Il Generale e i Fratellini d'Italia

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Anche gli animali hanno contribuito all’Unità d’Italia! A Torino, nel 1860, il Marchese Bucaformaggi, nobil topo di corte, finisce per sbaglio nel portadocumenti che Re Vittorio manda a Garibaldi, pronto a salpare con i suoi Mille verso la Sicilia. Sulla stessa nave viaggiano Camilla, la cagnetta fuggiasca del conte di Cavour, Cecilia e Ciro, due giovani topi rivoluzionari napoletani, ed Ernesto, il sorcio che segue Garibaldi sin dai tempi dell’America Latina. Insieme fondano l’associazione segreta “Fratellini d’Italia” per aiutare il Generale nella sua impresa…

Non vendibile separatamente dal DVD Il Generale e i Fratellini d’Italia

Luciano Cattaneo

disegni di

Luca Olivieri

Paolo Cardoni

€ 12,00

788861 452985

ISBN 978-88-6145-298-5

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Luciano Cattaneo Luca Olivieri

disegni di

Paolo Cardoni



E

ra una tranquilla notte d’aprile del 1860: Torino, la capitale del Regno dei Savoia, dormiva un sonno sereno. Tutto taceva, avvolto nel leggero buio di primavera. La luna sussurrava ai pochi ritardatari di andarsene a dormire, fra le lenzuola profumate di casa, mentre gli eleganti palazzi del centro storico brillavano della sua luce argentata. Il Palazzo Reale, accoccolato nel suo immenso giardino frusciante di vento, sembrava un grande animale immobile nel suo sonno. Le cento finestre erano tanti occhi chiusi, i camini avevano smesso di sbuffare fumo e le braci delle stufe si stavano spegnendo nell’eco silenziosa dei corridoi. Solo una stanza era sveglia. Era lo studio di Re Vittorio Emanuele II. Il Re era molto preoccupato. Stava seduto al suo splendido scrittoio di noce nera. Scriveva e riscriveva fogli, poi li leggeva con cura, li correggeva e infine con un sospiro di disappunto li appallottolava e li scaraventava lontano. Decine di fogli di carta giacevano accartocciati e scricchiolanti vicino alla grande libreria scura, proprio dove c’era un buchino nella parete. Anzi un piccolo uscio, con un nome inciso sopra: “Marchese Bucaformaggi, nobil topo”. 5


Nella piccola tana non mancava proprio niente. Era stata arredata con pezzi pregiati che ben si accordavano con la raffinata eleganza del Palazzo Reale. C’era anche un bel letto e sotto le lenzuola, anche quella sera, si era infilato il topino marchese, convinto che quella sarebbe stata un’altra notte tranquilla. Avrebbe russato in modo aristocratico e al minimo rumore che avesse disturbato il suo sonno, si sarebbe dato una grattata alla testa infagottata nel berretto di cotone di Clavesana e poi, dopo uno sbuffo sonoro, si sarebbe rigirato dall’altra parte facendo svolazzare le lunghe maniche del suo pregiato pigiama di seta. Invece no. Quella notte, il povero topo non riusciva a dormire, con tutto quel chiasso. Quindi si alzò imbronciato, si calcò ben bene il berretto da notte sulla zucca, infilò la vestaglia e si diresse a 6


grandi passi verso il Re, brontolando tra sé sull’ora tarda e sulle buone maniere che non si usavano più. Fu così che Bucaformaggi scoprì che il Re stava firmando un ordine diretto a un certo Giuseppe Garibaldi, rivoluzionario. L’ordine, con tanto di bollo reale, parlava chiaro: fare l’Italia. O meglio, unirla tutta sotto un solo regno: il suo. Il nostro beneamato paese, in effetti, a quei tempi più che uno stivale sembrava un calzino pieno di toppe e rammendi, tanto era diviso in stati e staterelli. Re stranieri, principi, conti, baroni e lacchè, tutti lì a spartirsi la terra italiana per fare i propri comodi.

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aribaldi, uno che faceva le rivoluzioni con la stessa noncuranza con cui divorava un panino al formaggio, non si era fatto pregare troppo dal Re, anzi: da settimane il Generale sta-

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va radunando un piccolo esercito e, se l’ultimo dispaccio ricevuto non era mendace, erano ormai più di mille i volontari che da ogni parte d’Italia erano accorsi a Quarto, la cittadina ligure dove sarebbe iniziata la grande impresa dei Mille. Ormai tutto era pronto, mancava solo l’ordine del Re: Garibaldi lo attendeva trepidante, poi lui e il suo esercito di garibaldini sarebbero andati a combattere i Borboni, a liberare la patria e, finalmente, a unire l’Italia! Un esercito ha bisogno di una divisa, per questo Garibaldi aveva fatto indossare a ogni volontario una bella camicia rossa. Bucaformaggi odiava il rosso, la politica lo annoiava e pensava che i patrioti portassero solo guai. I Mille di Garibaldi aspettavano il lasciapassare per partire? Bene, lui e le sue pantofole avrebbero fatto ben altra strada. Bucaformaggi s’inerpicò lesto lesto sullo scrittoio del Re, gonfiò il petto e lan-

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ciò un urletto che doveva esprimere tutta la sua collera. Il marchese si girò per vedere l’effetto sul Re ma, all’improvviso, la porta dello studio si spalancò e il povero Bucaformaggi si trovò davanti l’imponente figura del colonnello Pautasso. Spaventato, nel tentativo di darsi alla fuga, il marchese inciampò come un salame nella sua stessa vestaglia e finì dritto dritto nel portadocumenti d’ottone diretto a Garibaldi. Il foglio con l’ordine di agire gli piovve in testa, il tappo si chiuse e al povero marchese giunse attutita la voce di Re Vittorio: «Ora andate, colonnello Pautasso, Dio sia con voi e con Garibaldi!» Strano destino. Bucaformaggi, così poco coraggioso, si trovò abbracciato a un dispaccio segreto, al buio, sotto la mantella di un colonnello che sfrecciava sul suo cavallo al galoppo per la città. Nelle campagne scure. Lontano, sempre più lontano.

L

e navi di Garibaldi tracciavano una scia lunga e calma sulla pelle del mare. Erano serene e leggere con il loro carico di idee. Quasi un gioco. Ma su quelle navi si pianificavano battaglie, si pensava al nemico, si affilavano le armi. I marinai attraversavano veloci i ponti, i casseri. Si arrampicavano sugli alberi per distendere le vele al grido di “Viva l’Italia!”. Le macchine sbuffavano fumo di carbone. Era tutto un fermento e un via vai sotto agli occhi del Generale. Il generale Garibaldi. 9


Nella stessa collana: Dal racconto di Gianni Rodari

LA FRECCIA AZZURRA

regia Enzo d’Alò, voce Dario Fo musica Paolo Conte ISBN 978-88-6145-114-8 Gianini e Luzzati

OMAGGIO A ROSSINI: La gazza ladra, L’italiana in Algeri, Pulcinella ISBN 978-88-6145-151-3

Altan

KAMILLO KROMO regia di Enzo d’Alò ISBN 978-88-6145-155-1

Leo Lionni

I CINQUE LIONNI

regia di Giulio Gianini ISBN 978-88-6145-171-1

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Làstrego & Testa

LA CREAZIONE

testo di Carlo Fruttero ISBN 978-88-6145-199-5


Gianini e Luzzati

IL FLAUTO MAGICO dall’opera di W. A. Mozart ISBN 978-88-6145-182-7

Zlatko Grgic´

PROFESSOR BALTHAZAR ISBN 978-88-6145-189-6

Bruno Bozzetto STORIE DEL MINIMONDO ISBN 978-88-6145-193-3

Fusako Yusaki

PEO GIOCA CON I GRANDI PITTORI ISBN 978-88-6145-230-5

Gianini e Luzzati

L’UCCELLO DI FUOCO ISBN 978-88-6145-244-2


Il Dvd: Il Generale e i Fratellini d’Italia Regia di Enrico Carlesi, soggetto di Luciano Cattaneo e Luca Olivieri sceneggiatura di Francesco Artibani personaggi e ambientazioni di Paolo Cardoni musiche originali di Rita Marcotulli e Paolo Pietrangeli la voce di Camilla è di Luciana Littizzetto la voce del generale Lanza è di Neri Marcorè una coproduzione RAI Fiction – Lanterna Magica produttore esecutivo Maria Fares, direttore di produzione Michele Buri produttore Rai Annita Romanelli, direttori dell’animazione Lisa Arioli e Paola Solaro contenuti speciali: making of (durata: 39’)

Il libro: Il Generale e i Fratellini d’Italia testo di Luciano Cattaneo e Luca Olivieri disegni di Paolo Cardoni tutte le immagini sono tratte dai fotogrammi del film

distribuito in cofanetto libro + Dvd da Carlo Gallucci editore srl – Roma formato 16:9 anamorfico – colore PAL genere: animazione – durata 63’ ISBN 978-88-6145-298-5 Prima edizione novembre 2011 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0

anno 2011 2012 2013 2014 2015

© 2011 Carlo Gallucci editore srl - Roma Stampato per conto dell’editore Gallucci presso CDC Arti Grafiche di Città di Castello (Pg) nel mese di ottobre 2011 g a l l u c c i e d i t o r e. c o m Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa

in qualsiasi forma o da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni. È proibito qualsiasi uso del DVD allegato diverso dalla visione privata domestica. È severamente vietata la riproduzione totale o parziale delle immagini, la proiezione in pubblico, sia a pagamento che gratuita, nonché la diffusione tramite emittenti televisive. I trasgressori saranno perseguiti secondo le vigenti leggi civili o penali.



Anche gli animali hanno contribuito all’Unità d’Italia! A Torino, nel 1860, il Marchese Bucaformaggi, nobil topo di corte, finisce per sbaglio nel portadocumenti che Re Vittorio manda a Garibaldi, pronto a salpare con i suoi Mille verso la Sicilia. Sulla stessa nave viaggiano Camilla, la cagnetta fuggiasca del conte di Cavour, Cecilia e Ciro, due giovani topi rivoluzionari napoletani, ed Ernesto, il sorcio che segue Garibaldi sin dai tempi dell’America Latina. Insieme fondano l’associazione segreta “Fratellini d’Italia” per aiutare il Generale nella sua impresa…

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