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CAMPOBASSO La richiesta è stata presentata ieri mattina dal procuratore generale Claudio Di Ruzza

Uxoricidio di Montenero, obbligo di dimora per Cianci Gli avvocati della difesa Domenico Porfido e Domenico Bruno potrebbero ricorrere in Cassazione CAMPOBASSO – Obbligo di dimora con il divieto assoluto di espatrio. Con questa decisione si è conclusa l’ udienza di ieri del processo in Corte d’Appello per Pasqualino Cianci. L’ex professore di Montenero di Bisaccia è accusato e condannato in primo grado a 21 anni di reclusione per l’uxoricidio di Giuliana D’Ascenzo. Il fatto di sangue è avvenuto nella loro villetta di Montenero di Bisaccia l’8 marzo 2002. La richiesta, accolta dal giudice Alfonso Bosco, è stata presentata dal procuratore generale Claudio Di Ruzza. Tre le motivazioni per le quali la procura generale ha insistito per ottenere il provvedimento cautelare. La prima è riferita alla possibilità di fuga del-

l’imputato. Pasqualino Cianci ha la doppia cittadinanza italiana e americana. Per questo motivo avrebbe potuto raggiungere gli Stati Uniti senza avere problemi. La seconda motivazione è riferita ai collegamenti all’estero soprattutto con il Sudafrica. Questa nazione in particolare, una volta che ipoteticamente Cianci arrivi lì, potrebbe anche negare l’estradizione. L’ultima è riferibile alla mancata volontà, da parte dell’imputato, di far celebrare il processo. Infatti la richiesta di obbligo di dimora è stata

presentata contestualmente alla terza istanza consecutiva di rinvio voluta dagli avvocati della difesa Domenico Porfido e Domenico Bruno. Motivata con l’impossibilità totale di Cianci di essere presente in aula a causa di un ricovero all’ospedale di Bari. L’udienza è stata differita al 20 ottobre per la relazione del giudice Pasquale Pensa e la requisitoria del procuratore generale Claudio Di Ruzza. Il provvedimento cautelare che interessa Pasqualino Cianci lo obbliga a rimanere a San Salvo nell’apparta-

mento del figlio. Non può fare nessuno spostamento se non avverte tempestivamente la Corte d’Appello. Per eventuali ricoveri ospedalieri dovrà attendere l’autorizzazione del giudice. I custodi della cosiddetta “libertà vigilata” di Cianci saranno i carabinieri di San Salvo dai quali dovrà recarsi sistematicamente ogni qualvolta si richiede un controllo. La Corte d’appello ha accolto la richiesta del Pg anche per la gravità del reato contestato ossia l’omicidio volontario della consorte. E soprattutto perché Cianci si è sempre professato innocente. Non si sono fatte attendere le reazioni delle parti processuali. Il procuratore Di Ruzza non ha rilasciato dichiarazioni. L’avvocato di parte civile Valentina Bozzelli si è detta soddisfatta della decisione della Corte d’appello. Chi contesta il provvedimento sono i legali Domenico Bruno e Domenico Porfido. Quest’ultimo ha dichiarato che, a causa della grave patologia di cui soffre, Pasqualino Cianci non ce la farebbe mai a fuggire all’estero. “Se l’avesse voluto fare – ha dichiaratonon avrebbe di certo aspettato sette anni. Incontrerò il mio assistito e valuteremo insieme la possibilità di presentare ricorso in Cassazione” Viviana Pizzi

Campochiaro, frontale tra due auto CAMPOBASSO – Quattro feriti non i pericolo di vita. E’ il bilancio di uno scontro frontale avvenuto alle 12 di ieri sulla statale 17 all’altezza del bivio di Campochiaro. Due le vetture coinvolte. Si tratta di una Peugeot sulla quale viaggiavano un 34enne con la figlia di 11 anni e di una Lancia in uso alla Prefettura di Campobasso. Su questo mezzo transitavano due dipendenti: una donna di 39 anni ed un uomo di 46. Nessuno ha riportato serie ferite ma tutti hanno avuto bisogno delle cure dei sanitari del 118 giunti da Campobasso e da Bojano con due distinte ambulanze. Tutti sono stati trasportati all’ospedale Cardarelli del capoluogo di regione. Gli occupanti della Peugeot hanno subito diverse fratture su tutte le parti del corpo con un codice di ricovero di media gravità. Diverso il bilancio per i due dipendenti della Prefettura. La donna ha subito fratture su entrambe le gambe mentre il 46enne soltanto un leggero trauma cranico. Sul posto anche i carabinieri per ricostruire la dinamica dell’incidente. Ai vigili del fuoco è invece toccato il compito di estrarre i feriti dalle vetture. L’operazione è durata circa un’ora. Per lo stesso periodo di tempo la strada è rimasta bloccata al traffico. V.P.

Rapina a Cercepiccola, la decisione del Riesame La difesa ha chiesto l’annullamento dell’ordinanza di arresto CAMPOBASSO – “I due beneventani arrestati per la rapina avvenuta il 3 ottobre 2006 a Cercepiccola vanno rimessi in libertà”. Con queste parole gli avvocati Carmine Verde e Federico Paolucci hanno chiesto al Tribunale del Riesame di Campobasso l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Giovanni Falcione che li ha portati nel carcere di Capodimonte a Benevento. “Il do-

Campobasso, incendio di sterpaglie CAMPOBASSO – Un modesto incendio di sterpaglie si è verificato nel pomeriggio di ieri in contrada Lupara nel capoluogo di regione. E’ accaduto a causa delle elevate temperature registrate. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno portato la situazione alla normalità nel giro di un’ora. Escluso il dolo.

cumento redatto dal giudice – ha sottolineato Carmine Verde – è nato viziato. Perché contiene tracce di un esame del Dna effettuato su elementi probatori raccolti dagli inquirenti che poi è risultato nullo”. Per questo motivo essendo invalidato un elemento dell’ordinanza diventerebbe non valido il documento stesso che ha portato in carcere i presunti rapinatori autori anche di altri colpi

avvenuti in Molise. Ora la decisione spetta al collegio presieduto dal giudice Michele Russo. Al termine dell’udienza di Riesame si sono riservati la decisione entro la giornata di oggi. Entrambi gli imputati si sono presentati in Tribunale a Campobasso. I legali hanno deciso adottando una strategia comune. Vivip

Motorino a fuoco, a lavoro i pompieri GUGLIONESI – Un motorino ha preso fuoco ed è andato completamente distrutto. Fortunatamente il suo proprietario non ha avuto problemi e si è messo in salvo. Il mezzo si è praticamente liquefatto. E’ accaduto ieri pomeriggio all’altezza dell’incrocio del Calvario. Il mezzo è in attesa di essere rimosso.

9 ANNO II - N° 138 GIOVEDÌ 18 GIUGNO 2009


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