03 luglio 2013

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ANNO IX - N° 28 - MERCOLEDÌ 3 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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Il Lunario di Tommaso Di Domenico Il lunario ognuno lo sbarca in maniera diversa e, se con mezzi leciti,corretti e senza messaggi subliminali che ingigantiscono il gossip facendolo sembrare scoop, in fin dei conti può andare più o meno bene. Le tipologie sono innumerevoli, c’è chi vive di politica, perché fa il sindaco, il consigliere provinciale o regionale, il deputato. Oppure chi, sprovvisto di competenza, ma amico o parente del potente di turno si ritrova in qualche C.d.A di società o partecipate pubbliche. Poi ci sono quelli che vivono delle briciole della politica,molto spesso trombettieri travestiti da giornalisti che percepiscono lauti compensi dagli enti pubblici, a volte personalmente e a volte tramite una società. Suonassero solo la tromba o incassassero solo l’obolo, passerebbero quasi inosservati. Invece no, non vogliono solo l’obolo di qualche politico,ma hanno la presunzione di essere considerati autorevoli opinion-makers. Il nodo da sciogliere sta qui: non puoi essere amministratore e controllore della stessa Amministrazione. Il conflitto d’interessi è argomento non più attuale, ma per gli operatori dell’informazione una cosa seria. Il giornalista non può pretendere soldi dalla politica e poi pensare di essere credibile, quando firma articoli che riguardano il “salvadanaio”. E’ una questione deontologica. L’ordine dei giornalisti, liberatosi della “disciplinare”, dovrebbe dare un’accelerata alla discussione serena sull’argomento. Di recente, su qualche on line locale sono comparse interviste (oddio, intervista è un parolone) a personaggi di spicco della Politica regionale, firmate da giornalisti (anche giornalista è un parolone) che lavorano non per la ricerca della Verità ma per interessi di bottega maturati o maturandi.Si può ragionevolmente pensare che le interviste siano serie o che abbiano un piccolo barlume di dignità? Che tristezza. Personaggi apparentemente” rivoluzionari” ridotti a fare i trombettieri. Si procurassero un mestiere, anche umile ma dignitoso, senza l’aiuto del potente sia esso comunale, provinciale o regionale. Sparlare, spettegolare, vomitare cattiverie, inventare fandonie è pane quotidiano, offerto in contropartita. Frustrati e insoddisfatti. Facciamoci una risata. Comunque la misura è colma, girano le palle. Vanno bene gli altoparlanti di regime, i raccomandati, le comari di paese, ma il giornalismo è una cosa seria. Allora andiamo un po’ a guardare dentro queste strane società di comunicazione, a chi fatturano e da chi prendono i soldi. Andiamo un po’ a guardare chi sono questi buffi personaggi che vivono di politica e gossip, facendo in contemporanea l’assessore, l’addetto stampa e il consulente. Noi, la guerra a questi mestieranti, non la vorremmo proprio fare. Però, visto che ci trascinano, siamo pronti. Prima o poi scatterà la nostra inchiesta. Preparatevi, ci sarà da divertirsi.

POLITICA

Agenzia Lavoro, la Regione nomina il direttore A PAG. 3

L’Oscar del giorno a Vincenzo Cotugno

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Vincenzo Cotugno. L'esponente di Rialzati Molise dopo essere stato privato dell'assessorato si vede anche togliere la delega al credito come consigliere regionale. Dovrebbe restargli solo quella della Programmazione. Sicuramente ha masticato amaro, dopo la messe dei suffragi ottenuti, ma lo ha fatto con signorilità. Un tratto non comune alla politica molisana. Non sappiamo come si evolverà il quadro sta di fatto, però, che Cotugno si è mostrato un signore pur essendo stato colpito da mani amiche.

SANITA’

Consultorio, la struttura resta ferma Manca il personale A PAG. 4

Il Tapiro del giorno a Massimiliano Scarabeo

REGIONE

I primi 100 giorni di Frattura: il nulla A PAG. 2

Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimiliano Scarabeo. L'assessore regionale alle Attività produttive ancora non riesce a dare via libera a quanto in essere per la Ittierre. Nonostante anche la Filctem Cgil abbia scritto una lettera aperta alla Regione per sensibilizzare sull'argomento, nessun passo in avanti è stato fatto. Eppure i soldi ci sono e occorrerebbe metterli al più presto in linea proprio per sostenere la fase della ripresa produttiva di una delle aziende più grosse del Molise. L'assessore dovrebbe essere, addirittura, in prima linea.


2 3 luglio 2013

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L’ultimo passo indietro sull’alternativa annunciata: Gam ricapitalizzata con 17 milioni

Dopo 100 giorni il Molise ha uno spiraglio: il nulla Il resoconto della prima parte di legislazione targata Frattura: fare il contrario di ciò che si dice CAMPOBASSO. “ E sulle tre urgenze prioritarie per il Molise da affrontare nei primi cento giorni Frattura non ha dubbi: Il lavoro prima di tutto. Interverremo subito sulle politiche del lavoro. Non c’è futuro possibile se non rimettiamo in moto la macchina dell’occupazione, sostenendo da una parte i lavoratori, i disoccupati, gli sfiduciati che non provano nemmeno più a cercare un impiego. Li guideremo con una formazione qualificante accompagnata da un reddito minimo garantito. Favoriremo le imprese con gli strumenti dovuti: l’incentivo all’aggregazione, l’accesso al credito, l’innovazione. Nei primi cento giorni, poi, metteremo mano alla riscrittura delle regole del funzionamento della macchina amministrativa, intervenendo in quei settori per i quali da tempo si aspetta una legislazione che non è mai arrivata, con gravissimi danni per la collettività: il Molise sarà una regione moderna. Come terzo punto, senza dubbio ci sono le politiche sociali, quelle della solidarietà. Rilanceremo quel welfare, affossato negli anni e sostituito solo da quel grande e immenso ammortizzatore sociale che è la famiglia. Ma la famiglia va sostenuta e noi lo faremo per i meno fortunati, per i più deboli, per tutte quelle donne che si fanno carico da sole di figli con gravi disagi e genitori anziani bisognosi di assistenza continua. Anche in questo modo sarà il Molise della solidarietà”. Così parlò non Zarathustra, ma Paolo di Laura Frattura. Parole che esplicitano il programma dei primi 100 giorni che l’allora aspirante presidente ha annunciato

sulla testata nazionale della sinistra: L’Unità. E quei 100 giorni ormai sono scaduti passando quasi inosservati. Di quanto profetizzato, però, in Molise non c’è neppure l’ombra. Dal passaggio di consegne tra il predecessore Iorio e l’attuale presidente (18 marzo 2013) i provvedimenti adottati si possono così sintetizzare: 30 giorni per decidere l’esecutivo che ha accontentato solo Roberto Ruta e Antonio DI Pietro, cinque minuti per silurare gli alleati di Rialzati Molise di Aldo Patriciello alla presidenza di Palazzo Moffa, 60 giorni per cercare una impossibile trovata legislativa che permettesse di aumentare la Giunta a cinque per far entrare sempre Rialzati Molise, 10 giorni per annunciare la bleffa dei consiglieri delegati. A onor di cronaca un “tema” è stato affrontato da questo centrosinistra: la filiera avicola. In questo settore si è partiti con l’intenzione di cambiare rotta rispetto a Iorio e al centrodestra. “Basta dare fondi pubblici a imprese decotte che bruciano – come nel caso specifico - mediamente 800 mila euro, e che negli ultimi 5 anni sono state investite risorse pari a 70 milioni di euro sottraendo le stesse al sistema economico della nostra Regione”. Da questo niet si è passati poi alla firma inesistente di un accordo ministeriale, per arrivare a presentare ai lavoratori senza stipendio il piano di rilancio aziendale con la formazione di quattro cooperative. Infine, ultimo provvedimento, la ricapitalizzazione con 17 milioni da immettere sempre nella filiera avicola. Atteggiamento che, in silenzio, consegna pieno sostegno a quanto fatto

dal governo di centrodestra sempre criticato. E per arrivare a questa soluzione strategica e alternativa al modus operandi della vecchia maggioranza si è assegnata la consulenza per le società partecipate all’ex candidata del listino di Frattura, Carmela Lalli, che vanta anche di essere ricordata come la legale di Dante Di Dario (ex Arena per intenderci). Una consulenza appunto che costa 65mila euro per sei mesi. Infine vi sarebbe, si fa per dire, la Sanità. Anche con il riordino del sistema il presidente, nonché commissario Frattura ha le idee chiare: non ha battuto ciglio sul Psr adottato da Basso e che prevede la chiusura dei nosocomi di Larino, Venafro e Agnone, ha ottenuto con questo silenzio lo sblocco dei fondi Fas detenuti illegittimamente dal governo nazionale a causa mentre sfoglia le tante pagine del libro Molise che stava dell’opposizione di Iorio a fare in Molise ciò che leggendo: l’Agenzia Internazionale per lo sviluppo del Sud i tecnici romani volevano. Ha promesso in loco Europa. “Che cavolo sarà?” si domandò il giovanotto. che salverà gli ospedali, ha disconosciuto il sub “Vabbé, qualunque cosa sia, dal nome non mi dice nulla. commissario Rosato per poi fare un passo inHo deciso. Si chiude”. Felice di aver trovato qualcosa di dietro di fronte alla “minaccia” di commissariautile da fare per salvare il mondo, decise di annunciare a mento sempre dei tecnici romani, ha promesso tutti l’evento. “In questo modo, i cittadini, potranno avere infine modifiche al Psr di cui però nessuno è a qualche euro per acquistare almeno la carta igienica” susconoscenza. Neppure i consiglieri regionali che surrò. In fondo il giovanotto sapeva bene cosa significa redovrebbero essere coinvolti nelle scelte. stare senza cara igienica perchè a lavoro ne aveva E visti i malumori comunque irrisolti tra il sperimentato l’assenza per carenza di soldi. Ad ogni modo gruppo Patriciello e Massimiliano Scarabeo, con ecco che l’evento fu annunciato ai suoi amici. Cotugno che vuole la delega all’Accesso al creDopo la condivisione dell’idea, arriva la comunicazione: dito detenuta proprio dall’esponente del Pd, si “abbiamo salvato il Molise. dovrà presupporre che i pensieri sono ancora La strada intrapresa é quella giusta: chiudiamo tutti gli lontani dal mettere in campo strategie di geenti che creano solo sprechi di soldi pubblici. Oggi sarà la stione per il Molise. volta di Seida, un carrozzone che costa troppo”. Suoni di Eccezion fatta, ovviamente, per lo spoil sytrombe, sbandieratori e giocolieri accolsero con gioia stem. Per buona pace del Molise di tutti. l’iniziativa. “Quei soldi che servivano a mantenere Seida, ora, li utilizzeranno per noi poveracci” commentarono i cittadini sbigottiti da cotanto coraggio. Ma all’indomani la presa di coscienza fu amara: quella Seida, quella cosa inutile già dal nome, non aveva alcun costo. Quindi, dato il costo zero della spesa, ci sarebbe stato un risparmio pari a zero. Appresa la notizia, il giovanotto balzò sulla sedia ed esclamò: “Per bacco... continuerò a non avere soldi per comprare la carta igienica”. E sbuffando, tra un sorso di caffè e una sigaretta, si mise le mani tra i capelli brizzolati e da buon molisano disse: “Palamaella, e mo arrivano pure le 12 mila vacche. Come le puliamo?”.

Il Molise? Che fine di emme! C’era una volta un gruppo di quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo. Così, in una calda sera di estate, tra una birra fresca e qualche stuzzichino, trovarono la strada giusta: “per aiutare gli altri a stare meglio – decisero - dobbiamo lavorare come i buoni padri di famiglia”. Non riuscendo ad ottenere risultati nei lunghi e faticosi pellegrinaggi romani, escogitarono di dar vita alla strategia del risparmio.“Per creare fondi da investire bisognerà prima costruire un salvadanaio”.La strategia era ardua in ogni caso. In casa mancavano persino fondi per acquistare carta igienica. Dove si poteva stringere la cinghia? Ad un tratto l’idea: tagliamo tutto.Niente fondi ai lavoratori delle grandi imprese molisane, niente più denaro in uscita per sovvenzionare crisi aziendali. Per salvarsi, i lavoratori senza stipendio, devono formare delle cooperative. Quei pochi soldi che ci sono dovranno essere spesi al meglio, ad esempio creando un quinto componente del gruppo che avrà una struttura da poter utilizzare. “Ma quella struttura ci costerà un occhio” fece notare qualcuno. Non potendo chiudere i rubinetti alle imprese dall’oggi al domani, decisero di continuare in parte con gli stessi atteggiamenti che avevano tanto criticato, in parte di cambiare rotta. Quinto assessore, consiglieri supplenti, e cognati delegati sarebbero rimasti obiettivo da raggiungere perché indispensabile per lavorare. Intanto però, per risparmiare, si procede ai tagli di enti “troppo costosi” anche se alla Regione Molise non costano nulla. cerca e ricerca, qualcosa da tagliare venne fuori. Ecco che il più scaltro dei quattro trova l’idea proprio sotto gli occhi


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3 3 luglio 2013

Agenzia Lavoro, direttore da 70mila euro L'istituzione viene soppressa ma la Giunta nomina il nuovo dirigente CAMPOBASSO. Soppressa l'Agenzia regionale Molise Lavoro la Giunta, giustamente, nomina il nuovo direttore. Al posto di Biagio Testa, subentra Gabriella Guacci, dirigente regionale. Nella delibera, tra l'altro, si specifica anche il trattamento economico. Che è composta di tre parti: la prima è il trattamento tabellare previsto per i dirigenti. Poi c’è la cosiddetta “retribuzione accessoria di posizione” che viene quantificata in ulteriori 45.000 euro. Al nuovo Direttore di Molise Lavoro viene attribuito anche una “retribuzione di risultato” nella misura del 20% del valore della retribuzione di posizione. Cioè altri 9.000 euro, sembrerebbe di capire, legati però ai risultati. E, di grazia, quali risultati dovrebbe conseguire un dirigente il cui unico scopo è attendere un Commissario liquidatore? Ma una domanda sorge spontanea. Non è certo compito dell’Assessore,

della Giunta o del Presidente effettuare l’istruttoria tecnica e approntare i contratti per il personale della Regione. La Regione dispone di oltre settanta dirigenti oltre a funzionari e impiegati. Ebbene nessuno si è accorto che questa vicenda del contratto del nuovo direttore di Molise Lavoro semplicemente non stava in piedi?Con delibera 264 del mese di giugno, infatti, si scopre come l’incarico per il nuovo Direttore è a tempo “sino al giorno antecedente la nomina del commissario liquidatore previsto dalla proposta di legge” di cui alla delibera precedente. Insomma l’incarico del nuovo Direttore non ha una data fissa e forse non ha neanche una data. Certo c’è una forte motivazione politica ma essa, in un contratto, non ha effetto e rilievo. Per dirla in termini spiccioli l’incarico della dottoressa Guacci è legato ad un evento che non si sa né se si verificherà, né quando.

In gita a Bruxelles Tempo di crisi, eppure viaggia ad libitum, con addetta stampa al seguito. Il presidente della Regione pertanto non bada a spese se sull’agenda personale ha postato in bella mostra la notizia che la vuole a Bruxelles oggi e domani (3 e 4 luglio). Per cosa, per quale impegno istituzionale chiederete ? Per prendere parte alla riunione del Comitato delle regioni del Partito socialista europeo (Sic!), alla cerimonia d’ingresso della Croazia nell’Unione europea e alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni in Parlamento europeo. A stiracchiare la notizia, solo quest’ultima parte potrebbe essere una pallida valida ragione. Ma con la crisi finanziaria in atto, gli impegni regionali annunciati e mai affrontati, andarsene per l’Europa è un lusso che nessuno prima di lui s’è permesso di prendere.

Il presidente Michele Iorio ha partecipato agli eventi con la Croazia

"Euroregione Adriatica, avevamo visto bene" POLA. Il Presidente dell’Euroregione Adriatica, Michele Iorio, ha partecipato, alla due giorni di incontri e festeggiamenti voluta dalla Regione Istriana a Pola in occasione dell’entrata definitiva della Croazia nell’Unione Europea. La Regione Istriana ha inteso, infatti, dar vita ad un grande evento ufficiale per celebrare in modo degno la storica entrata della Croazia in ambito europeo e il suo divenire partner alla pari con gli altri tradizionali paesi dell’Unione. Sono stati invitati come ospiti d’onore importanti esponenti delle istituzioni europee, governative e personalità, come il Presidente Iorio, che negli anni si sono distinte, insieme alle proprie organizzazioni, per impegno di cooperazione internazionale allo sviluppo e alla crescita socio-culturale. Il presidente Iorio si è felicitato con le varie istituzioni presenti evidenziando come la soddisfazione per

l’obiettivo raggiunto dai croati è certamente condiviso da tutti i componenti dell’Euroregione Adriatica. “Un risultato importante –ha detto – frutto di un impegno corale di tutto il paese e di ciascuna istituzione croata che a livello regionale e locale che ha aderito a suo tempo al network dell’Euroregione Adriatica. La Croazia è più forte e più indirizzata verso uno sviluppo complessivo e sostenibile, ciò rende più determinato e incisivo il commino dell’Euroregione e dei suoi componenti”. Iorio ha poi ricordato che sette anni fa, proprio in questi giorni, e proprio a Pola, si firmava l’istituzione ufficiale e formale dell’Euroregione Adriatica. “Per la prima volta –ha sottolineato il Presidente dell’Euroregione - enti locali diversi appartenenti a paesi che solo fino a qualche anno fa erano divisi dalla “cortina di ferro” e prima ancora si erano ferocemente

combattuti in fronti opposti nei due conflitti mondiali, si trovavano riuniti insieme per costruire un futuro comune basato sulla pace, sul rispetto reciproco, sull’interscambio e sulla ricerca degli elementi di unione e di condivisione culturale, umana, economica e sociale. “Anticipammo –ha detto ancora Iorio - in qualche modo ciò che oggi in maniera più grande e più formale è accaduto con la Croazia entrata nella UE. Dimostrammo con l’Euroregione che si poteva pensare in grande, che si poteva mettere da parte le diversità per puntare sulle condivisioni. Mettemmo in altre parole in pratica da subito quel motto che vede riconosciuti gli europei: uniti nella diversità. Forti di questa positiva esperienza che ha portato alla realizzazione di tanti progetti possiamo dire che l’entrata della Croazia sarà un successo per questo paese ma anche per l’intera comunità europea”.


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4 3 luglio 2013

Il gruppo regionale del Pdl denuncia la criticità della situazione in essere

Consultorio, servizi al palo CAMPOBASSO. Sempre più critica la situazione in cui verte il consultorio di Campobasso che, sprovvisto delle figure professionali quali avvocato, sociologo e pedagogista, rischia di non riuscire più ad erogare tutti i servizi di base contravvenendo al diritto costituzionale alla salute. Ad aggravare altresì la già drammatica situazione contribuisce la mancanza totale di coordinamento. Secondo la normativa vigente, infatti, i consultori (servizi di tutela Materno - Infantile), istituiti presso le Aziende Sanitarie Locali con legge n°405 del 29 Luglio 1975 e recepiti con legge regionale n°28 del 13 Novembre 1983 in Molise, svolgono attività di consulenza ed assistenza attraverso un gruppo di lavoro psico – socio – sanitario ed a tale scopo si avvalgono gratuitamente di attrezzature,

strutture e personale degli altri servizi pubblici sanitari e sociali operanti nel territorio, in particolare di personale medico o biologo (specializzato in genetica), medico ginecologo, medico pediatra, medico psichiatra, esperto in materie giuridiche, psicologo, assistente sociale, assistente sanitaria o ostetrica o infermiera professionale, sociologo e pedagogista previsti dalla legge 405. Il gruppo di lavoro si avvale altresì di un coordinatore, proveniente preferibilmente da personale specializzato in ginecologia o medicina sociale, con esclusione di figure esterne al gruppo medesimo. Per questo motivo, i consiglieri di centrodestra sottoscritti, Angiolina Fusco Perrella, Giuseppe Sabusco, Nicola Cavaliere, Nico Romagnuolo e Salvatore Micone,

hanno presentato un’interrogazione finalizzata a ripristinare il servizio socio-sanitario nel più breve tempo possibile e salvaguardare così il diritto alla salute dei cittadini-utenti. “Come mai – chiedono i consiglieri di centrodestra – assistiamo all’interruzione di questo servizio, previsto tra l’altro nei livelli essenziali di assistenza? Perché – aggiungono i consiglieri – sono state sospese le prestazioni specialistiche inopinatamente e immotivatamente dell’ASREM su indicazione del sub commissario ad acta Dott. Rosato? Verrà ripristinato – chiedono ancora i componenti del gruppo – il servizio completo con figure professionali previste per legge, in considerazione per giunta dei bisogni e disagi sempre più crescenti?

Domani a Roma il Molise agricolo per affrontare i nodi irrisolti del settore

Coldiretti, l'ora dell'Assemblea CAMPOBASSO. Saranno diverse centinaia gli agricoltori, soci e dirigenti di Coldiretti Molise, che domani, 4 luglio, parteciperanno, insieme alle delegazioni di tutte le altre regioni, al Palalottomatica di Roma Eur, all’Assemblea Nazionale della Coldiretti con la relazione del presidente Sergio Marini, con gli interventi del Vice Presidente del Consiglio Angelino Alfano, del Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e del Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo. Ci saranno il saluto del Sindaco di Roma Ignazio Marino e le testimonianze del procuratore Giancarlo Caselli, di Renzo Arbore, del presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti e del Direttore Generale di Iper Stefano Albertazzi. Data l’importanza dei temi e dell’appuntamento, l’evento sarà seguito in collegamento diretto presso lo stand istituzionale di Coldiretti Molise, all’interno del “MERCATO DI CAMPAGNA AMICA”, che si svolge, come ogni giovedì mattina fino al 1° Agosto, in Piazza Vitto-

rio Emanuele II a Campobasso. Al centro dell’appuntamento gli effetti di una crisi epocale sui consumi alimentari, sulla perdita di marchi storici del Made in Italy, i rischi di frodi, contraffazioni e degli Ogm, ma anche gli elementi di successo del modello di sviluppo dell’agricoltura italiana, che è l’unico settore a far registrare un aumento nel Pil, nelle esportazioni e nell’offerta di lavoro. La crisi economica ha favorito il passaggio in mani straniere di marchi nazionali storici, soprattutto nella moda e nell’alimentare, come dimostra il Rapporto “Crisi: la tavola italiana perde i pezzi” che sarà presentato a margine dell’Assemblea, ma anche “Lo scaffale del Made in Italy che non c’è più” che sarà allestito in sala stampa, insieme ai risultati del progetto degli agricoltori per difendere un patrimonio storico del nostro Paese e creare posti di lavoro con una “Filiera Agricola Italiana”. “Crediamo fortemente nell’affermazione del vero agroalimentare molisano – dichiarano il Presidente ed il Direttore di Coldiretti Molise, Vittorio Sallustio e Roberto Scano – ed accogliamo positivamente l’ac-

cordo sulla riforma della Politica Agricola (PAC), che premierà chi vive e lavora di agricoltura, escludendo per la prima volta, in una black list, i soggetti che non hanno nulla a che fare con l’agricoltura e soprattutto prevedendo la possibilità per l’Italia di destinare risorse ai soli agricoltori attivi. Lavoriamo per la costruzione di

filiere agroalimentari, in cui siano realmente protagoniste le miriadi di imprese agricole ed il prodotto finale è caratterizzato dalla specificità dell’agricoltura e del territorio molisano, unica alternativa percorribile alle mega-cattedrali dell’agroindustria, poi fallite nel deserto dell’isolamento dal mondo agricolo.”


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3 luglio 2013

Sanità: nel Molise si spendono 2172 euro all’anno pro capite La nostra regione è al terzo posto dopo la provincia di Bolzano e la Valle d’Aosta CAMPOBASSO. Il Molise è la terza regione italiana per spesa sanitaria pubblica pro capite con 2172 euro, a fronte di una media nazionale pari a 1.842 euro, per un totale nel 2011 a circa 122 miliardi di euro, pari al 7,1% del Pil. Il dato proviene dalla ricerca dell’Istat “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, edizione 2013. La spesa sanitaria pubblica misura quanto viene destinato per soddisfare il bisogno di salute dei cittadini in termini di prestazioni sanitarie (inclusi tutti i suoi costi: servizi amministrativi, interessi passivi, imposte e tasse, premi di assicurazione e contribuzioni diverse). Valori molto inferiori si registrano in altri importanti paesi europei. A fronte dei circa 2.359 dollari per abitante, a parità di potere d’acquisto, spesi in Italia nel 2010, di poco inferiore alla spesa sostenuta dalla Finlandia (2.422 dollari) e poco più della Spagna (2.265 dollari), il Regno Unito spende quasi 2.857 dollari pro capite, mentre Francia e Germania superano i 3.000 dollari, con importi rispettivamente di 3.061 e 3.331 dollari. Il livello di spesa più alto si regi-

stra per i Paesi Bassi (4.050 dollari), quello più basso per la Polonia (995 dollari). Nel 2010 la spesa sanitaria pubblica in Italia è stata di 1.853 euro per abitante, in linea con quanto osservato per la ripartizione del Nord (1.850 euro); al di sopra del valore medio nazionale si colloca, invece, la ripartizione del Centro (1.930 euro), mentre per il Mezzogiorno la spesa pro capite è pari a 1.812 euro. La provincia autonoma di Bolzano registra la spesa pro capite più elevata (2.195 euro) seguita dalla Valle d’Aosta (2.179 euro) e dal Molise (2.172 euro); la spesa per abitante risulta più contenuta nel Veneto (1.744 euro), Sicilia (1.763 euro) e Abruzzo (1.774 euro). I livelli di spesa per abitante sono dunque molto variabili, a testimonianza sia di condizioni socio-economiche diversificate, sia di diversi modelli di gestione del sistema sanitario regionale. Su base nazionale, il 36,9 per cento della spesa sanitaria pubblica è destinato a servizi in regime di convenzione, mentre oltre la metà (56,7 per cento) riguarda la fornitura di servizi erogati direttamente. Anche a livello di singola regione, si ri-

scontra una prevalenza della spesa per servizi sanitari forniti direttamente; si osserva, tuttavia, una quota più elevata di spesa per servizi in regime di convenzione per Lombardia (43,8 per cento), Campania e Lazio (41,5 per cento) e Puglia (40,8 per cento).

In Italia, la spesa in convenzione è indirizzata in prevalenza verso l’assistenza farmaceutica (26,4 per cento), l’assistenza medica di base e specialistica (28,0 per cento) e le prestazioni fornite dalle case di cura private (22,8 per cento).

I dati preoccupano e attendono interventi progettuali e finanziari

Aree interne, il rischio spopolamento

CAMPOBASSO. L'assenza di una programmazione territoriale sta portando a un lento e graduale spopolamento delle aree interne. Trivento perde 100 residenti all'anno. Non da meno Riccia senza parlare dei centri più piccoli. E a chi interessa? Lo spopolamento delle aree marginali e in declino del territorio è una realtà allarmante, un vero e proprio fattore di rischio. Perdendo abitanti, le comunità locali di queste aree smarriscono la propria

identità culturale, i patrimoni locali si deteriorano e perdono valore, le attività economiche vengono abbandonate, tradizioni millenarie, uniche, irripetibili finiscono per sempre, mentre aumenta il dissesto idrogeologico connesso alla mancata cura del territorio per effetto dello spopolamento e, parallelamente, cresce la congestione nei centri urbani e crescono i problemi di degrado ambientale. La perdita di popolazione rappresenta, quindi, un

grave rischio sotto tre principali punti di vista: socio-culturale: il calo demografico in alcuni contesti territoriali periferici, caratterizzati da profonde radici storiche e culturali, provoca la perdita di identità consolidate e di memoria, la disgregazione delle comunità e della propria socialità, la scomparsa di valori ed il senso di smarrimento; economico: l’economia della nostra provincia per millenni si è basata sulla produzione agricola ed artigianale svolta proprio nelle aree che attualmente sono state definite marginali e in declino, attività le cui conoscenze erano tramandate di generazione in generazione, svolte quindi sulla base di conoscenze empiriche; pertanto, lo spopolamento rappresenta la perdita dell’opportunità di proseguire tali attività e l’impossibilità di attuare processi di modernizzazione delle produzioni peculiari delle aree interne, con la conseguente scomparsa di una notevole parte dell’economia locale; fisico e geologico: l’abbandono del presidio del territorio implica la perdita di interesse sia da parte della popolazione stessa rispetto alla corretta manutenzione del territorio, sia da parte delle pubbliche istituzioni, con conseguente accentuazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico; inoltre, lo spopolamento delle aree interne provoca il riversarsi della popolazione principalmente nei centri urbani, con una conseguente forzata crescita dei centri urbani ed una pressione antropica e ambientale, con effetti di crescente disorganizzazione di governo del territorio. Enormi sono, quindi, i costi connessi all’emarginazione delle aree in declino. Lo spopolamento, oggi, deve essere inteso non solo come mero abbandono dei territori marginali, ma come una carenza di risorse e limite ai processi di qualificazione e sostenibilità territoriale. Qualcuno ha pensato a tutto questo? Sconsolatamente dobbiamo dire: nessuno.


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Campobasso

3 luglio 2013

Problema di organizzazione per il Comando dei vigili urbani.

Sale la percentuale delle multe sbagliate e dei rimborsi agli utenti della strada Non passa giorno che il giudice di pace non debba condannare i vigili per multe inappropriate o per segnali illegittimamente posizionati La fermano, le elevano contravvenzione per infrazione al codice della strada (36 euro) che paga con bollettino postale vcy 0939, poi però le arriva a casa un’ingiunzione di pagamento di 105,08 euro in quanto agli atti del Comando dei vigili urbani il pagamento della infrazione originaria non risultava essere stato effettuato. Ligia oltre ogni misura, la signora F.P. ha pagato anche l’ingiunzione. Avere a che fare con i corpi di polizia non è mai cosa rassicurante, si sarà detta. Ma qualcuno o qualcosa ha fatto scattare la molla della rivalsa. Carta e penna e formale richiesta di restituzione dei 105,08 euro non dovuti. Il responsabile del servizio verbali del Comando della Polizia municipale è costretto suo malgrado a darle ragione. Quindi dispone che le venga restituito ciò che indebitamente

ha pagato. Magra soddisfazione. Resta il fatto di aver dovuto privarsi di una somma significativa per poi vedersela restituita a distanza di tempo. Resta l’ennesima prova che l’organizzazione del servizio non è proprio sigillata. Molte cose non vanno se il giudice di pace non passa giorno che non debba condannare il Comando per multe inappropriate o per segnali illegittimamente posizionati (soprattutto quelli mobili) e chi non ricorda l’inguacchio degli Autovelox? Al caso sopra detto della signora F.P. vanno infatti aggiunti i casi del signor D. DM e della signora L. L. proprietari di due Fiat Panda multati per aver parcheggiato in zona vietata, e gli automezzi rimossi con l’intervento del carro-attrezzi. S’è dato il caso però che il segnale di divieto con pannelli mobili sia risul-

tato illegittimamente posizionato e che, di conseguenza, anche la rimozione delle macchine lo sia stato. Gioco facile per il giudice di pace mettere ordine alla situazione richiamando le disposizioni del Codice della strada indebitamente applicati. Anche qui condanna per l’opera dei vigili e rimborso degli importi delle sanzioni, con la compensazione tra le parti delle spese di giudizio. Brandelli di cronaca per dire ai cittadini che si vedono multati dai vigili urbani di tenersi costantemente in campana ed occhi aperti. La percentuale degli errori è tale da suggerire opportuno ricorrere al giudice di pace o direttamente al Comando. In attesa che gli indici statistici abbassino la percentuale degli errori e aumentino gli introiti rispetto al cumulo dei rimborsi.

Oggi, alle ore nove, presso il III edificio polifunzionale della cittadella universitaria di Vazzieri un seminario tecnico-informativo. Finalmente l’università del Molise in veste di promotrice di riflessioni sul Molise, le sue dotazioni territoriali, le potenzialità di sviluppo. Accade oggi 3 luglio (ore 9) nell’aula ‘Filippo Silvestri’ nel III edificio Polifunzionale della cittadella universitaria di Vazzieri. Al centro del seminario tecnicoinformativo è il principale fiume del Molise per lunghezza e importanza: il Biferno, elemento ambientalistico-naturalisticopaesaggistico del territorio molisano. Ne discuteranno professori universitari, conoscitori del Biferno, pesca sportivi, tecnici esperti in materia di tutela e monitoraggio ambientale e un gruppo di esperti ittiologi del Mediterranean Trout Research Group provenienti dall’Italia Settentrionale. L’obiettivo dichiarato è ampio e complesso, come merita un approfondimento di quella portata: mettere in evidenza l’importanza della salvaguardia dell’ecosistema fluviale del Biferno e, in particolare, della trota autoctona, il cui ciclo vitale è fortemente ostacolato dall’inquinamento del fiume, unitamente alle necessità di difendere e proteggere l’ambiente e il territorio nonché di valorizzare e promuovere il territorio stesso con il coinvolgimento e la partecipazione attiva dell’intera popolazione. Una piano-programma rilevante per contenuto scientifico e per grado di coinvolgimento. Infatti ha raccolto il patrocinio della Regione Molise, dell’Arpa Molise, della Provincia di Campobasso, dei comuni di Campobasso, Bojano e Oratino, di varie Associazioni di Pesca sportiva e di Protezione ambientale, di operatori di Turismo ambientale del Molise e il contributo di numerosi Sponsor. Pienamente soddisfatto il Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’università degli Studi del Molise pronto a dare seguito con l’organizzazione di “una serie di qualificati e ben articolati incontri tecnico-informativi finalizzati all’approfondimento di argomenti di interesse generale, con l’intento di fornire valide proposte di interventi dedicati, stimolati e facilitati dal ricorso all’utilizzo di tecnologie innovative tali da soddisfare le esigenze sia degli abitanti che dei possibili

L’università del Molise in difesa del Biferno Discuteranno professori universitari, conoscitori del Biferno, pesca sportivi, tecnici esperti in materia di tutela e monitoraggio ambientale e un gruppo di esperti ittiologi del Mediterranean Trout Research Group fruitori del nostro bellissimo territorio molisano”. Finalmente l’università del Molise per salvare il Biferno e chi lo frequenta PROGRAMMA Saluto ai partecipanti Giovanni Cannata, magnifico rettore dell’università degli Studi del Molise Mons. Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo metropolita dell’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano Rosario De Matteis, presidente della Provincia di Campobasso Quintino Pallante, direttore generale dell’A.r.p.a. Molise (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) Emanuele Marconi, direttore del dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise Ore 10,00 Metamorfosi di un fiume Nicola Prozzo, docente di Educazione ambientale e biologia dell’università degli Studi del Molise Il ripopolamento del Biferno: dalla fecondazione alla produzione di avannotti Nicolaia Iaffaldano, docente di Zoocolture dell’università degli Studi del Molise La trota mediterranea: storia evolutiva e specializzazioni ecologiche Stefano Esposito, naturalista ittiologo - ricercatore del “Mediterranean Trout ResearchGroup”- Sanremo (IM) Ore 12,00 La caratterizzazione genetica dei salmonidi: aspetti operativi e implicazioni gestionali. La gestione delle acque salmonicole e delle popolazioni native della Trota Mediterranea: i casi del fiume Biferno e del fiume Volturno Pierpaolo Gibertoni, veterinario ittiologo Presidente del “MediterraneanTroutResearchGroup”e de“I Giardini dell’Acqua”-

Collagna (RE) Ore 12,20 Bioindicatori animali e sanità ambientale Andrea Sciarretta, docente di Entomologia dell’Università degli Studi del Molise Ore 12,40 I principali danni agli organismi vegetali dell’ecosistema acquatico causati dall’incuria e dalla mancanza di controllo dei corsi d’acqua Catello Di Martino, docente di Biologia vegetale dell’università degli Studi del Molise Ore 13,00 Proiezione di immagini fotografiche del fiume Biferno a cura di Francesco Morgillo - Bojano (CB) Ore 14,30 La lontra, ambasciatrice e regina dei fiumi. Il Biferno come paradigma Anna Loy, docente di Zoologia dell’università degli Studi del Molise Ore 14,50 L’inquinamento del fiume Biferno causato da nitrati di origine agricola Claudio Massimo Colombo, docente di Pedologia dell’università degli Studi del Molise Ore 15,10 L’azione della Regione Molise per la tutela del fiume Biferno Francesco Manfredi Selvaggi, direttore del Servizio valutazione, prevenzione e tutela dell’Ambiente della Regione Molise Ore15,30 I microorganismi:elementi essenziali della salvaguardia ambientale e della depurazione delle acque reflue Pardo Di Cillo, R&D manager (responsabile Ricerca e Sviluppo) del settore microorganismi della Sacom Spa- Larino (CB) Ore 15,50 Monitoraggio e controllo dei corpi idrici del bacino del Biferno e qualità delle acque Rossana Colecchia, tecnico della Prevenzione dell’A.r.p.a. Molise -Dipartimento di Campobasso Alberto Di Ludovico, collaboratore tecnico

professionale-geologo dell’A.r.p.a. Molise Dipartimento di Campobasso Ore 16,10 Il fiume Biferno: aspetti evolutivi e dinamici Carmen Rosskopf, docente di Geografia fisica e geomorfologia dell’Università degli Studi del Molise Ore 16,30 La carenza di pulizia dell’alveo fluviale quale causa di problemi anche di altra natura. Gara di solidarietà tra gruppi e Associazioni di Volontariato, Ambientalistiche e Sportive Giovanni Bosco Concetti, disaster manager - promotore dell’Agenzia di servizi “ad horas” 16,50 dibattito Pina Petta, giornalista - moderatrice Ore 17,20 L’importanza del ripristino della fauna autoctona del fiume Biferno Giuseppe Mastrangelo, presidente del Club italiano pescatori a mosca- Sezione Regionale del Molise. Dardo


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Campobasso

3 luglio 2013

Una possibilità concreta e praticabile che discende dall’andata in pensione di 18 dipendenti, dal rispetto del patto di stabilità interno e dei parametri di legge

Il consigliere Ambrosio scopre la possibilità per il Comune di bandire concorsi per sette o quattordici nuovi posti di lavoro Gli occhi costantemente aperti del consigliere comunale Michele Ambrosio vedono dove altri, meglio e prima di lui, dovrebbero vedere. E’ certamente il consigliere di maggioranza più fertile per proposte e soluzioni praticabili, tutte volte a migliorare le cose interne a Palazzo san Giorgio e i servizi comunali che languono nella routine dell’insoddisfazione. Punture di spillo, a volte, altre volte vere e proprie lezioni di pragmatismo alla giunta e ai dirigenti. Segnaliamo in proposito la finestra che Ambrosio ha aperto sul fronte dell’occupazione in un momento in cui sono i dati statistici relativi alla cassa integrazione e ai licenziamenti ad avere risalto sulle pagine dei giornali e nei telegiornali. Ambrosio inverte la tendenza dopo aver studiato lo stato di fatto e le normative in vigore, per indicare al sindaco, alla giunta, ai dirigenti e ai colleghi del consiglio co-

munale la possibilità di bandire entro l’anno concorsi pubblici per sette (in caso di contratti a tempo pieno) o addirittura quattordici (in caso di assunzioni parttime) unità. Una possibilità concreta e praticabile che discende dall’andata in pensione di 18 dipendenti, dal rispetto del patto di stabilità interno e dei parametri di legge. Bisogna credergli essendo quotidianamente alle prese con le questioni che afferiscono alle leggi sulla Pubblica amministrazione e con le faccende regolamentari sulle compensazioni tra le unità che escono e quelle che possono entrare negli organici degli enti pubblici. Nella comunicazione al sindaco, alla giunta, ai dirigenti e ai colleghi del consiglio comunale, egli indica il percorso da mettere in atto per centrare l’obiettivo di dare lavoro a chi lavoro non ha. Innanzitutto soddisfare l’obbligo di legge

relativo alla ricognizione delle carenze in pianta organica e la conseguente adozione del provvedimento di programmazione annuale e triennale del fabbisogno del personale, quindi l’inserimento in agenda dei lavori della commissione con delega al personale, e la convocazione urgente della stessa, al fine di verificare con i dirigenti le criticità degli uffici, settore per settore, le esigenze di personale e, quindi, i profili necessari da mettere a concorso. Un colpo di teatro, per l’effetto dirompente rispetto all’agnosticismo generale intorno ai problemi occupazionali e della funzionalità dei servizi, che ora compete ad altri affrontare senza indugi e con determinazione. Sette o quattordici posti di lavoro sono un obiettivo primario per un’amministrazione che sta passando alla storia per immobilismo, tentennamenti, incertezze e lamentazioni. Dardo

Palazzo San Giorgio, conferenza dei capigruppo a passo di lumaca Questa mattina la riunione per programmare le Commissioni mentre restano congelati i lavori consiliari su Esattorie e farmacie Programmazione dei lavori delle Commissioni. Di questo discuteranno, questa mattina, i capigruppo consiliari del Comune di Campobasso.Al centro della riunione, fissata alle 9,30 c’è solo l’organizzazione dei lavori delle Commissioni; resta ferma, invece, la programmazione dei lavori consiliari. Nulla da dire se non ci fossero due argomenti cruciali che aspettano di approdare in Consiglio. Il primo è la vendita della farmacia di via Calabria. Dopo l’esito negativo dell’asta pubblica, la Giunta ha deciso di ritentare la vendita abbassando il prezzo stabilito inizialmente dal Consiglio.A insorgere e a contestare la decisione, presa in totale autonomia dell’Esecutivo, sono stati i consiglieri del Partito democratico che hanno chiesto a gran voce di riportare l’argomento in aula per coinvolgere il Consiglio sull’applicazione dello sconto che, di questi tempi, l’amministrazione proprio non può permettersi. Anche l’altro tema, che

attende di approdare in aula ma che per ora resta congelato, è legato alle casse comunali, in particolare ai rapporti con Esattorie spa. Questa volta la richiesta di un’assise monotematica è bipartisan. Non solo gli esponenti d’opposizione, ma anche alcuni di maggioranza pretendono la convocazione di un Consiglio incentrato sull’accertamento dei debiti e dei crediti tra Comune ed Esattorie. Una questione delicata che si trascina da tempo e che dovrebbe essere chiarita al più presto per comprendere la reale situazione finanziaria dell’ente e far luce sul quadro economico pieno d’ombre e contraddizioni. Vendita farmacia e rapporti con la società Esattorie. Due nodi importanti da sciogliere in Consiglio. Due temi messi all’angolo dai capigruppo che questa mattina impiegheranno il loro tempo a organizzare i lavori delle Commissioni piuttosto che fissare la convocazione di ben due Consigli monotematici e, in teoria, urgenti.

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CAMPOBASSO-NAPOLI

Bollette acqua, urge chiarezza Intanto l'assessore Toma garantisce la disponibilità degli uffici CAMPOBASSO. L'Assessorato alle Finanze, ufficio acquedotto, informa i cittadini che, come pure indicato nelle relative bollette di riscossione dei consumi dell'acqua, il periodo considerato riguarda gli anni 2011 e 2012. "Eventuali difformità riscontrate dall'utenza nelle letture indicate in bolletta- scrive l'assessore Donato Toma- potranno essere tempestivamente rettificate, previo opportuno riscontro, presso l'ufficio acquedotto rivolgendosi ai funzionari preposti che saranno a disposizione degli utenti secondo le modalità ed i tempi indicati nella nota a corredo delle bollette medesime. I funzionari comunali saranno, inoltre, a disposizione per ogni altro problema riguardante le utenze che sarà loro segnalato, nell'ottica della massima collaborazione tra la Pubblica Amministrazione ed il cittadino".

CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA



ANNO IX - N° 28 - MERCOLEDÌ 3 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA L’Oscar del giorno a Mario Lombardi

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Mario Lombardi. Il consigliere provinciale ha provato a riportare il dibattito sull'apertura per l'allargamento della Giunta provinciale nei giusti e dovuti binari. Ma il suo tentativo non ha dato i frutti sperati. Sta di fatto che Luigi Mazzuto ha preferito tirare diritto e non guardare quanto accadeva d'intorno. Così tutto resta come prima e la Giunta non sarà modificata. Proprio mentre, invece, sarebbe stato il caso di rimescolare le carte per rinfrescare idee e programmi da portare avanti.

Il Tapiro del giorno a Mimmo Izzi

Il Tapiro del giorno lo diamo a Mimmo Izzi. Il segretario dell'Udc non ha visto nessun uomo del suo partito entrare nella Giunta Brasiello. Un brutto colpo per un partito che, ormai, sembra vivere alla giornata e privo di prospettive politiche future. Questa volta l'Udc ha deciso di lasciare il centrodestra per dare sostegno allo schieramento opposto ma proprio l'area centrista non ha trovato spazio all'interno dell'Esecutivo. Un bel Tapiro, quindi, al segretario dell'Udc che ne ha combinato delle belle appoggiando il centrosinistra.

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Isernia

3 luglio 2013

Camera di commercio, si pensa al presidente Entro il prossimo anno le elezioni per il sostituto di Brasiello. Monaco in pole position ISERNIA. Con l'elezione di Gigi Brasiello a sindaco di Isernia è rimasta vuota la casella della presidenza della Camera di commercio della provincia pentra. Benché l'ente camerale isernino con ogni probabilità confluirà nell'unica camera di commercio regionale, causa spending review, al momento resta nella pienezza delle proprie funzioni e deve sostituire il presidente dimissionario. E lo deve fare selezionando, come già è successo a Campobasso con Frattura, il successore tra coloro che compongono l'attuale consiglio camerale dell'ente. Nell'attesa ovviamente già circolano i nomi dei papabili. C'è ne per tutti i gusti: si va dall'agricoltura all'industria al commercio. Una cinquina i nomi più accreditati. Per l'agricoltura c'è l'attuale vicepresidente Giovanni Monaco, in quota Coldiretti. Ma le chance di Monaco sono attenuate dalla considerazione che la Coldiretti esprime già il presidente della camera di commercio Campobasso, Amodio De Angelis

La Camera di Commercio di Isernia

e una doppia presidenza squilibrerebbe tutti gli assetti tra le diverse categorie produttive regionali. L'associazione industriali, fino a qualche anno fa vera king maker dei presidenti camerali, attraversa invece una fase di profonda riorganizzazione e trasformazione. Lo choc dell'uscita della

Si ribalta con il camion, salvo L'incidente è accaduto tra Macchia e Isernia I rilievi delle forze dell'ordine ISERNIA. Non sono gravi le condizioni del conducente 32enne, coinvolto nell'incidente avvenuto la statale 85, all'altezza della galleria tra Macchia e Isernia. Il giovane era alla guida del camion della nettezza urbana proveniente da Santa Croce e diretto a Ceccano, quando improvvisamente, il mezzo si è ribaltato finendo contro le barriere in metallo che delimitano la carreggiata. Immediati i soccorsi dei sanitari del 118 che hanno trasportato l'autista in ospedale, dove resterà in osservazione per alcuni giorni per precauzione.

Fortunatamente l'uomo ha riportato solo ferite lievi, per lui solo tanta paura. Le cause dell'incidente sono ancora da accertare. Al lavoro i carabinieri della stazione di Monteroduni in collaborazione con i colleghi del Radiomobile di Venafro accorsi sul luogo dell'incidente per le rilevazioni del caso. Inevitabili le ripercussioni sul traffico che ha subito rallentamenti: per un'ora le vetture hanno avanzato sul senso unico alternato a causa delle operazioni di rimozione del compattatore dalla carreggiata diretto dai Vigili del fuoco e coadiuvato dai tanti soccorritori intervenuti sul posto.

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di Giuseppe Saluppo

Fiat unitamente al quasi azzeramento del tessuto industriale molisano hanno avuto un profondo impatto sull'organizzazione di via Cardarelli, portandola ad un ripiegamento sulle tematiche organizzative e gestionali interne. E infatti ad Isernia gli industriali sembrano spaccati su due nomi:

Paolo Vacca e il consulente a largo raggio Pasqualino Piersimoni. Il primo però sembra troppo vicino, per storia e vita vissuta, all'ex presidente della regione Michele Iorio, il che ovviamente oggi è politicamente più un ostacolo che un'opportunità. Il secondo non è un'industriale

ma come abbiamo detto un consulente e quindi deve aggregare sul suo nome forze tradizionalmente abituate ad esponenti del comparto produttivo vero e proprio. Resta poi il commercio. C'è il presidente della Confcommercio Isernia, Angelo Angiolilli ma ha scarsa visibilità e poi non è neanche un commerciante o un operatore del terziario. E' infatti un agente assicurativo e, quindi, dovrebbe più ragionevolmente rappresentare l'Ania o il comparto finanziario e bancario, cosa che oggi non è nel cuore di molti. Dalla sua ha però il fatto che Brasiello militava (e forse milita, chissà) nella sua stessa organizzazione. Resta infine il direttore della Confesercenti regionale Graziano D'Agostino che dalla sua ha una forte visibilità e il fatto che, in tempi di progressivo smantellamento delle organizzazioni datoriali ù, ha incrementato il numero dei suoi associati su base provinciale e regionale. Di questi tempi una cosa certamente non facile

La sortita del sindacalista della Cgil Zambianchi nei confronti della Regione riapre il caso.

“Ittierre, bando alle chiacchiere” ISERNIA. Ha fatto scalpore la sortita del sindacalista della Filctem Cgil, Lino Zambianchi, sulla questione Ittierre. Una lunga ed articolata nota quella che l'esponente di punta del sindacato molisano ha inoltrato alla Regione per chiederne l'intervento al di la delle polemiche sterili ed inutili. "Perché la regione Molise non attiva un tavolo per discutere dei 20.500.000 euro disponibili presso Molise Sviluppo, fondi derivanti dai Contratti D’Area non utilizzati che sono immediatamente utilizzabili per effetto della legge “Decreto crescita” n. 534/2012, riaggiornata il 16/05/2013? Questa legge è finalizzata al sostegno delle aziende che operano sul territorio Molisano situate in aree di crisi. Pettoranello Di Molise fa parte di una delle aree di crisi, così come già deliberato dalla Giunta Comunale. E’ troppo chiedere alla Regione Molise di attivarsi imme-

diatamente in questo senso? Perché la Regione Molise non sblocca la linea di credito di 5.000.000 di euro che Ittierre prenderebbe dalle banche con garanzia di Finmolise, così come concordato, sempre per iscritto e sempre il 22 maggio 2013? Forse in Regione non si ha ancora la consapevolezza che 5.000.000 di euro di immediata liquidità ad Ittierre permetterebbero la fatturazione di 50.000.000 di euro, riattivando quel ciclo virtuoso che porta

un’azienda a crescere, mettendo a frutto tutti gli investimenti che Ittierre sta continuando a fare senza l’aiuto di nessuno! Sono forse Cittadini Molisani di serie B i 700 dipendenti di Ittierre ed i 2500 addetti dell’indotto? Meritano attenzione queste persone che con le loro famiglie saranno severamente penalizzate da un fenomeno economico sociale che coinvolge non meno di 15.000 molisani?" Si tratta di un invito costruttivo che non può più essere disatteso.

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Termoli

3 luglio 2013

Pesca: cooperazione, armatori e sindacati chiedono risorse aggiuntive e annunciano proteste TERMOLI - I sindacati di categoria della pesca, assieme alle associazioni cooperative ed armatoriali che rappresentano il comparto, annunciano l’inizio di una protesta con conseguente stato di agitazione a sostegno dell’intero settore della pesca per denunciare con forza, alla politica e all’opinione pubblica tutta, lo stato di profonda marginalità in cui versa il settore e la ormai atavica precarietà dei pescatori e degli addetti tutti dei quali il governo e le istituzioni debbono necessariamente prendere atto. “Da ormai troppo tempo – dichiarano dalla cooperazione - chiediamo con decisione a tutti gli interlocutori politici di avere coraggio e assumere decisioni che vadano nella direzione di promuovere lo sviluppo del settore della pesca. Ad oggi però risposte non ne abbiamo avute. Servono, infatti, risorse, misure incisive e strutturali, ma soprattutto una nuova politica di tutele sociali in grado di dare al settore quello di cui ha bisogno per uscire dalla crisi e ricominciare a produrre reddito e occasioni di lavoro. Ed

Recintare parco giochi S.Alfonso, mozione dell’opposizione TERMOLI - Paolo Marinucci, Daniele Paradisi, Giuseppe De Lena, Antonio Russo, Mario Di Blasio, Francesco Caruso e Antonio Giuditta, hanno presentato al sindaco una mozione affinchè per sicurezza venga recintato il parco giochi S.Alfonso. “Di fatto la nostra città non è a misura di bambino. E' mancante sotto molti aspetti. Dai marciapiedi non idonei in molte parti e anche la mancanza di parchetti gioco - escludendo il parco - o di luoghi dove i bambini possano giocare con tranquillità e che siano diffusi nei quartieri. Nel quartiere San Alfonso c'è un posto dove poter giocare però, come riscontrato da chi lo vive quotidianamente, è molto pericoloso in quanto non recintato. Essendo che attorno a tale area ci sono delle strade di grande traffico il pericolo è quando i bimbi possono finire per svariati motivi su tali strade. Con questa mozione chiediamo al Sindaco di recintare - per una questione di sicurezza - con materiali idonei l’area in modo da renderla più fruibile e sicura e anche più pulita in quanto sarà più difficile trovare deiezioni di animali”.

è bene non dimenticare – continiano che la pesca è l’unico settore produttivo di questo paese a non avere un sistema di ammortizzatori sociali strutturati ed una disciplina propria in materia sociale, come invece accade ad esempio in agricoltura. Il 10 luglio, il Ministero del Lavoro ci ha nuovamente convocati per la sottoscrizione dell’accordo che consenta l’utilizzo immediato dei 30 milioni di euro previsti nella Legge di stabilità e destinati al settore. Non è più possibile rinviare ulteriormente un accordo tanto atteso dal comparto”. Comunque lo stanziamento è ritenuto insufficiente a coprire l’intero anno 2013

e le domande pregresse. Pertanto da tempo è stato richiesto un ulteriore finanziamento di altri 15 milioni; intanto c’è grande fermento nelle marinerie. E per sostenere con forza le proprie ragioni è stato previsto un presidio di addetti del settore presso il Ministero del Lavoro in via Fornovo proprio per il 10 luglio. “Le imprese ed i lavoratori del settore attendono la copertura delle giornate di cassa integrazione non solo del 2013 ma addirittura del 2011 e 2012. Un eventuale nuovo nulla di fatto potrebbe far esplodere un malessere non più gestibile - concludono associazioni cooperative, gli armatori e i rappresentanti sindacali che stanno già lavorando all’organizzazione di una grande manifestazione di protesta di tutto il comparto della pesca il prossimo 15 luglio, per far sentire forte e chiara la voce di una realtà produttiva che non può essere sempre messa ai margini rispetto ai provvedimenti da adottare e utili ad arginare la crisi, assicurare tutele ed occupazione, cercare un rilancio”.

Ampio incendio lambisce il nucleo industriale TERMOLI – Un ampio incendio scoppiato nella tarda mattinata di ieri ha tenuto impegnati i Vigili del Fuoco del distaccamento di Termoli e uomini della Protezione Civile. Le fiamme si sono sprigionate all’improvviso attecchendo le sterpaglie per poi propagarsi al costone di Campomarino e lambendo un’area in territorio di Portocannone. Qualche apprensione per gli abitanti di alcuni casolari che hanno visto le fiamme avvicinarsi alle loro abitazioni che per fortuna non sono rimaste danneggiate. Questo grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco, uomini della Protezione civile e alcuni civili volontari. Con l’arrivo dell’estate è ripreso il fenomeno degli incendi specialmente di sterpaglie che prendono fuoco per autocombustione o per mano di qualche piromane.

Personale carente al San Timoteo, interviene il consigliere regionale Filippo Monaco TERMOLI – Continua la carenza di personale all’ospedale San Timoteo, un problema che penalizza gli utenti che che ora vede scendere in campo il consigliere regionale Filippo Monaco, il quale chiede la convocazione della commissione preposta, allargata anche ai rappresentanti dell’Asrem e ai rappresentanti sindacali di categoria, per trovare una soluzione. “La carenza di personale al San Timoteo di Termoli – sostiene il rappresentante di Costruire Democxrazia - ormai non riguarda più solo gli infermieri, diversi medici stanno abbandonando in particolare i reparti maggiormente messi a dura prova dalle ristrettezze di personale e mezzi. Con l’inizio della stagione balneare la situazione, purtroppo, non può che peggiorare visto l’aumentare della popolazione presente sulla costa e la possibile richiesta di ferie da parte del personale ospedaliero”. Ma Monaco spezza una lancia anche a favore del personale medico e

paramedico rimarcando che: “Lavorare in condizioni così difficili è quasi impossibile e occorre che la Regione intervenga perché si possa garantire almeno i livelli minimi di assistenza a tutti coloro che necessitano di cure. Monaco sollecita la convocazione urgente della commissione allargata anche ai rappresentanti dell’Asrem e ai rappresentanti sindacali di categoria, affinché si possa concordare con tutti gli interessati un percorso possibile che riesca a garantire i livelli minimi di assistenza sulla costa. Mi auguro che il presidente Ioffredi recepisca tutta l’urgenza di tale situazione e proceda ad una convocazione della IV commissione, in tempi brevissimi. Sono inoltre convinto – conclude Monaco - che sia necessario ascoltare dai diretti interessati i termini reali dell’emergenza che si è creata al San Timoteo, nonché le risposte che l’Asrem è in grado di dare già da subito”.

Riprende collegamento Vasto Isole Tremiti VASTO – Dopo circa sei anni riprende il collegamento tra Vasto e le le Isole Tremiti. Il trasbordo di passeggeri inizia oggi con la nave Picasso della Libera Navigazione del Golfo che salperà giornalmente le ancore dal porto di Punta Penna fino al 26 agosto per attraccare alle Diomedee dopo circa due ore di navigazione. Dal lunedì al venerdì l’orario di partenza da Punta Penna è alle 9,30 con scalo al porto di Termoli alle 10,15 e arrivo all’isola San Nicola di Tremiti alle 11,40. Nel periodo compreso tra il 5 e il 26 agosto la linea sarà diretta tutti i giorni con partenza alle 8,45 e arrivo alle Tremiti alle 10,30.

Nel bacino portuale la manifestazione “Vivere il porto III Edizione” TERMOLI – Silvano Guidotti, presidente dell’ “Associazione Molise Sub - Termoli”, ha chiesto l’autorizzazione ad effettuare per oggi, dalle ore 10 alle 13 una manifestazione denominata “Vivere il porto III Edizione”, nello specchio acqueo del bacino interno del porto allo scopo di ripulire i fondali. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il circolo Legambiente di Termoli, Capitaneria di Porto e la Lega Navale Italiana Sezione di Termoli. Saranno quattro i sub che si immergeranno per ripulire i fondali e il materiale recuperato sarà postato sulla

banchina del porto per poi essere smaltito. In merito all’iniziativa, il Comandante del Porto, Capitano di Fregata (CP) Claudio ha emesso una propria ordinanza con la quale, nelle ore e nello specchio di porto della manifestazione, vieta la navigazione, ancorare e sostare con qualunque unità sia da diporto che ad uso professionale. Dal divieto sono esclusi: i subacquei sportivi associati alla “Molise Sub”; le unità in servizio di assistenza ai partecipanti alla manifestazione oltre che il personale; le unità della Guardia costiera, delle forze di polizia nonché militari in genere, in ragione del loro

ufficio; le unità adibite ad un pubblico servizio che abbiano necessità, non prorogabile, di accedere all’area in ragione delle finalità istituzionali perseguite dall’ente di appartenenza. Le unità in navigazione a distanza inferiore a 500 metri dai limiti esterni del percorso dovranno procedere a velocità ridotta, prestando particolare attenzione alla navigazione delle unità che partecipano alla manifestazione, in considerazione della loro tipologia e valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo.


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Termoli

3 luglio 2013

Bottiglie di olio esausto contro il lido Mare Chiaro CAMPOMARINO – Atto intimidatorio o di Vandalismo? Questo il quesito che sono chiamati a risolvere i carabinieri intervenuti dopo che è stato scoperto che ignoti hasnno lanciato due bottiglie piene di olio esausto contro il cancello d’ingresso del lido Mare Chiaro. Il fatto è accaduto durante lo scorso fine settimana ed è stato un dipendente ad accorgersi di quelle due bottiglie e il liquido sparso all’esterno del locale. I titolari del lido hanno fatto intervenire i carabinieri della locale Stazione che dopo un sopralluogo hanno iniziato le indagini. Potrebbe trattarsi di un gesto vandalico oppure, come ritengono i titolari del lido, “un atto intimidatorio”. In entrambi i casi pare difficile risalire agli autori del gesto visto che l’atto è stato compiouto in piena notte. Al momento non sio hanno sospetti certi anche se i militari dell’Arma seguono una pista in base a quanto loro riferito dai titolari del locale.

Rinviato Consiglio comunale GUGLIONESI – Non si è tenuto ieri sera il Consiglio comunale che è stato rinviato a lunedi 8 luglio alle ore 18. Tra i punti all’ordine del giorno: La presentazione delle linee programmatiche di mandato, il programma costruttivo di edilizia sociale convenzionata ditta Cebal Srl, ratifica ed approvazione convenzione urbanistica.

Agenzia delle Entrate, onorevole Venittelli contro la chiusura LARINO – Contro la chiusura dell’Agenzia delle Entrate si schiera anche l’onorevole Laura Venittelli che nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione parlamentare per rimarcare l’inutilità del provvedimento della direzione dell’Agenzia e che essendo Larino sede di Tribunale il provvedimento non può essere applicato. “Questo caso – dice Venittelli – è una

Al via affidamento gestione casa di riposo anziani ACQUAVIVA COLLECROCE – La Giunta comunale, nella sua ultima riunione, ha deliberato di procedere all’affidamento della concessione in gestione della casa di riposo per anziani “Cardinale Seper” per 24 posti letto al fine di garantire continuità al servizio di ricovero degli anziani e di non ricorrere ad ulteriori proroghedell’affidamento del servizio. La Giunta ha stabilito anche che è di cinque anni la durata della concessione del servizio e di procedere all’affidamento tramite procedura aperta con avviso pubblico.

spending review al contrario perché se chiude l’Agenzia di Larino, le pratiche devono essere portate da Larino a Termoli e viceversa, il che significa che una pratica, mettiamo la registrazione di un atto giudiziario, dovrebbe fare due volte la stessa strada con un ulteriore dispendio di soldi e tempo del cittadino. Incontreremo proprio in questa settimana – continua l’onorevole –

il Direttore dell’agenzia Befera proprio per far presente che questa agenzia, al di là del fatto che si trova in un luogo dove ha sede anche un Tribunale, è un’agenzia che lavora e produce, e se a questo aggiungiamo anche il fatto che lo stesso Comune vuole dare dei locali in comodato d’uso, non ci spieghiamo il perché di una scelta che spoglia ulteriormente questo territorio”.

Amministrazione finanzia colonia estiva per ragazzi PORTOCANNONE – Anche i ragazzi del centro bassomolisano potranno usufruire della colonia marina estiva. Su proposta dell’assessore alle Politiche Sociali Michele Di Legge, la Giunta comunale ha deliberato di organizzare anche quest’anno una colonia marina estiva per ragazzi nel periodo dal 15 al 26 luglio mettendo a disposizione i

mezzi comunali e l’autista. L’amministrazione comunale ha pertanto impegnato la spesa di 2.000 euro dei quali 1.000 quale contributo all’associazione R.G.P.T. Carabinieri in congedo di Portocannone, al fine di programmare l’accompagnamento dei ragazzi durante il soggiorno balneare con personale idoneo, e 1.000 euro per le per spese di gestione.

Progetti Peu, la scadenza prorogata al 15 luglio AREA DEL CRATERE - Lo scorso 29 giugno era la scadenza per i progetti Peu di Classe A ma è aarrivata la proroga. Su sollecitazione delle Amministrazioni comunali del cratere sismico, il nuovo direttore dell’Agenzia di Protezione Civile, Riccardo Tamburro, ha prorogato i termini al 15 luglio. In questo modo, anche se il tempo stringe, i cittadini ritardatari potranno presentare le proprie istanze agli uffici di competenza.

Life Maestrale, inaugurata mostra itinerante CAMPOMARINO – E’ stata inaugurata a Palazzo Norante la mostra itinerante che rientra nel progetto Life Maestrale. Presenti al taglio del nastro Francesco Camilleri, sindaco di Campomarino, gli assessori comunali Rromeo Sabatini e Giuseppina Occhionero e la coordinatrice del Progetto Life Maestrale Genoveffa Carpinelli. La mostra itinerante è stata ideata nell'ambito del progetto europeo Life Maestrale LIFE10

NAT IT 000262 che mira alla protezione delle dune costiere, e rappresenta caratteristiche e vulnerabilità degli habitat e delle specie animali di interesse comunitario prioritario presenti sulla costa molisana, sul turismo sostenibile e sulle buone pratiche per l'uso e la fruizione delle risorse naturali. La mostra è composta da 15 pannelli e verrà esposta presso i locali dei comuni del Basso Molise.


14 3 luglio 2013

Spettacolo

Un palco per tutti “Rocka in musica”, sedici anni di vitalità artistica per band emergenti e meritevoli di Charles N. Papa ROCCAMANDOLFI - Il raduno musicale di “Rocka in musica”, è uno dei più longevi in regione. Per il sedicesimo anno, la kermesse torna a Roccamandolfi e mette insieme musica ed arte. Oltre alle band in gara, ogni giorno, dal 5 al 7 luglio, l’associazione “Malatesta” darà vita alla Live Street Art, rivalutando spazi abbandonati e poco curati. Saranno i loro murales a completare l’offerta della tre giorni. L’associaizone “Il pentaragramma” di Bojano invece, partecipa all’organizzazione generale, e saranno gli allievi dell’ultimo anno accademico ad esibirsi domenica sul palco primario prima delle band e dell’ospite, Zibba e Almalibre. Il calendario stilato, vedrà esibirsi venerdì 5 luglio dalle 21.30: headliner Ready falle e poi Arcadium, O.B.E., Sonic flowers, Acid acid tales. Sabato 6 luglio: headliner What a funk e poi Rosso retrò, Fire for sanity, Fadà, wizard. La vivacità dell’evento, nelle prime due giornate, dopo i concerti, prevede uno spazio libero dedicato alle jam session, un’area appositamente creata per dare spazio alla creatività di chiunque voglia esibirsi, portando uno strumento o suonando con quelli presenti sul palco.

A contorno di “Rocka in musica”, gli stand, che danno quel folklore giusto e sempre apprezzato da chi si reca a Roccamandolfi. La musica sempre protagonista, anche durante la pausa pranzo. Per la parte culinaria, uno stand specifico, sarà allestito con prodotti senza glutine. Sono in molti quelli che scelgono di restare per l’intera manifestazione e si accampano, come nei più blasonati raduni rock nel mondo. Gli ospiti attesi per la serata finale sono Zibba e Almalibre. La band, attiva dal 1998, ha pubblicato 5 album con formazioni diverse, qualla più recente vede una line up formata da Zibba, Andrea Balestrieri, Stefano Cecchi, Stefano Ronchi, Stefano Riggi. Il loro ultimo album è uscito quest’anno e si intitola “E sottolineo se”. Con loro sul palco gli Electric super fuzz, band garage romana formatasi nel 2011. Il loro album di debutto è uscito a dicembre scorso. Il concerto finale è previsto per le 21.30, dopo l’esibizione degli allievi della scuola “Il pentagramma”. Gli stand aprono alle 17.00, il punto ristoro invece è sempre aperto. “Rocka in musica” va sicuramente supportato dalla presenza di pubblico, affinchè rimanga baluardo di quelle poche manifestazioni che danno luce a band amatoriali e che meritano un palco.

Giorgio Careccia e Francesca Gamba sul palco del teatro Savoia in “Tabou”

APPUNTAMENTI CIVITANOVA MARCHE - Questa sera alle 22.00 presso la libreria “La Ternana”, il poeta molisano Andrea Cacciavillani presenta il libro “Minore di Diesis”, la sua nuova raccolta di poesie. L’apericena cultural-grafologico, è previsto per le 22.00. Presenta la grafologa Alessandra Lumachelli. PETACCIATO - Domani dalle 22.00 alla “Risacca beach lounge”, inaugura il giovedì in musica. In consolle Mark Di Meo, Nik Di Palma e Fabrizio Zeoli. CAMPOMARINO - Alla “Festa della birra” live dei Cafè Wha!. CAMPOBASSO - Il venerdì al Don Chisciotte è aperitivo e cena. Play Ciakko e Koast. ISERNIA - Al terminal della piscina comunale, venerdì l’atteso concerto dei Fly Project (foto), interpreti della hit “Musica”. Ingresso euro 17,00, prevendita euro 22,00. CASACALENDA - Sulla fondovalle Biferno, presso l’oasi naturalstica al bivio Lupara-Campobasso, domenica 14 luiglio si terrà la prima edizione del “Fresh Water Festival”.

Aperitif all’Osteria del porto CAMPOBASSO - Inaugura domani il giardino dell’Osteria del porto in via Roma. Sarà il giovedì il giorno dedicato alle degustazioni, alla muisca live e a dj set. Lo spazio all’aperto è stato allestito con banco bar, sedute, area live e area dj.Play Jackie Brown. Informazioni 3274208023.

CAMPOBASSO - Quando al Tabou negli anni ‘50 si suonava il jazz. Da qui parte la carriera di Boris Vian, autore di canzoni, romanzi, pièce teatrali. Molte sue composizioni sono state riprese negli anni da interpreti come Luigi Tenco e Ivano Fossati. Principe di Montmartre e re della parodia, Vian sconvolse la realtà dell’epoca, con mille invenzioni, giochi di stile, colpi di scena. Sue alcune fra le più belle canzoni di allora. La sua canzone più famosa è "Le déserteur", dal testo spiccatamente pacifista, scritta durante la guerra d'Indocina. Appassionato di jazz, è stato il "contatto" (tra gli altri) di Duke Ellington e Miles Davis a Parigi. Ha scritto su diverse riviste francesi di jazz (Le Jazz Hot, Paris Jazz) e ha pubblicato numerosi articoli sull'argomento anche in America. Questa sera la coppia Gamba - Careccia, metterà in scena la sua vita, le sue manie, le sue abitudini, quelle di un artista morto a soli 39 anni. Il ricavato della serata sarà devoluto ad associazioni che operano nel terzo mondo e che si occupano di bambini.


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Sport

3 luglio 2013

Folla di tifosi rossoblu alla Biblioteca Albino per non far morire il Campobasso.

Il sindaco convoca subito il Comitato Oggi alle 13 Di Bartolomeo vuol mettere l’argento vivo nelle vene dei componenti Sentimenti e parole in libertà. Al chiuso della Biblioteca Provinciale Albino, in via D’Amato. Là dove si presentano libri e si intrecciano discorsi “seri” si è parlato di pallone, di sogni e problemi, di speranze e di urgenze. I giovani tifosi del lupo hanno voluto suonare la carica per non perdere tutto, sperando in extremis di trovare qualcuno o, magari Andrea e Luca tanti, pronti a sostenere la squadra che sarà. Con spirito sognatore i tifosi organizzati che dopo la partenza di Capone si sono riuniti hanno invocato l’adozione di un azionariato popolare, citando diversi paragoni, da quelli di alto bordo come il Barcellona e il Real a quelli più a misura nostra del Taranto che dopo aver sfiorato la B, perduta agli spareggi, ha ricominciato dalla D. Si può fare. Forse si farà. A incominciare da questa mattina, quando il comitato promotore, nominato in modo estemporaneo dal sindaco Di Bartolomeo, si riunirà nella tarda mattinata, nella stanza del sindaco. Di BartoRegione e altri ancora. Tra le figure “nobili” lomeo e De Benedittis con l’onnipresente ancora una volta è emersa quella di Franco Salvatore Colagiovanni erano lì a dire che il Mancini, da Termoli è arrivato Tonino De CeComune c’è; c’era anche Carmelo Parpiglia in sare tifoso storico, mentre unico imprendiveste di consigliere delegato allo sport della

Ennesima sceneggiata di Di Palma che aveva detto di aver versato i soldi dell’iscrizione, mentre la Lega Pro ci ha dichiarati “inammissibili”

Marco Meo Franco Mancini

tore in sala è stato Marco Meo della Phlogas. Diverse le ipotesi che sono state messe sul tavolo. Da quel che s’è capito qualcosa di buono si farà. Cercando di ripartire dalla D, seguendo la strada del lodo Petrucci. Per il quale ci vogliono subito 350 mila euro, 300 come fondo perduto e la restante parte per l’iscrizione. Quindi alle parole bisognerà far seguire i fatti. Di pari passo a ciò che s’è detto al chiuso della sala della Provincia si sta muovendo autonomamente l’ex presidente rossoblu Adelmo Berardo che sta provando a trovare una figura di riferimento, intorno alla quale far muovere tutto il resto. Intanto da Firenze, in Lega Pro, è arrivata la notizia ufficiale della inammissibilità del nostro club ad iscriversi. Ancora una volta Di Palma ha mentito, prendendosi gioco di noi. Solo ieri sera aveva dichiarato di aver versato 31 mila euro per l’iscrizione al campionato, ripromettendosi di completare la pratica nei prossimi giorni. A questo punto ogni parola sull’uomo di Vicenza è superflua. (pi.pò)

Gino Di Bartolomeo

Aspettando l’arrivo dei Lupi

Sembra giunto il momento di puntare sulla produzione calcistica locale.

Mentre il Bojano continua a nicchiare Agnone, Isernia e Termoli sono già in moto

Alla ricerca di una squadra fatta in casa

Vivacità organizzativa ad Agnone, speranze lucidate a Termoli, linea verde a Isernia. Tutto tace, invece, a Bojano. Dove siamo ancora al titolo blindato nelle mani del sindaco. La nostra serie D, al momento è racchiusa in questo quartetto. Che attende, sia pure in extremis, di essere raggiunto dal Campobasso, a patto che il club rossoblù riesca a trovare la quadra per ricominciare da zero. Cioè senza debiti. Ma anche con un titolo più basso. E’ solo il caso di ricordare che la società rossoblù, dopo aver vissuto al di sopra delle sue possibilità per un certo numero di anni, si è ritrovata per ben tre volte appiedata. Obbligando chi si è fatto carico di rilanciarla, di partire dai bassifondi. La prima volta nessuno se la sentì di rilevare i circa 200milioni di lire di debiti lasciati da Molinari, preferendo ripartire dalla 1^ Categoria regionale, appena in-

trodotta. Ci vollero tre anni per uscire dal calcio molisano. La seconda esperienza trovò pronto Berardo a subentrare al folcloristico Johnny Di Stefano. Ripartendo dall’Eccellenza, attraverso l’acquisizione del titolo a titolo oneroso. La terza penitenza è stata pagata dopo che Berardo si era dissanguato, facendo sforzi superiori alle sue possibilità economiche. Anche in quella occasione fu necessario mischiare il sangue nobile rossoblù con quello proletario di tante squadre senza passato del massimo torneo regionale. Ora siamo a quota quattro. Visto che a un prodigioso colpo di reni da parte di Di Palma non crede proprio nessuno. Nonostante la cortina di fumo che il vicentino è riuscito a sollevare, creando perplessità, ma anche una sottile speranza nei cuori dei tifosi del lupo.

C’è un vecchio disegno che prima o poi potrebbe trovare sostanza nel calcio molisano: mettere in campo una formazione di D composta solo da figli della nostra terra. Qui non si sta cercando di fare un discorso di etnie, ma solo di sostanza. Una terra che ha dato negli anni tanti valenti calciatori sembra che sia diventata improvvisamente arida da qualche tempo. Non solo sembrano finiti i giorni in cui i nostri ragazzi più promettenti andavano a giocare in importanti squadre professioniste, ma tra le nostre squadre di D appena affiorano molisani purosangue. Eppure non sarebbe un’impresa mettere insieme i migliori talenti e formare con loro una bella squadra, eccellente spot del Molise. Del resto le nostre ambizioni tecniche tanto con Capone che con chi lo ha preceduto non sono mai state esagerate. In Lega Pro ci siamo trovati grazie al ripescaggio, gentile omaggio dei tempi che cambiano, si va avanti in base ai soldi più che ai meriti. La Lega fa una bella lista, sulla quale scrive regole che si poggiano qualche volta sull’acqua; sono invece inflessibili le regole sul piano finanziario: se non si pagano certe iscrizioni salate e non si rispettano scadenze e impegni vari si finisce sommersi da penalizzazioni e susseguenti esclusioni. Se per caso tutto dovesse andare come questo giornale spera si potrebbero tenere in maggiore considerazione i calciatori molisani. Anche perché i campionati regionali e le numerose scuole calcio sono un valido bacino, da cui attingere a piene mani.



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