Guida ad Eurobasket 2013 - Slovenia

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LA GIORNATA TIPO PRESENTA

GUIDA AD EUROBASKET 2013 - SLOVENIA TUTTO QUELLO CHE DOVETE ASSOLUTAMENTE SAPERE PER GUSTARVI AL MEGLIO GLI EUROPEI


ALLA SCOPERTA DELLA SLOVENIA La Slovenia, ufficialmente Repubblica di Slovenia (in sloveno Republika Slovenija), è uno Stato membro dell'Unione europea la cui capitale è Lubiana. Dopo l'ingresso nell'Unione Europea il 1 maggio 2004, la Slovenia ha adottato dal 1 gennaio 2007 l'euro al posto della precedente moneta nazionale, il tallero sloveno. Quindi alcool, spacciatori e mignottoni potete pagarli in euro.

IN SLOVENIA LA BICI È UNO DEI MEZZI DI TRASPORTO PIÙ USATI

In Slovenia c'è una comunità autoctona italiana nella parte istriana, ed una ungherese ad est; crescente è l'immigrazione serba e bosniaca. Quindi fate i califfi in Istria perchè ci conoscono, da altre parti se beccate serbi e bosniaci lasciate stare. A meno che non vogliate respirare l'aria della terra slovena per tutta la vita. Gli abitanti sono circa 2 milioni di cui poco più della metà donne. Calcolando che il livello medio delle donne è abbastanza elevato, tra un fallo tecnico e un tiro libero supplementare, ci sarà parecchia fregna da guardare.


LE CITTÀ E I PALAZZETTI CELJE - 50 mila abitanti, si trova nella parte orientale della Slovenia. Senza perderci in informazioni inutiili andiamo subito a parlare delle cose che contano. Migliori ristoranti: Stari Pisker specializzato in bistecche, il Pri Franclu per chi ama mangiare vegetariano e il Gostilna pri Kmetec vicino al castello specialità carne. Cose da vedere: Castello di Celje Zorb, EKOPOOL NN Dimenzije che è un bel centro benessere. Locali notturni: Casablanca e Disco Planet Celje. Per chi vuole andare al sodo senza far troppa poesia c'è l'Estrada Club night. Per chi ha bisogno di un ottimo spaccino, andate al Bar da Gianni e chiedete di Sasha.

CELJE ARENA - 5.200 JESENICE - 22 mila abitanti, si trova a nord vicino al confine con l'Austria e non c'è niente, ma niente di niente. Giusto lo Steam Train che è una ferrovia panoramica e potete provarla se prima non vi siete ancora suicidati. Qui non spaccia nessuno. Al massimo trovate delle tisane.

PODMEZAKLA ARENA - 5.500 KOPER (CAPODISTRIA) - E’ una città di 24 mila abitanti capoluogo del Comune città di Capodistria

BONIFIKA ARENA - 5.000

che ha 53 mila abitanti. Da visitare il Casino Hotel Carnevale Wellness & Spa dove potete mettere una fish sul nero mentre vi fate massaggiare la schiena, Gostilna Za Gradom "Rodica" un super ristorante con cucina mediterranea-pesce, Chinese Restaurant Peking sì i cinesi ci sono pure qui (non lasciate i cani fuori se non volete ritrovarli sul piatto del vicino di tavolo), da visitare la Koper Cathedral and Bell Tower, il Praetorian Palace, e il museo Koper Regional. A chi non gliene frega niente della cultura ma pensa solo ed esclusivamente alla fregna, se non riesce ad intortarla nè al palazzetto nè per strada, può aprire il portafoglio ed andare o all'Elite bounty bar o al Dolce Vita. Per chi cerca spaccini affidabili, fuori dal palazzetto chiedete di Aziz.

LUBIANA - E’ la capitale che ha circa 280 mila abitanti. Essendo una città abbastanza grande qui potete trovare tante cose da vedere e da provare. Pizzerija Trta la miglior pizzeria della Slovenia, specialità 36 cm di pizza (per le ragazze, ho scritto pizza), Falafel per la cucina mediorientale, Social Club sulle rive del fiume con una bellissima vista. Da visitare la città vecchia "Ljubljana Old Town", Piazza Preseren che è la piazza principale di Lubiana (la bella "Innamorata" in sloveno), il Triplo ponte (Tromostovje), la Cattedrale di San Nicola, il Tivoli Park e il National Museum of Contemporary History. Night club e discoteche ce ne sono parecchie, secondo le guide manuali e sottolineo MANuali i migliori sono l'Hard Core Club che è una combinazione di pub e bar notturno che propone anche di giorno un programma musicale e di danza erotica e l'Hard Core Club severamente vietato ai minori di 18 anni. STOZICE ARENA - 12.500 Per chi odia le slave e vuole dei cioccolatini ecco il LATINO NIGHT CLUB. Spaccini ce ne sono tanti, io opterei per Matjas Ahmamed un macedone-marocchino che se ne intende un po' di tutto.


GRUPPI E PROGRAMMA GRUPPO A Ucraina Gran Bretagna Francia Germania Israele Belgio

GRUPPO B Bosnia Lituania Macedonia Montenegro Serbia

04/09/2013

05/09/2013

06/09/2013

08/09/2013

09/09/2013

ISRAELE - G.BRETAGNA ORE 14.30

UCRAINA - ISRAELE ORE 14.30

GERMANIA - UCRAINA ORE 14.30

G.BRETAGNA - GERMANIA ORE 14.30

G.BRETAGNA - UCRAINA ORE 14.30

BELGIO - UCRAINA ORE 17.45

GERMANIA - BELGIO ORE 17.45

BELGIO - G.BRETAGNA ORE 17.45

UCRAINA - FRANCIA ORE 17.45

GERMANIA - ISRAELE ORE 17.45

FRANCIA - GERMANIA ORE 21.00

G.BRETAGNA - FRANCIA ORE 21.00

FRANCIA - ISRAELE ORE 21.00 (RAISPORT1)

ISRAELE - BELGIO ORE 21.00

BELGIO -FRANCIA ORE 21.00

04/09/2013

05/09/2013

06/09/2013

MACEDONIA - MONT. ORE 17.45

BOSNIA - SERBIA ORE 17.45

SERBIA - LITUANIA ORE 21.00

LITUANIA - MACEDONIA ORE 21.00

04/09/2013

05/09/2013

LETTONIA - BOSNIA ORE 14.30

MONTENEGRO - LETTONIA MONTENEGRO - BOSNIA ORE 14.30 ORE 14.30

08/09/2013

09/09/2013

BOSNIA - MACEDONIA ORE 14.30

LETTONIA - MACEDONIA ORE 14.30

LETTONIA - LITUANIA ORE 17.45

SERBIA - LETTONIA ORE 17.45

LITUANIA - BOSNIA ORE 17.45

MACEDONIA - SERBIA ORE 21.00

LITUANIA - MONTENEGRO ORE 21.00

MONTENEGRO - SERBIA ORE 21.00

Lettonia

GRUPPO C Polonia Slovenia Spagna Croazia Rep. Ceca Georgia

GRUPPO D Finlandia Grecia Russia Italia Svezia Turchia

07/09/2013

08/09/2013

09/09/2013

GEORGIA - POLONIA ORE 14.30

CROAZIA - GEORGIA ORE 14.30

SPAGNA - REP.CECA ORE 14.30

SPAGNA - CROAZIA ORE 17.45 (RAISPORT1)

POLONIA - REP.CECA ORE 17.45

CROAZIA - POLONIA ORE 17.45

REP.CECA - GEORGIA ORE 17.45

CROAZIA - REP. CECA ORE 17.45

REP.CECA - SLOVENIA ORE 21.00

SLOVENIA - SPAGNA ORE 21.00

GEORGIA - SLOVENIA ORE 21.00

SLOVENIA - CROAZIA ORE 21.00 (RAISPORT1)

SLOVENIA - POLONIA ORE 21.00

04/09/2013

05/09/2013

07/09/2013

POLONIA - SPAGNA ORE 14.30

GEORGIA - SPAGNA ORE 14.30

08/09/2013

09/09/2013

TURCHIA - FINLANDIA ORE 14.30

FINLANDIA - SVEZIA ORE 14.30

RUSSIA - SVEZIA ORE 14.30

FINLANDIA - RUSSIA ORE 14.30

GRECIA - FINLANDIA ORE 14.30 (RAISPORT1)

SVEZIA - GRECIA ORE 17.45

ITALIA - TURCHIA ORE 17.45 (RAISPORT1)

ITALIA - FINLANDIA ORE 17.45 (RAISPORT1)

GRECIA - ITALIA ORE 17.45 (RAISPORT2)

ITALIA - SVEZIA ORE 17.45 (RAISPORT1)

GRECIA - RUSSIA RUSSIA - ITALIA ORE 21.00 (RAISPORT1) ORE 21.00 (RAISPORT1)

TURCHIA - GRECIA ORE 21.00 (RAISPORT2)

SVEZIA - TURCHIA ORE 21.00

TURCHIA - RUSSIA ORE 21.00


PROGRAMMA ROUND 2 13/09/2013

TEAM(C1)-TEAM(D2) ORE 14.30

TEAM(B3)-TEAM(A3) ORE 17.45

TEAM(D3)-TEAM(C3) ORE 17.45

TEAM(A2)-TEAM(B1) ORE 21.00

TEAM(C2)-TEAM(D1) ORE 21.00

11/09/2013

TEAM(B3)-TEAM(A1) ORE 14.30

14/09/2013

TEAM(A1)-TEAM(B2) ORE 14.30

GRUPPO E E1

TEAM(B2)-TEAM(A2) ORE 17.45

E2

TEAM(A3)-TEAM(B1) ORE 21.00

E4

E3 E5

15/09/2013

12/09/2013

TEAM(D3)-TEAM(C1) ORE 14.30

TEAM(A2)-TEAM(B3) ORE 17.45

TEAM(C3)-TEAM(D1) ORE 17.45

F2

TEAM(B2)-TEAM(A3) ORE 21.00

TEAM(D2)-TEAM(C2) ORE 21.00

F4

E6

16/09/2013

GRUPPO F

TEAM(B1)-TEAM(A1) ORE 14.30

TEAM(D1)-TEAM(C1) ORE 14.30

F1

TEAM(D2)-TEAM(C3) ORE 17.45

F3

TEAM(C2)-TEAM(D3) ORE 21.00

F5 F6

COMPOSTO DA PRIME 3 DEI GRUPPI A - B

COMPOSTO DA PRIME 3 DEI GRUPPI C - D

PROGRAMMA FINAL ROUND 1

E1 vs F4 18/09/2013 - 17.30

2

F2 vs E3 18/09/2013 - 21.00

5

LOSER1 vs LOSER2 19/09/2013 - 14.30

6

LOSER3 vs LOSER4 20/09/2013 - 14.30

3

F1 vs E4 19/09/2013 - 17.45

7

WINNER1 vs WINNER2 20/09/2013 - 17.45

4

E2 vs F3 19/09/2013 - 21.00

8

WINNER3 vs WINNER4 20/09/2013 - 21.00

11

MEDAGLIA DI BRONZO 22/09/2013 - 17.30

9

LOSER5 vs LOSER6 21/09/2013 - 17.30

12

MEDAGLIA D’ORO 22/09/2013 - 21.00

10

WINNER5 vs WINNER6 21/09/2013 - 21.00


I ROSTER DELLE 24 SQUADRE BELGIO

BOSNIA

CROAZIA

REP. CECA

MACEDONIA

Christophe Beghin, PF

Edin Bavcic, PF

Luksa Andric, C

Ondrej Balvin, C

Pero Antic, PF

Maxime De Zeeuw, PF

Nihad Djedovic, SF

Bojan Bodganovic, SG

Lubos Barton, SF

Vladimir Brckov, SF

Yannick Driesen, C

Nemanja Gordic, PG

Ante Delas, SF

Petr Benda, C

Gjorgji Chekovski, PF

Axel Hervelle, PF

Elmedin Kikanovic, C

Mario Delas, C

Pavel Houska, PF

Todor Gechevski, PF

Sacha Massot, PF

Ante Masic, SG

Dontaye Draper, PG

Vojtech Hruban, SG

Stojan Gjuroski, PF

Roel Moors, PG

Muhamed Pasalic, SG

Damir Markota, C

David Jelinek, SG

Vlado Ilievski, PG

Wen Mukumbu, PF

Dalibor Persic, SF

Damjan Rudez, PF

Jakub Kudlacek, PG

Aleksandar Kostoski, PG

Guy Muya, SG

Nedzad Sinanovic, C

Dario Saric, PF

Pavel Pumprla, SF

Bo McCalebb, G

Jean-Marc Mwema, PF

Andija Stipanovic, C

Krunoslav Simon, SG

Tomas Satoransky, PG

Predrag Samardziski, C

Quentin Serron, PG

Marko Sutalo, SG

Ante Tomic, C

Kamil Svrdlik, C

Darko Sokolov, PG

Jonathan Tabu, SG

Mirza Teletovic, PF

Roko Leni Ukic, PG

Jan Vesely, PF

Damjan Stojanovski, SG

Sam Van Rossom, PG

Zachary Wright, PG

Luka Zoric, C

Jiri Welsch, SG

Vojdan Stojanovski, SG

FINLANDIA

FRANCIA

GEORGIA

GERMANIA

GRAN BRETAGNA

Mikko Koivisto, SG

Alexis Ajinca, C

Anatoli Boisa, G

Robin Benzing, F

Kieron Achara, F

Antti Nikkila, C

Nicolas Batum, SF

Beka Burjanadze, PF

Bastian Doreth, PG

Ogooluwa Adegboye, PG

Kimmo Muurinen, PF

Nando De Colo, G

Ricky Hickman, PG

Niels Giffey, SF

Eric Boateng, C

Shwan Huff, SG

Boris Diaw, F

Besik Lezhava, SG

Per Gunther, PG

Daniel Clark, F

Gerald Lee, PF

Antoine Diot, PG

Manuchar Markoishvili, SF

Alex King, SF

Alasdair Fraser, c

Sasu Salin, SG

Mickael Gelabale, SF

Nika Metreveli, PF

Tibor Pleiss, C

Myles Hesson, F

Tuukka Kotti, PF

Thomas Heurtel, PG

Levan Patsatsia, SF

Heiko Schaffartzik, PG

Kyle Johnson, SG

Petteri Koponen, PG

Charles Kahudi, G

Otar Pkhakadze, PG

Andreas Seiferth, C

Andrew Lawrence, PG

Samuel Haanpaa, SG

Joffrey Lauvergne, PF

Dude Sanadze, SF

Lucca Staiger, SG

Gareth Murray, F

Hanno Mottola, PF

Tony Parker, PG

Viktor Sanikidze, SF

Karsten Tadda, SG

Justin Robinson, PG

Roope Ahonen, PG

Johan Petro, C

Giorgi Shermadini, C

Maik Zirbes, C

Andrew Sullivan, F

Teemu Rannikko, PG

Florent Pietrus, PF

George Tsintsadze, PG

Philip Zwiener, SF

Devon Van Oostrum, PG


GRECIA

ISRAELE

ITALIA

LETTONIA

LITUANIA

Yannis Bourousis, C

Omri Casspi, SF

Pietro Aradori, SG

Dairis Bertans, SG

Tomas Delininkaitis, PG

Michail Bramos, F

Lior Eliyahu, SF

Marco Belinelli, SG

Kaspars Berzins, PF

Roberts Javtokas, C

Antonis Fotsis, PF

Yaniv Green, C

Andrea Cinciarini, PG

Janis Berzins, SF

Mantas Kainietis, SG

Kostas Kaimakoglou, PF

Yotam Halperin, SG

Marco Cusin, C

Janis Blums, SG

Linas Kleiza, PF

Vassilis Kavvadas, C

Nitzan Hanochi, SG

Luigi Datome, SF

Rolands Freimanis, PF

Mindaugas Kuzminskas, PF

Loukas Mavrokefalidis, PF

Elishay Kadir, PF

Travis Diener, PG

Kristaps Janicenoks, G

Darjus Lavrinovic, C

Kostas Papanikolau, F

Ido Kozikaro, C

Alessandro Gentile, SF

Rihards Kuksiks, SF

Ksistof Lavronovic, PF

Stratos Perperoglu, F

Raviv Limonad, SG

Daniele Magro, C

Martins Meiers, FC

Jonas Maciulis, PF

Georgios Printezis, F

Afik Nissim, PG

Nicolò Melli, PF

Mareks Mejeris, F

Donatas Motiejunas, C

Kostas Sloukas, PG

Yogev Ohayon, PG

Giuseppe Poeta, PG

Andrejs Selakovs, C

Martynas Pocius, SF

Vassilis Spanoulis, SG

Guy Pnini, SF

Guido Rosselli, F

Armands Skele, G

Renaldas Seibutis, SF

Nikos Zisis, SG

Alexander Tyus, C

Luca Vitali, PG

Janis Strelnieks, PG

Jonas Valanciunas, C

SERBIA

SLOVENIA

MONTENEGRO

POLONIA

RUSSIA

Bojan Bakic, SG

Michal Chylinski, SG

Semen Antonov, PF

Danilo Andjusic, G

Jure Balazic, PF

Milko Bjelica, PF

Marcin Gortat, C

Vitaliy Fridzon, SG

Nemanja Belica, F

Mirza Begic, C

Vladimir Dasic, PF

Adam Hrycaniuk, C

Sergey Karasev, SF

Bogdan Bogdanovic, SG

Jaka Blazic, G

Bojan Dubljevic, C

Michal Igherski, PF

Dmitry Khvostov, PG

Djordje Gagic, C

Goran Dragic, PG

Nikola Ivanovic, PG

Przemyslaw Karnowski, C

Dmitry Kulagin, SF

Nikola Kalinic, SF

Zoran Dragic, G

Aleksa Popovic, SF

Thomas Kelati, SF

Segey Monya, SF

Rasko Katic, C

Nebojsa Joksimovic, G

Marko Popovic, SF

Lukasz Koszarek, PG

Anton Ponkrashov, C

Nenad Krstic, C

Jaka Lakovic, PG

Tyrese Rice, G

Maciej Lampe, PF

Alexey Savrasenko, c

Nemanja Krstic, SG

Domen Lorbek, G

Suad Sehovic, SG

Mateusz Ponitka, SF

Aleksey Shved, g

Stefan Markovic, PG

Edo Muric, F

Sead Sehovic, SF

Krzysztof Szubarga, PG

Dmitry Sokolov, C

Vasilje Micic, PG

Bostjan Nachbar, F

Blagota Sekulic, C

Adam Waczynski, SG

Evgeny Vallev, PF

Nemanja Dedovic, SG

Uros Slokar, PG

Nikola Vucevic, C

Przemyslaw Zamojski, SF

Evgeny Voronov, SG

Vladimir Stimac, C

Gasper Vidmar, C


SPAGNA

SVEZIA

TURCHIA

UCRAINA

Pablo Aguilar, FC

Anton Gaddefors, SF

Ender Arslan, PG

Artur Drozdov, SF

JosĂŠ Calderon, PG

Viktor Gaddefors, SF

Omer Asik, C

Sergii Gladyr, SG

Victor Claver, PF

Kenny Grant, SG

Dogus Balbay, PG

Dmytro Gliebov, SG

Rudy Fernandez, F

Ludvig Hakanson, PG

Serhat Cetin, SG

Eugene Jeter, PG

German Gabriel, C

Jonas Jerebko, PF

Semih Erden, C

Maxym Korniyenko, PF

Marc Gasol, C

Joakim Kjellbom, C

Kerem Gonlum, PF

Vlacheslav Kravtsov, C

Sergio Llull, PG

Thomas Massamba, PG

Sinan Guler, SG

Oleksandr Lypovyy, PG

Alex Mumbru, F

Brice Massamba, C

Ersan Ilyasova, PF

Oleksandr Mishula, SG

Xavier Rey, C

Dino Pita, SG

Omer Onan, SG

Kyryl Natyazhko, C

Sergio Rodriguez, PG

Erik Rush, SF

Emir Preldzic, SF

Artem Pustovyi, C

Ricky Rubio, PG

Jonathan Skjoldebrand, SF

Oguz Savas, C

Maksym, Pustozvonov, SF

Fernando San Emeterio, F

Jeffery Taylor, SF

Hidayet Turkoglu, SF

Leonid Stefanyshyn, SF


PRESENTAZIONE GIRONE A UCRAINA PIÙ - Mike Fratello, ha già fatto bene 2 anni fa con il materiale a disposizione. Ha avuto tempo per lavorare e preparare al meglio questi Europei. Il livello medio delle tifose

MENO - Non c’è una star di primo livello. Chi prende la responsabilità quando la palla scotta? Jeter?

GRAN BRETAGNA PIÙ - Clark ha recuperato... non quello di Superman purtroppo MENO - Ha più possibilità Gascoigne di uscire dall’alcolismo che questa squadra di vincere una partita

FRANCIA PIÙ - Il “Tony Parker” furioso dopo le finali NBA e una squadra che vuole vincere l’oro in una competizione “zoppa” di star

MENO - A sua volta qualche star manca, in particolar modo Noah che è forse l’unico in grado di fermare Gasol, Valanciunas e compagnia bella. Mancando Noah c’è anche meno lavoro per i medici del reparto maxillo-facciale

GERMANIA PIÙ - Squadra giovane con un giocatore di valore assoluto come Benzing MENO - Indovinate un po’, vi do un paio di indizi: gioca col 41 in NBA, ha vinto titolo coi Mavs, 1 MVP... Ecco, lui non c’è. Calcolando che la Germania senza Dirk è come l’Oktoberfest senza birra, un secondo turno sarebbe già il top per i teutonici


ISRAELE PIÙ - Roster d’esperienza con Casspi, Elyahu e l’israelianissimo puro sangue Tyus. Il secondo turno è obiettivo minimo

MENO - Sugli esterni c’è poca pericolosità, manca un Blu sul perimetro

BELGIO PIÙ - Hanno fatto una signor preparazione per questi Europei, noi ne sappiamo qualcosa MENO - Non sono mai andati da nessuna parte, un girone orrendo come questo potrebbe essere l’occasione della vita

PRONOSTICO Passano al prossimo turno Francia, Israele e Germania


PRESENTAZIONE GIRONE B BOSNIA PIÙ - Squadra che gioca insieme da anni, manca il bosniacissimo Domercant ma al suo post c’è Wright, nato a Sarajevo centro. Dipende molto da Teletovic

MENO - Sugli esterni son poca roba, passare il turno sarebbe già un mezzo miracolo e un successo visto i derby sulla carta tranquilli come il water di Galeazzi il 25 dicembre dopo pranzo

LITUANIA PIÙ - Sono ENORMI e atletici, dopo la delusione casalinga di 2 anni fa le semifinali sono obiettivo realistico e quasi obbligatorio

MENO - Poco fosforo, l’assenza dell’eterno Jasikevicius nei momenti decisivi può essere molto grave. Valanciunas deve gestirsi coi falli. Come le lituane sugli spalti

MACEDONIA PIÙ - Si sentono ancora il team del destino? Mc Calebb si ripeterà sugli stessi livelli di due anni fa dopo una stagione deludente? Se le risposte sono affermative, insieme alla quantità di tifosi che arriveranno, la Macedonia può essere ancora una meravigliosa sorpresa

MENO - Se le risposte alle domande di cui sopra sono negative, rischiano di uscire al primo turno

MONTENEGRO PIÙ - Squadra abbastanza completa, sarà seguita dal loro tifo e hanno un Vucevic in grandi condizioni MENO - Potevano essere da prime 4 con Pekovic e Mirotic... così lotteranno per un secondo turno


SERBIA PIÙ - Con Ivkovic in panca è difficile sbagliare questi appuntamenti. Nel girone più affascinante di tutti, vedremo delle vere battaglie. Anche se forse battaglie non è la parola giusta

MENO - L’assenza di Teodosic fa malissimo perché manca un faro. Macvan non c’è, Keselij è scomparso... difficile trovare un equilibrio in così poco tempo

LETTONIA PIÙ - Squadra che non molla mai, può dare filo da torcere a chiunque. Se i tiratori entrano in ritmo sono guai

MENO - Manca quel pizzico di follia e talento per stare al passo con le altre. Se la giocano con tutte, ma il secondo turno è quasi utopia

PRONOSTICO Passano al prossimo turno Lituania, Serbia e Macedonia


PRESENTAZIONE GIRONE C POLONIA PIÙ - Sotto le plance sono da prime 4 probabilmente, Lampe e Gortat sono un lusso assoluto. Possibile sorpresa

MENO - Sugli esterni c’è poco o niente, se i lunghi hanno problemi di falli fanno paura come Alvaro Vitali in una Royal Rumble

SLOVENIA PIÙ - Una slava che gioca in casa deve essere sempre data o per favorita o comunque tra le prime 4. E’ sempre stata una nazionale dalle potenzialità incredibili, quest’anno sembra più quadrata anche se meno talentuosa

MENO - Lorbek è un’assenza pesante, sugli esterni Dragic e Lakovic sono troppo soli. Conterà molto la partenza

SPAGNA PIÙ - Dai, lo sapete anche voi. Favorita come da mille anni a sta parte, anche se con qualche defezione Orenga vorrà sicuramente bagnare il suo esordio con un ennesimo oro

MENO - Sappiamo tutti delle assenze, Navarro e Pau Gasol su tutti. Manca anche Ibaka ma è meno un fattore in questo contesto (ecco, pensate un po’... A noi i suoi centimetri servirebbero come il pane. Belen cit.). E’ la prima volta dopo molto tempo che non si pensa solo a lei come favorita

CROAZIA PIÙ - Squadra affascinante con Bogdanovic, il promettente Saric e Tomic sotto. Come talento abbondiamo in questo caso, se poi il coach è uno come Repesa ci potrebbe stare un grande Europeo

MENO - E’ un gruppo relativamente “nuovo”, Marko Tomas non ce l’ha fatta a recuperare e bisogna che qualcuno si erga a leader


REPUBBLICA CECA PIÙ - Comunque vada, sarà un successo (cit.). Vediamo un po’ se sto Vesely vale quell’NBA che lo sta ignorando

MENO - E’ capitata in un girone davvero tosto, vincere una partita sarebbe già tanta roba. Speriamo ci siano tantissime tifose sugli spalti e che negli impianti faccia caldissimo

GEORGIA PIÙ - Voglia di lottare per la propria nazione come poche altre squadre, ogni giocatore ha esperienza a livelli importanti

MENO - 2 anni fa arrivarono al secondo turno “aiutati” dal sorteggio, qui hanno beccato male che più male non si può. Se la gioca alla pari con 4 squadre ma rischia di stare fuori

PRONOSTICO Passano al prossimo turno Spagna, Croazia e Polonia


PRESENTAZIONE GIRONE D FINLANDIA PIÙ - Koponen e Koivisto sono delle sicurezze. Huff è un gladiatore. Proveranno a ripetere l’ottimo Europeo in Lituania

MENO - Possono vincere il derby scandinavo e impensierire seriamente l’Italia, ma manca quel plus per impensierire le altre

GRECIA PIÙ - Punta all’oro senza mezzi termini. Ha giocatori vincenti e uno tra i migliori allenatori esordienti a questo livello

MENO - In una competizione così faticosa, il pericolo è dietro l’angolo. Qualche giocatore ha giornate alterne, non è un rischio in questo primo turno ma servirà il miglior Spanoulis per arrivare in fondo

RUSSIA PIÙ - Karasev vuole fare subito bene, nonostante le assenze, Shved & Co. puntano decisamente ai quarti con il loro fisico e atletismo

MENO - AK47. Senza di lui è dura per chiunque. Figuriamoci poi quando mancano altri giocatori del calibro di Vorontsevich e Mozgov. Deve stare attenta perché due anni fa vinse un sacco di partite all’ultimo respiro, ma i miracoli non accadono sempre

ITALIA PIÙ - 0 pressione. Ogni partita è un’impresa dopo i mille infortuni. E siamo abituati ad esaltarci in queste situazioni, specie se Datome decide di essere leader

MENO - Infortuni e reparto lunghi da DNC rendono un passaggio al secondo turno davvero difficile. Piainigiani ha bisogno di un Diener diverso da quello visto in preparazione e di un Belinelli che si sacrifichi maggiormente


SVEZIA PIÙ - Squadra senza timori reverenziali, con qualche vichingo DOC come Kenny Grant e Jeff Taylor a dare manforte. Jerebko è la stella e la sua versatilità è un rebus per le difese

MENO - Girone tostissimo, se la gioca con Finlandia e Italia. Chiave di volta il derby alla seconda giornata, ma un passaggio del turno è quasi utopia

TURCHIA PIÙ - Squadra completa con reparto lunghi da fare invidia al Dream Team. Se Turkoglu riesce a garantire un rendimento sufficiente può arrivare molto in là

MENO - Se non gioca in casa non rende. Approdata al secondo turno per il suicidio della Polonia 2 anni fa, deve migliorare qualitativamente il gioco per puntare quantomeno ai quarti di finale

PRONOSTICO Passano al prossimo turno Grecia, Turchia e...


PRESENTAZIONE ITALIA IL “CANE” DELLA NAZIONALE: PIETRO ARADORI

NELLA FOTO PIETRO ARADORI AI TEMPI IN CUI FACEVA IL CASSIERE AGLI AUTOSCONTRI

Pietro è un bresciano di 24 anni cresciuto cestisticamente tra Lumezzane e Casalpusterlengo, fa il suo esordio in LegaDue a Imola nel 2006 chiudendo la stagione con ottime cifre. Nel periodo imolese Pietro si diploma in quel di Bologna. Vi dò 2 minuti per rileggere la frase. Ok, ora che l'avete riletta, sì, Pietro è diplomato. Già da piccolo ha la manìa di chiamare tutti quanti "cane". "Bella cane, come stai cane? Oh cane andiamo al Pineta a caccia di cagne stasera? Cani, quando mi portate fuori che devo pisciare?" e nel 2008 corona il suo sogno di incontrare Licia Colò che per l'occasione girerà una puntata sul "Cane Pietro - quello che te lo riporta indietro". Nel 2007 approda a Milano assieme all'amico Gallinari. Danilo si avvìa verso una carriera da stella mondiale, Pietro si avvìà sulla A1 e a fine stagione arriva a Roma. Nella capitale pur raggiungendo la finale (persa) contro Siena gioca talmente poco che Toti gli fa pagare l'abbonamento. La stagione seguente viene impacchettato e spedito con DHL a Biella dove Luca Bechi dopo una prima annata di studio, lo lancia nel secondo anno dandogli un minutaggio importante. Pietro risponde con una super stagione chiusa a quasi 17 punti di media. Non dichiaratosi eleggibile per il Draft NBA, il 9 luglio 2010 viene ingaggiato dalla Montepaschi Siena. Tutta la NBA lo ringrazia ancor'oggi mandandogli una cesta a Natale. Con degli ossi dentro. A Siena vince 2 scudetti, 2 supercoppe e 2 coppe Italia pur avendo un ruolo importante come il rasoio in Cast Away. Nell'estate del 2012 Pietro lascia Siena per accasarsi a Cantù. In Lombardia trova l'ambiente ideale, un pubblico che lo idolatra e soprattutto tanta, ma tanta, ma proprio tantissima figa. Da quando è tornato single pare che dalla sua cuccia siano passate più cagne che a casa di Crudelia Demon. Pianigiani ha detto di lui "Mi aspetto da Aradori un Europeo da quarto violino, dopo i 3 NBA" - "Sì ma io al massimo so fare la canzone della Barilla col flauto" ha risposto Pietro in conferenza stampa.

UNO DEI GIOCATORI PIÙ FORTI DELLA SPEDIZIONE AZZURRA: MARCO BELINELLI Marco Belinelli 27 anni nasce a San Giovanni in Persiceto paese in provincia di Bologna che conta più autovelox che abitanti. Cestisticamente si fa conoscere nelle giovanili della Virtus con la quale esordisce in Serie A nella stagione 2002/2003 vicino al suo idolo dell'epoca Ginobili (chiamalo scemo..). I problemi economici della società e la faccia del nuovo presidente Claudio Sabatini fanno propendere Marco per il passaggio all'altra sponda: Belinelli diventa un fan accanito di Tiziano Ferro. In Fortitudo trova un allenatore che gli permetterà di avere una crescita esponenziale e di farsi conoscere in tutta Europa come un esterno che non mette piede dentro l'area neanche se sotto canestro c'è Belen nuda che chiede aiuto: Jasmin Repesa.

UN'IMMAGINE RARISSIMA DI UNA PENETRAZIONE DI BELINELLI


Nel 2007 Belinelli esordisce in NBA con i Golden State Warriors e dichiara di voler puntare al titolo. Probabilmente per questa sua dichiarazione o forse perchè a Don Nelson gli italiani stanno simpatici come i nutrizionisti a Gianpiero Galeazzi, Marco gioca meno della metà delle partite e solo nei cosiddetti momenti "a babbo morto" cioè dove ogni canestro conta più o meno come la Ferrarelle ad un rave. Nella seconda stagione dopo un inizio in cui colleziona più sventolate di asciugamano che minuti, complici anche gli infortuni di 19 pariruolo, Marco comincia finalmente a giocare e a segnare. I tifosi capiscono che quel ragazzo con lo sguardo da sveglio (non ridete) non era un pezzo dell'arredamento della panchina bensì un giocatore. Con del talento. Nel 2009 viene ceduto a Toronto dove nessuno si ricorda di lui. Neanche i vicini di casa. Nel 2010 il suo passaggio a New Orleans dove al fianco di Chris Paul gioca un'ottima stagione e un'altrettanto ottima post-season. Però a dire il vero, giocare bene al fianco di Chris Paul è come tirar sù della passera quando si esce con Brad Pitt. Anche Magalli ce la farebbe. Arriviamo quindi a questa stagione a Chicago in cui Marco gioca bene e soprattutto nei playoffs dimostra di avere le palle. In particolare ai tifosi di Brooklyn, mostra più che dimostra. A campionato finito, tra lo stupore generale, comunica a tutto il mondo il suo passaggio agli Spurs: Marco spiega così la sua scelta "Ho voglia di vincere", "E io sempre e solo di figa" la replica di JR Smith. In questi Europei deve dimostrare di essere un leader senza limitarsi a fare lo specialista, la squadra ha bisogno che sia meno morbido in difesa e che dimostri di essere un vero duro. Per questo Marco ha assunto come mental-coach Massimo Di Cataldo.

IL BELLO: ANDREA CINCIARINI Andrea "Cincia" Cinciarini nasce il 21 giugno 1986 a Cattolica, paese che ha dato i natali anche a Germano Mosconi. Da Wikipedia: "Cinciarini è un playmaker dotato di talento, intelligenza cestistica ed agilità in campo". ATTENZIONE, LA SEGUENTE IMMAGINE Quindi se vado su Wikipedia e cerco Riccardo Scamarcio trovo "Scamarcio è uno dei più grandi attori del cinema italiano, 16 premi Oscar, 8 telegatti, 2 supertelegattoni, l'erede naturale di Marcello POTREBBE URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA': CINCIARINI AL TIRO Mastroianni". Cresce nelle giovanili della Scavolini, nel 2006 conquista la promozione in Legadue con Pistoia. Nel 2007 la svolta, firma un triennale con Montegranaro che dopo un anno gli rivela di essere su "Scherzi a parte" e lo manda a giocare in Legadue a Pavia la città delle pellicce. Pellicce che servono agli abbonati per coprirsi dal gelo che cala ogni volta che mette piede in campo. L'anno successivo torna a Montegranaro dove gioca una buona stagione come cambio di Tony Maestranzi, uno che se ci fosse ancora "Matricole & Meteore" girerebbero una puntata solo su di lui. Nel 2011 la grande opportunità: Cantù. In quella stagione diventa presidente una donna: Anna Cremascoli. Un po' per il suo ciuffo sbarazzino, un po' per i suoi occhi blu, la presidentessa perde la testa per lui e lo mette sotto... contratto. La stagione canturina ha più luci che ombre (soprattutto in coppa): perde d'un soffio la supercoppa, esordisce in eurolega e viene eliminato ai quarti in campionato. Durante l'anno viene più volte denunciato dal Pianella per "reiterata violenza ai danni dei canestri", stessa denuncia anche da parte del Pala Desio. Dopo una sola stagione, per la tristezza di tutte le canturine che in segno di lutto non l'hanno data per un mese ai loro fidanzati (boom di visite dagli oculisti), Andrea lascia Cantù e firma un biennale con Reggio Emilia. In Emilia Romagna si trasforma: punti, assist, leadership è un Andrea maturo e migliorato quello che trascina Reggio ad una stagione straordinaria. A coronamento di un anno bellissimo il 30 giugno sposa quella super gnocca di Alessia per la delusione di tutte le reggiane che la mattina del matrimonio hanno issato i perizomi a mezz'asta. Un matrimonio spettacolare a cui hanno partecipato molti giocatori della nazionale. Una cerimonia sobria, con cibi sani e bibite analcoliche. Pare che Cusin a metà giornata fosse talmente ubriaco che ha cercato per 3 ore un parrucchiere per farsi fare la permanente.


Cinciarini farà parte del roster definitivo e avrà il ruolo di vice-Diener. Pianigiani dal secondo play pretende leadership, capacità di trascinare il gruppo e soprattutto molti cambi di ritmo. Per questo motivo Cinciarini sarebbe in ballottaggio con Bob Sinclair.

IL CUSO: MARCO CUSIN Marco Cusin friulano di Pordenone ha 28 anni ed è il fratello maggiore del famoso DeMarcus centro di Sacramento. Alla nascita pesava 35 kg, nella media di un vitello friulano. Già da piccolo viene preso in giro da tutti perchè sotto sforzo diventa violaceo. Così una famosa marca di cioccolato lo nota durante un tranquillo pomeriggio di pascolo e lo mette sotto contratto. Per 5 anni girerà gli spot della Milka. NELLA FOTO CUSIN CON UN TIFOSO Stufatosi della carriera televisiva si avvicina alla pallacanestro. Trieste diventa il suo trampolino di APPENA USCITO DAL NUMBER ONE lancio nonchè la squadra in cui fa il suo esordio in serie A nel 2002. Da lì una girandola di trasferimenti, DI BRESCIA a Biella, poi a Cremona infine a Pesaro sempre a bordo di un tir attrezzato a trasporti eccezionali. Dopo una buona stagione a Cremona, altre due buone stagioni a Pesaro dove il pubblico italiano comincia ad apprezzarlo. Arriviamo quindi alla stagione canturina fatta di luci ed ombre, luci nella prima parte del campionato, ombre nella post-season quando addirittura coach Trinchieri lo "panchina" per 40 minuti in gara 2 contro Sassari dopo che i lunghi avversari lo hanno stuprato ripetutamente. E calcolando che uno di loro è Easley che pare debba pagare l'imu sul pacco, capiamo come mai Cusin si sia sentito particolarmente scosso. E' probabilmente l'unico vero 5 di ruolo che abbiamo e difficilmente Pianigiani lo lascerà fuori. Anche se i rapporti tra i 2 non sono dei migliori e l'altro giorno si è sfiorata la rissa: Pianigiani dopo la doccia, dimenticatosi il phon, pare lo abbia chiesto a Cusin.

L’ULTIMO “AMERICANO”: GIGI DATOME Luigi "Gigi" Datome odia i barbieri da quasi 26 anni. Nato a Montebelluna è però cresciuto nella città paterna, Olbia. Nel 2003 arriva a Siena dove rimarrà fino a metà stagione 2006/2007. In toscana non puntano troppo su di lui e lo si capisce palesemente quando sul finale di una partita con 6 giocatori usciti per 5 falli, Recalcati non fa salire Datome ma mette in campo il cugino di Kakiouzis, "Grigorios", famoso per le sue pita gyros a Salonicco. Dopo Siena, una stagione e mezza a Scafati dove aumenta il minutaggio e crescono i suoi tabellini. Nel 2008 il passaggio a Roma dove Gigi crescerà stagione dopo stagione fino all'ultima in cui viene nominato Mvp del campionato. Nel corso dell'anno rifiuta le lusinghe di Milano spiegando: "piuttosto che farmi allenare da Scariolo vado ospite fisso dalla De Filippi a discutere di temi importanti con Gianni Sperti e Tina Cipollari". Con una lettera commovente Datome saluta Roma e annuncia il suo passaggio ai Detroit Pistons. Nella lettera ringrazia tutta la città, in particolar modo il presidente Toti, per averlo fatto giocare in un garage NELLA FOTO DATOME CERCA DI "camera mia è più grande del Pala Tiziano", queste le sue commoventi parole. IMITARE EDDIE VEDDER. ALLA FINE A Detroit ha firmato un biennale da 3,5 milioni di dollari, anche se la metà li ha già spesi portando fuori DELLA CANZONE UNA DELLE CORDE a pranzo Joe Dumars. È STATA USATA PER IMPICCARLO Da quando si è fatto crescere la barba è diventato anche un personaggio fuori dal campo, fantastiche le discussioni su twitter con Soragna sull'andamento del Nasdaq e sul problema del signoraggio, bellissimo lo scambio di opinioni col Re della barba nel calcio Moscardelli che ha commosso un'intera nazione ma soprattutto è diventato il nuovo toy boy della famosissima Selvaggia


Lucarelli conosciuta in tutto il mondo per aver interpretato... scritto... cantato in coppia con... sì, insomma, la grandissima Selvaggia che lo ha conquistato a suon di bombe. Per l'esattezza due. In questo inizio di ritiro azzurro Gigi pare avere qualche problema col resto dei compagni per un grave difetto mai digerito da nessuno: legge i libri. Addirittura pare che Poeta sia svenuto quando dalla borsa di Datome è spuntato un libro di oltre 500 pagine. In questa nazionale oltre ad essere uno dei migliori giocatori può ricoprire anche il ruolo di leader silenzioso come ha dimostrato durante l'ultimo allenamento quando per calmare un Aradori molto nervoso gli ha decantato il canto dodicesimo dell'Inferno di Dante Alighieri spiegandogli che si svolge nel primo girone del settimo cerchio, sul fiume Flegetonte, ove sono puniti i violenti contro il prossimo. Aradori ha perso conoscenza e la calma è tornata a regnare nel gruppo.

L’ITALO-SARDO-AMERICANO: TRAVIS DIENER Travis Lyle Diener è nato nel Wisconsin precisamente a Fond Du Lac (da non confondersi con Pien De Lac dove è nato Scariolo) ha 31 anni ed è diventato italiano per matrimonio da pochissimo tempo. Pare che Pianigiani resosi conto di avere Cinciarini, Poeta e Vitali come playmaker, dopo un periodo di alcolismo e tossico-dipendenza, abbia pagato di tasca sua un'ingente somma a Travis pur di fargli sposare un'italiana. Cresciuto a suon di uno contro uno col cugino Drake ha raggiunto le final four NCAA con Marquette nel NELLA FOTO TRAVIS SI INTRATTIENE CON UNA FAN AI TEMPI IN CUI 2003. Marquette che è stata l'università anche di Nicole Minetti. Nel draft NBA del 2005 viene scelto da CANTAVA CON GLI HANSON Orlando in cui giocherà 2 stagioni. Il verbo "giocherà" è stato utilizzato come il verbo “penserà con Flavia Vento. Nel 2007 viene ceduto ad Indiana e il suo minutaggio cresce fino a 20 minuti di media con discrete cifre (6,9 punti e 3,8 assist a partita). I 2 anni successivi torna però a scaldare la panchina con una parentesi a Portland in cui viene impiegato come porta borse del ghiaccio di Greg Oden. Nel 2010 ha un'illuminazione e prendendo carta e penna scrive la seguente proporzione: TRAVIS DIENER : NBA = VALERIO SCANU : GRAMMY AWARDS ma TRAVIS DIENER : ITALIA = NERONE : PIROMANIA E così sbarca a Sassari che da neopromossa raggiunge subito i play off. Travis stupisce tutti dominando in quasi tutte le partite, decisivo l'ordine che gli ha dato coach Meo Sacchetti appena lo ha visto in campo: "Vai e fai quel cazzo che ti pare". Finora ha disputato 3 stagioni con la maglia della Dinamo scrivendo la storia di questa società assieme al cugino. Alla fine dell'ultimo campionato però, come un fulmine a ciel sereno, comincia a girare la voce che lascerà la Sardegna. Purtroppo non ne poteva più di stare seduto a cena vicino a Meo Sacchetti. In 3 anni a Sassari ha perso 11 kg. Dopo che i giornali hanno dato per certo il suo ingaggio in 25 squadre diverse, alla faccia di tutti quanti soprattutto quello spilungone di Marques Green preso per sostituirlo, Travis annuncia che rimane a Sassari. Green è stato preso come playmaker titolare e parrebbe esserci il ruolo di sesto uomo ad aspettare Travis. Calcolando però che ama stare in panchina come Massa in pole position, non sarà facile gestirlo nella prossima stagione. Per la prima volta dopo qualche anno abbiamo la possibilità di avere in nazionale un playmaker di livello molto alto. Le incognite però sono tante: Travis è abituato ad una sorta di "anarchia offensiva" mentre il basket di Pianigiani è molto più ordinato e di sistema oltre a puntare tantissimo sulla difesa. C'è da dire però che i giocatori bravi vanno fatti giocare e il più delle volte i risultati non possono che essere come i test anti-doping di un ciclista dopo una tappa con 12 gran premi della montagna: positivi. Se sarà in grado di mixare la sua pallacanestro con quella richiesta da Pianigiani l'Italia potrà dire la sua in Slovenia. Altrimenti gli alley oop per Cusin li riceverà Bagatta sugli spalti. E si spera nei denti.


IL GIOVANE PIÙ TALENTUOSO: ALESSANDRO GENTILE Alessandro Gentile nato a Maddaloni in provincia di Caserta 21 anni fa è un figlio d'arte. Anche se da palazzetto a palazzetto la parola arte viene spesso sostituita da altre di maggior impatto. Suo padre è il grande "Nando" dominatore della pallacanestro anni '80 e anni '90, ha vinto tanti titoli tra Milano e Atene (anche un'eurolega) ma nella memoria rimarrà per sempre lo storico scudetto vinto con la JuveCaserta. NELLA FOTO ECCO COSA INTENDEVA Alessandro in tenera età viene subito notato dalla Virtus che a 14 anni lo porta a Bologna. In Italia inizia QUANDO HA DICHIARATO "COMINCIA a girare la voce "Oh ma il figlio di Nando è forte forte", "Oh, è anche brutto brutto però" e difatti le UN NUOVO CICLO PER MILANO" straordinarie conoscenze cestistiche di Sabatini e soci portano Alessandro a lasciare subito la Virtus per trasferirsi a Treviso dove esordirà in serie A a 17 anni. L'anno successivo è l'anno dell'esplosione e verrà premiato col titolo di "miglior under 22 della lega". Talentuoso, sfrontato con la faccia da duro, queste le caratteristiche principali che a metà stagione 2011/2012 col trasferimento all'Olimpia Milano, il grande pubblico comincia a notare e a conoscere anche sotto altri aspetti: su internet. Tweet intelligenti come la caricatura della terna arbitrale con la maglia di Siena dopo la semifinale persa, autoscatti da bimbominkia a tutte le ore del giorno con l'immancabile "V" di vittoria con le dita anche dopo un -35 in casa e un -12 di valutazione con dei vaffanculo anche al cubo dei cambi, risposte a muso duro contro chiunque gli muove una critica, Michele da Rho "Ciao Nando mi fai un retweet per piacere? Sei il migliore", Alessandro "Ma che cazzo vuoi? Vaffanculo", oppure Paolo da Milano gli scrive dopo un -9 di valutazione e un atteggiamento discutibile in campo "Ale, cerca di giocare meglio e di avere un atteggiamento più positivo", risposta "Vai al cinema a limonare con tuo cugggino invece di venire a palazzo #tispaccolafaccia". In questa stagione dopo un inizio bello come un tiro libero di Marty Conlon, Alessandro gioca la sua miglior pallacanestro disputando anche un'ottima post season. Non è però aiutato da un allenatore che ha all'attivo più chili di gel che gestioni tattiche azzeccate, un dirigente che ha in mano la squadra come Fedez un uccello importante e da un viavai di stranieri superiore a quello del cpt di Lampedusa. Dovrebbe far parte del roster che parteciperà agli europei. Se dimostrerà di avere umiltà e di accettare anche molta panchina potrà essere utilissimo alla causa. No vabbè dai ho detto una cazzata.

IL RICCIOLO D’ORO: NICOLÒ MELLI Nicolò Melli è nato a Reggio Emilia 22 anni fa e si è fatto subito conoscere al grande pubblico di Italia Uno nelle vesti di Ralph Supermaxieroe. Crescendo la tutina rossa gli andava sempre più stretta così ha deciso di darsi alla pallacanestro. Nella Reggiana è cresciuto cestisticamente e ha esordito in LegaDue mettendosi in mostra come uno dei migliori prospetti italiani. Notato da Livio Proli, nel 2010 arriva alla corte dell'Olimpia. Che poi essere notati da Livio Proli nella pallacanestro è come essere notati da Paolo Meneguzzi nella musica. A metà stagione viene spedito a Pesaro per poi tornare a Milano nella stagione successiva alla corte di Sergio Scariolo. La combo Proli-Scariolo risulta devastante per Nicolò che disimpara a giocare. E' lampante il NELLA FOTO L'ABBIGLIAMENTO DI comportamento del pubblico seduto dietro al canestro che ad ogni sua tripla dal centro si getta a terra NICOLÒ AL MOMENTO DELLA FIRMA allo scopo di ripararsi. Pare addirittura che durante un terzo tempo ben eseguito durante la ruota di CON GIORGIO ARMANI


riscaldamento, un ragazzino di quelli che puliscono il parquet gli abbia dato una pacca sulla spalla in segno di approvazione "Bravo Nic, continua così". Dopo aver concluso questa stagione con cifre impressionanti (5,8 punti e 4,1 rimbalzi) è volato negli States a fare dei provini con delle squadre NBA: Atlanta Hawks, Minnesota Timberwolves e Philadelphia 76 Sixers. Pare che Minnesota sia interessatissima a Nicolò: Gennaro Smith, l'italo-americano che sta dentro alla storica mascotte il "Crunch", va in pensione e si dedicherà a tempo pieno alla pizzeria d'asporto che ha sotto casa di Nikola Pekovic dal momento che da quando è arrivato il centro montenegrino gli affari vanno a gonfie vele. Nicolò sta valutando l'offerta. Melli è un 4 atipico che all'occorrenza può dare una mano anche da 5 tattico per aprire le difese. Pianigiani dovrebbe fare affidamento anche su di lui ma si ritrova davanti ad un bivio: mettendosi il gel, Nicolò rivedrà in lui Scariolo e giocherà come a Milano, non mettendosi il gel Nicolò dovrebbe giocare come sa. Melli è quindi in forte dubbio: Pianigiani senza gel è meno probabile di un crossover di Schortsianitis.

IL NOSTRO SCUGNIZZO: PEPPE POETA Peppe 57 anni, napoletano, è un musicista, arrangiatore, direttore d'orchestra, e personaggio televisivo italiano. Famoso per la sua folta barba (Harden in un'intervista a Tele Capri dichiarò "Tengo 'a barba pecchè l'aggiu copiata a Peppe"), ha partecipato a vari programmi tv tra cui "Amici". Ah no, cazzo scusate, mi sono confuso con Peppe Vessicchio. Ricomincio. Peppe Poeta quasi 28 enne nasce a Battipaglia da papà Nino D'Angelo dal quale ha ereditato la pettinatura. NELLA FOTO UN PRIMO PIANO Da giovane si fa le ossa prima in C1 e B2 a Salerno, e poi a Veroli dove nel 2005 contro Forlì sigla il DI PEPPE record di punti nella storia della B con 51 dopo aver mangiato un Kinder Pinguì che gli ha regalato il suo amico Alex Schwazer. Teramo lo nota e lo mette sotto contratto l'anno successivo. A Teramo Peppe pretende ed ottiene oltre allo stipendio e la casa, il parrucchiere personale che ogni mattina deve piastrargli la frangia arrivata ad essere lunga quasi 57 cm. A Teramo vive la sua miglior stagione nel 2008 quando viene anche eletto Mvp del girone d'andata. Scusatemi se uso la pagina a scopo personale ma voglio cogliere l'occasione per ricordare Carmine Peppiniello, al tempo vice presidente di Lega, che decise di assegnargli tale titolo. Fu fucilato qualche giorno dopo. Arriviamo quindi alla parentesi bolognese attuale in cui firma un triennale nel 2010 e un secondo triennale nel 2012. Sotto la gestione Sabatini è amato e lodato da tutto lo staff e viene nominato capitano delle Vu Nere. Sotto l'attuale gestione Villalta-Arrigoni la proposta di diventare bagarino e di spalmare l'ingaggio su 55 anni (annate bisestili escluse) lo vede un pelino contrariato. E' uno dei giocatori a rischio taglio nella nostra nazionale, sia perchè la naturalizzazione di Diener toglie un posto nel suo ruolo sia perchè oramai ha una frangetta che è diventata improponibile e il taglio sembra l'unica soluzione possibile. E' un terrunciello e si sa i terruncielli portano allegria, sorriso e buon umore. E' amato da tutti i compagni. Chissà se er pomata Pianigiani ascolterà la voce del gruppo oppure quella del suo amico immaginario che gli ha consigliato di andare al Fenerbahce. In quest'ultima ipotesi convocherebbe Lechthaler e perderemmo tutte le partite di 35.


IL POCO CONOSCIUTO AL GRANDE PUBBLICO: GUIDO ROSSELLI

IL PRIMO PIANO DI ROSSELLI QUANDO HA SAPUTO CHE A CAUSA

Guido Rosselli è un esemplare maschio della famiglia dei bovini nativo della toscana. Empoli per l'esattezza. 4 atipico perchè sa fare di tutto, (primi, secondi, dolci e tiro da fuori) si è affermato nella pallacanestro "che conta" un po' tardi. Uno dei principali punti di forza della Reyer, è il leader silenzioso sia in campo che a tavola. E' uno dei maggiori indiziati ad essere un taglio di Pianigiani prima dell'inizio degli europei. CT che DELLA CONVOCAZIONE NON AVREBBE riguardo alla sua presenza o meno nel roster definitivo ha dichiarato "Rosselli si ffosse un taglio POTUTO PARTECIPARE ALLA SAGRA sarebbe sihuramente un controfiletto". DEL CINGHIALE DI TREDOZIO Guido nel tempo libero, quando non abbatte alberi a gomitate nei boschi toscani, ama ascoltare l'ipod. Ogni giorno scarica da itunes le ricette di Vissani remixate. Probabilmente è il giocatore con le mani migliori della spedizione azzurra e ormai famosissimi sono i ditalini che cucina alle sue fans veneziane. C'è chi rivede in lui Boris Diaw, cognome che gli piace utilizzare in coppia ad un maschio di suino ogniqualvolta sbaglia un semplice passaggio.

UNO DEI GIOCATORI PIÙ DISCUSSI: LUCA VITALI Luca Vitali nato a San Giorgio di Piano a pochi chilometri da Bologna, spacca i ferri da poco più di 27 anni. Cresce nelle giovanili della Virtus assieme a Belinelli e da subito appare un grandissimo prospetto. Dopo aver assaggiato le serie nobili a Siena in cui colleziona tantissimi cinque alti ai compagni e si specializza nell'antica arte del riempimento borracce, il passaggio a Montegranaro sarà la rampa di lancio verso il basket professionistico. A Montegranaro rimane 3 stagioni in cui gioca bene e si fa conoscere al grande pubblico. Il suo marchio di fabbrica era lanciare la palla, anche ad occhi chiusi, sotto le gambe, coi piedi, di sponda contro il cubo dei cambi, che tanto arrivava Sharrod Ford a schiacciare. Attratto dall'odore dei soldi come Bobo Vieri da quello della figa, lascia la "provincia" per trasferirsi nella metropoli milanese. Ignaro di essere affetto dalla terribile “nellegrandicittànonlamettoinunavascadabagno-patìa" una malattia rarissima che non ti permette di fare canestro nelle città con una popolazione superiore ai NELLA FOTO CERCA DI OMAGGIARE 400.000 abitanti. UN SUO GRANDE IDOLO: CICCIOLINA E difatti per tutta la permanenza milanese, a parte una partita ad Atene contro il Panionios in cui segna 32 punti (la sera prima fece serata con Eufemiano Fuentes), vede il canestro largo come il buco del culo di uno che si ritrova davanti all'improvviso Dario Argento alle 3 di notte. Avrà capito di essere affetto da questa terribile malattia? No, e difatti nelle stagioni successive giocherà a Roma e a Bologna dove, citando un suo tweet, "ho spaccato dei ferri manco fossi un fabbro ferraio". Una notte di giugno, in quel di Bologna, gli amici con cui gioca sempre a poker lo convincono a non giocare più in una grande città.


Dopo un corso accelerato di geografia, scopre che Cremona ha pochi abitanti. A Cremona, il primo giorno, durante il riscaldamento, inciampa cadendo rovinosamente a terra, la palla gli rimbalza prima sulla schiena, poi sul tacco, poi sulla faccia di Caja, poi sfiora l'auto parcheggiata in doppia fila del presidente e incredibilmente va dentro al canestro. E' la sua città. Gioca una grandissima stagione conducendo alla salvezza una squadra che ad inizio anno era più spacciata della bamba in parlamento. Ora ha firmato per Venezia. Venezia è una città abbastanza grande e i suoi abitanti si stanno toccando i maroni ogni santo giorno. Non si sa ancora se resisterà ai tagli di Pianigiani, sicuramente è uno dei pochi giocatori che può ricoprire più ruoli, e in caso di infortuni è sicuramente uno dei più utili. Anche per questo ha comprato un paio di Nike di 10 numeri più grandi e tutte le volte che in allenamento Diener, Belinelli, Aradori e Cinciarini tirano da fuori lui gli mette il piede sotto.

L’ULTIMO ARRIVATO: DANIELE MAGRO Daniele Magro ha 26 anni e proviene da una famiglia di avversi al cibo. E' nato a Padova e cresce cestisticamente nel Piove di Sacco. Nel 2003 viene acquistato dalla Benetton Treviso. Nel 2005 esordisce in C1 all'Istrana per poi passare l'anno successivo alla Gattamelata Padova con cui disputa la B2. Nel 2009 viene acquistato dalla Reyer Venezia e girato in prestito prima a Fidenza poi a Trieste in cui disputa la B1. Nel 2011 esordisce con la maglia della Reyer. So benissimo a cosa state pensando "e questo qua che cazzo ci fa in nazionale?". Vi ho raccontato nel dettaglio la sua storia perchè neanche io conosco la risposta alla vostra domanda. Vi posso aiutare dicedonvi che suo zio è Luigi Magro il quale gli ha trasmesso la passione per il basket. Quindi se volete prendervela con qualcuno prendetevela con lui. Sulla sua pagina facebook qualcuno ha letto questa frase "Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno". Sì, Daniele sta cercando di uscire dal tunnel della droga. Si ritrova nei 12 che prenderanno parte alla spedizione quasi per caso. Nel ruolo di numero 5 c'è il solo Cusin e Melli che forse dovrà dare una mano in quel ruolo. Calcolando però che Cusin ha una media di 1 fallo ad azione e che Melli difensivamente parlando ha la cattiveria agonistica di Bambi, Pianigiani impiegherà anche lui. E ad un Europeo, in piena emergenza, con le rotazioni limitate occorre essere brutti e cattivi pronti a sputare sangue su ogni palla. Speriamo quindi che su facebook scriverà "Quando si scrive delle donne bisogna intingere l'uccello nella passera".

NELLA FOTO È EVIDENTE CHE NON GLI PIACCIA STIRARE


IL COACH: SIMONE PIANIGIANI Simone Pianigiani nasce a Siena 44 anni fa con un parto molto difficile. Solo grazie all'intervento dei vigili del fuoco è stato possibile staccare dal grembo materno la testa impregnata di gel. Il rapporto con i genitori è buono anche se già da piccolo coltiva l'arte del protestare "Ma mamma l'è scotta codesta pasta" e giù di mazzate ad ogni protesta del piccolo Simone. L'unico alimento su cui non protestava mai era la cicoria. Già a 26 anni diventa assistente allenatore in prima squadra, ruolo che ricopre per ben 11 anni al fianco di Cesare Pancotto, Phil Melillo, Luca Dalmonte, Edoardo Rusconi, Fabrizio Frates, Ergin Ataman e Carlo Recalcati. In quegli anni vince anche 5 scudetti giovanili. NELLA FOTO SIMONE AI TEMPI DI SARABANDA Nel 2006 arriva finalmente la sua consacrazione: Simone diventa capoallenatore e al termine della stagione vince subito il suo primo scudetto giurando amore eterno a Marco Carraretto che risulterà essere comunque una storia d'amore migliore di Twilight. Nella stagione successiva bissa il successo in campionato arrivando terzo in Eurolega e il 15 agosto 2008 viene insignito dal Comune di Siena del riconoscimento "Mangia d'oro" premio vinto in passato anche da Ganpiero Galeazzi, Giuliano Ferrara e Teo Sellers che i più piccoli ricorderanno al fianco di Holly e Benji. La banda di Pianigiani continua a dominare fino al 2012 conquistando trofei a raffica in Italia ma delusioni in Europa. I tifosi di Siena diranno "In Italia siamo gli U2, in Europa siamo i Sohnora". Il 19 giugno 2012, a seguito della conquista del sesto campionato consecutivo, dichiara di aver chiuso la sua esperienza alla guida di Siena. In segno di protesta vengono esposte fuori dalle finestre lacche a mezz'asta. Struggente l'addio a Carraretto in cui Simone e lo stesso Marco si lasciano andare ad un lunghissimo pianto e Cerebuch, Cicoria e Paternicò che assistevano alla scena gli fischiano 79 falli, 12 tecnici, 8 antisportivi e 5 espulsioni a favore. Nell'ultima stagione ha guidato il Fenerbahce, esperienza negativa che lo ha portato a dimettersi il 24 febbraio per motivi personali. Si è poi venuto a sapere che al termine di una partita persa Pianigiani si è rivolto ai tifosi inferociti che inveivano contro di lui dicendogli "Ma un c'avete un po' di dignità??!!!". Ignaro del fatto che dignità in turco significa "ieri sera ho visto tua madre sui viali e gliel'ho buttato senza pagarla". Si è dimesso al fine di salvare la pelle. Da quando ha dichiarato che per la nazionale è arrivato il momento di ottenere dei risultati si sono infortunati quasi tutti. Pare che ieri mattina mentre attraversava la strada, un gatto nero alla guida di un motoveicolo si sia toccato energicamente i maroni. Si ritrova una nazionale decimata, con pochissimi lunghi a disposizione. Passare al secondo turno diventa al tempo stesso obiettivo e miracolo. Se ce la farà gli stringeremo la mano. Se non ce la farà lo butteremo in mezzo ai tifosi turchi al grido di "dignità dignità".


I REDUCI DELLA GUERRA PERSA CONTRO LA SFIGA IL PUPAZZO: ACHILLE POLONARA Il pupazzo: Achille Polonara. Achille Polonara classe '91 è nativo di Ancona e ci fa sapere di avere il tendine in perfette condizioni perchè il tendine infortunato è quello di Hackett. (non ci capisco più niente) Il suo soprannome è "Pupazzo" e gliel'ha dato un suo amico tossico-dipendente perchè spera che un giorno diventi di neve. Il papà è un amministratore di condomini e la mamma è un insegnante di scuola elementare, ragazzo umile, posato ed educato si fa le ossa in quel di Teramo dove comincia a capire che il basket potrà NELLA FOTO POLONARA MOSTRA A essere la sua professione. Fa il suo esordio in serie A nel 2009 scegliendo di indossare la maglia TUTTO IL PALAZZO QUANTE GNOCCHE numero 33 in omaggio a Bird e Pippen. Polonara omaggia Bird e Pippen... come se il tecnico dei AVREBBE AVUTO SE NON FOSSE computer giù all'angolo di fronte al bar omaggiasse Bill Gates. DIVENTATO UN GIOCATORE DI SERIE A Andrea Capobianco (fratello gemello di Natalino Balasso) è l'allenatore che gli dà fiducia e il giocatore lo ripaga alla grandissima chiudendo una fantastica stagione con 3 punti e 3,2 rimbalzi a partita. Capobianco rivela che forse, nell'economia di gioco della sua squadra, Polonara è meno importante del cubo dei cambi. Nella stagione successiva Ramagli prende il posto di Capobianco. Ramagli che ricordiamo essere il sosia ufficiale italiano dell'amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi. Quando tifosi, dirigenti, amici ma soprattutto il papà che gli aveva già preparato una sedia in ufficio per cominciare ad addentrarsi nel fantastico mondo delle riunioni di condominio, "gliel'avevano già data sù" non credendo più alle sue potenzialità, Achille esplode: 8,2 punti 4,5 rimbalzi il 70,8% da 2 e in una partita vinta contro Montegranaro mette a segno 34 punti con 11/11 da 2 e 46 di valutazione. E' l'anno in cui Polonara sposa la causa della fondazione "Livestrong" di Lance Armstrong e stringe amicizia col ciclista texano. (un paio di tifosi giurano di aver visto Achille a fine partita, prendere una bicicletta modello "graziella" entrare in A14, percorrerla tutta in corsia di sorpasso e tornare indietro folgorando la sbarra del telepass in 2 ore e 15 minuti) Oltre ad essere eletto miglior Under 22 del campionato viene anche ingaggiato dalla pallacanestro Varese. Vitucci gli dà subito fiducia e lui la ripaga giocando una grande prima parte di campionato diventando subito l'idolo dei tifosi, in particolar modo delle ragazzine che rivedono in lui l'Achille di Troy interpretato da Brad Pitt. C'è poi un motivo se a Varese tutti gli oculisti son milionari. La seconda parte di campionato, complice anche qualche problema fisico, è da mani nei capelli, anche se per qualche tifoso sarebbe da mani in faccia. La sua. Tutto sommato una stagione molto positiva in cui Varese ha perso la finale di coppia Italia e la semifinale in gara 7 sempre contro Siena. Praticamente Achille ha solamente annusato i trofei. Come la gnocca per quelli che non c'hanno una lira e vanno al Billionaire. La presenza di Polonara nel roster definitivo agli europei è ancora in dubbio. Se è quello della prima parte di stagione sarà sicuramente convocato altrimenti Pianigiani opterà per la naturalizzazione di Dusan Sakota.


LA PIÙ ACCLAMATA: STEFANO MANCINELLI Stefano Mancinelli nato a Chieti 30 anni fa è attualmente svincolato (grazie a Dio). Alto 2,03 m per 102 kg di peso, può giocare sia nel ruolo di ala piccola che in quello di ala grande anche se la stragrande maggioranza degli allenatori lo vedrebbe meglio nel ruolo di aiuto pizzaiolo. Cresce cestisticamente nella Pallacanestro Chieti e a soli 17 anni viene ingaggiato dalla Fortitudo. Nel 2001 l'episodio più importante della sua carriera: invia il suo primo smile su MSN. Poi vabbè, fa anche il suo esordio in serie A contro la Viola Reggio Calabria, ma questi sono dettagli. Nella stagione 2003/2004 comincia finalmente a giochicchiare e chiude la stagione a 5,5 punti di SE FISSATE PER 10 SECONDI QUESTA FOTO E NON RIDETE SIGNIFICA CHE A media col 70% da 2 e il 90% di passere trombate nelle notti bolognesi. VETE UNA VITA TRISTISSIMA Nel 2004/2005 oltre a giocare un'ottima stagione vince lo scudetto in finale contro Milano. Pare che nei festeggiamenti gli sia capitato un episodio spiacevole: Ruben Douglas in doccia facendo l'elicottero lo ha colpito al volto rovinandogli le sopracciglia fatte il giorno stesso. Nella stagione successiva vista la partenza di Basile viene nominato capitano, queste le sue prime parole da capitano della Fortitudo "Porta in alto la mano segui il tuo capitano". Alla fine della stagione 2006/2007 la grande chance: dopo aver giocato la summer league con Portland, gli viene offerto un contratto NBA. Nella mente di Mancinelli cominciano ad affiorare tutte le cose più importanti dell'Italia, i valori, le certezze, gli affetti, ossia: i chupitos al Formosa, la bistecca da Oscarino con tanto rosmarino, la play station, le tirate con la Porsche sui colli, suonare il campanello di Sabatini per poi scappare, le scoregge infuocate con l'accendino di Beli, le meches bionde dalla parrucchiera sotto casa che mangia più MD che tagliatelle e tanto altro ancora. Andando in NBA avrebbe perso tutto questo ma avrebbe guadagnato 10 volte di più, molte più donne, molte più macchine, giornali che parlano di lui in tutto il mondo, successo decuplicato. Risultato? Firma un triennale con la Fortitudo. Dal 2007 diventa proprietario della Effe Gilberto Sacrati, un lungimirante contemporaneo con sublime fiuto per gli affari e capacità manageriali inimmaginabii, uno che nel basket ha fatto molti più danni di Schettino in mare. Si arriva così al 2009, anno in cui la Fortitudo retrocede perdendo a Teramo e comincia un lungo calvario non ancora terminato. Il 2009 è però per Mancio l'anno più bello della sua vita: esattamente il 2 febbraio alle ore 16.45 mette il suo primo "parteciperò" ad un evento su facebook. Dal 2009 al 2012 gioca per 3 stagioni a Milano caratterizzate da alti e bassi ma tutte quante con un unico comun denominatore: la figa. Alle fine della terza stagione rifiuta un prolungamento del contratto, certo di trovare un contratto migliore. Se si escludono la pizzeria Sasà di Monza, la sala giochi Cannamozza di Chieti, il solarium Silvana di Bologna e l'Holliwood di Milano che lo vuole assumere come addetto al guardaroba, non riceve nessun'altra offerta. Comincia così un periodo molto duro fatto di lunghissime sessioni alla play station, giuramenti di amore eterno alla Fortitudo, quotidiani cambi di pettinatura e litigi con Materazzi sulla gestione del loro negozio a Milano. Litigi che terminano sempre dopo pochi secondi visto che Materazzi a fare a rissa è più pericoloso di Galeazzi a tavola. E' un periodo di depressione per lui: le ragazze non lo cagano più "Sono Mancio, son sempre io, quello con la Porsche numero 6" - "Sei solo un pezzente disoccupato, io vado col Giachetti. C'avrà un ginocchio in testa ma almeno gioca in serie A". Arrivano finalmente due chiamate Sassari e Cantù. La scelta è difficile, da una parte Sassari e il Billionaire che non tira più come una volta, dall'altra Cantù che è attaccata a Milano e quindi il suo negozio e l'Hollywood che tira come un pelo di figa ad Arcore. Il 30 gennaio firma con Cantù che lo sceglie per sostituire Markoishvili. Praticamente come se ad un importantissimo festival internazionale della musica mi tira il pacco all'ultimo Eddie Vedder e per sostituirlo chiamo Kekko dei Modà. Nel rispetto di Stefano non parlerò della sua avventura a Cantù perchè ci sono limiti che è giusto non oltrepassare per non ledere il comun senso del pudore degli amici canturini. Mancio è il capitano della nazionale ed è ben voluto da tutti i giocatori. Pianigiani lo sa e al 99% farà parte della spedizione. Anche se la maggioranza dei tifosi spera che quella spedizione sia per l'Honduras.


IL NOSTRO ANGELO CUSTODE: ANGELO GIGLI Angelo Gigli, 30 anni, è nato a Pietermaritzburg una ridente cittadina del sud Italia. Ma veramente tanto a sud. In Sudafrica. "Ma perchè è nato lì?" perchè il papà per motivi di lavoro si era trasferito laggiù. "Ma non se ne poteva rimanere là tutta la vita???" amici romani, non lo so. Cresciuto cestisticamente alla A.P.D. Vigna Pia Roma (una squadra di alcolisti religiosi) esordisce però in C1 nel 2001 con la Fortitudo Roma. In seguito viene ingaggiato da Reggio Emilia e nella stagione NELLA FOTO È VICINO AL PICCOLO 2003-04 risulta addirittura essere il giocatore rivelazione della Legadue. PEPPE: UN BIMBOMINKIA DI SALERNO Fa il suo esordito in Serie A1 l'anno successivo impressionando tutti quanti, tanto da essere notato da qualche scout NBA. Scout Nba che ora si occupano di curling in Congo. Nel 2006 passa alla Benetton dove disputa una buona stagione sia in campionato che in Eurolega. Il 2007 invece, oltre ad essere una stagione negativa per la squadra lo è anche per Angelo che viene tartassato dagli infortuni. Il più grave dei quali al polso. In quell'anno faticava a trovare l'anima gemella, neanche su Badoo lo cagava nessuna. Nel 2008 firma un triennale con Roma. La società commemora quel giorno ogni anno col lutto al braccio. Un po' per i continui infortuni, un po' per i problemi societari, un po' perchè fece più cagare di una purga, Angelo non entrò mai nei meccanismi di squadra. Nell'estate del 2011 all'annuncio del suo passaggio alla Virtus Bologna si scatenò il putiferio nella capitale: caroselli, bagni nella fontana di Trevi e fuochi d'artificio al Circo Massimo con concerto conclusivo di Venditti davanti a 200 mila persone. A Bologna, però, Angelo rinasce. Gioca due ottime stagioni smentendo tutti quelli che lo davano già per finito. Con Poeta crea un fantastico asse play-pivot che porta la Virtus a conquistare prestigiosi trofei: . E’ però un capitolo chiuso quello bolognese, dal momento che la società gli ha offerto un rinnovo del contratto talmente basso che perfino il parcheggiatore della Unipol Arena prenderebbe più di lui. Nel suo futuro c’è Milano. Pianigiani nel ruolo di 4 può impiegare molti giocatori e forse il minutaggio per Gigli potrebbe essere limitato. E' comunque un giocatore che riesce a dare il giusto apporto anche nei ritagli di gioco che gli vengono concessi. I tifosi quindi possono stare tranquilli. E' stata costruita una vuvuzela gigante di 12 metri e se il nostro pivot sudafricano deluderà, sapete dove verrà infilata la vuvuzela?

IL MAGO: ANDREA BARGNANI Nato il 26 ottobre del 1985 è soprannominato Mago in quanto al draft del 2006 fu scelto alla numero uno davanti a giocatori come Rondo, Aldridge e Brandon Roy. Come se un uomo con capacità di intendere e di volere dinanzi a Charlize Theron, Federica Nargi, Heidi Klum e Geppi Cucciari scegliesse Geppi Cucciari. Romano de Roma, ha esportato la sua romanità anche in America e più precisamente in Canada dove ha giocato nelle ultime stagioni. Non era insolito sentire tra il pubblico un "Ma ly mortaccy tooa" ogni volta che un playmaker avversario gli soffiava un rimbalzo in difesa. NELLA FOTO ANDREA IN UNA DELLE Esordisce nel basket che conta con la Benetton Treviso nel 2003 dove si fa le ossa a suon di calci, sputi SUE POCHISSIME DOPPIE DOPPIE e schiaffi da parte di Marcelo Nicola che dirà di lui "Es más morbidos que mi pene dopo de aber bevutos 15 chupitos".


In realtà è proprio in questo periodo che Riccardo Pittis decide di chiamarlo "Mago" perchè avendo ricevuto una telefonata di David Stern era venuto a conoscenza dell'esito del draft del 2006 "Non ci volevo credere, quando Davidone me l'ha detto ho capito di essere davvero un idiota. Potevo andarci anch'io in NBA porca puttana. Avrei potuto rubare palla a Vince Carter, stoppare McGrady, fare una zingarata a Ron Artest... No l'ultima ora che ci ripenso direi di no". E' il nostro 5 titolare. O forse il 4. Dipende da come "Er Pomata" Pianigiani deciderà di impiegarlo. Probabilmente il giocatore con maggior talento che abbiamo nel roster, tutti i tifosi sperano che a settembre non giochi come nell'ultima stagione a Toronto. Perchè noi italiani non siamo canadesi. Se gioca di merda lo muriamo vivo dentro una roulette a Nova Gorica. E magari uscirà sempre lo 0. Come la sua media a rimbalzo. NELLA FOTO HACKETT MENTRE FA

IL BASKET IN FULL HD: DANIEL HACKETT

Daniel Lorenzo Hackett è nato in Romagna a Forlimpopoli ma è cresciuto a Pesaro. Ha frequentato l'high school di St. John Bosco di Bellflower e ha studiato alla University of Southern California militando nei Trojans, una squadra alla quale sta sul cazzo il computer ma che non disdegna di fare delle scampagnate in tangenziale dopo la mezzanotte. Ha disputato 3 stagioni NCAA segnate da un bruttissimo episodio col compagno di squadra, ora in NBA, VOLONTARIATO IN UN CENTRO DI OJ Mayo. Pare che tutto sia nato durante una puntata dello Zecchino D'Oro in cui Daniel si è lasciato SALUTE MENTALE E ASSISTE UN andare a un "Madonna che sorca che è sta qua, la porterei a mangiare le tagliatelle da Nonna Pina e CASO DISPERATO. poi le infilerei il mattarello nel ...." Non ha fatto a tempo a finire la frase che OJ lo ha preso in faccia con un cazzottone. Daniel non sapeva che la presentatrice del programma è la sorella di OJ Mayo, Veronica Mayo. Nel 2009 si dichiara eleggibile al draft NBA. Da quel giorno gli americani hanno abbandonato le barzellette sui carabinieri per raccontare solamente quelle su Hackett. Enzo Lefebre lo corteggia a lungo e così nell'estate del 2009 diventa un giocatore della Benetton facendo il suo ritorno in Italia. La stagione a Treviso non è delle migliori tanto che è proprio in quell'anno che il sig. Benetton comincia a pensare di lasciare la pallacanestro, e a fine campionato decide di tornare nella sua città: Pesaro. Sarà l'aria di casa, sarà che a Pesaro c'è il mare e gli ricorda la Giamaica, fatto sta che Hackett gioca una gran pallacanestro facendo pensare che a Treviso avesse mandato Maestranzi lampadato. Nella stagione successiva avviene la definitiva esplosione. No, non è caduto Pillastrini durante un time out, semplicemente oltre alle prestazioni singole arrivano i risultati di squadra e Pesaro raggiunge addirittura le semifinali venendo eliminata in gara 4 contro Milano. Daniel si guadagna il soprannome di "Full HD" datogli dalla sua più grande tifosa pesarese Lucia Montanari che ha i capelli come Stonerook, e difatti nell'estate del 2012 Daniel scappa a Siena. A Siena trova tutto quello che gli serve per vincere: Minucci. In realtà è l'anno della rifondazione e Hackett segue l'andamento molto altalenante della squadra: periodi di ottimo basket e vittorie alternati a periodi di basket vietato ai minori e pesanti sconfitte. Nel momento in cui tutti danno Siena per morta, Daniel si carica la squadra sulle spalle come Tiziano Ferro farebbe con Ricky Martin ad un concerto dei Village People durante YMCA e con un play off stratosferico trascina Siena allo scudetto più bello del suo lungo ciclo. La presenza di Hackett in nazionale è ancora in forte dubbio perchè soffre di un problema al tendine d'Achille. Anche se onestamente non ho capito perchè se il tendine è di Achille, non sta a casa Polonara invece di Daniel. Sarebbe fondamentale che ci fosse, sia perchè può ricoprire due ruoli in attacco sia perchè nei momenti che contano ha dimostrato di avere più palle di un croato a petto nudo che canta il suo inno in piazza a Belgrado.


IL GRANDE ASSENTE: DANILO GALLINARI Esattamente 25 anni fa l'8-8-88 alle ore 8:88 nella camera 8 all'ottavo piano di un ospedale ubicato al civico 8/8 nasce Danilo Gallinari, e secondo voi quanto pesava? (chi ha pensato 8 kg è un cretino, chi non si è accorto che le 8:88 non esistono, di più). Esordisce in B1 a 16 anni con Casalpusterlengo. L'anno dopo, via Milano, viene girato in prestito a Pavia dove viene nominato miglior giovane della Legadue chiudendo a 14 punti di media a partita. Sta per nascere una stella ed Elena Grimaldi lo sa. Nel 2006 Danilo diventa maggiorenne, età i cui si possono cominciare a vedere i film osè. La Grimaldi esordisce nel porno lo stesso anno. Dal 2006 al 2008 Danilo gioca due grandi stagioni con la maglia di Milano e dall'altra parte dell'oceano iniziano a mettergli gli occhi addosso come Eddy Curry davanti ad una lasagna appena sfornata. Il 27 giugno 2008 viene scelto dai New York Knicks come sesta scelta assoluta al draft NBA ma viene fischiato dal pubblico di casa presente al Madison Square Garden. Nella sua prima conferenza stampa da giocatore dei Knicks dichiara "Toccherà a me guadagnarmi gli applausi", del resto il pubblico del Madison era abituato alle giocate di Fred Jones che ora fa il fontaniere nell'Illinois, di Randolph Morris ora narcotrafficante a Città del Messico e il grandissimo Renaldo Balkman uno col nome e il cognome sbagliato perchè il padre prima di andare all'anagrafe ha fatto aperitivo con Paul Gascoigne. Dopo un'estate costellata di problemi alla schiena (come la Grimaldi dopo i primi 4 film), il 30 ottobre fa il suo esordio in NBA a Miami contro gli Heat, ma la schiena non gli dà tregua e chiuderà la stagione a NELLA FOTO DANILO OSPITE A sole 28 partite giocate. CENA DA LANCE ARMOSTRONG La stagione successiva è su ottimi livelli e chiude a 15 punti di media giocando anche la partita dei Rookie all'All Star Game, una partita importante ed agonistica come un derby del cuore tra nazionale cantanti e personaggi tv con Magalli trequartista. Nel 2010 assieme al capo ultras degli Spurs Flavio Tranquillo, scrive il suo primo libro "Da zero a otto" sottotitolato "quanti secondi puoi durare con Elena Grimaldi". A metà stagione 2010/2011 i Knicks per arrivare a Carmelo Anthony (uno che la dà via meno meno di Platinette) spediscono Danilo a Denver. Denver, che fino a quel punto era per Danilo "un cucciolotto verde senza età", diventa la sua nuova città. Finora due stagioni e mezza con la maglia dei Nuggets, tutte su buoni livelli e comparsate ai play off. Il 20 settembre 2011 l'episodio più grave della sua vita che avrebbe potuto stroncargli la carriera. No, non parlo di infortuni e non parlo di una grave malattia, peggio, molto ma molto peggio. Danilo viene allenato da Scariolo. Per fortuna il lock out dura pochi mesi e può tornare in America dove Omar Cook non giocherebbe più di lui. Al massimo farebbe il bibitaro all'esterno del palazzo. Purtroppo per noi Danilo ha subito un grave infortunio e non farà parte della spedizione azzurra in Slovenia. Con lui avremmo molto probabilmente lottato per arrivare nelle prime 4. Poco male, al suo posto potremmo comunque contare su Mancinelli. Ok, vado a pisciarmi su una mano e la infilo nella presa della corrente.


IL CASCHETTO D’ORO: DANIELE CAVALIERO Daniele Cavaliero ha all'attivo già 14 stagioni di serie A nonostante abbia solamente 29 anni (portati malissimo). Si vocifera che qualcuno l'abbia visto in comune assieme ad Eriberto. Nativo di Oggiono in provincia di Lecco si intuisce come mai pur essendo scarsissimo giochi in serie A: è un lecchino. Cresce nella Pallacanestro Trieste dove disputa 5 stagioni, nelle prime 4 è utilissimo come "bilanciatore": praticamente il suo ruolo è quello di stare seduto durante i time-out onde evitare che quando il quintetto si rialza, la panchina si ribalti verso quello seduto dalla parte opposta. Dopo un discreto ultimo anno a Trieste firma un biennale con Milano. Nella prima stagione gioca meno dell'addetto alle statistiche, nella seconda stagione il suo minutaggio aumenta e le statistiche ECCO UN SIMPATICO AUTOSCATTO DI migliorano. CAVALIERO, FATTO APPOGGIANDO IL Nel 2006 arriva a Bologna sponda Fortitudo, che nel 2005 aveva vinto da lo scudetto "del tiro di TELEFONO SULLA MINCHIA Douglas", quello che i milanesi ricordano brevemente come "ah niente c'era un treno che ho visto arrivare da lontano, era tanto piccolo, poi si avvicinava sempre di più e diventava sempre più grande, andava fortissimo ed era nerissimo, io ero sui binari girato di schiena e ad un certo punto SBAMMMMM, una sensazione terribile, non la auguro a nessuno, oltretutto senza vasellina". In Fortitudo trova coach Frates, un allenatore non propriamente simpatizzante della religione cattolica e difatti dopo poche partite viene incredibilmente esonerato. Si vocifera per "bestemmie".... (storia vera). Con Ataman le cose non cambiano e la stagione è parecchio deludente. Anche se la cosa più deludente in assoluto rimane la sua pettinatura da frate francescano. Nel 2007 arriva ad Avellino dove probabilmente tornerà a giocare nella prossima stagione e nel 2008 giunge a Montegranaro dove si fermerà per 3 stagioni giocando una buona pallacanestro (incredibile). Arriviamo quindi alle ultime 2 stagioni in cui milita in quel di Pesaro con ottimi risultati di squadra nel primo anno, da inchiesta giudiziale nel secondo. Facendo un riassunto della sua carriera: ha cambiato più squadre lui che fighe Bobo Vieri. Daniele nel tempo libero è un ragazzo simpatico e spensierato e ama passare le sue giornate con l'amico inseparabile Andrea Pecile. Insieme hanno voluto emulare la gustosissima serie di "trick-shots" tra Gallinari e Phil Goss. Sì, quella che ha fatto venire l'orchite a mezza Italia. Almeno nella sfida Gallo-Goss si sono visti canestri di pregevole fattura, nella sfida tra Cavaliero e Pecile il canestro più difficile realizzato è stata una schiacciata a 2 mani all'indietro nel canestrino di Paolino. Un loro amichetto di 4 anni. Cavaliero è uno dei maggiori indiziati a rimanere fuori dal roster definitivo. Pensate che per i bookmakers inglesi è molto più probabile il nome Mimmo per il Royal Baby della sua convocazione.


RINGRAZIAMENTI Ringrazio i miei genitori che mi sono stati vicini durante la lavorazione di questa guida e mi hanno sostenuto nei momenti più duri come quando si è bloccata la schermata sul primo piano di Giorgi Shermadini. Ringrazio tutti i giocatori della nazionale che hanno preso positivamente le loro presentazioni (non è vero, alcuni mi vorrebbero al fianco di Chamberlain). Non ho nient'altro da aggiungere. Buon Europeo a tutti! (nella speranza che mentre sto scrivendo non si faccia male qualcun altro)

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Ideato, scritto e curato da Raffaele Ferraro Grafica e impaginazione a cura di Gabriele Galluccio (MY-Basket.it) “Valutazioni” delle squadre a cura di Ivan Belletti (@ivanb83)


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