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Aprile 2012

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Anno 5 - Nr 39

Eire, la tradizionale fiera milanese, è alle porte. A giugno aprono i battenti con valide opportunità per orientare gli investimenti

Real estate, una ventata di occasioni Nonostante la crisi, l’Expo offrirà una gamma di novità per risollevare le sorti del mercato immobiliare di Cesare Giraldi

Commercialisti

L’edizione di Eire 2012 è alle porte. Dal 5 al 7 giugno Milano diventerà nuovamente la capitale del real estate in occasione del tradizionale appuntamento con l’expo italiana del mondo immobiliare. La community di riferimento, come negli anni passati, si aggiorna durante i tre giorni di manifestazione sui principali temi dedicati al settore e sulle presentazioni di progetti e opportunità, in convegni, eventi e seminari mirati.

Questo sarà un anno in cui la crisi e la flessione del mercato saranno al centro di molti workshop. Ma senza piagnistei o lamentele di sorta, piuttosto con risposte e proposte per risollevare le sorti di un segmento strategico dello sviluppo e degli investimenti in Italia. In particolare l’evento di apertura di Eire in programma martedì 5 giugno alle ore 10, dal titolo provvisorio "Il Real Estate come condizione per lo sviluppo del Paese", sarà l’occasione per dichiarare pubblicamente i punti di lavoro che sono condizione essenziale perchè il settore possa dare un contributo concreto al rilancio del Paese.

Deposito conti economici, ecco il digitale Una novità stabilita dal Consiglio nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili insieme a Unioncamere, che hanno hanno approvato nei giorni scorsi un documento sul deposito digitale dei conti annuali e consolidati. a pag. 8

Notai Federnotai ha un nuovo presidente Si è insediata la nuova Giunta del Sindacato unico dei notai, la Federazione italiana delle associazioni sindacali notarili (Federnotai), sotto la guida di Lauretta Casadei, eletta nuovo Presidente per il triennio 2012-2014. a pag. 7

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Mondo immobiliare

Speciale aste d’arte: all’interno quattro pagine

Il mattone italiano attira anche oltreoceano

Mutui

Manifesto della cultura, proposte per il rilancio

Momento buono per comprare

Anche quest’anno il Brasile sarà presente con le sue proposte all’ottava edizione di Eire. L’interscambio di esperienze rappresenta uno dei punti cardine della manifestazione e il paese verdeoro, tra gli stati più in crescita del globo, sarà in pole position.

Specializzato sull’arte e la proprietà intellettuale, Massimo Sterpi è presidente del comitato di diritto dell’arte della International bar association e vicepresidente del comitato Collezionare il contemporaneo. E in questa veste Sterpi ha apposto la sua firma in calce alle Proposte per un rilancio internazionale dell’arte contemporanea italiana, come recita il documento presentato al governo per risollevare le sorti dell’arte in Italia.

Gli spread sui tassi dei mutui stanno progressivamente abbassandosi, lasciando lievitare le prospettive di molti cittadini intenzionati a comprare un’abitazione. Il momento è positivo per osare.

a pag. 4

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Domande e Risposte

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SOMMARIO Domande e Risposte 2

Aste: guida per l’uso

Primo Piano 4 Primo Piano 5 Notai 7 Commercialisti 8 Arte 10 Arte 12 Arte 13 Arte 15

Aste - Elenco dei bandi

Da pagina 18 a pagina 31

Invia le tue domande a Aste Infoappalti.

I tuoi quesiti verranno sottoposti a degli esperti che risponderanno sul numero successivo.

Scrivi a redazioneaste@guidotalaricoeditore.it

DOMANDE 1. Come posso fare per partecipare ad un’asta giudiziaria?

2. Bisogna disporre di denaro liquido per partecipare ad un’asta giudiziaria?

3. Qual è la percentuale da versare subito?

4. In che modo va versato l’importo?

5. Nel caso di non aggiudicazione dell’immobile, dopo quanto tempo posso riavere gli assegni?

6. Nel caso di aggiudicazione, quanto tempo ho per versare il prezzo finale d’acquisto?

7. È possibile visitare gli immobili prima di partecipare all’asta?

8. Cosa succede se l’immobile che ho acquistato all’asta, risulta essere occupato?

9. Quando vengono cancellate le ipoteche e i pignoramenti gravanti sull’immobile?

10. Cosa posso fare se al momento dell’immissione in possesso dell’immobile, questo non mi piace?

11. Vorrei conoscere le modalità di svolgimento dell’asta giudiziaria con incanto.

12. È vero che esistono società che curano l’acquisto dell’immobile durante l’incanto, senza che l’interessato sia presente?

13. Un immobile messo all’asta può essere acquistato prima dell’incanto?

14. Se l’inadempiente non ha la possibilità di pagare i suoi debiti e quindi di riscattare il suo immobile, può partecipare all’asta per tentare di recuperarlo?

15. Che vuol dire asta deserta?

16. Quando in sede d’asta si presenta un solo offerente a concorrere all’aggiudicazione dell’immobile, cosa succede?

17. È vero che bisogna aspettare 10 giorni, per essere certi che l’immobile sia stato aggiudicato?

18. Sono al corrente che è possibile presentare entro 10 giorni dalla data d’asta un’offerta pari ad 1/5 del prezzo di aggiudicazione e che il Giudice in tal

caso stabilirà una nuova data per l’incanto. Quello che invece vorrei sapere è se il prezzo di base d’asta subirà dei cambiamenti.

19. Il mio immobile è andato all’asta per svariati motivi. Possiedo in parte della liquidità ma non è sufficiente a saldare il debito con i miei creditori.Vista la mia posizione, nessun Istituto bancario è in grado di erogarmi un mutuo. La cosa che vi chiedo è se posso intestare il mutuo a mio figlio e chiedere la restante somma che mi serve per non perdere l’immobile?

20. Vorrei sapere se una volta partecipato ad un’asta immobiliare con esito positivo, potrò intestare l’immobile a mio figlio.

21. Che cos’è una transazione di crediti?

22. Molto spesso sulle pubblicazioni degli immobili che vanno in asta, noto il termine “quota pari a mezza indivisa del diritto di superficie”, vorrei conoscerne il significato.

RISPOSTE 1. Basta una domanda di partecipazione da depositare entro le ore 13 del giorno precedente alla vendita. Con allegato un assegno circolare intestato al notaio con il 10% dell’ offerta che si desidera effettuare.

2. No, i tribunali accettano solo assegni circolari.

3. Il 10% dell’offerta.

4. È obbligatorio versare l’esatto importo quale deposito cauzionale e deposito in conto spese.

5. Immediatamente dopo l’asta.

6. Il tempo è stabilito nell’ordinanza di vendita e può variare dai 30 ai 60 giorni. Talvolta anche 120, di questi tempi.

7. Si. Vi sono uno o più delegati del giudice che sono addetti proprio a questo servizio, oltre ad effettuare la liberazione di cose e persone per conto e a spese della procedura. Il soggetto legale è l’ Istituto Vendite Giudiziarie.

8. Se è occupato senza alcun titolo, dopo l’emissione del decreto di aggiudicazione dell’immobile si potrà eseguire lo sgombero. I

tempi tecnici variano dai 90 ai 150 giorni dalla prima notifica.

9. Dopo aver effettuato il saldo prezzo a spese e a cura dell’acquirente.

10. Rivenderlo. Gli immobili all’asta sono venduti nello stato di fatto e di diritto.

11. La vendita con incanto solitamente segue quella “senza incanto” che sia andata deserta. Il giorno dell’asta si tiene una gara fra le persone che hanno presentato domanda e che potranno effettuare rilanci. L’immobile verrà aggiudicato a chi avrà proposto l’offerta maggiore.

12. Sì, basta dare giusta procura.

13. Sì, tenuto conto che dovranno essere pagati tutti idebiti gravanti sull’immobile e chiedere l’estinzione della procedura.

14. No. 15. Un’asta senza offerenti.

16. In questi casi l’offerente si aggiudica provvisoriamente l’immobile con il prezzo base più il rilancio minimo, previsto dall’ordinanza di vendita.

17. Sì, perché si può far ricorso all’art. 584 del Codice Civile secondo cui chiunque può

presentare, ad asta avvenuta entro 10 giorni, un’offerta superiore di almeno 1/5 al prezzo di aggiudicazione. In questo caso il Giudice fisserà una seconda data per l’incanto.

18. Si riparte dal prezzo di aggiudicazione provvisoria più l’aumento di 1/5.

19. Sì, è possibile se ci sono tutti i presupposti per stanziarlo.

20. Sì, se nella domanda di partecipazione èstata espressa richiesta. Nel caso di minore dovrà essere presentatal’autorizzazione del Giudice titolare.

21. È una trattativa extra giudiziale con gli Istituti di credito.

22. L’asta prevede la vendita della quota parte del 50% dell’immobile.

23. Si. 24. Le chiavi dell’immobile vengono consegnate alla presentazione del "Decreto di Trasferimento", il quale arriva in mano all’aggiudicataraio dopo un periodo compreso tra 3 e 5 mesi dal saldo. Appena il D.d.T. viene consegnato al custode, si provvederà a effettuare la "Cessione fabbricato" entro le 24 ore successive.

ASTE INFOAPPALTI Direttore responsabile Guido Talarico Direzione, redazione e amministrazione: Via A Vivaldi, 9 - 00199 Roma Tel: 06.8080099 - 06.99700377 Fax: 06.99700312 e-mail:redazioneaste@guidotalaricoeditore.it Portale: www.astepress.it Registrazione tribunale di Roma N.386/2008 del 20/11/2008

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REGIONE LAZIO

L'ASSESSORE AL BILANCIO, PROGRAMMAZIONE ECONOMICO - FINANZIARIA E PARTECIPAZIONE (Stefano Cetica)

LA PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE (Renata Polverini)

Primo Piano

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Ritorna a Milano la fiera italiana del Real Estate Da Padova a Oristano tutti presenti all’Expo di giugno Sono molti gli operatori che hanno già confermato la loro presenza ad Eire 2012. Tutti forniti di progetti, anche nel settore logistico e industriale. Tra i quali: Akno Business Parks, Gazeley, Prologis, Logistic Line, Vailog, GSE, Nord Est Sviluppo di Padova e Arvalli e Associati di Padova. A queste vanno aggiunte le importanti presenze dell’Interporto di Verona-Consorzio ZAI e del Consorzio di Sviluppo Industriale Oristanese e i progetti presentati da Seci Real Estate e Vitali Spa.In EIRE 2012 le opportunità di sviluppo e di commercializzazione destinati alla Logistica e Industriale saranno presentate direttamente agli operatori logistici ed end users della Community, i quali valuteranno le opportunità e avranno la possibilità di incontrare e contattare gli operatori in modo mirato attraverso la piattaforma virtuale EIRE One to One.

La Cina strizza l’occhio al mercato immobiliare italiano L’accordo siglato tra Gefi spa, la società organizzatrice di Eire 2012, e China Milan equity exchange (Cmez) comincia a dare i suoi frutti. All’edizione milanese della fiera, infatti, sarà presente una robusta missione cinese per sondare le occasioni di investimento nel nostro Paese nel settore immobiliare. La notizia sembra anche il primo passo di quella partnership italo cinese, consacrata dal premier Monti nel suo viaggio in Cina. La loro partecipazione sarà molto gradita, visto che Cmex è la società licenziataria esclusiva per l’Italia di China Beijing equity exchange (Cbex), primario istituto cinese che opera sotto la supervisione della State assets supervision and administration commission (Sasac), l’agenzia del Consiglio di Stato cinese che vigila sull’amministrazione delle imprese pubbliche.

Piazza Affari, nuova linfa al real estate Vola il mattone a Piazza Affari. Tra i maggiori rialzi dall’inizio dell’anno spiccano le performance dei titoli immobiliari. La società di investimento Sintesi e il gruppo Aedes registrano rialzi a tre cifre, rispettivamente +121% e +117%. Ma tra i primi dieci titoli spiccano anche Prelios (+86%) Ambroimmobiliare (+84%) e Gabetti (+77%). Nuovo interesse per il real estate. Gli investitori dunque tornano a mostrare interesse per il real estate. Un rialzo atteso, in gergo borsistico un "rialzo tecnico", visto che i titoli hanno perso valore durante tutto il 2011, annus horribilis per tutto il listino. I titoli del settore immobiliare, a cominciare proprio da Aedes e Sintesi, hanno registrato perdite importanti. In questi tre mesi invece si è verificato il recupero di parte del valore perso l’anno scorso.

Al via Eire 2012 A giugno il capoluogo lombardo diventa la capitale del mondo immobiliare

di Cesare Giraldi

L’edizione di Eire 2012 è alle porte. Dal 5 al 7 giugno Milano diventerà nuovamente la capitale del real estate in occasione del tradizionale appuntamento con l’expo italiana del mondo immobiliare. La community di riferimento, come negli anni passati, si aggiorna durante i tre giorni di manifestazione sui principali temi dedicati al settore e sulle presenta-

Questo sarà un anno in cui la crisi e la flessione del mercato saranno al centro del dibattito in molti workshop. Ma senza piagnistei o lamentele di sorta, piuttosto con risposte e proposte per risollevare le sorti di un segmento strategico dello sviluppo e degli investimenti in Italia zioni di progetti e opportunità, in convegni, eventi e seminari mirati. Questo sarà un anno in cui la crisi e la flessione del mercato saranno al centro di molti workshop. Ma senza piagnistei o lamentele di sorta, piuttosto con risposte e proposte per risollevare le sorti di un segmento strategico dello sviluppo e degli investimenti in Italia. In particolare l’evento di apertura di Eire in programma martedì 5 giugno alle ore 10, dal titolo provvisorio "Il Real Estate come condizione per lo sviluppo del Paese", sarà l’occasione per dichiarare pubblicamente i punti di lavoro che sono condizione essenziale

perchè il settore possa dare un contributo concreto al rilancio del Paese. Il lavoro, già iniziato e fatto in dialogo con Assoimmobiliare, presenterà proposte reali che riguardano aspetti prioritari: la legge urbanistica unitaria che sarà posta all’attenzione del Governo, accordo quadro con il sistema bancario e i parametri di qualità e sostenibilità. Verrà, inoltre, data ampia attenzione all’attualissimo tema della dismissione immobiliare pubblica (in particolare riferita all’art. 27 del Decreto Salva Italia del Governo Monti). Sono in programma tre giornate di lavoro durante le quali l’articolo verrà illustrato, da massimi esponenti e protagonisti del RE, dal punto di vista degli attori, delle risorse e delle procedure. Eire, quest’anno, sarà anche occasione, grazie al contributo dei leader del settore, di approfondire i temi più attuali con particolare focus sul Social Housing e i sistemi costruttivi, il Retail Real Estate, la Logistica e sul comparto Turistico-Alberghiero. E non mancheranno i particolari più "sfiziosi": i progetti più avveniristici e innovativi. Come quello del Comune di Pandino, nel cremonese, sviluppata intorno a un castello visconteo, ritenuta un naturale centro commerciale diffuso.

Secondo quanto anticipato dal Sole 24 Ore , l’amministrazione approfitterà dell’occasione per presentare il piano di valorizzazione del territorio avviato predisponendo un Pgt con strumenti di incentivazione al recupero edilizio per la funzione abitativa di qualità e per quella commerciale. Non solo. Tra le novità più attese ci sono anche i progetti dei prossimi centri commerciali di Ikea, pronti al debutto in Spagna, Francia, Italia e Croazia. Il Villesse Shopping sviluppato da Inter Ikea è solo un piccolo anticipo, ma ci sono ache altri progetti, come la Cartiera a Pompei ed altri in giro per il Nord Africa. Per un totale di due milioni di mq di cantieri in corso.

La fiera si tinge di verdeoro La città di San Paolo presenterà due occasioni di investimento Come in passato, anche quest’anno il Brasile sarà presente con le sue proposte all’ottava edizione di Eire. L’interscambio di esperienze rappresenta uno dei punti cardine della manifestazione e il paese verdeoro, tra gli stati più in crescita del globo, ha molte occasioni da proporre agli strateghi italiani del real estate.

Gli operatori del settore, infatti, mettono sul tavolo due importanti opportunità di investimento: il grande piano di riqualificazione urbana chiamato "Nova luz" e il complesso espositivo di Pirituba, ribattezzato "Expo São Paulo", localizzato in

una vasta area di 420mila metri quadrati nel nord-ovest della capitale. Entrambe hanno come location la evoluta città brasiliana, conosciuta come il primo polo economico del Sud America. La Secretaria municipal de relações internacionais della metropoli paulista per consolidare l’immagine della città come centro globale presenteràtali iniziative per attirare gli investimenti italiani nel Paese.

Non a caso la promozione in Brasile della kermesse è svolta anche dalla Câmara italiana di Rio de janeiro.

B.M

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Primo Piano

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Mutui, è questa l’ora per comprare casa

Il Senato ha approvato il maxiemendamento che sostituiva il decreto salva Italia adottato dal Governo

Tutto risolto. E ora arriva l’Imu L’anticipo dell’imposta, pari alla metà dell’aliquota base, va pagato entro il 18 giugno di Cesare Giraldi

Il 2012 potrebbe essere l’anno buono per acquistare una casa per molti italiani. La notizia che conforta molti investitori è che gli spread sui tassi dei mutui stanno progressivamenteabbassandosi, lasciando lievitare le prospettive di molti cittadini intenzionati a comprare un’abitazione. Ha iniziato Cariparma e sono in molti pronti a scommettere che questa politica possa generare un effetto domino anche in altri istituti bancari. L’istituto di credito controllato da Credit Agricole ha avviato una campagna mutui basata sull’ampliamento dei plafond di finanziamenti destinati alle famiglie fino a 2,5 miliardi di euro. La banca potrebbe essere il primo a rompere al ribasso la barriera dei 300 punti (3%) con un tasso variabile ottenuto sommando uno spread del 2,6% all’Euribor a 3 mesi (oggi fissato allo 0,99%).

Era dal maggio 2011 che non si registrava una tale apertura sui mutui.

Il dato è ancor più positivo se si considera che il segnale arriva da istituti che hanno un forte peso sul mercato dei mutui, muovendo masse ingenti, e non da banche che hanno una quota (e un impatto sul credito alle famiglie) meno significativa. Effetto domino «A marzo, per la prima volta da maggio 2011, alcune banche potrebbero invertire la tedenza sugli spread diminuendoli e cercando di aprire il rubinetto del credito», conferma Stefano Rossini di MutuiSupermarket. «Il mercato si potrebbe attendere un’offerta di 30-40 punti base in meno nei prossimi 30-40 giorni. Sarebbe un primo segnale positivo che potrebbe far scattare un effetto domino al ribasso. Lo stesso effetto che, soprattutto a partire da settembre, ha spinto la maggior parte degli istituti a rialzare gli spread accodandosi ai continui rialzi praticati dalle banche price makers, quelle che di solito muovono per prime il mercato».

A.C.

Con percentuali bulgare palazzo Madama ha approvato la fiducia sul maxiemendamento che introduce i correttivi all’Imu, l’imposta sugli immobili che ha sostituito l’Ici. Ora il testo passerà alla Camera. Per ora i principali punti di interesse per i proprietari di un’abitazione non dovrebbero subire particolari variazioni prima dell’entrata in vigore del provvedimento. Ma quali sono le più rilevanti novità? Partiamo dalle scadenze più imminenti: confermato l’acconto entro il 18 giugno, pari al 50% dell’imposta calcolata sulla base delle aliquote standard (4 per mille per la prima casa, 7,6 per mille per gli altri immobili tranne quelli strumentali all’attività agricola che si attestano al 2 per mille); sarà poi il saldo (17 dicembre, perché il 16 è domenica) a fare i conti con le decisioni locali e gli eventuali ritocchi operati a livello nazionale.

Due potrebbero rimanere gli interventi statali: uno, di carattere generale, prima di settembre, mentre il secondo dovrebbe essere riservato ai rurali. Tutto risolto, quindi. I Centri di assistenza fiscale, infat-

L’acconto dell’Imu dovrà essere pagato entro il 18 giugno, pari al 50% dell’imposta calcolata sulla base delle aliquote standard (4 per mille per la prima casa, 7,6 per mille per gli altri immobili tranne quelli strumentali all’attività agricola)

L'aula di palazzo Madama

ti, avevano sollevato il dubbio sull’entità della tassa da far pagare agli interessati, dal momento che la normativa dettata dal decreto cosiddetto Salva Italia non risultavaesseretroppochiara.Illegislatore ha sciolto ogni perplessità e la questione è chiusa. Sempre che i sindaci non facciano pressione e cambino le carte in tavola. Proprio così. Lo ha detto il presidente dell’Anci Delrio: «Il modo in cui l’Imu è stata anticipata al 2012 - ha detto il sindaco di Reggio Emilia - non ci ha mai convinto. Un’imposta che doveva diventare il maggiore sostegno alle funzioni dei Comuni si è trasformata in un’imposta statale ed ai sindaci spetta solo il compito di metterci la faccia dovendo alzare le aliquote per rispettare un patto di stabilita’ che non ha senso». Via libera del Senato, invece, anche all’esenzione fabbri-

cati agricoli strumentali in tutti i Comuni montani, e all’abbattimento del 50% dell’imponibile per dimore storiche e immobili inagibili.

La protesta dei sindaci.

Delrio (Anci): «Il modo in cui l’Imu è stata anticipata al 2012 non ci ha mai convinto.

Un’imposta che doveva diventare il sostegno alle funzioni dei Comuni si è trasformata in un’imposta statale e i sindaci ci devono mettere la faccia»

Il consigliere delegato della società di fondi immobiliari si è dimesso per una nuova esperienza imprenditoriale

Daniel Buaron lascia Idea Fimit Daniel Buaron ha lasciato Idea Fimit sgr. Il manager che ricopriva la carica di consigliere delegato della società di gestione immobiliare ha deciso di intraprendere una nuova esperienza imprenditoriale e quindi ha rassegnato le dimissioni, lasciando sia Idea Fimit, sia le cariche in Fare Holding. Buaron è nato a Tripoli, nel 1950, ha maturato delle significative esperienze nel mondo finanziario.

Fondatore del gruppo First Atlantic nel 1998, società specializzata nella fornire una

vastagammadiserviziimmobiliari; dal 2008 era consigliere di DeA Capital.

Nata il 3 ottobre 2011 dalla fusione tra Fimit - Fondi immobiliari italiani e First atlantic Real Estate sgr, Idea Fimitè la prima sgr immobiliare italiana con 9,5 miliardi di masse in gestione e 23 fondi immobiliari di cui 5 quotati nel segmento MIV, Mercato Telematico degli Investment Vehicles, di Borsa Italiana.

C.G

La sede romana di Idea Fimit

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Asteinfoappalti

Notai

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È stato scelto il nuovo presidente del sindacato di categoria. Resterà in carica fino al 2014

Lauretta Casadei al vertice di Federnotai E in Lombardia le associazioni sindacali notarili designano il nuovo numero uno: si chiama Domenico Chiofalo di Andrea Morrone

Si è insediata la nuova Giunta del Sindacato unico dei notai, la Federazione italiana delle associazioni sindacali notarili (Federnotai), sotto la guida di Lauretta Casadei, eletta nuovo Presidente per il triennio 2012-2014. La affiancano: Giovanni Liotta, Segretario (Sicilia); Renato Carraffa, Tesoriere (Lazio); Rosaria Bono (Liguria); Carmelo Di Marco (Lombardia); Carlo Saverio Fossati (Lombardia); Emanuela Lo Buono (Emilia Romagna); Roberto Montali (Marche); Stefano Poeta (Calabria); Luca Sioni (Veneto). Il sindacato si propone di supportare i notai nelle attività quotidiane dei loro studi e di rappresentare all’esterno l’importan-

«Credo molto nella specializzazione e credo che questa sia l’unica via per offrire ai giovani un futuro - ha detto la Casadei -.

Grande collaborazione, quindi, con tutte le professioni nel rispetto del ruolo di ciascuno: dalla confusione non può che derivare un livellamento in basso della qualità»

za e la peculiarità della funzione notarile nonché le istanze dei notai quali protagonisti della vita economica del Paese.

«Credo molto nella specializzazione e credo che questa sia l’unica via per offrire ai giovani un futuro - ha dichiarato il neo presidente, Lauretta Casadei -.

Grande collaborazione, quindi, con tutte le professioni nel rispetto del ruolo di ciascuno: dalla confusione, dalla tuttologia non può che derivare un livellamento in basso della qualità e non può scaturire nessun beneficio non solo individuale ma al sistema paese. Non a caso il notariato latino è stato preso quale esempio anche da paesi, quali la

Cina, in grande crescita economica».

Cambio di vertice anche per l’associazione sindacale dei notai della Lombardia. Lo scorso 2 aprile è stato nominato il nuovo presidente, Domenico Chiofalo, 35 anni, notaio in Malnate (Varese) dal 2004. L’associazione sindacale dei notai della Lombardia annovera 500 iscritti tra i pubblici ufficiali che hanno sede nella Regione e si propone, senza fini di lucro, di svolgere ogni forma di attività utile a migliorare e valorizzare il ruolo che la categoria svolge nella società.Tra le sue attività ci sono convenzioni e collaborazioni nel settore no profit.

Il sindacato si propone di supportare i notai nelle attività quotidiane dei loro studi e di rappresentare all’esterno l’importanza e la peculiarità della funzione notarile nonché le istanze dei notai quali protagonisti della vita economica del Paese

Il bando della Fondazione italiana per il Notariato

L’archivio capitolino cerca un archivista La Fondazione italiana per il Notariato finanzia una borsa di studio della durata di un anno e del valore di 10 mila euro, per l’inventariazione di 62 volumi che raccolgono atti notarili del XVI secolo confluiti nell’ Archivio Notarile Urbano, conservato presso l’archivio storico capitolino – assessorato alle Politiche culturali e centro storico di Roma Capitale. Con questa iniziativa la Fondazione intende offrire, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche culturali e centro storico di Roma Capitale, il proprio contributo all’archivio capitolino per il completamento della grande opera di inventariazione di uno dei più importanti complessi documentari per la storia di Roma. La borsa di studio, per titoli e colloquio, è riservata a laureati in discipline storico-giuridiche-umanistiche, specializzati in discipline archivistiche e prevede la sc-

hedatura analitica degli atti notarili contenuti nei registri della serie Instrumentorum (1507-1550). L’inventariazione consentirà all’archivio capitolino di procedere all’informatizzazione delle schede per favorire la consultazione agli studiosi. Tale documentazione permette di ricostruire lo spaccato di una Roma del ‘500, epicentro di operazioni commerciali, committenze artistiche, compravendite, atti matrimoniali e testamentari.

Proprio per la grande affluenza di stranieri vi era stata una crescita incontrollata dell’attività notarile, praticata in gran parte da notai forestieri destinati a una breve permanenza e impossibilitati a conservare gli atti stipulati.

Per informazioni www.notariato.it; www. fondazionenotariato. it G.M

Il Campidoglio, sede del Comune di Roma

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Commercialisti

AsteInfoappalti

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Approvato l’accordo che introduce il sistema online per l’inserimento dei bilanci nel registro delle imprese

Deposito conti economici, arriva il digitale Commercialisti e Unioncamere hanno approvato un documento sul deposito telematico Cad (Codice dell’amministrazione digitale) e proporre delle linee guida uniformi che evitino le diversità di comportamento a livello locale.

Con questa novità viene reso molto più utile e approfondito il registro delle imprese, con la possibilità di consultarlo con estrema facilità. Conoscere i dati di un proprio partner commerciale o sapere quanto sia affidabile un cliente o un fornitore, oppure informarsi sui dati di un’azienda europea con la quale si vorrebbe inizizare una cooperazione o, ancora, fare indagini di mercato sarà più agevole che in passato.

I componenti dell’Ordine hanno accolto con favore ed entusiasmo questa innovazione, convinti che faciliterà la gestione dei loro affari.

di Carlo Rossi

Anche quest’anno le società di capitali stanno per depositare i loro bilanci d’esercizio agli uffici del registro delle imprese. La pubblicazione dei bilanci dovrà avvenire nel corso dell’anno 2012, nel rispetto della modalità consolidata lo scorso anno, cioè la maggior parte delle società di capitali devono depositare al registro delle imprese lo stato patrimoniale e il conto economico in formato XBRL. Una interessante novità stabilita dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili insieme all’osservatorio Unioncamere, che hanno hanno approvato nei giorni scorsi un documento sul deposito digita-

Le domande di deposito dei bilanci devono essere contenute nell’apposita modulistica, le cui specifiche tecniche sono state approvate dal ministero dello Sviluppo economico con il decreto ministeriale del 29 novembre 2011

le dei conti annuali e consolidati.

La notizia è stata resa nota da Claudio Bodini, consigliere nazionale del Cndcec con delega alle tecnologie informatiche, che in qualità di coordinatore rappresenta i commercialisti nell’osservatorio Unioncamere, insieme a Roberto Cunsolo, Giuseppe Scolaro, Maurizio Napolitano e Luciano Rai. Come in passato, le domande di deposito dei bilanci devono essere contenute nell’apposita modulistica, le cui specifiche tecniche sono state approvate dal ministero

dello Sviluppo economico con il decreto ministeriale del 29 novembre 2011. Il modello che deve essere utilizzato è il tradizionale modulo B per la compilazione del quale si rimanda alla circolare 3649/C del 18 gennaio 2012 con la quale il ministero ha indicato, fra l’altro, i soggetti tenuti ad utilizzarlo, gli atti e i documenti che devono accompagnare la domanda e l’ufficio del registro delle imprese competente.La circolare, infine, intende fornire alcune indicazioni riguardo alle novità di legge principalmente introdotte dal nuovo

Conoscere i dati di un proprio partner commerciale o sapere quanto sia affidabile un cliente o un fornitore, oppure informarsi sui dati di un’azienda europea con la quale si vorrebbe inizizare una cooperazione sarà più agevole che in passato

L’appello del presidente dei commercialisti italiani

Siciliotti: ora lotta a gli sprechi Da Cortina a Firenze, la lotta all’evasione è andata avanti anche attraverso azioni simboliche e pensate per i media. Ma, quel che conta, sono le entrate. E a giudicare dal rimpolpamento delle casse dello stato, il contrasto al sommerso sta dando buoni risultati, Ne è convinto anche Claudio Siciliotti, presidente dei commercialisti, che tuttavia non nasconde qualche nota critica. «I risultati diffusi dalle Entrate relativi alla lotta all’evasione sono incoraggianti e anche noi, come il direttore dell’Agenzia delle Entrate, ci auguriamo che siano il frutto di un cambiamento culturale finalmente in atto. Ma è davvero impensabile pretendere che un cambiamento culturale debba verificarsi solo sul fronte della lotta all’evasione,

mentre tutto il resto, dalla corruzione agli sprechi nel pubblico, proseguono invariati». Questo il commento di Claudio Siciliotti, presidente del Cndcec, ai dati diffusi dalle Entrate, relativi al recupero dell’evasione. Per altro, secondo Siciliotti, «le statistiche sul contenzioso tributario evidenziano come, nonostante i passi avanti compiuti, il cambiamento culturale debba estendersi anche al modo con cui l’Amministrazione finanziaria interpreta talvolta il proprio ruolo, tanto più oggi che sta per entrare in vigore la cosiddetta mediazione tributaria».

C.C

Claudio Siciliotti

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Arte

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PANORAMICA SULLE ASTE DI MARZO

Mario Puccini, un bis da podio Alla Pananti di Firenze due dipinti del pittore livornese, ai primi posti tra i più venduti in Italia

di Elida Sergi

Un bis per l’artista Mario Puccini, che piazza ben due dipinti ai primi posti tra i più venduti, e poi una buona terza posizione per gli artisti della scuola veneta di fine XVII secolo. È questo il podio della aste italiane del mese. A livello internazionale, invece, a farla da padrone sono lo stile e la storia: quelli offerti dalla collezione Victor Marie Hugo, messa a disposizione da Christies in un’asta a Parigi.

Tra souvenir realizzati a mano, documenti autografi e originali autoritratti quello che emerge è nostalgia, malinconia e desiderio di solitudine del padre del Romanticismo francese.Partiamo dall’Italia, con il trionfo di Mario Puccini in una ricca asta della casa d’aste Pananti di Firenze: il primo dipinto, Scogli ad Antignano, ha fruttato la buona cifra di 14mila euro. Questa somma, per la bellezza dell’opera (un paesaggio marino, nel quale in primo piano di intravedono

Chiude la terzetta nazionale Storie di Giuseppe ebreo, un olio su tela realizzato da un artista appartenente alla cosiddetta scuola veneta

Mario Puccini, Bosco, 1913

gli scogli si infrangono sul mare, un delizioso cielo dai colori che diventano intensi all’ora del tramonto) e per il valore di stima dell’opera (che si aggirava tra i 17mila e il 19mila euro), ha in verità un po’ deluso, anche se comunque porta questo lavoro ad essere la numero uno nella top ten del mese.

In seconda posizione, a pari merito come totale realizzato in sala, un altro dipinto sempre dello stesso autore dal titolo Bosco. Anche inquesto caso si tratta di un paesaggio, ovviamente molto diverso perché si tratta di un bosco, in cui si vedono la qualità del tratto del pennello e della scelta dei colori che caratterizzano il lavoro dell’artista livornese. Staccato di

LA BATTUTA DEL MESE

soli duemila euro, quindi con un risultato realizzato in sala pari a 12mila euro, un dipinto molto interessante, attribuito a un artista della cosiddetta scuola veneta. È un olio su tela, si chiama Storie di Giuseppe ebreo, e vi sono rappresentate delle scene tratte dalla Bibbia. A livello internazionale, invece, questo mese è stato tutto un fiorire di souvenir e documenti autografi nella personale dedicata al padre del Romanticismo francese, Victor Hugo. L’autore dei Miserabili, in questi oggetti messi all’asta a Parigi, rivela in sostanza molti tratti della propria personalità: dalla nostalgia alla frustrazione, dai momenti di felicità a quelli di rabbia.

Questa presenza di Hugo è stata ben

captata dagli acquirenti dell’asta, che hanno mostrato di apprezzarla: un “Souvenir de Belgique”, sostanzialmente un dipinto rappresentante un paesaggio inserito in una cornice di legno, è stato aggiudicato a unc ollezionista per l’ottima cifra di 409mila euro.

"Vivez et mourez" , un altro dipinto, molto particolare perché si compone di due parti (una relativa alla vita e una appunto alla morte) è stato battuto per un’altra interessante cifra, 277mila e infine un’importante raccolta con ben 60 documenti: carte personali, relative all’intera famiglia dell’autore, che sono state molto apprezzate e decisamente contese tra i presenti all’asta. Pensati con una stima decisamente bassa, tra i mille e i 1500 euro, sono stati venduti per cento volte il loro valore, facendo totalizzare alla casa d’asta circa115mila euro. A quota 106mila euro, sempre appartenente alla collezione Victor Hugo, Edmond de Goncourt e il suo Journal, ingiallite pagine piene di fascino e storia con raccolte degli anni da 1872 al 1877.

A Parigi grande successo per la vendita dei molti cimeli tra cui schizzi e disegni dello scrittore francese Victor Hugo

Scogli ad Antignano in vetta per 14mila euro

Un paesaggio tra terra e mare Un dipinto in cui sembra quasi di poter percepire la brezza del mare, in cui la morbida imponenza degli scogli in primo piano apre la visuale verso un cielo che ha i colori di un tramonto di fine estate. È Scogli ad Antignano dell’artista livornese Mario Puccini, l’opera più venduta di questo mese. In questo dipinto l’autore gioca molto sulla prospettiva, un elemento essenziale visto che si tratta di un paesaggio: Puccini non cerca perfette geometrie, non cerca equilibri forzati, anzi il suo obiettivo sembra proprio quello di non rispettare le proporzioni per dare un senso di maggiore realismo. Gli scogli sono forse troppo imponenti in questo dipinto rispetto alle porzioni di cielo e

mare lasciate alla vista di chi osserva ma è proprio questo che lo rende in qualche modo diverso: è come se l’artista avesse voluto scattare una fotografia dal proprio punto di vista, rendendolo quindi unico.

Un ruolo fondamentale in quest’opera gioca anche il luogo scelto che Puccini conosce bene: si tratta di Antignano, il quartiere più meridionale di Livorno. Nella personale rielaborazione dell’artista i colori sono quelli intensi e dai mille riflessi di un tramonto di fine estate: la luce viene sapientemente dosata, si poggia delicata sugli scogli regalando loro, oltre al marrone, tonalità di grigio e sfumature di rosa.

Poi si riflette anche sui colori del cielo, donando delicatezza al blu, accentuando il

rosa , stemperando il bianco. Nulla è lasciato al caso in questo paesaggio marino, neppure il volo di un uccello è propriolieve,impercettibile,comedovrebbe essere. Ciò che complessivamente si vuole offrire a chi guarda questo dipinto è un complessivo senso di pace, di tranquillità. Quello che il mare, quando non si frequentano spiagge troppo affollate, a volte offre. L’obiettivo che l’autore si è proposto sembra centrato, perché a guardare Scogli ad Antignano vieneproprio voglia di sdraiarsi su uno degli scogli e lasciare che i pensieri, quelli brutti, vengano trascinati lontano.

E. S.

Mario Puccini, Scogli ad Antignano, s. d.

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PANORAMICA SULLE PROSSIME ASTE

Cezanne vola a New York Fra Christie’s e Sotheby’s grandi nomi per una stagione senza traccia di crisi IL CALENDARIO DEL MESE

di Stefano Cosenz

Di fronte alle crisi finanziarie che divampano da una parte e dall’altra dell’oceano, le aste di arte moderna e contemporanea di maggio a New York sembrano vivere su un altro pianeta. La prima a battere il martello è Christie’s il primo maggio con un’opera che attirerà i contendenti da ogni parte del mondo: un acquarello riscoperto di Paul Cezanne, custodito per 60 anni in perfette condizioni in una collezione nel Texas di Heinz F. Eichenwald, studio preparatorio della serie di cinque dipinti dedicati ai Giocatori di carte, realizzati tra il 1890 e il 1896, con stima 15-20 milioni di dollari. Il 2 maggio da Sotheby’s, una delle quattro versioni esistenti dell’Urlo di Edward Munch, un’icona assoluta

L’Urlo di Munch "Femme assise dans une fauteuil" di Picasso e "Nu addossé I" di Tamara De Lempicka battute insieme nella Grande mela

Christie’s Memorabilia olimpiche: la "Bréal’s silver cup", la coppa d’argento consegnata a Spyros Louis, vincitore della prima maratoma corsa nei primi giochi olimpici moderni nel 1896 ad Atene, proposta in vendita dal nipote dell’atleta, stima 120-160 mila sterline.

Londra, 18 aprile.

Paul Cezanne, I giocatori di carte (studio), 1893-1896

dell’arte moderna mondiale, proveniente dalla collezione privata dell’uomo d’affari norvegese Petter Olsen, le altre tre versioni sono custodite in musei norvegesi, ha un realizzo atteso di oltre 80 milioni di dollari. Nella stessa vendita un altro capolavoro di Pablo Picasso, direttamente dalla collezione del filantropo americano Theodore J. Forstmann, "Femme assise dans un fauteuil", raffigurante la sua amante Dora Maar ha stima 20-30 milioni di dollari e un’opera iconica di Tamara de Lempicka, creduta persa negli anni ’20 e riportata recentemente alla luce, "Nu adossé I", con stima 3-5 milioni di dollari.

L’artista ha goduto di due precedenti

record da Sotheby’s, nel giugno 2011 di 6,6 milioni di dollari con "La dormouse" e cinque mesi più tardi di 8,5 milioni con "La rêve". Nel settore di arte contemporanea, la vendita serale di Christie’s dell’8 maggio comprende la collezione di espressionismo astratto di David Pincus, tra cui "Orange", "Red", "Yellow2" di mark Rothko del 1951 con stima 35-45 milioni di dollari ed è considerata la più importante opera dell’artista ad apparire sul mercato dopo che "White center, yellow, pink and lavander on rose", dello stesso artista, proveniente dalla collezione di David Rockfeller, è stato venduto per 72,8 milioni di dollari.

L’OCCASIONE DA NON PERDERE

La collezione Safra in vendita Il nome di Lily Safra è legato a uno spettacolare realizzo ottenuto nel 2010 da Sotheby’s a Londra: una scultura in bronzo, "L’homme qui marche", capolavoro dello scultore svizzero Alberto Giacometti del 1961, aggiudicato dopo una accesa battaglia tra dieci contendenti, per 65 milioni di sterline. Questo rimane uno dei prezzi più cari pagati nella storia delle aste ed è stata proprio la signora Safra, vedova miliardaria di un banchiere libanese, celebre collezionista e filantropa, a versare tale somma di denaro.

Ginevra a maggio richiamerà l’attenzione mondiale del mercato dei gioielli ancora con il nome della grande collezionista: il 14 Christie’s, infatti, disperderà la prestigiosa collezione di Lily Safra, il cui ricavato, stimato oltre 20 milioni di dollari, sarà interamente devoluto a istituzioni caritatevoli. Comprenderà gioielli d’epoca, preziose gemme e la più estesa collezione private di creazioni dell’alta gioielleria Jar. Così si è espresso François Curiel, diret-

toreinternazionaledeldipartimentogioielli di Christie’s, in merito a questa vendita: «La collezione Safra comprende 70 gioielli, ciascuno dei quali è stato selezionato dalla collezionista con l’occhio dell’intenditore e rappresenta il meglio che ciascun stile, periodo e "maison" ha potuto offrire al mercato. L’attenzione è al massimo livello, in termini di richiesta di cataloghi e di appuntamento per la "preview" a Londra, Hong Kong, New York e Parigi, da parte di collezionisti di tutto il mondo e di mercanti di pietre. E proprio in fatto di pietre, la raccolta rappresenta il meglio desiderabile, come un anello con diamante rettangolare da 34,05 carati del raro colore D e purezza Vvs1 con stima 3-5 milioni di dollari e un anello con rubino di Burma a taglio cuscino di 32,08 carati, creato da Chaumet, precedentemente nella collezione di Luz Mila Patiño, contessa di Boisrouvray, con stima 3-5 milioni di dollari».

S. C.

Gonnelli casa d’aste Libri di pregio e manoscritti: un eccezionalemanoscrittoscientificoinedito in tre parti di Alessandro Pitti, Libro di regole et modi di diverse misurationi, 1600 circa, copiosamente illustrato, composto tra Pisa e Firenze alla fine del Cinquecento, base d’asta 100 mila euro.

Firenze, 27 aprile.

Millon & associés (a Drouot) Codici miniati, libri antichi e moderni: composto tra il 1420 e il 1440 e realizzato nell’atelier di "Maître des heures de Bedford", "Les heures hachette", dal nome della sua antica proprietaria, è un libro d’ore di 530 pagine con 22 grandi dipinti a piena pagina oltre a 38 piccoli dipinti, ai quali si aggiungono tutte le decorazioni marginali di fauna e flora, stima 600-800 mila euro.

Parigi, 27 aprile.

Phillips de Pury Stampe di arte moderna e contemporanea: "Queen Elizabeth II suite", 4 versioni, dalla serie "Reigning queens", 1985, stima 150-250 mila dollari.

New York, 25 aprile.

Tajan Arte contemporanea: Facciamo l’amore di Mimmo Rotella, stima 60-80 mila euro; "Terre de basse nuit", 1970 di Maria Helena Vieira de Silva (160 x 89,5 cm), stima 400-600 mila euro.

Parigi, 24 aprile.

Lily Safra, Rubino di Burma

Wannenes Gioielli e orologi da polso, argenti, icone e oggetti d’arte russa, porcellane e maioliche europee: un’importante vaso di rocca, oro,di rocca, oro, smalti e pietre creato in Cina nel XIX secolo, stima 15-20 mila euro.

Genova, 15 maggio.

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MANIFESTO PER LA CULTURA

Proposte per il rilancio Intervista con l’avvocato Massimo Sterpi, tra i firmatari di un documento rivolto al governo di Maurizio Zuccari

La chioma l’avvicina più a un "rocker" che a un avvocato, ma forse è una concessione alla creatività, piuttosto che ai codici. La parlantina, ancora più fluente, è invece quella della professione legale. Specializzato sull’arte e la proprietà intellettuale, Massimo Sterpi è presidente del comitato di diritto dell’arte della Internationalbarassociationevicepresidentedel comitato Collezionare il contemporaneo.

Ristretto club di cui fanno parte Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (presidente),

«Amiamo piangerci addosso, in realtà c’è un allargamento notevole del consumo culturale. È un settore in crescita nonostante la crisi, anzi è una delle poche speranze di uscire da questa» Ludovico Pratesi (coordinatore) e varie personalità del collezionismo. E in questa veste Sterpi ha apposto la sua firma in calce alle Proposte per un rilancio internazionale dell’arte contemporanea italiana, come recita il documento che i sette intendono presentare al governo per risollevare le sorti dell’arte nel nostro paese, appunto. Chi meglio di lui, dunque, per un commento sul manifesto col quale il Sole 24 ore rilancia l’importanza della cultura per la rinascita economica del Belpaese, come dell’Europa? Dallo studio romano a due passi da piazza Barberini, tra foto del-

la Beecroft, tele di Boetti e tagli di Fontana, l’avvocato Sterpi rivendica: «Per me si tratta di un tema storico. Mi fa piacere che sia giunto all’attenzione della politica, economia e cultura non vanno più considerate come animali separati. All’epoca in cui, con Michela Bondardo, ho fondato il premio Imprese cultura, ho scritto un saggio per chi voleva investire in questa, dal titolo: Dalla ciliegina sulla torta alla torta. Per dire che se in passato gli investimenti dell’azienda in campo culturale erano la ciliegina sulla torta, messa lì come decorazione, nella nostra economia postindustriale la cultura è parte del contenuto del prodotto. Non si può più parlare di separazione dall’attività aziendale, ma di integrazione che va favorita in ogni modo. Se vogliamo, un po’ tutto il "made in Italy" ne è un esempio: col prodotto si compra una storia,una stratificazioneculturalemillenaria, come per la moda e il vino. L’Italia dovrebbe essere la culla dell’integrazione tra economia e cultura, perché abbiamo entrambi i settori assai ben sviluppati».

Nel dibattito sollevato si lamenta comel’insiemedei museiitaliani fatturi quanto il solo Moma di New York, ventilando l’intervento dei privati per mettere in valore le risorse non sfruttate. Niente sussidi, più competitività. Ma in che modo?

«Chiariamo l’equivoco di considerare il turismo come l’unico sbocco per la cultura.

Il numero di visitatori di un museo non è rilevante ai fini dell’impresa. Lo sponsor sulla torta è appunto la ciliegina. Stiamo parlando di una relazione diversa, in cui l’azienda realizza, ad esempio, un partenariato col piccolo museo di una città, piuttosto che sovvenzionare un restauro o posizionare il logo su un invito. Quel che interessa è diffondere una politica di micro interventi delle piccole e medie imprese che costituiscono il nostro tessuto produttivo».

Solitamente il soddisfacimento dei bisogni secondari qual è, nonostante tutto, la domanda di beni culturali avviene dopo quelli primari. Ma se non si arriva a fine mese quello del Sole non è un manifesto dei sogni impossibili?

«Amiamo piangerci addosso, in realtà c’è un allargamento notevole del consumo culturale. È un settore comunque in crescita nonostante la crisi, anzi è una delle poche speranze di uscire da questa. La fine della manifattura è nel nostro destino, la globalizzazione implica una ridi-

slocazione delle risorse e il settore dove riutilizzare la forza lavoro è quello dell’offerta culturale, vale a dire dei servizi. Tra l’altro è un obiettivo sostenibile. In questo senso anche una forte crisi finanziaria ed economica come l’attuale può rappresentare un’opportunità di crescita autonoma, non legata ai finanziamenti statali. Possiamo diventare produttori di cultura, oltre che rendere più fruibili i nostri giacimenti culturali. Ma al di là dell’incrementodell’offertadovremmosostenerein ogni modo l’arte contemporanea, essere noi il maggior mercato d’arte».

Colonia, all’asta l’opera di antichi maestri Una delle più importanti vendite organizzate, la prima in Germania, su dipinti di antichi maestri, si terrà a Colonia il 12 maggio nella la casa d’aste Lempertz. Tra le firme presenti in catalogo, e provenienti da due collezioni tedesche, ci saranno Salomon e Isaac Ruisdael, due dipinti di Jan Steen, due opere del primo periodo di van Goyen, una tarda pittura di François Boucher, una natura morta di Jan Fris e van Huysum e tre dipinti di Philips Wouverman. Si segnala in particolare un olio su tavola in legno di Gerrit Dou del 1649, "Allegory of painting" (68,2x53,5 cm), con stima 1,8-2,2 milioni di euro e un olio su tavola in legno di Hendrick Avercamp del Seicento, "Winter landscape" (31x52,5 cm) con stima pari a 0,8-1,2 milioni di euro. (S. C.)

Tesori islamici e indiani da Christie’s Dal 23 al 27 aprile tesori islamici, in particolare turchi, e indiani saranno in vendita da Christie’s a Londra con un realizzo atteso di 7 milioni di sterline. Si segnala in particolare un piatto Iznik in terracotta dell’impero ottomano (1585-90) di 36,5 cm di diametro con stima 80-120 mila sterline, una bottiglia in vetro smaltata e dorata del XIII secolo, appartenente al periodo Mamluk in Siria, con stima 600-800 mila sterline. Per la vendita dei tappeti orientali: un tappeto Koum Kapi in seta e filamenti in metallo, realizzato a Istanbul nel 1920 (375x279 cm) con stima 120-180 mila sterline.

Nella vendita a beneficio dell’università di Oxford, il “top lot” è un raro manoscritto Mufradat di Baghdad, XIII secolo, con stima 0,8-1,2 milioni di sterline. (S. C.)

Roma, fotografie d’autore in beneficenza per l’Ail

L'avvocato Massimo Sterpi

Il 17 maggio a Roma al centro congressi Ail, associazione contro le leucemie, linfomi e mieloma, in via Casilina 5, al termine di una mostra che aprirà il 10 maggio di 50 fotografie di artisti affermati, come Nino Migliori e Marco Anelli ed emergenti, come Moira Ricci e Andrea Pugiotto, saranno battuti all’asta diversi autori, a base libera a favore dell’associazione. Battitrice d’onore è Georgia Bava di Bloomsbury auctions che sarà accompagnata da una personalità nel mondo della fotografia, Denis Curti, direttore della sede milanese dell’agenzia Contrasto e vicepresidente della fondazione Forma di Milano. Maurizio Galimberti, maestro della polaroid, realizzerà invece un’opera a tiratura limitata e autografata in vendita a un prezzo accessibile a tutti, sempre a favore dell’Ail. (S. C.)

Gli annunci integrali con eventuali perizie sono consultabili sul sito www.astepress.it

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15 L’ANGOLO DEL COLLEZIONISTA

Il Louvre al primo posto tra i musei più visitati Nuovo primato per i cugini francesi. Il Louvre si conferma, infatti, il museo più visitato del mondo: quasi 8,9 milioni di persone sono transitate l’anno scorso nelle maestose sale del palazzo sulla Senna che ospita alcune delle più celebri opere d’arte. Nella classifica, redatta da Art newspaper, non entra nessun museo italiano tra i "top ten". Il numero di biglietti staccati per l’ingresso al Louvre ha segnato un 5% in più rispetto all’anno precedente. Secondo in classifica, con oltre 6 milioni di visitatori, è risultato il Metropolitan di New York, con il British Museum al terzo posto (5,8 milioni). Altri due musei londinesi, la National Gallery e la Tate, si sono piazzati rispettivamente al quarto e al quinto posto, aiutati, al pari del British, dall’ingresso gratuito. (G. B.)

Nelle battute cresce l’interesse per l’arte fotografica

La Peggy capitolina in una casa di tesori Ines Musumeci Greco apre il suo appartamento «L’arte dà grande forza, aiuta a restare giovani» di Ornella Mazzola

Un grande appartamento nel centro di Roma: parquet chiaro, pareti bianche, opere disseminate ovunque, grandi finestre senza tendaggi. La casa di una collezionista, ma con un quid in più. L’abitazione privata è spazio espositivo e insieme sede di eventi: dall’incontro al

L’ingresso dei giovani fotografi nei mercati dell’arte inizia dal 1995, quando il mercato della fotografia contemporanea si assestò su uno scambio di 350 negativi, per una cifra totale di 1,4 milioni di euro (fonte Artprice). Da allora i prezzi di questo segmento si sono decuplicati e attualmente gli scambi nell’ambito delle aste ammontano a 3.000/6.000 negativi di fotografia contemporanea all’anno. Il prezzo record è per la fotografa statunitense Cindy Sherman che questo anno ha venduto un suo ”Untitled” della serie “Centerfolds” del 1981 a 3,4 milioni di dollari da Christie’s New York, con una stima di 1,5/2 milioni di dollari. Un segmento, quello della fotografia, in forte ascesa quindi nel panorama delle aste internazionali. (G. B.)

«I giovani autori hanno sempre catturato la mia sensibilità, aiutandomi a vivere l’arte nella vita quotidiana. Così è nata l’abitazione galleria che mi somiglia molto un abito su misura che ho sempre sognato»

DIZIONARIO GIURIDICO DELL’ARTE La guida al diritto per il mondo artistico nel volume della Segnalini edito da Skira

dibattito, dal vernissage alla "performance". È tutto questo la casa di Ines Musumeci Greco, poliedrica figura di collezionista, promoter e mecenate che fa rivivere, unica in Italia, il modello americano di Peggy Guggenheim. Una donna dinamica e immersa in una intensa vita di relazione, ma al contempo schiva e riservata. Con lei non funziona la classica intervista "vis à vis". Si può entrare nel suo mondo solo chiacchierando in modo informale, mentre si passeggia per vedere le opere e studiare le inquadrature per le foto. Siamo di fronte a una passione totalizzante: «Senza l’arte non si può vivere.

La copertina del volume

La normativa in tribunale

Beni culturali e opere d’arte Secondo il codice dei beni culturali e del paesaggio, i beni culturali, sono cose che presentanouninteresseculturale,storico, artistico, archeologico o etnoantropologico, in alcuni casi di particolare importanza o addirittura eccezionale. Nel codice i termini beni o cose non sono usati casualmente: col primo si indicano infatti le cose di cui sia già stato accertato, o comunque riconosciuto, l’interesse culturale; col secondo gli oggetti, nella loro materialità, che hanno presumibilmente un tale interesse. Secondo il codice vi sono tre categorie di beni culturalli, cui può aggiungersi quella dei beni religiosi, che merità però, una considerazione a parte; 1. i beni pubblici, mobili o immobili, cui si applica l’articolo 12 del medesimo codice: motivo per cui l’accertamento della

Dà grande carica, grande forza». A volte sono incontri straordinari a segnare un destino per sempre.

A Ines è capitato così alla fine degli anni Settanta, con Mario Schifano, nel suo studio in via della Mantellate: «Ricordo ancora il suo sorriso mentre faceva capolino da un’enorme opera appoggiata alla parete: "Questa è per te", mi disse porgendomi una tela ancora fresca. Mario era un uomo veramente speciale. Quella tela è stata il primo pezzo della mia collezione d’arte». In seguito, amicizie illustri ma soprattutto nuove leve saranno lo stimolo più forte per la novella collezionista, d’ora in poi fortemente orientata a valorizzare e lanciare i giovani: «Con il loro entusiasmo hanno definitivamente catturato la mia sensibilità, spingendomi a vivere l’arte nella vita quotidiana. Così è nata la mia casa galleria, una casa che mi assomiglia molto, un abito su misura che ho sempre sognato di realizzare insieme ai miei artisti». In effetti qui sono vari gli interventi "site specific" che fanno dell’installazione un elemento di arredo: la magnifica scala di ferro di Carlo Lococo, il Giardino di aloe di Maria Dompè, sorta di mini-serra sotto un lucernario, una parete rivestita dalla carta da parati firmata Francesco Simeti, la Costellazione grande carro di Eliseo Mattiacci, per l’illuminazione del corridoio, i lampadari di cristallo rivisitati da Flavio Favelli, che ama giocare con oggetti obsoleti. E poi sculture: Luigi Ontani, Giacinto Carone, Chen Zhen, Tom Burr.

Fare nomi è davvero un’impresa titanica: la collezione della Musumeci Greco è vastissima e composita, in parte non esposta e in parte allestita tra la casa romana di via della Mercede e quella abruzzese di Rocca di Mezzo.

loro culturalità è successivo, e fino all’esito della verifica, che potrebbe concludersi anche in maniera negativa, i medesimi sono comunque considerati, e tutelati, come beni culturali; 2. i beni culturali ritenuti tali per legge, dal punto di vista civilistico, si trata di beni demaniali, come le raccolte di musei, pinacoteche e gallerie, gli archivi ei singoli documenti dello stato, le raccolte libraie delle biblioteche dello stato, e simili. È l’unica categoria, delle tre delineate dalla norma, per la quale non è richiesto nessun tipo di verifica dell’interesse culturale, nè alcuna dichiarazione di interesse; 3. I beni generalmente appartenenti a privati per i quali è già intervenuta la dichiarazione dell’interesse culturale: beni che diventano culturali solo in caso di accertamento, positivo, della loro culturalitrà.

S. S.

Gli annunci integrali con eventuali perizie sono consultabili sul sito www.astepress.it

Ines Musumeci Greco

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Aprile 2012

18

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Aprile 2012

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Aprile 2012

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Aprile 2012

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Aprile 2012

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