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il Corriere dei due mari Catanzaro - Lamezia Terme - Soverato

Anno 2 nr. 12

Aprile 2009

Questo numero è stato chiuso in redazione martedì 28 aprile COPIA PROMOZIONALE GRATUITA

Imprenditori e politica Calabria: un malessere di una classe dirigente che si è dimostrata incapace di rinnovarsi In questo numero Adriano Marani

"Concertazione tra i due livelli e chiara identità imprenditoriale" a pagina 5

Giuseppe Ruggiero

Maggiore sostegno alla piccola e media impresa a pagina 7

Gianni Sgrò

"Più che fondi servono infrastrutture di base" a pagina 9

Integrare il fattore imprenditorialità nella politica Il mondo della piccola e media imprenditoria è in fibrillazione, la crisi, vera o presunta che sia, ha messo prepotentemente sul tappeto temi non più rinviabili che riguardano i rapporti con il sistema politico e con il mondo bancario. Un’inchiesta apparsa nei giorni scorsi sul Corriere della Sera, a firma di Dario Di Vico, ha focalizzato alcune iniziative di grande rilievo come quella di Varese dove artigiani e banche locali hanno addirittura steso una «Carta dei Valori del territorio del Nord Ovest», un’ area decisiva per lo sviluppo del Paese visto che ospita due istituzioni strategiche come la Fiera di Rho e l’ aeroporto della Malpensa. Scrive ancora Di Vico: "A Bergamo una dozzina di associazioni del mondo

produttivo, comprese la Coldiretti e la Lega Coop, hanno creato un cartello per cercare di imporre un loro candidato alla testa della locale Camera di Commercio, tradizionale roccaforte degli industriali. Da Roma lo slogan scelto dalla Confartigianato per il reclutamento 2009 suona quasi apocalittico: «O il declino o noi»." E ancora: "Le microimprese, gli artigiani, le partite Iva, i commercianti, i piccoli professionisti non vogliono più far tappezzeria. Si preparano a dar vita a una secessione sociale, vogliono staccarsi da una rappresentazione del Paese che non li convince, anzi li irrita. Come se la crisi avesse rotto i freni inibitori e le accuse all’ establishment, che prima venivano sussurrate, oggi vengono gri-

date." In Calabria, naturalmente, siamo ben lontani dal registrare un tale fermento; non mancano esempi di imprenditori illuminati che hanno tentato la strada della politica, ma sono stati inesorabilmente stritolati dal sistema. Nella nostra regione, più che in ogni altra, politica è sinonimo di malaffare e gli echi non ancora dissolti dell’ultima puntata di Report ne sono un’ulteriore tragica testimonianza. Per quanto mi riguarda ho sempre guardato con una certa diffidenza al connubio imprenditore-politica, il sospetto che il primo cerchi nella seconda uno strumento assistenzialista e/o protettivo è plausibile: la storica segue a pagina 2

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Numero 10

segue dalla prima discesa in campo berlusconiana è, a questo proposito,paradigmatica. Ma fingiamo di essere in un Paese normale e poniamoci la domanda: la politica è disponibile a lasciare spazio all’imprenditorialità? Se questo fosse il tema centrale del discorso, non avremmo molto da discutere, poiché ritengo che da questo punto di vista il margine di manovra in politica sia molto limitato. In ogni caso perché il processo si verifichi è necessario che si tracci una chiara ripartizione degli ambiti di competenza e si delineino altrettanto chiaramente gli obiettivi. E’dunque importante chiarire una volta per tutte chi è l’imprenditore e in che cosa consiste lo spirito imprenditoriale. L’imprenditore classico è colui che possiede e gestisce un’azienda e che, nel contempo, ricopre il ruolo di manager e di proprietario. La

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Edizione di Calabriacity

sua esistenza è strettamente legata a quella dell’azienda nella quale ha investito il suo capitale. Questo elemento è quello che lo differenzia dal manager, il quale, in veste di impiegato, ha il solo compito di dirigere l’azienda. Nell’ultimo secolo si è potuto constatare che sono senza ombra di dubbio le aziende private quelle che offrono i posti di lavoro migliori, gli stipendi più alti, quelle che consentono benessere e ricchezza, che generano una base fiscale e quindi contribuiscono a creare le condizioni per uno Stato sociale. Un imprenditore corretto deve aspirare a portare al successo la sua azienda consapevole che questo è il compito più sociale che possa svolgere, poiché le aziende di successo creano posti di lavoro e sono fonte di benessere generale. Il politico, dal canto suo, dovrebbe invece sapere che il compito più sociale che possa svolgere è quello di creare le condizioni affinché sempre

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più imprenditori nel suo Paese possano portare la loro azienda verso il successo. Si potrebbe obiettare che quello che sto dicendo è scontato. Ma siamo sinceri: sappiamo tutti che per le aziende, e ancor meno per la pubblica amministrazione, queste non sono cose ovvie. Eppure la formula è all’apparenza semplice, si tratta di fare in modo non che la politica lasci spazio all’imprenditorialità, ma di integrare il fattore imprenditorialità nella politica. Soltanto così si consentirebbe all’economia di prosperare, al benessere di diffondersi e allo Stato di adempiere ai suoi compiti. Ma, per dirla con Bertolt Brecht, E’ la semplicità che è difficile a farsi. Franco Arcidiaco

Numero 11

:: Hanno collaborato in questo numero ::

Carlo Talarico - Franco Arcidiaco - Alessandro Crupi - Alessio De Grano Simona Gangale - Carmela Valente

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Fratelli La Bufala

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::Servizio a cura di Mediatag Spa::

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I sapori della tradizione gastronomica campana

Al “Due Mari” il successo dei Fratelli La Bufala Ad un anno dall’apertura del locale di un importante brand della ristorazione all’interno del centro commerciale di Lamezia Terme si tirano le somme

Ad un anno dall’apertura della nuova area del Centro Commerciale "Due Mari" di Lamezia Terme non potevamo non soffermarci in uno dei locali che da subito ha avuto un grande successo di pubblico e apprezzamenti per la qualità dei servizi e la bontà dei prodotti enogastronomici offerti; ci riferiamo al ristorante dei Fratelli La Bufala. Un punto vendita che può vantarsi di aver contribuito a incrementare l’afflusso di utenti al Centro "Due Mari" e diventato in poco tempo un importante riferimento per gli amanti della gastronomia ricercata e di qualità. Il segreto di tanto successo la cucina semplice e genuina con i prodotti Dop e Doc, quali la carne e la mozzarella di Bufala campana, la tradizionale pizza napoletana ed altre ricette a base di prodotti genuini e di alta qualità garantiti da un controllo rigoroso dell’origine delle materie prime provenienti da piccole aziende artigiane campane. Una scelta unica nel suo genere per un locale che vuole riscoprire sapori, sensazioni e tradizioni legate ai pascoli bufalini, alla natura e ad un benessere ritrovato. Prima di parlare della gastronomia una breve descrizione del punto vendita. Il locale è ampio, spazioso con circa 200 posti a sedere e con interni semplici ma molto caldi e ricercati. Le luci, la disposizione degli arredi e la semplicità di questi ultimi, i colori ed i materiali impiegati nella location sono studiati, realizzati e predisposti con cura per creare spazi accoglienti, illuminati in modo diffuso ma mai fastidioso, vivi, ma non chiassosi, alla ricerca del giusto mood per predisporre i sensi all’accoglimento dei sapori e degli odori. Le ricette seguono il modello alimentare mediterraneo, utilizzando con originalità i cibi della tradizione campana insieme a prodotti di assoluta qualità, quali la carne di bufala, mozzarella, formaggi

freschi ed affettati, pietanze salutari e nutrienti preparate sia in maniere semplici e gustose che in speciali ricette di alto valore gastronomico. Tutti i prodotti usati nei menu sono certificati. C’è la vera pizza napoletana cotta nel forno tipico da esperti pizzaioli partenopei con il 100% di mozzarella di bufala, nutrienti preparazioni di carne di bufala, formaggi, affettati, pasta fresca, dolci a base di ricottine di bufala e tanto altro ancora. A rendere indimenticabili le pietanze sono gli ingredienti naturali che vengono selezionati accuratamente, la cura e la fantasia nel prepararli e nel presentarli. Inoltre al punto vendita dei Fratelli La Bufala si pone attenzione anche a tutti i materiali usati, nella ricerca continua verso una piena ecocompatibilità pre-

messa irrinunciabile per il rispetto dell’ambiente che permea tutta la visione aziendale. La carne di bufala viene cotta alla griglia ed il percorso di cottura finisce al tavolo. La pizza viene preparata, come già accennato prima, da esperti pizzaioli napoletani e cotta nel tipico forno partenopeo, rigorosamente a legna che garantisce la fragranza e il sapore inconfondibile della vera pizza napoletana, spaziando come gusti dalla tradizionale Margherita ad altre specialità e arrivando al Cornetto di Bufala ripieno di formaggi bufalini. Specialità assolutamente da assaporare inoltre sono la Mozzata di bufala, il Bisteccone di bufala, le Pappardelle al ragù di bufala, Trenette con gamberi, ricotta di bufala e profumo i limoncello, ma anche tante altre specialità gastronomiche nazionali. Grande attenzione anche alla scelta dei vini prediligendo quelli campani come "Per’e ‘Palumm" (Piedirosso), "Rosè di zia Giovanna", "Alanico" e "Falanghino" della casa, denominati rispettivamente corno rosso e corno bianco. E poi c’è il servizio che nel locale dei Fratelli La Bufala è cordiale e confidenziale ma mai invadente, tipico del carattere partenopeo, e gli addetti nella sala sapranno consigliare le scelte degli utenti per soddisfare anche i palati più esigenti. E in effetti l’utenza che oramai frequenta stabilmente il ristorante è varia, abbraccia

fasce d’età che vanno dai teen ager, alle famiglie, alle giovani coppie e ai più anziani. Durante la settimana poi c’è anche un menù a pranzo a soli 7 euro che comprende primo, secondo

Donato Lomonte - Direttore di sala

e contorno a scelta e senza pagare il coperto. L’ampiezza della sala inoltre consente anche di festeggiare particolari ricorrenze. Insomma il luogo ideale dove trascorre momenti felici degustando una gastronomia semplice ma ricercata . Dunque non ci rimane che invitare tutti a gustare i piatti tipici del locale dei Fratelli La Bufala in Loc. Comuni Condomini presso il centro commerciale "Due Mari" di Lamezia Terme (Maida). Info 0968 754349 www.fratelli labufala.com flb-lamezia@fratellilabufala.com.

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Non è mai semplice inquadrare in maniera totalmente definita e a 360 gradi il rapporto tra imprenditoria e politica. Si tratta, infatti, di una relazione piuttosto delicata che può avere diversi punti di contatto ma che, nello stesso tempo, può risultare difficile da visualizzare nei suoi contorni più chiari. L’elemento, tuttavia, più importante e che sta alla base di qualunque tipo di premessa, sia in questa tematica affrontata nell’occasione che in tutte le altre delle precedenti edizioni, resta sempre il bene collettivo. Un fattore che contraddi-

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Focus: imprenditori e politica

Adriano Marani (Assitur) e il nodo politica-imprenditoria stingue costantemente la nostra mission incentrata soprattutto sull’andare a verificare l’incidenza che ogni tipo di realtà determina nella vita del cittadino allo scopo di produrre aspetti positivi partendo anche da ciò che può non essere un qualcosa caratterizzata dal segno più. Al fine

quindi di configurare nitidamente questo rapporto abbiamo interpellato tre personaggi che agiscono in maniera diversa nel settore imprenditoriale, tra cui Adriano Marani, titolare dell’Assitur Corriere Espresso. A suo avviso, la classe politica calabrese viene incontro alle esigenze de-

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gli imprenditori? "In linea generale - afferma - diciamo di si, ma affinché ciò possa essere pienamente condivisibile bisognerebbe creare una concertazione attraverso la nascita di un tavolo politico ed imprenditoriale allargato, a prescindere dal colore dei partiti, per stabilire i problemi e le esigenze reali. E’ necessaria una programmazione che sia a medio e lungo termine, altrimenti si rischia di lavorare alla giornata. Poi bisognerà scindere la differenza tra la politica regionale e nazionale e l’attività effettiva che il politico può

Focus: imprenditori e politica Intervista esclusiva a cura di Città del Sole Edizione per il Corriere dei due mari

"Concertazione tra i due livelli e chiara identità imprenditoriale" fare di supporto all’imprenditoria". Di cosa ha bisogno l’imprenditoria calabrese per reggere il passo con le sfide del mercato moderno? "C’è bisogno di tanto e credo ci sia la necessità di trovare un’identità precisa. Con questo intendo dire che dobbiamo ricercare le nostre vocazioni naturali. Ad esempio, per posizione geografica, possiamo pensare di avere, come territorio regionale, sicuramente il turismo o l’agricoltura. Se entriamo nel dettaglio di questi due aspetti si comprende come siano due punti cardine del nostro rilancio. Importante creare quindi degli elementi di eccellenza su cui investire. Sicuramente la Calabria non può essere una regione indirizzata all’industria, nel vero senso della parola. In

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modo particolare in questi settori, quindi, bisognerebbe sfruttare tutte le energie e le intelligenze che abbiamo. Sull’agricoltura, per esempio, sarebbe opportuno puntare sul biologico. Più in generale, all’interno di questi ambiti andrebbe privilegiata l’innovazione, la tecnologia, con un collegamento diretto anche con l’università legando il tutto a quello che è il futuro delle giovani menti che andiamo a preparare nei nostri istituti di formazione. Solo così, infatti, possiamo pensare di non esportare i nostri cervelli lontano da qui magari facendo dei tirocini e stage dentro le aziende in modo da poter crescere con la cultura dell’impresa, con la presenza di figure che studiano il fenomeno e i futuri manager o impren-

ditori con un pragmatismo più attuale di quello testimoniato dagli organi d’informazione. Spesso, infatti, al Sud, siamo visti come quelli che aspettano la donazione o la manna dal cielo". Andando in maniera più stretta al rapporto tra imprenditoria e politica, secondo lei da quali motivazioni è dettata la scelta di alcuni imprenditori di entrare in politica? "Questo è un aspetto che intanto va ritagliato nell’ambito di alcuni casi che non sono poi, dalle nostre parti, così molteplici. Anch’io ho vissuto una piccola esperienza politica, ma più che altro per unire intorno ad un’idea il voler entrare nel mondo delle istituzioni. Ciò probabilmente per sentirsi meglio rappresentati. A diffe-

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renza di quello che può succedere nelle altre regioni, qui da noi il livello di rappresentanza politica non è così illustrativo delle esigenze reali del mondo dell’impresa tanto da non sentirsi rappresentati, e dover fare queste scelte. Questo, comunque, lo può fare chi ha in famiglia le persone a cui dlegare eventualmente le funzioni di continuare a gestire l’impresa, in quanto le due cose insieme non sono assolutamente condivisibili e la motivazione principale dell’entrata in politica è forse quella di sentirsi maggiormente rappresentati, come sottolineavo prima. Ma questa è un’illusione, in fin dei conti, perché ti rendi conto che quando entri nel mondo della politica puoi fare il Robin Hood ma non puoi assolutamente trasformare o cambiare le cose per come vorresti. Questo aspetto già lo vediamo noi nel campo della rappresentanza categoriale in Confindustria dove ragioniamo tutti con la stessa intenzione di voler risolvere i problemi ma poi, nonostante ciò, abbiamo difficoltà a dialogare. Certo, a noi imprenditori può fare piacere avere interlocutori del genere ma ci sono questi aspetti da tenere presente". Crede che lo sviluppo della piccola imprenditoria possa essere ostacolato dalla commistione tra grandi imprenditori e politica con i primi che tendono a muovere passi per consolidare le loro posizioni di privilegio sul mercato attraverso la collusione della politica stessa o il rivestimento di cariche politiche? "Questo è un aspetto che si è un po’ amplificato nel’immaginario collettivo ma in effetti se lei pensa che la piccola e media impresa, che presiedo a livello provinciale, rappresenta sul piano nazionale il 97% della parte che produce, non credo che le grandi imprese possano ostacolare questo sviluppo ma credo, invece, che possano camminare di pari passo insieme". Alessandro Crupi

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Lo sviluppo di un territorio passa necessariamente da loro, due settori coinvolti in prima persona nella crescita di qualsiasi area del mondo. Ci riferiamo in modo particolare ad imprenditoria e politica, su cui si specchia una regione come la nostra, percorsa da situazioni difficili ma che proprio da un’equilibrata connessione tra questi due ambiti può ritrovare la via giusta per emergere in maniera concreta. Se ci facciamo caso la vita del cittadino è costantemente attraversata dall’operato dei due contesti di riferimento la cui

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Focus: imprenditori e politica

Giuseppe Ruggiero chiede maggiore sostegno alla piccola e media impresa relazione è il tema di questo numero de "Il corriere dei due mari". Un corretto rapporto tra di essi costituirebbe una fondamentale prospettiva di sviluppo futuro ma la complessità di questo rapporto e i delicati equilibri che si vengono a creare non consentono spesso di ottenere i risultati che

ci si aspetterebbe. Fondamentale, quindi, che la politica venga incontro agli imprenditori ma che anche questi ultimi facciano la loro parte non intendendo la prima come uno strumento per fare esclusivamente i propri interessi ma come importante interlocutore per contribuire, tramite la

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propria attività, al benessere generale di un territorio con una generale e proficua volontà di svolta positiva. E’ necessario che politici ed imprenditori si confrontino in maniera limpida e trasparente anche perchè, come si accennava, dalla qualità del loro rapporto dipende lo sviluppo. Non si può fare a meno di entrambi i livelli di azione ma dalla positiva o negativa operatività degli stessi le conseguenze dirette sulla vita della popolazione possono cambiare. Facciamo riferimento anche al momento in cui l’imprenditore entra in politica,

Focus: imprenditori e politica Intervista esclusiva a cura di Città del Sole Edizione per il Corriere dei due mari

Ruggiero: "La politica non ci aiuta" alle ragioni che lo spingono ad effettuare una simile scelta e al pericolo che dietro una decisione simile non ci sia il fine di ottenere o consolidare privilegi nel proprio settore lavorativo di competenza. Il rischio può interessare soprattutto la grande imprenditoria, con il pericolo che così facendo si possa progressivamente isolare il tessuto produttivo rappresentato dai piccoli e medi operatori con la tendenza ad isolarli privandoli di consistenti fette di mercato. Quest’ultimo concetto è stato ripreso nelle nostre interviste per avere da parte degli stessi imprenditori interpellati un loro riscontro e comprendere di più le dinamiche che si inseriscono in questo rapporto. Spesso, infatti, la carriera politica di un imprenditore

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può essere vista in due diversi sensi dando alito a sospetti o pensieri maliziosi. Si candida per farsi gli affari propri o per mettere la propria esperienza e conoscenza al servizio del cittadino? Sta tutto qui il problema di fondo del rapporto tra classe imprenditoriale e politica unito alle istanze che gli stessi imprenditori formulano ai politici per poter lavorare al meglio. La domanda iniziale che poniamo a Giuseppe Ruggiero (Agenzia di Distribuzione Stampa e Servizi Editoriali) ottiene una risposta lapidaria. E’ con un secco "no" che l’imprenditore calabrese irrompe nel momento in cui gli chiediamo se la classe politica calabrese si dimostra attenta alle esigenze di coloro che, nella nostra regione, operano nel settore produt-

tivo. "Giudizio lapidario - spiega - perché la politica non ci aiuta in nessun modo". Il confronto s’inserisce successivamente sul tema di quello che riguarda la crescita del nostro tessuto imprenditoriale legata alle dinamiche di sviluppo del contesto generale. Dal suo punto di vista di cosa ha bisogno l’imprenditoria calabrese per restare al passo con le sfide poste dal mercato globale? "Prima di tutto è fondamentale che gli imprenditori siano informati su tutte le varie tecniche ed opportunità che li riguardano da vicino e che continuano a cambiare continuamente e sulle quali ciascuno dovrebbe averne consapevolezza. Anche per quanto riguarda gli aiuti comunitari e non,

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credo ogni imprenditore debba essere informato per cercare di trarne beneficio e far sviluppare al meglio la propria azienda". Ma c’è, magari, qualcosa in particolare che l’operatore del settore produttivo chiede alle istituzioni politiche? Ruggiero punta su quanto ribadito in precedenza esprimendosi con chiarezza in merito: "Sicuramente maggior informazione ed altrettanto interesse da parte dei politici non soltanto nel periodo di campagna elettorale". Da cosa è dettata la discesa in politica degli imprenditori? "Nel momento in cui loro non vengono aiutati dagli stessi politici cercano di autosupportarsi in questa maniera" Quindi lei pensa che lo sviluppo della piccola imprenditoria possa subire un ostacolo da una certa commistione tra politica e grandi imprenditori con questi ultimi che, attraverso le maglie della politica, tendono a preservare o accrescere le loro posizioni di privilegio? "Certamente. I piccoli imprenditori devono essere aiutati parecchio anche perché qui al Sud non credo ci siano questi grossi imprenditori. Quelli presenti, in ogni caso, non sono tanti e però sono loro purtroppo a fare un po’ la legge di mercato. Sulla base di questa considerazione, credo sia maggiormente opportuno sostenere le piccole imprese che poi sono quelle che portano maggior sviluppo nella nostra regione". A questo proposito lei avrebbe delle iniziative o vorrebbe proporre soluzioni mirate in tal senso? "Non credo di avere la presunzione di avere ricette particolari per questo tipo di problema ma un’attenzione più consistente da parte dei nostri politici potrebbe sicuramente aiutare la piccola e media imprenditoria".

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Sulla nostra tematica oggetto di questo numero Gianni Sgrò, giovane imprenditore di Soverato, fondatore del movimento "Soverato nel cuore", è un fiume in piena. Il rapporto tra politica e imprenditoria lo coinvolge ed appassiona particolarmente e dal confronto nascono una serie di spunti e riflessioni interessanti. "L’imprenditore non ha bisogno di una classe politica che guidi l’impresa stessa", evidenzia in apertura sul punto nodale della vicinanza della politica ai bisogni di chi opera nel settore produttivo. "La classe politica -

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Focus: imprenditori e politica

Gianni Sgrò pone l’approccio in chiave critica ma costruttiva prosegue - che pensi alle infrastrutture o a sburocratizzare le pratiche amministrative ed agevolare quindi queste attività che non attengono specificatamente alla sfera finanziaria. Essa dovrebbe avere a che fare con tutte quelle aziende ed enti parastatali di cui l’imprenditore ha ne-

cessità e che spesso e volentieri non permettono a loro stessi di procedere con dei passaggi che s’incagliano nelle loro stesse strutture interne. Esistono magari aree industriali dove ci sono tante piccole imprese ma in cui manca la concezione dell’arrivo dell’acqua, della luce e di servizi

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moderni ed essenziali come l’Adsl. La politica quindi deve assumere la regia delle infrastrutture necessarie ad ogni impresa. E’ su questi aspetti che, a mio avviso, l’imprenditoria si sente penalizzata dalla politica, soprattutto dalle nostre parti. Essendo la Calabria una terra giovane per quanto riguarda la classe imprenditoriale la classe politica si è trovata un po’ spiazzata. E mentre l’economia avanza in maniera veloce e dinamica le istituzioni non sono riuscite a portare avanti quelle infrastrutture di cui si parla da vent’anni. Le lamentele

Focus: imprenditori e politica Intervista esclusiva a cura di Città del Sole Edizione per il Corriere dei due mari

"Più che fondi servono infrastrutture di base" dell’imprenditore verso la politica non sono tanto per la mancanza di fondi anche perché un’idea brillante, innovativa e di successo ha poco bisogno della parte finanziaria. Da questo punto di vista sicuramente potrebbe essere comunque molto agevole avere uno sgravio fiscale sui contributi ai dipendenti o rispetto ai tassi delle banche". Lei pensa, considerato tutto questo, che però anche la classe imprenditoriale calabrese sia poco dinamica e non sempre attenta agli sviluppi che il mercato offre? "Senza prospettive, partendo da questi punti di svantaggio, gli imprenditori tendono a non aguzzare l’ingegno, e magari sonnecchiano e rimangono a guardare. Tra gli imprenditori

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noto una sorta di autoprotezionismo piuttosto che una protezione al rischio, anche perché rischiare in Calabria costa il doppio che al Nord. Ecco perchè, quindi, gli imprenditori non fanno il passo importante e con l’avvento della crisi, poi, le loro convinzioni rimangono ancora più vere. Oggi già le cose possono cambiare ma non c’è quella serenità che la classe politica darebbe dicendo che oggi decide e domani farà. Non c’è garanzia di continuità di provvedimenti. All’imprenditore manca proprio quella serenità di poter investire posto che la politica sia chiara, sul piano della programmazione. Tutti i piani degli imprenditori a lungo termine non possono essere mortificati dai continui cambiamenti politici. Tutta-

via l’imprenditore deve stare più attento e vigilare affinché i fondi disponibili siano ben spesi dai politici, anche perché spesso e volentieri la voce ’consulenza’ sta bruciando tantissimi soldi pubblici alimentando una politica del malaffare. Il politico per offrire un contributo importante nel settore produttivo deve essere costantemente operativo ed a stretto contatto con l’imprenditore. Ma questo è spesso impossibile per chi ci governa, non tanto per colpa loro ma a causa soprattutto delle caratteristiche del sistema in cui agiscono che li porta ad essere lontani dai cittadini e da noi, essendo più impegnati a mantenere e consolidare le loro posizioni". A tal proposito lei è d’accordo con

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l’entrata in politica degli imprenditori? "Dipende da chi è l’imprenditore, in quanto se è una persona che dimostrando efficienza ed operatività, può dare alla politica un contributo positivo ben venga, altrimenti no". Per quanto concerne poi la questione relativa ai privilegi che i grandi imprenditori potrebbero mantenere sfruttando la commistione con la politica ecco lo Sgrò pensiero: "Negli ultimi vent’anni si è assistito ad una piccola parte di imprenditori che sono riusciti o a mandare i loro uomini a fare governo o hanno sponsorizzato i vincitori di turno con questi ultimi che sicuramente hanno goduto di notevoli privilegi". Potrebbe essere questa quindi la ragione per cui gli imprenditori scendono in politica... "Naturalmente viene avvertita da parte loro tale necessità e voglia di arrivare nelle stanze che contano in modo operativo perché si capisce che i grandi flussi finanziari passano attraverso il potere politico. Ci sono imprenditori che fanno ciò ma ce ne potrebbero essere altri che hanno tanta voglia di portare avanti questa regione e che possono fare del bene alla Calabria". Cosa l’ha spinta a fondare il movimento "Soverato nel cuore"? "Si tratta di un’associazione libera dove sviluppare alcuni temi che al politico sarebbero scomodi e che magari all’interno dei partiti, o per mancanza di tempo o per non fare torti a nessuno alterando certi equilibri, non si pongono all’attenzione generale. Il nostro obiettivo è quello di essere uno stimolo, come dovrebbe essere Confindustria, pur se in una visione più regionale e nazionale. Far crescere, quindi, la cultura dei nostri cittadini, dibattendo e confrontandosi, e cercare di spronare il politico nella sua azione quotidiana". Alessandro Crupi

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Regione

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Lamezia Terme La Commissione regionale per l’emersione del lavoro nero Crotone Prova una moto senza il casco approva le attività del 2009 si schianta e muore sul colpo ’’Diffondere la cultura della legalità, le

In Breve

Il presidente Loiero in Consiglio "illustra" il debito della sanità Ammonta a 2 miliardi e 166 milioni di euro il debito aggregato delle aziende sanitarie in Calabria. Il dato lo ha fornito il governatore Agazio Loiero nel corso della seduta del 23 aprile scorso del Consiglio regionale. Il dato, contenuto in una lunghissima relazione lunga ben sedici cartelle - fotografa la situazione della sanità calabrese. I numeri più interessati, e naturalmente più attesi dai consiglieri regionali e dall’opinione pubblica, erano quelli relativi all’esatta quantificazione del deficit in questo comparto. "L’advisor K.P.M.G. ha avuto modo di affermare il presidente Agazio Loiero - ha rideterminato in 2 miliardi e 166 milioni di euro il debito aggregato delle aziende sanitarie, mentre la posizione finanziaria netta delle stesse è di un miliardo e 610

milioni". Secondo quanto certificato nella riunione del tavolo tecnico del 19 marzo scorso presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, "il disavanzo del sistema sanitario regionale per il 2008 è di oltre 322 milioni di euro, mentre la perdita effettiva dello scorso anno sarebbe di 112 milioni". Loiero, che ha ricordato l’attivazione della ’stazione unica appaltante’ anche nel settore della sanità, nella parte conclusiva della sua relazione ha evidenziato gli obiettivi del piano di rientro: "Il riordino dei sistemi informativi e dei controlli; il governo della spesa farmaceutica; la razionalizzazione delle procedure per l’acquisto di beni e servizi; il contenimento del costo del personale; il riordino della rete ospedaliera e di quella territoriale".

Muore a 25 anni provando una moto. Questa la tragica fine di un ragazzo che si è sfracellato contro un’auto in sosta a Olgiate Comasco. Il giovane, Giuseppe Crivaro, di Crotone, era andato in quel paesino per visionare una Honda 250 messa in vendita tramite internet da un privato. Dopo averla vista ha chiesto e ottenuto di fare un giro di prova. Non appena partito, fatte poche decine di metri, ha perso il controllo finsndo la sua corsa contro una vettura. L’impatto non ha dato scampo al ragazzo che è morto immediatamente. Da quanto accertato dalla Polizia, lo sfortunato centauro non indossava il casco protettivo.

Vibo Valentia 25 aprile, per la prima volta un corteo per le vie del centro Per la prima volta la festività del 25 aprile è stata festeggiata a Vibo con un corteo, a cui hanno preso parte esponenti di diversi partiti politici. Il corteo, partito da piazza Municipio, ha attraversato Corso Vittorio Emanuele, parte di Corso Umberto facendo tappa infine al monumento dei caduti per la deposizione della corona. Altre due corone sono state deposte durante il tragitto dinnanzi alle lapidi dei due partigiani di Vibo, Vinicio Cortese e Saverio Papandrea, entrambi uccisi durante la Resistenza. Oltre al sindaco e i vigili con il gonfalone della città, alla manifestazione ha partecipato monsignor don Peppino Fiorillo, parroco di San Leoluca e presidente provinciale di Libera.

Cosenza L’Università della Calabria dona un’ambulanza all’Asp L’Università della Calabria ha individuato nell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, l’ente cui consegnare una moderna ambulanza dotata di tutte le attrezzature per il soccorso avanzato al 118 dell’Asp. Alla cerimonia di consegna hanno partecipato Franco Petramala, Direttore Generale dell’Asp, Antonello Scalzo, Direttore Sanitario, Marcello Filice, Direttore Suem 118 e Sebastiano Andò, Direttore Centro Sanitario Unical, unitamente al Rettore Giovanni Latorre dell’Università della Calabria. Con la donazione dell’Unical il 118 dell’Asp di Cosenza si arricchisce di uno strumento all’avanguardia che contribuisce a rendere ancora più efficiente l’importante servizio di soccorso.

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forme e le modalità del lavoro regolare nelle scuole e nell’intera società calabrese, con ogni mezzo al fine di affermare condizioni di regolarità tendenti a creare buon lavoro e buona impresa’’. Lo ha detto, a Lamezia Terme, il presidente della Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare, Benedetto Di Iacovo, introducendo i lavori della prima riunione operativa da quando si è insediato. L’organo della Regione ha approvato all’unanimità il piano delle attivita’ 2009 con relativo piano finanziario, così come proposto dal presidente. ’’La riduzione del lavoro sommerso e non regolare - ha aggiunto Di Iacovo - deve diventare uno dei principali obiettivi delle politiche del lavoro della nostra Regione. Liberare risorse per il ’’buon lavoro’’ e la ’’buona impresa’’, significa fare un investimento di fiducia nel mercato del lavoro calabrese. Condizione fondamentale per la creazione di reti produttive innovative, e per questo capaci di creare buona e duratura occupazione’’. Nel corso dell’incontro, il presidente Di Iacovo ha ringraziato la Giunta regionale e per essa il suo presidente, Agazio Loiero e l’assessore al Lavoro Mario Maiolo, per la sensibilità dimostrata verso la Commissione.

Catanzaro Al via un’associazione di giovani commercialisti E’ stata costituita l’Unione dei Giovani Commercialisti ed Esperti Contabili della Provincia di Catanzaro. «Il Consiglio direttivo - si legge in una nota - risulta così composto: Salvatore Varano (Presidente), Giuseppe Talotta (Vice Presidente), Barbara Comità (Tesoriere), Massimo Ranieri (Consigliere) e Carmelo Giofrè (Segretario). Il Collegio dei Revisori è composto da Francesco Calcaterra (Presidente), Carmine Pierpaolo Scerra (componente) e Tommaso Squillino (Componente). Il Collegio dei Probiviri è composto invece da Claudio Battaglia (Presidente), Rita Cavallaro (Componente) e Domenico Notarianni (Componente). L’Unione neo costituita - continua la nota - si è posta il perseguimento di obiettivi elevati che mirano alla crescita di tutti i giovani iscritti. Inoltre, la condivisione di un percorso professionale congiunto dovrà portare a rinsaldare legami di collaborazione e solidarietà Questo - conclude - sarà il “modus operandi” e la filosofia che dovrà contraddistinguere la neo costituita Unione, nell’ottica di un’elevazione morale e culturale». I giovani commercialisti under 45 che vogliono iscriversi all’Ugcec possono rivolgersi al numero 0961951282 oppure mandare una e mail a: savarano@libero. it.


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Edizione Aprile 2009

Servizi a cura di Carlo Talarico per il Corriere dei due mari

Non serve una legge contro il "pizzo" Lo sostiene la Cna in una nota che critica la proposta di Francesco Sulla In questo numero «Per gli imprenditori calabresi le istituzioni e la burocrazia sono un problema alla pari della criminalità organizzata» è quanto si legge in una nota della Presidenza della Cna Provinciale di Catanzaro. «Il recente annuncio di un provvedimento normativo regionale “antipizzo” proposto dall’on. Francesco Sulla, assessore alle attività produttive della Regione Calabria - prosegue la nota secondo il quale l’imprenditore che paga il pizzo una volta appurato il coinvolgimento dell’azienda nella dazione alla criminalità organizzata, dovrebbe essere escluso dalle gare d’appalto, dai bandi di finanziamento pubblico, subire la sospensione temporanea dei permessi dell’attività e deve peraltro essere sanzionato per norma ci lascia a dir poco sconcertati solo all’annuncio. Siamo coscienti quanto Sulla che la nostra regione non può considerarsi certamamente immune da questo fenomeno ma non ci trova assolutamente d’accordo sulla strategia che si vuol dare la Regione Calabria con l’annuncio di tale provvedimento che si propone contrastare tali eventi. Una tale iniziativa nella nostra terra rischierebbe certamente di produrre effetti indesiderati, in altri termini, si penalizzerebbe per la seconda volta chi già subisce le vessazioni della criminalità organizzata. Siamo - continua la Cna - quindi dell’avviso che all’imprenditoria calabrese non può essere chiesto e preteso di pagare per norma un prezzo così alto per la sua difficile permanenza in Calabria. L’imprenditore calabrese è chiamato ad assolvere quotidianamente al suo ruolo e alla sua funzione contro tutti. Lo Stato e le istituzioni nell’ambito delle loro stesse prerogative debbono assicurare ora più che mai condizioni di legalità e sicurezza pubblica all’imprenditoria e all’intera comunità calabrese. La proposta di Sulla non contiene nessuna condizione di interesse e novità. Siamo quindi assolutamente contrari alla prospettiva della repressione annunciata a carico degli imprenditori calabresi. La repressione del fenomeno a carico di chi lo subisce è frutto di un approccio antiquato e pro-

CATANZARO

Sono tornati a scuola dopo la paura gli studenti del Convitto Galluppi pagina 13

LAMEZIA

Dopo alcune intimidazioni subite dai magistrati la società civile deve reagire pagina 17

SOVERATO

A metà maggio prende il via la Fiera del Mare sul Lungomare Europa pagina 22

fondamente contraddittorio già nell’impostazione. Finché nel nostro ordinamento giuridico nazionale esiste il reato di estorsione, così come oggi è configurato, sarebbe poco logico considerare imprenditori e commercianti vittime dell´estorsione ma anche autori dell’illecito. Subire il pagamento del pizzo in condizioni di intimidazione non si può e non si deve in alcun modo configurare come reato a carico dell’imprenditore. In ogni caso è sbagliato prendere le mosse da pregiudiziali sociologiche o ideologiche astratte del tipo: quelli che

pagano sono tutti collusi. Non è affatto così per chi esercita in Calabria il mestiere di imprenditore lasciato solo. Nella nostra regione - sottolinea la Cna - occorre su questo fronte una risposta efficace e moderna attraverso una indispensabile strategia di prevenzione e di sostegno che deve partire dai banchi di scuola, passare nelle case di tutti i calabresi e vedere impegnati lo Stato e le istituzioni a garantire certezze concrete per l’avvenire dell’imprenditoria onesta e laboriosa e della comunità calabrese nella sua interezza. Siamo

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anche noi convinti della necessità che gli imprenditori collusi con la criminalità organizzata debbano essere isolati ed espulsi dai sistemi associativi così come, anche quelli che pagano le tangenti alla politica e alla partitocrazia corrotta a danno dell’economia legale. Ci aspettiamo invece dalla Regione Calabria e da Sulla in maniera particolare - conclude la nota della Cna - iniziative ed interventi immediati per far fronte alla situazione di grande emergenza economica e sociale che vive l’intera comunitàcalabrese».


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Quindici giorni Catanzaro

Una mattinata trascorsa col panico da terremoto Un lunedì mattina di panico e paura a Catanzaro. tutto si è svolto il 20 aprile. La psicosi collettiva del terremoto si è impadronita rapidamente di tutta la città creando qualche disagio di troppo. Improvvisamente, infatti, si è sparsa una voce incontrollata nel capoluogo di un allarme della protezione civile per un imminente terremoto. Come un’onda la voce si è propagata di bocca in bocca fino a provocare una sorte di psicosi collettiva. Decine sono state le chiamate giunte ai centralini dei vigili del fuoco e della Protezione civile, ma anche alle stazioni dei carabinieri della provincia e alla Prefettura. Numerosi cittadini allarmati che chiedevano consigli su come affrontare l’imminente sisma. Un panico incontrollato che ha addirittura spinto alcuni genitori ad andare a prendere i propri figli in diverse scuole. Anche in provincia di Catanzaro si sono registrate scene di panico. A Sellia Marina numerose persone hanno abbandonato le abitazioni per il timore di restare intrappolate creando anche qualche piccolo problema di ordine pubblico, rientrato grazie all’intervento dei carabinieri e dei vigili urbani, allertati dal sindaco. Nel giro di poche ore si sono create vere e proprie leggende metropolitane. Secondo alcuni il sisma si sarebbe dovuto verificare tra le 13 e le 14, altri giuravano di aver saputo che la Protezione civile stava allestendo una tendopoli nello stadio. Ai vigili del fuoco, ci è stato riferito, è giunta anche la chiamata di un cittadino che si offriva volontario per aiutare i soccorittori impegnati a salvare le persone rimaste intrappolate nel crollo di una scuola. Naturalmente nessuna scuola è crollata così come il preannunciato si-

Anche l’istituto Scalfaro va controllato per evitare problemi in caso di calamità Dominio Menniti ex presidente del Consiglio scolastico Itis “E. Scalfaro ha inviato una lettera aperta al Prefetto Sandro Calvosa per porre all’attenzione la questione della sicurezza dell’Itis Scalfaro. «Dopo la recentissima dichiarazione del Capo dello Stato sul “disprezzo delle regole “ per i gravissimi danni provocati dal terremoto in Abruzzo desidero rivolgermi a lei, primo diretto rappresentante dello Stato nella provincia. Si tratta della messa in sicurezza dell’Itis “Ercolino Scalfaro” di Catanzaro costruito nell’arco temporale 1907-1915», si legge nella lettera di Menniti. «Motivo questa richiesta - continua - con riferimento

al progetto di ampliamento dello storico edificio redatto nel 1942. Il secondo ingresso non è stato realizzato perché persisteva allora la stazione della tramvia gestita dall’ex Stac. Questi locali inutilizzati sono proprietà del Comune mentre l’edificio dell’Istituto è proprietà della Provincia. Dopo la chiusura per motivi di sicurezza di parecchie aule, con lavori di ristrutturazione completati nel primo semestre del 2008, sono state realizzate le “regole” delle norme antisismiche ma non si è potuta realizzare la “regola” della via di fuga” nei casi di evacuazione rapida dell’edificio dell’ala nord dell’Istituto».

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sma non si è verificato. La protezione civile è stata costretta a smentire attraverso le agenzie di stampa la voce che ha scatenato l’incredibile panico nel capoluogo. «Da un punto di vista tecnico e scientifico - ha dichiarato il dirigente della protezione civile Pasquale Gidaro) - si ribadisce che non è possibile effettuare previsioni attendibili e precise del luogo e dell’ora in cui si verificheranno terremoti. La previsione, purtroppo, ad oggi si traduce in una conoscenza di tipo statistico del luogo in cui possono verificarsi i terremoti e dell’intensità massima con cui si dovrebbero manifestare. Non sono disponibili modelli sufficientemente rappresentativi dei fenomeni profondi che interessano la crosta terrestre da consentire di prevederne l’evoluzione nel tempo e gli effetti in superficie; non siamo in grado, perciò, di sapere con esattezza quando si verificherà il sisma e soprattutto non disponiamo di un preavviso sufficiente a mettere in campo misure di prevenzione attiva, attraverso l’individuazione e l’analisi di precursori». La Protezione civile della Calabria, pertanto, «consiglia di non dare credito a notizie di fantomatiche previsioni di terremoti, fatte circolare da qualcuno al solo scopo di creare panico e psicosi o per tentare di dimostrare fantasiose doti di preveggenza». Accertamenti sarebbero in corso per verificare se la particolarissima situazione si sia creata per un passaparola effettuato mediante messaggi sms, a partire da qualche isolato mitomane. Non è escluso che di quanto accaduto ieri se ne possa occupare la Procura della Repubblica di Catanzaro con l’ipotesi di procuratoallarme.


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Quindici giorni Catanzaro Un interessante convegno Dopo un ingiustificato allarme durato qualche giorno gli alunni sul mondo del bambino del convitto Galluppi hanno potuto fare il loro rientro a scuola L’edificio situato in pieno dentro non è pericolante e non ha un elevato rischio in caso di sisma Organizzato dalla Aurora Onlus

Sono riprese le lezioni al convitto “Galluppi”. Un paio di settimane fa, infatti, per via di alcune notizie pubblicate sulla stampa locale che indicavano un elevato rischio sismico, era stata emessa dal presidente della Provincia Wanda Ferro, un’ordinanza di immediata chiusura delle strutture del Convitto Galluppi, decisione condivisa dal Consiglio d’Istituto. A seguito della stessa ordinanza e per i necessari approfondimenti, l’Ufficio tecnico della Provincia è risalito alla fonte giornalistica, l’Icr del ministero dei Beni Culturali di Roma. Il 20 aprile, poi, il responsabile dello stesso Icr, nonché del sito internet sul quale era stata pubblicata la scheda relativa al Convitto Galluppi, ha inviato all’Ufficio Tecnico Provinciale una nota con la quale precisa che lo studio da cui è tratta la valutazione del rischio sismico per l’edificio in oggetto è un’indagine di tipo statistico e che gli stessi risultati non possono che avere

valore statistico in quanto la definizione delle caratteristiche dell’edificio non è supportata da indagini puntuali, saggi, né tantomeno da rilievi di dettaglio, concludendo che l’affidabilità dei risultati è ridotta ed ha il solo scopo di fornire un primo quadro della situazione. L’Ufficio Tecnico della Provincia ha subito trasmesso al presidente una relazione nella quale non si ritiene necessaria la chiusura della struttura per la dichiarata ridotta affidabilità dei dati rilevati dall’Icr e per le prime risultanze delle verifiche in corso affidate a struttura specializzata. Il Presidente dell’amministrazione provinciale Wanda Ferro ha quindi revocato l’ordinanza di sospensione delle attività del Convitto notificando il provvedimento al dirigente scolastico, al sindaco di Catanzaro, al Prefetto, al direttore regionale dell’Agenzia del Demanio proprietaria dell’immobile ed al direttore dell’Ufficio scolastico provinciale. C’è da dire che co-

stante è stata anche la presenza e l’interessamentodell’amministrazione comunale di Catanzaro con l’assessore ai Lavori pubblici e vice sindaco, Antonio Tassoni, e l’assessorecomunale alla Pubblica istruzione, Danilo Gatto, che avevano disposto la suddivisione degli alunni in diverse scuole della città. «Abbiamo agito con immediatezza tanto nella fase di sospensione delle attività quanto nella successiva fase di verifica ed approfondimento – ha dichiarato la presidente della Provincia Wanda Ferro -. Ringraziamo per la collaborazione i responsabili dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, redattori della carta del rischio e devo dare personalmente atto della grande sinergia che si è creata tra tutte le parti in causa per la soluzione del delicato problema, particolarmente con il Comune di Catanzaro e con il vicesindaco avvocato Tassoni»

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Lo scorso 22 aprile, l’associazione Aurora Onlus ha presentato un convegno di importanza nazionale che porta il nome: “Il bambino che sono stato, il bambino che ho davanti”. L’iniziativa è stata sostenuta in parte dagli assessorati alle Politiche Sociali della Provincia e del Comune di Catanzaro e dalla II Circoscrizione. Il Centro Tutela Minori, si propone di contribuire, attraverso la sensibilizzazione, l’informazione e la formazione degli addetti ai lavori, all’opera di contrasto di tutte le forme di disagio di bambini e adolescenti. Una prima fase del progetto era stata rivolta a circa 60 docenti delle scuole materne, elementari e medie, con lo scopo specifico di incrementare le capacità d’ascolto e le capacità empatiche dell’adulto nei confronti di minori in difficoltà. Parallelamente a questa attività di formazione, il Ctm aveva lavorato per sensibilizzare i minori sul tema dell’abuso. L’ultima fase del progetto era stata infine dedicata interamente ai genitori, per aiutarli ad affinare le competenze in modo da aiutare i loro bambini ad aprirsi senza vergogna.

Piace il meccanismo della compensazione Nell’anno 2006 il meccanismo introdotto nel lontano 1997 nel contesto della riforma Visco, che consente ai contribuenti di utilizzare eventuali crediti maturati nei confronti del fisco per saldare debiti fiscali e contributivi, senza dover attendere per anni i rimborsi, è stato utilizzato soprattutto in Calabria. I dati sono stati pubblicati da “Il Sole 24 Ore”. I contribuenti della Calabria, con il 44,8%, seguiti da quelli del Molise e della Campania, rispettivamente con il 29,5% e il 27,7% sono gli italiani che più hanno ricorso alla compensazione nell’anno d’imposta 2006.


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Quindici giorni Catanzaro Sanità. La Federazione dei Sindacati Indipendenti L’ex mercato sito in via Daniele sta per diventare vuole chiarezza sulle indennità agli autisti del 118 una struttura di servizio per tutta la cittadinanza Inspiegabile l’abolizione dell’indennità di disagio finora corrisposta Vi sarà ospitato anche il comando della polizia municipale Con una lettera indirizzata al direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, il segretario aziendale della Federazione dei Sindacati Indipendenti, Vincenzo Ursini, ha chiesto un incontro urgente “per tentare di pervenire alla revoca della disposizione del 9 aprile, a firma del direttore amministrativo e del dirigente dell’Ufficio Gestione Risorse Umane, con la quale agli autisti del 118, ex As 7, è stata abolita l’indennità di disagio corrisposta sino adesso in busta paga”. “Prima di avviare ogni eventuale altra azione a tutela degli interessi degli autisti soccorritori del 118, già costituiti in Comitato, - ha detto Ursini - è nostro dovere percorrere tutte le possibili strade, cosa che stiamo facendo con grande senso di responsabilità. La nostra richiesta d’incontro sull’argomento nasce proprio dalla convinzione che con la direzione generale aziendale ci possa essere ancora un margine di trattativa. Va da sé che all’incontro, unitamente al sottoscritto e al segretario regionale della FSI Pasquale Calandruccio saranno presenti anche i rappresentanti degli autisti aderenti al Coes (Salvatore Cosco, Angelo Vonella e Tonino Renda). La Federazione dei Sindacati Indipendenti, nel-

la lettera indirizzata a Pietro Morabito, ha chiesto anche di conoscere, nell’ipotesi in cui l’Asp dovesse confermare la revoca dell’indennità di disagio, quali siano realmente i compiti assegnati agli autisti delle postazioni del 118, considerato che attualmente fungono anche da soccorritori in virtù del concorso a suo tempo espletato. Ursini ha chiesto altresì di sapere se l’Asp abbia contestualmente revocato la delibera n. 368 del 9.2.1999, per la parte relativa agli autisti, che recepiva la contrattazione decentrata del 29.7.1998 con la quale veniva erogata agli autisti di ambulanza l’indennità di disagio e se, nell’ipotesi in cui dovesse ritenere illegittimo confermare tale indennità, gli Uffici preposti “abbiano provveduto ad attivare le procedure di recupero delle indennità sino adesso liquidate in questi anni”. “Il concetto della FSI - conclude Ursini - è semplice. Senza la corresponsione di una specifica indennità, considerata illegittima dall’Asp in virtù di recenti interventi giurisprudenziali, cosa devono realmente fare gli autisti? E’ loro compito prelevare i pazienti e sistemarli sulla barella dell’ambulanza? E se contraggono qualche malattia chi glielo riconoscerà?”.

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L’ex mercato di via Daniele sta per diventare una struttura di servizio per tutta la comunità ospitando diversi servizi per i cittadini: il comando della polizia municipale, il coordinamento della protezione civile e del Centro operativo comunale, la sede circoscrizionale con i relativi uffici. Tanti saranno i vantaggi per la collettività: risparmi sui fitti passivi, la razionalizzazione di servizi essenziali, la rivitalizzazione del tessuto sociale e commerciale dell’area posta tra San Leonardo, via Mario Greco e lo stadio Nicola Ceravolo. Il cronoprogramma stabilito prevede, nel giro di qualche settimana, il trasferimento nella nuova struttura degli uffici del comando della polizia municipale e della protezione civile (nell’ala che affaccia su via Daniele) e, successivamente, degli uffici della seconda circoscrizione con i relativi "sportelli" aperti al pubblico (nell’ala che affaccia su via Broussard). L’intera struttura sarà pienamente operativa entro la fine dell’anno, grazie anche al completamento dei lavori già disposto dalla Giunta. La "Catanzaro Servizi" curerà

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la sistemazione e la manutenzione dell’area antistante all’ex mercato, rendendo la struttura molto gradevole anche sotto l’aspetto estetico. Si tratterà di un polo importante per tutto il quartiere e, ovviamente, per l’intera città che non poteva fare a meno di una struttura di questo tipo che aggregherà in un’unica struttura diversi uffici col precipui scopo di avvicinare il quartiere nord alla burocrazia comunale che, dal canto suo, sta lavorando su diversi fronti per essere sempre più vicina alla cittadinanza che si disloca dai quartieri nord situati in zona di montagna con quelli a sud che stanno sul mare. Il passo dell’apertura dell’ex mercato di via Daniele, va in questo senso e sarà una pietra miliare per dare risposte concrete ai cittadini costretti, a volte, a girovagare per i tanti uffici sparsi nel territorio comunale, perdendo così tempo e correndo magari il rischio di non fare in tempo per disbrigare le varie pratiche amministrative tra un ufficio e l’altro. L’azione fortemente voluta dal sindaco Rosario Olivo e dall’assessore ai Lavori pubblici Antonio Tassoni, si sta per trasformare in realtà.

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Quindici giorni Catanzaro L’Università ha chiesto di costituirsi parte civile nel processo relativo alle presunte manomissioni dei plichi contenenti i test per l’ammissione alle facoltà a numero chiuso L’Università di Catanzaro ha chiesto di costituirsi parte civile nella prima udienza del giudizio immediato a carico di Antonio Cuteri, assistente tecnico dell’Ateneo addetto alle aule di Medicina, imputato nell’inchiesta sulla presunta manomissione dei plichi contenenti i test per l’ammissione a facoltà a numero chiuso. Un’inchiesta nel cui prosieguo sono rimasti coinvolti anche al rettore Francesco Saverio Costanzo, e ad alcuni docenti dell’Università. Il collegio presieduto dal giudice Antonio Saraco (a latere Emanuela Folino ed Emma Sonni) si è riservato di decidere se ammettere la costituzione in giudizio dell’Ateneo, rinviando il processo al 16 settembre prossimo. In questo filone dell’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dai pm Salvatore Curcio e Paolo Petrolo, Cuteri risponde di furto aggravato, assieme a Valter Mancuso, impiegato come addetto alla manutenzione delle aule, per il quale pure era stato chiesto il giudizio immediato ma che, attraverso il suo avvocato ha chiesto il rito abbreviato che si celebrerà il 28 aprile davanti al gup Antonio Rizzuti. Gli imputati, entrambi di Catanzaro, finirono in manette nel settembre scorso in esecuzione di un’ordinan-

za cautelare firmata dal gip Abigail Mellace, che portò in carcere Mancuso ed ai domiciliari Cuteri, mentre altri indagati vennero iscritti nell’apposito registro delle notizie di

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reato - tra cui una guardia che avrebbe favorito l’accesso dei ladri al luogo dove erano custoditi i plichi. Secondo le ipotesi d’accusa sarebbero stati loro due a rubare i plichi

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contenenti i test per l’ammissione nell’anno accademico 2007/2008 ai corsi a numero chiuso di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria dell’Ateneo calabrese, che sarebbero stati comunicati prima delle prove a candidati da agevolare, svoltesi il 4, 5 e 6 settembre 2007. Furono proprio il rettore dell’Università, Francesco Saverio Costanzo, oggi indagato, ed il preside di Medicina, Giovanbattista De Sarro, ad accorgersi della manomissione dei plichi, e denunciarono l’accaduto alla Procura, cosa che portò all’annullamento delle prove scritte eseguite ed alla loro ripetizione. I carabinieri, intanto, acquisirono il materiale utile a smascherare i responsabili. Gli investigatori seguirono a ritroso il percorso delle buste sigillate contenenti i test, che, partite dall’istituto Cineca di Bologna, arrivarono a Catanzaro. Verificata la correttezza delle procedure in Emilia Romagna, si puntò quindi l’attenzione su quanto accaduto in Calabria; i plichi, consegnati dall’Ateneo Magna Graecia e sottoposti a sequestro, furono inviati al Ris di Messina. Attraverso un’impronta digitale i carabinieri sono riusciti a individuare Mancuso che, a sua volta, ha coinvolto Cuteri.

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Quindici giorni Catanzaro La Provincia ha aderito Il sindaco Rosario Olivo invita la centenaria Rita Levi Montalcini al progetto 108 cantieri nel capoluogo che le conferì nel 1993 la cittadinanza onoraria Per la ricostruzione in Abruzzo Il premio Nobel mantiene da tempo il suo legame con alcune istituzioni scientifiche catanzaresi La Provincia di Catanzaro ha partecipato giovedì 23 aprile all’Aquila alla riunione delle Province italiane col Commissario Straordinario della Protezione Civile, Guido Bertolaso, per definire gli interventi per fare fronte all’emergenza sisma in Abruzzo. All’incontro, in rappresentanza dell’Ente di Palazzo di Vetro sono stati presenti il Presidente Wanda Ferro coi responsabili dell’Area edilizia. È stato programmato il primo appuntamento in riferimento all’idea “progetto 108 cantieri” che era stata avanzata nell’immediatezza del grave sisma dal Presidente del Consiglio Berlusconi, idea mirata alla parcellizzazione degli interventi con un controllo capillare sui modi e sui tempi della ricostruzione. La Provincia di Catanzaro ha aderito immediatamente all’iniziativa di solidarietà nei confronti delle zone abruzzesi, in linea con quanto era stato deciso nella stessa mattina del sisma con la proposta del Presidente Ferro, sentito l’esecutivo ed ottenuta l’approvazione dei gruppi consiliari di maggioranza e di minoranza, di destinare una somma di 200mila euro all’emergenza e alla ricostruzione. Il consiglio e la giunta provinciali hanno poi stabilito di destinare all’emergenza Abruzzo una quota delle indennità di carica.

Una lettera con gli auguri «più sinceri e affettuosi per il suo bellissimo e straordinario compleanno » e l’invito a tornare al più presto nella “sua” Catanzaro. E’ il messaggio che il sindaco Rosario Olivo ha fatto pervenire alla senatrice a vita professoressa Rita Levi Montalcini in occasione del centesimo compleanno della grande ricercatrice, premio Nobel per la medicina, cittadina onoraria di Catanzaro dall’ottobre del 1993. La cittadinanza onoraria fu conferita dal Consiglio comunale su proposta dell’allora sindaco Antonio Bevacqua. La Levi Montalcini ha sempre mantenuto un rapporto stretto con la Città di Catanzaro, dove ha costituito un centro della Fondazione “Montalcini”, anche grazie all’opera di Aldo Pegorari, già sindaco di Catanzaro. Olivo - che nella lettera ha anche fatto cenno alla “vertenza” sulle Scuole di Specializzazione - ha annunciato che chiederà al Rettore dell’Università “Magna Grecia”, prof. Costanzo, di dedicare un’aula del campus alla Levi Montalcini, così come ha fatto nei giorni scorsi

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tuosi per il suo bellissimo e straordinario compleanno. E’ ancora vivo il ricordo di quella giornata dell’ottobre del 1993 quando le venne conferita la cittadinanza onoraria. Sono passati tanti anni, ma l’affetto, la stima e l’ammirazione dei Catanzaresi nei suoi confronti non si sono mai allentati. A Catanzaro - Città che ha dato i natali anche ad un altro Nobel come Renato Dulbecco - è attiva una giovane Università che, soprattutto nel campo della medicina, ha compiuto grandi passi in avanti. Stiamo lottando per impedire che la cancellazione di molte Scuole di Specializzazione blocchi il processo di crescita di questo Ateneo che rappresenta la speranza e il futuro del nostro territorio. L’esempio costituito dalla sua straordinaria vita, dalla sua tenacia anche contro le più forti Rita Levi Montalcini avversità, ci darà ulteriore forza e motivazione. Le chiedo di acl’Istituto Superiore di Sanità. «La Città cettare il nostro invito a tornare in di Catanzaro - scrive Olivo - che ha quella che - conclude -, dal 1993, è l’onore di annoverarla tra i suoi illustri anche la “sua” Città per partecipare “cittadini onorari” - le rivolge, mio ad un incontro con i giovani dell’Unitramite, gli auguri più sinceri e affet- versità“MagnaGrecia»

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Quindici giorni Lamezia

Reagire alle intimidazioni subite dai magistrati processo nei confronti di una nota famiglia mafiosa della Piana, infatti, un pentito ha rivelato che la cosca sta tramando di uccidere Gerardo Dominjanni, della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, e il presidente della sezione penale del Tribunale di Lamezia, Giuseppe Spadaro, entrambi già raggiunti nei mesi scorsi da atti intimidatori. Entrambi i procuratori vivono, da qualche tempo, senza scorta e a rischio totale della propria incolumità’’. L’associazione ’’Casa della legalità’’, impegnata da qualche anno come osservatorio antimafia in città, ha sottolineato come ’’i magistrati non vanno lasciati soli nel loro lavoro’’. Vedremo cose succederà in questi mesi, anche se i tempi della giustizia sono sempre lenti ed estenuanti, anche quando c’è di mezzo la vita dei suoi rappresentanti migliori.

’’Lo Stato deve lanciare un segnale forte di presenza e lotta alla mafia, rivolto, prima di tutto, contro le famiglie mafiose, ma anche un chiaro messaggio di vicinanza e protezione verso tutte le persone, che costantemente combattono questo grave problema della nostra terra’’. L’accorato appello viene lanciato dai rappresentanti dell’associazione ’’Casa della legalità’’ di Lamezia Terme, che evidenziano, inoltre, la pressante necessità di aumentare l’organico della Procura lametina, attualmente con pochi magistrati, alcuni dei quali pronti a partire, nei prossimi mesi, verso altre sedi. ’’Stiamo seguendo l’evoluzione di una vicenda preoccupante che, ancora una volta, vede esposta in prima persona la vita di due magistrati - affermano i rappresentanti dell’associazione nel loro comunicato - nel

Solidarietà nei confronti di Tommaso Mastroianni destinatario di una missiva anonima con tre proiettili Gianni Speranza, Franco Talarico e Vincenzo Cutrì hanno avuto modo di esprimere solidarietà al consigliere Tommaso Mastroianni, del Pdl, destinatario di una lettera con tre proiettili. A loro volta il sindaco, il segretario regionale dell’Udc e il consigliere comunale hanno ricevuto intimidazioni in passato. «Esprimo la mia preoccupazione per quanto avvenuto al consigliere Mastroianni, ma anche la vicinanza mia e di tutta l’amministrazione comunale», dichiara il sindaco. Franco Talarico: «A nome personale e del partito che rappresen-

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to esprimo solidarietà al consigliere oggetto di un vile ed intollerante atto intimidatorio. Un gesto, purtroppo l’ennesimo, grave ed inquietante con cui si cerca di intimidire e condizionare l’azione politica, denigrando l’intera città. «Sdegno e vicinanza» arrivano anche da Vincenzo Cutrì. «Esorto il collega e amico a continuare il suo impegno nella vita politica e professionale come ha sempre fatto con onestà e senso del dovere». Non resta che augurarsi come simili episodi, degni di paesi terzomondisti, non si verifichino mai più dalle nostre parti.

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Quindici giorni Lamezia Pronta a partire una missione commerciale con destinazione Giappone Un convegno sui poteri Dal 18 al 22 maggio la Calabria affronta la scommessa su mercati nuovi forti nell’economia Presentata a Lamezia l’iniziativa del dipartimento Attività produttive della Regione Organizzato da Cantiere Laboratorio Il dipartimento delle Attività produttive della Calabria unitamente allo Sportello regionale per l’internazionalizzazione, dopo una prima positiva esperienza si preparano alla missione commerciale in Giappone. Una nuova scommessa che si svolgerà dal 18 al 22 maggio prossimo e che coinvolgerà tutte quelle imprese regolarmente iscritte al registro camerale che intendono aprirsi al mondo imprenditoriale orientale. I settori coinvolti riguardano principalmente l’agroindustriale; quello dell’artigianato di eccellenza che comprende oreficeria, gioielleria, ceramiche, tessuti e legno; la meccanica la chimica farmaceutica, la realizzazione di articoli in gomma e materie plastiche, le biotecnologie, la logistica e l’energia. A presentare l’iniziativa, che comprende tra l’altro anche un incontro ad hoc con la Camera di commercio di Tokyo, visite in centri di ricerca e degustazione dei cucina tipica calabrese, sono stati, tra gli altri, il dirigente generale del Dipartimento Turismo e Beni culturali della regione Calabria, Tommaso Loiero; il direttore generale dell’assessorato regionale alle Attività produttive, Antonio Martini e l’ordinario di storia e istituzioni dell’Asia

della facoltà di Scienze politica dell’Università di Sassari, Paolo Puddinu. Lavori interessanti moderati da Angela Casaletto, durante i quali si è parlato molto dei programmi “InvestinCalabria” e “Calabria Internazionale”. I due strumenti previsti dal Por Fesr 2007-2013 che prevedono l’uno l’incentivazione degli insediamenti di imprese esterne al territorio regionale attraverso servizi di informazione e assistenza tecnica e amministrativa a soggetti pubblici e privati interessati ad avviare rapporti di cooperazione e investimenti in Calabria, e l’altro finalizzato a promuovere l’immagine e la promozione dei sistemi locali sui mercati internazionali anche attraverso lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione. Pratica questa dell’internazionalizzazione, che rientra a pieno titolo in quelli che i primi attori definiscono “Progetti Paese”. Quelle realtà straniere cioè, che presentano per caratteristiche e vocazione, le maggiori opportunità per il sistema produttivo regionale. Da qui, lo sguardo rivolto al Giappone, ma anche al Canada e agli Stati Uniti dove una seconda missione dovrebbe partire nel prossimo mese di novem-

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bre, e senza escludere neppure Albania e India dove sono in corso due gare, così come in Austria e Tunisia. Due altre realtà queste ultime, inserite in quell’accordo quadro di programma del Ministero dello Sviluppo economico che consentirà, tra l’altro, di attuare azioni in collaborazione con l’Istituto del commercio estero. Ritornando al progetto Giappone, l’idea è quella di rafforzare la presenza regionale sul mercato orientale attraverso interventi di supporto tecnico e di accompagnamento istituzionale. La prospettiva, quella invece di incrementare i consumi di qualità e le nuove tendenze; attirare l’attenzione sul prodotto “made in Italy”, aprirsi con i nuovi mercati target quali Africa e Medio Oriente. Una sfida commerciale, ma anche culturale poiché si prevede il coinvolgimento del sistema universitario e delle ricerca, di operatori economici ed istituzionali nonché il sistema della grande distribuzione e degli investitori, che costerà alla regione Calabria ben 100.000 euro. Somma questa, valida come contributo in conto capitale da ripartire a favore di 20 imprese calabresi partecipanti (5.000 euro a testa pari al 50% delle sommeammissibilisostenute).

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Sabato 18 aprile, nella sala della Confapi di Lamezia, si è tenuto un incontro organizzato da “Cantiere Laboratorio”, progetto culturale che mira alla formazione e all’analisi politica. Il tema “I poteri forti tra complottismo e realtà” è stato introdotto da Vittorio Gigliotti, responsabile di Cantiere Laboratorio, e svolto poi dal dottor Elia Sgromo, responsabile regionale di Alleanza Cattolica, associazione civico-culturale che studia e diffonde la dottrina sociale naturale e cristiana. Il relatore ha iniziato spiegando cosa si intende per poteri forti, cioè realtà finanziarie che sono venute formandosi nel passaggio da un mondo in cui morale, politica ed economia mantenevano una chiara identità e rilevanza pubblica ad uno stato di cose alternativo in cui l’economia prima e il potere finanziario poi hanno travalicato gli ambiti propri. «Dal potere per il denaro si è passati al potere attraverso il denaro», questa l’espressione adoperata da Sgromo per descrivere il processo di svuotamento della politica e dell’economia a vantaggio di questi poteri forti che tentano di orientare la vita degli uomini.

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Si susseguono le riunioni per l’annoso problema relativo alla discarica Al sindaco Speranza l’arduo compito di tutelare la comunità lametina

La difficile e ormai annosa problematica della discarica comunale lametina che ha acceso gli animi negli ultimi tempi a poco meno di dieci mesi della preventivata saturazione della seconda vasca, è stata discussa alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente, al presidente della provincia di Catanzaro e al sindaco di Lamezia Terme, durante una seduta ad hoc voluta dal commissario per l’emergenza ambientale Goffredo Sottile. L’ennesima riunione per cercare di risolvere un problema che potrebbe degenerare portando non solo la città di Lamezia ma la Calabria tutta, al collasso così come è accaduto per la regione Campania, e che è stata anticipata nella scorsa settimana durante una conferenza stampa indetta dal sindaco Gianni Speranza. Riunione questa, che ha chiarito la posizione di una Amministrazione co-

L’onorevole Doris Lo Moro esprime la sua ferma contrarietà alla terza vasca della discarica. Ormai la questione è un caso politico

munale che pur avendo in tutti i modi cercato soluzioni alternative all’ampliamento e alla costruzione di una terza vasca il località Stretto, non ha ancora ricevuto concrete risposte ma solo “repliche generalizzate alimentate da commedie degli inganni”. Nello specifico, il sindaco Speranza sostenuto dall’intera Giunta, parlando di emergenza ancor prima dello “scadere” dei tempi previsti per il suo esaurimento, pericolo questo “mitigato” in qualche modo dall’autorizzazione a conferire i rifiuti in altezza, ha sottolineato le priorità sue e dell’Amministrazione che consistono, nello specifico, in soluzioni compatibili nei modi e con i tempi di esaurimento dell’attuale discarica e appianamenti condivisi da tutte la parti interessati e quindi, anche della famiglia Statti. Fermo restando che per evitare il peggio già dalle prossime settimane si dovrà rivedere il problema dei quantitativi conferiti, e in questo caso la critica del primo cittadino è andata al concentramento su Lamezia delle circa 70 tonnellate giornaliere di combustibile da rifiuti che la Daneco anziché conferire al termovalorizzatore di Gioia Tauro scarica nell’impianto lametino, così come avviene per i rifiuti della provincia di Vibo Valentia e di alcuni comuni del Cosentino, aperte restano eventuali nuove ipotesi risolutive per le quali ci si è già mossi nell’autunno del 2008. Nel

mese di ottobre, infatti, la Lamezia Multiservizi, attraverso il suo presidente Miletta e su volere del sindaco Gianni Speranza, ha ascritto a tutti i Comuni del circondario per indicare altre possibilità basate, comunque, all’autogoverno del ciclo dei rifiuti tenendo fuori i rifiuti di tutte le altre province calabresi. Richiesta quest’ultima, che non ha trovato risposta se non quella verbale del Comune di Gizzeria e quella del Comune di Maida che piuttosto di discarica, ha avanzato l’idea di realizzazione di termovalorizzatore. Potrebbe essere questa una soluzione? Forse, ma i tempi saranno comunque lunghi. Certo è, che la decisione dovrà essere presa, e al più presto, dal commissario per l’Emergenza rifiuti che dovrà valutare, fermo restando l’esclusione da Lamezia da altri territori, causa primaria dell’emergenza attuale questa, la possibilità di realizzare una terza piccola discarica sempre in località Stretto, nell’attuale sito di un ettaro circa, che ospita oggi il canile municipale accollandosi il Comune, il trasferimento di quest’ultimo in altra area. Una terza vasca in quell’area già individuata più di 30 anni fa dalla varie Giunte che per risolvere un problema grave che ha portato negli anni ’80 anche all’uccisione di due netturbini, alla decisione di realizzare, dopo i dovuti accertamenti e valutazioni biologiche ad opera di alcuni geologi, di

una discarica controllata. Una soluzione ottimale a quel tempo, che sta ora degenerando proprio per via di autorizzazioni esterne al conferimento. Di questo, in conferenza, ne ha parlato anche l’assessore comunale al ramo, Francesco Muraca che non si spiega come mai, per Lamezia, città virtuosa e che è sempre corsa in aiuto ad altre realtà accogliendo l’emergenza Crotone e i rifiuti di Vibo, il tutto volendo rispettare le regole, si trova oggi a non avere risposte concrete da parte degli organi competenti. «Il Comune e il mio assessorato in modo particolare - ha aggiunto Muraca - ha lavorato tanto per contenere il problema anche attraverso la raccolta differenziata (che al momento si attesta ad un buon 30% ndr) e ha cercato di allinearsi alle altre amministrazioni virtuose d’Italia, ma come la nostra, tutte le altre dovrebbero fare del proprio, non costruendo tante piccole discariche ma affrontando bene il problema non appesantendo alcuni territori piuttosto che altri, come se la questione non li riguardasse». Lamezia dunque, in attesa di risposte che dovranno venire al più presto. Certo è, che allo stato attuale, una presa di posizione dovrà venire anche dal sindaco Speranza che oggi, a tutela dell’intera comunità, dovrà puntare i piedi affinchè i rifiuti esterni a Lamezia e al suo hinterland, trovino spazioaltrove.

«E’ poco credibile e politicamente scorretto che per proseguire sulla strada sbagliata della realizzazione di una terza discarica a Lamezia, nelle vicinanze delle altre due, su un terreno investito a vigneto doc, si drammatizzi paventando il pericolo per la Calabria di un’emergenza rifiuti simile a quella che ha messo in ginocchio la Campania, quasi che la realizzazione della terza vasca in quel sito sia l’unica possibilità per la Calabria oltre che per Lamezia» si legge in una nota dell’onorevole Doris Lo Moro. «Si af-

ferma - continua - con apparente generosità che l’emergenza rifiuti non è scoppiata nella nostra Regione, da tempo commissariata per l’ambiente, anche perché a Lamezia sono state realizzate senza particolari problemi ben due discariche, entrambe gestite con professionalità dalla Multiservizi. Trovo strano che la bandiera della buona amministrazione degli anni in cui sono stata sindaco di Lamezia sia agitata oggi da altri per operazioni che non sembrano altrettanto oculate, non rispet-

tando il principio dell’equilibrio territoriale. A chi pensa che Lamezia, che ha dimostrato di essere una città moderna e civile, deve continuare a pagare prezzi, mi sento di controbattere che tutto questo è ingiusto e sbagliato. Né serve sostenere che il dado è tratto e tutto dipende dal Commissario. Non vorrei - conclude che si pensasse ad una ipotesi di polarità urbana Catanzaro-Lamezia in cui a Lamezia sia riservato il ruolo di zona dei servizi scomodi e di supporto».

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Al Sabato del Villaggio anche Bice Biagi Il coro polifonico diocesano figlia del maestro del giornalismo italiano si è esibito a Strongoli «Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino». Questo aforisma è di Enzo Biagi, il giornalista deceduto all’età di 87 anni il 6 settembre del 2007 per problemi cardiaci. Di lui si è parlato lo scorso sabato 18 aprile con la figlia Bice nei locali dell’auditorium dell’ex magistrale "Tommaso Campanella" per il terzo appuntamento annuale del Sabato del Villaggio. Dopo Vittorio Sgarbi critico d’arte e il politico Willer Bordon è la volta della figlia di un giornalista noto nel panorama italiano e internazionale, che ha seguito le orme del padre. É stata direttore di "Insieme", "Intimità" e "Novella 2000" poi vicedirettore di "Oggi". Nato il 9 agosto 1920 a Lizzano in Belvedere, un paesino dell’Appennino tosco-emiliano in provincia di Bologna, Enzo Biagi fin da bambino si dimostrò portato per le materie umanistiche e

con un gran talento per la scrittura. Dall’età di 18 anni pur proseguendo gli studi si dedicò alla carriera di giornalista come cronista al "Resto del Carlino" e a soli 21 anni divenne giornalista professionista. Durante la Seconda guerra mondiale si unì ai partigiani attivi sul fronte dell’Appennino ed il 21 aprile del 1945 annunciò a Bologna ai microfoni del Pwb, l’ente americano addetto alla propaganda di guerra nei tenitori occupati, la fine della guerra. Il periodo del Dopoguerra fu per lui ricco di soddisfazioni. Fondò a Bologna il settimanale "Cronache"

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e il quotidiano "Cronache sera". Fu riassunto al "Resto del Carlino" nel ruolo di inviato e critico cinematografico. Dal 1952 al 1960 a Milano fu direttore del settimanale "Epoca". Dal 1961 entrò in Rai e questo rapporto con il mezzo televisivo proseguì lungo l’arco di tutta la sua vita. Divenne famoso e la sua firma comparve presto su giornali come "La Stampa" (di cui è stato inviato per una Bice Biagi decina d’anni), la "Repubblica", il "Corriere della Sera" e il settimanale "Panorama". Raffaele Gaetano, direttore artistico della rassegna "Il Sabato del villaggio" ha anticipato: «Avremmo potuto rievocare il suo passato di partigiano di cui andava tanto fiero, oppure per venire a tempi più recenti, rammentare l’editto bulgaro che segnò la fine della sua seguitissima "striscia" quotidiana, la trasmissione "Il fatto" che andava in onda subito dopo il popolare Tg1 della Rai, nella quale il professionista aveva modo di sviscerare i misfatti propri dell’italianità».

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Il 25 aprile, il coro polifonico "Diocesi di Lamezia Terme" ha partecipato al raduno regionale dei cori polifonici in programma nel monumentale duomo di Strongoli, nel crotonese. La presenza della corale lametina, fortemente voluta da Vincenzo Barbieri, responsabile regionale dell’associazione italiana "Santa Cecilia", si è perfettament einserita negli appuntamenti programmati per festeggiare il ventennale della nascita del coro che riscontra sempre più apprezzamenti non soltanto nel territorio di origine. La rassegna canora di Strongoli, ha visto come protagonisti una ventina di cori polifonici che hanno dapprima animato la concelebrazione eucaristica presieduta da Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone-Santa Severina. Il coro polifonico della diocesi lametina, diretto dal maestro Pino Latelli, ha eseguito il Regina Coeli di Pierluigi da Palestrina e la Salve Regina del compositore lametino, Santo Sesto. La voce solista è stata quella del celebre soprano Enza Mirabelli, diplomata in canto lirico al conservatorio "F. Torrefranca" di Vibo Valentia.

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Blitz di buon mattino nelle case L’associazione "Lamezia Futura" evidenzia abitate da famiglie di etnia rom la situazione insostenibile di via Malaterra Una settimana fa, alle prime luci dell’alba le famiglie di etnia Rom residenti a Scordovillo e nelle palazzine “a ciampa di cavallo” di località Barbuto, hanno ricevuto la visita di un’ottantina di uomini in divisa per un’operazione congiunta tra Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri, predisposta dal questore Arturo De Felice e concretizzatasi dopo che alcune famiglie si erano resi protagonisti di una sassaiola tra “rivali”. Tutte le operazioni sono state coordinate dal dirigente del Commissariato della polizia Giuseppe Cannizzaro, dal capitano della Guardia di finanza e dal capitano dei carabinieri Stefano Bove. Diverbi tra i residenti al campo, oltre un migliaio, e quelli di località Barbuto di cui cinque nuclei regolarmente assegnatari di alloggi e circa venti che occupano le strutture esistenti in modo abusivo, che hanno contribuito assieme anche all’aumentare di furti di auto e altri generi che si stanno verificando negli ultimi mesi in città, al un controllo più intenso e meticoloso del territorio. Le verifiche

e le conseguenti ispezioni svolte all’alba in contemporanea presso i due siti, sono state effettuate con l’impiego di due elicotteri e unità cinofile di Polizia e Guardia di Finanza, Baschi verdi e reparti ausiliari dei Carabinieri. Dunque controlli a tappeto e ben 40 perquisizioni, dieci a Barbuto e una trentina al campo, per la ricerca di armi, stupefacenti e arnesi da scasso che in parte sono stati anche ritrovati. All’interno di alcune abitazioni infatti, sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro numerosi attrezzi risultati essere il ricavato di attività furtive. Tra questi, anche un motosega, una piccola trattrice e un compressore. Lunga e meticolosa è stata l’attività di controllo, protrattasi per tutta la mattinata con un squadra dell’Enel, preventivamente allertata, che ha provveduto su disposizione delle forze dell’ordine e con assenso della Procura della Repubblica nella persona del Pm Elio Romano, al distacco degli allacci abusivi. Fenomeno quest’ultimo, praticato da alcune famiglie residentinella“baraccopoli”diScordovillo.

Proseguono le segnalazioni sul degrado urbano ad opera dell’associazione "Lamezia Futura". Dopo aver posto all’attenzione degli organi di stampa le condizioni del quartiere Savutano, ora sotto i riflettori vi è la situazione di degrado urbano e traffico, perennemente congestionato, in via Malaterra. "Lamezia Futura", dunque, continua a girare in lungo e in largo per la città, concentrando l’attenzione su situazioni difficili e raccogliendo il malcontento della gente stufa di assistere passivamente allo sfacelo. Via Malaterra è un’arteria caratterizzata da un’elevata densità di traffico: infatti in molti la utilizzano come bretella, per evitare l’intasamento del centro. «Una via così centrale può essere lasciata nel degrado più assoluto?». La risposta è «sì». "Lamezia Futura" fa un lungo elenco preciso delle carenze e delle problematiche che interessano tutta la zona. «Questa via non conosce marciapiedi, mettendo così a repentaglio la vita dei pedoni. Non conosce un asfalto

regolare: vedi le enormi buche che causano, da sempre, seri danni alle autovetture in transito». La lista dei disservizi strutturali continua, e viene lamentata anche la mancanza di spazi adibiti ai cassonetti dell’immondizia, "vantando" però discariche maleodoranti a cielo aperto, frutto dell’inciviltà e dell’ignoranza di alcuni cittadini. Incuria e sporcizia che sono simbolo di rassegnazione e menefreghismo. Allora altri quesiti si impongono: «Dov’è finita la nostra dignità? Perché si arriva ad elemosinare, da sempre, servizi essenziali? Perché non conosciamo il significato della parola civiltà? Perché non chiediamo e non lavoriamo per una città più bella?». Questo l’appello lanciato all’amministrazione comunale ma anche direttamente all’intera cittadinanza, e queste le risposte che l’associazione socioculturale "Lamezia Futura" attende, sperando in un intervento rapido per migliorare una situazione insostenibile e inaccettabile.

Il Lions Club dona un cardiotocografo Un falso ispettore della previdenza sociale al reparto di ostetricia dell’ospedale rapina in casa una signora ottantacinquenne Il Lions Club di Lamezia ha consegnato al reparto di Ostetricia dell’ospedale un cardiotocografo. Il gesto, fortemente voluto dal presidente del club Roberto Rocca, ha consentito di dotare il reparto, sempre più fiore all’occhiello di tutto il nosocomio lametino, di un altro apparecchio di grande utilità soprattutto nei casi di gravidanze a rischio. Nello specifico il cardiotocografo serve a monitorare tanto i battiti cardiaci che le contrazioni uterine ed è uno strumento di tutela per la salute della madre e del bambino. L’idea dell’ac-

quisto è partita dal socio Nicola Mercuri che ha segnalato al club l’opportunità di dotare la struttura sanitaria di questo apparecchio con il quale è possibile intervenire in caso di sofferenza fetale. «Avevamo già altri strumenti di questo genere - ha dichiarato detto il primario del reparto Corea ma averne uno in più è importante perchè ci consente di soddisfare l’utenza evitandole attese». Dunque d’ora in poi, partorire a Lamezia in condizioni difficili o di sofferenza cardiaca del nascituro, èsemprepiùfacile.

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Con la scusa di dover controllare i documenti per la pensione, un malvivente ha tratto in inganno una donna di una certa età che è cascato nel tranello. Vittima un’anziana donna, rapinata dal finto funzionario dell’Istituto di previdenza sociale. L’episodio, allarmante, è accaduto una settimana fa a Lamezia, in pieno centro. Il malfattore bussato alla porta di casa di un’anziana signora di 85 anni, che vive da sola, presentandosi come un funzionario dell’Inps e con il pretesto di dovere attuare un’ispezione ed una verifica sui documenti pensionistici. Probabilmente l’uomo avrà usato pa-

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role forbite e gentilezza per raggirare l’anziana e raggiungere il suo scopo criminale. La donna, ignara delle cattive intenzioni, si è recata subito nell’altra stanza per prendere i documenti pensionistici richiesti. Documenti che erano custoditi nella cassaforte, situata nella stanza da letto. Ma il malvivente ha seguito la donna nell’altra stanza ed ha aspettato che aprisse la cassaforte. Una volta aperta, alla vista delle banconote, l’uomo ha spinto bruscamente la donna sul letto, impossensandosi di 5.000 euro, per poi fuggire. I Carabinieri sono comunque viciniallarisoluzionedelcaso.

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Quindici giorni Soverato

Sta per "salpare" la Fiera del Mare E’ quasi tutto pronto per la quarta edizione per la Fiera del Mare, Mostra Mercato Regionale a indirizzo Nautico, aperta a tutti i settori mercantili e di produzione Calabresi, che si svolgerà a Soverato dal 14 al 17 maggio prossimi. All’inaugurazione presenzierà anche il sottosegretario con delega al Turismo, Michela Brambilla, e le massime rappresentanze istituzionali Regionali. Contemporaneamente al Teatro cittadino si svolgerà un convegno dal titolo “Turismo e Territorio”. Tra i vari appuntamenti in programma nella quattro giorni soveratese da segnalare un concerto di musica leggera in programma il sabato sera. La mostra mercato muove ogni anno un buon numero di presente. Si stima che possano essere oltre ventimila le persone che metteranno piede nell’area destinata alla manifestazione. La scelta, per questa quarta edizione, è caduta su Soverato, anche per dare lustro alla famiglia Ranieri, che è stata tra le prime aziende calabresi in questo settore e che oggi si colloca ai primi posti in campo

internazionale. La disponibilità estrema dell’amministrazione comunale, poi, ha fatto il resto per far sì che questo evento venisse allestito nella cittadina jonica, consentendo anche di iniziare una lunga stagione estiva,

dopo un inverno molto rigido. Grosso, dunque, l’impegno del Comune per offrire a questa fiera tutto il supporto logistico. La Fiera si snoderà lungo tutto il Lungomare Europa. L’indirizzo dato a

questo avvenimento sarà prevalentemente nautico, dal momento che questo settore, sempre in espansione, deve pur sempre essere aiutato e incentivato. Ma la Fiera sarà aperta anche a tutti i segmenti della produzione della nostra Regione, in particolare a tutte le eccellenze di ogni settore. Le tipologie di imbarcazioni presenti in Fiera, oltre al diporto, saranno lance e gozzi per la pesca sportiva e professionale, gommoni, moto d’acqua, cabinati per la pesca d’altura e i mini yachts, con la presenza della gran parte dei cantieri calabresi e di molti concessionari, in rappresentanza delle principali aziende. Articoli per la pesca, le attrezzature e l’abbigliamento sportivo andranno a completare il settore nautico. Un occhio particolare sarà riservato anche alle imbarcazioni da salvataggio, le macchine pulisci-spiaggia, ombrelloni sdraio e attrezzature per lidi. Arredo mare per ville, giardinaggio, artigianato ed enogastronomia di qualità, completeranno il quadro dell’offerta fieristica che occuperanno i sessanta stand-gazebo che saranno allestiti.

In partenza i lavori per spostare i massi Chiaravalle. Accompagnano il figlio frangiflutti che insistono sulla spiaggia all’asilo e poi vengono assassinati Presto, molto presto cambierà lo scenario di una parte del lungomare Europa. Il comune di Soverato, infatti, ha provveduto ad appaltare i lavori per spostare i massi frangiflutti che da anni impediscono il godimento di un largo tratto di spiaggia. I lavori inizieranno dal tratto di spiaggia antistante il lido Ottagono e si protrarranno per un mese. I massi saranno spostati a circa 30 metri dalla battigia per consentire una migliore fruibilità dell’arenile, e quindi

della spiaggia libera. Gli interventi sull’arenile, iniziano dunque a prendere corpo per consentire una maggiore comodità a tutti. Gli altri lavori che andranno effettuati sull’arenile, saranno sospesi per la stagione estiva e riprenderanno, poi, a settembre a partire dal lido Don Pedro. Ad ogni modo con questo primo intervento l’imminente stagione estiva consentirà a tanti cittadini di usufruire di una zona più ampia di spiaggia libera, eliminando una bruttura.

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E’ morto anche Giuliano Cortese, il convivente di Inna Abramovia, la donna ucraina uccisa nell’agguato di Chiaravalle mentre la coppia viaggiava a bordo di un’automobile. Cortese è morto nell’ospedale di Chiaravalle dove era stato ricoverato. Le condizioni dell’uomo, raggiunto in più parti del corpo da colpi di fucile, erano apparse subito molto gravi. L’agguato è avvenuto in contrada Foresta, dopo che la coppia aveva accompagnato il figlio all’asilo. A com-

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piere l’agguato sarebbero state due persone. Gli assassini erano a bordo di un’automobile che ha affiancato quella sulla quale viaggiavano Cortese e la convivente, sparando numerosi colpi di fucile. Obiettivo dell’agguato sarebbe stato Giuliano Cortese, che era un ex sorvegliato speciale. L’ipotesi che gli investigatori stanno seguendo è che il movente del duplice omicidio sia maturato negli ambienti della criminalità del Soveratese.

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Quindici giorni Soverato Torna nuovamente alla ribalta il problema dei cani randagi Auto di una badante L’associazione Codici chiede un intervento rapido e duraturo incendiata a Centrache Concesso dalla Prefettura l’accesso agli atti amministrativi del Comune sull’argomento Era parcheggiata in pieno centro Dopo le numerose e civili proteste contro il dilagante fenomeno del randagismo a Soverato, l’Associazione Codiciinizia a inchiodare le Autorità ai propri compiti istituzionali. «La nostra azione volta alla lotta al fenomeno - si legge in un comunicato diffuso dall’associazione Codici Calabria - è partita con un accesso agli atti al Comune di Soverato e ad altri enti preposti per conoscere l’utilizzo dei fondi dedicati alla prevenzione del randagismo». L’associazione ha ricevuto nei giorni scorsi una nota dalla Prefettura di Catanzaro che si unisce alla richiesta avanzata dal Codici al sindaco di Soverato di accesso agli atti. «Esprimiamo grande soddisfazione prosegue la nota con le dichiarazioni di Valentina Coppola, responsabile nazionale del Codici Ambiente - la Prefettura ha accolto le nostre richieste garantendo una positiva sinergia e collaborazione chiedendo al Comune di Soverato urgenti risoluzioni per il diffon-

dersi del randagismo nella città, procedendo rapidamente a tutti quegli interventi economici, organizzativi e di controllo che pervengano al tempo stesso al risultato di fare luce sulle responsabilità e sugli interventi necessari a superare, nella città di Soverato , la condizione di emergenza e, fino ad oggi, di grave sottostima del problema». Per l’associazione Codici pare vi siano stati degli inadempimenti ad opera del comune e delle preposte autorità sani-

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tariein tema veterinario, anche perché negli ultimi periodi il problema del randagismo risulta in continua e incontrollata crescita. A questo punto pare improcrastinabile un intervento per tutelare le famiglie prma che possa succedere qualcosa di irreparabile come accaduto qualche mese fa in Sicilia. "Continueremo la nostra battaglia - ha concluso la nota di Marcella Rosetta, Segretaria regionale di Codici - per il successo che stiamo ottenendo dalla nostra azione volta alla lotta al fenomeno del randagismo per la tutela dei cittadini e degli animali». Va comunque ricordato come il Comune di Soverato abbia già previsto di stipulare una convenzione con l’Oasi canina di Cirò per cercare di fronteggiare l’emergenza randagismo, emergenza manifestatasi ormai da qualche periodo a questa parte in tutta la sua drammaticità, tanto per i poveri quadrupedi che per i cittadini.

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Fuoco e qualche attimo di paura in pieno centro storico a Centrache. In piena notte, infatti, le fiamme hanno parzialmente divorato un’autovettura regolarmente parcheggiata in via Roma. La macchina era di proprietà di una donna di origine romena, di professione badante. Dovrebbe essersi trattato di un incendio doloso originatosi da liquido infiammabile di cui è stata cosparsa la parte anteriore della carrozzeria. A fuoco sono andati i pneumatici e il vano motore che rendono così quasi del tutto inservibile l’utilitaria. L’intervento dei soccorritori è, per lo meno valso a limitare i danni mettendo in sicurezza l’area interessata dalle fiamme. Da rilevare che nei pressi della macchina è stata rinvenuta una bottiglia di plastica. I Carabinieri della stazione di San Vito sullo Jonio, che si stanno occupando del caso, grazie alle impronte lasciate sulla bottiglia, sono già sulle tracce del piromane.

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Quindici giorni Soverato Una cinquantina di studenti delle Elementari di Guardavalle Gli Amministratori del Comprensorio alle prese fanno visita al Comando della Compagnia dei Carabinieri coi tanti problemi che nascono dai depuratori Una mattinata interessante e destinata ad avvicinare l’Arma ai cittadini di domani Si tratta di una sfida difficile per tutti con l’estate che è alle porte Una cinquantina di alunni delle quinte classi della Scuola Elementare dell’Istituto Comprensivo “A. Moro” di Guardavalle, accompagnati dai loro insegnanti e dal comandante della Stazione Carabinieri, Pasqualino Maltempo, si sono recati nei giorni scorsi, in visita al Comando Compagnia Carabinieri di Soverato nell’ambito dell’iniziativa per la cultura della legalità che l’Arma sta promuovendo a livello nazionale per stabilire un rapporto con le generazioni più giovani e per spiegare loro il ruolo e la figura del carabiniere. Ad accogliere gli ospiti è stato il Capitano Emanuele Leuzzi, comandante della Compagnia. Dopo il saluto di accoglienza in cui il capitano ha ricordato la figura dell’appuntato Renato Lio, medaglia d’oro al valor civile “alla memoria”, cui è intitolata la caserma sede del Comando Compagnia, gli studenti hanno avuto la posibilità di osservare da vicino le autoradio, le motociclette e

la Stazione Mobile in dotazione all’Aliquota Radiomobile con il relativo equipaggiamento. È stata spiegata anche ai piccoli alunni la duplice funzione della Centrale Operativa della Compagnia quale organo recettore delle richieste di intervento da parte dei cittadini, molto spesso formulate tramite il numero di emergenza 112, e quale organo propulsivo dal quale vengono impartite con immediatezza e precisione le direttive alle pattuglie presenti sul territorio al verificarsi di episodi delittuosi o di eventi che richiedono il loro intervento. Particolare attenzione hanno suscitato nei ragazzi il laboratorio per il foto segnalamento ed il kit per eseguire i rilievi di polizia giudiziaria, in particolare per l’esaltazione delle impronte digitali, anche alla luce di recenti fatti di cronaca nazionale che hanno trovato soluzione grazie al contributo dei rilievi tecnico-scientifici eseguiti sulla “scencriminis”.

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Nella settimana scorsa, una riunione tecnica dedicata al depuratore di Soverato nord, ha fatto il punto della situazione. Alla riunione, svoltasi nel comune di Soverato, ha visto anche la presenza del presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro e di quasi tutti i sindaci dei comuni interessati ovvero Soverato, Montauro, Stalettì, Petrizzi. Montepaone e Gasperina erano invece rappresentati dai responsabili degli uffici tecnici. Il problema, nasce dalla decisione di restituire la gestione della depurazione alla responsabilità diretta dei comuni. L’esposizione debitoria dei diversi comuni, ma anche dell’Ato, nei confronti di Soverato è alta: si parla di 360 -370 mila euro. Pur essendo in via di elaborazione una bozza di convenzione, dopo aver ottenuto il necessario avallo dei consigli comunali, c’è da stabilire preliminarmente un piano di rientro che soddisfi il creditore e non affanni più

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di tanto i debitori. Molte delle energie spese durante la riunione sono state dedicate a questo particolare aspetto significativo. Il sindaco Raffaele Mancini ha chiesto esplicitamente che la riconsegna dei due impianti di sua competenza territoriale, quello di Soverato-Davoli e quello di Soverato-Montepaone, avvenga contestualmente. La ragione è di carattere procedurale, poiché una volta approvate le convenzioni, il cammino prevede l’affidamento attraverso gara della gestione: Il problema si chiama tempo che fugge con l’estate cheè ormai alle porte e non c’è margine per indire gare con tutto il procedimento che ne segue. Servirà, pertanto, una fase transitoria, con continuazione del contratto in essere tra Ato e società manutentrice. Per Soverato si tratta di una difficile gara contro il tempo.

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il Corriere dei due mari Servizi a cura di Carlo Talarico per il Corriere dei due mari SPORT

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Occhi puntati sul derby Catanzaro-Cosenza I silani conquisteranno al Ceravolo la matematica certezza della promozione? In questo numero CATANZARO

Torna una gara attesa da tanti, troppi anni

Basket

Per la Nautica Alcaro gara tre a Bernalda è fatale nel finale. La salvezza ora passa dalla serie con Pozzuoli

di Carlo Talarico L’ultima volta che il Cosenza è venuto a Catanzaro per disputare una gara di campionato risale all’ormai lontano 18 marzo 1990. Diciannove anni per incontrarsi nuovamente, anche se oggi, quello che viene definito incontro lo è soltanto per le due squadre, dal momento che gli spalti del Ceravolo riservati agli ospiti rimarranno chiusi, al pari di quanto successo nella gara del girone di andata al San Vito. Cosenza primo con 64 punti, Catanzaro terzo a quota 52. Queste le forze che scenderanno in campo alle ore 15 di domenica 3 maggio. Una data attesa da mesi dalla tifoseria che in questa stagione vive con un certo distacco le gare interne. Pochi spettatori per un Catanzaro che ha disputato, comunque vadano le cose, un torneo d’avanguardia che ha riservato belle domeniche di calcio. Le squadre arrivano a questa partita con stati d’animo diversi. Se il Cosenza, reduce dalla prima sconfitta casalinga stagionale, cerca i punti decisivi per chiudere il capitolo promozione e andare in vacanza iniziando la programmazione per la prossima stagione, il Catanzaro, dopo tre consecutive sconfitte ha agguantato un pareggio a Barletta tornando su col morale, dopo qualche mugugno che non può e non deve intaccare quanto di buono costruito finora dal certosino lavoro di mister Nicola Provenza, inestimabile patrimonio di una società che vive tra tante difficoltà di carattere economi-

pagina 27 LAMEZIA Calcio

Il Sambiase di mister Aita meritatamente in serie D con una settimana di anticipo pagina 30 SOVERATO Calcio

Ignoti danneggiano il campo del Montepaone e minacciano la dirigenza prima della decisiva sfida contro il Chiaravalle pagina 34

co un’annata comunque positiva. Vincerà il derby la squadra che avrà meno paura di sbagliare meno timore nell’approccio iniziale alla gara. Per il Catanzaro visto negli ultimi tempi, sarà estremamente difficile battere il Cosenza, serviranno nervi saldi, senza farsi prendere dal nervosismo o cadere nella trappole del-

le provocazioni. Viviamo il momento del non ritorno di una stagione per tanti versi elettrizzante (il duello coi cugini rossoblu ha fatto rivivere domeniche d’altri tempi), che ha restituito al popolo giallorosso un minimo d’orgoglio. Ora più che mai questo senso di dignità va tutelato con una prestazione maiuscola e

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che riconcili il pubblico casalingo col massimo bottino, visto che nell’ultimo impegno al Ceravolo i giallorossi hanno raccolto zero punti. Buono spettacolo a tutti con l’augurio di assistere ad una partita spettacolare e ben giocata. Una rarità per la categoria.


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Parte la mostra fotografica sul calcio dilettantistico Appuntamento a partire dal primo maggio a via Fontana Vecchia di Carlo Talarico

Catanzaro è proprio nel pallone. Parte, infatti, da venerdì primo maggio e fino al successivo giorno 10, presso il centro di aggregazione giovanile di via Fontana Vecchia, la prima mostra fotografica sul calcio dilettantisticocatanzarese degli ultimi cinquanta anni. Un tuffo nel passato per il calcio che non fa notizia, quello dei campetti polverosi e delle squadre che corrono dietro ad un pallone per sana passione e niente altro. Sarà un evento da non perdere e da gustare passandoci del tempo, per riconoscere tanti atleti, amici o magari riconoscendosi in qualche scatto ingiallito dal tempo. Col patrocinio del Coni provinciale, del Comune e del Comitato Regionale calabrese della Federcalcio, un gruppo di amici che da un anno a questa parte ha già dato vita ad un interessante sito

Umberto Sacco

(catanzaronelpallone.com), ha pazientemente raccolto un copioso materiale fotografico relativo a centinaia di società e migliaia di calciatori che hanno calcato il campo Federale di Sala come gli innumerevoli impianti di un comprensorio che, da sempre, ha avuto nel calcio una delle principali valvole di sfogo. La passione che ha

animato principalmente Cecè Minicelli, coadiuvato dai suoi amici di sempre coi quali ha condiviso prima le esperienze calcistiche e poi quelle di vita, ha fatto sì che si potesse mettere su una mostra fotografica inedita per la città di Catanzaro, con la ciliegina sulla torta di un premio, che porta il nome di Umberto Sacco, indimenticabile at-

taccante dell’Unione Sportiva Catanzaro nella seconda metà degli anni ’40. Giovedì 7 maggio, infatti, con inizio alle ore 17.30, presso l’auditorium Casalinuovo si svolgerà la consegna del premio Sacco nel corso di un pomeriggio all’insegna delle esperienze che diversi ospiti metteranno a disposizioneraccontandosi al pubblico che sarà composto anche da tanti ragazzi che oggi vestono le maglie delle società dilettantistiche catanzaresi. La mostra fotografica, in uno col premio Umberto Sacco (nella foto a sinistra), riveste una valenza importante per tutta la comunità sportiva locale, travalicando i confini del calcio per diventare un fenomeno aggregatore per chiunque abbia vestito una casacca che, nel nome dello sport, abbatte ogni differenza.

A Barletta la solita bella festa di sport tra due tifoserie gemellate tendosi senza aver paura di incappare in quei pochi teppisti che rovinano lo sport. Barlettani e catanzaresi hanno, ancora una volta, offerto il volto bello del tifo genuino che prima affratella e poi pensa al bene della propria squadra. Da rilevare come l’entusiasmo contagioso delle due tifoserie, in avvio di gara, abbia costretto l’arbitro ad interrompere per qualche minuto il gioco, dal momento che parecchi esponenti dei due gruppi ultras erano ancora in campo per scambiarsi sciarpe e bandiere.

Sul campo la partita tra Barletta e Catanzaro è terminata 1-1. Sugli spalti, invece, hanno vinto entrambe le tifoserie che, affratellate da anni, hanno rinnovato il loro gemellaggio con tanto di targhe ricordo, cori di incitamento e striscioni che, al pari della gara disputata al Ceravolo poco meno di cinque mesi fa, ha fatto rivivere un autentico pomeriggio di sport, di quelli in cui ci si riconcilia con l’essenza del calcio: andare in tutta tranquillità allo stadio con la famiglia, per assistere alla partita diver-

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Sport Catanzaro Nicola Provenza, allenatore del Catanzaro, professore per un giorno tiene un’apprezzata lezione ai suoi colleghi facenti parte dell’Aiac Dopo il forum tenutosi qualche settimana fa a San Lucido con alcuni tecnici del massimo torneo dilettantistico regionale, I’Associazione italiana degli allenatori di calcio della Calabria, ha organizzato un incontro con l’allenatore giallorosso Nicola Provenza. L’importante manifestazione voluta dal presidente sezionale di Catanzaro, Maurizio Infusino, si è svolta nella sala convegni del Comitato regionale della Figc Lnd. Ha aperto i lavori Piero Loguzzo "padrone di casa", Coordinatore regionale del Settore giovanile e scolastico della F.I.G.C, in sostituzione del presidente del Comitato regionale, Saverio Mirarchi, fuori sede per impegni istituzionali. Franco Pavoni, ex calciatore fra gli altri anche del Catanzaro, presidente provinciale, ha prima portato i saluti di Infusino, fuori sede per motivi di lavoro, e poi si è detto contento nel vedere la sala gremita e al tempo stesso orgoglioso di far parte della grande "famiglia" dell’associazione degli allenatori calabresi. E’ stata poi la volta del presidente regionale, Firmo Micheli. Nel suo intervento ha elencato tutte le sue iniziative: richiesta della modifica dello Statuto, con I’impegno preciso per l’assegnazione dei Delegati in base alla percentuale degli allenatori iscritti all’Albo del Settore Tecnico, ma soprattutto la modifica per quanta concerne gli incarichi. Dopo due man-

Nicola Provenza

dati dice, non ci può essere una terza candidatura.L’apertura di un corso di Seconda categoria, almeno uno all’anno, per quaranta allenatori dilettanti. Si è anche auspicato di poter avere per l’associazione che si onora di rappresentare, una sede presso lo stesso Comitato regionale, essendo l’A.I.A.C. una componente della F.I.G.C. A conclusione del suo intervento ha presentato l’ilIustre ospite, Nicola Proven-

za. L’ex allenatore della Vigor Lamezia ha evidenziato come la tattica è importante, ma prima viene I’aspetto della conoscenza del singolo calciatore. Poi si può parlare di moduli e di numeri. Ha ribadito che I’aspetto comunicativo è fondamentale per trasferire i propri concetti, senza guardare al risultato e che spesso nel corso della stagione si chiede se è riuscito ad incidere sui giocatori e sui suo staff. Provenza ha

anche detto che è importante la conoscenza del gruppo e che I’esperienza avuta nel settore giovanile della Salernitana, spesso seguiva gli allenamenti della prima squadra, è stata molto importante per la continuità del suo lavoro. E’ di fondamentale importanza conoscere pregi e difetti dei propri calciatori, così come avere una certa familiarità con lo staff tecnico. E lui si è detto molto contento di avere al suo fianco professionisti seri e preparati come il preparatore dei portieri, Della Porta ed i professori, Ferragina e Raione. I due preparatori atletici hanno risposto anche alle domande che alcuni tecnici hanno posto loro, ovviamente sull’aspetto del proprio lavoro, e quindi come preparano dal punto di vista atletico la squadra. A conclusione della serata il presidente Micheli ha omaggiato con un orologio dell’Associazione il tecnico Nicola Provenza, che ha dimostrato nelle due ore passate insieme ai tecnici calabresi, prima di tutto, grande umiltà, grande conoscenza del proprio lavoro, e poi una grande comunicativa. E oggi per un allenatore avere questa dote (saper comunicare), è determinante se si vuole fare strada nel mondo del calcio a certi livelli. Ed il tecnico catanzarese ha tutte le doti per poter calcare in un prossimo futuro altri palcoscenici. L’augurio è di farlo sotto le insegne dell’aquila giallorossa.

La Nautica Alcaro prima illude tutti vincendo a Bernalda, poi viene sconfitta due volte. Bernalda ride, Catanzaro deve continuare a lottare per conquistare la salvezza. La Nautica Alcaro ha sfiorato per la seconda volta l’opportunità di festeggiare ma, dopo la delusione provata in gara 2 a Catanzaro, rimpiange le tante opportunità gettate alle ortiche e ora continuerà a soffrire in un finale di stagione per nulla scontato alla vigilia. La sconfitta subita dai giallorossi sul proprio parquet all’over time avevaportato l’Alcaro ad essere molto motivata scendendo in campo a Bernalda, anchese

priva dell’apporto di Savazzi e con Fiasco e Ogliaro in precarie condizioni. Ora per mantenere la categoria bisognerà avere la meglio su Pozzuoli, in una serie che si preannuncia dura, dal momento che si potrebbe giungere anche alla eventuale quarta e quinta partita, alternando i parquet, con Pozzuoli però, avvantaggiata dal fattore campo. Si inizierà in questo week end. Ritornando alla terza gara del turno disputato col Bernalda da rilevare chei calabresi, si erano ritrovati, ad un certo punto,

anche sul +16 del 46-30, intorno al 25’. Poi è venuta fuori la grinta e la determinazione del Bernalda che, nel quarto periodo, è stata superiore tanto sui rimbalzi in fase offensiva che nell’arbitraggio, decisamente favorevole ai padroni di casa che riuscivano a sfoderare una difesa grintosa che non veniva quasi mai punita dai fischi arbitrali. Il 71-68 conclusivo è venuto fuori nell’ultimo minuto, che ha visto la Alcaro sbagliare due tiri liberi con Pozzi sul 68-69, che avrebbero potuto consentire l’affermazione con pochi

secondi ancora da disputare prima della sirena conclusiva. I due tiri liberi di Faggiano hanno poi fissato il punteggio definitivo 71-68, con Cattani che non realizzava i liberi che avrebbero al più potuto consentire il -1 conclusivo, oppure la parità in caso di realizzazione del primo tentativo e canestro realizzato dopo l’eventuale rimbalzo offensivo conquistato. Ma, evidentemente, era scritto che la Nautica Alcaro dovesse continuare a lottare sul parquet in questo drammatico finale di stagione cestistica.

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Sport Catanzaro Nel torneo di volley, B2 maschile, la Stirparo viene superata al PalaGiovino dalla capolista Gela che inizia a pensare concretamente alla promozione Una sconfitta (1-3) contro la capolista ci può stare. La Stirparo Volley cede al PalaGiovino al Gela che, con la vittoria, ipoteca il primo posto finale del girone e così anche la promozione in B1. Non inganni però il punteggio finale che potrebbe fare credere ad un netto predominio dei siciliani, in realtà tutti e quattro i set sono stati combattuti dalla prima all’ultima palla e decisi da episodi. Catanzaro parte subito forte portandosi avanti ai primi time-out tecnici. Dalla metà del set si sveglia l’opposto Buracci che insieme al martello di fascia Barbaro collezionano i punti della rimonta. Pessima partenza nella seconda frazione che porta Gela addirittura sull’8 a 0. A questo punto coach Simone cerca alternative, soprattutto nervose, dalla panchina immettendo capitan Lardì, Farrelli ed il secondo libero Palaia

che riescono a limitare i danni per il 20-25 finale. Nella terza frazione, parte ancora meglio Gela ma le

rotazioni di Simone si fanno sentire e, nonostante i continui passaggi al centro dell’inarrestabile Manuilov, si

erge a protagonista Manolo Gaetano che mette a terra cinque punti consecutivi e con questo il sorpasso sul 22-20. I punti di chiusura del terzo set sono di Romanò e Troka. Nel quarto (e decisivo) set parte ancora forte Gela che recupera lo schiacciatore Lobello – uscito per un leggero infortunio a metà del secondo set – e confidando ancora sulle bordate di Buracci e sulle fast di Manuilov e Vitangelo (autori di oltre venti punti in due) scava un solco per la Stirparo Catanzaro che, nonostante un rinfrancato Benenati ed un sontuoso Romanò, non riesce più a colmare. Alla fine è proprio Lobello ha mettere a terra il punto decisivo festeggiato dal Gela che torna a casa con in tasca qualcosa in più della semplice speranza di chiudere in vetta un torneo sempre emozionante.

Il comitato provinciale dell’Unione sportiva Acli diretto dal professor Rizzuto vuole favorire lo sport per tutti mettendo al centro la persona corsi di formazione in programma e le diverse iniziative di prossima attuazione, come la “Giornata nazionale dello sport”, prevista per il 31 maggio. “È necessario dare il giusto spazio alla dimensione sociale dello sport, valutando ciò che si può fare per promuoverlo efficacemente nella nostra provincia”, ha sostenuto Fulciniti, ricordando “le quattro fedeltà delle Acli: alla democrazia, alla Chiesa, al lavoro, al futuro” e sottolineando “i target principali a cui l’associazione si rivolge: gli anziani, i giovani, gli immigrati e i diversamente abili”. Grande approvazione è stata espressa dal presidente Sgromo che, anticipando “la prossima sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Coni e la Provincia”, ha testimoniato la disponibilità del comitato provinciale a supportare l’Unione sportiva Acli. Presente all’incontro anche l’assessore provinciale Giovanni Merante, che ha sottolineato l’importanza del rapporto tra “la rappresentanza dei cittadini e il mondo della promozione sportiva e sociale”.

“Lo sport di tutti e per tutti”. È partito con questo slogan l’incontro promosso dal comitato provinciale catanzarese dell’Unione sportiva Acli, diretto dal neopresidente Franco Rizzuto, ospitato lo scorso 18 aprile nell’Aula Magna dell’Istituto tecnico commerciale “B. Grimaldi”. A moderare l’assemblea, Franco Scrima che ha introdotto le diverse personalità presenti – tra cui il presidente Rizzuto, il consigliere nazionale Us Acli Salvatore Fulciniti, la docente dell’istituto scolastico Anna Maria Cuffaro e il presidente del comitato provinciale del Coni Antonio Sgromo. Nata nel 1946 e riconosciuta dal Coni nel 1976, l’Unione sportiva Acli è presente sul territorio nazionale in numerose sedi provinciali e regionali e in oltre quattromila società sportive. Come illustra Rizzuto, infaticabile ideatore del basket acquatico, l’Us mira a “favorire lo sport per tutti, facendo attenzione alla centralità della persona”. Rizzuto ha poi illustrato ai presenti le linee programmatiche e i quadri tecnici della nuova associazione, descrivendo i numerosi

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Sambiase promosso in serie D Con una domenica di anticipo la formazione di mister Aita centra il traguardo A distanza di quattro lustri il Sambiase torna a calcare i campi di serie D. Una promozione costruita scientificamente per la formazione allenata da Alberto Aita e per una società bene organizzata che non ha lasciato nulla al caso pur di centrare un obiettivo vanamente inseguiti da anni. Per tagliare lo storico traguardo era necessario che, ormai due domeniche fa, sul campo neutro di Vibo Valentia i giallorossi conquistassero 3 punti e che il Bagaladi non facesse altrettanto. Tutto secondo programma. Il Sambiase supera la Bovalinese e, grazie allo sgambetto dello Scalea ai reggini, è potuta inizare la festa giallorossa. Il Sambiase ha dimostrato sin dall’inizio e confermando anche i pronostici della vigilia, di avere una squadra sempre pugnace, combattiva, per niente arrendevole nei momenti di difficoltà che pure ci sono stati nel corso di una sta-

gione lunga. Al termine della gara con la Bovalinese, tra gavettoni per tutti, mister Aita ha avuto modo di dichiarare: «Eravamo

partiti sin da subito con l’obiettivo di centrare la promozione, pur sapendo che era difficilissimo, viste le difficoltà riscontrate nel

corso della stagione e la forza delle altre squadre. Il gruppo e la coesione con la società sono stata la nostra arma in più, grazie anche all’apporto dei tifosi che ci sono stati vicini in questo scorcio finale di stagione. La squadra è stata premiata per la sua continuità, superando anche un leggero calo dovuto non al gioco ma alla sfortuna di non trovare risultati che rispecchiassero quanto messo in campo. Quasi tutti gli scontri diretti, Bagaladi escluso, siamo riusciti a portarli a casa, quindi la promozione è ampiamente meritata». Ecco il punto di vista, infine, del direttore generale Pietro Iannazzo: «Dopo 20 anni riusciamo a raggiungere quell’obiettivo rincorso e solo accarezzato ad Avezzano. Abbiamo creato un gruppo affiatato, con una gestione societaria solida da cui ripartiremo anche per il prossimo campionato che ci vedràimpegnatiinserieD».

Da Catanzaro gli auguri per l’impresa sportiva dei giallorossi esprimere al Sambiase ed ai sambiasini la nostra sincera soddisfazione e le nostre congratulazioni per il brillante risultato conseguito sul campo, a suggello di un campionato portato avanti con onore e nella indiscussa e mai temuta supremazia agonistica e sportiva. E’ stato bello alla fine della gara con la Bovalinese sfoggiare la maglia celebrativa in cui lo sfogo collettivo ha trovato adeguata soddisfazione. Così; come è stato bello vedere la città di Lamezia invasa allegramente da festanti colori giallorossi. Con l’auspicio che questi colori vadano sempre più in alto e colorino sempre più le giornate delle nostre città, all’insegna di un’amicizia non solo sportiva che dovrà consolidarsi per creare migliori occasioni di sviluppo all’intero territorio catanzarese".

Anche da Catanzaro giungono gli auguri per la splendida impresa sportiva del Sambiase, meritatamente approdato in serie D. Così la Vecchia Guardia di Catanzaro ha voluto celebrare con un comunicato questo prestigioso traguardo. "Salutiamo con grande simpatia il ritorno del Sambiase calcio nella serie D dopo vent’anni di permanenza nelle serie inferiori. Con la vittoria sulla Bovalinese i giallorossi lametini abbandonano l’incubo dell’Eccellenza per approdare finalmente ad un torneo più consono e più entusiasmante. Al Sambiase non ci accomunano soltanto i meravigliosi colori giallorossi, ma una storia di antica amicizia con Catanzaro e col Catanzaro. Una storia lunga diversi decenni che adesso, con l’esito vincente del torneo di Eccellenza, ci consente di

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Vigor da rifondare. Accettate le dimissioni del direttore sportivo Zizza e dell’allenatore Pierini. In panchina siede Franco Barone Dopo le sconfitte casalinghe con Igea Virtus e Aversa Normanna che collocano la Vigor Lamezia in serie D, in casa biancoverde regna lo sconforto. Riunioni fiume si susseguono, anche in queste ore, per decidere cosa fare. Intanto, "la Vigor Lamezia comunica di aver ricevuto e accettato le dimissioni irrevocabili dal ruolo di Direttore sportivo del Sig. Zizza Silvio e dal ruolo di responsabile tecnico della prima squadra del Sig. Danilo Pierini. Nell’occasione si ringrazia entrambi per il lavoro svolto. Si comunica inoltre che la conduzione tecnica della prima squadra è affidata ai Signori Franco Barone, tecnico della Berretti, e Francesco Strangio, preparatore dei portieri. L’occasione è propizia per smentire numerose illazioni riguardanti sfoltimenti di organico inconsulti, in quanto proseguirà regolarmente l’attività agonistica fino al termine della stagione". Tutto ciò all’indomani della sconfitta contro i giallorossi siciliani, Dopo la sconfitta con l’Aversa Normanna non resta che augurare un finale di torneo tranquillo e senza altri scossoni che chiudere prima possibile una delle stagioni più tribolate della storia biancoverde. Non è escluso che, a partire dal match in trasferta contro il Gela, la Vigor Lamezia affidata alle cure di Franco Barone (nella foto), possa schiere in campo una formazione nolto giovane per iniziare a progettare un futuro che vedrà parecchi ragazzi classe ’90 affrontare il prossimo torneo di serie D. Stagione fallimentare, dunque, come mai nella storia della gloriosa squadra biancoverde. Per vedere la Vigor Lamezia in ultima posizione bisogna andare indientro negli anni. In una sola occasione, infatti, l’allora Vigor Nicastro - militante in un campionato regionale - chiuse in ultima posizione. Era la lontanissima stagione calcistica 1927/1928. Da allora in poi,

Franco Barone

Contro l’Aversa Normanna al Guido D’Ippolito sono poco più di quattrocento gli spettatori Nel match casalingo contro l’Aversa Normanna è giunta la nona sconfitta al D’Ippolito. Nonostante tutto e tutti i ragazzi scesi in campo sono riusciti a rendere la vita dura all’Aversa Normanna. Circa 400 i tifosi accorsi per la gara contro i campani campioni d’Italia dilettanti, minimo stagionale. Si è registrata anche l’assenza di alcuni soci della Vigor. Presenti, invece i presidenti Cantafio, Mascaro e il vice Pasquale Perri . Presente anche Ionà . Un gruppetto di soci guarda la partita dalla curva, ancora in via di completamento di via Marconi, tra questi Bevilacqua, Arpaia e l’amministratore delegato Lucio Cirifalco , oltre ai giocatori Ragatzu, Riccobono Filippi . a questo punto della stagione, quando mancano duecentosettanta minuti di

gioco e con una retrocessione certificata, bisogna iniziare a capire qualcosa in più sul fronte societario. Ci sarà un passaggio di quote? Qualcuno uscirà? Molti sono gli interrogativi da sciogliere. Allo stadio era presente l’ex massimo dirigente biancoverde Mercuri, che tante volte ha seguito la squadra e che era riuscito a portarla in C2 grazie ad un ripescaggio dopo aver investito parecchi soldi per uscire dall’inferno della serie D. Ora si ricomincia. Lo scarso pubblico del D’Ippolito dopo qualche coro nel primo tempo, nella ripresa hanno alzato il tono della voce contestando Cantafio e consigliando le dimissioni agli altri soci. Dopo il secondo vantaggio dell’Aversa, i tifosi hanno abbandonato la gradinata alzandoilvolumedeicori.

mai una squadra biancoverde si appresta a retrocedere in questo modo così arrendevole. Per la cronaca, l’ultima retrocessione dalla serie C2 risale alla stagione 1993-94. In quel campionato, la squadra concluse il torneo al penultino posto con 31 punti. Peggio fece il Licata, ultimo con 28 punti. Insomma, mai così in basso nella storia di una società che proprio in questo 2009 compie ben novanta anni di storia. Regalo peggiore non poteva esserci per i tifosi di fede biancoverde sparsi in tutto il mondo che soltanto un anno fa incoraggiavano la squadra che si apprestava a disputare la semifinale play-off col Marcianise. Sembra passato un secolo da quei giorni eppure la dirigenza attuale ha smantellato il “giocattolo”. Adesso, cosa fare? Non vi è dubbio che la situazione in casa Vigor è molto triste e alla luce dei risultati che stanno maturando, non si comprendono le scelte della società operate la scorsa estate. Fra le tante - e tutte discutibili - quella d’inizio stagione quando l’idea di schierare gli under per “prendere contributi” dalla Lega, si dimostrò tutta sbagliata.E poi ancora, quando la Vigor si è trovata senza attaccanti in rosa. Non c’era una sola punta in tutta l’Italia, professionista o dilettante, utile alla causa biancoverde? Per ultimo, il mercato di riparazione di gennaio: in casa vigorina nessun acquisto di spessore. I dirigenti, si sono “innamorati” del loro “bilancio a posto”, dimenticandosi che la Vigor è una società di calcio e in questi casi il risultato sportivo è più importante di quello economico. Ma a questo punto, l’augurio dei tifosi biancoverdi è che gli attuali soci rimangano al loro posto perché hanno un grande debito nei confronti della città: quello, cioè, di riportare la Vigor Lamezia calcio 1919 al posto in cuil’hannotrovata.

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Sport Lamezia La società Pattinaggio Lamezia ottiene risultati esaltanti conquistando il quinto titolo consecutivo a livello regionale Continua a conquistare ottimi risultati l’Associazione sportiva pattinaggio Lamezia di Salvatore Raccuglia. I consensi raccolti fanno di questa società una tra le più quotate a livello regionale, che ha conquistato anche il quinto titolo regionale consecutivo. Proprio nella città della Piana, infatti, gli atleti di Raccuglia conquistano un meritatissimo oro posizionandosi davanti alla Società Calabria e al Gruppo Sportivo Mauro Fascetti e alle altre cinque società partecipanti. Un podio, tutto lametino, che ha messo in bella evidenza le potenzialità oltre che le virtù, dei pattinatori Annamaria Rocca; Miriam Morena; Davide Perna; Matteo Tomassetti; Davide Magnone; Roberto Rosato; Michele Mannarino; Antonio ed Elisabetta Nicolazzo; Federica De Sensi; Veronica Bonavita; Cristiana Pontillo; Carlotta Malerba e Domenica Bruni che, unitamente a tutto il gruppo, hanno ottimamente di

difeso i colori societari. Si tratta di ragazzi giovani ma con una buona dose di esperienza già alle spalle che nelle difficoltà di una gara alquanto impegnativa, si sono dati una mano a vicenda so-

stenendosi e gioendo per i propri compagni, assistiti dietro le transenne, da genitori e amici. Un clima lieto come è solito garantire il sodalizio sportivo lametino, che oltre all’aspetto agonistico delle

varie manifestazioni, cerca di curare anche l’aspetto ludico e confidenziale. Ingredienti questi, che vanno a beneficio delle fatiche dei giovani pattinatori, che riescono così a dare il meglio in ogni loro performance. Messa in archivio questa bella vittoria con le relative fatiche, non ci si ferma ma già ci si prepara per i prossimi importanti appuntamenti quali, tra gli altri, quello del prossimo 10, 11 e 12 luglio ad Amantea che li vedrà in prima linea, assieme ai colleghi delle migliori società italiane, in occasione del campionato italiano di Freestyle. Si tratta di un appuntamento imperdibile al quale prenderà parte anche la neo-presidente calabrese, Marisa Lanucara già presente alla kermesse lametina, e lieta di avere trovato tanti bravi e promettenti atleti, figli di una Calabria virtuosa e che sa portare dignitosamente avanti uno sport spettacolareo, dinamico, completo e che saunireforzaespettacolo.

Soltanto la differenza reti negativa rispetto al Torretta nega la gioia della disputa dei play off al Tiriolo Martelletto dei tantissimi giovani Il Tiriolo Martelletto chiude la sua stagione con la trasferta di Cariati. Una stagione fantastica per i ragazzi allenati da Marotta visto il gruppo formato da qualche giocatore d’esperienza e un mix di giovani promettenti classe ’ 88 , ’89 e ’ 90 . Sesto posto finale in classifica con 46 punti e alla pari con il Torretta che però accede ai play-off per una migliore differenza reti. Un boccone amaro sicuramente per il Tiriolo Martelletto che per quasi tutto l’arco del campionato è stato tra il terzo e il quinto posto in classifica. E’ stata comunque una stagione positiva con tante belle soddisfazioni (leggi vittorie su Montalto, Rende, Paolana e S. Umile Mongrassano e vittoria della classifica cannonieri con Giuseppe Fabiano autore di 18 reti a pari merito con Luigi Porco del Montalto). Negli ultimi due turni un

pari e una sconfitta per il Tiriolo. Tra le mura amiche del “Cuture” è terminata 1 a 1 contro la Promosport di

Alberto Pullia. Primo tempo tutto di marca Tiriolo che chiude la prima frazione meritatamente in vantaggio

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grazie ad un gran goal dalla distanza del solito Fabiano. Nella ripresa Pullia inserisce Dell’Aquila e Piccoli e la Promosport riesce a creare qualche buona occasione. Il Tiriolo però non sta a guardare e va vicino alla rete del raddoppio con Talarico e Rotundo, ben serviti rispettivamente da Fabiano e Fazio. Nei minuti finali arriva il pareggio degli ospiti con una punizione di Dell’Aquila. Nell’ultimo turno il Tiriolo ha fatto visita alla Cariatese. 3 a 2 il risultato finale in favore dei locali con doppietta di Fabiano per il Tiriolo. Si chiude così una stagione positiva in cui si sono confermati gli esperti del gruppo come Mirabelli, Romagnuolo, Gregorace e Fabiano e si sono messi in mostra in modo esemplare i tanti giovani nati tra l’’88 e il ’90 come Rocca, Canino A., Fazio e Canino F..



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Minacce sul Montepaone calcio Danneggiato lo stadio nella notte precedente l’incontro di col Chiaravalle Al peggio e all’idiozia, per fortuna di pochi, non c’è mai fine. Così vuoi giocare la partita della vita e qualcuno fa di di tutto per impedirtelo, così vorresti trascorrere una sana giornata di sport e qualcuno inquina l’atmosfera con messaggi chiaramente minacciosi. Il calendario del girone C di prima categoria, lo scorso 19 aprile, mette di fronte il Montepaone, allenato da Danilo Daniele, primo in classifica con 60 punti, col Chiaravalle, diretto inseguitore a quota 57. La gara che vale una stagione in poche parole. Gara macchiata da un increscioso episodio che ha visto nella notte precedente la gara, ignoti introdursi in campo, tagliare il palo di una porta e imbrattare i muri degli spogliatoi con frasi ingiuriose e minacciose nei riguardi della società gialloverde. Fin qui la fredda cronaca. Dopo una settimana trascorsa nell’attesa dell’incontro, dunque il giallo del sabato notte che avrebbe potuto danneggiare il Montepaone calcio del presidente Massimo Rattà, poi bravo sul campo a superare con due reti il Chiaravalle di Felice Bellini. Dunque, la domenica mattina, l’amara, quanto sgradita, sorpresa si materializza negli occhi dei custodi del campo sportivo e dei dirigenti che erano arrivati di buon mattino per preparare il necessario per far disputare l’atteso derby del Basso Jonio catanzarese e delle Preserre. Secondo il rapporto redatto dai carabinieri della Compagnia di Soverato che si occupano delle indagini, ignoti, in piena notte si sono introdotti nello stadio comunale situato in contrada Mannis. Esito del raid vandalico: porte di gioco divelte e reti fuori uso. I responsabili della esecrabile azione delinquenziale hanno reso questi attrezzi sportivi inservibili, anche perché hanno pensato bene di tranciare i pali adagiando le traverse

Massimo Rattà

sul manto erboso del rettangolo di gioco. Inoltre, servendosi di una bomboletta spray hanno provveduto ad imbrattare le porte degli accessi agli spogliatoi e dei muri esterni con scritte contenenti frasi minacciose quanto offensive contro Danilo Daniele, allenatore della squadra che si trova al primo posto in classifica assieme al Real Sersale. Gli autori del raid vandalico hanno anche avuto l’idea di lasciare sotto la porta di uno degli spogliatoi una lettera minatoria indirizzata al Montepaone calcio. Per confezionare il messaggio a lettere cubitali i malviventi hanno utilizzato ritagli di giornali. Il contenuto di carattere minaccioso nei confronti dei dirigenti del Montepaone, non hanno niente da condividere con il mondo dello sport e con una partita più o meno importante e decisiva ai fini della volata finale per il salto di categoria. Da rilevare che allo stadio del Montepaone ha lavorato anche una squadra dei carabinieri del reparto scientifico, nel tentativo di recuperare reperti ed elementi utili a comporre un quadro esatto dell’episodio. Indizi necessari per le indagini. Il ventaglio delle ipotesi, è ampio, anche alla luce della doppia veste del presidente del sodalizio gialloverde, Massimo Rattà (nella foto in basso), che come è noto a Montepaone riveste anche la carica il sindaco e di consigliere provinciale a Palazzo di Vetro di Catanzaro. Per il momento resta in piedi la denuncia presentata dai dirigenti del Montepaone, con un fascicolo aperto a carico di ignoti. Sul campo, come accennato, il Montepaone ha liquidato col più classico dei risultati (2-0) il Chiaravalle, castigato con un gol per tempo. Il risultato porta la firma di Nicoletta e Pisano (con una punizione alla Del Piero) bravi a capitalizzare l’enorme mole di gioco prodotto dal Montepaone in tutto l’incontro.

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Sport Soverato La Ranieri International chiude meritatamente la regular season in testa alla classifica Nel secondo turno dei play off attende la vincente della sfida tra Botteghelle e Cap

Missione compiuta per la Ranieri Soverato, capolista assoluta, che si è sbarazzata senza troppi problemi, nell’ultimo turno della regular season, di Villa San Giovanni (97-70) concludendo al primo posto solitario la regular season al termine di un campionato in cui i

ragazzi di coach Gioffrè hanno perso in una sola circostanza. La partenza sprint della Ranieri ha stroncatoimmediatamente le velleità del Villa e, nel corso della gara, poi, hanno amministrato agevolmente la gara senza mai andare in affanno. Quattro i ragazzi di Gioffrè in doppia cifra: il duo argentino Novatti-Aguirrezabala e i due pivot Brugalossi e Rizzo. Da rilevare come il quintetto soveratese sia tornato a giocare al PalaScoppa dopo due anni di assenza. Soverato, incontrerà, nel secondo

turno dei play off la vincente della sfida reggina tra Botteghelle e Cap. Nell’ultima giornata di serie C regionale di basket il Cap Reggio agguanta i play off anche grazie alla sconfitta di Villa San Giovanni, e alla vittoria sul Botteghelle Basket, già quarta matematicamente. La gara dello Scatolone, è una gara vera. Dal terzo quarto in poi, il Botteghelle cerca in ogni modo di recuperare, ma il Cap, è in giornata di vena rispondendo colpo su colpo fino al 74 a 93 finale. Nell´altro derby reggino, tanto divertimento tra due squadre che hanno giocato a carte coperte in vista del prossimo play out. La Vis Overt Zanussi e l´Olympic Club, infatti, si rincontreranno in questo week end per la prima sfida di play out e mandano in archivio il 55 a 76 a favore della Vis che dà finalmente chiarezza nella griglia play out tra le due squadre gia citate e tra Virtus Catanzaro e Cus Cosenza. Ultima gara stagionale per la New Team Crotone che abbandona la serie C con la sconfitta contro i

promettenti giovani della Virtus Catanzaro. I giallorossi superano quota cento con ben cinque uomini in doppia cifra: Caldarola, Motta, Zofrea, Morra e Pulinas. Vince anche il Pianopoli che affronterà nel prossimo play off la vincente della sfida tra Pollino ed Aba. Al PalaPianopoli, i vincitori della Coppa Calabria, hanno battuto le resistenze del Pollino, in una gara, probabilmente, "antipasto" della prossima semifinale play off.74 a 66 il finale. Chiude al sesto posto l´Aba che non riesce a superare un Rende che chiude il primo campionato nella C Regionale con la salvezza e due belle vittorie in sequenza. 77 a 54 per i silani che si apprestano a disputare le finali giovanili. Si appresta invece a giocare il play out con tanta fiducia il Cus Cosenza che batte la resistenza di un San Michele gia salvo. Gli universitari affronteranno nel play out i giovani della Virtus Catanzaro. Il bello viene proprio ora, tanto che si guardi la classifica dall’alto o dal basso.

Prosegue spedito in direzione play off il cammino della Frigorcarni Soverato Splendida la vittoria in casa dell’Icq Rossano per le ragazze di Montemurro Fantastica Frigorcarni. Il sestetto soveratese si aggiudica con merito l’ultimo derby calabrese della stagione (0-3 il finale) tra le squadre di B1 femminile di volley e rimane così saldamente in lotta per la promozione. L’Icq Rossano deve fare i conti con una forma non certamente al top e con qualche problema muscolare di troppo, situazioni che hanno condizionato molto il rendimento della gara delle cosentine. Dall’altra parte della rete sta la Frigorcarni Soverato, sempre più rivitalizzata dagli ultimi risultati che giunge a Rossano agguerrita e determinata, e sfodera l’ennesima prova maiuscola e superlativa costringendo la squadra di casa alla resa senza lasciarsi sorprendere dalle bizantine. Le ragazze di coach Porretta le hanno tentate tutte per fermare la corsa delle avversarie, giocando alla pari fino a

metà nei primi due set e, nel terzo, in rimonta sono riuscite dal 18-24 a portarsi sul 21-24 prima di capitola-

re definitamente concedendo via libera alle biancoblu soveratesi. La Frigorcarni di coach Montemurro

continua, dunque a conquistare vittorie importanti guadagnando posizioni in classifica. Dopo la vittoria ottenuta a Rossano, le cavallucce marine raggiungono l’Engeco Lamezia a quota 44 punti, quando mancano solamente due giornate alla fine della regular season. In contemporanea alla vittoria biancoazzurra è arrivata la sconfitta della squadra siciliana del Marsala, impegnato al PalaBellina contro la capolista Pontecagnano. Il Soverato ora si trova a quota 44 in classifica con due punti di vantaggio sul San Severino che, però, nel turno di questo sabato osserverà il suo secondo riposo. La squadra di coah Montemurro ha dunque la possibilità, vincendo in questo week end la sfida diretta con la Sigel Marsala, di ottenere matematicamente l’ accesso agli spareggipromozione.Forzaecoraggio!

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Libri A cura di Città del Sole Edizioni

Ciccio Caruso La Giurlanda

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Lo scaffale

del Corriere dei due mari

Il Gobbo del Quarticciolo Bruno Gemelli racconta la storia del calabrese Giuseppe Albano Dagli anni Venti ai nostri giorni, i ricordi di Ciccio Caruso - militante del Pci impegnato nelle lotte e nelle rivendicazioni che hanno contraddistinto il Sud degli ultimi decenni - ripercorrono gli accadimenti storici soprattutto calabresi, ma anche italiani ed europei, dando conto delle riflessioni e del fermento di idee presenti nella realtà del territorio e nell’ambiente sindacale e politico. Gli interventi qui raccolti sono stati pubblicati, dal 1984 al 2007, sui giornali "Ora locale" e "il Crotonese". Con uno stile che si muove tra cronaca e racconto personale, essi descrivono una vita vissuta con passione e intenso impegno civile, in una testimonianza che si nutre di volti, eventi, esperienze drammatiche, sogni e speranze. Ciccio (Francesco) Caruso nasce nella Giurlanda, località della Locride, in Calabria. Durante l’infanzia si trasferisce con la famiglia a Crotone. All’età di 14 anni viene assunto, come apprendista meccanico, nella Montecatini, dove lavora fino al 1949 quando, in seguito ad uno sciopero aziendale ad oltranza, viene licenziato. Successivamente lavorerà per la ferrovia Calabro-Lucana e quindi alla fabbrica Pertusola, prima di diventare funzionario del Pci. Esponente del Pci e della Cgil, ha fatto della lotta politica il più grande motore della propria vita, mantenendosi, tuttavia, distinto e distante dai centri di potere.

to largo nella giungla della vita con una capacità unica, pagandone il prezzo estremo". "Credo che il saggio di Bruno Gemelli - afferma Pasquino Crupi, autorevole studioso di letteratura e storia meridionali nella sua prefazione conquisti la sua maggiore personalità, ossia il timbro originale, nella ricostruzione dell’aspra adolescenza di Giuseppe Albano. Le toglie ombra, la porta alla luce con episodi inediti. Consente così un ritratto non monco e non mutilato di Giuseppe Albano. Le toglie ombra, la porta alla luce con episodi inediti. Il tutto di primaria importanza per la ricostruzione del profilo psicologico del Gobbo del Quarticciolo. Impossibile prima del lavoro di Bruno Gemelli". Il volume si inserisce nella collana "I tempi della Storia", diretta dal Prof. Pasquale Amato, docente di Storia nelle Università di Messina e di Reggio Calabria. La collana si compone di agili volumi di carattere storico, che spaziano dalla dimensione locale a quella nazionale e internazionale, e annovera tra le sue ultime uscite due prestigiose firme calabresi come Mario La Cava (La Repubblica Cisalpina, settembre 2008) e Sharo Gambino (Vita di Tommaso Camapanella, ottobre 2008). Giuseppe Albano, meglio conosciuto come il Gobbo del Quarticciolo, era nato in Calabria, ma all’età di 14 anni era emigrato con la famiglia a Roma, dove, malgrado la giovanissima età, divenne, negli anni della seconda guerra mondiale, un capo della malavita con contatti sia con la resistenza romana e i suoi vari gruppi, che con la polizia fascista. Il libro del giornalista calabrese Bruno Gemelli "Il Gobbo del Quarticciolo", edito dalla Città del Sole Edizioni, ricostruisce la vita di Albano e la sua morte misteriosa, avvenuta quando il ragazzo aveva soltanto 18 anni e sei mesi. La sua vita appare un groviglio indecifrabile. Ma, al netto delle cose

che gli sono state attribuite, c’è da chiedersi come Giuseppe Albano, per la sua condizione sociale, per il contesto in cui è vissuto, ma soprattutto per la sua giovanissima età, abbia potuto essere protagonista di una vicenda così complessa, intricata, intensa, sempre border-line e sul crinale del pericolo. C’è molto racconto orale tramandato nel tempo, sebbene caricato di enfasi in certi passaggi, che però converge in un’unica direzione: la sua straripante figura. Un personaggio, nel male e nel bene, fuori dal comune. "Non si tratta assolutamente di farne un mito, - afferma l’autore Bruno Gemelli - ma sicuramente, a suo modo, egli si è fat-

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BIOGRAFIA

Bruno Gemelli giornalista, ha pubblicato: "Rodolfo Morandi" (1976), "Caro Attila" (1978), "Cessarè" (1980), "In questa Calabria" (1987), "’Ndrangeta & Mass Media. Scarti di magazzino" (1991), "Il silicio e la parola. La Calabria raccontata su Internet" (2001), "Calabria, una regione normale" (2006).


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Lontani dal sisma ma colpiti nel cuore

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aprile 2009 ore 3:32 l’Abruzzo viene colpito da una terribile scossa di terremoto di magnitudo 5.8. Una notte troppo lunga per gli abitanti dell’Aquila, forse la più lunga della loro vita. La terra ha tremato per parecchi secondi sotto il suolo di moltissime case, scuole, uffici e luoghi pubblici, edifici che hanno risentito fortemente di tale fenomeno tellurico. E’ così che, nel cuore della notte, la

Per non dimenticare

popolazione abruzzese è stata svegliata dal sonno, molti per l’ultima volta. La mattina seguente la terribile notizia scuote il mondo intero, sconvolgendo chi non riesce ancora a credere alle immagini riportate dai vari telegiornali. Di tante case ora rimangono solo macerie, di moltissime vite c’è solo il ricordo. Una telecamera a circuito chiuso di un ufficio postale abruzzese riporta le immagini del sisma. Una sensazione di totale impotenza,

Vivere e vincere Servizio a cura di Città del Sole Edizione per il Corriere dei due mari

L’Aquila deve ritornare a volare di paura, sorpresa non solo per chi il sisma lo ha percepito sotto i propri piedi, ma anche per chi, il dramma, lo ha vissuto da lontano. Ed è quasi come se la terra tremasse ovunque, come se la paura di una nuova scossa si allargasse a macchia d’olio nell’intera Penisola. Immagini assolutamente incancellabili ed indelebili nei cuori di chiunque. Sono queste le sensazioni di chi, questa terribile tragedia inaspettata, l’ha vissuta a centinaia di chilometri di distanza e, per quanto possa sembrare assurdo, per un attimo tutti ci siamo sentiti un po’ cittadini abruzzesi. E’ un certo qual senso di colpa ad investire totalmente la popolazione. Il rimpianto di non esserci stati, di non aver potuto aiutare chi ne aveva bisogno, di non avere confortato chi, improvvisamente, ha perso tutto. Il telegiornale diventa il primo pensiero al mattino. Il tempo si ferma nell’attesa di sapere le notizie relative al dramma. La vita continua, la gente cammina per strada conducendo le abitudini di sempre ma, per qualche strano motivo, tutto si concentra in un grosso nodo nello stomaco. La quotidianità non sembra avere più lo stesso sapore e le piccole cose acquistano importanza maggiore. Ma poi, all’improvviso, ti tornano in

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mente i volti della gente, le macerie e la catastrofe che si ripropone ancora con numerose scosse di assestamento che sembrano non finire mai. Il contatore delle vittime del sisma aumenta e, con lui, aumenta un profondo senso di colpa. Le lacrime si fondono con quelle di chi non ha più un tetto sulla propria testa, di chi ha perso la fortuna di una vita intera.

Non è assolutamente un piccolo contributo mandato da casa a ripagare un profondo senso di sofferenza. Vorresti poter essere lì con chi soffre ma poi, la paura, frena qualsiasi decisione. Vedere la tua stessa gente in tale catastrofica situazione sorprende, lasciandoti sospeso e pietrificato. Ciò che rimane è il viso spaventato di un bambino, le lacrime di una donna

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anziana che non ha il tetto di una vita, la disperazione di chi ha perso i propri figli e, soprattuto, le decine di bare allineate che ricoprono un’intera area della tendopoli allestita per tale occasione. Sono proprio tali situazioni inaspettate e così lontane dal nostro pensiero a sconvolgere la nostra vita, aprendo una visione diversa della realtà. Tutto cambia radicalmente prospettiva e ti rendi conto di ciò che, nella vita, ha veramente valore. Una casa in cui crescere, una letto comodo in cui dormire, un tavolo su cui poter mangiare accompagnati dalle persone care. Tutto, ora, sembra essere un’immensa fortuna rapportato a chi, questa realtà, l’ha persa nella notte dell’8 aprile 2009. Ci si rende conto dell’immenso valore della vita e di tutto ciò che l’accompagna. E ora rimaniamo qui immobili, nella speranza che qualcuno ci svegli da questo incubo. Ci vorrà moltissimo lavoro ed impegno, solidarietà e dedizione, aiuto e conforto. Solo grazie a noi tutti la città dell’Aquila potrà finalmente riaprire le sue ali e ricominciare a volare lontano. Simona Gangale

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Casa: norme antisismiche in vigore da 30 giugno 2009

BACHECA DEGLI ANNUNCI D'ASTA IMMOBILIARE Tribunale di Catanzaro TRIBUNALE DI CATANZARO Prima Sezione Civile Ufficio Esecuzioni Immobiliari Il Giudice dell’esecuzione, dott. Giuseppe Cava, letti gli atti della procedura esecutiva n.17/93 R.G. Espr. Promossa dalla Banca Popolare di Crotone S.p.A. in pregiudizio di ...omissis..., ha disposto la vendita senza incanto, dei seguenti beni siti in San Vito sullo Jonio: Lotto n. 1: Unità immobiliare (F. 14, particella 15 sub 3) E 153.135,00 ; Lotto n. 2: Unità immobiliare (F. 14, particella 15 sub 4.5) E 83.781,00 . Lotto n. 3: Unità immobiliare (F. 14, particella 15 sub 6) E 36.306,00 . Lotto n. 4: Terreno (F. 14, particella 33) E 15.132,00 . Lotto n. 5: Terreno (F. 14, particella 243) E 17.618,00 . Lotto n. 6: Terreno (F. 14, particella 249) E 37.868,00 . Gli immobili sono venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di consulenza tecnica consultabile in Cancelleria e che si considererà interamente conosciuta dagli offerenti e dall’aggiudicatario. L’udienza di vendita ex art.572 cpc è fissata per il giorno 17.6.2009.

La nuova normativa in materia di norme antisismiche entrera’ in vigore il prossimo 30 giugno, con un anno di anticipo. E’ quanto prevede la bozza di decreto legge su "Misure urgenti in materia di edilizia e urbanistica" esaminata dal governo dopo il terremoto in Abruzzo. Secondo l’art. 2 bis "gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione degli immobili che riguardano parti strutturali degli edifici non potranno essere piu’ realizzati e per i medesimi non puo’ essere previsto, né concesso alcun premio urbanistico sotto alcuna forma. E in particolare come aumento di cubatura, ove il progettista non abbia documentalmente provato il rispetto della vigente normativa antisismica". Questo significa - nella sostanza - che le agevolazioni del piano casa, riguardanti ad esempio l’aumento della cubatura, potranno essere concesse ai proprietari degli immobili solo in presenza del rispetto delle norme antisismiche. Mentre per quanto riguarda i lavori da eseguire all’interno di ogni unita’ immobiliare concernenti l’eliminazione, lo spostamento e la realizzazione di aperture e pareti divisorie interne che non costituiscano elementi strutturali - e sempre che non riguardino le parti strutturali dell’edificio, che non comportino aumento del numero delle unita’ immobiliari o che implichino incremento degli standard urbanistici - potranno essere eseguiti senza la necessita’ di un’autorizzazione. Bastera’, quindi, la semplice comunicazione all’amministrazione comunale. Stesso iter agevolato - con una semplice autocertificazione - anche per l’istallazione di ascensori solo se interni agli edifici e mutamenti di destinazione d’uso che non necessitano di lavori. Lavori che potranno essere realizzati. Anche l’istallazione dei pannelli solari, fotovoltaici e termici non avra’ piu’ bisogno di specifiche richieste, purché siano senza serbatoio di accumulo. E sempre in tema di risparmio energetico arriva una novita’ dall’Unione Europea: tutti gli immobili costruiti dopo il 31 dicembre 2018 dovranno essere infatti autonomi per il consumo energetico. Dovranno cioe’ produrre tanta energia quanta ne consumano sul posto.

TRIBUNALE DI CATANZARO Prima Sezione Civile Ufficio esecuzioni immobiliari Il Giudice dell’esecuzione, Dott. Giuseppe Cava ha pronunciato la seguente ORDINANZA Nel procedimento n. 238/97 R.G.E. pendente tra Banco di Napoli DISPONE Procedersi alla vendita senza incanto dei beni seguenti: Lotto 1: Locale al piano seminterrato di un fabbricato sito nel Comune di Soverato ,località"Martelli", composto da un vano di mq. 175,00, individuato al Catasto al foglio 10, particella 225,sub.6; prezzo base: Euro 18.727,46 Lotto 5 : Monolocale al piano attico di un fabbricato sito nel Comune di Soverato , località "Martelli", di mq.33,80 oltre a mq. 282,65 di lastrico solare; individuato al Catasto al foglio 10,particella 225 sub.7; prezzo base: Euro 16.858,13 Gli immobili sono meglio descritti nella relazione di consulenza tecnica consultabile in cancelleria e che si considera interamente conosciuta dagli offerenti e dall’aggiudicatario; L’udienza di vendita ex art. 572 c.p.c. davanti al G.E. dell’intestata procedura in una sala delle pubbliche udienze del Tribunale, giorno 17 giugno 2009 . TRIBUNALE DI CATANZARO PRIMA SEZIONE CIVILE UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI Il Giudice dell’Esecuzione, dott. Giuseppe Cava, letti gli atti della procedura esecutiva n. 105/2003 R.G. Espr.;

ha disposto procedersi alla vendita senza incanto dei seguenti beni: DESCRIZIONE IN ALLEGATO Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile in Cancelleria. Lotto 1 Immobile sito in Comune di Isca sullo Ionio - Via dei Platani, 3, in Catasto foglio n. 24 mappale 654 sub 2 Prezzo base Euro 8.564,25 ; Lotto 2 Appartamento sito in Comune di Isca sullo Ionio - Via dei Platani, 3, in Catasto foglio n. 24 mappale 654 sub 3 Prezzo base Euro 21.131,25 ; Lotto 3 Appartamento sito in Comune di Isca sullo Ionio - Via dei Platani, 3, in Catasto foglio n. 24 mappale 654 sub 4 Prezzo base Euro 11.865,00; Lotto 4 Appartamento sito in Comune di Isca sullo Ionio - Via dei Platani, 3, in Catasto foglio n. 24 mappale 654 sub 5 Prezzo base Euro 12.364,50 ; L’udienza di vendita ex art. 572 cpc è fissata per il giorno 3 giugno 2009 con riduzione di un quarto del prezzo base. TRIBUNALE DI CATANZARO AVVISO DI VENDITA BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART.569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO Che il Giudice dell’esecuzione, dott. ssa Maria Carmela Andriccioila ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel procedimento n. 64/05 R.G.E. pendente tra IGC e visti gli atti; HA DISPOSTO procedersi alla vendita senza incanto dei beni seguenti: Lotto 1: Unità immobiliare in Catanzaro ,via sant’Elena lioc. Giovino composto da due piani fuori terra in catasto a1 foglio 101 p.lla 338 sub. 11 (ex sub.1102) Prezzo euro 155.515,52 Lotto 2: Unità immobiliare in Catanzaro , via sant’Elena loc. Giovino composto da due piani fuori terra costituito da officina e locale per ufficio oltre servizi e locale deposito in catasto al fogiio 101 p.lla 338 sub. 12 (ex sub.1103) Prezzo euro 134.872,33 Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile nella Cancelleria di questo Tribunale. L’offerente, depositando offerta, dichiara di conoscere lo stato dell’immobile. Ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria la propria offerta in busta chiusa unitamente ad un assegno circolare intestato Tribunale di Catanzaro proc. n. 64/05 recante un importo pari ai l0% del prezzo proposto a titolo di cauzione entro le ore 12 del giorno 09.06.2009, sono a carico del procedimento le spese di trasferimento. L,udienza per la deliberazione sulle offerte ex art. 572 c.p.c. e per l’eventuale gara tra gli offerenti ex art. 573 c.p.c. è fissata in data 10.06.2009 . TRIBUNALE DI CATANZARO Prima Sezione Civile Procedura esecutiva n.105/05 R.G.Espr.

Il Giudice dell’esecuzione, dott. Giuseppe Cava, vista l’ordinanza assunta all’udienza del 02.10.08 . Visto, altresì, il verbale d’udienza del 25.03.2009, dispone la vendita senza incanto del compendio pignorato di seguito descritto : Lotto unico Appartamento e garage siti in Soverato in catasto al fg.14 part.186 sub 48 e 6 al prezzo ridotto di Euro 126.000,00 ; fissa per la presentazione delle offerte d’acquisto il termine dell’ 01.06.09 ore 12.00 ; fissa per la deliberazione sull’offerta e per l’eventuale gara tra gli offerenti, con rialzo minimo non inferiore a Euro 4.000,00, l’udienza del 03.06.09 ore 9.30 ; TRIBUNALE DI CATANZARO Prima Sezione Civile Ufficio Esecuzioni Immobiliari Il Giudice dell’esecuzione, dott.ssa Maria Carmela Andricciola, letti gli atti della procedura esecutiva n.20/99 (cui è riunita la 4/97) R.G. Espr. Promossa da Fonspa S.p.A. in pregiudizio di ...omissis...; DISPONE la vendita senza incanto, alle modalità seguenti, dei beni assoggettati ad espropriazione e così individuati: Lotto Unico: Deposito posto al piano cantinato di un fabbricato sito in S. Andrea Apostolo dello Ionio , contrada Lagò, identificato in catasto al foglio 23, particella 134, sub.19. Prezzo base Euro 32.000,00. Gli immobili sono meglio descritti nella relazione di consulenza tecnica consultabile in Cancelleria e che si considererà interamente conosciuta dagli offerenti e dall’aggiudicatario. L’udienza di vendita ex art.572 cpc è fissata per il giorno 27.5.2009 . TRIBUNALE DI CATANZARO Prima Sezione Civile Ufficio Esecuzioni Immobiliari Il Giudice dell’esecuzione Dott.ssa Maria Carmela Andricciola, ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel procedimento n. 176/06 R.G.E. pendente tra BNL E ...omissis...; visti gli atti; DISPONE la vendita senza incanto dei beni seguenti: Lotto 1 Appartamento in Davoli, Loc. Salicà , posta su due livelli, piano secondo e terzo di un fabbricato residenziale, Via I° Maggio 15, sup. mq. 129, in catasto al foglio 6, p.lla 1494 sub. 1104. Prezzo base Euro E 172.000,00 Gli immobili venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile nella Cancelleria di questo Tribunale. L’offerente depositando offerta dichiara di conoscere lo stato dell’immobile. Ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria la propria offerta in busta chiusa unitamente ad un assegno circolare intestato a TRIBUNALE DI CATANZARO PROCEDURA N 176/06 recante un importo pari al 10% del prezzo proposto a titolo di cauzione entro le ore 12.00 del giorno 26.5.2009, sono a carico del procedimento le spese di trasferimento. L’udienza per la deliberazione sulle offerte ex art. 572 c.p.c. e per l’eventuale gara tra gli offerenti ex art. 573 c.p.c. è fissata in data 27.5.2009 .

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Qui Aste Tribunale di Lamezia Terme TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME AVVISO DI VENDITA Procedura n. 129/98 Registro Esecuzioni Immobiliari Tribunale di Lamezia Terme Il professionista delegato Dr.ssa Commercialista Puteri Luisa con studio commerciale in Lamezia Terme Via Madonna della Spina ,4 nella procedura esecutiva promossa dalla B.N.L. S.p.a. -Visto il provvedimento di delega alla vendita emesso dal Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Lamezia Terme in data 18 luglio 2007 e depositato il 19 luglio 2007 ai sensi dell’art. 591 bis c.p.c; -Visto il provvedimento del G.E. di autorizzazione a nuovo incanto del 22.04.2009 depositato il 23.04.2009 con la fissazione di un prezzo base inferiore ad un quarto rispetto a quello della precedente vendita a norma di quanto disposto dall’art.591 c.p.c.; -ritenuto necessario, pertanto fissare la vendita dei beni pignorati; -visto l’ art. 569 c.p.c. AVVISA che nella data e nel luogo sotto indicati si terrà la vendita senza incanto del seguente immobile: LOTTO UNICO Terreno di 10.480 mq sito in comune di Pianopoli, in località Pantano n. 5, su due ampi terrazzamenti pianeggianti, con capannone prefabbricato in cemento armato di 2.016 mq di superficie commerciale, fabbricato per uffici di 194 mq di superficie commerciale, cabina elettrica, riserva d’acqua, depuratore; Prezzo base: E 245.614,50 Cauzione: E 24.561,45 Data dell’esame delle offerte : 19 giugno 2009 alle ore 15 :00 Luogo di esame delle offerte : Studio commerciale del professionista delegato Dr.ssa Commercialista Puteri Luisa sito in Via Madonna della Spina,4 Lamezia Terme (telefono 0968/28036 fax 0968/ 400268 ) AVVISA ALTRESI’ Che nell’ipotesi in cui: - non siano proposte offerte d’acquisto entro il termine stabilito; - le offerte non siano efficaci ai sensi dell’art. 571 c.p.c.; - si verifichi una delle circostanze previste dall’art. 572, comma 3 c.p.c.; - la vendita senza incanto non abbia luogo per qualsiasi altra ragione; avrà luogo la vendita con incanto dei medesimi beni o dei beni residui dalla vendita senza incanto nella seguente data e luogo: Data dell’incanto: 26 giugno 2009 alle ore 15 :00 TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI AVVISO DI VENDITA BENI IMMOBILI EX ART. 569 COMMA 3C.P.C. NELLA PROCEDURA ESECUTIVA IMMOBILIARE N. 103/97 R. E. SI RENDE NOTO Che il giudice dell’esecuzione nella procedura n. 103/97 R.E., con ordinanza del 18/03/2009 ha disposto la vendita senza incanto, in unico lotto del seguente bene immobile nello stato di fatto e di diritto in cui si trova: LOTTO UNICO Appezzamento di terreno di mq 9.600 sito nel comune di Gizzeria, località Pirillo , riportato in catasto al foglio di mappa n. 24 p.lle 230, 316, 317, 318, adibito a campo di tiro al bersaglio" Valore del bene E 44.550,00 Gli interessati a presentare offerta di acquisto possono esaminare il bene in vendita chiedendo di accedere all’immobile, previa preventiva comunicazione scritta al custode Dottor Commercialista Massimiliano Canzoniere via Dei Mille n. 150, FISSA La vendita senza incanto per il 17/06/2009 ore 9:30 e segg. presso il Tribunale Ordinario

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di Lamezia Terme e, per il caso che la predetta vendita non abbia eventualmente esito, in via sussidiaria, la vendita con l’incanto per il 01/07/2009 ore 9,30 e segg. TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME UFFICIO FALLIMENTI BANDO DI VENDITA ALL’INCANTO DI BENE IMMOBILE PROCEDURA FALLIMENTARE N. 443/1995 R.F. SI RENDE NOTO CHE Il Giudice Delegato al Fallimento n. 443/1995 R.F.; Con ordinanza del 09/04/2009 ha disposto la vendita all’incanto al prezzo base di euro 78.400,00 del seguente bene immobile: Lotto uno: Appartamento per civile abitazione al primo piano, composto da cinque stanze, cucina ed accessori, sito in via Alemanni di Pianopoli ( CZ) ; in NCEU al foglio di mappa 3, p.lla 152 sub 4 e sub 5".. Ogni concorrente, per essere ammesso all’incanto, deve presentare, istanza di partecipazione, in regola con il bollo, recante, a pena di inefficacia, l’indicazione del numero di r.f. della procedura, il bene o il lotto cui l’istanza stessa si riferisce, le proprie generalità ( nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza, stato civile e ,se coniugato, regime patrimoniale fra i coniugi); All’istanza di partecipazione deve essere allegata copia di valido documento di identità del concorrente e, se necessario, valida documentazione comprovante i poteri o la legittimazione dello stesso ( ad es. procura speciale o certificato camerale); In caso di dichiarazione di partecipazione presentata da più soggetti, deve essere indicato colui che abbia l’esclusiva facoltà di formulare eventuali offerte in aumento.; Con l’istanza di partecipazione, da presentarsi in busta chiusa, senza segni di riconoscimento, deve essere depositato assegno circolare non trasferibile intestato alla curatela del fallimento, tramite cui effettuare il versamento della cauzione ( ed in conto prezzo di aggiudicazione), in ragione di un decimo del prezzo base d’asta; Le spese di trasferimento cedono a carico dell’aggiudicatario, cui restano riservate le attività ed i costi per la cancellazione delle formalità: FISSA Per la presentazione presso la Cancelleria Fallimentare dell’istanza di partecipazione agli incanti, termine fino alle ore 13.00 del 08/06/2009 con le modalità di cui sopra. FISSA Il giorno 09/06/2009 ore 12.00 la vendita ai pubblici incanti dell’immobile sopra indicato. TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME AVVISO DI VENDITA BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART.569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO che il Giudice dell’esecuzione nella procedura 97/02 R.E. ha disposto la vendita all’incanto, in un unico lotto, del seguente bene immobile nello stato di fatto e di diritto in cui si trova: Unico Lotto: Immobile sito in Curinga alla via Romolo Murri, costituito da un appartamento di mq. 134 posto al primo piano e da un magazzino a piano terra di mq. 101, riportati rispettivamente nel N.C.E.U. di tale Comune al foglio 37, p.lla 994 sub 3, cat. A/4, cl 2, e sub 2, cat. C/2, cl 2. VALORE DEL BENE: EURO 69.420,00 Gli interessati a presentare offerta di acquisto possono esaminare il bene in vendita chiedendo di accedere all’immobile, previa preventiva comunicazione scritta al debitore-custode, nei giorni e nelle ore indicati dal combinato disposto ex artt. 519 e 147 c.p.c. FISSA La vendita con incanto per il 10.6.2009 ore 9.30 e segg. TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME AVVISO VENDITA DI BENI IMMOBILI Della Proc. N. 50/92 R.E. Richiesta da: INTESA GESTIONE CREDITI

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S.p.A. SI RENDE NOTO Che il giorno 17.06.2009, ore 12,00 nella sala delle pubbliche udienza di questo Tribunale avanti al Giudice delle Esecuzioni, si procederà alla vendita all’incanto dei beni immobili elencati in calce, alle seguenti condizioni: Prezzo base: E 59.289,25 per il primo lotto Prezzo base: E 42.308,15 per il secondo lotto Prezzo base: E 40.903,39 per il terzo lotto Prezzo base: E 42.308,15 per il quarto lotto Prezzo base: E 42.308,15 per il quinto lotto Prezzo base: E 42.308,15 per il sesto lotto Prezzo base: E 42,308,15 per il settimo lotto ELENCO BENI IMMOBILI: PRIMO LOTTO: Porzione del fabbricato per civile abitazione in Lamezia Terme - Nicastro - contrada La Gala o Quattrocchi , costituita dal magazzino posto al piano terra esteso complessivamente mq. 191 SECONDO LOTTO Porzione del fabbricato per civile abitazione di quattro piani fuori terra in Lamezia Terme - Nicastro - contrada La Gala o Quattrocchi , costituita dall’appartamento posto al primo piano e contraddistinto dal numero interno 2. TERZO LOTTO Porzione del fabbricato per civile abitazione di quattro piani fuori terra in Lamezia Terme - Nicastro - contrada la Gala o Quattrocchi , costituita dall’appartamento posto al primo piano e contraddistinto dal numero interno 3; QUARTO LOTTO Porzione del fabbricato per civile abitazione di quattro piani fuori terra in Lamezia Terme - Nicastro - contrada la Gala o Quattrocchi , costituita dall’appartamento posto al secondo piano e contraddistinto dal numero interno 4; QUINTO LOTTO Porzione del fabbricato per civile abitazione di quattro piani fuori terra in Lamezia Terme - Nicastro - contrada La Gala o Quattrocchi , costituita dall’appartamento posto al secondo piano contraddistinto dal numero interno 5; SESTO LOTTO Porzione del fabbricato per civile Abitazione di quattro piani fuori terra in Lamezia Terme - Nicastro - contrada la Gala o Quattrocchi , costituita dall’appartamento posto al terzo piano e contraddistinto dal numero interno 6; SETTIMO LOTTO Porzione del fabbricato per civile abitazione di quattro piani fuori terra in Lamezia Terme - Nicastro - contrada La Gala o Quattrocchi , costituita dall’appartamento posto al terzo piano e contraddistinto dal numero interno 7; TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME N. 68/2001 Reg. Es. Imm. AVVISO DI VENDITA IL PROFESSIONISTA DELEGATO NOTAIO DOTTOR SEBASTIANO PANZARELLA presso ASSOCIAZIONE NOTARILE PROCEDURE ESECUTIVE DI LAMEZIA TERME Piazza della Repubblica - Lamezia Terme nella Procedura Esecutiva proposta da "GUBER S.p.A." (già "ARIOSTO s.r.l.") visto il provvedimento di delega alla vendita emesso dal Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Lamezia Terme in data 13/03/2009 ai sensi dell’art. 591 bis c.p.c.; Ritenuto necessario fissare la vendita dei beni pignorati: Visto l’art. 569 c.p.c; AVVISA che in data 9 giugno 2009 alle ore 11,00 , nel Palazzo di Giustizia di Lamezia Terme, Piazza della Repubblica, piano primo seminterrato, presso i locali dell’Associazione Notarile, si terrà la vendita senza incanto della piena proprietà dei seguenti immobili: LOTTO UNICO Porzione immobiliare sita nel Comune di Lamezia Terme, sezione S.Eufemia Lamezia , facente parte del fabbricato posto sulla Strada Nazionale (detta via Del Mare), e precisamente il magazzino a piano terra, composto da un unico locale posto al di sotto del piano stradale dal lato della traversa di via Del

Mare. L’immobile é costituito da un solo locale cantinato, accatastato come magazzino (categoria C/2) ma utilizzato ad uso artigianale - produttivo come officina. La superficie adibita ad officina è di circa 400 mq., di cui 370 mq. avente altezza di 3,65 mt e i restanti 30 mq. con altezza di circa 1,90 mt, essendovi stato realizzato, su questa parte di magazzino, un soppalco adibito ad ufficio. Riferimenti catastali: Censito nel C.F. del comune di Lamezia Terme, sezione S.Eufemia: foglio di mappa 14, particella 288/subalterno 12, via del Mare, Piano S1,categoria C/2, classe 1, consistenza 400 mq. circa, rendita E 683,27. PREZZO BASE D’ASTA: EURO 321.800,00 AVVISA ALTRESÌ Che nelle ipotesi in cui: non siano proposte offerte di acquisto entro il termine stabilito; le offerte non siano efficaci ai sensi dell’art. 571 c.p.c.; si verifichi una delle circostanze previste dall’art. 572, comma 3, c.p.c.; la vendita senza incanto non abbia luogo per qualsiasi altra ragione; avrà luogo la vendita con incanto dei medesimi beni nelle seguenti date e luoghi: 30 giugno 2009 alle ore 10,00 , Palazzo di Giustizia di Lamezia Terme, piazza della Repubblica, presso i locali dell’Associazione. TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI AVVISO DI VENDITA DI BENI IMMOBILI EX ART. 569 COMMA 3 C.P.C. NELLA PROCEDURA ESECUTIVA IMMOBILIARE N. 38/2003 R.E. SI RENDE NOTO Che il giudice dell’esecuzione nella procedura n. 38/2003 R.E., con ordinanza ha disposto la vendita all’incanto, in più lotti dei seguenti beni immobili nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano LOTTO 1 Terreni ubicati in Francavilla Angitola, Località Falco , estesi per Ha. 1.58.50, coltivati ad uliveto, actinidietro e bosco ceduo,riportati nel NCT di detto comune al foglio 18, particella 154, al foglio 24, p.lle 45,115 e 140" prezzo base: E 46.500,00 LOTTO 2 Fondo agricolo coltivato ad agrumeto ed uliveto, ubicato in Francavilla Angitola, Località Scordari , esteso per Ha. 9.27.10, con piccoli fabbricati non accatastati. L’immobile è riportato nel NCT di detto comune al foglio 25, p.lle 3,28,29,31,32,33,57 e 100" prezzo base: E 402.000,00 FISSA La vendita con l’incanto per il 27/05/2009 ore 9.30 e ss. Al prezzo base d’asta come sopra determinato. TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME AVVISO VENDITA DI BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART.569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO Che il Giudice dell’Esecuzione nella procedura esecutiva immobiliare n. 94/1999 RE, con ordinanza emessa all’udienza del 25.02.2009 ha disposto la vendita con incanto, in unico lotto del seguente bene immobile, nello stato di fatto e di diritto in cui si trova LOTTO UNICO: Appartamento riportato nel Catasto fabbricati di Nocera Terinese al Fg.45 part.329, sub 39, situato in via Cavour, nella zona marina del suddetto comune. Tale immobile, occupa una porzione del quarto piano f.t. (mansarda), del corpo di fabbrica individuato negli elaborati progettuali come "Residence Lo Scoglio", composto da quattro livelli fuori terra ovvero: piano terra, piano primo, piano secondo, mansarda abitabile. Prezzo base d’asta euro 40.700,00 FISSA La vendita con l’incanto per il 20.05.2009 re 9,30 e segg. al prezzo base d’asta così come indicato.

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