Della Fiera di Utrecht parla Giulio Sansone presidente dell’Atm
Dall’Olanda al Molise per un turismo di nicchia
Certe volte bisogna fare il giro del mondo prima di tornare, convinti di farlo, alle proprie radici o nel punto da cui in qualche modo si è partiti. Questa potrebbe essere una sintesi della vita di Giulio Sansone, nato a Napoli trentaquattro anni fa. Il lavoro del padre ha portato tutta la famiglia in giro. Anche a Londra. In uno di questi traslochi, all’ombra del Duomo di Milano, o meglio tra i banchi di scuola, Giulio ha trovato l’amore. Mary Lacarpia. Insieme hanno girato il mondo nei ritagli di tempo ‘rubati’ al lavoro in banca. Soddisfazioni e successi non sono tardati ad arrivare per la giovane coppia. Tutto va per il meglio, ma Giulio che ha seguito le orme del padre comincia a riflettere seriamente sul suo futuro, su quello che avrebbe voluto per se e per la sua famiglia. Nonostante il lavoro in banca dia soddisfazioni un giorno arriva l’inaspettata decisione: mollare tutto per tornare in paese, a Sant’Angelo Limosano, dove da ragazzo Giulio trascorreva i classici tre mesi di vacanze da studente. Come abbia fatto un piccolo centro come Sant’Angelo Limosano a far cambiare idea e prospettiva di vita a chi non prova certe emozioni è ancora un’incognita. Competere con città americane o come la snobissima Londra non sarà stato facile? Ma quel piccolo angolo di Molise ce l’ha fatta e ha vinto la sua battaglia. ‘Ho visitato per lavoro e per piacere un po’ tutto il mondo, ma una realtà come il paese dei miei nonni non l’ho trovata da nessun’altra parte’. Il ‘lavoro in banca’ barattato per un’incognita, un’avventura nuova: la buona ristorazione e la
voglia di puntare sull’ospitalità, ma con un grande punto interrogativo, andrà bene?. Il sogno di Giulio si concretizza. Non senza pochi sforzi nasce Perbacco, un’enoteca-ristorante con piatti tipici. Ma c’è di più nella struttura di Sant’Angelo anche la possibilità di passare la notte in una delle quattro stanze. Inutile dire che quando la passione diventa lavoro le difficoltà si superano meglio e probabilmente con meno fatica. Da quel giorno di anni ne sono passati tanti e forse anche grazie a lui e al suo coraggio, anche in Molise è un po’ cambiata la cultura del mangiare, del bere in compagnia, ma anche quella di fare un certo turismo come non si era abituati a fare, guardando invece regioni, la Toscana in primis che in nome di quell’accoglienza aveva fatto
Al sud la vita costa più che al nord Il mito è stato sfatato: al Sud la vita non costa meno che al Nord. Lo dicono gli ultimi dati della Ugl che prendono in esame non solo beni di largo consumo. Sono stati infatti aggiunti altri fattori essenziali, come le utenze domestiche, l'rc auto, il trasporto pubblico, voci che fanno diventare alcune città del sud più care d’Italia.
del turismo la chiave di volta del successo. Poi, l’anno scorso, per Giulio arriva un’altra bella scommessa, l’invito di assumere la presidenza dell’Associazione Turistica Molisana, una di quelle con più esperienza (se si esclude il Comoltur che opera da una trentina di anni). Associazione che si occupa della promozione del territorio, del turismo. Ma con una novità: niente manifestazioni dalle proporzioni esagerate come la Bit ma piccole fiere, più mirate e in grado di promuovere meglio il Molise. Una di queste fiere si è tenuta qualche giorno fa a Utrecht in Olanda. “E’ stata una buona occasione per mostrare a un pubblico di persone veramente interessate il nostro territorio, le nostre bellezze. I visitatori della fiera si fermavano davanti al nostro stand, prendevano il materiale illustrativo a disposizione e chiedevano informazioni precise sul Molise”. L’Olanda già da qualche anno ha mostrato interesse per il Molise, come mai? “Partiamo dal presupposto che c’è il mito della Toscana dove i terreni con tanto di casali sono stati quasi tutti venduti e quelli ancora disponibili hanno prezzi esagerati. Ecco che in alternativa alle colline toscane gli stranieri hanno concentrato i loro in-
teressi su quelle molisane”. C’è già una piccola colonia olandese in Molise! “Si ci sono delle persone che hanno comprato terreni e case nella zona di Ripabottoni e tante altra gente interessata all’acquisto. Ecco perché da tre anni torniamo in Olanda, in fiera, dove nel giardino di un meraviglioso castello vengono allestiti degli stand. Ognuno promuove a modo suo il Made in Italy e una piccola regione come la nostra non deve temere la concorrenza di realtà come la Sardegna, tanto per fare un esempio”. L’Associazione Turistica Molisana promuove il turismo locale, ma poi il Molise ha un’idonea capacità di ricezione? “Per la nostra terra non si può parlare di grossi numeri. Non possiamo e non vogliamo promuovere il cosiddetto turismo di massa. Ci interessa invece un turismo più di nicchia, d’élite se così vogliamo chiamarlo”. Come dire che non tutti sono interessati al Molise e che il Molise non vuole interessare a tutti? “Si più o meno è così. Parliamo del mare: noi non abbiamo la riviera romagnola quindi chi si aspetta di arrivare in Molise e trovare un certo tipo di divertimento rimane deluso. Noi abbiamo una costa diversa e quindi dobbiamo proporci in maniera diversa. Di realtà in grado di rappre-
Acqua: per le famiglie la spesa è contenuta Per l'acqua la spesa delle famiglie è piuttosto contenuta, sui 20 euro, ma rete fognaria non è ancora all'altezza. E’ quanto emerso dall'analisi di Blue Book 2009. Sul fronte tariffe, si registrano differenze tra città. Agli antipodi Agrigento e Milano paga di più la prima. Altro capitolo analizzato le fognature la maglia nera spetta alla Sicilia.
sentare l’alternativa di un prototipo di vacanza esiste già, forse bisogna solo farlo conoscere. A Termoli ci sono piccole realtà ma assolutamente splendide. Dove il rapporto qualità prezzo è ottimo. Tutto questo per dire che se è vero che non abbiamo grandi possibilità di ricezione è pur vero che dobbiamo sfruttare le potenzialità, enormi, che offre il turismo di nicchia, quello legato a certe tradizioni ad una certa cultura. Nei nostri piccoli centri c’è ancora la vecchina vestita di nero, ci sono ancora le chiavi appese all’esterno delle porte di casa. Insomma certe abitudini sono rimaste solo qui e vale la pena pubblicizzarle e investirci”. Che ne pensa la Regione e nello specifico l’assessorato al Turismo, di questo genere di promozione più mirata? “La Regione ha accolto benissimo il nostro modo di fare pubblicità al Molise. Niente grosse manifestazioni ma la voglia di partecipare a piccoli eventi promozionali. Che costano meno e danno reali possibilità di farci conoscere. Sono convinto che se andiamo avanti con questo genere di fiere raccoglieremo presto buoni risultati. E se serve cambiare un certo modo di pensare il turismo vale la pena lavorare e rischiare. Lo facciamo per la nostra terra”. Giancarlo Carlone
5 ANNO II - N° 120 GIOVEDÌ 28 MAGGIO 2009