Giornalino scolastico

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SCUOLA - FAMIGLIA - TERRITORIO Febbraio 2013 Anno 8, Numero 1

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Attualità e Cultura

2-11

Scuola Viva 12-19

Creatività

20-31

”L’immagin az della conos ione è più importante cen tata,l’imma za,la conoscenza è lim gin imondo,stim azione abbraccia il ola nascere l’ev ndo il progresso,facen do oluzione”. ( A . EINST EIN

)


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NON SI CONOSCE SE NON SI IMMAGINA. di Annamaria Grandinetti Docente di Lettere

E’

pensare comune che immaginazione creativa e scienza siano cose distinte e con nessuna relazione, data la diversità dei loro metodi, dei loro prodotti e delle loro finalità. Ma tale concezione della scienza si scontra con la realtà perché non considera l’unicità del suo produttore: l’uomo, lo scienziato. La scienza come l’arte, è frutto della mente dell’uomo e deriva dalla sua immaginazione. Come disse Einstein: “ L’ i m m a g i n az i on e è t u t t o ” . Anche nelle teorie scientifiche apparentemente più solide, con il loro robusto apparato di formule matematiche, è possibile rintracciare l’immaginazione creativa dello scienziato,ecco perché se si parla di conoscenza, di scienza, non si può non collegarla all’immaginazione, alla fantasia, alla creatività. Come definire allora il termine creatività? Forse come la produzione di qualcosa di nuovo, e questo “qualcosa di nuovo” può essere una soluzione per ciò che si ricerca. Platone, Aristotele, Spinoza, Kant, Hume.. Filosofi, scrittori, poeti… tutti, da

sempre, hanno esaltato il concetto che A.Einsten, con la sua estrema semplicità, è riuscito a racchiudere in una sola frase: “… la conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo …” Si può affermare, dunque, che non si conosce se non si immagina, la fantasia è quella che muove il mondo, i sentimenti umani, e se non ci fosse fantasia anche l’universo sarebbe un’immagine statica, senza bellezza. Attraverso l’immaginazione si può rendere la scienza accessibile a tutti e trasformarla in un grande gioco, dunque, immaginazione come stimolo, differenza, personalità, libertà, coraggio di intraprendere nuove sfide. Essa è un’arma stupefacente e la mente di un ragazzo, ancora libera da insegnamenti, può sviluppare un mondo completamente ex novo, basato magari su quello reale, ma interamente rinnovato. Non si è ancora trovato il modo di studiare a fondo l’inconscio di un bambino, ma si è teorizzato che sia vasto e complessoquanto l’universo. Questa capacità rende il ragazzo una miniera di nuove idee che, sfortunatamente, vanno perse se non gli si da l’opportunità di metterle in pratica. Per questo è indubbiamente necessario dare spazio alla manualità giovanile e permettere di dare sfogo alla loro creatività.


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Anno 8, Numero 1

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Oggi, è pensiero comune, che i mezzi informatici possano l i m i t a r e l’inventiva dei ragazzi, ma è proprio attraverso essi che, invece, diventa più semplice creare, fare ricerche, proporre al mondo ciò che si vuole realizzare, ricercare e ricevere materiale. I bambini esprimono la loro creatività e la loro fantasia da subito attraverso semplici giochi come le costruzioni, il banchetto da lavoro, i disegno. Proseguono il loro cammino nel mondo scolastico dove la conoscenza stimola la fantasia e dove, compito arduo per i docenti, ne esalta la creatività. La società deve investire nei giovani, dare loro l’opportunità della conoscenza per allargare gli orizzonti del sapere, rimanendo sempre consci però che la conoscenza, il sapere, la logica ti porta dritto da A a B, l’immaginazione invece ti porta ovunque, essa non conosce confini territoriali, economici, razziali, di età, è, dunque, di tutti nel vero senso del termine. La conoscenza, invece, non è di tutti e purtroppo non a tutti, è data possederla.

oglie c e n io z a in g a m Quel che l’im quella , a l l e b a s o come c rità. e v a l e r e s dev’es (J. Keats)

CONOSCENZA O IMMAGINAZIONE? di Vilma De Meco, docente di Lettere

L’

immaginazione viene definita come una particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensibile, legato a un determinato stato affettivo e, spesso, orientata attorno a un tema fisso. L’immaginazione è una facoltà che affascina molto, per il suo potere di viaggiare oltre le logiche della realtà. La sua importanza è stata identificata da tanti, nel campo delle più svariate discipline, quali la filosofia, la letteratura e perché no la scienza. Sembra necessario citare in primis Leopardi, grande esponente del Romanticismo Italiano, che considera l’immaginazione talmente importante da definirla come unica fonte di felicità per l’uomo. E ancora un altro grande letterato e filosofo più contemporaneo, Pirandello che vide in essa un’alternativa d’ evasione dalla “trappola” della vita. In campo filosofico, diversi sono stati i filosofi che hanno analizzato a fondo il ruolo dell’ immaginazione nella vita dell’uomo, da Aristotele a Platone fino a Kant. Da non sottovalutare l’ idea di Freud riguardo i sogni, che possono essere definiti come forme di immaginazioni riprodotte dall’ inconscio che in qualche modo riescono ad appagare i desideri che in esso si nascondono. Anche la scienza, oltre alla logica, ha bisogno dell’ immaginazione e diversi


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scienziati lo confermano. Il grande Einstein affermava, infatti, che “l’ immaginazione è più importante della conoscenza; John Dewey dichiarava , invece, che “ Ogni passo avanti nella scienza è partito da un nuovo spunto dell’ immaginazione”. Talvolta “ immaginazione” nella vita di ognuno di noi appare come sinonimo di consolazione, quanti di noi nei momenti in cui vogliamo ritrovare noi stessi, magari dopo un momento difficile e certo questi non mancano mai, ci abbandoniamo a pause consolatorie in cui la nostra fantasia vola lontano per raggiungere mete e obiettivi che valicano ogni realtà contingente. Si spazia oltre l’orizzonte del finito per volare intenzionalmente sempre più in alto, lontano dalla quotidianità, lontano dalla realtà che ci circonda e che sovente non esula dal procurarci preoccupazioni e affanni. Chi di noi non ha inseguito un ideale o ha avuto un sogno nel cassetto?

Il sogno, che viene definito da Freud come l’appagamento di un desiderio, presenta all’immaginazione come realizzati quei desideri inconsci, rende possibile lo scaricarsi della tensione. Il sogno, attinge i propri contenuti latenti dall’ inconscio che costituisce perFreud, la realtà abissale di cui il conscio è solo la manifestazione visibile.

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La psiche si può paragonare all’ immagine di un iceberg in cui la parte sommersa, la più grande è appunto l’inconscio, la parte che emerge, più piccola, è il conscio, le onde che toccano la superficie sono il preconscio. Per cui asserire che l’inconscio occupa molto più spazio del conscio equivale a dire che nella vita dell’uomo il sogno e l’immaginazione occupano un ruolo importante che non può essere in alcun modo prevaricato e annullato dalla ragione e dalla conoscenza. Vorrei concludere con le parole all’ intervista di qualche anno fa a Rita Levi Montalcini realizzata da Daniel Funaro per Pagine Ebraiche: “Rita Levi Montalcini spiegava come per uno scienziato l’immaginazione fosse più importante della conoscenza. Strano, si direbbe, per una persona che non ha mai smesso di fare ricerca e continuare a studiare. Strano, ma forse non troppo. Quello che credo la Montalcini volesse lasciarci in eredità è l’idea che per fare grandi scoperte, nella scienza come nella vita, serve un po’ di coraggio di saper immaginare cose nuove. A questo serve l’immaginazione, a non arrendersi a ciò che ci è dato per progettare un qualcosa di diverso. Lei ci è riuscita addirittura durante la Seconda guerra mondiale, gettando le basi del suo cammino verso il Nobel. A noi tocca oggi durante una crisi che non dimenticheremo facilmente. E anche se la nostra immaginazione non ci condurrà a un premio così ambito come accaduto a lei, ciò che per noi sarà importante sarà la certezza che ogni nuovo inizio, ogni cosa nuova, è un dono incredibile per la nostra generazione e per quelle a venire”.


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IMMAGINA, PUOI di Ernesto Palumbo Presidente Cons. d’Istituto

C

osi recita uno spot pubblicitario che vede protagonista un famoso attore, certamente nulla e’ precluso all’ immaginazione e di conseguenza all’uomo, che pur essendo caratterizzato da mille difetti per nascita, possiede una dote dal valore inestimabile che il buon Dio ha voluto regalargli ossia l’intelligenza e con essa un prosieguo importantissimo: l’immaginazione. Recenti studi medici hanno stabilito che l’uomo in media utilizza soltanto l’11% del suo potenziale d’intelligenza, immaginiamo cosa potrebbe fare se utilizzasse non dico l’altro 89% ma almeno un altro buon 50%, ecco ho usato un termine che utilizziamo molto spesso immaginiamo. Fin dall’antichità, l’uomo e’ riuscito utilizzando l’immaginazione, a progettare e realizzare opere che per quei tempi erano davvero impensabili e delle quali ci gioviamo a distanza di secoli anche noi. Mi riferisco ,in ordine sparso e non cronologico, ai greci che nel 470 a.c. Progettarono e realizzarono i primi acquedotti, oppure la ruota inventa dai Sumeri oppure l’automobile che fu ,nella sua realizzazione finale ,una

sorta di compartecipazione di più persone e piccoli progetti fatti in epoche diverse ma che ricevette un impulso importante dal tedesco Karl Benz che inventò il motore a scoppio. La lista sarebbe interminabile e certamente annovera il telefono (Marconi-Meucci) Oppure i numeri, che recenti studi fanno risalire il loro utilizzo a circa ventimila anni fa, i computer (Konrad Zuse 1939) ecc. Tutto questo fu possibile grazie a due elementi importantissimi che ho citato all’inizio: l’intelligenza e l’immaginazione. I due sono in stretta correlazione , una non esiste senza l’altra , ma il loro connubio non si materializza solo in campo scientifico o letterario, ma caratterizza il vivere quotidiano di ognuno di noi , a tutti noi è capitato di lasciarci pervadere da quel bellissimo stato d’animo che ci ha portato a compiere dei bellissimi viaggi nel mondo reale , l’immaginare di trovarsi in posti bellissimi rispetto a quelli in cui siamo quotidianamente, oppure l’ immaginare macchine volanti oppure , quando fa freddo una spiaggia con uno splendido mare , oppure ancor più egoisticamente, la piscina in casa, ecco quest’ultimo aspetto è a volte davvero preoccupante perche l’uomo si lascia prendere dall’egoismo e usa nella maggior parte delle volte questa bellissima condizione per soddisfare il proprio io, quanto avolte si potrebbe immaginare un mondo senza più’ povertà, senza più malattie terribili, senza più guerre , anche se l’epilogo più tragico (bomba atomica


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Hiroshima e Nagasaki) e la minaccia peggiore che incombe su quest’ultime e’ stato purtroppo il frutto dell’immaginazione di uno dei più grandi scienziati della storia Albert Einstein, certamente lui non immaginava l’utilizzo criminale della sua invenzione ma c’e’ purtroppo l’uso distorto dell’immaginazione al quale l’uomo spesso ricorre , ed ecco che molte opere immaginate a suo tempo per fini dall’alto valore sociale sono diventati potenziali strumenti di offesa verso gli altri. A voi cari studenti è affidato un compito molto bello e arduo cioè quello di liberare sempre l’immaginazione di non tenerla imprigionata , di farla spaziare libera e senza costrizioni , di fargli fare miliardi volte il giro del mondo e dell’universo intero , perche solo cosi l’uomo e’ davvero libero e solo così voi che sarete gli uomini e le donne di domani riuscirete a cambiare questo stato di cose immaginando sin da ora un mondo migliore, senza più malvagità e dove le persone vivano in assoluta armonia ed il benessere sia per tutti e non per pochi eletti, dove le macchine volino davvero e l’acqua sia un bene comune , dove il telefono sia veicolo di pace e dove le ruote non sorreggano il peso di carri armati ed i numeri non servano a calcolare traiettorie per missili a distanza e dove nel girovagare con l’immaginazione nel mondo o nell’universo ci si fermi un attimo a pensare …..è realtà e non immaginazione.

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“La conoscenza è limitata

l’immaginazione abbraccia il mondo” Classe 1B Ist. Com. Spezzano Sila

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l b e r t Einstein fisico t e d e sco,sostenitore del libero pensiero,nacque il 14 Marzo del 1879 e morì il 18 Aprile del 1955. Per tentare di capire il suo pensiero potremmo soffermarci su questo suo aforisma: “L’immaginazione è più importante della conoscenza;la conoscenza è limitata,l’immaginazione abbraccia il mondo,stimola il progresso,facendo nascere l’evoluzione”. Analizziamo ora questo pensiero o aforisma,Einstein sostiene che l’immaginazione è qualcosa di infinitamente grande, non ha limiti,non ha tempo e non ha spazio;mentre la conoscenza per quanto grande possa essere ha un limite,ed è la vita stessa dell’uomo. Infatti l’uomo in un secondo può immaginare tantissime cose che per studiarle non basterebbe una vita intera. Pensandoci bene,senza l’immaginazione,in fondo non potrebbe neanche esistere il progresso. Einstein ci fa uno straordinario invito all’immaginazione, perché l’immaginazione non segue regole e non ha legami logici, la mente può spaziare. L’immaginazione può portarci ovunque!


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MUSICA E IMMAGINAZIONE “ L’immaginazione porta ovunque...” Prof. Giovanni De Marco

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mmergersi in un universo fatto di memoria, parti del vissuto, dove confluiscono desideri, sogni e frammenti del reale, “volare” nel fantastico, è immaginare. L’immaginazione è qualcosa di infinitamente ampio e con molte sfaccettature:si può immaginare un luogo, un mondo futuro, la soluzione di un problema, un viso,un oggetto (ricordarli per come sono o crearli in astrale per come li si vuole). In una frazione di tempo si possono immaginare cose che non si possono studiare in una vita. La fantasia crea immagini che rimandano ad altre idee e ciò che si realizza in astrale è spesso, poi, realizzato in atto. L’immaginazione è, quindi, fonte di luce, rafforza la capacità di concentrazione, di Memoria, vince la pigrizia, facilita l’ingresso alla dimensione positiva dell’esistere. A mettere in moto le energie inconsce della fantasia e dell’immaginazione è, talaltro, la musica: essa gli dà slancio, sviluppa la creatività, “mette le ali al pensiero” ( Catone ). Musica e immaginazione creativa utili, dunque, sia nello sviluppo affettivo e cognitivo del bambino, contribuendo allo sboccio pieno ed armonioso della sua personalità, che nella crescita mentale, sensoriale e dell’anima

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dell’adulto. In ambito educativo è buon metodo, per esempio, lasciare liberi i bambini discegliere tra uno strumenta rio a disposizione (utilissimo quello di orff) lo strumento che più lo incuriosisce e, rimanendo in relazione ad un determinato contesto narrativo, farli esprimere con gesti e suoni in modo tale da invogliarli ad interagire, immaginare, creare. Anche l’ascolto di tutti gli stili di musica è importante sia per adulti che per bambini:immaginiamo (è il caso di dirlo!) la musica descrittiva di Vivaldi nella quale usa tecniche strumentali con cui imita il rumore della pioggia o il vento o il canto di uccelli e con la quale ci fa entrare mentalmente in una determinata scena organizzata ed interpretata soggettivamente. Oppure pensiamo allo stile Impressionista mediante il quale il compositore è volto a comunicare atmosfere e sensazioni vaghe, sempre assorbite e modellate da anima ed umore dell’ascoltatore. Musica , fantasia, immaginazione, voli, liberazione e stimoli per l’anima..basi universali per menti e coscienze armoniose.


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LA LOGICA TI PORTA DA "A" A "B"; L’IMMAGINAZIONE TI PORTA OVUNQUE. di Campanaro Gilda Gentilezza Federica,Gentilezza Noemi, Granieri Maria T.,Mele Alexander, Palopoli Elisabetta, Pantusa Carol

Classe 3B Ist. Com. Spezzano Sila

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ueste parole di Einstein esprimono al meglio il suo modo di pensare secondo cui nessuno uomo, grazie alle sue capacità intellettive, può avere conoscenze illimitate, mentre con la fantasia valica i confini del sapere. Si definisce tale la facoltà dello spirito di riprodurre o inventare immagini mentali diverse dalla realtà, perciò per fantasticare non vi è bisogno di una vasta cultura, bensì chiunque, piccolo o grande che sia, può abbandonarsi a mondi sconosciuti e inesplorati imparagonabili al nostro. L'immaginazione non ha limiti, chiunque può privare un uomo della sua libertà fisica, ma nessuno può porre fine alla libertà di pensiero. La fantasia ha un ruolo importante nell'evoluzione della società, senza questa l'uomo non sarebbe arrivato all'attuale progresso tecnologico, molte invenzioni, che oggi sono di uso comune, sono nate semplicemente dalla fantasia di una persona come il computer, i cellulari, l'mp3, infatti per realizzare qualcosa si deve prima immaginarla per attuarla. Essa ha un ruolo importante anche per i bambini e i giovani, in quanto stimola il progresso della crescita intellettuale

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e questi a differenza, degli adulti, si lasciano trasportare, sarebbe un male se cosi non fosse, in fondo cos'è un bambino senza fantasia? Nessuno può dire di non aver mai viaggiato nel tempo, di non aver mai attraversato luoghi inesplorati, di non aver mai conosciuto le più strane creature anche se semplicemente grazie ad essa. Secondo noi le conoscenze sono importanti, perché la cultura è alla base della società e della persona, bisogna possedere delle capacità in quanto non verranno disprezzate, semmai accolte con piacere e in futuro saranno sempre utili. Dicendo questo non vogliamo smentire il ruolo che ha la fantasia nelle nostre vite, anch'essa è rilevante, questo è certo, è perfino affermato da grandi scienziati come A. Einstein, bensì vogliamo esprimere la nostra idea secondo cui, sia la cultura, che la fantasia non devono essere tralasciate, ma sfruttate al meglio, anche unendole fra loro, questo concetto è affermato in un famoso detto che noi vogliamo ricordare, "chi più ne ha, più ne metta"!. AP

e L’immaginazion

PRE N MAM DO CON MA E Scuo PAPA’ la de ll S.Pe ’Infanzia rtini

un aquilone e m o c è e n io z L’immagina n festone u a e il im s a z svolaz Che nel cielo dal vento o t a t r o p , o t l Vola su in a simo evento is t ie l n u a f i Ricordare t e momento ic l e f n u i o p e E riviver timento. n e s i d e io d u , ga Pieno di gioia a tornare e c u d in i t , e in , inf Nella realtà tto totale. e il d e , à it n e di pace, ser a r e f s o m t a ’ n In u


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L’IMMAGINAZIONE TRA DEFINIZIONE E SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE AVANZATE di Giulio Pantusa I F Spezzano della Sila I.C.

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n generale,per “immaginazione” si definisce la possibilità di evocare e produrre immagini indipendentemente dalla presenza dell’oggetto a cui si riferiscono e spesso si confonde con la fantasia. Oggi potremmo dire che una delle massime espressioni dell’immaginazione la si ha attraverso la pubblicità. Ed è proprio così! La pubblicità,che nasce dalla fantasia e dall’immaginazione di chi la crea, a sua volta, con i suoi colori scintillanti, le sue musiche orecchiabili, e le sue coinvolgenti parole producono nell’immaginario collettivo ciò che si vorrebbe essere o ciò che si vorrebbe avere. Ma non solo la pubblicità ha un ruolo importante nella definizione di “immaginazione”, basti pensare all’era tecnologica in cui viviamo fatta di computer, smartphone, ipad, ecc… per rendersi conto di come l’immaginazione possa svilupparsi , purtroppo a volte, in modo negativo nelle giovani menti facilmente plasmabili. Sul tema dell’immaginazione hanno discusso nel corso del tempo: dalla filosofia alla pedagogia, dalla psicologia alle scienze in generale, e a tal proposito importanti sono le parole di A.Einstein che disse: “ l’immaginazione è più importante della conoscenza. L’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso e facendo nascere l’evoluzione.”

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Queste parole sono state lo slogan con cui si è aperto il Festival della scienza, a Genova, dedicato proprio al tema dell’immaginazione e al quale hanno partecipato esponenti di diverse discipline. Un’idea coraggiosa ed innovativa la loro, rendere la scienza accessibile a tutti e trasformarla in un grande gioco, guardare, dunque, al futuro attraverso l’immaginazione. Quale messaggio più bello poteva inviare alle persone un festival internazionale? “A voi l’ardua sentenza”.

"Questo è un "Pianeta dimensionale". Se metti anche un solo piede su uno di quei pallini ti sposti in un’altra dimensione, poi in un’altra e in un’altra ancora… e la cosa può essere pericolosissima, perché se cambi dimensione di continuo poi puoi anche morire..In basso c’è il mare più profondo che ci sia: è tanto profondo che non si può spiegare dove finisce. In questo mare ci sono pesci e creature che vivevano tanto tempo fa sulla terra e bisogna stare attenti a non entrarci, neanche per sbaglio. I due animali sono due di queste creature, una è un pesce viola, che mangia tutti i pesci che incontra, l’altro è un pesce dal collo lungo, animale voracissimo che una volta ha ingoiato un’isola intera senza masticarla!" Alessandro De Marco Scuola Primaria Camigliatello


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I GIOVANI E LA LETTURA SOGNO E CONOSCENZA

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LA FANTASIA di Michela Simon Isabella Palumbo I F I.C. Spezzano della Sila

Classe III D Camigliatello

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giovani di oggi passano molto tempo alla TV, video game, PC, sport ecc … Da diverse indagini è emerso che chi ama leggere libri è sicuramente un “sognatore“.Chi legge i libri di avventura e di fantascienza immagina di vivere l’entusiasmante storia catapultandosi con la fantasia nelle avventure del protagonista,se si tratta di un libro comico sarà garantito il divertimento, se invece si legge un giallo l’immaginazione lavora alla ricerca dell’assassino. Leggere aiuta a riflettere, a meditare, insegna a stare soli con se stessi in un mondo che può essere fatto anche di concentrazione e fantasia. Un libro è l’unione fra la conoscenza e l’immaginazione, leggendo infatti impariamo nuove cose e nello stesso tempo sviluppiamo la nostra immaginazione. Leggere aiuta, dunque, a sviluppare la fantasia, a passare il tempo in modo costruttivo e divertente. Se si legge un libro così come si ascolta un amico, esso ci svelerà i suoi tesori e si trasformerà in un intimo possesso. Il libro che si legge non andrà via né andrà perduto, ma al contrario ci apparterrà, ci allieterà e consolerà come soltanto gli amici sanno fare.

I

l sapere può essere soltanto tramandato ma da solo non crea nuovo sapere. L ingrediente per creare nuovo sapere è la FANTASIA unita alla trasgressività. Diceva Einstein:”Bisogna pensare in modo diverso fuori dagli schemi consueti.” La fantasia, l’immaginazione il saper “sognare ad occhi aperti” oggi non è di tutti, perché i ragazzi moderni pensano sempre più a giocare al computer , ai videogame e a guardare la televisione. Una volta,invece, la fantasia, era molto più attiva e accesa ed era di conseguenza messa in pratica soprattutto perché non c’ era tutta questa tecnologia. “L’immaginazione non ha limiti,la conoscenza invece si”, questa è un’altra frase famosa di Albert Einstein,che ci aiuta a capire tanto sull’importanza dell’immaginazione, senza di essa sarebbe impossibile creare,conoscere, inventare. La fantasia è, infatti, una conoscenza intuitiva che coinvolge tutto il tuo essere con un linguaggio immediato, istintivo fatto di immagini e visioni che superano il piccolo linguaggio umano e che ci consente di andare oltre le nostre conoscenze. Noi tutti abbiamo un po’ di fantasia e di immaginazione dentro il nostro cuore, essa ci permette di esprimere i nostri sentimenti insieme alla nostre capacità di creare. La fantasia e una delle cose più belle che si può avere nella vita e non bisogna perderla crescendo.


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L’IMMAGINAZIONE NON VA SPRECATA Antonio Pantusa Cristian Mancuso I F I.C. Spezzano della Sila

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a sempre si è fatta una distinzione precisa fra quella che è l’immaginazione, cioè la possibilità di vedere,con gli occhi della fantasia,immagini,concetti e pensieri,e la conoscenza che è invece una particolare forma di sapere,dotata di una sua utilità. La prima però, soprattutto per noi giovani, è più importante, perché stimola il progresso facendo crescere l’evoluzione e non solo. L’immaginazione e la fantasia camminano insieme, attraverso di esse si creano idee o immagini che possono non essere reali. La differenza tra il regno della fantasia e la realtà è una piccola ma indubbia certezza. Nella fantasia il concetto di verità non esiste , si crea un mondo che ha pochi contatti con la realtà. Quello che per una persona è fantasia per un'altra può essere realtà, ma non significa che tra realtà e fantasia non ci siano differenze semplicemente i confini sono molto sottili e differenti da persona a persona , in base alla cultura e alle credenze. E’ chiaro che la cosa più importante è l’immaginazione, senza di essa, una persona anche se ricca non potrà mai iniziare il progetto di qualcosa. Oggi per il mondo giovanile la

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possibilità di esprimere la propria immaginazione e inventiva è facile,attraverso mezzi informatici o cartacei il ragazzo assume la capacità di preparare dei progetti, proporli e magari realizzarli. Per questo tipo di lavoro molto importante è l’ambiente scolastico, dove una cosa di questo tipo viene richiesta dai professori, che forniscono materiale, informazioni e tema sull’oggetto da realizzare. Questa non è una cosa sbagliata, ma un po’limita l’orizzonte del ragazzo che si vede costretto ad obbedire ad una certa logica che è stata organizzata tramite precise conoscenze. La scuola e chi circonda noi ragazzi non deve solo cercare di inculcare delle conoscenze volute, ma deve anche lasciare loro più respiro per permettergli di creare nuove cose. Quindi i ragazzi devono essere lasciati liberi di esprimersi, attraverso la manualità, la fantasia, l’arte,altrimenti la loro immaginazione andrebbe sprecata.

Un giorno ho immaginato di imbarcarm i su una nave ed io ero il comandante. Erano tante le vele che aveva la mia nave ed io pensavo di poter correre sempre di più grazie alla forza del vento. Ad un tratto, però, il vento si placò e la nave si fermò in mezzo al mare. Io, però, non mi preoccupavo perché la mia nave aveva anche delle fantastic he ali e poteva diventare un nave volante. Co sì io potevo ancora viaggiare ed andare in giro pe r il mondo per conoscere nuovi posti meraviglio si. MELE DAVIDE, classe 2^, Spezzano della Sila, via Stazione


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L’IMMAGINAZIONE di Alice Gagliardi Federica Pantusa Francesca Granata Linda Pedace

IF

L

Ist.Comp B. Telesio Spezzano della Sila

’immaginazione, un dono di cui tutti: bambini, adolescenti, adulti e anziani ne sono ricchi o almeno dovrebbero. Se dobbiamo definirla, possiamo dire che l’immaginazione è la facoltà di pensare senza regole fisse e di associare liberamente i dati dell’esperienza, si intende cioè la capacità di rappresentare cose non presenti alla sensazione. Il termine immaginazione nella storia della filosofia è coinciso con quello di fantasia e solo nell’ultimo periodo della storia del pensiero le due parole vengono usate in modo differenziato. Un grande scienziato come Albert Einstein ci ha insegnato attraverso le sue affermazioni che “l’immaginazione è più importante della conoscenza perché la conoscenza è limitata a ciò che sappiamo e comprendiamo in un determinato momento, mentre l’immaginazione abbraccia il mondo intero e tutto quello che c’è ancora da sapere e da comprendere” . L’immaginazione è qualcosa di colorato e astratto e le persone in qualsiasi momento della loro frenetica giornata possono immaginare qualcosa,fantasticare, sognare ad “occhi aperti”allontanandosi dalla realtà ,dagli impegni affannosi del

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quotidiano che spesso stancano gli individui. Fantasticare con la mente,quindi, spesso può portarci a sorridere. Non tutti sanno che sono soprattutto i bambini ad avere una fervida immaginazione e una grande fantasia, basta osservarli mentre giocano per accorgersene. I genitori e gli educatori scolastici devono aiutare costantemente i bambini a conservare la loro immaginazione e devono stimolarli ad accrescerla perché in futuro si può rivelare una grande dote che può fare la differenza nella vita. Non si è inventori, scienziati, costruttori, ingegneri, architetti senza avere almeno un po’ di immaginazione, di creatività e fantasia allora possiamo dire con certezz a e consap evol ezz a Viv a l’Immaginazione L’IMMAGINAZ IONE IN PERSONA

S

di Feraco Valen tina Granieri Fr ancesca ClasseI C Ist. C omp. Camigliate llo e ci fermia

mo a pensare co me potrebbe essere l’immagin azione la vediam o proprio come noi, vivace allegra e solare. L sia dei bambini a Fantaè gioiosa, buona, piena di buoni propositi,al cont rario di quella de ll’uomo che a volte sfrutta la su a immaginazione per cose brutte, cattive, che po ssono fare del m al e agli altri. A scuola abbiamo appreso che mol ti uomini famosi,studiosi,filosofi , scienziati erano ricchi di immaginazione,un grande esempio potrebbe essere Albert Einstein, che oltre ad esse re stato uno dei più celebri fisici della storia della scienza, fu anche molto attivo in diversi altri am bi ti, dalla filosofia alla politica, e credeva ciecam ente nella forza dell’immagin azione quale gu ida alle grandi invenzioni dell’ uomo. Al giorno d’og l’immaginazione gi si è so internet, perché sviluppatala anche attraveril nostro è un m ondo virtuale in cui la fant asia è protagon ista, grazie all’evoluzione in formatica e dunq ue grazie anche ai tanti siti esiste nti su cui i giov ani si possono sbizzarrire con ta nta allegra FANT ASIA.


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IL SOGNATORE DELLA REALTA’ Scuola Sec. di I° Grado Spezzano Piccolo MARTINA DE LUCA – CLASSE I sez. E

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instein viene soprannominato il sognatore della realtà. Egli diceva sempre che l’immaginazione è superiore alla conoscenza. Ma vi siete mai chiesti il perché di questa affermazione? Io si. Lui riteneva che la conoscenza è limitata mentre l’immaginazione abbraccia il mondo, infatti come tutti possiamo ben sapere è proprio l’immaginazione che ci invoglia a sapere più cose e a stimolarci verso un progresso e a un mondo migliore. Se noi ci riflettiamo, pochi decenni fa, non esistevano telefonini, computer o televisione era quasi impossibile comunicare con altre persone, mentre adesso possiamo comunicare con i propri familiari o amici dall’altra parte del mondo in tempo reale. Questo progresso è stato possibile grazie alla creatività e alla voglia di apprendere. Se questo è il nostro presente cosa possiamo aspettarci in un futuro? Di certo non possiamo aspettarci macchine volanti o alieni che vogliono conquistare la terra come possiamo vedere nei film di fantascienza, ma dobbiamo augurarci una cura contro il cancro, carburanti più ecologici, sconfiggere la fame nel mondo, questo sarà possibile solo se continueremo a sognare ampliando così le nostre conoscenze perché: sognare non costa niente ma aiuta molto!!!

LAVORO DI GRUPPO III sez. E

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lbert Einstein nacque nel 1879 a Ulma da una famiglia di origine ebraica. Trascorse la sua infanzia a Monaco di Baviera, terminò gli studi in Svizzera laureandosi al politecnico di Zurigo nel 1900. Prese la cittadinanza svizzera per assumere un impiego all’ufficio Brevetti di Berna. Il modesto lavoro gli consentì di dedicare gran parte del suo tempo allo studio della fisica. Nel 1905 pubblicò tre studi teorici: il primo conteneva la prima esposizione della teoria della relatività ristretta, il secondo studio invece era destinato a confermare l’esistenza degli atomi e infine il terzo studio sull’interpretazione dell’effetto fotoelettrico che avanzava l’ipotesi della propagazione della luce. Quest’ultimo gli valse il premio Nobel. Egli credeva inoltre che l’immaginazione fosse più importante del progresso perché con esso si può andare ovunque fare tutto ciò che si vuole e credere nell’impossibile diventando persino più importante del sapere. Quindi possiamo affermare che l’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso e facendo nascere l’Evoluzione. Nel 1916 pubblicò i fondamenti della teoria della relatività, quando morì, a Princenton nel 1955, il mondo fu un po’ più piccolo.


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IL SOGNATORE DELLA REALTA’ Scuola Sec. di I° Grado Spezzano Piccolo

VERRILLO CLAUDIA CLASSE I sez. E

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lbert Einstein è stato un fisico e filosofo della scienza tedesco naturalizzato svizzero, divenuto in seguito cittadino statunitense. La sua grandezza consiste nell’aver mutato per sempre il modello di interpretazione del mondo fisico. Dalle sue innumerevoli citazioni come ad esempio questa: L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso, facendo nascere l’evoluzione. L ’immaginazione è qualcosa di infinitamente ampio, è ciò che ci permette di andare oltre la convenzione, creare qualcosa di nuovo e di diverso!!! senza limiti di spazio e di tempo, orientato al futuro, mentre la conoscenza, invece, per quanto illimitata possa essere, ha un limite temporale relativo alla durata della vita dell’uomo. Nonostante la conoscenza può aiutarci nella vita, crea dei binari da seguire, risolve i problemi, ma ci ingabbia nella consuetudine per cambiare e per migliorarci dobbiamo sognare, provare a fare qualcosa di diverso. La conoscenza senza l’immaginazione si inaridisce e non produce nulla. Immaginiamo un cieco isolato dal resto del mondo … cosa potrebbe immaginare se non solo ciò che riguarda se stesso? Prima dovrebbe acquisire informazioni e poi

fantasticare su di esse. Per ciò per me esiste uno stretto legame tra le due ed ognuno può attribuire l’importanza all’una o all’ altra, ma sempre dopo aver conosciuto le cose. LAVORO DI GRUPPO ClasseII sez. E

N

egli anni gloriosi della Fisica, Einstein si merita una posizione di primo piano nel mondo della Scienza. Egli riuscì ad ampliare e modificare la vecchia concezione meccanicistica di spazio e tempo assoluto. La sua intuizione dopo una rielaborazione mentale e solo grazie alla sua grande immaginazione, lo portò alla concentrazione del tempo e dei corpi in movimento prodotti dalla relatività ristretta. Dopo settimane di lavoro riuscì a comprendere che il modo dei corpi dipeso dalla gravitazione equivale al moto prodotto dalla accelerazione. Durante la formulazione di questo lavoro fu fondamentale per la fisica teorica. Nel 1917 scrisse “Considerazioni cosmologiche sulla teoria della relatività generale”, considerato come l’origine della cosmologia moderna. Il sognatore della realtà … non avrebbe mai immaginato quanto i suoi più di trecento lavori scientifici avessero potuto influire sulla vita delle successive generazioni. Il grande contributo che egli ha reso alla scienza nel XX secolo è sotto gli occhi di tutti.


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I SOGNATORI: SPIRITI REALIZZATIVI MA CONTEMPORANEAMENTE CREATIVI di Cai Ruile, Colonna Marika, Crocco Fausta Marotta Aurelio, Romano Valentina, Scrivano Gianmarco. Scuola Sec. di I° Grado Spezzano Sila classe III B

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gni uomo ha conoscenze limitate nella vita di tutti i giorni. Come affermava Albert Einstein, il grande sognatore, l’immaginazione supera la realtà, stimolando in ognuno di noi il desiderio di conoscere l’ignoto. Senza la fantasia è difficile effettuare delle scoperte, si diventa delle persone troppo realiste. Essa ci consente di andare oltre la conoscenza, di sperimentare cose non note, facendole diventare note. La fantasia ci consente di mettere in relazione conoscenze dandone luogo ad altre. Nella nostra concezione delle cose, il sognatore non è colui che insegue una chimera, ma è colui che immagina una realtà che solo al momento è fantasia ma che già contiene in se un pizzico di concretezza. Il mondo di oggi, più che mai ha bisogno di questi sognatori , di chi sa immaginare una nuova era mantenendo lo spirito realizzativo ma contemporaneamente creativo. La conoscenza è una base non tanto meno importante , la fantasia ci porta oltre, dove il noto non basta. Tempo fa la conoscenza portava a dire agli uomini che la Terra fosse piatta. Un ragionamento fantasioso contro essa dell’epoca portò a modificare tale conoscenza e avvicinarla alla realtà. L’immaginazione, oltre che a superare la realtà, ci consente di esplorare mondi paralleli, caratterizzati da visioni sovrumane e spazi infiniti, come una lunga linea di confine

tra il mondo interno e quello esterno. Con la fantasia si è in grado di immaginare anche l’eterno, un connubio di astratto e di reale solo grazie ai sogni. Dio ci ha donato la vita perché è solo in questa che si può raggiungere il più alto grado di felicità; si può sperare in un futuro bello e possibile. Per concludere la fantasia è l’unico mezzo per capire la realtà e fantasticare anche per il solo gusto di sorprenderci quando ne abbiamo bisogno. LA CONOSCENZA DELL’IMMAGINAZIONE NON INCONTRA LIMITI. di Alessio Corrado, Baratta Mattia, Annamaria Bafaro, Ludovica Pingitore, Maria Spadafora, Antonio Monaco Alessandro Guido, Giorgio Passarelli Scuola Sec. di I° Grado Spezzano Sila classe II B

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lbert Einstein visse nel periodo della seconda guerra mondiale, un periodo tragico per lui, perché, essendo Ebreo, subì molte persecuzioni. Si riunì con un gruppo di fisici, temendo che, se Hitler avesse costruito la bomba, lui l’avrebbe usata per trascinare il mondo ai suoi piedi. Si riunirono per costruirla … infatti riuscirono nel loro intento. Lui era anche il sognatore della realtà, affermava che la conoscenza era limitata, rispetto all’immaginazione. Secondo Albert con essa dava vita ad altre cose per cui ne favoriva il progresso e l’evoluzione. Per noi, alla base di molti lavori, al giorno d’oggi che porta producibilità creando sempre qualcosa di nuovo e di diverso nel proprio settore. Basta pensare alla moda, ai pasticcieri, ai parrucchieri ecc… Quindi si può dedurre che conoscenza e fantasia siano complementari, irriducibili ed indispensabili, come il sistema operativo per uno smartphone. Infondo le più grandi invenzioni e scoperte sono state prima immaginate e poi realizzate grazie alla conoscenza.


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L’immaginazione, veicolo per l’uomo per creare, inventare, evolversi

Dal Passato, al Presente, al Futuro… Lavoro di gruppo Classe v Scuola primaria di Spezzano Piccolo

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a sempre l’uomo per cambiare e per migliorare è stato guidato all’immaginazione. L’ uomo primitivo viveva in caverne e grotte, si cibava di radici, bacche, carne cruda, pesci. Il tempo passa e l’uomo scopre il fuoco, con esso poteva scaldarsi, tenere lontani gli animali feroci, cuocere i cibi. L’ uomo continua a sognare, a fare sempre qualcosa di diverso , per rendersi la vita più facile. Comincia a praticare l’allevamento e l’agricoltura. Inizia ad abitare in capanne, palafitte e, con i primi materiali da costruzione, in case in muratura comode e confortevoli. Scopre i metalli e incomincia a costruire oggetti, strumenti più resistenti. Diventa artigiano, commerciante. L’uomo diviene sempre più esigente. Dagli animali, primi mezzi di trasporto, all’invenzione della ruota, alla costruzione dei carri. Dalle prime imbarcazioni , zattere e piroghe alle canoe in grado di raggiungere terre lontane. Dalle prime forme di espressione, come la pittura e le incisioni sulle pareti delle grotte, alla scrittura. Dall’uomo primitivo alle grandi civiltà del passato il progresso fu continuo. L’uomo immagina luoghi lontani

ed eccolo in viaggio per scoprire nuove terre. Il tempo passa, l’uomo veicolato dall’immaginazione continua a creare, a scoprire, ad inventare. Eccoci al recente passato e al nostro presente. L’uomo osservando il volo degli uccelli sogna di volare ed ecco l’aereo pronto a decollare verso orizzonti lontani. E’ stanco di camminare a piedi o sul dorso di animali… Immagina, inventa ed ecco le automobili, i treni , le metropolitane, i tram… Immagina il mondo in casa ed ecco la televisione, il computer, internet… Sarebbe bello poter comunicare con parenti ed amici lontani in tempo reale! Ecco il telefono, il telefonino, l’email. Quanta tecnologia, quante comodità in casa, prima immaginate e poi inventate … tanti elettrodomestici che agevolano il lavoro della donna e non solo. E il futuro che cosa ci riserverà? La nostra immaginazione ci porta in un’epoca lontana che conoscerà la distruzione del nostro Pianeta. Terremoti, maremoti, tsunami,eruzioni vulcaniche e tornadi si abbatteranno sulla Terra portando devastazioni e morte. I pochi sopravvissuti si troveranno a vivere in un pianeta primitivo, senza più tecnologia, senza fonti energetiche,costretti a ricominciare da capo, da soli e in balia di una natura ostile e senza vegetazione. Bisognerà sopravvivere, arrangiarsi, andare avanti, ripopolare la Terra e, con l’aiuto dell’immaginazione, di nuovo creare, inventare, evolversi …


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TUTTO… GRAZIE ALLA FANTASIA. di Giuliana Pantusa, Ester Lecce, Raffaella Cutrì, Gioconda Rizzo, Pedace Noemi, Palumbo Rachele,Thomas Fiore,Francesco Arnone Scuola Sec. di I° Grado Spezzano Sila

classe 2B La fantasia è alla base di tutte le teorie di Einstein. Una fantasia sterminata, infinita, che serviva da stimolo per studiare e migliorare la realtà che lo circondava. Quello che più ci ha colpito studiando la figura di Albert Einstein non sono tanto le sue innumerevoli scoperte e teorie, quanto il suo modo di vivere la sua indubbia genialità. In realtà lo possiamo definire come uno scienziato completamente diverso da tutti gli altri perché i suoi continui tentativi di incrementare il suo sapere si alimentava soprattutto con la sua innata fantasia. Era convinto che era proprio la fantasia a stimolare l’attività del suo cervello ed essendo la fantasia difficile da contenere si poteva tentare, attraverso il suo utilizzo, di modificare, migliorandola, la realtà. Ed è proprio questo il suo insegnamento più importante e fondamentale, più ancora delle sue scoperte che pure hanno cambiato la storia del mondo. La fantasia può assumere un valore di uno strumento grazie al quale possiamo decidere del nostro futuro. L’immaginazione secondo Einstein era un punto di riferimento indispensabile per costruire nuovi strumenti al fine di favorire l’evoluzione dell’uomo. Molto spesso la storia, però, ci ha insegnato che l’immaginazione viene usate negativamente e per scopi non sempre umanitari, come dimostra ad esempio la bomba atomica, che gli americani usarono per scrivere la parola fine alla seconda guerra mondiale. In conclusione, possiamo affermare che la realtà è

capace di distruggere le più illuminate fantasie e le più straordinarie immaginazioni, ma una mente in continuo movimento e sempre in evoluzione come quella di Albert Einstein si è dimostrata superiore ad ogni tipo di condizionamento esterno e libera da ogni pressione. Ed è stata proprio questa la sua forza e l’eredità che ci ha lasciato: ogni cosa si può migliorare se si trasforma in realtà tutto ciò che di bello si immagina. IMMAGINAZIONE E TECNOLOGIA Marika Gabriele Classe IC Scuola Sec. di I° Grado di Camigliatello

La nostra è un’ era tecnologica,si crea, si comunica e si inventa tutto attraverso qualcosa di elettronico. Tutta questa tecnologia ha fatto si che si perdesse tutto quello che un tempo dava spazio a l l a f a n t a s i a e all’immaginazione,termine quest’ultimo che sta sparendo, perché immaginare un racconto, una favola, una poesia può rivelarsi noioso e stancante in quanto consapevoli che basta accendere un computer e collegarsi ad internet per trovare tutto ciò che serve. Ascoltando i racconti degli anziani, dei nostri cari nonni, ci domandiamo come hanno fatto a vivere senza quello di cui oggi noi non possiamo fare a meno, credo che la risposta sia da ricercare nella parola “semplicità”, infatti ciò che ha caratterizzato la quotidianità dei nostri avi era una vita semplice dove bisognava improvvisare per creare qualcosa di nuovo. Oggi la tecnologia ci è indispensabile, senza di essa il mondo si fermerebbe, e solo con l’immaginazione faremmo poco, ma come ci insegnano tanti studiosi bisogna comunque riuscire ad unire fantasia e scienza, immaginazione e tecnologia perché la prima aiuta la seconda e viceversa.


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LE 10 FRASI PIU’ BELLE DI ALBERT EINSTEIN di Maria Grazia Gabriele Giuseppe Gabriele Carmen Longobucco Chiara Perrone Antony Gabriele Classe II C Scuola Media di Camigliatello

1. “Io non ho nessun talento speciale. Sono solo appassionatamente curioso.” 2. “Io non mi reputo particolarmente intelligente; è solo che affronto i problemi più a lungo.” 3. “Qualsiasi uomo che guida in maniera sicura mentre bacia una bella ragazza è un uomo che non sta dando al bacio l’attenzione che merita.” 4. “L’immaginazione è tutto. E’ l’anteprima delle attrazioni che il futuro ci riserva. L’immaginazione è più importante della conoscenza.” 5. “Una persona che non ha mai sbagliato è una persona che non ha mai provato nulla di nuovo.” 6. “Non penso mai al futuro – arriva troppo presto.” 7. “Impegnatevi cercando di creare non il successo, ma il valore in quello che fate.” 8. “Follia: fare e rifare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati differenti.” 9. “Informazione non è conoscenza. La sola fonte di conoscenza è l’esperienza.” 10. “Devi imparare le regole del gioco. E poi devi giocarci meglio di chiunque altro.”

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ueste sono le 10 frasi più belle di Albert Einstein che ancora oggi ci insegna come si vive grazie alle sue parole. La frase che ci ha colpito di più è la quarta, perché esalta l’importanza dell’immaginazione. In questi ultimi anni l’immaginazione dei ragazzi è poca perché i nuovi social network non aiutano la fantasia, ad esempio basta scrivere una piccola parolina sul computer e attraverso internet si trova subito ciò che si cerca, senza sforzare l’immaginazione. Quest’ultima è qualcosa di indescrivibile , perché la mente di una persona può immaginare di tutto senza che gli altri lo sappiano. Einstein non si sbagliava quando diceva che l’immaginazione è tutto , il mondo di oggi è molto più tecnologico di quello di un tempo,quindi una volta ci si doveva sforzare di più per riuscire nella costruzione di qualcosa, si usava molto di più l’immaginazione,l’inventiva e con poco si facevano cose grandiose, ora si è facilitati nella ricerca, nella creazione e nel lavoro stesso tutto grazie alla tecnologia e ad internet in particolare. Non bisogna dimenticare l’importanza dell’immaginazione, che aiuta i giovani a sognare e a proiettarsi in tutt’altro mondo per riuscire a realizzare ciò che desidera, perché quando si hanno dei so-

una speranza in più che lo porta a cercare di realizzare ciò che desidera mettendo in pratica ciò che l’ immaginazione gli ha suggerito. Un uomo in una frazione millesimale di tempo può immaginare cose che non potrà mai studiare in una vita. Potrebbe esistere quindi l’innovazione ed il progresso senza l’immaginazione? Noi diciamo di no.


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CONOSCIAMO ALBERT EINSTEIN

LO SCIENZIATO, TRA CONOSCENZA E IMMAGINAZIONE

Lavoro di Gruppo classe III Primaria di Spezzano Sila Via Cona

Lavoro di Gruppo classe V Scuola Primaria Spezzano Sila Via Cona

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lbert Einstein quando era bambino frequentava la scuola elementare ed era considerato dai suoi compagni un bambino solitario, perché si appartava sempre a pensare . Per il maestro era considerato uno scolaro un po’ tardo, perché non rispondeva in fretta alle domande che gli venivano fatte e spesso non rispondeva affatto. Lui, infatti, prima di dare la risposta giusta, doveva “ pensare e meditare”. Così passava il tempo e veniva rimproverato dal maestro. Il suo pensare frequente, lo portava sempre più lontano a immaginare cose che gli altri neppure lontanamente potevano pensare. Man mano che cresceva e la scuola continuava a frequentare, dimostrava sempre di più, un grande interesse per la matematica, la scienza, la fisica e la chimica. Cominciò così a farsi domande e a fare domande molto” acute” e a volte imbarazzanti, che spesso mettevano a disagio i professori,alle quali nemmeno loro sapevano dare una risposta. Passarono molti anni e Albert Einstein, da scolaro “tardo” considerato da bambino, da adulto divenne un grande scienziato, che cercava di andare con l’immaginazione al di là delle conoscenze già note. Divenne famoso, ammirato da tutti per la sua straordinaria”forza del pensiero”. Sono stati cinque i premi Nobel a lui assegnati. Ha sempre lavorato per il bene dell’umanità e della scienza. Le sue parole famose furono:” la mente è come un paracadute che funziona solo se si apre. Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di essa potrà farne una.”

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ll’origine dello studio delle scienze c’è il desiderio di conoscere e capire la ragione per cui si verificano i fenomeni. Fin dai tempi più antichi gli scienziati hanno cercato di rispondere a questo desiderio di conoscenza di tutti gli uomini adottando un metodo di ricerca e utilizzando strumenti sempre più precisi e sofisticati. Noi pensiamo allo scienziato come ad uno studioso che, chiuso nel suo laboratorio tra provette e vetrini,osserva, studia, sperimenta. Ma lo scienziato non è solo conoscenza. Alla base delle sue scoperte c’è la curiosità, c’è la capacità di vedere la realtà in modo diverso rispetto agli altri, c’è l’immaginazione, doti che sono al di sopra delle conoscenze che si acquisiscono studiando. La storia dell’uomo è ricca di idee e di intuizioni che sono divenute realtà grazie al genio di scienziati illustri: la teoria del galleggiamento dei corpi di Archimede, le macchine volanti concepite da Leonardo, il cannocchiale ideato da Galileo, la legge di gravità di Newton, lo studio sui fotoni di Einstein. Questi grandi personaggi hanno avuto la capacità di rendere reale e fattibile ciò che,alla maggior parte degli uomini,sembrava impossibile da realizzare e di contribuire al progresso scientifico e tecnologico che ha segnato il cammino dell’Uomo dalla sua comparsa sulla Terra


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La vita di Albert Einstein

Tavole realizzate dai bambini della classe V– Scuola Primaria Camigliatello


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Io e ..la mia immaginazione Scuola primaria classe 3 Via Stazione Io immagino che, in un futuro non troppo lontano, verranno costruiti dei Robot in grado di prevedere calamità naturali come terremoti,eruzioni vulcaniche, maremoti ecc. Grazie a queste macchine nessuno più’ rischierà la vita. Tutti i cittadini di un territorio avranno il tempo di mettersi in salvo. Che forza!..Che potenza!

Mi piace pensare che, in futuro, ci siano delle ali metalliche che si possano agganciare alle braccia delle persone così quando l’uomo avrà voglia di visitare paesi e città potrà farlo senza problemi e senza pagare i biglietti. Dimenticavo di dire che, queste ali non inquinano l’ambiente perché funzioneranno grazie all’ossigeno che è presente nell’aria.

Io spesso immagino che, in futuro, le auto, gli autobus, le moto ecc. non funzioneranno più inserendo nel serbatoio benzina o gasolio, ma potranno funzionare grazie all’ossigeno presente nell’aria. Che bello! Abbiamo risolto il problema dell’inquinamento

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GLI ACROSTICI DELLA I C Scuola Secondaria di I° Grado — CAMIGLIATELLO

F antasticare A ncora

C onoscere O sservare

Non T acere Ai S entimenti I nteriori che A bbiamo

N on O sare S enza C ercare E N on Z ittire la mente A ltrui

LA POTENZA DELL’IMMAGINAZIONE Tanti secoli fa ,qualcuno ,osservando il volo degli uccelli pensò: -Vorrei riuscire ad inventare una macchina che sia in grado di volare. Quel qualcuno era Leonardo da Vinci. Grazie alla sua fantasia e alla sua grande immaginazione inventò la prima macchina volante. Dopo di lui altri studiosi inventarono: l mongolfiere,elicotteri, aerei, , missili, navicelle spaziali e aerei supersonici. L’immaginazione di questo e di altri studiosi hanno rivoluzionato il modo di vivere . Scuola primaria- classe 3- Via Stazione


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Gli alunni della classe II A Scuola Secondaria di I 1° grado di Spezzano della Sila

"Albert

Einstein: il sognatore della realtà"

La conoscenza porta l'uomo ad allargare sempre di più i propri orizzonti. Si basa su supporti scientifici e su lunghe sperimentazioni. La conoscenza, però, ha un suo limite: oltre questo non si va. Infatti, quando penso di sapere tutto, non vado più avanti nella ricerca. Per fortuna l'uomo è dotato anche dell'immaginazione. La conoscenza, dunque, importantissima per il progresso dell'uomo, deve essere supportata dall'immaginazione. Con l'immaginazione posso pensare qualsiasi cosa, posso mettere in campo la creatività. L'immaginazione mi spinge a scoprire cose che con la conoscenza scopro solo fino ad un certo punto. L'immaginazione, e quindi la creatività, non hanno limiti e stimolano ad andare sempre più avanti nel mondo del sapere e ad approfondire le conoscenze che già possediamo. Allora, per avere conoscenze sempre più approfondite, che portano al progresso e all'evoluzione,facciamoci guidare dall'immaginazione e dalla creatività. Alunni Classe V Scuola Primaria Via Stazione


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UNO SCONTRO IN CIELO

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APP CON RENDO MAM MA ra una fredE PA PA’ da notte d’inverno e il mago Malù percorreva le vie del cielo in groppa al suo velocissimo cuscino. Il mago solcava la notte fonda e lasciava cadere sui tetti delle case caramelle per tutti, grandi e piccini. Ma quella notte c’era traffico in cielo : un via vai di cavalli alati, bacchette magiche, scope volanti e cuscini. Insomma voli e contro voli. Anche la streghetta Lulù stava facendo un giretto a cavallo della sua scopa, ma viaggiava a luci spente, per cui volava completamente al buio.....Voleva non essere vista perché stava controllando di nascosto ciò che faceva il mago Malù: tra qualche giorno anche lei avrebbe distribuito caramelle e dolcini e non voleva di certo fare brutta figura. Quando, all’improvviso, si sentì un grande botto BADABUMPETEEEE’.., fu così forte che tutti si fermarono per vedere l’accaduto. Ma cosa era successo? Uno scontro tra il mago e la streghetta sparse caramelle ovunque, il cuscino malconcio, la streghetta che volava senza la sua scopa. Un gran trambusto e….. Come andrà a finire questa storia? (Bambini e genitori adesso andate avanti voi. Aiutateci a trovare un finale alla storia)

E

SCUOLA DELL’INFANZIA DI CAMIGLIATELLO


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APP CON RENDO MAM M E PA PA’ A

SCUOLA DELL’INFANZIA DI SPEZZANO PICCOLO


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Scuola dell’Infanzia Spezzano Sila O D N RE MMA P P A MA ’ N CO PAPA E

RACCONTO Incontro con un genio

Un giorno un bambino, mentre andava a scuola, incontro un uomo strano con gli occhi spalancati, con i capelli lunghi tenuti alla rinfusa, un baffo folto e una strana espressione nel volto. Agitava con le mani un orologio a ciondolo, quasi per incutere paura ma la sua mente volava e rifletteva. Il bambino si fermo di scatto e incuriosito gli chiese: - Da dove vieni? Come ti chiami? Lo strano uomo rispose: Viaggio nel tempo e mi chiamo Genio. Io ti posso insegnare molte cose, dalla fisica alla matematica, dall’astronomia alla scienza, dalla filosofia alla politica, ecc. Il bambino ascoltò attentamente e molto meravigliato disse: - Io non conosco ancora tutte queste cose e non viaggio nel tempo, viaggio solo con la fantasia, e immagino tante cose. Il genio allora continuò: - Caro bambino, credo che tu sappia molto più di me! La tua immaginazione è molto più importante della mia conoscenza, ti porta ovunque e abbraccia tutto il mondo e tutto l’universo. Coltivala sempre e sarai il prossimo Genio dell’evoluzione! Così dicendo l’uomo genio sparì, il bambino andò a scuola e raccontò l’accaduto ai compagni e alla maestra con la meraviglia di tutti.


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CRUCIVERBA Lavoro di gruppo classe 1B Scuola Media Spezzano Sila

Grafica LF

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Distretto scolastico n.28 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “B. Telesio”

Scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di Primo grado 87058 SPEZZANO DELLA SILA (CS) Tel. e Fax 0984/431638 E-Mail: csic85500a@istruzione.it Cod.fiscale:80004540789

BTelesio.it ANNO 8, NUMERO Febbraio 2013

E-mail: giornalinobernardino@libero.it

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

Via “B. Telesio” 87058 Spezzano della Sila—Cosenza

DIRETTORE: Dott.ssa Brunella Baratta (Dirigente Scolastico) COORDINATORE EDITORIALE: Prof.ssa Vilma De Meco COMPONENTI Redazioni di Plesso e Redazione Centrale:

Docenti, genitori e alunni dell’Istituto Comprensivo. IMPAGINAZIONE E GRAFICA: Prof. Lecce Francesco


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