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Edizione Calabria
INFOAPPALTI
Anno XI - Settembre 2013 - Nr. 123
Il Consiglio dei ministri con decreto legge abolisce la prima rata 2013 dell'Imposta municipale unica relativamente alla prima casa
Abolita l’Imu, entra la service tax La nuova tassa ispirata ai principi del federalismo fiscale coprirà i servizi comunali e sarà sempre riscossa dai sindaci Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge che abolisce la prima rata 2013 dell'Imposta municipale unica relativamente alla prima casa, ai terreni agricoli e ai fabbricati rurali: è stato inoltre stabilito che un decreto legge contestuale alla legge di Stabilità dell’ottobre prossimo abolirà anche la seconda rata di quest'anno. Per quanto riguarda il 2014 entrerà in vigore la cosiddetta Service Tax ispirata ai principi del federalismo fiscale. Si tratterà di un’imposta sui servizi comunali che sostituirà la Tares, verrà riscossa dai comuni (l’autonomia nella fissazione delle aliquote sarà limitata verso l’alto per evitare di accrescere la capacità fiscale e quindi il carico sui contribuenti, applicando aliquote massime complessive) e sarà costituita da due componenti: la Tari - Gestione dei rifiuti urbani, che sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani. Le aliquote, commisurate alla superficie, saranno parametrate dal comune con ampia flessibilità ma comunque nel rispetto del principio comunitario “chi inquina paga” e in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio; e la Tasi - Copertura dei servizi indivisibili, che sarà a carico di chi occupa fabbricati. Il comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. Sarà a carico sia del proprietario (in quanto i beni e servizi pubblici locali concorrono a determinare il valore commerciale dell’immobile) che dell’occupante (in quanto fruisce dei beni e servizi locali). Per quanto riguarda l'Imu, oltre all'abo-
lizione sulla prima casa vi sono altre misure adottate dal Consiglio dei ministri il 28 agosto. Ad esempio per i fabbricati costruiti e non ancora venduti o concessi in locazione vengono esclusi dall’imposta municipale propria i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita se non locati o venduti entro tre anni dalla ultimazione dei lavori; vengono assimilati al trattamento Imu prima casa gli alloggi degli istituti autonomi case popolari e quelli delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari. Non solo. Dal 1 gennaio 2014 il trattamento Imu sulla prima casa è valido anche per gli alloggi sociali (alloggi realizzati o recuperati da operatori pubblici o privati destinati prevalentemente alla locazione per individui e nuclei familiari svantaggiati).
Casa, l’Ance plaude al governo Il decreto che abolisce la prima rata dell’Imu è stato accolto con soddisfazione dall’Associazione nazionale costruttori edili: «Le misure a favore dei mutui e la revisione sull'Imu con l'eliminazione di quella sull'invenduto approvate dal governo Letta sono uno strumento fondamentale per far ripartire l'edilizia e per ridare alle famiglie la possibilità concreta di acquistare casa». Questo il commento del presidente Ance, Paolo Buzzetti, che sottolinea come questo governo ha intrapreso una nuova politica economica che vede l'edilizia come motore della crescita. Pagamenti Pa, incentivi
energetici e a favore di ristrutturazioni, l'anticipazione negli appalti pubblici e adesso i mutui e l'Imu sull'invenduto, sottolinea l'Ance, «sono tutti i tasselli di un puzzle che si sta ricomponendo il cui disegno finale è la crescita e il recupero di competitività. Misure che l'Ance ha sostenuto sin dall'inizio della crisi e che finalmente hanno trovato ascolto, grazie anche al lavoro dei Ministri Saccomanni e Lupi». «La soppressione dell'Imu sull'invenduto, in particolare, mette fine - continua Buzzetti - a una stortura fiscale che grava solo sul comparto delle imprese di costruzioni».
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