Ely+Bea. Nessuna notizia, buona notizia!

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NESSUNA NO ZI BU NANOTIZIA! di annie barrows + sophie blackall 8

Quando era piccola ANNIE BARROWS sperava sempre di trovare soldi in giro: aveva capito che per guadagnarli ci voleva un bel po’ di fatica. Ha scavato dappertutto, nel giardino di casa e in quello dei vicini. Ma non ha mai trovato niente che valesse la pena, a parte i vermi. Per altre informazioni su di lei e su Ely+Bea visita il sito www.anniebarrows.com

I figli di SOPHIE BLACKALL desiderano comunicare che la madre li ha privati per tutta l’infanzia dei bocconcini di formaggio rivestiti di cera in speciali confezioni monoporzione. Ancora oggi non si lascia commuovere. Se, dopo aver scoperto questo, vuoi ancora altre notizie su di lei, visita il sito www.sophieblackall.com

NESSUNA NOTIZIA, BUONA NOTIZIA!

Annie Barrows + disegni di Sophie Blackall traduzione di Paola Mazzarelli

A Margo, amante del formaggio e della cera

A. B.

A Bea e Bea, tutte e due capaci di creare un mucchio di cose con la cera e con tutto il resto S. B.

Annie Barrows

Ely + Bea. Nessuna notizia, buona notizia!

disegni di Sophie Blackall

traduzione dall’inglese di Paola Mazzarelli

ISBN 979-12-221-0078-4

Prima edizione italiana luglio 2015

Nuova edizione luglio 2023

ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0

anno 2027 2026 2025 2024 2023

© 2015 Carlo Gallucci editore srl - Roma

Ivy + Bean: No News Is Good News testo © 2011 Annie Barrows illustrazioni © 2011 Sophie Blackall

Pubblicato per la prima volta in lingua inglese da Chronicle Books LLC, San Francisco, California

Gallucci e il logo sono marchi registrati

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g a l l u c c i e d i t o r e . c o m

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L’FSC® (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, i n d u s t r i e c h e l a v o r a n o e c o m m e r c i a n o i l l e g n o , s c i e n z i a t i e t e c n i c i c h e o p e r a n o i n s i e m e p e r m i g l i o r a r e l a g e s t i o n e d e l l e f o r e s t e i n t u t t o i l m o n d o P e r m a g g i o r i i n f o r m a z i o n i v a i s u https://ic.fsc.org/en e https://it.fsc.org/it-it

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INDICE PIGIA E SCHIACCIA, SCHIACCIA E PIGIA 5 FORMAGGIOMANIA 14 POZIONI IN SALDO 22 CHE FARE? 30 AFFARONI! 43 CATTIVE NOTIZIE 54 TOPI! SALAME! UAO! 64 CHI È QUESTO NUDACCHIONE? 72 UNA STORIA SCOTTANTE 81 MUSICA PAZZESCA 92 IL PANCAKE VOLA 102
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CERA (C’ERA?) DELL’ALTRO

PIGIA E SCHIACCIA, SCHIACCIA E PIGIA

Era l’intervallo del pranzo. Bea si guardò attorno. Vanessa ce l’aveva. Ce l’aveva sempre, tutti i giorni. Anche Zuzù ce l’aveva. E così Emma. E Marga. E Dino e Eric. Perfino MacAdam ce l’aveva. Ce l’avevano tutti, tranne lei e Ely.

Sotto gli occhi di Bea, Vanessa aprì il cestino e tirò fuori una pallina rossa. Era una pallina di formaggio, ma a nessuno importava nulla del formaggio. Il formaggio non contava. Quello che contava era l’involucro attorno al formaggio. Che era di cera.

Cera rossa. E liscia. Quando tiravi il filino nascosto che c’era dentro, la cera si divideva in due metà. Le aprivi e tiravi fuori la pallina di formaggio. A volte ci davi un morso. Ma di solito no. Di solito ti mettevi subito a pasticciare la cera con le dita finché diventava tiepida. Quando era tiepida, cominciavi a pigiarla e a schiacciarla. Pigia e schiaccia, schiaccia e pigia, alla fine potevi darle una forma. Potevi appiccicartela in faccia. Oppure tenerla in mano per tutto il pomeriggio, e allora diventava sempre più sporca e alla fine era un grumo morbido e marroncino che potevi spiaccicare sul banco e dire che era una caccola.

«Guardate qua» disse Vanessa, facendo rotolare la sua pallina di cera. «Questa volta ci faccio un pallone».

“Magari oggi la mamma mi ha fatto una s o r p r e s a ” p e n s ò B e a . “ M a g a r i h a n a s c o s t o

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una pallina di formaggio sotto tutto il resto, perché la trovassi solo alla fine”. Rovistò nel cestino. Niente.

«Ehi, guardate!» disse Zuzù. Con la cera aveva fatto un corno. «Sono un unicorno». Se lo appiccicò in mezzo alla fronte.

B e a i m m a g i n ò d i s t r a p p a r g l i e l o v i a . P o i scappava e andava a vivere in un altro paese, dove l’avrebbe fatta franca. Sospirò.

Ely le sfiorò il braccio. «Fai finta che non te ne importi nulla» bisbigliò.

« G u a r d a t e q u i » disse Dino. Si era appiccicato la cer a s o t t o i l n a s o ,

c o m e f o s s e s a n g u e

c h e u s c i v a d a l l e n a r i c i .

« A l l a m a e s t r a v e r r à u n

c o l p o , q u a n d o m i v e d r à » .

Bea si rivolse a Eric, che stava schiacciando la sua cera per appiattirla bene. «La mia barretta al muesli in cambio della tua cera» disse. Gli sventolò la barretta sotto il naso. «Mmmm! Vero muesli!»

Eric diede un’occhiata alla barretta. «Bleah. Guarda». Si spiaccicò il tondo di cera su un occhio. «Sembro un vero orbo?»

« P e r c h é n o n t e l a m e t t i n e l l e o r e c c h i e ? »

disse Bea. «Così la tua mamma penserà che ti sta colando fuori il cervello». Era quello che avrebbe fatto lei.

« N o » d i s s e E r i c . « S o n o u n orbo»

«Si chiamano ciclopi» disse Ely.

B e a p r o v ò c o n M a c A d a m . « L a vuoi una bella barretta al muesli, eh, MacAdam, amico mio? Se mi dai la cera, te la regalo».

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M a c A d a m f e c e s e g n o d i n o c o n l a t e s t a .

Prese la pallina di formaggio con due dita e la scrutò con attenzione. Poi le dette un morso. Bea lo vide masticare cera e formaggio. Quando MacAdam mandò giù il boccone, dovette girarsi dall’altra parte. Che spreco di cera!

«Guardate qua» disse Marga-Lee. Con la cera si era fatta un paio di baffi.

Bea dette un morso svogliato alla sua barretta. Quell’intervallo del pranzo non finiva più.

+ + + + + +

D o p o l a s c u o l a , E l y e Bea si avviarono mestam e n t e v e r s o c a s a .

«Che giornataccia» disse Ely.

«Altro giorno, altro dollaro» disse Bea.

«Che vuol dire?» chiese Ely.

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«Non lo so» ammise Bea. «È una cosa che dice la mia mamma»

«Noi un dollaro non ce l’abbiamo» osservò

Ely. «Già. Peccato»

«Se ce l’avessimo, potremmo comprarci anche noi quei bocconcini di formaggio».

Bea scosse la testa. «No. Costano più di un dollaro».

Ely se ne stette un po’ a rimuginare. «Questa è una cosa che non c a p i s c o . Tu t t i g l i a l t r i genitori comprano quel formaggio ai figli. Perché i nostri no?»

«Non bisogna mollare» disse Bea. «Ce lo dicono sempre, di non mollare, no?»

G i r a r o n o a f a t i c a i n t o r n o a l l a r o t o n d a d i Pancake Court, finché furono davanti alla casa di Bea.

«Ciao tesoro» disse la mamma di Bea. «Com’è andata a scuola?»

«Bene…» Dire la verità era troppo complicato. «Che cosa c’è per merenda?»

«Frutta!» disse la mamma. Diceva sempre così.

« F r u t t a » r i p e t é B e a . « N o n c i v a m o l t o l a frutta. Vorremmo del formaggio»

«Non r i c om i nc i am o c on quel l a s tor i a del formaggio» disse la mamma. «Per merenda

c’è la frutta»

«La frutta è più buona se la si accompagna col formaggio» disse Ely.

«Soprattutto coi bocconcini di formaggio

Belladonna a basso contenuto calorico in spec i a l i c o n f e z i o n i m o n o p o r z i o n e » d i s s e B e a . I

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bocconcini di formaggio Belladonna a basso contenuto calorico erano le palline con l’involucro di cera rossa.

« I b o c c o n c i n i d i f o r m a g g i o B e l l a d o n n a a basso contenuto calorico in speciali confezioni monoporzione costano cinque dollari il sacchetto. Sei minuscoli bocconcini di formaggio. Perciò se proprio li vuoi, dovrai comprarteli con i tuoi soldi» disse la mamma. Non era la prima volta che diceva così.

«Il formaggio fa bene» disse Bea. Anche lei non era la prima volta che diceva così.

«Il formaggio non fa bene quando un sacchetto da sei bocconcini costa cinque dollari» disse la mamma.

«Mangeremmo più frutta, se ci fosse anche un po’ di formaggio» disse Ely.

«C’è tutto il formaggio che volete in frigo» disse la mamma.

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«Ma non i bocconcini di formaggio Belladonna a basso contenuto calorico in speciali confezioni monoporzione» le fece notare Bea.

«NON VOGLIO PIÙ SENTIR PARLARE DI QUEL FORMAGGIO!» urlò la mamma di Bea, uscendo dalla cucina.

«Come se la prende, certe volte» disse Bea.

«Non se la prenderebbe tanto» fece Ely abbassando la voce «se provasse…» Strizzò

l’occhio a Bea.

«...i bocconcini di formaggio Belladonna a basso contenuto calorico in speciali confezioni monoporzione» bisbigliarono tutte e due insieme.

Stampato per conto di Carlo Gallucci editore srl presso Rotomail Italia spa (Vignate, MI) nel mese di giugno 2023

«Un tocco lieve e ironico […] Le protagoniste hanno quell’aria sbarazzina che le rende subito amabili, mai zuccherose»

* Grazia Gotti Zazienews

«Perno della trama sono le due fanciullette, il loro rapporto, la loro curiosità, la capacità di combinare guai, colpa di un’immaginazione assai fervida»

* Alessandra Rota la Repubblica

«Libri scalpitanti di invenzioni e avventure finemente architettate […] Il successo della saga si deve allo stile asciutto e incalzante del racconto e al tocco di perfidia del disegno»

* Giuseppe Lisciani Libero

«Ely + Bea: due ragazzine opposte ma amicissime, oltre 1,5 milioni di copie negli Stati Uniti, serie best-seller nella classifica del “New York Times”»

* Panorama

«Impossibile non amare queste due piccole pesti, sempre ironiche e avventurose»

* Il Tempo

«La delizia è nei dettagli, nella leggerezza e precisione del tratto con cui sono raffigurate le due bambine»

* Booklist

NESSUNA NOTIZIA, BUONA NOTIZIA!

Ely e Bea hanno bisogno di soldi. Dieci dollari, per la precisione. Non importa per che cosa, non stare lì a chiedere… Ma come procurarseli? Fare le babysitter? Niente pannolini, grazie! Lavare le macchine? Meglio di no! Idea! Scriveranno un giornale su Pancake Court e lo venderanno agli abitanti del quartiere...

«Due formidabili amiche per la pelle piene di buone cattive idee: se le nostre figlie devono essere monelle, speriamo che lo siano così»

* Corriere della Sera

traduzione
Consigliato dagli 8 anni
di Paola Mazzarelli
9 Ely + Bea dettano le regole 10 Mistero a Pancake Court A caccia di tesori Della stessa serie: Una grande famiglia felice 11 12 Ely + Bea Il fantasma della scuola Amiche da record Occhio alla babysitter! Buone per forza Ballerine a tutti i costi Ma che
pensata!
bella

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