AsteInfoappalti

Guido Talarico Editore

Luglio 2012

Copia Promozionale Gratuita

IL SOLE 24 ORE S.p.A System Comunicazione Pubblicitaria legale@ilsole24ore.com

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Anno 5 - Nr 42

Sebbene la crisi economica travolga ogni settore, nell’immobiliare la spesa per comprare casa non scende. L’Istat registra un rincaro del 2,2%

Il mattone non crolla, prezzi stabili Gli unici veri affari si registrano nel mondo delle Aste, dove spesso si concretizzano occasioni irripetibili Incalza la crisi, ma per i prezzi delle case gli effetti si sentono poco, perché, da quanto risulta dagli ultimi dati Istat, nonostante il calo delle compravendite il mattone è rincarato, tra il 2008 e il 2011, guardando alla media annua, del 2,2%. Con una conseguenza: le compravendite diventano sempre meno convenienti e gli unici affari riguardanti la casa si lasciano registrare nel mondo delle aste. Hanno trascinato le quotazioni soprattutto gli immobili nuovi, messi sul mercato appena costruiti. Insomma i primi risultati del monitoraggio, ancora in fase di sperimentazione, condotto dall’Istat sul valore delle case acquistate dalla famiglie, hanno rilevato una notevole resistenza dei prezzi al metro quadrato. Finora, infatti, l’Istituto di statistica non aveva mai indagato sulla spesa sostenuta per l’acquisto più importante, la casa. Ma, a parte le stime preliminari diffuse in questi giorni, dal prossimo autunno il termometro dell’Istat misurerà anche, con cadenza trimestrale, le quotazioni degli immobili residenziali, dando vita a un nuovo indice chiamato Hpi (Housepriceindex).

Risparmio energetico Passa il quinto Conto energia Dopo 9 mesi di attesa e a 2 mesi dall’approvazione dei decreti, il Quinto Conto Energia e il decreto per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche, (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas). Ecco tutte le novità. a pag. 8

Notai Regolamento Ue sulle successioni transfrontaliere Il consiglio dei notariati dell’Unione europea (CNUE) è soddisfatto per l’adozione da parte del Consiglio dell’Ue del regolamento relativo alle successioni e alla creazione di un certificato successorio europeo. a pag. 7

a pag. 4

Mondo immobiliare

Speciale aste d’arte: all’interno quattro pagine

Il Social housing seduce il Sud Italia

(Ri)fondazioni d’arte

La Calabria e la Sicilia guidano la classifica del social housing.

Le due regioni meridionali, infatti, hanno sottoscritto un accordo quadro a sostegno dell’edilizia sociale a scopo abitativo con il ministero delle Infrastrutture.

È tutta colpa delle istituzioni se nascono fondazioni come funghi. L’Italia arriva tardi al giro di boa, dato che da alcuni anni in Europa, e prima ancora negli Stati Uniti, la fondazione è àncora di salvezza nel mare della burocrazia e dei tagli statali. L’ampia diffusione delle fondazioni negli ultimi anni va quindi analizzata in rapporto alla profonda crisi delle istituzioni che amministrano il patrimonio artistico, nonché alla formulazione di nuovi protocolli gestionali.

a pag. 5

a pag. 13

In questo numero gli annunci del Tribunale di Milano a pag. 18

Domande e Risposte

AsteInfoappalti

2

SOMMARIO Domande e Risposte 2

Aste: guida per l’uso

Primo Piano 4 Primo Piano 5 Notai 7 Speciale Energia 8 Arte 10 Arte 12 Arte 13 Arte 15

Aste - Elenco dei bandi

Da pagina 20 a pagina 31

Invia le tue domande a Aste Infoappalti.

I tuoi quesiti verranno sottoposti a degli esperti che risponderanno sul numero successivo.

Scrivi a redazioneaste@guidotalaricoeditore.it

DOMANDE 1. Come posso fare per partecipare ad un’asta giudiziaria?

2. Bisogna disporre di denaro liquido per partecipare ad un’asta giudiziaria?

3. Qual è la percentuale da versare subito?

4. In che modo va versato l’importo?

5. Nel caso di non aggiudicazione dell’immobile, dopo quanto tempo posso riavere gli assegni?

6. Nel caso di aggiudicazione, quanto tempo ho per versare il prezzo finale d’acquisto?

7. È possibile visitare gli immobili prima di partecipare all’asta?

8. Cosa succede se l’immobile che ho acquistato all’asta, risulta essere occupato?

9. Quando vengono cancellate le ipoteche e i pignoramenti gravanti sull’immobile?

10. Cosa posso fare se al momento dell’immissione in possesso dell’immobile, questo non mi piace?

11. Vorrei conoscere le modalità di svolgimento dell’asta giudiziaria con incanto.

12. È vero che esistono società che curano l’acquisto dell’immobile durante l’incanto, senza che l’interessato sia presente?

13. Un immobile messo all’asta può essere acquistato prima dell’incanto?

14. Se l’inadempiente non ha la possibilità di pagare i suoi debiti e quindi di riscattare il suo immobile, può partecipare all’asta per tentare di recuperarlo?

15. Che vuol dire asta deserta?

16. Quando in sede d’asta si presenta un solo offerente a concorrere all’aggiudicazione dell’immobile, cosa succede?

17. È vero che bisogna aspettare 10 giorni, per essere certi che l’immobile sia stato aggiudicato?

18. Sono al corrente che è possibile presentare entro 10 giorni dalla data d’asta un’offerta pari ad 1/5 del prezzo di aggiudicazione e che il Giudice in tal

caso stabilirà una nuova data per l’incanto. Quello che invece vorrei sapere è se il prezzo di base d’asta subirà dei cambiamenti.

19. Il mio immobile è andato all’asta per svariati motivi. Possiedo in parte della liquidità ma non è sufficiente a saldare il debito con i miei creditori.Vista la mia posizione, nessun Istituto bancario è in grado di erogarmi un mutuo. La cosa che vi chiedo è se posso intestare il mutuo a mio figlio e chiedere la restante somma che mi serve per non perdere l’immobile?

20. Vorrei sapere se una volta partecipato ad un’asta immobiliare con esito positivo, potrò intestare l’immobile a mio figlio.

21. Che cos’è una transazione di crediti?

22. Molto spesso sulle pubblicazioni degli immobili che vanno in asta, noto il termine “quota pari a mezza indivisa del diritto di superficie”, vorrei conoscerne il significato.

RISPOSTE 1. Basta una domanda di partecipazione da depositare entro le ore 13 del giorno precedente alla vendita. Con allegato un assegno circolare intestato al notaio con il 10% dell’ offerta che si desidera effettuare.

2. No, i tribunali accettano solo assegni circolari.

3. Il 10% dell’offerta.

4. È obbligatorio versare l’esatto importo quale deposito cauzionale e deposito in conto spese.

5. Immediatamente dopo l’asta.

6. Il tempo è stabilito nell’ordinanza di vendita e può variare dai 30 ai 60 giorni. Talvolta anche 120, di questi tempi.

7. Si. Vi sono uno o più delegati del giudice che sono addetti proprio a questo servizio, oltre ad effettuare la liberazione di cose e persone per conto e a spese della procedura. Il soggetto legale è l’ Istituto Vendite Giudiziarie.

8. Se è occupato senza alcun titolo, dopo l’emissione del decreto di aggiudicazione dell’immobile si potrà eseguire lo sgombero. I

tempi tecnici variano dai 90 ai 150 giorni dalla prima notifica.

9. Dopo aver effettuato il saldo prezzo a spese e a cura dell’acquirente.

10. Rivenderlo. Gli immobili all’asta sono venduti nello stato di fatto e di diritto.

11. La vendita con incanto solitamente segue quella “senza incanto” che sia andata deserta. Il giorno dell’asta si tiene una gara fra le persone che hanno presentato domanda e che potranno effettuare rilanci. L’immobile verrà aggiudicato a chi avrà proposto l’offerta maggiore.

12. Sì, basta dare giusta procura.

13. Sì, tenuto conto che dovranno essere pagati tutti idebiti gravanti sull’immobile e chiedere l’estinzione della procedura.

14. No. 15. Un’asta senza offerenti.

16. In questi casi l’offerente si aggiudica provvisoriamente l’immobile con il prezzo base più il rilancio minimo, previsto dall’ordinanza di vendita.

17. Sì, perché si può far ricorso all’art. 584 del Codice Civile secondo cui chiunque può

presentare, ad asta avvenuta entro 10 giorni, un’offerta superiore di almeno 1/5 al prezzo di aggiudicazione. In questo caso il Giudice fisserà una seconda data per l’incanto.

18. Si riparte dal prezzo di aggiudicazione provvisoria più l’aumento di 1/5.

19. Sì, è possibile se ci sono tutti i presupposti per stanziarlo.

20. Sì, se nella domanda di partecipazione èstata espressa richiesta. Nel caso di minore dovrà essere presentatal’autorizzazione del Giudice titolare.

21. È una trattativa extra giudiziale con gli Istituti di credito.

22. L’asta prevede la vendita della quota parte del 50% dell’immobile.

23. Si. 24. Le chiavi dell’immobile vengono consegnate alla presentazione del "Decreto di Trasferimento", il quale arriva in mano all’aggiudicataraio dopo un periodo compreso tra 3 e 5 mesi dal saldo. Appena il D.d.T. viene consegnato al custode, si provvederà a effettuare la "Cessione fabbricato" entro le 24 ore successive.

ASTE INFOAPPALTI Direttore responsabile Guido Talarico Direzione, redazione e amministrazione: Via A Vivaldi, 9 - 00199 Roma Tel: 06.8080099 - 06.99700377 Fax: 06.99700312 e-mail:redazioneaste@guidotalaricoeditore.it Portale: www.astepress.it Registrazione tribunale di Roma N.386/2008 del 20/11/2008

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Ferservizi S.p.a., mandataria dei singoli proprietari, riapre i termini per gli immobili di seguito

elencati

e

posti

in

vendita in tutta Italia nella gara pubblicata il 12 aprile 2012 per conto di: Ferrovie dello Stato Italiane Immobili di diverse tipologie SIENA (FIa014)

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Nuova presentazione delle offerte entro le ore 12 del 20 luglio 2012

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Primo Piano

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4

Il mattone è rincarato, tra il 2008 e il 2011, guardando alla media annua, del 2,2% Il primo pc della Apple venduto all’asta per 370mila dollari Uno dei primi computer Apple costruiti da Steve Jobs e dal suo socio Steve Wozniak nel 1976 è stato venduto per oltre 370mila dollari. La casa d’aste Sotheby’s di New York è riuscita ad incassare più del doppio del valore stimato. Non si tratta di un computer assemblato ma di una scheda madre e svariate altre componenti che andavano poi messe insieme. Nel pacchetto sono compresi anche manuali per l’uso. Ad aggiudicarsi il reperto hi tech un anonimo compratore telefonico che ha battuto tutti i presenti offrendo una cifra stratosferica. A rendere questo "Apple 1" ancora più raro è il fatto che sia funzionante. Al mondo ne esistono circa 50 esemplari ma per la maggior parte sono rotti. Ma su tutti resta il fascino del pensiero che da questo pugno di microchip sarebbe nato un colosso tecnologico.

Crisi e Imu, l’affare degli italiani si sposta all’estero La crisi economica da una parte, e l’applicazione dell’imposta municipale unica dall’altra, stanno spingendo una vasta schiera di proprietari immobiliari italiani a dirigere il proprio sguardo verso l’estero, dove le occasioni la vendita di una propria seconda casa, non mancano di certo. Stando a quanto rileva il sito internet gate-away.com, gli immobili italiani in vendita o in affitto sul mercato immobiliare estero sarebbero più che raddoppiati nel giro di appena un anno. In maniera ancor più puntuale, il portale rivela come i privati che hanno contattato il servizio per offrire il proprio immobile all’estero sono passati dai poco meno di 300 dei primi cinque mesi del 2011, agli 831 del 2012, con un incremento di 180 punti percentuali. Le richieste pervenute dalle agenzie immobiliari sono infine cresciute del 71,18%.

Roma, la capitale degli investimenti immobiliari Due studi di settore danno speranza per lo ’’stato di salute’’ della Capitale: nonostante anche il settore immobiliare risenta della crisi, Roma è la meta preferita per investimenti su abitazioni e alberghi ed è seconda solo a Milano per gli uffici. Questo è il dato che emerge dall’analisi del Sentiment e della sua traduzione grafica, il Fiups, che passa da un valore di 16,91 a 16,70 nei primi quattro mesi dell’anno. Il Sentiment del settore, curato da Sorgente Group e dall’Università degli Studi di Parma in collaborazione con Federimmobiliare, ha intervistato gli operatori per capire le loro aspettative: i prezzi delle case sono destinati a scendere, ma c’è ottimismo su alcuni strumenti di investimento, come i fondi immobiliari. Secondo il 15,69% degli intervistati, infatti, aumenterà la richiesta di fondi ordinari e di fondi speculativi (21,57%).

Case, i prezzi non mollano Gli unici affari con gli immobili si lasciano registrare nel mondo delle aste

di Cesare Giraldi

Incalza la crisi, ma per i prezzi delle case gli effetti si sentono poco, perché, da quanto risulta dagli ultimi dati Istat, nonostante il calo delle compravendite il mattone è rincarato, tra il 2008 e il 2011, guardando alla media annua, del 2,2%.

Con una conseguenza: le compravendite diventano sempre meno conve-

Hanno trascinato le quotazioni soprattutto gli immobili nuovi, messi sul mercato appena costruiti. Insomma i primi risultati del monitoraggio, ancora in fase di sperimentazione, condotto dall’Istat sul valore delle case acquistate dalla famiglie, hanno rilevato una notevole resistenza dei prezzi al metro quadrato nienti e gli unici affari riguardanti la casa si lasciano registrare nel mondo delle aste.

Hanno trascinato le quotazioni soprattutto gli immobili nuovi, messi sul mercato appena costruiti. Insomma i primi risultati del monitoraggio, ancora in fase di sperimentazione, condotto dall’Istat sul valore delle case acquistate dalla famiglie, hanno rilevato una notevole resistenza dei prezzi al metro quadrato. Finora, infatti, l’Istituto di statistica non aveva mai indagato sulla spesa sostenuta per l’acquisto più importante, la casa.

Ma, a parte le stime preliminari diffuse in questi giorni, dal prossimo autunno il termometro dell’Istat misurerà anche, con cadenza trimestrale, le quotazioni degli immobili residenziali, dando vita a un nuovo indice chiamato Hpi (House price index).

Comunque il rialzo del valore delle case resta sotto l’accelerata dell’inflazione che solo nell’ultimo anno, nella media del 2011, è salita al 2,8%. La prima pubblicazione sarà diffusa il 30 settembre e sarà così, spiega il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, «coperta un’area in cui obiettivamente eravamo un po’ deboli, un’area in cui altri soggetti hanno lavorato per tentare di fornire informazioni utili. Ora è venuto il momento di colmare la lacuna - aggiunge Giovannini - con un indice che prende le mosse da un progetto europeo accompagnato da un Regolamento Ue, in vigore dal prossimo ottobre».

Il piano di Bruxelles è scandito in tre fasi: entro quest’anno la produzione dell’indicatore sui prezzi delle abitazioni; per il 2014 la realizzazioni di un sistema completo di indice dedicati agli immobili residenziali; mentre al massimo nel 2017 si dovrebbe decidere se inserire o meno le rilevazioni sull’abitazione all’interno dell’inflazione. L’Istat sta lavorando al progetto ormai dal 2005 e in occasione del workshop "L’indice dei prezzi delle abitazioni primi risultati e prospettive" ha presentato alcune stime preliminari da cui inoltre è emerso come il rincaro sia dovuto alle case nuove, che hanno risentito di costi di realizzazione in sensibile aumento, basti pensare ai prezzi dei materiali di costruzione.

Al contrario negli ultimi tre anni, dal 2008 al 2011, le quotazioni delle abitazioni già esistenti hanno mostrato un trend piuttosto stazionario, anche se le oscillazioni non sono mancate.

Ristrutturazioni, bonus da capogiro Prorogato e aumentato l’incentivo, fino al 50%, con tetto massimo a 96mila euro Per chideve ristrutturare la propria casa ecco che arriva una buona notizia: il bonus fiscale previsto è stato non solo prorogato, ma anche aumentato. Sarà valido, infatti, fino alla fine di giugno 2013, mentre lo sgravio fiscale, che all’inizio era stato fissato al 36% sul totale dei costi dei lavori effettuati con un tetto massimo di 48.000 euro, adesso passa al 50% del totale dei costi, con un tetto massimo che arriva fino a 96.000 euro. Anche chi ha la necessità di riqualificare la propria casa, potrà farlo fino alla fine di giugno 2013, in quanto anche qui il decreto, che

garantisce un bonus fiscale a chi si impegna nella riqualificazione del proprio immobile, è stato prolungato fino all’anno prossimo. L’unico problema sta nel fatto che la detrazione passa dal 55% al 50%, con una modulazione del bonus in funzione dei lavori effettivi da realizzare in casa, fino ad un massimo di 100.000 euro suddivisibili in 10 anni. Ciò che non cambia, invece, è la modalità di rimborso prevista sempre in dilazione rateale di restituzione su 10 anni se il proprietario o l’affittuario ufficiale ha meno di 75 anni.

B.M

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Asteinfoappalti

Primo Piano

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Dismissioni immobiliari, l’ipotesi stuzzica il governo

Circa 20 milioni di euro in arrivo in Calabria e in Sicilia a sostegno dell’edilizia sociale abitativa

Il social housing riparte dal Sud Italia Con gli stanziamenti statali e regionali si realizzeranno numerosi alloggi destinati a locazioni permanenti di Cesare Giraldi

Mario Monti

Tra le tante leve attraverso le quali il governo tecnico guidato da Mario Monti sta cercando di recuperare risorse utili per perseguire la meta dell’obiettivo di pareggio di bilancio, vi è anche l’ottimizzazione del patrimonio pubblico immobiliare. Locuzione dietro la quale si cela la volontà di dismettere le proprietà ritenute “non utili” alla causa pubblica, liberando nel contempo dai costi gestionali le strutture amministrative, e consentendo un facile e immediato lucro sulle stesse.

Le dismissioni immobiliari da tempo sono ambite da molti enti o privati, poiché spesso si rivelano occasioni per invitanti affari di natura immobiliare.

Tecnicamente, la dismissione degli immobili pubblici è solo una “ipotesi”. Più pragmaticamente, la procedura di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico passerà attraverso la creazione di un fondo immobiliare, e l’attribuzione della gestione dello stesso a una sgr (società di gestione di risparmio), che su mandato dei ministeri competenti dovrà scegliere in che modo ottimizzare al meglio il fondo stesso. Logico pensare che una delle vie per ottimizzare il patrimonio sia proprio la dismissione definitiva. A tanto sta pensando anche il ministero della Difesa, che nei giorni scorsi ha predisposto il bando di selezione della sgr che gestirà un patrimonio immobiliare valutato ben oltre il miliardo di euro. Inizialmente, gli immobili da vendere si troveranno nella Capitale: se questa prima fase sperimentale avrà successo, le operazioni di dismissione dovrebbero coinvolgere tutte lealtre regioni italiane oltre al Lazio.

A.C.

La Calabria e la Sicilia guidano la classifica del social housing. Le due regioni meridionali, infatti, hanno sottoscritto un accordo quadro a sostegno dell’edilizia sociale a scopo abitativo con il ministero delle Infrastrutture. Per la regione Calabria, in particolare,saranno stanziati 21,7 milioni di euro per 306 alloggi di edilizia sociale. Nello specifico, il programma si compone, nella parte relativa alle proposte con finanziamento, di 12 interventi per complessivi 21.738.648 euro, di cui 16.674.943,31 euro di finanziamento statale a valere sui fondi attribuiti alla Regione Calabria, che prevedono la realizzazione di 306 alloggi di edilizia sociale (locazione permanente, vincolo di locazione a 25 anni, locazione con patto di futura vendita). La Regione partecipa con fondi propri con un cofinanziamento circa pari al 30% della somma assegnata. Il Programma contempla anche le procedure svolte in relazione ad altri programmi regionali di edilizia sociale già finanziati dalla

Il programma si compone di 12 interventi per complessivi 21.738.648 euro, di cui 16 milioni di euro di finanziamento statale a valere sui fondi attribuiti alla Regione Calabria, che prevedono la realizzazione di 306 alloggi di edilizia sociale

Regione Calabria con fondi propri e, di fatto, in fase operativa, tra cui rientrano il programma regionale per il recupero degli alloggi sociali di proprietà privata ubicati nei centri storici dei comuni ad alta tensione abitativa, il programma recupero urbano per alloggi a canone sostenibile e il bando di edilizia sociale.

Un investimento privato di 38 milioni per 405 alloggi sociali. Il programma prevede, inoltre, 16 interventi proposti senza richiesta di finanziamento. Per tali istanze è stata avviata una azione di coordinamento con le amministrazioni coinvolte che dovrà condurre alla definizione o variazione di atti di pianificazione territoriale tramite l’indizione di apposite conferenze di servizi. Tali in-

terventi renderanno disponibili 405 alloggi sociali, per i quali si stima un investimento di circa 38 milioni di euro di capitale privato.

Parallelamente alle misure intraprese dalla Calabria, un’altra iniziativa per la promozione dell’edilizia sociale è stata messa in campo dalla Sicilia, che ha stanziato in proposito 30 milioni di euro, ai quali se ne aggiungeranno circa 20 della Cassa Depositi e Prestiti. Attraverso l’acquisizione del valore degli immobili e l’effetto moltiplicatore che l’iniziativa avrà sul tessuto economico siciliano, saranno disponibili complessivamente di circa 80 milioni che, opportunamente investiti, potranno produrre fino a circa 800 unità immobiliari.

Nel primo semestre dell’anno si è superato il trend di produzione di energia solare di tutto il 2011

Fotovoltaico, numeri da record nel 2012 L’energia solare si conferma in fase di crescita e sviluppo nel nostro Paese.

Dall’inizio del 2012 a fine giugno la produzione di elettricità da fotovoltaico in Italia è stata esattamente identica a quella di tutto il 2011: 9,2 TWh, cioè 6,6% della produzione dei primi sei mesi che ammonta a 140,2 TWh. Rispetto alla domanda elettrica, che è stata di 160,8 TWh, il fotovoltaico copre il 5,7% (dati Terna al 30/6/2012 - Rapporto mensile sul sistema

elettrico - giugno 2012).

La produzione di energia fotovoltaica nel mese di giugno 2012 (2,05 TWh) è stata pressoché simile a quella del mese precedente e quasi il triplo di quella di giugno 2011.

Nel mese di giugno 2012 l’energia elettrica richiesta ha raggiunto i 27.324 GWh, in diminuzione dello 0,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

C.G

Un impianto fotovoltaico

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Notai

Autonomia controllata e maggiore sicurezza giuridica, entrano in vigore le norme del regolamento approvato dal Consiglio dell’Ue

Successioni transfrontaliere, svolta europea Per Tilman Götte, presidente del Cnue, «il nuovo testo chiarisce le regole applicabili in campo internazionale e protegge i diritti di cittadini e famiglie»

di Andrea Morrone

Tilman Gotte, presidente del Cnue

Il consiglio dei notariati dell’Unione europea (CNUE) accoglie con favore l’adozione avvenuta il 7 giugno 2012 da parte del Consiglio dell’Unione Europea del regolamento relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento ed all’esecuzione delle decisioni e degli atti pubblici in materia di successioni e alla creazione di un certificato successorio europeo. Il nuovo testo costituisce un considerevole progresso verso una maggiore sicurezza giuridica per le migliaia di famiglie in Europa che si debbono rapportare ad una successione internazionale. Per Tilman Götte, Presidente del Consiglio dei Notariati dell’Unione Europea, «il nuovo regolamento chiarisce le regole applicabili alle successioni internazionali e apporta una maggiore sicurezza giuridica ai cittadini e alle loro famiglie. Siamo lieti che sia stato mantenuto il principio di «autonomia controllata», il quale prevede che la legge applicabile alla successione sia quella del luogo di residenza abituale del defunto. Al contempo, si da ai cittadini la possibilità di prevedere la pianificazione della loro successione, scegliendo la loro legge nazionale. Accogliamo positivamente anche la creazione di un certificato successorio europeo, che costituirà la prova della qualità d’erede in tutti gli Stati membri e agevolerà considerevolmente

le pratiche degli aventi diritto». La sensibilizzazione del grande pubblico su questo nuovo strumento legislativo è ormai una priorità per i notai d’Europa.

A tal fine, essi sottolineano l’utilità del sito «Successions en Europe» (www.successions-europe.eu) il quale mette a disposizione dei cittadini delle informative sul diritto dei Paesi dell’Unione Europea nell’ambito successorio, e ciò in ben 23 lingue. Sono previsti degli aggiornamenti, grazie ai quali i cittadini europei troveranno delle informazioni sul nuovo regolamento nella lingua di loro scelta. Inoltre, i notai d’Europa si tengono a disposizione delle istituzioni europee per contribuire nella maggior misura possibile alle campagne d’informazioni che saranno intraprese per informare i cittadini europei sul nuovo strumento e sulle sue conseguenze sulla pianificazione e disciplina delle successioni. Al fine di rispettare l’ultima volontà dei defunti, i notai d’Europa desiderano sottolineare l’importanza di poter reperire agevolmente l’ultimo testamento redatto da una persona deceduta, e ciò sempre per quanto attiene all’ambito transfrontaliero. Per tale ragione, i Notai d’Europa appoggiano il progetto di interconnessione dei registri nazionali dei testamenti portato avanti da ARERT (Association du Réseau Européen des Registres de Testaments, www.arert.eu), che consente ad un notaio di interrogare un registro straniero attraverso il suo registro nazionale.

Aperto un comitato per organizzare la raccolta benefica

Notai a sostegno dell’Emilia Dopo il terremoto che ha sconvolto l’Emilia Romagna e la città di Mantova non si è fatta attendere la manifestazione di solidarietà da parte della categoria professionale dei notai. Il consiglio nazionale del Notariato, infatti, a seguito dei gravi episodi legati al sisma, ha attivato un’iniziativa benefica allo scopo di raccogliere fondi diretti ad accelerare la ripresa delle attività economiche, culturali e scientifiche delle popolazioni vittime dell’evento. Lo scorso 8 giugno è stato, pertanto, costituito il Comitato “Notai per l’Emilia Romagna”. Le somme raccolte verranno destinate ad una iniziativa specifica. Essa verrà definita non appena chiarite localmente le priorità e sarà nota l’entità delle somme raccolte.

Presso la Banca Nazionale del Lavoro è stato aperto un conto corrente sul quale potranno essere effettuati i versamenti con le coordinate coordinate Iban IT44 V010 0503 2000 0000 0010 343 specificando la causale “Erogazione liberale a favore del Comitato Notai per l’Emilia Romagna”.

Le esigenze della ricostruzione dopo il sisma rendono necessarie opere benefiche. Da questo e dal piano del governo per aiutare quelle zone può partire il rilancio dello sviluppo delle aree maggiormente condizionate dai danni fisici e morali dovuti alle ripetute scosse che da maggio tormentano la provincia di Modena soprattutto.

G.M

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Speciale Energia

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Dal geotermico alle biomasse, fino al fotovoltaico a concentrazione, ecco come vengono cambiati gli incentivi per le rinnovabili

Le novità del quinto Conto energia Mantenuto il premio per gli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto e per quelli uso di componenti europei

di Alessandro Greco

Dopo 9 mesi di attesa e a 2 mesi dall’approvazione dei decreti, il Quinto Conto Energia e il decreto per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche, (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas), ha ottenuto il via libero definitivo. I decreti, che definiscono il nuovo sistema di incentivi sulle fonti rinnovabili che producono energia elettrica, sono stati firmati dai ministri dello Sviluppo economico CorradoPassera,dell’AmbienteCorrado Clini e dell’Agricoltura Mario Catania. Nel comunicato diffuso dal ministero dello Sviluppo si legge che il nuovo regime permetterà di raggiungere e superare gli obiettivi europei delle energie rinnovabili attraverso una crescita virtuosa, basata su un sistema di incentivazione equilibrato e con forti ricadute sull’economia ita-

Per il gli impianti fotovoltaici vengono esentati dai registri gli impianti a concentrazione, quelli innovativi e quelli realizzati da Amministrazioni pubbliche, oltre a quelli in sostituzione di amianto fino a 50 KW. Sono esentati anche gli impianti tra 12 e 20 KW con una tariffa ridotta del 20%

liana tale da ridurre l’impatto sulle bollette di cittadini e imprese. Tuttavia, se per il Governo, il quinto Conto energia e l’altro decreto costituiscono un importante e necessario taglio delle spese, soprattutto per il settore del fotovoltaico, per le associazioni si tratta di un durissimo colpo a tutto il comparto, che potrebbe portare il Paese a perdere il “primato verde” raggiunto negli scorsi anni nella diffusione del fotovoltaico. Ora si sa ufficialmente la data di inizio dei decreti. Il quinto conto Energia entrerà in vigore 45 giorni dopo il superamento (previsto per fine settembre) della soglia di 6 miliardi di incentivi per il fotovoltaico, mentre per le altre rin-

novabili il nuovo sistema entrerà in vigore il primo gennaio 2013, anche se è previsto un periodo transitorio di 4 mesi. Unica eccezione, gli impianti realizzati su edifici pubblici e su aree delle amministrazioni pubbliche che entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2012 a cui si applicheranno ancora le tariffe del quarto Conto energia.

Come ha sottolineato anche il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, rispetto alla bozza iniziale, sono state accolte alcune proposte di modifica avanzate da associazioni, autorità per l’energia, conferenza unificata e richieste da specifiche mozioni parlamentari. In particolare il nuovo testo dei decreti prevede: un ampliamento del

budget di spesa, per un totale di 500 milioni di Euro annui, che significa aggiungere altri 10 miliardi di euro di spesa divisi in un arco di 20 anni e che corrispondono 200 milioni per il fotovoltaico e a 300 milioni per il non-fotovoltaico; una semplificazione delle procedure per l’iscrizione ai registri; l’innalzamento delle soglie di accesso ai registri per tutte le categorie rilevanti. Per gli impianti fotovoltaici vengono esentati dai registri gli impianti a concentrazione quelli innovativi e quelli realizzati da Amministrazioni pubbliche, oltre a quelli in sostituzione di amianto fino a 50 KW. Inoltre, sono esentati gli impianti tra 12 e 20 KW che richiedono una tariffa ridotta del 20%. Viene mantenuto il premio per gli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto e per quelli uso di componenti europei; sono stati incrementati gli incentivi per alcune tecnologie come geotermico innovativo, fotovoltaico a concentrazione e innovativo. È prevista una rimodulazione dei termini di pagamento dei certificati verdi ed è stata confermata la priorità di accesso al registro per gli impianti realizzati dalle aziende agricole. Il commento del senatore Francesco Ferrante, responsabile Pd per i cambiamenti climatici, però, rende bene l’idea della posizione di chi in questi mesi ha sostenuto dei cambiamenti delle bozze: «Questi decreti, anche se contengono singoli elementi positivi, erano nati male e si sono conclusi male. La verità è che questo governo ha deciso di non sostenere il settore delle rinnovabili abbandonandolo a metà strada: un pessimo segnale per lo sviluppo del paese».

Un investimento molto rilevante da 160 milioni di dollari

Eolico, Enel ci prova in Messico Enel Green Power mette in marcia il suo primo impianto eolico in Messico, Bii Nee Stipa II. L’impianto, che sfrutta l’eccellente risorsa eolica propria dell’Istmo di Tehuantepec (nello Stato messicano di Oaxaca) ha un fattore di producibilita’ potenziale di circa il 40%, riuscendo a produrre, a regime, piu’ di 250 milioni di chilowattora annui di energia “pulita”, evitando cosi’ l’emissione in atmosfera di oltre 100 mila tonnellate di CO2 all’anno. Con l’entrata in esercizio del nuovo impianto, EGP rafforza la sua presenza nel promettente mercato messicano delle rinnovabili, nel quale il gruppo ha fatto il suo ingresso nel 2007, nel settore idroelettrico.

Bee Nee Stipa II va infatti ad aggiungersi ai tre impianti idroelettrici che,

con una capacita’ installata totale di 53 MW, hanno prodotto nel 2011 oltre 230 milioni di chilowattora di energia “a zero emissioni”. Sviluppato e costruito da Gamesa – partner con una solida presenza nel mercato messicano – l’impianto e’ composto da 37 turbine eoliche Gamesa, da 2 MW ciascuna, per una capacita’ installata totale di 74 MW. L’investimento complessivo per la realizzazione di Bee Nee Stipa II ammonta a circa 160 milioni di dollari statunitensi. «Bii Nee Stipa II è il primo passo di Enel Green Power nella tecnologia eolica in Messico», ha affermato Francesco Starace, Ad di Enel Green Power.

C.C

Un parco eolico

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PANORAMICA SULLE ASTE DI LUGLIO

Poche sorprese a Londra Le vendite nella capitale britannica confermano il trend positivo per opere d’importanza museale

Le vendite serali londinesi di giugno confermano il trend positivo per opere di importanza museale. Da Sotheby’s il 19, nella vendita serale di arte moderna, Joan Mirò ottiene con il suo olio “Peinture (Étoile bleue”) del 1927 venduto per oltre 23,5 milioni di sterline il record mondiale per artista, mentre tra i ten top dell’asta serale di Christie’s del 20 ben tre posizioni sono occupare dal surrealista René Magritte, tra cui “Les jours gigantesques” del 1928, che contro una stima di 0,8-1,5 milioni di sterline, ne ha realizzate ben 7,2 milioni, aggiudicandosi il 2° prezzo più alto pagato per una sua opera, segno della grande vitalità dei principali maestri del surrealismo. Cresce l’attenzione internazionale verso uno dei grandi maestri italiani del primo Novecento, Giorgio Morandi: nella stessa vendita la sua delicata Natura morta

record mondiale all’asta, da Phillips de Pury il 28 top lot con “Irony of negro policeman” del 1981 venduto per 8,1 milioni di sterline, e in seconda posizione Olympics, realizzato nel 1984 in collaborazione con Andy Warhol, supera i 6,7 milioni di sterline. Continua a superare sé stesso Yves Klein: dopo “Fc1“ a maggio, il suo “Le rose du bleu“ (RE 22) del 1960, appartenente alla sua serie di "spugne in rilievo", supera i 23,5 milioni di sterline aggiudicandosi da Christie’s il 27 giugno il record mondiale per artista. Osannato dalla critica e dal mercato, ormai nei top ten delle aste internazionali, Glenn Brown, classe 1966, sfiora nella vendita Sotheby’s del 19 giugno, con il suo monumentale “The tragic conversion of Salvador Dalì (After John Martin”) del 1988, i 5,2 milioni di sterline, record mondiale per artista. Il 100% di venduto per la collezione Madoura di ceramiche di Pablo Picasso con un realizzo totale di oltre 8 milioni di sterline da Christie’s a Londra il 26 giugno.

Da Sotheby’s Joan Mirò ottiene con il suo olio “Peinture (Étoile bleue)“ del 1927 venduto per oltre 23,5 milioni di sterline, il record mondiale dell’artista

Osannato dalla critica e dal mercato l’inglese Glenn Brown, classe 1966, sfiora la cifra di 5,2 milioni di sterline

di Stefano Cosenz

LE BATTUTE IN ITALIA

Joan Mirò, ''Peinture (Étoile bleue)'', 1927

del 1920 è venduta per 1.385.250 sterline, record mondiale per l’artista.

Ugualmente per l’arte post war e contemporanea, risultati estremamente soddisfacenti a giugno. Continua a

correre J. M. Basquiat: da Sotheby’s il 26 top lot con “Warrior“ del 1982, venduto per oltre 5.5 milioni di sterline, da Christie’s il 27 un suo “Untitled” del 1981 supera i 12,9 milioni di sterline,

A Sarzana si è tenuto un importante appuntamento seguito da molti collezionisti

Armi antiche e armature Il 2 e 3 giugno a Sarzana si è tenuta un’importante vendita di armi antiche e armature, con partecipazione di collezionisti italiani e stranieri, da parte di Czerny’s (1,6 milioni di fatturato, 80% di venduto) che ha messo all’incanto rari elmi italiani e francesi. Importanti pistole e fucili a ruota, numerose armi da fuoco appartenute a membri di famiglie reali o aristocratiche, una collezione privata di rari pugnali orientali, circa 80 spade e sciabole militari, e circa 10 paia di pistole da duello in cassetta di Le Page, Lebeda, Devisme, Contriner e Thomas Lloyd. Tra i lotti più significativi, una Daga della

marina (base 3.500 euro, realizzo 12.500), un rarissimo elmo (base 6.000, realizzo 15.000), un paio di pistole a mulinello di Devisme appartenute a un principe arabo (base 30.000, realizzo 32.000), un’importante pistola da generale di Mikhail Gruntov (base e realizzo 32.000), importante shamshir con montatura in oro (base e realizzo 25.000), Pesh-kabz con impugnatura in cristallo di rocca (base 2.500, realizzo 9.500), eccezionale fucile a pietra focale d’importanza storica.

S. C.

Una Daga della marina, raro elmo

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PANORAMICA SULLE PROSSIME ASTE

Aspettando l’autunno Attesa a Londra per il 3 settembre per una battuta da 150 lotti IL CALENDARIO DEL MESE

di Stefano Cosenz

In attesa dei primi grandi appuntamenti a Londra di metà ottobre di arte post war e contemporanea, un’interessante vendita si terrà nella capitale inglese. L’asta si terrà il 3 settembre e comprenderà 150 lotti costituiti da dipinti, poster, mappe topografiche ed abiti indossati da personaggi iconici della storia londinese. Tra questi, un esemplare originale del “Routemaster bus“ a due piani entrato nella storia britannica nel 1966 e stimato 20-30 mila sterline. Tra i dipinti più prestigiosi cheriprendonopaesaggidellacapitaleinglese, si segnala un olio di Edward Seago, artista del ‘900, “The quadriga, Hyde Park corner“, stimato 80-20 mila sterline e un olio di John Atkinson Grim-

Tra i vintage poster una litografia a colori a tiratura limitata di Simon Patterson del 1992, “The great bear“, raffigurante la mappa della metro londinese

Davis Shepard, ''Terminal 2 Heathrow'', olio della seconda metà del XX secolo

shaw del 1882, “St Paul’s cathedral, from the river Thames“, con stima 150-200 mila sterline. A stima più contenuta, 3-5 mila sterline, un olio della seconda metà del XX secolo di Davis Shepard, “Terminal 2, Heathrow“. Tra i vintage poster si segnala una litografia a colori a tiratura limitata di Simon Patterson del 1992, the “Great bear“, raffigurante la mappa della metropolitana londinese nella quale i nomi delle stazioni sono stati sostituiti con nomi di celebrità, scienziati, santi, filosofi, esploratori e perfino calciatori, stima 14-18 mila sterline, e una litografia a colori del 1930 di Norman Wilkinson, “London by Lms, the house of Parliament“, un esemplare

originale che pubblicizzava il viaggio a Londra per ferrovia, stima 3-5 mila sterline. Nel settore delle memorabilia, un’insegna originale del 1965 "The London Inn", che risale all’epoca delle diligenze quando era comune pratica per una locanda indicare alla vettura la destinazione della chiamata, stima 500-800 sterline. Tra le vedute topografiche, un’interessante lotto per gli appassionati di architettura: “A proposal for a Thames tunnel“ del 1876, olio di A.M. Brown, rappresenta una delle tante proposte che la City corporation prese in considerazione per un progetto che diede i natali al Tower Bridge (stima 2 - 4 mila sterline).

NOMISMA, IL BAROMETRO DI GIUGNO

Le battute negli Usa Le vendite di Christie’s e Sotheby’s a New York del 6 giugno confermano una sostanziale tenuta del mercato dei dipinti antichi rispetto alle aste di maggio, non registrando ancora risultati eclatanti, ma comprovando l’attenzione del collezionismo verso la qualità, come segnala il progressivo aumento dei punti di performance di mercato. Nell’asta di Sotheby’s il risultato più inatteso è per un olio su tavola di Niccolò Antonio Colantonio, “Blessed Leonard of Assisi“, con la migliore performance della seduta (24,73)

Meeting art Importante vendita di arte moderna e contemporanea: Aereo, 2008, olio su canapa (telone di copertura di vagone ferroviario) (80x140 cm) di Luca Pignatelli, tra gli artisti italiani emergenti più richiesti anche all’estero, base d’asta 15 mila euro, stima 25-30 mila euro; Ready, Willing & Able (l’istruttore), 2006, olio su tela (150x200 cm) di Marco Cingolani, base 6 mila euro; stima 15-20 mila euro; Clockwise, 1999, olio su tela circolare (diametro 120,5 cm) di Piero Dorazio, base 20 mila euro, stima 36-40 mila euro.

Vercelli, 15-16-22-23-29-30 settembre Info: www.meetingart.it Bonhams Auto d’epoca: una rarissima Mercedes Benz 26/12/80 "S" Type sports tourer del 1928 recentemente scoperta, tra le più lussuose auto dell’epoca, custodita dagli eredi del proprietario originale per decadi, mai restaurata, con la sua vernice originale grigio scuro, ha stima 1,5 milioni di sterline.

Goodwood, 15 settembre Info: www.bonhams.com Swann galleries Stampe e disegni del 19° e 20° secolo: “Ideas for sculpture, family group di Henry Moore", stima 15-20 mila dollari; "Femme au chapeau a fleurs", 1962 di Pablo Picasso, stima 40 - 60 mila dollari.

Copenaghen, 17-27 settembre Info: www.swanngalleries.co Dorotheum Arte tribale (24 settembre): importante e raro pugnale appartenuto a un principe di Bali in argento dorato, avoriocon106zaffiri, rubini,tormaline e altre gemme e con manico raffigurante il demone "Rakshasa", stima 6-8 mila euro. Jugendstil - Art nouveau (25 settembre): vaso in vetro ed argento decorato del 1900 di Lötz Witve stima 1.600-2.000 euro.Tappeti e tessili (26 settembre): tessuto ricamato cinese della Dinastia Qing, 18° secolo, 68x103 cm, stima 1.800 -2.600 euro.

Vienna, 24-25-26 settembre Info: www.dorotheum.com

fonte Monitor aste di Nomisma-Lum Il sole 24 ore

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ARGOMENTI

(Ri)fondazioni d’arte Anche l’Italia scopre, seppur in ritardo, un nuovo modo di gestire il contemporaneo di Giorgia Calò

È tutta colpa delle istituzioni se nascono fondazioni come funghi. L’Italia arriva tardi al giro di boa, dato che da alcuni anni in Europa, e prima ancora negli Stati Uniti, la fondazione è àncora di salvezza nel mare della burocrazia e dei tagli statali.

L’ampia diffusione delle fondazioni negli ultimi anni va quindi analizzata in rapporto alla profonda crisi delle istituzioni che amministrano il patrimonio artistico, nonché alla formulazione di nuovi protocolli gestionali. Oltre alle istituzioni museali, alle

L’ampia diffusione degli enti negli ultimi anni va analizzata in rapporto alla profonda crisi delle istituzioni che amministrano il patrimonio artistico collezioni, alle associazioni “no profit” e alle gallerie private, nel panorama artistico contemporaneo si posizionano anche le fondazioni che sembrano essere le più capaci nell ruolo di promotrici culturali, sia per le risorse di cui dispongono, sia per la libertà d’azione.

Se il settore delle fondazioni in Italia non può essere ancora paragonato a quello degli Stati Uniti, della Gran Bretagna o della Francia, il fenomeno dilagante, sviluppatosi soprattutto degli ultimi decenni, ci permette comunque di parlarne.

Diverse le motivazioni che determinano

la costituzione di una fondazione: le classiche, nate per iniziativa o in onore di un artista, raccolgono un nucleo delle sue opere documentandone l’intera ricerca attraverso un lavoro scientifico di archivio. Fra queste non mancano quelle fondazioni – come la Arnaldo Pomodoro, la Mario Merz e la Baruchello, ad esempio – nate per condividere le collezioni d’arte con il pubblico grazie a progetti specifici.

Ci sono poi artisti che rispondono all’esigenza di promuovere arte contemporanea con la creazione di nuovi spazi e progetti innovativi. Un esempio è "Cittadellarte" fondazione Pistoletto, istituita nel 1998 come attuazione concreta del manifesto progetto arte di Michelangelo Pistoletto. Cittadellarte, che ha sede a Biella in un’ex manifattura laniera del XIX secolo, è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale, riconosciuta e convenzionata dalla regione Piemonte.

La fondazione è un grande laboratorio, un luogo in cui convergono molteplici idee e progetti, dove l’intervento artistico si pone al servizio di ogni settore della società, dall’educazione alla politica, dalla comunicazione alla moda. Un altro caso del tutto particolare è la fondazione Hangar Bicocca: come spiega il curatore Andrea Lissoni «l’edificio si pone come luogo d’eccellenza per l’arte contemporanea, di respiro internazionale ma anche come polo di conoscenza e formazione rivolti a un pubblico italiano e straniero».

Se la fondazione Bicocca, nata nel 2008, è una delle più giovani grazie al processo di ristrutturazione che l’ha vista inaugurare ad aprile una serie di nuovi servizi, ha oltre un secolo di vita la fondazione veneta Bevilacqua La Masa, nata per volontà di Felicita Bevilacqua, vedova del generale garibaldino Giuseppe La Masa.

La fondazione, sotto la direzione di Ange-

la Vettese, svolge attività di promozione di giovani artisti del territorio nel Triveneto con mostre personali e collettive, residenze e atelier. Spostandoci a Napoli va ricordato anche un altro caso di fondazione, nata questa volta dalla determinazione di un gallerista. Si tratta della fondazione Morra costituita nel 1992 da Giuseppe Morra in seguito all’attività quasi trentennale della sua galleria partenopea. La fondazione, inserita nel 2001 nell’albo regionale, pone alla base della sua attività finalità sociali che vedono nella promozione culturale un modo per ri-

valutare le aree a forte degrado sociale.

Uno scopo che ritroviamo anche nell’attività dell’artista mecenate messinese Antonio Presti, che nel 1987 ha creato la sua omonima fondazione con cui porta avanti in Sicilia un discorso sull’opera d’arte totale, in cui interagiscono arte visiva, scultura, fotografia e poesia.

«Il tutto nasce – spiega Presti – da un sacrificio che con risorse personali e senza contributi pubblici, mi ha dato la possibilità di realizzare tutti gli eventi della fondazione che portiamo avanti con passione ormai da parecchi anni».

John Constable battuto da Christie’s La stagione 2011-2012 del mercato internazionale dell’arte trova la sua degna conclusione agli inizi di luglio con le grandi vendite londinesi di antichi dipinti e disegni e pregevoli oggetti di arredo e arte decorativa. Ancora un volta le opere più belle e rare hanno risposto alle aspettative, serbando sorprese superiori a volte a quelle offerte dall’arte contemporanea. L’atteso top lot della vendita di Christie’s del 3 luglio di Old master si conferma l’ultimo capolavoro ancora in mani private di John Constable, “The lock“ del 1824 (gli altri sono al National gallery di Londra): questo splendido paesaggio che nel 1990 venne acquistato all’asta per 10,8 milioni di sterline, ora raggiunge i 22,4 milioni di sterline. (S. C.)

Lorenzo Giusti alla guida del Man di Nuoro Il concorso per la direzione del Man, il museo di arte contemporanea di Nuoro, vede in vetta Lorenzo Giusti. Il curriculum del critico e curatore è impeccabile: studia a Firenze, Siena, Parigi e New York, sino a conseguire il dottorato di ricerca in Storia della critica d’arte, lavora per il Centro strozzina di palazzo Strozzi, è collaboratore di Arte e critica e autore di monografie e saggi. È stato direttore Ex3, centro di arte contemporanea fiorentino. A succedere a Cristina Cullo sarà quindi il brillante trentacinquenne. Il successore della Collu, chiamata a dirigere il Mart di Rovereto, non vede l’ora di cominciare. «Sono entusiasta – dice – perché sono chiamato a dirigere un museo importante che ha un ruolo rilevante nel contesto nazionale». (G. B.)

Calvesi: «I bozzetti ritrovati non sono di Caravaggio»

La fondazione Trussardi a Milano

«Le opere che si vorrebero attribuire al Caravaggio giovane sono disegni preparatori del pittore Simone Peterzano dal quale Caravaggio studiò dal 1584 al 1588. L’attribuzione al Merisi è sbagliata. È una sciocchezza». Lo afferma, senza esitazioni, lo storico dell’arte Maurizio Calvesi intervenendo nella vicenda dell’èquipe guidata da Bernardelli Curuz e Conconi Fedrigolli che affermano siano da attribuire al Caravaggio cento disegni ritrovati appunto nel fondo del pittore manierista Simone Peterzano custodito nel castello Sforzesco di Milano. Calvesi, che proprio a quel fondo ha dedicato un’attenta analisi, aggiunge che le cose «che i due studiosi, che francamente non conosco, fanno vedere non sono opere del Caravaggio. Anche tanti altri studiosi ne sono convinti. Molti di quei disegni sono dei

Gli annunci integrali con eventuali perizie sono consultabili sul sito www.astepress.it

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15 L’ANGOLO DEL COLLEZIONISTA

Pandolfini chiude il primo semestre in crescita Le vendite tenute da Pandolfini casa d’aste nel corso del primo semestre 2012 hanno totalizzato un risultato superiore ai 5 milioni e 400 mila euro, in crescita del 9.1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In notevole aumento i compratori stranieri sia europei che orientali che guardano con tutta probabilità al mercato italiano come un’opportunità in un momento di particolare crisi dell’economia interna. Ottimi risultati sono stati ottenuti dal dipartimento dei Dipinti e sculture antiche con percentuali di venduto superiori all’80% e alcuni risultati di livello internazionale. Questi esiti confermano che proponendo opere di qualità a stime conservative i risultati di vendita possono risultare molto migliori delle previsioni, mentre non c’è più spazio alcuno per opere di qualità medio bassa se proposte con stime speculative. (G. B.)

Vacanze da sogno con un’asta online Che le aste non sono solo di quadri, gioielli o mobili milionari è cosa nota a tutti. Da qualche anno a questa parte ha preso piede in Italia una tendenza ampiamente affermata all’estero: le aste per le vacanze. Niente più agenzie di viaggi, del resto già in fallimento da un pezzo, ma solo colpi di mouse per vincere la propria vacanza da sogno. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche: da vacanze sulla Penisola fino al Sol Levante, pacchetti che vendono solo il viaggio di andata e ritorno e altri che offrono anche il soggiorno nel posto scelto. Comodo, certo, ma bisogna fare attenzione a non prenderci troppo la mano e vincere, felici, un viaggio che altrimenti, con mezzi più tradizionali, sarebbe costato meno. Ecco qualche sito: www.astevacanze.it e l’immancabile ebay.it. (F. A.)

DIZIONARIO GIURIDICO DELL’ARTE La guida al diritto per il mondo artistico nel libro di Silvia Segnalini edito da Skira

La copertina del volume

La normativa in tribunale

Commercio di cose d’arte Di cosa si tratta: dei principali adempimenti burocratici cui è tenuto chi vuol aparire e condurre una galleria d’arte moderna o contemporanea, una galleria antiquaria, una casa d’aste o una libreria antiquaria, nel caso in cui nella medesima si eserciti il commercio di alcune particolari categorie di cose, individuate in dettaglio dalla norma.

La lista è piuttosto lunga, e individua con un duplice criterio (di antichità e valore) tutta una serie di oggetti d’arte e di collezionismo. Solo per esemplificare, in tale lista troviamo: incunaboli e manoscritti, comprese carte geografiche e gli spartiti musicali, isolati o in collezione, a prescindere dal loro valore; reperti archeologici aventi più di cento anni e una particolare provenienza,

Antonino Martino il “latin lover” dell’arte Ginecologo, ha un rapporto viscerale con le opere: «Seguo sempre l’istinto, non mi limito alle mode» di Ornella Mazzola

“Chiamale se vuoi, emozioni”, cantava Lucio Battisti nella sua celebre canzone.

Possono avere un impatto improvviso e travolgente le emozioni suscitate da una persona, una musica, un luogo, ma anche un oggetto: così nel 1990, nel retrobottega caotico e impolverato di un rigat-

«Ontani, artista carismatico e mio grande amico, rappresenta uno dei rari casi in cui il contatto diretto con l’autore, di solito a rischio, arricchisce il rapporto con l’opera» tiere, un cavallino arancione di Mario Schifano, del 1970, letteralmente ha folgorato un giovane medico che prima di allora all’arte non si era mai avvicinato. Antonino Martino, collezionista incallito fin da ragazzino, ha fatto da quel giorno un salto di qualità. Dopo i francobolli, le figurine Panini, i poster, gli orologi, i piccoli oggetti di antiquariato, ecco la passione fatale per l’arte contemporanea, che davvero lo divorerà come una febbre, segnando profondamente la sua vita. Ce lo accenna in una chiacchierata a casa sua, nel quartiere Prati, una sorta di piccolo Vittoriale in cui la penombra è prevalente e le opere si

susseguono fitte alle pareti, rivelando quello che il padrone di casa stesso definisce il suo horror vacui. L’innamoramento per l’arte gli è costato il matrimonio, perché un interesse così coinvolgente o si condivide o, inevitabilmente, divide.

Autodidatta curioso e assetato di conoscere, Antonino percorre il suo iter di collezionista con foga bulimica: parte da Toti Scialoja,AntonioCorpora,GiovanniStradone, per arrivare a una svolta con Alighiero Boetti e, soprattutto, Luigi Ontani, la cui presenza tra foto e opere si avverte particolarmente nel salotto. «Ontani, artista carismatico e mio grande amico, rappresenta uno dei rari casi in cui il contatto diretto con l’autore, di solito a rischio per mancanza di empatia, arricchisce il rapporto con l’opera», dice il padrone di casa. Martino rivendica proprio questa empatia, questa attrazione istintiva come unica molla legittima del collezionare, al di là delle mode e dei condizionamenti da parte dei galleristi. Fiero di aver acquistato, in assoluta controtendenza, opere di artisti dimenticati come Stefano Di Stasio e Felice Levini. Qui si arriva al nodo cruciale della riflessione che gli sta tanto a cuore, quella sulla natura del collezionismo contemporaneo. «Il collezionista ha la bramosia del cacciatore, è curioso, cerca l’immortalità possedendo la bellezza – dichiara – Come diceva Freud, è la controfigura di Don Giovanni». Martino si autodefinisce infatti un «collezionista passionale, un latin lover di opere d’arte», che segue l’istinto e avverte il bisogno di vivere fisicamente immerso nella sua collezione, completamente diverso dalla tipologia emergente di «collezionista accumulatore e imprenditore che colleziona investimenti e sicurezza e ha un rapporto distaccato con i suoi acquisti».

qualunque ne sia il valore; quadri e pitture, su qualsiasi supporto e materiale aventi più di cinquant’anni e non apaprtenenti all’autore, di valore pari o superiore a 139,794 euro; fotografie, film e relativi negativi, aventi più di cinquant’anni e non appartenenti all’autore, di valore pari o superiore a 13,979,50 euro; libri aventi più di cento anni, isolati o in collezione, di valore pari o superiore a 46,598 euro; altri oggetti di antiquariato, non meglio identificati, aventi più di cinquant’anni, e così via.

Si tratta delle stesse categoorie di cose per l’esportazione delle quali dall’Unione europea è richiesto non solo l’attestato di libera circolazione, ma anche una licenza d’esportazione che nel nostro Paese ha validità per sei mesi.

S. S.

Antonino Martino (foto Manuela Giusto)

Gli annunci integrali con eventuali perizie sono consultabili sul sito www.astepress.it

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Luglio 2012

18

TRIBUNALE DI MILANO -Sezione 2ª Civile Fallimentare - 2°piano

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20

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Luglio 2012

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LATINA

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Ministero dell’Interno

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Residenziali

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Luglio 2012

23

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Luglio 2012

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Luglio 2012

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SANTA MARIA CAPUA VETERE

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TEMPIO PAUSANIA

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TORINO

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Luglio 2012

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TORRE ANNUNZIATA

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