3 minute read

Federica Nicolini (Cassa Lombarda

ALTERNATIVI

“Ci sono diverse strategie alternative UCITS, come l’equity market neutral o il long/short equity, che offrono un valore aggiunto ai portafogli dei clienti con minore direzionalità sui mercati azionari”

Federica Nicolini

GESTIONI INDIVIDUALI E ANALISI QUANTITATIVA, CASSA LOMBARDA

“OGGI LA GESTIONE ATTIVA POTREBBE FARE LA DIFFERENZA”

Flessibilità, diversificazione, strategie alternative e ribilanciamento dei portafogli tra i due stili growth e value. Ecco come in Cassa Lombarda affrontano le complessità del mercato.

R

iposizionare i portafogli in maniera meno aggressiva in termini di asset di rischio. E in base alle dinamiche di mercato. Perché non è solo questione di guerra. A preoccupare (e già da metà dello scorso anno) c’è l’inflazione. “L’esplosione del conflitto in Ucraina non ha fatto altro che inasprire le complessità del contesto di mercato e spostare al rialzo i rischi”, dice subito Federica Nicolini, gestioni individuali e analisi quantitativa di Cassa Lombarda. Per questo nel corso degli ultimi mesi l’approccio è cambiato rapidamente, adottando un posizionamento più prudente: “Sulla componente obbligazionaria abbiamo accresciuto l’allocazione sugli inflation link bond e teniamo una duration corta. Per la parte azionaria, invece, guardiamo a settori più difensivi e di qualità”. Secondo l’esperta questo potrebbe essere il momento giusto per una “rivincita” della gestione attiva. Rispetto agli scorsi anni, quando la raccolta degli ETF correva e, in fondo, bastava posizionarsi sulle big stock per far si che tutto filasse, quest’anno il panorama sembra cambiato. “Se si riesce ad interpretare il contesto attuale la gestione attiva potrebbe davvero fare la differenza”, ribadisce Nicolini.

RIBILANCIAMENTO DI PORTAFOGLIO

D’altronde la rotazione settoriale tra growth e value ha davvero spiazzato molti storici gestori. “Non si tratta di abbandonare del tutto lo stile growth, abbiamo cercato di ribilanciare i portafogli, già dall’anno scorso, inserendo value dove era poco presente. Al momento sovrappesiamo settori come healthcare&biotech, infrastrutture, e in ottica opportunistica commodity e materials; ma anche transizione energetica: nonostante sia stato un tema molto volatile riteniamo che a lungo termine, visto anche il supporto politico, sarà favorito”. Per quanto riguarda, invece, le aree geografiche Cassa Lombarda ha le idee chiare: meno Europa e più Usa (e Cina). “A differenza dello scorso anno, quando credevamo che l’Europa potesse recuperare sugli Stati Uniti, da alcuni mesi abbiamo rivisto la nostra posizione. Oggi preferiamo le aree lontane dal conflitto, meno toccate dall’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia”, continua la fund selector.

La flessibilità, poi, è la chiave. “Cerchiamo strategie obbligazionarie estremamente attive e dinamiche nell’allocazione sia in termini di duration che di credit spread. Prodotti che sfruttano appieno la flessibilità di mandato, visto che la parte più direzionale del mercato non offre molto valore”, continua l’esperta. Se nel mondo fixed income l’attenzione di Cassa Lombarda si concentra sulla gestione flessibile, per la parte azionaria Nicolini seleziona strategie a gestione attiva, con tracking error elevato, che si muovono tra lo stile growh e il value. In questo contesto complesso, trovano interesse anche le strategie alternative. “Ci sono diverse strategie alternative UCITS, come l’equity market neutral o il long/short equity, che offrono un valore aggiunto ai portafogli dei clienti con minore direzionalità sui mercati azionari”, commenta. Altro tassello riguarda poi una piccola allocazione sulle strategie multiasset flessibili.

Diversificazione e strategie alternative, dunque. Ma anche visione tattica a livello settoriale. Parlando di settori, o meglio di temi, la cybersecurity, ad esempio, è un tema favorito: “abbiamo incrementato l’esposizione e continuiamo a crederci” dice l’esperta. Occhio di riguardo (e non potrebbe essere altrimenti) anche per la sostenibilità. “La nostra preferenza va ai fondi di società che erano già riconoscibili e che vantano una lunga esperienza nel campo, come le fund house nordiche o francesi. Uniamo l’allocazione fatta da queste società a temi specifici legati alla sostenibilità, come acqua, riciclo, energie rinnovabili, gender equality”, conclude Federica Nicolini.

This article is from: