Stadio GialloRosso

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•Anno 2 Nr. 18• Maggio 2010 StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002

Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale

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Ci vediamo ai play-off Catanzaro - Brindisi 1-1 33° giornata

Mortelliti trova il pari a 3’ dalla fine. Non basta il vantaggio di Longoni alle aquile » pagg. 2 e 3

Catanzaro - Brindisi 1-1 fotoracconto

Il Catanzaro conclude la stagione regolare imbattuto al Ceravolo » pagg. 4 e 5

La denuncia di Auteri In sala stampa

Auteri: « Non ha vinto il campionato la squadra più forte. Rispetto a noi la Juve Stabia ha avuto solo un po’ di supporto in più» » pag. 6 Segui Stadio Giallorosso anche sulle pagine di facebook

di ACM Ha un sapore molto amaro il pareggio casalingo contro il Brindisi. Niente da dire sul comportamento e l’atteggiamento encomiabile dei ragazzi scesi in campo, che hanno dato tutto il possibile per portare a casa i tre punti e tenere ancora viva la fiammella della speranza. Amaro perché sono 71 i punti raccolti sul campo dal Catanzaro, che sconta la penalizzazione di inizio stagione, ma nonostante questo non sono bastati per chiudere il girone al primo posto. La sfortuna che aleggia dalle parti del Ceravolo è veramente qualcosa di incredibile. Nel primo anno in cui si vede a Catanzaro una squadra bella, cattiva e vincente, si è dovuto fare i conti con problemi societari, necessità di bilancio, un’antagonista forte (ma non quanto il Catanzaro) e fortunata (molto più del Catanzaro), che ha l’ulteriore buona sorte di trovare nelle ultime giornate del campionato delle squadre che non hanno più nulla da chiedere alla classifica. Non è bastato battere ogni record in casa (15 vittorie e 2 pareggi), e in trasferta (7 vittorie lontano da Catanzaro non erano mai arriva-

te). Non è bastato mostrare il calcio più spumeggiantedellacategoria.Sarannodi nuovo, ancora una volta, play- off . Bisognerà battere noi stessi, adesso, prima ancora che gli avversari. Bisognerà sconfiggere vecchi fantasmi che da sempre accompagnano chi tifa per il Catanzaro quando si parla di play- off . La griglia degli spareggi promozione è praticamente fatta. Basterà conquistare un punto soltanto a Melfi per avere l’aritmetica certezza di contare sul vantaggio del campo anche in un’eventuale finale. Andranno decise, comunque le ultime due posizioni. Il Barletta è sicuramente dentro, ma la trasferta all’ultima giornata a Siracusa darà loro la possibilità di decidere la posizione e chi affrontare in semifinale. I siciliani, che non sono ancora matematicamente tagliati fuori, lo sono virtualmente. Basta infatti un punto soltanto al Brindisi per festeggiare la quinta piazza in classifica. Come se non bastasse il morale del Siracusa sarà sotto i tacchi, per le ultime due gare perse dopo essersi portati in doppio vantaggio. Probabilmente il Brindisi conquisterà l’intera posta in palio domenica

prossima, quindi toccherà alla squadra di Sciannimanico decidere se affrontare la Cisco Roma o il Catanzaro di Auteri. Gli accoppiamenti saranno decisi dal Barletta. In chiave play- off il Catanzaro ha dimostrato di saper battere chiunque, anche se contro il Brindisi non è riuscito a vincere. Quel che è certo è che se tutti gli uomini di Auteri sono in forma, tutti gli altri possono fare i bagagli e tornare a casa. Il secondo posto, però, deve essere l’obiettivo primario, visto il rendimento casalingo delle aquile. Sarà fondamentale giocare un’eventuale finale di ritorno davanti al proprio pubblico, che contro il Brindisi ha finalmente fatto provare un assaggio di quello che puòdare in termini di apporto. Purtroppo, ancora una volta, le settimane di preparazione alle sfide play- off non potranno essere soltanto rivolte al calcio giocato. Ci sono importanti scadenze da rispettare. Il primo giugno, o giù di lì, bisognerà effettuare una ricapitalizzazione di un milione e centomila euro. Nel frattempo dovrebbe anche trovare un riscontro concreto il progetto di una Fondazione che possa aiutare economicamente il Catanzaro, proposto dalle Istituzioni e dalla Camera di Commer-

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cio. Urgono soluzioni reali dopo tante parole e servono, molto prosaicamente, soldi. Quindi il 30 giugno bisognerà trovare ancora soldi per iscriversi alla prossima stagione e non vanificare il lavoro, di un anno, sul campo. Sarebbe davvero un peccato gettare alle ortiche un progetto tecnico di questo livello. La squadra, domenica dopo domenica , ha posto una domanda. Gli imprenditori devono assolutamente rispondere. Il calcio a Catanzaro non può morire e lasciarlo andare equivarrebbe a un omicidio. Un ipotetico striscione, dalla curva, potrebbe recitare: "A.A.A. cercasi società degna di questa squadra", sulla falsariga di un vecchio appello di qualche anno fa (che come termina di paragone aveva, però, gli Ultras). Come sempre il Catanzaro e i catanzaresi, non potranno pensare esclusivamente alla squadra, ma dovranno attendere le decisioni "sui tavoli", neanche il calcio fosse un gioco di carte, dove il rettangolo verde viene spostato dal campo al chiuso di una stanza piena di gente incravattata, che può decidere della vita e della morte di una società di calcio e di una tifoseria.


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