Anno 7 - n. 139 - gennaio 2009
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CRONACA
IlIl voto voto dei dei sardi sardi
PRIMO PIANO
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euro 1,50
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TECNOLOGIA SPORT
CULTURA
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RUBRICHE
ELEZIONI REGIONALI 2009 L’isola torna alle urne per decidere chi la guiderà nella fase più difficile della sua storia recente
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Le Regionali 2009
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Le elezioni regionali del 15 e 16 febbraio potrebbero avere un’influenza inattesa anche sugli equilibri politici nazionali
Il voto in Sardegna, pensando a Roma Mai come stavolta le alte sfere dei partiti si stanno impegnando nelle amministrative locali sfere della politica naCi risiamo. E’ passato poco più di un anno da zionale si sono interessate alla Sardegna (e non quando la “cosa pubblisbaglia chi a questo punca” ci ha richiamato al to rileva che non a caso nostro diritto-dovere cisiamo sotto elezioni). Ha vico dell’espressione del voto. Torniamo alle urne, un bel dire, il presidente del Consiglio, quando ririspolverando il detto sevendica la sua sardità condo cui gli italiani sono un popolo di poeti, santi, d’adozione - sancita dei neoalleati sardisti col donavigatori e elettori. Un no della bandiera dei anno fa le elezioni politiquattro mori. In realtà il che hanno sancito la vitRenato Soru Cavaliere sa bene che toria del centrodestra del premier Berlusconi, che dal predellino di una nuova legittimazione del presidenun’auto riuscì a spazzare via la scombi- te uscente della Regione, Renato Soru, nata sinistra che ancora oggi, a dieci me- sarebbe un grosso pericolo in chiave nasi da quella sonora disfatta, cerca dispe- zionale. Soru, infatti, potrebbe portare ratamente la sua identità. Ed ecco arri- all’asfittica coalizione di centrosinistra vare il primo appuntamento elettorale (posto che ne esista ancora una) e al Pardi peso, che può misurare di nuovo le tito Democratico, un’energia nuova che forze in campo. Una serie di variabili fan- l’attuale segretario Walter Veltroni non no del voto sardo qualcosa di più di una ha quasi mai tramesso. Il premier fiuta il semplice tornata di elezioni ammini- pericolo costituito da un Soru che spicca strative. Mai come questa volta le alte il gran salto, attraversando il Tirreno per
i grandi temi, primo tra puntare a Roma (se non tutti il destino della chisubito, dopo qualche anmica sarda, che dev’esseno di governo della Regione) e più esplicitare mantenuta per evitare che collassi l’intero sistemente a Palazzo Chigi. Il ma economico: chiunpresidente dimissionario que vinca dovrà farsene e di nuovo candidato, con carico. una vittoria, avrebbe così la possibilità di rilanciare Ugo Cappellacci, il candidato del centrodestra, la sua immagine che nelattende le mosse del leala penisola è anche più der del PdL, che ogni fine forte che in Sardegna: un settimana batte palmo a homo novus che nel buio Ugo Cappellacci palmo l’isola, da nord a incerto in cui cammina il PD, sempre più dead man walking diret- su, da est a ovest, per portarlo alla conto verso sua fine, sarebbe per Berlusconi quista della Regione, forse confondenun alleato difficile da contrastare. Il pe- do le idee ai sardi su chi sia il vero candiricolo, per i sardi, è soprattutto questo: dato dei due. Una sconfitta di Soru sal’isola ha bisogno di un presidente forte, rebbe per il capo del governo la certezche reclami con Roma i diritti di un’isola za di restare in carica per molti altri anni penalizzata e arretrata rispetto al resto ancora. Ecco perchè le elezioni sarde del Paese, con una disoccupazione de- non serviranno solo a stabilire chi guivastante e una crisi che si annuncia, an- derà l’isola per i prossimi cinque anni, ma cor di più per un’area depressa come la avranno un effetto a catena per l’intera nostra, pericolosa. Sullo sfondo restano politica nazionale.
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Ottanta posti in palio per chi si assicurerà le preferenze degli elettori: si vota domenica 15 e lunedì 16 febbraio
E’ partita la corsa ai seggi Il meccanismo elettorale è lo stesso delle ultime Regionali, possibile il voto disgiunto Manca poco, mentre esplode la campagna elettorale più breve della storia, al voto per il rinnovo del Consiglio regionale sardo e del presidente della Regione. Se molti riconducono l’appuntamento a una semplice sfida tra Renato Soru e Ugo Cappellacci, è anche vero che domenica 15 (dalle 8 alle 22) e lunedì 16
febbraio (dalle 7 alle 15) i sardi dovranno anche ridisegnare la composizione del Consiglio, il “parlamento” sardo, vero organo della democrazia popolare. Pur essendo molto forte la figura del presidente, la funzione del Consiglio non è affatto secondaria: basti pensare che è proprio a causa della sfiducia della sua stessa maggioranza che Renato Soru ha deciso, a fine novembre, di rassegnare le dimissioni, decretando così lo scioglimento anticipato del Consiglio. I consiglieri regionali sono ottanta: la maggioranza viene eletta con il voto, in base al sistema proporzionale. Una parte, invece, viene eletta automaticamente, senza doversi sottoporre al
consenso popolare: sono i componenti del cosiddetto “listino”, coloro cioè che sono stati scelti direttamente dal candidato presidente e che entreranno con lui in Consiglio soltanto in caso di vittoria. Al nord Sardegna spettano, dal voto proporzionale, 18 consiglieri, 13 per la circoscrizione provinciale di Sassari, 5 per quella di Olbia-Tempio. Gli elettori al seggio riceveranno una sola scheda, con il nome del candidato presidente accanto al simbolo del partito o della coalizione che lo sostiene. Oltre al presidente, i votanti possono scegliere un candidato consigliere, scrivendone il cognome (in caso di omonimia anche il nome) accanto al simbolo della lista in
cui è candidato (trovate l’elenco completo dei candidati, sotto il nome del partito di riferimento, a pag. 7). E’ possibile, infine, ricorrere al cosiddetto “voto disgiunto”: si può, cioè, votare per un candidato presidente e insieme per un candidato consigliere o una lista che non appeggia il presidente prescelto.
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Lavoro, infrastrutture, allarme povertà: il nuovo presidente non è ancora stato eletto ma avrà molto da fare
L’agenda del governatore è già piena I sindacati: “Cercare un modello comune di sviluppo”. Confindustria: “Stop agli scontri” Meno di un mese per andare alle urne e decidere chi sarà il nuovo Governatore della Sardegna. E dovrà essere un uomo forte per prendere in mano le redini di una regione che da sempre vive nella precarietà e nell’incertezza. Il prossimo presidente si troverà davanti un quadro desolante tra industrie che chiudono e disoccupazione, giovani che scappano altrove e una sfiducia diffusa come non si vedeva da tanto tempo. «Da questa tornata elettorale ci aspettiamo molto – commenta Arnaldo Melissa, segretario territoriale della Uil – soprattutto una classe politica nuova all’altezza della situazione. In questi giorni convulsi dove si decide del futuro di Porto Torres abbiamo incontrato i due principali candidati ed entrambi ci hanno dato garanzie per la ripresa degli impianti del petrolchimico». La crisi dell’industria in Sardegna ha raggiunto un apice preoccupante e sono centinaia le famiglie che vivono con l’angoscia di perdere uno stipendio, spesso l’unica fonte di guadagno. «È emblematica - racconta ancora Melissa - la storia di un giovane operaio che non solo aveva programmato le nozze per la fine del 2009, ma aveva già versato la caparra per l’acquisto della casa. Fortuna che il costruttore ha capito la situazione e gli ha restituito l’anticipo, ma non si può certo sorridere in questa situazione. Ci aspettiamo che la politica dia risposte a questo territorio. Quelle mancate proprio da Soru. La chimica in Sardegna non è come la Nato a La Maddalena come lui pensa. E il sindacato non è stato ostile nei suoi confronti in modo pretestuoso.
Bisogna abituarsi di nuovo al dialogo. L’industria va salvata. Per ora siamo moderatamente ottimisti per la riapertura degli impianti (effettivamente riavviati lunedì 26 gennaio, ndr), ma non cantiamo vittoria, perché vogliamo vederci chiaro fino in fondo e avere maggiori conferme». Sulla stessa lunghezza d’onda le parole di Andrea Ruju segretario territoriale della Cisl che denuncia un eccessivo decisionismo del Governatore uscente. «Non si può andare avanti da soli senza parlare – commenta – dritti per la propria strada. La Sardegna ha bisogno di ritrovare serenità con una conduzione partecipativa della vita politica. Coinvolgendo le parti sociali, le imprese e più in generale tutte le forze
sociali. Da queste elezioni noi auspichiamo la nascita di un modello codificato di sviluppo, capace di valorizzare l’agricoltura e l’artigianato, in accordo con la naturale vocazione turistica della nostra isola. E senza dimenticare l’industria. Faremmo un passo avanti enorme se riuscissimo a chiudere in Sardegna alcune filiere di produzione. Infrastrutture: è l’altro capitolo forte che il nuovo Consiglio dovrà affrontare: non solo per quanto riguarda l’energia, ma soprattutto per la viabilità per agevolare la mobilità di merci e persone». Sul confronto con i candidati interviene anche l’Associazione industriali di Sassari: «La campagna elettorale sta purtroppo prendendo la solita piega degli scontri anziché dei confronti, e quando ci sono scontri spesso chi si trova a passare risulta esserne coinvolto, rientrando fra i cosiddetti ”effetti collaterali”. A noi non interessa farci coinvolgere nelle diatribe politiche, ci interessa capire quale sarà lo scenario di politica economica ed industriale che le nostre imprese e le persone che in esse lavorano si troveranno di fronte nei prossimi cinque anni. Il mondo intero in queste ore sta ancora commentando il discorso di Obama, nel giorno del suo giuramento come 44° Presidente degli Stati Uniti, come esempio di visione, di lungimiranza e di coesione. Chiediamo a chi oggi si contende il ruolo di Presidente della Regione Sardegna di prendere spunto da Obama, di guardare con spirito unitario al bene della nostra Isola e, almeno per una volta, almeno per questa volta, di volare più alto per il bene di noi tutti». Gabriele Sardu
Tra qualche volto noto e una truppa di debuttanti Se siano le elezioni della svolta si saprà solo qualche mese dopo il voto, ma il Consiglio regionale sardo “rischia” seriamente di rinnovare una buona parte dei suoi componenti. La norma del Partito Democratico, fortemente voluta da Soru per porre il veto a chi aveva già due legislature alle spalle, ha fatto molte vittime, alcune illustri. Tra gli uscenti, dovranno abbandonare il seggio l’ex capogruppo del partito Antonello Biancu e addirittura l’ex presidente dell’assemblea Giacomo Spissu. Quest’ultimo, in una lettera dai toni polemici, ha accettato la decisione che, ha scritto al commissario Achille Passoni inviato da Roma, “non capisco e ritengo un errore frutto della fase embrionale e confusa della vita del partito in Sardegna”, giudicandola vagamente demagogica. Al posto dei senatori della politica, sono pronti a subentrare volti nuovi, che il Consiglio regionale l’hanno visto, per ora, solo in tv. Alcuni di loro già provengono dalla politica, come il consigliere uscente Gavino Manca o gli assessori comunali di Sassari Luigi Lotto, Stefano Perrone e Valerio Meloni o provenienti dalla Provincia come Alba Canu o Pinuccio
Vacca. C’è chi però la politica l’ha sempre osservata dal di fuori, e dopo anni di studio può ora dimostrare di poter far parte del più alto organo rappresentativo della Sardegna; come Roberta Medda, candidata con i Rossomori, la lista di sardisti dissidenti che appoggiano Renato Soru, al debutto in una competizione elettorale, che si presenta come “donna, mamma e sarda”, dopo aver collaborato per dieci anni col consigliere uscente Beniamino
Scarpa. La regola imposta da Soru e Passoni sul tetto dei mandati, non ha ovviamente alcun valore nel centrodestra, che infatti ripresenta molti politici di lungo corso. Tra essi nel Popolo delle Libertà, solo per citare i più noti, ricompaiono Nicola Rassu e Tore Amadu, ma anche l’ex sindaco di Sassari e in passato senatore Nanni Campus, o altre personalità provenienti dalla politica locale, come l’ex sindaco di Porto Torres Gilda Usai Cermelli. Ex consiglieri ripro-
posti anche tra i Riformatori (Cassano, Fois, Piana), l’Udc (Milia). Candidato anche il sindaco di Villanova Monteleone Bastianino Monti (con l’Udc). Folto l’esercito degli algheresi, con tra gli altri Elias Vacca (già deputato, candidato con il Pdci), il consigliere uscente Mario Bruno (PD), e direttamente dalla giunta di Marco Tedde (uno degli esclusi eccellenti di centrodestra) Ennio Ballarini (Pdl) e il consigliere Gianni Martinelli (Pdl). Tra i Socialisti Marco di Gangi, ex assessore provinciale alla Cultura, e il sindaco di Nulvi Roberto Luciano. Nelle liste della “Sinistra” che appoggia Soru, tra gli altri, l’ex parlamentare Antonio Attili, considerato l’ideatore della continuità territoriale applicata alla Sardegna. A capeggiare le due liste indipendentiste a Sassari, il leader e candidato alla presidenza Gavino Sale per Irs Indipendentzia Repùbrica de Sardigna e, per Unidade Indipendentista, “Zampa Marras”. Il più giovane tra i candidati è il 23enne Giovanni Murru, in lizza per i Comunisti italiani, seguito dalla compagna (ma non di lista) Antonella Pala, candidata con Rifondazione Comunista.
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Rifondazione Partito Democratico Comunista
Italia dei Valori
Comunisti Italiani
La Sinistra per la Sardegna
Rossomori
SASSARI Bruno Mario Canu Alba Cocco Maria Lucia Ledda Giuseppina Lotto Luigi Manca Gavino Meloni Valerio Nonnis Rita Perrone Stefano Sanna Giuseppina Soddu Francesco Mario Spanu Antonio Vacca Pinuccio
SASSARI Lostia Carmelo Sechi Carlo Brozzu Tonino Chessa Mario Chessa Pietrina Faedda Francesca Fancellu Angelo Foddai Emiliano Lai Andrea Marongiu Mauro Marras Rita Mura Giuseppe Maria Pala Antonella
SASSARI Mura Lino Aiello Isidoro Cesare Appeddu Gavino Mariano Bazzoni Emanuela Cassitta Giampaolo Cocco Daniele Secondo Dessì Roberta Galdolfi Federico Piredda Gianni Puggioni Nicola Sanna Franco Serra Giovanna Spanedda Ada Amelia
SASSARI Vacca Elias Aime Sara Arru Mauro Bazzoni Annalisa Cocco Giovanni Cotzia Cristiana Deriu Giommaria Longo Carmelo Murgia Mario Murru Giovanni Piana Marco Testoni Marcello Vinella Cristian
SASSARI Licheri Antonello Musmeci Rosario Attili Antonio Balbina Giancarlo Biosa Marcello Costa Morais Filomena Fois Pietro Irasci Giuseppe Sarais Cicci Sechi Benedetto Stangoni Sara Steavanin Iside Rita Mannu Giovanna
SASSARI Demontis Salvatore Belfiori Antosergio Candiani Guido Cherchi Gianni Cocco Ciro Falqui Margherita Iervolino Giovanni Ledda Marco Manca Daniele Medda Roberta Paddeu Marajka Puddu Maurizio
OLBIA-TEMPIO Antona Linarosa Caria Pierluigi Corda Elio Pirina Andrea Pirredda Sebastiano
OLBIA-TEMPIO Piras Michele Cannas Giampiero Cirotto Gianni Dau Luciano
OLBIA-TEMPIO Uggias Giommaria Addis Gian Mario Zonca Maria Pia Fiori Vittorio Dessena Luciano
OLBIA-TEMPIO Vacca Elias Cocco Giovanni Giganti Lucio Vitiello Luca
OLBIA-TEMPIO Tedde Natale Cossu Angelo Serra Tore Sini Daniela Vargiu Anna Anastasia
OLBIA-TEMPIO Filigheddu Angelo Antonio Cano Katya Pilu Francesco Cabrini Giancarlo Usai Antonio
Partito Socialista
IRS Indipendentzia
Unidade Indipendentista
SASSARI Sale Gavino Bruno Giovanni Antonio Campus Antonello Giorgio Carboni Filippo Cravero Paolo Demartis Giampiero Garroni Sebastiano n. Lama Marras Mario Vittorio Pilo Piero Scanu Antonio Soro Pasqualina Spada Marta Ventroni Mario n. Foreddu
SASSARI Atzeri Cristina Onida Nadia Sanna Giovanna Carta Walter Di Gangi Marco Luciano Roberto Mannu Paolo Marginesu Nino Masia Pierangelo Panu Pierpaolo Pinna Giancarlo Spezziga Paolo Tedde Rino
SASSARI Marras Giovanni Pietro Faedda Maurizio Nocco Nando Concu Angela Frigau Franca Nieddu Gino Spanu Antonio Nappi Tino Pirisi Giuseppe Rachel Isadora Giola Marco Marongiu Christian Satta Gianni
OLBIA-TEMPIO Bellu Gianmaria Cherchi Placido Dibeltulo Martino Tara Maria Lucia Stefania Vacca Marta
OLBIA-TEMPIO Addis Claudio Impagliazzo Antonio Marongiu Gian Vito Muzzeddu Silvano Scano Pier Paolo
OLBIA-TEMPIO Fancello Giovanni Bellomonte Bruno Casula Domenico Loi Gion Sabino Sabino Cristiano Mattia
Popolo della Libertà
Riformatori
Unione di centro
Sardegna Unita
MPA - Insieme Partito Sardo per le autonomie d’Azione
SASSARI Amadu Salvatore Moro Nanni Rassu Nicola Ballarini Ennio Campus Nanni Carta Giancarlo Delogu Vittorio Fadda Giovanni Mara Elisa Martinelli Gianni Peru Antonello Ruiu Gigi Usai Cermelli Gilda
SASSARI Cassano Gavino Fancellu Vittorina Maninchedda Chiara Seghenzi Brunella Trenta Cecilia Fois Pietrino Piana Tore Monti Bastianino Arru Alessandro Casu Egidio Mario Corbia Giuseppe Deriu Mauro Loriga Salvatore
SASSARI Milia Sergio Baule Francesco Canu Antonio Carta Luigi Casu Anna Rita Foe Ciano Lorrai Alberto Molinu Margherita Muretti Marco Roggio Gesumino Salvatore Lelle Stacca Mario Maggese Efisio
SASSARI Marras Giuseppino Orrù Marcello Nieddu Maria Paola Flumene Francesco Canu Fabrizio Pruneddu Antonio Pinna Massimo Sanna Bastianino Mulas Massimo Solinas Paolo Fadda Elena Bogana Angelina Cabizza Anna Lisa
SASSARI Cuccureddu Franco Carboni Francesco Carboni Gisi Concas Massimiliano Merella Giannangelo Moro Pietro Motzo Aldo Muroni Antonello Oggiano Mauro Panfili Massimo Rubattu Gabriella Scano Nazzario Zanza Antonello
SASSARI Cardin Antonio Cassano Francesco Dongu Marcella Foddai Salvatore Giorico Mauro Madeddu Pietro Mazzei Pasqualino Ortu Pino Pinna Michele Pittalis Massimo Planetta Efisio Poddighe Andrea Sanna Pietro
OLBIA-TEMPIO Lai Vittorio Renato Sanna Matteo Bardanzellu Gian Franco Careddu Maria Mela Peppino
OLBIA-TEMPIO Albanese Patrizia Desini Salvatore Montella Luca Pileri Giovanni Sannitu Bastianino
OLBIA-TEMPIO Gallittu Pina in Silanos Satta Giovanni Biancareddu Andrea M. Malu Adriano Impagliazzo Gianfranco
OLBIA-TEMPIO Degortes Flavio Casu Angelo Cattrocci Silverio Fara Pietro Stangoni Tony
OLBIA-TEMPIO Cuccureddu Franco Di Cristo Michele Giudice Rosanna Quidacciolu Donatella
OLBIA-TEMPIO Murgia Salvatore Zen Miranda Careddu Panu Gianni Loriga Antonello Manca Francesco
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Renato Soru La Sardegna che cambia
Ugo Cappellacci Il Popolo della Libertà
Renato Soru Ana Clara De Sousa Francesco Giuseppe Carta Maria Elena Ledda Gianmario Demuro Maria Letizia Pruna Andrea Murgia Adelaide Maria Gemma Puddu Piero Salis noto Piero Marras Monica Spanedda
Ugo Cappellacci
Renato Soru, nato a Sanluri, 52 anni, è il presidente uscente della Regione Sardegna. Imprenditore, fondatore dell’azienda Tiscali, ha guidato la giunta regionale fino allo scorso novembre, quando si è dimesso a seguito della mancata integrale approvazione della legge urbanistica regionale da parte della sua stessa maggioranza. Venne eletto presidente nelle Regionali 2004, quando conquistò il 50,16% delle preferenze, a capo di una coalizione di centrosinistra che comprendeva il movimento da lui fondato, Progetto Sardegna, insieme a Ds, Margherita, Udeur, Sdi, Prc, Pdci, Verdi e Italia dei Valori. Alle Regionali 2009 è appoggiato dal Partito Democratico (in cui è confluito anche Progetto Sardegna), Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, La Sinistra per la Sardegna e Rossomori.
Ugo Cappellacci è nato a Cagliari 49 anni fa ed è il portabandiera della coalizione di centrodestra che comprende Popolo delle Libertà (l’aggregazione nazionale che riunisce AN, FI, DCA, Nuovo PSI, PRI, Azione Sociale, Popolari Liberali e Pensionati), Riformatori, UDC, Insieme per le autonomie - Mpa, Sardegna Unita e Partito Sardo d’Azione. Dal 2004 al 2008 è stato assessore comunale alla Programmazione e al Bilancio a Cagliari e dall’agosto del 2008 è coordinatore regionale di Forza Italia. E’ stato scelto per sfidare il presidente uscente e candidato del centrosinistra Renato Soru dallo stesso leader del PdL Silvio Berlusconi, che lo sostiene con una massiccia campagna elettorale sul territorio. E’ “nipote d’arte”: il nonno, infatti, è stato il primo sindaco di Iglesias del dopoguerra e consigliere regionale.
Cinque candidati si sfideranno, il 15 e 16 febbraio, per conquistare la presidenza della Regione Sardegna. Si tratta di Renato Soru, presidente uscente della Regione che punta alla rielezione e sostenuto dal centrosinistra; Ugo Cappellacci, candidato dal PdL e dai suoi alleati sardi; Peppino Balìa, portabandiera del Partito Socialista in rotta con il centrosinistra; Gavino Sale, leader storico di IRS Indipendentzia Repùbrica de Sardigna; Gianfranco Sollai, candidato per Unidade Indipendentista.
Antonio Pitea Simona De Francisci Rosanna Floris Gabriella Greco Francesco Meloni noto Franco Teodoro Venceslao Rodin Giacomo Sanna Giulio Steri
Liste e listini. Il sistema elettorale regionale è identico a quello delle ultime elezioni che hanno portato Soru a conquistare la Regione. Ogni candidato presidente presenta un “listino” di personalità, in numero variabile da 8 a 16, che verranno automaticamente elette in caso di vittoria. I prescelti dal candidato presidente (in neretto accanto al logo dei candidati) non dovranno quindi sottoporsi al giudizio popolare ma entreranno in Consiglio automaticamente, solo in caso di vittoria del “loro” governatore.
Gli schieramenti. Le forze in gioco si richiamano allo scacchiere politico nazionale, con alcune varianti in salsa sarda. Renato Soru, principale candidato di centrosinistra, è appoggiato da PD, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, il movimento “Sinistra per la Sardegna” e dai Rossomori, i sardisti dissidenti che non hanno accettato l’alleanza dello storico partito dei Quattro Mori con il candidato di centrodestra Ugo Cappellacci. Quest’ultimo è sostenuto dal Popolo delle Libertà, Udc, Insieme
per le autonomie, Sardegna Unita, Riformatori e proprio dal Partito Sardo d’Azione. Altri candidati sono Peppino Balìa, segretario del Partito Socialista, e i due indipendentisti Gavino Sale (Irs - Indipendentzia Repùbrica de Sardigna) e Gianfranco Sollai (Unidade Indipendentista). Non è stata ammessa al voto la candidata governatore Alessandra Meli per la lista “Doddore Malu Entu”, che in polemica con il sistema di accettazione delle liste non ha presentato le firme necessarie alla candidatura.
Peppino Balia Gavino Sale Gianfranco Sollai Partito Socialista IRS -Indipendentzia Unidade Indipendentista Balia Peppino Denotti Rita Bionda Arrigo Galfetti Giovannino Cacciaurru Andrea Meloni Rita Deiara Raimondo Pecora Nicoletta Muresu Sebastiano Serra Luisa Muru Fabio Pinna Giorgio Soddu Cosimo
Gavino Sale Franciscu Sedda Placido Cherchi Salvatore Acampora Nicola Cantalupo Lello Cardenia Giulio Cherchi Daniele Cossu Andrea Meloni Simone Maulu Paolo Musu Francesco Pala Oliver Perra Giovanni Ruggiu Pinuccia Sanna Miriam Serra
Gianfranco Sollai
Peppino Balia, segretario regionale e capogruppo uscente, è il candidato presidente del Partito Socialista. Alle scorse elezioni regionali, il PS (l’anima di centrosinistra del disciolto PSI) appoggiava il presidente della Regione Renato Soru, ma ha deciso per la corsa solitaria alle prossime elezioni. Sulla sua candidatura, il segretario nazionale del partito Riccardo Nencini ha detto che si tratta di “un Davide contro due Golia, in una campagna elettorale all’insegna del menefreghismo amministrativo e politico dell'isola”.
Il leader di Irs - Indipendentzia Repùbrica de Sardigna, Gavino Sale, è il candidato del movimento indipendentista dell’albero deradicato. Nato a Banari 53 anni fa, Sale è attualmente consigliere provinciale a Sassari. L’ideale ultimo del movimento, protagonista di numerose manifestazioni pacifiche, resta l’indipendentismo della Sardegna. Irs ha ufficialmente smentito che ci siano state trattative con il centrosinistra ma ha reso anche noto di aver rifiutato un’offerta di alleanza dal Renato Soru rinunciando a eletti sicuri in Consiglio.
Gianfranco Sollai, 49 anni, avvocato, nato a Siamanna (Oristano) ma residente a Cagliari, è candidato presidente per Unidade Indipendentista, un’alleanza di movimenti indipendentisti che comprende Sardigna Natzione, A manca pro s’indipendentzia, Joventudi Indipendentista 28 de Abrili e A Foras. La formazione, definita “non solo un’alleanza elettorale” dal segretario di SN Bustianu Cumpostu, è al suo esordio alle elezioni.
Bustianu Cumpostu Erik Madau noto Erricu Francesca Frigau nota Franca Massimiliano Nappi Antonio Giovanni Fancello noto Nino Antonio Giovanni Salvatore Buluggiu Marco Cualbu Sergio Gabriele Cossu Giancarlo Saba
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Il capoluogo del nordovest scelto dalla multinazionale Hertz per raccogliere le domande di occupazione in Irlanda
A Sassari e Roma per trovare un posto Dopo il successo della scorsa edizione, torna la fiera provinciale del lavoro “Workey” In tempi di crisi come questi, molti giovani sardi devono emigrare per cercare un impiego, tornando a una vecchia tanto triste abitudine cui si erano dovuto piegare i conterranei più anziani. A volte però capita il contrario, che il lavoro, o quantomeno il primo passo verso di esso, arrivi in Sardegna, e in particolare a Sassari. La Provincia ha infatti reso noto che la multinazionale Hertz, che opera nel cam-
po dell’autonoleggio, ha scelto Sassari insieme a Roma come sede per entrare in contatto coi ragazzi e reclutare giovani da impiegare come agenti di contatto e prenotazione, con contratto a tempo indeterminato o determinato, presso il call center che ha sede a Dublino, capitale della Repubblica Irlandese. L’appuntamento per i colloqui di Roma è per il 10 e 11 febbraio, mentre a Sassari sono previsti per il 12 e il 13. Sarà proprio il settore Lavoro della Provincia che si occuperà di gestire, per conto dell’azienda, i colloqui e gli “arruolamenti”. «Anche se la selezione è aperta praticamente a tutta Italia, si tratta comunque di un’opportunità grandissima per un’area, quella della Provincia di Sassari, che ogni giorno sta facendo i conti con una crisi economica e occupazionale davvero allarmante», è il commento del presidente della Provincia, Alessandra Giudici, che sui temi del Lavoro e dell’occupazione ha scommesso molto nell’arco del mandato amministrativo in corso. Le selezioni di Hertz sono il prologo alla seconda edizione di
“Workey” la fiera del lavoro organizzata proprio dalla Provincia di Sassari per unire domande e offerta. L’appuntamento di quest’anno, dopo il successo del 2008 con duemila colloqui e cinquemila curriculum raccolti, è in calendario per il prossimo
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Sempre più passeggeri passano per Fertilia, dopo le regionali previsto il riassetto della società di gestione dello scalo
Alghero vola sempre più in alto La base Ryanair è un’occasione imperdibile per lo sviluppo di tutto il territorio Dieci anni fa poteva sembrare solo un sogno. Fare i conti a fine anno per “scoprire” che il numero dei passeggeri transitati in aeroporto avevano raggiunto il milione. Oggi ad Alghero i viaggiatori registrati nel 2008 sono quasi un milione e 400mila e tutto fa pensare che il prossimo anno con la base Ryanair attiva questo dato possa ulteriormente crescere. I voli a basso costo hanno cambiato sostanzialmente la fisionomia di uno scalo che oggi è ai primi posti in Italia per il numero di destinazioni. Si vola in tutta Europa con pochi spiccioli e anche nelle tratte domestiche il risparmio è assicurato. A fianco del network low cost che in questi anni ha permesso a migliaia di sardi di viaggiare e ad altrettanti studenti di raggiungere le Università più lontane, è sempre presente AirOne e la continuità territoriale. Un servizio indispensabile per l’isola che garantisce quotidianamente voli
L’Aeroporto di Alghero chiude con il segno positivo del 6% il 2008, passando da 1.300.115 a 1.380.762 passeggeri e un +5% nel numero dei movimenti, che aumentano da 13.804 a 14.554. Tali risultati sono in netta controtendenza rispetto a quelli rilevati a livello nazionale in cui si può notare una diminuzione pari a circa l’1% del traffico passeggeri e del 3.7% dei movimenti. La sostenuta crescita iniziale, registrata nei primi otto mesi dell’anno, ha più che compensato le diminuzioni dei mesi successivi dovute alla crisi economica a livello mondiale che ha colpito anche il settore del trasporto aereo. Il volano di tale crescita è il traffico di linea nazionale con un aumento del 18% rispetto al 2007 (da 688.909 a 913.733 ), reso possibile dalla presenza dei collegamenti low-cost annuali da e per Pisa, Bergamo, Roma Ciampi-
diretti coi principali aeroporti italiani, senza vincoli di prenotazioni fatte mesi prima o limiti di bagaglio, né penali stratosferiche in caso di rinuncia al volo o cambio della data di partenza. Due modi distinti e complementari per intendere il viaggio in aereo, che trovano un giusto equilibrio all’interno degli aeroporti sardi. Anche se la tendenza del mercato è orientata senza dubbio su voli e compagnie low cost. Ma se da una parte ad Alghero si sorride per il lusinghiero traffico passeggeri, dall’altra cresce la preoccupazione per i bilanci in rosso della società di gestione. Le perdite infatti ammontano a quasi 7milioni di euro, dovuti in parte ai ritardi con cui la Regione Sardegna ha pagato le quote previste per lo scalo catalano. Restano da sciogliere inoltre nodi importanti per l’aeroporto privo ancora di un piano urbanistico di sviluppo che tracci le linee guida per gli interventi da programmare nel futuro. Da un punto di vista infrastrutturale non è stato ancora deciso in poche parole cosa si farà e dove. In controtendenza con quanto accade negli altri scali sardi, in particolare Olbia, dove lo scenario degli anni a venire è già delineato. E sempre al Riviera del Corallo non ci sono tempi certi sui
no e Milano Malpensa e dai voli operati durante la stagione estiva per Verona, Napoli, Venezia e Trieste. Per quanto riguarda il traffico charter del 2008 si può notare la
lavori che riguarderanno la vecchia aerostazione. Il centro commerciale con l’area negozi doveva nascere nel 2003. Così come permane il problema dei parcheggi e la viabilità nelle aree esterne, sature di macchine che arrivano fino alla strada. Gli ingredienti per un sicuro successo in termini di traffico ci sono, vista l’imminente attivazione di cinque nuovi voli diretti a Genova, Treviso, Parigi (Beauvais), Bruxelles (Charleroi) e Oslo (Torp), tutti “firmati” col marchio Ryanair. Ma tutto è subordinato ad un riassetto immediato delle casse Sogeaal. Gabriele Sardu
netta diminuzione della componente nazionale, mentre quella internazionale si attesta sui valori dell’anno precedente con un leggero incremento (67.726 contro 67.273). Diminuisce dell’8%,
da 557.641 a 515.430 passeggeri, il traffico servito dal vettore in continuità territoriale Airone, in modo particolare il traffico verso Milano Linate, che cala del 24%. I voli per Roma registrano un sostanziale equilibrio (meno 3%) mentre compare il segno popsitivo per le new entry di Bologna (+ 10 per cento) e soprattutto Torino, con un incremento del 37%. La compagnia Ryanair ha trasportato complessivamente 740.170 passeggeri, il 22% in più rispetto al 2007 (607.122), collegando durante l’arco dell’anno lo scalo catalano con 13 destinazioni, di cui dieci internazionali e tre nazionali. La compagnia aerea che ha contribuito maggiormente alla performance del 2008 è stata Ryanair con un’incidenza sul traffico totale pari al 54%, seguita da Airone con il 37% e Volareweb con il 3%.
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Il questore Cesare Palermi tira le somme dell’attività svolta nel corso dell’anno appena concluso
Polizia in azione, Sassari è più sicura Quasi trecento arresti e un costante monitoraggio di tutto il nord Sardegna
Nel nord Sardegna la percezione della sicurezza è aumentata nell'ultimo anno, passando dal 48esimo posto del 2007 al 25esimo del 2008 nella graduatoria nazionale. Il dato, emerso da un'indagine del quotidiano "Il Sole 24 Ore", è stato ricordato dal questore di Sassari Cesare Palermi nel corso della tradizionale conferenza stampa sul attività della Polizia di Stato negli ultimi 12 mesi. Palermi, affiancato dalle dirigenti delle squadre Mobile e Volanti, Giusy Stellino e Bibiana Pala, ha ricordato l'impegno della questura
di Sassari (che comprende anche la provincia regionale di Olbia-Tempio) per la preparazione del prossimo G8 di luglio alla Maddalena e il contemporaneo contrasto alla criminalità nel corso dell'ultimo anno, culminato con 275 arresti e 1308 denunce. Tra le attività principali di repressione, in particolare nel contrasto agli stupefacenti, sono stati ricordati i sequestri di settanta piante di marijuana per complessivi 140 kg, il 1° luglio a Ossi, e quello di 160 piante, per 362 kg, il 13 agosto a Sassari. Palermi ha inoltre sottolineato gli arresti di tre pericolosi rapinatori a Buddusò, il 4 gennaio, e a Alghero il 12 febbraio, che ha costretto gli agenti del commissariato all'uso delle armi in dotazione. Sono stati complessivamente 1385 i servizi di prevenzione straordinaria e 346 gli avvisi orali emessi dal questore, con 36 sorveglianze speciali proposte e 24 attualmente in esecuzione. Infine ricordata l'estensione del servizio di polizia di prossimità a Sassari nel quartiere di Luna e Sole, quinta zona interessata nel capoluogo. Nel corso del 2008, il 28 febbraio, è stata inoltre inaugurata la nuova sede della Questu-
La SNA rinnova i vertici Poddighe nuovo presidente
Gianuario Poddighe è il nuovo presidente SNA, il Sindacato Provinciale Agenti di Assicurazione aderente alla Confcommercio. L’elezione è avvenuta nel corso della recente Assemblea della categoria, molto partecipata, svoltasi, nei giorni scorsi, presso la sede dell’organizzazione datoriale. Il neo presidente Poddighe sarà affiancato, nel suo mandato triennale, dai Vice Presidenti, Marco Canneddu, vicario, e Luciana Fancellu. Sarà coadiuvato, inoltre, dai colleghi:, Claudio Boi, Piergiuseppe Canu Giovanni Carta, Speranza Chessa, Marisa Mele, Consuelo Sari, chiamati a far parte della nuova Giunta nella veste di Consiglieri. Nella sua relazione programmatica, il Presidente Poddighe ha posto, tra l’altro, l’accento sui principali problemi
che penalizzano l’economia territoriale, auspicando la pronta e completa ripresa dell’attività in tutti i settori. Tra gli obiettivi prioritari della categoria, la difesa del plurimandato, assistenza in materia legale e contrattuale agli iscritti, formazione continua sia per rispondere alle richieste ISVAP sia per l’aggiornamento professionale e manageriale degli agenti, rispetto del codice deontologico e lotta all’abusivismo, potenziamento della comunicazione attraverso la creazione di un sito internet sulle principali tematiche del settore assicurativo. Nei prossimi giorni, la Giunta SNA incontrerà i vertici della Camera di Commercio per valutare le possibili sinergie da mettere in campo a favore del settore.
ra, alla presenza dell’allora viceministro dell’Interno Marco Minniti e del capo della Polizia Antonio Manganelli. La via antistante l’ingresso principale dello stabile è stato intitolato, il 27 novembre scorso, al questore Giovanni Palatucci, medaglia d’oro al valor civile, eroico salvatore di molti ebrei dalle persecuzioni razziali e deportato nel campo di concentramento di Dachau dove morì a 36 anni, pochi giorni prima della fine della seconda guerra mondiale.
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Il bilancio della Guardia di Finanza di Sassari: gli irregolari sono il 50% in più dell’anno precedente
Lavoro nero, il dato aumenta nel 2008 Scoperti 66 evasori totali, sequestrati oltre cento chili di stupefacenti 50 per cento in più rispetto al 2007. In particolare è l’edilizia, soprattutto in Gallura, il settore in cui il lavoro nero trova facile presa. Questo fenomeno, ha ricordato il colonnello Casadidio, oltre a rappresentare di per sè un illecito, è strettamente connesso alla piaga dell’immigrazione clandestina, con lo sfruttamento di extracomunitari provenienti da zone povere del mondo e che vengono impiegati da imprenditori senza scrupoli, mettendo a rischio la sicurezza dei lavoratori. Oltre al core business della Finanza, la lotta cioè ai reati di natura fiscale, le Fiamme Gialle sassaresi hanno proceduto a diverse operazioni antidroga, in cui forniscono un notevole contributo. Nl corso degli ultimi 12 mesi sono stati sequestrati quasi novanta chili di Il colonnello Giovanni Casadidio, comandante provinciale della Guardia di Finanza hashish e marijuana, circa otto chili di cocaina e eroina e sono Sono 66 gli evasori totali scoperti nel corso del 2008 state arrestate per spaccio 63 persone. dagli uomini della Guardia di Finanza di Sassari, co- Grande impulso è stato dato, inoltre, alla lotordinati dal comandante provinciale, colonnello ta alla contraffazione, in modo particolare nel Giovanni Casadidio. Il dato è emerso durante la con- campo dell’abbigliamento. Complessivamenferenza stampa di presentazione del bilancio degli te sono stati sequestrati quasi 28 mila pezzi. ultimi 12 mesi delle Fiamme Gialle della provincia, Numerose le operazioni di prevenzione, conche hanno condotto 291 verifiche approfondite e trollo e repressione condotte nel corso delcorredate dal controllo di 13mila documenti di rile- l’anno: “Cittadini sicuri” (controllo dei princivanza fiscale che, però, non hanno fornito elemen- pali centri urbani e prevenzione spaccio di soti di particolare criticità. Sono stati recuperati a tas- stanze stupefacenti, atti vandalici, abusivisazione oltre venti milioni di euro. smo commerciale.); “Passeggeri sicuri” (conL’allarme riscontrato dai finanzieri della provincia è trolli approfonditi dei passeggeri e delle merinvece l’alto numero di lavoratori in nero e irrego- ci presso i principali porti ed aeroporti del lari scoperti, che hanno toccato quota 180, oltre il Nord – Sardegna.); “Pasqua, Ferragosto e Na-
Il ministro Pisanu alla cerimonia di posa della prima pietra, col sindaco Gianfranco Ganau e l’allora comandante della Guardia di Finanza Roberto Speciale: era il 2006
tale sicuro” (controlli anti pirateria industriale e musicale, artifici pirotecnici, immigrazione clandestina.); “Scuole sicure” (prevenzione e repressione spaccio sostanze stupefacenti presso Istituti d’istruzione e dimostrazioni cinofile agli studenti delle scuole elementari); “Bombole sicure” (sicurezza sullo stoccaggio e commercializzazione del G.P.L. confezionato in bombole.); “Cantieri sicuri” (contrasto all’ economia sommersa di lavoro “nero”, lotta all’ immigrazione clandestina e sicurezza nei cantieri ed opifici.); “Commercianti sicuri” (controlli sulla regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali, prevenzione rapine e lotta alla concorrenza sleale.); “Territorio sicuro” (controllo del territorio in particolare dei beni viaggianti e del traffico veicolare e commerciale sulla rete viaria.); “Lotta al Tarocco” (contrasto alla pirateria industriale, musicale e contraffazione marchi.).
L’anno nuovo ha portato alle Fiamme gialle sassaresi un regalo di Natale un po’ in ritardo ma molto gradito e atteso. Sono ripresi infatti, con l’allestimento dei ponteggi, i lavori per la realizzazione della nuova caserma della Guardia di Finanza a Sassari, attualmente ospitata nell’ormai inadatto stabile di via Baldedda. Gli operai avevano lasciato il cantiere a luglio 2007, ben diciassette mesi fa, perchè lo
Stato - committente dell’opera - aveva incredibilmente terminato i fondi a disposizione. Pochi giorni fa, la lieta notizia:i lavori riprendono per dare alle Fiamme gialle sassaresi uno spazio adeguato all’importante funzione sociale che svolgono. La nuova struttura consentirà un sensibile miglioramento dell’attività quotidiana dei circa 380 finanzieri del Comando Provinciale di Sassari a tutela Cittadini e dell’ Erario.
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Un’iniziativa di Inail, Università e Commissione Pari opportunità di Sassari sulla sicurezza domestica
Quando la casa diventa una trappola Troppi infortuni e molta disinformazione sulla copertura assicurativa per le casalinghe Calano in Sardegna le richieste per l'assicurazione obbligatoria sugli infortuni domestici. Gli infortuni denunciati nella prima metà del 2008 mostrano invece una tendenza in aumento rispetto al 2007, quando vennero segnalati all'Inail 73 casi. Da gennaio a giugno
2008, ultimo dato disponibile, le denunce sono state 62. Il dato è emerso durante la presentazione della campagna di prevenzione "A casa in sicurezza", attivata dalla commissione provinciale di Sassari per le pari opportunità in collaborazione con Inail e università di Sassari, e illustrata oggi nella sala Angioy della Provincia. Nel 2008 sono stati 22 i casi di risarcimento istruiti, di cui 40 hanno dato esito negativo. Secondo Virginia Melis, responsabile prevenzione dell'Inail di Sassari, in Sardegna manca rispetto alle altre regioni d'Italia la cultura dell'informazione e della prevenzione. La campagna, che proseguirà fino al 17 aprile, avrà carattere itinerante e toccherà con incontri informativi Valledoria, Nulvi, Porto Torres, Ozieri e Sassari. Agli incontri, rivolti soprattutto a chi lavora in casa, parteciperanno dirigenti dell'Inail e medici specializzandi in Igiene e Medicina preventiva dell'università. L'iniziativa è stata presentata dalla presidente della Provincia Alessandra Giudici, dalla presidente della commissione pari opportunità Annalisa Pistidda, dai sindaci di Nulvi e Valledoria Roberto Luciano e Tore Terzitta e dall'assessore provinciale alla Cultura Sergio Mundula. Dei quattro milioni e mezzo di incidenti dome-
stici che ogni anno si registrano in Italia, circa ottomila sono incidenti mortali e migliaia i ricoveri ospedalieri. La popolazione maggiormente esosta è quella femminile, seguono le persone anziane e i bambini. Circa il 15% subisce più di un incidente domestico nell’arco dello stesso anno. Dal primo marzo 2001 l’Inail, ente assicuratore per gli infortuni sul lavoro, tutela anche gli infortuni domestici. Secondo le statistiche nazionali, nonostante sia obbligatoria l’assicurazione per chi lavora in casa, soltanto il 6% degli infortuni effettivamente accaduti vengono denunciati, e ancora di meno sono quelli indennizzati.
Cinquanta delfini a caccia nelle acque della Maddalena
Un sensazionale avvistamento di cetacei nelle acque dell’Arcipelago di La Maddalena è stato fatto sabato 17 gennaio, alle ore 13.30 circa, da un gruppo di esperti biologi marini, composto dalla dottoressa Federica Maggiani, dal dottor Yuri Donno e la dottoressa Federica Cinti, i quali hanno immediatamente avvisato il personale dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di
La Maddalena. Il branco di delfini (Tursiops truncatus) è stato avvistato nel tratto di mare compreso tra Palau, La Maddalena e Santo Stefano, in particolare tra la secca di Mezzo Passo e la secca di Mezzo Schifo. Il gruppo, composto da circa cinquanta esemplari, inclusi numerosi piccoli e subadulti, era impegnato in attività di caccia. Gli esperti biologi marini hanno rac-
contato che l’avvistamento è stato davvero spettacolare: da lontano, infatti, il gruppo di delfini appariva loro come un’onda, mentre avvicinandosi sono rimasti increduli nel constatare che si trattava appunto di un branco di tursiopi. Dell’avvistamento sono state effettuate riprese video e fotografiche. L’episodio, davvero inusuale, va ad affiancarsi a quello già avvenuto
nello scorso mese di settembre, quando agli occhi increduli di turisti e studiosi a bordo dei gommoni del Centro Ricerca Delfini - gestito dal CTS e dall’Ente Parco - al traverso del faro di Capo d’Orso si era presentato un branco di circa venticinque adulti che procedevano compatti verso nord entrando nelle acque dell’Arcipelago tra Santo Stefano e Capo d’Orso.
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Tempo di bilanci e di progetti per la Polizia municipale della città turritana in occasione della festa di San Sebastiano
Porto Torres rende omaggio ai suoi vigili Il sindaco Luciano Mura: “Il corpo è sottodimensionato, presto i nuovi concorsi” Il 20 gennaio per il calendario è la festa di san Sebastiano, legionario romano sottoposto a martirio nel 288 e considerato il protettore dei vigili urbani. In occasione della ricorrenza, e per la prima volta in assoluto sul Golfo dell’Asinara, il Comune di Porto Torres ha scelto di dar vita ad una vera festa della Polizia municipale, con piazza Umberto I, la chiesa della “Consolata” e la nuovissima sala congressi del Centro Culturale a far da sfondo all’evento. Evento che ha richiamato attenzione e pubblico, che ha riscosso successo grazie all’impegno della amministrazione turritana e del “padrone di casa”, il comandante del corpo di Polizia municipale locale Guido Calzia. Presenti chiaramente anche il primo cittadino Luciano Mura, l’assessore alla Polizia municipale Giacomo Rum, il vice Prefetto Salvatore Serra e rappresentanti di Forze dell’ordine e vigili urbani dell’intero territorio. I numeri del 2008 raccontano di 22 unità presenti all’interno del Comando di piazza Walter Frau, dove agiscono in perfetta sintonia e sincronia i nuclei di Polizia amministrativa e annonaria, Polizia ambientale e Protezione civile, Polizia edilizia, Polizia stradale e viabilità, Centrale operativa, personale, Ricezione denunce, contravvenzioni e contenzioso. Vasto il parco mezzi, significativi i risultati ottenuti e le statistiche d’intervento, manifesta la presenza sul territorio. Soddisfazione, emozione ed un piacevole excursus storico sulle origini della Polizia municipale, nelle parole del Comandante Guido Calzia: “Doveroso saluto e ringraziamento
Restauro a Balai lontano e alla Torre Aragonese
Il vigile Gigi Colombino in un’immagine storica di Porto Torres
all’Amministrazione comunale, ai volontari che collaborano con noi ed a tutte le autorità che ci accompagnano in questo giorno di festa. Tutto comincia in epoca romana e si dispiega nei secoli sino alla piena consacrazione data dai principi introdotti dalla Costituzione del 1948. Nel 1986, con l’entrata in vigore della legge quadro si completa l’iter legislativo che individua le linee generali delle nostre attività. Ad essa si affianca la recente legge regionale dell’agosto 2007 che delinea, seguendo il principio costituzionale di sussidiarietà, un sistema integrato di sicurezza del territorio regionale. Il tutto funzionale al rafforzamento di un ruolo e di un impegno, che nello specifico qui a Porto Torres non sono mancati e non mancheranno. Siamo a disposizione della comunità, ma soprattutto lavoriamo per la comunità”. “Abbiamo accettato volentieri di organizzare per la prima volta una festa che mancava in questo Comune, perché il lavoro
Un’altra foto d’epoca: festa della Polizia municipale del 1959
svolto dai vigili urbani è davvero importante, in una città che presenta problematiche diverse – ha spiegato Luciano Mura -. Siamo una comunità tranquilla, e non perché geneticamente buoni ma grazie all’azione preventiva e di controllo di tutte le forze dell’ordine preposte. Il problema è il sottodimensionamento del corpo vigili, ma una volta approvata la pianta organica, daremo il via ai concorsi e contempleremo anche la mobilità”. La necessità di capire quale sia la percezione della città di Porto Torres del lavoro svolto dalla Polizia municipale è invece punto sul quale si è soffermato l’Assessore Rum: “Lavoreremo sul blog del sito del Comune inserendo un questionario rivolto ai cittadini, per trovare poi soluzioni che mirino a migliorare il servizio e renderlo sempre più vicino all’utenza. Per quanto riguarda la prossima festa invece, vorremmo organizzare due giornate di studi e conferenze su temi specifici come ambiente e tutela del territorio”. Prima del brindisi (vino d’onore), il finale si tinge d’argento, con la consegna degli attestati di benemerenza e delle medaglie d’argento agli ex vigili urbani di Porto Torres che avevano prestato servizio nel passato. Fra gli altri Giuseppe Razzu, Gigi Colombino, Francesco Ponticelli, Antonio Furiolu, Domenico Mura, Francesco Sanna, gli ex comandanti Giuseppe Nasi e Antonio Rais, l’ex vice comandante Giovanni Calvia, l’ex maresciallo capo Angelo Chessa, gli ex istruttori di polizia Sebastiano Pacello, Pietro Abozzi e Carlo Di Lorenzo.
Sono ripresi i lavori nella chiesa di Balai vicino, che nel mese di maggio ospita i simulacri lignei dei tre Santi Martiri Turritani conservati nella basilica di San Gavino. Nella chiesa di Balai sono previsti l’impermeabilizzazione della copertura mediante la stesura a pennello su tutta la superficie di un elastomero, e le pareti interne dovranno essere pulite da tutti i residui degradati
d’intonaco in modo che la muratura di pietra possa essere di nuovo protetta da un intonaco di calce aerea e sabbia. Il costo dei lavori è di 36 mila euro. Sono stati avviati inoltre i lavori di sistemazione dell’area antistante la Torre Aragonese che prevedono la sistemazione delle scarpate con terra vegetale, la realizzazione di un camminamento pedonale lungo il tracciato del vecchio molo.
La Regione dà il via libera Ripartono i lavori al porto
La Regione ha trasmesso al Comune lo schema di atto convenzionale per i lavori di completamento dell’escavo del bacino portuale del porto commerciale di Porto Torres, dell’importo complessivo di 1 milione e 900 mila euro. “Finalmente una ottima notizia perché ci sollecita alla stipula della convenzione per la concessione dell’importo – sottolinea l’assessore alla Portualità Giacomo Rum -, in una partita dove ora siamo noi che rappresentiamo la Regione nei lavori che si svolgeranno nello specchio acqueo antistante la banchina DoganaSegni per eliminare la secca costituita in roccia che impedisce di fatto l’attracco delle grosse navi”. Così come per i
lavori che hanno riguardato il molo di Ponente, la Regione ha delegato, in concessione, anche questa volta il Comune per l’attivazione dell’intervento. L’iter prevede ora la predisposizione del progetto esecutivo, da parte del dirigente del settore tecnico comunale, l’ingegnere Claudio Vinci, in collaborazione con il Provveditorato delle Opere marittime di Cagliari. Spetterà poi al Comune approvare il progetto, nominare la direzione lavori e scegliere l’impresa che dovrà effettuare l’intervento previsto nel finanziamento. L’alta sorveglianza sugli interventi è a cura dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici, settore Portualità.
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Archiviata la prima edizione del premio intitolato a Pino Careddu, il riconoscimento assegnato al siciliano Pino Maniaci
Telecamere puntate sulla mafia Il coraggioso giornalista racconta la verità su Cosa Nostra dalla redazione di Telejato Ci sono tanti modi per essere eroi. E quello che ha scelto Pino Maniaci è davvero singolare. Non è superman, né un trascinatore di folle. Ha scelto di fare il giornalista, libero da condizionamenti. Schierato contro un solo avversario: la mafia, quella più spietata. Con le telecamere della sua Telejato che trasmette nel Corleonese è arrivato ovunque, dal rifugio di Bernardo Provenzano, al matrimonio della figlia del capo dei capi, Salvatore Riina. Per questa sua dedizione è stato scelto come vincitore del primo premio giornalistico intitolato alla memoria di Pino Careddu, giornalista sassarese, per 47 anni alla guida del periodico Sassari Sera.
«Non mi piace definirmi come uno che fa “controinformazione”, meglio dire “informazione contro” - spiega Maniaci – la nostra è una piccola emittente che opera in una realtà molto difficile, controllata dalla mafia. A nessuno piace parlare di mafia e nessuno usa il termine mafia. Noi amiamo dare il giusto nome alle cose». Quella di Maniaci è una vita difficile. Da qualche tempo è sotto scorta dopo l’aggressione subita proprio a pochi passi dalla redazione, quando due energumeni hanno tentato di strangolarlo con la sua stessa cravatta, dopo averlo pestato a sangue. «Se abbiamo paura? Tutti i giorni. La nostra redazione si compone di due uffici, in più c’è un bagno. È
Pino Maniaci premiato dal presidente di Confindustria Sassari Stefano Lubrano
il vano più utile – ha commentato con drammatico sarcasmo – visto che a volte ce la facciamo sotto davvero (sorride sotto i baffoni che porta fiero). Ma il timore non ci ferma e continuiamo a riferire ciò che gli altri giornali, quelli considerati seri e autorevoli, non racconteranno mai. Il rischio è altissimo. Metti in gioco la tua vita: con la mafia non si scherza». Non si scherza per davvero, visto che dagli avvertimenti si è passati più volte ai fatti con macchine dell’emittente incendiate, agguati e minacce. «L’unica cosa di cui mi pento – commenta Maniaci – è di aver coinvolto in questa sfida tutta la mia famiglia». La moglie ha curato le riprese della premiazione
che si è svolta a Sassari, nella sede di Confindustria, a villa Mimosa. «Ai miei due figli ho trasmesso questo amore per la ricerca della verità: a tutti i costi, senza censure». Un po’ come piaceva fare a Pino Careddu. Da giornalista libero che non doveva rendere conto a nessuno se non alla sua coscienza e ai giudici che talvolta lo convocavano. «Lo scenario sardo è di sicuro molto diverso – ha precisato Gibi Puggioni, giornalista e autore del libro che ripercorre le tappe fondamentali del periodico Sassari Sera – ma non per questo l’opera di Pino Careddu, ndr) è stata meno importante di quella che svolge Maniaci». testi e foto Gabriele Sardu
Archeologia
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Ottimo il bilancio 2008 del nucleo di Sassari del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
I tesori rubati tornano in buone mani Centinaia di interventi e un sempre maggiore numero di siti costantemente monitorati E' una "tabella immunitatis" di bronzo di epoca romana, dedicata alla "vestale massima" Flavia Publicia (nella foto in basso) trovata a Porto Torres il pezzo più pregiato tra quelli rinvenuti nel corso del 2008 dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Sassari. L'importante reperto, recuperato nello scorso febbraio, era stato rinvenuto a gennaio 2006 durante i lavori di ristrutturazione del porto commerciale e illecitamente detenuto. Il comandante del nucleo, capitano Gianfilippo Manconi, ha illustrato nei giorni scorsi in una conferenza stampa al Mus'A in piazza Santa Caterina il bilancio dell'attività degli ultimi dodici mesi. I reati perseguiti sono stati 76, 19 in più rispetto al 2007, per la maggior parte riguardanti interventi illeciti su beni culturali e episodi di ricettazione. Otto sono stai i sequestri, di cui quattro immobili (le aree archeologiche di Seruci nell'agro di Gonnesa e di Sant'Efis nei pressi di Orune, un palazzo storico a Fertilia e un costone roccioso che ospita alcune domus de janas a Ossi). Sono state denunciate 49 persone, rispetto alle 76 del 2007, e recuperata un'enorme quantità di beni, quasi 28 mila, rispetto ai poco più di duemila rinvenuti nell'anno precedente. Di essi, la maggior parte consiste in beni archeologici, alcuni anche di rara eccellenza, frutto dei 12 scavi clandestini scoperti (nel 2007 ne erano stati rilevati 3). La Sardegna, ha spiegato Manconi, resta comunque una delle regioni in cui i furti di beni culturali sono pochi, appena nove, rispetto a Lazio, Lombardia, Toscana e Piemonte che superano abbondantemente i cento episodi. Sono saliti a settanta i beni culturali trafugati (erano
stati 24 nel 2007) ma si tratta soprattutto di libri sottratti a una collezione privata. Per tutto il 2008 è proseguita l'attività di monitoraggio dei
siti archeologici terrestri, con almeno due perlustrazioni aeree in collaborazione col nucleo elicotteri di Olbia e Elmas, e di quelli sommersi, con le motovedette dell'Arma e il nucleo subacquei di Cagliari. Sono stati 1188 gli oggetti illecitamente sottratti e sottoposti a riscontro nella banca dati "Leonardo". Tra essi, il ritratto del canonico Joannes Maria Pala del 1853, già restituito al vescovo di Tempio, e il "Pastore con gregge" di Sebastiano Satta del 1905, rubato a Nuoro, in fase di restituzione. Il nucleo di Sassari del comando tutela patrimonio culturale ha proceduto inoltre a 62 controlli amministrativi, accertando sette violazioni e contestando un importo totale di sanzioni per quasi dodicimila euro. Il comandante Manconi ha voluto chiarire che è stato dato ulteriore slancio all’attività preventiva, aumentando i servizi di vigilanza e monitoraggio dei siti archeologici, monumentali e paesaggistici. il controllo di esercizi commerciali specializzati in antiquariato e dei musei, con particolare riferimento ai sistemi di sicurezza e ai depositi di beni culturali. In particolare, cresce sempre di più il numero dei siti archeologici, marini e terrestri, posti sotto monitoraggio dai carabinieri: dai 44 del 2001 si è passati ai 251 sorvegliati nel corso del 2008, in un trend costante che ha portato a 1159 siti monitorati in tutta la Sardegna. Il nucleo si è avvalso della collaborazione della direzione regionale per i beni culturali, delle soprintendenze e di tutti gli istituti periferici in Sardegna del ministero dei Beni culturali.
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Gli interventi di politici e potenti del mondo su come utilizzare lo strumento internet
Quella censura mascherata da libertà Il piano governativo per l’informatizzazione degli uffici slitta di tre anni Quella appena passata è stata per l'Italia una settimana densa di dichiarazioni epocali sullo stato della tecnologia e di Internet. Fatte da persone che hanno ampiamente dimostrato di non sapere di cosa stavano parlando. Joseph Ratzinger, Renato Brunetta ed il duetto Sandro Bondi – Mauro Masi, in meno di sette giorni hanno disegnato uno scenario che tracimerebbe nella comicità se non fosse uscito dalle menti di persone che dispongono di un cospicuo potere decisionale. Ha iniziato il capo dello Stato Vaticano sostenendo che Internet debba essere usata come uno strumento per la ricerca della Verità e come mezzo di evangelizzazione del continente digitale. Sembrerebbero due affermazioni inoffensive ma, a chi è abituato a considerare la Rete come un luogo di scambio di informazioni e conoscenza (con la i e la c minuscole), sentir parlare di Verità con la V maiuscola non fa un bell'effetto, soprattutto se a parlarne è il massimo rappresentante di un'istituzione che ha una visione piuttosto restrittiva ed unilaterale del concetto di Verità. E soprattutto se costui auspica che venga fatto un uso propagandistico a senso unico di uno spazio di libera espressione e confronto. Ma il meglio della settimana arriva dalla bozza di disegno di legge fir-
mata Bondi – Masi sulla riforma della tutela del diritto d'autore, che in rapida sequenza consegnano una delega sostanzialmente in bianco al Governo per legiferare sulla materia senza interpellare gli operatori del settore ed i rappresentanti dei consumatori, ampliano ulteriormente i poteri di un carrozzone già abnorme come la SIAE, suggeriscono l'introduzione del controllo delle attività degli utenti su internet da parte dei fornitori di connessione (attività incostituzionale e vietata dalle leggi attuali a tutela della privacy dei cittadini) e pretendono di avere esaurito in appena sessanta giorni di lavoro del “Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale” una materia delicatissima ed estremamente complessa come quella della circolazione della cultura in Rete in uno scenario Web 2.0, in cui la maggior parte della conoscenza condivisa ormai è prodotta direttamente all'interno dell'intrico di interconnessioni fra gli utenti. Dulcis in fundo, il ministro Brunetta, che dopo avere promesso pochi mesi fa la scomparsa della carta dagli uffici pubblici entro la fine del 2009 grazie alla completa digitalizzazione della pubblica amministrazione, ha drasticamente ridimensionato le prospettive spostando il miracolo digitale di tre anni, come spiegato
nel “Piano E-Gov 2012” appena pubblicato. Chi ha la memoria lunga ricorderà che questo genere di proclama utopistico-tecnologico è nato quasi contemporaneamente all'ingresso dei primi personal computer negli uffici, negli anni '80. Oggi chiunque abbia una pur vaga conoscenza di come l'informatica si integra nella gestione della burocrazia sa che un'affermazione del genere si colloca più o meno sullo stesso piano scientifico del teletrasporto di Star Trek. Specie in un
Paese in cui gli addetti ai lavori hanno visto nel corso degli anni troppe Commissioni sfornare troppi Piani e troppe Linee Guida rimaste tutte sostanzialmente inapplicate, specie se si parla di una Pubblica Amministrazione che ha bruciato milioni dei propri cittadini per non riuscire a completare un sito Internet come Italia.it che qualunque web agency di provincia avrebbe potuto realizzare (meglio) al costo di poche migliaia di euro. Stefano Cherchi
Cultura
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Duemila copie vendute per il progetto che mira a raccogliere fondi per le popolazioni in difficoltà nel Sudan
E’ ancora tempo di “Fuorisessione” Ricordate a Ploaghe le finalità dell’iniziativa in favore di Emergency
Rewind. L’Università è il sostrato sul quale nasce matura e cresce l’idea. L’Associazione Scienze Politiche di Sassari ed un folto stuolo di studenti, musicisti ed artisti affermati ed in cerca d’autore la trasformano in realtà, conquistano attenzione e sostegno esterno, dando vita e forma a “Fuorisessione ‘08”, Cd di impegno, note, creatività, solidarietà, passione. Emergency è la causa cui si sposa il progetto, vero e manifesto, ancorato all’esistenza ed alle difficoltà del Sudan. L’iniziativa corre sulle onde del suono ed avvolge l’Isola, che l’abbraccia e la fa sua in attesa di vederla crescere e superare il mare. Non c’è il minimo scopo di lucro, c’è solo voglia di far conoscere, di aiutare lontano da retorica e falso buonismo, concretamente, senza fronzoli. “Fuorisessione” (etichetta Tajrà Edizioni e Produzioni Cagliari) si racconta da sè: basta acquistarlo, inserirlo in un qualsiasi lettore ed ascoltarlo. Un vero semplice e prezioso feticcio musicale, prodotto dall’ASP di Sassari in stretta, come detto, collaborazione con Emergency, contenente venti gemme di eguale grandezza e straordinaria diversità, raccolte sotto intenti e motivazioni condivise, impreziosite dalla copertina disegnata da Vauro e dalla nota introduttiva di John Vignola, storica penna di “Mucchio Selvaggio”. Le sedici formazioni
chiamate alla causa (Bandabardò, Giorgio Canali & Rossofuoco, Paolo Benvegnù e Yo Yo Mundi, Askra, Chichimeca, Kenze Neke, Nasodoble, Sikitikis, (P)neumatica, Almamediterranea, Train To Roots, Tilickennor, Soul of a man, Barrio Sud, Lame a Foglia d’Oltremare, Ølsen BjØrne, Sin Time, Figli di Iubal e Primochef del Cosmo), hanno risposto presente allora, presenti ancora oggi su supporto e nella mente dell’ascoltatore attento, fra temi differenti ma pregnanti, parole mai dimenticate, esplorazioni delle sfere del suono. Pausa. La laurea è stata conseguita a pieni voti, ma ancora non basta ed allora è ancora tempo di “Fuorisessione”. Al momento sono circa 2.000 (!) le copie vendute, per un ricavato che in poco meno di un anno supera i 10.000 euro raccolti a favore di Emergency. La distribuzione capillare operata dai gruppi Emergency isolani e di quelli italiani come Milano, Roma, Pescara e Vicenza per citarne alcuni, ha dato i suoi frutti, ed oggi il Cd è disponibile sugli scaffali dei negozi di musica e librerie specializzate sarde (circuito Meteca), oltre che nei punti vendita nazionali grazie a “Fanzines Distribution”. Play. A Ploaghe, nella sala del Centro Sociale, l’ASP ha presentato ancora una volta l’idea ed il senso di “Fuorisessione”, con l’aiuto della Pro loco locale ed il patrocinio del Comune. Giovanni Salis, responsabile del progetto, ha raccontato all’interessato pubblico il percorso che dalla nascita alla pubblicazione ha portato ad ottenere i lusinghieri risultati in termini di vendite ed attenzione, senza chiaramente mancare di sottolineare finalità ed obiettivi, meritori e raggiunti. Testimonianza diretta poi quella portata da Diego Deidda, compositore e cantante del
gruppo “Lame a Foglia d’oltremare”, protagonista della compilation con la suggestiva (e musicata) poesia autobiografica di Peppino Mereu “Galusè”, che durante la serata ha presentato il suo nuovo lavoro alla platea. L’incontro si è poi colorato degli interventi della neo presidente ASP Nicoletta Arca e Giovanni Cocco, che hanno dato forza all’iniziativa ribadendone l’utilità ed il sostegno della stessa agli studenti-musicisti dell’ateneo sassarese, e dei preziosi spunti e contributi dati da Valentina Fruianu del gruppo Emergency Sassari che ne ha tracciato contorni generali e spiegato modalità d’azione ed intervento. Le parole, le speranze, le aspirazioni e gli sforzi si concretizzano nel quadro disegnato dalla dottoressa Giusi Canestrelli, che ha raccontato il centro di cardiochirurgia di Emergency in Sudan, realizzato grazie alle raccolte fondi Emergency, nel quale ha lavorato come anestesista e rianimatrice, commentando poi il video del primo intervento cardiochirugico eseguito all’ospedale di Khartoum, al quale ha partecipato personalmente assieme al fondatore di Emergency Gino Strada. Stop. Applausi.
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Cultura infosassari@mediatag.it
Quattro interessanti appuntamenti studiati appositamente per le scuole dalla Cooperativa Teatro e/o Musica di Sassari
Se la “classica” è anche divertente Da Offenbach a Verdi passando per le fiabe e i virtuosismi dei clown: si parte il 18 febbraio La primavera diventa musica, e che musica, grazie all’iniziativa della Cooperativa Teatro e/o Musica di Sassari dedicata ai ragazzi delle scuole. Quattro appuntamenti studiati appositamente per gli studenti li accompagneranno verso la conoscenza della musica dotta dal ‘700 si giorni nostri. Se è vero che il momento più importante per la crescita è proprio l’età scolare, quando è più facile formare le menti giovani, è altrettanto vero che, chi ha la fortuna di conoscere la musica classica fin da giovane, ha molte più probabilità di diventare una persona migliore. Particolarmente lodevole quindi l’iniziativa che porta i ragazzi a teatro, nello specifico il Ferroviario, per quattro date. Si inizia il 18 febbraio con “L’isola degli antropofagi”, operetta in un atto di Jacques Offenbach, dedicata a un pubblico di tutte le età, dai 3 anni in su. La pièce racconta di due tribù di cannibali dell’Oceania che, stanche di farsi la guerra, intavolano trattative di pace che avranno, però, alcuni divertenti contrattempi. Lo spettacolo, previsto per le 10 del mattino, sarà proposto anche il 19 e 20 febbraio.
Giovedì 5, venerdì 6 e sabato 7 marzo, sempre al Ferroviario e sempre alle ore 10, divertente appuntamento che coniuga musica e comicità: saranno di scena infatti Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini e Alessandro Mori, autori e attori di “Clown in libertà”, un viaggio comico nel mondo della musica tra clownerie e
virtuosismi musicali. Senza un racconto enunciato e senza alcuno scambio di battute, “Clown in libertà” racconta il pomeriggio un po’ anomalo di tre clown che vogliono allestire uno spettacolo per divertire, stupire ed infine conquistare, abbracciare, baciare il pubblico di passanti. Anche questo spettacolo è adatto per tutte le età. Un pubblico di ragazzi più grandi, dai 14 anni in su, è invece consigliato per l’appuntamento del 20 e 21 marzo: “Shakespeare nell’opera di Verdi”: un interessante confronto tra i testi originali del grande drammaturgo britannico e il loro adattamento nelle opere verdiane Macbeth, Falstaff e Otello. Nell’incontro saranno proposte alcune delle arie tratte dai tre lavori. Infine mercoledì 6, giovedì 7 e venerdì 8 marzo si torna alla fiaba con “Cappuccetto Rosso nella pancia della sapienza”, favola musicale di Emanuele Floris con musiche di Salvatore Rizzu, liberamente ispirata alla celebre vicenda narrata dai fratelli Grimm. Il pubblico consigliato, in questo caso, va dai 3 ai 13 anni.
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Sassari e provincia Gli interessati possono telefonare per un appuntamento al n° 3476294347 o inviare il proprio curriculum a infosassari@mediatag.it
Cultura
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Il maestro Gianni Mastino, direttore artistico, racconta nascita e prospettive del coro che ha debuttato un mese fa
Filarmonico della Sardegna, buona la prima In programma la stagione itinerante “Non solo opera”e la riproposizione dei Vespri di Mozart Note che si spandono nell’aria, frammenti d’emozione destinati a non scomparire a fine esecuzione. Cantare e farlo bene, per il piacere degli addetti ai lavori, degli ascoltatori e dei protagonisti. Per il piacere di farlo, punto. Il Coro Filarmonico della Sardegna ha inaugurato la propria attività circa un mese fa, presentando al pubblico di Sassari i “Vesperae Solennes de Confessore” di Wolfgang Amadeus Mozart, compito non semplice ma capace, se portato a termine, di regalare orgoglio e gratificazione. Nello specifico, l’interpretazione fornita dalla formazione seguita con perizia dal Maestro Gianni Mastino ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica, lasciando grande soddisfazione nel Maestro stesso ed in tutti gli artisti, che hanno così visto riconosciuti i sacrifici fatti in mesi di applicazione. Proprio il Direttore Artistico del Coro Filarmonico della Sardegna, Maestro Gianni Mastino, racconta il nuovo viaggio tracciando un primo bilancio dell’attività svolta, che chiaramente non si ferma ma prosegue seguendo il corso della sua programmazione, da affrontare con umiltà, passione e coscienza: “I primi concerti ci hanno dato la gioia ed il sorriso che cercavamo. Dopo tante prove, ho sentito gli artisti estremamente motivati, preparati, sicuri e vogliosi di esprimersi. Con il Direttivo del coro abbiamo capito che il Filarmonico aveva maturato la sua preparazione ed era quindi pronto per proporsi in una performance pubblica. Il fatto che al suo interno operino anche giovani che studiano canto e persone che praticano il canto corale già da tanti anni ha contribuito positivamente. La misura del risultato è stata quella stessa che il pubblico ha riconosciuto e sancito con il proprio consenso e per
me, quindi, estremamente soddisfacente e gratificante. È vero che si canta per passione, ma questa deve essere aiutata da una seria ricerca che abbia i connotati ed un carattere professionale, altrimenti si dovrebbe rinunciare a specifici e più importanti obiettivi”. Alcuni traguardi sono stati tagliati, ora lo studio sarà approfondito a livello individuale e corale attraverso lezioni frontali, seminari di guida all’ascolto, di lettura, e tutto quanto si riterrà opportuno”. Il confrontarsi con opere ad elevato coefficiente di difficoltà è figlio dell’esperienza maturata dal Maestro Mastino, vissuta al fianco di artisti come il soprano Gina Cigna, il mezzosoprano Giulietta Simionato ed il tenore Arrigo Pola, e tanti altri forse meno conosciuti ma capaci di insegnare e lasciare il segno: “Tutti hanno sempre affermato, con mo-
di e linguaggi differenti, che se si vuole imparare a nuotare bisogna andare nell’acqua alta. Sino a che si sta sulla riva non si può progredire – afferma Mastino -. È necessario trovare il coraggio di affrontare le difficoltà. Io ho creduto che il Filarmonico dovesse nuotare subito nell’oceano anziché nella vasca da bagno. Si poteva annegare, ma sarebbe successo nella vastità di un grande mare, ed invece il coro ha affrontato con decisione le difficoltà, forgiando contestualmente il proprio carattere”. Cura e conservazione del repertorio lirico-sinfonico, concertistico e da camera con o senza accompagnamento, che abbraccia un periodo storico musicale che dal 1700 ai nostri giorni. Docente di canto da ben 26 anni, trascorsi nelle aule dei Conservatori e impreziositi dai tanti allievi affermati, Gianni Mastino ha ora scelto di riversare il suo bagaglio di conoscenze al Filarmonico: “Punto alla progettazione e costruzione di una macchina di classe medio-alta – spiega ironizzando -, comoda e sicura, adatta a lunghe percorrenze”. Sassari aveva bisogno di un altro coro? “Bisognerebbe chiedere agli artisti del Filarmonico. Se una sessantina di persone, coinvolgendo familiari ed amici, frequentano il coro e impegnano il proprio tempo con amore e passione, felici di fare musica insieme, allora essi stessi hanno bisogno di questo coro, e quindi anche Sassari”. Il futuro è una stagione itinerante dal titolo “Non solo opera”, quindi il confronto previsto per la seconda quindicina del mese di Maggio con una pietra miliare del genere e di rara bellezza, poi ancora i Vesperae, che saranno riproposti nei centri minori della Sardegna. La musica non si ferma, il cammino continua…
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Libri infosassari@mediatag.it
L’OSSESSIONE MATEMATICA DI DOXIADIS
I top in libreria
1. La regina dei castelli di carta Stieg Larsson 2. Uomini che odiano le donne Stieg Larsson 3. La ragazza che giocava con il fuoco Stieg Larsson 4. Eclipse Stephenie Meyer 5. Breaking down Stephenie Meyer 6. New Moon Stephenie Meyer 7. Antologia di Spoon River Edgar Lee Masters 8. Twilight Stephenie Meyer 9. La solitudine dei numeri primi Paolo Giordano 10. Le fiabe di Beda il bardo J. K. Rowling 11. Il bambino con il pigiama a righe John Boyne 12. E’ facile smettere di fumare... Allen Carr 13. Venuto al mondo Margaret Mazzantini 14. Gomorra Roberto Saviano 15. Il gioco dell’angelo Carlos Zafòn Ruiz 16. La Jolanda furiosa Luciana Littizzetto 17. Le mie favole... Margherita Hack 18. L’eleganza del riccio Muriel Barbery 19. Conversazioni notturne a Gerusalemme C. M. Martini, G. Sporschill 20. Il pane di ieri Enzo Bianchi
Molte famiglie ne hanno uno. Uno zio un po' strano, di quelli schivi, che vivono lontano e non chiamano mai. Ma in poche famiglie si trova un vero eremita dal passato oscuro come Petros Papachristos, il misterioso personaggio a metà strada fra romanzo e resoconto storico della cui ingarbugliata vicenda Apostolos Doxiadis ci mette a parte nel suo riuscitissimo Zio Petros e la congettura di Goldbach. Di Petros i parenti parlano poco e malvolentieri. I fratelli, imprenditori di successo, lo considerano un fallito e preferiscono non occuparsene. Ma il nipote , con la curiosità e lo spirito di contestazione dell'adolescenza, è intrigato proprio dal silenzio che regna intorno a questo zio che tutti considerano una pecora nera. Non gli ci vuole molto per scoprire che lo zio Petros, lungi dall'essere un bruto senz'arte né parte, nasconde un passato di campione di scacchi e di matematico ad altissimo livello. Ma allora perché vive ritirato dal mondo invece di continuare la sua carriera accademica? Convincere l'anziano eremita a parlare del proprio passato non è un'impresa facile, ma la caparbietà del giovane nipote riesce un po' per volta a dipanare la storia affascinante ed insospettabile di un personaggio appassionato ed ossessionato. Os-
sessionato da un obiettivo forse impossibile: risolvere uno dei grandi nodi ancora irrisolti della matematica, la congettura formulata da Christian Goldbach per cui ogni numero pari maggiore di due è esprimibile come la somma di due numeri primi. Un'asserzione tanto semplice da poter essere compresa anche da un bambino, ma
sulla quale le migliori menti della storia della matematica hanno invano combattuto per più di due secoli. Una battaglia alla quale Petros ha dedicato tutta la sua vita e che lo ha infine sconfitto come matematico e come uomo fino a condurlo quasi alla pazzia e poi all'esilio volontario. Apostolos Doxiadis in questo romanzo compie un piccolo miracolo narrativo, sintetizzando un appassionante florilegio delle vite di molti dei più grandi matematici dell'800 e '900 nella biografia del suo singolare zio Petros. Nella vicenda del suo protagonista si ritrovano infatti i fatti salienti che hanno caratterizzato la storia della matematica moderna, rielaborati, pur nel rigore storico, in una prosa efficacissima e di grande godibilità anche per quelli che a scuola con la matematica proprio non andavano d'accordo. Un romanzo breve e trascinante che riesce a trasformare la divulgazione scientifica in un thriller di assoluta qualità narrativa e letteraria (con un finale ad alta tensione degno dei miglior maestri del genere) nel quale è difficile dire se prevalga l'aspetto divulgativo dissimulato sotto le blandizie della narrazione romanzata o se invece sia la scienza a diventare il tessuto stesso su cui si intrecciano le vicende umane dei protagonisti.
..... note d’autore ..... note d’autore ..... note d’autore ..... Il pane di ieri...
Larsson, capitolo finale
...è buono domani, recita un antico proverbio. E proprio gli antichi “adagi”, la loro implicazione nella vita reale - in particolare quella di un tempo - sono lo sfondo dell’interessante libro intitolato proprio Il pane di ieri. Storie, antiche ma moderne, le cui radici sono ben salde nei tempi andati, quando la preparazione del ragù o della bagnacauda piemontese erano un rito. L’autore Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose, in provincia di Biella (noto anche per i suoi interventi su Rai Radio 1), racconta con delicatezza e la saggezza di un tempo la vita che fu nelle dolci vallate piemontesi, tra il canto del gallo che risvegliava il paese ai rintocchi delle campane nel giorno di festa, in un libro agile e romantico.
Terzo e ultimo capitolo della breve saga di Stieg Larsson, aperta nel 2007 con Uomini che odiano le donne e proseguita l’anno successivo con La ragazza che giocava con il fuoco. Il 9 gennaio è arrivato, quasi come regalo di Natale in ritardo, l’ultimo (e robabilmente conclusivo) libro della trilogia, La regina dei castelli di carta. Ancora una volta tornano i protagonisti delle vicende narrate da Larsson, la hacker Lisbeth Salander dal misterioso passato e il giornalista d’inchiesta Mikael Blomkvist. Il finale - che non sveliamo per rovinare il gusto ai lettori - lascia però aperta qualche possibilità alla stesura di un quarto volume, anche se nelle originarie intenzioni dell’autore i libri in programma erano ben dieci. Le favole astrali Da Pinocchio a Harry Potter, passando per Berlusconi. Intrigante il sottotitolo dell’ultimo libro di Margherita Hack, astrofisica di fama mondiale e tra le più note divulgatrici del nostro Paese. Rileggendo a suo modo alcune fiabe, la geniale Hack ha dato alle stampe Le mie fiabe, in cui ripercorre storie notissime con riferimenti anche all’attualità e alla politica. In questo modo i viaggi di Ulisse, i sogni di Alice o il volo (non solo fantasioso) di Peter Pan trovano una loro “spiegazione” grazie ai segreti di astrofisica, fisica e astronomia che la scienziata svela con la semplicità e l’intelligenza che il mondo, da sempre, riconosce alla simpatica autrice toscana.
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Musica infosassari@mediatag.it
DAVE MATTHEWS, UNA SFERZATA DI CLASSE Quando suggerisci un gruppo a qualcuno la prima domanda che di solito ti viene posta è “Che genere fanno?”. Come se fosse facile suddividere la musica in categorie ben distinte. Perciò a quel punto cerchi di procedere per somiglianze, per assonanze con altri gruppi, cerchi di descrivere la sensazione di un suono sconosciuto riconducendolo a suoni più noti e familiari. Ma con la Dave Matthews Band anche questo stratagemma è vano, perché il loro genere forse l'hanno inventato loro e probabilmente morirà con loro. Allora provi ad elencare gli strumenti: chitarra acustica, basso, batteria, violino e sax. E vedi che le facce dei tuoi interlocutori iniziano a virare o verso la viva curiosità o verso il disinteresse, a seconda del grado di cultura musicale di base. Non è certo un gruppo dell'ultim'ora quello che prende il nome dal talentuoso chitarrista e cantautore sudafricano trapiantato nella graziosa cittadina universitaria di Charlottesville, Virginia: i primi lavori risalgono infatti ai primissimi anni '90. Ma, come molte live band uscite quasi per caso dai garage, anche i cinque della DMB tendono a restare ancorati al proprio territorio d'origine.
Negli Stati Uniti la Dave Matthews Band è in tour quasi permanente e riempie stadi e parchi ovunque si sposti, mentre in Europa la Band al completo non mette piede da oltre dieci anni ed in Italia vendono talmente poco che l'unica apparizione del leader risale a due anni fa in una sola data a Milano da solista. Ma per capire finalmente di che musica stiamo parlando forse la miglior scelta è acquistare il CD o il DVD del The Central Park
Concert del 2003. Il megaconcerto gratuito che il gruppo ha regalato nell'autunno di quasi sei anni fa alla città di New York ancora scossa dagli echi sinistri dell’11 settembre è una dimostrazione di grande maturità musicale che unisce il meglio della prima produzione della band (fatalmente la migliore, per i fan) ad un'esecuzione potente e convinta in cui risalta ai suoi massimi splendori la ricerca del suono fresco, elaborato e curato tipica del gruppo e si riesce a cogliere perfettamente la grande tecnica esecutiva di tutti i musicisti. Dai grandi classici da ovazione come Don't drink the water ed Ants marching ai pezzi più recenti rivisitati però con un sound più vicino a quello delle origini per venire incontro ai molti fan che non apprezzano le nuove scelte sonore della band, tutto il concerto è un tripudio di ottima musica in cui si intrecciano contaminazioni di ogni genere intessute in una trama che resta sempre fedele agli schemi classici del rock d'autore ed è impreziosita dagli elaboratissimi pattern circolari della chitarra di Matthews, vero virtuoso delle sei corde che ipnotizza qualunque appassionato con il suo tipico ed incessante volteggiare delle dita sulla tastiera.
... note musicali ... note musicali ... note musicali...
Hit parade
1. Single Ladies Beyoncè 2. Heaven for the weather The Streets 3. Rehab Rihanna feat. Justin Timberlake 4. You found me The Fray 5. This is the life Amy Macdonald 6. Be the one The Ting Tings 7. Daddy’s gone Las Vegas
A marzo i nuovi U2 8. Human The Killers
Si intitola No line on the horizon il nuovo, attesissimo disco degli U2, probabilmente la più famosa rock band del mondo, che uscirà tra il 2 e il 3 marzo prossimi. Su diversi siti internet, intanto, è già possibile ascoltare in anteprima il primo singolo estratto dal cd, Get on your boots. Energico, intrigante e vagamente magnetico, velatamente punk, potrebbe essere un ottimo inizio. Ecco la tracklist completa: No Line On The Horizon, Magnificent, Moment of Surrender, Unknown Caller, I’ll Go Crazy If I Don’t Go Crazy Tonight, Get On Your Boots, Stand Up Comedy, Fez – Being Born, White As Snow, Breathe, Cedars Of Lebanon.
9. The fear Lily Allen 10. Broken strings James Morrison ft. Nelly Furtado 11. Walking on air Kerli 12. Rather be Verve 13. Walking on a dream Empire of the sun 14. The boy does nothing Alesha Dixon
Gli Skiantos e Dio
Springsteen in Italia
E’ in uscita in questi giorni il nuovo disco degli Skiantos, il gruppo “rock demenziale”, che ha fatto la storia della musica alternativa italiana negli anni Ottanta. Ne ha dato notizia la stessa band atraverso il sito internet www.skiantos.com. Il disco si intitolerà (in piena tradizione demenziale) Dio ci deve delle spiegazioni. Al cd di inediti, che segue di cinque anni l’ultimo album, farà seguito la tournèe della band, Il “Fogna tour”, che partirà il 13 febbraio al Deposito Giordani di Pordenone e toccherà, per ora, Roma, Bologna, Trezzo d’Adda e Foligno. Il disco sarà in vendita, nei negozi di dischi, al prezzo speciale di nove euro e novanta centesimi.
C’è anche l’Italia (ma purtroppo, come prevedibile, non la Sardegna) nella lista dei Paesi che The Boss Bruce Springsteen toccherà nel suo tour europeo. La tournèe “Working on a dream”, che prende il titolo dall’ultimo album del cantautore americano, uscito il 23 gennaio scorso, partirà il 30 maggio da Landgraaf in Olanda per concludersi due mesi dopo, il 29 luglio, a Valladolid in Spagna. Al nostro Paese sono dedicate tre date, tutte ospitate ovviamente negli stadi il 19 luglio all’Olimpico di Roma, il 21 all’Olimpico di Torino e infine il 23 allo stadio Friuli di Udine. Nel tour Springsteen sarà accompagnato dalla sua storica E-Street Band.
15. Come musica Jovanotti 16. Heartless Kanye West 17. Greatest day Take that 18. Sooner or later N.E.R.D. 19. Lovers in Japan Coldplay 20. I vecchietti fanno O J Ax
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Viverbene infosassari@mediatag.it
La straordinaria vastità dell’ex Unione Sovietica ha prodotto centinaia di diverse pietanze
A tavola, dalla Russia con sapore Le tradizioni gastronomiche dei Paesi dell’Est, dagli antipasti alla vodka La cucina russa è uno splendido e variegato coacervo di influenze e sensazioni culinarie, figlie della vastità dell’ex Unione Sovietica e della compenetrazione di culture tanto diverse quanto capaci di fondersi per dar vita, sulla tavola, ad un rigoglioso fluire di ricette e sapori unici. La divisione politica ha geograficamente separato gli intenti, lasciando però dei piccoli punti in comune fra le etnie che, come detto, si ritrovano spesso simili al cospetto di un buon piatto tipico della tradizione. La campagna ed i contadini erano e in gran parte sono la base della socialità e società russa. Per questo cereali e ortaggi (consumati crudi, bolliti, al vapore o alla brace, fermentati, in salamoia o sott’aceto) sono certamente gli alimenti più diffusi ed utilizzati, oggi ma ancora di più nel passato, quando le famose zuppe, le insalate, le minestre e le polente riempivano occhi e stomaco della popolazione. Senza però dimenticare i latticini come l’ottima ricotta, ingrediente di alcune zuppe, dei gustosi ravioli, delle tipiche frittellone e della Paschka, dolce della Pasqua. Il pane è l’accompagnamento per eccellenza, spesso reso ancora più appetitoso da aromi e marmellate. Da non sottovalutare è la componente religiosa, perché il digiuno era un vincolo preciso dettato dalla Chiesa ortodossa, che prescriveva esattamente cosa consumare o meno in determinati giorni dell’anno. Ecco che allora, bandita la pur ottima carne, nella cucina tradizionale russa fanno capolino pietanze con funghi, pesce, grano, ortaggi e, particolarità, frutti di bosco. Il pesce si preparava e si prepara ancora in una moltitudine di modi: al vapore, bollito, fritto, stufato, alla brace, farcito con diversi ripieni (per esempio con polenta o funghi), oppure sotto sale per essere conserva-
to, in gelatina, addirittura essiccato al sole. Capitolo a parte merita il caviale, qualitativamente molto ricercato, che si gusta non solo sotto sale, ma anche bollito in aceto e latte di papavero. La frittura in realtà come metodo di preparazione veniva utilizzata raramente, dato che quasi sempre il cibo veniva cucinato nel forno a legna, sfruttando procedimenti come bollitura, cottura alla brace o in cartoccio, cottura in umido. Vero e proprio rito russo è quello dello zakuski,
che prevede il consumo di piccoli antipasti (aringhe marinate, uova farcite, insalate di manzo o di patate, vegetali conditi con panna acida, verdura e frutta) accompagnati da una notevole varietà di pane preparato in maniere differenti. Una piccola e semplicissima gemma culinaria sono sicuramente le polpette Pozharskij, inventate dalla signora omonima, proprietaria di una piccola trattoria a Ostaskov. Si dice che lo zar Alessandro, fermatosi a Ostakov causa rottura
della sua carrozza, si sia fermato da Pozharskij per mangiare qualcosa, nello specifico delle polpette. In cucina però mancava il vitello, e la signora decise di utilizzare il pollo impastandolo con panna, uovo, pane, sale, pepe e noce moscata e poi rosolando il tutto in burro di Volgoda. Il piatto piacque molto allo zar che suggerì ai locandieri di chiamarlo con il loro nome, e li nominò fornitori ufficiali della corte: oggi il piatto, a base di pollo, vitello ma anche di pesce, è diffuso in tutto il territorio. Negli anni la tradizione culinaria è stata rinnovata sino a divenire particolarmente rinomata per alcune vere prelibatezze, specialmente a base di pesce visto che i fiumi, i laghi ed i mari russi sono decisamente ricchi di questi alimenti. Un’altra cosa che spesso viene in mente parlando di Russia è, naturalmente, la vodka, distillato che trova le sue origini nelle pianure della Sarmazia, site tra Polonia e Russia, e che si ottiene da una ripetuta distillazione di grano, orzo, segale, o dalla distillazione degli amidi della patata. Il suo nome deriva dalla parola slava woda, letteralmente acqua, riferita all’aspetto che ingannerebbe chiunque, trasparente, limpido, inodore secondo alcuni ma, all’assaggio si rivela bevanda secca, senza particolari aromi se gustata liscia, capace di scaldare gola e stomaco. Era considerata un rimedio per ogni malattia e contro il freddo. La si beve dall'inizio alla fine del pranzo, ma rigorosamente ghiacciata. Anche il té è una bevanda molto importante che scandisce il ritmo della giornata e viene consumata in grande quantità, solitamente preparata nell’apposito bollitore (samovar) è accompagnato da marmellate, torte, pirojki, krendiel e altri biscotti al burro.
Viverbene
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Scoprite le delizie della cucina russa: dalla carne al pesce fino agli straordinari dolci alla frutta
Quattro portate degne dello zar Un’alimentazione ricca (e un po’ calorica) sviluppata tra il Pacifico e gli Urali
Tortine di mele
Filetto alla Stroganoff
Ingredienti per 4 persone: 250 grammi di farina, 100 grammi di zucchero, due uova di giornata, 100 grammi di burro, cinque cucchiai di miele, tre mele renette appena raccolte, un pizzico di cannella in polvere, un limone fresco, sale quanto basta
Ingredienti per 4 persone: 600 grammi di filetto di vitello, farina quanto basta, 40 grammi di burro, una cipolla bianca piccola, uno scalogno, uno spicchio di aglio sbucciato, una foglia di alloro, quattro cucchiai di sherry, 200 grammi di salsa di pomodoro, un cucchiaio di mostarda in polvere, due mestoli di brodo di carne, sei cucchiai di panna, sale e pepe a piacimento
Preparazione: Mescolate la farina con un uovo intero ed un tuorlo, aggiungete lo zucchero, un pizzico di sale, la cannella in polvere ed il burro precedentemente ammorbidito. Lavorare bene il tutto e con rapidità l’impasto, copritelo con un telo da cucina pulito e fatelo riposare per 30 minuti in luogo fresco. Nel frattempo sbucciate le mele renette, tagliandole a fette sottili che poi sistemerete in una ciotola, spruzzandole con del succo di limone. A parte imburrate ed infarinate quattro stampini da forno dal bordo alto. Stendete la pasta già pronta e con questa foderate la base e i lati degli stampini, all’interno dei quali sistemerete le mele, che poi coprirete con cordoncini di pasta, creando decorazioni a piacere. Infornate le quattro tortine alla temperatura di 180 gradi e fatele cuocere sino a che la superficie non sia ben dorata. Estraetele quindi dal forno, lasciando raffreddare prima di cospargerle con abbondante miele. Servite accompagnando con un vino dolce o con un buon liquore, ottime per una serata invernale davanti al camino.
Trota farcita ai funghi
Preparazione: Tagliate il filetto acquistato fresco a striscioline più o meno della stessa grandezza, quindi infarinatele leggermente e rosolatele nel burro fatto precedentemente riscaldare in padella. Una volta che la cottura, o meglio la doratura, sia arrivata a buon punto, versate la carne in un piatto pre riscaldato, copritela e lasciatela momentaneamente a riposare. A parte preparate la salsa per il condimento. Nel fondo di cottura della carne, stufate la cipolla bianca sbucciata e sminuzzata, lo scalogno tritato e l’aglio. Fate cuocere e, se necessario, aggiungere un po’ di brodo (meglio se di carne, ma va bene anche vegetale) e la foglia di alloro. Unite al tutto lo sherry e fate sfumare. È il momento di aggiungere la salsa di pomodoro, acquistata o preparata da voi. Fate addensare il composto per qualche minuto, mentre scioglierete la mostarda in un mestolo di brodo, salvo poi amalgamarla alla salsa. Continuate a cuocere per ancora qualche minuto, aggiustate con sale e pepe, incorporate la panna e portate a ebollizione. A questo punto ripassate nuovamente la carne nella padella, saltate al meglio con la salsa e fate riposare per qualche minuto prima di servire.
Il filetto alla Stroganoff
Ingredienti per 4 persone: una trota di circa un chilogrammo, mezza cipolla, un ciuffo di prezzemolo, quattro sardine sott’olio diliscate, la mollica di un panino ammorbidita nel latte, 70 grammi di burro ammorbidito, un uovo, mezzo di bicchiere di panna liquida, 25 grammi di funghi secchi ammorbiditi in acqua tiepida, un pizzico di noce moscata, sale e pepe secondo gusto Preparazione: Squamate, sventrate e lavate con delicatezza la trota acquistata fresca, scartando la testa, la coda e le pinne. Apritela a libro con un coltello affilato, eliminate la spina centrale e ricavate tutta la polpa possibile, senza però danneggiare la pelle che fungerà da involucro. Tritate la polpa finemente insieme con mezza cipolla sminuzzata, il prezzemolo le sardine sott’olio deliscate. Raccogliete il trito in una piccola terrina, aggiungete la mollica di pane strizzata, 20 grammi di burro, l’uovo, la noce moscata, un pizzico di pepe ed uno di sale. Mescolate bene il tutto con un cucchiaio di legno. A parte fate cuocere i funghi ben strizzati e possibilmente già tritati con un pizzico di burro per almeno venti minuti. Una volta pronti, uniteli al composto di pesce, mescolate e passate il tutto per pochi minuti al mix in modo da ottenere una mousse omogenea. Con molta attenzione riempite con questa farcia la pelle della trota, quindi ricucitela con uno spago sottile e disponete tutto in una teglia ovale precedentemente imburrata. Passate il recipiente in forno per 45 minuti circa. Spruzzate ogni tanto la trota con della panna liquida e del burro fuso e, non appena la trota sarà ben dorata da ambo i lati, toglietela dal forno, eliminate lo spago e impiattatela. Versate sulla trota farcita il suo fondo di cottura caldo e servite.
Pojarski di salmone
Ingredienti per 4 persone: 450 grammi di salmone, 100 grammi di mollica di pane ammorbidita nel latte, 100 grammi di burro a temperatura ambiente, un uovo intero più un tuorlo, due cucchiai di farina, sei cucchiai di pane grattugiato, sale e pepe secondo gusto, alcuni spicchi di limone per decorare Preparazione: È questa una variante della più tradizionale ricetta tipicamente ucraina kotleti pojarski, espressione della antica tradizione contadina, basata su modi differenti di cucinare carne o pesce, utilizzati per la preparazione di polpette schiacciate ai lati ed aromatizzate con l’aggiunta di varie spezie e panna acida. La ricetta originale in effetti era a base di carne di gallina, ma con lo scorrere del tempo e lo spostarsi lungo le centinaia di migliaia di chilometri della ex Unione Sovietica, è possibile trovare sulle tavole imbandite carni di tutti i tipi ed anche del salmone cucinato alla pojarski. Acquistate un bel trancio di salmone in pescheria, il più fresco possibile, eliminando con cura eventuali spine e vertebre, quindi passatelo al mix o al tritacarne per alcuni istanti e, una volta sminuzzato, mettetelo in una terrina a parte con la mollica di pane ben strizzata. Aggiungete poi 50 grammi di burro, un tuorlo d’uovo, sale e pepe a vostro piacere. Amalgamate il tutto aiutandovi con un cucchiaio di legno e dividetelo in quattro porzioni dalle quali otterrete quattro polpette di forma rotonda, leggermente schiacciate ai lati. A questo punto passatele nella farina, quindi nell’uovo sbattuto ed infine nel pane grattugiato. Mettete il burro rimasto nella padella e, appena ben caldo, fate dorare da ambo i lati i pojarski. Serviteli molto caldi, decorando il tutto con spicchi di limone.
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Il pilota sassarese firma con la scuderia torinese di Simone Fagioli, team ufficiale Osella
Nuova corsa per Omar Magliona In Sardegna approda il giovane driver siciliano Francesco Marceca
Storie di sport. Ale Manca, ritorno in casa Dinamo Sportivi di ieri, di oggi, di domani. Uomini e donne che parlano delle loro storie, di gloria e di polvere, di rinascita e di delusioni cocenti, nella grande palestra di vita dello sport. Un appuntamento fisso che punta una luce diversa su personaggi più o meno famosi e che hanno
La carriera di uno sportivo è una trionfatrice nell’ultima “Scala sorta di corsa a tappe, durante la Piccada” e vettura dall’altissimo quale l’obiettivo è crescere in potenziale, destinata a confermaniera costante, tagliare tra- marsi ad alto livello ed a garegguardi e conquistare “punti” giare alla pari con le agguerrite che possano contribuire ad ele- rivali da salita. Come in tutti i vare al top il protagonista della rapporti sportivi che si costituistoria. Il tutto è ancora più vero scono nel tempo, lunghe e comquando si parla del rombo dei plesse sono state le trattative motori, della velocità e dei pilo- che hanno condotto Omar Mati, che proprio su traguardi e tap- gliona sino alla scuderia torinepe vivono il loro percorso. Omar se nonché team ufficiale Osella. Magliona ormai non ha bisogno La volontà di migliorare non è di presentazioni. mai mancata, Driver sassarese ma nel gioco plurititolato e delle mosse sorecentemente no tante le pediprotagonista di ne a muoversi un importante sullo scacchiere, secondo posto al tanto che alla Campionato AsMagliona Motosoluto Velocità sport, in seno alMontagna prol’operazione, è totipi, affrontaapprodato l’otto con piglio detimo pilota siciciso e portato a liano Francesco termine alla Marceca, messogrande, nonsi recentemente ostante due gare in mostra in caOmar Magliona disputate in metegoria turismo no rispetto ai riN 1400. Cambio vali, e chiuso alle spalle di Giulio anche nelle mani che cureranno Regosa dopo una scalata entu- lo sviluppo della PA 21 Honda, siasmante. La storia fa il suo cor- ora a disposizione di Marceca, so, fatta di scelte e volontà. Ma- con Avena a sostituire Galetti. gliona, figlio d’arte e prospetto Movimenti che in sostanza gioormai rivelato al mondo dei mo- vano alla scuderia Magliona, tori nazionale, si prepara a co- sempre più ricca di talento e giominciare un nuovo viaggio, sta- vani piloti, ed a Omar Magliona volta tinto di “Assoluto”, ma stesso che sicuramente troverà senza la sua Osella Pa 21 S Hon- nuovi stimoli nella sfida con il da, vero gioiello della categoria Campionato assoluto, difficile e CN. Il motore ricomincerà a gira- combattuto, ma proprio per re, stavolta però sotto i colori questo adatto allo spirito di un della scuderia di Simone Fagioli, self made driver come lui, deciso già più volte campione italiano, a lasciare il segno, sull’asfalto ed al volante di una Osella PA 27, in classifica.
qualcosa da raccontare. Stavolta fari puntati su Alessandro Manca, che torna alla Dinamo Basket dopo otto anni in maglia Silver. (Nelle puntate precedenti Antonio Papa, Tonia Cucca, i ragazzi del Monte Alma Nulvi, la Silver Basket Porto Torres, l’Iron Man Andrea Garau, il “pugi-
lino” Tonino Usai, l’Alghero Calcio, il coach di pallamano, Milorad Milatovic, la Romangia Calcio, Marco Sanna,Tore Arca, Andrea Zola Alex Frau, Caterina Mura, Rosario Affuso, Sergio Farris jr., Bruno Pala, Antonello Cuccureddu, Emanuele Rotondo e Francesco Masia).
Capita che a volte il passato ritorni, Professionista serio, dotato di grinta colorato di sogni e speranze che un da capitano e qualità che ne fanno ragazzo di nemmeno 30 anni deve ne- presto un simbolo ed un leader del cessariamente coltivare. progetto turritano della famiglia FalAlessandro Manca è nato a Sassari. Lo chi, capace di restare sulla barca ansport è la sua passione, il basket la sua che quando lo scorso campionato, afscelta, compiuta e perpetrata a lungo fondava mestamente nella palude refra sudore e palleggi sul parquet. A trocessione, ma allo stesso tempo metà anni Novanta la Dinamo Banco protagonista di una rincorsa da urlo di Sardegna è il suo presente, la A2 il culminata nei play off per la Lega palcoscenico che Due, sfumati ma per pochi istanti conquistati, ed è lo vede protagoanche questo nista al fianco fra che conta. gli altri di EmaSassari bussa alla nuele Rotondo e sua porta in didell’elicottero cembre causa George Banks. addio di Franko L’apice per un Bushati. Le due giocatore di palparti erano già lacanestro isolastate vicine in no, che a Sassari passato, ma solo diventa parte ora (in attesa della massima della piena opeespressione del ratività causa movimento cetempi di tesserastistico sardo, si mento) si sono confronta con i reincontrate. giganti della palAlessandro la a spicchi e fa Manca, guardia esperienza. Non di ruolo, si apsi finisce mai di presta a diventaimparare, la rere parte integola sarà pure rigrante del roster petuta e noiosa biancoblu, maAlessandro Manca ai tempi della Silver ma è necessariaturo mentalmente condivisa. Ed allora Alessan- mente e fisicamente al punto giusto dro Manca saluta la Sardegna e l’Ita- per riprovarci, perché il tempo per vilia, supera l’oceano Atlantico e sbar- vere la giovinezza per lui non è finito, ca negli Stati Uniti, destinazione la e la porta delle possibilità è ancora high school di Anoka Minneapolis. aperta. Nel tempio del basket mondiale ca- La gratitudine per la Silver è grande, rattere, muscoli ed attitudine si for- come grande è la voglia di mettersi in mano e cementano, pronte a regala- gioco. In attesa di toccare il primo palre a Manca un biglietto di ritorno che lone, con l’emozione che probabillo porta prima ad Olbia e poi, per ot- mente schizzerà alle stelle, prima che to lunghe ed intense stagioni, sul Gol- la mente riporti tutto al basket, ed al fo dell’Asinara, a Porto Torres, in ma- nuovo oggi di Alessandro Manca: la glia Silver. Dinamo Banco di Sardegna.
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Un oro, un argento e due bronzi il ricco bottino dei campioni in erba alla competizione nazionale di Roma
I quattro giovani mori della lotta Sassari capitale della disciplina: a maggio ospiterà i campionati assoluti di stile libero
Vincenzo Piroddu, presidente della società Athlon Sassari
Sassari è da anni ai vertici della lotta libero e greco romana a livello nazionale con punte internazionali, legate fra gli altri al ripetersi dell’importante torneo “Città di Sassari”, appuntamento imperdibile per atleti provenienti da ogni parte del mondo. La Polisportiva Athlon Sassari del presidente Vincenzo Piroddu è una delle istantanee che meglio rappresenta la florida situazione del movimento, che in Sardegna ha trovato la giusta dimensione per crescere e svilupparsi sino a diventare protagonista sui tatami tricolore, e non solo. I recenti successi di Parigi e le medaglie vinte dalla rappresentativa maschile categoria Esordienti isolana ad Ostia, ne sono l’ultima testimonianza. Due settimane fa infatti, presso il Centro Olimpico di Ostia – Roma, du-
rante i campionati italiani esordienti di lotta greco romana, è e pronti ad assolvere ad un compito difficile ma stimolante. In stato ennesimo tripudio quattro mori, e sono proprio quattro i realtà per l’Athlon non sarà la prima volta, dato che la federagiovani lottatori che hanno portato oltre tirreno una medaglia, zione Italiana Fijlkam già altre volte si è affidata alla società sasorgoglio e vanto per la scuola sarda e le società di appartenen- sarese per l’organizzazione di campionati assoluti d’Italia, due za. Un oro (Andrea Pazzona, ASD “Guido Sieni”, 42 kg), un ar- maschili, uno femminile, ed uno femminile classe Cadetti di lotgento (Primo Boninu, ASD “Guido Sieni”, 38 kg) e due bronzi ta stile libero. Un’opportunità importante, per lo sport e l’inte(Andrea Pitzalis, ASD “Guido Sieni”, 59 kg e Antonio Falchi, Ath- ra città di Sassari: “Dobbiamo ringraziare e dare atto di grande lon Sassari, 59 kg), questo il bottino portato a casa dagli atleti sensibilità agli interventi di contributi economici del Comune di appartenenti alle due le società isolane protagoniste dell’e- Sassari, della Provincia di Sassari e dalla Regione Sardegna, anvento, la Athlon Sassari e la ASD “Guido Sieni”, in gara con altri che se le partecipazioni delle istituzioni non sono mai sufficien34 sodalizi provenienti da tutta Italia, per un totale di 136 atle- ti in queste occasioni anche se sicuramente importanti, perché ti divisi in dieci categorie di peso, con tutti i medagliati che ora insieme al sodalizio organizzatore si riesce ad onorare comundi diritto parteciperanno ora al Campionato Italiano Cadetti. que con successo gli impegni assunti con le Federazioni di tutto Sassari vince e convince, tanto da meritarsi un ulteriore ricono- il mondo e con la rispettiva federazione Nazionale”. scimento: l’assegnazione dell’organizzazione del 78° Campionato Assoluto di Lotta Stile Libero 2009. La Sardegna è la Regione selezionata dagli organi federali del neo rieletto presidente Matteo Pellicone, la Polisportiva Athlon è la società cui l’incarico è stato affidato, i tatami sassaresi (PalaSerradimigni) lo scenario sul quale l’8 ed il 9 maggio la manifestazione si regalerà alla platea. Il presidente della Polisportiva Athlon Sassari Vincenzo Piroddu e tutti i suoi dirigenti, atleti e colI quattro medagliati ai campionati nazionali esordienti di Ostia laboratori, si dicono orgogliosi
La Torres femminile tra primati e solidarietà Il volto in rosa del pallone sassarese non ha più bisogno di presentazioni. Sono risultati, programmi e classifiche a parlare per una Torres Eurospin che, ammessi tutti gli scongiuri del caso, sembra sempre più proiettata verso un meritato e voluto traguardo tricolore. Appena svoltato alla boa però, nulla è da dare per scontato, l’obbligo è pensare al presente che ad oggi si presenta particolarmente entusiasmante ed interessante. Dopo una visita alla curia ed all’arcivescovo di Sassari, monsignor Paolo Atzei, in compagnia dei fratelli della Torres maschile, anch’essi solitari primi in classifica e capitananti anch’essi dal presidente Nardo Marras, l’Eurospin si è rituffata appieno nella A di calcio femminile, dominata e guidata senza interruzioni, davanti alle storiche rivali del Bardolino. A Roma le rossoblu spazzano via rivali di turno e dubbi su forza e concretezza, mettendo in campo un 4-0 di forza, che ha annichilito le laziali delle ex Masia, Marchio, Parejo e Deiana, mantenendo in
vetta da sole le amazzoni di mister Tore Arca, che ricevuti i doverosi complimenti di addetti ai lavori - leggi intero staff della Nazionale presente in tribuna ed avversarie, continuano decise la loro marcia. Con Iannella e Fuselli acciaccate, è stato il centrocampo a dare il suo importante contributo alla causa, ma la vera ciliegina sulla torta è stata il primo gol in serie A della giovane Anna Mattu, prodotto del vivaio ed ennesima scommessa vinta dal sodalizio sassarese, proiezione chiara di un futuro sempre più prossimo e capace di stupire. Campionato certo, ma anche sguardo rivolto all’esterno e solidarietà. La settimana scorsa a Budoni, l’Eurospin si è confrontata con la rappresentativa dei Carabinieri della provincia di Nuoro, capitanata dal maresciallo Marco Patta, con l’intero ricavato del match derivato dalle offerte libere, destinato dai promotori dell’iniziativa, l’Associazione Volontariato Sardo di Budoni, alla missione umanitaria “NKUE’” per i bambini della Guinea Equatoriale.
La giovane Anna Mattu (foto Tore Madau, dal sito www.torrescalciofemminile.it)
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Gli avversari decimati dagli infortuni si presentano in quattro, il coach di casa toglie un uomo alla sua squadra
Samoggia, un gesto da campione Campionato under 17, grande esempio di sportività della Nuova Pallacanestro Sorso Vincere non è tutto. Frase fatta, da non sussurquattro inedito ma equo. Vince l’Olmedo, inurare all’orecchio di un professionista che si pretile pensare al punteggio, ma il gesto di Ropara a scendere in campo e giocare la sua partiberto Samoggia è il più bel punto segnato nelta, perché è chiaro che la vittoria è il fine ultimo l’impianto di Sorso. La sconfitta è una vittoria da perseguire per chi fa sport, come del resto è che non ha prezzo, insegnamento importanchiaro che la sconfitta non è certo un dramma, te per i protagonisti in campo ed esempio per e che la correttezza, il rispetto e tutto ciò che ritutto il mondo della palla a spicchi. “Stiamo entra nella sfera del fair play sono elementi fonparlando di ragazzi e campionati giovanili, nei damentali da tenere presente e da ostentare, quali penso la correttezza ed il profondo risoprattutto quando si parla di giovani. Dopo lo spetto per l’avversario siano componenti esstop di Tonia Cucca, che con l’avversario a terra senziali del fare basket. Io solitamente lo facha evitato di segnare mettendo a rischio il risulcio sempre, non mi piace vincere per le sfortutato di una gara fondamentale della A1 di palne altrui, preferisco farlo solo per meriti dei lamano femminile (poi comunque vinta e con miei giocatori. Giocare in cinque contro quatsoddisfazione doppia dall’allora Tangram), è tro non sarebbe stato giusto, avrebbe falsato sul campo di basket che stavolta si è materializil risultato ed il match. Alla fine abbiamo perzata una nuova lezione di sport e vita. so, pazienza ma ce la siamo giocata alla pari – Campionati giovanili, semifinale di ritorno valispiega Roberto Samoggia, 53 anni già giocada per l’accesso alla finale regionale del camtore e padre d’arte -. Per quanto mi riguarda pionato di pallacanestro Under 17 fra Nuova ogni singolo atleta, che appartenga alla mia Pallacanestro Sorso e Olmedo, giocata sul Golsquadra o alle altre, è un mio patrimonio, un fo dell’Asinara, una gara decisiva persa dai papatrimonio condiviso dall’intero mondo del Foto di gruppo per i ragazzi della Nuova Pallacanestro Sorso droni di casa, con l’avversario di turno che conbasket, e ciò vale per tutte le categorie. È inuquista il passaggio del turno. In teoria tutto normale, per- sione per sfruttare la superiorità numerica e portare a ca- tile giocare a schiantare l’avversario sommergendolo di ché c’è chi vince e c’è chi perde, ed alla soddisfazione del sa l’accesso alla finale è ghiotta, ma non per coach Rober- punti. A volte basta usare l’intelligenza, e se non si vince vincitore corrisponde spesso la delusione dello sconfitto. to Samoggia. Lo sport è comportamento ed è correttez- con scarti di 50 ma di cinque va bene lo stesso. La posta in In realtà sul parquet sorsense si racconta una pagina di ba- za, inutile sfruttare sfortune e problemi altrui, soprattut- palio era alta, ma ho preferito seguire questo tipo di filosket fuori dal comune: l’Olmedo falcidiato da infortuni ed to quando si parla di ragazzi giovani che ancora devono sofia che magari portarla a casa senza meritarlo appieno. influenza si presenta all’appuntamento con soli cinque formare fisico e carattere. Abbiamo perso perché a parità di giocatori l’Olmedo ci ha giocatori, perdendone poi uno dopo pochi istanti dalla Ed allora ecco che coach Samoggia fa uscire dal campo uno battuto, ma va bene così”. In questo caso la sconfitta vale prima palla a due causa lussazione ad una spalla. L’occa- dei suoi ragazzi, lasciando al campo un quattro contro più di una vittoria.
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Prosegue la crescita del movimento sassarese, soprattutto tra i ragazzi: i padrini sono Terrin e Francesca Segat
La carica dei giovani nuotatori Grande successo del saggio di fine anno organizzato dalla Sport Full Time L’anno appena trascorso ha regalato al nuoto sardo grandi soddisfazioni, soprattutto a livello giovanile, riconfermando la bontà dei progetti natatori isolani e, contemporaneamente, l’ottimo lavoro svolto dalle scuole specializzate, una fra tutte la Sport Full Time, società sassarese capitanata dal presidente Ilario Ierace. L’anno che verrà, e che già racconta la sua storia, sarà occasione di conferme e nuovi passi avanti. Tutto riparte dal saggio di fine anno della Sport Full time, svol-
Alessandro Terrin
tosi in contemporanea nelle due piscine comunali di Lu Fangazzu e di Latte Dolce, con oltre cinquecento giovani delfini in acqua, capaci di divertirsi, divertire e mettere in mostra quanto appreso in un anno di attività. “È sicuramente stato un momento fondamentale per noi come società e per tutti i nostri ragazzi – ha affermato il presidente della società Ilario Ierace – perché è stata l’occasione per la prima vera verifica tecnica sulle capacità acquisite dai ragazzi, ed anche una prova della qualità del lavoro svolto dal nostro staff tecnico, composto da quasi quaranta fra allenatori ed istruttori, tutti qualificatissimi”. Il tutto impreziosito ulteriormente dalla presenza di due icone del nuoto tricolore, i neocampioni europei Francesca Segat ed Alessandro Terrin, ospiti d’onore del saggio. I nuotatori azzurri appartenenti alle Fiamme Gialle Roma, già trionfatori ai Campionati Europei in vasca corta in Croazia, accompagnati dal loro allenatore Andrea Palloni, hanno preso parte con entusiasmo alla kermesse organizzata fra l’altro da una società che conoscono bene, essendo Fiamme Gialle e Sport Full Time legate da tempo da un forte gemellaggio sportivo. “È la prima volta che vengo a Sassari, ma sono contenta di aver partecipato ad una festa così bella di
Francesca Segat
sport e divertimento – ha affermato col sorriso la Segat, oro e nuovo record europeo nei 200 metri misti -. Uno spot importante per la disciplina, che ha nei più giovani il suo futuro”. “Io sono un habitué degli appuntamenti Full Time – scherza Terrin, oro e record mondiale nella staffetta 4x50 mista -. Mi fa sempre piacere venire a trovare cari amici, e vedere che di volta in volta numeri e qualità crescono ulteriormente”.
I mille piccoli fan del minivolley si divertono a Sassari La pallavolo per tutti, capace di unire e divertire, richiamando l’attenzione dell’intera Isola con numeri di tutto rispetto che lasciano ben sperare in vista di un futuro ricco di giovani talenti in erba. Sono stati. infatti, oltre un migliaio i bambini, arrivati come detto da tutta la Sardegna, che per un’intera giornata, in occasione del “Torneo di Natale 2008” di minivolley, organizzato dalla Punto Volley, hanno riempito di gioia, colori e sport il PalaSantoru di Sassari. L’evento, realizzato grazie alla collaborazione con i comitati provinciale e regiona-
le della Federpallavolo e patrocinato dal Comune e la Provincia di Sassari, nato ormai undici anni fa proprio per promuovere il minivolley, ossia l’attività ludica e propedeutica alla pallavolo praticata dai bambini dai sei agli undici anni, è il fiore all’occhiello della società sassarese Punto Volley, da sempre impegnata nella valorizzazione del proprio settore giovanile. Un obiettivo centrato in pieno, dato che l’ini-
ziativa è cresciuta a dismisura nel corso degli anni, arrivando sino a quest’ultima edizione che ha superato il fatidico traguardo delle mille delle presenze. La manifestazione inoltre è stata inserita per la prima volta nel circuito regionale “Sardegna Mini Volley 2008/2009”, ideato dal comitato regionale per creare un ciclo di appuntamenti riservati proprio ai più piccoli, che ha quindi preso il via
proprio da Sassari, e che nel corso del 2009 farà diverse tappe in altre località di tutta l’isola. A Sassari i piccoli partecipanti si sono sfidati nell’arco dell’intera giornata nei dieci campi allestiti nel palasport, venendo spesso coinvolti anche in altri giochi, proposti a cura dell’organizzazione, ed in degustazioni di prodotti alimentari. D’obbligo la cerimonia di premiazione, dove come da tradizione nelle manifestazioni a carattere promozionale e giovanile, tutti i piccoli pallavolisti hanno vinto e tutti hanno ricevuto dei gadget ricordo.
Salute e sanità
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Tra fine gennaio e inizio marzo il periodo più a rischio
Il sito dell’Asl numero 1 Virus influenzale, tra i primi sei in Italia
il picco è in arrivo Ecco le precauzioni per evitare il contagio
E’ l’incubo di ogni inverno: l’influenza, che costringe a letto milioni di italiani, toccherà in Sardegna il suo culmine tra fine gennaio e inizio marzo. L’allarme è stato lanciato qualche giorno fa da Giovanni Battista Baule, primario della Medicina III dell'ospedale civile di Sassari. Coloro che in questo periodo di crisi sono più tutelati, sono ovviamente quelli che hanno fatto ricorso, nei tempi prescritti, al vaccino. «Lo scorso anno la copertura offerta dai vaccini somministrati ha ridotto tra gli anziani i ricoveri per le complicanze da patologie influenzali», ha affermato il dottor Baule. «Anche quest'anno, rispetto agli anni precedenti sembra esserci stata una maggiore sensibilizzazione verso la prevenzione, quindi alla vaccinazione». Secondo i dati a disposizione di Influnet, la rete di sorveglianza epidemiologica che si basa sulle rilevazioni settimanali dei casi influenzali da parte dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, in Sardegna nella prima settimana dell'anno, su 11.353 assistiti, l'incidenza delle
sindromi da influenza è di 1,84 casi ogni 1.000 assistiti. L'incidenza maggiore la fanno segnare i pazienti da 0 a 4 anni con un dato del 5,71 ogni 1.000 assistiti, quindi seguono i soggetti tra i 15 e i 64 anni di età, con 15 casi e una incidenza di 1,98, mentre chiudono gli ultra 65enni con una incidenza di 1,35 casi per 1.000 assistiti. Ma se l’influenza arriva e colpisce, cosa si deve fare? «L'influenza si manifesta con dolori ossei e muscolari – spiega il primario del reparto sassarese di Medicina III –, febbre elevata, raffreddore, infiammazione delle vie aeree superiori, secchezza delle fauci. Il virus è attivato dal freddo. È importante quindi coprirsi bene, in caso di febbri alte assumere antipiretici per abbassare la temperatura, restare a casa. In media l'influenza ha la durata di sette giorni». Assolutamente da evitare, se non prescritti dal medico, gli antibiotici: «Se non necessari, evitiamoli - aggiunge il dottor Baule evitiamoli, non attenuano la portata dell'influenza. In caso di soggetti diabetici poi è bene controllare con una
certa frequenza i valori dell'insulina e se il caso adeguare le dosi, quindi bere molta acqua». L'influenza ha un periodo di incubazione breve, in media 2 giorni, durante il quale si è già contagiosi. Il virus influenzale si trasmette attraverso tosse e starnuti, ma anche attraverso il contatto con le mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. «Si diffonde con più facilità negli ambienti chiusi ed affollati – conclude il primario dell'ospedale sassarese – che sarebbe opportuno evitare il più possibile soprattutto in questo periodo». Per ridurre la trasmissione del virus, il ministero della Salute raccomanda il frequente lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici); buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani); isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale; uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali, quando si trovano in ambienti sanitari.
Il portale della Asl di Sassari, www.aslsassari.it, è al sesto posto in Italia per la qualità. Secondo un'indagine di una società di ricerche di mercato (Casaleggio associati), riportata dal Corriere della Sera lo scorso 18 gennaio, tra i sedici siti delle Asl più cliccati quello dell'Azienda sassarese è risultato tra i migliori sei. I parametri di valutazione utilizzati riguardano la struttura del sito (fruibilità dei contenuti, formati e accessibilità), strumenti di relazione (le modalità con cui la Asl comunica con il pubblico) e i servizi (cioè l'offerta e le modalità di erogazione delle prestazioni). Il portale dell'azienda sassarese raggiunge l'ottimo per la struttura del sito, presentando la migliore successione degli argomenti: infatti «il portale risulta avere una buona organizzazione gerarchica dei conte-
nuti», grazie alla presenza di un menu di navigazione molto intuitivo. Sempre secondo l'indagine, un altro punto di forza del sito della Asl turritana è l'usabilità. Il portale infatti presenta strumenti quali il 'breadcrumb navigation' che permette la memorizzazione del percorso all'interno del sito, consentendo all'utente una navigazione veloce all'interno del percorso esplorato. Per quanto concerne i contenuti, il portale attualmente è in continua evoluzione soprattutto per quanto riguarda l'indicazione dei servizi per l'utenza e delle strutture. Dai dati a disposizione della Asl di Sassari inoltre, dal 2 maggio 2007 (data dalla quale è cominciato l'inserimento dei contenuti) oltre 310 mila e di queste 120.296 sono stati visitatori unici assoluti.
L’eliporto atterra a Rizzeddu C’è l’ok, presto il via ai lavori La base di atterraggio temporanea per il servizio di elisoccorso si farà presso il complesso dell’ex ospedale psichiatrico di Via Rizzeddu a Sassari. Lo ha deliberato in questi giorni l’Azienda sanitaria locale di Sassari che ha approvato il progetto esecutivo per i lavori di realizzazione della base di atterraggio e ha autorizzato gli uffici competenti all’indizione della gara d’appalto. L’Asl ha individuato il sito all’interno dell’ex ospedale di Via Rizzeddu, nell’area compresa tra l’Inps e il campo di calcio. Sarà realizzata una
piattaforma in cemento con il simbolo tipico all’interno (una H), quindi si provvederà a sistemare una strada di accesso per le ambulanze, che potranno fare il loro ingresso da Via Rizzeddu, mentre potrebbero avere possibilità di uscita su Via Rockfeller. La realizzazione di una elisuperficie temporanea in un’area idonea era già stata espressa durante la Conferenza dei Servizi svoltasi in prefettura nei mesi scorsi, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni del territorio del Comune di Sassari.
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MA GUARDA UN PO’
Povera Sabrina, destinataria di questo esplicito messaggio lasciato da un ignoto su un muro di via Cesare Battisti, a Sassari. L’autore della scritta dovrebbe ricordare che la bellezza è soggettiva, prima di tornare di corsa alle scuole elementari Avete fotografato qualcosa di insolito? Spediteci l’immagine via e-mail all’indirizzo infosassari@mediatag.it con la data e il luogo dello scatto: la pubblicheremo in questa pagina
brevi dal mondo...brevi dal mondo...brevi dal mondo L’amore passa, i soldi no
Inglese per policemen
Sposina offresi a 107 anni
NEW YORK (Usa) - L’amore non è bello se non è litigarello. E quando l’amore finisce si litiga spesso a colpi di carte bollate per il divorzio. Ci sono dei casi che vanno al di là dei documenti: nel 2001 un chirurgo americano donò un rene alla moglie, gravemente malata. La donna si riprese, ma la coppia evidentemente no: la signora, tornata in forze, decise quindi di chiedere il divorzio al marito. Lui, spiazzato e interdetto, ora che l’amore è finito vuole indietro tutto. Se nelle relazioni normali ci si restituisce gli anelli, in questo caso è impossibile riprendersi un rene, e il chirurgo americano ha stabilito che l’organo donato ai tempi dell’amore valga oggi un milione e mezzo di dollari. Saranno i giudici ora a stabilire se la richiesta di “risarcimento organi” sia ammissibile e se la somma sia congrua.
LONDRA (Regno Unito) - Saranno pure bravi e ligi al dovere, ma i poliziotti inglesi non conoscono l’ortografia. Per questo, mister Gary Knighton, sovrintendente di polizia del Derbyshire, ha scritto un libro destinato ai bobbies un po’ ignoranti con le indicazioni per scrivere i verbali, letteralmente zeppi di strafalcioni, in maniera corretta. L’iniziativa è stata contestata dai poliziotti che si sentono offesi dal trattamento loro riservato. Nessun intento punitivo, spiega il comandante, ma un necessario supporto che servirà a un rapido ripasso della grammatica di Sua Maestà.
PECHINO (Cina) - Che l’Oriente sia una terra di longevi era cosa nota. Ma che i vecchietti cercassero una seconda giovinezza può stupire. Come nel caso della signora Wang Guiying, nata nel 1901, e che alla “tenera” età di 107 anni ha fatto sapere di essere alla ricerca del principe azzurro. Ai suoi tempi, ha spiegato la romantica nonnetta, il matrimonio per le donne in Cina era un supplizio: quasi tutti i mariti erano maneschi e violenti, anche nella sua famiglia. Per questo ha sempre rifiutato l’idea di accasarsi. Ma il sogno d’amore della signora non è mai tramontato e adesso che, dice lei, i tempi sono cambiati, vorrebbe avere accanto qualcuno per dividere il futuro, tutto quello che avrà ancora a disposizione. Il desiderio di matrimonio ha trovato un convinto appoggio di alcuni amministratori locali che le hanno consigliato un tour esplorativo nelle case di riposo.
L’OROSCOPO
Ariete
Toro
La reazione insolita di un conoscente ad alcune vostre considerazioni vi porterà a rivalutare il concetto che gli altri hanno di voi. Siete sicuri di non voler cambiare alcuni lati poco piacevoli del vostro carattere?
Volli, sempre volli, fortissimamente volli. Il vostro è un desiderio di conquista sempre più forte, che culminerà col raggiungimento del risultato sperato. State solo attenti a non sprecare energie inseguendo obiettivi secondari.
Gemelli
Cancro
Felicità e serenità: ecco cosa vi aspetta nel 2009, in un anno che se dal punto di vista economico non porterà eccessive novità, vi consegnerà una gioia in famiglia. Ottime notizie per chi desidera un figlio o coronare il sogno d’amore.
Vi manca sempre un pizzico di intraprendenza per riuscire sul lavoro, dove nonostante le ottime basi non spiccate il salto di qualità. Non cercate il motivo altrove: solo voi potete (e dovete) raccogliere le forze per compierlo.
Leone
Vergine
Non tutti i mali vengono per nuocere: un antico proverbio che però resta sempre valido, in particolare nel vostro caso. Se l’anno vecchio si è portato via una storia cui tenevate molto, forse era seriamente il caso di farla finita. Ripartite!
Non vi manca il coraggio di fare scelte radicali, anche a costo di subire pesantemente le critiche di amici e parenti. Fidatevi solo di voi stessi per le scelte che vi riguardano, ma non anteponete i vostri interessi a quelli degli altri.
Bilancia
Scorpione
Se l’equilibrio è solitamente una delle vostre doti principali, in quest’inizio d’anno avete forse ecceduto nello sbilanciarvi verso una persona che non merita troppe attenzioni. Ricordate che tutti puntano al proprio vantaggio...
Chi ha tempo non aspetti tempo. Fate così anche voi, evitando di ripetervi che tutto può cambiare quando lo desiderate. Piuttosto datevi una scrollata e vedrete che la montagna non è poi così dura da scalare, una volta partiti.
Sagittario Capricorno Incertezza e un pizzico di delusione sono naturali, ma quando finite col dare alla sfortuna tutta la colpa di ciò che non funziona, allora diventa vittimismo. Se non vi piace ciò che state facendo, pensate seriamente di cambiare rotta.
Avrete la sensazione di trovarvi fuori posto anche in situazioni abituali per voi. Non disperate, mantenete la calma e cercate di imporre agli altri la vostra superiorità. Alcuni contrattempi in amore contribuiranno a rafforzare la vostra relazione.
Acquario
Pesci
Il 2009 è iniziato col botto: a gennaio una notizia inaspettata vi ha costretto a un cambio di programma e state ancora cercando di assimilare le novità. Se può esservi di consolazione, sappiate che il nuovo anno sarà ricco di cambiamenti.
Smettetela di pianificare sempre tutto: il destino gioca a scombinarvi i piani, rendendo vani i vostri progetti. Tanto vale prendere gli eventi come vengono, cercando di adattarvi alle situazioni. Recuperate un po’ di serenità in famiglia.