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Accompagnare il risparmiatore in un mondo sempre più complesso

ACCOMPAGNARE IL RISPARMIATORE IN UN MONDO SEMPRE PIÙ COMPLESSO

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numeri della raccolta del settore testimoniano la crescente fiducia che i risparmiatori ripongono nell’industria del risparmio gestito. In particolare, negli ultimi due anni segnati dalla pandemia, il settore ha dimostrato di essere resiliente continuando a crescere (14,6 miliardi di raccolta netta positiva nel 2020 e 92 miliardi nel 2021). Grazie all’effetto combinato della raccolta e dell’attività di gestione, oggi il settore gestisce un patrimonio di oltre 2.500 miliardi di euro.

Per proseguire la marcia di crescita sarà necessario proseguire nell’integrazione del capitale umano e tecnologico in modo da offrire alla clientela un servizio sempre più semplice, tangibile e al passo con l’innovazione. Al centro ci sono le persone, la formazione, l’educazione finanziaria e, naturalmente, la sostenibilità nel suo senso più ampio.

Risulta ben visibile la necessità di accompagnare il risparmiatore a riorientarsi in un mondo sempre più complesso. In questi termini la ricetta del risparmio gestito è tra la più efficaci: guardare al lungo periodo cercando di non farsi distrarre dagli avvenimenti che rimangono confinati nel breve. Non meno importante è la capacità di cogliere le opportunità derivanti dell’evoluzione digitale: gli impatti sull’attività di gestione, l’evoluzione delle possibilità analitiche, il contributo alle funzioni di supporto e di backoffice, l’allargamento delle possibilità di interazione tra operatori, l’evoluzione della customer experience e l’impatto sulle opportunità di business.

Ma la sfida più importante, quella che verrà affrontata in occasione del Salone del Risparmio 2022, riguarda le strade che l’industria dovrà percorrere per mettere insieme in maniera sinergica il capitale umano, il capitale tecnologico e la sostenibilità con l’obiettivo di crescere e far crescere il patrimonio dei clienti, portando contemporaneamente ad un cambiamento positivo della società.

L’industria del risparmio gestito è diventata nel tempo un interlocutore importante anche per le imprese e per il sostegno all’economia reale. Un ruolo che Assogestioni vuole rafforzare, sia nei confronti delle aziende sia dei risparmiatori. È con questa consapevolezza che nel 2020 l’associazione ha lavorato per la nascita dei PIR

alternativi e nel 2021 si è impegnata per far approvare l’abbassamento delle soglie d’investimento per i FIA riservati, un provvedimento entrato in vigore lo scorso 30 marzo che allarga la platea di potenziali investitori in prodotti collegati all’economia reale con l’obiettivo di far confluire maggiori capitali verso il finanziamento delle imprese. “In un contesto caratterizzato dalla necessità di forti investimenti in economia reale, il fatto che chi ha più capacità di risparmio, con una serie di tutele, possa investire in strumenti come i FIA riservati può rappresentare un’opportunità tanto per il risparmiatore quanto per il sistema economico nel suo complesso”, commentava Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni all’indomani della pubblicazione in Gazzetta del decreto 13 gennaio 2022 n.19.

Alla fine del primo semestre 2021 il patrimonio dei PIR alternativi era pari a circa 700 milioni e, in termini di raccolta, i primi sei mesi dell’anno hanno visto confluire circa 430 milioni. Sui PIR ordinari il 2021 è stato un anno che ha visto il ritorno di interesse verso questo strumento. A fine dicembre 2021 il patrimonio dei fondi PIR-compliant (ordinari e alternativi) si attestava a 23 miliardi di euro. Carlo Trabattoni è entrato nel Gruppo Generali a settembre 2017, come responsabile di Generali Investments Partners ed è stato nominato amministratore delegato della Business Unit A&WM nel marzo 2021. Dal 31 marzo 2022 è anche presidente di Assogestioni. In precedenza, a partire dal 1996, ha ricoperto varie posizioni di responsabilità nel team Sales & marketing di Schroders: è stato nominato responsabile della distribuzione pan europea e delle istituzioni finanziarie globali di Gruppo nel 2012, country head e presidente di Schroder Investment Management (SIM) Tokyo, dove è stato nominato anche presidente del board di SIM Japan nel 2009, head of Intermediary Europa Continentale & Medio Oriente, membro del comitato esecutivo della distribuzione globale, membro del comitato della distribuzione retail globale a Londra nel 2006, country head e direttore generale della brench Italiana, assumendo la responsabilità di tutte le attività svolte dal Gruppo Schroders in Italia. Ha assunto, inoltre, il ruolo di rappresentante dei gestori dei fondi esteri in Assogestioni (associazione italiana dei gestori patrimoniali), diventando membro del Consiglio di Amministrazione, e in IFI come membro del comitato esecutivo dal 2002. In precedenza, Trabattoni è entrato in Intereuropa Sim come responsabile sales & marketing, per creare la divisione vendite e sviluppare e gestire la rete di distribuzione finanziaria a livello nazionale. Ha iniziato la sua carriera in financial services con Fideuram a Milano.

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