PHOTO GRAPH ERS : GALLERIA CERIBELLI
PHOTOGRAPHERS Galleria Ceribelli , Bergamo 09 Maggio - 14 Giugno 2015
A Cura di: Alice Giacometti Adele Ceribelli Testi: Alice Giacometti Progetto Grafico: Diego Chierichetti Stampa: Photo Offset, Bergamo aprile 2015
Si ringrazia: Arialdo Ceribelli, Francesca Ferrandi e l’istituto ABF CFP operatore del legno e dell’arredamento di Castel Rozzone.
PHOTOGRAPHERS Giorgia Valli Maria Vittoria Trovato Luca Spano Alla Chiara Luzzitelli Luca Argenton Francesca Ferrandi Mauro Corinti Edoardo Serretti
GALLERIA CERIBELLI
SOMMARIO 1
Introduzione critica alice giacometti
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Giorgia Valli
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Maria Vittoria Trovato
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Luca Spano
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Alla Chiara Luzzitelli
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Luca Argenton
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Francesca Ferrandi
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Mauro Corinti
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Edoardo Serretti
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Biografie
INTRODUZIONE CRITICA A cura di Alice Giacometti La Galleria Ceribelli, che già in passato ha ospitato fotografi di fama internazionale, propone Photographers, una mostra collettiva di otto giovani italiani agli esordi della loro carriera. L’idea nasce dall’incontro di tre altrettanto giovani figure professionali: una gallerista, una curatrice ed una fotografa. Non c’è un tema comune, in mostra lavori in cui l’intervento di post-produzione è minimo e l’elemento importante è la qualità delle fotografie. Un variegato panorama di progetti fotografici rivela, in realtà, quanto simili siano le ricerche alla base, espresse poi attraverso linguaggi differenti. Il tema dell’acqua è ricorrente in tre progetti fotografici. Da una citazione di Cesare Pavese “Immortale è chi accetta l’istante. Chi non conosce più un domani” nasce la ricerca fotografica di Giorgia Valli. Sequenze di immagini di meduse suggeriscono poetici racconti: un immergersi nel presente, nel continuo fluire delle acque della vita, e come in una danza questi esseri si incontrano e si sfiorano in un fluttuare irripetibile. Meduse che leggere ondeggiano come fantasmi e lo spettatore libera la sua fantasia guardandole. 1
Di spettacolare impatto visivo sono i colori e i luoghi delle fotografie di Maria Vittoria Trovato. Affascinata dai diversi modi di abitare gli spazi, da anni gira il mondo lavorando ad un progetto sul mare, sulle imbarcazioni e sugli uomini che vi lavorano. La vastità e la potenza del mare, la prua di una nave cargo e piattaforme petrolifere imponenti raccontano le storie degli equipaggi incontrati in quei viaggi. Sono come poesie rese in immagini le fotografie di Luca Spano che, attraverso colori tenui ed un approccio minimalista, coglie l’essenza della sua terra natia, la Sardegna. Il fotografo con uno sguardo delicato indaga le connessioni che ci sono tra un individuo e la sua terra madre. La Sardegna con i suoi paesaggi e i suoi fondali, un silenzio quasi meditativo e le emozioni che questa terra trasmette sono i soggetti dei suoi lavori. Dal paesaggio marino si arriva all’unica ritrattista in mostra. A soli 17 anni, la fotografa più giovane ad esporre, Alla Chiara Luzzitelli realizza, una serie di ritratti in bianco e nero dal nome Come le persone non vorrebbero mai mostrarsi. Al centro delle sue fotografie non solo presenze fisiche ma anche emotive: un intenso dialogo tra la fotografa e i suoi soggetti, infatti, precede gli scatti. Il risultato è una sinergia che, creatasi tra loro, dà vita ad affascinanti e delicate rappresentazioni di ciò che i soggetti non avrebbero mai voluto mostrare di sé. Una contrapposizione di intenti si riscontra nei lavori di altri due fotografi. Partendo dal neologismo “non-luogo” Luca Argenton evidenzia con le sue fotografie l’importanza dell’essere umano in un’epoca, 2
la nostra, caratterizzata dall’assoluta precarietà e da un pericoloso individualismo. I luoghi non identitari sono popolati da individui che vi transitano ma non vi abitano. Nelle sue immagini a fare da sfondo è un paesaggio sfuggente, in movimento, in contrapposizione alla staticità degli individui presenti. Sono fitte foreste incontaminate i soggetti dei lavori di Francesca Ferrandi. Un intenso dialogo con la natura ci immerge in un’intricata vegetazione. Intrecci di alberi e infittirsi di roghi ci fanno addentrare in un luogo selvaggio in cui non vi è alcuna traccia di vita animale ma solo natura e silenzio che ci obbligano all’ascolto. E’ l’aspetto documentaristico a caratterizzare le fotografie di un viaggio attraverso diversi stati messicani. Mauro Corinti nel 2003 si trasferisce in Messico ed inizia a raccontare gli aspetti del suo quotidiano. Non utilizza un approccio reportagistico ma da documentarista: prima di scattare riesce a prendersi, infatti, il tempo per osservare, per ascoltare e per riflettere. I suoi lavori, rigorosamente realizzati in analogico, riguardano principalmente le zone periferiche, messicane ed italiane, e l’interazione dell’individuo con il luogo che abita. Elemento fondante di diversi progetti fotografici è la ricerca identitaria dell’uomo. Lo smarrimento dell’individuo e la perdita della sua autenticità sono al centro dei lavori di Edoardo Serretti. Il fotografo analizza Il crollo dei punti di riferimento sociali che crea negli individui una sensazione di spaesamento, la stessa trasmessa dalle sue fotografie in bianco e nero dai confini non definiti. 3
GIORGIA VALLI “Mondi invisibili, forse lontani, abitati da anime forse dimenticate. Abissi amniotici in cui tutto fluisce in cui tutto si crea evanescenti evocazioni in costante metamorfosi, esigono libertà e memoria. Scorrono, affluiscono e defluiscono, lambiscono e sommergono, cullano o violentemente travolgono. In un vortice di fusione emergono visioni,
rivelazioni Presenze. Fantasmi. Gelatine di anime arcaiche illuminano orizzonti acquatici, di eterne albe e tramonti. Oscillando in tranquilli equilibri si dilatano e si restringono, si esaltano e si avviliscono, per poi dissiparsi. Inarrestabili movimenti Tutto è energia che fa danzare sopra il canto di questa eternità in un tripudio acrobatico trascendentale. “ (Giorgia Valli) 4
4 SEC [2014] Acquario di Genova Fine art matt cotton smooth 30 x 20 cm, composizione 75 x 55 cm Tiratura 1/3
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1 MIN, 43 SEC [2014] Acquario di Genova Fine art matt cotton smooth 20 x 30 cm, composizione 155 x 110 cm Tiratura 1/3
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4 MIN, 08 SEC [2014] Acquario di Genova Fine art matt cotton smooth 20 x 30 cm , composizione 80 x 110 cm Tiratura 1/3
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MARIA VITTORIA TROVATO La solitudine che si prova quando si è sul ponte della nave è totale: di fronte solo un oceano e un cielo immensi. Distanze enormi riportano alla mente sofferenze, amori e paure, è difficile trovarsi li. Cambiano gli oceani, i continenti, la forma di lavoro, lasciando un mucchio di storie da romanzo: capitani, mozzi, marinai, saldatori, operai, imbarcati per sogno, per fame, per continuità familiare. Esigenze e speranze diverse si mescolano diventando, davanti ad una tempesta o in un porto africano, tutte uguali.
“Bisogna avere le spalle larghe per sopportare l’oceano. Ti entra dentro attraverso le narici, riempie gli occhi e copre la testa con i suoi cieli immensi e unici. Se hai vecchie ferite te le riapre, se hai paure te le accentua, se c’è un amore lontano ti farà impazzire.” (Marco Ciriello) Navi, uomini e mare, in tutte le sue forme. Da un continente all’altro attraversando l’oceano Atlantico con un cargo, il Mediterraneo su una piattaforma petrolifera e la Corea del Sud nel cantiere navale più grande del mondo: con questi progetti Maria Vittoria Trovato insegue l’umanità che sta sull’acqua, una specie a disagio. Il mondo del mare non ha stagioni né soste. 8
CANTIERE NAVALE HYUNDAI HEAVY INDUSTRIES [2010] Ulsan, Corea del Sud Stampa fotografica 67,67 x 101 cm Tiratura 1/10
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LA PIATTAFORMA PETROLIFERA VEGA [2010] Al largo di Pozzallo Stampa fotografica 67,67 x 101 cm Tiratura 1/10
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LA NAVE CARGO GRIMALDI GRANDE ATLANTICO [2008] Da Buenos Aires ad Amburgo Stampa fotografica 47,67 x 71 cm Tiratura 1/10
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LUCA SPANO Le fotografie di Luca Spano fanno parte dei progetti One e Blood Shift iniziati nel 2007 ed incentrati sull’analisi del paesaggio della sua isola natia: la Sardegna. Il fine del progetto One è di esplorare il concetto di insularità, attraverso l’intima connessione tra una persona e il luogo in cui è nata. Vivere circondato da confini è qualcosa che plasma la relazione tra spazio interiore ed esteriore e porta a sviluppare una profonda relazione con l’infinito, non in modo mistico ma più come una consapevolezza di essere sul bordo di qualcosa. Il desiderio è di creare una geografia personale di immagini, attraverso un approccio minimale che gli permetta di focalizzarsi sulle sensazioni trasmesse da questa terra. Blood Shift esplora il paesaggio sottomarino della Sardegna: distese marine, luoghi che
nascondono immagini che i nostri occhi non possono vedere, dove il medium fotografico non riesce a delineare immagini nitide, lasciando così ampio spazio all’incertezza del vuoto. Sotto la superfice del mare, in questo ambiente privo di chiare coordinate, la percezione dell’infinito diventa il soggetto principale, un vuoto/pieno che circonda l’autore e l’atto di fotografare. Ad un livello più intimo questo lavoro tratta la questione esistenziale della conoscenza umana, dove il vuoto oltre l’orizzonte sottomarino di un’isola, diventa una riflessione sulla nostra relazione con il conoscibile.
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DALLA SERIE ONE [2008] Sardegna Stampa ai pigmenti colore su carta 100% cotone Hahnemuhle Photo Rag Satin montata su alluminio con cornice distanziatrice, Ed. 3+2 PA 50 x 50 cm
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DALLA SERIE ONE [2010] Sardegna Stampa ai pigmenti colore su carta 100% cotone Hahnemuhle Photo Rag Satin montata su alluminio con cornice distanziatrice, Ed. 3+2 PA 50 x 50 cm
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DALLA SERIE ONE [2011] Sardegna Stampa ai pigmenti colore su carta 100% cotone Hahnemuhle Photo Rag Satin montata su alluminio con cornice distanziatrice, Ed. 3+2 PA 50 x 50 cm
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DALLA SERIE BLOOD SHIFT [2013] Sardegna Stampa ai pigmenti colore su carta Ilford smooth pearl montata su alluminio con cornice distanziatrice, Ed. 5+1 PA 100 x 100 cm
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DALLA SERIE BLOOD SHIFT [2013] Sardegna Stampa ai pigmenti colore su carta Ilford smooth pearl montata su alluminio con cornice distanziatrice, Ed. 5+1 PA 100 x 100 cm
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ALLA CHIARA LUZZITELLI Con la serie Come le persone non vorrebbero mai mostrarsi, Alla Chiara Luzzitelli da vita ad una serie di lavori dalla forte carica emotiva. Non sono solo ritratti ma percorsi introspettivi in cui la fotografa conduce i suoi soggetti: li incontra, li fa parlare delle loro più forti esperienze passate e presenti, li ascolta, li osserva e poi scatta la fotografia. Il risultato sono immagini in bianco e nero in cui è la vulnerabilità dei soggetti ad essere rappresentata. In ogni sua opera Alla Chiara è presente come lo sono le sue emozioni. Per questo progetto sceglie il bianco e nero perché ritenuto crudo ed unico, come crudi ed unici sono i suoi soggetti.
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MATTIA [2014] Torino Stampa su carta fotografica 40 x 30 cm Tiratura unica
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EMILIAN [2014] Torino Stampa su carta fotografica 40 x 30 cm Tiratura unica
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MARGHERITA [2014] Torino Stampa su carta fotografica 40 x 30 cm Tiratura unica
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LUCA ARGENTON La ricerca di Luca Argenton parte dall’analisi del neologismo “non-luogo” definito dal sociologo Marc Augè per descrivere due concetti distinti ma complementari: da una parte luoghi che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionali e storici; e dall’altra la connessione tra questi spazi e gli individui. Il progetto prende forma tre anni fa con l’intento di voler comprendere come una moltitudine di persone possa condividere gli stessi spazi senza mai interagire davvero. Luoghi appositamente nati per favorire un incontro diventano, in realtà, semplici spazi fisici dove l’essere umano si percepisce solo come un passaggio che lascia una traccia dietro di sé. Il progetto si divide in due parti: in una prima fase Argenton fotografa e documenta la presenza dei “non-luoghi” cercando
di far percepire, nonostante l’assenza, la presenza dell’uomo. Il risultato è il cogliere un sostanziale annullamento del singolo in favore del luogo. In un secondo momento, invece, il progetto focalizza l’attenzione non più suoi “non-luoghi” ma sulle persone. In queste fotografie lo sfondo è caratterizzato da un paesaggio sfuggente, non definito e ad essere immobili e fissi sono, invece, gli individui come a voler sottolineare la loro presenza.
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NON LUOGHI [2013] Tallin, Estonia Fotografia fineart su carta cotone 70,6 x 100 cm Tiratura 1/15
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NON LUOGHI [2013] Tallin, Estonia Fotografia fineart su carta cotone 70,6 x 100 cm Tiratura 1/15
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NON LUOGHI [2013] Tallin, Estonia Fotografia fineart su carta cotone 70,6 x 100 cm Tiratura 1/15
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FRANCESCA FERRANDI È un percorso di ricerca iniziato diversi anni fa quello che ci troviamo ad osservare. Frammenti di tempo e spazio catturano lo sguardo dello spettatore portandolo in un caos indefinito, senza fornirgli punti di riferimento ma lasciandolo libero di vagare in questa natura selvaggia. Posti di fronte a queste opere i nostri occhi scrutano a lungo il paesaggio in cerca di risposte e domande da fare. Ma non è veramente questo quello che cerchiamo, perché in fondo stiamo aspettando che qualcosa di completamente razionale si faccia spazio nei tagli di luce. In mezzo a questo nero e a quel confondersi di verde, la scintilla è per noi la salvezza dall’anonimo, dall’indefinito. Non è un’immagine ma un viaggio, che parte dagli occhi di chi l’ha visto e finisce nelle ossa, nella pelle di chi lo sta vivendo. Adesso. 26
NO TITLE [2014] Portogallo Fotografia fine art 48,6 x 73 cm Tiratura 1/10
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NO TITLE [2014] Portogallo Fotografia fine art 48,6 x 73 cm Tiratura 1/10
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NO TITLE [2014] Portogallo Fotografia fine art 48,6 x 73 cm Tiratura 1/10
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NO TITLE [2014] Portogallo Fotografia fine art 48,6 x 73 cm Tiratura 1/10
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NO TITLE [2014] Portogallo Fotografia fine art 48,6 x 73 cm Tiratura 1/10
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MAURO CORINTI Le fotografie di Mauro Corinti fanno parte di due progetti fotografici distinti: diversi sono i luoghi ma uguale è la ricerca che vi è alla base. Le immagini sono state prodotte tra il 2009 e il 2013 in differenti stati del Messico, dove Corinti ha vissuto per diversi anni, e solo una di queste, Pecore, invece, è legata al paesaggio italiano. I suoi non sono lavori di reportage ma di documentazione: sono la testimonianza del quotidiano che il fotografo vive nei diversi luoghi che ha abitato. Dopo una prima esperienza di fotogiornalismo le sue ricerche fotografiche lo porteranno ad analizzare le interazioni tra l’uomo e il territorio che abita, concentrandosi sulle zone periferiche. Le fotografie sono state scattate in modalità analogica, limite tecnico che obbliga il fotografo a rallen-
tare, riflettere e saper aspettare prima dello scatto. Molto importante per Corinti è anche l’aspetto della sperimentazione e questo lo si può notare con l’opera Mariachi, in cui il fotografo interviene con una pellicola ad infrarossi quasi a voler rendere ancora più onirica l’atmosfera. Pecore fa parte della nuova serie Rapsody: un’indagine fotografica in divenire incentrata sulla provincia di Ascoli Piceno, città natale dell’autore.
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PECORE [2013] Italia Stampa FineArt 60 x 75 cm Tiratura 1/25
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MARIACHI [2008] Mèxico Stampa FineArt 40 x 50 cm Tiratura libera
34
FRONTERA [2010] Mèxico/Guatemala Stampa FineArt 50 x 40 cm Tiratura libera
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CAMPESINO [2009] Mèxico Stampa FineArt 24 x 30 cm Tiratura libera
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VIVIR MEJOR [2010] Mèxico Stampa FineArt 24 x 30 cm Tiratura libera
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EDOARDO SERRETTI Disorientanti dal punto di vista visivo, le fotografie di Edoardo Serretti indagano i confini visibili ed invisibili che attraversiamo e con i quali entriamo in relazione quotidianamente. Rigorosamente in bianco e nero, sono frutto di una presa diretta delle azioni dell’artista, sovrapposizioni date da tempi dilatati e luci stroboscopiche. In Naufraghi l’artista analizza il crollo inesorabile dei punti di riferimento sociali, elementi cardine dell’identificazione dell’individuo e del suo essere. Se da un lato l’uomo può occuparsi della propria individualità, dall’altro la perdita delle sicurezze e l’incombenza dell’incertezza creano uno smarrimento che conduce a una realtà non definita. La massa vive in un incosciente naufragare collettivo.
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NAUFRAGHI #09 [2013] Italia Stampa su alluminio 66 x 100 cm Tiratura 1/2
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NAUFRAGHI #07 [2013] Italia Stampa su alluminio 66 x 100 cm Tiratura 1/2
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NAUFRAGHI #06 [2013] Italia Stampa su alluminio 66 x 100 cm Tiratura 1/2
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GIORGIA VALLI
MARIA VITTORIA TROVATO
Nasce a Bergamo nel 1985. Si laurea nel 2008 in Arti Visive presso l’Istituto Europeo di Design di Milano. Nel 2013 collabora a New York city con il magazine Fine Art Grey. Riceve quest’anno la Menzione d’onore alla 3° edizione del Codice MIA di MIA Fair Milano. Attualmente vive e lavora in Italia.
Nasce a Gela nel 1982. Dopo la laurea in filosofia presso l’Università di Catania, si trasferisce a Milano per un master in fotografia presso Forma e poi a New York per uno stage alla Magnum Photos. Nel 2007 inizia a collaborare con diverse riviste come fotografa freelance. Dal 2008 lavora insieme allo scrittore Marco Ciriello al libro Grande Atlantico Cargo Ship Stories. Nel 2011 si trasferisce a Berlino, dove attualmente vive, e inizia a collaborare con l’agenzia fotografica Ostkreuz. Nel 2014 è finalista del Photolux Leica Award. Le sue foto sono apparse su D di Repubblica, Io Donna, IL Magazine, Internazionale, Marie Claire, Riders, Monocle.
Tra le principali mostre:
Tra le principali mostre:
2014
2014
2013
2013
MICiaP Milano Città Aperta, Spazio Polifemo, Milano. MICiaP Milano Città Aperta, Macao, Milano.
Milano città aperta, Polifemo fotografia, Milano. Luftbrücke, Goethe Institut, Palermo.
BAF - Bergamo Arts Fair, Bergamo.
L’architettura del mondo, Triennale di Milano.
2010
Grande Atlantico, Farm Cultural Park, Favara.
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LUCA SPANO
ALLA CHIARA LUZZITELLI
Nasce a Cagliari nel 1982. La sua ricerca si concentra sul concetto di paesaggio culturale e sulle sue connessioni con l’immaginario collettivo. Si laurea in Scienze della comunicazione presso l’Università la Sapienza di Roma, frequenta un Master in fotografia al London College of Communication e un Master in Visual Art alla Cornell University. E’ stato uno dei fondatori dell’agenzia fotografica OnOff Picture a Roma e attualmente affianca la sua pratica all’insegnamento. Il suo lavoro è stato esposto internazionalmente in gallerie, musei e festival, vincendo premi e grant. Attualmente vive negli Stati Uniti.
Nasce in Russia nel 1998. Nel 2006 viene adottata da una famiglia italiana che le permette di crescere nel mondo della fotografia e della pubblicità. Attualmente frequenta la scuola Albe Steiner a Torino. L’arte la aiuta a conoscere se stessa e ad esprimere i propri pensieri. Con gli anni si appassiona alla fotografia e inizia ad immortalare con i suoi scatti il mondo che la circonda. Per lei la fotografia rappresenta la realizzazione del tempo: c’è un momento nella propria vita in cui ci si deve fermare un istante per ascoltare davvero il mondo.
Tra le principali mostre:
Tra le principali mostre:
2013
2014
2012
Galleria Satura, Genova.
Fotografia Festival, MACRO, Roma. Flash Forward Festival, Boston, USA.
People are strange, Paratissima, Torino.
2015
One, Chassè XXL, part of the BredaPhoto, Olanda. Villa Iris, Fundacion Botin, Santander, Spain.
2011
Renaissance photography, Mall Galleries, London, Great Britain.
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LUCA ARGENTON
FRANCESCA FERRANDI
Nasce in provincia di Bergamo nel 1988. Si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brescia nel triennio di fotografia. Durante gli studi accademici sperimenta nuove tecniche e impara a riconoscere l’immagine in tutte le sue forme come mezzo di espressione più vicino al suo percorso creativo. Recentemente dopo aver compiuto un viaggio umanitario chiamato 7milamiglialontano, comprende l’importanza dell’uomo come soggetto presente nelle sue fotografie. Iperrealismo e surrealismo sono due correnti artistiche a cui si ispira creando con i suoi lavori realtà al limite del possibile.
Nasce a Bergamo nel 1985. Dopo gli studi al Liceo Artistico Statale, indirizzo Beni Culturali, segue il corso di fotografia allo I.E.D. di Torino. Fotografa professionista, vive e lavora a Bergamo; i suoi lavori hanno trovato utilizzo nel campo pubblicitario, aziendale e privato. Sono inoltre pubblicati su riviste e progetti editoriali nazionali e internazionali. Ha esposto inoltre in diverse gallerie e festival italiani. Oltre all’ambito commerciale e di ricerca, insegna fotografia, grazie a GAMeC e altre realtà sul territorio, a ragazzi dalla scuola materna alle superiori.
Tra le principali mostre: 2011
Immaginario Plastico, Fondazione Creberg, Bergamo.
2009
Bambini in Romania, Grazia Neri Gallery, Milano. Bambini in Romania, Turin Photo Festival II ed., Torino.
2008
Bambini in Romania, Galleria Allegretti, Torino.
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MAURO CORINTI
EDOARDO SERRETTI
Nasce ad Ascoli Piceno nel 1980. Si diploma in reportage e fotogiornalismo presso la Scuola Romana di Fotografia. Nel 2007 si trasferisce in Messico dove inizia a lavorare come fotografo professionista nel settore editoriale e commerciale. Dal 2011 lavora e vive nella sua città natale. Dopo una breve esperienza di collaborazione con riviste internazionali, cambia direzione focalizzando la sua attenzione ai progetti a lungo periodo nei territori delle provincie italiane. Nel 2014 pubblica il libro Free on Three Provincia a tre ruote edito da Around Gallery.
Nasce a Urbino nel 1986. Dopo la laurea in sociologia entra in contatto con una scuola di fotografia. Attraverso i suoi progetti indaga i confini visibili ed invisibili che attraversiamo e con i quali entriamo in relazione quotidianamente. Nel 2013 partecipa alla decima edizione di Paratissima a Torino e viene selezionato tra i migliori quattordici artisti tra gli oltre seicento partecipanti. Questo premio gli permette di esporre, l’anno successivo, nella mostra collettiva Hit PARAde (the best of Paratissima).
Tra le principali mostre:
Tra le principali mostre:
2014
2015
2013
2014
MIA International Photography Art Fair, Milano. Light The Lightness_ Paratissima,Torino.
Impressioni – viaggio attraverso i mondi conosciuti, ATB Art Gallery, Torino.
Ape/Car _Galleria Insieme, Ascoli Piceno.
Boundary Line, Paratissima, Torino. Hit PARAde (the best of Paratissima), Torino.
2013
Exx (Extemporary Experimental Exhibition), Venezia.
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GIORGIA VALLI MARIA VITTORIA TROVATO LUCA SPANO ALLA CHIARA LUZZITELLI LUCA ARGENTON FRANCESCA FERRANDI MAURO CORINTI EDOARDO SERRETTI
GALLERIA CERIBELLI