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Ecco come usare gli ETF per combattere l’infl azione

SABRINA PRINCIPI

Head of Business Development ETF & Index Solutions South Europe BNP Paribas AM

“AL MOMENTO I FATTORI DI INCERTEZZA SONO SOPRATTUTTO ECONOMICI”. “VERRANNO SUPPORTATI GLI ATTIVI DI RISCHIO, IN PRIMIS L’AZIONARIO”.

ANNA PAOLA MARCHI

Responsabile clientela wholesales Credit Suisse AM

ECCO COME USARE GLI ETF PER COMBATTERE L’INFLAZIONE

Nel 2020 la pandemia ha rappresentato il principale fattore di incertezza. Oggi abbiamo imparato a convivere con il COVID-19 ma nel prossimo anno sarà il prolungato aumento dei prezzi a disturbare il sonno degli investitori.

FRANCO ROSSETTI

ETF Senior Relationship Manager Invesco

“NEGLI STATI UNITI UN TRADE SU TRE OGGI È UN ETF. IN EUROPA UNO SU SEI”. “CRESCE L’ATTENZIONE PER GLI ETF SUI GOVERNATIVI IN EURO”.

DIANA LAZZATI

Senior Sales Executive Vanguard

Anche se le performance da record dei mercati fanno pensare che possiamo lasciarci alle spalle la fase più acuta della crisi legata alla pandemia, rischi infl azionistici e crisi della supply chain mettono in discussione lo scenario per il prossimo anno. Abbiamo chiesto ai protagonisti dell’industria se gli outlook per il 2022 siano meno incerti di quelli dello scorso anno. E in che modo il settore degli ETF, la cui crescita sembra inarrestabile, è pronto a rispondere.

ANCORA EQUITY

“Nel 2021 abbiamo visto un rimbalzo importante, con una crescita dell’economia e dei mercati che continueranno a essere sostenuti anche il prossimo anno”, dice Anna Paola Marchi, responsabile clientela wholesales di Credit Suisse AM in Italia. La spinta arriverà di certo anche dalle politiche fi scali e monetarie adottate. “Verranno quindi supportati gli attivi di rischio, in primis l’azionario”, prosegue. “Ci sono i dubbi relativi all’infl azione e interrogativi riguardo la supply chain che potrebbe subire degli stress a causa della quarta ondata della pandemia. Infi ne va detto che affrontiamo questa fase di incertezza con mercati che presentano valutazioni elevate che assorbono tutte queste notizie negative con meno fl essibilità”. Per questo l’approccio di Credit Suisse AM all’azionario è ancora positivo “anche se ci siamo riportati di fatto su posizioni neutrali”, dice Marchi. “Siamo negativi sull’obbligazionario”.

NUOVI INTERROGATIVI

L’incertezza rimane però il fi l rouge che lega l’anno che si conclude al 2022. E, tuttavia, nell’attuale quadro generale “rimaniamo costruttivi, privilegiando il comparto azionario sostenuto da utili in aumento e prospettive di crescita positive”, sottolinea Sabrina Principi, head of Business development ETF & Index Solutions South Europe di BNP Paribas AM. “Un anno fa le maggiori incertezze erano legate alla diffusione della pandemia, ai possibili nuovi lockdown e alla capacità di rendere disponibile su larga scala il vaccino Pfi zer appena annunciato”.

Oggi però le problematiche sono differenti: “abbiamo imparato a convivere con il COVID-19, i fattori di incertezza sono soprattutto economici. Secondo noi la prima parte del 2022 continuerà probabilmente ad essere caratterizzata dalle strozzature della catena di approvvigionamento e del mercato del lavoro che abbiamo visto fi nora e che hanno portato all’au-

IN TERMINI DI RACCOLTA GLI STRUMENTI PASSIVI SONO DA RECORD: L’ANNO SCORSO HANNO SORPASSATO GLI ATTIVI

mento dell’infl azione. Valutare quanto temporaneo sarà questo rialzo, sarà la cartina di tornasole sui mercati”.

In questo contesto la società sceglie quindi di continuare ad essere positiva nel medio termine. “Il nostro uffi cio di ricerca ritiene comunque che gli impatti su crescita e infl azione nel 2022 dovrebbero essere limitati”, dice Principi. “Se le aspettative di infl azione dovessero però inasprirsi, queste posizioni dovranno essere riviste”.

PASSIVI DA RECORD

In termini di raccolta i numeri sugli strumenti passivi sono da record, come ricorda Franco Rossetti, ETF Senior Relationship Manager di Invesco. “L’anno scorso hanno sorpassato gli attivi e riteniamo che il 2022 possa anche essere migliore”, dice. “Abbiamo fatto una statistica: un trade su tre negli Stati Uniti oggi è un ETF. In Europa uno su sei”.

Concorde con le colleghe di Credit Suisse e BNP Paribas AM, Rossetti sottolinea: “L’equity è, a nostro avviso, da sovrappesare. A fronte dei record appena registrati e del fatto che gli Stati Uniti sono usciti bene dall’emergenza economica conseguente alla pandemia, siamo positivi sul mercato americano”. Un discorso simile può farsi anche su Cina e Europa. “Stiamo guardando anche ai mercati emergenti. Nella componente azionaria la Cina, che è sempre stata cara, ma ora vive una crisi del real estate, potrebbe essere un’opportunità. Ultima non ultima l’Europa, sulla quale, l’attività è molto forte”, conclude.

DURATION

Diana Lazzati, Senior Sales Executive di Vanguard, accende i rifl ettori sul tema della duration.”In questo momento è un elemento di forte contraddizione. In molti preferiscono le duration cortissime sull’obbligazionario, mentre si lasciano andare con duration molto lunghe sull’azionario con i tematici, l’ESG, la tecnologia. C’è un forte sbilanciamento del portafogli, tuttavia vediamo che gli investitori si stanno riavvicinando ai benchmark, perché vogliono iniziare il nuovo anno con un portafoglio più pulito”.

Il risultato è che per riequilibrare i portafogli si allungano le duration sul lato obbligazionario e si accorciano su quello azionario. Di conseguenza, conclude Lazzati, “cresce l’attenzione per gli ETF sui governativi in euro, sebbene in Italia ci sia ancora molta reticenza nei confronti delle duration troppo lunghe”.

L’OPINIONE DI

SIMONE ROSTI Country Head di Vanguard per l’Italia

ETF TEMATICI DIVERSIFICATI PER RIDURRE I RISCHI

Gli investitori ricorderanno il 2020 non solo per gli eff etti della pandemia sui mercati fi nanziari, ma anche per la robusta sovraperformance di alcuni temi di investimento. I fondi e gli ETF tematici hanno senza dubbio un certo appeal tra gli investitori che, tramite questi veicoli, possono accedere a settori con forti potenzialità di crescita, come il cloud computing, la transizione energetica, la robotica, il video gaming e la salute e il benessere. Ci sono però due fattori di rischio da valutare quando si decide di puntare su questa tipologia di investimento. Nel caso degli ETF, per esempio, è necessario considerare come siano costruiti gli indici tematici a cui sono agganciati. Il rischio è che questi benchmark, oltre a essere troppo concentrati, includano titoli poco liquidi che possano impattare sulla performance. Un’altra variabile di rischio è la scelta del giusto timing. Una ricerca di Vanguard ha evidenziato come dei 5 ETF tematici che hanno generato maggiori performance in tutto il 2020, solo uno sia riuscito nei primi sei mesi del 2021 a sovraperformare il mercato. Per Vanguard la migliore garanzia di successo nel lungo termine è quella di puntare su ETF il più possibile diversificati che, indirettamente, partecipano anche all’andamento dei settori e dei temi che via via emergono.

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