitato Grande Vela, Pippo Dalla Vecchia, e del presidente della Sezione Velica di Napoli della Marina Militare, il contrammiraglio Luciano Magnanelli.
“Abbiamo scelto Napoli perché volevamo una location che ci emozionasse – ha spiegato Ettorre -. Napoli è la zona che raccoglie il maggior numero di circoli storici centenari, è un territorio che ha tirato fuori grandi atleti e grandi dirigenti federali e le condizioni del suo golfo sono ideali per questo tipo di attività giovanili. La sfilata ha rappresentato al meglio la nostra preferenza, un momento veramente emozionante, di grande condivisione, che si lega bene allo spirito partenopeo”.
L’assessore Alessandra Clemente
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