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•Anno 2 Nr. 13 • Marzo 2010 StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002
Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale
NEWS | COMMENTI | INTERVISTE | CRONACA | CLASSIFICHE
In ginocchio? Scafatese - Catanzaro 2-0 28° giornata
Un Catanzaro irriconoscibile trova la terza sconfitta consecutiva in trasferta » da pag. 2 a pag. 5
Antonio Montella L’intervista
Il campionato del Catanzaro e l’analisi di chi fa della completezza la sua arma migliore » a pag. 6
www.museodelcalcio.com La collezione di Luigi Carvelli
Una lunghissima galleria di maglie dei campioni e delle glorie, vecchie e nuove del Catanzaro » a pag. 7 Segui Stadio Giallorosso anche sulle pagine di facebook
di ACM
La sconfitta di Scafati potrebbe scoperchiare il vaso di Pandora a Catanzaro. Le problematiche a livello societario evidenziate dallo stesso Aiello nella sua ultima infelice conferenza stampa. La perdita del primato a favore della Juve Stabia è una brutta botta per squadra, tifosi e per lo stesso Aiello che troverà necessariamente difficoltà ancora maggiori per la sua ricerca di soci e/o finanziamenti per la società. Le ultime due settimane sono passate con una infinità di polemiche sull’FC e la sesta sconfitta stagionale fuori casa non potrà che amplificarle. Non si sa ancora se Aiello avrà ancora la forza di continuare a guidare la società, oppure non troverà più il necessario stimolo per continuare. Di certo la contestazione che dovrà subire dalla prossima partita casalinga sarà cer-
tamente dura, oltre che inevitabile. Contestazione che riguarderà la società e non la squadra, ma che potrebbe influire anche sulle future prestazioni dei calciatori di Auteri. Le presenze al Ceravolo purtroppo caleranno ancora ed è un peccato, anche perché ancora nulla è perduto. Sarà difficilissimo, se non quasi impossibile riprendere la Juve Stabia, ma ci sarebbe ancora la possibilità di tentare di vincere, finalmente, i play- off , a cui per il momento arriveremmo da secondi classificati. La Cisco ha trovato la sconfitta in quel di Brindisi per 2 a 1 ed è ancora a -3 a 6 dal Catanzaro. Sarà importante non perdere ulteriori stimoli e cercare d’invertire il trend soprattutto in trasferta. Al ruolino immacolato in casa bisognerà aggiungere vittorie in trasferta ribaltando le deludenti uscite degli ultimi 3 mesi. Sul piano del gioco non sono andate male (Castellammare e Roma sono
state un monologo giallorosso proprio su quel piano), ma su quello dei risultati sono arrivati 4 punti in 7 partite. Davvero poco per una squadra che dovrebbe vincere il campionato. Purtroppo vengono al pettine i nodi di una campagna acquisti invernale deludente e insufficiente. Donati non ha potuto dare ancora il suo contributo perché è stato a lungo infortunato mentre Berger non ha saputo ripetere la buona prova data contro l’Isola Liri . In attacco,dopo la partenza di Caputo , non è arrivato un sostituto per i tre attaccanti rimasti. Non sempre possono fare i miracoli quei tre. Ed è lampante la mancanza di una vera boa d’attacco capace di mettere il fisico al servizio della squadra. Contro un difensore forte e d’esperienza come Braca e su un campo pesante che non permetteva il gioco palla a terra quest’assenza s’èvistatutta.
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Il settore giovanile Brutto fine settimana per il settore giovanile del Catanzaro. Sabato pomeriggio la Berretti è tornata da Gela con una sonora, quanto rotonda, sconfitta. La partita, iniziata male e finita peggio, ha visto i giovani giallorossi soccombere ai pari età siciliani per 7 a 0. A nulla sono serviti gli innesti in rosa di Capicotto e Basile (anche il Gela aveva 3 fuoriquota), ma il forte vento e un unico allenamento nelle gambe dei ragazzi di Cittadino in tutta la settimana, oltre che il viaggio per Gela, hanno fatto il resto. Domenica mattina gli Allievi nazionali sono stati sconfitti 3 a 2 dal Lecce, a Pianopoli. Il Lecce era passato in vantaggio nel primo tempo, ma il Catanzaro di mister Salerno era riuscito a ribaltare il risultato con un gran secondo tempo, prima che l’arbitro inventasse un rigore e i giallorossi venissero puniti al 94’ per un errore in difesa. Peccato, perché era stata disputata ancora una volta una gran partita, da parte dei ragazzi di R. Salerno.
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Ancora una sconfitta in trasferta I giallorossi perdono il primato con la peggior prestazione dell’anno Il Catanzaro si presenta per la trasferta di Scafati con l’obiettivo dichiarato dei 3 punti. In panchina ritorna a sedersi in panchina dopo i tre lunghi turni di squalifica. In campo si rivedono Vono e Di Cuonzo ,mentre sulla sinistra Berger viene preferito a Benincasa. La Scafatese di Marco Rossi si schiera in campo con la medesima disposizione tattica dei giallorossi. Miale , Braca e Mastronicola davanti a De Felice con Basile, Corsale , Marco Pepe e Pagano a centrocampo. Sifonetti e Ramaglia a supportare Martone al centro dell’attacco. Il terreno di gioco del XXVIII settembre di Scafati è in pessime condizioni, ma quello che non presenta perfette condizioni è il Catanzaro. Si vede fin dalle prime battute che il Catanzaro non è il solito Catanzaro, pallida copia della squadra strabiliante in casa, ma brutta copia anche del primo tempo contro il Barletta. Sarà che il terreno di gioco non permetteva le nostre solite trame palla al piede, e siamo costretti a giocare palla lunga e alta, facile preda dei difensori scafatesi. La prima occasione della partita, al 5’, è di Ramaglia, che tira alto dalla destra dell’area di rigore giallorossa. Quattro minuti più tardi il Catanzaro si vede per la prima volta in avanti: spunto di Montella che crossa da fuori l’area di rigore di casa e pesca la testa di Mosc iaro al centro. La conclusione, fiacca e alta, si spegne sul fondo. La partita è giocata prevalentemente a centrocampo e non presenta grosse emozioni. Al 18’ la Scafatese prova a sfruttare una palla inattiva, quando Corsale spara di sinistro dai 35 metri e trova la respinta di Vono . Intorno alla metà del tempo una rimessa laterale di Di Cuonzo trova in area Montella che prova a girare in rovesciata verso la porta di De Felice. Il tiro ribattuto rischia di trovare il tap in di Berger che viene chiuso in corner. Al 26’ l’unico tiro in porta del Catanzaro che realmente centra lo specchio della porta. Punizione da posizione centrale da circa 20 metri di Corapi : palla a girare sotto l’incrocio alla de-
La formazione titolare che ha affrontato la Scafatese
stra di De Felice che è però ben piazzato e devia il tiro comunque non troppo potente, in corner. Un minuto più tardi Mos c iaro lanciato da Montella viene fermato per un fuorigioco inesistente: sarebbe stato solo davanti al portiere. La partita in pratica, per il Catanzaro, finisce qui. Al 28’ infatti un cross dalla destra che sembra innocuo si trasforma nel gol per i padroni di casa, complice l’incerta uscita di Vono e il probabile fallo di Martone sul portiere giallorosso. L’arbitro convalida il gol di testa dell’attaccante campano e la Scafatese si trova in vantaggio. La reazione del Catanzaro consiste in un tiro di Longoni da fuori area che finisce alle stelle e in corner di Corapi che non trova di un soffio la deviazione di testa di Di Maio . Al 38’ Sifonetti fa impazzire Gimmelli sulla sinistra e pesca ancora la testa di Martone solo soletto nell’area di rigore del Catanzaro: palo pieno. Un minuto più tardi viene espulso proprio Martone per gioco duro su Di Cuonzo . Il Catanzaro dovrebbe approfittare della superioritànumericamaèancora
::Risultati
::Classifica
Scafatese - Catanzaro
2-0
Aversa Normanna - Siracusa
0-2
Barletta - Vibonese
3-1
Brindisi - Cisco Roma
3-1
Gela - Manfredonia
0-2
Igea Virtus - Noicattaro
0-2
Isola Liri - Juve Stabia
0-2
Monopoli - Cassino
0-1
Vico Equense - Melfi
0-1
PROSSIMO TURNO
Catanzaro Aversa Normanna
Juve Stabia *Catanzaro Cisco Roma Siracusa *Barletta Brindisi Cassino Gela Melfi Monopoli Manfredonia Scafatese Isola Liri Aversa Normanna Noicattaro Vico Equense *Vibonese *Igea Virtus *Punti di penalizzazione: 3 Catanzaro 2 Igea Virtus 1 Barletta 1 Vibonese
60 57 54 48 45 44 44 43 39 36 32 31 30 30 27 23 23 11
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Neanche la superiorità numerica scuote il Catanzaro La Scafatese fa sua la gara grazie alla grinta dei propri uomini
Scafatese - Catanzaro Stadio XXVIII Settembre Scafati (SA), 28/03/10 ore 15:00 Scafatese (3-4-3) : 1 De Felice, 2 Mastronicola, 3 Pagano, 4 Basile (C), 5 Miale (16’ Colella), 6 Braca, 7 M. Pepe (43’ Avallone), 8 Corsale, 9 Martone, 10 Sifonetti, 11 Ramaglia (78’ Cerasuolo). In panchina: 12 Schettino, 13 Colella, 14 Avallone, 15 Poziello, 16 Pepe, 17 Cerasuolo, 18 Borrelli. Allenatore: Marco Rossi.
La punizione di Corapi indirizzata verso il sette della porta di De Felice
viene espulso proprio Martone , per un fallo duro e a palla lontana su Di Cuonzo . Il Catanzaro dovrebbe approfittare della superiorità numerica, ma l’ultimo sussulto del primo tempo lo crea ancora la Scafatese, quando ancora Sifonetti salta Gimmelli ed entra in area ma tira fuori. Nella ripresa il Catanzaro rientra in campo con gli stessi effettivi della prima frazione di gioco, mentre la Scafatese già nel primo tempo aveva effettuato due sostituzioni. Prima, per l’infortuino di Miale , era entrato Colella, poi Avallone ha sostituito Marco Pepe per esigenze tattiche dopo l’espulsione di Martone . Al primo minuto del secondo tempo Montella riceve palla al limite dell’area piccola della Scafatese e tira in diagonale, ma pecca di imprecisione e la palla termina a lato. La conclusione di Montella è però soltanto un fuoco di paglia. I giallorossi non riescono a trovare il bandolo della matassa per superare la difesa gialloblù . Braca su tutti ha gioco facile sulle palle alte e sui lanci lunghi del Catanzaro, mentre dove non arriva l’esperienza del difensore ci sono le uscite di De Felice. La Scafatese si difende con ordine senza mai soffrire e prova a pungere in contropiede. Al 56’, con Di Maio momentaneamente fuori dal campo per un infortunio, la squadra di casa trova il raddoppio. Cross dalla destra, palla che sfila in area e gol di Ramaglia, bravo a raccogliere il suggerimento del compagno. Il Catanzaro prova subito a reagire e trova subito un’occasione da rete con una punizione di Longoni , posizionato intorno ai 25 metri sulla sinistra. La conclusione trova il palo interno alla sinistra di De Felice e attraversa tutto le specchio della porta. Se oltre al poco mordente ci aggiun-
La palla gol capitata sulla testa di Di Maio nella ripresa
giamo anche la sfortuna il risultato è la sconfitta di Scafati. Non si è visto nemmeno un briciolo del solito gioco giallorosso. E non serve neanche la carta di Di Maio centravanti per cambiare la storia della gara . Infatti la Scafatese sfrutta abilmente il contropiede dopo il nostro sterile possesso palla: al 62’ Ciano è bravo a chiudere alla disperata su Sifonetti lanciato a rete. Il Catanzaro continua a provare a perforare la difesa scafatese con lanci lunghi da metà campo e dalla tre quarti, ma inutilmente. L’ingresso di Benincasa per uno spento Berger non serve a dare la scossa a una squadra davvero irriconoscibile. Solo Di Maio su una punizione dalla sinistra di Corapi prova la deviazione di testa sul secondo palo, ma non riesce a inquadrare la porta. L’ultima azione da gol della partita è ancora della Scafatese. Sifonetti , al 70’, lanciato in contropiede per vie centrali, serve sulla destra Ramaglia. Il diagonale finisce a lato alla destra di Vono e il Catanzaro viene graziato. Dopo non succede
più niente di importante, solo qualche fiacco tentativo al tiro da fuori area dei nostri attaccanti. Il Catanzaro torna da questa ennesima trasferta campana con le ossa rotte, sia per la squadra che per la quarantina circa di tifosi accreditati dalla società. La sconfitta fa ancora più male delle altre perché è arrivata alla fine di una partita giocata veramente male dai giallorossi. Senza grinta e senza una vera organizzazione di gioco. Le ultime trasferte del Catanzaro hanno evidenziato i limiti di questa squadra, che si trova adesso costretta a rincorrere la Juve Stabia dopo quasi sei mesi passati in vetta. Auteri dovrà fare davvero un grosso sforzo per far assorbire questa ennesima batosta ai giocatori.Tre sconfitte di fila in trasferta non sono assolutamente un buon viatico per il futuro e annullano la strabiliante stagione casalinga della squadra. Certamente c’è ancora tempo per rimediare, ma in trasferta non dovranno essere più riproposte prestazioni di questo tipo.
Catanzaro (3-4-3) : 1 Vono, 2 Di Cuonzo, 3 Di Maio, 4 Bruno, 5 Ciano, 6 Gimmelli (C), 7 Longoni , 8 Corapi, 9 Mosciaro , 10 Montella, 11 Berger (59’ Benincasa). In panchina: 12 Mancinelli, 13 De Franco, 14 Basile, 15 Capicotto, 16 Lodi, 17 Orosz, 18 Berger. Allenatore: Gaetano Auteri. Arbitro : sig. Fabio Manera di Castelfranco Veneto. Assistenti :Massimiliano Bruni e Lorenzo Orlandi di Arezzo. Marcatori : 28’ Martone; 52’ Ramaglia. Ammonizioni : Montella (Cz); Basile, Braca, Corsale, Sifonetti. Espulsi : Martone per gioco falloso; Borrelli dalla panchina. Calci d’angolo : 6 a 1 per il Catanzaro . Recupero : 5’ nel I tempo; 5’ nel II tempo. Per la prima posizione ormai serve un mezzo miracolo , dato che la Juve Stabia ha un campionato nettamente più agevole da qui alla fine. Ma può essere un buon monito imparare dai propri errori e vedere come i veri punti pesanti in campionato il Catanzaro li abbia peri proprio contro le piccole. Le speranze che lo facciano anche gli stabiesi sono poche, ma non tutto è segnato. Quel che rammarica, comunque, è accorgersi come ancora una volta è un altro ex giocatore del Catanzaro ora diventato allenatore, Marco Rossi, abbia potuto dare un dispiacere al Catanzaro. Prima l’aveva fatto Rastelli. Sempre senza strafare o superando in tattica Auteri, ma almeno oggi sul piano della grinta si è vista una Scafatese mai doma che lottava su tutti i palloni anche in 10 uomini. Il Catanzaro invece non c’è stato soprattutto su quel piano. Alla mancanza di idee a Scafatti avremmo potuto sopperire soltanto con la grinta sul campo. Andrea Celia Magno
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I due capitani
F O T O
Auteri torna in panchina dopo 3 turni di stop
Longoni Montella, diffidato, salterĂ la prossima gara
Gimmelli ha trovato un brutto cliente in Sifonetti
Longoni non è stato brillante, nonostante un palo colpito su punizione
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De Felice ha avuto gioco facile sulle palle alte
Il tiro di Longoni che colpirĂ il palo
Vono, imbufalito dopo il primo gol
Anche Bruno non ha dato il solito contributo
Punizione di Mosciaro
C R O N A C A
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Intervista ad Antonio Montella di Andrea Celia Magno Corsa, impegno, serietà e gol. E’ questo il campionato di Antonio Montella stagione 2009-2010. Cresciuto nelle giovanili della Roma e fatto esordire nel calcio che conta dal Messina ancora giovanissimo (2 presenze in seria A contro Roma e Fiorentina ad appena 20 anni), l’attaccante giallorosso classe 1986 ha trovato la sua esplosione fra i professionisti nell’Igea Virtus nella stagione 2007/08: 29 presenze e 10 reti. L’anno scorso l’arrivo in una delle piazze più importanti della serie C, a Catanzaro. Ottimo campionato quello dell’esordio dalle parti del Ceravolo, condito da 8 gol in 19 apparizioni (play-off compresi), ma che è stato segnato da un infortunio che gli ha fatto saltare buona parte del campionato, facendo perdere alla squadra giallorossa il suo attaccante principe proprio in una fase cruciale del torneo. Antonio, quest’anno hai giocato più da ala nel tridente offensivo che come centravanti vero e proprio, anche se a Barletta, a causa dell’assenza per squalifica di Mosciaro ti sei ritrovato al centro facendo anche un ottimo lavoro di sponda. In quale dei 2 ruoli ti trovi meglio? Si l’anno scorso giocavo più da centravanti, mentre quest’anno sto facendo parecchio movimento sulla fascia per aiutare di più la squadra. Mi trovo bene in questo nuovo ruolo anche perché non ho le caratteristiche di una vera e propria punta centrale, proprio perché amo muovermi molto e perché cerco di poter fare tutto quello che si richiede a un attaccante. Faccio un lavoro un po’ oscuro perché cerco di aiutare il più possibile la squadra anche in fase difensiva. E comunque, nonostante mi trovi sulla fascia, mi capita spesso l’occasione di arrivare davanti alla porta grazie ai nostri movimenti di gioco. Finora hai segnato 8 volte. Sei ampiamente nella media delle tue ulti-
Antonio Montella
me stagioni, anzi anche meglio... Si, l’anno scorso 8 gol in 19 partite e quest’anno sono sulla buona strada. Quest’anno a livello di presenze sono andato anche al di là di quello che mi sarei aspettato ho giocato sempre e spero di continuare a farlo, facendo i dovuti scongiuri. A livello realizzativo spero di raggiungere la doppia cifra che adesso rappresenta il mio obiettivo personale, e che forse avrei raggiunto già anche l’anno scorso se non avessi perso tante partite per infortunio. Tu, Longoni e Mosciaro vi trovate alla perfezione. Siete complementari l’uno con l’altro e vi integrate splendidamente... Manolo Mosciaro riesce a giocare meglio come prima punta spalle alla porta, Lucas Longoni è più imprevedibile, io invece mi trovo meglio negli spazi e sono più bravo a dare la profondità alla squadra. Tutti e tre comunque completiamo bene il reparto d’attacco.
E’ sufficiente assistere ad un allenamento solo e si capisce che Gaetano Auteri è diverso dagli altri allenatori. Cosa c’è di nuovo e diverso in lui rispetto agli altri? E che cosa ha in più degli altri? E’ una persona molto scherzosa che ha creato fin da subito un clima di simpatia nel gruppo. Inoltre è attento e scrupoloso, ma nonostante questo riesce a rendere l’allenamento piacevole. E’ molto esigente, ma riesce a far tirare fuori il meglio a ognuno di noi. Infine, essendo un allenatore che ha già vinto, è la persona giusta per guidare un gruppo così giovane come il nostro. A quale attaccante del presente o del recente passato ti ispiri? Non ho un modello preciso. Cerco di far bene tutto ciò che è richiesto a un attaccante, colpire di testa, correre e lavorare per la squadra, segnare...però uno che mi è sempre piaciuto è stato Montella, al di là dell’omonimia. Perché, nonostante
Il prossimo turno
Barletta - Vico Equense Cassino - Brindisi Catanzaro-Aversa Normanna Cisco Roma - Gela Juve Stabia - Igea Virtus Manfredonia - Monopoli Noicattaro - Isola Liri Siracusa - Scafatese Vibonese - Melfi
Nel sabato di Pasqua il Catanzaro attenderà fra le mura amiche l’Aversa Normanna impegnata nella lotta per la salvezza diretta. Gara difficile come tutte, in cui sarà come al solito obbligatorio vincere non per il record di vittorie al Ceravolo, ma per conquistare il campionato più competitivo degli ultimi anni. Turno agevole per la Juve Stabia, che in casa affronteranno l’Igea Virtus,
virtualmente retrocessa. La Cisco Roma, dopo Brindisi, dovrà fare i conti, in casa, contro il Gela di Provenza, chiamato a far punti pesanti per non perdere contatto con il treno dei play-off. Nella corsa agli spareggi il Siracusa avrà il diktat dei 3 punti in casa contro la Scafatese di Marco Rossi, così come il Barletta che ospiterà il Vico Equense. Partite semplici soltanto sulla carta per i siciliani e i pugliesi. Cassino e Brindisi daranno vita a un incerto scontro diretto, visto il rendimento altalenante dei laziali in casa e quello altrettanto alterno dei pugliesi in trasferta. Nella lotta salvezza Manfredonia e Vibonese affronteranno in casa le uniche due squadre del girone senza più stimoli: rispettivamente il Monopoli e il Melfi, mentre il Noicattaro, in casa, dovrà fare i conti con l’Isola Liri.
il fisico non lo aiutasse, è stato capace di segnare in tutti i modi, anche di testa. Un vero attaccante d’area di rigore. Dopo aver iniziato la carriera da solo, l’anno scorso ti sei ritrovato in squadra, qui a Catanzaro, con tuo fratello Francesco. Com’è stato "l’incontro" e cosa ha significato per te ritrovarlo lontano (quest’anno gioca nel Brindisi) dopo una sola stagione giocata insieme? Non era mai capitato che giocassimo insieme perché avendo un anno di differenza nei settori giovanili non avremmo potuto farlo. Ritrovarlo qui a Catanzaro l’anno scorso è stato bellissimo. Avere una persona che conoscevo e di cui mi fidavo così tanto mi ha dato una grossa mano per ambientarmi in uno spogliatoio che non conoscevo, oltretutto in una piazza così esigente come quella di Catanzaro. Quest’anno ci sarebbe stata anche la possibilità di continuare a giocare insieme, ma per i problemi del Catanzaro di inizio stagione non abbiamo potuto farlo. Mio fratello ha avuto l’occasione di firmare un contratto a Brindisi e ha fatto bene ad accettare non lasciando sfuggire l’occasione, soprattutto in un periodo di crisi economica come questo. Pensi ci sia una quota punti che possa garantire la promozione, oppure nello spogliatoio non si fa nessun calcolo del genere? Non facciamo nessun tipo di calcolo. Il campionato è così imprevedibile che è impossibile farne. Basta vedere la Juve Stabia che vince a Brindisi (e il Brindisi non perdeva in casa da due anni e mezzo). Nessuno si aspettava questo tipo di risultato. Una quota punti non c’è, ma noi cercheremo di vincere tutte le partite che rimangono da qui alla fine del campionato. Quale sconfitta nel campionato del Catanzaro ti ha fatto rammaricare maggiormente? Non è stata una sconfitta, ma il pareggio di Barcellona Pozzo di Gotto contro l’Igea Virtus. Nell’arco del campionato una sconfitta può sempre starci. Accetto la sconfitta di Castellammare dove loro hanno vinto per un episodio e per una nostra disattenzione in una partita che dominavamo noi. Accetto anche la sconfitta di Brindisi: quella partita si stava incanalando sui binari del pareggio, che sarebbe stato forse il risultato più giusto. In quei casi la sconfitta può anche starci, ma se alla fine del campionato dovessimo perdere il treno della promozione diretta per quei due punti di Barcellona mi brucerebbe molto.
Il gol segnato contro l'Isola Liri
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Il museo del Calcio.com
Berretti: Gela-Catanzaro Gela Sabato 27/03/10 ore 14:30
di Andrea Celia Magno
Fra le attrattive di Catanzaro città capoluogo di Regione ce n’è una che non ha una vera e propria sede "fisica", ma per il momento soltanto virtuale. E’ il "museo del calcio" di Luigi Carvelli che si può visitare on line a qualsiasi ora del giorno e della notte. Basta digitare www.museodelcalcio.com sulla propria barra di navigazione. Per capire che la storia del museo del calcio sia legata a doppia mandata con quella del calcio catanzarese è necessario dare soltanto una prima occhiata allo skip introduttivo della home page. La foto è una di quelle foto che tutti, a Catanzaro, non possono non conoscere. Una foto in bianco e nero che immortala uno dei gol più importanti della nostra storia calcistica: Mammì che insacca di testa nella porta barese il gol della vittoria nello spareggio che portò il Catanzaro, per la prima volta, in serie A. L’idea di questo museo di maglie e cimeli calcistici è nata in Luigi nel 2004, quando ricevette per la prima volta la maglia di un calciatore, quella di Emiliano Milone. Era l’anno di Braglia e di una squadra che vinse il campionato di C1. L’ultimo sussulto della
Catanzaro calcistica: «Dopo quella di Milone ho comincato a collezionare tutte quelle dei giocatori di quell’anno. Poi l’anno dopo raccolsi le prime maglie importanti come quella di Maradona». A 16 anni Luigi, che ha ricevuto la spinta finale a pubblicizzare il suo museo da Alessandro Mastronicola (ultimo avversario del Catanzaro con la Scafatese) è già il collezionista più giovane d’Italia e il suo "archivio" oggi è già stato richiesto per esposizione da parte delle Amministrazioni comunali di Roma e Milano. Segnale di quanto sia preziosa la sua raccolta. Fra le maglie anche una delle ultime indossate da Pelè con la nazionale verde-oro. Ma per un catanzarese quelle più importanti sono sempre quelle con i colori della propria città: «Ricevere una maglia a bordo campo direttamente da un calciatore è sempre emozionante, ma quando ho la possibilità di averne una del Catanzaro è tutta un’altra storia. Per le maglie del Catanzaro - continua Luigi - ho sempre dovuto faticare più che per le altre. Chi ha una vecchia maglia delle aquile se la tiene stretta ed è sempre restio a privarsene. Anzi addirittura alcune vecchie glorie giallorosse mi hanno proposto di ricomprare la loro vecchia maglia». Inutile dire che la risposta di Luigi - che il collezionista lo fa per passione e non per professione e che ha raccolto le maglie senza spenderci un euro, ma solo grazie alle giuste amicizie - è stata un niet. Fra le tante maglie dei campioni (dai già citati Pelè e Maradona, passando per Krol, Cruijff, Dalglish e Keegan fino a Cantona e Beckham) c’è un’apposita sezione dedicata al Catanzaro: dalla prima maglia della seria A, stagione ’71-’72, indossata da Banelli e Maldera, attraversando la storia in giallorosso con le maglie di portieri come Pellizzaro e Mattolini, fuoriclasse come Massimo Mauro e, ov-
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REPORTER
Catanzaro : 1 Colombo, 2 Benincasa, 3 Barberio , 4 Audino (C), 5 Scigliano (66’ Morello), 6 Santoro, 7 Cittadino, 8 Basile (73’ De Fazio), 9 Martorano, 10 Capicotto (67’ Bevilacqua), 11 Figliomeni. In panchina: 12 Di Marco, 13 Grotteria, 14 Bevilacqua, 15 Colosimo, 16 Panetta, 17 Morello, 18 De Fazio. Allenatore: Francesco Cittadino. Luigi Carvelli
viamente, Massimo Palanca. Non poteva mancare la maglia blu a bordi giallorossi di Edy Bivi con cui il Magico vinse a San Siro. Dalle vecchie glorie fino al più recente passato. Nomi noti anche ai più giovani: De Sensi (con un suo gol vincemmo a Cosenza in Coppa Italia di C nel 1998), Criniti e poi gli autori della promozione in serie B: Pastore, Ferrigno, Ascoli, Lafuenti e Corna, fino ai giocatori di oggi e di ieri: Armenise, Tomi, Benincasa, Mancinelli e Longoni. Ed è proprio di un giocatore del Catanzaro di oggi la maglia a cui Luigi è più affezionato: «Quella di Longoni, che me l’ha regalata alla fine della partita contro il Manfredonia, al ritorno. Perché Lucas è un bravo ragazzo, un campione di testa, prima ancora che con i piedi». L’augurio, oltre quello di arricchire ancora il suo museo con le maglie di altri campioni, è che Luigi possa rinfoltire la sua collezione di maglie giallorosse con quelle di una possibile e auspicabile promozione in Prima divisione. Facendo gli scongiuri d’obbligo, ovviamente della stagione 2009-2010.
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Mediatag Spa : Divisione Editoria redazione@stadiogiallorosso.it Sede Legale: 88040 Marcellinara (CZ) info@stadiogiallorosso.it Loc. Serramonda - Registro Operatori delle Comunicazione: nr.11629
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Gela : 1 Zummo, 2 Puccio (55’ Manfrè), 3 Vella, 4 Italiano, 5 Gatavillano, 6 Adragma, 7 Argetta (61’ Docente), 8 Martini, 9 Rabbeni (73’ Ciancio), 10 Balistreri, 11 Opoku. In panchina: 12 Ascia, 13 Ferracane, 14 Faraci, 15 Docente, 16 Virga, 17 Ciancio, 18 Manfrè. Allenatore: Docente.
DIREZIONE AMMINISTRATIVA Sede Legale: 88040 Marcellinara (CZ) Loc. Serramonda
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Arbitro : sig. Cargo di Agrigento. Marcatori :5’ e 50’ Balistreri; 17’ Rabbeni; 31’ Gavillano; 63’ Opoku. Ammonizioni : Benincasa (Cz); Vella e Martini (Ge).
Allievi Nazionali: Catanzaro-Lecce Stadio Comunale Pino Catania, Pianopoli (Cz) Domenica 28/03/10 ore 10:30 Catanzaro : 1 Mosca, 2 Capalbo (Notaro), 3 Liotti, 4 Levato (C), 5 Bronzi, 6 Bove, 7 Cavalcante ( Bevilacqua), 8 Capitao, 9 Ianni (Talotta), 10 Carrozza, 11 Scicchitano (Tozzo). Allenatore: Rosario Salerno. Il Catanzaro di Mister Salerno va in svantaggio nella prima frazione, ma riescono a ribaltare il risultato grazie a un ottimo secondo tempo, degno di una grande squadra. Al gol del pareggio di Carrozza si aggiunge il raddoppio di Notaro, autore di un gol di pregevole fattura. Il pareggio del Lecce arriva grazie a un rigore "visto" da centrocampo dall’arbitro per un fantomatico fallo di Liotti. Il guardalinee che era molto più vicino all’azione e non avrebbe concesso il rigore (non c’era stato nessu fallo), non viene interpellato dal direttore di gara e lascia, inspiegabilmente, correre. Il 3-2 ospite arriva al 94’ per una topica della difesa giallorossa. Per il Catanzaro gli applausi per la bella presatzione anche dal mister ospite, ma rimane il rimpianto per una vittoria che sarebbe stata meritata, ma è sfumata sul più bello.