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•Anno 2 Nr. 35• Agosto 2010 StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002
Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale
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Lavori in corso Catanzaro - Neapolis M. 0-1
1° giornata
Catanzaro punito su una disattenzione in difesa nel II tempo. Meritava qualcosa in più » pagg. 2 e 3
Fotocronaca della partita Prima sconfitta per Ze Maria. Striscia d’imbattibilità interna interrotta dopo 19 partite » da pag. 4 a 7
Ciano: «Possiamo solo migliorare» In sala stampa
Ze Maria chiama a raccolta i tifosi e dichiara: «Sarò matto, ma voglio vincere il campionato» » pag. 8
Bruzzese segna il gol vittoria del Neapolis
di Andrea Celia Magno Come ha ammesso lo stesso Ze Maria nella conferenza stampa di fine gara, c’è molto da lavorare su quello che dovrebbe essere il Catanzaro. Al di là degli aspetti tecnici che comunque riservano un’ingente mole di lavoro per l’allenatore brasiliano e per il suo secondo Di Pierro, i lavori più urgenti da "appaltare" sono quelli che riguardano gli aspetti societari. Un campionato nelle condizioni in cui il Catanzaro ha giocato questa domenica non ha senso. Bisogna dare una rosa adatta al mister e non si può mandare allo sbaraglio dei giovani che fino a ieri avevano calcato al massimo, e nella migliore delle ipotesi, i campetti ovattati del torneo Berretti. Ben vengano le ottime prove di ragazzi come Cittadino, Capicotto e Gigliotti, ma per portare a termine un
campionato in maniera dignitosa c’è bisogno di molto di più. Per colmare i buchi nella rosa (in attacco poi c’è una voragine) la necessità è quella di trovare qualcuno disposto ad aprire il portafoglio. E qui i lavori devono essere più profondi e accurati. Bisognerà vedere, nei prossimi giorni, se e chi si farà vivo dalle parti di Via Barlaam per provare a impostare un discorso che vada ben oltre un semplice pour parlaire . Del resto, dietro l’arrivo di personaggi noti come Malù e Ze Maria, deve necessariamente esserci qualcosa di più, a meno che non si voglia credere che il primo direttore sportivo di colore in Italia si sia lanciato nell’avventura giallorossa senza avere determinate garanzie o solo per il gusto di mettersi in gioco e perché si ricordava del Catanzaro dei tempi d’oro. Ancora c’è qual-
cosa di poco chiaro intorno a questo affaire : l’importante è che se qualcosa di nuovo esiste, questa novità si palesi al più presto, perché altrimenti il pubblico giallorosso dovrà abituarsi a ben altro di un immeritato 0 - 1 casalingo contro il Neapolis Mugnano. E l’appello di Ze Maria, per chiamare a raccolta la gente intorno a questa squadra per ora formata solo di ragazzi del territorio (ma non tutti capaci o meritevoli di giocare in Lega Pro), rimarrebbe ben più di lettera morta. Di certo, a non recepirlo, è stata la società, che per la prima stagionale ha lasciato inalterato il prezzo dei biglietti, condannando i suoi ragazzi a giocare in una cornice di pubblico degna, al massimo, di una Prima categoria. Il Ceravolo era desolato e desolante e non è bastata la novità dell’operazione d’immagine Ze
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Maria - Malù per far cambiare le idee a una parte maggioritaria della tifoseria, che di questa società non ne vuole nemmeno sentire parlare. Se aggiungiamo anche l’anno di autosospensione degli Ultras per protestare contro la Tessera del Tifoso, chi non c’era può benissimo farsi un’idea di quello che offriva lo stadio contro i campani. Le prospettive non sono delle migliori, ma a questo punto non c’è più niente da perdere. Il tempo per concludere i lavori c’è. Non sarà molto, ma ce n’è. E se si dovesse risolvere lo stallo societario si potrà guardare con più fiducia alle questioni tecniche del campionato in un girone che, se tutte le squadre sono come il Neapolis, non può preoccuparci. Il tutto parte dalla società, dal suo organigramma, da chi "metterà - se li metterà - i soldi".
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Buon primo tempo del Catanzaro Il Neapolis prende 2 legni; Corapi 1 traversa con una magia Per la prima al Ceravolo, in una cornice di pubblico desolante (circa duecento i paganti), Ze Maria fa debuttare alcuni giovani per seguire quella che è forzatamente la linea verde della gestione 2010/2011 dell’FC Catanzaro. Il 4-3-2-1 dell’ex terzino di Perugia, Parma e Inter è composto da Vono in porta; Ciano e Gatto (1992) difensori centrali, Basile terzino destro e Gaglione sulla fascia sinistra; linea mediana composta dal capitano Benincasa, affiancato da Cittadino (1992) e Gigliotti (1991); sulla tre quarti Corapi e Capicotto supportano l’unica punta Santaguida (1991). Il Neapolis Mugnano di Francesco D’Arrigo risponde con il classico 4-4-2 con Napoli, nomen omen , fra i pali; difesa composta da destra verso sinistra da Esposito, il capitano Daleno , Fiore e Russo; sulla mediana giostrano al centro Barone e Marinucci Palermo, con Bonanno sulla fascia destra e Moxedano , figlio non raccomandato del presidente della formazione napoletana, a sinistra; in avanti Torcivia e Arena. E’ comunque un buon esordio quello della formazione baby del Catanzaro, vestita da un’insipida maglia gialla che l’anno scorso non ha mai portato fortuna alla compagine giallorossa. Al 2’Cittadino ruba la palla a centrocampo e serve a destra per Santaguida, il cui cross al centro dell’area sarebbe ottimo per l’inzuccata di Corapi se non ci fosse Esposito a chiudere in corner anticipando il 10 giallorosso. Tre minuti più tardi Corapi su una punizione cross saggia la prontezza di riflessi del portiere napoletano, dato che il traversone basso in area stava per infilarsi sul lato destro della porta ospite. Il Catanzaro ci mette impegno e il pubblico, quel poco che è presente allo stadio, apprezza la voglia di vincere dei ragazzi in giallorosso, incitandoli per tutta la partita. Il Neapolis risente della maggiore freschezza atletica del Catanzaro e subisce la manovra giallorossa di un Catanzaro
I titolari giallorossi
anche ben messo in campo: all’11’ un tiro di Corapi da fuori area termina alto. Al 14’ si vede per la prima volta in avanti la formazione ospite: su una punizione da posizione defilata dalla sinistra di Moxedano è Esposito a svettare in area (lasciato libero) e colpire la traversa. Pericolo scampato e scatto d’orgoglio dei ragazzini in giallorosso, che al 18’ grazie a un cross di Benincasa dalla sinistra, servito da una bella apertura di Cittadino, crea una palla gol, ma è leggermente in ritardo per la deviazione aerea nei 16 metri avversari Gigliotti . Al 21’ è Capicotto a scaldare i guanti di Napoli con un tiro centrale. Un minuto più tardi tocca al Neapolis sfruttare un’amnesia difensiva del Catanzaro, ma fortunatamente Moxedano e Torcivia si ostacolano a vicenda in area e non riescono ad approfittarne. Nella fase centrale del primo tempo il gioco si svolge prevalentemente a centrocampo. Il break lo crea prima Torcivia con un debole tiro da fuori che fa il solleti-
co a Vono , quindi al 35’ Corapi toglie dal cilindro un tiro d’interno destro da 40 metri che colpisce la parte superiore della traversa campana: sarebbe stato un gol degno del miglior Ferrigno. Negli
::Risultati
ultimi dieci minuti il Catanzaro ci prova ancora, sempre con Corapi dal limite (38’), ma Napoli blocca. Il Neapolis risponde con un traversone dalla sinistra diRussochesfilapericolosamante
::Classifica
Catanzaro - Neapolis M.
0-1
Avellino - Milazzo
0-0
Campobasso - Aversa Nor.
0-1
Isola Liri - Brindisi
1-2
Matera - Latina
1-1
Melfi - Fondi
2-1
Pomezia - Trapani
1-1
Vibonese - Vigor Lamezia
1-3
PROSSIMO TURNO
Latina Catanzaro
Vigor Lamezia Melfi Brindisi Neapolis M. Aversa N. Avellino Latina Matera Milazzo Pomezia Trapani Fondi Catanzaro Isola Liri Campobasso Vibonese
3 3 3 3 3 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0
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Nella ripresa i giallorossi calano Il Neapolis approfitta di un buco in difesa e porta a casa 3 punti
Catanzaro - Neapolis M. 0-1 Stadio Nicola Ceravolo Catanzaro 29/08/10 ore 16:00 Catanzaro (4-3-2-1) : 1 Vono, 2 Basile, 3 Ciano, 4 Gatto (46’ Scigliano), 5 Cittadino (79’ Fiorentino), 6 Gaglione, 7 Gigliotti, 8 Benincasa (C), 9 Santaguida, 10 Corapi, 11 Capicotto (64’ Catalano). A disposizione: 12 Scerbo, 13 Scigliano, 14 Bronzi, 15 De Leo, 16 Catalano, 17 Fiorentino, 18 Giampà. Allenatore: Ze Maria.
Napoli devia in angolo la punizione di Corapi al 2'
Neapolis Mugnano (4-4-2): 1 Napoli, 2 Esposito, 3 Russo (67’ Bruzzese), 4 Daleno (C), 5 Fiore (52’ Salvati), 6 Barone, 7 Bonanno, 8 Marinucci Palermo, 9 Arena (52’ Longobardi), 10 Moxedano, 11 Torcivia. A disposizione: 12 Fanti, 13 Mannone, 14 Salvati, 15 Bruzzese, 16 Monticelli, 17 Foggia, 18 Longobardi. Allenatore: Francesco D’Arrigo. Arbitro: sig. Guido Operato di Isernia; assistenti: Amedeo Facsetti di Reggio Calabria, Francesco Genovese di Rossano; Marcatori: (Nea).
La traversa di Corapi da 40 metri
nell’area di rigore giallorossa: sono queste le situazioni di gioco che creano i maggiori affanni ad una difesa improvvisata e, spesso, mal piazzata. Un minuto dopo Capicotto riceve palla dal limite grazie a una giocata di Gigliotti , ma il rasoterra del piccolo trequarti catanzarese sfiora il palo alla sinistra di Napoli, graziato dall’imprecisione di Gigliotti (stavolta l’assist è di Capicotto) sessanta secondi più tardi, il cui sinistro (non è il suo piede) sfila di poco alla destra dell’estremo ospite. Ultimo squillo giallorosso, il lancio di Cittadino per Santaguida (tiro fuori misura da buona posizione in area). Al 44’ Arena colpisce il palo con un colpo di testa su punizione del solito Moxedano . Nei 2’ di recupero si segnala un brutto fallo a palla lontana di Fiore su Corapi che meritava più del giallo, in un finale di tempo più cattivo per opera degli ospiti e a causa del troppo lasciar correre di Operato d’Isernia. Nella ripresa il Neapolis entra facilmente in area con
Torcivia, che sfrutta un buco a centrocampo, ma spara alle stelle. Ancora ospiti in avanti al 51’ con un tiro alto non di molto di Moxedano . Il Catanzaro risponde prima con un tiro al volo in area di Corapi , servito dalla destra da Basile, ribattuto. Quindi un pregevole scambio sulla destra fra Gigliotti e Capicotto viene chiuso in corner. Al 55’ Corapi cerca di servire con un assist al bacio Capicotto in area, ma il passaggio è leggermente lungo. Sarà l’ultima azione pericolosa di un Catanzaro che inevitabilmente si spegne alla distanza. Quello che manca ai giallorossi, fra le tante cose, è un attaccante di peso in area che possa sfruttare determinate situazioni, data l’impalpabilità dimostrata da Santaguida. Il cambio di Catalano per Capicotto al 64’ non sortisce nessun effetto, se non quello di levare dal campo uno dei più in palla della formazione di casa, insieme a Corapi , Cittadino e Gigliotti . I cambi, invece, sono favorevoli al Neapolis , con D’Ar-
rigo che al 67’ fra entrare Bruzzese al posto di Russo e il terzino ex Rosarno ripaga la fiducia del tecnico con il gol partita, al 73’, quando è bravo ad approfittare del liscio in area di Basile che non riesce a rinviare una palombella di Moxedano . Il gol tarpa definitivamente le ali agli aquilotti che non riescono più ad avvicinarsi minacciosamente dalle parti di Napoli. È anzi ancora il Neapolis a tirare in porta, all’83’, con un diagonale di Moxedano , il migliore dei suoi, che termina a lato alla sinistra di Vono . Dopo 4’ di recupero Operato manda tutti negli spogliatoi. Il pareggio sarebbe stato forse il risultato più giusto, ma non si può dire che il Neapolis , di certo meno in palla atleticamente rispetto al Catanzaro, abbia rubato. A costar caro alla squadra di casa l’inesperienza di molti suoi giocatori, come Gatto o Scigliano , entrato proprio al suo posto nella ripresa, il troppo poco tempo della "cura" Ze Maria - Di Pierro , e le tante lacune nella
73’
Bruzzese
Ammonizioni: Basile, Ciano, Gaglione e Catalano (Cz); Esposito, Russo, Fiore e Barone (Nea). Calci d’angolo: 3 a 1 per il Catanzaro Recupero: 2’ nel I tempo; 4’ nel II tempo. Note: giornata calda e soleggiata; terreno in discrete condizioni; 200 spettatori circa; incasso: n.c.
rosa che hanno costretto fuori ruolo alcuni giocatori, come Basile. Se oggi fossero stati in campo Di Maio e Mosciaro (il primo andrà a Nocera , mentre il secondo potrebbe finire al Pisa via Grosseto, oppure anche lui alla corte di Auteri) a quest’ora avremmo potuto parlare di ben altro risultato, anche perché la formazione campana è sembrata povera di idee soprattutto nel giocomanovrato,inesistente.
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Vono, protetto da Gaglione e Ciano
F O T O
La Curva, vuota come il resto dello stadio
Cittadino prova ad andarsene Corapi fra due avversari
Catalano
Esposito colpisce di testa e centra la traversa
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Un altro scatto della traversa di Esposito
Capicotto contrastato da Barone
Corapi fermato con le maniere forti
Ancora il duello Capicotto - Barone
Pi첫 che palla a terra si giocava con la palla in aria
C R O N A C A
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Gatto
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Gigliotti, uno dei migliori del Catanzaro
Capicotto contrastato dall'esperto Russo Benincasa
Cittadino e Marinucci Palermo
Santaguida dopo un contrasto
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Vono blocca la conclusione di Torcivia
L'esultanza ospite
Bruzzese approfitta del buco di Basile e batte Vono
Dovremo abituarci a queste scene?
Vono su Longobardi
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Ze Maria: «Voglio vincere il campionato» È Ivano Ciano il primo a presentarsi in sala stampa al termine della gara. Uno dei pochi reduci della scorsa stagione ci mette, giustamente, la faccia dopo la prima sconfitta interna che segue 19 risultati utili consecutivi. «Con tanti giovani esordienti abbiamo fatto una gran partita. Soprattutto loro, mentre noi "anziani" abbiamo fatto quello che abbiamo potuto, ma potevamo fare molto meglio. Cercavamo di far rimanere concentrati i più giovani, ma a volte abbiamo perso la concentrazione noi stessi. Possiamo fare molto meglio, anche se il risultato è stato bugiardo: un pareggio sarebbe stato più giusto. Da qui in poi possiamo soltanto migliorare». Inevitabile che dalla partita si passi alla situazione societaria: «Sono amareggiato perché questa situazione non ci fa bene, ma speriamo che migliori. Adesso bisogna chiarire sia la situazione generale che la mia: se dovesse arrivare una proposta importante poteri anche andare via, altrimenti rimango». Francesco D’Arrigo è invece contento per i tre punti strappati in quello che una volta era un fortino, il Ceravolo: «È un risultato importantissimo per una neo promossa come il Neapolis, ancor di più perché conseguito al Ceravolo con una squadra in cui molti non avevano mai giocato fra i professionisti. La partita è stata equilibrata e il Catanzaro, atleticamente, era molto più in palla di noi. Ci hanno creato difficoltà con le ripartenze, ma noi siamo stati bravi quando abbiamo affondato in avanti. Nelle occasioni, forse, abbiamo avuto qualcosina in più». Sul campionato, infine, D’Arrigo pensa che sarà un torneo «strano, per il numero di squadre, per l’unica retrocessione e per la situazione di tante squadre che è ancora da definire, come quella del Catanzaro». Per la prima volta si presenta in sala stampa anche Ze Maria , rammaricato
per la sconfitta immeritata della sua squadra: «Abbiamo pagato un errore nel secondo tempo, nato da un fallo laterale battuto malamente. Era prevedibile, per il poco allenamento, per l’inesperienza della squadra. I ragazzi però hanno risposto alla grande, ci hanno messo grinta e mi hanno messo in difficoltà. Perdere è stato ingiusto. Da adesso in poi si comincia a fare sul serio, nello specifico, perché abbiamo commesso tanti errori». Come Auteri, anche il brasiliano vuole il pubblico allo stadio «La città deve appoggiare questi ragazzi, che da martedì avranno 4 concorrenti in più (i ragazzi in prova firmeranno fra lunedì e martedì) e ne arriveranno altri. Io voglio vincere il campionato. Potete anche darmi del matto, ma io voglio vincere».
Il prossimo turno
Aversa Normanna - Isola Liri Brindisi - Avellino Fondi - Vibonese Latina - Catanzaro Milazzo - Pomezia Neapolis M. Campobasso Trapani - Melfi Vigor Lamezia - Matera
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Prima trasferta in terra laziale per il Catanzaro, che ha l’occasione di esorcizzare solo in parte i fantasmi dell’ultima sonora sconfitta nella regione pontina. Il neo promosso Latina è l’avversario dei giallorossi guidati da Ze Maria. Tante partite inedite nel girone stravolto da fallimenti e ripescaggi. Il Pomezia andrà a far visita all’ambizioso Milazzo di Ferrigno, mentre il Neapolis Mugnano, dopo l’esordio vittorioso del Ceravolo, ospiterà un’altra nobile decaduta come il Campobasso. L’Avellino a Brindisi contrapporrà il prestigio del proprio nome e della propria storia calcistica alla bontà della rosa pugliese dei fratelli Barretta, reduce dall’exploit di Isola Liri. La Vigor Lamezia, dopo il derby di Vibo starvinto per 3 a 1, attende il Matera, mentre la Vibonese, che deve reagire al più presto ad una serie adesso troppo lunga di risultati negativi fra campionato e coppa andrà sul campo di Fondi, anch’esso fermo a quota 0 punti. La trasferta più lunga, suggestiva e insidiosa, tocca al Melfi. Trapani non è mai stato un campo semplice su cui giocare, a maggior ragione adesso che c’è l’entusiasmo della ritrovata serie C. Il Melfi potrà contare su una rosa praticamente inalterata rispetto alla passata stagione e dotata, quindi, di un buon affiatamento. Le possibilità di vittoria del campionato per i lucani non sono affatto un’eresia. Aversa Normanna - Isola Liri è l’unica gara in cui si affrontano due squadre già presenti nel girone C nella stagione 2009/2010: fra Juary e Grossi sarà partita a scacchi.