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•Anno 2 Nr. 22• Maggio 2010 StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002

Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale

NEWS | COMMENTI | INTERVISTE | CRONACA | CLASSIFICHE

Avanti il prossimo! Catanzaro - Barletta 1-0

semifinale play-off

Longoni al 28’ firma un’altra vittoria per le aquile, meritata come all’andata. Barletta out! » pagg. 2 e 3

Fotocronaca della partita Per la prima volta il Catanzaro centra due vittorie consecutive ai play-off » pagg. 4 e 5

Cisco Roma - Brindisi 0-0 L’altra semifinale

Con un nuovo pareggio la Cisco Roma elimina il Brindisi e ci raggiunge in finale » pag. 6 Segui Stadio Giallorosso anche sulle pagine di facebook

di ACM È stata archiviata meritatamente e secondo pronostico la pratica Barletta. Il Catanzaro ha inanellato la prima doppia vittoria consecutiva nella propria storia play-off grazie al solito canovaccio tattico a cui i giallorossi ci hanno abituato nella stagione in corso. Corsa, schemi registrati e recitati a memoria, superiore acume tattico e individualità di categoria superiore. Tutti gli effettivi del Catanzaro hanno dimostrato di essere decisamente superiori nell’ 1 contro 1 nei confronti dei propri avversari in biancorosso. Escluso il solo Muwana, superlativo uomo ovunque del centrocampo di Sciannimanico, i vari Bruno, Di Maio, Gimmelli, Montella, Mosciaro e Longoni, senza dimenticare gli altri protagonisti, hanno stravinto il confronto con i propri più diretti avversari. Anche nella gara di ritorno l’attacco del Catanzaro è riuscito a fare quello che ha voluto, quando ha voluto, non per demerito dei difensori del Barletta, ma proprio per una superiore bravura dei giocatori in giallorosso. Lo stesso discorso vale per

la difesa, che non ha risentito dell’assenza per squalifica di Ciano (bravo De Franco a sostituirlo), che ha sofferto in rare occasioni soltanto sulle ripartenze veloci del Barletta. Gimmelli e Di Maio (in quest’occasione spostato sul centro-sinistra) non hanno lasciato passare un pallone. Il centrocampo è stato il settore più sollecitato, data la superiorità numerica del Barletta (5 uomini), nella gara di ritorno. La risposta di Bruno, Corapi e Benincasa è stata superlativa e all’altezza delle attese. Il solo Di Cuonzo è rimasto un po’ in ombra, avendo ridotto al minimo indispensabile le sue solitamente numerose sortite offensive. Bruno e Corapi sono stati straordinari nel contrastare sul nascere ogni azione degli ospiti e hanno potuto trovare in Muwana un test probante in attesa del forte ed esperto centrocampo della Cisco. Perché era proprio la Cisco Roma l’avversario che tutti, a Catanzaro, avrebbero voluto affrontare. La finale play-off ci consentirà una trasferta a Roma, dove il Catanzaro potrà giocare in casa, supportato da un pubblico adesso finalmente ritrovato, numeroso e caloroso. La

domenica play-off dei tifosi è trascorsa fra il gemellaggio con quelli di Barletta, il ricordo commosso di Aldo, ultras tragicamente scomparso in settimana e, infine, il sostegno ad una squadra che quest’anno ha frantumato ogni record precedente nonostante le numerose difficoltà societarie che le hanno fatto da contorno da dicembre ad oggi. Paradossalmente la finale vedrà di fronte la squadra più ricca del girone, che ha potuto investire al meglio sia in estate che a gennaio, e una squadra che ha fatto delle difficoltà finanziarie il proprio tratto distintivo, purtroppo. Nonostante tutto i romani hanno sempre inseguito i giallorossi nel corso della stagione, dimostrandosi inferiori quasi sotto ogni punto di vista possibile nel rettangolo di gioco. È vero che il Catanzaro ha vinto per 1 a 0 all’andata, perdendo per due reti a zero al ritorno. Ma è pur vero che la gara di ritorno, come giustamente ha ricordato Auteri in sala stampa, è stato il frutto di una gara strana in cui la Cisco seppe andar in vantaggio in modo fortuito e approfittare del campo molto pesante di una piovosa sera di dicembre.

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Adesso sarà un altro discorso, anche se questa finale è la gara più aperta che ci potesse essere. Nel frattempo la settimana trascorrerà con il solito tira e molla societario, pensando alla ricapitalizzazione e ad una eventuale ricomposizione del pacchetto azionario. Noto si o Noto no? Poggi e Parente si o Poggi e Parente no? Ma Gatto e Speziali che fanno? Boh!...Saranno questi i discorsi principali di una tifoseria distratta da discorsi che esulano purtroppo dal campo di gioco. I giallorossi potranno prepararsi con serenità, magari, pensando di dare la giusta spinta a una svolta societaria riuscendo finalemente a sfatare il tabù play-off. Adesso ci attende Roma, la Capitale, la sua terza squadra, con pochi tifosi, tanti soldi e un vecchio giocatore del Catanzaro, molto amato fra i tifosi fino all’addio di gennaio. Ci attende Max Caputo, che sarà desideroso anche lui di darci un ultimo dispiacere. Ma forse non aveva capito, il conte Max, che lasciare una squadra da record non è stato un buon affare.


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Longoni chiude i conti Vittoria meritata del Catanzaro contro un Barletta che nel primo tempo punta solo sul contropiede Il Catanzaro si ripresenta al Ceravolo con la stessa formazione che ha battuto il Barletta per 1 a 0 nella gara d’andata, ad eccezione dello squalificato Ivano Ciano. I giallorossi che scendono inizialmente in campo sono dunque Vono fra i pali; De Franco, Gimmelli e Di Maio nella difesa a tre; Di Cuonzo , Bruno, Corapi e Benincasa dalla destra alla sinistra del centrocampo; Montella , Longoni e Mosciaro in attacco. Il Barletta deve invece fare a meno di Simoncelli oltre agli infortunati di lungo corso Sportillo , Fanasca e Carozza . A queste assenza bisogna aggiungere anche gli acciacchi che in settimana hanno impedito di allenarsi al meglio Legittimo e Infantino . Sciannimanico è costretto anche a cambiare modulo, passando dal 4-4-2 ad un 3-5-1-1 composto da Di Masi in porta; Romeo, Menicozzo e Gambuzza in difesa; Muwana a far da diga al centro del campo, affiancato da D’Allocco e Menicozzo con Cutrupi e Manganaro a fare da cursori sulle fasce; Cavaliere trequartista dietro l’unica punta Shiba . La partita si gioca davanti a un pubblico più numeroso del solito: saranno 5000 le presenze al Ceravolo, compresi i circa duecento tifosi arrivati da Barletta. Dopo il fischio d’inizio dato dall’arbitro Zanichelli di Genova Catanzaro e Barletta cominciano a studiarsi. I giallorossi non hanno nessuna fretta di alzare il ritmo, né tanto meno glielo permette il folto centrocampo degli ospiti, che provano a pungere sfruttando il contropiede. Comunque dopo i primi 5 minuti giocati al trotto, gli uomini di casa accelerano. Le prime due palle gol sono del Catanzaro: al 7’ Corapi ha una bella idea cercando di servire con una palla scodellata in area Mosciaro, ma il marcatore principe del campionato giallorosso viene anticipato al momento del controllo da Gambuzza . Cinque minuti più tardi è Montella a riscaldare i guantoni di Di Masi con un tiro da distanza ravvicinata bloccato dal portiere ospite sul primo palo. Quindi, al 16’, l’azione più bella del Catanzaro passa dai piedi del nostro trio delle meraviglie: l’azione parte sulla trequarti da Longoni che serve Mosciaro in area di rigore; l’attaccante cosentino passa di nuovo al centro dell’area per Longoni che di tacco imbecca Montella appostato sul lato opposto dell’area barlettana, ma il tiro del 10 giallorosso termina alto sulla traversa. 60 secondi più in là è ancora il Catanzaro a rendersi pericoloso: Longoni viene anticipato in area di rigore, il pallone termina sui piedi di Corapi , appostato

poco fuori area, che non ci pensa su due volte e spara in porta una grande conclusione deviata sopra la traversa da Di Masi. Sul corner seguente nasce un pericoloso contropiede del Barletta, che vede prima Shiba anticipato in uscita fuori area da Vono , poi Muwana cercare di centrare i pali giallorossi con un tap-in da 40 metri con il portiere del Catanzaro fuori dai pali. È la prima azione degna di nota del Barletta, che conscio di dover creare qualcosa in più, c i prova ancora al 20’ con un tiro, sempre di Shiba , bloccato da Vono , poi con una conclusione del fino a lì evanescente Cavaliere che termina alto non di molto. Tre minuti dopo, comunque, il Catanzaro decide di chiudere definitivamente i conti con il gol di Longoni, il sedicesimo della stagione, che devia, posizionato più o meno all’altezza del dischetto dell’area di rigore barlettana, di destro in rete un passaggio rasoterra di Montella. Il gol spegna ogni velleità del Barletta e appaga il Catanzaro, che adesso non spinge come nella parte centrale del primo tempo. Ne consegue che il tempo rimanente della prima frazione si gioca prevalentemente a centrocampo, con i duelli fra Muwana , uomo ovunque della linea mediana biancorossa, e i nostri centrocampisti che a turno gli capitano davanti e che di certo non si tirano indietro (grandi

prestazioni per Bruno, Corapi e Benincasa, quest’ultimo soprattutto in copertura; un po’ in ombra Di Cuonzo , oggi non propositivo sulla fascia destra come al suo solito). L’ultima azione degna di nota del primo

Risultati Play Off Catanzaro - Barletta

1-0

Cisco Roma - Brindisi

0-0

Risultati Play Out Noicattaro - Vibonese

1-0

Isola Liri - Vico Equense

2-0

PROSSIMO TURNO

Cisco Roma Catanzaro

tempo arriva al terzo e ultimo minuto di recupero concesso da Zanichelli : Menicozzo tira in diagonale dalla destra, fuori dall’area di rigore del Catanzaro; la sfera termina a lato del palo alla destra di Vono , facendo venire qualche brivido al pubblico catanzarese nella calda, ma nuvolosa, giornata del Nicola Ceravolo.Termina in questo modo il primo tempo, con il Catanzaro virtualmente in finale e desideroso di sapere solamente chi sarà la prossima avversaria. Il Barletta, per qualificarsi, avrebbe bisogno di un miracoloso 3 a 1. Nella ripresa le due squadre scendono in campo con gli stessi effettivi della prima frazione di gioco. La partita, ancora più che nei primi 45 minuti, stenta a decollare, e acentrocampo continua il batti e ribatti. Il Catanzaro non concede nulla e si segnalano anche le belle prove dei soliti Di Maio e Gimmelli e di De Franco, che non fa assolutamente rimpiangere l’assenza di Ciano. In realtà, ad essere assente, è anche l’attacco del Barletta, con Shiba che è una brutta copia di quello visto all’andata e Cavaliere che praticamente non è pervenuto. Per vedere il primo tiro in porta nel secondo tempo bisogna attendere 10 minuti buoni, quando al 56’ Montella , dalla destra, prova a battere Di Masi con un diagonale che termina a lato. Al 60’ Bruno viene ammonito per un battibecco con Manganaro : è una


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Nella ripresa si pensa già alla finale

Una traversa di Mosciaro e un paio di ripartenze ospiti le azioni salienti ammonizione che potrebbe pesare in finale, visto il modo ingenuo in cui è arrivata. Il regista giallorosso, con un po’ di attenzione in più avrebbe potuto evitarla. Al 60’ Sciannimanico prova dare maggiore vivacità in vanti inserendo Rescio al posto di Manganaro e Infantino al posto di uno spento Cavaliere. Il Catanzaro continua a controllare i ritmi e le occasioni di gioco. Al 66’ un corner dalla destra di Corapi carambola sulla fascia opposta per Longoni , che rimette al centro dove Montella può effettuare un tiro parato da Di Masi sul primo palo. Sul contropiede che ne consegue Benincasa e Vono rischiano di combinare quello che Carlo Emilio Gadda avrebbe definito un "pasticciaccio": il laterale giallorosso nel tentativo di anticipare un attaccante barlettano colpisce il pallone di testa per servire il proprio portiere; Vono è nel frattempo uscito per bloccare la sfera. La palla termina soltanto, e per fortuna, in calcio d’angolo. Il Barletta adesso ci prova maggiormente, mentre Auteri sostituisce Di Cuonzo per Berger. Il terzino valdostano va a posizionarsi sulla sinistra del centrocampo, mentre il jolly Benincasa si sposta a destra. Al 70’ su una punizione dalla trequarti si rende pericoloso Romeo di testa, ma il pallone è troppo alto. Un minuto più tardi è ancora il Barletta a pungere con un bel contropiede portato avanti dall’ottimo Cutrupi che allarga sulla fascia destra per Menicozzo, il quale crossa al centro un pallone invitante per la testa di Infantino che è sfortunato a non centrare la porta difesa da Vono : il pallone termina a lato di poco alla destra del portiere giallorosso. Al 75’ Sciannimanico tenta l’ultima carta inserendo Bendjemia , centrocampista offensivo, al posto del difensore Romeo. Il Barletta passa ad una sorta di 4-3-1-2, ma il Catanzaro, che sostituisce anche Longoni con Donati e Montella con Lodi, non rischia praticamente più nulla, cercando il raddoppio che avrebbe meritato. Ci prova due volte Mosciaro. Nella prima occasione, in area di rigore, servito dall’assist di Corapi : la traversa, ed è la seconda volta nell’arco dei 180 minuti, gli dice di no. Nella seconda l’attaccante cosentino viene servito da Corapi al termine da una pregevole azione condotta dal centrocampista catanzarese (che dopo l’uscita di Montella era stato avanzato in attacco) e da Donati, l’altro attaccante del tridente negli ultimi minuti della partita. L’ultima azione degna dì nota è, infine, del Barletta: Infantino, al 90’, se ne va per vie centrali in solitario e prova il tiro dalla distanza, ma il pallone termina, ancora una volta, troppo alto. Nei quattro minuti di recupero non succede più nulla, a parte uno sterile predominio territoriale degli ospiti che non porta a nulla. Degno di nota è invece un Ceravolo finalmente ritornato ad essere una bolgia, quasi come un tempo. Non siamo ancora alle presenze che hanno contraddistinto i play-off dell’era US, ma il chiasso e il tifo degli ultimi minuti della gara, in particolare, con un pubblico galvanizzato dal passaggio del turno e dalla prospettiva di affrontare la Cisco a Roma (dove giocheremo davanti ai numerosi catanzaresi trapiantati nella Capitale), sembrava quello che sosteneva, fino a 4 anni fa, l’US. Andrea Celia Magno

Catanzaro - Barletta 1-0 Stadio comunale Nicola Ceravolo, Catanzaro 30/05/2010 ore 16:00 Catanzaro (3-4-3): 1 Vono, 2 Di Cuonzo (68’ Berger), 3 Di Maio, 4 Bruno, 5 Ciano, 6 Gimmelli (C), 7 Longoni (75’ Donati), 8 Corapi, 9 Mosciaro, 10 Montella (79’ Lodi), 11 Benincasa. In panchina: 12 Mancinelli, 13 Berger, 14 Donati, 15 Di Meglio, 16 Capicotto, 17 Lodi, 18 Orosz. Allenatore: Gaetano Auteri.

Il tiro di Mosciaro che si stampa sulla traversa all'87'

Auteri, Longoni e Bruno nelle interviste del dopo gara

Barletta (3-5-1-1): 1 Di Masi, 2 Cutrupi, 3 Romeo (75’ Bendjemia), 4 Menicozzo, 5 Gambuzza, 6 Marchetti, 7 Manganaro (60’ Rescio), 8 Muwana (C), 9 Shiba, 10 Cavaliere (60’ Infantino), 11 D’Allocco. In panchina: 12 Vurchio, 13 Legittimo, 14 Rescio, 15 Stefanini, 16 Bendjemia, 17 Lanotte, 18 Infantino. Allenatore: Arcangelo Sciannimanico. Arbitro: Enrico Zanichelli di Genova; assistenti: Salvatore Argiento di Frattamaggiore e Italo Paglione di Campobasso; quarto uomo: Maurizio Mariani di Aprilia. Marcatori: 28’ Longoni. Ammonizioni: Bruno (Cz); Romeo, Menicozzo, Gambuzza e Manganaro (Bar).

È un Gaetano Auteri giustamente soddisfatto per il passaggio del turno conseguito con una doppia vittoria per 1 a 0, quello che si presenta in sala stampa per le intervista di rito del dopo gara: «Soddisfatto per questa qualificazione arrivata contro un buon avversario. Il Barletta ha fatto meglio oggi rispetto all’andata, ma complessivamente nei180minutiabbiamostrameritatoquesto passaggio del turno. L’obiettivo minimo è stato centrato, adesso cominceremo a pensare al resto». Auteri è soddisfatto anche per come il Catanzaro ha fatto su la gara del Ceravolo: «La partita non era facile, perché loro hanno giocato con una punta e mezzo, con un centrocampo denso ma con giocatori dotati di ottime qualità come Muwana e D’Allocco, ma noi siamo stati bravi nell’aggredirli sempre, anche se a volte siamo stati meno bravi nello sciupare le occasioni gol. Nel secondo tempo ci siamo forse un po’ troppo ricordati che stavamo vincendo 1 a 0 e che all’andata avevamo vinto 1 a 0. Dovevamo gestire un po’ meglio il possesso palla». Si focalizza anche sullo stato di forma davvero eccezionale dei propri uomini, il mister di Floridia: «Stiamo bene e lo sapevo, però dobbiamo essere in grado di sciupare un po’ meno. A volte sprechiamo un mare di energie per alcune cose, ma queste

due partite sono servite molto per avere determinate risposte dal punto di vista anche psicologico». Infine, un pensiero è dedicato anche ai prossimi avversari della Cisco Roma, che in campionato al Flaminio hanno sconfitto il Catanzaro per 2 a 0: «Avevamo giocato una buona partita, inizialmente loro restarono in 10 e passarono in vantaggio in modo episodico. Poi seppero gestire la partita grazie anche ad un campo reso molto pesante dalla pioggia e ai 3-4 prodigiosi interventi di Ambrosi. Noi la partita andiamo a giocarcela. Sappiamo di avere una piccola condizione di vantaggio, giocando il ritorno in casa, ma dobbiamo essere sgombri mentalmente e partire dal nostro ottimo stato di forma». Al termine dell’intervista al mister giallorosso, tocca a Longoni e Bruno presentarsi davanti ai microfoni. Il centrocampista campano analizza la sua prestazione e quella della squadra: «Era importante farmi trovare pronto in questo scorcio del campionato, perché sono arrivato in un momento cruciale della mia carriera, determinante per il futuro. Ho fatto un’ottima gara come tutta la squadra. Adesso ci toccano la Cisco Roma, che è meno forte, secondo me, rispetto al Brindisi, e Max Caputo, un pericolo averlo contro. Dovremo essere bravi ad aggredirli». Dopo Bruno è il

Calci d’angolo: 4 a 3 per il Catanzaro Recupero: 3’ nel I tempo; 4’ nel II tempo. Note: 5000 spettatori circa, di cui 250 provenienti da Barletta; terreno di gioco in buone condizioni.

turno di Longoni, marcatore di giornata, che sottolinea come il gol sia dedicato al nonno, scomparso venerdì scorso. Rimarca, l’attaccante, che: «sono i miei che compagni che mi mettono in condizione di segnare. 16 gol non me li aspettavo anche se pensavo di poter fare bene». Le ultime due gare potrebbero essere le ultime per Longoni con la maglia del Catanzaro: «l’Arezzo è proprietario del mio cartellino, quindi alla fine della stagione ci siederemo a un tavolo e vedremo». ACM


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Bruno

F O T O

Catanzaro e Barletta rinsaldano il gemellaggio

Montella se ne va sulla sinistra Un lancio di Di Maio

Il sinistro di Corapi deviato sopra la traversa da Di Masi

16째 gol stagionale per Longoni


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Donati anticipa di testa Muwana

Benincasa

Donati

La Capraro è di nuovo un muro

Tutti giĂš per terra...

C R O N A C A


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Play-off e Play-out

Un anno passato a inseguire e a lamentarsi per i nostri guai societari darà finalmente l’occasione alla Cisco Roma per poter saldare i conti con il Catanzaro. In campionato finì con una vittoria per parte: 1 a 0 per il Catanzaro all’andata e 2 a 0 per i romani al ritorno. Con quei risultati passerebbe la Cisco, ma siamo proprio sicuri che i romani avranno ancora la fortuna dalla loro, così come lo è stata nella gara di ritorno? Ironia della sorta il Catanzaro trova sulla sua strada di nuovo Max Caputo, il conte di Catanzaro per un anno e mezzo. L’unico giocatore capace di infiammare il pubblico con delle straordinarie giocate da fermo. Nella finale passerà soltanto uno e chissà se Caputo avrà fatto la scelta giusta a passare nelle file della facoltosa concorrenza. Sarà la partita fra il miglior attacco e la miglior difesa; fra Longoni, Mosciaro e Montella e il duo Doudou - Di Fiordo; fra il capocannoniere Ciofani e Di Maio; fra Bruno e Romondino; fra Chiappara e Corapi; fra Incocciati ed Auteri. Storie nel racconto principale che dovranno attendere 180 minuti (o forse 210, se si dovesse arrivare ai supplementari), per avere una fine. Da una parte il 3-4-3 di Auteri, dall’altra il 4-3-3 di Incocciati, a meno che il mister romano non decida di rinunciare ad uno fra Caputo e Franchini per coprirsi un po’ di più: difficile, perché chi deve vincere, e approfittare del fattore campo, sarà proprio la Cisco Roma. Al Catanzaro basterebbe (anche se non fa parte del dna giallorosso) un pareggio. Intanto, in semifinale, le due avversarie per la finale più bella che il presidente della Lega pro potesse auspicare, si sono fatte un doppio regalo: il Catanzaro ha eliminato il Barletta che aveva dato davvero fastidio ai romani in

campionato, che non erano mai riusciti a batterli. La Cisco ha buttato fuori l’unica squadra capace di concedere un punto solo al Catanzaro in campionato. CISCO ROMA-BRINDISI 0-0 Primo tempo ben giocato dalla Cisco Roma che costruisce più occasioni da gol e va vicino al vantaggio in un paio di occasioni, prima con Doudou su calcio d’angolo, poi con Babù, che si vede negare la gioia del gol da una grande parata di Pinzan. Nella ripresa ancora un paio di azioni pericolose create dai padroni di casa, non vengono concretizzate da Ciofani. La beffa però, in queste occasioni, è sempre dietro l’angolo e il Brindisi ne è maestro: ne sa qualcosa il Catanzaro che si è visto pareggiare la gara a tre minuti dalla fine nella penultima giornata di campionato. Al 90’, infatti, il Brindisi va vicino al vantaggio con una conclusione da distanza ravvicinata del solito Mortelliti: Ambrosi compie un miracolo e permette alla Cisco di andare in finale per affrontare il Catanzaro nell’epilogo più scontato della stagione. Tabellino: CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi; Balzano, Doudou, Di Fiordo, Angeletti; Barrionuevo, Romondini, Chiappara; De Oliveira (31’ st Mazzarani), Ciofani 6, Franchini (40’ st Lanteri). A disposizione: Previti, Padella, Larosa, Caputo, Di Vicino. Allenatore: Giuseppe Incocciati.

POSTA ELETTRONICA

INTERNET

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DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Gangale

REPORTER

DIREZIONE AMMINISTRATIVA Sede Legale: 88040 Marcellinara (CZ) Loc. Serramonda

Andrea Celia Magno

CALCI ’ANGOLO: 7-5. RECUPERO: pt 2’ ; st 5’.

NOTE: Spettatori 2000 circa, incasso non comunicato.

Dopo il 3 a 0 dell’andata la Vibonese poteva andare a giocarsi il ritorno con una discreta dose di tranquillità. Il vantaggio del Noicattaro, firmato Zotti su calcio di rigore, dopo soltanto due minuti di gioco, rischiava di complicare non poco i piani degli uomini di Galfano. Invece, al gol iniziale, non segue un martellamento costante da parte di pugliesi, che riescono a rendersi

Edizione di Qui - Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002

Mediatag Spa : Divisione Editoria redazione@stadiogiallorosso.it Sede Legale: 88040 Marcellinara (CZ) info@stadiogiallorosso.it Loc. Serramonda - Registro Operatori delle Comunicazione: nr.11629

AMMONIZIONI: De Oliveira, Trinchera, Pasqualini, Battisti, Barrionuevo.

ARBITRO : Carbone di Napoli.

Noicattaro - Vibonese: 1-0

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BRINDISI (4-3-3): Pinzan; Maulella (13’ st Mortelliti),Idda,Trinchera,Pasqualini;Battisti, Piccinni, Fiore; Moscelli (23’ st Galetti), Da Silva, Carcione (32’ st Alessandrì). A disp: Ferrante, Montella, Pizzolla, Albadoro. Allenatore: Massimo Silva.

AMMINISTRATORE E TRATTAMENTO DATI Carmela Valente

PUBBLICITA' Mediatag Spa : Divisione pubblicità Loc. Serramonda 88040 Marcellinara (CZ) Tel: 0961.996802 Fax: 0961.903421 info@mediatag.it www.mediatag.it

DIFFUSIONE E ABBONAMENTI

ACM

pericolosi a sprazzi, per poi innervosirsi con il passare dei minuti e terminare la gara in 9 uomini. Alla Vibonese il merito di aver raggiunto la terza salvezza consecutiva e di aver saputo reagire ad un finale di campionato giocato al ribasso e con il morale sotto i tacchi. Isola Liri - Vico Equense: 2-0 Riesce all’Isola Liri di mister Grossi l’impresa di centrare la salvezza ribaltando il 2 a 0 dell’andata e godendo del vantaggio fornitogli dalla posizione migliore in classifica. Di Paolacci al 18’ e Bussi al 47’ le reti che consentono la permanenza fra i professionisti alla squadra laziale. Non riesce allasimpatica matricola campana di bissare il primo anno fra i professionisti conquistato l’anno scorso dopo 50 anni di storiapassata nelle categorie dilettantistiche. Lega Pro Seconda divisione girone C: VERDETTI: Retrocedono: Vico Equense Noicattaro Igea Virtus

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