UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni
Cristina Marsi Agata Tosta disegni di Manola Caprini ISBN 978-88-3624-679-3 Prima edizione italiana luglio 2022 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2026 2025 2024 2023 2022 © 2022 Carlo Gallucci editore srl - Roma Gallucci e il logo
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Cristina Marsi
Agata Tosta
disegni di Manola Caprini
1 La casa nel bosco
La vecchia casa nel bosco aveva un cappello di rami d’abete e una sciarpa di vite. Somigliava a una fata addormentata, ma sembrava che una strega cattiva le avesse trasformato gli occhi in finestre, il vestito in lamiere sbilenche, il corpo in tavole di legno rotte e i piedi in scalini storti. Aveva dei buchi nel tetto e nel secchio sotto la grondaia ci vivevano le rane. «Hai proprio bisogno di una sistemata!» disse Agata con le mani sui fianchi e il mento all’insù. 5
La casa nel bosco, la zia diceva che l’aveva comprata per un bottone d’oro. C’erano tanti lavori da fare, ma aveva l’estate intera a disposizione. Agata la voleva aiutare, dal lunedì al venerdì. Poi nel fine settimana arrivava anche la mamma a dare una mano. Agata però aveva molto altro a cui star dietro. Scorrazzava in lungo e in largo nel borgo di case sassose, negli orti ricolmi di verdure e fiori, tra i monti zeppi di grotte e, naturalmente, nel bosco pieno di misteri. Il tremendo magnifico bosco. La signora della casa gialla all’inizio del paese diceva a tutti i bambini di non andare in fondo al bosco: era sconsiderato andarci a zonzo senza un adulto, non bisognava esplorarlo da soli. “Là dentro, da qualche parte, vive un orco”. Quando lo diceva, diventava un po’ arancione, come una sirena che urla “Pericolo! 6
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Attenzione, stare alla larga!” La signora della casa gialla si affacciava all’improvviso dal suo giardino e raccontava le storie dell’orco tamburellando le nocche sul cancello di ferro. Agata all’inizio le riferiva alla zia come fossero un pettegolezzo. L’orco ha un naso che fiuta gli odori a chilometri di distanza. Ha una panza e una bocca che non si saziano mai abbastanza. Possono dilatarsi all’infinito, mangiando pure il dito, che l’orco usa come un coltello appuntito.
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Agata trascorre le vacanze dalla zia in campagna. Ogni giorno la natura offre infinite sorprese e c’è sempre qualcosa da scoprire. La signora che abita nella casa gialla, però, le dice di stare attenta: nel bosco si nasconde un orco. Ma Agata non si lascia spaventare, lei è tosta! Decide che lo acciufferà per le orecchie e lo trascinerà in paese a fare amicizia con tutti. Riuscirà a stanarlo? Ed è davvero pericoloso come si dice in giro?
“A intervalli regolari, nelle orecchie di Agata rimbalzava il ringhio di una belva lontana. Di sicuro era l’orco, che si dava da fare per terrorizzare il mondo intero”.
Cristina Marsi vive a Trieste, dove è nata in un giorno di bora scura. Scrive storie di avventure, a volte un pochino paurose, per affrontare la vita col sorriso e un pizzico di poesia. Come questa, che Manola Caprini si è divertita a disegnare con la collaborazione dei suoi due gatti.
Consigliato dagli ai anni
8 99