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il Corriere dei due mari Servizi a cura di Carlo Talarico per il Corriere dei due mari SPORT
Marzo 2009
Coni provinciale: riconfermato Tony Sgromo L’avvocato catanzarese reggerà l’ente sportivo per il prossimo quadriennio olimpico In questo numero Calcio
"Ringrazio per il supporto ricevuto da tutti quanti in questi otto anni" Sarà un altro quadriennio di qualità per lo sport catanzarese. Infatti, è nuovamente l’avvocato Tony Sgromo il presidente del Comitato provinciale del Coni di Catanzaro. Candidato unico per il quadriennio olimpico 2008/2012, Sgromo è stato confermato all’unanimità ricevendo 37 preferenze sui 38 aventi diritto al voto (un solo il delegato assente). L’assemblea elettiva, convocata nelle scorse settimane presso la sala riunioni del Comitato provinciale di via Contessa Clemenza, è stata presieduta da Caterina Salerno con Piero Loguzzo presidente dell’assemblea, non vi è stato alcun tipo di incertezza quanto all’esito finale e così è giunta la riconferma di Tony Sgromo al vertice del Comitato provinciale. «Non avrei mai potuto ricoprire questo incarico - ha affermato Sgromo come ho fatto in questi otto anni, se non avessi avuto l’importante supporto del mio indispensabile segretario Santo Senese e del responsabile del settore tecnico Franco Fratto, che mi hanno sostenuto in tutto. Siamo innamorati di quello che facciamo, siamo innamorati dello sport, per questo i risultati che otteniamo sono positivi, perché ogni attività è svolta con amore. Alla base, però fra me, i miei collaboratori e tutti i membri della giunta c’è innanzitutto stima, rispetto e lo sport come passione comune. Ora non ci resta che iniziare a lavorare». Immediatamente Tony Sgromo (sono passati soltanto pochissimi giorni dopo l’elezione) ha deciso anche la formazione della nuova Giunta. Per l’ufficializzazione è giunto a Catanzaro il presidente regionale del Coni, Demetrio Praticò, che ha sottolineato l’impegno profuso da Sgromo in questi anni. «Oggi è una giornata significativa e la massiccia presenza delle federazioni rende palese che si sta lavorando bene. Antonio Sgromo - ha ribadito Praticò - è un uomo attento e determinato, non a caso è il vicepresidente vicario del Coni Regionale. Naturalmente la sua rielezione mi rende felice, perché sarebbe necessario che più uomini come lui, lavorassero con abnegazione rimboccandosi le mani-
Catanzaro
Mister Provenza cerca l’appoggio degli addetti ai lavori per riuscire a fare sempre meglio pagina 6 Calcio Vigor Lamezia
L’arrivo di mister Danilo Pierini in panchina non ha portato alcun frutto pagina 30 Volley femminile Soverato
La Frigorcarni si sbarazza in tre soli set e con facilità di un Messina poco competitivo pagina 35
che, specie per dare sostegno al settore giovanile, purtroppo oggi troppo in crisi». Non ha mancato l’appuntamento anche il professore Antonio Ammendolia. Una presenza importante che conferma la collaborazione tra il Coni e l’Università. Nel presentare, presso il salone del Consiglio provinciale del Coni, la nuova giunta del Coni, Comitato provinciale di Catanzaro, il presidente Antonio Sgromo, ha discusso dei prossimi impegni che il Comitato provinciale di Catanzaro affronterà nel quadriennio con la nuova giunta, così composta: Vincenzo Failla (tecnico), vice presidente Vicario, Paola Cosentino (Fsn: Figh) Vice Presidente, Luigi Ricci (Fsn: Fiv) Componente, Cinzia Sandulli (Fsn: Fita) Componente, Alberto Scerbo (Fsn: Fip) Componente, Enrico Ciaccio (Dsa: Fiwuk) Componente, Salvatore Fulciniti (Eps: U.s.
Acli) Componente, Antonio Cardamone (Atleta) Componente, Antonio Corasaniti (Rappresentante Cip) Componente. L’intento che si vuole raggiungere attraverso la nomina dei nuovi membri è quello di superare lo straordinario lavoro realizzato dalla giunta passata, in parte riconfermata. Il numero dei componenti è aumentato ed i volti nuovi serviranno per partire con un nuovo slancio rinvigorito. Nel salutare la vecchia giunta, il Presidente Sgromo ha inteso ringraziare particolarmente Sergio Servidoni che continuerà a coadiuvare quale fiduciario della zona lametina, Otello Celia, che coopererà quale fiduciario della zona ionica e Nino Conforti, tutti indispensabili per i successi ottenuti. Vitali per ogni singolo progetto e membri effettivi della giunta il Segretario Santo Senese ed il coordinatore del settore tecnico Franco Fratto. La presenza, infine, del Professore Al-
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berto Scerbo, rimarca ancor più evidentemente la volontà di creare un’unione definitiva e sinergica tra Coni ed Università che attraverso il corso di Scienze Motorie rappresenta un punto di riferimento per tutta la Calabria e non solo. Primo impegno di cui, fin da subito, si sta occupando l’avvocato Cinzia Sandulli, è quello di stringere ex novo e rafforzare i già esistenti protocolli d’intesa con le amministrazioni e gli enti locali, grazie ai quali sarà possibile affrontare questi quattro anni al top. La pasqua Sportiva che si sovlgerà il 29 marzo, invece, è il primo appuntamento atletico che attende il comitato provinciale di Catanzaro, mentre sono da tempo in lavorazione le kermesse nazionali "Giocosport" e "Giochi della Gioventù". Il nuovo motto della giunta "solamente con l’umiltà si va avanti!" è già in cammino.
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I desideri di mister Nicola Provenza
L’allenatore vorrebbe un ambiente più vicino alla squadra di Carlo Talarico
A Catanzaro pare di assistere alla lotta di Don Chisciotte contro i mulini a vento, una lotta impari per sconfiggere qualcosa che è quasi impossibile superare. Ma dovrà pur iniziarsi da qualche parte. E per fortuna c’è chi ci prova. Il riferimento è alle parole che ciclicamente pronuncia l’allenatore del Catanzaro, Nicola Provenza, per descrivere certi vizi dell’ambiente che segue le aquile. Gli occhi che vengono da lontano, vedono, scrutano, sono il migliore punto di osservazione per scalfire il marcio, questo è principio sacrosanto. Chi vive sempre nello stesso ambiente, invece, fa il callo a determinati discorsi perdendo di vista quello che è il modo migliore, e comunque più efficiente, nel gestire le cose. E così il tecnico giallorosso, al termine di una delle tante gare vinte in questa stagione, introduce discorsi seri che vanno ben oltre la partita: "Ho la fortuna di lavorare su un gruppo di valore, come sostengo dall’inizio del campionato, anche se a volte si eccede in giudizi troppo positivi o negativi, senza mantenere quel necessario distacco per valutare quello che stanno facendo questi ragazzi". Detto in parole povere, i giudizi della piazza sono troppo influenzati dall’emotività figlia del risultato. Se perdi sei un brocco, se pareggi in casa sei una schiappa,
se pareggi fuori casa la squadra poteva dare di più, se vinci sei meglio di Mourinho. Quello evidenziato dall’allenatore campano è, purtroppo, un dato di fatto che accompagna il Catanzaro da tantissimi anni, o meglio da quando si è trovato, in un triste giorno della sua gloriosa storia, relegato in serie C2, campionato che sta stretto alla piazza che pretende in questa categoria di vincere a mani basse, ma che, non si dimentichi, per il Catanzaro rappresenta uno scoglio insuperabile, essendone venuto fuori soltanto grazie ad un ripescaggio dopo la se-
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conda finale play off persa. Dunque la C2, le aquile, sono riusciti sempre a perderla e mai a vincerla. Ci sarà un perché dietro a questa amara verità. Presto detto. Società deboli e indebitate, squadre contrabbandatecome vincenti che non mantengono le attese della vigilia, tifoseria che pressa e non perdona il minimo risultato negativo, con la conseguenza di mettere fretta alle società costrette a cambiare in corsa, con tutti i guai che ne conseguono in casi del genere. Questo è l’estremo riassunto della serie C2 dell’U.S.
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e dell’F.C. Catanzaro. Contro questi malvezzi si sta battendo dall’inizio Nicola Provenza, l’ultimo samurai del calcio giallorosso. "C’è invece da elogiare la volontà della squadra tirando dritto per la propria strada - dice mister Provenza - senza pensare a niente altro che al proprio lavoro e al risultato. Questi ragazzi stanno avendo una volontà che mi sorprende giorno dopo giorno". E poi, ancora, il tecnico mette un altro dito nella piaga delle troppe parole (o meglio aspettative) che ruotano intorno al clan giallorosso: "Negli ultimi tre o quattro mesi ogni volta che rientro nello spogliatoio al termine della partita, vedo che questi ragazzi non si stanno godendo molto il frutto del loro lavoro, perché tutto intorno si guarda alle altre squadre. Questa è una cosa che secondo me ha degli accenti paradossali ed è il motivo per il quale sto continuando a tirare dritto per la mia strada e i ragazzi fanno altrettanto. Sono encomiabili per questo. In un’altra piazza in questo momento loro sarebbero gratificati diversamente, purtroppo vedo dalle espressioni di molte persone che ci stanno intorno, poca soddisfazione. E’ una cosa da correggere perché a me non piace lavorare in una dimensione diversa da quella che è l’umiltà, il sacrifico e la volontà. Sono abituato a lavorare così e così voglio lavorare anche a Catanzaro".
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Sport Catanzaro Masino Amato, storico massaggiatore dell’U.S. Catanzaro compie 70 anni trascorsi tutti tra famiglia, lavoro e pallone di Carlo Talarico
Maso ne fa settanta. Giovedì 12 marzo, infatti, il popolare massaggiatore del Catanzaro calcio spegne le candeline più importanti di una esistenza dedita al lavoro e alla famiglia, oltre che al pallone. Masino Amato è, senza retorica, il testimone più autentico di mezzo secolo della storia calcistica giallorossa. Ne ha viste di cotte e di crude, ha curato migliaia di caviglie e praticato altrettanti massaggi per alleviare i dolorini che hanno afflitto generazioni di calciatori che, nel corso dei decenni, hanno vestito la gloriosa casacca dell’Unione Sportiva. Proverbiale, poi, il suo scatto, con tanto di borraccia in alto per segnalare all’arbitro l’ingresso in campo, per arrivare prima possibile dal calciatore finito malamente a terra. Giuseppe Amato, in arte "Masino", originario di Chiaravalle Centrale, inizia la sua carriera in giallorosso nella sua qualità di masseur nel 1959, non ancora ventenne, entrando a far parte dello staff della De Martino (la Primavera di quei tempi). In quella stagione il Catanzaro del presidente Ceravolo vince il campionato di serie C e guadagna la cadetteria. Nella stagione seguente, Masino, le cui doti professionali emergono immediatamente, debutta in prima squadra nella doppia trasferta di Parma (29 novembre 1959) e poi a Verona. Da allora in poi, e per diversi decenni, non esiste più una domenica calcistica senza Masino. Ha vissuto da silenzioso protagonista tutte le battaglie giallorosse, passando di presidente in presidente e arrivando fino ad oggi in cui il suo operato viene dispensato con la solita maestria nelle sole gare casalinghe. La storia professionale di Masino è la storia dell’Unione Sportiva Catanzaro che anche grazie ad un personaggio come lui è riuscita a diventare la regina delle squadre provinciali. Masino, infatti, è sempre stata
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una persona che ha fatto gruppo e spogliatoio evitando polemiche o parole alle spalle. Più volte il suo operato è stato pubblicamente lodato dagli allenatori, basti pensare alla fantastica stagione 1970/1971, quella della prima storica promozione in serie A. Masino, allora, ebbe la sua importanza riuscendo a recuperare moralmente e fisicamente Paolo Braca, reduce da una brutta frattura di tibia e perone. Elogi piovono su Masino anche dall’allenatore Gianni Seghedoni per aver rimesso in sesto Pierluigi Busatta, nel giro di meno di una settimana dopo lo spareggio sfortunato di Bologna contro l’Atalanta e per quello decisivo del San Paolo di Napoli contro il Bari. Simpatizzante della Juventus, Amato, rimane tale fino al gennaio del ’72, allorquando la "Vecchia Signora" del calcio italiano esce sconfitta dal "Militare" accusando il Catanzaro di aver annaffiato il terreno di gioco. Da quel giorno Masino diventa solo e soltanto giallorosso, lo stile Catanzaro prevale su quello bianconero tanto decantato ma alquanto sbiadito in quella circostanza. Insieme al medico sociale Geppino Martino forma una delle coppie più invidiate da tutto il panorama nazionale, la sapienza di un primario con l’esperienza di un lavoratore autentico, un mix che ha assicurato al Catanzaro lustri di tranquillità sul fronte sanitario. Masino Amato, nel suo percorso di una vita è arrivato ad essere Masino anche perché ha trovato sostegno nella famiglia, la sua bella famiglia formata insieme alla signora Francesca che lo ha reso papà di tre figli, Alessandro e Roberto (che professionalmente hanno voluto seguire le orme paterne) e Maria Grazia. Ora, allo scoccare delle settante primavere, non resta che augurare al popolare Maso tantissima serenità, quella che lo ha accompagnato sempre, lavorando sempre per il Catanzaro. Il suo Catanzaro. Auguri!
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Calcio a cinque La Catanzarese Stefano Gallo si sbarazza con facilità del Mirto Tre punti erano stati preventivati alla vigilia e tre punti sono arrivati. La Catanzarese Stefano Gallo non ha mai sofferto contro un Mirto mai in partita. Il risultato finale (5-1) fa capire il divario tra le due formazioni di calcio a cinque. La Catanzarese è andata a segno con Cipparrone (doppietta), Lanciano e Corea (doppietta). Una gara in poche arole perfetta quella giocata dai giallorossi che non hanno mai sofferto la tecnica di Benenati né la forza fisica del resto della squadra cosentina, ma sono riusciti ad imporre il loro gioco sin dal primo minuto senza grosse difficoltà e comandando le operazioni per tutto l’incontro. Soltanto un pizzico di imprecisione e di sfortuna hanno impedito a Cipparrone di sbloccare i risultato prima del minuto numero 15’ e quindi di arrotondare il punteggio. Segnato il primo gol, grazie ad un preciso sinistro dalla distanza, la gara si è messa in discesa. Il raddoppio è stato messo a segno dal capitano, Lanciano, bravo su rimessa laterale, mette forte una palla in mezzo, trova la deviazione del portiere e porta a due le reti della sua squadra. Il Mirto appare più intimorito che tramortito e non riesce a superare metà campo per diversi minuti, poi cerca la rete con un paio di tiri per niente precisi che non creano problemi a Patruno. Il tre a zero porta ancora una volta la firma di Cipparrone, ma il merito è da attribuire a Corea che si procura un rigore sacrosanto: dal dischetto Cipparrone è infallibile. Il Mirto però non si arrende e accorcia le distanze con un gran sinistro al volo di Pace, imparabile per Patruno. Finisce il primo tempo e nella ripresa la Catanzarese rientra in campo determinata a chiudere la gara, perché gli ospiti, nel frattempo, hanno preso coraggio e cominciano anche a dare qualche calcio di troppo. Il Mirto però si scopre e lascia molto spazio alle ripartenze giallorosse. Il 4-1 porta ancora la firma di capitan Lanciano: passaggio in parallela di Mardente per il capitano che di prima intenzione batte a rete da oltre quindici metri e trafigge il portiere ospite. Il Mirto accusa il colpo si disunisce e, quale conseguenza, subisce anche la rete del 5-1: Patruno serve alla perfezione Voci lungo l’out di sinistra, in due contro uno, Voci scarica su Corea che comodamente appoggia in rete e chiude, di fatto, i conti. Nel finale va in scena l’accademia dei giallorossi. Con questi tre punti, la Catanzarese mantiene saldamente il controllo della classifica, guadagnando anche due punti sulla più prossima inseguitrice, la Fata Morgana, fermata in casa sul 5-5 dal Carpe Diem. Ora i punti di distacco sono cinque. La stessa distanza che c’è dall’Atletico Panarea, vittorioso sul Kroton per 6-2.
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La Stirparo Volley si riscatta andando a vincere a Messina La Nautica Alcaro perde a Bari uno scontro decisivo per la zona play out dopo la sconfitta Le speranze sono ora rimandate al match contro la diretta rivale Bernalda casalinga
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Rimane la delusione e zero punti in classifica per la Nautica Alcaro che avrebbe meritato di più dal parquet di Bari. Catanzaro,dunque perde il confronto diretto per l’accesso ai playout al termine di 40 minuti che hanno visto la squadra calabreseattenta in difesa, anche se globalmente è mancato un pizzico di cattiveria agonistica che in alcuni frangenti avrebbe potuto essere l’arma in più. Comunque sia, la sconfitta del Canicattì a Corato lascia ancora speranze per evitare la retrocessione diretta in serie C dilettanti. Ora servirà incamerare i due punti nel confronto col Bernalda. Buone prestazioni individudali sono state offerte da Shorter, Cattani e
Ogliaro, mentre Savazzi ha difettato nella continuità. Dopo la positiva gara disputata contro Sarno, si è invece smarrito De Monaco. La differenza tra le due squadre è stata tutta nei rimbalzi offensivi: 1 per Catanzaro contro i 25 dei pugliesi. La storia della partita ha visto parziali
favorevoli una volta a favore dell’una, una volta favorevole all’altra. Il primo breaksignificativo è stato quello con cui Catanzaro si era portata a condurre sul 26-16 del del 13’, realizzando fra la conclusione del primo periodo e, appunto i primi tre minuti della seconda frazione, un complessivo 15-2 che aveva consentito di ribaltare il 14-11 avversario. Poi Bari, sospinta dalle realizzazioni di Barozzi e dalle triple di Ciocca, concretizzava un parziale di 17-5. A questo punto si registrava la reazione della Alcaro (parziale 10-0). Poi si andava avanti punto a punto, al 39’ la spuntavano i padroni di casa. Alla fine il tabellone dice Bari 67, Catanzaro 63.
Stella Azzurra ko con onore contro la capolista Nike E coach Fiorini trae auspici positivi per il prosieguo Nulla da fare al cospetto della capolista per la Stella Azzurra Volley. Troppo forti le ragazze della Nike per il giovane sestetto catanzarese che nulla hanno potuto opporre di fronte allo strapotere tecnico e fisico della formazione reggina, autentica corazzata costruita per vincere il torneo di Serie C. La formazione reggina allenata da Giovanni Fascì schiera una formazione in grado di lottare per l’alta classifica anche in serie B2 con Crucitti ed Angelova in palleggio, Dastola opposta, Neves, Tortora e Nicoletti al centro, Praticò, Speranza e Tsvetkova di mano, con Baccellieri libero. La formazione della Stella Azzurra schiera il sestetto base, nonostante l’influenza che in settimana aveva decimato l’organico (alla fine sono state colpite 7 giocatrici su 12 della rosa della prima squadra), quindi Ceniti e Barone in palleggio, Sgrò, Zurlo e Migale di mano, Lodari opposta, Siracu-
sa e Dolce al centro con Astorino libero. Il primo set vede immediatamente una partenza brillante per le padrone di casa che infliggono un umiliante 17-3 alle intimorite giocatrici della Stella Azzurra. Da questo momento le giovani della Stella Azzurra iniziano a giocare con meno timore reverenziale e cercano di contrastare le forti avversarie. Il set si chiude con un netto 25-10 finale. Secondo e terzo set vedono una maggiore spregiudicatezza delle ragazze di coach Peppe Fiori-
ni che cercano di giocare con meno timore e riescono in alcuni momenti a tenere testa alle quotate avversarie. Certo, la differenza è netta tra le due compagini e i parziali chiusi 25-14 e 25-16 lo testimoniano, ma almeno le atlete catanzaresi hanno provato a divertirsi in campo, sfruttando al meglio l’esperienza fornita dal giocare contro un avversario di livello tecnico superiore. Al termine della gara coach Fiorini ha avuto modo di chiarare: "Faccio i complimenti alla formazione di Gianni Fascì che ha dimostrato una grande forza interiore e altrettante determinazione. Per noi ora inizia la parte decisiva della stagione, quella che alla fine dell’anno emetterà i responsi definitivi, soprattutto riguardo alla zona bassa della classifica. Sono fiducioso che la formazione che ha affrontato la Nike nel secondo e terzo set saprà togliersi belle soddisfazioni".
Coach Simone attendeva una reazione della sua Stirparo Volley dopo la sconfitta rimediata nell’ultima gara casalinga contro Potenza. Ed in effetti, a Messina, contro una squadra in piena lotta per evitare la retrocessione diretta, Troka e compagni, pur non convincendo fino in fondo, sono riusciti ad imporre i diritti di una maggiore cifra tecnica incamerando l’intera posta in palio dimostrando grande professionalità e voglia di non considerare chiusa prima del tempo una stagione che ha già regalato diverse soddisfazioni e che, nonostante non sarà possibile giungere al traguardo play off, va annoverata come molto positiva. Nella città dello Stretto, la Stirparo parte discretamente portandosi avanti nella prima frazione, poi però, come spesso è capitato durante questo campionato, un momento di amnesia nel momento di chiudere il set, regala nuova linfa ai padroni di casa che chiudono a loro favore la frazione dopo un interminabile vantaggio. Potrebbe essere una mazzata ed invece la Stirparo, trascinata soprattutto da un ritrovato Troka e dal positivo apporto di Manolo Gaetano, innesta la marcia giusta e senza incontrare eccessiva resistenza da parte di un Domenico Savio troppo falloso si porta sull’uno pari. Il terzo set risulterà quello decisivo con la Stirparo che mantiene i nervi saldi e pur senza compiere nulla di trascendentale, sfruttando le pochezze avversarie, si porta avanti chiudendo ancora ai vantaggi. L’ultimo set è giocato più che altro per onor di firma con Catanzaro che non sbaglia più nulla con Romanò e Benenati che si incaricano di mettere a terra i palloni finali e portare a casa tre punti fondamentali, più che per la classifica, per il morale della squadra cara ai fratelli Stirparo.
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L’arrivo di Danilo Pierini non inverte la rotta Vigor Lamezia sempre più ultima in classifica Addio a Fofò Ammirata e benvenuto a Danilo Pierini. Ma la Vigor Lamezia ultima era e ultima è rimasta. Andiamo con ordine. Lunedì 16 febbraio il sodalizio biancoverde emana il seguente comunicato stampa: "La società Vigor Lamezia S.r.l. comunica di aver sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra l’allenatore sig. Alfonso Ammirata. La società ringrazia mister Fofo’ per la professionalità, la dedizione al lavoro e la grande umanità dimostrata in questi due anni e per la stupenda stagione scorsa culminata con la storica conquista dei play off. Certi che questa decisione tanto sofferta non intaccherà il rapporto di profonda stima creatosi e consolidatosi nel tempo, coglie l’occasione per augurargli le migliori fortune personali e professionali". Muore un papa e se ne fa, necessariamente, un altro. Così il sempre solerte ed efficiente ufficio stampa della Vigor retto con professionalità da Gian Maria Cataldi, nella stessa giornata del 16 febbraio, dirama un altro comunicato. Eccolo: "La Vigor Lamezia calcio comunica di aver ingaggiato Danilo Pierini quale nuovo allenatore. Lo stesso verrà presentato alla stampa domani 17 febbraio, alle ore 12.30, presso la sala stampa del Guido D’Ippolito". Arriva, dunque, il nuovo allenatore
che, nei desideri della dirigenza tutta e del direttore generale Carmine Donnarumma, deve risollevqre il morale della squadra e dell’ambiente tutto. Certo l’esordio che il calendario riserva non è dei più agevoli. Tocca andare in casa del Catanzaro (allora) secondo in classifica. La Vigor disputa una bella gara, tutta cuore e grinta ma non riesce a portare a casa punti venendo punita dalla rete di Iannelli in avvio di ripresa. La sfortuna e il portiere del Catanzaro non consentono il pareggio. Al debutto casalingo di Danilo Pierini, una settimana dopo contro l’Andria, termina con l’ennesima sconfitta interna in una stagione avara di risultati al D’Ippolito. Pierini ci riprova la settimana successiva, ovvero pochi giorni fa, in quel di Cassino. Ma la compagine biancoverde viene sommersa di reti (ne prende cinque e ne fa due). Tre gare zero punti per il nuovo tecnico. Si dirà che non era certo la gara di Cassino quella giusta per risalire la china e conquistare punti importanti per cercare di agganciare il penultimo posto che regala la chance dei play out. Anche se nel calcio bisogna provarle sempre tutte, la sconfitta in terra laziale di quattro giorni addietro in un certo senso era preventivabile. Certo, non nella misura in cui
è arrivata. A questo punto non serve a nulla fare troppe elucubrazioni mentali: il vero e proprio rush finale per i biancoverdi di Pierini inizia domenica prossima con la gara interna contro il Manfredonia, diretta concorrente nella lotta per non finire in serie D. Cinque sono le lunghezze che separano i pugliesi dai lametini. Ed è indubbio che domenica sera queste dovranno diventare due, se si vuole avere un briciolo di possibilità. Solo così si potrà sperare. Altrimenti calerà il buio sul calcio professionistico nella città della Piana ove i commenti nei bar come per strada iniziano ad essere improntati al pessimismo. E non potrebbe essere diversamente. "Occorre comunque abbandonare l’ultimo posto e, dal match contro il Manfredonia a seguire, questo deve essere l’unico obiettivo. Quando si tocca il fondo bisogna reagire e non abbattersi. Ad oggi mancano nove partite ( cinque al "D’Ippolito" e quattro in trasferta). Tutto è ancora possibile" . Questi e altri i commenti di quei tifosi irriducibili che ancora ci credono. Fin qui, per così dire, gli aspetti attuali accompagnati dalla forza di reagire. Ma in tanti imprecano contro la società per le cattive scelte fatte durante l’allestimento della squadra. Impossibile dargli torto. Il rischio
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concretissimo di scivolare negli abissi del dilettantismo qualcuno dovrà pure accollarselo, di ceto anche se è pur vero che i processi vanno fatti solo al termine della stagione allorquando si chiuderanno i conti e si potrà chiedere anche perché tanti imprenditori insieme non sono riusciti a mantenere una categoria affrontata, nel recente passato, senza alcuna difficoltà. Ora, ribadiamo, è tempo di sostenere fino in fondo la squadra. E’ tempo di incitare i colori della città e di non arrendersi fin quando la matematica lo consentirà. Mister Pierini anche dopo la severa batosta di Cassino si è detto fiducioso e gli auspici sono quelli di riuscire subito a ricompattare il gruppo e a concentrarsi sulla partita di domenica che diventa fondamentale per imbastire qualunque tipo di discorso futuro anche perché, diversamente il baratro è vicino ora più che mai visto il risultato che ha allontanto la penultima posizione del Manfredonia vittorioso in casa. I margini quindi sono sempre più risicati per la squadra biancoverde, reduce (Ammirata+Pierini) dal suo sesto ko di fila in questo girone di ritorno giunto ormai a metà del suo articolato percorso. Obiettivo play out, non resta che centrare questo obiettivo, l’unico realisticamente perseguibile a questo punto dell’annata.
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Sport Lamezia Il Sambiase pur pareggiando in casa inizia a sentire la serie D E il pubblico dopo venti anni inizia a sognare a occhi aperti Un pareggio casalingo che vale oro e rafforza il primo posto del Sambiase e, conseguentemente, le aspirazioni dei giallorossi di approdare direttamente, dopo 20 anni, in serie D. E il pari è figlio di un match che ha visto i lametini, sull’1-0, sciupare tanto, e un Bagaladi bravo a capitalizzare la parte centrale della ripresa dei giallorossi di casa alquanto abulici. I reggini, fra andata e ritorno, hanno preso 4 punti al Sambiase. Aita e Campolo, da ex calciatori di buon livello, hanno giocato una sorta di partita a scacchi. Catturare palla all’avversari all’altezza dell’interdizione, ripartendo e cercando di evitare i lanci lunghi. Gli ospiti hanno spesso messo in fuorigioco gli avanti del Sambiase cercando un esasperato posizionamento alto per dare poche possibilità alla finalizzazione della manovra di casa. Schieramenti non molto difformi ma duttili. Sambiase col 4-3-2-1, Bagaladi
cou camaleontico 4-2-3-1. Lasciare libero, al 34’, che Curcio avanzasse per decine di metri, è stato letale. La difesa del Bagala-
di nel gestire quel radente basso del fluidificante sinistro di mister Aita, è parso imbarazzante. La palla, infatti, giungeva al sempre-
Continua il momento magico del Tiriolo Martelletto L’obiettivo del play off è sempre più alla sua portata Il Tiriolo continua a sognare. Dopo il pari interno con il Fuscaldo e la sosta forzata nella trasferta di Torretta (gara sospesa causa vento), il Tiriolo è tornato a marciare ottenendo 8 punti nelle successive quattro gare contro Raffaele Nicastro, Mirto Crosia, Sersale (gara di recupero) e Corigliano. Contro la Raffaele Nicastro gara equilibrata nella prima frazione di gioco che termina con il risultato di 1-0 grazie alla rete del solito Fabiano su cross dalla destra di Talarico. Nella ripresa vanno a segno Andrea Canino su punizione, ancora Fabiano e poi Talarico. Il goal della bandiera per la Raffaele Nicastro porta la firma di De Sensi. Nella gara successiva la squadra allenata da Marotta ha ottenuto un buon punto in casa
del Mirto Crosia. Il Tiriolo, privo di Romagnuolo, Fazio e Canino, è andato a segno con Fabiano su calcio di rigore che ha risposto al vantaggio dei locali. Nella settimana successiva al Mirto si è disputata la gara di recupero in casa del Sersale, lo scontro diretto per il quinto posto che vale i play off. Ne esce indenne il Tiriolo che porta a casa un buon punto mantenendo i giallorossi di Rosati a due lunghezze. Al vantaggio di Zoffreo nel primo
tempo ha risposto Fabiano ad inizio ripresa. Nell’ultimo turno il Tiriolo Martelletto ha rifilato un gran tris al Corigliano ultimo in classifica. Doppio Fabiano e Nisticò i marcatori del match. Per quanto riguarda l’Under 18, due vittorie consecutive negli ultimi due turni per i ragazzi di mister Renda. 4-2 alla Raffaele Nicastro (con goal di Quinzi, Anania, Fazio e Canino) e 2-1 alla Promosport (con goal di Ferraina e Soluri). Infine, è da rilevale che il giovane Lorenzo Fazio è stato convocato per la Rappresentativa Regionale Juniores per una amichevole contro la Vibonese Berretti insieme ad altri 16 under 18 militanti in squadre di Promozione e Eccellenza.
verde Diego Burgo che riusciva ad infilarsi fra le maglie della difesa reggina (che in quella circostanza forse pensava più a far scattare l’offside che a difendere) e controllava eludendo il portiere con palla che colpiva il palo: lo stesso Burgo, con freddezza, ribadiva a rete. Esplodeva di gioia il D’Ippolito coi tifosi che urlavano "serie D serie D". Ci provava subito la vicecapolista. Conclusione (37’) di Laurendi che Piazza in tuffo a terra respingeva. Le squadre si allungavano e il Bagaladi prestava più il fianco alle ripartenze del Sambiase. Nicolazzo respingeva una conclusione da dentro l’area di Staffa e poco dopo Martello, lanciato sul filo dell’offside, falliva il raddoppio facendosi ammaliare da Tiziano sulla cui respinta De Luca calciava alto. Allo scadere altra ghiotta opportunità per gli uomini di mister Alberto Aita con El Aoudi che s’incuneava fra le maglie reggine, non più armoniche nei movimenti per far scattare il fuorigioco, e pure stavolta Tiziano riusciva ad evitare ai suoi la seconda capitolazione che avrebbe chiuso definitivamente la contesa. Sul rilancio in avanti, Piazza usciva tempestivamente all’altezza della propria trequarti per anticipare Corona e alcuni secondi dopo Delfino di testa spediva al lato da buona posizione. Lo scarso cinismo del Sambiase nello scorcio finale del primo tempo, a lungo andare, finiva col ripercuotersi negativamente sull’undici di Aita anche nella ripresa. Corona riceveva da Delfino (9’) ed in area da ottima posizione si vedeva respinto il tiro del possibile pari. Gli ospiti guadagnavano metri col Sambiase votato a coprirsi e ripartire ma mentalmente poco sciolto, quasi come fosse attanagliato dalla paura di vincere. Nosdeo di testa (15’) divorava il raddoppio. Campolo operava un paio di cambi e dava una versione più offensiva ai suoi. Corona, in sospetto offside, su punizione di Laurendi, mandava al lato. Tiziano (25’) era ottimo su Martello e poco dopo Ficara sbucciava da ottima posizione. Piazza parava plasticamente (30’) su piazzato di Di Maggio.Era il preludio al pari che giungeva poco dopo con Di Maggio abile ad incunearsi fra le maglie della difesa giallorossa. Aita spediva in campo Guido conferendo, solo allora, più equilibrio ai suoi che riconquistavano metri di campo. Il Sambiase, così, chiudeva senza affanni la gara. Ma la serie D è sempre più vicina.
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Sport Lamezia
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Sport Lamezia La Promosport non riesce a superare il Sant’Umile Sirianni non riesce a trasformare un calcio di rigore E’ terminato con uno 0 a 0 privo di grosse emozioni l’anticipo di campionato tra la Promosport e il Sant’Umile Mongrassano. Le due compagini, bisognose di conquistgaree l’intera posta in palio, non hanno però dimostrato quella fame di vittoria che sarebbe stato lecito attendersi alla vigilia. Pochi sono stati i sussulti, fatta eccezione per il rigore, che avrebbe potuto permettere alla Promosport di portarsi in vantaggio, fallito (è il terzo sugli ultimi tre) da Sirianni in apertura di seconda frazione. Ora ai lametini tocca difendersi dallo spettro dei play out e tenere a bada l’avanzata del Tortora quint’ultimo in graduatoria. Per il Sant’Umile Mongrassano, invece si affievolisce la possibilità di lottare per il primo posto.Il match comunque non ha offerto grossi sussulti, e così il primo tempo fa registrare due potenziali palle gol, equamente divise tra le due compagini. La prima la confeziona De Rose su calcio di punizione dalla distanza sul quale Caravella si fa tro-
vare pronto. La seconda (16’) invece è tutta opera di Sirianni che difende palla da un avversario, si gira all’interno dell’area e fa partire un diagonale che però termina al sua corsa sul fondo. Pericoloso anche un tiro cross di Lioi poco dopo che trova quasi impreparato Viola. Nella ripresa il gioco diventa meno noioso, con gli ospiti che vanno vicini al vantaggio immediatamente. Ma sul tiro da posizione defilata di Apicella Caravella ci mette il piedone e respinge. Passano due
minuti e Paciola fa tutto bene, entra in area dalla sinistra ma sbaglia la conclusione mandando alto sopra la traversa. Al 5’ l’episodio chiave del match: Fanello conquista un calcio di rigore facendosi travolgere da Viola in uscita; alla battuta si presenta Sirianni che si fa però irretire dal portiere cosentino. Il rigore fallito frena la verve dei biancoverdi che però vanno ancora vicini al vantaggio con Ariosta al 23’, ma il tiro a botta sicura da pochi passi dalla linea di porta finisce alle stelle. Al 37’ l’ultima doppia chance per i ragazzi di mister Pullia con Fanello, che prima respinge sulla linea un colpo di testa del compagno Piccoli e poi su susseguente angolo svetta sopra tutti mandando però alto.
Volley femminile. L’Engeco Lamezia si ferma a Rossano Uno stop da dimenticare in fretta per il sestetto di Guzzo Alla vigilia era una gara proibitiva, ma col passare dei minuti lo spauracchio della Engeco Volley Lamezia non ha fatto paura all’Icq Rossano. Al cospetto della capolista Engeco Lamezia, le ragazze di Mario Porretta sono state capaci di fare la voce grossa contro la forte formazione lametina. Una prestazione spettacolare grazie ad un approccio alla partita che ha consentito alla formazione rossanese di fare la figura della corazzata della serata. Dall’altra parte della rete la formazione di Guzzo, dopo aver avuto vita facile nel primo set, non è riuscita più ad avere in mano le redini dell’incontro, subendo il ritorno delle locali che sono riuscite a capovolgere la situazione ed ad aggiudicarsi il match. Un derby che non ha tradito le aspettative della vigilia, pubblico delle grandi occasioni a tifare dal primo all’ultimo punto e grande spettacolo in campo. E’ stata una partita vera giocata a viso aperto senza risparmio di colpi, con grandi rigiocate sia da una parte che dall’altra. Nella formazione bizantina ha brillato più di
tutti la stella Santos seguita da Tsankova e Froes, nell’Engeco Aprea e David con Bodziak che dopo il primo set è stata costretta ad uscire. Partenza alla pari con le due formazioni che lottano punto a punto fino al 14 pari. Subito dopo due muri di Aprea spianano la strada alle lametine che da lì a poco si portano sul 13 -20. Per l’Icq Rossano è buio pesto, sembra una di quelle serate da dimenticare in fretta e così il set scivola via in un baleno: 17-25. Nel secondo parziale ancora partenza alla pari con le locali che riescono a ad imprimere una forte pressione. Si gioca punto a
punto fino al 16-16. Da questo momento in poi, Scollo e compagne realizzano un parziale di 7-0 portandosi sul 22-16. Il pubblico si scalda ed incomincia a tifare a gran voce e la squadra a mettere giù palloni alla grande portandosi prima sul 23-18 e subito dopo sul 24-20, si chiude sul 25-22. Nella terza frazione la partenza è simile alle precedenti, si lotta sul filo di lana fino al 16-14 poi, sono le ragazze di Porretta a salire ancora una volta in cattedra ed a dettare legge: finisce 25-20. Nel quarto ed ultimo set le lametine le tentano tutte per riaprire la partita con diversi cambi effettuati da Rino Guzzo per spronare la propria squadra ma, contro tanta veemenza delle rossanesi ogni tentativo risulterà vano. Infatti anche in questa frazione si lotta alla pari fino ad arrivare 16-15 poi, due acuti di Tsankova lanciano in orbita l’Icq che da quel momento in poi, non troverà più ostacoli fino alla fine. Finisce 25-21 con il pubblico festante ad applaudire le due squadre.
Riuscita la manifestazione Danza sportiva 2009 organizzata in maniera impeccabile dalla palestra Fisiodinamic Grande successo nella "Danza sportiva 2009", il campionato interregionale del Csen, che si è svolto al Palazzetto dello Sport di Lamezia Terme. La manifestazione è stata organizzata dalla Palestra Fisiodinamic, in particolare dagli insegnanti Luigi Nicotera, Lina Ferraro e Giuseppe Malerba e dallo Csen, ente riconosciuto dal Coni e rappresentato da Francesco De Nardo, con la collaborazione dell’assessorato allo sport del Comune. Tutto esaurito al palazzetto dello sport per il Campionato interregionale che ha potuto contare su oltre 1.000 partecipanti nelle varie categorie. Si è potuto così ammirare sul parquet del palazzetto di Lamezia Terme un centinaio circa di squadre provenienti da tutto il Meridione, e circa 100 coppie provenienti dalla Calabria e non solo, il tutto con la necessaria partecipazione di 20 giudici che hanno dato il via ad una manifestazione dagli alti livelli tecnici e coreografici. La gara ha avuto momenti entusiasmanti dove il confronto sportivo tra le varie squadre è stato appassionante, con un altissimo livello tecnico. La gara interregionale può essere classificata come la manifestazione principe non solo a Lamezia Terme ma di tutto il Sud Italia, con la presenza delle più prestigiose scuole di danza del Mezzogiorno. Sono state consegnate circa 400 coppe e targhe, medaglie e diplomi per tutti i partecipanti ed i finalisti che poi parteciperanno ai campionati nazionali. Per la realizzazione di questo evento sono stati impiegati tre mesi di duro lavoro e la partecipazione di ben 50 persone dell’organizzazione impegnate a ritmi sostenuti già da molti giorni prima dell’evento. La madrina della manifestazione è stata Valentina della trasmissione "Amici" di Canale 5, acclamata in maniera calorosa e entusiasta dal numerosissimo pubblico che non ha mai smesso di incitare i vari atleti. La manifestazione ha anche permesso a tanti giovani e persone di confrontarsi e conoscersi nella bella città di Lamezia Terme creando così anche un positivo fenomeno di turismo sportivo. Sono tanti, infatti, gli atleti e le persone che hanno alloggiato e ristorato presso i vari hotel e ristoranti della città e del comprensorio. Estrema è stata la soddisfazione manifestata dall’assessore allo Sport, Francesco Carnovale, il quale si è congratulato per la bella riuscita della manifestazione.
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Sport Soverato
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Sport Soverato
Il Badolato gioca bene ma perde ad Ardore A Cardinale una gara di terza categoria diventa un rodeo contro il Natile (3-1)
Calcio. Un mercoledì pomeriggio di follia Quattro tifosi denunciati e ora è molto più che concreto il "rischio" della diffida. tutto ciò per una gara di calcio dell’ultimo campionato dilettantistico. Ci saranno dunque strascichi giudiziari piuttosto pesanti per l’invasione di campo a Cardinale avvenuta durante una partita del torneo di terza categoria. Quattro tifosi della locale squadra di calcio dell’Ambrosiana sono, infatti, stati denunciati dai Carabinieri per avere invaso il terreno di gioco nel corso dell’incontro giocatosi a Cardinale con l’Amaroni. I Militi dell’Arma hanno, poi anche segnalato al Questore di Catanzaro i tifosi responsabili dell’invasione di campo per la conseguente applicazione del divieto di accesso alle competizioni sportive. Le persone denunciate sono due trentaduenni, un ventunenne ed un minore (diciassettenne). L’identificazione dei quattro giovani è stata possibile dopo le indagini dei militari dell’Arma che sono riusciti a fare chiarezza sugli svolgimenti di quello che doveva essere un tranwuillo e sano pomeriggio di sport ma che, invece, di è trasformato in un pomeriggio di ordinaria (o meglio straordinaria) follia. I quattro tifosi, infatti, sarebbero responsabili dell’aggressione in cui so-
no rimasti feriti ben sette giocatori dell’Amaroni. I dirigenti di quest’ultima squadra, il giorno seguente alla disputa della gara, hanno depositato al comitato calabrese della Federazione Gioco Calcio che organizza il torneo, una lunga e articolata memoria per spiegare quanto accaduto nel folle pomeriggio vissuto a Cardinale. L’episodio è accaduto un paio di mercoledì fa pomeriggio a Cardinale dove era in programma il recupero della partita tra la squadra locale, l’Ambrosiana, contro l’Asd Amaroni 08. La gara terminata 1 a 1 era filata via liscia senza alcun particolare momento di tensione, salvo quelli normalissimi di tutte le partite. Niente di grave, in altri termini si poteva presagire. Al triplice fischio, però, una discussione tra due giocatori, nata probabilmente per l’esultanza dopo il gol del pareggio, ha scatenato una violenta e inaspettata reazione. Secondo quanto si è avuto modo di apprendere, un gruppo di tifosi locali avrebbe scavalcato la rete di recinzione entrando sul rettangolo di gioco. Ad avere la peggio, stando ai referti medici, sarebbero stati giocatori ospiti (ben sette). Una furibonda lite interrotta a fatica
dai quattro carabinieri in servizio al campo sportivo che per evitare conseguenze peggiori hanno chiesto immediati rinforzi alla vicina stazione di Guardavalle. Riportata, anche se a fatica, la calma in campo, i malconci giocatori dell’Amaroni sono stati costretti immediatamente a lasciare l’impianto senza neanche fare la doccia e, scortati da una pattuglia di militari dell’Arma, hanno fatto refertare i danni subiti. Una volta lasciato lo stadio, infatti, giocatori e dirigenti si sono recati direttamente al pronto soccorso dell’ospedale "Pugliese" di Catanzaro per ricevere le cure del caso. In totale sono risultate sette le persone, alcuni giovanissimi, che sono stati medicati dai sanitari catanzaresi. Il più grave ha avuto una prognosi di venti giorni per la frattura del setto nasale e quattro punti di sutura sul labbro, un altro giocatore ha avuto una prognosi di dodici giorni, un altro ancora di dieci e gli altri quattro di sette giorni ciascuno. Non ci sono parole per commentare questi fatti che dire incresciosi è dire poco. Il tutto, si ribadisce in una normalissima partita di terza categoria, ultimo campionato di tutte le categorie organizzate dalla Figc. non è un buon esempio, non c’è che dire.
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Ancora una sconfitta per il Badolato che da questa domenica si trova ultimo in classifica nel girone B del campionato di calcio di Promozione. La gara Natile-Badolato, disputata sul terreno di gioco (ai limiti della praticabilità) di Ardore, non è stata spettacolare anche se ha offerto spunti interessanti. Il Natile ha meritato la vittoria, anche se il risultato finale (3-1) non rende giustizia al Badolato che non ha demeritato. Il Natile scende in campo motivato e desideroso di far propria la gara, tanto che già al 10’ trovano già il gol: da un’azione dalla fascia destra, Paolo Luciano crossa per Frammartino che in posizione centrale di pallonetto non sbaglia ed insacca. In avvio di ripresa il Badolato trova il gol pareggio: Fodero dalla sinistra colpisce la traversa, dopo un batti e ribatti in area, Lattari si fa trovare proprio sotto la porta e di testa realizza il momentaneo pareggio. I locali accusano il colpo ma dopo 4’ di confusione Giorgi in posizione centrale realizza. Il Badolato non si dà per vinto e cerca di impensierire gli avversari prima con il solito Fraietta che manda sul portiere e poi con Papaleo, il quale però sfiora solo il palo alla sinistra di Carlino. Gli ospiti ci provano ma non concretizzano, cosa che invece fa il Natile al 36’ con Procopio il quale splendidamente sigilla il risultato sul 3-1 finale.
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Sport Soverato Volley femminile. Nessun problema per la Frigorcarni Archiviata in poco più di un’ora il match con Messina Vanni per Rotondo, questa volta non c’è storia sin dall’avvio, infatti i punteggi ai time-out tecnici dicono 8-3 prima e 16-7 poi per la Frigor, la quale si aggiudica senza difficoltà il parziale e si porta sul doppio vantaggio. Nel terzo set il leit-motiv è sempre lo stesso, padroni di casa a condurre nel punteggio agevolmente, trascinate in attacco da capitan Savostianova (14 punti per lei) e Messina che cerca di limitare i danni; il vantaggio diventa di ampie proporzioni e si chiude velocemente con un netto 3-0. Il campionato si conferma più che mai aperto ed equilibrato, il secondo posto dista solo tre punti e la vetta non è poi così lontana; il sodalizio jonico può quindi ancora sognare il grande salto.
Vittoria agevole come da previsioni per la Frigorcarni Soverato che archivia, in un’ora di gioco, la pratica Messina inanellando la terza vittoria consecutiva e rafforzando ulteriormente il terzo posto in classifica. Coach Montemurro nel sestetto di partenza opta per la diagonale Erbetta-Savostianova, con Spassova e Delfino martelli, Rotondo e Scilipoti centrali con Iazzetti libero. Il primo set sembra partire con le padroni di casa con l’inerzia della gara in mano, non a caso il 10-5 iniziale fa pensare ad un andamento in discesa per la Frigor. Ben presto però, Messina rientra nel set, complice anche qualche ingenuità delle soveratesi, colte probabil-
mente anche un po’ di sorpresa dall’atteggiamento combattivo delle siciliane; si arriva sul 19-19 ma Soverato fa valere il maggiore tasso tecnico e l’esperienza e riesce, pur non giocando al meglio, ad incamerare il primo punto. Nel secondo set entra
Soverato vittorioso Play off alla portata
Per il Guardavalle un buon Tre punti d’oro per la Serrese pareggio a Marina di Gioiosa ai danni di un Locri spento
Un gol di Paparo nel cuore della seconda frazione di gioco fa grande il Soverato e piega la resistenza dell’Africo consentendo ai padroni di casa di incamerare altri tre punti vitali per la sua rincorsa ai playoff. Una rincorsa ormai quasi completata in pieno grazie a questo successo. quella control’Africo è stata una vittoria tanto importante quanto meritata perché le poche azioni della gara sono tutte dei cavallucci marini e vedono Paparo grande protagonista. Il numero nove nel primo tempo colpisce il palo con un bel destro dal limite col portiere immobile. Ma è l’unica situazione interessante che si ricorda nel primo tempo, anche perché l’Africo fa poco o niente e cerca solo un punticino per smuovere una classifica comunque abbastanza tranquilla. Nella ripresa il Soverato si fa più intraprendente in avanti, trovando la rete del vantaggio. L’azione si sviluppa sui piedi di Gullà che fa partire un cross delizioso per il piede di Paparo che sigla la rete che vale tre punti. L’Africo non è mai riuscito a rendersi veramente pericoloso dalle parti di Lombardo, che pure ha controllato con autorevolezza. Tre punti che fanno volare il Soverato in alto, vincendo partite così ha dimostrato ancora una volta di essere una delle degne rappresentanti nella corsa ai play off.
Ancora un’occasione sprecata. La seconda nel giro di quattro giorni per il Marina di Gioiosa, che vede ridursi le possibilità di aggancio al primo posto a cinque giornate dal termine del campionato. Merito anche del Guardavalle di mister Riitano, venuto nella tana dei nerazzurri con la tranquillità di non aver niente da perdere giocando in scioltezza. E la quasi totale assenza di pressione dalla mente dei giallorossi ospiti porta Menniti e compagni a comandare le operazioni per quasi tutto l’arco della prima frazione di gioco, nel corso della quale si rendono pericolosi con un colpo di testa di Fossella su corner di Catuogno che trova il salvataggio di Cagliuso proprio sulla linea di porta. Nella ripresa il ritmo si alza e dopo un bell’invito di Carbone in verticale per Roccisano, anticipato dalla chiusura di Ussia, sugli sviluppi del corner seguente arriva il vantaggio del numero dieci, bravo a girarsi e a trovare l’angolino basso alla sinistra del portiere. I ragazzi di Silvano sembrano poter controllare la partita, ma nel finale subiscono la rete del pareggio con Menniti, che anticipa tutti in area girando di collo destro al volo un corner di Catuogno verso la porta di Scordino, apparso non impeccabile nella circostanza. Un buon punto per gli ospiti di mister Riitano che riescono così ad agganciare al sesto posto il Bocale.
Tre punti senza grossi problemi per la Serrese ai danni del Locri. La Serrese si regala un’iniezione di fiducia e guadagna, così, punti decisivi per evitare la temuta retrocessione diretta. Il team di casa evidenzia qualche miglioramento in fase di possesso palla, ma permangono i problemi relativi all’incompletezza dell’organico e all’incapacità di dare profondità alla manovra. L’avvio di gara è caratterizzato da una fase di studio con gli attaccanti che spesso sono avulsi dal gioco e i portieri in attesa inoperosa. Ma la partita si sblocca improvvisamente al 25’ pt quando lo specialista Galeano, con la complicità del portiere ospite, trasforma una punizione da posizione defilata. Passano 10’ e la scena si ripete con esito diverso: Fischetti stavolta respinge affannosamente a pugni chiusi. Al 45’ pt Tripodi crossa per Galeano che, però, non ce la fa ad imprimere forza al pallone. In apertura di ripresa la Serrese cerca il raddoppio. Al 13’ st Lucà non libera con precisione, Tassone raccoglie e prova una conclusione dal limite dell’area che viene alzata sopra la traversa da Fischetti. Poi il gioco latita e la gara sembra addormentarsi, salvo risvegliarsi nel finale allorquando la Serrese piazza il colpo del ko. Al 44’ st, infatti, il raddoppio biancoblù si materializza con la deviazione sottorete di Corbo che tocca in maniera goffa ma efficace la punizione del solito Galeano.
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Basket. Serie C2 Pianopoli e Soverato proseguono la loro inarrestabile marcia. Alle altre rimangono le briciole Una serie C2 di basket ancora scoppiettante ma sempre nel segno di Pianopoli e Soverato.Ripercorriamo il quadro dell’ultima giornata. A Villa San Giovanni una rissa tra giocatori in campo ha stravolto l’andamento della gara. Espulsi De Stefano,Vinci e Surace per i padroni di casa, il duo argentino Gonzales e Spaltro, invece, per il Pollino, che subirà la seconda sconfitta consecutiva dopo il ko infrasettimanale contro Botteghelle. Non basta il rientro di Perrone a coach Silella per espugnare il PalaCaminiti. 92 a 84 per il quintetto villese che verrà nuovamente trascinato dalla voglia di vincere del classe ’87 Giovanni Pellicanò, coadiuvato alla grande dal giovane Giulio Aversa, anche lui ampiamente sopra la doppia cifra con 24 punti. Vittoria importantissima per la Virtus Catanzaro che, in una versione più giovane che mai, (assenti Caldarola squalificato e Marano infortunato), gioca una bella gara contro l’Aba. I ragazzi di Cattani vogliono assolutamente evitare il playout e vincendo il match, si rendono conto che il sesto posto, utile per la zona playoff non è poi così lontano. Corrado Motta, classe 92 ed Antonio Pulinas, classe ’90 sono i principali artefici della vittoria giallorossa.Termina 93 a 77, all’Aba non bastano i 31 punti del "solito" Geri. Si siede al quarto posto in solitudine la Botteghelle Basket che brinda a cospetto di un Rende giunto in riva allo stretto in formazione rimaneggiata. Pesano le assenze di Lorenzi, Trombino e Federico. Coach Dattola troverà ottimi spunti dal trio Cugliandro, Pensabene, Cilione. I biancoblu controlleranno il match e faranno girare al meglio tutti gli effettivi di un collettivo che ha tutte le carte in regola, a questo punto per non farsi sfuggire un buon piazzamento play off. 77 a 64 il finale. Successi hanno fatto registrare le due di testa. Al PalaCus, la Palmieri Pianopoli ha faticato per poco più di due quarti prima di avere pienamente ragione di un Cus Cosenza che registrerà una sconfitta preventivabile.46 a 82 per la Palmieri, che troverà l’hight di giornata dal capitano Fabio Caruso. Fatica più del previsto la Ranieri Soverato, invece, per avere ragione di un Cap che promette scintille da qui fino al termine del torneo. Soverato non sta attraversando un buon momento da un po’ di settimane e servirà tutta la grinta di Giannotta unitamente alle le magie di Aguirrezabala per frenare la corsa dei reggini. Nove punti di scarto finale tra le due squadre, il top scorer della gara sarà l’esterno reggino Danilo Marte (26 punti).