Copia promozionale gratuita
Edizione Calabria
INFOAPPALTI
Anno XI - Maggio 2013 - Nr. 121
Dal Governo arriva il rinvio dell'imposta municipale unica. Saranno garantite le casse dei Comuni per scongiurare il rischio deficit
Imu rinviata a settembre Secondo la Cgia di Mestre a essere più beneficiate da questo provvedimento saranno le famiglie di Lazio, Liguria e Piemonte l governo ha deciso di sospendere il pagamento dell'Imu e di rifinanziare la Cig. Il provvedimento relativo verrà approvato nella forma di un decreto legge, in modo da definire le modalità tecniche garantendo comunque che i Comuni non si trovino in deficit di cassa. Le misure urgenti consentiranno di far fronte alle scadenze immediate e di assicurare i tempi necessari per procedere a una riforma strutturale sia del sistema di tassazione degli immobili, sia di quello degli ammortizzatori sociali. Il decreto conterrà, altresì, l'eliminazione dello stipendio per i membri del governo con status di parlamentare e la previsione di utilizzare le somme risparmiate a parziale copertura del rifinanziamento della Cig. Dall'eventuale abolizione dell'Imu sulla prima casa i maggiori benefici ricadranno sulle tasche delle famiglie laziali: a seguito di un gettito complessivo sulla prima casa che nel 2012 ha portato nelle casse dei comuni laziali 2 milioni di euro, con il mancato pagamento della prima rata dell'Imu le famiglie risparmieranno 229 euro e nell'arco dell'anno ben 457 euro. A ruota seguono quelle della Liguria: con un gettito complessivo annuo che nel 2012 è stato di 170,1 milioni di euro, il mancato pagamento della prima rata dell'Imu farà risparmiare 147 euro a giugno che si tramuterà, nel caso l'imposta sia completamente abolita, in 295 euro all'anno. Al terzo posto di questa speciale graduatoria si piazzano le famiglie piemontesi: dopo aver pagato l'anno scorso 379,5 milioni di
Mutui spread ancora troppo alto Abi e Ance mettono a punto un plus di 10 mld per le famiglie
euro, il vantaggio a giugno si attesterà a 137 euro, che diventerà di 274 euro su base annua. Sono alcuni effetti economici segnalati dalla Cgia che ha misurato i vantaggi economici che le famiglie italiane potranno godere dall'eventuale abolizione-riduzione dell'Imu sulla prima casa. L’associazione torna a ribadire la necessità di evitare l'aumento dell'Imu sui capannoni previsto per il 2013: con l'aumento di 5 punti del coeffi-
ciente moltiplicatore, che salirà da 60 a 65, l'Imu sui capannoni costerà alle imprese italiane circa 270 milioni di euro in più rispetto a quanto versato nel 2012. «In linea generale - dice Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - la proposta di togliere l'Imu sulla prima casa è condivisibile. Tuttavia, appare doveroso segnalare che corriamo il rischio di incorrere in nuovi rincari sulle attività produttive».
www.aste.eugenius.it
Dopo il taglio dei tassi decretati la dalla Banca centrale europea, sono calati anche i tassi di interesse dei mutui. Secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia, infatti, i tassi d'interesse sui finanziamenti erogati nel mese di marzo alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sono diminuiti al 3,90% (3,98% a febbraio); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono diminuiti al 9,64% (9,78% a febbraio). Ma i mutui restano comunque pur sempre difficili da ottenere. Da molti esperti il motivo di tale condizione è da imputare prevalentemente all’operato degli istituti bancari, a causa dei loro spread e delle troppe richieste di garanzia che presentano, soprattutto ai più giovani. Le compravendite assistite da mutui risultano, infatti, in drastico calo, passando dal 44,8% del totale nel 2011 al 37% nel 2012, a conferma che gli italiani in questa delicata fase tendono a finanziare l'acquisto della casa attingendo prevalentemente ai risparmi propri o del nucleo familiare. A fronte di ciò è riscontrato che le banche erogano pochissimo credito a redditi inferiori a 1500 euro netti e la quantità di garanzie e assicurazioni richieste a tutela del credito erogato è cresciuta notevolmente. Per questo l’associazione bancaria italiana e Ance hanno presentato una nuova proposta per rilanciare i mutui casa, con l’obiettivo di mettere a disposizione delle famiglie un plus di 10 miliardi rispetto alle normali condizioni di mercato.