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Peter de Coensel (DPAM

Un anno ricco di cambiamenti per DPAM che celebra i venti anni di impegno negli investimenti responsabili e si prepara ad aff rontare nuove sfi de e aprire nuovi mercati. L’obiettivo è di superare i 50 miliardi di euro lordi di AuM durante il corso del prossimo anno e di raggiungere traguardi ambiziosi in fatto di net-zero. A spiegare la strategia è Peter De Coensel, nominato CEO lo scorso ottobre. La società mira a fornire un doppio alfa unendo gli obiettivi fi nanziari con le ambizioni di sostenibilità.

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CEO, DPAM

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ttiva, sostenibile, basata sulla ricerca. Sono le tre parole chiave che hanno defi nito nel tempo l’approccio di DPAM e lo stesso sarà per gli anni a venire. A dirlo è Peter De Coensel, CEO della società che gestisce 46,8 miliardi di euro a giugno 2021. “Quest’anno è stato un anno fondamentale, per molti aspetti, sia per il settore fi nanziario nel suo complesso, sia per DPAM (e per me) nello specifi co” De Coensel infatti, storico gestore, membro del board of directors e CIO Fixed Income è stato nominato nuovo CEO a fi ne ottobre e Hugo Lasat, CEO dal 2015, è diventato CEO della società madre Degroof Petercam.

QUESTIONE DI SOSTENIBILITÀ

“Per quanto riguarda il settore fi nanziario, sulla scia della pandemia di COVID-19, il trend della sostenibilità ha guadagnato consensi anche grazie a due fattori essenziali: la tassonomia dell’UE e la regolamentazione SFDR. In poche parole, a partire da marzo 2021 la SFDR obbliga gli operatori del mercato fi nanziario a rivelare come e in che misura si impegnano in investimenti sostenibili. La regolamentazione ha aumentato la consapevolezza nell’industria fi nanziaria e nei clienti istituzionali. La divulgazione delle modalità di integrazione dei fattori di sostenibilità e di rischio generale stanno infl uenzando i processi di investimento di investitori e gestori patrimoniali” spiega De Coensel. In questo momento di cambiamento radicale sono molti gli operatori del settore che si stanno adattando alla normativa, specialmente coloro che non consideravano l’aspetto di “sostenibilità”, riposizionando i propri prodotti così da renderli conformi ai requisiti dell’articolo 8 (includere caratteristiche ambientali e sociali) o dell’articolo 9 (avere come obiettivo un impatto ambientale e sociale misurabile).

Il CEO commenta che in occasione della COP26 è emerso come “le ambizioni della fi nanza climatica siano reali. La comunità degli investitori è stata al centro della scena quando Mark Carney ha annunciato la GFANZ (Glasgow Financial Alliance for Net-Zero) con l’obiettivo di raccogliere impegni sul clima da parte di investitori che rappresentano circa 110 trilioni di euro di attività fi nanziarie. Perciò riteniamo che gli impatti della COP26 così come di quelle future saranno tangibili, tanto da guidare la nostra strategia climatica e di investimento. Il motivo? In quanto investitore responsabile lo consideriamo un nostro dovere fi duciario e sociale”.

UN ANNO DI CAMBIAMENTI

L’anno che si sta per concludere è stato foriero di buone notizie per la società. “Siamo orgogliosi di celebrare quest’anno il nostro ruolo pionieristico festeggiando 20 anni di dedizione agli investimenti responsabili. Il nostro impegno è stato riconosciuto inoltre dal massimo rating PRI (A+) ottenuto per il quarto anno consecutivo e dall’inclusione nella classifi ca dei ‘Top Ten Sustainable Asset Managers’ dell’H&K Responsible Investment Brand Index 2021 (precedentemente calcolato su base europea ma ora globale) anch’essa riconfermata per il quarto anno consecutivo. Un’adozione sempre più approfondita dei criteri ESG ci permette di sviluppare quello che defi niamo un ‘circolo virtuoso di miglioramento costante’. DPAM si sta trasformando da semplice operatore di investimenti sostenibili in un vero e proprio protagonista della sostenibilità, sia come investitore sia come partner per i nostri clienti e stakeholder”.

Proprio per questa ragione la società di gestione dispone di un centro di competenza interno dedicato agli investimenti responsabili, il RICC (Responsible Investment Competence Centre) che, congiuntamente a specifi ci organi di governance, monitorano l’approccio alla sostenibilità e dettano il passo e la direzione delle strategie di investimento. “DPAM combina un doppio approccio alla sostenibilità: da un lato quello quantitativo e dall’altro qualitativo. Lo scopo è quello di fornire un doppio alfa, unendo obiettivi fi nanziari con ambizioni di sostenibilità” spiega il manager.

In occasione della COP26, inoltre, è emerso come le istituzioni fi nanziare siano sempre più interpellate sull’allineamento dei propri portafogli agli accordi di Parigi e sulle loro ambizioni di neutralità carbonica. “Per quanto

L’ANNIVERSARIO

“Quest’anno celebriamo il nostro ruolo pionieristico, festeggiando vent’anni di dedizione agli investimenti responsabili”.

LA SOCIETÀ VUOLE AUMENTARE EFFICIENZA E SCALABILITÀ TRAMITE LA PIATTAFORMA TECNOLOGICA

riguarda l’integrazione dei rischi climatici, l’ultimo rapporto TCFD di DPAM fornisce già degli approfondimenti sulla governance, la gestione del rischio e l’approccio strategico, compresa la valutazione dell’allineamento agli accordi di Parigi da parte delle nostre partecipate per i settori ad alta intensità di carbonio. Abbiamo tuttavia ambizioni più forti in termini di defi nizione di obiettivi carbon-neutral. Sotto la mia supervisione e il mio impegno, è stata avviata una procedura di valutazione da parte del nostro comitato direttivo TCFD che punta a valutare l’impatto del target zero sulle decisioni e sull’universo di investimento. Prima di prendere impegni precisi, sono in corso diversi studi di fattibilità, che vedranno i risultati nel primo trimestre del 2022” spiega De Coensel.

SGUARDO AL FUTURO

“Per il 2022 i miei principali progetti sono aumentare l’effi cienza e la scalabilità di DPAM, rafforzando la nostra piattaforma tecnologica. A questi miglioramenti si collegherà il lancio di soluzioni digitali innovative per i clienti esterni. Vogliamo poi raggiungere performance d’investimento coerenti e solide in tutta la nostra gamma di soluzioni. La nostra crescita dovrebbe portarci ben oltre il traguardo dei 50 miliardi di euro di AuM lordi nel 2022. Infi ne, ci poniamo l’obiettivo di accelerare il nostro successo nella gestione di mandati d’investimento su misura per asset owner belgi e internazionali, avviare lo sviluppo del business in Asia, attraverso la nostra joint venture Syncicap AM con sede a Hong Kong, e ottenere una retention sempre maggiore da parte dei nostri distributori wholesale” conclude il CEO.

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