CROMIE ISSUE #1

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ISSUE #1


Foto di Gaetano Fisicaro vincitore del contest di Camera Chiara del Mese di Settembre 2013 Fotografare Attraverso

Editoriale di Gaetano Fisicaro

Cari lettori e Cari Soci, eccoci al numero 1 di Cromie. Stanno succedendo tante cose in questo periodo, sia positive che negaive. Gli obiettivi che ci stiamo ponendo sono veramente tanti e speriamo nella loro realizzazione. Oggi la fotografia assume come non mai un momento di importanza rilevante nella conoscenza e nella narattiva di ciò che accade nel mondo, da davanti al portone di casa fino agli angoli più remoti del mondo. Ma qual’è l’uso reale di quello che si fa con la fotografia? Perchè scattiamo certe immagini? Cosa Vogliamo dire? Cosa vogliamo dimostrare? Ecco prima di prendere la macchina fotografica in mano e scattare miriadi di immagini che finiranno nel cestino del nostro PC, pensiamo a quello che stiamo per fare.... A voi la riflessione!!! Buona Luce!!!

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Periodico di Fotografia

Sommario

3 - Cultura

Storia della macchina fotografica (parte 1) di Toti Adorno

Spazio Portfolio

10 - Raffaello di Lorenzo: Trapped dreamer

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Cultura

Storia della Macchina fotografica di Toti Adorno

Gli articoli che saranno pubblicati in “Cromie” per la storia della fotografia e degli apparecchi fotografici vogliono essere un omaggio ai pionieri della fotografia che ,con passione e sacrificio (spesso anche economico), hanno permesso a noi , fotografi del III millennio, di ottenere stupende fotografie con un semplice “click”. Ma quanta fatica, studi di chimica, progettazioni ottiche e meccaniche con inevitabili delusioni e dissesti economici, per arrivare al semplice “click”. Sarà opportuno parlarne un po’, anche se molto brevemente per problemi di spazio, al fine di rendere la giusta gloria ai nostri. E non si può cominciare se non che parlando di Niépce, Daguerre e Talbot. E’ a “questi” tre signori ,infatti, che si deve l’invenzione della fotografia anche se a quei tempi ( siamo nella prima metà dell’ottocento) il concetto di fotografia era un po’ diverso. I nostri “tre”, ciascuno per la sua parte, diedero inizio alla grande avventura ; conosciamoli meglio : Joseph Nicephore Niépce è stato l’autore della prima fotografia in assoluto che rappresentava il cortile di casa sua visto dalla finestra ; una foto appena abbozzata, ma è la prima rappresentazione ,con mezzi meccanici, della realtà. Il vero problema era il fissaggio per stabilizzare l’immagine che non era duratura e quindi di poca utilità. Dopo tempo e vari tentativi con bitume di giudea ( un particolare tipo di asfalto), lavaggi in olio di lavanda e lastre di peltro riuscì , anche se non del tutto, a fissare una immagine positiva; ma il processo era lungo e farraginoso : poco pratico per essere perseguito. L’apparecchio usato era una semplice scatola di legno, con un obiettivo ( se così si può chiamare) ed un buco ricavato nel frontale della scatola che faceva da otturatore. Louis Jacques Mandè Daguerre sulla scia dei risultati ottenuti da Nièpce (con cui collaborò per qualche anno) riuscì ad ottenere una immagine “fotografica” su una lastra di rame perfettamente lucidata e ricoperta da un sottile strato d’argento, assoggettata ad esalazioni di iodio e quindi pronta per l’esposizione alla luce ; successivamente erano i vapori di mercurio a fare il resto con lavaggio finale a base di acqua salata. Il procedimento così descritto era anch’esso lungo e costoso , ma alla fine , l’immagine fotografica veniva fuori anche se con qualche inconveniente: tempi di esposizione troppo lunghi e immagine che appariva sulla lastra stessa, in pratica senza negativo , e quindi con impossibilità di ulteriori riproduzioni : comunque era nata la dagherrotipia! Il problema dei tempi lunghi , che non permettevano di riprendere scene in movimento, fu risolto in parte grazie alla progettazione di un obiettivo con una grande apertura ( f/3,6) da


Cultura

parte del matematico J. Petzval ed alla sua realizzazione ad opera di P.V. Voigtlaender titolare della mitica fabbrica tedesca di strumenti ottici che già operava dal 1756 a Vienna e che ha prodotto eccellenti fotocamere sino ai giorni nostri. A William Henry Fox Talbot è attribuito il merito di aver prodotto ,per primo, il procedimento fotografico come è inteso oggi , prima che intervenisse il digitale a stravolgere il modo di fotografare. Era Talbot uomo di grande cultura , eclettico studioso delle più svariate discipline. Il sistema negativo/positivo ,ancora oggi in uso anche se molto perfezionato e semplificato, è stato una sua invenzione : un foglio di carta immerso in una soluzione di nitrato d’argento veniva asciugato e quindi sistemato nell’apparecchio fotografico ; dopo l’esposizione trattato con bromuro di potassio . Il negativo così ottenuto veniva messo a contatto con un altro foglio di carta (che faceva da positivo) anch’esso trattato con cloruro d’argento e quindi esposto alla luce : era nata la calotipia. E gli apparecchi fotografici ? poco più che scatole di legno ad incastro, allungabili per la messa a fuoco. Siamo attorno al 1850 e la storia è ancora lunga ed interessante!

Joseph Nicephore Niépce

Louis Jacques Mandè Daguerre

William Henry Fox Talbot


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Spazio Portfolio Raffaello Di Lorenzo Trapped Dreamer

Nel numero di questo mese andiamo a conoscere Raffaello Di Lorenzo e il suo progetto Trapped Dreamer. Raffaello giovane fotografo e insegnante di fotografia, presso La Bottega dell’Immagine, si presenta con uno dei suoi progetti più intimi, in cui amore e dolore si uniscono per una miscela di emozioni e sentimenti che entrano nella mente dello spettatore e lo trasporta all’interno fino a metterlo nei panni dell’autore. Gli abbiamo rivolto le nostre domande per conoscerlo meglio. (www.raffaellodilorenzo.com)

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Spazio Portfolio

- Quando inzia la tua passione/interesse per la fotografia?

Essendo appassionato di trekking andando in montagna, poi visto il peso crescente dell’attrezzatura da buon “diversamente attivo” ho smesso di andare in montagna.

- Qual’è il genere fotografico che preferisci o con il quale trovi maggiori affinità? Il ritratto in tutte le sue forme.

- Quanto tempo dedichi alla fotografia?

Essendo una mia passione e anche il mio lavoro praticamente tutto

- Da dove nasce il tuo progetto “Trapped Dreamer”? e per quale motivo?

Nasce da esigenza prettamente egoistica, quella di affrontare, protetto da una macchina fotografica, la malattia di mia madre, malata di Alzheimer da cinque anni. E’ una malattia che causa un totale stravolgimento dell’universo relazionale dell’ammalato come conseguenza delle limitazioni che derivano dal progredire della malattia. Ingabbiata in se stessa, separata dagli altri, impossibile da raggiungere. Ben diversa dalle foto del nonnino un po’ rimba ma tanto simpatico che si vede in giro. Una delle volte che sono andato a trovarla mi son portato la macchina fotografica in poco più di mezz’ora ho fatto tutti gli scatti. Non ha nessuna pretesa artistica, nessuna ricerca, è stato una valvola di sfogo, un urlo, una necessità quasi fisica. Ci son voluti mesi prima che trovassi la forza di elaborarle, ancora adesso faccio molta fatica a convivere con queste foto.


Spazio Portfolio

- Quali sono per te i fotografi che riconosci come punti di riferimento? Nel tempo ce ne sono stati diversi e cambiano con una certe frequenza. Un evergreen per me è Erwin Olaf, insuperabile. Oltre a lui, recentemente, Himitsuhana, Guim Tiò Zarraluki, Andreas Harnemo, Tejal Patni e Franco Fontana.

- Progetti per il futuro?

Un libro-manuale tratto dall’esperienza nell’insegnamento della fotografia. Insegnare fotografia è qualcosa che mi riempie di soddisfazione. Contribuire ad accrescere qualcun altro è sempre un grande privilegio.

- Come vedi la fotografia oggi?

Che domanda difficile, è un periodo strano, di profondi mutamenti. La f otografia la vedo benissimo come vedo benissimo la postproduzione. Sono i fotografi o coloro che si eleggono a difensori della “vera e pura” fotografia che vedo peggio. Come disse Franco Fontana:”[...] avere la Mont Blanc non serve a scrivere la divina commedia.” :)!


Spazio Portfolio

Foto di Raffaello di Lorenzo Š Riproduzione riservata


Spazio Portfolio

Foto di Raffaello di Lorenzo Š Riproduzione riservata


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Foto di Raffaello di Lorenzo Š Riproduzione riservata


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