Stadio GialloRosso

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YouTabloid

•Anno 2 Nr. 24• Giugno 2010 StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002

Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale

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Maledetti play-off Catanzaro - Cisco Roma

Finale play-off

Le doppiette di Corapi e Montella consegnano al Catanzaro una inutile vittoria » pagg. 2 e 3

Fotocronaca della partita Per la 6° volta le aquile lasciano le penne agli spareggi promozione » pagg. 4 e 5

Le parole di Ciccio Corapi In sala stampa

«È stata la vittoria dei venduti... La società è stata sempre inesistente» » pag. 3

Il 4° gol è di Montella che trasforma in due tempi il rigore

di ACM Sarebbe stato qualcosa di epico, festeggiare la promozione in Prima divisione rimontando i 4 gol della partita d’andata. Il Catanzaro ci ha provato in tutti i modi, con rabbia, con coraggio, con incoscienza, per provare a lavare l’onta dell’umiliazione patita al Flaminio e rispondere alle critiche e alle minacce (le croci sul campo con i nomi dei calciatori piantate nella notte) di una parte della tifoseria. Auteri già dall’inizio aveva provato a scompaginare le carte sul tavolo inserendo Di Maio in attacco (quarta punta) e De Franco in difesa (al posto di Gimmelli). I giocatori ci hanno messo l’anima: Corapi, da capitano, autore di una doppietta e bandiera della formazione (anche se è stato sostituito troppo presto); Benincasa, che ha fatto il difensore annullando Babù; De Franco, che ha tenuto a bada uno spento Ciofani; Ciano, che non ne ha

fatta passare una, riscattando la brutta gara di 7 giorni fa; Montella,che ha siglato una doppietta e ha corso per 101 minuti, terminando la partita sfinito e in lacrime (come De Franco, Ciano, Benincasa e Vono). Era praticamente impossibile vincere 4 a 0, ma il tentativo è stato fatto. Peccato per alcuni episodi che sono andati male e hanno finito per avvantaggiare la Cisco: la traversa di Lodi, l’espulsione di Di Cuonzo (troppo ingenuo e nervoso, non è la prima volta), il gol in fuorigioco di Lanteri; un arbitro, Barbeno di Brescia, quanto meno inadeguato. In questa partita non si poteva chiedere di più, perché per il modo in cui bisognava affrontarla, non si poteva certamente pensare alla difesa: infatti il momentaneo pareggio dell’1 a 1 di Franchini è arrivato su un contropiede, le uniche situazioni di gioco in cui una Cisco impaurita si è affacciata davanti. È finita 4 a 2, con la

recriminazione che giocando come il Catanzaro avrebbe potuto e saputo fare non ci sarebbe stata storia, la Cisco Roma sarebbe stata asfaltata. Invece Catanzaro è costretta a piangere ancora una volta per la sesta (seconda consecutiva) eliminazione dai play-off. Adesso la partita si sposta su altri tavoli. Quelli privati, per la contrattazione di una società seria e forte che possa garantire un futuro, ripianare i debiti e puntare al ripescaggio (il Catanzaro sarebbe la prima squadra fra le papabili, fatto salvo il ripianamento). I tavoli istituzionali si sono invece conclusi, come il calcio giocato, domenica sera. Con un (quasi) nulla di fatto. Si attendevano importanti novità societarie dalla riunione tenutasi nella sede della Provincia di Catanzaro dalle 19:00 alle 22:00 circa; è arrivato soltanto un passo in avanti sull’importo da ricapitalizzare (adesso mancano 350 mila euro da

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versare entro il 16 giugno), ma un nulla di fatto sul piano societario. L’Fc è adesso una società senza soci o quasi, perché versare l’intero importo, significherebbe avere, qualora lo si volesse, il 90% del pacchetto azionario. Questa sarebbe soltanto la prima fase, perché poi bisognerebbe cominciare a pagare i debiti (circa 1 milione e mezzo) e programmare il prossimo campionato, entro il 30 giugno. La stagione calcistica delle aquile finisce con l’ennesima sconfitta ai play-off, ma continuerà almeno fino al 16 giugno, sul fronte societario. Al momento, a saltare, è stata la cordata Gatto-Speziali. Alcuni (fra cui gli stessi Gatto e Speziali, Noto, Colosimo, Guglielmo, Abramo, Galante e Figorilli) hanno versato l’importo complessivo di 500 mila euro a fondo perduto, mentre gli altri che in precedenza avevano dato il proprio assenso non si sono presentati.


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