Carmen Scarpelli Il bullo innamorato ISBN 979-12-221-0341-9 Prima edizione rinnovata: ottobre 2023 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2027 2026 2025 2024 2023 © 2023 Gallucci - La Spiga Prima edizione © 2014 ELI - La Spiga Edizioni Illustrazioni di Marta Baroni Foto: Shutterstock, archivio ELI - La Spiga Edizioni Gallucci e il logo
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Carmen Scarpelli
IL BULLO INNAMORATO
Illustrazioni di Marta Baroni
Nota introduttiva
Nel romanzo che stai per leggere il protagonista è un adolescente e, insieme a lui, nella narrazione, si muovono tanti altri ragazzi e ragazze della tua età. Ma il protagonista, come puoi intuire dal titolo, è un bullo… innamorato. Strano, vero? La parola bullo indica un ragazzo privo di sentimenti o, al massimo, mosso da emozioni distruttive. Un bullo è un bullo, starai pensando, e allora come può questo ragazzo arrogante provare amore? Non è forse l’amore quel sentimento bellissimo e dolcissimo che fa accelerare il battito del cuore? E non potrebbe anche essere quella passione così forte, magari per un qualcosa, che ti cambia la vita a 360 gradi? Infatti è anche questo l’amore e, caro amico lettore, può succedere anche a un tipo prepotente di innamorarsi… E adesso, ammettilo, vorresti saperne di più… Non posso svelare altro perché la storia è ricca di improvvisi colpi di scena, di cambiamenti, di situazioni che si incrociano, di eventi non scontati. Apri allora il tuo cuore al romanzo, come se fossi atterrato su un pianeta tutto da scoprire, e troverai le risposte 5
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che potranno soddisfare la tua curiosità. E capirai anche che proprio l’amore può trasformare e salvare chi aveva scelto la prepotenza come stile di vita. Leggendo il romanzo, scoprirai che, nel vivere l’adolescenza, i personaggi intrecciano le loro vite in un’unica storia in cui si delineano i dubbi, le incertezze, le passioni e le contraddizioni tipici della tua età. Ti piacerebbe entrare nel vivo dei fatti e dei sentimenti che colorano la narrazione? E allora… non ti resta che iniziare a leggere!
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Capitolo 1
Forte e prepotente
Andrea non ha ancora infilato la maglietta e indugia davanti allo specchio. Inspira profondamente quanta più aria può, facendo tendere i muscoli del torace, e continua a guardarsi con soddisfazione. Finalmente comincia a piacersi almeno un po’ ed è entusiasta del tatuaggio che si è fatto fare. Ci ha pensato per diversi giorni perché un tatuaggio è per sempre e, infine, ha scelto un’aquila che dal centro del torace arriva, con un’apertura d’ali a ventaglio, fino alle braccia. Gli artigli appaiono più che mai minacciosi perché colorati di rosso e, in aggiunta, il ragazzo si è voluto anche far scrivere Sono il più forte. – Ho proprio l’aspetto di un duro e guai a chi non fa quello che dico io! – commenta ad alta voce. Glielo avevano spiegato al Tattoo che l’aquila viene considerata il re degli uccelli e che ha il dominio assoluto del cielo. Proprio quel supremo potere dell’aquila affascina Andrea che ha bisogno di sentirsi invincibile e ammirato. Anche durante le partite di pallone vuole a tutti i costi 7
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emergere e stupire per i suoi passaggi imprevedibili e, naturalmente, lui gioca sempre per vincere. E se non ci riesce diventa collerico con gli avversari e persino con i compagni di squadra, trasformando il bisogno di essere considerato il migliore in sfoghi arroganti che turbano gli amici. Ma lui ce la mette tutta quando gioca a pallone e, pensando al suo futuro, anche se ha le idee ancora confuse, spera di poter diventare un famoso campione. “Chissà… se rimarrà solo un sogno il mio…” riflette il ragazzo infilandosi la t-shirt “Perché per essere un vero campione non basta saper giocare, ma occorrono quella disciplina e quella determinazione che io non posseggo”. Si guarda nuovamente allo specchio e fa una smorfia di disappunto per le qualità che non ha. Adesso non si piace più. Si sente inadeguato, non è all’altezza degli obiettivi che vorrebbe raggiungere e questa sensazione lo deprime e, al tempo stesso, lo irrita. Chissà come hanno fatto tutti i bravi calciatori a diventare un mito, pensa in preda allo sconforto, e chissà se anche loro, da ragazzi, hanno avuto tante insicurezze nel cuore… Lui ne ha tante e non sa come affrontarle. Si sfila la maglietta che ha indossato poco prima e con un moto di rabbia la butta a terra, come la madre gli ha detto più volte di non fare con i vestiti. Ne afferra un’altra dal cassetto che gli sembra più carina, rigonfia i muscoli delle braccia che si tendono sotto il 8
1. FORTE E PREPOTENTE
cotone e stringe i pugni come un pugile sul ring, in posa di attacco contro un qualcuno che non c’è. La sensazione di essere un incapace sta passando, ora va meglio. – Andrea, ti muovi? Arriverai tardi a scuola! – grida dal corridoio la madre. – È presto… Non seccarmi! – risponde lui con arroganza. Passa tra i capelli un po’ di gelatina, mette in tasca lo smartphone e poi, svogliatamente, prende lo zaino. Quando raggiunge la madre in cucina c’è anche la sorella Barbara che lo sta aspettando. – Mi raccomando, comportati bene a scuola, non voglio che un professore mi telefoni di nuovo per dirmi… – …Che tuo figlio è un ragazzo cattivo… Uffa, ogni mattina la stessa lagna, lo sai che non mi piace lo studio, è una noia mortale! – ribatte Andrea – E a scuola mi comporto come voglio. – Cioè malissimo, meno male che stiamo in classi diverse! – commenta Barbara – E le uniche lezioni in cui ti impegni sono quelle di Scienze motorie… – Tu non t’intromettere e da oggi a scuola ci vai da sola perché io ho i miei amici con cui muovermi e non posso più farti da sister sitter. – Ma bravo... Vedo che qualche parola d’inglese finalmente l’hai imparata! – lo prende in giro Barbara. – Che fai… mi prendi in giro? Vuoi la guerra allora! – e il fratello corre in camera di Barbara e prende il suo diario. 9
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Ritorna in cucina e inizia a leggere quello che gli capita sotto gli occhi, la sorella urla di restituirglielo, la madre interviene, ma inutilmente. Ormai la baruffa tra i due è iniziata e si conclude solo quando Barbara scoppia a piangere e Andrea getta sul tavolo il diario. – Insomma, stai diventando davvero insopportabile! – lo rimprovera aspramente la madre – E non mi piace affatto che tu sia diventato prepotente con tutti, anche con noi in famiglia. – Sì, sì, va bene… – l’interrompe Andrea – Comunque ti volevo dire che nel pomeriggio vado a giocare una partita di pallone, e poi c’è la palestra. – Così anche oggi non studierai... – si lamenta la mamma – Da quando tuo padre è andato a lavorare all’estero sei cambiato e io non ti capisco più. – Papà… papà… Figurati! Tanto ormai lui ci ha mollato! – risponde Andrea che, senza neanche salutare, esce sbattendo la porta di casa. Lina lo vede andare via con quell’aria indisponente e le si stringe il cuore. Se avesse avuto qualche anno di meno, in più di un’occasione lo avrebbe messo in punizione, ma ormai suo figlio ha quattordici anni e sembra non temerla più. E lei teme che Andrea si metta nei guai e che sia di nuovo bocciato a scuola, ma non sa cosa fare. Sono trascorsi già quattro anni da quando suo marito 10
1. FORTE E PREPOTENTE
Gianni è stato costretto ad andare all’estero per non perdere il posto di lavoro. E durante questo periodo Andrea è cambiato moltissimo. Di quel bambino vivace ma educato non c’è più traccia e, al suo posto, si muove un adolescente irascibile e ribelle, che si confida solo con gli amici e che non studia mai. Dopo la bocciatura dell’anno precedente è stato spostato in un’altra sezione, per allontanarlo da quei compagni con cui metteva in subbuglio la classe e infastidiva i professori, riflette Lina, ma sembra che la situazione non sia affatto migliorata. Pensa a tante cose Lina mentre ripone le tazze della colazione nel lavello. A interrompere quei momenti di riflessione ci pensa Barbara che le dà un bacio sulla guancia. – Mami, non prendertela, anche io alcune volte non lo sopporto ma… lo sai… Andrea è fatto così! – le dice la figlia ormai rasserenata – E ora dimmi se ti piace come mi sono vestita. – Sei molto carina – commenta – Ma… per caso ti sei innamorata e vuoi piacere a qualcuno? – Forse sì, forse no… – risponde la ragazzina e arrossisce. La mamma capisce che anche lei sta crescendo. Il tempo sta scorrendo in fretta, frequenta già la terza media, è ad un passo dalle scuole superiori e pare siano pure arrivati i primi turbamenti d’amore. 11
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– E questo ragazzo lo conosco? – indaga Lina. – È solo un amico… – sottolinea la figlia, ma continua ad arrossire. – Un amico? – domanda lei – Dal colore del tuo viso e dal luccichio dei tuoi occhi si direbbe che è molto di più. – Ora però corro a scuola altrimenti faccio tardi... – la interrompe Barbara per chiudere il discorso. Uscita da casa anche la figlia, Lina si ferma nuovamente a pensare ad Andrea. Non le piace che abbia una banda, come le ha spiegato Barbara qualche giorno prima, della quale lui è il capo. Sono in quattro, naturalmente tutti ripetenti. Si intrattengono fuori dalla scuola e spesso provocano altri studenti per delle sciocchezze. Lina sospira. Come sta diventando difficile seguire da sola i suoi due figli adolescenti, ma è preoccupata soprattutto per Andrea.
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