Cromie n째 00/2012
Foto di Giampiero Caminiti vincitore del contest di Camera Chiara del Mese di Gennaio 2013 Mosso Creativo
Editoriale di Gaetano Fisicaro
Cari lettori e Cari Soci, è con piacere che pubblico il numero 0 del mensile di approfondimento fotografico culturale, eventi e news, a cura del Gruppo Fotografico Camera Chiara. L’ obiettivo del mensile è quello di dare spazio ai giovani, tramite la sezione portfolio, nella quale ogni mese, conosceremo un autore diverso con il suo interessantissimo progetto. Nella sezione cultura, tratteremo i grandi maestri della fotografia, poichè la fotografia è anche cultura e sarà un modo per conoscere e approfondire questo aspetto. Il tutto sarà condito dalle News, e dagli Eventi, tramite quali vi segnaleremo le Mostre in corso, valorizzando soprattutto quelle locali e dei giovani; e i concorsi, per far arrivare a tutti la conoscenza di concorsi, per dare loro la possibilità di partecipare e mettersi in mostra. La foto di copertina è assegnata alla fotografia che vince il contest di Camera Chiara su facebook, alla seguente pagina: http://www.facebook.com/groups/159902857434261/#!/groups/169303279780115/ Buona Luce
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Periodico di Fotografia
Sommario
3 - Cultura
La Fotografia Sociale
Spazio Portfolio
8 - Andrea Adorno: Nitù Dekebi - Figli d’Africa
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Cultura La Fotografia Sociale La storia della fotografia sociale risale ai primi decenni che seguirono l’invenzione della fotografia. La fotografia sociale è una fotografia d’inchiesta e di comunicazione riguardante i problemi sociali. Si tratta di una fotografia militante il cui obiettivo è di testimoniare a favore delle vittime e di contribuire a risolvere i problemi che affligono la società. Le caratteristiche generali della fotografia ne fanno un mezzo privilegiato in materia di comunicazione sui problemi sociali sotto vari aspetti. Si può parlare di fotografia sociale sia attraverso una singola immagine di particolare impatto sia attraverso un reportage sociale di inchiesta fotografica. La realizzazione di un reportge sociale può essere un processo lungo, tranne nel caso in cui il fotografo intervenga a causa di un processo o evento storico particolare (guerre, rivoluzioni, alluvioni, terremoti, etc, etc). L’ideazione di un reportage sociale esige un importante lavoro preliminare di documentazione e di contatti, la sua realizzazione è alquanto complessa e dipende da diverse variabili (le situazioni, gli attori protagonisti, organizzazioni, e vittime), come anche la sua divulgazione vista la durezza degli argomenti trattati. E’ difficile classificare l’efficacia che può svolgere la fotografi sociale perchè è ogni volta diversa, a seconda dei problemi, del modo in cui le immagini sono adoperate e, ovvio, dalle persone che le guardano. La fotografia sociale svolge anche un ruolo di memoria nella misura in cui conserva il ricordo dei problemi e delle vittime. Ma speriamo sia anche testimone del progresso. Tanti sono i fotografi che negli anni si sono confrontati con la fotografia sociale, con dei reportage che sono rimasti nelle menti di ognuno che abbia osservato quelle immagini e ne sia rimasto colpito.
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Cultura
Una madre italiana con il suo bambino, New York, 1980 - Jaccob A. Riis
Il primo vero rappresentante della fotografia sociale è l’americano Jacob A. Riis (1849-1914) per l’importanza della sua opera e l’influenza da essa esercitata. Con le sue immagini raffiguranti la miseria di New York ha suscitato una presa di coscienza nei suoi concittadini e ha contribuito in modo decisivo alla nascita di politiche abitative e scolastiche nella città. Werner Bischof (1916-2954), a vent’anni, apre un atelier di moda e di disegno pubblcitario dedicandosi alla ricerca e all’espressione della bellezza, ma la guerra stravolge l’ordine delle sue priorità. Nel 1951 realizza, per il settimanale Life il suo lavoro sulla carestia in India, che resta ancora oggi il più famoso. La fotografia di una donna che mendica con il suo bimbo in braccio (foto a fianco) - “Babu, more cho” (“Signore moriamo di Fame”) - arriva a circolare persino nel Congresso americano, e sarà il motore che porterà al voto per un invio massiccio di grano in quella zona.
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Cultura
I Bambini dormono su una scala d’emergenza, New York, 1941, Weege
Weege (1899-1968), è un altro grande esponente della fotografia di genere. Conosce sin da bambino la terribile condizione della vita delgi immigrati. Per oltre vent’anni fotografa la vita notturna di New York: i bassifondi, i drammi, i criminali, gli abbandonati e i diseredati. Weege è il fotografo dei fatti di cronaca più scabrosi e piccanti, ma è anche testimone della miseria, capace di piangere mentre scatta alcune fotografie.
Dose di Cocaina, Brooklyn, 1992, seire Cocaine True, Cocaine Blue, Eugene Richards
Eugene Richards (1944), laureato in Letteratura e Giornalismo, studia fotografia presso il Massachuttes Institute of Technology. Il suo punto di partenza è la diffusione del problema della droga negli USA, che coinvolge direttamente o indirettamente, un gran numero di persone ed è all’origine di innumerevoli delitti, problemi di salute, fallimenti scolastici e povertà.
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Campo di Rifugiati, Angola, 2002, Francesco Zizola
Cultura
Francesco Zizola (1962), nato in Italia, si occupa in un primo tempo di moda e pubblicità, per poi dedicarsi interamente al fotogiornalismo. Dal 1992 realizza, insieme all’UNICEF, una serie di reportage sullo sfruttamento dei bambini nel mondo, in paesi in cui l’infanzia è in pericolo e dove i diritti dei bambini sono negati (Brasile, Bangladesh, Angola, Sierra Leone, Sudan, Burkina Faso, Cina, etc, etc).
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Spazio Portfolio
Andrea Adorno
Nitù Dekebi - Figli d’Africa Abbiamo deciso di iniziare questo spazio Portfolio, con un Socio Fondatore di Camera Chiara, ma prima di tutto un amico, nonchè fotografo dotato di elevata sensibilità, come le sue stesse immagini dimostrano. Andrea Adorno, classe ‘74, è vero fotografo di volti, di sguardi e di storie. Per lui luce e tempo sono incognite di una vita che ci passa accanto. In questo lavoro ci insegna a riflettere, a cercare quel senso di unione con l’altro.
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Spazio Portfolio
- Quando inzia la tua passione/interesse per la fotografia? Avrò avuto 12/13 anni quando, un giorno di Maggio, chiesi a mio padre la sua Zenit-E. Dovevo, insieme ad altri miei compagni di classe, preparare un articolo su una vecchia chiesa abbandonata del mio paese. Quel giorno nacque il mio amore per la fotografia.
- Qual’è il genere fotografico che preferisci o con il quale trovi maggiori affinità? Mi sento molto attratto dal Reportage e dallo Street, probabilmente per il significato di ricerca sociale che attribuisco alla fotografia. In quest’ottica farei rientrare fra i mie generi fotografici preferiti anche il ritratto ambientato e l’ambiente considerato quale scenario naturale invaso più o meno vistosamente dall’uomo o dalle sue tracce.
- Quanto tempo dedichi alla fotografia? Tutto il tempo possibile
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Spazio Portfolio
- Da dove nasce il tuo progetto “Nitù Dekebi”? e per quale motivo? Nitù DeKebi è un progetto nato nel settembre 2010 grazie allo spirito amicizia e di rispetto che ho instaurato con la comunità islamica di Bergamo. In questo reportage ho voluto testimoniare la festa dell’Eid al-Fitr che segna la fine del Ramadan, mese di digiuno nel mondo islamico.
- Quali sono per te i fotografi che riconosci come punti di riferimento? Per citarne solo alcuni… Ferdinando Scianna, Mario Giacomelli e i mostri sacri Elliot Erwitt, Robert Capa ed Henri Cartier-Bresson.
- Progetti per il futuro? Il progetto (e la speranza) è quello di ampliare sempre più i miei orizzonti in termini di crescita e di condivisione.
- Come vedi la fotografia oggi? Credo fermamente che la fotografia oggi stia vivendo un periodo d’oro. Con questa mia affermazione non intendo riferirmi alla tecnologia ed al business che ne consegue ma al suo esatto opposto. Noto, con grande piacere, un ritorno al concetto classico di fotografia dove ci sia posto per pellicole, esposimetri e telemetri e dove, soprattutto, assume una importanza centrale l’errore non considerato più come una “bestia da evitare” ma un punto da cui ripartire.
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Spazio Portfolio
Foto di Andrea Adorno Š Riproduzione riservata
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Spazio Portfolio
Foto di Andrea Adorno Š Riproduzione riservata
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Spazio Portfolio
Foto di Andrea Adorno Š Riproduzione riservata
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Spazio Portfolio
Foto di Andrea Adorno Š Riproduzione riservata
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