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il Corriere dei due mari Servizi a cura di Carlo Talarico per il Corriere dei due mari SPORT

Marzo 2009

La squadra del Presidentissimo Il premio sportivo dedicato a Nicola Ceravolo ha riunito dodici suoi ex calciatori In questo numero CATANZARO

Un pomeriggio d’altri tempi

Football Americano

La nuova squadra degli Highlanders ha superato nettamente la prima gara stagionale contro i Cardinals Palermo

Dodici calciatori per il loro presidente. Questa la sintesi dello splendido pomeriggio vissuto all’auditorium Casalinuovo ove ha avuto luogo la prima edizione del premio sportivo dedicato a Nicola Ceravolo, ideato e organizzato da Maurizio Insardà. ConT ato Sabadini hanno preso parte alla manifestazione anche Claudio Ranieri, Giorgio Pellizzaro, Massimo Palanca, Alberto Arbitrio, Adriano Banelli, Paolo Braca, Gianni Improta, Fausto Silipo, Enrico Nicolini, Alberto Spelta e Roberto Vichi. Sul palcoscenico, con l’ideatore della manifestazione, il giornalista Maurizio Insardà, anche il “direttore” per antonomasia Italo Cucci. Conduttrice della manifestazione, la giornalista Rai Sabrina Gandolfi. «L’affetto che questa sera avete riservato ai vostri eroi – ha detto Italo Cucci - , è un qualcosa che mi riporta indietro nel tempo e che credevo di aver perduto per sempre. Grazie a Dio ci sono ancora momenti di passione, calda ed allegra, per ricordare un presidente come Ceravolo e non con quelle manifestazioni che, talvolta, costringono ad avere un abito serio e gravoso. Oggi c’è una manifestazione di grandissima ed inedita allegria. Nicola Ceravolo - ha proseguito Cucci - è stato un maestro anche per me.Mi ha sempre fatto tenere presente che la serietà paga. Quello che ho visto oggi entrando qui in questo teatro, mi fa continuare a dire che il ricordo della gente è il premio migliore che si possa avere. Lo puoi avere in vita o quando non ci sei più. Una sorta di immortalità che è la dote più bella dello sport». L’evento è stato vissuto all’insegna dell’amicizia e dei ricordi in un teatro stracolmo in ogni ordine di posto. E’ stato Faustino Silipo ad offrire un’immagine protettiva e affettuosa di Nicola Ceravolo. «Ho perso mio padre quando avevo dodici anni - ha detto commosso - e a quattordici ero già nel Catanzaro. Ceravolo è stato come un padre per me e per tutti noi. Ci ha inculcato i valori dell’amicizia e della fratellanza. Se fosse qui stasera e vedesse i suoi ragazzi ancora insieme, dopo tanti anni, credo che sarebbe per lui la più bellapartitavinta».

pagina 6 LAMEZIA TERME Calcio

La Vigor nella trasferta derby a Vibo cerca punti pesanti per rimanere ancora viva pagina 30 SOVERATO Wushu

Anche a Hong Kong il maestro Scalzo si batte al meglio conquistando due medaglie d’oro e un argento pagina 35

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Un bagno di folla per gli eroi degli anni ’70 Roberto Vichi: «Quello che voi provate per noi, noi lo proviamo per voi e lo proveremo per sempre» «Quando un papà muore, la sua gioia è quella di vedere i suoi figli riuniti insieme. E noi abbiamo fatto questo». Giunge dal "poeta" Fausto Silipo, uno dei messaggi più profondi e belli venuti fuori dalla serata dell’Auditorium Casalinuovo che ha raccolto 12 vecchi calciatori dell’era Ceravolo. I “figli” del presidentissimo sul palco hanno reso i giusti onori ad un personaggio che li ha plasmati e fatti diventare uomini veri.La kermesse caparbiamente voluta e realizzata da Maurizio Insardà è stata coronata dal successo, nonstante qualche critica per nulla giusitificabile, piovuta nei giorni precedenti. La manifestazione che ha dimostrato ancora una volta il viscerale attaccamento dei catanzaresi al mondo del pallone e a quegli eroi che hanno portato la città agli onori della cronaca in tutto lo stivale. A partire dalla “serranda” Giorgio Pellizzaro, dal pacato Paolo Braca, il “pales-

trato” Sabadini, il “caciarone” Nicolini, (tutti soprannomi emersi da un simpatico giochino di attribuzione di aggettivi che ha condotto gran parte della serata) l’“animatore” Arbitrio, il “permaloso” Claudio Ranieri, l’assicuratore Adriano Banelli e poi il libero Roberto Vichi, Alberto Spelta, Fausto Silipo, Gianni Improta, fino al mito di O’rey Massimo Palanca. Tutti di fronte al loro pubblico che li accoglie con boati, quel pubblico che ha dato tanto per loro e che ancora, passati circa trent’anni, prova amore incondizionato per questi uomini. Un amore ricambiato come si evince dalla parole di Roberto Vichi: «quello che voi provate per noi noi lo proviamo per voi e lo proveremo per sempre»; quel sentimento così forte che fa commuovere come Massimo Palanca, quella passione espressa verso questi eroi che in Calabria hanno trascorso anni stupendi, trovato l’ amore della loro vita,

fatto nascere e crescere i loro figli ai quali hanno fatto poi respirare l’aria della nostra montagna e lo iodio del nostro mare. Un gruppo di amici, anzi fratelli, tutti col cognome acquisito Ceravolo e i cui paesi d’origine sono metaforicamente in provincia di Catanzaro. Ceravolo, che come ricorda Claudio Ranieri «ci ha fatto diventare uomini». Uomini che hanno ancora la voglia di riunirsi più volte l’anno, di scherzare e prendersi in giro e in questo tanto Palanca che Nicolini sono stati autentici show man sul palco facendo divertire tutti. Divertenti, ancora, gli aneddoti di Nicolini che ha mostrato l’affetto che tutti i giocatori nutrono per il mitico massaggiatore Masino Amato e per il dottore Martino. Emozionanti anche i ricordi espressi un po’ da tutti i calciatori verso il presidentissimo, a cui non si è voluto sottrarre neanche Italo Cucci che lo ha definito «un personaggio di serietà

naturale, la passione verso il quale questa gente ha dimostrato è il dono più bello che si può avere, è una specie di immortalità». Ciò prima di cimentatrsi anche lui con aneddoti e storie di un calcio romantico che adesso non c’è più. Un calcio composto da gente come Palanca, uno che lo stesso direttore dice, dopo i ricordi dei problemi al piede di O’Rey, che era uno che «non potendo camminare volava ».E così tra lacrime di commozione, standing ovations, ricordi e aneddoti più o meno divertenti la gradevolissima serata è scivolata via con le premiazioni e i ringrazimenti di rito. A questi eroi giallorossi, a questi tifosi, e soprattutto al presidentissimo che ha unito queste due componenti, divenendo per tutti un papà, i cui numerosi figli lo hanno ricordato in una bella serata di primavera, il ringraziamento di tutta una regione che con leserieAconquistatesognava.

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Sport Catanzaro Il mestiere di massaggiatore del Catanzaro passa da Chiaravalle Centrale da Masino Amato a Saverio Arena, un’arte che si studia e si tramanda di Carlo Talarico

Nello scorso numero del Corriere dei due Mari abbiamo fatto gli auguri, per i suoi primi settanta anni, al popolare massaggiatore di sempre del Catanzaro Calcio, Masino Amato, originario di Chiaravalle Centrale. Questa volta rimaniamo sempre nel popoloso centro delle preserre per farvi conoscere un ragazzo dal cuore d’oro e dalla professionalità cristallina. Si tratta di un altro massaggiatore del Football Club Catanzaro, quello che oggi, segue la squadra giallorossa assiduamente anche in trasferta e in ogni suo allenamento. Dalle sue mani, in poche parole, passano muscoli e caviglie dei calciatori impegnati, in questa stagione, per riportare la squadra del presidente Bove in una categoria più consona al blasone del calcio professionistico del capoluogo regionale. E’ dura ma l’impegno non manca. Soprattutto per chi, come un massaggiatore, oltre al proprio lavoro deve essere l’elemento in più che cementa lo spogliatoio. Parliamo, dunque, di Saverio Arena, fisioterapista e, come accennato, massaggiatore che sta seguendo la luminosa scia del compaesano Masino Amato. Conosciamo meglio la storia personale di un ragazzo già stimato da tutti in un mondo difficile quale quello calcistico. Nasce praticamente col pallone tra i piedi, dal momento che l’amore per lo sport in generale e per il calcio in particolare di papà Frnaco gli viene trasmesso immediatamente. All’età di 5 anni, infatti, il piccolo Saverio tira i primi calci al pallone seguendo la Scuola calcio a Soverato, dove papà e mamma lo accompagnano assiduamente per gli allenamenti dalla vicina Chiaravalle. L’impegno agonistico successivamente porta il nome dei tornei Pulcini ed Esordienti. Dopo un po’ Saverio passa nei ranghi del San Vito sullo Jonio dove fa parte dei Giovanissimi nel ruolo di attaccante. La categoria degli allievi, Saverio Arena la disputa nella Frama Chiaravalle. Arrivano i 15 anni e Saverio prende la decisione di lasciare il calcio giocato per seguire le orme di papà Franco (apprezzato arbitro di calcio) iscrivendosi al Corso per diventare arbitro presso la Sezione di Soverato. E’ il 1992. La sua carriera col fisc-

hietto ha inizio dirigendo gare del campionato Giovanissimi e da qui col passare del tempo arriva a dirigere la Promozione e l’Eccellenza, sia in Calabria che fuori regione. La passione arbitrale dura fino al settembre del 2006, allorquando viene chiamato Football Club Catanzaro dell’allora presidente Pittelli, per entrare a far parte dello staff medico della prima squadra accanto all’esperto Ernesto

Vwntura arrivato dal Gela. La sua qualifica è quella di fisioterapista e massaggiatore. Già la fisioterapia. Un’altra grande passione di Saverio, il quale, finiti gli studi presso il Liceo Scientifico, frequenta l’Università di Catanzaro ove consegue il Diploma di laurea in Audiometrista per poi seguire, sempre presso il medesimo ateneo, alla facoltà di Medicina, consegue la Laurea in Fisioterapia. Do-

po questo traguardo continua a frequentare i corsi per i diplomi di massaggio generale, linfodrenaggio, riflessologia e shiatzu, questi riconosciuti dal Coni. La sua squadra del cuore? Cosa ve lo diciamo a fare? Quella giallorossa, ovviamente. un amore sbocciato sin da piccolo che mai e poi mai avrebbe pensato di poter coronare curando direttamente con le sue mani fatate.

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La Nautica Alcaro esce sconfitta da Agrigento La Kines è ancora protagonista al termine di un ai campionati regionali di ginnastica match ben giocato

Football Americano Gli Highlanders Catanzaro superano nettamente i Cardinals Palermo e cercano il primo posto

Ancora rimpianti per la Nautica Alcaro dalla trasferta di Agrigento. I giallorossi, infatti, sono usciti sconfitti al termine di una gara comunque ben disputata per 36’, uscendo, di fatto, dal parquet nelle battute finali. Il quintetto di coach Fabrizio Tunno, pur dettando legge in area con Shorter (19 punti) e Fiasco (25 punti), non ha trovato il giusto contributi dagli altri. La partita è equilibrata nei primi minuti con diversi errori su entrambi i fronti. Nel secondo periodo la Nautica Alcaro gioca bene anche se non riesce ad allungare ed anzi si trova a dover rimontare il vantaggio dei padroni di casa. il secondo quarto termina 36-30. Al rientro la Nautica Alcaro tiene testa ad Agrigento. Al 30’ è 49-48. Nell’ultimo periodo l’inspiegabile crollo verticale dei catanzaresi, sommersi letteralmente dalle 7 bombe piazzate dai cecchini di casa e incapaci di ribattere dall’altra parte nei cinque minuti finali, con Fiasco che è il solo ad impensierire la difesa di coach Corpaci. La Nautica Alcaro torna a casa sconfitta 80-62: un punteggio comunque troppo severo per quello che si è visto sul parquet siciliano.

Chi ben comincia... Gli Highlanders Catanzaro, il nuovo sodalizio della città dei Tre Colli inserito nel campionato nazionale Fidaf Arena di football americano annichiliscono i Cardinals Palermo 40-12 nella gara d’esordio. Tra i migliori in campo Antonio Cartaginese, Saverio Pugliese e Mirko Procopio. La squadra è allenata da Massimo Marino. Il presidente Falbo, al termine della contesa ha avuto modo di dichiarare: "Alla vigilia contavo sulla vittoria. Ho visto nei ragazzi un ottimo approccio mentale alla gara che, anche se c’è tanto lavoro tecnico da fare, mi fa ben sperare per il futuro". Superato a pieni volti e in tutta scioltezza il primo ostacolo ora si comincia già a pensare ad un ipotetico passaggio del turno. Il girone a quattro squadre, infatti, prevede che a passare al turno successivo siano le prime due (la seconda si scontrerà con un’altra seconda di un altro girone). In classifica gli Highlanders sono primi a parimerito con l’altra squadra di Palermo, gli Squali, che hanno sconfitto nell’altra gara del girone gli Achei Crotone in trasferta. Anche se il primo posto è degli Squali Palermo.

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Sabato e domenica scorsi, la palestra di ginnastica Coni di Catanzaro è stata teatro di una serie di gare regionali, individuali e di squadra, che hanno visto in veste di protagonisti i migliori e le migliori ginnaste calabresi. In un parterre gremitissimo di pubblico affluito da ogni parte della nostra Regione, si sono tenuti, in ordine cronologico. Il campionato regionale di serie C di ginnastica artistica maschile, vinto alla grande dalla compagine catanzarese della società “Mediterranea” con i ginnasti: Lorenzo Albertini, Giovanni Crispo, Domenico Palaia e Francesco Zito. Poi il Campionato Regionale Allieve di Categoria di ginnastica ritmica, che ha visto uniche protagoniste della competizione le bravissime e promettenti ginnaste della società sportiva “Kines” di Catanzaro le quali hanno centrato il primo posto sia nella categoria “Allieve” di prima fascia con la ginnasta Grazia Gentile che nella categoria Allieve di seconda fascia con la ginnasta Ivana Rotella. In quest’ultima

competizione, vera vetrina delle promesse dello sport della ginnastica ritmica in Calabria, hanno conquistato il posto d’onore altre due ginnaste della Kines: Fabiana Canino al secondo posto e Anna Maria Pupa al terzo posto. Infine il Torneo regionale Allieve di ginnastica artistica femminile, che ha visto il successo dell’intera compagine della Sportime Club di Castrovillari che si è imposta, grazie alla bravura delle ginnaste nell’esecuzione dei difficili elementi ginnici, nei primi tre posti della competizione. Le ginnaste Roberta Zulli, Manuela Biscardi e Simona Favale hanno avuto la meglio sulle ginnaste della “Kines” decidendo l’esito della gara solo all’ultimo attrezzo. L’attenuante per le ginnaste catanzaresi è stata l’inesperienza in queste gare importanti, dove, l’emozione e la giovanissima età hanno avuto il sopravvento sulla solida preparazione di base ottenuta con sacrifici e tante ore di allenamento. La prossima volta andrà sicuramente meglio e verranofuoriiverivaloritecnici.

La Scuola di Arti Marziali Taekwondo del maestro catanzarese Guerra ottiene buoni risultati nel campionato Interregionale di combattimenti FITA A ll’insegna del sano agonismo e della competitività, si è svolto lo scorso 15 marzo al Palacorvo il campionato Interregionale di Combattimenti F.I.Ta (Federazione Italiana TaeKwonDo) organizzato dal Comitato Regionale FITA Calabria e riservato alle classi Cadetti B – Juniores e Seniores maschile e femminile. Alla manifestazione sportiva, ad alto livello tecnico e agonistico hanno partecipato, oltre le Società dell’intera Calabria, s quadre provenienti dalla Campania, dalla Puglia, dal Lazio e dalla Sicilia. Anche questa volta gli atleti della Scuola di Arti Marziali TaeKwonDo Guerra di Catanzaro, capitanati con tanta determinazione dal coach Anna Guerra , hanno saputo gestire i difficili incontri di finale, conquistando con orgoglio la meritata medaglia d’oro. In totale 6 sono state le medaglie vinte dalla società catanzarese, di cui quattro d’oro, una d’argento e una di bronzo. Grazie a questi lusinghieri risultati, nel medagliere olimpico della classifica generale per società, la palestra Guerra nella classe cadetti B cinture verdi/blu femminili, si è classificata al 1° posto assoluto , sventolando sul gradino più alto del podio il titolo di Cam-

pione Interregionale di combattimenti, mentre nella classe Juniores inture verdi/blu femminili, la società si è aggiudicata il 2° posto assoluto. A fine gara il maestroToninoGuerra , ha ichiarato che una domenica sportiva come questa è da incorniciare,perché ha tutte le carte in regola per essere ricordata nel tempo, in quanto esempio di correttezza e voglia di vincere. Il aestro continuando nel suo discorso, ha sottolineato l’importante contributo del prof. Edoardo Morelli , preparatore atletico sociale, e la determinazione tecnico/tattica del coach Anna

Guerra nel saper trasmettere con strategia tutte le tecniche vincenti durante la gara . Ma ecco le fasi determinanti degli incontri di finale: nella categoria -34 Kg la giovanissima Martina Condino (11 anni classe cadetti B cintura verde) alla fine del 1° round è in svantaggio di 3 punti, ma non si arrende e riesce a hiudere le 3 riprese regolamentari sul 4 a 4; si passa quindi al “Golden Point” e qui Martina tenendo alta la sua concentrazione, riesce a fulminare con una bella azione di patachiachi di rimessa , la forte atleta Anastasio della TKD Viking Gimna-

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sium Campania ; nella -38 Kg invece, la brava e giovane Francesca Pupo (nata a Magisano 12 anni fa, classe cadetti B cintura verde) riesce a imporsi con tenacia e tanta volontà sull’atleta Aquino della TKD vellino Campania, chiudendo l’incontro al 2° round per superiorità manifesta (8 a 1); nella -55 kg Fiorella Costanzo (classe Juniores cintura verde) riesce a hiudere l’incontro alla seconda ripresa sull’atleta Martino della TKD Crunc lub Reggio Calabria per netta superiorità manifesta (9 a 2); nella – 63 Kg MichaelaVeraldi ( classe juniores cintura blu) sin dalla prima ripresa riesce a far suo l’incontro, e dopo una bellissima azione di dollyochiachi portata con successo al viso del pur forte Milicio della ASD - TKD Seung Sicilia, conquista a vittoria per superiorità manifesta (7 a 0). Gli altri piazzamenti di restigio sono stati : Sofia Boccuto (medaglia d’argento - 42 Kg cadetti B cintura verde), Enzo Licalsi (medaglia di bronzo - 42 Kg cadetti B intura blu), mentre l’ultimo ompagno di squadra Andrea Cavigliano (- 51 Kg cadetti B cintura verde) , nonostante una buona prestazione non è riuscito ad andare oltre i quarti di finale.



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Vigor, le ultime speranze nel derby con la Vibonese il pareggio casalingo col Manfredonia prima della sosta ha deluso la tifoseria Difficile digerire il pareggio casalingo di due domeniche fa (nell’ultima si è riposato) contro la diretta concorrente per la salvezza Manfredonia. In casa Vigor si recrimina per l’occasione persa che è un presagio negativo per il prossimo futuro di un torneo iniziato male e proseguito peggio e che sembra semrpe più ormai prendere la piega più triste. Ovvero, il ritorno in serie D della squadra biancoverde che solo un anno fa si era distinta per la conquista del quarto posto e con esso dei play-off, per la prima volta nella sua storia. Quella degli spareggi promozione sembra essere una maledizione. Compagini che l’anno prima hanno raggiunto questo traguardo, nel successivo campionato sono retrocesse. Dalla Pro Vasto al Rende, passando ora per la Vigor Lamezia, anche se ancora c’è da combattere per una squadra che ha il triste record di ben 23 giornate in ultima posizione. La storia si ripete. Molte delle responsabilità, naturalmente, sono da addebitare alle rispettive società che hanno smantellato organici di un certo valore. Identica so-

luzione, in negativo, è stata per la Vigor Lamezia che ha letteralmente “depauperato” un patrimonio tecnico di valore. La triste realtà è sotto gli occhi di tutti, e ormai non resta che affidarsi a un miracolo. Contro la formazione sipontina doveva essere la giornata dell’“orgoglio biancoverde”. In realtà, lo è stata solo per i tifosi lametini. Encomiabili per il loro attaccamento che hanno tifato fino al novantesimo. Oltre, c’è stata la legittima e civile contestazione. A dimostrazione che la “piazza” lametina è matura e allo stesso tempo intransigente. In campo, Ciotti e compagni hanno giocato solo un tempo: la seconda frazione, utile al pareggio. Nella prima parte dov’era nascosto l’orgoglio? Dov’era la volontà di vincere a tutti i costi? In poche parole, è venuto meno l’approccio alla gara da ultima spiaggia e questo, in termini di risultato, probabilmente si pagherà. Certo, rimane ancora una piccola fiammella che si chiama aritmetica. Mister Pierini al termine della gara ha dichiarato che la squadra continuerà a lottare, a cominciare dal derby di domenica 29

marzo al “Luigi Razza” contro la Vibonese. Intanto la truppa biancoverde ha ripreso la preparazione allo stadio provinciale “Carlei”. Tecnico e sanitari stanno vagliando le condizioni degli infortunati e di quanti, la scorsa settimana, accusavano malanni di stagione. Sanso, Clasadonte, Lopetrone, Panìco, dovrebbero aver smaltito i postumni influenzali. Quindi, si passerà a verificare le condizioni di Falco, Pascuccio, Ciminari e Sergi. Escluso Pascuccio, gli altri dovrebbero recuperare ed essere disponibili per la gara di domenica in quel di Vibo Valentia contro i rossoblù di Galfano. La Vigor Lamezia, nonostante il pareggio casalingo contro il Manfredonia, non si rassegna e cercherà di “giocarsela” fino in fondo. Così come dichiarato ultimamente, dal co-presidente Antonio Cantafio. Si punta in prima battuta (e non potrebbe essere altrimenti) alla conquista di un posto per porter disputare il play-out e cercare di vincerlo. Anche se si nutre un velato ottimismo per un probabile futuro ripescaggio. Fermo restando la

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conquista dei play-out. Si intuisce allora il valore e il significato del derby di domenica. A Vibo bisognerà far punti, magari anche pesanti che equivalgono alla conquista dell’intera posta in palio. Certo non sarà facile. Anzi, lo scoglio è di quelli irti e insidiosi, giacché Di Mauro e compagni non sono affatto intenzionati a lasciare punti a nessuno. Sarà, dunque, un match davvero delicato sia per i padroni di casa che attraversano un momento non certo idilliaco dopo l’ottimo girone d’andata, e sia naturalmente per la squadra di Pierini che non ha alternative alla vittoria. In questi giorni, il tecnico biancoverde sta rendendosi conto degli atleti arruolabili e inizia ad abbozzare lo schieramento da opporre ai cugini rossoblù. Mancherà lo squalificato Cacciaglia, appiedato per un turno. Per il resto, tutti gli effettivi dovrebbero essere a disposizione del tecnico il quale, dovrà decidere soprattutto come comporre la linea difensiva tenuto conto del rientro del laterale basso, di Di Donato e del centrale Filippi.


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Sport Lamezia Per la Engeco Volley, seconda consecutiva sconfitta esterna Stavolta risulta fatale alle lametine il parquet di Marsala Seconda sconfitta esterna consecutiva per l’Engeco-Ecotec che questa volta trova disco rosso sul campo del Marsala dopo quattro set poco soddisfacenti. La formazione lametina sembra aver smarrito lo smalto dei tempi migliori e soffre contro un Marsala che non poteva sbagliare partita per non dire addio con anticipo alla possibilità di accedere ai play-off. Diverse cose non sono andate per il verso giusto ma, soprattutto, alle lametine è mancato l’apporto di una giocatrice importante come Filò. Certo le colpe non sono solo sue ma di tutta la squadra ma se non c’è lei a trascinare le compagne il campionato delle gialloblù si può considerare chiuso. Dall’altra parte le lametine si sono trovate una squadra molto carica che sostenuta da un pubblico straripante, con tanto di ragazze Pon-Pon, ha giocato una partita quasi perfetta non demoralizzandosi dopo aver perso il primo set anzi, ha reagito benissimo con un secondo set dove ha lasciato solo quattordici punti alle ospiti. Tutto sbagliato per la squadra di Guzzo che ora deve rimboc-

carsi le maniche e non farsi sfuggire quanto costruito fino a questo punto. Occorrerà lavorare molto sulla testa di tutta la squadra perché senza testa non si può scendere in campo contro avversari carichi ed ancora motivati. Rino Guzzo rischia il tutto per tutto e, pur in condizioni non ottimali, schiera il se-

stetto base, per cui giocano in diagonale Desy Tosheva con Filo, Pichierri e Salvi centrali, Aprea e David di danda con Gentile libero, In panchina Rosy Tosheva, Scarcella, Voci, Scalise e Barbieri, out Mezzera che ne avrà ancora per parecchio prima di rientrare. Sarcinella schiera Tenza in diagonale con

Tiriolo sempre lanciatissimo in zona play off In attesa di disputare alcuni scontri decisivi Il Tiriolo Martelletto batte il Sant’Umile Mongrassano e rafforza ancora di più il quinto posto in classifica che, ad oggi, significherebbe spareggi play-off. Ma prima della gara contro il Mongrassano il Tiriolo aveva affrontato due rasferte consecutive in una settimana. La prima in casa del Montalto e la seconda in quel di Torretta per la gara di recupero dopo il rinvio di Punta Alice per il maltempo. In casa del Montalto il Tiriolo è stato sconfitto per tre reti a una. Risultato che ci può stare nonostante una gara equilibrata ma contro un Montalto che attualmente, dopo la vittoria sul Rende, è diventata la capolistadel campionato di Promozione girone A. A segno per il Tiriolo l’esperto asquale Romagnuolo che realizza una rete di pregevole fattura, la sua quartastagionale. Contro il Torretta, invece, gara combattuta per tutti i 90’ minuti ma alla fine è il Torrretta a spuntarla per 3 a 2. A segno per il Tiriolo il giovanissimo Lorenzo Fazio (1-1) e Rocca (2-2) prima del goal vittoria del Torretta fir-

mato da Mingrone. Invece nella gara successiva col Sant’Umile Mongrassano è arrivata una vittoria importantissima per i ragazzi di Marotta che rafforzano il quinto posto in lassifica grazie anche alla concomitante sconfitta del Torretta a Fuscaldo e il pareggio interno del Sersale contro la Raffaele Nicastro. Decide la contesa contro il Mongrassano un tocco rav-

vicinato di Davide Romagnuolo nel primo tempo. Per il Tiriolo ora una dura trasferta al “Tarsitano” di Paola contro la Paolana dove mancheranno gli squalificati irabelli e Fazio. Dopo la Paolana ci sarà la sosta e poi le ultime due gara della egular season in casa con la Promosport e poi a Cariati contro la pericolante Cariatese.

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Bonfiglio, Sannino e Pinzone centrali, Casoli e Milici di banda, Caruso libero. Gara che inizia in salita per le lametine che vengono sorrette solo dagli attacchi della Filò ed il Marsala si porta avanti 11-6. Poi è il turno di Aprea al servizio ed in pochi secondi cambia la gara. Parziale micidiale delle lametine di 8-0 con quattro aces della napoletana che schiantano le padrone di casa. L’Engeco acquisisce il vantaggio di quattro punti che riesce a gestire, nonostante qualche errore, per portare a casa il primo set sul 25-22. In salita anche il secondo set; le padrone di casa sfruttano il turno favorevole di Pinzone al servizio ed al primo time-out tecnico sono avanti 8-3. Tenta una reazione l’Engeco ma le padrone di casa sono micidiali in questi frangenti ed al secondo time-out tecnico sono avanti 16-8. Le lametine non riescono a raddrizzare il set in quanto continuano a sbagliare; ben 21 errori punto (nove al servizio) dopo due set, un po’ troppo per una squadra che vuole vincere la gara. Al fulmicotone la partenza delle lametine nel terzo set che reagiscono bene dopo essere state raggiunte sul 1-1 ed in un battibaleno siamo sul 8-1. Manca però di lucidità l’Engeco e le padrone di casa si rifanno sotto arrivando a capovolgere il punteggio sul 14-12 in proprio favore. A questo punto la gara si infiamma ed il Palabellina diventa una bolgia. Le lametine ritornano in vantaggio ma perdono ancora di lucidità e nel finale regalano il punto decisivo alle padrone di casa che si portano sul 2-1. Combattutissimo il quarto set fino al secondo riposo tecnico, poi le padrone di casa infilano un break di 7-0 che in pratica chiude set e partita con l’Engeco che inutilmente tenta un forcing finale.


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Sport Lamezia Inattesa sconfitta tra le mura amiche per il Sambiase Roccella gioca un brutto scherzo ai giallorossi di Aita Per il Sambiase l’ultima poteva essere la domenica della definitiva consacrazione in testa alla classifica del torneo di Eccellenza, ma invece qualcosa è andato storto ed è maturata la prima sconfitta interna stagionale. Se si pensa, poi che l’Omega Bagaladi ha vinto a Rossano si nota che le lunghezze di vantaggio dei giallorossi sono soltanto due e dunque il campionato può dirsi riaperto. Mister Aita, che propone il solito 4-2-3-1, deve fare a meno dello squalificato Piazza e dell’infortunato Orlando. L’avvio dei padroni di casa è veemente. Al 7’ Burgo crossa in area per la girata al volo di El Aoudì che è angolata ma non molto forte e consente al numero uno ospite di salvarsi in due tempi. Al 12’ bella triangolazione Nosdeo- Burgo-Nosdeo con quest’ultimo che, da buona posizione, non inquadra la porta. Il centrocampista, dopo pochi minuti, ha nuovamente l’occasione

per sbloccare l’incontro ma il suo perentorio stacco di testa è anche stavolta fuori bersaglio. Passano i minuti ed i pericoli per il Roccella sono creati sempre da Burgo il quale, al 18’, dribbla Romeo e da, distanza ravvicinata, lascia partire un radente a fil di palo prontamente deviato in angolo dal pipelet ospite. Due soli giri di lancette e la squadra della jonica reggina fa suonare un primo campanello d’allarme con Mammolenti che serve Tirotta che si ritrova a tu per tu con Straface, ma l’avanti amaranto si lascia ipnotizzare da quest’ultimo allungandosi la palla e perdendo ’attimo giusto. Al 27’ l’ex primavera del Crotone deve però capitolare sulla splendida acrobazia volante di Maida che trova il classico “goal della domenica”. Il Sambiase accusa visibilmente il colpo e infatti prima del riposo si segnalano soltanto due colpi di testa telefonati di Carnevale e

Pascu. Dopo appena 4’ della ripresa El Aoudi e poi ancora Pascu non riescono in rapida successione a concretizzare una mischia in area ospite. Aita a questo punto manda in campo Conversi al posto di un acciaccato El Aoudi e la punta di Isola Capo Rizzuto sfiora subito il palo con un preciso colpo di testa su cross in area di Carnevale. Identica sorte poco dopo per Guido. Al 27’ bella progressione del neo entrato Staffa sui cui sviluppi Conversi brucia in velocità la difesa avversaria, entra in area ma incrocia a lato, di un paio di metri, tra la disperazione generale. Ci provano quindi Pascu, due volte, e Burgo, ma la sfera si perde sempre a fil di palo. In pieno recupero, addirittura, è Careri a fallire davanti a Straface il possibile 2- 0. Per il Sambiase, vista la mole di gioco espressa e le occasioni sciupate, sarebbe stato francamente troppo.

Rinnovato a Lamezia il Comitato regionale Calabria di Pallamano Presente anche il presidente nazionale Francesco Purrumuto Rinnovato il Comitato regionale Calabria Figh Pallamano 2009. In occasione del cosiddetto quadriennio olimpico, i vertici della sezione calabrese della federazione italiana gioco Handball, assieme al presidente nazionale Francesco Purrumuto, si sono riuniti per rinnovare le cariche ed eleggere il nuovo presidente calabrese, che risponde anche in questa nuova tornata elettorale, all’uscente Gaetano Conforti. Al suo terzo mandato, Conforti oltre a fare un bilancio piuttosto positivo dalla sua gestione che risale ormai al lontano 2001, con grandi obiettivi raggiunti eccetto, forse, quello dell’impiantistica che resta ancora carente in tutta la regione Calabria, e che vanta oggi oltre 50 sodalizi affiliati e 8 centri scolastici regionali. «In questi anni - ha rimarcato infatti Conforti - oltre a lavorare moltissimo con i giovani e le scuole, abbiamo anche incrementato il settore dei tecnici e degli arbitri. Inoltre, curiamo anche questo appuntamento fisso del festival della pallamano che ha riscosso davvero un grande successo con le sue quattro giornate di sport vero e all’altezza della situazione ». Un buon viatico che deve però proseguire con tanto di nuovi propositi. «L’obiettivo per questo nuovo quinquennio - ha annunciato poi Gaetano Conforti - è quello di curare ancora e meglio il settore scuola con la creazione di nuovi centri scolastici della pallamano. A

tal proposito, anche con il presidente del Coni provinciale, Antonio Sgromo, abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa scolastico affinchè si riesca ad ampliare al massimo il settore ». Ma le difficoltà, non sono poche. Non tanto per quanto riguarda l’opera di sensibilizzazione scolastica, quanto quelle verso le istituzioni poiché «se non arriva un input da parte della regione, anche i Comuni oltre che la federazione, possono fare ben poco». A dichiararlo, lo stesso Sgromo che ha puntato il dito ancora una volta sull’impiantistica carente e sul volere adattare dei palazzetti che risultano poco compatibili con le reali esigenze del settore. Un handicap di non poco conto che lascia l’amaro in bocca anche allo storico presidente lametino, Salvatore Sfara. Nella pallamano sin dal 1978, Sfara ha puntano molto nella valorizzazione di quello che lui stesso definisce uno sport completo e utile ai ragazzi quanto agli adulti. Una missione la sua, piacevolmente sottolineata dal ricevimento di quattro riconoscimenti consecutivi. Due di durante un gran galà regionale e due direttamente dal comitato provinciale del Coni di Catanzaro. Uomini si sport e attenti alla valorizzazione del settore, così come lo è il presidente nazionale della Federazione italiana italiana gioco Handball Francesco Purrumuto presente alla riunione lametina. «La nostra federazione a

dicembre di quest’anno, compie 40 anni - ha detto - un’età che rispetto ad altri sport, non è ancora matura ma è sufficiente per tracciare un bilancio di quanto di buono si è fatto in questi anni. Tutti noi e a tutti i livelli abbiamo lavorato affinchè al momento della maturazione del settore, che solitamente si verifica al compimento del decimo lustro, si è pronti al salto di qualità. Un percorso che stiamo guardando con grande attenzione e che ci ha consentito di avere l’attenzione di network specializzati e diretti del massimo campionato maschile su emittenti nazionali. Anche a livello locale si sta facendo tanto e per quanto riguarda la Calabria, non posso che constatare che questa regione, rappresenta un fiore all’occhiello della federazione. La Calabria, in pochi anni è riuscita a maturare e oggi ci sono numerose società di spessore, tanti atleti e tanti tecnici che fanno un ottimo lavoro sui giovani e sulle scuole». A fine congresso, queste le nuove cariche calabresi ufficializzate dalla Commissione verifica poteri ed elettorale composta da Pasquale Naccarato, Francesco Torchia e Teresa Talarico: Gaetano Conforti presidente; Naccarato Luigi (Cosenza), Caputo Raffaele (Reggio Calabria), Peluso Giampaolo (Cosenza), Talarico Antonella (Lamezia Terme) consiglieri regionali; Neto Giovanni (Reggio Calabria) consigliere primo noneletto.

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La Libertas Atletica vince nuovamente i Campionati Italiani di Cross tanto nella categoria Assoluti che nella Master Una piacevole conferma per la Libertas Atletica Lamezia Terme che è riuscita ad aggiudicarsi per il secondo anno consecutivo i Campionati Italiani di Cross, sia nella categoria Assoluti, sia in quella riservata ai Master. L’attiva società lamettina, in qualità di detentore di detentore di titolo aveva il dovere morale di provare a bissare, lo ha fatto riuscendo a ritornare a casa col titolo in tasca. Un anno fa si era registrato (si correva a Perugina) c’era stato l’exploit (con la vittoria finale giunta con un distacco di soli 3 punti), mentre stavolta la difficoltà era rappresentata dal gareggiare praticamente in casa della società organizzatrice dell’evento la Libertas Senese e di Colle Val d’Elsa. Il lavoro svolto da Gregorio Sesto e Alfonso Carlei, soprattutto sui giovani con allenamenti mirati e gare di avvicinamento all’evento di caratura nazionale, è stato totalmente efficace. I Master, che hanno confermato il titolo 2008, sono cresciuti anche grazie ai giovani che hanno messo in campo quella carica che il tecnico Carnei, vuole sempre. Stesso discrso può farsi per Gregorio Sesto che porta avanti un progetto con risultati di livello come l’ascesa di Antonio Guzzi o la grandissima prestazione di Davide Brando, atleta del momento, che con una condotta di gara accorta fino a metà e spregiudicata nel finale è riuscito a salire sul secondo gradino del podio, dimostrando grinta e classe ancora non completamente espressa ma in via di definizione grazie all’intelligenza nel seguire i consigli del proprio tecnico. Il successo di gruppo è stato costruito con il contributo di tutti, ma impreziosito dalle vittorie dei singoli (Roberta Pugliese 1° nella categoria Ragazze; Antonio Guzzi 1° categoria Juniores), dai podi (Davide Brando 2° categoria Juniores, Luisa Corso 2° categoria Ass., Peppe Bruno 2° categoria MM45, e Saveria Sesto 3° categoria MF50) oltre che dai tanti piazzamenti preziosissimi da parte ditutti.



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Un atleta con un curriculum di tutto rispetto

Scalzo porta il Wushu soveratese in cima al mondo Ad Hong Kong conquista due medaglie d’oro e un argento Si è svolto ad Hong Kong dal 7 al 9 Marzo 2009 il 7° Hong Kong Wushu International Championship, campionato internazionale di Wushu-Kungfu organizzato dalla Hong Kong Wishu Union e dalla Chinese Wushu Association che da 7 anni vede la partecipazione dioltre 3500 atleti e di illustri maestri e personalità dell’Arte Marziale Cinese provenienti non solo dalle varie province cinesi ma anche dagli altri continenti. Si è trattato di una competizione di alto livello che ha portato l’evento ad essere una dei più grandi e competitivi eventi marziali al mondo. Con la rappresentativa Nazionale Italiana Pwka era presente l’orami veterano Maestro Massimo Scalzo direttore Tecnico del Centro Studi Interdisciplinari Wushu di Soverato e Studente diretto del Maestro Capo Scuola Alfredo Giuliano, che si è preparato duramente per l’evento. La competizione si è svolta presso il Ma Hon Shan Sport Center, struttura sportiva che ha ospitato l’evento su 7 pedane regolamentari per le competizioni che si sono svolte in 3 giorni. Di notevole livello tecnico sono state le perfomance degli oltre 3500 atleti di ogni età che si sono cimentati nei più svariati stili

del Wushu Cinese offrendo uno spettacolo suggestivo che non ha fatto altro che aumentare lo stimolo del confronto. Il Maestro Massimo Scalzo non ha deluso nuovamente le aspettative che lo hanno visto sempre protagonista negli eventi internazionali di prestigio, portando a casa per questa occasione un bottino di grandissimo prestigio: Oro in Nan Quan Tradizionale; Oro in Armi del Sud; Argento in Alabarda, scontrandosi con avversari di notevole livello tecnico. Numerosi sono stati gli apprezzamenti dei Maestri Cinesi presenti che si sono complimentati con Scalzo a più riprese per la grande rappresentazione della loro Arte millenaria a qui i Cinesi Stessi tengono molto come patrimono della loro complessa e affascinante cultura mandando in oltre per rispetto i loro omaggi al suo Maestro Giuliano Alfredo, tutti complimenti e apprezzamenti che valgono molto di più delle medaglie vinte in pedana. Sabato 7 marzo, poi, presso l’Hotel Ninà, il Maestro Massimo Scalzo si è sottoposto alla Commissione Ufficiale della Chinese Wushu Association di Pechino e della Hong Kong Wushu Union agli esami ufficiali per i Gradi internazionali del Wushu Cinese

(WushuDuan Wei), volendo confermare il 4° Chieh, grado che possedeva in Italia. A fine esame la commissione presieduta direttamente da Feng Hongfan, Direttore del Dipartimento della Ricerca Scientifica della Chinese Wushu Association e dell’ Istituto di Ricerca del Wushu Cinese, decideva di conferire Ufficialmente al Maestro Massimo Scalzo il 5° Duan “Chieh”. Questo riconoscimento è il compenso dei grandi sacrifici quotidiani di Scalzo non che il segno del duro e silenzioso lavoro che il Maestro Capo Scuola Giuliano compie da oltre 35 anni per lo sviluppo dell’Arte Marziale Cinese nel nostro Paese. Il 9 marzo, infine, i n chiusura dell’evento il Maestro Massimo Scalzo assieme Nazionale Italiana Pwka è stato selezionato per esibirsi all’Intrnational Wushu Super Show assieme ai più grandi Team presenti al campionato. L’esibizione di wushu di grande livello ha chiuso questa grande manifestazione internazionale che dà appuntamento al prossimo anno. Grandissima la soddisfazione per Massimo Scalzo che ha difeso i colori italiani in Cina portando prestigio al Wushu Italiano e lustro a tutta la Regione e alla città di Soverato.

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Massimo Scalzo è nato a Catanzaro il 3 luglio del 1982 e appassionato da sempre dell’Arte scientifica del combattere, comincia a praticare Arti Marziali nel 1991. Sotto la guida del suo Maestro Alfredo Iiuliano, colui che ha portato per primo le Arti Marziali Cinesi in Calabria, intraprende il suo cammino nel WuShù – KungFù presso l’Accademia Nazionale Italiana Arti Marziali Cinesi di Catanzaro. Nel 2000, cominciano i suoi successi agonistici, vincendo tutte le selezioni e i Campionati Italiani. Sempre nel 2000 arriva la prima convocazione in Nazionale P.W.K.A. dove partecipa ai campionati Europei I.K.F.F. a Lugano (Svizzera) conquistando un 2° posto nellearmi corte tradizionali. Nel 2001 stravince le selezioni, diventa pluricampione italiano e viene confermato in Nazionale per partecipare ai campionati mondiali I.K.F.F. a Tokio (Giappone), dove ottiene un 2° e 3° posto. Nel 2002, è ancora pluricampione italiano e viene convocato per i Campionati europei I.K.F.F. a Bilbao(Spagna), dove conquista un 2° posto nelle Armi Corte Tradizionali. Nell’ Ottobre del 2002, corona finalmente il suo sogno più grande, fondando la sua scuola di WuShù – KungFù nella Città di Soverato, portando per primo le Arti Marziali Cinesi in questa Città. Nel 2003 si conferma Pluri Campione Italiano, vince il prestigioso torneo“King of Kung Fu”, viene convocato per partecipare ai Mondiali T.W.K.S.F. di San Paolo (Brasile), dove conquista ben due Medaglie d’oro rispettivamente nelle Armi corte e nelle Armi Lunghe, una d’Argento nelleForme Mani nude tradizionali stili del Sud. Al suo rientro viene premiato dal Coni per Alti Meriti Sportivi. Nel 2004, ancora pluricampione Italiano epartecipa ai Mondiali I.C.K.F. a Taiwan, dove ottiene due secondi posti e un terzo posto, rispettivamente nelle forme a mani nude tradizionali stili Sud, nelle Armi Corte e nel Dui Lian. In tale occasione si esibisce assieme alla Nazionale Italiana presso la Central Police University di Taipei. Nel 2005 confermato ancora nella Nazionale italiana P.W.K.A. partecipa ai Campionati del Mondo IKFF-IMAF a Milano, dove conquista l’Oro in tutte e tre le specialità di Gara. Nel 2007 incaricato come Esperto Esterno dall’ I.T.C. di Soverato partecipa al Progetto Cina, iniziando gli alunni al Wushu – Kungfu. Ancora nel 2008 Partecipa al Campionato Europeo ICKF a Lugano (Svizzera) dove vince un Oro e Tre Bronzi affermandosi così Campione Europeo ICKF. Nel 2009 è incaricato dal’ ITC di Soverato come Esperto Esterno per il Progetto “Arti Marziali e i Cittadini del Mondo.


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Sport Soverato Basket. La Ranieri International soffre nel derby col San Michele Catanzaro ma poi riesce a vincere Cinque partite negli anticipi del sabato per la serie C di basket che vola verso la fase inale della regular season. Il successo più importante della giornata, lo firma l’Attinà che batte la resistenza di un Pollino in fase calante. Il quintetto di Castrovillari, terza forza del torneo, ha registrato tre sconfitte nelle ultime quattro partite. La capolista Pianopoli, si conferma tale ed aspettando il recupero di Gennaro Rubino vince sull’ostico campo del Botteghelle. La resistenza dei padroni di casa non basterà per dare del filo da torcere ad un quintetto ospite davvero forte e concentrato. Grandi emozioni e partita viva e combattuta al PalaCaminiti di Villa. La Vis le ha provate veramente tutte per espugnare il fortino villese ma grazie ad un break efficace i neroverdi conquistano la posta in palio volando sempre di più verso un piazzamento play off. Gli ospiti, hanno "sprecato" un vantaggio di dieci lunghezze e non ono riusciti a recuperare il gap

sul finale per l’81 a 76 finale. La partita è stata corretta e davvero bella da vedere. Partita senza storia quella tra l’Olympic, privo di tante pedine importanti e il Cap sempre più in crescita. Il Cap raggiunge ben 122 punti segnati. Al PalaKrò, ancora una sconfitta per una volenterosa New Team. Il Cus mette la freccia

nel quarto quarto e grazie ai canestri di Grisolia e Sabato, porterà a asa un risultato importante per la lotta PlayOut. 64 a 79 il finale. Un derby è sempre un derby. La Ranieri Soverato soffre tantissimo al PalaGreco di atanzaro, campo da sempre molto ostico per il team biancoverde. Un grande San Michele, come nella gara di andata, ha messo in seria difficoltà la seconda forza del torneo. Aceto e Iorfida hanno letteralmente ingabbiato gli attacchi degli ospiti tenuti a galla sempre e comunque, anche sul finale di gara, dall’estro di Aguirrezabala (nella foto) e Novatti. Nonostante l’assenza di Riccelli, il San Michele di coach Silipo ha dimostrato di poter ancora lottare per i play off, perdendo solamente sull’ultimo possesso la gara.Vittoria tutta grinta e carattere per il Rende che batte con successo la Virtus, ancora orfana dei veterani Caldarola e Marano. 85 a 54 e seconda vittoria in pochi giorni per i ragazzi di coach Lopez.

Soverato sconfitto Il Badolato si sbarazza Serrese e Guardavalle Ad Isola Capo Rizzuto del S. Gregorio (2-0) non riescono a superarsi Torna a casa con l’amaro in bocca il Soverato dalla difficile trasferta di Isola Capo Rizzuto. Buona la prova dei soveratesi, mai domi fino al 95’ anche se poi il risultato dà ragione ai padroni di casa crotonesi. I tre punti dell’Isola sono frutto della doppietta di Enzo Piperis. Da segnalare anche una rete annullata all’Isola alla fine del primo tempo e una non concessa anche al Soverato a fine partita, entrambe per millimetrici fuorigioco. Non è stata una bella partita, il vento ha disturbato il gioco delle due compagini, ma alla fine l’Isola Capo Rizzuto ha portato a casa una vittoria importante che la tiene in testa alla classifica del campionato insieme alla Nuova Gioiese. I giallorossi di casa partono molto bene e così già all’8’ vanno in rete con Piperis che supera il diretto avversario e con un bel diagonale batte il portiere del Soverato. Il gol scuote il Soverato che mette in difficoltà la capolista. Al 29’, al termine di un buon momento degli ospiti arriva il pari del Soverato con Cosco bravo ad insaccare una palla proveniente da azione inattiva. La reazione dell’Isola Capo Rizzuto è immediata ma non succede granché. Nella ripresa al 64’ c’è un fallo di mani in area di rigore del Soverato e l’arbitro assegna il penalty che Piperis trasforma senza difficoltà regalando così un prezioso successo alla sua squadra.

Vince e, finalmente, convince il Badolato nell’importante gara disputata contro il San Gregorio. Una sfida comunque importante per entrambe le squadre. Per il Badolato che cerca ormai da un po’ di tempo di abbandonare l’ultimo posto che vuol dire retrocessione diretta, per il San Gregorio che ancora non può dirsi salvo e, nella classifica, molto corta di questo girone, rischia di venir risucchiata nelle zone calde. La partita vede i padroni di casa attaccare senza sosta dall’inizio alla fine, spinti dalla volgia di trovare i tre punti. Ma per inquadrare la rete i calciatori di mister Sinopoli impiegano cinquanta minuti. È, infatti, il quinto del secondo tempo quando Fodero trasforma il rigore del vantaggio. Passano solo dieci minuti e il Badolato, sulle ali dell’entusiasmo, trova il raddoppio che lo tranquillizza per il resto della gara con i minuti finali che trascorrono senza patemi d’animo avendo il Badolatola gara in pugno. A mettere la firma del 2-0 ci ha pensato Voci, il quale dopo un dribbling trova un bellissimo tiro a girare che batte l’incolpevole Scaccia, che questa volta nulla può. Questo gol imparabile non vanifica la prestazione del numero uno ospite migliore dei suoi grazie a tre interventi miracolosi che hanno reso il parziale meno doloroso.

Una Serrese rimaneggiata, nella sentita gara col Guardavalle non va oltre il pari senza reti. Risultato che inguaia la Serrese, vista la clasifica e gli altri risultati.In avvio di gara la formazione di mister Riitano si mostra in palla impegnando severamente i padroni di casa. Al 3’Piccolo sbarra la strada a Romeo che aveva trovato il varco giusto superando Monaco in velocità. L’estremo difensore si ripete al 7’ con l’anticipo su Catuogno. Il gioco della Serrese appare lento e prevedibile e le uniche note di rilievo, in tutta la prima frazione di gioco, sono le punizioni (senza esito) di Galeano. In apertura di ripresa i giallorossi si rendono pericolosi con Catuogno che salta Scarnati e scarica su Piccolo. I biancoblu rispondono al 12’ con un corner di Viola raccolto da Galeano. Pochi minuti dopo è decisivo Piccolo sulla conclusione effettuata da due passi da Menniti, contrastato. Al 20’ Fiorenza regala un assist a Romeo ma la palla termina sul fondo. Al 40’ un errore innesca Marziano che si lancia verso la rete, ma il tiro, però non è preciso e non centra la porta. Al novantesimo Levato salva il risultato sulla botta ravvicinata di Piccolo, spostato da Babuscia in avanti. La partita si conclude con le proteste, vane, della Serrese nei confronti della terna arbitrale.

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A Squillace stanno per arrivare finalmente gli impianti sportivi attesti da tanti, troppi anni Finalmente il campo sportivo di Squillace Lido, dopo anni e anni di peripezie, arriva nella fase di realizzazione, con l’appalto indetto dal Comune e pubblicato nei giorni scorsi. La lieta novella è stata comunicata dal sindaco di Squillace, Guido Rhodio. I progettisti e l’ufficio tecnico, alla presenza del sindaco, del vice sindaco Luca Occhionorelli, degli assessori Domenico Facciolo, Nunzio Pipicella e Agazio Spanò e del presidente del consiglio Berenice Brutto, hanno proceduto a picchettare il suolo su cui l’impianto sportivo verrà insediato e che è stato già acquisito alla disponibilità del Comune, che aderisce agli impianti sportivi e alla piscina provinciali. Anche la piscina coperta del polo polisportivo di Squillace Lido, avviato dalla Provincia circa un quarto di secolo addietro e rimasto per decenni nel dimenticatoio, è ormai nella fase di realizzazione con l’appalto indetto dalla stessa Provincia e pubblicato nei giorni scorsi: l’apertura delle offerte è prevista per il prossimo 7 aprile. «Non solo – afferma Rhodio - si completa una struttura centrale dell’impianto sportivo, che così potrà essere messo in funzione, ma si cancella una bruttura che non fa onore alla buona amministrazione. La spesa complessiva prevista ammonta ad 1.800.000 euro e la realizzazione avrà luogo in due stralci: il primo relativo all’appalto in corso ammonta a circa 1.100.000 euro, mentre con il secondo stralcio si provvederà alle opere di sistemazione esterna». «E’ con grande soddisfazione – ha dichiarato il sindaco - che comunico il compimento di tali opere, sottolineando che queste si realizzano per la ferma determinazione e il risoluto impegno della mia amministrazione, in totale sinergia con la Provincia e gli altri enti ed organismi coinvolti, come la Regione, il Coni e la Soprintendenza. Per questo sento di ringraziare tutti coloro che vi hanno creduto, a cominciare dalla giunta e dal consiglio comunale, ai presidenti della Provincia Traversa e Ferro, agli stessi proprietari dei terreni che hanno privilegiato la loro cessione con bonario componimento». Ora non resta che attendere la conclusione degli ultimi passi per dare alla popolazione, soprattutto quella più giovane, l’impiantistica sportiva da troppo tempo attesa sul suolo del comune di Squillace.


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