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•Anno 2 Nr. 40• Ottobre 2010 StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002

Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale

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Tocca sempre agli altri Catanzaro - Avellino 2-3

Campionato Berretti

Seconda sconfitta consecutiva per i ragazzi di Franco Cittadino » pagg. 2 e 3

Fotocronaca della partita Di Giampà e Carrozza le reti giallorosse. Ma la tripletta avellinese stende le Aquile » pagg. 4 e 5

Ancora tavoli istituzionali A Palazzo De Nobili

Sabato è stata valutata positivamente una proposta arrivata dal Nord Italia. Ci sarà la svolta?

I festeggiamenti dell'Avellino

di Andrea Celia Magno A distanza di una settimana dal comunicato diramato dai calciatori del Catanzaro in cui, oltre alla lunga lista di legittime "doleances", si chiedeva a tutti gli azionisti di lasciare le proprie quote in mano al sindaco, così come già aveva fatto Giuseppe Soluri subito dopo la sconfessione subita nel caso "esonero/non esonero" di Ze Maria, si aspetta ancora che il gesto venga compiuto. Ci si chiede, piuttosto, cosa stiano aspettando gli altri azionisti per uscire fuori da una situazione per loro insostenibile. È evidente che la gestione di una squadra di calcio va oltre le possibilità dei vari Aiello, Bove, Catalano, Ruga e Santaguida (lasciando stare Tribuna Gianna) e lasciare li libererebbe di un peso economico e di uno stress mentale non indifferente. Fra

tutte le mancanze lamentate dai giocatori, però, ce n’è una, una soltanto, su cui gli azionisti non hanno nessuna responsabilità. La questione dei campi d’allenamento è un problema che riguarda esclusivamente le Istituzioni cittadine che, al riguardo, non sono riuscite a fare niente di rilevante. Il manto erboso del Ceravolo, stressato ogni giorno dagli allenamenti della prima squadra e, in questo week end che avrebbe dovuto essere di riposo, dalla partita della Berretti (che non saprebbe in quale altro posto giocare), sta pian piano diventando pesante quanto un campo dopo il passaggio di un trattore. Basta solo sentire le lagnanze di chi, come i giocatori e l’allenatore del Siracusa dopo la gara di Coppa Italia di Lega Pro, si ritrova a giocare in queste condizioni. Che vanno a influire anche su quelle del Catanzaro. Si aspetta en-

tro il mese prossimo la disponibilità del Verdoliva di Gagliano dopo la ristrutturazione, ma ci si chiede comunque a cosa serve il Gullì di Giovino, se non può essere utilizzato né per gli allenamenti della prima squadra, né per le partite della Berretti, che in teoria è la seconda squadra del Capoluogo. Sembra quasi che dopo il salvataggio di maggio/giugno, la politica intorno al Catanzaro sia stata brava solamente a perdersi e a disorientare/disorientarsi in un mare di parole. Senza dimenticare che anche su quel "salvataggio" mirato al "tirare a campare" si può sindacare parecchio. Nel frattempo siamo appesi alla speranza di uno o più salvatori (ma bisogna vedere se poi saranno realmente tali), che potrebbero essere legati a Catanzaro dalla figura di Antonio Soda, ex calciatore giallorosso e allenatore nel ritiro estivo dell’FC ver-

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sione 1.0 dell’annata 2010/2011. Si tratta della cordata in cui figura l’ex presidente dello Spezia Giuseppe Ruggieri, cutrese come Soda e già presidente dello Spezia promosso in B con Soda in panchina. Una proposta arrivata anche a Palazzo De Nobili, che proprio sabato mattina ha ospitato un tavolo istituzionale riunito a tal fine. L’esito non è scontato, ma le parole del comunicato stampa diramato alla fine dell’incontro lasciano aperto uno spiraglio, qualora dovesse essere seria e concreta la proposta che, al momento, «è stata giudicata interessante ed è stata approfondita in tutti i suoi vari aspetti». Sperando che non si perserveri in una situazione non più sostenibile e che queste persone interessate al Catanzaro non siano solamente degli avvoltoi richiamati dal tanfo di una carcassa ormai in putrefazione.


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Catanzaro-Avellino: 2-3 Seconda partita consecutiva casalinga per la Berretti di Franco Cittadino contro l’Avellino. E ancora una volta, fra quelle che dovrebbero essere le mura amiche del Ceravolo, a festeggiare sono gli altri. I giallorossi pagano in termini di organizzazione di gioco, concretezza e voglia di vincere rispetto ai campani. Il Catanzaro è sceso in campo con il 4-2-3-1 con Mosca fra i pali; Cavallaro, Scigliano, Gatto e Liotti in difesa; Cittadino e Levato in mediana; Bove, Carrozza e Giampà sulla tre quarti; Ianni unica punta. Gli ospiti rispondono con un 4-1-4-1 con El Harchi davanti alla difesa e Liotto sulla fascia destra come punti di forza dello schieramento. E sono i lupi in maglia verde a partire con il piede giusto, andando in gol al primo affondo, al 5’, con Liotto che ruba palla a Giampà nell’area di rigore del Catanzaro e capitalizza al massimo un cross dalla sinistra che la difesa giallorossa resta a guardare. La reazione dei padroni di casa praticamente è inesistente e l’Avellino può approfittarne andando alla conclusione più volte: prima all’11’ con El Harchi al volo, su cui Mosca risponde di pugno; poi al 12’ con un gran tiro di Gagliardi da fuori che andrebbe a insaccarsi sotto l’incrocio alla sinistra di Mosca, ma l’estremo del Catanzaro compie una parata bella quanto difficile, deviando in corner. Al 21’, finalmente, il Catanzaro si fa notare in avanti, con una punizione da sinistra di Giampà sulla quale la deviazione di testa di Cittadino è respinta dal portiere avellinese Cece. Gli ospiti rispondono al 24’ in contropiede, con Ripoli lanciato sulla sinistra da El Harchi: Mosca è ancora perfetto nel chiudere in angolo a tu per tu con l’avversario. Intorno alla mezz’ora il Catanzaro prova a premere per arrivare al pari: al 33’ Giampà, accentrandosi dalla sinistra, non riesce a inquadrare la porta con un tiro dal limite dell’area; poi al 35’, grazie ad una palla vagante nell’area avellinese, proprio Giampà raccoglie e insacca dopo aver saltato Cece. Neanche il tempo di esultare che l’Avellino è di nuovo avanti: ancora Liotto riceve palla a centrocampo sulla destra, la difesa sbaglia il fuori gioco e l’esterno campano è libero d’involarsi verso la porta giallorossa e battere Mosca in uscita. Per la se-

conda volta in vantaggio l’Avellino si difende con ordine, mentre il Catanzaro non riesce a far male dovendo creare gioco: qualcosa che sembra impossibile sul campo pesante e avvalorata dal fatto che una clamorosa palla gol, capitata sulla testa di Cittadino al 43’ (fuori), nasce su un contropiede propiziato da un break di Carrozza a centrocampo e al cross dalla sinistra di Giampà, con la difesa ospite scoperta. Contropiede che può essere letale, di nuovo al Catanzaro al 47’, ma Ulturale si fa ipnotizzare da Mosca. Nella ripresa Martorano sostituisce Bove e proprio il neo entrato serve con un filtrante in area Carrozza, il cui diagonale dalla destra termina sul fondo. Un minuto dopo, al 48’, il 3 a 1 dell’Avellino che chiude i conti: Scigliano incespica sul pallone nel tentativo di rinviare dal limite dell’area, e las-

co. La manovra, però, non riesce ad essere avvolgente e continua, a causa del campo pesante e per i demeriti dei calciatori che s’intestardiscono troppo spesso in azioni soliste. E infatti è di nuovo l’Avellino a rendersi pericoloso: prima al 71’ con Ulturale, che non riesce a centrare la porta dopo un’avventata uscita di Mosca fuori area; poi al 77’, sempre con Ulturale, che spara addosso a Mosca dopo un’indecisione di De Nisi. In difficoltà nella manovra, solo le invenzioni dei singoli riescono a Il terzo gol di Liotto creare qualcosa da parte giallorossa. In cia palla e campo libero a Liotto che due occasioni ci pensa Giampà: prima batte Mosca e firma la tripletta perso- con un cross dalla destra su cui Martonale. Il gol scuote il Catanzaro, quanto rano al centro dell’area viene anticipato meno sul piano dell’impegno: al 50’ da De Vita; quindi all’81, quando l’ala Liotti arriva sul fondo dalla sinistra e catanzarese salta due avversari crossa al centro: Ianni colpisce di testa nell’area ospite, si porta sul fondo e da posizione ravvicinata, ma alza trop- serve al centro per Carrozza che non po la traiettoria e il pallone finisce alto sbaglia davanti alla porta e sigla il 3 a 2 sulla traversa. Quattro minuti più tardi è finale. Dopo aver accorciato le distanCittadino a provarci, ma anche il suo ti- ze, non c’è, purtroppo, l’atteso forcing ro dal limite ha la stessa sorte dell’in- dei padroni di casa e la gara, dopo 3’ di zuccata di Ianni. Nella parte centrale recupero e 2 tiri dell’Avellino che per del secondo tempo la gara non ha poco non portano al quarto centro, finiquasi nulla da dire, se non un per un sce con la sconfitta delle aquile che, al calcio d’angolo insidioso degli ospiti. Ceravolo, fra prima squadra e Berretti Al 69’ Critelli sostituisce l’infotunato non riescono proprio a volare. Con le Gatto e il Catanzaro cambia modulo due sconfitte di fila il Catanzaro annulpassando al 3-4-3, con Cavallaro, Sci- la, in pratica, quanto di buono fatto nelgliano (poco dopo viene sostituito da le prime due trasferte, che avevano De Nisi) e Liotti in difesa; Levato, Critel- portato quattro punti in classifica. Ed a li, Carrozza e Martorano a centrocam- quei 4 punti si è rimasti fermi. po; Cittadino, Ianni e Giampà in attacACM

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Continua la maledizione del Ceravolo Inutili, per il Catanzaro, i gol di Giampà e Carrozza

Giampà salta Cece...

Catanzaro-Avellino 2-3 Stadio Comunale Nicola Ceravolo Sabato 16/10/10 ore 15:00 Catanzaro Catanzaro (4-2-3-1): 1 Mosca, 2 Cavallaro, 3 Liotti, 4 Scigliano (74’ De Nisi), 5 Gatto (69’ Critelli), 6 Levato, 7 Bove (46’ Martorano), 8 Cittadino (C), 9 Ianni, 10 Carrozza, 11 Giampà. A disposizione. 12 Cristofaro, 13 Bronzi, 14, Cavalcante, 15 De Nisi, 16 Scicchitano, 17 Critelli, 18 Martorano. Allenatore: Franco Cittadino.

...e firma l'1 a 1

Avellino (4-1-4-1): 1 Cece, 2 De Vita, 3 Moscarino, 4 Marchitelli (C) (61’ Amodeo), 5 Perrino (79’ Formisano), 6 Cascella, 7 Liotto (49’ Piccirillo), 8 El Harchi, 9 Ulturale, 10 Gagliardi, 11 Ripoli. A disposizione. 12 D’Arienzo, 13 Direttore, 14 Piccirillo, 15 Ambrosino, 16 Formisano, 17 Amodeo, 18 Chirico. Allenatore: Santopaolo. Arbitro: sig.Tassone di Soverato Marcatori: 5’, 16’ e 48’ Liotto (Ave); 35’ Giampà, 81’ Carrozza (Cz). Ammonizioni: Cavallaro (Cz). Calci d’angolo: 7 a 4 per l’Avellino. Recupero: 2’ nel I tempo; 3’ nel II tempo. Note: Terreno di gioco in cattive condizioni. Spettatori: 50 circa. L'esultanza giallorossa dopo il pari

Mosca


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Bove

F O T O

Cavallaro

Carrozza ci prova su punizione Levato

Cavallaro di testa

Un contrasto a centrocampo


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Positiva solo a sprazzi la prestazione di GiampĂ

Ianni

Carrozza suona la carica dopo il 2 a 3

Cittadino chiede lumi all'arbitro

Liotti al cross

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