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Guido Talarico Editore

Dicembre 2011

Copia Promozionale Gratuita

IL SOLE 24 ORE S.p.A System Comunicazione Pubblicitaria legale@ilsole24ore.com

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Anno 4 - Nr 36

Cambia il nome, ora si chiama Imu, ma non la sostanza. Il governo Monti reintroduce la tassa sulla prima casa

Ben ritrovata "cara" Ici L’Imposta municipale federalista entrerà in vigore già a partire dal 1° gennaio 2012 invece che dal 2014 di Sofia Ricciardi

Mondo immobiliare

Ritorna la "cara" e vecchia Ici. Cambia il pelo, ovvero il nome, ma non il vizio, cioé la sua onerosità. Già ridimensionata da Prodi nel 2006 e in seguito (nel 2008) cancellata con un colpo di spugna dall’ultimo governo Berlusconi dopo le promesse fatte in campagna elettorale, l’Ici, l’imposta comunale sugli immobili, vivrà una seconda vita con un secondo nome, in salsa federalista: l’Imu, l’imposta municipale unica che secondo la riforma del federalismo fiscale avrebbe dovuto sostuire tutti i tributi sulla casa dovuti ai Comuni. La stangata, puntuale, è arrivata assicurando allo Stato un extragettito pari a circa 11 miliardi. Come? Attuando tre punti: l’anticipazione al 2012, invece che al 2014, dell’imposta municipale (Imu) con ripristino dell’Ici prima casa; la rivalutazione delle rendite catastali fino al 60 per cento; l’introduzione del nuovo tributo su rifiuti e servizi che sostituirà la Tarsu. Questo, insieme a tanti altri dettagli, è il biglietto da visita del governo Monti. Un salasso la cui necessarietà, però, era stata più volte annunciata. a pag. 4

Casa, annunci di vendita con marchio green Dal prossimo 1 gennaio tutti gli annunci di vendita di edifici o singole unità immobiliari dovranno contenere l’indice di prestazione energetica presente nell’Attestato di certificazione energetica dell’immobile (Ace). a pag. 12

Notai Network d’impresa, notai e Confindustria insieme Si è tenuto lo scorso 25 novembre a Roma il convegno "Il contratto di rete. Nuovi strumenti contrattuali per la crescita d’impresa", voluto dalla Fondazione Italiana per il Notariato e RetImpresa (Confindustria). (Foto La Presse)

Commercialisti

Speciale aste d’arte: all’interno quattro pagine

Pressione fiscale ai massimi storici

Battute, segnali di ripresa contro la crisi

Addio vecchia pressione fiscale al 43%. Con l’introduzione delle nuove misure da parte del governo Monti nel 2013 il carico pro capite supererà il 46% e nel 2014 sfiorerà il 47%. E i commercialisti criticano tali misure.

Presentato i primi di dicembre al teatro Margherita di Bari il rapporto Nomisma sul mercato dei beni artistici del 2011: il giro d’affari complessivo dell’arte in Italia è stimato in quasi 1,4 miliardi di euro. Dal punto di vista delle quote di mercato, si conferma nell’ultimo triennio la costante predominanza delle gallerie sulle case d’aste: nel primo semestre dell’anno le prime registrano circa il 58% del controvalore venduto, mentre le seconde coprono circa il 36% del fatturato.

a pag. 9

a pag. 17

a pag. 14

In questo numero gli annunci del Tribunale di Milano a pag. 22


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