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Anno 2 nr. 11

Aprile 2009

Questo numero è stato chiuso in redazione martedì 14 aprile

Terremoto in Abruzzo:

non sarete dimenticati

La politica delle poltrone E’ importante che i cittadini, proprio alla vigilia di una stagione di profonde riforme, si informino sulla classe dirigente Cambiare la politica per cambiare la Calabria di Franco Arcidiaco La grande stagione di riforme che sembra essere alle porte, è l’ultimo autobus a disposizione per la nostra regione. Certo, la legislatura che sta per arrivare al capolinea, partita non dimentichiamolo nel tragico segno dell’omicidio Fortugno, non é stata sicuramente peggiore delle precedenti, ma non è riuscita comunque a dare un segnale chiaro di inversione di tendenza. Le prove che ha dovuto affrontare il governo Loiero avrebbero fatto tremare le vene ai polsi anche al mitico Sansone, ha fatto anche la sua parte un rigido e inclemente inverno come non si vedeva da anni a queste latitudini. Un inverno nevoso e fortemente piovoso, senza dubbio, ma il territorio è smottato a valle perché era già ampiamente dissestato e franoso, oltre che sismico. "Uno sfasciume pendulo sul mare" , così il grande meridionalista Giustino Fortunato definiva la Calabria un secolo fa. Purtroppo poco o nulla è cambiato da allora. Anzi peggio perché il cemento, per lo più abusivo, ha investito montagne e colline dissestandole fino alla costa, irriconoscibile ed esposta a diffuse erosioni. Nel 2006 si segnalavano in Calabria oltre 9.400 movimenti franosi, estesi per 822 Kmq. Quando le poche arterie strategiche sono bloccate dalle frane tutta la regione si ferma. Il paesaggio devastato è diventato il tragico segno distintivo della nostra regione, altro che vocazione turistica, altro che Oliviero Toscani, altro che Rino Gattuso! Non parliamo poi della questione morale, il Consiglio regionale della Calabria registra un numero di parlamentari inquisiti che non ha eguali in alcuna democrazia moderna e tutto il marciume affaristico gira attorno ai palazzi regionali attratto dal profumo dei lauti finanziamenti europei . Riusciranno le riforme, federalismo in

primis, a segnare un’inversione di tendenza? Permettetemi di nutrire qualche dubbio, si tratta certamente della questione centrale senza la cui risoluzione non si potrà mai giungere al riscatto della Calabria. Lo diceva bene il grande Enrico Berlinguer, vera vox clamantis in deserto della politica italiana: «La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico.» Lo dicevamo nel numero scorso, ma vale la pena ripetersi, il futuro è nelle mani dei giovani; la grande, efficace arma che la democrazia mette a loro disposizione è quella del voto, ma è necessario imparare ad usarla e soprattutto aver voglia di usarla.

Rinnovare il personale politico è l’imperativo categorico, una nuova leva di politici giovani, preparati e onesti, deve prendere in mano le redini del potere e trascinare la Calabria fuori dal tunnel, spazzando via definitivamente la classe politica incapace e corrotta che ha governato fino ad oggi. Utopistico? Forse, ma, a pensarci bene, è stato proprio il tramonto dell’utopia la causa del progressivo degrado che ha segnato l’ultimo ventennio. Anche l’utopia è roba da giovani e un grande entusiasmo, unito a un pizzico di incoscienza, è l’ingrediente indispensabile per farne maturare i benefici effetti. La Calabria più di ogni altro posto "non è un paese per vecchi" , ma non nel senso del bellissimo film dei fratelli Coen, bensì in direzione di un indispensabile ed assolutamente necessario bisogno di rinnovamento.

All'interno lo speciale fotografico "50 anni di calcio dilettantistico"


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Carlo Talarico Franco Arcidiaco Alessandro Crupi Alessio De Grano Simona Gangale Carmela Valente

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Siamo stati pervasi da una particolare ed intensa voglia di esprimerci e trasmettere le nostre impressioni quando con Franco Arcidiaco (Dir. Edit) e Giuseppe Gangale (Dir. Resp.) abbiamo concordato di soffermarci in questo numero de "Il Corriere dei due mari" su una tematica così stuzzicante. Un argomento che ha trascinato le nostre menti ad un aperto e costruttivo confronto e che, speriamo, appassioni anche i nostri lettori, in quanto si tratta di interpretare l’aspetto che impregna profondamente ogni settore e momento della vita che con-

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Focus: la politica delle poltrone

il Corriere dei due mari: una linea editoriale che privilegia la libera scelta duciamo in relazione soprattutto alle scelte e agli indirizzi presenti e futuri della nostra esistenza. Se pensiamo, infatti, che la politica è qualcosa di astratto o lontano da noi rischiamo, senza accorgercene, di estraniarci da ciò che condiziona quanto ci succede attorno ogni giorno. La politica si

occupa di noi ma anche noi dobbiamo occuparci della politica, per quanto ci è possibile agire, nel senso di analizzare il momento attuale sotto i più ampi punti di vista e poter così sviluppare un pensiero critico, fondamentale per farsi un’idea chiara e consapevole divenendo cittadini atti-

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vi. Dalla qualità del modo di fare politica nel nostro Paese si origina ogni cosa che ci riguarda da vicino. La politica a livello istituzionale, infatti, è lo strumento con cui si prendono decisioni e si disciplinano materie di interesse generale e particolare che ci riguardano in maniera estremamente diretta e da cui dipendono la maggior parte delle nostre azioni, osservando soprattutto il legame sempre esistente tra le nostre aspettative di vita e il veder soddisfatti o meno tali propositi nella realtà concreta dal risultato della condotta degli uomini politici e che

Focus: la politica delle poltrone Intervista esclusiva a cura di Città del Sole Edizione per il Corriere dei due mari

rappresentano le più alte cariche dello Stato. E non è qui un problema di essere a destra, a sinistra o al centro facendo battaglie di parte apparentate ad un colore politico. Si tratta bensì di porre l’accento sulla qualità di un approccio che tutto questo mondo, fatto spesso più di dichiarazioni di comodo o prive di contenuto piuttosto che di azioni, attua nei confronti della politica, che poi costituisce, ma non sempre, il mezzo dialettico e successivamente operativo per realizzare il bene comune. Detto questo si può comprendere, quindi, la motivazione che ci ha spinto ad affrontare questo tema, dettata appunto dalla sua grandissima importanza globale nella quotidianità e che merita dunque un’attenta riflessione. Sono i fatti e i grandi temi di attualità che interessano da vicino la gente a condurre il nostro lavoro motivandoci costantemente. Nient’altro. Sembra poco ma il voler approfondire gli aspetti che abbracciano da molto vicino il cittadino è un intento, a nostro avviso, molto valido a cui crediamo proprio perché, alla fine, è sempre la comunità sociale a prendere per mano un territorio costituendone il fulcro. Anche nella politica, è vero che le leggi sono fatte dai protagonisti delle istituzioni ma è anche innegabile che essi sono una diretta conseguenza del voto popolare. Ci dovrebbe essere, quindi, un interscambio di compiti e reciprocità. Ma i nostri politici, quelli che ci governano e che stanno all’opposizione sono disposti ad aprirsi alle esigenze di coloro che rappresentano o preferiscono arroccarsi in discussioni e dispute meramente strumentali che con i problemi giornalieri del cittadino non interferiscono minimamente? Il nostro obiettivo, dunque, non cambia nell’essere a contatto con quanto vive la gente offrendo loro spunti e strumenti per potersi orientare. Populismo? Giammai. Solo realismo, in una linea editoriale che privilegia la nostra libera scelta senza alcun tipo di condizionamenti esterni proponendo un prodotto, si spera, interessante.

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Impegno e senso del dovere, elementi indispensalibi al servizio della comunità di Alessandro Crupi

Politica del fare, politica delle poltrone. Ma l’Italia oggi cos’è? Un aspetto o l’altro? Probabilmente, come in molte situazioni, la verità sta nel mezzo. Ed in questo caso potremmo dire che siamo immersi in entrambi i versanti. L’osservazione dovrebbe essere sempre guidata da un equilibrio di pensiero. Ciò perché quando ognuno di noi pensa di compiere un’azione o rivolge la mente ad azioni compiute da altri in esse ricadono sempre maggiori e diversi interessi, che ovviamente sono spinti da varie motivazioni. La politica non è esente da questo assunto. Si potrebbe definire come l’aspetto della vita di ogni essere umano caratterizzato da un "fascino terribile", in quanto sicuramente occuparsi della cosa pubblica è una grandiosa missione prima che un lavoro ma, nello stesso tempo, non ha caratteri di semplicità. Essendo, infatti, il filo che unisce ogni persona alla sua vita concreta, reale, vi è una grande difficoltà di fondo: accontentare tutti gli interessi (leciti) manifestati dalla società. Compito impossibile? Certo, realizzare tutto ciò che una comunità di cittadini vorrebbe non è realisticamente producibile e non intendiamo chiedere ai politici che animano la scena pubblica i miracoli. Ma ciò che pretendiamo è essenzialmente l’onestà nelle loro

azioni, la consapevolezza del nobile obiettivo per il quale sono stati mandati da noi a rappresentarci nelle stanze in cui si decidono i nostri destini, che è quello del bene comune, l’operare secondo coscienza concentrandosi solamente su quelli che sono i bisogni e le difficoltà dei cittadini e, di conseguenza, anteporre l’interesse personale a quello collettivo. È tanto problematico attuare questo intendimento? La gente è stanca di non capire il modo di fare politica oggi, di non capire la politica, ascoltando linguaggi incomprensibili usati spesso ad arte per mascherare incompiute, per spostare furbescamente il discorso su altri argomenti più convenienti da affrontare e quindi meno scomodi. Così come è stanca di appellarsi invano a chi dovrebbe farsi carico dei problemi e che invece dopo aver ottenuto la carica si adagia, è inerte, se non addirittura, in certi casi, decisamente concentrato a farsi i propri affari attraverso alcuni privilegi sfruttando la posizione che occupa. È stanca, poi, della stucchevole litigiosità tra le varie parti politiche su temi che non interessano da vicino i problemi dei cittadini e che invece cadono spesso nel pettegolezzo, nell’offesa personale o nel perpetrare contrasti interni al partito su materie prettamente tecniche e di scarso impatto nella dura realtà che tutti noi viviamo quotidianamente. È stanca anche di tutto questo teatrino che non serve a nessuno e che tende a distogliere l’attenzione dalle vere difficoltà, è stanca infine della distanza, ormai

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palese, della politica. Bisogna ritornare a fare politica attiva sulle strade, a contatto diretto con il territorio, parlare con la gente, ascoltarla e poi rimboccarsi le maniche mettendosi a lavorare sulla base di quanto ricevuto in termini di richieste e spunti di intervento. Tutto questo si chiede al mondo politico di oggi trattandosi, quindi, di un problema di approccio, prima ancora che di risultato in termini di qualità. Quest’ultimo aspetto viene in un secondo tempo e, come si diceva prima, può anche essere non esaustivo e soddisfare tutti complessivamente. Tuttavia è assolutamente fondamentale che i cittadini si rendano conto che chi gestisce le loro cose non venda fumo ma lavori nella maniera migliore possibile e con spirito di collaborazione con gli altri schieramenti politici. Dire sempre "no" pregiudizialmente ad ogni proposta e ad ogni confronto non fa altro infatti che paralizzare tutto il sistema e rendere sempre più inefficiente la politica nel rapporto con cittadini progressivamente scontenti e delusi da questa maniera d’intenderla. Occorre, quindi, come anche ribadito dai nostri gentili interlocutori che hanno animato il Focus di questo numero, attuare una vera e propria rivoluzione culturale in questo settore, che parta dalla mentalità per poi sfociare nell’azione concreta sul campo. Sicuramente proseguire su questa strada non fa altro che generare malumori, mancanza di dialogo tra cittadini ed istituzioni e frustrazioni, che non potranno essere sempre silenti o nascoste.

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La politica è l’attività che maggiormente contrassegna la vita dell’uomo nella sua esistenza quotidiana. Aspetto questo non apparentato solamente con il termine politica inteso nella sua accezione più comune ma anche con tutto ciò che riguarda l’essere umano nel rapporto con i suoi simili. Tutti noi, infatti, facciamo politica. Per quanto concerne, tuttavia, il senso da attribuire alla politica di tipo istituzionale e partitica essa acquista un ruolo fondamentale nello sviluppo di tutto ciò che riguarda la vita di ogni Stato sotto ogni

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Focus: la politica delle poltrone

Interviene il segretario del Movimento di Radicali Calabresi “Abolire la miseria” punto di vista abbracciando ogni settore. Il problema principale oggi nel nostro Paese è quello di interpretare le dinamiche che interessano il modo di fare politica in quanto si tratta di interpretare un aspetto-chiave che ci coinvolge direttamente. Giuseppe Matina, segretario del

Movimento di Radicali Calabresi "Abolire la miseria", ci aiuta ad esaminare la situazione attuale in questo campo offrendo spunti e analisi di una modalità di fare politica che presenta non pochi punti di discussione in un panorama sociale particolarmente complesso e variegato. Nel

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modo di fare politica oggi in Italia spesso il contenuto prevalente della stessa si fonda su due tipi di "filosofie": la cosiddetta politica delle "poltrone", quella del "fare" o una via di mezzo tra questi due indirizzi. Quale aspetto prevale a suo avviso? "Sicuramente la politica delle poltrone basata sull’interesse personale, anche se non possiamo in ogni caso definirla una politica questa. Si tratta di un aspetto in cui prevale l’incultura e l’incapacità". Qual è il ruolo della politica nella società moderna anche in relazione ai principali protagonisti

Focus: la politica delle poltrone Intervista esclusiva a cura di Città del Sole Edizione per il Corriere dei due mari

“Educare e riformare per cambiare l’approccio alla politica” del tessuto sociale e produttivo? "Il ruolo della politica non si deve discostare da quello che, almeno in linea teorica, è sempre stato, vale a dire di guidare uno Stato nel miglioramento della condizione sociale. Questo è il ruolo principale che passa anche dal sistema produttivo, ma non solo". Spostandoci sul rapporto tra giovani e politica, con quali intendimenti essi si avvicinano al mondo politico? "Alle nuove generazioni non gli si dà spazio, in quanto o la pensano secondo i canoni della politica secondo quanto accennato in precedenza essendo quindi inquadrati in schemi già prestabiliti oppure non hanno la possibilità di entrare nella politica con il loro patrimonio di novità. Il concetto è che se sono innovativi non li fanno entrare mentre se rispettano regole già preconfezionate e sono funzionali a questo sistema ne hanno accesso". I giovani sono in grado concretamente di generare questa portata di novità e freschezza nel mondo della politica? "Non dipende solo da loro, almeno nella situazione attuale in Italia". E quali sono gli ostacoli maggiori che si frappongono? "Si tratta del blocco politico-sociale che esiste in Italia in base al quale la democrazia è ridotta al minimo, qualora ci sia ancora. L’aspetto principale è poi rappresentato dalla mancanza di libertà nell’informazione. In una situazione del genere, quindi, i giovani non hanno neppure la possibilità di scegliere in quanto tutto diventa uguale per ciascuno

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uniformandosi agli stessi criteri. La disaffezione dei giovani alla politica dipende pure da questo. Non si vedono battaglie di idee, fazioni, e i giovani hanno bisogno di questo. Ormai è tutto fondato sull’interesse e loro se ne rendono conto. Alcuni cercano di adeguarsi ma non sapendo che c’è altro, che la democrazia e la politica sono parte di altro". E quindi quali potrebbero essere, considerando lo stato attuale delle cose del nostro sistema politico e sociale, le soluzioni e gli strumenti per condurre i giovani ad una maggiore partecipazione alla vita politica del Paese? "Non è molto semplice trovare delle soluzioni in tal senso e in questo momento. Personalmente ne vedo poche perché da una crisi così profonda di democrazia e politica si esce molto lentamente e gli aspetti

da privilegiare sono l’educazione e le prese di coscienza da parte della classe politica attuale. Ciò potrebbe essere determinante a tal proposito ma ci sono tante cose che possono succedere e non esiste una ricetta specifica per uscire da questa situazione. È un complesso di cose che deve essere indirizzato verso una direzione diversa". La politica, così come si presenta attualmente, la soddisfa in fin dei conti? "In Italia assolutamente no. Anzi non ci fossero i politici si starebbe meglio qui da noi. E mi riferisco soprattutto in blocco agli attuali politici, alle lobby politiche italiane sia di destra che di sinistra, in quanto sono ormai più o meno la stessa cosa e non c’è una differenza di fondo, ed anche alle gerarchie politiche al momento in essere". Personalmente lei cosa cam-

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bierebbe e cosa manterrebbe immutato nel modo di fare politica oggi? "Occorrerebbero tante riforme in senso liberale che non sono state fatte nel corso degli anni. Importante anche riformare il sistema elettorale, come la proposta votata dal 90% degli italiani con il referendum per il sistema all’americana. Questa credo sia una riforma fondamentale, l’inizio di un cammino in una direzione diversa rispetto a quella determinata dal pantano politico attuale. Poi c’è il nodo relativo all’informazione. Adesso, magari nel silenzio assoluto dei media o quasi, hanno eliminato ogni forma di dibattito politico che un tempo c’era. Da questo punto di vista si è andati sempre a peggiorare perché ricordo, da piccolo, le tribune politiche erano istituzionali mentre adesso non esistono più neppure queste. Si ha l’interesse generalizzato al fatto che gli italiani non si avvicinino alla politica. Questa è l’idea portante alla fine. Lo scandalo della Commissione di Vigilanza della Rai in cui per tanti mesi non sono riusciti a trovare una soluzione per il presidente è un esempio di questo atteggiamento in cui si mira, pur essendo anche in disaccordo a volte, ad essere uniti contro i cittadini italiani che hanno diritto ad avere una Rai che informa. L’informazione, quindi, è un aspetto fondamentale in questo discorso in quanto la democrazia è fatta di conoscenza da parte della popolazione". Alessandro Crupi

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Si fa politica sempre. Nella vita di ogni giorno, nel privato, nel lavoro e, in maniera più diretta e specifica, nelle istituzioni che disciplinano poi l’esistenza di uno Stato sotto tutti i gli aspetti che caratterizzano i propri abitanti. Si tratta di un lato, questo, tanto importante per il cittadino quanto complesso per tutto quello che ne consegue nella sua vita. Fondamentale, quindi, capire bene come si fa politica oggi in Italia, come andrebbe fatta e quali sono le linee direttrici che la guidano costantemente. Parlare di politica, poi, è un

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Focus: la politica delle poltrone

L’opinione di Giuseppe Candido coordinatore di Almcalabria esercizio molto comune. Il termine, spesso, viene abusato e non sempre si fa esplicito riferimento nella sua applicazione pratica al compito principale a cui è deputato, vale a dire il bene comune. E proprio partendo da questo assunto si può ben capire quanto sia importante la politica.

Non si parla, cioè, di qualcosa di astratto, di surreale, ma di un modo di comportarsi che attiene alla sfera di ognuno e che si riflette nella quotidianità in ogni settore della stessa, frutto anch’esso di scelte politiche ben precise e determinate. Qualsiasi tipo di campo in cui la nostra azione

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si concentra, quindi, è permeato dalla politica che ha agito o agisce sullo stesso comportando successivamente la reazione, positiva o negativa, del cittadino. Un tempo c’erano le grandi ideologie che guidavano spesso la politica. Oggi ci si concentra maggiormente sull’utilizzo di strumenti di pensiero che, almeno nelle intenzioni, dovrebbero essere meno "mentali" ma più concreti ed in ogni caso il suo fine non è cambiato nel corso del tempo. Per avere le idee più chiare in merito, abbiamo interpellato sull’argomento Giuseppe

Focus: la politica delle poltrone Intervista esclusiva a cura di Città del Sole Edizione per il Corriere dei due mari

”Non c’è una vera politica del fare” Candido, coordinatore del movimento "Almcalabria", punto d’incontro informativo di cultura ed iniziativa politica radicale. Nel modo di fare politica oggi nel nostro Paese il contenuto prevalente della stessa si fonda su due tipi di filosofie: la cosiddetta politica delle "poltrone" o quella del "fare", o ancora una via di mezzo fra questi due indirizzi. A suo avviso qual è l’aspetto che poi alla fine viene messo maggiormente in evidenza? "Nel nostro Paese prevale una vita politica, anche a livello amministrativo, incentrata sul primo dei due elementi, perpetrata da una legislatura falsa. Non c’è una vera politica del fare e non c’è una vera politica delle proposte e molto spesso si attua una politica delle proteste contro qualcosa senza, tuttavia, formulare soluzioni precise in merito ad una questione". Qual è il ruolo della politica nella società moderna, anche in relazione soprattutto ai principali protagonisti del tessuto sociale e produttivo? "Il ruolo della politica sarebbe quello di creare le condizioni per lo sviluppo dell’economia. Invece, soprattutto in Calabria ma in genere in Italia, il carattere prevalente della politica è quello di tutelare l’economia offrendo delle prebende agli imprenditori. È il caso della legge 488, che avrebbe dovuto servire per sostenere l’economia e far crescere il tessuto produttivo ma che in realtà ha fatto si che i soldi venissero distribuiti in maniera non produttiva, con il godimento di finanziamenti a pioggia da parte dell’Unione Euro-

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pea scarsamente sfruttati per i fini previsti. Proprio da questo punto di vista sarebbe quindi opportuno smettere di adottare questo tipo di modalità attraverso l’attribuzione di tali finanziamenti che poi portano dove non devono portare". Con quali intendimenti crede che i giovani si avvicinino alla politica oggi? "Sul fatto dei giovani o meno giovani mi concentrerei relativamente in quanto qui si tratta di eleggere delle persone che intendono amministrare con spirito di servizio le risorse della cosa pubblica e non per godere di vantaggi personali. Ecco perché noi proponiamo l’anagrafe pubblica degli eletti, cioè a dire la pubblicazione su Internet non solo di tutti i dati numerici e statistici a loro relativi ma anche degli emolumenti percepiti e dei redditi di ciascun eletto. Tutto

ciò al fine di conoscere per poter deliberare e dare opportunità a chi deve fare una scelta di confermare l’eletto, che poi deve essere considerato come un nostro dipendente o quanto meno un nostro rappresentante delle istituzioni che faccia il bene della comunità del Paese, e non i propri affari". Introducevamo prima il discorso sui giovani per comprendere se essi siano in grado effettivamente di portare una ventata di novità nella vita politica italiana. "Credo di si perché oggi la cultura dei giovani è ad un livello straordinario. Soprattutto in Calabria ci sono molti laureati, molte persone competenti che quindi hanno la capacità di dare una svolta, un cambiamento a quello che è stata una politica delle poltrone per anni. I giovani, invece, soprattutto quando si tratta di movimenti

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attivi sul territorio, s’impegnano per fare politica, per proporre dei cambiamenti reali e non per avere dei tornaconti personali in base al numero delle persone che gli danno il consenso". E poi c’è il rischio che una volta entrati in politica essi stessi si facciano assorbire dalle vecchie logiche del sistema. "Sicuramente credo che se non c’è una vera rivoluzione culturale e politica in maniera radicale, è chiaro che si rischia concretamente di fare passi indietro senza migliorare la situazione". Personalmente lei cosa cambierebbe e cosa manterrebbe del modo di fare politica oggi? "Cambierei, sulla base di quanto detto finora, lo spirito di lavoro per il bene comune e per risolvere i problemi con particolare riferimento al senso civico e di responsabilità. Questa dovrebbe essere la base di tutto. Oggi abbiamo dei politici che non sia assumono le responsabilità del loro operato, che si ricandidano anche se i problemi sono rimasti uguali come prima. La loro politica, quindi, non si basa sull’aver operato bene ma sull’essere riusciti ad aumentare i consensi con un sistema basato su delle clientele. Detto questo non manterrei nulla di questo modo di fare politica. Bisognerebbe quantomeno abolire la partitocrazia, un quadro cioè che lega le persone ad un sistema di partiti che non è stato in grado di rappresentare la gente nelle istituzioni ma ha rappresentato solo se stessi". Alessandro Crupi

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il Corriere dei due mari

Edizione Aprile 2009

Servizi a cura di Carlo Talarico per il Corriere dei due mari

I vattienti al centro della Pasqua Si è ripetuto a Nocera Terinese il toccante rito del venerdì e sabato santo In questo numero Nel nostro Paese vi sono migliaia di manifestazioni che traggono origine dai tempi che furono sfuggendo alla logica odierna. Tra questi un posto a parte meritano le manifestazioni religiose che affondano le loro radici tra sacralità, storia e misticismo. Tra queste spiccano i riti della settimana Santa, con la processione dell’Addolorata che si svolge il Sabato Santo a Nocera Terinese, strettamente collegata al rito dei "Vattienti". Nella giornata che precede la Pasqua la statua dell’Addolorata viene portata in processione da portantini attraverso il paese, seguita da un gran corteo di fedeli ed accompagnata da musiche e canti che evocano un’atmosfera fortemente suggestiva; contemporaneamente si svolge il rito dei "Vattienti" che offre una sua complessa tematica e che si compie quindi, al raggiungimento da parte dei Vattienti della statua della Pietà portata in processione. Il rito prevede l’autoflagellazione da parte dei penitenti fino all’emissione di grandi quantità di sangue. C’è chi ci vede un richiamo a riti antichi sacrificali risalenti a prima del Cristianesimo e chi invece vede un più stretto richiamo all’estremo sacrificio di Cristo in croce. Resta il fascino di una cerimonia mistica, in cui la sofferenza è fin troppo reale e vissuta il rito in prima persona. Il rito si incentra su tre figure. Il Vattiente prosegue antiche tradizioni familiari, con il suo sacrificio espia i propri peccati ed ottiene protezione per sè e per le persone che più gli stanno a cuore; il Vattiente è tenuto in grande considerazione e la sua "preparazione" è quasi un rito nel rito e si svolge in privato, all’interno delle case dei prescelti o nei loro scantinati. Il momento della vestizione è forse il momento più atteso dal Vattiente; viene preparato un grande calderone in cui vien fatto bollire un infuso di rosmarino ed intanto il Vattiente "indossa" pantaloncini scuri ben aderenti che lasciano scoperti coscie e polpacci e si pone sul capo una co-

CATANZARO

Strade del Capoluogo insanguinate. Tre i morti in pochissimi giorni pagina 12

LAMEZIA TERME

Situazione insostenibile in via Savutano: troppi i rifiuti che testimoniano il degrado pagina 17

SOVERATO

Tante le ragazze pronte a sfilare in passarella per l’ambita fascia di Miss il Domani 2009 pagina 47

rona di spine. Con l’infuso di rosmarino caldo il Vattiente esercita un energico massaggio dei propri polpacci: questo trattamento revulsivante consente un rapido richiamo del sangue nei capillari più superficiali della gamba. A questo punto il Vattiente si percuote ripetutamente con la "rosa". Probabilmente in passato veniva usata una rosa o mazzi di rose reali e questo introduceva un’interessante simbologia ed un contrasto tra la purezza e la dolcezza del fiore ed il crudo rito che ci si accin-

geva a compiere. Oggi la rosa è sostituita da un disco di sughero che il Vattiente usa come una spazzola, percuotendosi ripetutamente il polpaccio. Il Vattiente scende quindi in strada ed inizia a percorrere un suo itinerario (sarà diverso per i vari Vattienti); quando i polpacci sono diventati ormai iperemici il penitente inizia a battersi con il "cardo" sul quale sono state apposte ben tredici schegge di vetro dette "lanze". Il Vattiente non è solo; generalmente a lui si accompagnano due figure ben distinte:

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l’"Acciomu" (storpiatura dialettale di "Ecce Homo") e l’"amico". L’acciomu è impersonificato da un bimbo legato al Vattiente da un pezzo di corda; spesso il bimbo è un parente del Vattiente ed indossa un mantello rosso presentandosi con i piedi scalzi ed il petto nudo. Il bimbo rappresenta l’immagine del Cristo offerto alla folla. L’amico del Vattiente reca invece con sè un’ampolla che contiene aceto e vino mescolati, con il quale egli deterge periodicamente le ferite.


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Incidenti mortali sulle strade di Catanzaro Marco Granato e Cristina Luna. Due morti sulle strade di Catanzaro senza un perché. I due, di 25 e 26 anni hanno perso la vita in un terribile incidente avvenuto martedì 7 aprile a pochi metri da un centro commerciale appena inaugurato. Nel tremendo impatto tra una Fiat Panda e una motocicletta Honda Runner 600, avvenuto intorno alle ore 20, in via Emilia, hanno perso dunque la vita nonostante gli sforzi dei medici del reparto di Rianimazione del “Pugliese” di Catanzaro. La ragazza si è spenta alcune ore dopo il suo arrivo in ospedale. Due giovani vite spezzate da un incidente stradale sulla cui dinamica lavorano i vigili urbani del capoluogo sotto le direttive del sostituto procuratore Alessia Miele. Il fascicolo aperto dal magistrato ha come unico indagato il quarantunenne autista della Fiat Panda, l’ipotesi di reato nei suoi confronti è di omicidio colposo. Il magistrato ha disposto, oltre al sequestro dei due mezzi coinvolti, l’esame autoptico sui corpi delle due giovani vittime. E’ stato il medico legale dell’università Magna Graecia,

Giulio Di Mizio, ad effettuare l’autopsia. Secondo una prima ricostruzione della dinamica dell’incidente, la coppia a bordo della moto procedeva in direzione Catanzaro, su un tratto di strada interessato da un intenso traffico veicolare per l’apertura di un nuovo centro commerciale. Improvvisamente l’impatto mortale all’altezza

dell’incrocio con via Alto Adige, in località Barone. La moto sulla quale viaggiavano i due giovani è andata a scontrarsi contro la Fiat Panda che stava immettendosi su viale Emilia. Inutile il tentativo del giovane di frenare ed evitare l’auto, sull’asfalto è rimasto ben visibile il segno della frenata lunga un paio di metri. Del

Un’altra tragedia della strada muore una bimba di tre anni L’ennesima tragedia sulle strade di Catanzaro. Questa volta innocente e sfortunata protagonista una bimba di 3 anni morta nella serata dello scorso 6 aprile in un incidente stradale che si e’ verificato in località Aranceto di Catanzaro. La piccola viaggiava a bordo di una Fiat Panda in compagnia della madre, una donna di 33 anni, quando l’autovettura si e’ scontrata frontalmente con un’Alfa 156. Inutili i tentativi di soccorso, con la piccola che è morta dopo pochi minuti dall’impatto. La

madre, in gravi condizioni, e i tre occupanti dell’altra autovettura sono stati ricoverati nell’ospedale di Catanzaro. Da ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, anche se sembra che la Panda su cui viaggiava la piccola si sarebbe immessa da un incrocio e sarebbe stata investita nella parte anteriore dall’altra autovettura. Sul posto, per i rilievi del caso, si sono prontamente portati vigili urbani, carabinieri e Guardia di finanza che hanno anche dovuto regolamentare il traffico.

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tragico accaduto si è occupato anche il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il prefetto ha invitato l’Anas a effettuare un sopralluogo per trovare delle nuove soluzioni per regolare il traffico in quell’area, l’amministrazione provinciale è stata sollecitata a intervenire per realizzare dei marciapiedi a norma. Inoltre la direzione del centro commerciale si è impegnata ad approntare una nuova cartellonistica. Infine è stata garantita una presenza costante di pattuglie “dinamiche” dei carabinieri. Marco Granato era vigile del fuoco in servizio a Rho. Prima di tornare a casa per le ferie si era offerto volontario per recarsi in Abruzzo, alla fine era stato deciso che sarebbe andato a L’Aquila immediatamente dopo le festività pasquali la prossima settimana. Così martedì mattina era tornato a casa. La sera era sceso a prendere la ragazza, Cristina Luna, che proprio quel giorno aveva iniziato a lavorare come cassiera nel nuovo centro commerciale.Una folla commossa ha preso parte ai funerali svolitisi nella chiesadell’Immacolata.


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Quindici giorni Catanzaro A fine maggio una importante due giorni sulla chirurgia Firmata in Comune l’intesa e riabilitazione della spalla per gli specialisti del settore sulle relazioni sindacali Il corso di formazione è promosso e verrà coordinato dal dottor Roberto Colao Servirà per migliorare su molti fronti Venerdì 29 e sabato 30 maggio 2009, a Catanzaro, nella sala convegni “Casa delle Culture” presso la sede dell’ Amministrazione Provinciale, in Piazzadell’Immacolata, si terrà il “Corso di formazione sulla chirurgia e riabilitazione della spalla” rivolto ai medici specialisti in fisiatria, ortopedia, ai medici di medicina generale ed ai terapisti della riabilitazione. La spalla è, tra le grandi articolazioni, quella a maggior complessità anatomo-funzionale. Ha presentato, nell’ultimo decennio, lo sviluppo più ampio dal punto di vista delle conoscenze scientifiche e delle metodiche terapeutiche, sia nel campo della chirurgia che in quello dell’intervento riabilitativo. “Le patologie di spalla – affermano gli organizzatori - anche grazie ai nuovi e più affidabili sistemi di indagine diagnostica e riproduzione per immagini della morfologia d’organo, hanno subito una completa trasformazione nella classificazione eziopatogenetica e nelle tecniche di aggressione terapeutica conservativa o chirurgica”. Il Corso , promosso e coordinato dal fisiatra Roberto Colao del Centro Aquasalus di Sellia Marina, si svolge sotto il patrocinio della Simfer (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) e della Sicseg (Società Italiana di Chirurgia della Spalla e del Gomito). Presenti all’evento di alto profilo scientifico i due Presidenti nazionali delle società, rispettivamente, David Fletzer direttore della Unità Spinale presso il Centro paraplegici di Ostia-Roma e Giuseppe Porcellini direttore del Centro di eccellenza in chirurgia della spalla dell’Ospedale “Cervesi” di Cattolica-Rimini. “Finalità del corso – spiega il promotore dottor Roberto Colao - è approfondire la riflessione e promuovere la discussione sui percorsi clinico-tera-

peutici offerti dallo scenario medico-scientifico attuale. Inoltre, rendere trasversali, ed immediatamente disponibili, le esperienze teoriche e tecniche tra i diversi interpreti delle successive fasi di indagine diagnostica e di cura”. Il corso , accreditato con il sistema ministeriale Ecm per la consegna dei crediti formativi, prevede l’iscrizione gratuita dei partecipanti medici e fisioterapisti, ed è a numero chiuso. Si articola in quattro differenti sessioni: Inquadramento clinico e nuove frontiere terapeutiche, Le patologie della cuffia dei rotatori, L’instabilitàdi spalla, La sostituzione protesica. Prenderanno parte tra i relatori ed i moderatori Carlo Milano, direttore della II clinica ortopedica della Università Federico II di Napoli, Maurizio Iocco, titolare della Cattedra di Medicina Fisica e riabilitativa della Facoltà di Medicina di Catanzaro assieme al collaboratore David Marchese; Giorgio Gasparini, titolare della Cattedra di Ortopedia della stessa Facoltà con uno staff di collaboratori Antonio Ammendolia , Olimpio Galasso, Bruno Iannò. E ancora: Oscar Tamburini, direttore della cattedra di diagnosti-

ca per immagini e radioterapia della Facoltà di Medicina di Catanzaro, Raffaele De Chiara, primario del Servizio di Riabilitazione dell’Azienda OspedalieraPugliese-Ciaccio di Catanzaro, Giuseppe Barilaro, primario dell’unità operativa di Ortopedia e Traumatologia della Pugliese-Ciaccio con gli aiuto Beniamino Borelli , Vincenzo Macrì , Aldo Petitto. Con Giuseppe Porcellini saranno presenti, dall’ospedale Cervesi di Cattolica-Rimini, Francesco Fauci, Fabrizio Campi, Francesco Inglese. Interverranno inoltre: Francesco Togo primario della divisione di ortopedia dell’ospedale L’annunziata di Cosenza, Roberto Lettieri e Tiziana Catanzaro dell’Azienda Sanitaria di Crotone, Roberto Meliadò dell’Azienda Sanitaria diCatanzaro, Anna Maria Colao del Centro di riabilitazione Aquasalus di Sellia Marina, Antonio Panuccio primario del servizio di rieducazione funzionale dell’Ospedale Melacrino-Morelli di Reggio Calabria, Silvano La Bruna direttore della Unità di Riabilitazione dell’Ospedale di Mormanno-Cosenza, Massimo Misiti responsabile della reparto di Ortopedia della casa di cura Cascini di Belvedere Marittimo, Carmen Carlomagno fisioterapista di Castrovillari. Prestigiosi i patrocini assicurati da: Simfer (Società Italiana di medicina fisica e riabilitativa), Sicseg (Società Italiana di chirurgia della spalla e del gomito), Presidenza Giunta Regionale, Presidenza Consiglio Regionale, Presidenza Provincia di Catanzaro, Comune di Catanzaro, Confindustria Catanzaro, Camera di Commercio Catanzaro, Facoltà di Medicina Catanzaro, ASP di Catanzaro, A. O. Pugliese-Ciaccio, Ordine dei Medici di Catanzaro. Per informazioni si può contattare la seguente email: info@aquasalus.biz

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Il sindaco Rosario Olivo ed i rappresentanti sindacali di Cgil, Alfredo Iorno, accompagnato da Claudio Chiarella, di Cisl, Domenico Cubello, e della Uil Giuseppe Mungo, hanno firmato, a fine marzo nello studio di palazzo de Nobili del Primo cittadino, il protocollo d’intesa sulle relazioni sindacali e sulla concertazione tra Comune capoluogo di Regione e Confederazioni sindacali. Presente all’incontro il portavoce del Sindaco e delegato alle relazioni sindacali, Vittorio Todaro. L’Amministrazione Comunale e le organizzazioni sindacali Cgil - Cisl - Uil della Provincia, si sono impegnate, così, ad attivare e codificare un sistema condiviso di pratiche concertative all’attività istituzionale dell’ente comune. Il sindaco Olivo ha sottolineato come le relazioni sindacali «costituiscono un mezzo decisivo per valorizzare la partecipazione democratica alla vita amministrativa della città. Riteniamo giusto e necessario - ha proseguito - avviare congiuntamente un percorso finalizzato allo sviluppo del territorio, all’innalzamento dei livelli occupazionali, al miglioramento del benessere sociale e della qualità ambientale.

Il Tar del Lazio ha confermato il trasferimento del Pg Iannelli E’ arrivata dal Tar del Lazio in sede collegiale la conferma del trasferimento a Reggio Calabria dell’ex Pg di Catanzaro Enzo Iannelli, in seguito allo scontro tra le Procure di Catanzaro e Salerno legato alle inchieste avocate all’ex Pm del capoluogo calabrese Luigi de Magistris. La decisione è della I Sezione, presieduta da Giorgio Giovannini, che, con ordinanza, ha respinto le richieste di sospensione dei provvedimenti di trasferimento d’ufficio disposti dal plenum del Csm. Il Tar ha fissato al 24 giugno l’udienza nella quale i giudici entreranno nel merito della vicenda.


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Quindici giorni Catanzaro Un nuovo presidente della Confesercenti "Meditando la Passione" è sbarcata a Roma dopo ben sedici anni di gestione Papaleo Un altro successo del Movimento Apostolico E’ Francesco Viapiana il nuovo massimo rappresentante In preparazione alla XXIV Giornata Mondiale della Gioventù Domenica 29 marzo, un giorno come tanti altri? No. dopo la bellezza di 16 anni di presidenza della Confesercenti provinciale, praticamente da quando è nata nel capoluogo, Adriana Papaleo ha lasciato la presidenza. Alla Camera di Commercio si è svolta la IV Assemblea elettiva, che ha eletto a nuovo presidente è Francesco Viapiana. “Quando ho iniziato questa avventura – ha dichiarato la Papaleo – c’era tutta un’organizzazione provinciale da costruire. C’è voluto del tempo prima di diventare ciò che siamo ora: un sodalizio in cui mo lti commercianti, molte aziende si riconoscono, tentando un cammino unitario per la salvaguardia di una categoria che ha vive, momenti difficoltosi”. Il riferimento è alla crisi di questo periodo cui è stato dedicato anche il tema dell’Assemblea “Ripresa economica e sviluppo – Le Pmi protagoniste” è evidente e chiari paiono gli obiettivi del neopresidente: “La prima cosa da affontare – ha detto Viapiana – è la difficoltà nell’accesso al credito. Dobbiamo consentire alla piccole e medie imprese di poter avere un rapporto diverso con le b anche soprattutto in momenti di difficoltà co-

me questo. La Confesercenti offre ai suoi soci la possibilità di accedere al Cosvig, il Consorzio sviluppo della garanzie, che favorisce l’ accesso alle fonti di finanziamento delle Pmi. Inoltre puntiamo alla formazione delle figure professionali che operano nel settore del commercio: nulla può essere più lasciato all ’improvvisazione”. Superare la crisi è possibile, ha aggiunto, ma senza fare retorica: “In questo momento si fanno tante parole – ha concluso Viapiana – ma a me sembra che la cosa più importante sia quella di rimboccarci le maniche, puntandoallacompetitività".

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Un’altra bella pagina quella scritta dal Movimento Apostolico, che ha presentato a Roma, la sacra rappresentazione teatrale ’’Meditando la Passione’’, scritta, musicata e diretta da Cettina Marraffa. Un evento che ha registrato la presenza di oltre tremila persone, con autorità istituzionali e religiose delle regioni Lazio e Calabria. La sacra rappresentazione è stata promossa dall’Ufficio della Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma, in preparazione alla XXIV Giornata Mondiale della Gioventù. Oltre 150 giovani interpreti con scene, melodie e meditazioni, che hanno fatto rivivere il mistero della Passione di Cristo, mostrando con immagini suggestive e di arcaica bellezza, una Chiesa viva che esiste per evangelizzare e non ama stare rinchiusa nei palazzi dell’istituzione che pure rappresenta. Un modello di cristianesimo vivo e partecipato che viene fuori dal cuore della bontà e delle azioni che tendono verso il prossimo senza emarginarlo. Dopo la riuscita esibizione di Roma, lo spettacolo è stato poi rappresentato anche a Catanzaro, nel girono di martedì santo,pressoilteatroPoliteama.

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Quindici giorni Catanzaro I giovani medici in cerca di specializzazione protestano con la Regione Calabria per il mancato finanziamento di 17 borse di studio per la formazione specialistica Assemblea, nell’aula T del Campus Universitario di Germaneto, dei giovani medici aspiranti specializzandi, con all’ordine del giorno il mancato finanziamento, da parte della Regione Calabria, di 17 borse di studio da destinare alla formazione specialistica. Erano in tanti e non solo neo laureati, ma anche studenti del V e VI anno, preoccupati anche loro della “ennesima disattenzione del mondo politico nei confronti della Facoltà di Medicina - èstato sottolineato - che si tradurrà inevitabilmente in una ulteriore mancanza di possibilità occupazionali”. “Il nostro calvario non è ancora finito hanno detto in tanti - perché oltre alle vicissitudini vissute a livello nazionale con il ritardo ciclopico nella pubblicazione del bando di ammissione alle Scuole di specializzazione dell’area medica, ci troviamo ora a dover fronteggiare questa imprevista situazione di chiusura nei nostri confronti da parte dell’Ente regionale, chiusura che non avevamo in nessun modo preventivato, considerato che ormai da tanti anni la Regione Calabria aveva garantito i finanziamenti per ulteriori Corsi di specializzazione, da aggiungere a quelli ministeriali. L’Assemblea è iniziata con la lettura di una nota, a firma del vice presidente della Giunta, Domenico Cersosimo, pubblicata a mezzo stampa, con la quale il rappresen-

tante dell’Ente regionale, in risposta alle lamentele dei giovani medici, chiariva le motivazioni politiche che avevano indotto la Giunta regionale a non finanziare le 17 borse di specializzazione chieste dall’Università per il corrente anno accademico. All’incontro erano presenti i rappresentanti del Comitato Giovani Medici Aspiranti Specializzandi, il rappresentante degli studenti della Facoltà di Medicina, Giuseppe Tomaino, e i rappresentanti del Sism (Segretariato Italiano Studenti di Medicina). I giovani medici e gli studenti di medicina, dopo aver

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commentato i passaggi più salienti della nota stampa regionale, hanno deciso di elaborare una risposta adeguata ed ufficiale da presentare nel corso di una prossima assemblea che sarà convocata entro questa settimana e alla quale saranno invitate le rappresentanze del Senato Accademico, il Rettore e il Preside della Facoltà. “Il Comitato - è scritto nel documento finale - non mancherà di attivare tutte le iniziative di protesta contro questa rigida posizione della Regione e, qualora si rendesse necessario, di programmare una manifestazione nel-

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la sede della Giunta regionale, per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di questo grave torto inflitto dall’attuale Giunta ai danni dei nostri brillanti neo-laureati”. Quello che i giovani medici hanno più volte sottolineato è stata l’incongruenza esistente tra la nota ufficiale del 23 marzo, inviata dal vice presidente della Giunta regionale al Magnifico Rettore della Magna Graecia, e la dichiarazione resa successivamente dallo stesso alla stampa. “In riscontro alla nota rettorale prot. 2707 del 25/02/2009 - scriveva, infatti, Cersosimo - si ritiene che la richiesta debba essere più opportunamente inoltrata al Dipartimento della Salute, competente della formazione in materia sanitaria…”. Poi è arrivata la dichiarazione di totale chiusura nei confronti della richiesta di finanziamento. “Sappiamo benissimo hanno detto diversi aspiranti specializzandi - che Cosenza aspira alla Facoltà di Medicina. Altro che bilancio e capitoli di spesa! Il mancato finanziamento delle borse regionali potrebbe essere dovuto anche a questo”. A conclusione, i presenti hanno deciso di attivarsi “per sensibilizzare cittadini, politici e istituzioni delle più disparate appartenenze”, disponibili a dare una mano. Insomma, una battaglia comune “contro la perdita di 17 borse di specializzazione”.

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Quindici giorni Catanzaro Accordo tra Direzione delle Entrate Le dimissioni del direttore della scuola di specializzazione in malattie infettive una protesta contro le decisioni ministeriali ed Istituto Nazionale Tributaristi Collaboreranno su più fronti Il professore Vincenzo Guadagnino non accetta i tagli imposti da Roma E’ stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate e Istituto Nazionale Tributaristi finalizzato a sviluppare rapporti di collaborazione, nel rispetto delle specifiche competenze e funzioni, per il miglioramento dei servizi da fornire ai contribuenti. L’intesa, siglata per le Entrate dal Direttore Regionale Antonino Di Geronimo e per l’Int dal presidente nazionale Riccardo Alemanno, regolamenta i rapporti relativamente ai servizi di assistenza in materia di comunicazioni di irregolarità e di cartelle di pagamento, disciplinando le modalità di presentazione delle pratiche da parte dei Tributaristi e le modalità di gestione delle stesse da parte degli uffici delle Entrate. Inoltre l’Int si impegna a selezionare e rielaborare i quesiti ed eventuali segnalazioni dei propri iscritti per individuare gli argomenti che per generalità, frequenza e obiettiva incertezza interpretativa risultino meritevoli di intervento da parte dell’Amministrazione Finanziaria. L’Istituto si impegna altresì a promuovere presso i propri iscritti l’utilizzazione del servizio di prenotazione telefonica degli appuntamenti (Cup) e del numero telefonico dedicato ai professionisti (848 800 333).

"Voglio soltanto che qualche politico della Calabria mi dica che quello che sta accadendo alla nostra Università ha davvero a che fare con il futuro di questa regione". Sono parole amare quelle pronunciate, nel corso di una delle sue tante lezioni, agli studenti della Facoltà di Medicina dell’Università Magna Græcia, dal professor Vincenzo Guadagnino, docente in questo Ateneo dal 1987, dopo aver presentato le sue dimissioni da Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive; decisione maturata a seguito dell’accorpamento ad altriatenei, effettuato ieri dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, di ben 16 corsi di specializzazione. Guadagnino ha formalizzato le sue dimissioni contestando in maniera decisa il provvedimento ministeriale "piombato - ha detto - sulle nostre teste senza una benché minima preoccupazione o reazione da parte del mondo politico di questa regione". "Per la non condivisa decisione del Ministero di accorpamento della Scuola di Specializzazione di Malattie Infettive dell’Università di Catanzaro "Magna Graecia con la "Federico II" di Napoli che, di fatto, decreta la scomparsa della Scuola Calabrese alla cui istituzione diedi

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con entusiasmo il mio contributo, - ha scritto Guadagnino al Magnifico Rettore e al Preside della Facoltà - sento, mio malgrado, il dovere di rassegnare le dimissioni da professore di Malattie Infettive nella omonima Scuola di Specializzazione dell’Università "Magna Græcia" e di conseguenza da direttore della stessa". "Non ravviso, infatti, più l’esistenza di pari opportunità, per uno studente che raggiunga l’obiettivo della laurea presso l’Università di Catanzaro, nel decidere di completare il percorso formativo presso la sede "naturale" rispetto a

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quelle che si offrono, di fatto, a studenti in sedi allocate in regioni più "fortunate" con evidenti disagi psicologici ed economici e con l’ovvia conseguenza di veder ancora una volta andare via da questa regione i migliori, perché migliori sono, senza dubbio alcuno, i vincitori dei concorsi per l’assegnazione delle borse di studio". "Non posso scegliere - ha proseguito con amarezza Guadagnino la linea della sterile rassegnazione che talora si associa alla non volontà di affrontare e risolvere i problemi dei piccoli numeri, delle minoranze come, nello specifico, quelli relativi alla formazione di specialisti in malattie infettive in Calabria, per la Calabria, che hanno un ruolo di grande rilevanza nel Servizio Sanitario, talora oscuro, ma sempre più frequentemente di frontiera per le sfide incalzanti di patogeni emergenti e riemergenti". "La rassegnazione - ha concluso il titolare della Cattedra di Malattie infettive - porta ad accettare cose non giuste o non logiche e, per questo motivo, per nulla fiducioso nel concetto enunciato di "fase sperimentale", che temo sia invece governato da logiche ben precise, sento di esprimere il mio profondo dissenso avverso la decisione ministeriale".

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Via Savutano invasa da rifiuti di ogni genere Tra le polemiche che hanno occupato l’opinione pubblica lametina sulla discarica comunale, parte delle attenzioni sono state rivolte alle diverse discariche abusive e a cielo aperto che ancora insistono sulla città della Piana. L’attenzione però, non è stata rivolta alle tante che si trovano nei luoghi più isolati dei tre grandi quartieri cittadini, siti dove comunque l’amministrazione comunale è intervenuta bonificando delle aree e apponendo divieti, ma in quelle che insistono indisturbate nel centro abitato e in quelle zone periferiche. Si tratta nello specifico, di quelle che si vengono a creare su via Savutano. Una via d’ingresso della città, dove numerosi sono gli ammassi di rifiuti in bella vista, molti dei quali posti fuori dagli stessi cassonetti a sottolineare il degrado e l’inciviltà. Si tratta di gesti di persone che non hanno alcuna forma di rispetto per la salute pubblica, oltre che per la propria, ove si tenga presente che in quella zona insistono villette private, uffici, istituti scolastici quali quello statale per l’Agricoltura e poco più avanti anche supermercati e bar. Si tratta di episodi gravi che vanno de-

nunciati, così come in tanti cittadini denunciano la scarsa presenza degli operatori addetti in quanto, sempre

da quanto venuto fuori, pare che oltre a scatoloni e rifiuti di ogni genere, vengono depositati e tolti “solo pe-

Il comune riesce a risparmiare nella connettività su internet Risparmiare con le finanze distrate degli enti si può. Un esempio lampante in tal senso viene proprio dal Comune di Lamezia Terme che riesce a risparmiare più di 75mila euro all’anno dopo aver aderito al Sistema pubblico di connettività (Spc). Si tratta di una delle azioni che dà concretezza alla politica di contenimento dei costi portata avanti dall’Amministrazione capeggiata dal sindaco Speranza, una politica per certi versi virtuosa pur se sempre obbligata a rispondere alle concrete esigenze dei cittadini in questi anni di costante contenimento dei bilanci pubblici. I nuovi impianti

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che sono operativi dallo scorso 2 aprile, garantiscono i collegamenti interni tra tutte le sedi comunali e verso l’esterno (altre pubbliche amministrazioni ed internet) a costi contenuti (35mila euro all’anno contro gli oltre 110mila pagati annualmente in passato) e assicurando «la cooperazione dei sistemi informatici, garantendo la riservatezza delle informazioni, nonché la salvaguardia del patrimonio informativo di ciascuna pubblica amministrazione», come chiarisce la norma istitutiva del “Sistema pubblico di connettività e della rete internazionale della pubblica amministrazione”.

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riodicamente e non quotidianamente come dovrebbe”, anche rifiuti ingombranti e pericolosi quali vecchi elettrodomestici e batterie di auto non più funzionanti. Scarti ingombranti e pericolosi, che danneggiano l’ambiente e creano disagio ai residenti costretti a dovere convivere non solo con i cattivi odori che cominciano a sentirsi in questo periodo primaverile, ma anche con brutture figlie della moderna inciviltà. Su tali situazioni l’amministrazione comunale dovrebbe opportunamente intervenire con un maggiore controllo in loco e magari punendo, come sancito dalla legge, i trasgressori affinchè tutti finalmente capiscano, che le ordinanze ci sono e vanno rispettate. Al contrario, vani saranno gli sforzi dell’amministrazione e dei singoli, impegnati nella raccolta differenziata dei rifiuti e in tutte quelle opere di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente e salvaguardia del territorio. Un territorio che anche in questo caso, viene minato dalla maleducazione della gente che, probabilmente solo all’interno delle proprie mura domestiche può dirsi civile. Ma non basta.

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Quindici giorni Lamezia Gianni Speranza detta le condizioni Encomiabile la generosità dei lametini per la’"area vasta" con Catanzaro per le popolazioni colpite dal terremoto "E’ opportuno fare fatti senza troppe parole" Diversi i centri di raccolta di indumenti nuovi Il primo cittadino di Lamezia Terme, Gianni Speranza non si abbatte relativamente alla priorità di realizzare il collegamento ferroviario tra stazione e aeroporto, la metropolitana leggera ed il miglioramento dello svincolo autostradale. Sono questi i tre punti fondamentali che hanno caratterizzato l’intervento del sindaco Speranza, partecipando, insieme al vicesindaco Giuseppe Vitale, ad una riunione nel capoluogo promossa dal sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo per discutere dell’Area vasta e delle proposte per un Piano di mobilità. Speranza, ha ricordato che «Lamezia Terme, così come Catanzaro, ha votato il Piano strategico», evidenziando al contempo che «i rapporti tra le due città devono essere di pari dignità e reciprocamente vantaggiosi, senza fare chiacchiere o toni propagandistici ma intraprendendo azioni concrete». Speranza poi ha proseguito aggiungendo: «Tutte le cose che si possono fare a Lamezia avranno un’importanza per Catanzaro, per la Provincia e per tutta la Calabria. Con queste premesse, si potranno realizzare opere strategiche». Speranza ha dunque sottolineato la necessità del collegamento tra ferrovia dello Stato e aero-

porto. «Un intervento che non è limitato alle necessità del cittadino di Lamezia Terme di raggiungere lo scalo aeroportuale, ma che permetta anche ai reggini di poterlo farlo agevolmente». Allo stesso modo, a parere di Speranza, «deve avvenire per la metropolitana leggera che «passando da Sambiase, da Nicastro e dall’area Api, deve congiungersi ai Comuni dell’hinterland e arrivare al polo sanitario di Germaneto, all’Università, alla Cittadella regionale, allo Jonio. Si tratta quindi di una linea ad alta percorrenza che faciliterà i collegamenti dell’area dell’Istmo con Lamezia, con Roma, e così via. Faremo così un’operazione di utilità per tutta la Calabria». Terzo punto toccato dal sindaco è stato quello di uno svincolo autostradale adeguato. «Quando escono a Lamezia gli automobilisti si perdono, hanno difficoltà anche a raggiungere il centro città o Catanzaro. Se un’azione di miglioramento non viene fatta ora che ci sono i lavori della Salerno-Reggio, quando verrà fatta?». Questi tre interventi, secondo Speranza, potranno «valorizzare sia i centri storici ma anche proiettare Lamezia Terme in una dimensione città-regione».

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L’estrema generosità dei lametini va oltre il normale nel dare una mano alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo. Sono in tanti, infatti, quelli che si sono offerti di partire alla volta dei territori devastati dal terremoto. La cooperativa “Malgrado tutto” è già impegnata in Abruzzo con una ventina volontari, giunti in quelle zone con 15 mezzi pieni di viveri. Si tratta di un lavoro immane, portato avanti tra tante difficoltà e paure, come non pensare alle scosse di assestamento di questi giorni? Nel frattempo, il coordinamento del volontariato di Protezione civile del Lametino ha, provveduto ad avviare una raccolta di indumenti nuovi da inviare alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. L’iniziativa, viene attivamente coordinata dal disaster manager Antonio Fagà, e vi aderiscono la confraternita Misericordia insieme alle parrocchie di San Francesco di Paola, Matrice e San Pancrazio, l’Agesci, il Masci, l’associazione Santi Pietro e Paolo, la parrocchia del Redentore, la parrocchia San Giovanni Battista di San Eufemia, la parrocchia del Rosario, la parrocchia del Carmine, l’Associazione Libera caccia. Sono stati organizzati tre centri di raccolta degli indumenti che durerà sino a

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venerdì prossimo. A Nicastro il centro di raccolta è situata in piazza della Repubblica, presso la parrocchia del Rosario, anzi presso la sede scout, dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 21, nei giorni di giovedì, e dalle ore 9 alle ore 12.30 il venerdì. A Sambiase il centro di raccolta si trova presso la parrocchia di San Francesco di Paola, dalle ore 16 alle 19 nei giorni giovedì, e dalle ore 9 alle 12 di venerdì. A Sant’Eufemia Lamezia, invece, il centro è stato attivato presso la parrocchia di San Giovanni Battista, giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, venerdì dalle ore 9.30 alle 12.30. Il materiale raccolto sarà conferito ad un unico punto di consegna presso l’Associazione Anpana a Sambiase; da qui il materiale verrà consegnato all’associazione “Rangers international” che, scortata dall’Anpana, lo inquadrerà nella colonna mobile della Protezione civile della Calabria per consegnarlo ai terremotati dell’Aquila sabato prossimo. Dal canto suo, il Comune di Lamezia provvederà al pagamento delle spese di trasporto. Tutto per alleviare le immani sofferenze che gl iabruzzesi stanno patendo da una decina di giorni a questa parte.

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Quindici giorni Lamezia Il presidente Agazio Loiero si rivolge ai medici di famiglia per affrontare al meglio l’emergenza regionale della sanità "Sappiamo di avere un governatore coraggioso". Con questa certezza, informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta - i medici di medicina generale, riunitisi giorni fa al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, in occasione del convegno sul tema Medicina generale: quale futuro?, organizzato dalla Federazione Italiana Medici di Famiglia, hanno sottoposto al Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, una serie di quesiti per rilanciare la sanità calabrese, anche in vista dell’approvazione del Piano sanitario regionale. In tal senso, sul tavolo del confronto, hanno trovato spazio argomenti come la riconquista di un ruolo dei medici di base che per anni hanno garantito una presenza qualificata sul territorio, i possibili modelli erogativi nella nostra realtà, la gestione dei servizi, la gestione dei distretti per la medicina generale e le risorse necessarie per finanziare la stessa medicina generale. I lavori dell’incontro sono stati introdotti dal segretario regionale Fimmg Calabria, Bruno Cristiano. Sono intervenuti Nazareno Brissa, Gennaro De Nardo, Mario Santelli, Giuseppe Varrina ed il segretario nazionale Fimmg, Giacomo Milillo, il quale ha parlato,

tra l’altro, dellanecessità dell’innovazione tecnologica,dell’integrazione tra medici di assistenza primaria e medici di base, del bisogno di nuove regole e nuove risorse che dovranno trovare spazio nell’intesa Stato-Regioni dove il Presidente Loiero gioca un ruolo fondamentale. Il Dirigente generale del dipartimento regionale Tutela della Salute, Andrea Guerzoni, dopo aver evidenziato due cruciali elementi di cambiamento della realtà: l’innalzamento dell’età media della popolazione ed il mutamento epideomologico delle malattie, ha affermato che la sfida futura sarà quella di affrontare le cronicità che dovranno essere curati sul territorio e non in

Dallo scalo aereoportuale di Lamezia si vola anche alla volta di Perugia. Si colma un vuoto che serve alla folta rappresentanza di calabresi che vivono in Umbria e nelle regioni limitrofe

E’ finalmente operativo il nuovo volo Lamezia Terme-Perugia. Il collegamento è partito con frequenza settimanale (si effettua il sabato: da Perugia per Lamezia alle ore 13.40; da Lamezia per Perugia alle 15,40) ed è stato attivato dalla Compagnia Air Alps, che impiega i veloci aerei Dornier da 31 posti. Il nuovo volo che collega l’Aeroporto Internazionale della Calabria con l’Aeroporto Internazionale dell’Umbria, va a soddisfare le richieste della folta comunità di calabresi residenti nel capoluogo umbro e nei dintorni, che dopo aver appreso qualche mese fa, l’imminente avvio del colle-

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ospedale. Ha concluso i lavori il Presidente Loiero il quale si è detto preoccupato perché si è di fronte ad una svolta che non è internasolo alla regione. Questo problema interessa la sanità nel suo complesso. L’art. 32 della nostra Costituzione tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Perciò è necessaria condivisione in questo percorso che va intrapreso insieme ai medici. "Sono stato io - ha affermato Loiero -, sottolineando di voler parlare in prima persona a far venire fuori il debito sanitario. Io ho chiesto al Governo nazionale, prima a Prodi e poi a Bersluconi, di mandarmi un advisor. Devo fare un piano di rientro

drammatico. Per l’80 per cento, il deficit appartiene alle amministrazioni che mi hanno preceduto. Ma il problema riguarda tutti i calabresi e io me ne faccio carico come se lo avessi prodotto io. Nulla sarà lasciato al caso. Costituiremo nuclei di ispezione, creeremo un sistema informativo efficiente e rapporti più equilibrati tra i diversi ruoli professionali, tenteremo di combattere la mobilità passiva. Le gare d’appalto, grazie alla costituzio e della Stazione Unica Appaltante, non saranno più fatte con prezzi differenti tra un’azienda sanitaria e l’altra, chiuderemo gli ospedali che non servono: è un impegno che ho assunto a Roma e, con ordinanza di Protezione Civile, costruiremo quattro nuovi ospedali. Il resto dovrà essere formazione. Di fronte a tutto ciò, e tenendo conto che con l’entrata in vigore del federalismo fiscale scomparirà anche il fondo perequativo destinato alle Regioni, possiamo dire che ci sono, comunque, elementi positivi che si possono mettere in campo". Il Presidente Loiero, infine, ha fatto riferimento anche ai fondi Por, con i quali si potranno finanziare le Case della salute da far dirigere ai medici di medicina generale.

gamento, hanno piu’ volte contattato la Società di gestione dello scalo lametino, per sollecitarne appunto l’attivazione. Esprime soddisfazione

per questo ulteriore obiettivo raggiunto, il presidente di Sacal, Eugenio Ripepe. ’’Il volo e’ partito con cadenza settimanale spiega Ripepe - da principio solo il sabato. Ma posso già annunciare che il lavoro fatto per incrementare le frequenze e la collaborazione in tal senso concertata con il presidente della Sase, la Società di gestione dell’aeroporto di Perugia, Mario Fagotti, ha fatto sì che la Compagnia Air-Alps abbia già dato disponibilità per portare i voli da uno a due a settimana. Dal 1 maggio si volerà infatti, non più il sabato, ma i giorni di lunedì e venerdì’’.

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Quindici giorni Lamezia

L’Avis provinciale rinnova i suoi ranghi. E’ il conflentese Giampaolo Carnovale Gli studenti hanno paura il nuovo presidente di un’organizzazione sempre più presente nel territorio di stare in scuole insicure L’Avis provinciale di Catanzaro ha rinnovato i suoi vertici. È infatti Giampaolo Carnovale, originario di Conflenti, il nuovo presidente dell’Avis, già amministratore nello scorso anno. «L’elezione – si legge in un comunicato - è avvenuta lo scorso 2 aprile a seguito dei rinnovi di tutti gli organi statuari quali i consigli direttivi comunali e provinciale. Nell’assemblea annuale dei soci, alla presenza di 146 delegati in rappresentanza dei dodicimila donatori e delle 38 sezioni comunali, è stato approvato l’operato del presidente uscente Rocco Chiriano, chiamato ad altro incarico in Avis nazionale. Con la gestione Chiriano è stata raggiunta l’autosufficienza regionale e provinciale. Stimolante dunque il compito del neo eletto, Giampaolo Carnovale, unanimemente

apprezzato per lo spirito che da sempre lo vede in prima linea nella donazione come nell’organizzazione di un ente che ha ac-

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quistato sempre più importanza. Ora verrà abbinata la continuità con l’innovazione. «Operativamente – si legge nella nota – tra gli obiettivi primari dovrà essere favorita la costituzione, la cura e la diffusione di gruppi organizzati in tutte quelle sezioni che operano in più comuni e comunque in aree disarticolate e periferiche. Nelle scuole inoltre verranno avviate iniziative di divulgazione e di educazione al volontariato, al desiderio del bene comune, alla passione civile il tutto a favore dei bisognosi. Al fine di perseguire i risultati prefissati - conclude - è stata espressamente richiesta una gestione collegiale e non accentrata nonché il prezioso ed indispensabile ausilio dei componenti tutti il consiglio direttivo provinciale e in special modo dei membri dell’esecutivo, persone tutte fortemente motivateediesperienza».

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«Sicurezza nelle scuole? Forse è il caso di iniziare a parlarne anche a Lamezia! La tragedia di San Giuliano di Puglia e la morte di Vito Scafidi forse non sono bastate a porre l’attenzione sul grave problema della sicurezza nelle scuole italiane» si legge in una nota del Collettivo studenti in lotta Lamezia. «E intanto si continua prosegue - a rischiare la vita per andare a scuola. Secondo i dati dell’Inail nel corso del 2007 sono stati denunciati 12912 infortuni nelle scuole tra gli insegnanti e 90478 infortuni tra gli alunni, di cui 1941 solo in Calabria. A Lamezia la situazione delle scuole dal punto di vista della sicurezza è, senza esagerare, drammatica. Alle pessime condizioni dei nostri istituti - continua la nota - si aggiunge il grave pericolo che può derivare dal rischio sismico, come mostrato dai terremoti in Irpinia, in Umbria e Marche, in Molise e dal recentissimo terremoto in Abruzzo. Non dimentichiamoci, infatti, che Lamezia si trova in una delle zone a più alto rischio sismico e che già in passato ha fatto i conti con queste tragedie. È vero che i terremoti non sono prevedibili, ma è anche vero che non si sta facendo niente per mettere a norme le scuole e tutte le altre strutture pubbliche e private».

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Aprile 2009

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I

1 - 10 Maggio 2009 Il calcio dilettantistico catanzarese degli ultimi cinquanta anni

La prima grande mostra fotografica Quanto abbiamo realizzato e state sfogliando, non è solo e soltanto un giornale, e non è solo e soltanto un album fotografico, è solo un gustoso anticipo di ciò che vedrete all’interno della grande mostra fotografica che da venerdì 1 maggio, al successivo giorno 10, sarà allestita nelle sale del Centro di Aggregazione Giovanile di via Fontana Vecchia a Catanzaro, in pieno centro storico. La mostra nasce dalle costole del sito web www.catanzaronelpallone.com che fornisce tutto il materiale fotografico. Si tratta di foto un po’ sbiadite e sicuramente datate, ma comunque piene di passione e poesia, una poesia nostalgica fatta di personaggi che, nel mitico "Campu da Sala", hanno dato tutto il loro potenziale calcistico e umano, con sogni e speranze riposte in un gioco che forse avrebbe potuto cambiare la loro vita. Ci si ritrovava tutti davanti agli spogliatoi, in attesa che il grande e paterno "Gigino" (a cui a volte chiedevamo un paio di scarpini perché dimenticati nella fretta di scendera al campo) aprisse gli spogliatoi, poi arrivava il "Maresciallo" Raso, altro pezzo del mosaico chiamato "U Campu da Sala". Sicuramente molti ragazzi di allora si riconosceranno in queste foto, individuando anche i loro ex compagni di squadra, ricorderanno mille episodi e forse si commuoveranno anche! Ma sarà, questo, soprattutto, un modo bellissimo di ritornare indietro nel tempo e avere un’occasione per ridare il giusto valore ai tempi in cui la passione era pura e l’amicizia era la base ed il fine di ogni "battaglia" calcistica.

La bravura tecnica del singolo, l’inserimento di questo individuo in un contesto di altri calciatori, il formare gruppo e diventare, giorno dopo giorno, squadra affiatata e, se possibile, vincente. Queste poche cose sono l’essenza del calcio ad ogni latitudine. Sia che si giochi una finale di Champions, sia che si disputi una partita di calcio amatoriale. Tutti appassionatamente dietro ad un pallone che regala emozioni, adrenalina pura, valori e mille altre sensazioni, nell’amicizia cementata dal sudore e dalla fatica. Se poi volgiamo lo sguardo al calcio dilettantistico che fu, non possiamo che ritrovare valori ancor più pregnanti e che riescono a resistere nel tempo. E’ il caso della mostra organizzata da un gruppo di amici (non li citiamo nominativamente per non dimenticarne qualcuno), che hanno giocato insieme crescendo prima sul campo e poi nella vita, senza mai perdersi o, peggio, pugnalarsi alle spalle. Si tratta di tantissimi ragazzi catanzaresi che, ieri come oggi, vengono guidati nell’agire quotidiano dal sacro fuoco della lealtà e della passione per quello che si fa, caratteristiche che soltanto il calcio polveroso dei campi sperduti poteva donare loro. Rivedere quei volti con le loro espressioni dà emozioni che riportano, tutti, alle primissime partite viste da ragazzini, aggrappati alla rete metallica, e poi quelle giocate indossando una casacca che si onora fino allo stremo delle forze. Quel calcio, solo quel calcio, è stato scuola di vita, scuola di sentimenti e di fratellanza vera, quella che lo sport regala quando viene praticato con spirito puro e scevro da tornaconti di qualunque genere. Mettere in piedi una mostra così, significa anche dare contezza di se stessa all’intera comunità, che in questa maniera ha la possibilità di vedere quanti e quali passi ha compiuto nel tempo. Il valore sociale e socializzante di un’operazione di questo genere è, dunque, inestimabile e va incentivato nel tempo per non disperdere un patrimonio che deve essere di tutti. Solo con la consapevolezza del proprio passato si ha la possibilità di comprendere a fondo il presente. Bello o brutto che sia. Evviva il calcio dei campetti polverosi. Di ieri, di oggi, di sempre.

:: Cecè Minicelli

:: Carlo Talarico

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II

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Italia Calcio Nata negli anni ’50 con la presidenza del Dr.Silvio Giancotti coll. Delfino con campionati all’attivo di 1^-2^ ctg e tanti campionati giovanili con calciatori del calibro di: Sasa’ Bianchi-Fausto Fanfarra-Mustara-Aloi-Orpello- Lamanna e Posca. Prosegue l’opera il nuovo Presidente Nicola Lo Tito con altrettanti campionati e lusinghieri risultati avvalendosi dell’opera di calciatori come: Mazziotti-Romano-Benenati-Polito-Jiritano e tanti ancora.

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IV

F.C. S. Elia Nasce nel 1979 dal suo fondatore Giovanni Critelli - Allenatori: Sodaro e E. Fava. Campionati disputati: Allievi, Juniore e 3^ Ctg. Alcuni Giocatori: Mussari, Marino, Lopez, Jorno ecc....

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A.S. Jiritano Calcio Nasce nel Rione Stadio nel 1962/63 per la volonta’ del suo fondatore Francesco Jiritano e la collaborazione di Orlando Jiritano, Mario Jiritano, Enrico Gulla’ e altri amici. Allenata da Umberto Sacco vince il Campionato Provinciale e Regionale Allievi nel 1963-64 dove militavano i vari Fasano-Neri, Minicelli, Cristofaro,De Fazio, Parentela, Costantino, A. Jiritano, Fratto ecc.

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V

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Real Junior La Societa’ nasce nel 1963/64 dai fondatori Ernesto Russo (detto Zio Ernesto), Pino Bernardo ed Ernesto Mazziotti. Partecipa ai Campionati di 3^ Ctg. - Allievi 2^ Divisione - Promozione 1965/66 - Campioni Provinciali Allievi, allenatrice settimanale dell’U.S. Catanzaro, esi sono alternati allenatori come: Coscia, Gagliardi, Stefano Raise e calciatori dal nome di: Sicilia, Pacileo, S. Barbuto, Fontana, Calio’ ecc......

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A.S. Santacroce 1965 Nasce a Pontepiccolo dal Fondatore Storico Vitalino Davoli, presidente ininterrotto per 37 anni , premiato con Stella di oro per meriti sportivi. Dal 1993 diventa Santacroceravolo a seguito della fusione con il Club Nicola Ceravolo. Hanno militato nelle sue fila molti ragazzi del quartieretra cui il mai dimenticato Nando Ianni

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U.S. Sala Nasce dalla fusione dell’Olimpia sal e della Romita Cacio nel 1964-65 - Presidente: Rotundo All: Palmieri - ha militato nei campionati di Promozione e Prima Categoria con eccellenti risultati. Alcuni nomi di calciatori: Marchio, Minicelli Cece’, Soluri,Fasano,Fortunati, Toto’ Neri,Franco Pugliese, Lamanna,Geraldino Leone ecc....

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U.S. S. Maria La Societa’ nasce negli anni 60 e prende il nome del quartiere d’appartenenza con la presidenza del Sig. Soluri. Ha partecipato a Campionati di 1^ - 2^ e 3^ Ctg. ottenendo sempre risultati ottimi, si sona alternati Allenatori come: Ranieri e Fausto Fanfarra e giocatori che rispondono al nome di: Garito A. -Parise- ProcopioBressi - Calabretta.

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Pro Catanzaro Una creatura nata dalla volonta’ di Gaetano Guarneri (detto Ninnuzzo), nel rione Sama’ nel lontano 1965-66 col il solo scopo di dare voce ed espressione a tutti i ragazzi di quel Quartiere. Siocieta’ portante del calcio minore catanzarese , vera scuola di valori morali esportivi.Moltiallenatorisonostati alla guida di questa Societa’ e moltissimi giovani hanno indossato la su maglia: Cristofaro, Fodero,Colicchia, Sestito, ecc.....

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A.S. Pontegrande Societa’ dell’omonimo quartiere catanzarese che nasce negli anni 50/60 dalla passione degli abitanti del posto. Ha disputato molti campionati di 1^-2^ e 3^ Cat.. curando molto bene il settore giovanile sfornando ottimi elementi. Alcuni allenatori: Simmaco-Barbuto-Ferreri ecc.. Giocatori: Tallini Placida Criniti Miriello ecc...

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Olimpia Si costituisce nel 1957-58 con il Presidente Dr. Silvio Giancotti e allenata da Roberto Giglio - Campionati Juniores, Allievi, 1^ e 2^ Divisione. Giocatori: Lo Tito Calzone Sasa’ Binchi Ceravolo Mustara Tranquillo Colosimo ecc....

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X

U.S. Nazionale Societa’ che prende corpo negli anno 50/60 per merito di Pierino Alfieri - Nicola Lo Tito - S. Rocca ed altriappassionati.AllenatorePierino Alfieri Calciatori :Barbuto-Scarpino-Mazzocca e tanti altri..

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A.S. Maroso Nasce nel 1958 nel quartiere Fondachello ad opera di alcuni giovani appassionati capitanati da Franco Nistico’ e Cataldo Santoro insiame a Franco Paparazzo e A. Arabia. Prendono parte a diversi campionati di Cat. Allievi, Juniores, 3^ divisione con calciatori indimenticabili come: Enzo Aprile, Cuccunato, Lo Prete, Arabia e F. Rocca.

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XI

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La Veloce Catanzaro Nata nel 1973-74 Fondatore e Presidente Aldo Polito con sede in Via Carlo V° Catanzaro. Allenatore Fausto Fanfarra. Vince lo stesso anno il Campionato di 3^ ctg. e si classififica al 2° posto nel successivo Campionato di 2^ ctg. Alcuni giocatori: S. Lia - A. De Siena - A. Caracciolo - A. Polito - Cece’ Minicelli - Osvaldo Romano Varano - E. ecc.....

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J.F. Kennedy Nasce nel quartiere Fondachello nel 1965 da tre amici: Franco Teti, Antonio Arabia e Franco Paparazzo. E’ in asssoluto la Societa’ che ha sfornato piu’ campioncini di tutte la squadre dilettantistiche (non solo calabresi) italiane. Un sempio?: Massimo Mauro-Gregorio Mauro-Gaetano Fontana-Ortolini-Pino Lorenzo-Marco Pisano e tanti altri.Attualmente alla Presidenza Franco Nistico’

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A.C. Juventus Catanzaro Nata negli anni ’50 dal suo Presidente Pierino Alfieri.Vincitori di molti Campionati Allievi e Juniores con allenatori molto bravi come: Morbidoni e Calciatori come: Aulicino-Fanfarra-Giglio-Raho-Murgano,Orpello-Costa.

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Assi 1957 Presidente e fondatore V. Correggia. Calciatori: Evarone V. Correggia Scozzafava Dodaro Calzone

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Italia Calcio Nata negli anni ’50 con la presidenza del Dr.Silvio Giancotti coll. Delfino con campionati all’attivo di 1^-2^ ctg e tanti campionati giovanili con calciatori del calibro di: Sasa’ Bianchi-Fausto Fanfarra-Mustara-Aloi-Orpello- Lamanna e Posca. Prosegue l’opera il nuovo Presidente Nicola Lo Tito con altrettanti campionati e lusinghieri risultati avvalendosi delloperadicalciatoricome:Mazziotti-Romano-Benenati-Polito-Jiritano e tanti ancora.

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Mostra fotografica Ina Casa 1957 Scarfone V. PiterĂ Ussia V. Scerbo Aracri Cuda Damiani Citriniti Santarosa Castagna Giovinazzo Ussia B.

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XVI

Guglielmo Calcio Nasce nel 1950/51 dai resti della Ballarin con la dirigenza di Palmino Bianch, Nicola Milano,R. Bianchi e Filippo Masciari. Passa alla Presidenza Guglielmo Papaleo nel 1954/55 con i giocatori:Smorfa,Arabia,Viscomi, Muleo, Sestito ecc... Partecipa attivamente e con risultati eccellenti a molti campionati di 1^ Divisione e 2^ Categoria con: Garito, Minicelli, Barcella Giglio,Aulicino, Febbraro.

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Gabetto F.C. Nel 1954 nasce dalla passione di TrombettaeSantoropartecipando a molti campionati di 1^ e 2^ categoria con calciatori come: Trombetta Rotundo Aprile La Salvia Fregola Nicola Lo Prete e massagiatore il mitico Masino.

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XVII

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Mostra fotografica Folgore Piano Casa Fondata nel 1969 da Masino Ricca - Presidente: Vasapollo - Coll. Coccimiglio-Padre Bonaventura e Padre Luigi. Campo Sportivo: "Piano Casa" Campionati di Calcio a 7 con ottimi piazzamenti. Calciatori di spicco: Gregorio Mauro Della Porta Curto Mercurio Critelli Bellacoscia Ricca e Trovato

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XVIII

Freccia Nera Anno di nascita 1957 per volonta’ di Raffele Bitonti, ha partecipato ai principali campionati dilettanti. Alcuni nomi di calciatori: Cimino La Penna Rocca-M. Lorenzo-M. Critelli-F. Nistico’ Rosi.

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U.S. Boniperti Fondata nel 1969-70 dal Sig. Leuzzi Domenico con allenatori Pristera’,Rotundo e Carnevale. Campionati di 3^ ctg. Allievi e Juniores. Calciatori: Olivo Nicoletti Pistoia Scarpino Montanari Briatico Jiritano.

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U.S. Catanzaro Categoria ragazzi 1956 Nella foto: Masci Samà Schipani Scopelliti Giglio Mirabelli Milano Spezzamonte Gagliardi Vespertini Brescia Marcello Rizzo

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Catanzaro Lido Societa’ del Quartiere Lido nata nei primi anni 50, e’ stata sempre una societa’ di grande valore potendo disporre di uomini importanti nella dirigenza con personaggi come Mazzacua-Panzino-Leone ecc.. e cakciatori come Nistico’,Leone- Fratto-Vitale Febbraro-Aroma-Garito-Panzino e tantissimi altri.

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U.S. Catanzaro Squadra B All. Umberto Sacco con Sasa’ Leotta e Cece’ Sestito

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Casciolino 1975 Con Pino Sestito-Silvano Lia-Pino Cristofaro-Caracciolo

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Mostra fotografica A.S. Carlo Parola Squadradi transizione prima del passaggio dalla Ballarin Alla Guglilmo nel 1953-54

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XXII

Italo Bianchi Nasce dalla volonta’ di Palmino Bianchi nel 1957 per ricordare il nome del fratello Italo (grande portiere) scomparso in modo tragico e si avvale della collaborazione di Filippo Masciari. Nelle propri fila militavano giocatori come: Lombardo Balestra Leone Miriello Paone Critelli Minicelli.

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Bernardo Scarfone Mediano di elevate capacita’ tecniche ha giocato con: Locri -Guglielmo-Aquila Cz. Uomo di grande spessore morale con spiccate doti umani e grande senso dell’Amicizia.

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Mostra fotografica Aquila Catanzaro La Societa’ nasce nel 1960 per la passione di un gruppo di amici della zona storica di Catanzaro (Piazza Roma). Presidente: Luigi Paone Vice Presidente: Paolo Ciciarello Allenatore: Antonio Sestito (ex calciatore del U.S.) Segretario: Dante Mirarchi (attuale Pres. F.I.G.C. Com.Prov.le Catanzaro) Cassiere: Giovanni Cristiano - Consiglieri: Salvatore Paone e Tommaso Felicetta. Calciatori piu’ rappresentanti che hanno militato nella Societa’: Bernardo Scarfone-Arone-BenitoChiarella-UgoRusso-Enzo Crispino-Pepe’ Romeo-Enzo Aprile..........

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Il talento della diciottenne pianista lametina Barbara Panzarella ha deliziato il pubblico in un concerto particolarmente apprezzato Domenica 5 aprile, organizzato dall’A.M.A Calabria insieme all’Amministrazione Comunale, ha avuto luogo recital della pianista lametina Barbara Panzarella. L’associazione Ama Calabria ha orgogliosamente presentato nella propria stagione concertista al pubblico lametino il talento di Barbara Panzarella che, nonostante i suoi 18 anni, vanta già un notevole bagaglio di esperienze in concerto ed un percorso curricolare di studio che, grazie ad un talento non comune, la rende una delle più promettenti pianiste della sua generazione. Avviata allo studio del pianoforte a cinque anni dalla madre, si è diplomata presso il Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia con il massimo dei voti, lode e menzione. Agli studi musicali ha affiancato quelli umanistici con la Maturità Classica conseguito presso il Liceo “F. Fiorentino” di Lamezia. Oltre ad aver conseguito risultati importanti in vari concorsi nazionali, ha iniziato una brillante attività concertistica particolarmente apprezzata anche

dalla critica. In occasione di un suo recital tenuto per la Camerata Musicale Barese nell’ambito del Festival “Dedicato a…” nel maggio 2006 ha riscosso grande apprezzamento dal pubblico. Si è già esibita per numerose società concertistiche in Italia, Austria, Francia e Svizzera. Il pianista Carlo Grante, noto al pubblico internazionale e alla critica

discografica più accreditata, l’ha scelta quale partner di duo pianistico per il Concerto KV. 365 di W. A. Mozart registrato per l’etichetta statunitense Music&Arts, nel settembre 2007 presso la Sala S. Cecilia dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia Parco della Musica in Roma con l’omonima Orchestra diretta da Bernhard Sieberer. Sempre sotto la direzione di Bern-

hard Sieberer e in duo con Carlo Grante ha partecipato alla realizzazione della Petite Messe Solennelle di G. Rossini con il Kammerchor “Collegium vocale Innsbruck” e i solisti P.Cigna, G. Sborgi, G. Pasolini, F. Zanasi (Pfarrkirche St. Paulus–Innsbruck - 25 novembre 2007). Attualmente sta frequentando un master in pianoforte tenuto dal Maestro Oleg Marshev presso la Milano Music Masterschool. Nel corso del suo attesissimo recital lametino ha eseguito nella prima parte la Sonata Fantasia op. 19 di Scriabin e quattro studi trascendentali di Liszt mentre l’intera seconda parte è stata dedicata agli Studi Sinfonici op. 13 di Schumann. Un programma che testimonia del livello tecnico ed artistico raggiunto dalla giovane artista lametina che sicuramente farà parlare di sé. Alla giovane ma già affermata pianista lametina non resta che fare un in bocca al lupo per i futuri traguardi che conseguirà ben presto. Il talento paga.

Sfiorata la tragedia a Platania. Soltanto grazie alla professionalità dei carabinieri si è evitato che un signore armato di ascia si scagliasse contro di loro durante una normale perquisizione domiciliare

Per un soffio a Paltania si è evitata la strage. Il tutto grazie alla prontezza dei carabinieri bravi a neutralizzare l’istinto furioso di un uomo che, imbracciata un’ascia, si era scaraventato contro di loro con l’intento di fargliela pagare cara. Il fatto è accaduto alle prime luci del giorno a Platania quando i militari della Compagnia dei carabinieri di Soveria Mannelli poco dopo le 7 si sono presentati davanti la porta della casa dell’uomo nel tentativo di fargli una perquisizione domiciliare per vedere se custodisse delle armi al suo interno. I carabinieri sono giunti a lui a seguito del fatto che erano stati gli stessi cittadini di Platania a segnalare all’Arma come ultimamente il soggetto, tornato da poco da Bolzano dopo una lunga assenza, aveva avuto atteggiamenti pericolosi e aggressivi nei confronti del-

le persone. Un uomo con un passato non poco turbolento dopo aver trascorso diversi anni di carcere per traffico di stupefacenti, rapina tentato omicidio. Ed è proprio di tentato omicidio volontario nonché di minacce, violenza e resistenza a pubblico ufficiale che l’arrestato ora dovrà rispondere e che su disposizione dell’autorità giudiziaria di Lamezia Terme è stato rinchiuso nella locale casa circondariale. I carabinieri, naturalmente, prima di presentarsi alla sua porta avevano svolto un’attenta attività di indagine sul suo conto e accertata la pericolosità sociale di questa persona, hanno così deciso di procedere a una perquisizione domiciliare della sua abitazione. I carabinieri con tre pattuglie armate ed equipaggiate con giubbotti antiproiettile si sono presentati alla porta

del “sospettato” per eseguire la perquisizione, pronte a una possibile reazione dello stesso. E infatti l’uomo, affacciatosi alla finestra e riconosciute le divise dei carabinieri, ha cominciato a urlare frasi ingiuriose e intimidatorie contro gli stessi, e subito dopo, minacciando di sparare sui militari, sparisce dalla finestra allontanandosi all’interno della casa. Intuito l’imminente pericolo, i militari sfondano la porta di ingresso con una spallata e si lanciano all’interno della casa, dove l’uomo non esita, imbracciata un’ascia, a lanciarsi urlando e menando fendenti, contro i sette militari che si trovavano di fronte a lui. La loro fermezza evita la tragedia, un militare respinge un primo assalto dell’aggressore facendogli perdere l’ascia e a quel punto tutti si gettano sull’uomoriuscendoaimmobilizzarlo.

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Quindici giorni Soverato

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Quindici giorni Soverato

La Cassazione conferma la sentenza sulla strage di Soverato La tragedia di Soverato, dopo nove anni, ha i suoi responsabili. La quarta sezione penale della Suprema Corte di Cassazione (presidente Morgigni, relatore Zecca) dopo circa 6 ore di camera di consiglio ha emesso il verdetto , nell’udienza dello scorso 27 marzo, ha condannato definitivamente Egidio Vitale, Vincenzo Citriniti e Silvestro Perrone, ritenuti responsabili della tragedia avvenuta nella notte tra il 9 e 10 settembre del 2000 nel campeggio Le Giare" di Soverato. E’ stata confermata quindi la condanna emessa dalla Corte di appello di Catanzaro il 27 febbraio 2008. Vitale, proprietario del campeggio, è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione, Citriniti, direttore della sezione distaccata di Catanzaro dell’Ufficio del territorio a 2 anni e mezzo, mentre a Perrone, dipendente della Regione Calabria, è stata inflitta la pena di un anno e 6 mesi. Per tutti gli imputati, accusati di omicidio colposo, le pene in appello erano state ridotte rispetto a quelle pronunciate in primo grado. La Suprema corte ha annullato con rinvio la sentenza di appello limitatamente alla responsabilità civile dell’Agenzia del Demanio: il giudice civile, dunque, dovrà riesaminare la questione. Nella notte tra il 9 e 10 settembre del 2000, come si ricorderà, nel campeggio soggiornavano alcuni componenti dell’Unitalsi, che furono travolti dalla piena del fiume Beltrame, 13 di loro purtroppo, persero la vita. E’ stata dunque acccolta la richiesta del sostituto procuratore generale della Cassazione, Angelo Di Popolo, che nella sua requisitoria davanti ai giudici della quarta sezione penale della Suprema Corte aveva sollecitato la conferma della pena, inflitta dalla Corte d’appello di Catanzaro che ridusse il verdetto emesso in primo grado quando, di fatto, sulla richiesta

L’associazione degli stabilimenti balneari si mobilita per le popolazioni abruzzesi La tragedia del terremoto in Abruzzo scuote le coscienze di tutto il Paese che si sta mobilitando per alleviare, anche con beni materiali, le sofferenze di quelle popolazioni. Non c’è categoria che non si stia muovendo in questo senso con collette o aiuti di ogni tipo. La sensibilità del popolo italiano, pronto a dividersi su ogni questione, ma poi unito e coeso in momenti come questi, è commovente. E in Calabria non si è da meno. A Soverato, in particolare, si è deciso di dare concretezza alla voglia di aiutare il popolo abruzzese in maniera fattiva. L’Associazione Stabilimenti Balneari di

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Soverato, infatti, nella persona del suo Presidente Riccio, ha sentito «la necessità di aiutare la collettività abruzzese, in quanto è difficile non sentirsi colpiti dalla stessa angoscia che ha sconvolto migliaia di famiglie». L’Associazione è scesa in campo per dare vita ad una raccolta fondi. «I fondi - si legge in una nota - verranno raccolti e donati al parroco Don Tobia Carotenuti, il quale li distribuirà alle varie associazioni di soccorso». Non resta che mettersi in contatto con l’associazione per stringersi idealmente a chi ha perso tutto ed è costretto a vivere in una tendopoli.

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di conferma della prima sentenza, avanzata dal sostituto procuratore generale, era prevalsa la tesi difensiva sostenuta dagli avvocati che poi hanno presentato ricorso in Cassazione. E anche in Cassazione gli avvocati hanno ribadito, nell’interesse dei propri assistiti, la non responsabilità dei tre imputati. L’avvocato Casalinuovo, legale di Citriniti ha sostenuto che il suo assistito in qualità di dirigente dell’Amministrazione non avrebbe potuto prevedere ciò che poi la sera tra il 9 e il 10 settembre del 2000 avvenne, senza dimenticare che esisteva un’autorizzazione del Genio civile che consentiva l’allocazione della struttura ricettiva in quel luogo. Si è riportato alle motivazioni espresse in sede di Appello, l’avvocato Giovanni le Pera, difensore di Egidio Vitale, affermando che come qualsiasi cittadino il suo assistito aveva chiesto una concessione amministrativa che gli era stata concessa, che, inoltre, non avrebbe potuto partecipare ad un atto amministrativo quale appunto una concessione e che tra le altre cose, il luogo dove era ubicato il camping rientrava nel Piano di protezione civile quale sito per accogliere la comunità in caso di calamità naturali, terremoti, esondazioni. Eppure quella notte, di nove anni fa, avvenne l’irreparabile. Il camping, a pochi chilometri da Catanzaro, sulla fascia jonica, venne spazzato via dalla furia del torrente Beltrame ingrossatosi a causa del maltempo che da giorni imperversava sulla zona. Cancellò il camping e i suoi ospiti. Portò con sè distruzione e morte. Tredici le persone che vennero ritrovate cadavere chi ancora aggrappato ad un albero, chi sul tetto di un bungalow in cerca di una via di fuga che non trovò mai. Così come non venne mai ritrovato il corpo del custode del campeggio, Vinicio Caliò.

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Quindici giorni Soverato E’ tutto pronto per la finalissima del concorso Al Rotary le stragi Le prime cento candeline di bellezza organizzato da Franco e Veneranda Arena del sabato sera della nonnina di Montauro In lizza venti ragazze per conquistare la fascia di Miss il Domani Interessante convegno Le ha spente in una casa di riposo E’ tutto pronto per la finalissima del Concorso di bellezza "Miss il Domani 2009", una serataspettacolare e tutta all’insegnadella bellezza . Bisogna eleggere la reginetta della sesta edizione 2009, in lizza ben 20 straordinarie ragazze selezionate da Franco e veneranda Arena, duo di promoter che vanta uncurriculum entusiasmante ed una grande professionalità nel settore. Le Aspiranti modelle saranno votate da una giuria di esperti che assegnerà tutti i titoli messi in palio il prossimo sabato 18 Aprile, dalle ore 21,30 in poi, presso l’elegantissima struttura turistica dell’Hotel Calalonga della Duesse Gestioni Alberghiere a Montauro Lido. La Kermesse giunta alla sesta edizione è stata voluta ancora una volta dall’Amministratore Dott. Gianluca Salvemini. A presiedere la serata ci sarà il Sindaco di Montauro dottorLeo Procopio e un ricco parterre di autorità. A Condurre la serata sara un duo affiatatissimo

nella presentazione di Concorsi di bellezza. la statuaria mediterranea Maria Rosaria Juli e l’esperto Werner Altomare. L’ entusiasmo è palpabile tra le tante Miss. La sestaedizione continua ad essere quella definitiva conferma dopo i successi degli anni precedenti del duo instancabile con le reginette con scettro e corona , la bionda Yasmin Sirianni, la riccioluta Valeria Brienza e la bella Chiara Fera. QuindiApuntamento sabato 18 Aprile ore 21,30 all’Hotel Calalonga di Montauro con ingresso libero. Tanti ospiti, tante le sorprese parola di Franco e Veneranda Arena.

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E’ iniziato con un minuto di raccoglimento e silenzio interrotto da un lungo applauso per ricordare le vittime del terremoto in Abruzzo, il convegno sulle stragi del sabato sera, nel quadro della Campagna nazionale di prevenzione del fenomeno. La giornata è stata organizzata dall’unità operativa di Emergenza Sanitaria Territoriale dell’Asp di Catanzaro, diretta da Guglielmo Curatola, in collaborazione con il Rotary Club di Soverato. L’incontro si è svolto nell’auditorium “Don Bosco”a Soverato, alla presenza di studenti delle ultime classi degli Istituti secondari, volontari del soccorso, Forze dell’Ordine, Autorità civili e religiose. "L’obiettivo della Campagna è l’abbassamento nella nostra regione del 5% dei morti del sabato sera”, lo ha affermato il presidente del Rotary, Salvatore Procopio. L’allarmante casistica di incidenti stradali è stata quindi sviscerata dai relatori (anche troppi). Gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte nei giovani di età compresa fra i 15 e i 35 anni. Il numero di incidenti del venerdì e del sabato sera è raddoppiato negli ultimi 15 anni. Si stima che il 40 % delle morti per incidenti stradali siano direttamente correlate all’alcool. In Italia accadono 15 morti al giorno, oltre 5000 all’anno.Questi alcuni numeri che si traducono in dati inquietanti venuti fuori dal convegno e che devono spingere verso quella efficace prevenzione che si auspicadatempo.

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Concetta Arena ha tagliato il suo bel traguardo. Cento candeline lo scorso 1 aprile sono un qualcosa di irripetibile e da festeggiare. La centenaria di Montauro, Concetta Arena, nata il primo aprile 1909, ultima di quattro figli (Marianna, Marietta e Raffaele), per anni ha fatto la sarta unitamente alla sorella Marianna. Poi Concetta si trasferisce a Catanzaro dove sposa Guglielmo Principe. Nel 1942 nasce il figlio Francesco. La signora Concetta nel 1946 rimane vedova. dopo alcune vicissitudini si trasferisce a Genova, da qui a Bari (dove vive il figlio) e poi ancora a Genova, dove Concetta Arena si ferma definitivamente per una quarantina di anni dedicandosi alle attività missionarie presso la parrocchia di San Fruttuoso. E’ abita nel riparare abiti talari, organizza mostre a scopo benefico per le missioni cattoliche sparse in tutto il mondo assistendo tanti bisognosi. Concetta Arena è molto amata dai parrocchiani di San Fruttuoso e della intera comunità cattolica e laica del capoluogo ligure. Il legame con la sua terra natìa, però, è stato sempre forte e fino a pochi anni fa, ogni estate, la signora Concetta tornava a Catanzaro, senza mai dimenticare di presenziare alla festa di San Pantaleone, protettore di Montauro. Concetta Arena, circondata dai suoi affetti più cari, ha festeggiato i suoi primi cento anni presso una casa di riposo di Bari dove tutta quella comunità ha fatto festa.

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Quindici giorni Soverat

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Quindici giorni Soverat Si discute sul bonus bebè Grossi disagi registrati Un aiuto economico dal Comune Per la Chiesa matrice di Satriano Tra voti favorevoli e contrari nel servizio postale per Villa Sant’Angelo di L’Aquila terminate le indagini penalistiche Al consiglio comunale di Soverato Diverse le lamentele Saranno erogati cinquemila euro Risultano sette le persone indagate Uno degli ultimi consigli comunali a Soverato, tra le varie pratiche ha approvato a maggioranza, il bilancio di previsione 2009 con allegato il piano triennale delle opere pubbliche, ha anche visto l’approvazione di un emendamento al bilancio per l’istituzione di un apposito capitolo di bilancio per il bonus bebè di 14mila euro. Su questo emendamento, poi, si sono rivolte le attenzioni dell’opposizione di centrosinistra che ha valutato negativamente l’operazione, non tanto per la bontà dell’iniziativa ma perché l’idea era venuta proprio alla minoranza nel 2007 e con un capitolo di bilancio più sostanzioso che non i 14 mila euro di oggi, allora, infatti, erano 25 mila euro.

Corrispondenza postale distribuita con molto ritardo, portalettere sovraccarichi di lavoro e sacchi di posta accumulati negli uffici. E’ preoccupante il quadro del servizio postale nel basso soveratese. Da ormai un mese, i cittadini lamentano costanti ritardi nella consegna di lettere e vari prodotti postali. Sono tanti gli uffici postali, in cui quintali di posta e stampe rimangono accumulate e poi evase in netto ritardo. La spiegazione del disservizio va attribuita ad una recente riorganizzazione della rete distributiva, con riduzioni del personale addetto, costretto così a effettuare le consegne su aree sempre più vaste, con un incremento dei tempi di consegna, e con uno smistamento della corrispondenza non adeguato. Il riordino rientrerebbe in un nuovo progetto di distribuzione, che dovrebbe includere l’apertura di un centro comprensoriale di smistamento (che, però, non si sa ancora quando aprirà), dove la "massa postale" arriverebbe già ordinata, a differenza di quanto accade oggi nei singoli uffici, dove i portalettere sono costretti a un lavoro certosino per organizzare la consegna. In mancanza del centro unico, la riduzione del personale ha portato solo disservizi.

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La Giunta Comunale di Soverato ha deliberato l’erogazione di 5000 euro a favore del Comune di Villa Sant’Angelo in provincia di L’Aquila. Trattasi di un piccolo Comune di mille abitanti, 17 dei quali sono morti sotto le macerie. La Delibera di Giunta ha inoltre invitato gli istituti di credito, operantia Soverato, ad assumere analogo provvedimento. La Giunta ha ricordato, inoltre, che in occasione del tragico alluvione del 2000, la stessa città di Soverato è stata aiutata da altri enti, non calabresi. Quindi il gesto di solidarietà del Comune di Soverato verso la popolazione abruzzese appare doveroso.

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Dopo il sequestro del cantiere ora sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini alle sette persone indagate per i lavori di ristrutturazione alla chiesa matrice di Satriano. L’atto giudizioario, a firma del sostituto procuratore della Repubblica Francesco De Tommasi, è stato consegnato ai componenti la giunta del comune oltre al direttore dei lavori. Si tratta delle persone (con l’esclusione del direttore dei lavori) che avevano sottoscritto una delibera di Giunta a giugno 2008 su «una perizia di variante volta a prendere atto di alcuni lavori già realizzati su ordinazione del direttore dei lavori senza l’autorizzazione del responsabile unico del procedimento». Un paio di mesi fa i carabinieri, su ordine del giudice per le indagini preliminari Antonio Battaglia, su richiesta del pm, avevano apposto i sigilli di sequestro al cantiere che sta eseguendo i lavori di ristrutturazione. Il sequestro è stato motivato in base ad un’esecuzione dei lavori in difformità rispetto alle previsioni progettuali, alle prescrizioni costruttive in cemento armato e ai permessi dei pareri vincolanti relativi ai beni culturali. Ora gli indagati hanno venti giorni di tempo, se lo riterranno, per effettuare attività utili alla difesa.

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Partirà da Catanzaro il Giro d’Italia 2010? Avanzata la candidatura del Capoluogo per la corsa rosa In questo numero CATANZARO

Da vincere la concorrenza di tante altre località Catanzaro si candida assieme ad Amsterdam, l’Aja e alle più importanti città italiane ad ospitare la partenza del Giro d’Italia 2010. Da ben due anni, ormai, grazie ai contatti intercorsi e ai buoni uffici dell’Assessorato al Turismo, guidato da Roberto Talarico, si sta lavorando in questa direzione. Così nei giorni scorsi, la candidatura catanzarese è stata ufficializzata al direttore del Giro, Angelo Zomagnan, a seguito di un incontro cordiale, organizzato dal Presidente Provinciale della Federazione Ciclistica Italiana, Giuseppe Brugnano, con l’Amministrazione comunale rappresentata dal Sindaco, Rosario Olivo, dal vice Sindaco nonché Assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Tassoni e dagli Assessori al Turismo e allo Sport, Roberto Talarico e Danilo Gatto. Inutile dire che la concorrenza è tanta. Basti pensare che la città di Amsterdam ha presentato la propria andidatura ad ospitare la partenza del Giro d’Italia 2010 su iniziativa del sindaco Alderman Carolien Gehrels. Anche L’Aja, capitale amministrativa dei Paesi Bassi, ha avanzato la medesima richiesta. Sempre l’Olanda si era assicurata nei mesi scorsi anche la partenza della Vuelta di Spagna 2009. L’Olanda, evidentemente, punta sulla grande promozione e l’immagine che la partenza del Giro d’Italia, così come la Vuelta, possono dare alle città ospitanti. Inoltre, sempre nell’edizione 2010, il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, ha proposto di inserire una tappa Nizza – Genova. Suggerimento accolto favorevolmente dal patron del Giro d’Italia

Calcio

Il Catanzaro non digerisce le trasferte in Abruzzo: due sconfitte su due gare pagina 50 LAMEZIA TERME Calcio

Per la Vigor un pareggio a Noicattaro che non migliora l’ultimo posto in classifica pagina 54 SOVERATO Wushu-Kung Fu

Un successo il terzo trofeo Drago di Primavera oraganizzato dal maestro Scalzo a S. Andrea Apostolo pagina 58

Angelo Zomegnan. Come si può ben capire, i movimenti in seno alla corsa della maglia rosa sono tanti. Catanzaro, da parte sua, ha ricevuto grandi attestati di stima da parte di Angelo Zomegnan, che è rimasto soddisfatto dell’accoglienza ricevuta e dell’organizzazione nell’edizione di due anni fa. A caldeggiare e sostenere la can-

didatura del Capoluogo Calabrese è arrivato, inoltre, il sostegno della Regione Calabria. Il governatore Agazio Loiero, in un breve colloquio telefonico (visto gli impellenti e improcrastinabili impegni del presidente) ha voluto assicurare la partecipazione dell’Ente Regionale assieme all’Amministrazione Comunale, per

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portare a Catanzaro la prestigiosa partenza del Giro d’Italia 2010. Un ritorno mediatico di incredibile dimensioni e una importante chance per la capitale amministrativa della Calabria. Un vero e proprio spot per la stagione estiva 2010. Il Giro d’Italia, infatti, solitamente ha inizio nel mese di maggio.


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L’Abruzzo per il Catanzaro è terra di sconfitta Sul campo del Pescina e della Val di Sangro due delle tre sconfitte dei giallorossi in campionato di Carlo Talarico

Abruzzo terra amara per il Catanzaro. Se nella corrente stagione due delle tre sconfitte dei giallorossi sono venute tra Avezzano e Atessa, altre, molte altre, sono le sconfitte rimediate dalle Aquile in quella regione, nei numerosi anni trascorsi in C2. Ripercorriamo sommariamente i “macelli” calcistici venuti fuori da quelle zone. Il debutto in terra d’Abruzzo avviene il 26 febbraio del 1995, nell’ultima stagione di presidenza di Pino Albano: Vastese-Catanzaro 0-0, con Enrico Nicolini sulla panca giallorossa, in una gara priva di grosse emozioni. Nella stagione successiva sono tre le tappe abruzzesi per le aquile. Si inizia l’8 ottobre 1995 al Comunale di Teramo, il neo allenatore Marcello Pasquino, fresco di nomina dopo la breve parentesi Zampollini, conquista un buon pareggio (1-1) su un campo non facile. Il 17 dicembre, poi, l’Avezzano, allo stadio dei Marsi, schianta la truppa del presidente Soluri (3-0) grazie alle reti di Wilson, Pierleoni e Di Nicola. Non va meglio a Giulianova, il 25 febbraio 1996 (stadio Rubens Fadini), coi giallorossi locali che rifilano tre reti con Acampora e Pinciarelli (doppietta), ad un Catanzaro che si era portato in vantaggio con Campo.

Annata amara. Si volta pagina. Alla quinta giornata del 2006/’07 (29 settembre), il condottiero giallorosso Rino Lavezzini porta a casa un pareggio senza reti da Teramo, lo stesso accade il successivo 17 novembre con De Min (nella foto a sinistra) che al 93’ acciuffa il pari sul campo del Chieti, portatosi in vantaggio un’ora di gioco prima, con Bertarelli. 1997/’98: doppia sconfitta. Prima ad Avezzano (2-0 il 23 novembre 1997) e poi il 5 aprile 1998 in casa di un Chieti che supera le resistenze del Catanzaro,

nel frattempo traghettato da Paolo Specchia a Giuseppe Vuolo, a due minuti dal termine grazie alla rete di Lapini. Con mister Giancarlo Morrone (nella foto a destra) le cose vanno un po’ meglio. 1-1 al Tommaso Fattori di L’Aquila (con rete catanzarese di Selva su rigore e pareggio di Perna sempre nel primo tempo) e 1-1 a Chieti il 6 gennaio 1999 (ancora in vantaggio i giallorossi con Gaccione e pareggio di De Cresce sempre nella prima frazione di gioco). Col presidente Giovanni Mancuso,

il capitolo giallorosso in terra d’Abruzzo inizia con due sconfitte nel girone d’andata, prima al Guido Biondi di Lanciano (2-0 il 5 dicembre 1999) e, una settimana dopo, a Chieti (sempre 2-0 questa volta con due rigori contro). Nel girone di ritorno si completa l’opera (delle sconfitte) perdendo anche a L’Aquila, dove Vidallè piega la truppa di Fortunato Torrisi il 27 febbraio 2000. Quella sconfitta costa la panchina al mister già in precedenza chiamato a sostituire Salvatore Esposito. Da allora in poi, per fortuna del Catanzaro, le squadre abruzzesi vengono allocate per qualche anno nel girone centrale della C2. Salvo rincontrarsi sotto le insegne del Football Club Catanzaro nel 2006/’07 (vittoria ad Atessa con la Val di Sangro il 5 novembre 2006, e pareggi a Celano e Vasto nel marzo 2007), e nel 2007/’08 (sconfitta il 16 dicembre 2007 a Celano e pareggi ad Avezzano col Pescina e ad Atessa con la Val di Sangro). Della corrente stagione già conosciamo i due insuccessi su due gare disputate. Non c’è che dire, il Catanzaro di C2, o seconda divisione che dir si voglia, teme le trasferte in Abruzzo. Per fortuna che da qui alla fine della regular season non ce ne stanno più. Ma per i play off esiste pur sempre lo spauracchio Pescina…

Basket. La Nautica Alcaro ripartirà da Bernalda Si chiude con una sconfitta a Ruvo di Puglia la regular season dell ’Alcaro, che cede 91-76 dinanzi ad un avversario sicuramente più moti vato dei giallorossi, che nulla avevano da chiedere a questo incontro, visto anche il successo a tavolino che verrà assegnato al Bari nella giornata odierna, che non è scesa in campo in quanto Canicattì non si è presentata in Puglia. Ora, per il primo turno dei play out, i giallorossi dovranno vedersela contro Bernalda, che, proprio sulla sirena finale, è stata estromessa dai

play off, venendo sconfitta di un punto, tra le mura amiche, da Massafra. Per Catanzaro da segnalare le buone prove di Savazzi e Fiasco, autori rispettivamente di 25 e 18 punti. La partita scorre sul filo dell ’equilibrio nei primi dieci minuti con Catanzaro che, grazie a Savazzi e De Monaco particolarmente ispirati, mantiene la testa fino al 9° minuto, prima che un parziale di 8-3 in fa vore dei padroni di casa mandi le squadre al primo mini intervallo sul 24-20. L ’equilibrio dura anche per i primi minuti del secondo

quarto, con i locali che però mantengono sempre un leggero margine di vantaggio. I canestri di Di Pierro e Mlinar permetton o, nella seconda parte del periodo, a Ruvo di operare il break che in pratica decide la partita e manda le squadre negli spogliatoi sul 53-39. Al rientro in campo si assiste ad una mini reazione di Catanzaro, che si riporta sul -6 al 26° minuto grazie a due triple di capitan Cattani, prima che i locali ristabiliscano le distanze, con il punteggio che, al suono della terza sirena, è sul 71-59. Ruvo ges-

tisce con tranquillità l ’ultimo quarto di gioco, arrivando a toccare le 18 lunghezze di vantaggio sull’81-63 . Le squadre decidono di non farsi del male ed i coach mandano in campo le seconde linee, con il giovane Perrelli che fissa il punteggio sul 91-76 finale. Dopo la pausa pasquale, comincia la fase decisiva della stagione. Visto il penultimo posto acquisito in stagione regolare, entrambi gli eventuali turni di play out andranno giocati con il fattore campo sfavorevole. Al primo atto la truppa di Tunno incrocerà Bernalda,

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Sport Catanzaro In pieno svolgimento il primo torneo calcistico "Nicola Ceravolo" riservato a 16 squadre della provincia della categoria esordienti E’ in pieno svolgimento (è iniziato giorno 15 e andrà avanti fino al 26 aprile) con la partecipazione di sedici squadre della provincia appartenenti alla categoria esordienti, il primo “Torneo Nicola Cervaolo”, un’ennesima iniziativa che sottolinea la passione verso il mondo del pallone di Catanzaro, un’ulteriore opportunità per ricordare il presidentissimo Nicola Ceravolo, anche sulla scia di successo ottenuta dalla manifestazione organizzata da Maurizio Insardà che ha portato all’auditorium “Casalinuovo” gente come Pellizzaro, Ranieri, Vichi, Arbitro e Palanca. E chissà se invece potranno fare parte delle Aquile i giovani esordienti delle società della città e della provincia che parteciperanno a questo torneo.

La presentazione della manifestazione, alla presenza di mister Provenza, si è tenuta presso la concessionaria Hiyundai di via Lucrezia Della Valle. Oltre all’al-

lenatore dei giallorossi erano presenti anche Pino Ruga, padrone di casa e dirigente del settore giovanile, Gianni Improta, direttore generale

dell’Fc Catanzaro, il responsabile dell’area tecnica delle giovanili Angelo Aiello e il capitano Roberto Gimmelli che, come tutti ha, voluto rimarcare l’importanza del settore giovanile per una società calcistica. Ma se il “palco” era ricco non di meno lo era la platea dove erano accomodati Mariella Ceravolo, figlia del presidentissimo, l’assessore allo sport del Comune Danilo Gatto, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti della Calabria Saverio Mirarchi, il responsabile dell’Aia Falvo, e di tutti i rappresentanti delle 16 società che parteciperanno al torneo, tra cui quella di Tato Sabadini, il San Pietro a Maida, e quella del presidente del Coni, TonySgromo.

Il giovane catanzarese Domenico Zinzi della scuola di Arti Marziali TaeKwonDo Guerra a Taranto conquista la medaglia d’oro e vince il titolo di “Campione Italiano di combattimenti FITa 2009” Concentrazione, grinta e determinazione. Queste le parole d’ordine dettate dal maestro Tonino Guerra e messe in atto dall’atleta Domenico Zinzi prima di ogni incontro. A tutto questo si sono aggiunti i suggerimenti tattici della giovane coach Anna . Dal canto suo, Domenico è riuscito a mantenere la giusta lucidità mentale per conquistare il gradino più alto del podio nazionale della FITa (Federazione Italiana TaeKwonDo). Sabato 28 marzo al “Palafiorm Sports Arena” di Taranto, si è svolto il campionato nazionale riservato alle cinture nere delle classi Juniores A e B; competizione ad alto livello agonistico che ha visto la partecipazione di tutte le società FITa provenienti da tutta Italia. Il giovane catanzarese Domenico Zinzi della Scuola di Arti Marziali TaekwonDo Guerra , nella classe juniores B categoria di peso –48 kg, ha saputo dare lustro alla Città di Catanzaro facendo sventolare, la bandiera giallorossa della nostra Città, sul gradino più alto del podio tricolore. La cintura nera Domenico Zinzi è nata a Catanzaro 14 anni fa, frequenta la 3 classe sezione

A della scuola media P. Lampasi del plesso Galati di Gagliano e ama il TaekwonDo ed in palestra, infatti, si allena con serietàcostanza e volontà. A Taranto, tutti i suoi sacrifici e quellidella sua famiglia, sono stati premiati da un lusinghiero trionfo caratterizzato da una eccellente prestazione tecnica e da una splendida conquista quale il titolo di “campione d’Italia 2009” . A fine gara, grande festa sugli spalti e fuori. La mamma Pina scesa dagli

spalti, singhiozzante e in lacrime di gioia per la forte emozione subita,riesce con un filo di voce a dirglisoltanto “bravo” . Poi solo applausi e tanta felicità attorno a lui. Ma ecco le fasi della difficile impresa agonistica di Domenico Zinzi: nell’incontro decisivo dei quarti di finale, Domenico si scontra con il forte e titolato atleta della scuola TKD di Salerno, e alla fine el 1° round è sotto di 3 punti; si pensa al peggio, ma Domenico rea-

gisce ed alla fine delle 3 riprese regolamentari il punteggio è di 5 a 5. Si passa quindi al 4° round, ovvero al “golden point” , e Zinzi con una fulminea azione d’incastro fa suo l’incontro. Si passa quindi alla semifinale; anche qui Domenico deve lottare contro un forte ed agguerrito avversario, ma riesce con fatica a vincere. Tuttavia, in uno scontro fortuito, si procura un forte trauma al piede sinistro tanto da dover ricorrerealle cure mediche. E’ cosa fatta oramai: Domenico è in finale. Durante l’incontro, succede di tutto: forti emozioni, capovolgimento di risultati, spettacolo tecnico e tanta sana sportività dalle rispettive tifoserie. Tre riprese senza sosta, grinta da ambo le parti e tanta voglia di vincere l’ambita posta in palio. Si giunge all’ultimo round: dopo aver subito un detrazione di 2 punti per somma di ammonizioni, Domenico fa suo l’incontro ai punti per 2 a 1. Inizia il conto allo rovescia, si aspetta ansiosi il fischio finale ed è grande festa per il Team Guerra. Dagli altoparlanti del palazzetto si ascolta : “1° Classificato, Campione Italiano 2009, Domenico Zinzi”.

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Sport Catanzaro Riuscita la Pasqua dello sportivo A Trani la forza del Cas Catanzaro Rugby al PoliGiovino di Catanzaro Lido supera nettamente i padroni di casa Si è trattato di una domenica all’insegna dello sport e del purodivertimento. queste le prerogative della “Pasqua dello sportivo”, promossa dal Coni, dall’Unione sportiva Acli e dal Centro sportivo italiano, ospitata lo scorso 29 marzo nella struttura del PoliGiovino di Catanzaro Lido. Ad aprire la manifestazione il presidente del Coni Antonio Sgromo, che ha sottolineato come «amare lo sport significhi anche amare il nostro prossimo, soccorrerlo se in difficoltà, farlo sentire uno di noi, mai isolato, mai emarginato». «La Cristianità si appresta a celebrare la grande festa della Pasqua, che, anche sulla sollecitazione di Sua Santità Benedetto XVI, ci richiama al forte sentimento della solidarietà e della condivisione - ha proseguito Sgromo - sentimenti che uno sportivo sa di dover comprendere tra i suoi valori, accanto alla lealtà

ed alla correttezza. La Pasqua dello sportivo è un giorno di gioia particolare e di sano confronto tra giovani atleti e sportivi in genere; ma deve essere anche un giorno di riflessione sul messaggio evangelico e sulle parole del Santo Padre, che nel periodo quaresimale ci invita ad ‘allenarci’ spiritualmente». Gli incontri di calcio dei bambini dei centri Cas e dei giovani del Csi hanno poi animato il campo “Mirko Gullì”, mentre gli atleti delle rappresentative “La Strada” del Csi, dei Centri Cas della Fidal e della Fci hanno popolato la vicina pista di atletica. Ad animare, invece, il “PalaPulerà”, le rappresentative dei Centri Cas di basket e di pallamano e le rappresentative di Taekwondo delle Acli e dei Centri Cas della Fita. Il “PalaPulerà” ha infine fatto da cornice alla celebrazione della messa, officiatadalsacerdoteVincenzoAgosto.

Sul terreno del polisportivo di Trani, i seniores del Cas Catanzaro Rugby, ha ottenuto un’altra importante vittoria nella Coppa Interregionale Fir Puglia-Calabria per 34-0 contro un malcapitato Rugby Trani. Mister Celi ha messo in campo: Minieri (70’ G. Coppola), Gigliotti, Catrambone, Macrì, Campana, Poggi, Murdocco, Celi, Gaglianese, Pullano, Errera (65’ Dardano), Delorenzis, Chiodo, Tolomeo, Calidonna. In panchina Talarico. I giallorossi sono partiti immediatamente concentrati senza timori per gli avversari dotati di abbondanti mezzi fisici e di un caloroso pubblico. Il primo tempo è un monologo. Il Catanzaro si porta in vantaggio al 6’ con Murdocco, che finalizza una veloce azione di pick and go della mischia. Raddoppia all’11’ con Errera, che schiaccia in meta il primo ovale della sua carriera, poi trasformato da Chiodo, al termine

di un’intelligente azione corale della squadra. Al 19’ è ancora Murdocco a schiacciare in meta al termine di una nuova azione dell’intero pacchetto di mischia. Sul 17 a 0 i padroni di casa cercano una reazione, ma gli sforzi non bastano e poco dopo il Cas chiude la gara con una doppia marcatura che mette il sigillo sulla partita. Al 31’ è il veterano Tolomeo a marcare il tabellino e al 35’ è l’estremo calabrese Calidonna a saltare l’intera difesa di casa ed a depositare l’ovale al centro dei pali. Sul punteggio di 29 a 0 il secondo tempo diventa una formalità. Gli uomini di mister Celi controllano fino alla fine e solo al 35’ siglano la sesta meta di giornata con Catrambone. Con questa vittoria il Cas Catanzaro Rugby consolida il terzo posto con 26 punti ed una gara da recuperare, a sole cinque lunghezze dalla capolista LecceeaduedalFoggia.

Tutto pronto per il primo giro della Calabria riservato alle auto storiche Dal 30 aprile parte la kermesse per le principali strade di tutta la regione Pronti? Si parte giovedì 30 aprile e per i successivi primi tre giorni di maggio. Parliamo del primo giro della Calabria gara per Auto storiche e moderne. La gara ha certamente finalità sportive, ma anche e soprattutto turistiche e culturali. Ad organizzarla, la “Calabria racing”, con in testa il suo presidente Piero Canino. «Vorrei ringraziare l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, la Presidenza del Consiglio Regionale, la Camera di Commercio di Catanzaro, il Coni Calabria e l’Anas, - ha detto Canino che hanno reso possibile lo svolgersi di quest’evento». Il 30 aprile ci saranno in Piazza Prefettura le opportune verifiche sportive e tecniche. La partenza avverrà giorno 1 maggio da Catanzaro. Il gruppo attraverserà Corso Mazzini, arriverà a Marcellinara

tramite la ex SS19 per poi spostarsi in Corso Numistrano a Lamezia Terme, da li i partecipanti raggiungeranno Platania

dove avverrà la prima prova cronometrica. Poi il gruppo toccherà Soveria Mannelli, Rogliano, Cosenza, dove ci sarà il

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riordino, Spezzano della Sila, San Giovanni in Fiore, Crotone, Cutro, dove sarà effettuata la seconda prova cronometrica e farà ritorno a Catanzaro. Il secondo giorno il gruppo partirà sempre da corso Mazzini e raggiungerà Pizzo dove sarà effettuata la prima prova cronometrica della giornata fino a ViboValentia, li ci sarà il riordino e alle 15,30 il plotone partirà per Reggio Calabria dove si toccherà il chilometro più bello d’Italia. Il terzo giorno la partenza avverrà da Reggio Calabria e si raggiungerà Siderno. La prova cronometrica del giorno sarà a Soverato, le auto cosi faranno ritorno a Catanzaro concludendo il giro. Al termine di ciò verrà stilata una graduatoria. Parte del ricavato verrà devoluto alla “Fondazione fibrosicistica”.



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Vigor sempre più vicina alla retrocessione in serie D Le ultime gare non hanno migliorato una situazione di classifica già deficitaria La Vigor Lamezia aveva provato a regalarsi una bella sorpresa per Pasqua, ma anche in questa circostanza, nel finale, è giunta sì la sorpresa, solo che è stata amara e così dalla trasferta di Noicattaro è giunto un solo, misero, punticino che non migliora la classifica, e anzi peggiora la situazione generale dal momento che ora manca un turno in meno alla fine della regular season e con esso si assottigliano le speranze di agganciare il penultimo posto, quello che significherebbe play out, post season che appare sempre più come un miraggio per la formazione di mister Danilo Pierini. Come accennato ha provato la Vigor a cogliere un successo, che manca ai lametini dal 18 gennaio scorso. Sei punti di svantaggio rispetto alla zona play out a sei giornate dal termine sono un divario difficilmente colmabile. La sensazione è che la formazione calabrese, nella trasferta nojana abbia perso una occasione importante per restare in corsa. In questa

maniera parla il tecnico Pierini al termine della gara: «In altre circostanze si parlerebbe di pareggio prezioso, di punto pesante. Ma noi dobbiamo guardare alla realtà. E la realtà dice

che siamo sempre ultimi e molto lontani dalla meta. Sotto il profilo del gioco però non posso lamentarmi. La prestazione offerta contro il Noicattaro ha fatto registrare un notevo-

le miglioramento, un passo in avanti rispetto alle ultime apparizioni. Soprattutto sotto l’aspetto caratteriale». Restano poche gare per cercare di recuperare il pesante ritardo di classifica. «Noi abbiamo il dovere di provarci - prosegue Pierini -, dobbiamo fare il maggior numero di punti possibili. Questo dicono i fatti. Il Manfredonia ne ha messi insieme undici nelle ultime cinque gare. Questo la dice lunga su come il calcio possa riservare delle sorprese. Dipende molto da noi e dalla nostra capacità di reagire. Certo, ad oggi, serve un’impresa». L’allenatore del Noicattaro, Lello Sciannimanico, fa i complimenti ai biancoverdi: «Il Noicattaro del secondo tempo mi è piaciuto ed ha meritato il pari. La Vigor Lamezia? Se avesse giocato così per tutto il campionato non sarebbe certo ultima. Ci ha messo in grande difficoltà, soprattutto nella prima fase, e non ha rubato nulla. Mi auguro possa salvarsi, anche se è difficile».

Tiriolo, dopo una battuta d’arresto pronti a ripartire di slancio sicuramente la prova. Nell’ultimo turno prima della pausa pasquale il Tiriolo Martelletto ha ceduto l’intera posta in palio alla Paolana che con questa vittoria ha chiuso il capitolo terzo posto, rendendosi così irraggiungibile dallo stesso Tiriolo e dal Mongrassano. Assenti nella gara del “Tarsitano” i vari Romagnuolo, Gregorace, Mirabelli e "settepolmoni" Fazio che comunque saranno a disposizione del tecnico Marotta nella prossima gara interna con la Promosport di Alberto Pullia. I lametini, in piena lotta per evitare i play-out, cercheranno sicuramente il colpo al “Cuture” che quest’anno è riuscito solamente alla Luzzese. Staremo a vedere con attenzione questo finale del campionato di romozione con l’augurio che il Tiriolo Martelletto possa disputare i play-off che sarebbero il giusto premio per una stagione piena di sacrifici.

Ultimi due turni di campionato per il Tiriolo Martelletto. La Promosport al comunale “Cuture” di Tiriolo e nell’ultima giornata in quel di Cariati contro la Cariatese. Queste due gare segneranno la fine di una stagione esaltante per il Tiriolo che, a parte l’ultima debacle di Paola, ha disputato veramente un campionato sopra le righe e al di fuori delle aspettative di tutti. E non è detto che il campionato dei ragazzi di Marotta si concluda il prossimo 26 aprile contro la Cariatese. Infatti , il Tiriolo conserva un buon vantaggio sul Torretta che gli permette di conservare ancora un posto nei play-off. Questi ultimi che sarebbero più che meritati per i neroverdi per il gioco fatto vedere in questa stagione. Le vittorie contro altre grandi del campionato come Montalto, Rende, Paolana, Mongrassano e Torretta ne sono

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Alla festa della primavera organizzata dalla Cia I cavalli rapiscono le attenzioni di tanti visitatori Poche sono le volte in cui i sogni si avverano, ma quando succede sono cose che si ricordano a lungo. Molto a lungo. Alla piccola amazzone Martina Mercuri, del “Circolo Ippico Lametino”, è capitato. Questa bella realtà sportiva nata una quindicina di anni fa a Lamezia Terme, presieduta da Franco Strangis, era presente alla “Masseria I Risi” per celebrare, con le sue sfilate in sella, l’arrivo della bella stagione nell’ambito della “Festa della primavera - vivere la campagna”, organizzata dalla Cia provinciale di Catanzaro. In quella circostanza è venuta fuori la storia davvero bella di cui è protagonista: un sogno diventato realtà a cavallo di un bel pony. Il merito? Della generosità e dell’attenzione degli sponsor di una trasmissione televisiva locale che hanno risposto ad un appello. Alla trasmissione, la piccola Martina scrisse una lettera e raccontò il suo sogno: imparare a cavalcare e, un giorno, avere un cavallo tutto suo. A questo punto entrano in azione gli sponsor che, presa a cuore la vicenda, dopo tanto peregrinare in giro per l’Italia alla ricerca di un cavallo adatto a Martina, hanno permesso di acquistare in Calabria un bel puledro e di consegnarlo, dopo un periodo di “prova” durato quattro mesi, alla piccola amazzone. Perfetto, sia per stazza, sia per indole: fra Martina e Tracy (così si chiama il pony) è stato amore a prima vista. Tracy è un cavallo da salto a ostacoli, passato per l’importante manifestazione internazionale di equitazione “Piazza di Siena”, prima di arrivare nella sua nuova casa, il “Circolo Ippico Lametino”. Ed è qui che continua l’avventura della generosità: da quando Tracy “abita” a Lamezia le spese per il suo mantenimento continuano ad essere coperte dal generoso cartello di sponsor. Il sogno che si avvera e continua regala emozioni quando si vede calvalcare la piccola amazzone. Insieme a Martina, per celebrare la Primavera con la Cia nella bella struttura lametina, tanti piccoli ambasciatori di questa disciplina, che unisce la prati-

L’identikit del Circolo ippico lametino Un’associazione che cresce sempre più Il circolo ippico lametino ”Associazione Sportiva Dilettantistica” , ente affiliato alle discipline olimpiche F.I.S.E., fondato da un gruppo di appassionati del cavallo e dello sport equestre in genere, si propone di promuovere, propagandare e valorizzare l’equitazione in generale anche mediante la formazione, istruzione e la preparazione di nuovi cavalieri, nonché la promozione, l’organizzazione di concorsi, tornei, manifestazioni e di riunire tutti coloro che intendono praticare lo sport equestre e comunque dimostrano interesse per l’equitazione. Il circolo è affiliato alla federazione italiana sport equestri (F.I.S.E.) vanta un modesto numero di iscritti tra i quali molti ogni anno rinnovano il loro consenso di adesione con entusiasmo e soddisfazione. Il circolo mette a disposizione pony e

cavalli e nel corso dell’anno si impartiscono lezioni personalizzate e di gruppo sulle varie discipline quali l’equitazione in generale, il salto ostacoli il dressage. Per quanto rigurda la parte tecnica gli allievi vengono seguiti da un istruttore federale di notevole professionalità, bravura tecnica e morale non poco è stimato e amato soprattutto dagli allievi più piccoli. Agli allievi, grandi e piccini è offerta, inoltre, la possibilità di partecipare ai vari concorsi di salto ostacoli e dressage, di vari livelli, sia nazionali che regionali occasione anche questa per stare insieme, socializzare, fare sana vita sociale all’aperto e in allegria. Il circolo ha sede in località Trigna di Lamezia Terme alle spalle dell’aeroporto internazionale tra il mare di località Ginepri e le pianure di Sant’Eufemia.

ca sportiva all’amore per la natura e la campagna. Guidati dall’istruttore federale del Circolo, Ugo Governa, in sella c’erano anche i giovani: Claudia Strangis, su Gemma; Luigi Fazio (I° vincitore ex aequo categoria B80 al Concorso Ippico di Bisignano), su Valentina dello Jonio; Clarice De Medici, su Skipper; Alessia Cianflone, su Montana; Alfredo Argento, su TigroH, Gerardo Ciminosa, su Hugo; Lorenzo Rocca, su Tonys. Tutti giovanissimi e appassionati di questa disciplina impegnativa, ma praticabile da tutti e a tutte le età, come assicurano gli esperti, per stabilire un contatto sempre più diretto con la natura. La realtà del “Circolo Ippico Lametino”, nata proprio con l’obiettivo di diffondere questa pratica sportiva poco diffusa, è riconosciuta dalla Federazione Italiana Sport Equestre e vanta un istruttore qualificato. La sua presenza nell’ambito della “Festa della Primavera” risponde esattamente a questa finalità: in uno spazio aperto, curato, immerso nel verde e popolato da tante specie animali, tipiche della cultura agreste calabrese e non solo, è stato possibile assaporare in profondità il gusto per una pratica sportiva basata sul contatto con la natura e gli animali. Oltre ad essere presente a questo genere di manifestazioni, il “Circolo Ippico Lametino” aderisce a manifestazioni pubbliche, si prepara e partecipa a concorsi ippici in tutta Italia. Il prossimo importante appuntamento in programmazione è quello al Parco delle Biodiversità di Catanzaro previsto per il 24 giugno: un concorso ippico internazionale voluto dalla Provincia che vedrà presente anche la bella realtà lametina. Quotidianamente si tengono corsi per aspiranti amazzoni di tutte le età: iniziare da piccoli è la cosa migliore, ma non è mai tardi per montare in sella. E anche per chi non abbia un cavallo proprio esiste la possibilità di cavalcare quelli messi a disposizione dalla scuola. Insomma, la storia di Martina insegna che a volte galoppare con la fantasianonfamale.

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Sport Lamezia La giovane società di nuoto Rari Nantes di Lamezia fa incetta di medaglie ai campionati regionali indoor Si sono svolti a Reggio Calabria i campionati regionali indoor di nuoto categoria ragazzi, juniores ed assoluti che hanno visto in vasca il meglio del nuoto calabrese. Hanno preso parte all’atteso appuntamento anche i giovani nuotatori lametini della società Rari Nantes Lamezia, capitanati dalla loro allenatrice Katia Monsciska (ex nuotatrice della squadra nazionale di nuoto polacca), sono riusciti più volte a salire sul gradino più alto del podio, nonostante avversari di indubbio spessore competitivo. La giovane società lametina, rappresentata da soli otto atleti è riuscita a posizionarsi in un’ottima quarta posizione assoluta tra le dieci squadre partecipanti, preceduta soltanto da società che hanno avuto la meglio solo grazie al numero di gran lunga superiore di atleti. Nella lunga ed entusiasmante kermesse sportiva, protrattasi per un intero fine

settimana, gli atleti della piana hanno collezionato ben 29 medaglie. Nello specifico gli atleti saliti sul gradino più alto del podio sono: Francesca Blaganò (200 e 800 stile libero), Angelo

Greco ( 50, 100, 200 dorso), Maria Grazia Greco (400 e 800 stile libero e 100 rana), Rosamaria Viterbo (800 stile libero e 400 misti); con la medaglia d’argento sul petto invece

sono finite: ancora Francesca Blaganò (400 e 1500 st . libero), Gabriele Costanzo (400 misti), Maria Grazia Greco (50 e 200 st . libero e 50 rana), Rosamaria Viterbo (100 e 200 farfalla 200 misti) e Silvia Zaffina (200 stile libero): sul terzo gradino del podio invece hanno terminato le loro fatiche natatorie sempre Francesca Blaganò ( 100 st . libero e 400 misti), Gabriele Costanzo (200 dorso), Angelo Greco (100 rana), Andrea Laganà (400 st. libero 100 e 200 rana) e Silvia Zaffina ( 1500 st . libero e 50 rana). Grande la soddisfazione dell’allenatrice Katia Monscinska che segue la squadra di nuoto presso la piscina comunale e che in pochi mesi è riuscita a raggiungere gratificanti obiettivi sportivi consentendo ai ragazzi di poter ambire in futuro, e se continueranno ad applicarsi, a traguardi sempre più alti.

Gli ultimi sforzi per il Sambiase pronto a tagliare uno storico traguardo non resta che superare la Bovalinese sul campo neutro di Vibo Valentia Pomeriggio nuvoloso al “San Giovanni Bosco” di Ricadi per la terzultima giornata del campionato di Eccellenza calabrese, che ha messo in scena il testa-coda tra il fanalino di coda Capo Vaticano e la capolista Sambiase. Partita con punti pesanti in palio, nella quale le motivazioni di traguardo di entrambe superano le differenze tecniche. Sono circa 350 i tifosi al seguito della squadra giallorossa. Mister Aita schiera il Sambiase con il solito 4-2-3-1, confermando il rumeno Pascu sulla sinistra. Capo Vaticano con il classico 4-4-2, con capitan Nesci a far da terminale avanzato. La partita è giocata prevalentemente a centrocampo. Nelle fasi iniziali il Sambiase tiene meglio il campo, tenendo alta la pressione con l’ottimo De Luca e Martello e pervenendo, dopo un paio di tentativi dal limite di El Aoudi, al vantaggio con l’ex Nosdeo che al quarto d’ora spinge in rete la sfera al termine di una ripetuta azione

nell’area neroverde. La gioia degli ospiti è però raffreddata da un Capo Vaticano che non ci sta a perdere. Nella seconda metà del primo tempo, l’arbitro, il signor Melissi di Reggio Calabria è costretto a metter mano ai cartellini per ammonire quattro giocatori. Tuttavia, è il Sambiase a rendersi pericoloso, soprattutto con i cross in area che mettono Pascu due volte, El Aoudi ed ancora Nosdeo nelle condizioni di colpire liberamente, ma la scarsa mira o l’ottimo Furfaro ne annullano gli effetti. Squadre confermate nella ripresa dove succede poco. Protagonista, però, diventa la terna arbitrale. Un protagonismo che sfocia in più di un’occasione in atteggiamenti poco comprensibili. Dopo 5 minuti di recupero arriva, comunque, il fischio finale a sancire la vittoria di misura della capolista, che continua a mantenere il distacco di due punti sull’inseguitrice Bagaladi, a due giornate dal termine. Il Capo Vati-

cano, pur se non ancora sancito dalla matematica, è ad un passo dalla retrocessione. Fin qui la gara che il Sambiase ha disputato sul terreno di gioco del Capo Vaticano, vincendola meritatamente. Poi, in settimana è arrivata la doccia fredda delle decisioni del giudice sportivo che riportiamo nelle parti che interessano: "letti tutti gli atti ufficiali relativi alla gara Capo Vaticano-Sambiase del 29 marzo 2009, decide di infliggere alla società A.S.D. Sambiase 1962 la squalifica del campo di gioco per il comportamento offensivo verso la terna arbitrale e nei confronti di Organi Federali, tenuto dai propri sostenitori durante la gara e perchè gli stessi avrebbero colpito con sputi e acqua uno degli assistenti arbitrale". La decisione del tutto inattesa ha costretto la società giallorossa a trovare un campo sul quale affrontare la Bovalinese del patròn Ferrigno. La gara verrà disputata sul neutro dello Stadio

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Comunale di Vibo Valentia. I ragazzi di mister Aita saranno, quindi, costretti a giocare lontano dalla propria città a causa della squalifica del campo imposta dalla Lega in un match di fondamentale importanza nella storia della società sambiasina, vicina ad un traguardo importante: la serie D. Infatti, se i giallorossi dovessero battere la Bovalinese di Leo Criaco che nello scorso gennaio ha lasciato il professionismo per approdare nell’Eccellenza calabrese e il Bagaladi non riuscisse ad andare oltre il pareggio sul "Longobucco" di Scalea, il Sambiase si aggiudicherebbe, con una giornata di anticipo, il massimo campionato dilettantistico regionale. Vista l’importanza del match ora toccherà alla tifoseria giallorossa stringersi accanto alla squadra e mostrare, come già fatto finora, l’attaccamento alla maglia e la voglia di sostenerla, il suo calore e il suo grande incitamento.



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Un successo la terza edizione del trofeo Drago di Primavera Prosegue il momento d’oro del Wushu-Kung Fu grazie all’attivismo del maestro Massimo Scalzo

Si è svolto al Palazzetto dello Sport di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio la terza Edizione del Trofeo “Drago di Primavera” Campionato Nazionale Open di Wushu - KungFu e Selezione Ufficiale Campionati Nazionali PWKA 2009 che si terranno dal 29 al 31 maggio prossimi a Catania. L’evento organizzato dal maestro Massimo Scalzo, direttore tecnico della Chinese Wushu School “Shao Zhong Guo” di Soverato, patrocinato dal Comune di S.Andrea Apostolo dello Jonio, dal Comune di Soverato, dal Coni Provinciale di Catanzaro e dalla Provincia di Catanzaro, ha visto la partecipazione di 250 atleti di og-

ni età provenienti da 21 società di tutta Italia. Dopo la suggestiva sfilata delle tante società convenute, a ritmo di musica cinese, il saluto dell’organizzatore Maestro Massimo Scalzo, del delegato Sud Italia PWKA, Maestro Alfredo De Somma, del Consigliere Nazionale PWKA Maestro Gianni Nese, l’intervento dell’Assessore allo Sport del Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio Christian Cosentino, sono iniziate le competizioni su tre pedane regolamentari per le specialità di Taolu Tradizionale; Taolu Moderno; Taiji Quan e Stili Interni che hanno visto i tanti atleti cimentarsi in performance di ogni

livello e di ogni stile rendendo la competizione di alto livello tecnico e professionale. Di tutto rispetto anche il team arbitrale venuto da tutta Italia. Le competizioni si sono svolte regolarmente senza ritardi sulla tabella di marcia rendendo lo spettacolo gradevole ed armonioso grazie ad un organizzazione impeccabile e ad una alta professionalità arbitrale. Domenica 29 marzo, poi, sono proseguite le competizioni con le categorie di Combattimento Tradizionlae 1° e 2° Livello; Sanda; Qinda e Tui Shou, con incontri di buon livello e soprattutto senza incidenti di rilievo che hanno con-

cluso nel migliore dei modi l’evento. Il terzo Trofeo “Drago di Primavera” ha confermato il successo delle scorse edizioni migliorando ulteriormente la sua organizzazione grazie alla grande esperienza in competizioni internazionali del maestro Massimo Scalzo che ha saputo fare diventare il Trofeo “Drago di Primavera” non solo l’evento di punta al Sud ma che uno dei più prestigiosi in campo Nazionale. Queste due giornate di Wushu Cinese sono state una grande occasione per divulgare e promuovere l’antica Arte del Wushu – Kung Fu al di fuori di ogni tendenza politica.

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Sport Soverato Basket. Il punto sull’ultimo turno del torneo Per il Montepaone di serie C2 regionale. Ranieri International ok tre punti a tavolino Nell’ultimo turno di basket della serie C regionale non sono mancate le emozioni, tanto negli anticipi del sabato che nel resto del programma domenicale. In quella che poteva essere definita come una partita dalle poche emozioni, la Botteghelle Basket è stata capace di fare l’impresa. La società reggina, infatti, è riuscita a conquistare per la prima volta la matematica qualificazione al playoff per accedere alla C dei Dilettanti e fa festa contro il malcapitato Crotone, formazione che, invece, è gia retrocessa in serie D. 99 a 63 il finale. Nelle altre gare del sabato l´impresa di giornata con relativi titoli di testa sono per l´Aba di coach Surace, formazione che ha "violato" il difficile PalaCaminiti, mettendo una seria ipoteca per il playoff. Match rude, nervoso e brutto da vedere. Due gli espulsi: Beatino dell´Aba nel secondo quarto e Giovanni Pellicanò dei nero-verdi a fine partita. Nella bagarre, fatta di una protesta continua da una parte e dall´altra va segnalata la prestazione di Pierpaolo Lombardi. La guardia amaranto ha firmato 20 punti tra percussioni e tre triple in se-

quenza che hanno finito per mettere al tappeto i padroni di casa che iniziano a temere moltissimo la rincorsa del Cap. Chi, invece, ha probabilmente fallito un aggancio interessantissimo in chiave playoff è il San Michele di Catanzaro che ha ceduto, con una buona dose di nervosismo, all’Olimpic. I ragazzi di Carlo Sant´Ambrogio, così, avvicinano in classifica il Cus Cosenza grazie alla determinazione di Giovanni Iulianello, ben supportato da tutto il gruppo. Nelle quattro partite disputate domenica si sono registrati risultati pesantissimi tanto in chiave playoff che per i playout. Sabato, l’Aba, vincendo a Villa San Giovanni ha ipotecato, anche per la matematica la post-season. Da stabilire chi sarà la sesta squadra della griglia. Il Cap arriva con tanta grinta nella zona in questione.Vittoria "sudatissima"in casa degli universitari del Cus che hanno combattuto alla grande per fermare la verve della formazione più in forma del momento. Tre punti di scarto a fine gara tra le due squadre. 49 a 52. Dopo una par-

tita dominata e controllata, la beffa nel finale per il Rende di coach Lopez che viene raggiunto da un canestro al fulmicotone del Pollino che poi sorpassa il quintetto bianco-rosso sulla sirena con una palla rubata ed un canestro dell´argentino Spaltro. La terza forza del torneo vince e conquista la tredicesima vittoria stagionale ai danni di un Rende che perde due punti fondamentali per la corsa per evitare il playout- I silani, giocheranno una partita decisiva domenica prossima in casa della Vis, formazioni che hanno i medesimi punti in classifica. Proprio la Vis, ha potuto poco contro la capolista Ranieri International Soverato che chiude con un più ventinove sui reggini con tre hight firmati da Aguirrezabala, Tassoni e Brugalossi. Ora il cammino dei soveratesi pare proprio in discesa, dopo aver passato un periodo critico. E’ tornato al successo, dopo la sconfitta in casa del Cap, la Palmieri Pianopoli che regola la voglia di vincere dei giovani della Virtus orfani di due pedine fondamentali come Viglianisi e Marano.

A seguito del ricorso presentato dall’U.S. Montepaone Calcio con il quale è stata chiesta la vittoria a tavolino sulla società Euro Girifalco, per una presunta posizione irregolare del calciatore Vitaliano Vincenzo, che avrebbe preso parte all’incontro, non avendone diritto, in quanto non avrebbe finito di scontare le tre giornate di squalifica inflittegli con il Comunicato Ufficiale n.97 del 12.02.2009, il Giudice Sportivo ha rilevato come quanto comunicato dall’US Montepaone corrisponda al vero trovando anche riscontro negli atti ufficiali, e ha accolto pertanto il reclamo. L’Euro Girifalco perde quindi la gara con il punteggio di 0-3. Ora il Montapaone torna in corsa per la vittoria finale del campionato con il Real Sersale appaiandolo a quota 60 punti. E’ proprio il caso di dire che il bello viene proprio ora nel girone C di Prima Categoria. Avvincente e spettacolare come pochi altri in tutta la regione, con le tifoserie che stanno regalando uno spettacolo nello spettacolo.

Il Soverato piega una coriacea Dopo Pontecagnano, la Frigorcarni chiama a raccolta i tifosi Serrese grazie ad un’autorete per la delicata gara contro la capolista Engeco Lamezia Grazie ad una sfortunata autorete di Pisani al quarto d’ora della ripresa, il Soverato, al Baldassarre Sinopoli, si aggiudica una sfida assai combattuta ai danni di una Serrese mai doma nonostante l’ultima posizione in classifica. Il Soverato, invece, voleva mantenere la quinta posizione e l’imbattibilità casalinga. Gli riesce tutto. Da subito appare evidente il diverso tasso tecnico tra le due compagini. Infatti, sono i padroni di casa ad andare vicini al vantaggio con Parisi e Micelotta. Qunidi tra gli ospiti è Galeano che, su punizione, cerca di impensierire la retroguardia di casa. Poi è ancora Soverato che ci prova a ripetizione con Cosco, Zappino e Arena. Il risultato si sblocca, però soltanto nel corso di un secondo tempo sempre in chiave soveratese. Al 60’, infatti, su un corner di Gullà la sfera colpisce il piede di Pisani e finisce diretta-

mente in rete, nella più classica delle azioni di autorete. Al minuto numero 73 Valente scambia con Scarnati che da buona posizione spedisce sul fondo, quindi all’82’ Coluccio si porta in area avversaria, cerca Crispino che non riesce però ad agganciare una palla che poteva essere agevolmente trasformata in rete. Al 90’ Giuditta, poi, con la forza della disperazione, supera due avversari soveratesi, e mette in condizione Galeano, da una ventina di metri, di calciare un tiro potente che riscalda i guanti di Lombardo. Quindi arriva il triplice fischio finale dell’arbitro. Il Soverato si assesta sempre più al quinto posto, una lunghezza sopra sta il Siderno che ha pareggiato a Bocale. Per la Serrese c’è da recuperare un punto al Badolato per poter alimentare qualche speranza di salvezza.

Partita di livello quella giocata a Pontecagnano dalle ragazze della Frigorcarni Volley. Le due squadre si affrontavano anche per il primo posto del girone, al momento nelle mani della Engeco Volley di Lamezia Terme. Alla fine si è arrivati al quinto set che ha visto prevalere le padrone di casa della Cogemal sulla Frigorcarni. La squadra biancoazzurra porta via, però, un punto importantissimo da un campo difficile, dove tutti avevano lasciato l’intera posta in palio. Il Soverato con una prestazione maiuscola ha messo i bastoni tra le ruote alla corazzata di coach Jimenez e a fine gara è uscita tra gli applausi del numeroso e competente pubblico di Pontecagnano. Sul parquet si è vista un’ottima pallavolo da entrambe le parti. Primo set da dimenticare per le calabresi apparse contratte, il gioco si chude sul punteggio di 25-14. Al cambio di

campo le cose cambiano. Il Soverato parte con decisione e convinzione ed inizia a giocare come sa. Il set si chiude sul 15-25. Si vince il terzo set per 21-25 con Pontecagnano che perde il primo punto casalingo stagionale. Nel quarto la Cogemal vince 25-19. Si arriva dunque al quinto e decisivo set di una partita incerta. Parte male la Frigor che va sotto 2-0 ed un’ altra protesta, questa volta di Ylenia Vanni, costa il terzo punto. Il Soverato si ritrova sotto 5-0 con il tie-break ormai compromesso. La squadra di coach Jimenez si aggiudica parziale e incontro. Alla fine applausi per tutti. Adesso non resta che concentrarsi sulle ultime quattro gare di campionato, iniziando dall’incontro casalingo contro l’attuale capolista del girone, l’Engeco Lamezia Terme. La gara sarà disputata sabato 18 aprile alle ore 18. Tutti al palazzetto!

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Lo Scaffale A cura di Città del Sole Edizioni

Pasquale Ippolito La libertà rubata

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Lo scaffale

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Il Console e il Professore di Santino Oliverio In un romanzo la storia della “Repubblica rossa” di Caulonia

L’epopea di una famiglia mafiosa e la storia di una città soffocata dal malaffare e dalla corruzione. Un luogo immaginario che potrebbe corrispondere ai tanti luoghi del nostro Paese dove impera un sistema di criminalità feroce, tra l’acquiescenza dei tanti e il coraggio di pochi. Un sistema che ha nome ‘ndrangheta. Anche se mai nominata direttamente, la città è chiaramente Reggio Calabria dove, a partire dalla rivolta del 1970, comincia una discesa sociale e politica e una contemporanea ascesa delle organizzazioni mafiose. Con accuratezza vengono ricostruite le vicende degli ultimi 30 anni della città, il progressivo emergere di alcune famiglie dominanti e il loro inarrestabile dominio grazie agli enormi proventi del traffico di droga, la corruzione della politica, ma anche degli ambienti giudiziari, il tutto filtrato da alcuni elementi di fantasia. Realtà e finzione si avvicendano nel romanzo, ma senza alterare il quadro di una testimonianza formidabile da parte di un magistrato, attuale Presidente della Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria, che ha vissuto questa storia direttamente.

fatalità senza rimedio, scaturì un’improvvisa ondata di collera selvaggia, esplosa tra la gente desiderosa di rivendicare i propri diritti. La rivolta fu spenta da una feroce reazione poliziesca la cui eco si tramutò così in una rassegnazione ancora più disperata. Il romanzo ci rammenta la vicenda umana del "Professore", intellettuale coraggioso, cui all’indomani della tragica repressione non rimaneva che il ruolo di capro espiatorio, colpevole soltanto di essersi schierato con i più deboli sfidando la collera dei potenti. E ci racconta della sua fortissima sete di giustizia sociale e della sua incrollabile fede in certi principi, nonostante la delusione subita. Ciccio Caruso scrive nella prefazione al romanzo: «Santino appartiene certamente a quella categoria di uomini che non vogliono rinunciare all’idea di verità e tanto meno al diritto di ricordare... e per un uomo sanguigno e passionale, che affonda le sue robuste radici nella feconda terra di Corrado Alvaro, parlare, scrivere, ritornare sulle virtù e sulle contraddizioni di un popolo che ha segnato la storia del Novecento calabrese, non è mai abbastanza». Le vicende reali, accadute durante la rivolta di Caulonia e della cosiddetta "Repubblica rossa" di Calabria, e le vicissitudini del suo eroe, Pasquale Cavallaro, vengono trasposte nelle pagine del libro trasformandosi nella leggenda dell’insurrezione popolare di Castelvecchio. La storia del maestro elementare di estrazione contadina che fedele ai suoi ideali aveva cercato di dare un futuro, improntato alla giustizia, ai cittadini che guidava come sindaco, ha fatto breccia nel cuore di Santino Oliverio, letteralmente innamorato di quella "rivolta dimenticata". Perché? La risposta si può trovare nelle

parole di un vecchio saggio: «le orme sono una prova che non può mentire, ti dicono da dove vieni e dove stai andando. Solo i furbi camminano senza lasciare tracce del loro passaggio, così non si precludono nessuna strada, ma sicuramente rinunciano ad ogni idea di verità e al diritto di ricordare». Nella narrazione s’intrecciano in maniera suggestiva, tra fantasia e realtà, vicende umane, sociali e politiche di una piccola comunità appena uscita dagli orrori della Seconda guerra mondiale. Dal lungo periodo di supina rassegnazione, vissuto dalla popolazione di Castelvecchio e accettato come una

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BIOGRAFIA Santino Oliverio è nato nel 1944 a Punta delle Castella, in provincia di Crotone. Attualmente vive a Prato, dove esercita la professione di medico. Nel 1985 ha pubblicato il primo romanzo Sulle terre dell’ultimo barone con l’Editrice Nerbini di Firenze, per il quale ha ricevuto molti riconoscimenti, tra cui il Premio "Amnesty International" (1986) e il Premio "Caporizzuto" per la Narrativa (1989).


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Giovani e politica

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Giovani disagiati o politici furbi? Il rapporto tra i giovani moderni e la politica contemporanea sembra essere uno dei punti fondamentali sul quale oggi, lo Stato, dovrebbe soffermarsi. Giovani che spesso si dimostrano disinteressati e, in molti casi, delusi da una politica sempre meno chiara e basata sul lucro. La politica della "faccia pulita", delle belle parole e delle facili promesse. Una politica che, oggigiorno, convince sempre

meno, rivelandosi poco pertinente ai progetti sperati. Una politica che non raggiunge quasi mai gli obiettivi prefissati, generando un malcontento generale soprattutto nell’emisfero giovanile. Sarà per caso un alibi considerare i giovani come individui disagiati e poco interessati? O forse sono proprio gli uomini politici di oggi, legati sempre più alle proprie poltrone e ai

Giovani e politica Servizio a cura di Città del Sole Edizione per il Corriere dei due mari

Giovani e politica : un rapporto poco alimentato La politica delle belle parole e delle facili promesse propri interessi, ad avere poca consapevolezza del loro insuccesso? Nel contempo, anche i giovani moderni hanno perso fiducia ed interesse in una politica sempre meno soddisfacente. Tale mutamento del comportamento giovanile si accentua se paragonato ai secoli scorsi. Negli anni Cinquanta e Sessanta la politica rappresentava una partecipazione all’evoluzione del paese. Grazie a gruppi giovanili, parrocchie e circoli ricreativi, i giovani si dimostravano molto più interessati al mondo della politica, dimostrando interesse nell’avvicinarsi ad essa. Dopo un breve calo d’interesse alla fine degli anni Sessanta, il rapporto giovani-politica si accende nel ’68, anno che vede nascere movimenti di giovani vogliosi di cambiare la società, che manifestano la loro indignazione tramite cortei, occupazioni di massa e scioperi. Tale rapporto così forte e produttivo muta negli anni Ottanta. I giovani, avendo raggiunto gran parte dei propri obiettivi, si distaccano dall’esperienza politica, ponendo in primo piano gli interessi personali (lo studio, gli amici, la famiglia, il lavoro, la carriera).

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Anche la politica non si presenta più attiva come un tempo, distanziando maggiormente il proprio mondo da quello dei giovani. E’ da qui che nasce l’insofferenza e il mal contento giovanile. Ragazzi non più soddisfatti delle istituzioni pubbliche, dei diritti concessi e del mancato miglioramento delle proprie condizioni, rinunciano a credere in ideali che da sempre li hanno spinti a combattere a testa alta.

E’ proprio la sufficienza con cui la politica affronta alcuni temi, gli scandali che essa porta, la voglia di denaro e di potere degli uomini politici, le belle parole, alle quali corrispondono i pochi fatti, e la "bella faccia" che i politici adottano nel pronunciare facili promesse e speranze di miglioramento, a procurare disorientamento nell’emisfero giovanile, portando i giovani ad adottare un atteggiamento scettico nei confronti della

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politica. E’ fondamentale, perciò, ricercare un punto d’incontro tra questi due mondi che sembrano, apparentemente, essere situati in poli opposti. Vi è la necessità di riaccendere l’interesse e, soprattutto, di mantenere gli impegni prefissati e le promesse fatte. Solo questo rappresenta il primo passo verso la consapevolezza che è compito della politica assumersi il ruolo di migliorare, in un processo di collaborazione, le condizioni del paese. Dobbiamo essere noi cittadini a mutare la politica e i membri che ne partecipano e non permettere, alla politica stessa, di mutare i cittadini della nazione di cui fanno parte. I giovani rappresentano il futuro di una nazione intera. Giovani che diventeranno, a loro volta, uomini politici, umili lavoratori, casalinghe o donne in carriera. Sono i giovani il terreno fertile per la crescita del nostro paese e, proprio loro, hanno il diritto di credere in un’istituzione fedele agli impegni stabiliti e alle promesse prefissate.

Simona Gangale

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Parte il piano casa

BACHECA DEGLI ANNUNCI D'ASTA IMMOBILIARE Tribunale di Catanzaro TRIBUNALE DI CATANZARO FALLIMENTO sent. 21/97 IL Giudice Delegato dott.ssa Maria Carmela Andricciola Con ordinanza del 6.03.2009 ha disposto procedersi alla vendita ai pubblici incanti dei seguenti beni LOTTO UNICO Capannone in Catanzaro , Via Lucrezia della Valle n. 36, mq. 1760, in Catasto scheda 1095 del 1985 partita n. 10003152; Prezzo a base d’asta E 290.400,00 oltre Iva. Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile nella Cancelleria di questo Tribunale. Gli offerenti, con la presentazione dell’offerta, dichiarano di conoscere lo stato dell’immobile. La vendita avrà luogo davanti al Giudice Delegato, nell’aula delle pubbliche udienze del Tribunale, in data 27.05.2009 ore 9,30.

L’accordo sul piano casa è stato raggiunto. Il primo aprile la Conferenza Unificata ha ratificato l’accordo raggiunto tra Stato Regioni e Comuni. Adesso l’attuazione del piano spetterà ai governatori delle Regioni che, dopo l’approvazione del decreto, avranno90 giorni di tempo per legiferare secondo le indicazioni dell’accordo. Questo intervento si inserisce nel programma governativo finalizzato al contenimento e all’ammortizzazione degli effetti della crisi economica sui cittadini italiani. L’impostazione generale della manovra si articola principalmente su due direttrici: le norme sull’edilizia popolare e quelle sull’edilizia privata. La prima parte prevede uno stanziamento di circa 550 milioni di euro per la costruzione di un numero di appartamenti tra 5000 e 6000, che saranno destinati alle giovani coppie, agli anziani, agli immigrati regolari e agli

TRIBUNALE DI CATANZARO Prima sezione civiie Procedura esecutiva n. 49/06 R.G.Espr. Il Giudice dell’esecuzione dott. Giuseppe Cava, visti gli arrt. 569 e ss. c.p.c. e vista la richiesta di vendita, Dispone la vendita senza incanto del compendio pignorato di seguito descritto: Lotto 1 Fabbricato sito in Chiaravalle c.le contrada Sorbia in catasto al fg. 40 part 827 al prezzo base di E 376.720,00 : Lotto n. 2 Villa in Chiaravalle c.le via S.Antonio in catasto al fg. 39 part, 741 sub. 1 e 2 al prezzo base di E 233.085,94 ; fissa per la presentazione delle offerte d’acquisto i termine del 02.06.09 ore 12.00 Fissa per la deliberazione sull’offerta e per l’eventuale gara tra gli offerenti, con rialzo minimo non inferiore a E 4.000,00, l’udienza del 03.06.2009 ore 9.30 .

studenti, che vi pagheranno l’affitto con diritto di riscatto. La parte principale, invece, è quella relativa all’edilizia privata. Il progetto prevede la possibilità di ampliamento del volume delle abitazioni private di un massimo del 20%. Sono inclusi, in generale, gli edifici inferiori a 1000 metri cubi, mentre il limite massimo stabilito dall’accordo è 200 metri cubi. È previsto, inoltre, un premio di cubatura del 35% se si demoliscono edifici vecchi e si ricostruiscono abitazioni ecocompatibili e che puntino su risparmio energetico, bioedilizia o risparmio acqua. Un’importante innovazione riguarda l’alleggerimento burocratico: per tutti gli interventi basterà la dichiarazione di inizio attività (dia) e il via libera del progettista. Mentre in conforto a chi temeva un disastroso impatto ambientale è stata inserita la disposizione che pone fuori dal raggio di intervento le aree inedificabili, come parchi, aree naturali e archeologiche, gli immobili abusivi su cui grava un’ordinanza di demolizione e gli immobili privati situati su aree demaniali. Per tutte le aree non incluse nell’elenco, ma vincolate, occorre il nulla osta delle autorità. Questaserie di vincoli rende la normativa qualcosa di profondamente differente da una sanatoria, anzi rappresenta un primo tentativo di combattere l’abusivismo.

TRIBUNALE DI CATANZARO Prima sezione civile Procedimento n. 1472/07 Udienza del 25.03.2009 Il Giudice Istruttore, dott. Giuseppe Cava, rilevata la non comoda divisibilità del compendio da dividere; dispone la vendita senza incanto dei beni di seguito descritti: Lotto 1 Unità abitativa in Catanzaro via S. Nicola Gagliano in catasto al fg. 24 part.701 sub. 6" al prezzo base di E 71.325,00 Lotto 2 Terreno in Catanzaro via S. Nicola Gagliano in catasto al fg. 24 part. 1102, 1103 al prezzo base di E 83.250,00 fissa per la presentazione delle offerte d’acquisto il termine del 01.06.2009 ore 12,00; fissa per la deliberazione sull’offerta e per l’eventuale gara tra gli offerenti, con rialzo minimo non inferiore a E 3.000,00, l’udienza del 03.06.09 ore 9,30. TRIBUNALE DI CATANZARO AVVISO VENDITA DI BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART.569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO Che il Giudice dell’esecuzione, dott.ssa Maria Carmela Andricciola ha pronunciato la seguente ORDINANZA Nel procedimento n. 304/1995 R.G.E. pen-

dente tra Carical e.... visti gli atti; DISPONE procedersi alla vendita senza incanto dei beni seguenti: Lotto 1: Complesso Fungaia costituito da tre capannoni, completo di attrezzatura fissa, con annesso terreno agricolo, in Comune di Guardavalle , riportato in catasto al foglio 63, Prezzo euro 501.900,00 Lotto 2: Appezzamento di terreno in Guardavalle Marina , Via Timpone della Torre, sul quale insiste un fabbricato della sup. di mq 265,00, composto da un piano seminterrato due piani superiori ancora al rustico, il piano seminterrato comprende un appartamento di mq192,00 e un garage con corte annessa, in catasto al foglio 63, p.lla 198 Prezzo euro 60:38400 Lotto 3: Appezzamento di terreno in Guardavalle Marina , Via Timpone della Torre, edificabile sup. mq 800, in catasto al foglio 63, p.lla199 Prezzo euro 17.280,00 Lotto 4: Appezzamento di terreno in Guardavalle Marina Via Timpone della Torre, edificabile sup. mq 2.579, in catasto al foglio 63, p.lla 144 Prezzo euro 49.521,00 Lotto 5: 2/9, di appezzamento di terreno in Guardavalle confina con Fosso Vallone Trinità, strada vicinale Trinità proprietà Di Ladro, Samà, Marino, zona agricola, in catasto al foglio 27, p.11e 263, 264, 265, 266, sup. Ha 0.44.00 Prezzo euro 157,44 Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile nella Cancelleria di questo Tribunale. L’offerente, depositando offerta, dichiara di conoscere 1o stato dell’immobile. Ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria la propria offerta in busta chiusa unitamente ad un assegno circolare intestato Tribunale di Catanzaro proc. n. 304/95 recante un importo pari al 10% del prezzo proposto a titolo di cauzione, entro le ore 12 del giorno 26.5.2009, sono a carico del procedimento le spese di trasferimento. L’udienza per la deliberazione sulle offerte ex art. 572 c.p.c. e per l’eventuale gara tra gli offerenti ex art. 573c.p.c. è fissata in data 27.05.2009 . TRIBUNALE DI CATANZARO AVVISO VENDITA DI BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART.569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO Che Il Giudice dell’esecuzione, dott. ssa Maria Carmela Andricciola ha pronunciato la seguente ORDINANZA Nei procedimento n.58/07 R.G.E. pendente tra **** e *** visti gli atti; DISPONE procedersi alla vendita senza incanto dei seguenti beni: Lotto 1: Locale ad uso laboratorio artigianale, in Montepaone , Via degli Aurunci s.n.c., sup. m q 410, in catasto al foglio 10 p.lla 398 sub.

3 Prezzo base: euro 451.000,00. Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile nella Cancelleria di questo Tribunale. L’offerente, depositando offerta, dichiara di conoscere lo stato dell’immobile. Ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria la propria offerta in busta chiusa unitamente ad un assegno circolare intestato Tribunale di Catanzaro proc. n. 58/07 recante un importo pari a1 10% del prezzo proposto a titolo di cauzione, entro le ore 12 del giorno 26.5.2009, sono a carico del procedimento le spese di trasferimento. L’udienza per la deliberazione sulle offerte ex art. 572 c.p.c. e per l’eventuale gara tra gli offerenti ex art. 573 c.p.c. è fissata in data 27.05.2009 . TRIBUNALE DI CATANZARO PROCEDURA ESECUTIVA N. 125/07 RG. ESPR. Il giudice dell’esecuzione, dott. Cava, a scioglimento della riserva assunta all’udienza del 05.02.09; visti gli artt. 569 e ss. C.p.c. e vista la richiesta di vendita, dispone la vendita senza incanto del compendio pignorato di seguito descritto: Lotto unico: Fabbricato residenziale con area circostante in Cropani Via Milano n.1 in catasto al fg. 31 mapp. 960 sub 1101, 1102, 1103, 1104; fg. 31 aprt. 485, 486, 1349, 1350 al prezzo base di E. 348.000,00 ; fissa per la presentazione delle offerte d’acquisto il termine del 02.06.09 ore 12,00; fissa per la deliberazione sull’offerta e per l’eventuale gara tra gli offerenti, con rialzo minimo non inferiore a E. 5.000,00, l’udienza del 03.06.09 ore 9,30 . TRIBUNALE DI CATANZARO PRIMA SEZIONE CIVILE Procedura esecutiva n. 43/08 R.G.Espr. Il Giudice dell’esecuzione, dott. Giuseppe Cava, a scioglimento della riserva assunta all’udienza del 5.02.09; visti gli artt. 569 e ss. c.p.c. e vista la richiesta di vendita, Dispone la vendita senza incanto del compendio pignorato di seguito descritto: Lotto unico Unità abitativa e magazzino in Catanzaro in catasto al fg. 83 part. 421 sub I e 7 Prezzo base di euro 141.000,00 ; fissa per la presentazione delle offerte d’acquisto il termine del 19.05.09 ore 12,00 . TRIBUNALE DI CATANZARO AVVISO VENDITA PRIMA SEZIONE CIVILE Procedura esecutiva n. 199/96 R.G. Espr. Il Giudice, dott. Giuseppe Cava, con provvedimento dell’ 11 febbraio 2009, visti gli artt. 569 e ss c.p.c. e vista la richiesta di vendita, dispone la vendita senza incanto del compendio pignorato di seguito descritto: Lotto 1 Unità immobiliare in Borgia in catasto al fg. 8 part. 773 sub 2" al prezzo base di E 45.468,00 ; Lotto 2 Unità immobiliare in Borgia in catasto al fg. 8 part. 773 sub. 3" al prezzo base di E. 25.630,00 ;

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QuiAste Lotto 3 Unità abitativa in Borgia in catasto al fg. 8 part. 773 sub. 4" al prezzo base di E. 41.006,00 ; fissa per la presentazione delle offerte d’acquisto il termine del 19.05.2009 ore 12,00 .

Tribunale di Lamezia Terme TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME AVVISO DI VENDITA Procedura n. 145/1992 Registro Esecuzioni Immobiliari Il professionista delegato AVV. FRANCESCA VESCI, con proprio studio legale sito in Piazzetta Nicastro n. 18 di Lamezia Terme, nella procedura esecutiva promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena spa; visto il provvedimento di delega alla vendita, emesso dal Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Lamezia Terme in data 5.3.2008 ai sensi dell’art. 591 bis c.p.c.; visto il provvedimento di riduzione prezzo base d’asta del 26.9.2008; ritenuto necessario fissare la vendita dei beni pignorati; visto l’art 569 c.p.c. AVVISA che nella data e nel luogo sotto indicati si terrà la vendita senza incanto del seguente immobile: LOTTO N. 1: Trattasi di un appartamento in Lamezia Terme - Sant’Eufemia Lamezia località Ginepri complesso residenziale La Baia, corpo di fabbrica n. 1 - fabbricato F in NCEU alla partita 1001943, foglio 23, particella 234, sub 1 e 2 , con accesso principale da un percorso interno che serve il fabbricato F. Si tratta d un appartamento di piccola dimensione dalla fusione di due sub (1 e 2) e comunque ancora catastamente tali. Necessiterebbe di variazione catastale per fusione dei sub 1 e 2. Si presenta in buono stato di conservazione è destinato a civile abitazione. Si presenta diviso in quattro stanze e n. 1 servizio igienico ed è dotato di un ampio giardino privato. Superficie netta mq. 42,26 superficie giardino mq. 233,50 E’ adibito a residenza estiva dei proprietari. PREZZO BASE: E.27.750,00 LOTTO N. 2: Trattasi di un appartamento in Lamezia Terme - ubicato in via F.lli Ponzio n. 4 al secondo piano (terzo fuori terra), di un condominio, in NCEU alla partita n. 7465, fg.n.21 particella n. 166 sub n.12. Triplice accesso dai corpi scala interni alla corte. Si tratta d un appartamento di grande dimensione, costruito con materiale di media qualità e si trova in buono stato di conservazione, menre l’intero condominio, nel suo complesso si puù classificare del tipo mediocre (scadente la corte interna). É composta da 10 stanze 3 ingressi 1 disimpegno 2 servizi igienici 2 ripostigli 3 ampi balconi. Superficie netta mq. 228,17 superficie balconi mq. 29,26 E’ adibito a residenza principale dei proprietari. PREZZO BASE: E. 105.750,0 0 Data dell’esame delle offerte: 1 6 GIUGNO 2009, ore 18.00 Luogo di esame delle offerte: Studio legale del professionista delegato sito in Piazzetta Nicastro n. 18, piano 2°, di Lamezia Terme (Telefono 0968.201407). AVVISA ALTRESÌ che nelle ipotesi in cui:

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- la vendita senza incanto non abbia luogo per qualsiasi altra ragione; avrà luogo la vendita con incanto del medesimo bene nella seguente data e luogo: Data dell’incanto 2 LUGLIO 2009 ore 18.00 . TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME N. 68/2001 Reg. Es. Imm. AVVISO DI VENDITA IL PROFESSIONISTA DELEGATO NOTAIO DOTTOR SEBASTIANO PANZARELLA presso ASSOCIAZIONE NOTARILE PROCEDURE ESECUTIVE DI LAMEZIA TERME Piazza della Repubblica - Lamezia Terme nella Procedura Esecutiva proposta da "GUBER S.p.A." (già "ARIOSTO s.r.l.") visto il provvedimento di delega alla vendita emesso dal Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Lamezia Terme in data 13/03/2009 ai sensi dell’art. 591 bis c.p.c.; Ritenuto necessario fissare la vendita dei beni pignorati: Visto l’art. 569 c.p.c; AVVISA che in data 9 giugno 2009 alle ore 11,00 , nel Palazzo di Giustizia di Lamezia Terme, Piazza della Repubblica, piano primo seminterrato, presso i locali dell’Associazione Notarile, si terrà la vendita senza incanto della piena proprietà dei seguenti immobili: LOTTO UNICO Porzione immobiliare sita nel Comune di Lamezia Terme, sezione S.Eufemia Lamezia , facente parte del fabbricato posto sulla Strada Nazionale (detta via Del Mare), e precisamente il magazzino a piano terra, composto da un unico locale posto al di sotto del piano stradale dal lato della traversa di via Del Mare. L’immobile é costituito da un solo locale cantinato, accatastato come magazzino (categoria C/2) ma utilizzato ad uso artigianale - produttivo come officina. La superficie adibita ad officina è di circa 400 mq., di cui 370 mq. avente altezza di 3,65 mt e i restanti 30 mq. con altezza di circa 1,90 mt, essendovi stato realizzato, su questa parte di magazzino, un soppalco adibito ad ufficio. Riferimenti catastali: Censito nel C.F. del comune di Lamezia Terme, sezione S.Eufemia: foglio di mappa 14, particella 288/subalterno 12, via del Mare, Piano S1,categoria C/2, classe 1, consistenza 400 mq. circa, rendita E 683,27. PREZZO BASE D’ASTA EURO: 321.800,00 AVVISA ALTRESÌ Che nelle ipotesi in cui: La vendita senza incanto non abbia luogo per qualsiasi altra ragione; avrà luogo la vendita con incanto dei medesimi beni nelle seguenti date e luoghi: 30 giugno 2009 alle ore 10,00 . TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI AVVISO DI VENDITA DI BENI IMMOBILI EX ART. 569 COMMA 3 C.P.C. NELLA PROCEDURA ESECUTIVA IMMOBILIARE N. 38/2003 R.E. SI RENDE NOTO Che il giudice dell’esecuzione nella procedura n. 38/2003 R.E., con ordinanza ha disposto la vendita all’incanto, in più lotti dei seguenti beni immobili nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano

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LOTTO 1 Terreni ubicati in Francavilla Angitola, Località Falco, estesi per Ha. 1.58.50, coltivati ad uliveto, actinidietro e bosco ceduo,riportati nel NCT di detto comune al foglio 18, particella 154, al foglio 24, p.lle 45,115 e 140" Prezzo base: E 46.500,00 Lotto 2: Fondo agricolo coltivato ad agrumeto ed uliveto, ubicato in Francavilla Angitola, Località Scordari , esteso per Ha. 9.27.10, con piccoli fabbricati non accatastati. L’immobile è riportato nel NCT di detto comune al foglio 25, p.lle 3,28,29,31,32,33,57 e 100" Prezzo base: E 402.000,0 0 FISSA La vendita con l’incanto per il 27/05/2009 ore 9.30 . TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME AVVISO VENDITA DI BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART.569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO Che il Giudice dell’Esecuzione nella procedura esecutiva immobiliare n. 94/1999 RE, con ordinanza emessa all’udienza del 25.02.2009 ha disposto la vendita con incanto, in unico lotto del seguente bene immobile, nello stato di fatto e di diritto in cui si trova LOTTO UNICO: Appartamento riportato nel Catasto fabbricati di Nocera Terinese al Fg.45 part.329, sub 39, situato in via Cavour, nella zona marina del suddetto comune. Tale immobile, occupa una porzione del quarto piano f.t. (mansarda), del corpo di fabbrica individuato negli elaborati progettuali come "Residence Lo Scoglio", composto da quattro livelli fuori terra ovvero: piano terra, piano primo, piano secondo, mansarda abitabile. Prezzo base d’asta euro 40.700,00 Gli interessati a presentare offerte di acquisto possono esaminare il bene in vendita, chiedendo di accedere al bene immobile, previa comunicazione scritta al debitore-custode, nei giorni e nelle ore indicati dal combinato disposto ex artt. 519 e 147 c.p.c.; FISSA La vendita con l’incanto per il 20.05.2009 re 9,30 e segg. al prezzo base d’asta così come indicato. TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME AVVISO DI VENDITA Procedura esecutiva immobiliare n. 30/2000 R. E. (nominativi omessi ex art. 174 del D. Lgs. n. 196/2003) II professionista delegato avv. Francesca Misuraca, con studio in Lamezia Terme (CZ), Via Garibaldi n. 3, nella procedura esecutiva indicata in epigrafe visto il provvedimento di delega, ex art. 591 bis c.p.c., delle operazioni di vendita, emesso dal Giudice dell’esecuzione del Tribunale di Lamezia Terme dott. Alessandro Brancaccio in data 20.3.2008 ritenuto necessario fissare la vendita dei beni pignorati visto l’art. 569 c.p.c. AVVISA che nella data e nel luogo sotto indicati si terrà la vendita senza incanto dei seguenti beni immobili: LOTTO 1 Proprietà superficiaria di anni 99 di durata e rinnovabile alla scadenza di ugual periodo, per la quota di 1/1, di un appartamento posto al terzo piano fuori terra,

in un edificio in linea di maggiore consistenza, sito in Lamezia Terme (CZ) , Via G. La Pira, composto da quattro stanze, una cucina, due bagni, un ripostiglio, due balconi (di complessivi mq. 18,30) ed un box auto di pertinenza (di circa mq. 30,00), per un totale di superficie commerciale di circa mq. 145,00. L’immobile è identificato catastalmente al fgl. 32, part. 1111, sub 5, sezione censoria Nicastro, zona censoria 1, categoria A/3, classe 3, consistenza 6,5 vani, rendita E 419,62. L’appartamento presenta delle difformità da condonare per una spesa di E 516,00 Prezzo base E 160.000,00 LOTTO 2 Piena proprietà, per la quota di 1/1, di un magazzino posto al primo piano fuori terra, in un edificio in linea di maggiore consistenza, sito in Lamezia Terme (CZ) , Via Dei Mille, composto da due ambienti ed un bagno, per un totale di superficie commerciale di circa mq. 156,00. L’immobile è identificato catastalmente al fgl. 15, part. 189, sub 5, sezione censoria Nicastro, zona censoria 1, categoria C/2, classe 2, consistenza mq. 135, rendita E 552,91. Il magazzino presenta delle difformità da condonare per una spesa di E 516,00 Prezzo base E 133.000,00 LOTTO 3 Proprietà superficiaria di anni 99 di durata e rinnovabile alla scadenza di ugual periodo, per la quota di 1/1, di un box seminterrato posto in un edificio in linea di maggiore consistenza, sito in Lamezia Terme (CZ) , Contrada Donna Mazza, composto da un unico ambiente, con una superficie commerciale di circa mq. 34,60. L’immobile è identificato catastalmente fgl. 32, part. 1443, sub 2, sezione censoria Nicastro, zona censoria 1, categoria C/6, classe 3, consistenza mq. 21, rendita E 37,96. Il box presenta delle difformità da condonare per una spesa di E 258,00 Prezzo base E 24.000,00 LOTTO 4 Proprietà superficiaria di anni 99 di durata e rinnovabile alla scadenza di ugual periodo, per la quota di 1/1, di un box seminterrato posto in un edificio in linea di maggiore consistenza, sito in Lamezia Terme (CZ) , Contrada Donna Mazza, composto da un unico ambiente, con una superficie commerciale di circa mq. 34,20. L’immobile è identificato catastalmente fgl. 32, part. 1443, sub 3, sezione censoria Nicastro, zona censoria 1, categoria C/6, classe 3, consistenza mq. 21, rendita E 37,96. Il box presenta delle difformità da condonare per una spesa di E 258,00 Prezzo base E 24.000,00 La relazione è consultabile presso lo studio del professionista delegato, dal lunedì al venerdì, dalle ore 16,00 alle ore 18,00, previo appuntamento telefonico ed altresì sul sito internet www.aste.eugenuis.it. Data esame offerte: 11 giugno 2009, ore 15,00 e segg.. Luogo esame offerte: studio del professionista delegato avv. Francesca Misuraca, sito in Lamezia Terme (CZ), Via Garibaldi n. 3, telefono 0968.24353 fax 0968.441516 e-mail avv.francescamisurac@tiscali.it AVVISA ALTRESÌ che nell’ipotesi in cui: La vendita senza incanto non abbia luogo per qualsiasi altra ragione. avrà luogo la vendita con incanto dei medesimi beni nella seguente data e luogo: Data dell’incanto 25 giugno 2009, ore 15,00 e segg.



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