Lana Journal 20013/14 (it)

Page 1

Journal 2013/2014 Foiana Monte S.Vigilio Cermes Postal Gargazzone nei dintorni di Merano


Questa copertina è fatta di “cartamelaâ€?, priva di metalli pesanti e prodotta dagli scarti durante la produzione di succo di mela


Journal 2013/2014 N 46˚36’54.50’’ E 11˚09’04.38’’ 320–1.800 m

Foiana • Monte S.Vigilio Cermes • Postal •Gargazzone nei dintorni di Merano Alpino/Mediterraneo

#02

Architettura+Storia

#14

Cultura

#18

In vacanza con i bambini

#22

Benessere

#26

Il paese delle mele

#06

Estate attiva

#10

Gastronomia

#30

Vivere+Sperimentare

#34


Foto: MGM/Frieder Blickle

ALPINO/MEDITERRANEO IL PAESE DELLE MELE ESTATE ATTIVA ARCHITETTURA+STORIA CULTURA IN VACANZA CON


I BAMBINI BENESSERE GASTRONOMIA VIVERE+SPERIMENTARE DINTORNI INVERNO

Il fascino degli opposti che si attraggono Erbe di montagna odorose e alte palme, “Strudel” croccante con morbido cappuccino: dolci contrasti compongono il quadro di una regione culturale protetta dalle Alpi e viziata dal sole, in cui fioriscono migliaia di colori.

LanaJournal //

02/03]


// I nostri suggerimenti Il sapore dell’Alto Adige

Così tipico!

Foto: MGM/Laurin Moser

“Vera qualità in montagna” non significa ritrovarsi solo la tradizione nel piatto. Questo marchio di qualità contrassegna piuttosto la cura e la dedizione con cui sempre più rifugi e malghe, come il maso Hofer a Cermes, propongono a tutti i buongustai prodotti di alta qualità non contraffatti. Informazioni: Maso Hofer Via Lebenberg 20, Cermes T +39.0473.56 23 62 www.hoferhof.bz.it

Così buono! L’esperienza del gusto prosegue con prodotti freschi e naturali anche a valle, dove specialità locali flirtano con i sapori mediterranei. Casa G. vizia il palato dei suoi avventori con piccoli e squisiti stuzzichini o con piatti di alta ristorazione, sempre accompagnati dal vino giusto. Per viziare anche gli occhi, il locale offre un panorama spettacolare su tutta la Valle dell’Adige. Informazioni: Lounge-Restaurant-Vinothek G. Via Brandis 13, Lana T +39.0473.56 24 47 www.casa-g.com

Settimane a tema: in cucina con le erbe selvatiche La rassegna occupa due settimane di maggio, interamente dedicate alle erbe selvatiche, all’insegna del motto: “cucina locale, sana e genuina”: i ristoranti di Lana e dintorni che aderiscono all’iniziativa creano piatti originali a base di erbette selvatiche, frutto di un’antica sapienza culinaria e dell’amore per la natura. Informazioni: Associazione Turistica Lana e dintorni www.wildkraeuter.it

Amanti del sole nell’idillio delle malghe Se sognate di scendere dolcemente dalle cime dei monti e tuffarvi in un mare di fiori di melo candidi, qui a Lana e dintorni trovate tutto quello che desiderate per organizzare al meglio le vostre giornate: oggi in malga, a tu per tu con le mucche, e domani sotto le palme a prendere il sole, come in un idillio mediterraneo. È molto semplice: prima ci aspetta una passeggiata attraverso fitti e odorosi boschi di larici, poi in un attimo si scivola in funivia verso valle, dove vi aspettano piazze appena carezzate di luce, circondate da palme e da edifici maestosi, che non ci si stanca di ammirare. Qui chi ha tempo può rilassarsi per qualche minuto, godersi un caffè o un aperitivo e le temperature miti, osservando il colorato via vai della vita di paese. La “Gemütlichkeit” (tranquilla comodità) è una caratteristica di questa regione e dei suoi abitanti, che, viziati da un clima unico, forse sono anche un po’ più felici che altrove. I dintorni di Lana sono figli del sole: le cime maestose a nord creano una barriera protettiva contro i capricci del tempo più gelido, mentre da sud spira una brezza calda che garantisce una primavera puntuale, un’estate da trascorrere all’aperto e giornate d’autunno dai colori vivaci e allegri. Lana, Foiana, Cermes, Postal, Gargazzone e il Monte San Vigilio garantiscono agli amanti del sole come a tutti coloro che scappano al primo apparire di temperature elevate, le condizioni ideali lungo tutto l’arco dell’anno: in estate gli ospiti che vengono da Sud, in fuga dalla calura estiva, possono godere della vista sui verdi prati e boschi e della fresca brezza serale. Chi invece proviene dalle regioni del Nord, vittime di un clima più impietoso, adorano il flair mediterraneo delle nostre zone e fanno scorta di “energia solare” per il resto dell’anno. Quando poi si spengono le calde luci dell’autunno e le prime nevi richiamano in montagna gli sciatori più devoti, il sole a valle è ancora abbastanza forte da cancellare in un battito di ciglia le tracce di neve caduta.


Foto: MGM/Max Lautenschläger

Foto: ganeshGraphics

I segreti oltre il recinto del giardino

Come si dice gusto in Alto Adige. Il Gourmet in paradiso

Il classico panorama da cartolina con le palme davanti alle cime innevate è una delle più tipiche immagini simboliche della varietà botanica della valle dell’Adige. È il clima mite a renderlo possibile, ma dietro questa ricchezza naturale esistono anche intriganti retroscena storici che sono molto meno conosciuti.

Specialità dalle Alpi al Mediterraneo: a Lana e dintorni chi cerca qualcosa di particolare trova un raffinato mix di due culture culinarie, che fanno bella mostra di sé non solo sul menù, ma anche nel piatto. È questo ciò che contraddistingue davvero una buona cucina: una passione profonda e viva per gli alti piaceri della gastronomia!

Chi si affaccia là, dietro il recinto del giardino? La figura ricurva non sarà mica… un ulivo? È proprio così: in alcuni angoli soleggiati e protetti di Lana e dintorni gli ulivi crescono rigogliosi. Se passeggiando nei parchi vi capita di buttare uno sguardo oltre i recinti dei giardini, vi renderete conto di quale sia la varietà che la natura ha saputo mettere in scena qui: palme di Fortune, oleandri, ibiscus e kiwi verdeggiano in tutta naturalezza accanto a carpino bianco, pino nero e pero. Anche se in questi giardini sembrano armonizzare perfettamente, molte di queste piante provengono da regioni lontane. Cento anni fa, quando la moda prevedeva di arricchire i giardini con piante esotiche, cosiddetti “cacciatori di piante” giravano il globo alla ricerca di rarità botaniche da importare in Europa. Lo stesso è avvenuto nella famosa città di cura di Merano e nei suoi dintorni, dove magnolie, ginko e ciliegi giapponesi si sono adattati rapidamente e oggi si danno quasi per scontati. E tuttavia sono forse i paesaggi naturali e culturali tipici ad attrarre maggiormente gli osservatori: in primavera un mare di candidi fiori di melo si rispecchia nelle bianche cime dei monti. In estate ci si innamora delle vecchie case di montagna in legno con i balconi riccamente decorati dalla “brennende Liab”, il ”focoso amore”, come viene denominato localmente il geranio rosso. Durante le escursioni autunnali alla scoperta delle cantine vinicole, si cammina su un morbido tappeto di aghi di larice color rame. E poi arriva il periodo della neve che scricchiola sotto i piedi, sotto la quale, qui prima che altrove, fiorisce il timido croco.

Per una pagnotta di aromatico “Vinschgerl” o per una rustica ciabatta non serve venire in Alto Adige; anche la pizza e i canederli hanno già fatto carriera all’estero e attraversato un paio di oceani. Eppure per chi decide di avventurarsi in questa terra tra malghe e palme si accorgerà ben presto che qui due alte culture culinarie convivono fianco a fianco e si completano a vicenda. Ricette della tradizione locale si affiancano a piatti mediterranei: un vero dilemma per buongustai, che può risolversi solo tornando più volte nel locale d’elezione e studiando ripetutamente il menù: “Schlutzkrapfen” o tagliolini ai frutti di mare, ossobuco o capriolo in umido? Non è una scelta facile. “La buona tavola unisce le persone”, dice un detto locale, e si potrebbe dire che questa massima assuma per la regione un significato del tutto particolare. Se ci si pensa, è passato solo un secolo da quando sono entrate in contatto due culture, che nella lingua e nella mentalità hanno pochissimi punti in comune. Eppure non passò molto tempo prima che ingredienti e ricette della cucina italiana facessero il loro ingresso nei libri di cucina sudtirolesi. E così le culture culinarie di due nazioni scoprirono di avere in comune molto più di quanto pensassero, e si sono riunite in una regione del buon gusto: gli elementi di congiunzione sono oggi come un tempo la qualità, l’origine e la freschezza dei prodotti, l’amore per i dettagli, la passione per un gusto perfetto, l’alto valore che assume il buon cibo. Buon appetito!

LanaJournal //

04/05]


Foto: MGM/Frieder Blickle

Foto: ganeshGraphics

ALPINO-MEDITERRANEO IL PAESE DELLE MELE ESTATE ATTIVA ARCHITETTURA+STORIA CULTURA IN VACANZA CON


I BAMBINI BENESSERE GASTRONOMIA VIVERE+SPERIMENTARE DINTORNI INVERNO

Protette dal ghiaccio Nelle gelide notti di primavera il paradiso delle mele si trasforma in un mare di cristalli, che brillano alle prime luci dell’alba. Il ritmo di vita della mela determina la vita di Lana, dalla gelata controllata alla raccolta, fino alla potatura degli alberi.

LanaJournal //

06/07]


La festa che annuncia la nuova stagione è tutta dedicata agli svariati milioni di fiori di melo che trasformano il paesaggio intorno a Lana in un mare luccicante di colori e di profumi. Ogni anno, in aprile, i fiori del melo divengono i protagonisti di una vera e propria kermesse di eventi che per due settimane offre degustazioni di rare varietà di vini, escursioni in bicicletta tra i frutteti, visite guidate ai meleti e al museo della frutticoltura, escursioni ai masi vinicoli ricchi di tradizione, un percorso gastronomico con specialità contadine nella zona pedonale e molto altro ancora. Informazioni: Associazione Turistica Lana e dintorni www.lana.info/festadellafioritura

Escursione alle buche di ghiaccio Alla scoperta delle incredibili bizzarrie di madre natura: durante l’escursione alle buche di ghiaccio, ideale anche per le famiglie, in compagnia della guida naturale e paesaggistica Hans Niklaus, si parte dalla Cantina Brandis, passando per la Via della Croce fino alla “valle del ghiaccio”. Dopo la visita alle misteriose buche di ghiaccio, si ritorna a Lana, seguendo antiche vie medievali. Visite guidate: ogni settimana da maggio a ottobre Informazioni e prenotazioni: Associazione Turistica di Lana e dintorni www.lana.info/buchedighiaccio

Fiori ghiacciati Se capitate a Lana in primavera non perdetevi questa esperienza: dopo una notte di gelo alzatevi di buon mattino, al primo sorgere del sole (vi assicuriamo che ne vale realmente la pena!). Alle prime luci del mattino i meli si mostrano infatti adorni di autentici fiori di ghiaccio, dando vita ad uno spettacolo scintillante da mozzare il fiato.

Foto: MGM/Frieder Blickle

// I nostri suggerimenti Festa della fioritura a Lana

Comune di Lana: al vertice dei produttori altoatesini di mele Un decimo della produzione europea delle mele proviene dall’Alto Adige e una mela su cento di quelle coltivate nell’UE proviene da Lana. Non stupisce dunque che siano proprio gli estesi meleti a caratterizzare l’immagine di quello che viene definito “il frutteto dell’Alto Adige”. Per i 1.000 frutticoltori di Lana tutto ruota intorno alla mela. Nei frutteti attorno a Lana si effettua l’incredibile raccolta annua di 80.000–100.000 t di mele le cui varietà spaziano dalla Golden Delicious alle Granny Smith fino ad arrivare alle Pink Lady, solo per citare le più famose. Questo risultato si deve tuttavia ad un anno intero di duro lavoro. In inverno gli alberi di mele devono essere potati per eliminare i germogli in eccesso e i rami sterili poco sviluppati o logorati dal tempo. In primavera i contadini trascorrono più di una notte insonne, perché quando la temperatura scende sotto il punto di congelamento, i delicati fiori dei meli sono in pericolo ed occorre allora provvedere ad aprire subito il sistema di irrigazione antigelo. L’acqua erogata, gelando, rilascia il cosidetto calore latente di congelamento che protegge i fiori dalle brinate e dall’ipotermia. In primavera è altrettanto importante assicurare la presenza nei frutteti di un numero di api sufficiente a garantire l’impollinazione di tutti i fiori. In estate si impegnano molte ore a togliere a mano i frutti in eccesso, affinchè quelli che restano possano svilupparsi ottimamente. Per proteggere i frutteti dai parassiti e dalle malattie viene favorito ad es. l’intervento di coccinelle e sono praticate varie forme di lotta antiparassitaria. In agosto finalmente arriva il momento tanto atteso: si possono raccogliere le prime varietà. Quando a fine ottobre o all’inizio di novembre si raccolgono anche le varietà più tardive, il lavoro nei frutteti riprende ex novo il suo ciclo. Per mantenere le mele fresche fino al nuovo raccolto, queste vengono messe “a riposo” in moderne celle frigorifere ad una temperatura di 1–3° in modo tale da poterle mantenere tutto l’anno fresche e croccanti.


Foto: ganeshGraphics

Foto: ganeshGraphics

Il meraviglioso mondo delle mele

La mela come fonte di ispirazione

Il fatto che Lana sia non solo la principale, ma anche una delle più antiche comunità di frutticoltori dell’Alto Adige, rende la cittadina il luogo ideale per ospitare un percorso museale sulla storia della frutticoltura. Il Museo sudtirolese della frutticoltura presenta in modo chiaro ed immediato l’ampio tema dell’attività agricola in tutte le sue sfumature.

La mela è buona, succosa e sana e fa volare le menti creative dei sudtirolesi, che continuano a proporre idee innovative, che ruotano tutte attorno al frutto del paradiso.

Il Museo della mela è allestito nella residenza medioevale “Larchgut” di Lana, poco lontano dalla Chiesa parrocchiale di Lana di Sotto che custodisce il famoso altare dello Schnatterpeck. Su una superficie espositiva di quasi 1.000 m2 si narra la storia della frutticoltura dal Medio Evo ai giorni nostri. Numerosi utensili da lavoro tratti in salvo dai fondatori del museo, preziosi documenti testuali e fotografici, pannelli informativi e moderni sussidi multimediali concorrono a far sì che l’approccio con questa importante pagina della storia culturale ed economica dell’Alto Adige, non sia solo istruttivo, ma anche divertente. In una sala il visitatore si troverà ad esempio proiettato indietro nel tempo nella paludosa valle dell’Adige di 120 anni fa; in un’altra apprenderà come i delicati fiori di melo vengano avvolti da una pellicola di ghiaccio per proteggerli dalle brinate. Al primo piano potrà scoprire e perfino annusare vecchie e nuove varietà di mela, mentre nel fienile avrà modo di constatare con stupore l’importante ruolo rivestito dalla “Porsche” nella frutticoltura altoatesina, non come auto di lusso, ma come trattore. Una parte importante del percorso espositivo è dedicata anche alla situazione attuale ed offre un‘ampia panoramica sui modelli di coltivazione integrata e biologica, sulle varie fasi della raccolta e dello stoccaggio nel corso dell’anno e, non da ultimo, sugli aspetti legati alla commercializzazione delle mele altoatesine. // Informazioni: Museo Sudtirolese della Frutticoltura www.obstbaumuseum.it

Rotonda e buona. Ma perché limitare l’economia della mela alla sola coltivazione e distribuzione, se è possibile ricavarne anche prodotti innovativi che ne accrescono il valore? È quello che hanno pensato i pionieri del gusto di “Pur Südtirol”, che hanno elaborato il nobile frutto, trasformandolo in una barretta biologica, composta di solo quattro ingredienti: mele biologiche dell’Alto Adige, miele altoatesino, fiocchi di farro e mandorle. I punti forti di questo snack energetico chiamato “Quick” sono la curatissima produzione artigianale in Alto Adige, gli ingredienti da coltivazioni biologiche e la loro origine prettamente locale. // Informazioni: www.pursuedtirol.com La sostenibilità per eccellenza! Che le mele non siano buone solo per essere mangiate e che anche gli scarti possano essere riutilizzati in modo pulito, lo dimostra la piccola azienda Frumat® di Bolzano. Alcuni anni fa l’imprenditore Hannes Parth ha preso l’iniziativa di produrre carta dai resti della lavorazione dei succhi di mela. Questi “scarti” che vengono generati dalla produzione di succhi di mele altoatesine, non devono più essere smaltiti, ma si trovano sul mercato sotto forma di carta igienica o rotoli di carta da cucina e sono biodegradabili al 100%. La piccola azienda creativa è già sulla buona strada per produrre tipi di carta più “nobili”. Diversi materiali a stampa, come brochure, volantini, ma anche riviste, carta da lettere e block notes sono stati realizzati con la carta di mela color avorio, ottenuta senza l’uso di cloro o metalli pesanti. Ed infine hanno realizzato anche il cartone di mela, con cui si costruiscono scatole che possono trasportare, per così dire, le mele nelle mele. Per non dimenticare… anche la copertina del LanaJournal che state tenendo in mano è fatto di questa carta.

LanaJournal //

08/09]


Foto: Lana.Info/Helmuth Rier

Foto: Tobias Schlorhaufer

Foto: MGM/Frieder Blickle

ALPINO-MEDITERRANEO IL PAESE DELLE MELE ESTATE ATTIVA ARCHITETTURA+STORIA CULTURA IN VACANZA CON


I BAMBINI BENESSERE GASTRONOMIA VIVERE+SPERIMENTARE DINTORNI INVERNO

Con l’estate arriva il buonumore! La rugiada mattutina, i piedi nudi nell’erba. Il periodo più bello dell’anno risveglia le energie vitali e la voglia di movimento: giocare a golf nel verde saturo, passeggiare lungo ruscelli gorgoglianti o attraversare il bosco fresco in bicicletta…

LanaJournal //

10/11]


Come sarebbe bello passeggiare e correre a piedi nudi, pensava l’alpinista sudtirolese e amante della montagna, Robert Fliri. Così ha deciso di trasformare il suo sogno in realtà: Five Fingers® sono calzature con dita che garantiscono al piede e alle dita una completa libertà di movimento e di conseguenza anche una piacevole sensazione del terreno, che stimola e rafforza il piede e mantiene il corpo eretto durante la camminata. Informazioni e prenotazioni: Associazione Turistica di Lana e dintorni www.lana.info/guanti-fivefingers

Un’estate a tutto sport! A piedi o su due ruote, passando per malghe, boschi, ripidi sentieri fino alle cime delle montagne da cui godere panorami mozzafiato! Con partenza da Lana, dalla fine di aprile alla fine di giugno, si tengono numerosi camp escursionistici o di mountain bike e anche un tour delle cime di durata settimanale, sempre in compagnia di guide alpine esperte e con destinazione i più bei luoghi tra la Val Venosta e l’Oltradige. Informazioni e prenotazioni: Associazione Turistica di Lana e dintorni www.lana.info/settimane-escursionistiche

Foto: vigilius mountain resort

// I nostri suggerimenti Escursioni a piedi nudi

La magia dei larici A Monte San Vigilio il tempo sembra essersi fermato. Chiunque decida di prendere la funivia e abbandonare la brulicante vita del fondovalle, di camminare fra mistici e densi boschi di larici e bere da sorgenti naturali, non potrà desiderare che una cosa: tornare ancora e approfondire la ricerca del piacere della lentezza. In estate i campanacci delle mucche risuonano da lontano, i grilli festeggiano i giorni più belli dell’anno con concerti di prima classe. Per il resto solo silenzio. È questa la bellezza di non sentire i soliti rumori dei motori e del traffico, che a Monte San Vigilio è proibito senza eccezioni. Gli abitanti del luogo e gli ospiti estivi qui se la passano davvero bene: dalle ville piene di charme ai masi antichi, dalla piccola e graziosa chiesetta di San Vigilio al vigilius mountain resort (hotel 5 stelle), che si inserisce morbidamente nel paesaggio circostante, gioielli naturali e architettonici catturano lo sguardo e l’attenzione di tutti gli esteti, mentre una vecchia seggiovia risveglia ricordi d’infanzia. Il monte che sovrasta Lana ha un passato glorioso e come luogo deputato al silenzio e alla lentezza ha ancora un fulgido futuro davanti a sé. Da 100 anni la funivia, una delle più antiche del mondo, trasporta gli abitanti del luogo e gli ospiti sulla cima di questo monte idilliaco e sembra avere molte storie da raccontare: gli ospiti illustri, i bambini del corso di sci pigiati come sardine nella cabina, gli allegri ospiti degli alberghi di montagna con i loro cori notturni, quando rientravano a tarda notte con le corse speciali; ricordi dei “tempi passati” che continueranno ad essere raccolti anche in futuro. Se i sentieri e le comode passeggiate fra boschi e malghe in cima al monte non fossero una sfida sufficientemente allettante, si possono sempre salire a piedi o in speedhiking i ripidi 1170 m che separano la stazione a valle dalla cima del monte. // Informazioni: Funivia Monte S.Vigilio www.vigilio.com


Foto: Golfclub Lana

Foto: MGM/Frieder Blickle

Seguendo le tracce dell’acqua

Swing con vista

Per passeggiate in tutta tranquillità e piacere lungo le gorgoglianti vie d’acqua: i sentieri delle rogge nei dintorni di Merano, dal risveglio della primavera al tardo autunno invitano a passeggiare, sostare, contemplare l’orizzonte, riempirsi di meraviglia.

Situato in posizione pittoresca sotto le rovine del castello Brandis e circondato da campi di mele, il più giovane dei campi da golf altoatesini invita a provare le sue nove buche.

Sono fra le passeggiate più suggestive dell’Alto Adige: gli antichi sentieri delle rogge conducono attraverso vigneti, frutteti e boschi e offrono scorci incantevoli sul panorama montano circostante e sul paesaggio culturale, che qui è estremamente vario. Il reticolo di sentieri, lungo diversi chilometri, è sorto in parallelo ad un sistema di irrigazione efficientissimo, esteso nel territorio fra la Val Venosta e il Burgraviato e realizzato su iniziativa di Margarethe Maultasch, contessa del Tirolo nel XIV secolo. È tutt’oggi parzialmente in funzione per portare l’acqua a territori particolarmente secchi. L’acqua viene trasportata per chilometri lungo piccoli canali. Un tempo i contadini potevano utilizzare l’acqua dei canali per irrigare i propri campi secondo un piano temporale scandito con precisione. I sentieri delle rogge servivano al custode del canale per il controllo e la manutenzione delle vie d’acqua. Da Lana si accede facilmente ai Sentieri d’Acqua Meranesi, un percorso composto da undici sentieri delle rogge che circondano la conca di Merano a mezza costa sopra la Val d’Adige, per un totale di 83.6 chilometri. Lungo i sentieri, imponenti castelli, chiesette pittoresche e monumenti naturali sorprendenti raccontano la storia del territorio sudtirolese. Il paesaggio culturale lungo i sentieri delle rogge si presenta vario e imprevedibile, dai rigogliosi meli in fiore in primavera al profumo delle uve in autunno. Il fascino dell’acqua che scorre lenta, a fianco di sentieri quasi pianeggianti, è un’attrattiva irresistibile soprattutto per famiglie con bambini ed escursionisti che ricercano un piacere lento.

I migliori panorami per golfisti: se non siete totalmente concentrati sulla prossima buca, potete allungare lo sguardo verso la verde Valle dell’Adige. La natura qui mette in scena una rappresentazione varia e imprevedibile, che cambia completamente a seconda delle stagioni: in primavera è il momento degli infiniti meli in fiore che circondano Lana; alla fine dell’estate e in autunno è la volta delle uve mature con il loro profumo che anticipa i sapori del vino. La posizione tranquilla ed idilliaca è solo uno dei motivi che ha fatto del campo a nove buche di Lana una meta particolarmente amata. Il famoso designer di campi da golf inglese, Michael Pinter, ha sviluppato qui un percorso molto bello, che su una lunghezza di ca. 2.800 metri presenta tre Par 3, quattro Par 4 e due Par 5. L’area pressoché pianeggiante rappresenta una sfida interessante per tutti gli amanti del gioco, più o meno esperti, poiché i lanci su lunga distanza necessitano di molta esperienza e precisione. Il clima mediterraneo di questo campo da golf, situato a ca. 300 m sul livello del mare, consente un’apertura prolungata, da febbraio a dicembre, per la gioia degli amanti dello sport che possono accedere al campo in tutta libertà per quasi tutto l’arco dell’anno. E a conclusione della giornata non c’è niente di meglio che un buon bicchiere di vino fra le pareti storiche del Club. // Informazioni: Tenuta Brandis www.golfclublana.it

LanaJournal //

12/13]


Foto: ganeshGraphics

Foto: SMG/Clemens Zahn

Foto: MGM/Frieder Blickle

ALPINO-MEDITERRANEO IL PAESE DELLE MELE ESTATE ATTIVA ARCHITETTURA+STORIA CULTURA IN VACANZA CON


I BAMBINI BENESSERE GASTRONOMIA VIVERE+SPERIMENTARE DINTORNI INVERNO

Testimoni di una storia mutevole Gli innumerevoli castelli e le rocche dell’Alto Adige sono testimoni della storia di una regione ambita da molti, di glorie e ricchezze, di periodi di fioritura, di decadenza e rinascita - dai tesori culturali medievali all’architettura contemporanea di livello internazionale.

LanaJournal //

14/15]


Citato per la prima volta in un documento del 1244, sotto il nome di Henricus de Cazenzunge, Castel Katzenzungen apparteneva ai signori di Breisach ed era una delle più rinomate residenze nobiliari della regione. Abbandonato dopo il 1700, entrò nel 1978 in possesso della famiglia Pobitzer, che curò il restauro di questa residenza di piacere, utilizzata oggi anche per matrimoni e convegni. Ai piedi del castello si estende la più grande e probabilmente più antica vigna del mondo. Il vitigno “Versoaln” misura 300 m² e secondo le ricerche effettuate avrebbe un età di 350 anni. Informazioni: Castel Katzenzungen Prissiano 11, Tesimo www.castel.katzenzungen.com

L’altare a portelle di Hans Schnatterpeck La chiesa parrocchiale di Maria Assunta a Lana di Sotto ospita uno degli altari a portelle più importanti dell’area linguistica tedesca. Per otto anni l’intagliatore Hans Schnatterpeck lavorò a questa rappresentazione biblica in legno di castagno, alta 14,1 m e larga 7 m, insediata e consacrata nel 1511. Informazioni: La chiesa parrocchiale di Lana di Sotto è visitabile solo durante gli orari della Santa Messa e durante le visite guidate. www.lana.info/altaredischnatterpeck

Cannocchiali – Focus sull'architettura Come si chiama questo palazzo, quella residenza, quel castello? Lo sconforto dei passanti e degli ospiti è stato ascoltato dalla Merano Marketing, che vi ha subito posto rimedio: i cannocchiali ora puntano direttamente su un luogo di interesse e accanto a ciascuno si trovano delle tavole informative con notizie e approfondimenti. Informazioni: Associazione Turistica di Lana e dintorni www.lana.info/cannocchiali

Foto: vigilius mountain resort

// I nostri suggerimenti Castel Katzenzungen

Design ad alto livello: vigilius mountain resort Il Vigilius Mountain Resort è uno dei più spettacolari “design-hotels” della regione alpina: raggiungibile solo in funivia si trova immerso nella natura incontaminata del Monte S.Vigilio, sopra Lana. “Tornare alle origini, immergersi in un mondo che annulla i confini tra realtà e irrealtà e tra architettura e natura. Al Vigilius tutto si fonde con lo scenario che lo ospita e la natura, unica bussola di orientamento, si traduce in un luogo dove corpo e mente ritrovano l’equilibrio.” Con queste parole Matteo Thun, designer e architetto di fama mondiale, progettista del Vigilius, descrive la filosofia che sta alla base del progetto della struttura a 5 stelle. L’architetto milanese, con origini altoatesine, ha utilizzato soprattutto materiali rinnovabili come il legno e il vetro, sfruttando in modo sapiente ed ottimale il calore della luce del sole, in perfetta sintonia con la strategia di fusione totale con la natura incontaminata a cui si ispira l’hotel. L’“architettura organica” che sta alla base della progettazione del Vigilius si ripropone come un filo conduttore in ogni camera e in ogni suite: materiali naturali, colori caldi, linee chiare e, quale particolare highlight, una semplice parete divisoria in argilla. L’unicità del concetto dell’hotel consiste nell’intento di trasformarlo in un’oasi di pace, raggiungibile esclusivamente in funivia da Lana, poiché il Monte S.Vigilio è totalmente precluso al traffico. Un viaggio di soli 7 minuti in funicolare porta dunque il visitatore in quota, ad un’altitudine di 1.500 m dalla quale, completamente immersi tra i boschi di larice, si gode una vista mozzafiato su Lana e sulla valle dell’Adige. Dalla sua apertura nel 2003 il vigilus mountain resort è stato celebrato in numerose riviste internazionali di architettura, design e viaggi, quale uno dei più straordinari esempi e modelli di “design-Hotels”dell’arco alpino. // Informazioni: vigilus mountain resort www.vigilius.it


Foto: Sandwiesenhof

Foto: Tappeiner

Scoprire, stupirsi, rigenerarsi – Tenuta Kränzel

Sotto le ali del Gallo Rosso

La tenuta Kränzel, un complesso di origine medievale con vigneti ed un labirinto di siepi, è un luogo esemplarmente curato, dove vivere esperienze con la natura e degustare ottimi vini. La tradizione qui si incontra con le moderne attività artistiche e culturali. Il giardino è un’installazione vivace che conduce i visitatori in un benefico viaggio all’interno di se stessi.

Dal 2011 il maso Sandwiesenhof di Gargazzone continua a dimostrare come si possa offrire un pacchetto agriturismo basato su un pensiero ecologico senza compromessi. Dal prato sul tetto fino alla produzione autarchica di energia, qui non si finisce mai di scoprire.

Il viticoltore è anche un filosofo: chi produce vini di reale qualità non considera il proprio lavoro solo come un’attività artigianale, ma ha un atteggiamento mentale che ricerca piuttosto una connessione più ampia con il Tutto, che contempla l’uomo e la natura nella loro interezza. La qualità si trasforma quindi in qualità della vita. Il conte Franz Pfeil ha ritenuto di non poter proseguire la propria esistenza professionale limitandola alla presentazione di vini, alle manifestazioni, alle fiere e ai concorsi. Per questo ha voluto dare vita a un luogo che fosse motivo di gioia per sé e per la sua famiglia nel tempo e che fosse in grado con la sua unicità di entusiasmare a lungo gli animi delle persone. Questa visione lo ha portato nel 2006 alla creazione del giardino-labirinto, un luogo dove la sensibilità e la considerazione dell’uomo per la natura possono svilupparsi, un luogo che invita i suoi visitatori ad aprirsi, penetrare in se stessi e liberare il proprio spirito. Al labirinto, che sta ancora crescendo, ha cominciato ad affiancarsi la Art&Galerie, che espone nel giardino e nel ristorante Miil opere di artisti locali ed internazionali. Il focus dell’attività di Franz Pfeil rimane comunque il vino: “Voglio creare vini che siano opere d’arte. Mi capita sempre più spesso di riuscire a creare opere del tutto particolari, sempre in comunione con la natura e con i miei collaboratori”. E noi vi consigliamo caldamente di provarle! // Informazioni: Tenuta Kränzel www.kraenzel.com

Immerso nei propri frutteti, il Sandwiesenhof si presenta come un edificio moderno e di stile. Forse serve qualche momento per adattarsi all’idea che una fattoria scelga di insediarsi nel fondovalle lungo l’Adige, invece che in montagna: troviamo frutta invece che animali ed un tetto ricoperto non dalle vecchie scandole in legno, bensì da un prato di erba verde. La famiglia Thuile ha realizzato il sogno di una vita che ruota tutta attorno all’ecologia: più verde di così non si può! Il Sandwiesenhof a Gargazzone presso Merano è stata la prima fattoria a venire insignita del premio per l’ambiente della Regione Trentino-Alto Adige. Non contenti, i proprietari del maso si sono impegnati ed ora possono andare fieri del loro certificato “CasaClima A-Oro”: generazione autonoma dell’energia e coibentazione ottimale, superfici biologiche, riscaldamento geotermico in inverno e climatizzazione geotermica in estate, mobili in legno massiccio e biancheria di sole fibre naturali sono solo alcuni dei segnali di questa qualità verde. Ovviamente, prima di tutto vengono le persone che desiderano vivere in un contesto sano, accogliente e a risparmio energetico. Per il famoso marchio altoatesino di qualità, il “Gallo Rosso”, sono motivi sufficienti per contrassegnare il Sandwiesenhof con 4 fiori nella nuova speciale categoria delle “Vacanze nei masi CasaClima”. Il marchio “CasaClima Welcome” ne è l’effigie pubblica. Il Gallo Rosso rimane così fedele al proprio credo, che prevede “qualità inalterata delle aziende contadine e rispetto profondo per la tradizione, la natura e la vita”, e allo stesso tempo dà vita ad un percorso di specializzazione verso una modalità di viaggiare più consapevole. Alla quale brindiamo con un bicchiere di spumante alla mela del maso Sandwiesenhof! // Informazioni: Sandwiesenhof della famiglia Thuile www.sandwiesenhof.it LanaJournal //

16/17]


Foto: ganeshGraphics

Foto: Lana Art

Foto: ganeshGraphics

ALPINO-MEDITERRANEO IL PAESE DELLE MELE ESTATE ATTIVA ARCHITETTURA+STORIA CULTURA IN VACANZA CON


I BAMBINI BENESSERE GASTRONOMIA VIVERE+SPERIMENTARE DINTORNI INVERNO

Cultura in movimento Capolavori e rarità di diverse epoche si mescolano a un vivace e variegato panorama culturale moderno, fra letteratura, teatro e un’arte viva da toccare con mano.

LanaJournal //

18/19]


Foto: ganeshGraphics

Un tesoro culturale di rara bellezza: la chiesa di Santa Margherita

// I nostri suggerimenti Galleria all’aria aperta (Freiluftgalerie) Fermarsi un attimo ed ammirare: nella zona pedonale di Lana Gries enormi installazioni di artisti contemporanei entusiasmano quotidianamente i passanti appassionati d’arte. Lo spazio espositivo di Gries ospita costantemente mostre temporanee di artisti e fotografi locali di una certa fama, come p. es. Elke Palfrader, Georg Tappeiner, Ralph Ueltzhoeffer e Andreas Nestl.

Itinerario scultoreo Arte da percorrere, proveniente da tutte le parti del mondo: è questo che attende i visitatori che decidono di percorrere questo sentiero lungo otto chilometri, che inizia presso il campo di golf o nella Gola di Lana e conduce attraverso paesaggi pittoreschi fino alla zona industriale. Questo progetto paesaggistico straordinario, che attualmente conta 33 sculture, intende ricondurre l’osservatore, attraverso la lentezza della percezione, al ritmo naturale dell’uomo.

Gli amanti dell’arte e i visitatori di chiese non possono lasciarsi sfuggire una visita alla chiesa di Santa Margherita. La struttura singolare e le ricche decorazioni di affreschi romanici fanno di questa piccola chiesa un tesoro artistico di importanza sovraregionale. Secondo la leggenda, la chiesa di Santa Margherita è stata fondata nel 981, quando Teofane, consorte dell‘imperatore Ottone II, durante un viaggio sopravvisse ad un incidente. La carrozza su cui viaggiava perse una ruota e nel punto in cui la ruota fu ritrovata, l’imperatrice fece erigere la chiesa di Santa Margherita come segno di riconoscenza. In realtà, la navata quadrata della chiesa, con tre absidi a forma di ferro di cavallo sulla parete a Est, sembra avere un’origine che risale al primo millennio. L’intera parete a ridosso dell’altare è decorata da affreschi romanici con forti influenze bizantine nella tecnica pittorica e nell’espressione, che risalgono ad un periodo attorno al 1200. Grazie ai restauri avvenuti nell’Ottocento, gli affreschi rivelano ancora oggi tutta la bellezza e ricchezza che avevano in origine. L’abside di sinistra, sotto la volta, mostra Maria Madre di Dio con due angeli. Al di sotto altri affreschi raccontano episodi della vita di Santa Margherita. Nell’abside principale si vedono Cristo Pantocratore e i quattro evangelisti. Al di sotto è rappresentata con maestria la storia particolarmente amata delle vergini sagge e delle vergini stolte. Nell’abside di destra è rappresentata Santa Margherita fra due angeli, e nella parte inferiore si può vedere il suo martirio, dalla sentenza all’esecuzione per mezzo della spada. Sopra le absidi un arco di trionfo rappresenta il Giudizio Universale. Meritano attenzione anche l’altare barocco a ridosso della parete Nord, la scultura di Santa Margherita e i bestiari del piedistallo. Accesso solo con visita guidata! // Informazioni: Associazione Turistica di Lana e dintorni www.lana.info/chiesasta-margherita


Foto: ganeshGraphics

Foto: ganeshGraphics

Fucina di letteratura contemporanea – I “divoratori di libri” di Lana

Ma quante scene! Il piacere della cultura, il piacere della natura

Da oltre trent’anni a Lana esiste l’associazione dei “Bücherwürmer Lana”. Con un programma sempre innovativo e di alto livello che promuove le interconnessioni fra diversi interessi, l’associazione si confronta criticamente con la letteratura contemporanea.

Il mese di luglio promette notti particolarmente calde: i “Freilichtspiele” (Teatro all’aperto in lingua tedesca) di Lana sono in programma ogni estate e rappresentano uno dei punti salienti della cultura nella bella stagione di Lana e dintorni.

L’associazione ha saputo trasformarsi negli anni in una fucina delle lingue e delle letterature e rappresenta un punto d’incontro e confronto per autori, traduttori e lettori. Conferenze, incontri, mostre, un festival in autunno, il premio per la lirica dedicato allo scomparso poeta altoatesino N.C. Kaser ed una borsa di studio per la letteratura sono solo alcuni dei punti salienti dell’attività di “Literatur Lana”. Al centro di tutto si trova sempre la parola letteraria e il pensiero attraverso e con la lingua. “Literatur Lana” si inserisce con i suoi eventi e con le sue esplorazioni in ambito letterario proprio lì dove la verità del mondo viene messa alla prova dalla parola della poesia, dove vengono scovate le verità e le possibilità della lingua.

Ogni estate i più pittoreschi luoghi di Lana e dintorni si trasformano in spazi culturali di primordine. I “Freilichtspiele” (teatro all’aperto in lingua tedesca) di Lana hanno entusiasmato negli anni innumerevoli spettatori con rappresentazioni molto apprezzate e non soltanto per l’inusuale scelta della location. La maggior parte dei pezzi, con poche eccezioni, sono scritti appositamente da autori altoatesini per questa rassegna estiva ed adattati di volta in volta al luogo prescelto per la rappresentazione.

Accanto alla mera presentazione letteraria, sono sempre in primo piano il dialogo, la ricerca e la messa in discussione. Questo progetto letterario di Lana è sempre anche un esperimento, un’officina. Si sono incontrati qui autori come Herta Müller e Oskar Pastior, Adam Zagajewski, Péter Esterházy, Juri Andruchowych, Hanna Krall, Friederike Mayröcker e H.C. Artmann, Georges-Arthur Goldschmidt, Felix Philipp Ingold, Franco Loi, Patrizia Cavalli e molti altri. Partecipando con regolarità alle letture e alle giornate culturali si avrà il piacere di conoscere da vicino famosi autori della contemporaneità. Il punto di incontro è kultur.Lana, dove nella biblioteca civica si può trovare una ricca collezione di libri e altri media.

Le scenografie hanno sempre un che di romantico e fuori dall’ordinario: a volte è lo scenario incantevole della Gola di Lana splendidamente illuminata, a volte l’antica rimessa della vecchia stazione, altre una floricoltura a dare alle rappresentazioni di questa rassegna quel tocco magico che le contraddistingue. Da oltre vent’anni, autori altoatesini come Kurt Lanthaler, Sepp Mall, Jul Bruno Laner, Zeno Breitenberg e molti altri, hanno animato le mutevoli scene con composizioni originali, messe in scena da attori sudtirolesi professionisti, o a volte anche dilettanti. La rassegna si svolge in collaborazione con la Volksbühne (il teatro popolare) di Lana, il teatro Braunsberg di Lana e il gruppo teatrale di Foiana. // Informazioni: Freilichtspiele Lana www.freilichtspielelana.eu

// Informazioni: Literatur Lana – Associazione dei “Bücherwürmer” www.literaturlana.com

LanaJournal //

20/21]


Foto: SMG/Alessandro Trovati

Foto: MGM/Helmuth Rier

Foto: Zurijeta

ALPINO-MEDITERRANEO IL PAESE DELLE MELE ESTATE ATTIVA ARCHITETTURA+STORIA CULTURA IN VACANZA CON


I BAMBINI BENESSERE GASTRONOMIA VIVERE+SPERIMENTARE DINTORNI INVERNO

Vacanze = sorriso+ tempo libero+avventura! Lasciamo perdere le addizioni per un po’ e andiamo ad accarezzare i lama, a giocare agli indiani, a costruire dighe nei ruscelli e a passeggiare sotto la luna piena: l’estate di Lana è fatta per la gioia dei bambini

LanaJournal //

22/23]


// I nostri suggerimenti Passeggiata al chiaro di luna con lanterne

Foto: Georg Mayr

Passeggiare sotto la propria buona stella e alla luce della luna. L’escursione con lanterne, ideale per tutta la famiglia, parte dalla Casa delle Associazioni a Foiana. Informazioni e appuntamenti: Associazione Turistica di Lana e dintorni www.lana.info/chiarodiluna

Escursione lungo il sentiero didattico sul castagno Il pittoresco percorso circolare, che parte da e arriva a Foiana è un’esperienza in ogni stagione dell’anno. Famiglie ed escursionisti curiosi possono apprendere lungo un percorso di circa due chilometri tutti i segreti del frutto nascosto nel riccio. Informazioni: Associazione Turistica di Lana e dintorni www.lana.info/sentiero-didattico-sul-castagno

Sentiero della roggia Brandis Il comodo sentiero della roggia (2,5 km) conduce attraverso filari di castagni, frutteti e vigneti e offre di tanto in tanto splendidi scorci sulla Valle dell’Adige. Semplice e non impegnativo congiunge Lana di Sopra e Lana di Sotto. Il sentiero è adatto anche a passeggini e sedie a rotelle e lungo il percorso si trova un punto di ristoro, una cascata e molto altro! Informazioni: Associazione Turistica di Lana e dintorni www.lana.info/sentiero-delle-rogge

Un lago incantato, un mondo di avventure La piscina naturale di Gargazzone, inaugurata nel 2010, è un autentico paradiso per tutta la famiglia, un’oasi di quiete, armonicamente inserita tra i meleti della valle dell’Adige. Piccoli aspiranti ingegneri armati di ruspe, secchielli e palette si riversano emozionati nella zona non nuotatori che riproduce lo scenario di un ruscello naturale. Le sirenette osservano incantate le foglie di ninfee ai bordi del grande lago balneabile, indecise se tuffarsi o meno, lanciandosi dal grande scivolo. L’unica piscina pubblica naturale dell’Alto Adige occidentale si estende su una superficie d’acqua complessiva di 2.200 m2 in grado di offrire divertimento balneare allo stato più puro. Mentre i bambini raccolgono alacremente i ciottoli, si confrontano con altri sul punto migliore per la costruzione di una nuova diga, i loro genitori possono crogiolarsi al sole con gli altri bagnanti sull’ampia superficie erbosa, godendo della facilità di orientamento all’interno del complesso. Quest’oasi balneare, unica nel suo genere, è un ecosistema in grado di funzionare in modo autarchico. L’area di rigenerazione vegetale, al confine con la zona balneabile, è inverdita con piante acquatiche e palustri autoctone in grado di provvedere alla naturale depurazione dell’acqua senza l’uso di cloro o additivi chimici. L’alimentazione con l’acqua dal pozzo di estrazione da falda apporta ossigeno, mantiene costante la temperatura e dona la stessa sensazione che si prova quando, in un caldo pomeriggio estivo, si immergono le gambe nell’acqua fredda e limpida di un ruscello per poi farle massaggiare dalla pietra calda sulla riva. Le risate allegre dei bambini e la concitazione delle voci che si contendono i sassi più grandi e più belli riportano subito dal mondo dei sogni alla realtà. E sottovoce si ringrazia per la lungimiranza di questo piccolo comune, che, a dispetto di ogni previsione di eclisse, ha voluto sposare questo progetto ecologicamente sostenibile in grado di regalare a grandi e piccini emozioni e divertimento allo stato puro… nel vero senso della parola. // Informazioni: Piscina naturale di Gargazzone www.naturbad-gargazon.it


Foto: ganeshGraphics

Foto: SMG/Frieder Blickle

L’estate dei bambini

Non preoccupatevi degli sputi: lama-trekking a Tablà

In vacanza con i bambini non è sempre facile accontentare tutti. Ma a Lana e dintorni questo è l’ultimo dei problemi: un ampio programma di attività estive regala divertimento ai più piccoli e anche qualche pomeriggio di pace a mamma e papà.

Il lama-trekking per famiglie è un’occasione unica per strigliare, carezzare e stringere amicizia con questi morbidi animali, prima di avventurarsi con loro in una divertente escursione.

Giocare agli indiani, arrampicarsi in cima agli alberi su un percorso di funi o fare un falò e una fiaccolata: a luglio e agosto le vacanze dei bambini a Lana e nei dintorni sono piene di emozioni! Dal lunedì al sabato, accompagnatori ed animatori specializzati accompagnano i piccoli verso esperienze sempre nuove. Gli aspiranti avventurieri impazziranno per il rafting o le escursioni di ricerca nei boschi, i più pratici dimostreranno la loro abilità lavorando la paglia o facendo origami e i giovani sportivi potranno sbizzarrirsi con i tornei di minigolf. Gli amanti degli animali apprezzeranno le gite in carrozza con tutta la famiglia, le visite ai masi biologici o alla riserva di uccelli rapaci a Castel Tirolo. I bambini amano in particolare la “Magia del bosco”(pomeriggio a Monte S.Vigilio): è incredibile quante cose si possono scoprire tra gli alberi e nei prati! Giocando impareranno tutto sull’ecosistema del bosco e sul rispetto della natura. Un altro momento clou sono le giornate a tema, dove ogni bambino può dare sfogo alla sua immaginazione creandosi un personaggio: pirati, contadinelle o indiani? Tutto è permesso! Realizzando costumi con le proprie mani e con un po’ di fantasia scopriranno i tesori dei corsari, organizzeranno tornei tra cavalieri o invieranno segnali di fumo. Un’apposita brochure elenca tutte le mille possibilità di divertimento per l’estate dei bambini a Lana e nei dintorni. // Informazioni: Brochure “Estate per bambini” Associazione Turistica Lana e dintorni

È bastato un solo profondo sguardo tra Amelie e Wuschel per farli innamorare. Amelie è una bambina curiosa, Wuschel un meraviglioso lama bianco che aspetta insieme al resto del suo gregge l’arrivo degli escursionisti. Quasi con la stessa velocità è scoccata la scintilla fra mamma Maria e lo sveglio Paul. Ma cosa si intende con questa scintilla? Significa che i più birichini attraggono i più birichini, i monelli i più monelli e i coccoloni i più coccoloni. Come dimostra una volta di più l’affinità elettiva fra papà Luigi e il tenero Amadeus. Scoprire quale animale accompagnerà i singoli escursionisti è di per sé una delle entusiasmanti esperienze che attendono i partecipanti al lama-trekking. I lama sono compagni di viaggio fedeli e intelligenti, che ci accompagnano muovendosi sicuri su rocce e sentieri. Il loro fiuto, estremamente sensibile ai linguaggi del corpo, fa sì che molto spesso si capisca fin da subito chi avrà il piacere di accompagnarvi in questa escursione ricca di avventure, fino ai piani del “Gsindboden”. Ma attenzione: i lama non vengono cavalcati, servono invece a portare le provviste e vengono tenuti alle briglie dai bambini. A passo tranquillo e accompagnati da una guardia forestale addestrata, si passa attraverso prati fioriti, radure fiabesche e antri ricchi di leggende. È prevista anche una sosta per recuperare le energie, durante la quale si accenderà un fuoco sul quale cucinare quello che si vuole. I bambini in particolare adorano queste passeggiate in cui possono imparare moltissimo sui lama, i placidi “cammelli delle Ande”. Il lama-trekking è un’avventura nella natura: è divertente e rende orgogliosi guidare da soli un animale così grande. E i lama di tanto in tanto vi sorprenderanno con qualche scherzetto… // Informazioni e appuntamenti: Associazione Turistica di Lana e dintorni www.lana.info/estateperbambini

LanaJournal //

24/25]


Foto: ganeshGraphics

ALPINO-MEDITERRANEO IL PAESE DELLE MELE ESTATE ATTIVA ARCHITETTURA+STORIA CULTURA IN VACANZA CON


I BAMBINI BENESSERE GASTRONOMIA VIVERE+SPERIMENTARE DINTORNI INVERNO

Oasi naturali L’acqua è vita. Che zampilli vivace o scorra leggera e silenziosa, il più prezioso degli elementi sa animare i luoghi più selvatici e romantici della natura, che invitano alla meditazione e alla pace o alla vitalità e all’avventura.

LanaJournal //

26/27]


Foto: ganeshGraphics

Foto: Lana.Info/Helmuth Rier

La gola di Lana: orrido profondo ed affascinante // I nostri suggerimenti Meditazione in giardino Liberare il pensiero, entrare in contatto con se stessi e ritrovare il proprio io. Il Giardino labirinto invita a sperimentare diverse forme di meditazione, siano esse meditazioni di luna piena o riflessioni individuali alle prime luci dell’alba… Informazioni: Tenuta Kränzel Via Palade 1, Cermes T 0473.56 45 49 www.kraenzel.com

Cascata di Gargazzone Una sorpresa fresca e rumorosa sarà la ricompensa per chi vorrà seguire il sentiero lungo le pareti scoscese del Monzoccolo presso Gargazzone. Il sentiero si dirama dal cuore del paese e passa accanto al simbolo di Gargazzone, la torre Kröll. Subito dietro la torre schizza con forza fuori dalla montagna la cascata di Gargazzone con i suoi sette salti.

Il bizzarro scenario roccioso, la vegetazione unica e la zona pittoresca ai piedi di Castel Braunsberg sono gli elementi che conferiscono alla gola di Lana (anche nota come La gola di Lana) la sua spettacolarità ed il suo inconfondibile fascino. Sebbene ci si trovi solo a pochi minuti dal centro di Lana, inoltrandosi nella gola si ha la sensazione di venire proiettati in un mondo lontanissimo. Da entrambi i lati incombono alte le pareti scoscese, il torrente Valsura scroscia nel suo letto roccioso e tra le fredde pareti di roccia regnano anche in piena estate temperature piacevolmente fresche. Questa profonda valle, che attualmente si sviluppa tra S.Pancrazio e Lana, è stata erosa dal torrente Valsura nel corso della formazione delle Alpi ed ospita svariati tipi di roccia: tra il porfido quarzifero e la roccia primitiva degli antichi gneis è infatti anche intercalata una sottile striscia di granito. Solo uno stretto lembo di terra vi conduce tra le rocce massicce lungo il torrente di montagna, privo di opere di regimazione. Oggi la Gola di Lana è accessibile da entrambi i lati del ponte Theiss. Lungo i sentieri interdetti al traffico, la curata vegetazione dai colori sgargianti riserva sorprese sempre nuove anche grazie agli stimolanti contrasti creati dalle piante mediterranee con le pareti rocciose che si ergono verso il cielo. Dopo pochi minuti la stretta valle si allarga fino ad aprirsi in uno spiazzo; siamo a zona Prato della Gola (Gaulwiese), posta direttamente ai piedi della collina del castello Braunsberg. È su questo prato ombroso che in estate vengono organizzate le feste e le manifestazioni che intendono sfruttare lo scenario suggestivo della Gola, come ad esempio le rappresentazioni all’aperto del gruppo teatrale Freilichtspiele Lana. Dal prato della gola un sicuro sentiero si inoltra ulteriormente nella gola rocciosa, passando davanti ad una fragorosa cascata. I raggi di sole che riescono a filtrare danno vita a sempre nuovi giochi di luce e ombra, che creano una particolare magica atmosfera in un paesaggio che è insieme selvaggio e romantico. Un’esperienza che vale senz’altro la pena di provare.


Foto: Lana.Info/Helmuth Rier

Foto: MGM/Laurin Moser

La fonte curativa del Bagno degli Orsi

Escursioni per curiosi

Chi ha avuto la fortuna di scoprire con le proprie gambe il pittoresco Monte San Vigilio, con i suoi possenti boschi di larici e i prati delle malghe, ha sicuramente anche avuto modo di conoscere le ricche fonti del Bagno degli Orsi.

Se ne sta lì, in un’atmosfera di sogno e silenzio: è il biotopo del Valsura, che decine di specie animali minacciate da dieci anni hanno eletto a loro casa. Una passeggiata emozionante per ornitologi, amanti della natura e curiosi!

La sorgente sgorga cristallina e vivace dalla montagna: un’acqua di montagna dalle elevate proprietà, che scivola sotterranea verso valle, dove viene imbottigliata con il famoso marchio “Meraner Mineralwasser” e distribuita.

Il biotopo del Valsura si estende nel territorio di Lana per circa 32 ettari e invita a perdersi in un viaggio nel tempo, verso quei primi secoli in cui molte località lungo l’Adige erano ancora popolate da stagni, boschi, ripari e paludi, come lo è oggi il paradiso naturale alla confluenza del Valsura. Da queste oasi per uccelli, anfibi e innumerevoli specie vegetali gli uomini un tempo si tenevano a debita distanza, per paura delle inondazioni. Preferivano insediarsi su colline, alture e monti, come si può vedere ancora oggi dalla struttura di molti paesi come Lana, Postal o Gargazzone.

Le fonti del Bagno degli Orsi vennero scoperte già nel 1930 e intense ricerche decretarono la presenza nel territorio di acque dal contenuto minerale particolarmente ricco. La popolazione locale utilizza le fonti per cure diuretiche e bagni. Per rendere disponibile al vasto pubblico quest’acqua particolarmente benefica per l’organismo, è stata forata la montagna, creando un canale interrato. Dopo la seconda Guerra Mondiale è stata infine avviata la produzione di acqua in bottiglia. La preziosa acqua che sgorga in un territorio di ca. 12 ettari, rigidamente protetto, sale in superficie grazie alle rocce di gneis e granito, cosiddette “rocce acide”: per questo l’acqua minerale di San Vigilio contiene poco calcio e magnesio e più silicio, sodio e potassio. L’alto contenuto di fluoro lascia supporre che quest’acqua trascorra molto tempo nelle profondità della montagna, prima di emergere alla luce del sole ed entrare in commercio come acqua minerale. Dal 2005 l’acqua ricca di radon di diverse fonti sul Monte San Vigilio assolve ai suoi compiti curativi anche alle Terme di Merano, dove è molto apprezzata. Pare che i trattamenti regolari con le acque ricche di radon del Monte San Vigilio abbiano effetti benefici soprattutto sulle infiammazioni croniche delle vie respiratorie.

I 100 ettari alla confluenza del delta del Valsura sono rimasti intatti fino alla metà del XX secolo fino a che, nel corso della rapida crescita economica, l’equilibrio naturale di questo ecosistema è stato pesantemente minacciato. Alla fine degli anni settanta l’umanità ha cominciato a riflettere sull’importanza di una natura e di un ambiente intatti e i 32 restanti ettari della confluenza sono stati trasformati in un biotopo, che oggi dà ospitalità a numerose specie animali minacciate ed è diventato, secondo le ultime stime, l’habitat di oltre 230 specie di uccelli, tra cui 50 stanziali per batraci ed anfibi, rettili, pesci ed insetti acquatici, ma anche di innumerevoli specie vegetali. Un percorso didattico privo di barriere e adatto alle famiglie con partenza da Lana è facilmente raggiungibile da vari sentieri lungo il corso del Valsura e conduce alla scoperta di questo tesoro naturale. Tavole informative sulla flora e la fauna sapranno fornire le giuste conoscenze di base.

In ogni caso, nel 1982 l’Acqua Minerale Meranese è stata l’unica fra le fonti italiane ad ottenere la qualificazione di acqua curativa della Repubblica Federale Tedesca.

LanaJournal //

28/29]


Foto: MGM/Frieder Blickle

Foto: Lana.Info/Frieder Blickle

Foto: MGM/Frieder Blickle

ALPINO-MEDITERRANEO IL PAESE DELLE MELE ESTATE ATTIVA ARCHITETTURA+STORIA CULTURA IN VACANZA CON


I BAMBINI BENESSERE GASTRONOMIA VIVERE+SPERIMENTARE DINTORNI INVERNO

L’appetito vien mangiando Che si tratti di una sosta in qualche ristoro con speck affumicato e pane secco speziato, oppure un pranzo tradizionale con “Herrengröstl” e frittata dolce di mele, per chi viene a Lana e dintorni c’è solo una cosa da cui non si riesce a distrarsi: la varietà gastronomica di questa porzione di territorio, tutta da godere!

LanaJournal //

30/31]


Quando l’autunno inonda di luce dorata il paesaggio è il momento perfetto per la tradizionale Festa della Castagna di Foiana. Oltre alle caldarroste e ad altre leccornie tipiche, vi attende anche un rendéz-vous con l’orchestra di fiati del paese. Da non perdere: il corteo storico di Tesimo in occasione della tradizionale festa del “Törggelen” con oltre 25 carri allegorici e trattori vintage… Informazioni: Associazione Turistica di Lana e dintorni www.keschtnriggl.it

Assaporare l’autunno meranese Il raccolto dei campi, dei vigneti e dei frutteti è alla base di “Assaporare l’autunno meranese”. Nell’ambito di queste settimane gastronomiche i ristoranti della regione si impegnano a portare in tavola solo i prodotti migliori, più freschi e più tipici della cucina autunnale sudtirolese. Il posto d’onore è riservato a castagne, zucche e uva, e ovviamente ai vini altoatesini. Appuntamento: da settembre a novembre www.lana.info/autunno-meranese

Foto: MGM/Frieder Blickle

// I nostri suggerimenti Festa della castagna

A spasso fra i piaceri Con le “Giornate della Fioritura” ogni anno la primavera fa il suo ingresso ufficiale in regione. Uno degli eventi più importanti è la manifestazione “Sapori del maso”, che trasforma il centro del paese di Lana nel punto di convergenza delle specialità regionali. A piedi nel centro storico di Lana, dove le file delle case compongono il grazioso cuore del paese e dove è di casa la manifestazione “Sapori del maso”: almeno una volta all’anno è necessario lasciarsi andare al passeggio ed al piacere della degustazione, ogni resistenza alla tentazione sarà inutile. Come ogni anno, questa giornata dedicata ai piaceri del palato cade all’inizio della primavera, quando risplende più fulgido che mai il mare di fiori di melo in tutta la zona di Merano e dintorni. E visto che il paesaggio della “porta a sud” (di Merano) dischiude il suo fascino proprio in aprile, non possiamo che invitarvi a confondervi fra gli edonisti della gastronomia… Ma esattamente cos’è che offrono i circa 30 contadini e osti locali agli amanti del piacere e del passeggio? Potremmo quasi rispondere “tutti i prodotti di qualità che può offrire l’Alto Adige”, dalle spezie regionali alle erbe di montagna fino al miele, dalla frutta e la verdura ai formaggi, allo speck e agli insaccati, dai distillati più nobili ai succhi di frutta naturali. L’offerta è davvero ampia. Ovviamente sarà possibile assaggiare di tutto e il passo dall’assaggio all’acquisto non sarà molto lungo. Un’altra possibilità di viziare il palato è la degustazione della cucina casereccia, debitamente reinterpretata e raffinata, proposta dagli osti e ristoratori del posto nei loro stand. // Informazioni: Associazione Turistica Lana e dintorni www.lana.info/saporidelmaso


Foto: Lana.Info/Frieder Blickle

Foto: Karl Allgaeuer

Si scuote, non si impasta

Sbattetele in padella!

Una delle specialità sudtirolesi più conosciute e amate, lo “Schüttelbrot”, è originaria della Val d’Isarco. Croccante e profumato, ormai non può mancare in nessuna occasione.

La luce morbida, un variopinto tappeto di foglie secche e dappertutto il profumo delle castagne: l’autunno a Merano e dintorni è il periodo ideale per passeggiare tra silenziosi filari di castagni, ma è anche il periodo delle feste, tutte dedicate ad onorare lei, la regina castagna.

Merenda? No, “Marende”. È il nome che gli altoatesini danno al ricco pasto freddo composto tradizionalmente da speck, “Kaminwurzen” (salamini affumicati), formaggio di montagna, cetrioli sottaceto, crema di rafano e “Schüttelbrot”. In Austria lo chiamano “Brettljause”, in Svevia “Vesper”, in Baviera “Brotzeit”. Quello che lo distingue da un panino al volo è la dimensione sociale: per la “Marende” sul tagliere si offre solo il meglio, bisogna prendersi del tempo, sedersi con calma, riprendere fiato. Questa occasione conviviale tipica, che oggi è tornata prepotentemente di moda, soprattutto dopo le gite del “Törggelen”, ha le sue origini nei tempi in cui i contadini, rientrati dal lavoro, usavano mettere in tavola lo “Schüttelbrot” con speck, vino e succo di mela e concludevano la giornata con un allegro torneo di carte. Ma come mai si chiama “Schüttelbrot”, questo pane così tipicamente sudtirolese? Il nome deriva dalla parola “schütteln”, che significa scuotere. Perché è così: lo “Schüttelbrot” non viene impastato, viene scosso e per scuotere si intende un processo per cui il panettiere o il contadino prende una porzione di impasto lievitato (composto da farina di segale, acqua, lievito, sale e spezie come il cumino, il finocchio e l’anice) e lo depone su un’asse rotonda che comincia a ribaltare, lanciando di tanto in tanto l’impasto in aria. L’operazione viene ripetuta fino a che l’impasto non assume l’aspetto di una schiacciata. Ed ecco che dopo il processo di “schütteln” dal forno esce il prodotto finito, croccante e profumato, in grado di conservarsi per lunghi periodi: lo “Schüttelbrot”. Prima di servirlo va rotto con un leggero colpo di pugno.

Le principali tradizioni che omaggiano il frutto dell’autunno sono il “Törggelen” e il “Keschtnriggl”. Entrambe rappresentano l’intimo legame dei sudtirolesi con quel frutto spinoso, che cresce in questa regione in maestose quantità. Da millenni i castagni disegnano con tratti poetici il paesaggio. Nessuno stupore quindi che le castagne siano entrate di diritto nella tradizione culinaria e della cultura popolare. Arrostite sul fuoco, le castagne rappresentano l’ingrediente principale di ogni tradizionale “Törggelen”, il pasto autunnale a conclusione di una bella passeggiata. L’espressione dialettale originale prevede che si “vada a törggelen”, con l’idea intrinseca quindi che si debba mettere qualcosa nelle gambe prima che nello stomaco, e sottintende anche un certo buon allenamento per quel che riguarda il consumo di vino… Il nome “Törggelen” deriva dal latino “torquere”, con cui si intende la pigiatura delle uve con un torchio. La tradizione prevede un giro di degustazione fra le aziende vinicole della zona, dove ci si fa servire dall’oste un assaggio del vino novello sotto le volte della cantina o sotto un grande noce. “Schüttelbrot”, speck e castagne coronano il tutto. L’altra occasione in cui si accompagnano le castagne con un buon bicchiere di rosso è il “Keschtnriggl”. Questo termine antico denota una festa della durata di diversi giorni che attira villeggianti e gente del posto nei paesi di Tesimo, Prissiano, Foiana e Lana. Nei ristoranti che partecipano alla manifestazione la castagna diventa la regina del menù e la base per creativi piaceri autunnali. E cosa significa esattamente “Keschtnriggl” ve lo spiegherà direttamente l’oste… // Informazioni e appuntamenti “Keschtnriggl”: Associazione Turistica di Lana e dintorni www.keschtnriggl.it

LanaJournal //

32/33]


Foto: AAR

Foto: ganeshGraphics

ALPINO-MEDITERRANEO IL PAESE DELLE MELE ESTATE ATTIVA ARCHITETTURA+STORIA CULTURA IN VACANZA CON


I BAMBINI BENESSERE GASTRONOMIA VIVERE+SPERIMENTARE DINTORNI INVERNO

L’arte della vitalità L’arte è ciò che avviene qui ed ora! E nulla lo dimostra meglio della vitalità culturale di Lana e dintorni, dove musica, cabaret, arte contemporanea e il piacere del verde si uniscono per creare un gioioso appuntamento con la cultura, che dura tutto l’anno.

LanaJournal //

34/35]


Foto: ganeshGraphics

Mercato multicolore: Meraviglie Sudtirolesi del Giardino Ogni anno a settembre la gioia della bellezza fa incontrare il vivaio Galanthus e un pubblico sempre in estasi: fra passeggiate, curiosità, scoperte e stupore, ecco il mercato per gli amanti del giardinaggio.

// I nostri suggerimenti Shopping notturno: un giovedì lungo da trascorrere in centro I giovedì lunghi garantiscono una divertente serata da trascorrere a Lana. Ogni anno, in luglio e in agosto, musica dal vivo, specialità gastronomiche, orari di apertura particolarmente lunghi dei negozi e un programma di intrattenimento straordinariamente vario rendono il vostro giro in centro un’esperienza davvero indimenticabile. Informazioni: Associazione Turistica Lana e dintorni www.lana.info/giovedi-lungo

A tu per tu con un dispettoso nano da giardino, mentre un intenso profumo di rose carezza le narici e si mischia con i profumi dell’alta gastronomia provenienti dalla cucina, con specialità che è meglio non lasciarsi sfuggire. A settembre, per due interi giorni, il vivaio Galanthus festeggia con le “Meraviglie Sudtirolesi del Giardino” un’accattivante festa dei sensi. Nel corso delle “Meraviglie del giardino” il vivaio situato nei pressi del convento teutonico di Lana si trasforma in un luogo di incontri ed ispirazioni, che invita i numerosi visitatori a riscoprire e rafforzare il proprio senso per le bellezze della natura. E ogni anno Galanthus sceglie per l’evento un tema nuovo, cui si dedica con spirito artistico, creatività ed umorismo. Padiglioni colorati vengono disposti sui 15.000 m² della giardineria, ed insieme ai colori dell’autunno incipiente e ai profumi della frutta matura creano un quadro di grande suggestione. 60 espositori provenienti da Alto Adige, Italia, Germania e Austria si occupano di decorare gli stand posti accanto a piante maestose, varietà di rose e peonie, flox e arbusti rari, bulbi e semi: insieme alle creazioni e decorazioni floreali dal gusto impeccabile, a utili attrezzi da giardino, ad antichità, sono esposti anche artigianato artistico, lavori provenienti dal vicino convento e opere d’arte – e a coronare il tutto una caffetteria che offre tè, caffè e torte fresche. // Informazioni: Vivaio Galanthus www.galanthus.it


Foto: ganeshGraphics

Foto: Kofler

Sulle tracce della cultura – LanaLive

L’arte è presente! La “Werkbank” di Lana

Il festival culturale “LanaLive” traccia un’interessante mappa culturale seguendo temi rilevanti per la collettività locale, attraverso musica e teatro, danza, cabaret e letture.

Dietro alle storiche mura silenziose della tenuta Thalerhof, nel cuore di Lana, l’arte viene messa in discussione e in movimento, con progetti espositivi sempre originali ed entusiasmanti.

A maggio, nel mese delle delizie, ecco rispuntare il festival musicale e culturale “LanaLive” che nella tarda primavera occupa numerose location a Lana e dintorni. Questo progetto culturale di grande successo esiste da oltre 25 anni, nascendo da un concerto della “Big Band” nell’anno 1984. Oggi “LanaLive” si dedica soprattutto alle forme artistiche vive e dirette, come musica-live, letture, teatro, danza, cabaret e performance. I luoghi in cui si tengono le diverse manifestazioni variano quasi quanto il programma: a volte è un antico maso, altre un castello, altre ancora un monte o una radura tranquilla a cielo aperto, oppure un magazzino, dove “LanaLive” sfrutta gli strumenti della musica e della cultura per andare alla scoperta del patrimonio naturale e culturale del paese. Ogni anno “LanaLive” si dedica a tema differente, che deve avere però sempre uno stretto legame con Lana e il territorio. Hannes Egger, che dirige il progetto culturale dal 2012, descrive così le proprie ambizioni riguardo alla struttura del festival: “Quello che desidero fare è tracciare una mappa dei diversi temi culturali affrontati e ottenere così alla fine una carta del territorio complessa, frutto della sovrapposizione delle singole mappe”. Con questo, l’artista dai mille talenti, intende “dare un contributo alla definizione ed alla differenziazione del territorio di Lana e dei suoi dintorni”. Non importa che i temi scelti siano, come nel 2012, i fiumi Adige e Valsura o come nel 2013 l’hotel: ogni volta il pubblico partecipa con grande entusiasmo quando artisti di diverse discipline lavorano insieme ad un tema comune. // Informazioni: LanaLive www.lanalive.it

Chi desidera indulgere ai piaceri dell’arte è meglio che si affretti. Perché il concetto della “Werkbank” di Lana prevede che le mostre e le manifestazioni rispondano ad un principio estremamente vitale ed interattivo. Ciò significa da una parte che queste manifestazioni sono limitate nel tempo (le mostre durano dai due ai cinque giorni) e dall’altra, però, che sono concepite come happening particolarmente intensi. Un’esperienza artistica, quella della “Werkbank”, che si muove su più dimensioni e che comprende dialoghi artistici, concerti, serate DJ e VJ e intrattenimenti culinari. L’officina creativa esiste dal 2005. Un team di artisti ed appassionati d’arte della zona di Lana si dedica ad organizzare ogni anno 3 o 4 progetti artistici, che si sono orientati negli ultimi anni sempre più verso la performance. “La Werkbank non può e non deve essere una galleria tradizionale” – sostiene il curatore Hannes Egger – “in cui le opere se ne stanno silenziose all’interno delle sale espositive. Meglio se il progetto espositivo e la mostra in sé diventano parte di un incontro: artisti e curatori pianificano insieme lo svolgimento della manifestazione e affrontano poi l’evento ‘mostra’ insieme al loro pubblico.” I temi centrali della “Werkbank” si possono quindi già intuire: si concentrano su tematiche insieme locali e globali, come filosofia, messa in scena, poesia e arte, confini estetici e confini dell’estetica, tradizione e innovazione. // Informazioni: Werkbank Lana werkbanklana.wordpress.com

LanaJournal //

36/37]


Foto: MGM/Helmuth Rier

ALPINO-MEDITERRANEO IL PAESE DELLE MELE ESTATE ATTIVA ARCHITETTURA+STORIA CULTURA IN VACANZA CON

La tentazione dell’acqua – Terme Merano Inaugurate nel 2005, le terme di Merano sono il nuovo fulcro del benessere della città sul Passirio. L’architettura di grande effetto, l’enorme parco termale e le 25 piscine esterne ed interne offrono tutto ciò che serve per divertirsi e rilassarsi.

// I nostri suggerimenti Merano Wine Festival Incontro annuale per professionisti e amanti del vino nel Kurhaus di Merano con vini di qualità da tutto il mondo. Informazioni: www.meranowinefestival.com

Cantina Merano Burggräfler Dove i terreni sono così vari e le condizioni climatiche così uniche, come nei dintorni di Merano, si ottiene un’ampia gamma di vini rossi robusti e dal carattere forte e vini bianchi vivaci, dalla freschezza fruttata. La Cantina di Merano, nella sua enoteca, propone per tutto l’anno degustazioni dei suoi vini più nobili e realizzati, rispettando alti principi di qualità. Informazioni: Cantina Merano Burggräfler www.kellereimeran.it

Il particolare cubo di vetro, acciaio e arenaria rappresenta il cuore delle terme di Merano, progettato per regalare all’ospite incredibili panorami sulle montagne e sullo splendido parco. Oltre alle piscine illuminate da lucernari il cubo ospita un’ampia zona sauna e il centro Spa & Vital con 26 sale per i trattamenti, dove è possibile sperimentare direttamente il benessere offerto dalla natura del luogo: siero di latte, miele, mele, uva, erbe o lana sono gli elementi base della vasta offerta di bagni, massaggi, peeling e altri trattamenti come il peeling con semi d’uva, il massaggio alla schiena con miele, il bagno di latte e miele, gli impacchi con argilla, miele e mela. Il vasto parco con palme e magnolie, antiche conifere e un idilliaco laghetto di ninfee è un’amatissima oasi di pace nel cuore della città con una vista spettacolare sulle cime del gruppo Tessa. // Informazioni: Terme Merano www.termemerano.it


Foto: MGM/Heidi Blaas

Foto: Christian Gufler/Trauttmansdorff

I BAMBINI BENESSERE GASTRONOMIA VIVERE+SPERIMENTARE DINTORNI – IL MEGLIO DI MERANO INVERNO

Gourmet al settimo cielo: Stelle Malghe Castelli

Scenari da sogno ai Giardini di Castel Trauttmansdorff

Un po’ alla volta si sta trasformando in una tradizione, particolarmente gustosa: da alcuni anni la manifestazione culinaria “Stelle Malghe Castelli” invita buongustai locali e internazionali in luoghi molto particolari di Merano e dei suoi dintorni.

Passeggiate regali, il mormorio di una cascata, installazioni artistiche e mondi colorati da scoprire: i Giardini di Castel Trauttmansdorff offrono a tutte le generazioni la giusta dimensione per scoprire, approfondire e meravigliarsi.

Tra maggio e ottobre storici castelli e fresche malghe si trasformano in pittoresche scenografie per buongustai a cinque stelle. Un momento particolarmente importante di questa manifestazione sono le serate di gala nei castelli storici del territorio di Merano e dintorni, in cui cuochi stellati come Gerhard Wieser, Alois Haller, Jörg Trafojer, Andrea Fenoglio e Anna Matscher fanno pulsare il cuore del gourmet servendo piatti innovativi, realizzati con prodotti della tradizione sudtirolese. Una novità nell’ambito della manifestazione è la serata ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, dove l’alta cucina si sposa con la sciolta atmosfera di un giardino nel pieno della fioritura estiva, accompagnata da musica e dai profumi mediterranei delle innumerevoli specie botaniche. Prelibatezze da grandi chef sono offerte anche in alcune malghe selezionate dei dintorni di Merano. Oltre al loro menù tradizionale ospiteranno anche una pietanza nel pieno della tradizione di questo evento per buongustai, preparata secondo le rigide direttive di uno dei cuochi stellati. Chi si trova a suo agio ai fornelli potrà inoltre portare con sé la ricetta di questo piatto di alta gastronomia e sperimentarla a casa. Andare a procacciarsi cibo di primordine con una sana scarpinata dovrebbe essere di particolare stimolo a tutti gli amanti della montagna: nel corso delle escursioni guidate alle malghe, gli chef di rango seguiranno l’escursione e vizieranno gli ospiti con specialità del territorio, sostando di malga in malga. Si otterranno inoltre informazioni preziose da esperti conoscitori di erbe o viticoltori professionisti.

“Ameni sentieri, cosparsi di morbida ghiaia” invitavano già l’imperatrice Sisi a lunghe passeggiate tra i boschi di roverella presso Castel Trauttmansdorff. Attorno al castello, oggi trasformato in un museo interattivo sulla storia del turismo in Tirolo, fioriscono giardini rigogliosi. Suddivisi in quattro grandi aree tematiche, mostrano in oltre ottanta paesaggi naturali e culturali di tutto il mondo esempi di vegetazione di diverse zone climatiche, che nel clima mite di Merano non hanno problemi ad ambientarsi: alti cipressi e lavanda profumata attorniano un uliveto che sembra aver trovato qui la sua casa ideale, insieme a boschi, fiori di loto e una foresta di palme. Grazie a questa varietà e a uno spirito innovativo, i Giardini hanno ottenuto diversi riconoscimenti tra cui la nomina a Giardino più bello d’Italia. Ben oltre quello che ci si aspetta da un giardino botanico, Trauttmansdorff presenta un mondo di scoperta ed avventura per tutte le età, in grado di costruire ponti fra natura, arte e cultura, con le sue numerose installazioni artistiche e i molti animali. Il festival estivo di Worldmusic “Trauttmansdorff di sera” è l’apice dell’offerta di manifestazioni ed eventi di questa meta turistica sempre più amata. Una delle particolarità di questo giardino è il ripido pendio lungo il fianco della montagna, che offre al visitatore sempre nuovi punti di vista sui giardini sottostanti e sulle montagne del circondario. Questa ricchezza di prospettive è completata ora anche dal bizzarro “Regno sotterraneo delle piante” e dalla nuovissima serra con animali e piante esotici. // Informazioni: I Giardini di Castel Trauttmansdorff www.trauttmansdorff.it

// Informazioni: Associazione Turistica di Lana e dintorni www.lana.info/stelle-malghe-castelli

LanaJournal //

38/39]


Foto: Tappeiner

Foto: MGM/Frieder Blickle

ALPINO-MEDITERRANEO IL PAESE DELLE MELE ESTATE ATTIVA ARCHITETTURA+STORIA CULTURA IN VACANZA CON

Oltre ogni confine: Messner Mountain Museum Con il suo progetto museale, Reinhold Messner, dopo aver dato la caccia a ogni limite possibile, rotto innumerevoli tabù e conquistato quindici ottomila, come usa dire lui stesso, ha trasformato cinque località in punti d’incontro con la montagna, con i suoi abitanti e infine con se stessi! Fedele al suo credo “no oxygen, no bolts, no communication” Messner, lo scalatore, alpinista, conquistatore di poli e deserti, nato in Alto Adige nel 1944, con la sua catena di musei presenta le esperienze raccolte e riflette sull’esistenza umana quando si trova totalmente esposta.

// I nostri suggerimenti Sentiero naturalistico Vorbichl Per scoprire gli aspetti più entusiasmanti della natura, della geologia e della storia culturale del “Vorbichl”, basta mettersi in cammino sul sentiero naturalistico nei pressi di Tesimo-Prissiano. Il percorso, della durata di ca. 1,5 – 2 ore è aperto dalla primavera alla fine dell’autunno ed è particolarmente adatto alle famiglie.

Itinerario tematico di Proves L’escursione tranquilla ma molto varia al confine fra le regioni culturali dell’Alto Adige e del Trentino conduce attraverso malghe, pascoli e boschi. Lungo i 5 km del sentiero, 14 stazioni interattive invitano a scoprire l’originalità e la ricchezza di questo antico territorio. Il miglior periodo per percorrerlo è da maggio a novembre.

MMM Firmiano: rappresenta il cuore della serie di musei e si trova a Castel Firmiano presso Bolzano. Qui Messner tematizza il confronto fra l’uomo e la montagna, a cominciare dal basso, dalla genesi e dallo sfruttamento delle montagne, fino ai significati religiosi delle cime. MMM Juval: in Val Venosta si concentra sul mito della montagna. Contiene numerose collezioni artistiche, con oggetti provenienti dal Tibet, una collezione di maschere, una sala tantrica e molto altro. Nei pressi del castello si trovano anche un piccolo zoo di montagna, prodotti del maso, vini eccellenti e una bottega di prodotti contadini. MMM Ortles: “Alla fine del mondo” a Solda, a 1900 m sull’Ortles, Messner racconta la paura del ghiaccio e del buio, di uomini e leoni delle nevi, di white out e terzo polo. Nel museo sotterraneo si possono trovare specialità della cucina mediterranea e piatti dal mondo innevato dell’Himalaja. MMM Ripa: Castel Brunico in Val Pusteria si occupa dell’eredità della montagna e rappresenta gli stili di vita degli abitanti delle più importanti regioni montuose tra Alpi, Himalaja, Ande e massicci africani. MMM Dolomites: Il museo fra le nubi nell’antico forte sul Monte Rite (2181 m) in provincia di Belluno racconta la storia della scoperta delle Dolomiti. Cuore del museo è una grande galleria con immagini delle Dolomiti dall’epoca del Romanticismo ad oggi. // Informazioni: www.messner-mountain-museum.it


Foto: archeoParc

Foto: MGM/Helmuth Rier

I BAMBINI BENESSERE GASTRONOMIA VIVERE+SPERIMENTARE DINTORNI – HIGHLIGHTS SUI MONTI INVERNO

Dove le origini diventano poesia: La Via dei Masi della Val d’Ultimo

All’avventura! ArcheoParc e Ötzi Rope Park

Chi decide di inoltrarsi nella Val d’Ultimo sa di compiere un viaggio nel passato. La Via dei Masi della Val d’Ultimo vale una gita, per poter scoprire tutte le bellezze naturali, culturali e paesaggistiche che la caratterizzano.

La Val Senales, luogo di ritrovamento e probabilmente anche di origine della più famosa mummia d’Europa, Ötzi, si trasforma in un paradiso di avventure con le due attrazioni dell’archeoParc e dell’Ötzi Rope Park.

Cosa avrà avuto di tanto speciale la valle del torrente Valsura per attrarre ed ispirare grandi maestri della letteratura come Franz Kafka e Thomas Mann, che ha terminato qui di scrivere il suo “Buddenbrooks”? Dai tempi della loro visita, oltre 100 anni fa, ma in realtà da molto prima, la Val d’Ultimo ha conservato molto della sua originalità: per chi cerca il relax è un paradiso di silenzio, per i poeti una grande fonte di ispirazione.

Passeggiare tranquillamente nel Neolitico o mantenere i nervi saldi sul Flying Fox, sospeso a 50 metri sopra il Rio Senales? L’antica, stretta e ripida valle contadina, conosciuta ai più come paradiso dello sci per tutto l’anno, intende onorare il suo ospite più famoso, passato di qui circa 5300 anni fa e ritrovato nel 1991, con una serie di attrazioni.

I più bei “gioielli” di questa valle antica e un po’ testarda possono essere scoperti in tutta tranquillità nel corso di un’escursione lungo la Via dei Masi della Val d’Ultimo. Il dislivello relativamente contenuto di questa escursione raggiunge in totale 300 m. Il tempo di percorrenza di cinque ore è adatto anche ai meno allenati. Il percorso circolare, particolarmente amato e contrassegnato con molta chiarezza, conduce lungo il versante soleggiato da Pracupola a San Nicolò fino a Santa Gertrude, da cui si procede sull’altro versante fino al punto di partenza, oppure con l’autobus. Passando per pascoli e boschi, il sentiero conduce di maso in maso e mostra gli edifici più belli ed antichi (e meglio conservati) della Val d’Ultimo. I masi si contraddistinguono per le tipiche travature invecchiate dal sole, per i tetti di scandole e per le recinzioni curate e decorate degli orti. Chi se la sente di affrontare il ritorno a piedi lungo il versante in ombra, avrà modo di vedere un monumento naturale dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità: gli imponenti larici secolari, segnati dalla lunga esposizione al sole e al vento, sono considerati gli aghifoglie più antichi d’Europa e dovrebbero avere un’età di ca. 2000 anni.

Il museo interattivo dell’archeoParc presenta l’ambiente in cui viveva l’Uomo del Ghiaccio. Un museo archeologico all’aria aperta grande ca. 4000 m² consente ai visitatori di ricavare impressioni dirette e verosimili di come doveva essere la vita nel Neolitico: nelle tre capanne di legno, ricostruite in scala 1:1, vengono mostrate le attività quotidiane degli uomini del Neolitico. Davanti alla capanna fumosa crescono piante, alberi, cespugli e erbe selvatiche, che Ötzi aveva trovato sulla sua strada, e alcuni orti dimostrano quali cereali e legumi venivano coltivati allora. Un forno a cupola d’argilla, un laghetto per la pesca e un tirassegno per il tiro con l’arco completano l’atmosfera preistorica del museo, da cui si gode anche una splendida veduta del luogo di ritrovamento di Ötzi sul Giogo di Tisa. Da aprile a novembre si tengono regolarmente rappresentazioni di attività artigianali e workshop di ceramica, concia e cucitura delle pelli, cucina neolitica e molto altro. // Informazioni: www.archeoparc.it L’Ötzi Rope Park invece, a parte il nome, non ha molto a che vedere con l’Uomo del Ghiaccio. Il parco di corde sospese presso il lago di Vernago si estende sopra una gola impressionante, le corde, i ponti, le travature sospese richiedono una certa padronanza dell’equilibrio e molta determinazione. Particolare coraggio è richiesto dalla cosiddetta Flying Fox, uno scivolo lungo una fune d’acciaio che trasporta in tutta velocità oltre il Rio Senales. // Informazioni: www.hochseilgarten.bz

LanaJournal //

40/41]


Foto: MGM/Laurin Moser

Foto: MGM/Frieder Blickle

ALPINO-MEDITERRANEO IL PAESE DELLE MELE ESTATE ATTIVA ARCHITETTURA+STORIA CULTURA IN VACANZA CON

Divertimento sugli sci attorno a Lana Da Lana è facilissimo raggiungere le piste. Novellini e campioni a Merano e dintorni possono trovare proprio quello che fa per loro! Con la nuova SkiCard potete scoprire tutti i mondi innevati di Merano e dintorni a prezzi convenienti. La tessera garantisce l’accesso a 33 impianti di risalita, a 65 km di piste da fondo, a 4 asili sulla neve e a 11 piste di slittino nei seguenti comprensori:

// I nostri suggerimenti Curling Curling altrimenti definito “birilli sul ghiaccio”, è uno sport popolare ricco di tradizone viene oggi praticato ancora presso l’impianto per sport su ghiaccio nella Gola o sul Lago nero di Monte S.Vigilio. Informazioni: Associazione Turistica Lana e dintorni www.lana.info/inverno

Mercatino natalizio “Polvere di stelle” Il luccichio e la gioia del periodo dell’Avvento: il mercatino natalizio con prodotti tradizionali, cori e concerti di fiati, la bambina della polvere di stelle, protagonista della fiaba omonima, la bottega delle scintille, passeggiate sul dorso dei pony per i bambini e molto altro incantano l’atmosfera natalizia nel centro del paese di Lana. Informazioni: Associazione Turistica Lana e dintorni www.natalealana.it

Monte San Vigilio La piccola zona sciistica del Monte San Vigilio si raggiunge solo in funivia direttamente da Lana. Con i suoi dolci pendii e i complessivi 5 km di piste rappresenta una meta ideale per le famiglie con bambini e soprattutto per principianti e sciatori meno esperti. Schwemmalm La zona sciistica della Val d’Ultimo è il rifugio segreto degli amanti della natura. Tra antichi paesi di montagna dai masi pittoreschi la Schwemmalm offre innevamento garantito su oltre 18 km di piste battute tra i 1500 e i 2600 m di quota. Merano 2000 La soleggiata zona sciistica offre, da dicembre fino alla fine di marzo, neve garantita sui 40 km di piste curatissime. Qui il divertimento per principianti e progrediti è assicurato. Val Senales La zona sciistica sugli scintillanti ghiacciai della Val Senales è un vero eldorado per gli appassionati dello sci. Durante tutto l’anno i 35 km di splendide piste soddisfano soprattutto gli sciatori più esigenti e offrono un’impagabile vista sullo scenario delle Alpi. Plan In posizione idilliaca e chiuso al traffico, il paese di Plan offre comprensori sciistici adatti sia alle famiglie che ai sciatori esperti. I più sentimentali fra gli ospiti potranno dedicarsi a romantiche passeggiate su slitte trainate da cavalli, a splendide cavalcate o al pattinaggio sulla pista ghiacciata dal sapore antico. // Informazioni: Ortler Skiarena www.ortlerskiarena.com


Foto: MGM/Frieder Blickle

Foto: MGM/Frieder Blickle

I BAMBINI BENESSERE GASTRONOMIA VIVERE+SPERIMENTARE DINTORNI INVERNO

Con le ciaspole sul Monte S.Vigilio

Slittino: il piacere su due pattini

Pur vestendosi completamente di nuovo, il paradiso escursionistico di Monte S.Vigilio continua ad offrire anche in inverno l’opportunità di immergersi in un’oasi di pace a stretto contatto con la natura: perché non provare ad esplorarla con una divertente passeggiate sulle ciaspole?

Per la maggior parte degli abitanti di Lana è stato il primo mezzo di trasporto sulla neve. Sicuramente anche per questo lo slittino è sempre tanto amato da grandi e piccini.

Le “ciaspole” o racchette da neve, sono utilizzate per camminare comodamente negli ambienti innevati e poco battuti del paesaggio invernale. Con le ciaspole, ormai divenute veri e propri attrezzi sportivi, il peso del corpo viene distribuito agevolando la camminata e facendo sì che i piedi sprofondino meno nella neve. Da Lana proponiamo un’escursione sul Monte S.Vigilio: Con la funivia si sale fino alla stazione a monte a quota 1.500 m. Da lì si può partire subito con le ciaspole (imboccando il sentiero n.34) oppure accorciare il percorso, percorrendo il primo pezzo in seggiovia. Dal ristorante “Sessellift” si raggiunge comodamente la chiesetta di S.Vigilio e si prosegue fino al ristoro “Seespitz”presso il biotopo del “Lago nero”, dove pattinatori e giocatori di Curling (sport tradizionale altrimenti definito “birilli sul ghiaccio”) si divertono a sfrecciare sul lago ghiacciato. Il sentiero n. 7 ci riporta alla seggiovia, mentre gli esperti escursionisti che desiderano cimentarsi con una variante più impegnativa possono intraprendere il sentiero n. 9 che conduce alla cima della Guardia Alta (Hochwart) a quota 2.608 m.

Gli abitanti di Lana hanno tutti una cosa in comune: si sono seduti su uno slittino ancor prima di imparare a camminare. Con il Monte S.Vigilio davanti alla porta di casa è anche facile capirne il motivo: bastano infatti pochi minuti di funivia per immergersi totalmente in un magico paradiso invernale e dar brio alla propria vacanza. Una pista da slittino ben preparata è adatta sia per tranquille discese con tutta la famiglia (finchè sono ancora i genitori ad avere in mano il comando dello slittino!) che per sfreccianti discese con gli amici. Anche altri comprensori sciistici perfettamente attrezzati attendono nei dintorni di Lana piccoli e grandi slittinisti, ad esempio la leggendaria pista della Val Senales lunga 3,5 km, la pista naturale lunga 2,5 km o la pista per famiglie a Plan, lunga 450 m o ancora la sempre perfetta pista per slittino di Merano 2000. Qui gli appassionati di slittino potranno godere anche in estate di una discesa in velocità verso valle. La pista su rotaia “AlpinBob” discende tra curve mozzafiato la costa della montagna levandosi fino a 12 metri dal terreno.

// Informazioni: Associazione Turistica Lana e dintorni www.lana.info/montesanvigilio

LanaJournal //

42/43]


Monaco Innsbruck

Merano

Lana Bolzano

Verona Milano

Foiana • Monte S.Vigilio Cermes • Postal •Gargazzone nei dintorni di Merano

con il sostegno di

Ufficio informazioni di Lana Via Andreas Hofer 9/1 T (+39) 0473.56 17 70 F (+39) 0473.56 19 79 E info@lana.info www.lana.info Orari di apertura da fine marzo a fine ottobre: lu › ve ore 9.00—18.30, sa ore 9.00 —12.30 metà luglio a fine ottobre sabato pomeriggio aperto da fine ottobre a fine marzo: lu › ve ore 9.00 —12.30 Ufficio informazioni Foiana T (+39) 0473.56 80 68 Ufficio informazioni Cermes T (+39) 0473.56 10 15 Ufficio informazioni Postal T (+39) 0473.29 13 43 Infopoint Gargazzone Entrata Municipio


// I nostri suggerimenti Lana Quality Ovunque si scorga nella zona di “Lana e Dintorni” il marchio di qualità “Lana Quality”, si potrà essere certi di trovare tutti i requisiti atti a garantire l’alto livello e la buona qualità dei servizi. Informazioni: Associazione Turistica Lana e dintorni www.lana.info


Š 2013 Associazione Turistica Lana e dintorni Testi: Ulrike Dubis, Bettina Alber, Christoph Gufler, Jutta Telser Traduzione: Perkmann Text Editing Services, Barbara Desole Grafica: ganeshGraphics Stampa: LanaRepro


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.