Rivista20 N° 0 - settembre 2012 Mensile di arte e cultura
CULTURA nelle 20 REGIONI ITALIANE
1° CONCORSO INTERNAZIONALE DIGITAL-ART
GALLERIA ARIELE sabato 15 settembre, ore 18.00 Via Lauro Rossi, 9c Torino espongono:
ROSSELLA FAVA - SILVIU TANASA MICHELE CIARDULLI - DOMENICO CARICASULO Edito dal Centro Culturale ARIELE
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ROSARIA DI DIO fotografie digitali
“L oggetto da collezione perde il suo valore d uso, ed acquista il suo valore di scambio” H. POMIAN
“I GIOIELLI DEL TEMPO”
Rivista 20 MENSILE DI INFORMAZIONE CULTURALE
Direttore responsabile: Nicoletta Balani
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Caporedattore: Giovanna Alberta Arancio Art director: Gianguido Oggeri Breda Redazione: Paolo Durandetto Giuseppe Drammi Valentina Savastano Virgilio Patarini Barbara Vincenzi Emanuela Romano Michele Govoni Angelo Andriuolo Ilario D’Amato Annamaria Parlato Maria Arcella Impaginazione: Silviu Tanasa Segreteria: Rosaria Di Dio ----------------------------------------------------------
Foto Rosaria Di Dio
Rivista20 del Centro Culturale Ariele Presidente: Enzo Briscese Vicepresidente: Giovanna AlbertaArancio
----------------------------------------------------* PIEMONTE * LOMBARDIA * LIGURIA * VALLE D’AOSTA * VENETO * TRENTINO ALTO ADIGE * FRIULI VENEZIA GIULIA * EMILIA ROMAGNA * TOSCANA * UMBRIA * MARCHE * MOLISE * LAZIO * ABRUZZO * PUGLIA * BASILICATA * CAMPANIA * CALABRIA * SICILIA * SARDEGNA
PRESENTAZIONE DELLA RIVISTA
ENZO BRISCESE - Presidente Centro Culturale Ariele Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore e ha alla base una esperienza artistica maturata in molti anni di lavoro. Questa struttura ha lo scopo di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. A tal fine intendiamo.coinvolgere per ogni regione gli Assessorati alla Cultura offrendo a ciascuno uno spazio gratuito dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chiunque sia interessato di avere un agevole punto di riferimento in ogni regione italiana circa le opportunità culturali istituzionali e private (gallerie d’arte, associazioni culturali, artisti): d’altra parte la nostra iniziativa si mette a disposizione degli Assessorati locali come strumento di supporto, stimolo, visibilità e cassa di risonanza di ogni loro progetto. La Rivista che stiamo costruendo si avvale di mezzi adeguati che ridefiniamo approntando rubriche specifiche e inserzioni su richiesta con cadenza mensile (, inoltre facciamo sapere che il periodico avrà una cadenza mensile). NICOLETTA BALANI - Direttore responsabile Rivista20 Il mondo dell’arte concepito attualmente è obsoleto . La frammentazione delle numerose realtà artistiche spesso in competizione e conflitto tra loro provoca solo un ulteriore impoverimento a discapito dell’arte stessa. L’artista è sempre più spesso in balia di una moltitudine di iniziative molto onerose e poco oneste e la divisione in piccole realtà locali non facilita certo una una diffusione e conoscenza della propria opera. Questo non vuol significare un livellamento mentale; anzi è un invito alla discussione all’interno di una rivista creata proprio per dare spazio a nuovi orizzonti. Il formato digitale permetterà una vasta e rapida circolazione ovunque. Gli artisti, i critici, i curatori, i galleristi, le associazioni potranno così avere un valido strumento di supporto per segnalare, condividere e promuovere idee ed iniziative e permetterà di far circolare e conoscere rapidamente le realtà artistiche contemporanee. Questo vuole essere la “Rivista20”, uno mezzo sinergico valido per la diffusione dell’arte.
REGIONE
PIEMONTE Assessore Michele Coppola Promozione delle attività culturali Da molti anni la Regione Piemonte riserva una particolare attenzione al sostegno dell’arte in ogni sua espressione, prevedendo un’articolata serie di interventi che vanno dall’assunzione diretta di progetti espositivi, al sostegno in forma di contribuzione a Enti, Istituzioni e Associazioni sia per lo
svolgimento della loro attività ordinaria, sia per la realizzazione di specifici progetti, iniziative e manifestazioni. Inoltre, nel corso degli anni sono state attivate importanti collaborazioni, con istituzioni e associazioni particolarmente attive sul territorio regionale, con un ruolo preminente e ricono-
Evento del mese Curioni Lorenzo (Alzate Brianza, 1951) inizia come autodidatta dipingendo paesaggi ed angoli suggestivi. Successivamente frequenta diversi corsi tra i quali quello di pittura e di nudo tenuti dal Prof. Angelo Bellini. Partecipa a diverse mostre e concorsi. Dall’inizio degli anni duemila il suo interesse è rivolto soprattutto verso il paesaggio metropolitano. “E’ un mondo pittorico particolare quello di Lorenzo Curioni, una ricerca espressiva dove emozioni e aspirazioni si coniugano perfettamente.
sciuto nella promozione e gestione di eventi artistici e culturali. Negli ultimi anni sono sono state promosse eterogenee attività espositive realizzando progetti di indubbio valore scientifico e documentale che spaziano dalle personali dedicate ai Maestri piemontesi, alle grandi mostre tematiche sino alle collettive di giovani artisti. Complementare al sostegno delle attività espositive, è poi la promozione di altre tipologie di attività culturali, tra cui assumono particolare rilievo i convegni, i seminari, gli studi e le ricerche prevalentemente di area umanistica riferita a letteratura, storia, filosofia, pedagogia, psicologia e dialogo
GALLERIA
ARIELE
Sarka Mrazovà, “Paesaggio incantato della mia infanzia”, 2012, acrilico su tela cm 100 x 80
Prosegue con grande successo nella nuova sede di Torino, Via Lauro Rossi, 9c la mostra di SARKA MRAZOVA’ QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DEL PIEMONTE, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
D
presenta
DAL DECLINO CONCETTUALE AL RIGORE DEL SENSO
espongono: ROSSELLA FAVA MICHELE CIARDULLI DOMENICO CARICASULO SILVIU TANASA dal 15 al 29 settembre 2012 inaugurazione sabato 15 settembre, ore 18.00 Via Lauro Rossi, 9c Torino
1° concorso Digital- Art
Il progetto consiste nell'organizzazione di un concorso internazionale di Digital Art rivolto a tutti gli artisti, di qualsiasi età e nazionalità e prevede la progettazione di un’opera inedita realizzata: 1. partendo da una fotografia riguardante una delle immagini dei cortili di Torino, messe a disposizione dall’organizzazione. 2. costruendo l’immagine in piena libertà stilistica, tecnica e di soggetto. Nel primo caso l’opera verrà concepita tenendo conto di una sua reale collocazione nel contesto urbano torinese, creando una stretta interazione tra l’artista e la realtà locale. Nel secondo caso l’artista potrà lavorare lasciando libero spazio alla propria fantasia e creatività scegliendo liberamente il soggetto da realizzare. Il concorso prevede la selezione di sei opere finaliste da parte di una giuria internazionale qualificata e l'assegnazione di premi in denaro ai vincitori. I lavori presentati parteciperanno ad un evento espositivo organizzato nelle sale del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, dove avrà luogo l’esposizione delle migliori cinquanta opere, stampate in alta definizione e la proiezione video di tutti i progetti ammessi. L’organizzazione prevede la creazione di un catalogo contenente le illustrazioni delle 100 opere pre-selezionate, i testi critici di esperti del settore e la pubblicazione delle opere sul sito internet del Centro Culturale. Il coinvolgimento di istituzioni, fondazioni, artisti, critici, curatori, gallerie a livello internazionale e l'adeguata promozione e diffusione saranno garanzia di prestigio e risonanza mondiale per la città di Torino e la Regione Piemonte.
L’opinione di Giovanna Arancio Come occhi nel sole L’estetica della transavanguardia italiana e della bad painting occidentale data ormai più di trent’anni. C’è stato un deciso rimescolamento a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta. A fine secolo ha imperversato la poetica oggettuale come connotazione rilevante della cosiddetta “arte visiva internazionale” e come ‘figlia’ a tutti gli effetti del sistema occidentale delle arti. In questa epoca globalizzata ha ancora senso parlare nei termini di “sistema occidentale delle arti?” Forse sì. Non dimentichiamo che l’arte indigena (specie africana) non è affatto inscrivibile, con i suoi rituali e la sua vita autoctona tradizionale (che continua a sopravvivere), all’interno del grande circuito: non è né capita né richiesta. Come occhi nel sole: è un’arte scomoda e non è solo questione di pubblicità. Se ne nega la vista, c’è apertura solo se essa è appetibile alla nostra èlite. In altri termini entrano gli artisti talentuosi che si formano o attraversano i nostri percorsi artistici. Sono innumerevoli gli esempi; eccone solo alcuni tra i più conosciuti: Kingelez e Samba (Zaire), Bouabré (Costa D’Avorio), Kentridge (Sudafrica)… Un altro motivo di non integrazione – per ora – è dato dall’accesso “all’etnico” secondo riduttive logiche turistiche che i locali avvertono e a cui si prestano volentieri per ragioni comprensibili. Sono pertanto artisti (Kakuhiw, Tjapaljrri …) che adattano alcuni temi, la
qual cosa non è deplorevole essendo comunque comunicazione. Il problema è un altro. Contaminazione è un termine storicamente determinato e tuttora operante nei nostri codici ma dimostra di essere delimitato così come il concetto di globalizzazione in campo artistico presenta aspetti ancora difficili da focalizzare.
ENZO BRISCESE PRESENTA
PERIFERIE URBANE
PAESAGGI URBANI METAFISICI DAL 30 LUGLIO AL 31 AGOSTO 2012 CENTRO CULTURALE ARIELE - SALA ESPOSITIVA Orario: tutti i giorni h 10-13 / 17-20
E V A REGUZZONI
“PASSIVIA” - acquarello su carta - cm 80X8O
“CUBI-PASS” - acquarello su carta - cm 90x90
“CUBILINEA” - acquarello su carta - cm 80X8O
“CUBI-VIA” - acquarello su carta - cm 90x90
Galleria ARIELE Arte Contemporanea Lauro Rossi, 9/a Torino e-mail: galleriariele@gmail.com
QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DEL PIEMONTE, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
PAOLO DURANDETTO
“serie dedicata alla catastrofe di Fukushima” Personale presso la galleria di Emma Infante via Des Ambrois 2 a Torino
REGIONE
LOMBARDIA Assessore Valentina Aprea Dopo i writers lumbard, arrivano i writers in concorso Chissà se al concorso dedicato ai giovani writers parteciperanno anche i writers padani che hanno lasciato la scritta anti-Monti sul muro dell’Ippodromo di Varese? Chissà. Un’iniziativa, quella del concorso, che è stata promossa dall’Associazione culturale WgArt.it, in collaborazione con il Comune di Varese e con il patrocinio di Regione Lombardia Cultura, Provincia di Varese, Varese Land of Tourism, Ordine degli Architetti PPC di Varese, Eco Museo Prealpino e Ufficio Scolastico Provinciale, promuove per il primo weekend di marzo un inedito “talent scounting”: un concorso rivolto a giovani artisti, writers,
“muralisti”. Nata da pochi mesi per iniziativa di Ileana Moretti, Ugo Danesi, Paola Marras, e Verena Merli, professionisti in vari settori tra architettura, fotografia e cultura, uniti dalla passione per le arti visive, l’associazione culturale WgArt. it ha indetto un bando di concorso per la realizzazione di disegni, murales, scritte ottenute con qualsiasi tecnica grafica pittorica, con tema “Divenire e futuro. L’Italia dei giovani, un paese in cammino”. Il bando si rivolge a giovani tra i 16 e i 35 anni, singoli o, come capita spesso in ambito di writing arts, gruppi, con lo scopo di promuovere la creatività e offrire momenti
di partecipazione e di visibilità ai giovani artisti. ”Il sostegno alle forme d’arte più vicine ai giovani è una scelta ben chiara dell’amministrazione comunale – afferma il sindaco Attilio Fontana. – Grazie ad Evento Zero, concorso di arte urbana promosso da WgArt. it, si possono comprendere meglio la writing arte in tutte le sue implicazioni nel contesto della città contemporanea. Piazza Repubblica si trasformerà in un luogo-laboratorio aperto alla sperimentazione”. La collaborazione del Comune di Varese all’iniziativa è espressa anche dalle parole dell’Assessore Longhini: “Un evento davvero innovativo per Varese che porta in piazza l’arte, accompagnata da altre discipline come la musica e la danza. Il messaggio culturale che intendiamo lanciare con questa manifestazione è molto semplice, ma fondamentale: vogliamo far capire la netta differenza che c’è tra chi imbratta i muri e gli edifici pubblici e privati – attività da biasimare sempre – e chi invece legalmente esprime attraverso la street art la propria personalità, che invece va sostenuto e valorizzato. Invitiamo pertanto i giovani varesini a partecipare a questa due giorni che non mancherà anche di vivacizzare il centro della nostra città”. A raccogliere l’invito di WgArt.it anche Provincia di Varese e l’Agenzia del Turismo.
Virgilio Patarini, “Fiori di cemento�, 2010, tecnica mista su tela, cm 80 x 120
In permanenza opere dei maggiori artisti contemporanei
Galleria Zamenhof - Via Zamenhof 11, Milano - galleria-zamenhof@gmail.com
Martedì 18 settembre 2012 si apre alla Galleria Schubert di Milano in via Fontana 11 la mostra retrospettiva di Bobo Piccoli, con opere prevalentemente del periodo degli anni settanta. La Galleria Schubert dedica una piccola rassegna di opere per ricordare la figura artistica di Bobo Piccoli (Milano, 28 gennaio 1927 Milano, 9 settembre 1981). Bobo (Augusto) Piccoli nasce a Milano nel 1927. Una famiglia di intellettuali quella di Piccoli che ha consentito a Bobo di frequentare intellettuali e artisti fin dalla più tenera età. Dal 45 fino al 1951 frequenterà l?Accademia di Belle Arti di Brera studiando pittura e affresco con Achille Funi, Carlo Carrà e Aldo Carpi. Nel 1946 aderisce al Manifesto del Realismo, conosciuto anche come Oltre Guernica. Negli anni cinquanta inizia a collaborare con architetti e designers. Si dedica ad una ricerca sulla sintesi delle arti. Negli anni sessanta la sua pittura si rivolge verso toni più chiari; in questo periodo inizia ad usare l’acrilico. La natura schiva dell’artista e la sua prematura scomparsa hanno fatto sì che le testimonianze del suo lavoro siano prevalentemente collocate in collezioni pubbliche, come la collezione Boschi Di Stefano, o in spazi pubblici come la piazza di Cislago o nel il pavimento in marmo policromo del seicentesco Palazzo delle Stelline in Corso Magenta a Milano. Vernice martedì 18 settembre dal 18 settembre al 12 ottobre orari: da martedì a venerdì 11~19; lunedì 15~19 chiuso sabato e domenica
L’opinione d i Vi r g i l i o P a t a r i n i
P O S T - AVA N G U A R D I A C’è un’eredità che giace da molti anni in attesa di qualcuno che se la prenda. Una straordinaria, problematica, contraddittoria eredità. Un’eredità che si è andata accrescendo generazione dopo generazione, nel corso di quasi tutto il Novecento, poiché ogni nuova generazione rinnegava il lascito della generazione precedente e cercava altrove la propria fortuna. Così decennio dopo decennio tale eredità cresceva a dismisura. . Una eredità in cerca di eredi: l’eredità dell’Arte del Novecento. Ma più passa il tempo più la faccenda si complica. E certi lasciti rischiano di apparirci una inutile paccottiglia da robivecchi. Credo che oggi, dissolto il miraggio del nuovo a tutti i costi e smaltita la sbornia delle Avanguardie, uno dei compiti che attende l’artista “post-moderno” sia quello di elaborare una “koinè”, che attinga a vocaboli, sintassi e regole grammaticali di diversa provenienza, soprattutto di matrice novecentesca, e che sia in grado di contaminare e far conflagrare almeno alcuni degli universi di segni che le varie Avanguardie hanno creato nel corso del secolo scorso e che ci hanno lasciato come eredità... Non tutti nel panorama dell’arte contemporanea brancolano alla ricerca di improbabili novità e trovate da avanspettacolo da dare in pasto ai mass-media. (Già. L’Avanguardia oggi si è mutata in Avanspettacolo mass-mediatico). Molti ce ne sono che lavorano nella giusta direzione. Eppure la sensazione generale che si ha leggendo riviste specializzate, cataloghi di mostre, recensioni, interventi critici, ma anche solo ascoltando semplicemente il chiacchieric-
cio di tanti addetti ai lavori... la sensazione generale, dicevo, è che si continui ad ignorare l’eredità di oltre un secolo di ricerca continuando a cercare la trovata estemporanea. “Continua a stupirmi che per avere successo è necessario stupire”, dice Enzo Cannaviello (vedi “Arte”, n° 397, pag.106). Siamo d’accordo. A me pare che molto spesso si confonda l’efficacia di comunicazione mass-mediatica di un eventuale “messaggio” con la validità assoluta dell’opera d’arte. L’opera d’arte non può essere ridotta al messaggio. L’arte non è solo comunicazione. E soprattutto non è comunicazione “univoca”. Così siamo vittime di una sorta di illusione ottica: accecati da vacui fenomeni di superficie (che tuttavia hanno spiccatissima visibilità), sottovalutiamo realtà decisamente più di sostanza e storicamente, forse, più rilevanti. Sono molti gli artisti che, come quelli presenti, vanno nella direzione di una ricerca strutturata, articolata, ricca di rimandi e contaminazioni e lo fanno con grande abilità e consapevolezza. Tuttavia non hanno i riflettori puntati addosso, e per questo risultano quasi invisibili. Quasi invisibili ma operanti. Come formichine costruiscono l’arte del futuro, mentre le cicale rilasciano interviste. Poi un giorno i riflettori si sposteranno, le telecamere della storia dell’arte faranno una carrellata sul panorama di questo inizio di secolo e balzerà agli occhi di tutti un grande, prodigioso formicaio: l’arte del futuro sarà lì, e ci sembrerà essere sbucata dal nulla. Credo che oggi sia l’inizio di quel giorno.
TINA PAROTTI galleria via Buscate, 25 - 20020 Arconate (MI) tel# +39 3382105247 - fax# +39 1782702731 tinaparotti@tinaparotti.com - www.tinaparotti.com skype: tinaparotti
Luigi Paolo FINIZIO
ELOGIO DELL’ASTRATTISMO
Cos’altro può fornire un campo di assoluta libertà visiva, come può farlo nelle realtà del visibile, dei linguaggi visivi, il campo sempre disponibile ed incondizionato delle forme astratte? Le forme che ci rendono iconico l’aniconico, che ci dispongono all’invisibile tramite il visibile, che attraverso l’attenzione raccolta e consapevole dello sguardo possono volgerci alle traiettorie più nette del pensiero, come alle pieghe più involute dell’inconscio?….A fronte del corrente dominio ostensivo dell’immagine visiva, del suo mediato livellamento, la tante volte sollevata ermeticità dell’astrattismo, il suo necessario bisogno di commento risulta proprio il migliore antidoto immaginativo, l’idonea condizione a far sì che l’immagine torni a corroborarsi di pensiero, a stimolare il pensiero.
REGIONE
LIGURIA Assessore Angelo Berlangieri
Cultura e spettacolo, assessore Berlangieri: ”Circa 300 mila euro per i teatri liguri”
Genova. Duecentonovantamila euro di finanziamenti a favore dei teatri liguri. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al turismo, cultura e spettacoli, Angelo Berlangieri per favorire soggetti privati che operano nell’ambito delle attività teatrali con stagioni stabilizzate, ma che non godono di finanziamenti istitu-
zionali. Sono esclusi infatti da questo provvedimento il Teatro Stabile di Genova, il Teatro dell’Opera Carlo Felice, il Teatro della Tosse, l’Opera Giocosa di Savona e l’Orchestra Sinfonica di Sanremo. “L’obiettivo – spiega l’assessore Berlangieri - è quello di aiutare una serie di soggetti che operano nel mondo della cultura ad avere
una boccata di ossigeno. Vista la situazione particolarmente difficile abbiamo deciso di dare un segnale di attenzione ad un mondo che non va abbandonato, perche investire nella cultura vuol dire mantenere la capacità di pensare e di progettare per il futuro”. I finanziamenti della Regione non potranno essere superiori al 50% del costo delle singole attività. Le domande devono essere presentate entro 20 giorni dalla pubblicazione del bando sul bollettino ufficiale della Regione Liguria.
Galleria ANTIGONE Direzione artistica CLAUDIO MARCIANO
Arte antica e moderna da tutto il mondo, sculture e pitture.
Spazio disponibile per allestimenti di personali e collettive, su selezione. Operte in permanenza dei seguenti artisti: Briscese Enzo, Fiorini Felice. Marciano Claudio, Raffaele Capuana, Sante Battaglia. Angela Merli, Claudine Poinsard, Giglioli Marco, Chiappalone Saverio, Sergio Longhi, Normanno Locci.
Via castello, 46 - 18035 - Dolceacqua - (Imperia) tel. 0184.20 69 69 mail: marciano.claudio@libero.it www.claudiomarciano.altervista.org
Gianguido Oggeri Breda mostra personale
serie - “tra sogno e inquieto�
L’opinione d i Va l e n t i n a S a v a s t a n o Cosi’ sognano i bambini Lara ha rappresentato e raffigurato il mondo onirico del bambino con tale realismo e verita’ da colpire,nell’adulto il fanciullino che è in noi (Giovanni Pascoli). L’appartenenza a questa caotica civilta’ dei consumi,oberata ed annichilita dalla corsa al benessere materiale,ha dimenticato la serenita’ dell’infanzia .La gioia pura dello scoprire un giocattolo,di accarezzare una bestiola,immergersi in un prato in fiore,di addormentarsi ,cullati da un mormido peluches. Questa gioia accantonata,dimenticata,sommer sa dall’assillo quotidiano della meritocrazia,in ufficio tra gli amici in famiglia. Lara è un adulto che non ha dimenticato i sogni ed i giochi dell’infanzia. Li ha coltivati con amore,da bambina,e arricchiti grazie alla sua natura meditativa,li ha coltivati e raffigurati nella sua vita artistica particolarmente nella sua lunga permanenza nel mondo Disney, ma non solo.
Ha maturato in modo ottimale la capacita’ di trasferire nel colore, nelle immagini ed offrire all’adulto esausto di oggi,finestre aperte su quel mondo infantile che, ognuno di noi,pensava di avere,oramai,sepolto per sempre. La sua pittura sembra quasi –inconsapevole-,in realta’ è il risultato di ricerche e regole apprese durante la sua carriera artistica,è frutto di continue sperimentazioni. Attraverso la sua arte avviene un contatto diretto,concreto con la realta’,in questo modo l’anima viene liberata da ogni pressione e la sua pittura diventa un sogno nella realta’.Ecco perche’ Lara piace ai giovani ma, soprattutto ,all’uomo maturo.Si scopre un nuovo motivo per respirare a pieni polmoni,per allontanare, almeno per qualche minuto,le scorie dei pensieri quotidiani e consumistici e rendersi conto che,esiste ancora,in ognuno di noi,una base di serenita’ e giocosita’ su cui costruire un futuro meno aberrante.
REGIONE
VALLE D’AOSTA Assessore Viérin Laurent THÉÂTRE ET LUMIÈRES Luci e suoni sulla facciata del Teatro romano di Aosta Nei lunedì che si alterneranno tra i mesi di luglio e agosto (eccetto il 23/7 spostatoa martedì 24/7), sarà l’emozione e la meraviglia delle luci e dei suoni a ipnotizzare gli sguardi degli spettatori nell’area archeologica. Ogni serata proporrà al pubblico più spettacoli della durata di quindici minuti dove, in perfetto sincrono, musiche e fasci luminosi di diversa intensità permetteranno di richiamare alla mente la storia del monumento. Il primo spettacolo è previsto alle ore 21.30 e verrà ripetuto ogni 30 minuti fino alle 23.00, ora d’inizio dell’ultimo spettacolo. Organizzato dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta nell’ambito delle iniziative di valorizzazione e promozione dei beni culturali programmate per la stagione estiva 2012 l’evento, di grande suggestione, ripercorrere concettualmente la storia e gli antichi fasti del monumento, enfatizzandone il valore estetico e rivelando progressivamente la struttura architettonica.
FESTIVAL DEL MEDIOEVO IN VALLE D’AOSTA 21-23 settembre 2012
Un festival annuale in cui l’assoluto protagonista è il periodo Medievale analizzato in ogni suo aspetto: storico, politico, religioso, culturale ed artistico. Questa terza edizione, si pone l’obiettivo di restituire alla storia un posto di rilievo nella percezione della società e nell’opinione pubblica e di mettere in comunicazione la comunità scientifica ed il pubblico degli appassionati in un evento unico in cui verranno proposti incontri culturali e musicali, visite guidate e dibattiti articolati intorno al tema prescelto: “Magia e stregoneria nel Medioevo”.
PIERLUIGI VURRO mostra personale
Lavora con tratto sicuro e pennellata esperta ogni dinamica o statica postura della figura umana e con altrettanta disinvoltura rigorosa accosta o incorpora la parte materica. Da essa, in alcune sue opere, la persona sembra addirittura emergere, altre volte da una semplice grafica si ottiene un risultato affine grazie ai segni scuri e irruenti con cui scalza l’immagine. La sua classicità’ ha una chiave di lettura attuale che evita ogni ombra di accademismo: abbiamo dinanzi un comporre nervoso, energico e vitale, una carica immaginativa e penetrante, un insieme coloristico creato da una tavolozza graffiante tra luci, ombre e imprevisti rimbalzi luminosi che i materiali eterogenei restituiscono. Il bello e’ una manifestazione del bene, secondo gli antichi greci, e il neofigurativo vive la contemporaneità’ a partire dai suoi lontani retaggi. L’arte qui e’ vista come luogo di riflessione emozionale, creativa, vale a dire di ricerca, un tentativo verso il vero.
G
IULIO AMBERUCCI
mostra personale
L’opinione di
Annalisa Bergo
La Fabbrica della giovane arte italiana Energia. Questo è ciò che si percepisce non appena si entra nelle sale della Fabbrica Borroni. L’energia di oltre 500 opere di giovani artisti italiani in contrasto con l’immobilità decadente del luogo, una vecchia fabbrica di colle chiusa all’inizio del secolo. Nel 2004 Eugenio Borroni, appassionato collezionista e testardo sostenitore del progetto, apre al pubblico i suggestivi spazi industriali che ospitano la sua collezione di arte contemporanea, iniziata negli anni ‘80 con la Scuola Romana di via degli Ausoni e proseguita attraverso il Medialismo di Torino e Milano fino alla street art ed alla cosiddetta Nuova Figurazione Italiana. Una collezione giudicata, a volte, anomala perché non aderente alle mode e al mercato, ma orientata verso giovani sconosciuti sui quali Borroni scommette perché, come lui stesso dice, “una collezione privata deve anche essere sbagliata”. Le opere, prevalentemente di pittura, occupano ogni angolo libero dello spazio, interno ed esterno. Spiazzante può risultare l’assenza di comunicazione interna allo spazio: come nella tradizione del collezionismo privato, tutto è trasmesso oralmente attraverso la memoria del proprietario, codice per la lettura delle opere. Perché dialogo e partecipazione sono i fondamenti su cui si costruisce l’attività di Fabbrica Borroni: giovani artisti e curatori possono mostrare il proprio lavoro ricevendo ascolto e opinioni sincere, a volte anche crude. Un luogo che cerca di calarsi nel territorio, in una
provincia milanese poco influenzata dagli influssi artistici della metropoli, che vuole arrivare alle persone guardando anche oltre gli addetti al settore, parlando un linguaggio sem plice e comprensibile, organizzando mostre e visite guidate alla Collezione e accogliendo manifestazioni culturali. Ad oggi, in un momento di stasi artistica e culturale, Fabbrica Borroni sta preparando un progetto di rilancio, di se stessa prima di tutto, muovendo una forte critica all’attuale sistema dell’arte. Il progetto si basa sulla convinzione che il talento dei giovani artisti italiani sia indiscutibile e che solo da una dimensione umana dell’artista e dell’arte si possa ripartire per evitare il collasso del sistema nazionale. Il lancio del progetto è previsto entro la fine dell’anno. La scommessa continua.
REGIONE DEL
VENETO
Assessore Marino Zorzato
Il contemporaneo nei musei del Veneto: una vocazione impossibile? In collaborazione con la Fondazione Querini Stampalia di Venezia è stato realizzato un censimento delle opere d’arte del Novecento presenti nei musei del Veneto, sia quelli specializzati nell’arte contemporanea sia - soprattutto - quelli con sezioni o presenze di arte contemporanea nell’ambito di un istituto con orientamenti allestitivi storicizzati. Ne è uscito il volume Una possibile vocazione. Il contemporaneo nei musei del Veneto, curato da Chiara Bertola e Marta Savaris, che non solo presenta, con agili schede, la quarantina di musei esaminati ma propone anche una serie di interviste a critici d’arte, curatori e artisti sulle problematiche che influenzano la vocazione al contemporaneo di musei e luoghi di cultura del Veneto. Per la mappatura realizzata e le conseguenti riflessioni, il volume è diventato per la Regione del Veneto uno strumento utile alla programmazione mirata degli interventi di valorizzazione del contemporaneo.
L’universo dei musei veneti Nell’ambito dell’Arte contemporanea si segnala il contesto veneziano, con celebri istituti storici quali La Biennale di Venezia, la Fondazione Bevilacqua La Masa, la Peggy Guggenheim Collection, la Fondazione Querini Stampalia, la civica collezione di Ca’ Pesaro e Palazzo Grassi, ai quali dal giugno 2009 si sono aggiunti il nuovo Museo di Punta della Dogana e il Museo dedicato a Emilio Vedova ai Magazzini del Sale. Nella città di Verona sono dedicate specificamente all’arte contemporanea le Gallerie di Palazzo Forti, mentre numerose sedi espositive pubbliche e private sono diffuse su tutto il territorio regionale. Accanto a queste realtà “specializzate”, emerge la presenza, in una quarantina di altri istituti, di interessanti collezioni (alcune anche poco note) che comprendono opere realizzate nel corso di tutto il XX secolo fino ai giorni nostri, e che testimoniano una vera e propria vocazione dei nostri musei a documentare la storia dell’arte del Novecento.
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CATS CONTEMPORARY ART TALENT SHOW < 5000 € La nuova mostra mercato di arte conteporanea di ArtePadova 2012 PadovaFiere Padiglioni 1 - 3 - 2 Vernice 8 novembre 2012 ore 18 Expo: 9, 10, 11, 12 novembre 2012 ven, sab, dom 10.00 – 20.00 lun, 10.00 – 13.00 powered by ArtePadova
Investire nell’arte con meno di 5000 € da oggi è possibile grazie ad ArtePadova che nei Padiglioni fieristici 1, 3 e 2 allestisce CATS: Contemporary Art Talent Show, la nuova mostra mercato di arte CATS contemporanea. Molti parlano di cultura accessibile. Pochi creano le condizioni perché la cultuCONTEMPORARY ART TALENT SHOW ra lo diventi veramente. Molti parlano di valorizzare i talenti giovanili. Pochissimi concorrono < 5000 € La nuova mostra mercato di arte contemporanea affinché i talenti emergenti possano digodere di spazi e visibilità deputati ai grandi maestri. Molti ArtePadova 2012 parlanoPadovaFiere di avvantaggiare economicamente i giovani che vogliono entrare nel mercato dell’arte. Padiglioni 1 - 3 - 2 Nessuno lo fa. Per questo ArtePadova ha creato CATS: tre padiglioni a disposizione di quegli artisti emergenti che ambiscono a entrare e affermarsi nel mercato dell’arte. Da oggi lo possono Vernice 8 novembre 2012 ore 18 fare, godendo di quella magnifica vetrina espositiva e del feed back mediatico che ArtePadova, Expo: 9, 10, 11, 12 novembre 2012 ven, sab, indiscussa dom 10.00 – 20.00 da anni regina delle fiere dedicate all’arte moderna e contemporanea, si è saputa conlun, 10.00 – 13.00 quistare di diritto con i suoi grandissimi nomi dell’arte. Oltre al pregio di un brand significativo come CATSad potrà contare inoltre sugli stessi e groundfloor che hanno no di 5000 € daArtePadova, oggi è possibile grazie ArtePadova che nei Padiglioni fieristici 1, 3 allestimenti e2 rary Artcontribuito Talent Show, laanuova mostragodibile mercato di arte contemporanea. rendere a ogni tipo di pubblico anche semplicemente una passeggiata ad cessibile. Pochi creano le condizioni perché la cultura lo diventi veramente. ArtePadova. Ecco allora i riflettori puntati su CATS che con la sua proposta under 5.000 mette a e i talenti giovanili. Pochissimi concorrono affinché i talenti emergenti possano godere di di associazioni, gruppi e artisti emergenti una vetrina di enorme visibilità a prezzi grandi disposizione maestri. iare economicamente i giovani che vogliono entrare nel mercato Nessunoproprio lo fa. assolutamente concorrenziali, rieditati perdell'arte. consentire ai nuovi talenti di poter esporre, creato CATS: tre padiglioni a disposizione di quegli artisti emergenti che ambiscono a entrare e accuditi, comedifossero già dei grandi maestri. Spazio alla creatività dunque nei paell'arte.coccolati Da oggi lo possono fare, godendo quella magnifica vetrina espositiva e del feed dova, dadiglioni anni regina delle il fiere dedicate all'arte moderna centro e contemporanea, si è del “fare arte contemporanea ” e 1 indiscussa e 2 mentre padiglione 3 diverrà nevralgico o con i suoi grandissimi nomi dell'arte. ospiterà laboratori, workshops e performance dedicate ai nuovi linguaggi espressivi. CATS divernd significativo come ArtePadova, CATS potrà contare inoltre sugli stessi allestimenti e allora godibile melting pottipo dove i giovani convergeranno per ad scambiare idee e ricevere suggestiontribuitorà a rendere a ogni di pubblico ancheartisti semplicemente una passeggiata ni. Un laboratorio artistico culturale senza pari con alcune proposte conviviali estremamente à la ati su CATS che con la sua proposta under 5.000 mette a disposizione di associazioni, gruppi page che non mancheranno di stuzzicare e coinvolgere il pubblico. E non dimenticate di visitare etrina di enorme visibilità a prezzi assolutamente concorrenziali, rieditati per consentire i nostri partner commerciali: negozi amici. Sono negozi che entrano in sistema esponendo come oter esporre, coccolati e accuditi, come fosseroigià dei grandi maestri. que neisegno padiglioni 1 e 2 mentre il padiglione 3 diverrà centro nevralgico del ingressi “fare arte omaggio alla Fiera ai loro clienti. la vetrofania di ARTEPADOVA e che regalano à laboratori, workshops e performance dedicate ai nuovi linguaggi espressivi. Informazioni principali: Le informazioni le trovate tutte sul sito: www.artepadova.com pot dove i giovani artisti convergeranno per scambiare idee e ricevere suggestioni. “CATS” sulla nostra paginaestremamente facebook: àhttps://www.facebook.com/pages/CATS-contemulturaleSeguite senza pari con alcune proposte conviviali la page che non e coinvolgere il pubblico. porary-art talent-show/238754829562452
tare i nostri partner commerciali: i negozi amici. Sono negozi che entrano in sistema vetrofania di ARTEPADOVA regalano ingressi omaggio alla Fiera ai loro clienti. Periodo: Dal 9e che al 12 novembre, venerdì 9, sabato 10 e domenica
11 dalle ore 10.00 – 20.00;
lunedì 12 dalle ore 10.00 alle 13.00 Inaugurazione su invito: giovedì 8 novembre ore 18.00 Sede: Padova Fiere, via Niccolò Tommaseo, Padova
L’opinione di Emanuela Romano
TRACKS AND DREAMS Tracks and dreams è la serie di paesaggi polimaterici sulla quale lavora Donatella Tassone. L’origine del microcosmo estetico delle sue opere è costituito da motherboards, circuiti stampati e componentistica dei computer. Scruta all’interno della scatola nera! Il primo step consiste nel dare origine ad una scenografia primaria: su una tavola di compensato di dimensioni 50 x 50 cm, applica acrilici, terre, plastilina e svariati oggetti di scarto dei computer creando un paesaggio metafisico, post- industriale. Queste città fantasma sono scorci desolati di una deriva alienante, si tratta di paesaggi sospesi in una pseudo-realtà con cui dobbiamo rapportarci tutti i giorni.
ta di un’operazione disvelatrice, che ne amplifica la prospettiva. Nel suo lavoro forme e oggetti subiscono una sorta di purificazione ed assumono una nuova identità. Il mercato globale crea continuamente prodotti che voracemente sono consumati da una società “ingorda”; così la sua opera consiste in una forma di riesumazione degli oggetti quotidiani inedita e allo stesso tempo malinconica. Donatella ritiene che: “L’artista è un viandante continuamente impegnato a percorrere nuovi itinerari possibili, segue una mappa interiore capace di proiettare forme nuove, crea storie parlando attraverso le immagini che scaturiscono dalla sua ricerca.”
Tracks 03’
Tracks 5161’
Dalla scultura passa poi alla fotografia: si trat-
Palazzo Zenobio
Dorsoduro 2596, VENEZIA PRESENZE Prospettiva Post Avanguardia Mostra Personale dellâ&#x20AC;&#x2122;artista
MAX GASPARINI a cura di Virgilio Patarini Dal 2 al 12 settembre 2012 www.maxgasparini.com
G
max ASPARINI
mostra personale
Nato a Rovato in Italia (1970) Vive e lavora a Bergamo in Italia
REGIONE AUTONOMA
TRENTINO-ALTO ADIGE Assessore Franco Panizza
I cavalieri dell’imperatore: tornei, battaglie e castelli Dal 23 giugno al 18 novembre 2012 l’arte della guerra sarà protagonista al Castello del Buonconsiglio e a Castel Beseno con una magnifica mostra dedicata alle armi rinascimentali intitolata “I cavalieri dell’imperatore: duello e guerra nelle armerie rinascimentali.” Una suggestiva mostra in due castelli dove rivivrà l’affascinante mondo degli uomini d’arme che, vestiti d’acciaio, si scontravano in battaglia o esibivano la loro audacia e abilità nei tornei. A Castel Beseno, dove è stato rivisto comple-
tamente il percorso e l’allestimento museale, sarà protagonista la battaglia, l’assedio, le armi e le strategie militari, al Castello del Buonconsiglio si respirerà invece l’atmosfera del duello, dell’amor cortese e delle virtù eroiche. Un’occasione unica per ammirare pezzi provenienti da importanti armerie europee oltre alla più completa collezione al mondo di armi e armature da combattimento e da parata forgiate a mano da maestri fabbri rinascimentali proveniente dall’Arsenale di graz. La Landeszeughaus a Graz è il più
grande arsenale originale esistente al mondo. E’ composto da circa 32.000 pezzi tra armi, armature per la battaglia e quelle per le parate. La Landeszeughaus fu costruita tra il 1642 e il 1645 da un architetto tirolese Antonio Solari. La Stiria che era la zona più prossima al fronte contro l’Impero Ottomano aveva un disperato bisogno di un arsenale di grandi dimensioni. Dopo circa 100 anni in uso, l’imperatrice austriaca Maria Teresa decise di chiudere l’armeria, perché creo un sistema di difesa centralizzato per tutta l’Austria. L’imperatrice, voleva portare tutte le armi e le armature a Vienna. Tuttavia, la Stiria pretese e ottenne di far restare l’Armeria come simbolo di libertà della regione nella lotta contro i turchi e anche per i risultati ottenuti nella difesa non solo della Stiria ma di tutta l’Austria. All’inizio del Medioevo nell’XI secolo i cavalieri erano coperti dalla cotta d’arme, verso la metà del XII comparvero le prime maglie di ferro definite usbergo che ricoprivano l’uomo fino a mezza gamba, un po’ alla volta anche le calze, i guanti e le scarpe divennero di ferro. La mostra sarà ricca di postazioni multimediali, filmati e ricostruzioni scenografiche di grande effetto.
Anna GRITTI mostra personale Anna Gritti è nata a Bergamo nel 1972 dove vive tuttora.Si è diplomata all’Istituto d’Arte di Bergamo nel 1991 e laureata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1996 Quotidianità, esperienze, ricordi, immagini, interagiscono all’interno del mondo emotivo di Anna Gritti, dando corpo una pittura attraverso cui l’artista regala rielaborati frammenti di vissuto con una scrittura stilistica del tutto personale: sono infatti lacerti di un racconto inesausto che una fervida immaginazione filtra e restituisce in una forma e in una cromia mai scontatamente naturalistiche. I personaggi, in prevalenza femminili, appaiono come “sospesi”, apparentemente inattivi: in realtà comunicano quel loro vitale essere assorti nel movimento del pensiero. La cura del dettaglio che si riscontra nelle opere raggiunge un voluto parossismo nella lavorazione di piedi, mani e occhi, sottolineati e ingigantiti con effetto di sconcertante sorpresa riflessiva. Le frequenti inserzioni di ritagli astratti trovano collocazione all’interno di audaci scorci inusuali.
ROMANO a cura di GIOVANNA ARANCIO Sono forse i pomeriggi invernali i luoghi della memoria in cui Buratti, distante dagli anni della sua infanzia, riesce meglio a scivolare dentro i recessi dei ricordi della sua Romagna. Il tempo e lo spazio diventano presenze narranti e la realtà dialoga con la fantasia senza nulla perdere in efficacia comunicativa. Le opere illustrano e trasfigurano il vissuto e rimane davanti a noi l’enigma dell’arte: creare coinvolge i sensi e la mente senza rivelarci le regole. Donne, uomini, bambini, si muovono in una terra contadina della metà del Novecento, indaffarati nelle loro faccende quotidiane, ma le scene di concitazione o di pausa sono diverse dalle attuali e offrono uno squarcio di ritmi “altri”, segnati dalla stagionalità della natura. I personaggi emergono sempre in primo piano mentre il paesaggio rappresenta il fondale e tale connubio dispiega continue ed imprevedibili varianti. Non c’è posto per la retorica né per il folclore in quel mondo dignitoso e un poco scalcagnato, teneramente ruvido. Il linguaggio si inserisce a pieno titolo all’interno della nuova figurazione palesando un fertile retroterra culturale di cui si avvertono echi e rimandi, rielaborati in una nuova ed originale poetica. Pare pertanto d’intravvedere in sottotraccia quella luce che avvolge e contrasta sulle tele di Van Gogh o quei tratti spigolosi, tendenti alla deformazione, che informano le figure: scorrono le immagini dei “Mangiatori di
patate”, “ La contadina chinata”, “ I lavoratori nei campi”, e i suoi intensi ritratti. La pittura burattiana, lontana dalla drammaticità di quella del grande Maestro, colpisce per i balenanti fasci luminosi che rischiarano l’atmosfera terragna in cui è immersa la gente, scrutata con acume bonario. E’ innegabile che a volte tale indagine interiore traspare tanto marcatamente da sfiorare esiti espressionistici (Nolde, Ensor): i volti si trasformano in maschere ma subito il tragico si stempera in una velata ironia. La cifra stilistica è caratterizzata da una componente caricaturale resa da un incisivo segno, guizzante ed impetuoso, che rammenta e nel contempo si discosta dall’interpretazione satirica e pungente di Maccari sostituendo con una carica impertinente e maliziosa il profondo graffio icastico dell’artista toscano. Nel solco del realismo sociale (un cenno particolare a Guttuso e Migneco) affiorano la temperie, i fermenti, che hanno sicuramente influenzato per certi versi la ricerca di Buratti. I lavori si sono via via arricchiti di una cromia più composita che valorizza così la bravura disegnativa raggiungendo una maturità artistica giocata sul piano formale tramite un rigoroso studio degli spazi in cui si denota una spiccata semplificazione e una magistrale ritmica di incastri. Non importa quali siano le tecniche usate – china, acquarello, in seguito pittura ad olio e carboncino - e può retrocedere anche il commento critico: i quadri “parlano”.
REGIONE AUTONOMA
FRIULI VENEZIA GIULIA Assessore Elio De Anna
Terra di romani, longobardi, veneziani, asburgo: il Friuli Venezia Giulia è uno scrigno di tesori d’arte. Il Friuli Venezia Giulia è un intreccio fittissimo di arte, che racconta storie particolarissime, da assaporare lentamente, da svelare poco a poco per coglierne i riflessi più magici. Senti il palpito dell’incrocio di culture e popoli. Qui nel corso dei secoli, si sono avvicendati culture e popoli: questi incroci hanno dato vita a perle d’arte e tradizioni tutte da scoprire.Trieste è un compendio
E poi… una miriade di perle d’arte che ti sorprenderà Lasciati affascinare dalle mille suggestioni delle piccole perle d’arte e borghi tipici del Friuli Venezia Giulia: Aquileia, Palmanova, Spilimbergo, Cividale, Venzone, Maniago, San Daniele, Valvasone, Codroipo, Grado, Sacile, Muggia, Sesto al Reghena,
incredibile di eleganti architetture asburgiche e di caffè storici, con un mare che sembra quasi entrare nella città. Un mare che l’ha resa cosmopolita: sono visibili i segni del culto cattolico, evangelico, valdese, serbo-ortodosso, greco-ortodosso ed ebraico, con un ex ghetto popolato di rigattieri e antiquari. E poi Gorizia, “città giardino” che con fare signorile esprime tutto il suo fascino
mitteleuropeo, luogo nevralgico, assieme ai territori circostanti, della Prima Guerra Mondiale. Udine, invece, incanta con calde osterie e i capolavori pittorici di Giambattista Tiepolo, piazze accoglienti ed eleganti strade su cui si affacciano palazzi in stile veneziano e liberty. Pordenone, la città dei portici e dei palazzi affrescati, è ricca di eventi di fascino, come pordenonelegge. it, animato festival della letteratura.
periferia genovese, 2010 olio su tela, cm 40x50
periferia genovese, 2010 olio su tela, cm 40x50
periferia genovese, 2010, olio su tela, cm 40x50
espone il pittore CURIONI LORENZO
GALLERIA ARIELE - Via Lauro Rossi, 9c - 10155 - Torino - Tel. 011.20 73 952
DARIO ROSOLEN
Un pittore, Dario Rosolen, cerca di fermare questi ricordi: anzi, di cogliere da essi lo spessore più profondo, il spore del vissuto lo fà, naturalmente con gli strumenti del suo tempo, cioè con una pittura protesa all’attualità e, nel contempo, piena si echi lontani,di fantasie trasfigurate ..... I risultati di questa operazione mi sembrano suggestivi. una technica che per questo è importante, si adatta perfettamente a ciò che l’artista vuole esprimere. Paolo Rizzi
L’opinione S P A Z I O R I S E R VA T O A Critico/Curatore del F r i u l i Ve n e z i a G i u l i a
Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore al fine di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. Pertanto intendiamo.coinvolgere per ogni regione Critici, Curatori, Galleristi, Associazioni Culturali e Artisti, offrendo a ciascuno uno spazio dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chi sia interessato, di avere un agevole punto di riferimento su tutto il territorio circa le opportunità istituzionali e private (ivi presenti). Apriamo uno spazio per condividere esperienze, sensazioni, opinioni e permettere una reale collaborazione e scambio tra le varie realtà culturali italiane nonchè una finestra verso il mondo internazionale. Intendiamo cioè superare per quanto ci compete l’attuale frammentazione espositiva e propositiva e far emergere quanto di meglio affiora nel nostro settore. Vi invitiamo pertanto ad aderire alla nostra iniziativa scrivendoci a: direzione@rivista20.com
REGIONE
EMILIA-ROMAGNA Assessore Massimo Mezzetti
“Vista da vicino”, la ricchezza della cultura Il violino di Ara Malikian duetterà con la chitarra di Fernando Egozcue sulle note di matrice argentina e fortemente evocative dello stesso Egozcue a Mirandola martedì 31 luglio nell’ambito di “Scena solidale”, il progetto promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e da
Emilia Romagna Teatro Fondazione con l’obiettivo di offrire un contributo alla rinascita delle comunità duramente colpite dal sisma. Il Jazz, il tango, lo stile del violinista armeno Ara Malikian e la musica intensa del chitarrista argentino Fernando Egozcue si uniranno in una travolgente esecuzione.
lo Sconosciuto opera di Magnus copyright Eredi Raviola
La cultura non è solo cibo per l’anima ma anche una risorsa economica importante. In Emilia-Romagna rappresenta, infatti, l’8% delle imprese e il 4,5% degli addetti dell’intero comparto economico regionale. Con 79 mila addetti complessivi risulta evidente come il settore abbia un’importanza che va oltre il valore della crescita culturale del territorio, ma abbia significato come risorsaperilrilancioeconomico. È quanto emerge da una ricerca commissionata dall’assessorato alla Cultura della Regione EmiliaRomagna ad Ervet per misurare, comprendere ed interpretare l’economia della creatività regionale. Nella puntata anche un’intervista all’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti.
“Mundus”, il festival che porta le musiche del mondo intero nelle piazze e nei palazzi dell’Appennino delle province di Reggio e di Modena. Sul palco Malikian e Egozcue si esibirano in quintetto con Moses P. Sanchez al pianoforte, Miguel Rodrigáñez al contrabbasso e di Martín Bruhn alle percussioni. In questo concerto, che prevede la partecipazione del grande Javier Girotto al sax, la formazione classica, l’influenza del jazz e della musica contemporanea si mescoleranno dando spazio alla passione e alla forza espressiva di una musica autentica e affascinante.
Malikian - Egozcue
GIANLUCA STUMPO
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5.00rosso , 2009,acrilico su tavola preparata,125x90
Galleria ARIELE Arte Contemporanea QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELL’EMILIA-ROMAGNA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
Sandra Vandelli A cura di
Sandra Vandelli, pittrice e fotografa, da qualche anno è impegnata nella sperimentazione, dando forma a particolari creazioni di digital art. Le sue opere sono visioni sospese tra il sogno e la veglia, surreali figure di donna in cui traspaiono e si fondono le alterità; gli scenari diventano lampi di luce che dilagano tra colori da fiaba, tra delicate trasparenze e movimentate forme trasposte e sovrapposte. Sembra che sia apparso un miraggio dove il visibile diventa trascendente, e l’inafferrabile si può quasi toccare ma oltre questa felice apparenza che ci sorprende rimane la percezione di essere di fronte ad una meditata attività conoscitiva che mira alla sostanza dei vissuti, alla ricerca di un senso, attraverso uno scavo tutt’ ora in corso.
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Digital Photo - Computer Art
Giovanna Arancio.
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e-mail: viola.kin@alice.it.
L’opinione di Michele Govoni
“Boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte a Ferrara”. Palazzo dei Diamanti 13 Ottobre 2012 - 13 gennaio 2013.
Tra i tesori architettonici che Ferrara conta tra i più danneggiati dal terremoto del 20 maggio scorso, Palazzo Massari, sede delle Gallerie d’arte Moderna e Contemporanea, non figura certamente tra le eccezioni. Notevoli sono stati, infatti, i danni che la costruzione ha subìto, con il risultato che le collezioni permanenti sono attualmente chiuse. Boldini, De Pisis, Previati, ma anche Mentessi, Minerbi, Melli, Funi sono al momento non visitabili, in quanto le gallerie che li ospitano sono inagibili. Nasce da qui l’idea che Ferrara Arte e il Comune di Ferrara hanno pensato di realizzare: una grande mostra che, da un lato permettesse di fruire (anche se in modo temporaneo) delle opere altrimenti destinate a restare chiuse e, dall’altro, sensibilizzasse alla salvaguardia dei beni artistici danneggiati dal terremoto. “Boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte a Ferrara”, questo il titolo della mostra, sarà ospitata negli spazi espositivi di Palazzo dei Diamanti a partire dal 13 ottobre prossimo. Le opere in mostra, autentici capolavori dell’arte ferrarese pre e post unitaria, ma anche opere di artisti di caratura internazionale (saranno infatti presenti anche opere di Boccioni, Carrà e Sironi) diventeranno, nelle intenzioni degli organizzatori, l’emblema della città.In un’ottantina tra dipinti, sculture e opere su carta, la mostra racconterà oltre centocinquant’anni di produzione artistica locale, a partire dalla prima metà dell’ottocento, per arrivare a quanti, locali e non a partire da Boldini, ebbero fama in città e fuori. Una mostra, quella che prenderà vita nello storico Palazzo dei Diamanti (da qualche decennio spazio principe delle grandi mostre ferraresi) che sottolineerà l’importanza storica di determinate figure di artisti, ma anche e soprattutto l’importanza di Ferrara quale culla di filoni culturali e figurativi di primo piano.
REGIONE
TOSCANA Assessore Cristina Scaletti Piani e progetti Piano della Cultura 2012-2015 Piano Integrato della Cultura. Attuazione 2012 Toscanaincontemporanea 2011 Toscanaincontemporanea 2010. Un laboratorio a cui il pubblico è invitato a partecipare Piano integrato della cultura 2008-2010 Guida digitale al patrimonio culturale toscano (Digital and tuscan heritage. DanThe) Sistema informativo georeferenziato per la cultura + Lista completa Cosa fare per Consultare gli eventi dei musei toscani Chiedere il riconoscimento della qualifica di museo ed ecomuseo di rilevanza regionale Trovare un museo, un monumento o un sito archeologico in Toscana Trovare un luogo dell’ Arte contemporanea in Toscana Conoscere le architetture del Novecento in Toscana Reperire informazioni sull’attività di catalogazione e documentazione dei beni culturali Essere aggiornati sulle iniziative dei musei toscani + Lista completa Opportunità e scadenze Bandi per la cultura HoHò. Gli artisti contemporanei incontrano il Decameron Amedeo Martegani: Frane. L’impazienza della terra + Lista completa Atti e normativa Primo riconoscimento della qualifica di museo ed ecomuseo di rilevanza regionale Legge regionale n. 21 del 25/02/2010. Testo unico delle disposizioni in materia di beni, istituti e attività culturali Regolamento di attuazione del Testo unico delle disposizioni in materia di beni, istituti e attività culturali Delibera del Consiglio regionale n. 129 del 5 dicembre 2007 che approva il Piano integrato della cultura 20082010
GIACOMO TINACCI QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELLA TOSCANA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
LUCA MOMMARELLI Nasce a Firenze nel 1964, scolpisce il legno da circa 10 anni. Vive nel Mugello, terra rigogliosa di boschi, fonte primaria della materia lignea protagonista delle sue sculture. Cresciuto nel quartiere di Santo Spirito, ricco di botteghe artigiane, si avvicina prestissimo alle tecniche di doratura di cornici a guazzo, al cesello e sbalzo del rame, alla realizzazione vetrate liberty e al modellato in creta, elementi che contribuiscono a costruire un bagaglio fondamentale per il percorso artistico dell’autore. Le opere di Luca Mommarelli palesano una annosa familiarità e una approfondita conoscenza del materiale prescelto: il legno. Lo scultore ha una lunga ed intima frequentazione dei boschi, ne distingue gli umori, i caratteri, e in particolar modo si muove agevolmente fra le varie tipologie di piante. E di ognuna di esse sa discernere la natura, individuare le venature legnose e accorparle senza forzature, passo a passo, all’interno del progetto creativo. Le sue figure – o gruppi figurali – emergono dalla materia stilizzate, contorte, in movimento, con echi di fascinazione bruegheliana e in una sorta di atmosfera affabulatoria.
QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELLA TOSCANA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
L’opinione S P A Z I O R I S E R VA T O A C r i t i c o / C u r a t o r e d e l l a To s c a n a
Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore al fine di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. Pertanto intendiamo.coinvolgere per ogni regione Critici, Curatori, Galleristi, Associazioni Culturali e Artisti, offrendo a ciascuno uno spazio dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chi sia interessato, di avere un agevole punto di riferimento su tutto il territorio circa le opportunità istituzionali e private (ivi presenti). Apriamo uno spazio per condividere esperienze, sensazioni, opinioni e permettere una reale collaborazione e scambio tra le varie realtà culturali italiane nonchè una finestra verso il mondo internazionale. Intendiamo cioè superare per quanto ci compete l’attuale frammentazione espositiva e propositiva e far emergere quanto di meglio affiora nel nostro settore. Vi invitiamo pertanto ad aderire alla nostra iniziativa scrivendoci a: direzione@rivista20.com
REGIONE
UMBRIA Assessore Fabrizio Felice Bracco
Presentato a Roma progetto sperimentale per la lettura nell’infanzia: Umbria, unica regione Roma, 19 lug. 012 - È l’Umbria l’unica regione che, insieme a cinque province, Biella, Ravenna, Nuoro, Lecce e Siracusa, partecipa al progetto sperimentale “In vitro”, promosso dal Centro per il Libro e la Lettura, con l’obiettivo di allargare la base dei lettori, in Italia abbastanza striminzita e in costante calo, agendo nell’unico modo possibile a far sì che ciò avvenga (come è avvenuto per il progetto “Nati per leggere”) in modo esponenziale e duraturo, agendo cioè sui piccoli e piccolissimi, quando la ricettività neuronale e cognitiva è al suo massimo e gli stimoli possono facilmente tradursi in una robusta attitudine alla lettura, che, in una sorta di formazione continua, li accompagni per tutto il corso della vita. Presentato ieri a Roma pres-
so la Chiesa sconsacrata di Santa Marta, nel corso di una conferenza-stampa alla quale ha preso parte anche il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Lorenzo Ornaghi, insieme al presidente del Centro per il Libro e la Lettura Gian Arturo Ferrari, i rappresentanti delle province interessate e l’assessore alla cultura della Regione Umbria, il progetto si propone di avvicinare al libro e alla lettura migliaia di bambini e le loro famiglie. Gli obiettivi - ha spiegato Gian Arturo Ferrari - sono quelli di mettere a punto un intervento strutturale di promozione della lettura nelle scuole elementari; di effettuare rilevazioni statistiche per “fotografare”, nei territori individuati, le abitudini e i comportamenti di lettura, in base a parametri come titolo di
Mostra Dalì - Presentazione dell’Assessore Bracco Dalla Gallura, a Trinità d’Agultu dove ha trascorso la seconda parte dell’estate, approda a Marsciano la mostra “Dalì. “Gli angeli del fango”: presentati in una conferenza-stampa convegno e mostra fotografica del 20 novembre a San Giustino Perugia, 13 nov. 010 – Furono giovani e giovanissimi volontari, animati da uno spirito di solidarietà e di amore per la cultura, a passare uno per uno i preziosi libri Mostra Giulio Turcato A quindici anni dalla scomparsa di Giulio Turcato la nostra Regione e la città di Terni vogliono ricordare un grande maestro protagonista dell’arte italiana del secondo Novecento con una mostra.
studio, professione e fascia di età; di elaborare un vero e proprio percorso di formazione rivolto a pediatri e genitori (soprattutto per quanto riguarda la lettura ad alta voce ai bambini, ritenuta particolarmente importante dal punto di vista educativo), anche contribuendo alla creazione di nuove figure professionali come i “promoters” della lettura.
QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELL’UMBRIA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
FRANCESCA ROMANA MAINIERI
Un’arte tra modernità, passato e sperimentazione” “Al di là dell’ immagine, dei confini, delle sembianze, l’arte di Francesca Romana Mainieri irrompe nella realtà del pensiero con il colore e la raffinata poesia del gesto creativo, che diventa simbolo e strumento sovrumano dell’artista per raccontare se stessa e gli altri, l’universo di speranza e illusione che travalica l’esistenza. La sua parete diventa icona che permette all’umano di incontrare l’ignoto, sacro o laico poco importa, perché è nello spirito dell’autrice il desiderio di cogliere l’emozione di un incontro al di là dei confini del reale.
L’opinione S P A Z I O R I S E R VA T O A Critico/Curatore dell’Umbria
Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore al fine di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. Pertanto intendiamo.coinvolgere per ogni regione Critici, Curatori, Galleristi, Associazioni Culturali e Artisti, offrendo a ciascuno uno spazio dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chi sia interessato, di avere un agevole punto di riferimento su tutto il territorio circa le opportunità istituzionali e private (ivi presenti). Apriamo uno spazio per condividere esperienze, sensazioni, opinioni e permettere una reale collaborazione e scambio tra le varie realtà culturali italiane nonchè una finestra verso il mondo internazionale. Intendiamo cioè superare per quanto ci compete l’attuale frammentazione espositiva e propositiva e far emergere quanto di meglio affiora nel nostro settore. Vi invitiamo pertanto ad aderire alla nostra iniziativa scrivendoci a: direzione@rivista20.com
GAETANO FIORE
“la porta della croce”, olio su tela - cm50x50
“velo sulla croce”, olio su tela - cm38x38
“Arazzi 5”, olio su tela - cm50x50
“Arazzi n.01”, olio su tela - cm50x50
QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELL’UMBRIA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
REGIONE
MARCHE Assessore Pietro Marcolini
Mostra La Città ideale. L’utopia del Rinascimento ad Urbino da Piero della Francesca a Raffaello
L’ambiziosa mostra “La città Ideale” che riunirà a Palazzo Ducale di Urbino i due dipinti che hanno come soggetto delle quinte urbane note come città Ideale, resterà aperta fino all’8 luglio 2012. Un evento dall’altissimo significato artistico e scientifico, la cui realizzazione coincide con il centenario
della Galleria Nazionale delle Marche, il museo più importante delle Marche. Una meravigliosa occasione, dunque, per festeggiare i primi cento anni della prestigiosa Galleria! La mostra si propone di dimostrare come la tavola dipinta, conosciuta come Città Ideale, conservata nella Galleria Nazionale delle Marche a Urbino (insieme con i dipinti gemelli –col medesimo soggetto- di Berlino e Baltimora), rappresenti il compendio della civiltà rinascimentale fiorita ad Urbino e nel Montefeltro, nella seconda metà del Quattrocento, ad opera di Federico da Montefeltro, Duca di Urbino; il più dotto ed illuminato fra i signori del suo tempo. Verranno pertanto presentate opere di Domenico Veneziano, Piero della Francesca, Fra’ Carnevale, Leon Battista Alberi, Francesco di Giorgio, Luca Signorelli, Mantegna, Perugino, Bramante e Raffaello, accanto a capolavori conclamati –ma circondati di mistero – a cui non riusciamo ancora a dare una paternità certa come appunto le ‘città ideali’ e la celeberrima tavola Strozzi di Napoli.
BICENTENTENARIO DELL’APERTURA AL PUBBLICO DELLA BIBLIOTECA DI MONALDO LEOPARDI A RECANATI Nata per iniziativa del padre Monaldo, la biblioteca di casa Leopardi si sviluppò mano a mano in un gioco collaborativo, in un lavoro a più voci che vide il figlio Giacomo sempre più protagonista. E questo luogo, forse sottratto al dominio materno, divenne spazio necessario alla costruzione del rapporto padre-figlio, ma anche fonte della nascita della scrittura leopardiana. Scrittura che si definisce proprio attraverso la lettura e che va quindi intesa come conversazione, come dialogo con gli autori. Per quanto riguarda la storia della formazione della biblioteca di Monaldo, nell’ambito della mostra, si metteranno in rilievo documenti e testi che ne diano lo spessore storico, restituendone il valore di biblioteca privata: una raccolta aperta al pubblico nel 1812, che ancor oggi si conserva integra, a cui si può affiancare la “biblioteca di Giacomo”. Si intende con questa espressione sia la biblioteca paterna così come viene individuata dal giovane Giacomo negli anni della sua formazione e nella sua prima fase erudita, sia la biblioteca intesa quale percorso di testi scelti da lui altrove, fuori dalla casa paterna, in quanto letture importanti per un suo progetto filosofico mirato.
Va l e n t i n a C a m p a g n i
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“Ad un certo punto della mia vita, nella mia arte il fantastico ha preso il sopravvento, i fogli sono diventati tele ed ho sentito fortemente la necessità di capire e conoscere meglio me stessa e gli altri. Fantastico non per isolarsi dalla realtà, ma per vederla anche in un altro modo, approfondendone la percezione. Sono affascinata dalle vite, dalle persone, vere opere d’arte in continua mutazione. E’ per questo motivo che mi piace raccontare storie. Vere, quasi vere, inventate ... captare anche solo per un attimo un flebile sentimento mi è più che sufficiente. Ma gli occhiali che uso sono speciali e posso vedere molte altre cose, se li indosso: posso vedere i Fluttuanti, persone che, per tutta la loro vita o solo per alcuni momenti, hanno appena un filo che li unisce alla vita, non nel senso di vita nel corpo, ma vita dentro, nel cuore, nella mente. Persone e cose, cose che diventano persone e viceversa. Tutti i piccoli e grandi demoni vicino ai Fluttuanti possono trasformarsi in amici. La rossa, sanguinosa ombra è il segno di un profondo, anche se nascosto, desiderio di vivere: posso vedere l’attimo esatto in cui la persona decide di non soccombere.” Valentina Campagni
1 “GA-E finalmente un desiderio
immorale” olio sul tela, cm 60 x40 2 “Dall’infinito passato 1 “ olio
sul tela, cm 60 x40
3
3 “Catch them if you can!” olio
sul tela, cm 60 x40
Alessandro R o s s i
“incontri impossibili”- 2009, t. m., cm70x100
“destino fatale”- 2012, t. m., cm70x100
Galleria ARIELE Arte Contemporanea QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELLE MARCHE, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
L’opinione S P A Z I O R I S E R VA T O A Critico/Curatore delle Marche
Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore al fine di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. Pertanto intendiamo.coinvolgere per ogni regione Critici, Curatori, Galleristi, Associazioni Culturali e Artisti, offrendo a ciascuno uno spazio dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chi sia interessato, di avere un agevole punto di riferimento su tutto il territorio circa le opportunità istituzionali e private (ivi presenti). Apriamo uno spazio per condividere esperienze, sensazioni, opinioni e permettere una reale collaborazione e scambio tra le varie realtà culturali italiane nonchè una finestra verso il mondo internazionale. Intendiamo cioè superare per quanto ci compete l’attuale frammentazione espositiva e propositiva e far emergere quanto di meglio affiora nel nostro settore. Vi invitiamo pertanto ad aderire alla nostra iniziativa scrivendoci a: direzione@rivista20.com
REGIONE
MOLISE Assessore Angelo Michele Iorio
Fondazione Molise Cultura, si va verso la piena operatività Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha tenuto nel pomeriggio di oggi un incontro con il Consiglio di Amministrazione e con il Comitato scientifico della Fondazione Molise Cultura. È stata questa anche l’occasione per l’insediamento ufficiale del Comitato scientifico recentemente nominato dal Consiglio di Amministrazione che ha cercato di coinvolgere nell’attività ideativa e progettuale della Fondazione personalità di indubbia fama nazionale ed internazionale in vari settori dell’arte, della musica, della letteratura e della cultura in generale. Fanno parte del Comitato: Lorenzo Canova, Giulio Rapetti (Mogol), Chiara Gamberale, Dante Gentile Lorusso e Pino Nese. Nel corso dell’incontro, è stato fatto il punto della situazione e si è molto discusso delle prospettive future della Fondazione. Questa, infatti, - è stato detto - sta gradualmente arrivando alla condizione di piena operatività con la disponibilità, prevista nei prossimi giorni, della sede dell’EX GIL di Campobasso e il conseguente avvio di vari programmi e progetti di carattere culturale
Angela Ippolito
Sin dai suoi esordi negli anni Settanta Angela Ippolito produce opere, siano carboncini, inchiostri oli o pittura, siano su carta, su tela juta oppure porcellana, opere in cui la figura umana viene rappresentata in un’estrema essenzialità. Si evidenzia infatti in maniera marcata l’assenza assoluta di profondità, di prospettiva, di ambientazione, elementi che potrebbero raccontare una storia, dare un indizio sull’origine dei personaggi rappresentati, guidare la comunicazione verso il determinarsi di un preciso messaggio.
SALVATORE DE STEFANO QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DEL MOLISE, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
L’opinione S P A Z I O R I S E R VA T O A Critico/Curatore del Molise
Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore al fine di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. Pertanto intendiamo.coinvolgere per ogni regione Critici, Curatori, Galleristi, Associazioni Culturali e Artisti, offrendo a ciascuno uno spazio dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chi sia interessato, di avere un agevole punto di riferimento su tutto il territorio circa le opportunità istituzionali e private (ivi presenti). Apriamo uno spazio per condividere esperienze, sensazioni, opinioni e permettere una reale collaborazione e scambio tra le varie realtà culturali italiane nonchè una finestra verso il mondo internazionale. Intendiamo cioè superare per quanto ci compete l’attuale frammentazione espositiva e propositiva e far emergere quanto di meglio affiora nel nostro settore. Vi invitiamo pertanto ad aderire alla nostra iniziativa scrivendoci a: direzione@rivista20.com
REGIONE
LAZIO
Assessore Fabiana Santini
La biblioteca fuori di sè” si arriva alla seconda tappa di “Un Lazio di Libri”, il I° Festival della Lettura del Lazio. Il percorso si snoda lungo 8 tappe geografiche ognuna delle quali dedicate a tematiche diverse allo scopo di riscoprire la propria terra, attraverso letture, incontri con autori, visite guidate e attività artistico-culturali. L’itinerario sarà animato da un programma di letture anche nei parchi e giardini pubblici e negli stabilimenti balneari. E poi ancora spettacoli e mercatini accoglieranno il visitatore in ogni tappa, mentre un bibliobus sarà presente in ogni piazza comunale per la consultazione e il prestito dei libri. “La biblioteca fuori di sè”, dal 2 maggio a fine ottobre percorrerà tutte le biblioteche e porterà le biblioteche del Sistema Bibliotecario Ceretano Sabatina ad essere un punto di riferimento culturale per tutti i cittadini , come spazio “aperto”, luogo di rela-
zioni, incontri e scambi culturali. “Maggiori finanziamenti per i giovani under 35 anni che si cimentano nelle produzioni di spettacoli dal vivo e il riconoscimento per le spese di scrittura di testi e opere originali o inedite. Sono questi gli elementi principali del bando a sostegno delle attività di produzione dello spettacolo dal vivo nel Lazio che da oggi è aperto a tutte le compagnie teatrali, di danza, le orchestre e i gruppi musicali che produrranno uno spettacolo dal vivo nel territorio laziale durante il 2012 e fino a giugno del 2013”. E’ quanto afferma l’assessore alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio Fabiana Santini. Il sostegno regionale per la realizzazione di spettacoli dal vivo verrà concesso a progetti di nuove produzioni e non potrà essere superiore a 20 mila euro, relativamente al 50% delle spese effettivamente sostenute. Solo ed esclusivamente per quelle produzioni in cui risulti chiaramente documentato che il cast artistico e tecnico è composto per oltre il 50% da giovani al di sotto dei 35 anni di età l’intervento finanziario dell’Amministrazione potrà arrivare fino al 70% delle spese effettivamente sostenute. Le nuove produzioni, inoltre, dovranno debuttare nel territorio regionale ed effettuare non meno di quattro repliche, di cui almeno due nel Lazio, entro e non oltre il 30 giugno
2013. La domanda di contributo deve essere compilata obbligatoriamente utilizzando la procedura on line sul sito della Regione Lazio, all’indirizzo www.regione.lazio. it all’interno della sezione pubblicità legale, e sul sito www.cultura lazio.it nella sezione focus on, ed essere inviata anche in forma cartacea entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regione Lazio.
â&#x20AC;&#x153;Gli infermiâ&#x20AC;? -2007/2008 - tecnica mista su tavola - 4 tavole x cm 50 x 180
Amarillo Art Gallery presenta
Alessia Zolfo mostra personale dal 10 al 23 2012 presso Amarillo Art Gallery Reggio Emilia, via Sani, 13/n
PANEBIANCO DANIELA
Il momento dopo , 2009, olio su tela, cm70x100
Galleria ARIELE Arte Contemporanea QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DEL LAZIO, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
L’opinione di Angelo Andriuolo Into the black mirror http://www.youtube.com/watch?v=TuDIaGsQzS8
Residui, resti di alluvioni e naufragi della mente riportati alla conoscenza attraverso il filtro di uno specchio nero che ne spazza via ogni ambiguità o incertezza. Il tratto è deciso, forte. Senza le distorsioni proprie della luce ma dotato di una propria, interiore luminescenza. Volti, figure e cose mostrano la loro intima essenza, perdono quel carattere di vacua esteriorità che caratterizza la forma e si rivelano come pura sostanza. Pasquale “Nero” Galante fa sua la ricerca cromatica dei Macchiaioli, teorizzata da Cristiano Banti, e, inevitabilmente e meravigliosamente, la indurisce, sublimando il colore nel non colore e poi la modernizza attraverso una personalissima tecnica incentrata sull’utilizzo di carte applicate e resine. Il soggetto non è semplicemente dipinto, ma “vissuto”. L’artista ne penetra l’essenza, ne attraversa le nebbie e ne restituisce l’anima. La direzione non è una ricerca del consenso attraverso un ripetitivo “Dejà vu” o accattivante leziosità, ma esclusivamente, puntigliosamente scoperta di nuovi, inesplorati territori attraverso un mezzo classico quale quello della pittura. Ogni opera diventa limo vivifico per il successivo lavoro, in un susseguirsi di tentativi di mettere ordine al caos dal quale tutti traiamo origine e in cui,a volte, con troppa spensieratezza, viviamo. La cancellazione di parte dell’immagine, spesso presente, a volte è vittoria, a volte è resa. Ma mai sconfitta. Sempre aiuta a riflettere, a riconsiderare, ad accettare, a meglio comprendere.
Inopinatamente, a meglio mostrare. Pasquale Galante diventa lo specchio, “Nero”, attraverso cui vedere il mondo per assorbirlo, senza interferenze o distrazioni. Un non luogo, dove la vanità terrena collassa dalla sua accessorietà e contingenza e ci viene poi restituita, nobilitata dalla rigorosa anarchia dell’Artista, sotto forma di “Imago et Substantiam “ . Ci mostra i confini dello spirito, ci aiuta a guardare oltre, ci invita, forse, anche a superarli. Senza la paura del viaggio. Ma, soprattutto, senza la paura della meta. Decisamente in questa prospettiva va inquadrato il più recente lavoro, in cui i soggetti sono per lo più fiori e candele. L’accezione è totalmente positiva: la rappresentazione è quella metaforica di una vita ancora pienamente da vivere... fiori appena sbocciati, candele che hanno appena iniziato ad ardere. La pittura in questo caso è velata, eterea. Si spinge ancora di più oltre e varca la materia, varca la soglia recintata dell’umana stoltezza, scava nella roccia della diffidenza. Un mezzo idoneo per iniziare un percorso di attraversamento, assolutamente individuale e privato, nelle profondità, a volte abissali, delle nostre coscienze. Il “gioco” è questo. E riesce perché quella di Nero Galante non è verità urlata e imposta, ma semplicemente ricercata per sé, personalmente accettata e fatta propria e appena sommessamente gridata. Un anelito. Un Sehnsucht , una malattia del doloroso bramare. Una preghiera non recitata, ma solo pensata.
REGIONE
ABRUZZO
Assessore Luigi De Fanis
Il Servizio ‘Libro parlato’ Ciechi: Presentatao da De Fanis il servizio ‘Libro parlato’ L’Aquila, 26 lug - Si è svolta questa mattina ad Avezzano, nell’Auditorium della locale Agenzia per la Prmozione Culturale, la prevista conferenza stampa dell’assessore alla cultura, Luigi De Fanis e del Presidente dell’Unione Italiana Cie-
chi ed Ipovedenti della Provincia dell’Aquila, Americo Montanaro, per la presentazione dell’iniziativa il ‘Libro Parlato’. Attraverso una convenzione firmata dalla Regione Abruzzo, dalla Asl L’AquilaAvezzano-Sulmona e dall’Unione Italiana Ciechi, verranno messi a disposizione gratuita delle strutture
Mostra Madonne d’Abruzzo Mostra Madonne d’Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento - 12 luglio - 20 ottobre 2012 - Pinacoteca patiniana Castel di Sangro.
La mostra sarà aperta dal 12 luglio al 20 ottobre 2012.
In data 12 luglio alle ore 18.00, presso la Pinacoteca patiniana di Castel di Sangro, sarà inaugurata la Mostra Madonne dAbruzzo tra Medioevo e Rinascimento, a cura della Dott.ssa Lucia Arbace Sprintendenza BSAE Abruzzo e con il coordinamento di Lino Alviani.
Da segnalare inoltre l’apertura del PARCO ARCHEOLOGICO DELLA NECROPOLI DI FOSSA (AQ) FINO AL 31 OTTOBRE 2012 VISITE GUIDATE Dal 9 giugno fino al 31 ottobre è aperto tutti i week-end il parco archeologico della necropoli di Fossa (AQ).
ospedaliere di lungo degenza del territorio di Avezzano, 50 audiolibri che i degenti potranno ascoltare con appositi strumenti. “Il servizio”, ha spiegato De Fanis, “ha lo scopo di divulgare la cultura anche in quei luoghi dove le persone sono più impossibilitate a leggere in quanto anziane o malate. Tutti i promotori si augurano che la proposta possa essere favorevolmente accolta ed estesa a tutti gli ospedali della Regione”. L’UIC, da sempre titolare del servizio del ‘Libro Parlato, metterà a disposizione tutta la Biblioteca per dare, a chi usufruirà di tale servizio, un vasto catalogo di scelta. All’incontro con la stampa ha partecipato anche il Consigliere Regionale Walter Di Bastiano.....................(Regflash)
Michela RIBA
“Gigantologia”- 2009, olio su tela, cm 120x 80 x 4 “S.F.V.Q”- 2009, olio su tela, cm 90x 70
“La sfinge cambia look”- 2007, olio su tela, cm 50x 105
“Musa”- 2008, olio su tela, cm 50x 120
G u i d o OGGIONI
“Solarità” - 2011, t. m. - cm100x 100
“Ebani dal tempo” - 2011, t. m. - cm 100x 98
Con i suoi lavori, Guido Oggioni mette in scena un elegante gioco volumetrico, prediligendo una narrazione scarna che conferisce alle sue opere un’aura di arcana solennità. Il suo modello compositivo è puristico ed essenziale, alternando sovrapposizioni polimateriche che predispongono calibrate simmetrie. Il costrutto trasmette l’impressione visiva di un paesaggio inabitato, mentre i profili geometrici delle forme che lo abitano emergono dalla superficie pittorica, creando suggestioni tridimensionali. Caratterizzandosi con un’inedita raffinatezza esecutiva, l’artista sfrutta le cromie naturali delle superfici materiche, coniugandole con pigmenti che ne assecondano i valori tonali. In un sapiente processo di composizione, egli accosta impasti di terre e frammenti di legno, amplificando così il senso di una metafora paesaggistica, anche se mai allusiva di un vero riconoscibile, ma piuttosto evocativa di uno spazio utopico, che mira a un equilibrio stabilizzato di forze convergenti e divergenti. Questi scorci sublimati in prospettive illusorie sembrano evocare una sospensione governata dal silenzio, in un atteggiamento psicologico di separatezza dalla storia e dalle contingenze della cronaca: in definitiva, il percorso di una solitaria meditazione. (estratto dal testo critico di Paolo Levi)
“Memoria dal tempo” - 2011, t. m. - cm 80x 80
BARBARA VINCENZI presenta
LUCIO DIODATI Artista abruzzese, ha raggiunto da anni una fama mondiale, esponendo in diversi anni di attività nelle principali città italiane europee ed estere: Londra, Glasgow, Lisbona, Barcellona, Montreal, New York, Dubai, l’Avana. Il suo universo femminile viene raccontato attraverso una serie di immagini che dolcemente si affastellano nei dipinti tra colori brillanti di azzurri lapislazzuli, verdi pistacchio, gialli intensi, rosa accesi e più delicati ocra, creando netti contrasti di ombre che delineano i profili dei volti e dei corpi.Visi assorti, di donne imbellettate dell’alta società, vestite in modo aristocratico in stile anni ’20,’30 e ‘40, dove emergono bizzarri capellini con fiori e nastri che ricordano la moda degli esordi di Coco Chanel.Volti stereotipati con labbra pronunciate, nasi all’insù e seni importanti evidenziati
dai pro fondi scolli degli abiti dai tagli sartoriali, definiscono una donna dalle forti caratteristiche femminili, ritratte dall’artista con un occhio ironico velatamente cinico. Un mondo raffinato e di élite, dove pellicce colorate, abiti a righe, pois o più eccentricamente leopardati, fanno il loro ingresso in un indiscusso mondo aristocratico. Gli uomini appaiono raramente, anche loro riccamente vestiti, quasi di “contorno” alle figure femminili che prevalgono nelle rappresentazioni di Diodati. Anche i titoli delle opere pongono un accento in più su quel lato ironico di un universo in cui l’apparenza predomina. Un mondo solare, vacuo, che ricorda le cartoline d’epoca, descritto in modo oggettivo e mai banale. www.luciodiodati.com
REGIONE
PUGLIA Assessore Silvia Godelli
Cultura, spettacolo, istruzione, formazione e lavoro Area riservata alle iniziative regionali di sostegno e valorizzazione del patrimonio culturale pugliese, all’espletamento delle funzioni per garantire il diritto allo studio ed alle attività di orientamento mirate alla formazione ed al lavoro. Le norme regionali di disciplina del settore “spettacolo e cultura”, in particolare la legge 6/2204, privilegiano il rapporto con il paesaggio e le risorse del territorio, sviluppando azioni di coinvolgimento di soggetti pubblici e privati nel rispetto del pluralismo culturale e delle pari opportunità. Per tutti gli studenti pugliesi è garantito il diritto allo studio attraverso la programmazione e l’assegnazione ai Comuni di risorse regionali e statali. L’attività formativa, che si espleta attraverso le procedure dell’accreditamento degli enti, consente, con la formazione continua, lo sviluppo di nuove competenze e professionalità e permette percorsi formativi destinati a varie fasce di utenza, dagli studenti dell’obbligo scolastico ai giovani laureati, dai portatori di handicap ai gruppi svantaggiati. Per il sostegno dell’occupazione, la regione ha adottato strumenti strategici per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro.
Lucia Caricone-Lum e t t a mostra personale
“la zucchina gialla”- olio su tela - cm 80x 100
“i papaveri rossi” - olio su tela - cm 100x 100
“fragole” - olio su tela - cm 50x 60
“difficile scelta”- olio su tela, cm100x 120
LE TRE MUSICISTE - 2008 - olio su tela cm 50 X 40
Città di Trani
mostra di pittura di Domenico Lasala si terrà presso le sale espositive di Palazzo Palmieri (P.zza Trieste- zona Cattedrale- Trani). con il patrocinio del Comune
dal 8 al 16 settembre 2012 inaugurazione Sabato 8 settembre 2012, ore 20:00. Apertura: dal lunedì al venerdì ore: 19-22. Sabato e domenica ore: 19-23 Ingresso libero.
L’opinione di Ilario D’Amato
L’Archeorealismo di Evan De Vilde L’opera archeorealista condensa in sé la coordinazione delle tre dimensioni temporali. Il passato è testimoniato dall’oggetto archeologico, il presente è dato dalla ricontestualizzazione nell’epoca contemporanea mentre la dimensione futura viene ad essere la fenomelogia che quest’opera assume con il tempo. L’oggetto archeologico si arricchisce così di nuovi valori. La parola stessa “Archeorealismo” è stata ideata per rendere al meglio l’idea dell’oggetto archeologico che viene ad essere investito, e a proiettare a sua volta, una nuova forma di realismo. Evan De Vilde è fondatore di un movimento artistico estremamente originale, capace di collegare culture lontane tra loro e di salvaguardarle allo stesso tempo, attraverso processi di conservazione e tutela che mai alterano lo stato originale dei reperti. L’arte di De Vilde è quindi scrigno prezioso per la memoria della civiltà umana, ma capace anche di porre interrogativi sul presente e aprire squarci prospettici del tutto inediti verso il futuro. Il contemporaneo ospita il passato ed apre con esso un dialogo interessantissimo di cui lo spettatore può godere pienamente osservando ad esempio la famosa serie Carteris, in cui sutra tibetani autentici sono racchiusi sotto una prigione dorata a denunciare l’oppressione del Tibet e della sua cultura o ancora, le pergamene e i codici antichi che “sembrano” strappati con abile provocazione dall’artista che suscita con tutte le sue opere reazioni emotive decisamente forti ed un estrema fascinazione estetica. Nel giro di pochi anni Evan De Vilde ha riscontrato un progressivo successo di pubblico e un promettente gradimento critico partecipando solamente nell’ultimo anno a manifestazioni prestigiose tra le quali: la Biennale Internazionale d’arte contemporanea di Firenze, il Padiglione Italia di Torino della 54° Biennale di Venezia, la Biennale d’arte moderna e contemporanea di Lecce. Verso la metà di Novembre Evan De Vilde sarà di scena a Roma, presso l’Archivio di Stato, insieme all’artista Nello Petrucci, in una mostra titolata “La grande illusione”.
REGIONE
BASILICATA Assessore Vincenzo Vitis Cultura e attualità L’attualità e la funzione strategica della Cultura, rivestono un ruolo primario negli obiettivi della nostra Regione. La condivisione delle esperienze regionali più efficaci, in ambito culturale e la volontà di fare sistema, promuovendo azioni sinergiche interdipartimentali della Regione e interistituzional degli
Enti Locali, in una logica di sforzi congiunti, favorirebbe una specificità di eccellenze culturali per una diffusione del Sistema Cultura a livello Europeo. A fronte di uno scenario in movimento, la proposta di Legge regionale sulla Cultura orienta risorse e interventi, nonché approcci differenti rispetto
Promozione culturale La Regione determina la propria politica di promozione e valorizzazione del patrimonio. La cultura ha dunque un ruolo primario, poiché riunisce in sé la molteplicità di diversi ambiti: dalle arti alla conoscenza del patrimonio culturale, ambientale e monumentale, dalla storia alla letteratura. La finalità specifica della Regione in campo culturale è quindi di assicurare ad ogni persona, proprio attraverso il sostegno e la valorizzazione concretadi questi ambiti, il massimo di libertà conoscitivaed espressiva, e quindi il più elevato criterio di scelta. La cultura è sempre più intesa e riconosciuta come sistema di relazioni tra persona e Comunità, tra passato e futuro, tra identità e diverse realtà territoriali.
alla situazione attuale tenendo conto delle dinamiche socio-culturali, economiche, tecnologiche, organizzative e di consumo che hanno un impatto notevole nell’ambito del settore in questione dove s’inserisce, tra l’altro, la dialettica fra intervento pubblico e privato. Pertanto la finalità principale è quella della costruzione di un sistema culturale integrato, quale risposta ineludibile a fronte di problematiche interdipendenti e alla ottimizzazione delle risorse, ovvero, concepire un approccio sistemico innovativo, sul pian dell’analisi e della conoscenza del settore, nell’intento di modulare un articolato e integrato uso di azioni volte a indirizzare e supportare l’intervento regionale.
Maria Teresa
Perulli QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELLA BASILICATA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
“Copia di Calore d’inverno” - 2010 - olio su tela, cm 70 x 60
MARIA TERESA CAPELI
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L’opinione S P A Z I O R I S E R VA T O A Critico/Curatore della Basilicata
Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore al fine di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. Pertanto intendiamo.coinvolgere per ogni regione Critici, Curatori, Galleristi, Associazioni Culturali e Artisti, offrendo a ciascuno uno spazio dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chi sia interessato, di avere un agevole punto di riferimento su tutto il territorio circa le opportunità istituzionali e private (ivi presenti). Apriamo uno spazio per condividere esperienze, sensazioni, opinioni e permettere una reale collaborazione e scambio tra le varie realtà culturali italiane nonchè una finestra verso il mondo internazionale. Intendiamo cioè superare per quanto ci compete l’attuale frammentazione espositiva e propositiva e far emergere quanto di meglio affiora nel nostro settore. Vi invitiamo pertanto ad aderire alla nostra iniziativa scrivendoci a: direzione@rivista20.com
REGIONE
CAMPANIA Assessore Caterina Miraglia La Cultura e il telaio meccanico Al primo posto, va da sé, non può che essere la condivisione che, mettere in valore i beni culturali materiali ed immateriali del e nel territorio, deve essere un processo partecipato, non potendosi realizzare per decreto. Immediatamente
ruolo della Politica, e per quello cui sono chiamati gli Amministratori Pubblici, ed anzi proprio in considerazione della rilevanza di entrambe, crediamo non sfugga a nessuno come un idea, un modello di democrazia – basato, sic et sim-
e che con ogni evidenza nascono da quella esondazione di cui prima. Vorremmo non trovarci di fronte a decisioni di cui, francamente, ci sfugge il senso – laddove, per fare un esempio – si ritiene di investire oltre 20 milioni di euro sulla
dopo, deve venire la consapevolezza che bisogna agire sul piano infrastrutturale, affinché lo sviluppo possa essere effettivo e duraturo. Terzo elemento, solo apparentemente meno rilevante, è il necessario ripensamento dei ruoli. Non è qui il caso di sottolineare che Arte e Cultura sono materia delicata, rispetto alla quale è decisamente opportuno che la politica rimanga assolutamente neutrale. Sarebbe quindi il caso che, tanto per cominciare nel migliore dei modi, non si esondasse dal proprio ambito, per esempio evitando la presenza di esponenti politici o pubblici amministratori direttamente all’interno di organismi preposti alla gestione di spazi od eventi artistici e culturali – anche se a capitale pubblico. Pur nel massimo rispetto per il
pliciter, sui partiti, sul voto e sulla delega – sia non solo in momentanea crisi, ma decisamente superato. Stiamo andando – ed in questo la società è sicuramente più avanti dei suoi rappresentanti – verso un modello più articolato, più partecipato, in cui cresce il protagonismo dei cittadini. Se, quindi, la mediazione tradizionalmente esercitata dai partiti è oggi insufficiente, altrettanto lo sono le scorciatoie decisionistiche.
Coppa America, la cui durata è di pochi giorni, a fronte dei 15 attribuiti al Forum Universale delle Culture, che di giorni ne durerà cento, e per di più su vari centri della regione. O gli 11 milioni stanziati per il solo Napoli Teatro Festival. Ovviamente, qui non si discute la liceità formale delle scelte assunte. Ma non ci si può esimere dal dubbio di opportunità. Del resto, non si tratta certamente di voler esautorare i Pubblici Amministratori dei loro legittimi poteri. Al contrario, ciò che si vuole, oltre a rivendicare il protagonismo partecipativo in qualità di cittadini e di operatori del settore, è esattamente restituire alla Politica il compito alto che gli è proprio, e cioè la funzione di sintesi e di messa in essere.
Restando perciò al nostro tema, quel cambio di passo di cui si diceva prima comporta in se molte novità. Un cambio di direzione, un cambio di velocità, un cambio di modalità. Vorremmo, per il futuro, non assistere più – anche con un certo sconcerto – a scelte che appaiono a volte approssimative ed estemporanee,
QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELLA CAMPANIA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
Matteo MACULOTTI
MAURO KRONSTADIANO FIORE
“Il cavaliere della triste figura” - t. m. - cm 100x 100
“Gemas de aurora” - 2011 - t. m. - cm 100x 100
MAURO KRONSTADIANO FIORE VIVE E LAVORA A CASERTA, DOVE E’ NATO NEL 1972. DIPLOMATOSI ALL’ISTITUTO D’ARTE DI SAN LEUCIO, PROSEGUE GLI STUDI FREQUENTANDO IL CORSO DI LAUREA IN CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI PRESSO LA II UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI. HA PARTECIPATO A SVARIATE MOSTRE, TRA CUI SI EVIDENZIANO LE PERSONALI DI S.LEUCIO (CE) E DI FALCIANO (CE), RSPETTIVAMENTE AL MALACHIA DAL TITOLO “L’ADORATION DE LA TERRE” NEL 1994 E AL LAYRINTH CLUB DAL TITOLO “LA LUNA RITROVATA” NEL 1995; LA COLLETTIVA PRESSO LA II UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, COMPLESSO S. FRANCESCO, S. MARIA C.V. (CE) NEL 2005; LA COLLETTIVA AL PALAZZO COMUNALE DI BELLONA (CE) NEL 2008; LA PERSONALE DAL TITOLO “IL MIO SOGNO DALLA LUNA AL VENTO” ORATORIO SS. NOME DI MARIA (CE) NEL 2009. NELLO STESSO ANNO E’ IMPORTANTE PER LUI L’INCONTRO CON IL GALLERISTA ANTONIO ROSSI (GALLERIA STUDIO LEGALE) CHE NE SEGUE L’ATTIVITA’. NEL 2010 PARTECIPA ALLA COLLETTIVA DAL TITOLO “POLITIK, ARTE DENTRO E FUORI IL SISTEMA” A CURA DI ANTONIO MANFREDI AL CAM (CASORIA CONTEMPORARY ART MUSEUM) E ALLA COLLETTIVA DAL TITOLO “INTIMO SENTIRE” PRESSO LA FORTEZZA MEDICEA DEL GIRIFALCO, CORTONA (AR). SEMPRE NEL 2010 PARTECIPA CON IL GRUPPO ARTISTICO LA PORTA DEI VENTI ALLA MOSTRA”HOMO LUDENS” PRESSO IL CASTELLO DUCALE DI SANT’AGATA DE’
L’opinione di Annamaria Parlato e Maria Arcella Pamart Consulenza e Progettazione Culturale - www.pamart.it L’evoluzione pittorica di Franco Porcasi prende corpo e si sviluppa, a partire dagli anni ‘50, in un crescendo di sensazioni ed emozioni. Ha assorbito e rielaborato negli anni della formazione artistica influenze ottocentesche, della scuola di Posillipo e delle avanguardie di primo Novecento. Le sue figure hanno forti richiami verso l’arte greco-romana, molto presente nel Sud dell’Italia, sono intrise di neoplatonismo e sono caratterizzate da quel plasticismo tipico del rinascimento maturo. Porcasi è un attento osservatore della natura e dell’ambiente che lo circonda. Dopo il percorso di ricerca e maturazione artistica degli anni Cinquanta-Sessanta, all’inizio degli anni Ottanta, abbandona l’utilizzo del pennello. Sperimenta le tecniche più disparate: l’encausto, un’antica tecnica pittorica applicata su muro, conosciuta dai Greci e dai Romani, la pittura ad olio, la gouache, il graffito, ed infine la spatola, che perfeziona ed in cui vi si riconosce, creando uno stile personale. Il suo è un linguaggio artistico originale, raffinato, intriso di toni ora pacati, ora accesi di calda sensualità. Ritrattista dalla perspicace penetrazione psicologica, ha concentrato la sua attenzione negli ultimi anni, quelli della maturità artistica, al luogo di appartenenza, al Vesuvio, a quella che lui definisce “vesuvianità”. La “vesuvianità” è l’omaggio a un vulcano, il Vesuvio, che da sempre ha ispirato artisti poeti e scrittori, nel quale si riflettono bellezza e inquietudini di tutto un territorio densamente abitato. “A Muntagna”, l’appellativo con cui i campani e propriamente i napoletani sono soliti riferirsi al vulcano simbolo della città partenopea, dunque il Vesuvio, è una presenza inquietante, benefica e malefica assieme. Le figure di Porcasi sono simboli di ricerca spirituale e mistica, rappresentano comunicazione fra ciò che è “terreno” e ciò che appartiene ad una dimensione più alta e luminosa, tra ciò che è sacro e ciò che è profano; sono diletto del cuore e dell’anima, si avvicendano e si sovrappongono su piani che nella loro ricercatezza cromatica riproducono immense scenografie senza tempo. Nell’opera Vesuvio con masche-
ra tragica del 2012, appartenente alla fase più recente della sua produzione, Porcasi esprime la sua maturità artistica assieme a tutta una serie di opere dedicate appunto al Vesuvio, già a partire dal 2006. Il Vesuvio è raffigurato con la tipica maschera delle tragedie di Eschilo, messa lì nel bel mezzo del cratere rosso e infuocato. È il tentativo di dare un volto e una voce al vulcano che spaventa chiunque gli si avvicini; in basso figure umane massicce, quasi scolpite e sospese in una condizione metafisica, avvertono che qualcosa di orrendo e doloroso sta per avvenire di lì a breve: è la natura che si ribella agli scempi e alle nefandezze degli uomini. Porcasi ci propone un’iconografia del mostro di fuoco non tradizionale ma ribaltata, come a voler offrire allo spettatore un nuovo sguardo, una possibilità diversa che induce alla riflessione sulla nascita, sulla morte e sulla rinascita. Porcasi come Eschilo ci lascia con questo interrogativo: da dove viene agli uomini il dolore? Viene solo dalla loro condizione di mortali, come affermavano i poeti arcaici, o da un errore originario, scontato dall’intera umanità, come è l’errore di Prometeo in Esiodo? Oppure all’interno della condizione umana v’è anche la responsabilità del singolo individuo?
REGIONE
CALABRIA Assessore Mario Caligiuri Cultura e attualità Caligiuri, di fronte a sindaci, dirigenti scolastici, bibliotecari, editori e intellettuali provenienti da tutta la regione, ha spiegato i compiti del Polo: coordinare le politiche regionali del settore, gestire e animare il portale www.bibliotechedellacalabria.it, valorizzare le biblioteche di eccellenza, estendere le esperienze scolastiche di successo sulla lettura, promuovere occasioni di formazione degli operatori di biblioteche ed archivi, organizzare un calendario unico regionale delle iniziative che si svolgono nelle biblioteche, ampliare i punti di lettura e di vendita dei libri, sostenere le attivita’ delle librerie indipendenti, creare sinergie con case editrici, scuole, universita’, associazioni, fondazioni.
Inoltre, Caligiuri ha ricordato le iniziative previste nei prossimi mesi: dalla pubblicazione del “Libro Verde sulla Lettura in Calabria” alla mostra sul libro antico, dai corsi di perfezionamento per bibliotecari e archivisti all’istituzione di un fondo di garanzia per le librerie, dalla valorizzazione degli intellettuali calabresi all’invito per pubblicare libri di qualita’ da immettere nel mercato, per finire all’impegno di inserire nella programmazione dei fondi europei 2014-2020 di misure specifiche per le biblioteche. “Una Regione che legge e’ una regione che vuole preparare un futuro diverso. E’ una sfida importante che la Calabria puo’ vincere”, ha detto l’assessore Caligiuri.
L’Assessore Caligiuri ha scritto al Sottosegretario Cecchi sulla valorizzazione dei beni archeologici Area d’interesse: Cultura e Istruzione Data pubblicazione: 23-08-2012 -----------------------------------------Caligiuri: “Scoperta testa di leone a Capo Bruzzano conferma che i fondali della Calabria sono ricchi di beni” “Tutt’altro che bufala: il ritrovamento e la consegna alle autorità dello Stato della testa di leone conferma che i fondali della Calabria sono ancora ricchi di beni. Non a caso, proprio da noi quarant’anni fa venne fatta la più grande scoperta mondiale di archeologia subacquea con il riemergere degli bronzi di Riace”. Questo e’ il commento dell’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri in merito al recente ritrovamento a Capo Bruzzano, nel comune di Bianco. Caligiuri prosegue sostenendo che “in base ai primi accertamenti, la testa del leone, che e’ stata consegnata al Capitano Raffaele Giovinazzo comandante regionale del nucleo tutela patrimonio dei beni culturali dei Carabinieri, sembrerebbe pienamente originale e somigliante ai leoni di Nemi, esposti a Palazzo Massimo a Roma e potrebbero risale al secondo secolo dopo Cristo. Comunque attendiamo verifiche ancora più puntuali”.
L’opinione d i B a r b a r a Vi n c e n z i Attento conoscitore del suo tempo, Vito Giarrizzo accoglie in sé qualche richiamo delle avanguardie storiche del ‘900, rimanendo coerente ad un suo percorso di ricerca artistica, con l’intento di proporre nuove tematiche e concetti, che suggeriscono altri spazi ed altre dimensioni percettive. La sensibilità dell’artista va di pari passo con un mondo paradossale, intenso e pieno di interrogativi. La sua profonda cultura, assimilata negli anni attraverso studi e riflessioni, gli apre le porte a nuovi tragitti, geografie di mondi insoliti e sconosciuti, in cui l’uomo e la Madre Terra si confrontano reciprocamente. Le regole infrante di un destino cercato tracciano l’inesorabile sorte dell’uomo e della Terra; gli abusi causati dal progresso devastano la natura, che a sua volta si ribella contro l’umanità, con risvolti spesso catastrofici, sono narrati con sapienza nelle sue tele. Vito, vuole mettere in luce, come l’innovazione abbia occultato definitivamente la reale visione della vita, rendendo l’uomo sterile al “sentire” autentico, compromettendo la qualità della sua intera esistenza. Un uomo che “costretto” dalle infrastrutture sociali viene soffocato nella sua vera identità, dove voci si mescolano ad altre voci inascoltate, decretando l’offuscamento delle facoltà percettive dell’intera umanità. La sua, una lotta silenziosa contro le chiusure mentali e la volontà di sintonizzarsi con i tempi, con rinnovati modelli di comunicazione ed
organizzazione sociale. L’artista rivolge la sua attenzione alle profondità della mente dell’uomo, al suo Io, in un percorso in cui i pensieri sommersi arrivano alla superficie, risolti con il sapiente uso di colore e materia. Materia che si fa protagonista, che si sovrappone e struttura in storie che a loro volta ne suggerisco altre. Stratificazioni di scritture, che s’intersecano indicando nuove chiavi di lettura. Labirinti di pensiero, forme e identità nascoste, si liberano alla ricerca di un diverso tempo e spazio. Nuovi percorsi, nuove tracce, nuovi significati, vengono elaborati sulla tela, con la volontà di smascherare le “menzogne” che opprimono la società attuale. ..................................................
M aurizio
ROSSI “Scorcio” - 2009, cm 18x30 “Ballatoio” - cm 40x50
“Allegoria 2” - cm 40x50
“Colpo di luce”- cm 35x45
QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELLA CALABRIA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
L’opinione S P A Z I O R I S E R VA T O A Critico/Curatore della Calabria
Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore al fine di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. Pertanto intendiamo.coinvolgere per ogni regione Critici, Curatori, Galleristi, Associazioni Culturali e Artisti, offrendo a ciascuno uno spazio dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chi sia interessato, di avere un agevole punto di riferimento su tutto il territorio circa le opportunità istituzionali e private (ivi presenti). Apriamo uno spazio per condividere esperienze, sensazioni, opinioni e permettere una reale collaborazione e scambio tra le varie realtà culturali italiane nonchè una finestra verso il mondo internazionale. Intendiamo cioè superare per quanto ci compete l’attuale frammentazione espositiva e propositiva e far emergere quanto di meglio affiora nel nostro settore. Vi invitiamo pertanto ad aderire alla nostra iniziativa scrivendoci a: direzione@rivista20.com
REGIONE
SICILIANA
Assessore Amleto Trigilio
La ceramica a lustro dorato Si accede al museo dalla via Roma, uno dei principali assi viari della città, che congiunge la stazione ferroviaria al centro storico. Il museo è ubicato a ridosso della villa comunale di Caltagirone, giardino di interesse storicoartistico progettato nel 1850 da Giovan Battista Filippo Basile e completato nei primi del ‘900 con l’ingresso meridionale in stile liberty, opera dell’architetto Michele Fragapane. La sede museale è una costruzione degli anni Cinquanta. L’edificio nel 1965, dopo interventi di riattamento e di allestimento museale, viene inaugurato come sede dell’Istituzione. Particolarmente suggestivo è l’ingresso al museo a cui si accede da un portico ottocentesco che fa da coronamento al cosiddetto “Teatrino” (un belvedere realizzato nel Settecento su progetto del Bonaiuto), scenografica struttura architettonica costituita da una sequenza di scalinate con decori in ceramica. Il museo illustra attraverso la raccolta di manufatti provenienti da tutta la Sicilia la produzione storica di ceramica nell’isola, dalla preistoria fino agli inizi del novecento, con particolare riferimento ai manufatti di Caltagirone. Di Caltagirone infatti, sede di fabbricazione di ceramiche, si hanno notizie sin dal periodo della conquista musulmana dell’isola. Attraverso i secoli la città ha continuato ad essere centro di fiorente produzione ed ancora oggi è uno dei principali riferimenti dell’arte ceramica in Italia. Le collezioni. I manufatti esposti provengono in gran parte dal locale Museo Civico e dalle raccolte appartenenti all’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica “Luigi Sturzo”, ma vi sono anche materiali concessi in deposito da altri musei regionali siciliani ed ancora la pregevole collezione Russo Perez, acquistata dalla Regione Siciliana alla fine degli anni ‘50.
Sezione Postmedioevale e Moderna sale E ed F ceramiche di Caltagirone dal XVI al XVIII sec. sala A ceramiche di Caltagirone dal XVIII al XIX sec. sala G manufatti rappresentativi di tutte le fabbriche siciliane
Giovanni Greco Nato a Catania in Italia (1920). Vive e lavora a Catania in Italia. Tutto è noto ai nostri occhi ed alla nostra memoria ma tutto Appare Nuovo Attraverso uno scarto obliquo del pensiero Che rimanda sempre a qualcos’altro, un qualcosa Che sta al di là. Ed è su questo al di là Che intendo far confluire i nostri sguardi, al di là della rappresentazione e del tempo, oltre la Fugace ovvietà degli avvenimenti, in un presente Che diventa “eterno”, confine e luogo della risposta al Perché tutto avviene e tutto può accadere. Come uno specchio Che ci rimanda Un’immagine Che conosciamo E che Quindi diventa eterna.
S i m o n a
R e i
mostra personale
QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELLA SICILIA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com
“Proteggimi” tecnica: olio su tela - cm 80x 100
L’opinione S P A Z I O R I S E R VA T O A Critico/Curatore della Sicilia
Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore al fine di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. Pertanto intendiamo.coinvolgere per ogni regione Critici, Curatori, Galleristi, Associazioni Culturali e Artisti, offrendo a ciascuno uno spazio dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chi sia interessato, di avere un agevole punto di riferimento su tutto il territorio circa le opportunità istituzionali e private (ivi presenti). Apriamo uno spazio per condividere esperienze, sensazioni, opinioni e permettere una reale collaborazione e scambio tra le varie realtà culturali italiane nonchè una finestra verso il mondo internazionale. Intendiamo cioè superare per quanto ci compete l’attuale frammentazione espositiva e propositiva e far emergere quanto di meglio affiora nel nostro settore. Vi invitiamo pertanto ad aderire alla nostra iniziativa scrivendoci a: direzione@rivista20.com
REGIONE AUTONOMA
SARDEGNA
Assessore Sergio Milia
Musica, teatro, danza e arti visive La Regione riconosce alla musica, al teatro, alla danza, alle arti visive e a tutto il settore dello spettacolo un valore culturale, educativo e formativo e ne promuove la diffusione su tutto il territorio. L’Amministrazione regionale, per assicurare il miglioramento della qualità della vita, della coesione sociale e dell’offerta turistica nel territorio, autorizza la concessione di contributi agli enti locali che organizzano, direttamente o in affidamento a terzi, manifestazioni di pubblico spettacolo, culturali e d’intrattenimento aperte al pubblico (la legge regionale
17/50). I contributi sono assegnati in base alla popolazione residente. La Regione è impegnata ad assicurare l’adeguato livello professionale e la crescita qualitativa delle manifestazioni di pubblico spettacolo e concede contributi a operatori privati (l.r.17/50), di comprovata capacità tecnico-organizzativa, che intendano allestire in Sardegna singole manifestazioni aperte al pubblico. Autorizza la concessione di contributi a organismi pubblici e privati che intendano acquistare o ristrutturare edifici da adibire all’uso teatrale (legge regionale 30/93).
Manifestazioni turistiche, il programma di spesa 2012 e nuova modulistica. Il programma di spesa 2012 per i contributi per l’organizzazione di manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico. Ricordiamo che i finanziamenti sono destinati ad eventi in grado di promuovere l’immagine della Sardegna, promossi da enti pubblici, organismi privati e comitati organizzativi.
CAGLIARI, 14 GIUGNO 2012 - Approvato dall’Assessorato regionale del Turismo il programma annuale di spesa per la concessione dei contributi per l’organizzazione di manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico per l’annualità 2012. L’Assessorato, ha inoltre, approvato la nuova modulistica per il rendiconto finanziario. Ricordiamo che i finanziamenti sono destinati ad eventi in grado di promuovere l’immagine della Sardegna, promossi da enti pubblici, organismi privati e comitati organizzativi.
Marco MATTEI
mostra personale
Paola Calcatelli
: â&#x20AC;&#x153;Through my work I try to catch the ephemeral reality which characterizes the human manufactured products and the precarious sensitive world.I try to point out the contrast between the changeable reality and the possibility to preserve something of it for a long time. For this purpose I exalt the specific characteristics of some materials and I use them to create ob<x>jects of art which are subjected to an accelerated deterioration, or I create bioworks, alive installations, which underline, with their evolution, the passing of time. In order to preserve the image from the changes of time, I have saved each accomplished work in a file on the web. Each work has got an informatic room, through which is possible to control the image and its evolution, its possible change as regards its manufactured product. The interaction between the two souls of the job is possible thanks to the sharing of the audience, who takes part of it being in touch with the web and, ideally, comparing with time and happenings passed between ideal and real state.â&#x20AC;?
L’opinione S P A Z I O R I S E R VAT O A Critico/Curatore della Sardegna
Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore al fine di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. Pertanto intendiamo.coinvolgere per ogni regione Critici, Curatori, Galleristi, Associazioni Culturali e Artisti, offrendo a ciascuno uno spazio dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chi sia interessato, di avere un agevole punto di riferimento su tutto il territorio circa le opportunità istituzionali e private (ivi presenti). Apriamo uno spazio per condividere esperienze, sensazioni, opinioni e permettere una reale collaborazione e scambio tra le varie realtà culturali italiane nonchè una finestra verso il mondo internazionale. Intendiamo cioè superare per quanto ci compete l’attuale frammentazione espositiva e propositiva e far emergere quanto di meglio affiora nel nostro settore. Vi invitiamo pertanto ad aderire alla nostra iniziativa scrivendoci a: direzione@rivista20.com
CENTRO CULTURALE ARIELE via Lauro Rossi, 9c - TORINO tel. 011.20 73 905
STIAMO SELEZIONANDO 100 ARTISTI AI QUALI REALIZZEREMO PER CIASCUNO UN CATALOGO VIRTUALE DI 40 PAGINE, LE DIMENSIONI SONO: 18,5 x 22,5 cm
QUESTI BOOK SARANNO INSERITI NELLA NOSTRA LIBRERIA E DAL GENNAIO 2013, OGNI SETTIMANA FAREMO CONOSCERE UN ARTISTA A TUTTA LA NOSTRA RETE DI GALLERIE, ASSOCIAZIONI CULTURALI, CURATORI, CRITICI, COLLEZIONISTI OLTRE ALL’ESECUZIONE DEL CATALOGO VIRTUALE, SARA’ FORNITO AD OGNI ARTISTA LA VERSIONE IN PDF PER LA STAMPA - COPERTINA + INTERNO SIAMO IN GRADO DI FORNIRE ANCHE IL SERVIZIO DI STAMPA TRAMITE UNA TIPOGRAFIA (CONVENZIONATA CON NOI) CHE PERMETTE PREZZI CONCORRENZIALI --------------------------------------------LO SPAZIO ESPOSITIVO DELLA GALLERIA ARIELE E’ DISPONIBILE PER PERSONALI E COLLETTIVE NELLE SEGUENTI DATE: - dal 6 al 20 ottobre - dal 27 ottobre al 10 novembre - dal 17 novembre al 1 dicembre NB: Le collettive sono con un max di cinque artisti e di uno scultore per il quale la mostra sarebbe una personale