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Chiara Lorenzoni è nata a Padova un po’ di tempo fa, tra il profumo dei tigli e le scintille delle lucciole. Le piace andare in bicicletta, accarezzare le orecchie dei cani, fare fotografie alle nuvole, ascoltare le domande dei bambini e immaginare. E soprattutto scrivere storie.
Francesca Dafne Vignaga è nata il 24 ottobre. Pittrice e creativa eclettica, ha illustrato albi in Italia e all’estero. Collabora con il centro di riabilitazione psichiatrica della sua città organizzando laboratori di disegno, pittura e murales. Amante della natura, ama prendersi cura del suo orto e perdersi nella ricerca di erbe spontanee e forme selvatiche bizzarre.
Chiara Lorenzoni
Lupo Astolfo e l’inverno ghiacciolo disegni di Francesca Dafne Vignaga
della stessa serie:
Lupo Astolfo
Lupo Astolfo salva le api
ISBN 979-12-221-0713-4
Prima edizione italiana ottobre 2024 ristampa 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2028 2027 2026 2025 2024
© 2024 Carlo Gallucci editore srl - Roma
Stampato per conto di Carlo Gallucci editore srl presso BALTO print, Utenos g. 41B, Vilnius LT-08217, Lithuania nel mese di settembre 2024
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A Gisella, Mariangela, Nerjada. E a tutte le libraie e librai appassionati.
C.L.
Per Tambi, che ha portato grande gioia nella mia famiglia e per tutti i pelosetti dei canili che aspettano qualcuno a cui donarne.
F.D.V.
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Chiara Lorenzoni
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bosco dei pini argentati era arrivato l’inverno e la neve cominciava a cadere ricoprendo tutto. Lupo Astolfo amava ascoltare il fruscio lieve che facevano i fiocchi cadendo, leccare i ghiaccioli appesi ai rami dei pini, e giocare con la volpe Nora e gli scoiattoli Pepe e Pan a tuffarsi nel soffice bianco.
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Quando tramontava il Sole e i raggi della Luna facevano scintillare d’argento la radura, Lupo Astolfo e Nora si rintanavano sotto un cespuglio innevato, non lontano dal Pino Vecchio, l’albero più grande del bosco. Anche Pepe e Pan andavano a dormire nella tana ricavata in un buco del tronco, mentre sotto le radici nodose riccio Riccardo si godeva già da un pezzo il sonno letargo.
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Una notte, Lupo Astolfo udì passi minacciosi che si avvicinavano. Senza muoversi dal suo rifugio, osservò Ugo Nasofino trascinare una sega lucida e un’accetta ben affilata fino ai piedi del Pino Vecchio.
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«Quest’anno davanti alla mia capanna ci sarà il più bell’albero di Natale di tutta la valle» sghignazzava il cacciatore strofinandosi le mani.
Faceva tanto freddo e il fiato di Ugo Nasofino usciva a nuvolette dense mentre sferrava decisi colpi d’accetta contro il tronco.
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Lupo Astolfo e la volpe Nora erano impietriti. Stavano per saltare fuori dal loro rifugio e morsicargli il sedere, quando il cacciatore lasciò cadere l’accetta a terra.
«Maledetto ghiaccio. Il tronco sembra fatto di cemento. Non riesco a scalfirne nemmeno un pezzetto. Tornerò domani, con la luce e con il Sole sarà più facile abbattere questo vecchiaccio». Diede un calcio alla sega e all’accetta e tutto arrabbiato se ne andò.
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Nel bosco dei pini argentati è arrivato l’inverno.
Tutto sembra tranquillo sotto la soffice neve, finché uno strano rumore non mette in allarme gli animali:
Ugo Nasofino vuole tagliare il Pino Vecchio per farne un albero di Natale! Riusciranno Astolfo e i suoi amici a evitare che il temibile cacciatore abbatta il simbolo del bosco?
Una favola tenera e divertente sul rispetto dell’altro, la generosità e la cooperazione.
Con due pagine di approfondimento sulle conseguenze di petardi e fuochi d’artificio sugli animali.
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Consigliato dai 4 ai 99 anni