LETTERE ALLO PSICOANALISTA
Gentile Professore,
ho quarant’anni e ho sempre sentito una vocazione all’attività creativa, che trascorsi gli anni giovanili, ho finito per mettere da parte. Una volta, coltivavo la pittura, la fotografia, la scrittura – magari non con esiti eccelsi -, ma che erano tali da donarmi momenti di pura felicità. In quei lavori mi attardavo con concentrazione assoluta e provavo allegria e soddisfazione nel vedere i risultati concreti a cui arrivavo grazie ai miei sforzi, e persino i miei limiti e i miei difetti.
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