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il Corriere dei due mari Catanzaro - Lamezia Terme - Soverato
Anno 2 nr. 09
Marzo 2009
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Donne: risorse, diritti e prospettive in Calabria Lontane dai riflettori anche quando svolgono ruoli e funzioni di vertice
di Antonia Lanucara L’8 marzo 2009 coincide nel nostro Paese con gli stessi anni di Rita Levi Montalcini, la quale lavora ancora assiduamente e ci dice che il suo cervello funziona come quando era ragazza. Dice ancora la Rita che lei è solidale con le giovani donne del Continente africano che hanno un bisogno disperato di aiuto dall’Europa e dal mondo occidentale evoluto. Lei, coetanea di quel grande 8 marzo di cento anni fa nel quale morirono per un incendio moltissime donne, ritiene che servono meccanismi e trasformazioni radicali da attuare nel mondo occidentale per rendere poi all’Africa il “mal tolto”. Anche in Calabria in questi ultimi cento anni le donne nelle varie fasi hanno avuto l’opportunità di studiare ed in questo fine secolo ed inizio del terzo millennio, è dato confermato, che spesso hanno superato il genere maschile ottenendo voti alti e tempi sicuramente più brevi per raggiungere gli agognati diplomi e lauree. Noi pochissime donne che a vario titolo stiamo nelle istituzioni, sappiamo che la povertà delle donne calabresi è davvero un punto da mettere al centro della proposta politica istituzionale. Serve sicuramente un patto che sappia mettere assieme non solo volontà “parlate”, ma praticate in maniera solenne e fatte proprie dai Partiti, dai Sindacati, dall’Associazionismo solidale e dalle donne impegnate in Calabria a qualunque titolo. Questo 8 marzo a me dice che c’è una realtà femminile che è assai più pronta di quella maschile, ma ovviamente questo è noto ai calabresi di buona volontà. Occorre in questa crisi una vera volontà di cambiamento? segue a pag.2
L’altra metà del cielo Così, con questa sintesi perfetta, il "Grande Timoniere" Mao Tze-tung usava definire la donna. Non si trattava di un semplice slogan politico, ma era una definizione decisamente compiuta e realistica. Le donne viste come l’altra parte del cielo; come un universo a sé stante, che viaggia in parallelo con quello degli uomini ed ambedue stanno attorno alla terra e si mescolano ad essa. Solo apparentemente l’universo femminile è lontano, inspiegabile, inconoscibile nelle sue forme, nei suoi limiti, nelle sue risorse; è un universo misterioso e attraente insieme, esaltante e capace di intimorire. Non a caso tutte le cul-
ture hanno plasmato la propria immagine della donna, ne hanno definito significati, ruoli, compiti, spazi di movimento e d’azione. Amate, odiate, temute, cercate, allontanate, demonizzate, mitizzate, denigrate, venerate, usate, disprezzate, invocate, le donne sono spiriti eletti, dotate di una capacità unica di sentire e vivere la vita. Una società che non ha il buon senso di riconoscere e valorizzare il ruolo della donna, è una società destinata a soccombere tra il degrado e la corruzione. La Calabria, purtroppo, si trova in questa condizione. Franco Arcidiaco
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Giunta regionale a sostegno delle povertà. Occorre trovare indicatori solidali e trasparenti, come quelli individuati nel Lazio dall’Assessore al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche giovanili che hanno destinato, per sostenere un reddito minimo garantito, assegnidi 530 euro mensili. Servono dei cambiamenti per poter affrontare un piano regionale per la sicurezza della vita di donne, bambini e diversamente abili. Le donne calabresi sono pronte a fornire alla politica partitica gli elementi di un modello di vita saggiamente alternativo, elaborando modelli culturali nuovi che sappiano partire dall’intelligenza del genere femminile coniugandola a quella maschile. Il principio
fondamentale del pensiero delle donne ci riporta agli elementi costitutivi della natura: dunque non violenza, lotta agli abusi e ad un modello di vita nel quale la ‘ndrangheta non la faccia da padrone assoluto nella nostra Calabria. Un altro punto attenzionato dalle donne in questa crisi è quello che impone una modifica nella struttura dei consumi. Dobbiamo, dunque, in questo 8 marzo che si è concluso, immettere i termini nuovi scaturiti dalla cultura del genere femminile: penso al termine femminicidio, che distingue l’omicidio perché con esso si intende porre una causa di morte per mano maschile;cosìcomeiltermineecofemminismo, con il quale si auspica una nuova eti-
ca:solidarietà,coscienzauniversale,economia sostenibile, energie alternative e modelli di vita ecocompatibili in cui le relazioni umane possano prevalere sulle attuali gerarchie di potere sessista, classista ed antropocentrico. Cambiare si può, anche in Calabria, solo quando gli egoismi fanno posto ad una rinnovata cultura che è fonte di un principio di innovazione profonda. Sicuramente, in Calabria, il mondo maschile dominante non la pensa come le donne e sicuramente non la pensa come me.
.: dalla prima Le donne con cui mi sono confrontata, dalle scuole medie per andare più in su, Università, mondo della cultura, della scienza, delle professioni, stanno comprendendo che non ci sono ancora le sponde adeguate per raccogliere il loro grido di “povertà “. Stiano più attenti i Partiti calabresi che intenderanno poi chiedere i voti alle donne. Non è il caso di ripeterci le cose note, come una giaculatoria. Io penso che uno dei punti che abbiamo già affrontato nel Convegno tenutosi il 4 marzo nelle Sala Giuditta Levato, promosso dalla Commissione che presiedo, ha già individuato qualche sbocco rapido e concreto rispetto all’intervento, pari a 120 milioni di euro, già definito dalla
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Antonia Lanucara Presidente della Commissione Reg.le Pari Opportunità
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Agenda
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Agenda Carabinieri 112
Vigili del fuoco 115
:: CATANZARO Pronto intervento 112 Via Niccoloso Da Recco tel: 0961 360210
:: CATANZARO Comando Provinciale Via Vinicio tel: 0961 531911 Dipartimento Dei Vigili Del Fuoco Via Vinicio, 11 tel: 0961 771360 Dipartimento Dei Vigili Del Fuoco Viale Seminara tel:0961 717511
Stazione Bellamena Via Paglia Francesco tel: 0961 725195 Stazione di Gagliano Viale Campanella Tommaso tel: 0961 770089 Sezione Polizia Giudiziaria Via Paglia Francesco tel: 0961 726958 Via Paparo Gianfrancesco tel: 0961 726956 Via Acri Francesco, 2 tel: 0961 722004 :: SOVERATO Piazza Renato 40, 1 tel: 0967 112 - 0967 21458 0967 21766 - 0967 537300 :: LAMEZIA TERME Caserma Piazza Italia, 4 tel: 0968 411277 Comando Compagnia Via S. Ten. Notaro tel: 0968 287600 - 201681 - 21010 Stazione Lamezia Terme Via Provinciale - tel: 0968 436714 Stazione Lamezia Terme Scalo-caserma Piazza Italia, 4 tel: 0968 51036
Guardia di Finanza 117 :: CATANZARO Comando Compagnia Centralino Via Corace, 22 tel: 0961 31221 Reparto T.l.a. Calabria Ufficio Amministrazione Centralino Via Giuseppe, 4 - tel: 0961 727695 Uffici Giudiziari Sezione Polizia Giudiziaria Piazza Giacomo tel: 0961 792577 - 0961 792641 :: SOVERATO Comando Tenenza Centralino Via Fratelli, 26 - tel: 0967 21459 :: LAMEZIA TERME Comando Compagnia Centralino Via Progresso tel: 0968 442261 Squadra Aeroportuale-squadra Operativa Stanziale Via Aeroporto tel: 0968 51713 tel: 0968 51107 tel: 0968 53708 Compagnia Pronto Impiego Via Progresso - tel: 0968 22765
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Farmacie
:: SOVERATO Localita’ Caldarello tel: 0967 22186 :: LAMEZIA TERME Dipartimento Dei Vigili Del Fuoco Del Soccorso pubblico Via Aeroporto, 1 - tel: 0968 51777 Via Caronte - tel: 0968 436768
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Cosa significa essere donna oggi nella nostra società? La sua posizione e la sua identità sono ben definiti? Ma soprattutto, qual è la considerazione della componente femminile in una realtà in cui i propri diritti sono spesso diventati, nel corso del tempo, una conquista più che un fatto acquisito? Certamente il riconoscimento del valore, non solo domestico ma professionale della donna non è più un mistero, fatto questo estremamente positivo che testimonia un notevole, anche se tardivo, passo avanti in termini di civiltà del
Angela Napoli e il rapporto tra donna e società nostro vivere civile. E’ anche vero, però, che le situazioni di isolamento ed estraneità della donna per quanto riguarda lo svolgimento di certi ruoli (ad esempio politico), sono ancora, purtroppo, una realtà. Il Corriere dei due mari, in questo numero coincidente con la ricorrenza dell’8 marzo,
On. Angela Napoli Membro della Commissione Parlamentare Giustizia ed Antimafia
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s’interroga sull’argomento "donna" attraverso una serie di confronti con auterevoli esponenti del mondo femminile, al fine di rendere il giusto valore al notevole contributo che ella, assieme all’uomo, genera nelle dinamiche sociali. Un obiettivo che diviene fondamentale soprattutto in
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una prospettiva futura di sviluppo sempre maggiore del suo radicamento globale nella società. Opportuno, in quest’ottica, che si cerchi di valutare e rendere merito in maniera del tutto paritaria la capacità femminile rispetto a quella maschile di emergere ed offrire, sulla base delle diversità naturali di approccio ai vari problemi, importanti valori da entrambe le parti. L’On. Angela Napoli, deputato di An eletto in Calabria e membro della Commissione Parlamentare Giustizia ed Antimafia ci offre la propria visione su questa tematica di fondamentale
Pianeta Donna Intervista esclusiva a cura di Città del Sole Edizione per il Corriere dei due mari
"Occorre una nuova politica per mettere in campo la risorsa donna" importanza per lo sviluppo della nostra società. La donna, attualmente, ha molte più possibilità di dimostrare quanto vale rispetto al passato. Tuttavia la presenza femminile nelle posizioni di vertice della società è ancora minoritaria in confronto all’uomo. Per quali ragioni, secondo lei? Si tratta di un’evoluzione storica da completare o esistono ancora, soprattutto in Calabria e nel Meridione, pregiudizi mentali che ostacolano questa ascesa? "La presenza femminile - spiega - in politica ed a livello dirigenziale è decisamente ancora ridotta, pur se vanno ricordate le opportunità che nel corso degli anni sono state create. Nel Mezzogiorno d’Italia, ma in particolare
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nella nostra Calabria, stenta ad essere riconosciuto il ruolo delle donna; prevale la cultura maschilista e spesso le tante conclamate "pari opportunità tra uomo e donna" rimangono solo scritte nella Carta Costituzionale e nelle leggi. La mancanza di adeguati servizi, la carenza occupazionale, che nella nostra Regione non può non gravare, in particolare, sulla donna, impediscono di fatto di attuare scelte opportune e contribuiscono a relegare, per lo più, la donna agli impegni familiari, o, comunque, non la incoraggiano ad espletare il proprio ruolo anche nella società. Sicuramente non va sottaciuta la permanenza dei pregiudizi, riscontrabili a volte anche nelle stesse donne, pur se obiettivamente appaiono notevol-
mente diminuiti, almeno negli anni trascorsi, da quando personalmente ho iniziato a svolgere l’attività politica". Proprio sulla base della sua esperienza personale, una donna, per raggiungere traguardi importanti ed obiettivi ambiziosi quali difficoltà deve affrontare e superare? Quali sono i maggiori problemi ad affermarsi rispetto all’uomo? "La donna deve, innanzitutto, saper dimostrare di essere più brava dell’uomo, conquistando fiducia e stima in se stessa e da parte degli altri; non deve scoraggiarsi o demordere di fronte agli ostacoli che le vengono frapposti. L’uomo rimane ancora il più favorito, special modo in campo politico e gode normalmente di mag-
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giori disponibilità di tempo ed economiche. E’ difficilissimo che un uomo ceda il proprio posto alla donna. Inoltre, la donna difficilmente cade in compromessi, difficilmente si lancia corrompere, per raggiungere determinate posizioni! Tutto ciò non può che penalizzarla!" Con quale tipi di riflessione possiamo trasmettere il messaggio che la donna rappresenta una risorsa fondamentale in ogni settore della società? "Intanto ricordando le numerose donne che, in passato, hanno saputo scrivere pagine importanti per la storia d’Italia. Richiamando, poi, la capacità delle donne meridionali, le quali, pur vivendo in territori non facili, hanno saputo mantenere saldi i valori necessari per la crescita della società. D’altra parte, credo debba essere l’essenza stessa della donna, ad imporla quale risorsa, considerando il ruolo che ha saputo sempre mantenere per lo sviluppo della famiglia e nella maternità. La società tutta è, quindi, chiamata a considerare la donna nella sua potenzialità, quale risorsa a favore dei singoli e della comunità". Dal suo personale punto di vista, e soprattutto per quanto attiene alla Calabria, quali sono gli strumenti più efficaci per migliorare la condizione femminile dando sempre maggiore opprtunità alle donne di esprimere potenzialità e aspetti positivi del loro essere? "Occorre favorire una nuova politica che consenta di mettere in campo la "risorsa donna", aiutandola innanzitutto a conciliare i doveri familiari con le attività esterne. Occorre incoraggiare la donna stessa ad avere più stima di se stessa ed a comprendere l’importanza del proprio ruolo. Inoltre è importante incentivare la donna a dimostrare che esiste e che è in grado di porre la propria capacità e la propria tenacia al servizio dell’intera collettività". Alessandro Crupi
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Maria Teresa Arganelli, Presidente della Sezione Giurisdizionale per la Regione Calabria della Corte dei Conti ha le idee molto chiare sull’argomento scelto da "Il corriere dei due mari" in questo numero. La condizione della donna, infatti, vista da auterevoli personaggi dell’universo femminile che hanno fatto carriera nella società ci consente di avere una prospettiva illuminante sul modo globale in cui viene vista la donna oggi per avere così la possibilità di passare dalla situazione particolare, anche di vertice, a quella più generale, che
La donna oggi secondo la Presidente della Sezione Giurisdizionale calabrese della Corte dei Conti riguarda da vicino l’intero panorama della femminilità in chiave sociale. In merito alle motivazioni che implicano ancora una non soddisfacente presenza della donna nelle posizioni apicali, nonostante le numerose conquiste, in termini di riconoscimento delle proprie qualità, fatte finora la Arganel-
Dr.ssa Maria Teresa Arganelli Presidente della Sezione Giurisdizionale per la Regione Calabria della Corte dei Conti
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li si esprime in maniera decisa: "Credo che ciò dipenda da una situazione di carattere storico, nel senso che la donna fino agli anni ’50 e ’60 era considerata il lume del focolare e, quindi, a lei erano riservate posizioni di unione e convergenza nella famiglia dei vari interessi ed affetti e si stenta-
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va a vederla in una prospettiva in qualche modo lavorativa. Fino ad allora, infatti, la donna aveva ricoperto qualche ruolo in tal senso ma sempre in posizioni marginali, come impiegata o segretaria, e quindi in un posizione sempre servente alle posizioni di vertice. Questo credo sia dipeso anche da un modo abbastanza diffuso ed unanime di divisione da parte dell’uomo ma, tutto sommato, accettato e mai contrastato dalla donna. Personalmente sono cresciuta in una famiglia in cui il rapporto tra uomo e donna è stato sempre considerato al-
Pianeta Donna Intervista esclusiva a cura di Città del Sole Edizione per il Corriere dei due mari
Maria Teresa Arganelli: "La parità delle differenze" la pari e, quindi, ho vissuto in termini molto ironici qualche atteggiamento un po’ irriverente, e pungente quando è stato il caso, della componente maschile sull’importanza del ruolo lavorativo della donna nella società. Questo tipo di comportamento, anche se in maniera meno palese, credo sia presente oggi ma non l’ho mai considerato un’offesa in quanto per me è stata sempre l’occasione di una sfida, consentendomi, tra l’altro, di non adagiarmi mai sugli allori ma di continuare ad impegnarmi costantemente". L’esperienza personale di Maria Teresa Arganelli ci permette, quindi, di sviscerare quali siano in concreto i problemi a cui una donna deve far fronte per ottenere traguardi ed
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obiettivi ambiziosi. "Mai subire, ma affrontare e rispondere con i toni a seconda delle ipotesi. Adottando, quindi, o la totale indifferenza ’non ti curar di loro ma guarda e passa’ oppure, come le dicevo prima, in una luce di sfida per dimostrare ai colleghi il proprio valore". Ma nel Meridione è più difficile per una donna emergere a certi livelli? La Arganelli ci smentisce decisamente: "Le posso dire, sulla base della mia vita, che in questo campo tutto il mondo è paese. La mia vita lavorativa è stata quasi esclusivamente romana e le posso garantire che in molti casi, proprio in Calabria, ho più rispetto. Le assicuro che molto spesso si parla per luoghi comuni. Personalmente non mi sento femminista nel vero sen-
so della parola, perché alla mia femminilità ci tengo e non ho bisogno per affermarmi di sentirmi più uomo e meno donna ma sono contenta di essere donna. Credo che la parità è tra individui e che gli uomini e le donne sono entrambi compartecipi di un messaggio comune di contributo l’uno dell’altro che s’integra a vicenda in base alle loro diverse caratteristiche naturali. E queste ultime non vanno alterate in virtù di preconcetti. La mia carriera l’ho sempre vissuta sempre come qualcosa che non mi ha dato né particolari euforie né singolari rivendicazioni. E nell’ambiente lavorativo quando avverto comportamenti infantili in riferimento a questo argomento ci ironizzo, se, invece, si rivelano offensivi rispondo a tono".
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Sul tipo di riflessione attraverso cui si può comunicare un messaggio di valorizzazione della donna come risorsa fondamentale della nostra società: "I punti forte della femminilità sono l’essere più intuitiva, un approccio più disponibile alle varie situazioni nei rapporti umani, al dialogo, una maggiore voglia rispetto all’uomo di cercare situazioni organizzative di equilibrio e la minore ambizione di affermazione sul piano dell’apparenza. Quando arriva alle posizioni apicali la donna ha bisogno di dimostrare a se stessa e agli altri che la sua attività è concreta. Potere, quindi, significa servizio per le persone che con te collaborano, dialogo e supporto in favore del cittadino. Importante è la condivisione dei successi, e questa credo sia una caratteristica più appartenente alla donna ed è il contributo che ella porta più dell’uomo nelle posizioni di vertice derivante, appunto, da una maggiore disponibilità. Mi dispiace che molte donne nell’ambiente di lavoro si ritengono femministe nel voler ricoprire i posti degli uomini. Questo, a mio avviso, è un falso femminismo ed è un’offesa alla propria condizione di donna. Questo è l’errore che spesso il genere femminile commette sconfessando le caratteristiche naturali tipiche della donna e le loro potenzialità". E sul piano degli strumenti più efficaci per migliorare la condizione femminile nella società: "Un riconoscimento dell’uomo ed anche della donna ma soprattutto una capacità della donna di portare avanti questi discorsi appena fatti. Ognuno alla pari ma promuovendo le differenze. Ma ciò dipende anche dalla donna, attraverso una crescita che sappia farsi valere non in antagonismo ma con le sue caratteristiche e con il riconoscimento della donna stessa delle sue capacità alternative a quelle dell’uomo. Fondamentale è il pari valore delle differenze". Alessandro Crupi
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Pari opportunità tra uomo e donna: è uno dei temi fondamentali nella nostra società soprattutto per quanto attiene, in generale ai diritti, ed in particolare alle possibilità offerte alla componente femminile di confrontarsi sul mercato del lavoro in egual misura rispetto all’uomo. Nel confronto promosso da "Il corriere dei due mari" sull’identità della donna nella società moderna e sempre con un occhio di riguardo al tema della parità s’inserisce a pieno titolo in un contesto di sensibilizzazione l’intervento di Daniela De Blasio, Consigliera di Pa-
la Consigliera di Parità Daniela De Blasio inquadra la condizione delle donne rità nazionale e della provincia di Reggio Calabria. La donna e le posizioni di vertice vivono ancora un rapporto non condiviso. Perché? "Intanto va sottolineato come il problema della leadership femminile non sia solo calabrese, ma generale. E’
Daniela De Blasio Consigliera di Parità nazionale e della provincia di Reggio C.
Pianeta Donna
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ovvio che dove c’è un ritardo in quelle che sono le dinamiche del mondo del lavoro si nota maggiormente questo aspetto. La ragione di ciò è dettata dal fatto che la storia vede costantemente l’uomo al vertice e, quindi, fin quando non ci sarà un ricambio di parità nelle generazioni è chiaro che il
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processo è molto lento. Tuttavia c’è da evidenziare che dove le donne accedono per concorso sono nettamente superiori all’uomo che invece è in una situazione vantaggiosa nel momento in cui ci troviamo di fronte ad incarichi politici, o su designazione. Importante è anche l’approccio culturale che hanno gli uomini nei confronti delle donne di vertice, per quanto attiene soprattutto al riconoscimento". Sulla base di ciò, quindi, quali sono le difficoltà maggiori che la donna incontra nel raggiungimento delle posi-
Pianeta Donna Intervista esclusiva a cura di Città del Sole Edizione per il Corriere dei due mari
Conciliazione tra famiglia-lavoro e consapevolezza delle potenzialità femminili zioni di vertice? "Innanzitutto direi una difficoltà oggettiva nella conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, un problema, questo, che tocca, in generale, tutte le donne che lavorano. Non essendoci, quindi, i servizi di sostegno che aiutano le donne a conciliare questa doppia attività, si è costretti da parte loro a sacrificare qualcosa. E’ questo il punto fondamentale. Le problematiche qui sono tante, e non riguardano solo le posizioni apicali, ma anche la progressione di carriera, così come le varie difficoltà incontrate dalle donne per l’ingresso nel mondo dell’occupazione, in quanto c’è una discriminazione negli stessi colloqui di lavoro con domande mirate a capire se hanno figli, se vogliono sposarsi e così
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via. Molto spesso poi, a parità di formazione rispetto agli uomini, la donna tende a restare più a lungo disoccupata e spesso si adatta a svolgere mansioni che non sono adeguate ai titoli che ha, non riuscendo quindi ad avanzare.Tornando poi al discorso della difficoltà di coordinare famiglia e lavoro spesso si verifica che una percentuale elevatissima di donne abbandona il proprio posto subito dopo la maternità per il fatto che non riesce a conciliare. Il nodo di fondo, quindi, è questo, non soltanto legato alla nascita e alla crescita dei bambini ma anche al fatto che ad esso si unisce la problematica del progressivo allungamento della vita legando, così, il lavoro di cura degli anziani. E nel futuro questi due aspetti si congiunge-
ranno: il lavoro di cura, riferito alla maternità, e agli anziani. Per questa serie di ragioni la donna rischia di restare esclusa dal mondo del lavoro per un periodo molto lungo per cui poi sarà impossibile rientrare, a meno che non si richieda un sottomansionamento, cosa che spesso avviene. Altra problematica legata a questo fattore è il differenziale retributivo tra uomini e donne a parità di lavoro, sebbene le leggi vietino esplicitamente la disparità salariale. E questo problema si annida in maniera subdola nelle forme compensative, legate, ad esempio, ai vari premi di produzione e al lavoro straordinario che determinano poi l’entità del differenziale". Qual è, quindi, la riflessione paradigmatica secondo cui si può trasmette-
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re il messaggio che la donna rappresenta concretamente una grande risorsa per la comunità sociale. "A questo proposito le posso dire che le donne sono molto più qualificate ed occorre puntare su di loro. La politica femminile qui diventa non solo antidiscriminatoria ma anche di opportunità che devono avere i Paesi. La maternità deve essere tutelata perchè non fare più figli è un danno. C’è uno Stato che sta invecchiando perché c’è un calo di nascite e le nuove generazioni sono una risorsa per quelle che già esistono. Ciò, quindi, dovrebbe costituire una strategia per un Paese ma, purtroppo, spesso si pensa a vivere alla giornata. Il problema della conciliazione rappresenta, e lo ribadisco, un punto cardine perché non può essere un fatto soggettivo la maternità, ma è un problema sociale far entrare le donne in un circuito in cui ci sono servizi di supporto. In ogni caso sono fiduciosa perché le donne in tutti questi anni si sono fatte strada, hanno cercato di crearsi degli spazi e ci sono riuscite. Le donne in politica, poi, dovrebbero rappresentare meglio le istanze femminili e cercare di creare delle politiche in favore delle donne, ma questo non è accaduto. Mi rendo conto che le donne della politica spesso si omologano a quelli che sono i modelli, i tempi degli uomini. Non si è visto, dal mio punto di vista, un cambiamento o una svolta". Considerazioni, queste, che si uniscono alla diversità naturale tra uomo e donna in un discorso di rispetto reciproco del differente approccio naturale alle situazioni della vita. "Questo è fondamentale - precisa la De Blasio. Nessuno deve prendere il posto dell’altro perché non sarebbe giusto. Mi auguro che le donne acquistino sempre più coscienza delle loro capacità perché anche questo incide e molto spesso si sottovalutano o si fanno schiacciare da questa cultura maschilista che comunque c’è". Alessandro Crupi
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Edizione Marzo 2009
Servizi a cura di Carlo Talarico per il Corriere dei due mari
Trenitalia escluderà Lamezia dagli scali merci? La decisione toglierebbe possibilità di sviluppo a tutta la provincia di Catanzaro In questo numero Il classico fulmine a ciel sereno che potrebbe tagliare tutta la provincia di Catanzaro dai traffici su rotaia. Una decisione che, se dovesse essere confermata ufficialmente, non può che destare enorme perplessità. Trenitalia, infatti, sarebbe orientata ad escludere la stazione ferroviaria di Lamezia Terme dalla mappa nazionale di scali che effettuano servizi merci. E’ insorta, di fronte ad una prospettiva di tal fatta, la Confindustria di Catanzaro che, in una nota del presidente Giuseppe Speziali, esprime «forte imbarazzo e profonda preoccupazione». Il riferimento, spiega Speziali, è alla «notizia secondo cui la Divisione Cargo di Trenitalia, avrebbe deciso, fra le numerose e pesanti restrizioni a danno della Calabria nel settore cargo, di mettere "fuori catalogo" anche la stazione di Lamezia Terme per l’anno 2009. Tale decisione se confermata - continua il presidente dell’Associazione provinciale degli industrialideterminerebbe, sul piano pratico, nella nostra provincia la definitiva scomparsa del trasporto merci su rotaia, con conseguente disagio per le imprese, industriali, artigianali e commerciali, che utilizzano tali modalità di trasporto per la loro attività, alle quali non resta che il trasporto gommato, con aumenti di costi non indifferenti e, tra l’altro, in un momento storico di recessione, difficilmente sopportabili». Confindustria Catanzaro prosegue nella sua analisi esternando la preoccupazione per i possibili effetti che ne deriverebbero: «Tutto questo, ovviamente, si aggiunge allo stato di collasso e paralisi della nostra regione che, a causa delle note vicende correlate al maltempo, si trova senza arterie di comunicazione con il resto del paese in considerazione dell’ interruzione dell’ autostrada e dell’intasamento/ blocco di altri percorsi». A parere di Speziali si tratta di «una situazione drammatica per il nostro territorio dal punto di vista economico-sociale. Trovo assurdo che la società Trenitalia proponga la chiusura di una stazione di snodo fondamentale, non solo per la nostra provincia ma per l’intera
Catanzaro
Dopo i fatti di sangue registratisi nei quartieri a sud arrivano le contromisure pagina 13 Lamezia Terme
Giuseppe Caputo Il comandante dei Vigili Urbani lascia il comando per andare ad Afragola pagina 17 Soverato
I comuni del Comprensorio a confronto sul depuratore situato a nord di Soverato pagina 22
regione, per la gestione del trasporto merci. La Calabria necessiterebbe, infatti, di forti interventi di potenziamento delle infrastrutture, per ridurre la sua marginalità geografica sia in riferimento alla mobilità dei cittadini sia in relazione alla movimentazione delle merci e dei prodotti, anche in considerazione dello stato emergenziale in cui versano le nostre strade». Partendo proprio da queste considerazioni, il presidente di Confidustria Catanzaro si chiede «quali prospettive di rilancio e di ripresa sono immaginabili e percorribili
nel momento in cui manca totalmente ogni politica strategica di crescita e sviluppo». Giuseppe Speziali, comunque, punta ancora su un possibile e gradito dietrofront da parte dei vertici nazionali della società ferroviaria: «Auspico vivamente un ripensamento generale delle scelte poste in essere dal management di Trenitalia, che tengano conto del particolare periodo storico e del contesto economico-sociale in cui ci troviamo ad operare». Il presidente degli industrali catanzaresi si appella, altresì, «alle istituzioni affin-
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ché, facendosi promotori di un dibattito politico o tecnico approfondito non solo ad evitare lo smantellamento del sistema ferroviario, ma ad individuare, viceversa, i progetti per un suo potenziamento per evitare che la classe imprenditoriale e l’intera comunità non vengano, per l’ennesima volta, lasciate sole a combattere contro i mulini a vento». L’auspicio è che Trenitalia possa rivedere una decisione che rischierebbe di penalizzare un nodo ferroviario importante e il sistema imprenditoriale della provincia.
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Catanzaro
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Catanzaro
Si muove il progetto per il beach village a Lido Si è svolto a palazzo De Nobili l’incontro tra l’amministrazione comunale, rappresentata dal portavoce del sindaco Vittorio Todaro e dagli assessori Giuseppe Marcucci, Domenico Iaconantonio e l’imprenditore Ettore Troni interessato alla realizzazione del Beach Village. L’imprenditore era accompagnato da alcuni tecnici dello studio Troni & Partners di Milano. Alla riunione erano presenti anche il dirigente del settore urbanistica pianificazione del territorio Biagio Cantisani ed il consigliere comunale Luigi Vavalà. Estremamente positivo il bilancio della riunione che disegna le basi di una collaborazione pubblico e privato, già praticato in molte città d’Italia e che per Catanzaro potrebbe significare l’inizio di un modo moderno e concreto di amministrare la Città. Vittorio Todaro, ha portato i saluti del sindaco Rosario Olivo, assente per impegni istituzionali, ed ha assicurato gli imprenditori sul grande interesse che il sindaco Olivo ha manifestato all’idea di Vavalà e quindi verso il progetto del Beach Village. "Un’opera - ha detto - che potrebbe cambiare il volto dell’intero quartiere marina attraverso una ricaduta significativa dal punto di vista occupazionale e turistico". La parte tecnica della riunione ha riguardato le procedure di approvazione del progetto e gli aspetti urbanistico-ambientali, con particolare riferimento ai vincoli presenti nell’area, alla sostenibilità ambientale e al rapporto che l’intero progetto avrà con il quartiere marinaro. Relativamente all’iter amministrativo è stato evidenziato che la procedura dell’accordo di programma è, probabilmente, quella più adatta a definire i ruoli, i rapporti e gli obblighi tra amministrazione comunale e i soggetti promotori, consentendo, inoltre, un continuo e fattivo confronto sugli aspetti progettuali e tecnologici dell’interven-
Tutto quello che bisogna sapere sul calcio giocato in spiaggia Negli ultimi anni il beach soccer è stato lo sport che è cresciuto di più, affascinando migliaia di praticanti e il numeroso pubblico che lo segue. A Catanzaro, poi, le squadre esistenti praticano da anni, al massimo livello, l’attività agonistica arrivando sempre a battersi per la conquista del titolo tricolore. Ma di cosa si tratta? Il beach soccer è praticamente il gioco del calcio giocato sulla sabbia. Negli ultimi anni questa nuova disciplina sportiva è stata riconosciuto dalla Fifa e si è preovveduto perciò a svolgere campionati a livello nazionale ed internazionale. Il gioc osi svolge tra due squadre composte da 5 giocatori ciascuna, compreso il portiere; la pan-
china è costituita da 3 a 5 giocatori. Il numero di sostituzioni illimitato con due arbitri che dirigono gli incontri. Si giocano 3 tempi da 12 minuti ciascuno con 3 minuti di intervallo tra un tempo e l’altro. Una caratteristica peculiare è che le gare non possono finire in parità: in tal caso si giocano tempi supplementari di 3 minuti con Golden Goal ed eventualmente i rigori. Le punizioni sono sempre dirette, senza barriera e devono essere battute da chi subisce il fallo. Si gioca rigorosamente senza scarpe. E la gente si appassiona estate dopo estate, sempre più, ammirando le acrobazie di un calcio diverso da quello solito o anche dal calcio a cinque.
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to. Dal punto di vista progettuale, invece, il lavoro che gli architetti dello studio Troni & Partners dovranno affrontare nei prossimi mesi riguarderà la redazione del master plan, una sorta di piano d’azione che comprenderà sia una migliore definizione architettonica del progetto, che la programmazione di tutte le strategie di indirizzo necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Priorità, in questo senso, verrà data al risparmio energetico con l’utilizzo di tecnologie mirate alla riduzione dei consumi (acqua, illuminazione e condizionamento), alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (sole e vento), alla riduzione dell’impatto ambientale sia in fase di costruzione che in quella di esercizio, agli aspetti di viabilità, di compatibilità con l’ambiente circostante e di minimizzazione (visiva e volumetrica) rispetto al contesto. Saranno infine valutati, più in dettaglio, gli aspetti economici-reddituali (business plan) e le ricadute occupazionali legate all’attività dell’intero Beach Village. I rappresentanti dello studio Troni & Partners hanno evidenziato come la realizzazione sia legata alla soluzione del problema depuratore. L’assessore Iaconantonio si è detto soddisfatto dell’individuazione dell’area dell’ex Tonnina, "perché l’intervento potrebbe riqualificare e restituire alla collettività un’area oggi dismessa del quartiere marinaro, ma potrebbe dare anche una risposta occupazionale particolarmente importante in questo momento di grave crisi del lavoro". Per quanto attiene il problema depuratore sollevato dai tecnici dello studio Troni, l’assessore Iaconantonio ha assicurato che "esiste un finanziamento regionale di circa sei milioni di euro per la realizzazione del nuovo depuratore che sarà realizzato a circa tre chilometri a monte del sito attuale".
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Quindici giorni Catanzaro In via di attuazione le prime risposte agli atti di violenza Multa penale per la maestra che ha diffamato che hanno insanguinato i quartieri a Sud del Capoluogo un alunno entrato a scuola con una catena Arriva il Polo della Legalità in località Pistoia La Cassazione ha pronunciato la sentenza definitiva Dopo l’accoltellamento che è costato la vita ad un ragazzo nel quartiere a Sud di Catanzaro qualcosa pare muoversi. E’ poco ma è sempre meglio che niente. Infatti, in località ’’Pistoia’’ di Catanzaro, sorgerà il Polo della Legalità, proposto dall’Amministrazione Penitenziaria della Calabria, struttura propedeutica all’istituzione nel Capoluogo dell’ISSPE (Istituto superiore di studi penitenziari). Il provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, Paolino Quattrone, ha, infatti, inserito la ristrutturazione e l’adeguamento funzionale dell’immobile concesso dal Comune di Catanzaro al primo posto tra gli interventi ’’ritenuti indispensabi-
li’’ nel programma triennale degli interventi inviato al Ministero della Giustizia. Quattrone ne ha dato comunicazione al prefetto, Sandro Calvosa, e al sindaco Rosario Olivo, precisando che la decisione finale spetta al Dipartimento centrale dell’Amministrazione Penitenziaria. La spesa prevista per l’adeguamento tecnico dell’immobile ammonta a 900mila euro. Per realizzare l’opera si prevedono 200 giorni lavorativi. Il sindaco Olivo ha insistito sulla necessità di istituire il Presidio di legalità in una delle zone a rischio della città. ’’Ora - ha detto il primo cittadino - ci attendiamo risposte conseguenti dal Ministero della Giustizia’’.
Oltre a pagare una multa da 1.500 euro, una maestra di Catanzaro, dovrà anche risarcire i danni da diffamazione a un allievo al quale - in un momento di tensione e disappunto - aveva rivolto l’epiteto di "bestia" invitandolo anche a "farsi curare dallo psicologo", con riferimento al fatto che, in passato, il ragazzino aveva portato armi improprie in classe. Lo ha deciso la Cassazione con la sentenza penale numero 9288. La Suprema Corte, infatti, ha respinto il ricorso della maestra quarantaduenne, contro la condanna inflittale dal Tribunale di Catanzaro il 3 marzo 2008. La docente era stata "punita" con la pena della multa e la condanna a ri-
sarcire i danni morali (la cui entità non è riportata in sentenza) all’allievo per averlo diffamato dandogli, appunto,della "bestia". La maestraaveva ancheaggiunto - sempre rivolta al ragazzo - l’esortazione a farsi curare dallo psicologo perché il ragazzino, in precedenza, si era presentato a scuola armato di una catena metallica. Senza successo le tesi della maestra alla quale non è rimasto altro da fare che appellarsi alla Cassazione: i supremi giudici hanno bocciato il suo ricorso. La maestra è stata costretta dunque a pagare una multa e a risarcire i danni allo studente.
Di buon mattino Catanzaro si sveglia con tanti fantocci col cappio al collo sistemati davanti ai principali istituti di credito dislocati sul Corso Mazzini. Singolare protesta di un’associazione che non tollera tassi d’interesse e mutui pesanti
Hanno fatto la comparsa diversi fantocci con tanto di cappio al collo, impiccati ai lampioni di corso Mazzini. L’azione di un’associazione di destra ha fatto bella mostra di se lungo il corso Mazzini di Catanzaro. Unitamente ai fantocci anche piccoli manifesti. Il gesto per protestare contro gli istituti bancari e i vari tassi d’interesse applicati ai cittadini. "Soffocato dagli interessi, stop all’usura legale, stop alle banche killer", il cartello è stato posizionato su ogni fantoccio, sistemato con cura dinanzi alle varie filiali delle banche della principale via catanzarese. La stessa scena la si è potuta notare anche un po’ più a nord, a piazza Montegrappa, nel quartiere di San Leonardo. Secondo quanto si è potuto appurare da ambienti investigativi, sembre-
rebbe che gli esponenti dell’associazione promotrice dell’iniziativa abbiano agito nel corso delle primissime ore del mattino. Così, all’apertura delle banche, poco dopo le otto, i vari impiegati notano subito quanto è stato disposto ben in vista su alcuni lampioni e il manifestino affisso sulla mura esterne, in alcuni casi proprio dinanzi l’ingresso dell’istituto bancario. I fantocci "impiccati", in pochi minuti sono stati rimossi dagli agenti di polizia della questura del capoluogo, mentre poco dopo è iniziata la rimozione dei piccoli manifesti attaccati sui muri. Una piccola locandina con il disegno di un cappio a far da sfondo a tante paroline non nuove oggi soprattutto a giovani coppie, lavoratori e impiegati. "Prestito personale",
"mutuo", "interessi", "cessione del quinto" - secondo l’associazione di destra che firma con una croce celtica - "la banca uccide, lo Stato guarda". Il riferimento forte va quindi agli attuali tassi d’interesse applicati dalle banche e alle difficoltà in cui oggi ci si può trovare nel chiedere la concessione di un prestito o di un mutuo, visti anche i cali generalizzati dei listini borsistici mondiali che hanno posto l’acento su una gestione planetaria della cattiva finanza che ha rovinato milioni di persone e Stati interi. Dalla singolarità della protesta vengono fuori alcuni messaggi che devono far riflettere tutto il sistema per non far crollare un’impalcatura creata in anni e anni di finanza, a volte troppo allegra.
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Quindici giorni Catanzaro
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Quindici giorni Catanzaro Sicurezza. Previsto il foglio di via obbligatorio Salvata la vita ad una cinquantenne catanzarese per i rom non residenti privi di casa e lavoro che stava per buttarsi giù dal viadotto Bisantis La proposta è stata avanzata dal Questore Arturo De Felice Immediato l’intervento degli agenti della Polizia Cosa fare per riportare sicurezza in città? L’antidoto, forse è stato scoperto dal questore di Catanzaro, Arturo De Felice, nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Sandro Calvosa, per fare il punto sulle problematiche legate alla presenza della comunità di etnia rom. Si tratta del foglio di via che verrà emesso nei confronti di quei cittadini di etnia rom non residenti in città, "indesiderati", a tutti quelli che hanno avuto guai con la giustizia in ottemperanza al Testo unico Legge di pubblica sicurezza scarsamente applicato fino ad oggi. Si tratta di un deterrente. Non si tratterà di un atto rivolto in
maniera generalizzata ma chiunque sarà sottoposto a controllo dovrà giustificare la sua presenza nel territorio. Perché il problema in città è anche la presenza di etnia rom che provengonoda altre realtà. E allora chi chiede di vivere nel capoluogo dovràavere un lavoro e una casa. La richiesta di legalità proveniente dal sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, sarà evasa partendo proprio dalle zone alla periferia sud del capoluogo. Lì, sempre su ordinanza del questore, sarà immediatamente rafforzata la presenza delle forze dell’ordine. Saranno avviate anche tutte quelle opere di urbanizzazione in grado di combattere il degrado.
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Nel primo pomeriggio di mercoledì 4 marzo si è sfiorata l’ennesima tragedia sul viadotto Bisantis, allorquando una donna catanzarese di 50 anni ha tentato di suicidarsi. Un gesto estremo scaturito probabilmente da una delusione sentimentale della donna che aveva già provato, solo pochi giorni addietro, a togliersi la vita. Anche in quel caso, così come si è verificato lo scorso 4 marzo, l’intervento dei poliziotti in servizio sulle Volanti, allertati dalla locale sala operativa del 113, è stato provvidenziale e oltremodo tempestivo per evitare l’insano gesto. Quando gli Agenti sono arrivati sul viadotto Bisantis la signora si era già arrampicata sulla rin-
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ghiera protettiva, manifestando con frasi inequivocabili la propria volontà di lasciarsi cadere nel vuoto. Gli operatori, senza perdere tempo, l’hanno subito raggiunta e energicamente afferrata dalle braccia riuscendo così a salvarla. Sul posto, poco dopo, è sopraggiunta un’ambulanza del 118 con personale sanitario a bordo che, constatando lo stato di alterazione psichica della donna, ha disposto il suo accompagnamento presso il locale ospedale per prestarle le cure necessarie. Qualche lieve disagio si è registrato per la circolazione stradale, ma è sempre niente nei confronti di quanto poteva succedere.
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Quindici giorni Catanzaro Con la dipartita del presidente Blasco In arrivo alcuni spostamenti di magistrati la Città di Catanzaro si impoverisce per migliorare l’efficienza in Tribunale Il commosso ricordo del primo cittadino A settembre in servizio i nuovi uditori giudiziari La scomparsa di Salvatore Blasco a metà febbraio ha privato la Città di un grande riferimento morale e culturale. Resterà per sempre il ricordo di un’alta personalità che ha segnato, con i suoi ideali e le sue opere, la storia della nostra comunità. Nell’esercizio della sua missione di magistrato, nell’impegno sociale, culturale e civile, Salvatore Blasco ha sempre trasmesso uno straordinario entusiasmo, una carica vitale che gli ha permesso di raggiungere ambiziosi risultati. Ma lo ricorderemo soprattutto per l’amore smisurato che riservava alla sua Città, per la quale si è battuto in maniera indomita sia per il riconoscimento a Capoluogo di Regione sia per l’istituzione dell’Università statale. Nel manifesto fatto affiggere dall’Amministrazione comunale, Blasco viene definito insigne magistrato, prestigioso uomo di cultura, padre fondatore dell’Università statale, benemerito dello sport, indomito difensore dei diritti di Catanzaro. Il sindaco Olivo ha proseguito con un ricordo personale. "Anche negli ultimi tempi, quando la malattia gli impediva ormai di partecipare ai fer-
menti culturali, non mi ha mai fatto mancare i suoi preziosi consigli e il suo sostegno. Aveva apprezzato il mio sforzo di collocare il problema universitario al centro del programma di sviluppo della città. Università e cultura erano per il presidente Blasco gli elementi dinamici su cui puntare per il futuro della città. Di quelle indicazioni gli sono personalmente grato". Il primo cittadino ha voluto anche ricordare le numerose realizzazioni che si devono all’opera e all’azione del presidente Blasco. "La città ricorderà il presidente Blasco non solo per le grandi intuizioni e le battaglie a favore della centralità di Catanzaro, ma anche per le sue realizzazioni. Da presidente del tribunale, avviò la progettazione e il finanziamento del secondo palazzo di giustizia. Da presidente del Coni, realizzò la piscina di Pontepiccolo, struttura poi completata dal Comune in anni più recenti, e la palestra di via Madonna dei Cieli. Fu il promotore e il presidente del Consorzio per la promozione degli studi universitari, costituito dal Comune e dalla Provincia".
Cambiamenti in arrivo nell’assetto del Tribunale di Catanzaro "Francesco Ferlaino", dove si verifichera’ lo spostamento di alcuni magistrati da un incarico all’altro, nonchè l’arrivo di nuove leve che dovrebbero dare manforte ai colleghi, il cui organico è tuttora scoperto. Per quanto riguarda le sezioni penali del palazzo di giustizia presieduto dal giudice Gregorio Greco, presto tre componenti della prima sezione, e precisamente i giudici Antonio Saraco, Emma Sonni ed Assunta Maiore, si scambieranno il posto con altrettanti colleghi attualmente in servizio all’Ufficio gip-gup, e cioè Antonio Rizzuti, Antonio Giglio ed Antonio Battaglia. Tutti i magistrati in questione porteranno a compimen-
to i procedimenti penali che sono in dirittura d’arrivo, di cui sono attualmente titolari, in qualità di giudici monocratici o di componenti del collegio. Ma è inevitabile che moltissimi processi, gia’ incardinati davanti a loro, subiranno quasi certamente l’azzeramento poiché tutte le parti interessate dovranno dare il consenso (normalmente negato) a proseguire davanti ai nuovi giudici. Quanto al settore civile, il prossimo 6 settembre faranno il loro ingresso in tribunale i nuovi uditori giudiziari assegnati al capoluogo calabrese i quali, come prevede l’ordinamento (o meglio la riforma Mastella) non possono eseere destinati al ramo penalistico ad inizio di carriera.
Prorogata fino al prossimo 31 marzo l’interessante mostra sull’arte della seta che ha richiamato diversi visitatori. Ma ora c’è anche un catalogo che valorizza ulteriormente uno dei vanti dell’industria catanzarese dei secoli passati
La mostra "Seta. Il filo dell’Arte" - realizzata dal Comune di Catanzaro, Assessorato alla Cultura, insieme alla Fondazione Calabria Film Commission, con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, presso il Museo diocesano d’arte sacra - è un’iniziativa di assoluta necessità per la riscoperta del nostro patrimonio storico e culturale. Dall’inaugurazione dello scorso dicembre l’esposizione ha raccolto oltre 2000 visitatori - tra i quali tanti numerosi gli stranieri rimasti meravigliati da oggetti d’arte rimasti sepolti per troppo tempo - e ancora di più potrebbero arrivarne in città fino al termine prorogato del prossimo 31 marzo. «Si tratta di un vero e proprio evento che si è sviluppato grazie alla cooperazione di tante persone unite dall’unico interesse della cultura», ha riferito il curatore Oreste
Sergi visibilmente emozionato davanti ad un «un piccolo sogno che si avvera». A corredamento di questo grande momento artistico, è stato presentato al complesso San Giovanni - alla presenza del sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, dell’assessore alla Cultura, Antonio Argirò, e dello stesso Sergi - il catalogo della mostra che, oltre a fornire una ricognizione sul materiale raccolto, rappresenta il primo volume di trattazione dei tessuti e dei ricami, con schede storiche e critiche di grande valore descrittivo. Nel volume ritroviamo, accanto agli interventi istituzionali di rito, alcuni saggi a firma di Francesco Cuteri, Lucia Portoghesi, Gianni Bruni e dello stesso Oreste Sergi, che ripercorrono la storia della produzione e delle attività economica legate al mondo della seta a Catan-
zaro. Trovano spazio anche l’Albo dei prestatori e ringraziamenti per tutti coloro, enti e persone fisiche, che hanno reso possibile il lavoro grazie ai prestiti. Si distinguono poi le fotografie e la copertina curate da Antonio Cilurzo e il progetto grafico di Barbara Rotundo. L’incontro ha visto la partecipazione anche del sovrintendente Bsae della Calabria, Fabio De Chirico, il quale ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’istituto preposto alla tutela, conservazione e valorizzazione dei beni culturali che, in particolare in Calabria, risultano spesso di difficile fruizione. «Ho visitato qualche mese fa la mostra e sono rimasto sorpreso da alcune scoperte straordinarie» - ha detto De Chirico - «questo è indicativo del fatto che della regione si conosce poco al di fuori del suo territorio».
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Quindici giorni Catanzaro
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Quindici giorni Catanzaro Sei persone denunciate Al caffè giuridico-letterario dell’associazione Diritto di Difesa per le auto abbandonate lo scrittore Diego Da Silva ha illustrato la sua ultima fatica Intervento della polizia Si è rinnovato il successo della manifestazione lanciata pochi mesi fa Con il Decreto Legge del 18/12/2008 è stato dichiarato lo stato di emergenza in Calabria per ciò che concerne la problematica ambientale dello smaltimento dei rifiuti speciali. La normativa del Decreto Legge nr. 172/08, convertito poi nella Legge nr.260/08, riguardante le "Misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti" è stata quindi estesa a tutto il territorio regionale. Per tale motivo il Questore di Catanzaro dott. Arturo De Felice ha disposto delle verifiche da parte del personale della Polizia di Stato volte ad accertare l’eventuale presenza nel catanzarese di rifiuti abbandonati. A seguito di specifici controlli eseguiti dagli Agenti del Commissariato di P. S. di Catanzaro Lido sono state rinvenute delle carcasse di autoveicoli, lasciate in totale stato di abbandono in una zona degradata del capoluogo. I poliziotti sono riusciti a risalire ai nomi dei proprietari i quali sono stati quindi deferiti in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria. Sei le persone denunciate, tre donne e tre uomini. I rifiuti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro preventivo e rimossi dalla sede stradale.
Lo scorso 21 febbraio scorso ha avuto luogo, presso il Marca Museo delle Arti di Catanzaro, il terzo appuntamento della rassegna dei caffè giuridico-letterari organizzati dall’Associazione forense «Diritto di Difesa» che ha visto quale ospite Diego De Silva (ex avvocato in Salerno), autore lanciato verso le più alte vette letterarie nazionali, ove si pensi che ha vinto il Premio Napoli 2007, è stato finalista del premio Recanati, e finalista del premio "Strega" 2008 con il libro " Non avevo capito niente ". In questo incontro catanzarese De Silva è stato accompagnato dall’avvocato Massimo Ancarola del foro di Salerno. L’incontro si è svolto con la consueta cordialità e disponibilità dei relatori, nell’occasione il dottor Giuseppe Buf-
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fone e del moderatore Giuseppe Costabile, nonché dei soci e degli invitati che non hanno mancato di rendere sempre viva la serata con i loro interventi. Il successo del libro, al di là dell’acclamato pregio narrativo, risiede nei temi trattati dall’autore, spesso con tinte forti e amare, per mezzo del protagonista, Vincenzo Malinconico, anch’egli avvocato, il quale con accattivante di-
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sinvoltura rifugge le proprie responsabilità di uomo e di professionista, trincerandosi nell’indecisione e nell’insoddisfazione di Svevianamemoria. L’autore non giudica la sua creatura. Lo usa, però, per concedere spunti di riflessione sulle più comuni scelte di vita, quelle ostinatamenteorientate e vestite di vacua vanità, che rendono pretenziosi e recriminatori per ciò che un tempo, non molto lontano, un buon padre di famiglia avrebbe fatto senza aspettarsi un premio. De Silva dice che la società è stata eletta, alla quasi unanimità, giudice dei nostri consumi e delle nostre abitudini; e noi siamo sempre pronti a ricevere le lodi per ciò che non abbiamo veramente conquistato, per poi scoprire, dopo molto tempo, ahinoi, di non avere capito niente.
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Lamezia
Caputo, comandante dei vigili, lascia e va ad Afragola Il colonnello Giuseppe Caputo, comandante della Polizia Municipale di Lamezia Terme ha lasciato l’incarico nella città della Piana per assumerlo, con lo stesso grado e ruolo, ad Afragola, popolosa cittadina della provincia di Napoli. Uno stipendio di 4.000 euro era stata l’offerta del comune, ma il colonnello ha detto no. Il suo ruolo sarà temporaneamente diviso tra il segretario comunale, Falcone per la parte amministrativa, tra il maggiore Rubino e il maggiore Porchia che si occuperanno degli apetti più squisitamente operativi. L’amministrazione comunale lametina ha reso nota la notizia nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sala della Giunta. Hanno partecipato il sindaco, gli assessori Liotta, per la pubblica istruzione, Muraca, per l’ambiente con delega anche sull’attività della polizia municipale, Zaffina, per i lavori pubblici e il segretario comunale, Nicola Falcone. Alla conferenza non era presente, però Caputo, già in servizio ad Afragola, il quale ha, invece, inviato una lettera che, nel corso dell’incontro con la stampa, il sindaco ha letto per spiegare le motivazioni che hanno indotto il dirigente ad accetta-
re di svolgere il medesimo incarico ad Afragola. «La reale portata economica dell´incarico che mi riguardava spiega il colonnello non permetteva un sereno e proficuo prosieguo». Con queste parole, sintetizza le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare un nuovo incarico. Problematiche, quindi, che sembra siano riferibili ad "aspetti economici connessi al fattore lontananza dalla propria famiglia". Tutto è accaduto prima che si giungesse al regolare termine dell´impegno preso col comune di Lamezia, nei mesi scorsi. Nella discussione è intervenuto anche l’assessore Muraca: «La partenza del colonnello Giuseppe Caputo non mette a repentaglio le attività svolte in precedenza afferma l’esponente della Giunta -. I motivi che lo hanno indotto a lasciare la nostra città non hanno nulla a che
vedere con i rapporti che intercorrevano tra il comandante e l’amministrazione, che erano ottimi, si è trattato piuttosto di questioni personali. Non potendo essere qui con noi oggi, il colonnello Caputo ha inviato una lettera dalla quale si evince il reale affetto che lo lega a Lamezia e ai lametini. Inoltre, scrive che sarà disposto a partecipare al concorso, non appena questo verrà indetto. Nonostante la sua assenza conclude Muraca - l’attività della polizia dovrà continuare partendo proprio dalle azioni da lui intraprese in precedenza, seguendo anche le direttive del mio assessorato, che riguardano i reati contro l´ambiente, per la tutela del quale è stato istituito il Nucleo Ecologico Comunale, e la sicurezza stradale. Per quanto concerne il ruolo di comando rimasto vacante, in Giunta è stato deciso che questo
Concluso con profitto il progetto che ha legato scuole e imprese Si è concluso con la presentazione dei percorsi formativi e la consegna ufficiale degli attestati di partecipazione al programma, il progetto promosso da Unioncamere Calabria e Ufficio scolastico regionale, indirizzato agli istituti superiori e denominato "L’impresa nella scuola, per crescere con la scuola". Un ciclo formativo come i tanti che vede in prima linea Unioncamere Calabria e che nello specifico, si è sviluppato in otto percorsi di alternanza scuola-lavoro con il coinvolgimento diretto di altrettanti istituti quali, gli istituti tecnici commerciale "Lucifero" e "Donegani" di Crotone, il liceo scientifico statale "Da Vinci", l’istituto tecnico com-
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merciale "Piria" e l’istituto professione di Stato per i servici commerciali e turistici "Boccioni" di Reggio Calabria; l’Istituto tecnico commerciale "Calabretta" di Soverato; l’istituto professionale di Stato per l’Industria e l’artigianato "Ferraris" di Catanzaro e l’Istituto professionale di Stato per l’industria e l’artigianato di Lamezia Terme. Otto istituzioni scolastiche che hanno abbracciato l’iniziativa sviluppando appositi studi sui processi produttivi, dell’impiantistica, sulle prevenzioni assistenziali e contabilità, su laboratori di progettazione e analisi del sistema turistico; sulle tecniche di comunicazione e sull’imprenditoria femminile.
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verrà scisso temporaneamente. Così, l’aspetto dirigenziale sarà posto nelle mani del segretario comunale Nicola Falcone, mentre quello operativo si avvarrà dell´esperta gestione dei vice comandanti maggiore Porchia e maggiore Aldo Rubino. Il bando per la partecipazione al concorso è ancora aperto, in quanto erano sorte delle problematiche riguardo a possibili discriminazioni tra uomini e donne. Entro luglio - conclude Muraca - ci sarà la possibilità di far fronte alle esigenze con nuove domande e la conseguente assunzione di tre nuovi vigili urbani». L´amministrazione comunale, certa di non poter aumentare uno stipendio che raggiungeva i 4000 euro, si è dichiarata sentitamente dispiaciuta, ma fiduciosa del fatto che i nuovi dirigenti della Polizia Municipale riescano a portare avanti il lavoro lasciato in sospeso. Nella sua lettera di saluto, il colonnello Giuseppe Caputo ha ricordato anche il defunto assessore Gianni Lucchino. «Si parte per ritornare - scrive Caputo - e con la speranza di essere di nuovo operativo nel prossimo futuro lametino voglio augurare ai lametini pace, salute e serenità».
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Quindici giorni Lamezia
Quindici giorni Lamezia Procedono speditamente i lavori nelle Sarà più facile per gli stranieri poter scuole programmati dalla Provincia regolarizzare la propria posizione Diversi gli istituti interessati dal maquillage Ora è possibile grazie al progetto Integra Procedono speditamente i programmi di messa in sicurezza degli edifici scolastici approvati dalla Giunta Provinciale nei mesi passati per un investimento totale di oltre 4 milioni di euro: nei mesi di gennaio e febbraio sono state aggiudicate le prime gare d’appalto ed a brevissimo saranno in corso interventi su numerose scuole della provincia. Per quanto riguarda Lamezia Terme è stata aggiudicata la realizzazione di un laboratorio di costruzione nell’area dell’Istituto per Geometri, che consentirà il trasferimento degli attuali laboratori in una sede adeguata: 220mila l’importo dei lavori affidati con pubblico incanto alla ditta Emilio Fanello Costruzioni. Sempre a Lamezia la ditta Rotondo provvederà al recupero delle facciate esterne dell’Istituto Einaudi, 126mila euro complessivi, mentre per quanto attiene alla manutenzione straordinaria del liceo classico Fiorentino, 150mila euro di spesa totale, i lavori sono stati aggiudicati alla ditta Giannotti Vincenzo. Nei prossimi giorni, sempre nella città della Piana, partiranno le opere di ripristino degli infissi dell’Ipsia per circa 75mila euro di spesa. Nei giorni scorsi è stato trasmesso alla Regione Calabria il progetto di messa in sicurezza finanziato per
1,5milioni di euro e relativo alla Legge 289 del 2002 ed alla prevenzione incendi per gli edifici scolastici: con l’appalto e l’esecuzione delle opere, prevista entro la fine dell’anno in corso, tutte le scuole della provincia saranno adeguate al decreto legge 266 del 2004. Per la gran parte degli edifici scolastici si è già ottemperato alle previsioni di legge, per cui gli interventi in corso saranno effettuati nella città di Lamezia Terme all’Ipsia Da Vinci, al liceo classico Fiorentino ed all’Istituto tecnico commerciale De Fazio, all’Ipsia e al liceo Scientifico di Girifalco e all’Ipsaa di Soveria Mannelli. Alla soddisfazione dell’assessore al ramo, Giacomo Matacera, si aggiungono le dichiarazioni del presidente Wanda Ferro: «Numerosi investimenti con le scuole provinciali che diventano un grande cantiere aperto: approfitteremo della pausa estiva per tutte quelle lavorazioni che potrebbero interferire con l’attività scolastica e confidiamo nella collaborazione del corpo docente, degli studenti e degli operatori scolastici in questa fase che comporterà qualche minimo disagio ma che ci permetterà di raggiungere il nostro obiettivo primario della sicurezza nelle scuole prima dell’inizio del prossimo anno scolastico».
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Un progetto per permettere agli stranieri di regolarizzarsi con casa e lavoro grazie ad un ufficio itinerante tra comune di Lamezia Terme e quelli vicini. Questi sono i principali obiettivi del progetto Integra, curato dall’Arci, appoggiato dai comuni di Lamezia, Maida, Curinga, San Pietro a Maida, e finanziato dalla regione con 50.000 euro (più 5.000 versati dall’amministrazione Speranza e cifre inferiori dagli altri comuni). Dati del 2005 del centro per l’impiego illustrano come su circa 3000 stranieri presenti in tutta la Piana solo 816 vi sono iscritti, gli altri affollano insieme agli italiani il mondo del lavoro sommerso. Nella conferenza stampa tenuta in comune si è anche precisato che questo servizio non si sostituirà a quelli già esistenti sul territorio, ma servirà a coordinarli ed affiancarli. In più lo stesso servizio è offerto anche da un apposito sportello presso il centro per l’impiego, quindi uno straniero che volesse regolarizzarsi con il lavoro avrà due servizi del tutto simili a pochi metri. Infatti la sede operativa lametina sarà presso l’ex Informagiovani e sarà aperta il lunedì dalle 16 alle 19, il martedì e giovedì dalle 9 alle 12, mentre andrà "in trasferta" il giovedì
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dalle 16 alle 19 presso la sede Arci lametina di Via Giolitti, il primo giovedì del mese dalle 9 alle 12 presso il comune di Falerna e dalle 16 alle 19 presso la delegazione municipale di Acconia, il terzo giovedì del mese dalle 9 alle 12 presso i servizi demografici di Maida e dalle 16 alle 19 presso i servizi sociali di San Pietro a Maida. Grazie alle collaborazioni con altri uffici (Asp, questure, tribunali, università, scuole, enti pubblici, etc) i mediatori culturali e gli operatori presenti aiuteranno gli stranieri ad orientarsi e regolarizzarsi integrandosi nel lametino. Elvira Falvo, assessore alle politiche sociali e socio sanitarie, ha evidenziato come «la presenza dei sindaci del comprensorio testimonia il ruolo del comune di Lamezia a capofila di una rete per questa azione» e si è detta contraria «all’allarmismo di questi periodi che ha causato una caccia allo straniero generalizzata», polemizzando così nei confronti del decreto sicurezza, delle ronde, dell’obbligo di denuncia da parte dei medici se visiteranno stranieri irregolari, ma annunciando altresì come la regione abbia finanziato una casa per rifugiati che ne potrà ospitare fino a 15 per volta.
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Quindici giorni Lamezia Nello scorso week end la mostra "Frammenti di memoria" Arrestato un cittadino marocchino con l’accusa di aver creato dedicata all’universo femminile lametino del secolo scorso un sito illegale per operare lo stoccaggio di rifiuti pericolosi Diversi gli appuntamenti per celebrare la festa delle donne I carabinieri di Gizzeria sono riusciti ad interrompere l’attività criminosa In mostra diverse testimonianze della vita e dell’operato di figure femminili che appaiono eccezionali, pur nella quotidianità del mondo in cui sono vissute, tutto ciò nei paesi del territorio lametino e in altri centri limitrofi tra la fine dell’’800 e gli anni Sessanta dello scorso secolo. La mostra "Frammenti di memoria - Con passo lieve sui sentieri della Storia", inaugurata nello scorso week end nella sala consiliare dell’ex Comune di Sambiase - ed il cui allestimento è stato curato da Enza Andricciola, Elena Cerra, Claudia Curcio, Gianna Maione, Susanna Mannella, Raffaella Marano e Annamaria Paonessa- si propone di recuperare tutto ciò, perché essa è frutto di una ricerca condotta in diversi archivi di famiglia e in quello della scuola elementare "Enrico Borrello", «che ha permesso - han-
no avito modo di dire le curatrici - di portare alla luce fotografie, lettere, telegrammi, biglietti, documenti scolastici, tessere e documenti di associazioni sindacali, politiche, religiose. L’insieme di queste testimonianze ha restituito la laboriosa esistenza di donne che si sono rese protagoniste, ciascuna secondo le proprie esperienze e peculiarità, di un periodo storico fondamentale nell’evoluzione contemporanea del nostro Paese». La mostra documentario-fotografica è stato il primo di una serie di appuntamenti in calendario ne "La città delle donne", il ricco cartellone presentato in occasione della festa della donna dal Comune di Lamezia Terme e dall’Assessorato Pari Opportunità. La mostra si articola in cinque sezioni: sociale, scuola, politica, quotidianità e famiglia.
Aveva creato un sito per lo stoccaggio e la raccolta illecita di rifiuti speciali a Gizzeria, ma l’operato illegale non è sfuggito all’attenzione dei carabinieri. L’iniziativa illegale, che sarebbe stata avviata da Abdellah Talha, 26 anni, di origini marocchine, e tra l’altro senza regolare permesso di soggiorno, è stata interrotta con l’arresto operato dai carabinieri della stazione di Gizzeria con l’accusa di "raccolta, recupero e commercio di rifiuti speciali", in flagranza di reato. La scoperta del sito illegale non è stata un caso per i carabinieri, che da tempo avevano avviato un prolungato servizio di osservazione in tutta la vasta area di Gizzeria, finalizzato proprio alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela del territorio. L’extracomunitario, dopo essere stato osservato per giorni dai militari,
è stato bloccato a Gizzeria in aperta campagna, all’interno di un sito dove aveva realizzato alcune baracche abusive. In questo sito illegale, Abdellah Talha effettuava lo stoccaggio e la raccolta di componenti di autoveicoli, oli esausti, batterie ed altro, tutti rifiuti alquanto pericolosi per l’ambiente, e per alcuni casi altamente tossici, provenienti da varie autofficine della zona, senza le prescritte autorizzazioni. L’area è stata setacciata dai carabinieri che hanno rinvenuto numerose carcasse di autovetture delle quali è ancora da accertare la provenienza, nonché scoprivano la realizzazione di una vera e propria cloaca a cielo aperto, realizzata abusivamente. Tra l’altro è stato appurato dall’Arma che gli scarichi del sito terminavano nel vicino fiume Zinnavo.
Il noto politico Willer Bordon è stato il gradito ospite del nuovo appuntamento al Sabato del Villaggio. Con lui si è parlato degli ingiustificati privilegi della politica. Ancora una volta riuscita e partecipata la rassegna organizzata da Raffaele Gaetano
Dopo il grande successo di critica e di pubblico incontrato da Vittorio Sgarbi, anche il secondo appuntamento della rassegna di incontri tra letteratura e filosofia "Il Sabato del Villaggio" ha confermato le attese della vigilia. Protagonista il più volte Ministro e Sottosegretario di Stato Willer Bordon. Un appuntamento su un tema tra i più dibattuti degli ultimi tempi, La "Casta" della Politica, cioè i peccati piccoli e grandi della nostra classe politica e il suo rifiuto di qualunque azione moralizzatrice. «Il 16 gennaio 2008, giorno del suo compleanno, Willer Bordon dice di essersi "fatto un regalo": come aveva annunciato da un paio di mesi, si è dimesso dal Senato in un inedito atto di protesta contro il declino e la corruzione della nostra classe dirigente, incapace di
farsi portatrice delle reali esigenze dei cittadini, e contro la grave degenerazione della funzione legislativa del Parlamento. I privilegi economici di cui godono i parlamentari sono tuttavia la punta dell’iceberg, sotto la quale la crisi della politica ha assunto proporzioni disastrose. Di fatto, il Parlamento assomiglia sempre più allo sterile megafono del governo di turno, e i partiti sono macchine mangiasoldi governate da ristrettissime oligarchie: non solo per la disgraziata legge elettorale, che lascia a pochi uomini la potestà di decidere chi siederà nelle Aule, ma per una complessa storia più che ventennale. Una storia il cui sviluppo Bordon ricorda e acutamente analizza, indicando praticabili vie di fuga da una condizione che è di serio pericolo per le istituzioni democratiche. L’antipolitica non
è il contrario della politica, ma il prodotto della cattiva politica. Oggi la vera antipolitica è a Palazzo, è ridotta a difesa di tornaconti personali o di una ristretta nomenclatura. Per la sua lunga militanza politica e per i prestigiosi incarichi ricoperti in diversi governi nazionali, Willer Bordon era tra le personalità più idonee ad affrontare un problema così spinoso e attuale come quello della "Casta" della politica. In un incontro stimolante, Bordon ha fatto capire che cos’è la vera politica e se ha senso parlarne. Il tutto attualizzando il tema. Prossimi eventi del «Sabato del Villaggio»: sabato 18 aprile, Bice Biagi: "Enzo Biagi, mio padre"; sabato 9 maggio: Giancarlo De Cataldo: "Romanzo (criminale)"; sabato 20 giugno: Franco di Mare: "Io testimone di guerra".
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Quindici giorni Lamezia Inaugurata la stagione di prosa al Politeama di Lamezia Dopo tante peripezie amministrative e giudiziarie con una strepitosa interpretazione di Luca Zingaretti restituita la patente ad una solerte automobilista Tutto esaurito per un evento che ha ravvivato la vita culturale A distanza di anni giustizia è stata fatta dal Capo dello Stato Una splendida pagina di letteratura italiana, con la prestigiosa firma di Giuseppe Tomasi di Lampedusa con la pregevoleinterpretazione di Luca Zingaretti è andata in scena sul palcoscenico del Teatro Comunale Politeama di Lamezia Terme, aperto al pubblico dopo quarant’anni di chiusura per inaugurare la stagione di prosa 2009. L’attore Luca Zingaretti, noto come il commissario Montalbano, ha proposto ad un pubblico molto numeroso, che ha occupato ogni ordine di posti richiamato certamente dalla notorietà del personaggio, lo spettacolo " La sirena", un lungo racconto tratto da "Lighea" che Giuseppe Tomasi di Lampedusa scrisse negli ultimi mesi della sua vita, quando già sapeva di essere gravemente malato, e pubblicato postumo (1961) per i tipi di Feltrinelli. Per un’ora l’attore, dominando la scena, completamente sobrio e privo di qualsiasi addobbo e utiliz-
zando un registro linguistico disinvolto e vivace intriso di alcuni termini dialettali, si è calato nella lettura de "La sirena", inframmezzata dalle note della fisarmonica di Fabio Ceccarelli che ha eseguito musiche composte da Germano Mazzocchetti. Reale e surreale sono state le componenti su cui ha ruotato l’intero racconto imperniato sull’ incontro di due siciliani che si svolge presso un caffè di Torino: il giovane giornalista Paolo Corbera, la voce narrante, e l’anziano senatore Rosario La Ciura, famoso ellenista. La loro frequentazione è all’origine di un rapporto che diventa sempre più confidenziale favorito soprattutto dalla comune appartenenza alla lontana terra di Sicilia, dove hanno soggiornato gli Dei, con il suo mare colore dei pavoni, con i "rizzi" dalle cartilagini sanguigne di cui si risvegliano, durante i colloqui dei due amici, i colori, gli odori e le atmosfere.
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Un normalissimo incidente stradale ormai datato (perché risalente al 26 ottobre 2006 e avvenuto in via Carlo Alberto Dalla Chiesa), si era a poco a poco trasformato, per una automobilistalametina, in un vero e proprio incubo. A carico della donna, nell’immediatezza del sinistro, veniva elevato un verbale di contestazione da parte della polizia municipale di Lamezia Terme. All’automobilista veniva addebitata la violazione del codice della strada, consistita nel "mancato arresto al segnale di stop". Verbale di contestazione che veniva annullato nel merito, dal Giudice di Pace di Lamezia Terme, a seguito di impugnazione avanzata nei termini di legge dalla ricorrente. Tale sentenza però, a causa delle normali (sic!) lungaggini della giustizia, arrivava soltanto nel 2008. Nel frattempo accadeva che, a seguito della relazione sul sinistro stradale, inviata dalla polizia municipale di Lamezia Terme all’Ufficio Provinciale della Motorizza-
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zione Civile di Catanzaro, si innescava da parte di quest’ultimo a carico dell’automobilista, il procedimento amministrativo diretto alla revisione della propria patente di guida. Ma la malcapitata, credendo fortemente nelle proprie ragioni, ha ricorso gerarchicamente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che però, con decreto del 27 maggio del 2008, respinse il ricorso. Al rigetto è seguita la naturale conseguenza del ritiro della patente di guida, effettuata dai carabinieri della Stazione di Sambiase in esecuzione dell’anzidetto decreto ministeriale. Ma la signora ha intrapreso l’ultima via percorribile, ha cioè avanzato il 18 novembre 2008 con il proprio difensore, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Quest’ultimo ha accolto tutte le richieste ed i motivi avanzati, con Decreto 3 del 2 febbraio 2009, ha annullato tanto la decisione ministeriale quanto il provvedimento di revisione della patente di guida.
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Quindici giorni Lamezia In arrivo un micro asilo nido nel palazzo municipale Una tromba d’aria si abbatte su via del Progresso grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione causando danni e disagi ai residenti in quella zona Sarà una comodità per le dipendenti comunali-mamme Sradicati diversi alberi e divelti tetti dalla furia del fortunale Un micro asilo nido aziendale sorgerà presso il palazzo municipale: è questo l’oggetto di un progetto approvato dalla giunta, su proposta dell’assessore Milena Liotta. Un’iniziativa con l’intento di venire incontro alle lavoratrici mamme del Comune. Del resto la Regione, nel 2007, ha stabilito le modalità per la concessione di finanziamenti di specifici programmi per la gestione di asili nido emicro-nidi nei luoghi di lavoro, ed ha approvato la ripartizione delle risorse finanziarie tra i distretti socio-sanitari calabresi, attribuendo al Comune di Lamezia, in qualità di capofila del distretto socio-sanitario del lametino, la somma di 350.000,000. I soli comuni interessati a questa programmazione sono stati Curinga, San
Pietro a Maida e Lamezia. Dopo le disposizioni della Regione che garantirà la copertura del 70% della spesa per attuare il progetto, il Comune ha avviato le procedure per la definizione del piano degli interventi per la prima infanzia con i comuni del distretto e circa l’utilizzo della somma assegnata,nell’ambito del riparto al Comune di Lamezia, pari a 270.000,00 euro, si è deciso, di esperire un procedimento di evidenza pubblica rivolto a soggetti sia pubblici che privati del lametino. I progetti ritenuti ammissibili sono stati tre, due del privato sociale ed uno del comune. Il progetto comunale prevede una spesa di 75.000,00 euro di cui 52.540,00 euro, pari al 70%, a carico della Regione.
Una tromba d’aria si è abbattuta nella notte tra il 3 e il 4 marzo su via del Progresso. Si sono vissuti alcuni momenti di panico e viva preoccupazione intorno alla mezzanotte per via delle fortissime raffiche di vento che hanno sradicato alberi e divelto le coperture di alcune abitazioni. Una perturbazione temporalesca di forte entità, avvertita in tutta la città e nelcomprensorio, infatti, si è concentrata maggiormente alla fine di via del Progresso, nei pressi del bivio Malaspina. Proprio in questo punto si è verificata una tromba d’aria che ha causato diversi danni nonchè la preoccupazione dei cittadini residenti. Numerose le telefonate registrate al centralino dei Vigili del fuoco del distaccamento di Lamezia Terme,
giunti in via del Progresso dopo pochi minuti, mentre imperversava ancora il forte temporale. Numerosi gli alberi ad alto fusto sradicati dalle violente raffiche di vento. I grossi alberi hanno danneggiato alcune autovetture che erano parcheggiate nei pressi ed hanno anche ostruito delle vie interne che consentono l’accesso alle abitazioni. La tromba d’aria ha altresì causato diversi danni a numerosi tetti della zona. Divelta anche parte della copertura di una officina automobilistica della zona. I vigili del fuoco hanno lavorato per ore al fine di ripristinare la viabilità e mettere in sicurezza le case e le diverse strutture commerciali dell’area.
Perché sono stati cancellati diversi voli nella tratta tra Lamezia Terme e Roma Fiumicino? L’interrogazione parlamentare del senatore Caligiuri attende una veloce risposta per non penalizzare il territorio
Ci risiamo. I voli in partenza da Lamezia Terme con destinazione Roma Fiumicino non bastano. Sono sottodimensionati rispetto all’utenza che se ne vorrebbe servire creando notevoli disagi per i viaggiatori. Si tratta di una problematica per la quale il senatore Giovanbattista Caligiuri ha presentato un’interrogazione al Ministro dei Trasporti al fine di chiedere «per quale motivo l’Alitalia (ormai divenuta Cai) ha dimesso sei voli sulla tratta Lamezia Terme-Roma, lasciando solo un collegamento aperto fra Lamezia e Roma Fiumicino». Giovanbattista Caligiuri nell‘interrogazione evidenzia, inoltre, che «da quanto si apprende le ferrovie hanno soppresso diversi treni ed il piano Cai non annovera Lamezia Terme fra gli scali da potenziare. L’autostrada
Salerno-Reggio Calabria continua ad essere interessata da lavori che hanno subito un fisiologico rallentamento, provocando ulteriori disagi alla popolazione calabrese, mentre le Ferrovie dello Stato interrompono l’alta velocità in Campania». Il senatore Caligiuri, rispetto alla problematicità dei trasporti in tutta la regione Calabria, chiede al ministero dei Trasporti «quali provvedimenti intende adottare il Governo nazionale che ha già manifestato, proprio sulle infrastrutture, la capacità di inversione di tendenza rispetto al governo Prodi, che in un biennio aveva praticamente emarginato la cosidetta "figlia prediletta", e cioè la Calabria». A parere di Caligiuri, «è indispensabile che anche la Regione Calabria si muova e protesti contro le decisioni della Cai, considerando che già
sin da ora le tariffe aeree applicate sono le più alte d’Italia e che il dimensionamento dei voli provocherà problemi enormi alla popolazione e alle possibilità di scambio». Caligiuri si dice altresì «fiducioso circa gli investimenti programmati dal Governo e dal ministro Matteoli», sottolineando come «le istituzioni calabresi abbiano di fatto dimenticato l’opera strategica dell’aeroporto di Sibari, per come giustamente denunciato dal Presidente della società del distretto agroalimentare». Ora non resta che attendere la risposta all’interrogazione parlamentare che solleva problemi molto sentiti in tutta la provincia catanzarese, e non solo in quella dal momento che l’aereoporto di LAmezia serve un po’ tutto il territorio regionale.
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I Comuni si confrontano sul depuratore di Soverato Nord Una lunga riunione si è tenuta venerdì 6 marzo nella sala della Giunta della Provincia di Catanzaro, alla presenza del Presidente Wanda Ferro e del suo vice Maurizio Vento con la dirigenza tecnica dell’Ato e i sindaci dei comuni interessati direttamente al depuratore che viene individuato come quello di Montepaone pur se ricadente nel territorio del comune di Soverato. Erano dunque presenti i primi cittadini di Montepaone, Petrizzi, Gasperina, Montauro e Stalettì i cui territori scaricano le acque reflue nel depuratore in questione. Alla riunione era ovviamente presente anche il sindaco di Soverato, interessato perché comune ospitante l’impianto, anche se allo stato attuale non ne usufruisce. Lo farà tra qualche tempo, quando sarà realizzata la rete fognaria di contrada Turrati che sarà collettata insieme a Soverato Superiore nel depuratore. La riunione di venerdì scorso, coordinata e voluta fortemente dai vertici politici provinciali, è servita a effettuare vere e proprie prove tecniche di capacità di gestione comune di un depuratore. Questa la prima sensazione che dovrà, però, essere tradotta in atti e fatti concreti essendo iniziate le trattative per sanare il pregresso, unico modo per pensare a un futuro avviato nel solco della normalità tra diverse comunità facenti parte dello stesso comprensorio. Il comune di Soverato, al tirar delle somme, risulta essere creditore nei confronti degli altri comuni, quindi si trova da questo punto di vista in una posizione privilegiata anche se non facile né comoda. «Si vedrà - ha dichiarato al termine della riunione il sindaco Raffaele Mancini - come risolvere le vertenze passate, per passare subito dopo alla valutazione dello
stato di consistenza attuale dei depuratori per capire quali interventi occorre effettuare da subito, per investire la Regione Calabria, poiché sembra corretto, all’atto della restituzione degli impianti, che questi siano quantomeno funzionanti». Lo stato del depuratore di Montepaone-Soverato nord è in linea con quello generale della depurazione in Calabria: abbisogna, in altre parole, di interventi di manutenzione straordinaria, anche per verificare la reale consistenza degli scarichi che vi afferiscono. A questo punto, la palla passa nell’immediato a una commissione tecnica mista Ato - comuni per stabilire quali opere siano necessarie per il funzionamento sufficiente degli impianti, che deve prevedere ovviamente oltre al carico ordinario di tutto l’anno, quello straordinario dei
due mesi estivi di punta. Sui tempi della riconsegna effettiva, fino al 30 giugno è valido il contratto con la società che ha avuto la gestione provvisoria della manutenzione. Dal primo di luglio invece, gli impianti torneranno ai comuni, in forma singola o associata secondo i casi, attraverso delle convenzioni che necessiteranno dell’approvazione da parte dei rispettivi Consigli comunali. Tutto andrà preparato nei tempi dovuti, e così da qui ai prossimi mesi vi saranno un gran numero di riunioni, consigli e sopralluoghi. «La storia della depurazione la conosciamo tutti, e sappiamo quanto è difficile. Ma - ha avuto modo di dire Mancini - se tutti pensiamo che la questione ambientale è comunque fondamentale, ma soprattutto è vitale per dei comuni a vocazione turistica come i nostri, qualunque
La felice storia di una borsetta recuperata e prontamente consegnata ai Carabinieri Non capita tutti i giorni di sentire notizie come quella che segue. Però, per fortuna ogni tanto capita e c’è da gioirne... Nonostante avessero alle spalle dei precedenti penali, alcuni giovani non hanno esitato a consegnare ai Carabinieri una borsa da donna ritrovata su una panchina, con all’interno denaro contante, documenti, carte di credito, chiavi e vari oggetti personali. Il fatto si è verificato a Soverato, dove un gruppo di giovani, già noti alle forze dell’ordine ha notato la borsa che era stata dimenticata su una panchina. Senza alcun tipo di esitazione, anzi con encomiabile spirito
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civico, il gruppetto ha immediatamente consegnato la borsa alla vicina stazione dei Carabinieri, dove la legittima proprietaria ha potuto recuperarla poco dopo, non senza esprimere il proprio ringraziamento alle persone che avevano recuperato la borsa consegnandola ai militari dell’Arma. A volte bastano gesti come questo per far venire fuori il cuore di persone tante volte considerate, a torto, prive di sentimenti per via di errori di gioventù che, magari, hanno macchiato la fedina penale facendoli entrare in circuiti negativi nei quali è facilissimo entrare, ma difficile separarsene.
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problema sarà superato». Per l’altro depuratore di Soverato, quello del quartiere Corvo, che serve anche Satriano, Davoli e San Sostene, per giovedì 12 marzo è prevista una riunione tra i sindaci. E’ un modo per standardizzare e ottimizzare comportamenti in modo da chiudere più partite contemporaneamente, anche per arrivare a gare d’appalto il più possibile concentrate. Su quest’ultimo depuratore pende sempre la richiesta di delocalizzazione avanzata con insistenza dallo stesso Mancini per via della poco felice collocazione attuale, a ridosso dell’abitato e ingombrante non solo per lo spazio fisico occupato, ma soprattutto per gli effluvi per niente gradevoli che emana soprattutto ove si pensi alla vocazione turistica della zona. A parte gli inconvenienti tecnici che ne fanno un impianto saturo, con scarsissimi tempi di recupero in caso di malfunzionamento, anche in previsione che a regime dovrebbe collettare anche zone attualmente prive di scarichi fognari. L’alternativa che si presenterà sarà quella dell’ammodernamento o del distacco degli altri comuni. Alla fine della riunione alla Provincia, Mancini restituisce al mittente le critiche per l’assegnazione dell’incarico per il Psc di Soverato: «Quella non è stata una nomina politica, bensì tecnica, effettuata da una commissione esclusivamente tecnica, sulla base di riscontri oggettivi in termini di curricula e di idee progettuali. Non si può discriminare nessuno in base a preconcetti politici, quando si costituisce secondo norma un raggruppamento temporaneo di professionisti. Le esternazioni di qualche consigliere comunale sono state del tutto fuori luogo».
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Quindici giorni Soverato A Satriano la Chiesa Madre è tuttora chiusa Eletto il direttivo del Partito Democratico I cittadini protestano in consiglio comunale A Gaetano Mocciaro la carica di presidente Una situazione per tanti versi paradossale Dibattuti anche i tanti problemi di Soverato Grazie ai numerosi cittadini di Satriano che vi hanno voluto prendere parte, il Consiglio comunale convocato su richiesta della minoranza per portare a conoscenza della popolazione la situazione dei lavori di ristrutturazione della Chiesa Madre, è stato alquanto effervescente. Dopo l’introduzione da parte del presidente Francesco Mercurio, Luciano Battaglia ed Emilio Masucci di "Alleanza Popolare per Satriano" hanno contraddetto l’asserzione del presidente diretta all’operato svolto dalla precedente amministrazione. Dopo un’articolata serie di interventi, i cittadini presenti hanno mostrato segni di impazienza, gridando a più riprese «vogliamo la Chiesa aperta». A stento il presidente del consesso ha riportato la calma, mentre il sindaco Michele Drosi racconta le vicende e fa riferimento alla delibera della Giunta comunale del 25 giugno 2008 con la quale è stata approvata la perizia di variante. «Si è deciso di approvarla per sbloccare lo stallo dei lavori che duravano da mesi e rischiavano di compromettere il finan-
Dallo scorso 2 marzo è partito a Soverato il servizio di assistenza domiciliare programmato dall’Assessorato ai servizi sociali che consentirà di accudire tante persone
ziamento - ha affermato il primo cittadino - nell’interesse della cittadinanza e non certo per un servizio di comodo o di interessi ad una parte». La parola è andata poi all’avvocato Maida, legale del Comune che ha contribuito ad argomentare e illustrare le motivazioni che intende portare avanti dinnanzi al pubblico ministero, dopo l’avvenuto rigetto dell’istanza di riesame, per ottenere lo sblocco del sequestro. Diverse le repliche che la minoranza ha effettuato. Masucci ha affermato: «Sono stati eseguiti lavori di una certa rilevanza e sui quali la magistratura vuol vedere chiaro». Il Consiglio comunale è, quindi, terminato, dopo aver vissuto momenti infuocati, con la gente che ordinatamente ha abbandonato l’aula sempre più disorientata e con pochi punti fermi: «Di sette-otto chiese che Satriano aveva, oggi dobbiamo emigrare anche per gli esercizi spirituali», hanno commentato i più con un certo sarcasmo. Proprio ora che siamo in tempo di quaresima, verrebbe da aggiungere...
Partito Democratico a raccolta a Soverato per l’elezione del direttivo. Alla presenza della neo segretaria provinciale Katia Corea, è stato istituito il direttivo di circolo. Ad aprire l’incontro, il consigliere comunale Francesco Severino, che ha auspicato un rilancio del Pd a Soverato grazie al coinvolgimento dei giovani. Ha poi preso la parola il segretario Salatino che ha espresso la necessità di dare una svolta alla vita amministrativa. Francesco Rotondo, in qualità di responsabile giovanile, ha espresso le problematiche che coinvolgono il mondo dei giovani. Una situazione problematica è quella che a detta del consigliere comunale, Gagliardi, vive oggi Soverato, incrementata con l’avvio dei parcheggi a pagamento durante l’intera settimana. La parola è passata infine a Katia Corea, che ha espresso l’importanza del Pd nella città jonica ed hanno augurato un buon lavoro e una buona crescita e affermazione del partito.
Alla fine si è proceduto all’elezione all’unanimità del direttivo composto da: Gaetano Mocciaro con carica di presidente; responsabile dei giovani, Francesco Rotondo; presidente commissione di garanzia Giuseppe Natale, componente commissione di garanzia Salvatore Gallelli e componenti Francesco Vaccaro, Giuseppe Santoro, Elisabetta Vagnato, Domenico Tirinato, Nicola Proto, Antonio Pellegrino, Antonio Caruso, Girolamo Tucci, Franco Francavilla, Gianni Politi, Irma Petrella, Paola Luciana De Vito, Francesca Maraguccio, Teresa Corapi, Giusi Montesano, Fulvia Geracioti, Francesca Vecchio, Valeria Vecchi, Annamaria Siciliano, Tiziana Alvaro e Franco Cristofaro. Il direttivo sarà affiancato dal segretario Nicola Salatino, mentre vicesegretario sarà Ernesto Alecci, e responsabile organizzativo Francesco Severino, all’ufficio politico vanno Marisa Rotiroti e Ernesta Taverniti, tesoriere è Beniamino Lagani.
E’ iniziato lo scorso lunedì 2 marzo il servizio di assistenza domiciliare programmato dall’Assessorato ai servizi sociali del Comune di Soverato, retto da Sonia Munizzi. Il servizio è un articolato complesso di interventi e di prestazioni socio-assistenziali erogatei a domicilio di chiunque si trovi in condizioni di temporanea o permanente necessità di aiuto per la gestione della propria persona, per il governo della casa e per la conservazione dell’autonomia di vita in casa, in famiglia e nel proprio contesto sociale. E’ un esperimento che ha dato già buona prova di se in diversi comunie ed ora approda anche a Soverato dove erano diverse le richieste di aiuti per superare i piccoli problemi della quotidianità.
Le risorse destinate dalla Regione a tale interventi consentono di dare risposte concrete alle fasce di popolazione che vivono in maggiore difficoltà, non solo economiche ma anche fisiche e psicologiche. Le attività del servizio assistenza domiciliare, che si erogano in prestazioni orarie, circa quattro ore al giorno, in riferimento ai bisogni dell’utente, prevedono la diversificazione degli interventi tra area anziani residenti che abbiano superato il sessantacinquesimo anno di età e persone non autosufficienti. In un binario parallelo, che esula dall’utilizzo dei fondi regionali, l’Amministrazione comunale inoltre ha inteso continuare un servizio civico per l’anno 2009 con fondi comunali di bilancio di cui vengo-
no coinvolti quattro operatori per un periodo di due mesi, iscritti in apposite graduatorie che consentono un servizio utile alla comunità e immettono nel circuito lavorativo giovani meritevoli che investono il loro tempo in attività particolarmente impegnative e che necessitano di spiccate attitudini di socievole compartecipazione. Ora non resta che attendere i primi riscontri del lavoro svolto sul campo dagli operatori per i quali si intravedono prospettive di lavoro per il futuro. Ciò consentirà anche di migliorare, successivamente, i servizi anche in base ai bisogni dei soggetti che usufruiscono del servizio di assistenza domiciliare in un territorio in cui è difficile districarsi nel disbrigare alcuni tipi di attività.
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Quindici giorni Soverato
Quindici giorni Soverato Il dualismo della vita è approdato a teatro: Secondo l’associazione Codici a Soverato "Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde" permane l’emergenza relativa al randagismo Sul palcoscenico l’eterna conflittualità di due opposte identità Vi sono alcuni branchi che scorrazzano liberamente per le strade Ha registrato un buon successo e alla fine ha strappato numerosi applausi. "Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde" di R. L. Stevenson, il romanzo di straordinario successo che ha ispirato artisti e cineasti, è approdato al Teatro comunale di Soverato. Uno dei più grandi classici della letteratura fantastica di tutti i tempi ha intrattenuto il pubblico soveratese proponendo l’indagine stevensoniana sulla scissione della personalità. Una diuturna conflittualità fra due dimensioni che riconosce l’uomo come "duplice" con una sua parte cattiva e una sua parte buona. Due orizzonti opposti appartenenti alla medesima persona, una sfida contronatura. Lo spettacolo evidenzia il linguaggio energico della recitazione e quell’equilibrio sottile, fra rigore formale e improvvisazione, fedele a quella dose di imprevedibilità che lo rende unico ad ogni replica. Atmosfera di carattere e ambientazione gotica, violini, jazz, con tanto di frac, cilindro e ombrello catturano la scena e le attenzioni del publbico. A calcare il palcoscenico un unico attore che interpreta da solo tutti i personaggi attraversando molti generi teatrali: dal racconto epico al
cabaret, dalla prosa tragedia che ben sapranno caratterizzare l’intreccio poliziesco-fantastico del racconto di Stevenson. Si tratta di un intreccio che da sempre intriga gli animi per le infinite sfaccettature. Il dottor Henry Jekyll è uno scienziato che durante i suoi studi sulla psiche umana, mescolando particolari ingredienti chimici, mette a punto una pozione che può separare le due nature dell’animo umano: quella buona e quella malvagia. La sua personalità si scinde così in due metà speculari che, alternativamente, bevendo la pozione o l’antidoto, prendono possesso del suo corpo, trasfigurandone anche l’aspetto. Le due identità sono contrapposte sia nel modo di apparire che in quello di essere: il dottor Jekyll è rispettabile, educato e di principi morali; Hyde, al contrario, è malvagio e ben lungi da qualsiasi regola civile. Quanto all’aspetto fisico: alto Jekyll, basso Hyde. Dunque, non solo mutamenti fisici ma soprattutto due tendenze comportamentali, un intrinseco dualismo e una scissione di personalità che hanno attirato il pubblico proponendo l’eterna conflittualità di due opposte identità. Ma questa non è altro che la vita.
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L’Associazione Codici è intervenuta sull’annoso fenomeno del randagismo: «La piaga del randagismo nella città di Soverato continua a persistere. Il fenomeno è purtroppo tutt’altro che eccezionale e sono molti i residenti che lamentano la presenza sul territorio di gruppi di randagi che si aggirano nel paese, tanto che la situazioneè divenuta ormai insostenibile per i cittadiniesasperati. Il Codici Ambiente è immediatamente intervenuto anche questa volta con un accesso agli atti inteso a verificare se, come da normativa vigente, il comune di Soverato abbia provveduto alle catture chippatura e sterilizzazioni degli animali vaganti, nonché al controllo tramite verifiche a campione sui cani di pro-
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prietà, della chippatura e registrazione presso la Asl veterinaria, quale deterrente per gli abbandoni. Infatti, la Legge Finanziaria 2008, Art. 2, comma 370 (Legge 24 dicembre 2007, numero 244) ha sottolineato come "I comuni, singoli o associati, e le comunità montane provvedono prioritariamente ad attuare piani di controllo dellenascite attraverso la sterilizzazione. A tali piani è destinata una quota non inferiore al 60 per cento delle risorse di cui all’articolo 3, comma 6. I comuni provvedono, altresì, al risanamento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani, nel rispetto dei criteri stabiliti con legge regionale e avvalendosi delle risorse di cui all’articolo 3, comma 6?».
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Coni provinciale: riconfermato Tony Sgromo L’avvocato catanzarese reggerà l’ente sportivo per il prossimo quadriennio olimpico In questo numero Calcio
"Ringrazio per il supporto ricevuto da tutti quanti in questi otto anni" Sarà un altro quadriennio di qualità per lo sport catanzarese. Infatti, è nuovamente l’avvocato Tony Sgromo il presidente del Comitato provinciale del Coni di Catanzaro. Candidato unico per il quadriennio olimpico 2008/2012, Sgromo è stato confermato all’unanimità ricevendo 37 preferenze sui 38 aventi diritto al voto (un solo il delegato assente). L’assemblea elettiva, convocata nelle scorse settimane presso la sala riunioni del Comitato provinciale di via Contessa Clemenza, è stata presieduta da Caterina Salerno con Piero Loguzzo presidente dell’assemblea, non vi è stato alcun tipo di incertezza quanto all’esito finale e così è giunta la riconferma di Tony Sgromo al vertice del Comitato provinciale. «Non avrei mai potuto ricoprire questo incarico - ha affermato Sgromo come ho fatto in questi otto anni, se non avessi avuto l’importante supporto del mio indispensabile segretario Santo Senese e del responsabile del settore tecnico Franco Fratto, che mi hanno sostenuto in tutto. Siamo innamorati di quello che facciamo, siamo innamorati dello sport, per questo i risultati che otteniamo sono positivi, perché ogni attività è svolta con amore. Alla base, però fra me, i miei collaboratori e tutti i membri della giunta c’è innanzitutto stima, rispetto e lo sport come passione comune. Ora non ci resta che iniziare a lavorare». Immediatamente Tony Sgromo (sono passati soltanto pochissimi giorni dopo l’elezione) ha deciso anche la formazione della nuova Giunta. Per l’ufficializzazione è giunto a Catanzaro il presidente regionale del Coni, Demetrio Praticò, che ha sottolineato l’impegno profuso da Sgromo in questi anni. «Oggi è una giornata significativa e la massiccia presenza delle federazioni rende palese che si sta lavorando bene. Antonio Sgromo - ha ribadito Praticò - è un uomo attento e determinato, non a caso è il vicepresidente vicario del Coni Regionale. Naturalmente la sua rielezione mi rende felice, perché sarebbe necessario che più uomini come lui, lavorassero con abnegazione rimboccandosi le mani-
Catanzaro
Mister Provenza cerca l’appoggio degli addetti ai lavori per riuscire a fare sempre meglio pagina 6 Calcio Vigor Lamezia
L’arrivo di mister Danilo Pierini in panchina non ha portato alcun frutto pagina 30 Volley femminile Soverato
La Frigorcarni si sbarazza in tre soli set e con facilità di un Messina poco competitivo pagina 35
che, specie per dare sostegno al settore giovanile, purtroppo oggi troppo in crisi». Non ha mancato l’appuntamento anche il professore Antonio Ammendolia. Una presenza importante che conferma la collaborazione tra il Coni e l’Università. Nel presentare, presso il salone del Consiglio provinciale del Coni, la nuova giunta del Coni, Comitato provinciale di Catanzaro, il presidente Antonio Sgromo, ha discusso dei prossimi impegni che il Comitato provinciale di Catanzaro affronterà nel quadriennio con la nuova giunta, così composta: Vincenzo Failla (tecnico), vice presidente Vicario, Paola Cosentino (Fsn: Figh) Vice Presidente, Luigi Ricci (Fsn: Fiv) Componente, Cinzia Sandulli (Fsn: Fita) Componente, Alberto Scerbo (Fsn: Fip) Componente, Enrico Ciaccio (Dsa: Fiwuk) Componente, Salvatore Fulciniti (Eps: U.s.
Acli) Componente, Antonio Cardamone (Atleta) Componente, Antonio Corasaniti (Rappresentante Cip) Componente. L’intento che si vuole raggiungere attraverso la nomina dei nuovi membri è quello di superare lo straordinario lavoro realizzato dalla giunta passata, in parte riconfermata. Il numero dei componenti è aumentato ed i volti nuovi serviranno per partire con un nuovo slancio rinvigorito. Nel salutare la vecchia giunta, il Presidente Sgromo ha inteso ringraziare particolarmente Sergio Servidoni che continuerà a coadiuvare quale fiduciario della zona lametina, Otello Celia, che coopererà quale fiduciario della zona ionica e Nino Conforti, tutti indispensabili per i successi ottenuti. Vitali per ogni singolo progetto e membri effettivi della giunta il Segretario Santo Senese ed il coordinatore del settore tecnico Franco Fratto. La presenza, infine, del Professore Al-
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berto Scerbo, rimarca ancor più evidentemente la volontà di creare un’unione definitiva e sinergica tra Coni ed Università che attraverso il corso di Scienze Motorie rappresenta un punto di riferimento per tutta la Calabria e non solo. Primo impegno di cui, fin da subito, si sta occupando l’avvocato Cinzia Sandulli, è quello di stringere ex novo e rafforzare i già esistenti protocolli d’intesa con le amministrazioni e gli enti locali, grazie ai quali sarà possibile affrontare questi quattro anni al top. La pasqua Sportiva che si sovlgerà il 29 marzo, invece, è il primo appuntamento atletico che attende il comitato provinciale di Catanzaro, mentre sono da tempo in lavorazione le kermesse nazionali "Giocosport" e "Giochi della Gioventù". Il nuovo motto della giunta "solamente con l’umiltà si va avanti!" è già in cammino.
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I desideri di mister Nicola Provenza L’allenatore vorrebbe un ambiente più vicino alla squadra di Carlo Talarico
A Catanzaro pare di assistere alla lotta di Don Chisciotte contro i mulini a vento, una lotta impari per sconfiggere qualcosa che è quasi impossibile superare. Ma dovrà pur iniziarsi da qualche parte. E per fortuna c’è chi ci prova. Il riferimento è alle parole che ciclicamente pronuncia l’allenatore del Catanzaro, Nicola Provenza, per descrivere certi vizi dell’ambiente che segue le aquile. Gli occhi che vengono da lontano, vedono, scrutano, sono il migliore punto di osservazione per scalfire il marcio, questo è principio sacrosanto. Chi vive sempre nello stesso ambiente, invece, fa il callo a determinati discorsi perdendo di vista quello che è il modo migliore, e comunque più efficiente, nel gestire le cose. E così il tecnico giallorosso, al termine di una delle tante gare vinte in questa stagione, introduce discorsi seri che vanno ben oltre la partita: "Ho la fortuna di lavorare su un gruppo di valore, come sostengo dall’inizio del campionato, anche se a volte si eccede in giudizi troppo positivi o negativi, senza mantenere quel necessario distacco per valutare quello che stanno facendo questi ragazzi". Detto in parole povere, i giudizi della piazza sono troppo influenzati dall’emotività figlia del risultato. Se perdi sei un brocco, se pareggi in casa sei una schiappa,
se pareggi fuori casa la squadra poteva dare di più, se vinci sei meglio di Mourinho. Quello evidenziato dall’allenatore campano è, purtroppo, un dato di fatto che accompagna il Catanzaro da tantissimi anni, o meglio da quando si è trovato, in un triste giorno della sua gloriosa storia, relegato in serie C2, campionato che sta stretto alla piazza che pretende in questa categoria di vincere a mani basse, ma che, non si dimentichi, per il Catanzaro rappresenta uno scoglio insuperabile, essendone venuto fuori soltanto grazie ad un ripescaggio dopo la se-
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conda finale play off persa. Dunque la C2, le aquile, sono riusciti sempre a perderla e mai a vincerla. Ci sarà un perché dietro a questa amara verità. Presto detto. Società deboli e indebitate, squadre contrabbandatecome vincenti che non mantengono le attese della vigilia, tifoseria che pressa e non perdona il minimo risultato negativo, con la conseguenza di mettere fretta alle società costrette a cambiare in corsa, con tutti i guai che ne conseguono in casi del genere. Questo è l’estremo riassunto della serie C2 dell’U.S.
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e dell’F.C. Catanzaro. Contro questi malvezzi si sta battendo dall’inizio Nicola Provenza, l’ultimo samurai del calcio giallorosso. "C’è invece da elogiare la volontà della squadra tirando dritto per la propria strada - dice mister Provenza - senza pensare a niente altro che al proprio lavoro e al risultato. Questi ragazzi stanno avendo una volontà che mi sorprende giorno dopo giorno". E poi, ancora, il tecnico mette un altro dito nella piaga delle troppe parole (o meglio aspettative) che ruotano intorno al clan giallorosso: "Negli ultimi tre o quattro mesi ogni volta che rientro nello spogliatoio al termine della partita, vedo che questi ragazzi non si stanno godendo molto il frutto del loro lavoro, perché tutto intorno si guarda alle altre squadre. Questa è una cosa che secondo me ha degli accenti paradossali ed è il motivo per il quale sto continuando a tirare dritto per la mia strada e i ragazzi fanno altrettanto. Sono encomiabili per questo. In un’altra piazza in questo momento loro sarebbero gratificati diversamente, purtroppo vedo dalle espressioni di molte persone che ci stanno intorno, poca soddisfazione. E’ una cosa da correggere perché a me non piace lavorare in una dimensione diversa da quella che è l’umiltà, il sacrifico e la volontà. Sono abituato a lavorare così e così voglio lavorare anche a Catanzaro".
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Sport Catanzaro Masino Amato, storico massaggiatore dell’U.S. Catanzaro compie 70 anni trascorsi tutti tra famiglia, lavoro e pallone di Carlo Talarico
Maso ne fa settanta. Giovedì 12 marzo, infatti, il popolare massaggiatore del Catanzaro calcio spegne le candeline più importanti di una esistenza dedita al lavoro e alla famiglia, oltre che al pallone. Masino Amato è, senza retorica, il testimone più autentico di mezzo secolo della storia calcistica giallorossa. Ne ha viste di cotte e di crude, ha curato migliaia di caviglie e praticato altrettanti massaggi per alleviare i dolorini che hanno afflitto generazioni di calciatori che, nel corso dei decenni, hanno vestito la gloriosa casacca dell’Unione Sportiva. Proverbiale, poi, il suo scatto, con tanto di borraccia in alto per segnalare all’arbitro l’ingresso in campo, per arrivare prima possibile dal calciatore finito malamente a terra. Giuseppe Amato, in arte "Masino", originario di Chiaravalle Centrale, inizia la sua carriera in giallorosso nella sua qualità di masseur nel 1959, non ancora ventenne, entrando a far parte dello staff della De Martino (la Primavera di quei tempi). In quella stagione il Catanzaro del presidente Ceravolo vince il campionato di serie C e guadagna la cadetteria. Nella stagione seguente, Masino, le cui doti professionali emergono immediatamente, debutta in prima squadra nella doppia trasferta di Parma (29 novembre 1959) e poi a Verona. Da allora in poi, e per diversi decenni, non esiste più una domenica calcistica senza Masino. Ha vissuto da silenzioso protagonista tutte le battaglie giallorosse, passando di presidente in presidente e arrivando fino ad oggi in cui il suo operato viene dispensato con la solita maestria nelle sole gare casalinghe. La storia professionale di Masino è la storia dell’Unione Sportiva Catanzaro che anche grazie ad un personaggio come lui è riuscita a diventare la regina delle squadre provinciali. Masino, infatti, è sempre stata
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una persona che ha fatto gruppo e spogliatoio evitando polemiche o parole alle spalle. Più volte il suo operato è stato pubblicamente lodato dagli allenatori, basti pensare alla fantastica stagione 1970/1971, quella della prima storica promozione in serie A. Masino, allora, ebbe la sua importanza riuscendo a recuperare moralmente e fisicamente Paolo Braca, reduce da una brutta frattura di tibia e perone. Elogi piovono su Masino anche dall’allenatore Gianni Seghedoni per aver rimesso in sesto Pierluigi Busatta, nel giro di meno di una settimana dopo lo spareggio sfortunato di Bologna contro l’Atalanta e per quello decisivo del San Paolo di Napoli contro il Bari. Simpatizzante della Juventus, Amato, rimane tale fino al gennaio del ’72, allorquando la "Vecchia Signora" del calcio italiano esce sconfitta dal "Militare" accusando il Catanzaro di aver annaffiato il terreno di gioco. Da quel giorno Masino diventa solo e soltanto giallorosso, lo stile Catanzaro prevale su quello bianconero tanto decantato ma alquanto sbiadito in quella circostanza. Insieme al medico sociale Geppino Martino forma una delle coppie più invidiate da tutto il panorama nazionale, la sapienza di un primario con l’esperienza di un lavoratore autentico, un mix che ha assicurato al Catanzaro lustri di tranquillità sul fronte sanitario. Masino Amato, nel suo percorso di una vita è arrivato ad essere Masino anche perché ha trovato sostegno nella famiglia, la sua bella famiglia formata insieme alla signora Francesca che lo ha reso papà di tre figli, Alessandro e Roberto (che professionalmente hanno voluto seguire le orme paterne) e Maria Grazia. Ora, allo scoccare delle settante primavere, non resta che augurare al popolare Maso tantissima serenità, quella che lo ha accompagnato sempre, lavorando sempre per il Catanzaro. Il suo Catanzaro. Auguri!
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Calcio a cinque La Catanzarese Stefano Gallo si sbarazza con facilità del Mirto Tre punti erano stati preventivati alla vigilia e tre punti sono arrivati. La Catanzarese Stefano Gallo non ha mai sofferto contro un Mirto mai in partita. Il risultato finale (5-1) fa capire il divario tra le due formazioni di calcio a cinque. La Catanzarese è andata a segno con Cipparrone (doppietta), Lanciano e Corea (doppietta). Una gara in poche arole perfetta quella giocata dai giallorossi che non hanno mai sofferto la tecnica di Benenati né la forza fisica del resto della squadra cosentina, ma sono riusciti ad imporre il loro gioco sin dal primo minuto senza grosse difficoltà e comandando le operazioni per tutto l’incontro. Soltanto un pizzico di imprecisione e di sfortuna hanno impedito a Cipparrone di sbloccare i risultato prima del minuto numero 15’ e quindi di arrotondare il punteggio. Segnato il primo gol, grazie ad un preciso sinistro dalla distanza, la gara si è messa in discesa. Il raddoppio è stato messo a segno dal capitano, Lanciano, bravo su rimessa laterale, mette forte una palla in mezzo, trova la deviazione del portiere e porta a due le reti della sua squadra. Il Mirto appare più intimorito che tramortito e non riesce a superare metà campo per diversi minuti, poi cerca la rete con un paio di tiri per niente precisi che non creano problemi a Patruno. Il tre a zero porta ancora una volta la firma di Cipparrone, ma il merito è da attribuire a Corea che si procura un rigore sacrosanto: dal dischetto Cipparrone è infallibile. Il Mirto però non si arrende e accorcia le distanze con un gran sinistro al volo di Pace, imparabile per Patruno. Finisce il primo tempo e nella ripresa la Catanzarese rientra in campo determinata a chiudere la gara, perché gli ospiti, nel frattempo, hanno preso coraggio e cominciano anche a dare qualche calcio di troppo. Il Mirto però si scopre e lascia molto spazio alle ripartenze giallorosse. Il 4-1 porta ancora la firma di capitan Lanciano: passaggio in parallela di Mardente per il capitano che di prima intenzione batte a rete da oltre quindici metri e trafigge il portiere ospite. Il Mirto accusa il colpo si disunisce e, quale conseguenza, subisce anche la rete del 5-1: Patruno serve alla perfezione Voci lungo l’out di sinistra, in due contro uno, Voci scarica su Corea che comodamente appoggia in rete e chiude, di fatto, i conti. Nel finale va in scena l’accademia dei giallorossi. Con questi tre punti, la Catanzarese mantiene saldamente il controllo della classifica, guadagnando anche due punti sulla più prossima inseguitrice, la Fata Morgana, fermata in casa sul 5-5 dal Carpe Diem. Ora i punti di distacco sono cinque. La stessa distanza che c’è dall’Atletico Panarea, vittorioso sul Kroton per 6-2.
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La Stirparo Volley si riscatta andando a vincere a Messina La Nautica Alcaro perde a Bari uno scontro decisivo per la zona play out dopo la sconfitta Le speranze sono ora rimandate al match contro la diretta rivale Bernalda casalinga
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Rimane la delusione e zero punti in classifica per la Nautica Alcaro che avrebbe meritato di più dal parquet di Bari. Catanzaro,dunque perde il confronto diretto per l’accesso ai playout al termine di 40 minuti che hanno visto la squadra calabreseattenta in difesa, anche se globalmente è mancato un pizzico di cattiveria agonistica che in alcuni frangenti avrebbe potuto essere l’arma in più. Comunque sia, la sconfitta del Canicattì a Corato lascia ancora speranze per evitare la retrocessione diretta in serie C dilettanti. Ora servirà incamerare i due punti nel confronto col Bernalda. Buone prestazioni individudali sono state offerte da Shorter, Cattani e
Ogliaro, mentre Savazzi ha difettato nella continuità. Dopo la positiva gara disputata contro Sarno, si è invece smarrito De Monaco. La differenza tra le due squadre è stata tutta nei rimbalzi offensivi: 1 per Catanzaro contro i 25 dei pugliesi. La storia della partita ha visto parziali
favorevoli una volta a favore dell’una, una volta favorevole all’altra. Il primo breaksignificativo è stato quello con cui Catanzaro si era portata a condurre sul 26-16 del del 13’, realizzando fra la conclusione del primo periodo e, appunto i primi tre minuti della seconda frazione, un complessivo 15-2 che aveva consentito di ribaltare il 14-11 avversario. Poi Bari, sospinta dalle realizzazioni di Barozzi e dalle triple di Ciocca, concretizzava un parziale di 17-5. A questo punto si registrava la reazione della Alcaro (parziale 10-0). Poi si andava avanti punto a punto, al 39’ la spuntavano i padroni di casa. Alla fine il tabellone dice Bari 67, Catanzaro 63.
Stella Azzurra ko con onore contro la capolista Nike E coach Fiorini trae auspici positivi per il prosieguo Nulla da fare al cospetto della capolista per la Stella Azzurra Volley. Troppo forti le ragazze della Nike per il giovane sestetto catanzarese che nulla hanno potuto opporre di fronte allo strapotere tecnico e fisico della formazione reggina, autentica corazzata costruita per vincere il torneo di Serie C. La formazione reggina allenata da Giovanni Fascì schiera una formazione in grado di lottare per l’alta classifica anche in serie B2 con Crucitti ed Angelova in palleggio, Dastola opposta, Neves, Tortora e Nicoletti al centro, Praticò, Speranza e Tsvetkova di mano, con Baccellieri libero. La formazione della Stella Azzurra schiera il sestetto base, nonostante l’influenza che in settimana aveva decimato l’organico (alla fine sono state colpite 7 giocatrici su 12 della rosa della prima squadra), quindi Ceniti e Barone in palleggio, Sgrò, Zurlo e Migale di mano, Lodari opposta, Siracu-
sa e Dolce al centro con Astorino libero. Il primo set vede immediatamente una partenza brillante per le padrone di casa che infliggono un umiliante 17-3 alle intimorite giocatrici della Stella Azzurra. Da questo momento le giovani della Stella Azzurra iniziano a giocare con meno timore reverenziale e cercano di contrastare le forti avversarie. Il set si chiude con un netto 25-10 finale. Secondo e terzo set vedono una maggiore spregiudicatezza delle ragazze di coach Peppe Fiori-
ni che cercano di giocare con meno timore e riescono in alcuni momenti a tenere testa alle quotate avversarie. Certo, la differenza è netta tra le due compagini e i parziali chiusi 25-14 e 25-16 lo testimoniano, ma almeno le atlete catanzaresi hanno provato a divertirsi in campo, sfruttando al meglio l’esperienza fornita dal giocare contro un avversario di livello tecnico superiore. Al termine della gara coach Fiorini ha avuto modo di chiarare: "Faccio i complimenti alla formazione di Gianni Fascì che ha dimostrato una grande forza interiore e altrettante determinazione. Per noi ora inizia la parte decisiva della stagione, quella che alla fine dell’anno emetterà i responsi definitivi, soprattutto riguardo alla zona bassa della classifica. Sono fiducioso che la formazione che ha affrontato la Nike nel secondo e terzo set saprà togliersi belle soddisfazioni".
Coach Simone attendeva una reazione della sua Stirparo Volley dopo la sconfitta rimediata nell’ultima gara casalinga contro Potenza. Ed in effetti, a Messina, contro una squadra in piena lotta per evitare la retrocessione diretta, Troka e compagni, pur non convincendo fino in fondo, sono riusciti ad imporre i diritti di una maggiore cifra tecnica incamerando l’intera posta in palio dimostrando grande professionalità e voglia di non considerare chiusa prima del tempo una stagione che ha già regalato diverse soddisfazioni e che, nonostante non sarà possibile giungere al traguardo play off, va annoverata come molto positiva. Nella città dello Stretto, la Stirparo parte discretamente portandosi avanti nella prima frazione, poi però, come spesso è capitato durante questo campionato, un momento di amnesia nel momento di chiudere il set, regala nuova linfa ai padroni di casa che chiudono a loro favore la frazione dopo un interminabile vantaggio. Potrebbe essere una mazzata ed invece la Stirparo, trascinata soprattutto da un ritrovato Troka e dal positivo apporto di Manolo Gaetano, innesta la marcia giusta e senza incontrare eccessiva resistenza da parte di un Domenico Savio troppo falloso si porta sull’uno pari. Il terzo set risulterà quello decisivo con la Stirparo che mantiene i nervi saldi e pur senza compiere nulla di trascendentale, sfruttando le pochezze avversarie, si porta avanti chiudendo ancora ai vantaggi. L’ultimo set è giocato più che altro per onor di firma con Catanzaro che non sbaglia più nulla con Romanò e Benenati che si incaricano di mettere a terra i palloni finali e portare a casa tre punti fondamentali, più che per la classifica, per il morale della squadra cara ai fratelli Stirparo.
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L’arrivo di Danilo Pierini non inverte la rotta Vigor Lamezia sempre più ultima in classifica Addio a Fofò Ammirata e benvenuto a Danilo Pierini. Ma la Vigor Lamezia ultima era e ultima è rimasta. Andiamo con ordine. Lunedì 16 febbraio il sodalizio biancoverde emana il seguente comunicato stampa: "La società Vigor Lamezia S.r.l. comunica di aver sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra l’allenatore sig. Alfonso Ammirata. La società ringrazia mister Fofo’ per la professionalità, la dedizione al lavoro e la grande umanità dimostrata in questi due anni e per la stupenda stagione scorsa culminata con la storica conquista dei play off. Certi che questa decisione tanto sofferta non intaccherà il rapporto di profonda stima creatosi e consolidatosi nel tempo, coglie l’occasione per augurargli le migliori fortune personali e professionali". Muore un papa e se ne fa, necessariamente, un altro. Così il sempre solerte ed efficiente ufficio stampa della Vigor retto con professionalità da Gian Maria Cataldi, nella stessa giornata del 16 febbraio, dirama un altro comunicato. Eccolo: "La Vigor Lamezia calcio comunica di aver ingaggiato Danilo Pierini quale nuovo allenatore. Lo stesso verrà presentato alla stampa domani 17 febbraio, alle ore 12.30, presso la sala stampa del Guido D’Ippolito". Arriva, dunque, il nuovo allenatore
che, nei desideri della dirigenza tutta e del direttore generale Carmine Donnarumma, deve risollevqre il morale della squadra e dell’ambiente tutto. Certo l’esordio che il calendario riserva non è dei più agevoli. Tocca andare in casa del Catanzaro (allora) secondo in classifica. La Vigor disputa una bella gara, tutta cuore e grinta ma non riesce a portare a casa punti venendo punita dalla rete di Iannelli in avvio di ripresa. La sfortuna e il portiere del Catanzaro non consentono il pareggio. Al debutto casalingo di Danilo Pierini, una settimana dopo contro l’Andria, termina con l’ennesima sconfitta interna in una stagione avara di risultati al D’Ippolito. Pierini ci riprova la settimana successiva, ovvero pochi giorni fa, in quel di Cassino. Ma la compagine biancoverde viene sommersa di reti (ne prende cinque e ne fa due). Tre gare zero punti per il nuovo tecnico. Si dirà che non era certo la gara di Cassino quella giusta per risalire la china e conquistare punti importanti per cercare di agganciare il penultimo posto che regala la chance dei play out. Anche se nel calcio bisogna provarle sempre tutte, la sconfitta in terra laziale di quattro giorni addietro in un certo senso era preventivabile. Certo, non nella misura in cui
è arrivata. A questo punto non serve a nulla fare troppe elucubrazioni mentali: il vero e proprio rush finale per i biancoverdi di Pierini inizia domenica prossima con la gara interna contro il Manfredonia, diretta concorrente nella lotta per non finire in serie D. Cinque sono le lunghezze che separano i pugliesi dai lametini. Ed è indubbio che domenica sera queste dovranno diventare due, se si vuole avere un briciolo di possibilità. Solo così si potrà sperare. Altrimenti calerà il buio sul calcio professionistico nella città della Piana ove i commenti nei bar come per strada iniziano ad essere improntati al pessimismo. E non potrebbe essere diversamente. "Occorre comunque abbandonare l’ultimo posto e, dal match contro il Manfredonia a seguire, questo deve essere l’unico obiettivo. Quando si tocca il fondo bisogna reagire e non abbattersi. Ad oggi mancano nove partite ( cinque al "D’Ippolito" e quattro in trasferta). Tutto è ancora possibile" . Questi e altri i commenti di quei tifosi irriducibili che ancora ci credono. Fin qui, per così dire, gli aspetti attuali accompagnati dalla forza di reagire. Ma in tanti imprecano contro la società per le cattive scelte fatte durante l’allestimento della squadra. Impossibile dargli torto. Il rischio
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concretissimo di scivolare negli abissi del dilettantismo qualcuno dovrà pure accollarselo, di ceto anche se è pur vero che i processi vanno fatti solo al termine della stagione allorquando si chiuderanno i conti e si potrà chiedere anche perché tanti imprenditori insieme non sono riusciti a mantenere una categoria affrontata, nel recente passato, senza alcuna difficoltà. Ora, ribadiamo, è tempo di sostenere fino in fondo la squadra. E’ tempo di incitare i colori della città e di non arrendersi fin quando la matematica lo consentirà. Mister Pierini anche dopo la severa batosta di Cassino si è detto fiducioso e gli auspici sono quelli di riuscire subito a ricompattare il gruppo e a concentrarsi sulla partita di domenica che diventa fondamentale per imbastire qualunque tipo di discorso futuro anche perché, diversamente il baratro è vicino ora più che mai visto il risultato che ha allontanto la penultima posizione del Manfredonia vittorioso in casa. I margini quindi sono sempre più risicati per la squadra biancoverde, reduce (Ammirata+Pierini) dal suo sesto ko di fila in questo girone di ritorno giunto ormai a metà del suo articolato percorso. Obiettivo play out, non resta che centrare questo obiettivo, l’unico realisticamente perseguibile a questo punto dell’annata.
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Sport Lamezia Il Sambiase pur pareggiando in casa inizia a sentire la serie D E il pubblico dopo venti anni inizia a sognare a occhi aperti Un pareggio casalingo che vale oro e rafforza il primo posto del Sambiase e, conseguentemente, le aspirazioni dei giallorossi di approdare direttamente, dopo 20 anni, in serie D. E il pari è figlio di un match che ha visto i lametini, sull’1-0, sciupare tanto, e un Bagaladi bravo a capitalizzare la parte centrale della ripresa dei giallorossi di casa alquanto abulici. I reggini, fra andata e ritorno, hanno preso 4 punti al Sambiase. Aita e Campolo, da ex calciatori di buon livello, hanno giocato una sorta di partita a scacchi. Catturare palla all’avversari all’altezza dell’interdizione, ripartendo e cercando di evitare i lanci lunghi. Gli ospiti hanno spesso messo in fuorigioco gli avanti del Sambiase cercando un esasperato posizionamento alto per dare poche possibilità alla finalizzazione della manovra di casa. Schieramenti non molto difformi ma duttili. Sambiase col 4-3-2-1, Bagaladi
cou camaleontico 4-2-3-1. Lasciare libero, al 34’, che Curcio avanzasse per decine di metri, è stato letale. La difesa del Bagala-
di nel gestire quel radente basso del fluidificante sinistro di mister Aita, è parso imbarazzante. La palla, infatti, giungeva al sempre-
Continua il momento magico del Tiriolo Martelletto L’obiettivo del play off è sempre più alla sua portata Il Tiriolo continua a sognare. Dopo il pari interno con il Fuscaldo e la sosta forzata nella trasferta di Torretta (gara sospesa causa vento), il Tiriolo è tornato a marciare ottenendo 8 punti nelle successive quattro gare contro Raffaele Nicastro, Mirto Crosia, Sersale (gara di recupero) e Corigliano. Contro la Raffaele Nicastro gara equilibrata nella prima frazione di gioco che termina con il risultato di 1-0 grazie alla rete del solito Fabiano su cross dalla destra di Talarico. Nella ripresa vanno a segno Andrea Canino su punizione, ancora Fabiano e poi Talarico. Il goal della bandiera per la Raffaele Nicastro porta la firma di De Sensi. Nella gara successiva la squadra allenata da Marotta ha ottenuto un buon punto in casa
del Mirto Crosia. Il Tiriolo, privo di Romagnuolo, Fazio e Canino, è andato a segno con Fabiano su calcio di rigore che ha risposto al vantaggio dei locali. Nella settimana successiva al Mirto si è disputata la gara di recupero in casa del Sersale, lo scontro diretto per il quinto posto che vale i play off. Ne esce indenne il Tiriolo che porta a casa un buon punto mantenendo i giallorossi di Rosati a due lunghezze. Al vantaggio di Zoffreo nel primo
tempo ha risposto Fabiano ad inizio ripresa. Nell’ultimo turno il Tiriolo Martelletto ha rifilato un gran tris al Corigliano ultimo in classifica. Doppio Fabiano e Nisticò i marcatori del match. Per quanto riguarda l’Under 18, due vittorie consecutive negli ultimi due turni per i ragazzi di mister Renda. 4-2 alla Raffaele Nicastro (con goal di Quinzi, Anania, Fazio e Canino) e 2-1 alla Promosport (con goal di Ferraina e Soluri). Infine, è da rilevale che il giovane Lorenzo Fazio è stato convocato per la Rappresentativa Regionale Juniores per una amichevole contro la Vibonese Berretti insieme ad altri 16 under 18 militanti in squadre di Promozione e Eccellenza.
verde Diego Burgo che riusciva ad infilarsi fra le maglie della difesa reggina (che in quella circostanza forse pensava più a far scattare l’offside che a difendere) e controllava eludendo il portiere con palla che colpiva il palo: lo stesso Burgo, con freddezza, ribadiva a rete. Esplodeva di gioia il D’Ippolito coi tifosi che urlavano "serie D serie D". Ci provava subito la vicecapolista. Conclusione (37’) di Laurendi che Piazza in tuffo a terra respingeva. Le squadre si allungavano e il Bagaladi prestava più il fianco alle ripartenze del Sambiase. Nicolazzo respingeva una conclusione da dentro l’area di Staffa e poco dopo Martello, lanciato sul filo dell’offside, falliva il raddoppio facendosi ammaliare da Tiziano sulla cui respinta De Luca calciava alto. Allo scadere altra ghiotta opportunità per gli uomini di mister Alberto Aita con El Aoudi che s’incuneava fra le maglie reggine, non più armoniche nei movimenti per far scattare il fuorigioco, e pure stavolta Tiziano riusciva ad evitare ai suoi la seconda capitolazione che avrebbe chiuso definitivamente la contesa. Sul rilancio in avanti, Piazza usciva tempestivamente all’altezza della propria trequarti per anticipare Corona e alcuni secondi dopo Delfino di testa spediva al lato da buona posizione. Lo scarso cinismo del Sambiase nello scorcio finale del primo tempo, a lungo andare, finiva col ripercuotersi negativamente sull’undici di Aita anche nella ripresa. Corona riceveva da Delfino (9’) ed in area da ottima posizione si vedeva respinto il tiro del possibile pari. Gli ospiti guadagnavano metri col Sambiase votato a coprirsi e ripartire ma mentalmente poco sciolto, quasi come fosse attanagliato dalla paura di vincere. Nosdeo di testa (15’) divorava il raddoppio. Campolo operava un paio di cambi e dava una versione più offensiva ai suoi. Corona, in sospetto offside, su punizione di Laurendi, mandava al lato. Tiziano (25’) era ottimo su Martello e poco dopo Ficara sbucciava da ottima posizione. Piazza parava plasticamente (30’) su piazzato di Di Maggio.Era il preludio al pari che giungeva poco dopo con Di Maggio abile ad incunearsi fra le maglie della difesa giallorossa. Aita spediva in campo Guido conferendo, solo allora, più equilibrio ai suoi che riconquistavano metri di campo. Il Sambiase, così, chiudeva senza affanni la gara. Ma la serie D è sempre più vicina.
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Sport Lamezia La Promosport non riesce a superare il Sant’Umile Sirianni non riesce a trasformare un calcio di rigore E’ terminato con uno 0 a 0 privo di grosse emozioni l’anticipo di campionato tra la Promosport e il Sant’Umile Mongrassano. Le due compagini, bisognose di conquistgaree l’intera posta in palio, non hanno però dimostrato quella fame di vittoria che sarebbe stato lecito attendersi alla vigilia. Pochi sono stati i sussulti, fatta eccezione per il rigore, che avrebbe potuto permettere alla Promosport di portarsi in vantaggio, fallito (è il terzo sugli ultimi tre) da Sirianni in apertura di seconda frazione. Ora ai lametini tocca difendersi dallo spettro dei play out e tenere a bada l’avanzata del Tortora quint’ultimo in graduatoria. Per il Sant’Umile Mongrassano, invece si affievolisce la possibilità di lottare per il primo posto.Il match comunque non ha offerto grossi sussulti, e così il primo tempo fa registrare due potenziali palle gol, equamente divise tra le due compagini. La prima la confeziona De Rose su calcio di punizione dalla distanza sul quale Caravella si fa tro-
vare pronto. La seconda (16’) invece è tutta opera di Sirianni che difende palla da un avversario, si gira all’interno dell’area e fa partire un diagonale che però termina al sua corsa sul fondo. Pericoloso anche un tiro cross di Lioi poco dopo che trova quasi impreparato Viola. Nella ripresa il gioco diventa meno noioso, con gli ospiti che vanno vicini al vantaggio immediatamente. Ma sul tiro da posizione defilata di Apicella Caravella ci mette il piedone e respinge. Passano due
minuti e Paciola fa tutto bene, entra in area dalla sinistra ma sbaglia la conclusione mandando alto sopra la traversa. Al 5’ l’episodio chiave del match: Fanello conquista un calcio di rigore facendosi travolgere da Viola in uscita; alla battuta si presenta Sirianni che si fa però irretire dal portiere cosentino. Il rigore fallito frena la verve dei biancoverdi che però vanno ancora vicini al vantaggio con Ariosta al 23’, ma il tiro a botta sicura da pochi passi dalla linea di porta finisce alle stelle. Al 37’ l’ultima doppia chance per i ragazzi di mister Pullia con Fanello, che prima respinge sulla linea un colpo di testa del compagno Piccoli e poi su susseguente angolo svetta sopra tutti mandando però alto.
Volley femminile. L’Engeco Lamezia si ferma a Rossano Uno stop da dimenticare in fretta per il sestetto di Guzzo Alla vigilia era una gara proibitiva, ma col passare dei minuti lo spauracchio della Engeco Volley Lamezia non ha fatto paura all’Icq Rossano. Al cospetto della capolista Engeco Lamezia, le ragazze di Mario Porretta sono state capaci di fare la voce grossa contro la forte formazione lametina. Una prestazione spettacolare grazie ad un approccio alla partita che ha consentito alla formazione rossanese di fare la figura della corazzata della serata. Dall’altra parte della rete la formazione di Guzzo, dopo aver avuto vita facile nel primo set, non è riuscita più ad avere in mano le redini dell’incontro, subendo il ritorno delle locali che sono riuscite a capovolgere la situazione ed ad aggiudicarsi il match. Un derby che non ha tradito le aspettative della vigilia, pubblico delle grandi occasioni a tifare dal primo all’ultimo punto e grande spettacolo in campo. E’ stata una partita vera giocata a viso aperto senza risparmio di colpi, con grandi rigiocate sia da una parte che dall’altra. Nella formazione bizantina ha brillato più di
tutti la stella Santos seguita da Tsankova e Froes, nell’Engeco Aprea e David con Bodziak che dopo il primo set è stata costretta ad uscire. Partenza alla pari con le due formazioni che lottano punto a punto fino al 14 pari. Subito dopo due muri di Aprea spianano la strada alle lametine che da lì a poco si portano sul 13 -20. Per l’Icq Rossano è buio pesto, sembra una di quelle serate da dimenticare in fretta e così il set scivola via in un baleno: 17-25. Nel secondo parziale ancora partenza alla pari con le locali che riescono a ad imprimere una forte pressione. Si gioca punto a
punto fino al 16-16. Da questo momento in poi, Scollo e compagne realizzano un parziale di 7-0 portandosi sul 22-16. Il pubblico si scalda ed incomincia a tifare a gran voce e la squadra a mettere giù palloni alla grande portandosi prima sul 23-18 e subito dopo sul 24-20, si chiude sul 25-22. Nella terza frazione la partenza è simile alle precedenti, si lotta sul filo di lana fino al 16-14 poi, sono le ragazze di Porretta a salire ancora una volta in cattedra ed a dettare legge: finisce 25-20. Nel quarto ed ultimo set le lametine le tentano tutte per riaprire la partita con diversi cambi effettuati da Rino Guzzo per spronare la propria squadra ma, contro tanta veemenza delle rossanesi ogni tentativo risulterà vano. Infatti anche in questa frazione si lotta alla pari fino ad arrivare 16-15 poi, due acuti di Tsankova lanciano in orbita l’Icq che da quel momento in poi, non troverà più ostacoli fino alla fine. Finisce 25-21 con il pubblico festante ad applaudire le due squadre.
Riuscita la manifestazione Danza sportiva 2009 organizzata in maniera impeccabile dalla palestra Fisiodinamic Grande successo nella "Danza sportiva 2009", il campionato interregionale del Csen, che si è svolto al Palazzetto dello Sport di Lamezia Terme. La manifestazione è stata organizzata dalla Palestra Fisiodinamic, in particolare dagli insegnanti Luigi Nicotera, Lina Ferraro e Giuseppe Malerba e dallo Csen, ente riconosciuto dal Coni e rappresentato da Francesco De Nardo, con la collaborazione dell’assessorato allo sport del Comune. Tutto esaurito al palazzetto dello sport per il Campionato interregionale che ha potuto contare su oltre 1.000 partecipanti nelle varie categorie. Si è potuto così ammirare sul parquet del palazzetto di Lamezia Terme un centinaio circa di squadre provenienti da tutto il Meridione, e circa 100 coppie provenienti dalla Calabria e non solo, il tutto con la necessaria partecipazione di 20 giudici che hanno dato il via ad una manifestazione dagli alti livelli tecnici e coreografici. La gara ha avuto momenti entusiasmanti dove il confronto sportivo tra le varie squadre è stato appassionante, con un altissimo livello tecnico. La gara interregionale può essere classificata come la manifestazione principe non solo a Lamezia Terme ma di tutto il Sud Italia, con la presenza delle più prestigiose scuole di danza del Mezzogiorno. Sono state consegnate circa 400 coppe e targhe, medaglie e diplomi per tutti i partecipanti ed i finalisti che poi parteciperanno ai campionati nazionali. Per la realizzazione di questo evento sono stati impiegati tre mesi di duro lavoro e la partecipazione di ben 50 persone dell’organizzazione impegnate a ritmi sostenuti già da molti giorni prima dell’evento. La madrina della manifestazione è stata Valentina della trasmissione "Amici" di Canale 5, acclamata in maniera calorosa e entusiasta dal numerosissimo pubblico che non ha mai smesso di incitare i vari atleti. La manifestazione ha anche permesso a tanti giovani e persone di confrontarsi e conoscersi nella bella città di Lamezia Terme creando così anche un positivo fenomeno di turismo sportivo. Sono tanti, infatti, gli atleti e le persone che hanno alloggiato e ristorato presso i vari hotel e ristoranti della città e del comprensorio. Estrema è stata la soddisfazione manifestata dall’assessore allo Sport, Francesco Carnovale, il quale si è congratulato per la bella riuscita della manifestazione.
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Il Badolato gioca bene ma perde ad Ardore A Cardinale una gara di terza categoria diventa un rodeo contro il Natile (3-1)
Calcio. Un mercoledì pomeriggio di follia Quattro tifosi denunciati e ora è molto più che concreto il "rischio" della diffida. tutto ciò per una gara di calcio dell’ultimo campionato dilettantistico. Ci saranno dunque strascichi giudiziari piuttosto pesanti per l’invasione di campo a Cardinale avvenuta durante una partita del torneo di terza categoria. Quattro tifosi della locale squadra di calcio dell’Ambrosiana sono, infatti, stati denunciati dai Carabinieri per avere invaso il terreno di gioco nel corso dell’incontro giocatosi a Cardinale con l’Amaroni. I Militi dell’Arma hanno, poi anche segnalato al Questore di Catanzaro i tifosi responsabili dell’invasione di campo per la conseguente applicazione del divieto di accesso alle competizioni sportive. Le persone denunciate sono due trentaduenni, un ventunenne ed un minore (diciassettenne). L’identificazione dei quattro giovani è stata possibile dopo le indagini dei militari dell’Arma che sono riusciti a fare chiarezza sugli svolgimenti di quello che doveva essere un tranwuillo e sano pomeriggio di sport ma che, invece, di è trasformato in un pomeriggio di ordinaria (o meglio straordinaria) follia. I quattro tifosi, infatti, sarebbero responsabili dell’aggressione in cui so-
no rimasti feriti ben sette giocatori dell’Amaroni. I dirigenti di quest’ultima squadra, il giorno seguente alla disputa della gara, hanno depositato al comitato calabrese della Federazione Gioco Calcio che organizza il torneo, una lunga e articolata memoria per spiegare quanto accaduto nel folle pomeriggio vissuto a Cardinale. L’episodio è accaduto un paio di mercoledì fa pomeriggio a Cardinale dove era in programma il recupero della partita tra la squadra locale, l’Ambrosiana, contro l’Asd Amaroni 08. La gara terminata 1 a 1 era filata via liscia senza alcun particolare momento di tensione, salvo quelli normalissimi di tutte le partite. Niente di grave, in altri termini si poteva presagire. Al triplice fischio, però, una discussione tra due giocatori, nata probabilmente per l’esultanza dopo il gol del pareggio, ha scatenato una violenta e inaspettata reazione. Secondo quanto si è avuto modo di apprendere, un gruppo di tifosi locali avrebbe scavalcato la rete di recinzione entrando sul rettangolo di gioco. Ad avere la peggio, stando ai referti medici, sarebbero stati giocatori ospiti (ben sette). Una furibonda lite interrotta a fatica
dai quattro carabinieri in servizio al campo sportivo che per evitare conseguenze peggiori hanno chiesto immediati rinforzi alla vicina stazione di Guardavalle. Riportata, anche se a fatica, la calma in campo, i malconci giocatori dell’Amaroni sono stati costretti immediatamente a lasciare l’impianto senza neanche fare la doccia e, scortati da una pattuglia di militari dell’Arma, hanno fatto refertare i danni subiti. Una volta lasciato lo stadio, infatti, giocatori e dirigenti si sono recati direttamente al pronto soccorso dell’ospedale "Pugliese" di Catanzaro per ricevere le cure del caso. In totale sono risultate sette le persone, alcuni giovanissimi, che sono stati medicati dai sanitari catanzaresi. Il più grave ha avuto una prognosi di venti giorni per la frattura del setto nasale e quattro punti di sutura sul labbro, un altro giocatore ha avuto una prognosi di dodici giorni, un altro ancora di dieci e gli altri quattro di sette giorni ciascuno. Non ci sono parole per commentare questi fatti che dire incresciosi è dire poco. Il tutto, si ribadisce in una normalissima partita di terza categoria, ultimo campionato di tutte le categorie organizzate dalla Figc. non è un buon esempio, non c’è che dire.
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Ancora una sconfitta per il Badolato che da questa domenica si trova ultimo in classifica nel girone B del campionato di calcio di Promozione. La gara Natile-Badolato, disputata sul terreno di gioco (ai limiti della praticabilità) di Ardore, non è stata spettacolare anche se ha offerto spunti interessanti. Il Natile ha meritato la vittoria, anche se il risultato finale (3-1) non rende giustizia al Badolato che non ha demeritato. Il Natile scende in campo motivato e desideroso di far propria la gara, tanto che già al 10’ trovano già il gol: da un’azione dalla fascia destra, Paolo Luciano crossa per Frammartino che in posizione centrale di pallonetto non sbaglia ed insacca. In avvio di ripresa il Badolato trova il gol pareggio: Fodero dalla sinistra colpisce la traversa, dopo un batti e ribatti in area, Lattari si fa trovare proprio sotto la porta e di testa realizza il momentaneo pareggio. I locali accusano il colpo ma dopo 4’ di confusione Giorgi in posizione centrale realizza. Il Badolato non si dà per vinto e cerca di impensierire gli avversari prima con il solito Fraietta che manda sul portiere e poi con Papaleo, il quale però sfiora solo il palo alla sinistra di Carlino. Gli ospiti ci provano ma non concretizzano, cosa che invece fa il Natile al 36’ con Procopio il quale splendidamente sigilla il risultato sul 3-1 finale.
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Sport Soverato Volley femminile. Nessun problema per la Frigorcarni Archiviata in poco più di un’ora il match con Messina Vittoria agevole come da previsioni per la Frigorcarni Soverato che archivia, in un’ora di gioco, la pratica Messina inanellando la terza vittoria consecutiva e rafforzando ulteriormente il terzo posto in classifica. Coach Montemurro nel sestetto di partenza opta per la diagonale Erbetta-Savostianova, con Spassova e Delfino martelli, Rotondo e Scilipoti centrali con Iazzetti libero. Il primo set sembra partire con le padroni di casa con l’inerzia della gara in mano, non a caso il 10-5 iniziale fa pensare ad un andamento in discesa per la Frigor. Ben presto però, Messina rientra nel set, complice anche qualche ingenuità delle soveratesi, colte probabil-
mente anche un po’ di sorpresa dall’atteggiamento combattivo delle siciliane; si arriva sul 19-19 ma Soverato fa valere il maggiore tasso tecnico e l’esperienza e riesce, pur non giocando al meglio, ad incamerare il primo punto. Nel secondo set entra
Soverato vittorioso Play off alla portata
Per il Guardavalle un buon Tre punti d’oro per la Serrese pareggio a Marina di Gioiosa ai danni di un Locri spento
Un gol di Paparo nel cuore della seconda frazione di gioco fa grande il Soverato e piega la resistenza dell’Africo consentendo ai padroni di casa di incamerare altri tre punti vitali per la sua rincorsa ai playoff. Una rincorsa ormai quasi completata in pieno grazie a questo successo. quella control’Africo è stata una vittoria tanto importante quanto meritata perché le poche azioni della gara sono tutte dei cavallucci marini e vedono Paparo grande protagonista. Il numero nove nel primo tempo colpisce il palo con un bel destro dal limite col portiere immobile. Ma è l’unica situazione interessante che si ricorda nel primo tempo, anche perché l’Africo fa poco o niente e cerca solo un punticino per smuovere una classifica comunque abbastanza tranquilla. Nella ripresa il Soverato si fa più intraprendente in avanti, trovando la rete del vantaggio. L’azione si sviluppa sui piedi di Gullà che fa partire un cross delizioso per il piede di Paparo che sigla la rete che vale tre punti. L’Africo non è mai riuscito a rendersi veramente pericoloso dalle parti di Lombardo, che pure ha controllato con autorevolezza. Tre punti che fanno volare il Soverato in alto, vincendo partite così ha dimostrato ancora una volta di essere una delle degne rappresentanti nella corsa ai play off.
Ancora un’occasione sprecata. La seconda nel giro di quattro giorni per il Marina di Gioiosa, che vede ridursi le possibilità di aggancio al primo posto a cinque giornate dal termine del campionato. Merito anche del Guardavalle di mister Riitano, venuto nella tana dei nerazzurri con la tranquillità di non aver niente da perdere giocando in scioltezza. E la quasi totale assenza di pressione dalla mente dei giallorossi ospiti porta Menniti e compagni a comandare le operazioni per quasi tutto l’arco della prima frazione di gioco, nel corso della quale si rendono pericolosi con un colpo di testa di Fossella su corner di Catuogno che trova il salvataggio di Cagliuso proprio sulla linea di porta. Nella ripresa il ritmo si alza e dopo un bell’invito di Carbone in verticale per Roccisano, anticipato dalla chiusura di Ussia, sugli sviluppi del corner seguente arriva il vantaggio del numero dieci, bravo a girarsi e a trovare l’angolino basso alla sinistra del portiere. I ragazzi di Silvano sembrano poter controllare la partita, ma nel finale subiscono la rete del pareggio con Menniti, che anticipa tutti in area girando di collo destro al volo un corner di Catuogno verso la porta di Scordino, apparso non impeccabile nella circostanza. Un buon punto per gli ospiti di mister Riitano che riescono così ad agganciare al sesto posto il Bocale.
Vanni per Rotondo, questa volta non c’è storia sin dall’avvio, infatti i punteggi ai time-out tecnici dicono 8-3 prima e 16-7 poi per la Frigor, la quale si aggiudica senza difficoltà il parziale e si porta sul doppio vantaggio. Nel terzo set il leit-motiv è sempre lo stesso, padroni di casa a condurre nel punteggio agevolmente, trascinate in attacco da capitan Savostianova (14 punti per lei) e Messina che cerca di limitare i danni; il vantaggio diventa di ampie proporzioni e si chiude velocemente con un netto 3-0. Il campionato si conferma più che mai aperto ed equilibrato, il secondo posto dista solo tre punti e la vetta non è poi così lontana; il sodalizio jonico può quindi ancora sognare il grande salto.
Tre punti senza grossi problemi per la Serrese ai danni del Locri. La Serrese si regala un’iniezione di fiducia e guadagna, così, punti decisivi per evitare la temuta retrocessione diretta. Il team di casa evidenzia qualche miglioramento in fase di possesso palla, ma permangono i problemi relativi all’incompletezza dell’organico e all’incapacità di dare profondità alla manovra. L’avvio di gara è caratterizzato da una fase di studio con gli attaccanti che spesso sono avulsi dal gioco e i portieri in attesa inoperosa. Ma la partita si sblocca improvvisamente al 25’ pt quando lo specialista Galeano, con la complicità del portiere ospite, trasforma una punizione da posizione defilata. Passano 10’ e la scena si ripete con esito diverso: Fischetti stavolta respinge affannosamente a pugni chiusi. Al 45’ pt Tripodi crossa per Galeano che, però, non ce la fa ad imprimere forza al pallone. In apertura di ripresa la Serrese cerca il raddoppio. Al 13’ st Lucà non libera con precisione, Tassone raccoglie e prova una conclusione dal limite dell’area che viene alzata sopra la traversa da Fischetti. Poi il gioco latita e la gara sembra addormentarsi, salvo risvegliarsi nel finale allorquando la Serrese piazza il colpo del ko. Al 44’ st, infatti, il raddoppio biancoblù si materializza con la deviazione sottorete di Corbo che tocca in maniera goffa ma efficace la punizione del solito Galeano.
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Basket. Serie C2 Pianopoli e Soverato proseguono la loro inarrestabile marcia. Alle altre rimangono le briciole Una serie C2 di basket ancora scoppiettante ma sempre nel segno di Pianopoli e Soverato.Ripercorriamo il quadro dell’ultima giornata. A Villa San Giovanni una rissa tra giocatori in campo ha stravolto l’andamento della gara. Espulsi De Stefano,Vinci e Surace per i padroni di casa, il duo argentino Gonzales e Spaltro, invece, per il Pollino, che subirà la seconda sconfitta consecutiva dopo il ko infrasettimanale contro Botteghelle. Non basta il rientro di Perrone a coach Silella per espugnare il PalaCaminiti. 92 a 84 per il quintetto villese che verrà nuovamente trascinato dalla voglia di vincere del classe ’87 Giovanni Pellicanò, coadiuvato alla grande dal giovane Giulio Aversa, anche lui ampiamente sopra la doppia cifra con 24 punti. Vittoria importantissima per la Virtus Catanzaro che, in una versione più giovane che mai, (assenti Caldarola squalificato e Marano infortunato), gioca una bella gara contro l’Aba. I ragazzi di Cattani vogliono assolutamente evitare il playout e vincendo il match, si rendono conto che il sesto posto, utile per la zona playoff non è poi così lontano. Corrado Motta, classe 92 ed Antonio Pulinas, classe ’90 sono i principali artefici della vittoria giallorossa.Termina 93 a 77, all’Aba non bastano i 31 punti del "solito" Geri. Si siede al quarto posto in solitudine la Botteghelle Basket che brinda a cospetto di un Rende giunto in riva allo stretto in formazione rimaneggiata. Pesano le assenze di Lorenzi, Trombino e Federico. Coach Dattola troverà ottimi spunti dal trio Cugliandro, Pensabene, Cilione. I biancoblu controlleranno il match e faranno girare al meglio tutti gli effettivi di un collettivo che ha tutte le carte in regola, a questo punto per non farsi sfuggire un buon piazzamento play off. 77 a 64 il finale. Successi hanno fatto registrare le due di testa. Al PalaCus, la Palmieri Pianopoli ha faticato per poco più di due quarti prima di avere pienamente ragione di un Cus Cosenza che registrerà una sconfitta preventivabile.46 a 82 per la Palmieri, che troverà l’hight di giornata dal capitano Fabio Caruso. Fatica più del previsto la Ranieri Soverato, invece, per avere ragione di un Cap che promette scintille da qui fino al termine del torneo. Soverato non sta attraversando un buon momento da un po’ di settimane e servirà tutta la grinta di Giannotta unitamente alle le magie di Aguirrezabala per frenare la corsa dei reggini. Nove punti di scarto finale tra le due squadre, il top scorer della gara sarà l’esterno reggino Danilo Marte (26 punti).
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Paola Bottero
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Lo scaffale
del Corriere dei due mari
ius sanguinis Rabbia, impotenza e speranza nella punta dello stivale Quattro storie. Quattro personaggi al femminile. Quattro realtà che si sfiorano e si intrecciano, senza mai toccarsi veramente, nello stesso luogo e nello stesso tempo. Quattro vite che sono quattro diverse angolazioni per raccontare la punta dello stivale italiano, quella Calabria dove lo "ius sanguinis" si trasforma da diritto di sangue in potere del sangue. Il sangue versato dagli eccidi della ’ndrangheta, ma anche imposto da una cultura di malapolitica e malaffare che cresce e si sviluppa nel silenzio. Alice è una sedicenne di Reggio Calabria costretta a confrontarsi con la violenza cieca e ignorante del suo ex fidanzato. Roberta è la sorella di Gianluca Congiusta, imprenditore trantaduenne ucciso dalla ’ndrangheta a Siderno, nella Locride. Federica Monteleone è la ragazzina ricoverata nell’ospedale di Vibo Valentia per una banale operazione di appendicite e morta per anossia cerebrale. Lisa rappresenta le domande, le risposte, la rassegnazione. O forse la scelta consapevole del baratto: il silenzio in cambio di piccoli privilegi. Un romanzo al femminile, immerso in una cultura maschile e maschilista. Un romanzo della rabbia e della speranza, ritratto di una Calabria folle e sanguigna, ma animata ancora dalla forza di chi ha imparato a non arrendersi. IUS SANGUINIS è anche un sito, www.iusanguinis.net, nato per dare uno spazio in più alle discussioni e alle sollecitazioni che potranno nascere dalle pagine del romanzo, e prevede un’interazione continua con l’autrice.
ragionamenti, di molti discorsi fatti con i calabresi veri (e sono tanti, tantissimi, ma le loro urla sono soffocate dall’indifferenza): era come se il fatto stesso di "appartenere" alla Calabria portasse con sé il dovere di accettare. Un diritto di sangue, ottenuto per nascita, che diventava potere del sangue, dovere al quale era impossibile sfuggire. Così è nato IUS SANGUINIS. Così ho iniziato a raccontare. Non so se almeno una piccolissima parte delle immense emozioni che ho provato narrando alcune storie della Calabria vera arriverà a destinazione. Non so se ho semplicemente aggiunto un altro titolo alle migliaia di titoli in pubblicazione ogni giorno, o se il mio lavoro sarà in grado, come spero, di far nascere nuove domande, di scalfire quel silenzio che sembra essere il male principale di questa terra "bellissima e maledetta", come la definisce chi la ama davvero. Ma ci ho provato. Coltivo la speranza che da IUS SANGUINIS nasca un dibattito vero, che le meraviglie nascoste all’interno della Calabria riescano ad essere viste anche al di fuori dei suoi confini. Anche da chi, come me nove anni fa, bollava questa terra ed i suoi abitanti senza diritto di replica e senza possibilità di appello. di Paola Bottero
La prima impressione che ho avuto quando, a gennaio del 2000, sono arrivata in Calabria per lavoro, è stata di disagio. Femmina e piemontese, abituata a ben altri ambienti lavorativi, conoscevo la Calabria solo per il suo sole, le sue spiagge, il suo mare. La Calabria che avevo in mente prima di mettere radici nella punta dello stivale era null’altro che una meta per le vacanze. La mia iniziale incapacità di adattamento ha rischiato di creare assuefazione verso un luogo comune che diventa banale per la sua superficialità. Ma l’ho capito solo dopo. Calabria terra di vacanze e Calabria terra di ’ndrangheta: due concetti che i media nazionali e le origini "sabaude" avevano fissato in qualche parte del mio profondo. Ho avuto la fortuna di riuscire a scavare sotto la
superficie. Ed ho trovato un mondo inatteso e meraviglioso, fatto di persone, valori e sentimenti veri. Era facile innamorarmi. Nel tempo, assieme alla presa di coscienza dell’enorme ricchezza della "mia" Calabria, è cresciuto e si è sviluppato un embrione di qualcosa ben difficile da definire. Un misto di rabbia per quello che succedeva costantemente nella mia "terra di adozione", di impotenza per i troppi dolori che continuavo a sentire miei, di debito nei confronti di chi tanto mi aveva dato e continuava a darmi. Quell’embrione ha preso le fattezze di una domanda sempre più insistente, che si è fissata su due parole latine: "ius sanguinis". Diritto di sangue o potere del sangue? Più mi addentravo nella parte profonda e vera della Calabria, più quella domanda esigeva risposte. Fino ad arrivare alla sintesi di molti
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Cenni biografici Paola Bottero è nata a Torino il 26 novembre 1967. Attualmente vive tra Roma e la Calabria. Giornalista ed esperta di marketing e comunicazione pubblica, ha lavorato in Calabria per otto anni all’interno di vari enti della Pubblica Amministrazione, durante i quali ha vissuto a stretto contatto con tante, eterogenee realtà calabresi. Piemontese di origine e di formazione, si definisce "calabrese di adozione". Il suo sguardo "del Nord", libero da condizionamenti e visibilmente innamorato di una regione che descrive, come molti suoi abitanti, "bellissima e maledetta", anima ogni pagina della sua opera prima.
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Hanno lottato, combattuto duramente per i propri diritti, messo in gioco le proprie capacità per appropriarsi di un ruolo rilevante nella società. Hanno sofferto e patito la superiorità maschile per anni prima di rintracciare nel proprio intimo e nel proprio orgoglio il coraggio di ribellarsi.Il cammino della donna, nel corso dei secoli, è stato ricco di mille ostacoli che oggi, grazie alla tenacia e la determinazione che le contraddistingue, sembra abbiano superato. Cittadine di serie A che godono degli stessi privilegi mas-
Simona Gangale - V° L Liceo Scientifico Statale " Luigi Siciliani "
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Pregi, difetti e luoghi comuni arieggiano attorno alla figura femminile chili, padrone della loro vita , degli affetti, della carriera e dei loro doveri/diritti. Di certo il ruolo che la donna oggi ricopre nella nostra società sembra aver stupito l’emisfero maschile, che in lei ritrova un’alleata e non più una semplice badante.L a difficoltosa lotta per l’emancipa-
zione femminile rappresenta uno dei temi più trascurati dai mezzi di comunicazione di massa e, per questo motivo, pochi sono coloro che conoscono realmente il percorso femminile nella storia , verso il raggiungimento dei diritti più elementari. Tale movimento si sviluppa tra il XIX e
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il XX secolo in Inghilterra e negli Stati Uniti d’America , dove le donne rivendicavano il loro diritto al voto e l’uguaglianza con il sesso maschile. L’inferiorità della donna sul piano giuridico e sociale, si basava su ragioni prive di fondamenta quali la debolezza fisica, l’assenza di capacità razionale e il ruolo di madre ed esecutrice di faccende domestiche. La donna non aveva la possibilità di amministrare il proprio patrimonio o le proprie facoltà senza il consenso del capofamiglia. Fu il Codice Napoleone del 1804 ad occuparsi,
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“Le donne: non si può vivere né con loro né senza di loro” inizialmente, della situazione femminile, in un ambiente di libertà e uguaglianza quale la Rivoluzione francese, senza risolvere pienamente il problema. L’Ottocento segnò un passaggio fondamentale di tale progresso con l’avvento del movimento “femminista” e la creazione di movimenti di massa contro la disuguaglianza e le ingiustizie che vedevano le donne come vittime. Donne che reclamavano il diritto di voto, la parità giuridica e l’accesso a professioni fino ad allora riservate al solo sesso maschile.Furono per prime le donne statunitensi ad ottenere il diritto di voto nelle elezioni politiche del 1869. Seguirono con maggiori difficoltà le donne inglesi nel 1918 e quelle tedesche nel 1919. Più tardi saranno le donne italiane e francesi ad ottenere il diritto di voto nel 1945, dopo la seconda guerra mondiale.Tali successi però non escludevano la presenza di forti disuguaglianze sociali, salari più bassi per le donne e dipendenza dall’uomo all’interno del nucleo familiare.Figura rilevante nel processo di emancipazione femminile fu Anna Maria Mozzoni, grande sostenitrice di tale movimento ed autrice di un discorso dedicato alle condizioni femminili (“La liberazione della donna”).Molte ancora sono le tappe che hanno segnato il travagliato per-
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corso della donna nel corso dei secoli, nel raggiungimento di pari diritti e di rilevanze nella società e, alla luce dei risultati ottenuti, la donna non può che essere soddisfatta delle sue azioni. Ma la condizione femminile nel mondo non è ancora omogenea. Purtroppo molte tradizioni e culture impediscono la piena facoltà di esprimere il proprio essere e la propria personalità .Pregi, difetti e luoghi comuni arieggiano attorno alla figura femminile. Poeti, autori e filosofi hanno dedicato pagine e pagine della letteratura italiana alla donna. Oggi la donna è considerata parte integrante e fondamentale nello sviluppo della società, della famiglia, dell’educazione e della cultura. La lotta per l’emancipazione femminile rappresenta un esempio ed un modello da seguire per tutti coloro che hanno la voglia, la forza ed il coraggio di affrontare la battaglia contro l’ingiustizia e la disonestà. Aristofane diceva: “Le donne: non si può vivere né con loro né senza di loro”. Dalla saggezza dell’Antica Grecia un’ulteriore conferma di quanto sia fondamentale il tema dell’emancipazione della donna ed il riconoscimento del suo giusto ruolo per lo sviluppo della Società. Simona Gangale
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Affari possibili malgrado le banche
BACHECA DEGLI ANNUNCI D'ASTA IMMOBILIARE Tribunale di Catanzaro TRIBUNALE DI CATANZARO Prima Sezione Civile Il Giudice dell’ esecuzione, dott.ssa Maria Carrnela Andricciola, ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel procedimento n.98/03 R.G.E. pendente tra Unicredit Banca E visti gli atti; DISPONE procedersi alla vendita senza incanto dei beni seguenti: lotto 1: terreno in Catanzaro, loc. Rombilotto, mq 3499, in catasto al foglio 14 p.lla 691 prezzo euro 15.745,5 lotto 2: fabbricato in cemento armato, in Catanzaro, loc, Rombilotto, composto da, piano terra e primo piano di mq 65, in catasto al foglio 14 p.lla 692 prezzo euro 59.800,00 lotto 3; appartamento di due vani più accessori in Catanzaro Via Jano’ Fraziane Sarsano, in catasto al foglio 20 p.lla 395 sub. 6: prezzo euro 26.896,00 lotto 4: locale adibito a magazzino - in Catanzaro, Via Bambinello Gesù in catasto al foglio 21 p.lla 430 sub 15 prezzo euro 33.600,00 lotto 5: quota paria 1/2 di terreno in Catanzaro, loc.Rombilotto, mq 1700, in catasto al foglio 14 p.lla 141 prezzo euro 3825,00 lotto 6: quota pari a 1/2 di immobile in costruzione costituito da due livelli, in Catanzaro Via Catarda, in catasto al foglio 5 p.lla 236 sub. 2 e 3 e sub, 1101 la corte prezzo euro 136.000,00 Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile nella Cancelleria di questo Tribunale, L’offerente, depositando offerta, dichiara di conoscere lo stato dell’immobile. Ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria la propria offerta in busta chiusa unitamente ad un assegno circolare intestato Tribunale di Catanzaro proc. n. 98/03 contenente un importo pari al 10% del prezzo proposto a titolo di cauzione, entro le ore 12 del giorno 28/04/2009 sono a carico del procedimento le spese di trasferimento. L’udienza per la deliberazione sulle offerte ex art. 572 c.p.c. e per l’ eventuale gara tra gli offerenti ex art. 573 c.p.c. è fissata in data 29/04/2009.
E’ giusto che le banche non corrano troppi rischi, ma se l’eccessiva prudenza si traduce in una stretta creditizia con danni ad imprese e famiglie, questo danneggia fortemente l’economia e compromette le possibilità di ripresa. Questo è il pensiero di Giulio Tremonti, espresso nell’intervento introduttivo dei lavori della giornata dedicata al credito al ministero dell’Economia, che conferma, se mai ve ne fosse bisogno, che sul banco degli imputati le banche continuano a starci da protagoniste assolute. Sul ruolo degli istituti di credito, ancora una volta, Tremonti è stato esplicito dicendo che l’immobilismo è il «rischio dei rischi che dobbiamo affrontare».
Istituti di credito sotto attacco ma bisogna ritornare ad investire Dunque occorre trattare le banche da sorvegliate speciali, fare in modo che rispondano alla loro missione istituzionale erogando prestiti e finanziamenti. Una vigilanza attiva da parte di imprese e cittadini con il coraggio della denuncia qualora ci si trovasse di fronte a no immotivati. All’interdizione però occorre affiancare la proposizione. Tutti noi dobbiamo infatti ritrovare lo stimolo del fare, la fiducia dell’intrapresa. Ogni giorno fare un acquisto o un investimento, e mattone dopo mattone, saremo in grado di ricostruire il muro dello sviluppo. Il settore immobiliare, e segnatamente il mondo delle aste giudiziarie, è uno di quei segmenti tra i più promettenti, dove occorre informarsi e saper scegliere ma dove alla fine si possono spuntare ottime occasioni.
TRIBUNALE DI CATANZARO Cancelleria Esecuzioni Immobiliari Il GIUDICE DELL’ESECUZIONE Dr. Luigi Cavallo nella procedura esecutiva n. 24/04 r.g. ha disposto in data 21.01.2009 di procedersi alla nuova vendita senza incanto dei seguenti beni: lotto n. 1: Appartamento in Badolato, via Nazionale 115 (F.28,P.lla 241, Sub 9 Euro 50.203,50 con ribasso di 1/4 lotto n. 2: Appartamento in Badolato, via Nazionale 287 (F.28,P.lla 39, Sub 9) Euro 45.900,00 con ribasso di 1/4 Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritti, in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile in Cancelleria. L’udienza di vendita ex art. 572 c.p.c è fissata per il giorno 29 aprile 2009 TRIBUNALE DI CATANZARO Prima Sezione Civile Ufficio Esecuzioni Immobiliari Il Giudice dell’esecuzione, dott.ssa Maria Car-
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mela Andricciola letti gli atti della procedura esecutiva n. 128/02 R.G. Espr. Promossa da in pregiudizio di ...omissis...; letti gli artt.570 e ss. C.p.c. DISPONE la vendita senza incanto, alle modalità seguenti, del bene assoggettato ad espropriazione e così individuato: - Lotto 1 Uffici siti nel Comune di Catanzaro, Via T. Campanella, C.da S.Antonio, piano primo superficie mq. 584,12, in catasto al fg. 43, part. 365 sub. 22; Prezzo base Euro 478.125,00 L’immobile meglio descritto nella relazione di consulenza tecnica consultabile in Cancelleria, sarà venduto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova e che si considererà conosciuto dagli offerenti e dall’aggiudicatario. L’udienza di vendita ex art.572 cpc è fissata per il giorno 13/05/2009. Nella medesima data è fissata l’udienza ex art.569 cpc in mancanza di offerte di acquisto. TRIBUNALE DI CATANZARO Prima Sezione Civile Il Giudice dell’esecuzione, dott.ssa Maria Carmela Andricciola ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel procedimento n. 60/05 R.G.E. pendente tra BNL E Omissis ...... visti gli atti; DISPONE procedersi alla vendita senza incanto dei beni seguenti: Lotto 1 : immobile per civile abitazione, costituito da due piani fuori terra e uno seminterrato, in Vallefiorita, Via Vincenzo Bellini 23, il piano primo è in corso di costruzione, in catasto al foglio 5, p.lle 277 sub. 5 e sub. 1101 e 803 sub. 3 Prezzo Euro 84.000,00 Gli immobili venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile nella Cancelleria di questo Tribunale.. L’offerente, depositando offerta dichiara di conoscere lo stato dell’immobile. Ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria, la propria offerta in busta chiusa unitamente ad un assegno circolare intestato a TRIBUNALE DI CATANZARO PROCEDURA N 60/05 recante un importo pari al 10% del prezzo proposto a titolo di cauzione, entro le ore 12.00 del giorno 28.04.2009, sono a carico del procedimento le spese di trasferimento. L’udienza per la deliberazione sulle offerte ex art.572 cpc e per l’eventuale gara tra gli offerenti ex art. 573 c.p.c. è fissata in data 29.04.2009. TRIBUNALE DI CATANZARO Prima Sezione Civile II Giudice dell’ esecuzione, dott.ssa Maria Carmela Andricciola, ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel procedimento n. 66/07 R.G.E. pendente tra BNL E DISPONE procedersi alla vendita senza incanto dei beni seguenti: lotto 1: tre locali, uno ad uso commerciale e due ad uso deposito siti in un complesso edilizio composto da due fabbricati in Catanzaro, quartiere Lido, loc. Tiriorello, in catast 101 p.lla 812 sub. 19, 27, 42 prezzo euro 275.400,00 Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti
nella relazione di stima consultabile nella Cancelleria di questo Tribunale. L’offerente, depositando offerta, dichiara di conoscere lo stato dell’immobile. Ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria la propria offerta in busta chiusa unitamente ad un assegno circolare intestato Tribunale di Catanzaro proc. n.66/07 portante un importo pari al 10% del prezzo proposto a titolo di cauzione, entro le ore 12 del giorno 29.04.2009, restando a carico del procedimento le spese di trasferimento. L’udienza per la deliberazione sulle offerte ex art. 572 c.p.c. e per l’eventuale gara tra gli offerenti ex art. 573 e.p.e. è fissata in data 28.04.2009 TRIBUNALE DI CATANZARO Ufficio Esecuzioni Immobiliari Procedura esecutiva n. 36/95 R.G.Espr. Il Giudice dell’esecuzione, dott. Giuseppe Cava, visti gli artt. 569 e ss. C.p.c. e vista la richiesta di vendita, Dispone la vendita senza incanto dei seguenti immobili: - Quota del 50% di laboratorio artigianale in Catanzaro al piano terra di fabbricato identificato in catasto al foglio 85 p.lla 163 sub 6 (ex sub 3); prezzo base 120.825,00; - Quota del 50% di appartamento in Catanzaro di mq. 114,50 identificato in catasto al foglio 85 p.lla 163 sub 7; prezzo base 23.142,00; Fissa per la presentazione delle offerte d’acquisto il termine del 5.5.2009 ore 12,00; fissa per la deliberazione sull’offerta e per l’eventuale gara tra gli offerenti, con rialzo minimo non inferiore a 1000,00, l’udienza del 6.5.2009 ore 9,30. TRIBUNALE DI CATANZARO Prima sezione civile Procedura esecutiva n. 77/05 R.G. Espr. II Giudice dell’esecuzione, dott. Giuseppe Cava. All’udienza del 4/02/2009; Dispone la vendita senza incanto con riduzione di un quarto del compendio pignorato di seguito descritto: lotto unico "secondo piano di fabbricato in Catanzaro in catasto al fg. 68 part. 47 sub 2, 3, 4 oltre a quota ideale di 1/4 su corte in catasto al fg. 68 part. 47" al prezzo base di 195.000.00: fissa per la presentazione delle offerte d’acquisto il termine del 21/04/2009; fissa per la deliberazione sull’offerta e per l’eventuale gara tra gli offerenti, con rialzo minimo non inferiore a 5.000,00, l’udienza del 22.04 09 ore 9.30. TRIBUNALE DI CATANZARO Sezione Esecuzioni Immobiliari Il Giudice dell’esecuzione dott.ssa Andricciola nella procedura esecutiva n. 231/93 R.G.E. ORDINA Procedersi alla vendita senza incanto dei seguenti immobili : LOTTO UNICO: Fabbricato in Catanzaro alla loc. Tiriolello con terreno di pertinenza e piscina (Foglio 83, P.lla 1056). Prezzo base d’asta euro 298.850,00 L’udienza di vendita ex art. 572 c.p.c. è fissata per il giorno 15 aprile 2008, ore 9.30.
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QuiAste TRIBUNALE DI CATANZARO AVVISO DI VENDITA BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART.569 COMMA 3 CPC TRIBUNALE DI CATANZARO Prima Sezione Civile Il Giudice dell’esecuzione, dott.ssa Maria Carmela Andricciola, ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel procedimento n. 177190 R.C.E. pendente tra San Paolo e ****** visti gli atti; DISPONE procedersi alla vendita senza incanto dei beni seguenti: lotto 1: Unità immobiliare per civile abitazione, in Catanzaro, Via Bambinello Gesù, n. 18, scala F4 inti 14 composto da sei vani più servizi, mq 151,52 lordi, in catasto al foglio 21 p.lla 429 sub.9 prezzo euro 120.000,00 Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile nella Cancelleria di questo Tribunale. L’offerente, depositando offerta, dichiara di conoscere lo stato dell’immobile. Ogni offerente dovrà depositare in CanceÌleria la propria offerta in busta chiusa unitamente ad un assegno circolare intestato Tribunale di Catanzaro proc. n. 13/93 recante un importo pari al 10% del prezzo proposto a titolo di cauzione, entro le ore 12 del giorno 28.4.2009, sono a carico del procedimento le spese di trasferimento. L’udienza per la deliberazione sulle offerte ex art. 572c.p.c. e per l’eventuale gara tra gli offerenti ex art.573 c.p.c. è fissata in data 29.04.2009. TRIBUNALE DI CATANZARO Cancelleria Esecuzioni Immobiliari Il Giudice dell’esecuzione, dott. Giuseppe Cava, nella procedura esecutiva n. 65/03 r.g.e; visti gli artt. 569 e ss. C.p.c. e vista la richiesta di vendita, rilevato che può essere disposta la vendita del solo lotto 1 - il cui valore appare idoneo a garantire il credito azionato nella procedura -, non avendo il consulente scorporato le particelle di proprietà del terzo estraneo alla procedura; DISPONE procedersi alla vendita senza incanto del seguente bene: lotto unico: ""Unità abitativa in Catanzaro, Contrada Santa Domenica, in Catasto al foglio 37, part. 209, sub. 3"" prezzo base : E 232.873,31 Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile in Cancelleria. L’udienza di vendita ex art. 572 c.p.c. è fissata per il giorno 22 aprile 2009. TRIBUNALE DI CATANZARO Sezione Esecuzioni immobiliari AVVISO DI VENDITA Si rende noto che il Sig. G.E. della procedura esecutiva rubricata al n. 151/1991 (con riunita la n. 119/1993) R.G. Es., dr. G. Cava, ha disposto la vendita senza incanto dei seguenti beni immobili, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano e che comunque l’offerente depositando l’offerta dichiara di conoscere, stato meglio descritto nelle relazioni tecnico-estimative in atti a cui si rinvia (per maggiori informazioni c/o Cancelleria) LOTTO 2) proprietà per intero (1/1) su porzione di fabbricato ubicato in Soverato alla Via Vittorio Veneto, costituita da Appartamento al piano terra, con annesso giardinetto circostante con ingresso condominiale e due ingressi indipendenti da un lato carrabile dall’altro pedonale, composto da cucina soggiorno, due camere da letto, un bagno, ripostiglio e disimpegno, con annessi box di mq. 22 posti nel giardinetto. Riportato al Catasto fabbricati del Comune di Soverato al foglio n. 13 particella n. 27 sub 3. Prezzo base Euro 137.149,15 UDIENZA DI VENDITA 6.05.2009 ore 9,30
QuiAste
corriereduemari@mediawe.net Marzo 2009
TRIBUNALE DI CATANZARO Prima Sezione Civile Ufficio Esecuzioni Immobiliari Il Giudice dell’esecuzione, dott.ssa Maria Carmela Andricciola letti gli atti della procedura esecutiva n. 128/02 R.G. Espr. Promossa da XXX in pregiudizio di ...omissis...; letti gli artt.570 e ss. C.p.c. DISPONE la vendita senza incanto, alle modalità seguenti, del bene assoggettato ad espropriazione e così individuato: - Lotto 1 - Uffici siti nel Comune di Catanzaro, Via T. Campanella, C.da S.Antonio, piano primo superficie mq. 584,12, in catasto al fg. 43, part. 365 sub. 22; Prezzo base Euro 478.125,00 L’immobile meglio descritto nella relazione di consulenza tecnica consultabile in Cancelleria, sarà venduto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova e che si considererà conosciuto dagli offerenti e dall’aggiudicatario. L’udienza di vendita ex art.572 cpc è fissata per il giorno 13/05/2009. TRIBUNALE DI CATANZARO Prima Sezione Civile II Giudice dell’ esecuzione Dott.ssa Maria Carmela Andricciola ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel procedimento n. 66/07 R.G.E. pendente tra BNL E XXXX DISPONE procedersi alla vendita senza incanto dei beni seguenti: Lotto 1: Tre locali, uno ad uso commerciale e due ad uso deposito siti in un complesso edilizio composto da due fabbricati in Catanzaro, quartiere Lido, loc. Tiriorello, in catast 101 p.lla 812 sub. 19, 27, 42 prezzo euro 275.400,00 Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile nella Cancelleria di questo Tribunale. Ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria la propria offerta in busta chiusa unitamente ad un assegno circolare intestato Tribunale di Catanzaro proc. n.66/07 portante un importo pari al 10% del prezzo proposto a titolo di cauzione, entro le ore 12 del giorno 29.04.2009, restando a carico del procedimento le spese di trasferimento. L’udienza per la deliberazione sulle offerte ex art. 572 c.p.c. è fissata in data 28.04.2009.
Tribunale di Lamezia Terme TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI AVVISO DI VENDITA BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART.569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO Che il Giudice dell’Esecuzione nella procedura esecutiva immobiliare n° 89/07 RGE, con ordinanza del 28.1.2009 ha disposto la vendita senza incanto i più lotti, dei seguenti beni nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano: lotto uno -"unità immobiliare di mq. 38.00 adibita ad uffici, sita in Lamezia Terme, Località Savutano, riportata in NCEU al foglio 85, p.lla 1165, sub. 4, piano S1, cat. C/2, classe 1 ( bene reso indipendente senza variazione catastale); Prezzo base di euro 19.950,00 lotto due - " unità immobiliare di mq. 470.00 adibita a deposito, sita in Lamezia Terme, Località Savutano, riportata in NCEU al foglio 85, p.lla 1165, sub. 4, piano S1, cat. C/2, classe 1 ( bene reso indipendente senza variazione catastale); Prezzo base di euro 211.500,00 lotto tre - "unità immobiliare di mq. 30 adibita ad ufficio, sita in Lamezia Terme, Località Savutano, riportata in NCEU al foglio 85, p.lla 1165, sub. 4, piano S1, cat. C/2, classe 1 ( bene reso indipendente senza variazione cata-
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stale); Prezzo base di euro 13.500,00 Lotto quattro: "unità immobiliare di mq. 93 adibita a scuola di infanzia privata, sita in Lamezia Terme, Località Savutano, riportata in NCEU al foglio 85, p.lla 1165, sub. 5, piano T, cat. A/10, classe U vani 5,5; Prezzo base di euro 69.750,00 Lotto cinque: "unità immobiliare di mq. 85 adibita a scuola di infanzia privata, sita in Lamezia Terme, Località Savutano, riportata in NCEU al foglio 85, p.lla 1165, sub. 6, piano T, cat. A/10, classe U, vani 5; Prezzo base di euro 63.750,00 Lotto sei: "unità immobiliare di mq. 90 adibita a scuola di infanzia privata, sita in Lamezia Terme, Località Savutano, riportata in NCEU al foglio 85, p.lla 1165, sub. 7, piano T, cat. A/10, classe U, vani 5; Prezzo base di euro 67.500,00 Gli interessati a presentare offerta di acquisto possono esaminare il bene in vendita chiedendo di accedere all’immobile, previa preventiva comunicazione scritta al debitore-custode, nei giorni e nelle ore indicati nel combinato disposto ex artt. 519 e 147 c.p.c. FISSA La vendita senza incanto per il 6.5.2009 ore 9.30 e segg. presso il Tribunale Ordinario di Lamezia Terme e per il caso che la predetta vendita non abbia eventualmente esito, in via sussidiaria, la vendita all’incanto per il 28.05.2009 ore 9,30 e segg. al prezzo base d’asta così come sarà determinato, ai sensi dell’art. 568 c.p.c., in data 6.5.2009 all’esito della vendita senza incanto. TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI AVVISO DI VENDITA DI BENI IMMOBILI EX ART. 569 COMMA 3 - C.P.C. NELLA PROCEDURA ESECUTIVA IMMOBILIARE N. 94/2000 RE SI RENDE NOTO Che il Giudice dell’esecuzione nella procedura n. 94/2000 R.E., con ordinanza del 16/07/2008 ha disposto la vendita all’incanto, in unico lotto del seguente bene immobile nello stato di fatto e di diritto in cui si trova: Lotto unico: "Villetta ad un piano fuori terra rialzato con parte di piano seminterrato e parti di piano sottotetto, per una superficie utile di mq. 166 circa, oltre a circa mq. 113 di superficie accessoria e balconi e circa mq. 3900 di superficie pertinenziale scoperta; il tutto situato in zona agricola di pregio, Lamezia Terme (CZ), San’Eufemia, Località Persicara; il fabbricato è censito in NCEU al foglio di mappa 32 del Comune Censuario di Lamezia Terme, sezione Sant’Eufemia, particella 128 sub 1102 e sub 1103;prezzo base d’asta: . 128.160,00 FISSA La vendita l’incanto per il 25/03/2009 ore 9,30. TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME N. 109/1998 Reg. Es. Imm. AVVISO DI VENDITA Il professionista delegato NOTAIO DOTTOR MARIO BILANGIONE Presso ASSOCIAZIONE NOTARILE PROCEDURE ESECUTIVE DI LAMEZIA TERME Piazza della Repubblica nella procedura esecutiva proposta da "CREDITO EMILIANO S.P.A." Visto il provvedimento di delega alla vendita emesso dal giudice dell’esecuzione del Tribunale di Lamezia Terme in data 10/07/2006 nella procedura n. 109/98 R.E.; Considerato che si è proceduto alla trascrizione dell’assegnazione dei beni ai debitori esecutati, alla rettifica del pignoramento e alla cancellazione parziale giusta ordinanza del G.E. in data 29.9.2008; Ritenuto necessario pertanto rifissare la vendita dei beni pignorati; Visto l’art. 569 c.p.c. AVVISA
che in data 22 aprile 2009 alle ore 10,00, nel Palazzo di Giustizia di Lamezia Terme, Piazza della Repubblica, piano primo seminterrato, presso i locali dell’Associazione Notarile, si terrà la vendita senza incanto dei seguenti immobili: LOTTO N. 1: In Lamezia Terme, sezione Nicastro, porzione immobiliare facente parte del fabbricato posto alla via del Progresso (località Seminario), e precisamente l’appartamento ubicato al piano primo, composto da ingresso, cucina, soggiorno, due camere, due bagni e tre balconi, per complessivi mq. 154,46 circa, oltre mq. 32,54 di balconi ed una soffitta praticabile di pertinenza di mq. 76,58; oltre al relativo diritto sulle quote dei beni comuni non censibili; Prezzo base 156.772,00 LOTTO N. 4: In Lamezia Terme, sezione Nicastro, porzione immobiliare facente parte del fabbricato posto alla via del Progresso (località Seminario), e precisamente il locale magazzino al piano terra della superficie complessiva di mq. 144,01; oltre al relativo diritto sulle quote dei beni comuni non censibili; Prezzo base 83.757,80 (euro ottantatremila ettecentocinquantasette euro virgola ottanta) AVVISA ALTRESÌ Che nelle ipotesi in cui: la vendita senza incanto non abbia luogo per qualsiasi altra ragione; avrà luogo la vendita con incanto dei medesimi beni nelle seguenti date e luoghi: 20 maggio 2009 alle ore 11,00, Palazzo di Giustizia di Lamezia Terme. TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME AVVISO DI VENDITA BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART.569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO Che il Giudice dell’Esecuzione nella procedura esecutiva immobiliare n°.32/2006 RGE, promossa da Banca MPS SpA con ordinanza emessa all’udienza del 17.12.2008 ha disposto la vendita senza incanto in più lotti, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano per l’udienza del 15.04.2009 ed ha fissato, per il caso in cui la stessa non abbia luogo, la vendita con incanto dei medesimi lotti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano per l’udienza del 29.04.2009 lotto uno - "locale ad uso commerciale sito in Nocera Terinese, località Marina complesso residenziale "Nuova Temesa", con superficie di mq. 81. L’immobile è riportato nel NCEU di detto comune al foglio 32, p.lla 221, sub 87, cat. C/1, classe 2"; prezzo base d’asta euro 54.675,00 lotto due - "locale ad uso commerciale sito in Nocera Terinese, località Marina complesso residenziale "Nuova Temesa", con superficie di mq. 129. L’immobile è riportato nel NCEU di detto comune al foglio 32, p.lla 221, sub 88, cat. C/1, classe 2"; prezzo base d’asta euro 87.075,00 TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI AVVISO DI VENDITA DI BENI IMMOBILI EX ART.569 COMMA 3 - C.P.C. NELLA PROCEDURA ESECUTIVA IMMOBILIARE N. 36/2004 R.G.E. SI RENDE NOTO Che il giudice dell’esecuzione nella procedura n.36/2004 R.G.E., su istanza del CREDITO VALTELLINESE S.C.R.L., con ordinanza del 14/01/2009 ha disposto la vendita in unico lotto del seguente bene immobile nello stato di fatto e di diritto in cui si trova: LOTTO UNICO "appartamento al primo piano con cantina al seminterrato di un fabbricato Ina-Casa sito in Lamezia Terme, alla via Razionale n.19/b, riportato nel NCEU al foglio 24, p.lla 714, sub 11, vani 6, cat.A/3. Superficie mq.110, balconi mq. 6,40, cantina mq. 15,40". Prezzo base d’asta: 88.350,00.
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