Attivo sulla scena per oltre settant’anni, dal 1907 al 1978, Ferruccio Ferrazzi fu un artista non facile, non semplice, solo per ragioni geografiche incluso arbitrariamente a posteriori nell’enclave della Scuola romana, dalla quale invero fu sempre distante. Dotato di un temperamento introverso e speculativo, idealista e visionario, visse e operò per necessità in modo appartato, portando avanti una ricerca sempre caratterizzata da forte autonomia. Inesausto sperimentatore, fu attratto ma non aderì mai alle avanguardie o a determinati movimenti artistici, non appartenne a schieramenti e ideologie, reagendo sempre agli stimoli e ai cambiamenti che questi produssero in maniera originale e personale, con delle invenzioni tutte sue.