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•Anno 2 Nr. 43• Novembre 2010 StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002
Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale
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Che senso ha? Catanzaro - Milazzo 0-2
10° giornata
Gara decisa dopo 15 minuti. Il Catanzaro affossato anche dalla squadra di Ferrigno » pagg. 2 e 3
Fotocronaca della partita Settima sconfitta in dieci gare. Se non si cambia a livello societario non si va da nessuna parte » da pag. 4 a 7
Catanzaro-Vigor Lamezia 4-4 Allievi Regionali
Tante occasioni, tanti gol e un finale thrilling nello scontro al vertice del girone B » da pag. 8 a 10
Antonio Aloi, alla prima gara sulla panchina del Catanzaro
di Andrea Celia Magno Non ha proprio senso continuare un campionato in queste condizioni. Non si può parlare di tecnica, tattica, allenatori che vanno e vengono, giocatori che non valgono e non rendono, se il problema che sta alla base, cioè l’inesistenza di una società capace di garantire un minimo di dignità ai giocatori, ai tesserati e all’ambiente tutto, non viene risolto. Domani dovrebbe trovare una soluzione definitva la trattativa fra Franco Quartaroli e il gruppo da lui rappresentato, e l’FC attuale. Le condizioni poste, sia dall’una che dall’altra parte, sono molto difficili da accettare in tutti e due i casi. La sensazione è che, anche in questo caso, non se ne farà nulla. I vecchi soci (tutti quanti), dovrebbero accettare di pagare un milione e mezzo di euro cir-
ca, mentre Quartaroli si accollerebbe le pendenze verso Irpef ed Enpals (un altro milione), dilazionandole in 72 rate. Difficile ipotizzare che tutti i soci, sia quelli che vorrebbero rimanere (Catalano, Ruga e Santaguida), sia quelli che vorrebbero andare via (Aiello, Bove e Soluri), possano trovare l’accordo su questo punto. L’azionista di maggioranza Tribuna Gianna, in questo caso, non va preso nemmeno in considerazione. Perché l’associazione creata dagli Enti non può utilizzare fondi pubblici per pagare debiti privati, anche se pare che Quartaroli avesse proposto questa opzione, cambiando le carte in tavola rispetto alla proposta presentata via e-mail. Proprio la presenza della politica in società, attraverso la "Tribuna", potrebbe però spingere verso un esito positivo della vicenda, sempre che le condizioni vengano
modificate/mitigate, per poi far sì che Gaetano Fontana, allo stadio a vedere la partita, si possa sedere sulla panchina della squadra della sua città. Ma se la trattativa dovesse realmente saltare, che senso ha continuare a gestire un campionato in questo modo? Non c’è operazione immagine che tenga. Anzi, a pensarci viene da ridere, perché l’immagine che sta dando la città di Catanzaro nel complesso, è pessima. Basta dare un’occhiata al campo d’erbacce che è diventato il prato del Ceravolo, un tempo uno dei più curati del panorama professionistico italiano. Poi si può continuare ad elencare tutti i problemi con cui si trovano a combattere quotidianamente i giocatori. Il loro morale è decisamente a pezzi. Si è visto dal primo all’ultimo minuto: una squadra molle, debole mentalmente, incapace di reagire. E non potrebbe
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essere altrimenti. Perché in queste condizioni anche il più duro dei guerrieri perderebbe la propria forza. Figuriamoci quando i "guerrieri" in questione sono ragazzi poco più che ventenni (a parte Di Meglio). Certo, si può parlare della difficoltà di creare gioco (ma su questo campo come si fa?), di errori difensivi, di un Lauteri evanescente e di un Vono che sembra aver perso la bussola. Ma a che pro? I giocatori del Catanzaro, ora come ora, sono tutti ingiudicabili, perché il contorno non può lasciar loro la giusta tranquillità per fare qualcosa di buono. Adesso comincia un’altra settimana. Dovrebbe essere e sarà cruciale, perché se non si risolve la situazione ed entro il week end non si versano i 109 mila euro degli stipendi (sett/ott), ci sarà un’altra penalizzazione di due punti. E il sotto zero in prospettiva.
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Catanzaro-Milazzo: 0-2 Il Catanzaro recupera in extremis Ciano, che viene preferito a Boyomo per far coppia centrale con Di Meglio in difesa davanti a Vono, mentre Basile a destra e Lauteri a sinistra occupano le fasce; a centrocampo Biondi, Benincasa, Corapi e Catalano; Morello e Capicotto in avanti. Il Milazzo risponde con il 4-2-3-1 con Terracciano fra i pali; Di Pasquale, Maccarone, Lanzolla e Bica Baden in difesa; Suarino e Fiore in mediana; D’Amico, Proietti e Quintoni sulla trequarti; Lasagna punta avanzata. Al 4’ è subito pericoloso il Milazzo, con Lasagna che da una posizione defilata sulla sinistra, ma comunque molto vicino alla porta di Vono, tira malamente. Solo rinviato l’appuntamento con il gol, che arriva al 6’, grazie al sinistro dai 20 metri di Proietti che approfitta di un ritardo di Vono nel tuffo alla propria sinistra, forse coperto dai compagni nella visione della traiettoria. Il Catanzaro si vede in avanti al 13’, sfruttando una punizione di Corapi dai 30 metri che sulla respinta troppo corta e centrale di Terracciano, fornisce il pallone buono per il pareggio a Di Meglio, la cui incornata è respinta ancora da Terracciano. Gol sbagliato, gol subito perché due minuti dopo il Milazzo raddoppia, sempre con Proietti che, su lancio di D’Amico, approfitta di un ritardo di Vono in uscita, lo anticipa e può depositare facilmente in rete. Il Catanzaro sembra non avere né capo né coda, i giocatori che hanno evidentemente la testa da un’altra parte. Solo qualche sporadica punizione permette ai giallorossi di portarsi in avanti, alzando il proprio baricentro, senza però creare particolari grattacapi alla retroguardia mamertina. Aloi prova a cambiare qualcosa invertendo la posizione sulle fasce di Catalano e Biondi, ma è evidentemente una mossa che lascia il tempo che trova se il problema, più che nelle gambe e nelle prestazioni dei singoli, è nella testa dei giocatori. Solo alla mezz’ora si vede qualcosa di buono, seppure su azione nata casuale, quando un cross dalla destra di Catalano tenta di imbeccare sul lato opposto dell’area di rigore mamertina Biondi, anticipato da Di Pasquale. Al 34’ mister Aloi sostituisce Lauteri con Beha, per dare più peso in avanti e arretra Biondi in difesa e Capicotto sulla sinistra del centrocampo. Dopo 10’ soporiferi, Morello impegna Terracciano con un destro dal limite dell’area in seguito ad uno stop di petto spalle alla porta e relativa, istantanea, girata. Di pugno la risposta dell’estremo mamertino. Ma è solo un fuoco di paglia, perché il Milazzo fa la sua partita ordinata e si rende pericoloso non appena decide di farlo: al 46’ Quintoni crossa dalla sinistra e imbecca in area D’Amico che di testa batte Vono per la terza volta;
per fortuna del Catanzaro, Fabbrini di Livorno annulla per il fuorigioco dello stesso D’Amico. Nella ripresa il Catanzaro sostituisce Biondi con Martinez, schierandosi con il 3-4-1-2, con Capicotto trequartista e Martinez esterno sinistro. E subito si nota che il piglio dei giallorossi è diverso: prima una buona iniziativa di Morello, con un cross dal fondo dell’area di rigore del Milazzo trova all’altezza del dischetto Corapi, che cicca con il sinistro vanificando l’occasione. Al 48’ è, invece, Beha ad avere uno spunto e crossare al centro, ma non c’è nessun attaccante giallorosso in area. Quindi, un minuto dopo, una punizione di Corapi tagliata dalla sinistra non trova la deviazione di un compagno. Dopo qualche sofferenza iniziale, il Milazzo si organizza e si difende con più ordine per poi ripartire. E infatti le sortite in avanti del Catanzaro diventano più sporadiche, mentre mister Venuto decide di coprirsi maggiormente facendo entrare Orioles per Quintoni e passa al 4-4-2, con il neo entrato che va ricoprire il ruolo di ester-
avvicinarsi al gol con Capicotto, il quale raccogliendo in area una punizione rasoterra di Morello, ma il suo sinistro termina alto di poco sulla traversa. L’ultima sostituzione per il Catanzaro vede Boyomo rilevare Ciano, e dopo neanche 30 secondi l’italo-camerunense rischia di regalare con uno stop sbagliato la palla a D’Amico, che non ne approfitta. Intorno al 85’ il Catanzaro batte una serie di 3 calci d’angolo, sempre respinti dalla difesa del Milazzo, che trova qualche difficoltà solo su una serpentina di Martinez. Le ultime annotazioni, nel recupero: prima (91’) un traversone di Corapi non trova la deviazione sotto porta di Martinez, leggermente in ritarProietti ringrazia Vono e sigla il 2 a 0 do; quindi (94’), lo stesso Corapi subisce un fallo da rigore al vertice sinistro dell’area siciliana, che non viene sanno destro e D’Amico la fascia opposta. zionato dall’arbitro lì a due passi. InnerDavanti rimangono Proietti e Lasagna. vosito per l’episiodio, il 10 del CatanzaProprio sull’asse Lasagna-Proietti (69’) ro dice qualcosa di troppo a Fabbrini il Milazzo va vicino al 3 a 0, ma il tiro di che estrae il cartellino rosso. Proietti da centro area viene ribattuto da Di Meglio. Al 70’ tocca al Catanzaro ACM
::Risultati 0-2
Fondi - Brindisi
0-0
Isola Liri - Vigor Lamezia
2-3
Matera - Avellino
1-1
Melfi - Campobasso
1-1
Pomezia - Aversa Normanna
1-0
Trapani - Neapolis Mugnano
1-2
Vibonese - Latina
2-2
Il prossimo turno
Brindisi Catanzaro
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::Classifica
Catanzaro - Milazzo
22 21 20 19 15 15 14 14 14 13 13 13 8 7 5 2
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Decide la doppietta di Proietti nei primi 15’
Gli episodi incidono sul morale a pezzi dei giallorossi Catanzaro-Milazzo 0-2 Stadio Nicola Ceravolo Catanzaro (CZ) 07/11/10 ore 14:30
Il gol di D'Amico in tuffo di testa, annullato per fuorigioco
Aloi:«Se non cambia qualcosa sarà sempre più dura»
Catanzaro (4-4-2) : 1 Vono, 2 Basile, 3 Ciano (76’ Boyomo), 4 Di Meglio, 5 Benincasa, 6 Lauteri (34’ Beha), 7 Catalano, 8 Biondi (46’ Martinez), 9 Morello, 10 Corapi, 11 Capicotto. A disposizione: 12 Scerbo, 13 Boyomo, 14 Gaglione, 15 Giampà, 16 Martinez, 17 Santaguida, 18 Beha. Allenatore: Antonio Aloi. Milazzo (4-2-3-1): 1 Terracciano, 2 Di Pasquale, 3 Bica Badan, 4 Suarino, 5 Maccarone, 6 Lanzolla, 7 Proietti (90’ Salmeri), 8 Fiore, 9 D’Amico, 10 Lasagna (77’ Iannelli), 11 Quintoni (C) (65’ Orioles). A disposizione: 12 Di Dio, 13 Cucinotta, 14 Suriano, 15 Orioles, 16 Iannelli, 17 Rasà, 18 Salmeri. Allenatore: Antonio Venuto. Arbitro: sig. Marco Fabbrini di Livorno; assistenti: CarlaDi Carlo e Atanasio De Meo di Foggia. Marcatori: 6’ e 15’ Proietti (Mi). Ammonizioni: Di Meglio, Basile e Catalano (Cz); Quintoni e Suarino (Mi); espulso: Corapi al 94’ (Cz)
Antonio Aloi
Ha difficoltà a commentare la prestazione, sua e dei compagni, Ivano Ciano , che conclude trattenendo le lacrime causate dalla insostenibile situazione in cui versa la società: «È la prima volta che mi trovo in una situazione del genere. Non c’è niente da dire. Quando ci si trova in queste condizioni e poi ti sono sfavorevoli i primi due episodi, non si può reagire, anche se gli altri non sono superiori. Tutto questo ci fa male, ma cercherò di dare il massimo per questa maglia e per questa città fino a quando starò qui». Antonio Aloi prova almeno all’inizio a fare il quadro tecnico della partita: «In occasione dei due gol abbiamo fatto un po’ tutto noi e poi la gara si è incanalata su determinati binari. Qualcosa abbiamo provata a farla, poi, per reagire, anche se in azioni confusionarie e non ordinate. I limiti tecnici ci sono, ma - e qui il mister passa anche alle considerazioni di altro genere - psicologicamente siamo più deboli degli altri. Un
episodio negativo lo avvertiamo ancora di più degli altri per tutto quello che ci sta intorno. Non abbiamo avuto le capacità e neanche la fortuna per accorciare le distanze e poi premere per trovare il pari. Anzi, di solito, queste partite finiscono con un punteggio tennistico, ma i limiti delle squadre di questo campionato ci hanno evitato la goleada». E le prospettive non possono essere delle migliori, a meno che non ci sia un cambio societario che con il passare dei giorni sembra sempre più lontano. Lo stesso Aloi ammette implicitamente, che, se non dovessero cambiare le cose, il discorso non potrà cambiare: «Cerchiamo di lavorare, ma se non cambia qualcosa diventerà ancora più duro continuare». Autore della doppietta che ha deciso il match, Proietti si gode i primi gol fra i professionisti: «Sono i miei primi gol in Lega Pro, nella prima stagione che gioco da titolare, perché tre anni fa avevo avuto solo una presenza con la
Ivano Ciano
Cisco. Sono contento a livello personale, ma soprattutto per la quarta vittoria di fila. Avevamo paura di venire al Ceravolo perché conoscevamo la situazione strana che c’é qui, ma siamo stati fortunati a sbloccare il risultato subito e poi difenderci con ordine, in un terreno di gioco improponibile, ma contro una squadra che, secondo me, non merita così pochi punti» . Antonio Venuto , è soddisfatto per i tre punti: «Siamo stati bravi a trovare subito la via del gol, che ci ha facilitato le cose. Ma del Catanzaro avevamo timore, perché ha giocatori di categoria che avrebbero potuto darci alcuni grattacapo. Questi ragazzi vanno comunque applauditi per come onorano la maglia giallorossa in questa situazione». La conclusione, poi, sulle condizioni del terreno: «Il campo era veramente improponibile: un terreno sconnesso, l’erba alta; davvero non si potevano imbastire trame di gioco dignitose». ACM
Note. Calci d’angolo: 4 a 1. Recupero: 1’nel p.t; 4’ nel s.t. Gara giocata a porte chiuse. Giornata calda e soleggiata; terreno di gioco in pessime condizioni.
IL PROSSIMO TURNO
Avellino - Vibonese Aversa Normanna - Milazzo Brindisi - Catanzaro Campobasso - Latina Isola Liri - Trapani Neapolis Mugnano - Matera Pomezia - Fondi Vigor Lamezia - Melfi
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Ferrigno
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Di Dio
Proietti salta Benincasa Gaetano Fontana: dalla tribuna vorrebbe passare alla panchina
Si coordina
e batte Vono
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L'estremo giallorosso guarda la sfera finire in rete per l'1 a 0 dopo 6'
Capicotto e il massaggiatore Arena
L'esultanza ospite al Ceravolo: una scena abituale
Punizione di Corapi...
Terracciano risponde...
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Di Meglio ribatte...
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..e Terracciano si ripete
Benincasa Uno scambio di opioni fra Beha e un avversario
Morello
Beha
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Un'incornata di Orioles nel secondo tempo...
Martinez
...che per fortuna termina a lato
Alla fine un po' di nervosismo
In conclusione un doveroso tributo al terreno di gioco (e non è uno scherzo)
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Catanzaro-Vigor: 4-4 Troppe le occasioni sbagliate dal Catanzaro, che poi rischia di capitolare Scoppiettante 4 a 4 fra le prime due formazioni del girone B del Campionato regionale Allievi. Catanzaro e Vigor Lamezia si dividono la posta, con i giallorossi che recriminano per le numerose occasioni da gol sbagliate, soprattutto nel primo tempo, e i biancoverdi che possono mangiarsi le mani per aver sciupato un doppio vantaggio a meno di 20’ dal termine e, infine, per essere stati raggiunti al 6’ di recupero di una gara che era sfuggita di mano al fischietto Sciarrone di Catanzaro, che con il suo metro di arbitraggio discutibile stava portando i ragazzi in campo sulla via della rissa. Le due formazioni scendono in campo con un 4-4-2 speculare. Il Catanzaro di Garito vede giocare Nania fra i pali; Fregola, Bronzi, Folino e Arcuri in difesa; Morello, Fulciniti, Tozzo e Maiorana a centrocampo; Marino e Ianni in attacco. Nel primo tempo il Catanzaro comincia subito a fare la partita, e dopo 2’ sbaglia un gol fatto con Ianni, arrivato a tu per tu col portiere lametino. Il primo affondo vigorino, al 6’, costringe Nania a deviare in tuffo un diagonale di Sirianni. Sull’angolo che ne segue la Vigor colpisce prima la traversa con Nicolazzo, poi insacca sulla ribattuta con Cugnetti. La reazione giallorossa è veemente: Bronzi e Ianni, nell’arco di tre minuti hanno sui piedi la palla del pari, ma sbagliano. Al 25’ è Marino a riequilibrare la gara, entrando in area dalla sinistra e segnando con un diagonale di esterno destro. Dopo il gol, ancora il Catanzaro ha due occasioni da rete e sono sempre Bronzi e Ianni a sbagliare la mira. La Vigor, da parte sua, si fa pericolosa in contropiede al 37’, ma il tiro di Cugnetti poco fuori dall’area termina a lato alla sinistra di Nania. Nel secondo tempo, la partita è più equilibrata, con il gioco concentrato, almeno inizialmenta a centrocampo. Al 46’ Folino colpisce di testa su un corner di Morello, ma non inquadra la porta. È però di nuovo la Vigor a colpire, al 54’, con un break a centrocampo che libera Cugnetti, scattato sul filo del fuorigioco e bravo a battere Nania per la seconda volta. Il gol frastorna i giallorossi, che subiscono anche il terzo al 61’, per un rigore causato da un fallo di Folino su Torcasio. Lo stesso Torcasio s’incarica di battere la massima punizione e sigla l’1-3. Dopo il doppio vantaggio, il Catanzaro preme con più convinzione (con il 4-3-3: Tassoni ha sostituito Maiorana). Fulciniti, appostato al centro dell’area lametina, accorcia le distanze al 65’ servito da Morello. Quattro minuti dopo Ianni pareggia, deviando in rete un tiro-cross di Marino che stava per
Le due formazioni prima del calcio d'inizio
All. Regionali: Catanzaro-Vigor Lamezia 4-4 Centro Sportivo S. Maria Santa Maria di Catanzaro domenica 07/11/2010 ore 10:30 Catanzaro (4-4-2): 1 Nania, 2 Fregola, 3 Arcuri, 4 Bronzi (C), 5 Folino, 6 Fulciniti, 7 Morello, 8 Marino, 9 Ianni, 10 Tozzo, 11 Maiorana (55’ Tassoni). A disposizione: 12 Mosca,13 Tassoni.Allenatore: LucianoGarito.
L'esultanza giallorossa sul 4 a 4
beffare il n.1 lametino. Il pari ritrovato sembra poter far volgere l’inerzia della gara a favore del Catanzaro, ma a sorpresa, anche per la maggiore freschezza dei subentrati (con tutta la panchina a disposizione), la Vigor ripassa in vantaggio, al 77’, con il blitz in area di Sirianni, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Catanzaro, comunque, ha il merito di buttarsi a capofitto in avnati e trova il pari, ancora una volta con Fulciniti, al 6’ degli 8’ di recupero concessi
dall’arbitro per una partita incattivitasi soprattutto negli ultimi minuti. All’88’, poi, Morello ha sulla testa la palla del sorpasso, ma non riesce a centrare la porta. Con questo punto, sia il Catanzaro, che ha una differenza reti decisamente migliore, che la Vigor Lamezia, conservano il primato del girone con 10 punti a testa. I giallorossi replicheranno fra sette giorni contro la Promosport, seconda in classifica. Andrea Celia Magno
Vigor Lamezia (4-4-2): 1 Bernardi, 2 Villella, 3 Gallo, 4 Saladini (C), 5 Nicolazzo (66’ Torcasio), 6 Cittadino (77’ De Rose), 7 Torcasio A, 8 Cristiano D (41’ Cristiano V.), 9 Cugnetti (65’ Battimelli), 10 Cristiano (32’ Muraca), 11 Sirianni (78’ Sinopoli). A disposizione: 12 Giovannelli, 13 Torcasio, 14 Cristiano V, 15 Sinopoli, 16 Battimelli, 17 De Rose, 18 Muraca. Allenatore: Saladino. Arbitro: sig. Elio Sciarrone di Catanzaro. Marcatori: 7’ e 54 Cugnetti, 61’ (rig) Torcasio A, 77’ Sirianni (VL); 25’ Marino, 65’e 86’ Fulciniti, 69’ Ianni (CZ). Ammonizioni: Ianni (CZ); Nicolazzo e Cittadino (VL). Corner: 7 a 2 per il Catanzaro.
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Morello tenta di superare il portiere ospite
Una delle 4 esultanze vigorine
Nania, contrastato nel rinvio
Morello
Morello serve al centro dell'area verso Fulciniti
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Il gol del 2 a 3 che riapre la gara
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Tassoni
Il rigore del momentaneo 1-3 vigorino Bronzi in un duello aereo
Bronzi
Ianni