Carmine Coviello
Davide Mondin
Carmine Coviello
Davide Mondin
©2016 Academia Universa Press - Edizioni Plan - Loreto (AN), Italy
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Coordinamento e realizzazione editoriale a cura di GP&C srl - Milano Rilettura testi: Carla Quattrini
Fotografie p. 10: Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.
Le immagini comprese tra le pagine 34 e 47 sono tratta da Gusto Italiano, fotografie di Arturo Delle Donne
L’immagine di pag. 44 Dripping di pesce - Opera di Gualtiero Marchesi è di Massimo Borchi
p. 147, p. 148. p. 149, p. 150, p. 152, p. 192, p. 193: Archivio centrale dello Stato, su concessione del Ministero per i Beni e le attività culturali
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Prima edizione: maggio 2016
Nell’eventualità che illustrazioni di competenza altrui siano riprodotte in questo volume, l’editore è a disposizione degli aventi diritto che non si sono potuti reperire. L’editore porrà inoltre rimedio, in caso di cortese segnalazione, a eventuali non voluti errori e/o omissioni nei riferimenti relativi. Nel rispetto della normativa vigente sulla trasparenza nella pubblicità, le immagini escludono ogni e qualsiasi possibile intenzione o effetto promozionale verso i lettori.
ISBN 978-88-99059-68-2
Stampa: Tecnostampa - Pigini Group Printing Division Loreto - Trevi 16.83.329.0
La produzione e la preparazione del cibo rappresentano attività che, come molte altre, possono essere eseguite in modo meccanico e con scarsa consapevolezza oppure al contrario in maniera tale da apparire la conseguenza di un ragionamento logico adeguatamente sviluppato o il risultato di un guizzo di genio.
Chi per professione fa da mangiare è dunque di fronte a un bivio: può (o talvolta deve) limitarsi a proporre piatti, dolci, bevande senza aggiungere nulla di nuovo a modelli ampiamente noti e condivisi (riuscendo tutt’al più a replicarli in modo impeccabile) oppure può concepire prodotti in grado di esprimere la sua personalità, i suoi gusti, le sue esperienze.
Ovviamente quest’ultima opzione presuppone il fatto di avere non solo la possibilità ma anche la capacità di ottenere un simile risultato ed è proprio questa la dote che distingue il semplice esecutore dall’operatore più abile.
Nel corso della mia carriera ho sempre cercato di mirare appunto a questo obiettivo, così da creare piatti che (al di là dell’apprezzamento che possono suscitare) siano chiaramente riconoscibili come miei, in quanto capaci di rivelare in modo inequivocabile la visione della cucina che mi contraddistingue.
La consapevolezza dell’impegno che è necessario profondere per ottenere un simile risultato mi ha ben presto indotto a comprendere quanto rispetto meriti chi riesce appunto ad essere creativo in questo settore.
Se infatti è giusto che ogni operatore apporti il proprio contributo al progresso comune attraverso le proprie idee, è altrettanto vero che lo stimolo a concepire novità non deriva solo dall’appagamento intellettuale per ciò che si è realizzato ma anche dal riconoscimento della giusta ricompensa per il proprio lavoro.
Ben venga quindi l’applicazione delle regole sulla proprietà intellettuale anche al mondo della cucina, non tanto per blindare le idee più brillanti e impedirne la diffusione ma piuttosto per evitarne uno sfruttamento del tutto passivo: per dirla con uno slogan, ispirarsi sì, copiare no!
Il testo spiega, con un linguaggio allo stesso tempo rigoroso e accessibile, quali sono gli elementi che fanno di una creazione gastronomica un’opera creativa che può essere tutelata anche sotto il profilo legale.
Attraverso un excursus storico, una ricca esemplificazione di ricette e preparazioni, l’analisi delle caratteristiche che deve possedere una creazione in ambito gastronomico per essere a tutti gli effetti considerata d’Autore, FoodLaw, affronta il tema della tutela della creatività in cucina, offrendo tutti gli strumenti per aiutare il lettore a capire se il proprio lavoro può essere compreso sotto questa categoria.
Un’opera indispensabile per quanti operano a livello professionale nell’ambito della ristorazione, ma anche per il vasto pubblico degli appassionati che amano elaborare nuove ricette.
Da oggi le potranno registrare con il proprio nome. All’interno del volume è infatti presente un codice personalizzato che permette di ottenere la registrazione gratuita di una ricetta con marca temporale legalmente valida sul portale di My Social Recipe (www.mysocialrecipe.com).
Carmine Coviello è avvocato specializzato nel settore delle arti, musica e spettacolo. Collabora con importanti studi, riviste e istituti di ricerca.
Davide Mondin, laureato in giurisprudenza è specialista in valorizzazione del patrimonio alimentare e gastronomico. Fa parte del corpo docente di Alma.