CAMPOBASSO Le indagini sono state portate avanti dalla Finanza e coordinate dalla procura frentana
Lavori post-sisma a Colletorto, 27 indagati Spiccano i nomi dell’attuale primo cittadino Fausto Tosto e dell’ex sindaco Antonio Mucciaccio Coinvolti anche 10 dirigenti regionali COLLETORTO - Nuovo scandalo nei paesi del post terremoto. Si tratta di un sisma giudiziario che ha coinvolto il centro del cratere sismico e ha portato 27 persone sotto inchiesta. L’indagine della Guardia di Finanza sviluppatasi a Colletorto segue i controlli sui cantieri eseguiti dai carabinieri a San Giuliano di Puglia. Le complesse investigazioni sono durate qualche mese. Sono state coordinate dal
Procuratore della Repubblica frentana Nicola Magrone. Gli indagati dovranno rispondere di truffa aggravata ai danni della Regione, concussione, all’abuso d’ufficio, falso in atti pubblici, fino alla corruzione, alla turbativa d’asta, ai falsi sopralluoghi. Capi d’imputazione pesanti riferiti alla ricostruzione del terremoto del 31 ottobre 2002 e all’attuazione dei decreti dell’ articolo 15 per la ripresa produttiva del Molise. L’elenco degli indagati è di tutto rispetto. Spiccano i nomi di Fausto Tosto, attuale sindaco di Colletorto che all’epoca dei fatti era assessore ai lavori Pubblici, e di Antonio Mucciaccio, ex sindaco del comune terremotato. Ci sono poi alcuni ex assessori: Giovanni Ferrante, Tommaso Socci e Antonio Valenti. E ancora tecnici e dipendenti comunali: Giancarlo Nato, Mucciaccio responsabile dell’Ufficio municipale ai lavori pubblici, Pierangelo Macchiaroli, collaboratore dell’ufficio tecnico, Emilio Mastromonaco, vigile urbano di Colletorto, il dirigente comunale Giovanni Tavone.
Attentato incendiario ad una sala giochi La polizia indaga CAMPOBASSO – Con due palle di fuoco hanno praticamente minacciato il titolare della sala giochi nei pressi del cinema maestoso del capoluogo di regione. Lo hanno fatto ignoti malviventi alcune notti fa. La porta dell’edificio stava per prendere fuoco. L’episodio è stato denunciato dallo stesso titolare che ha provveduto ad avvertire la polizia. Gli uomini della Squadra volante hanno immediatamente aperto le indagini per cercare di individuare i responsabili di tale atto. Due sono le ipotesi seguite dagli agenti guidati dal Questore Giuseppe Messa. La prima e più probabile è quella di un atto organizzato da qualche gestore di una sala giochi concorrente. Qualcuno che avrebbe potuto mal digerire l’esistenza della sala giochi e avrebbe potuto tentare di intimidire il proprietario per fare in modo che chiuda l’attività. La seconda è relativa ad una possibile bravata di giovani che pensano così di farsi notare. Intanto le indagini della volante continuano anche se sembra quasi impossibile risalire ai responsabili dell’atto. V.P.
Ruba una bicicletta, si suicida in carcere BRINDISI - Un marocchino senza documenti si e' impiccato alla grata della cella di sicurezza della stazione dei carabinieri di San Michele Salentino. L'uomo era stato fermato - a quanto si e' saputo - per aver interrotto un funerale e rubato una bicicletta
Tra gli indagati anche Giovanni Martino già condannato in Corte d’Appello a cinque anni di reclusione nel processo sul crollo della scuola Jovine di San Giuliano di
Puglia. Sotto inchiesta anche numerosi costruttori e dirigenti regionali. Lo scenario disegnato dagli investigatori sembra davvero com-
Rapina a Cercepiccola, liberi i due beneventani CAMPOBASSO- Sono liberi come l’aria i due beneventani accusati della rapina del 3 ottobre 2006 a Cercepiccola. La decisione sulla scarcerazione è arrivata nella mattinata di ieri. L’hanno presa i giudici del Tribunale del Riesame Russo, D’Auria e Cardona Albini a ventiquattro ore dalla discussione dei legali difensori Carmine Verde e Federico Paolucci. Il collegio ha quindi deciso di annullare l’ordinanza di custodia cautelare emessa quindici giorni fa dal gip Giovanni Falcione. Lo ha fatto accogliendo la tesi sostenuta in aula dalla difesa. Ha ritenuto il provvedimento nullo perché basato su un’analisi del Dna risultata poi falsata. Una vittoria per entrambi gli indagati accolta con soddisfazione dal legale Carmine Verde. “ Anche questa volta – ha dichiarato l’avvocato- i giudici hanno
fatto un buco nell’acqua. Qualche anno fa il mio assistito fu accusato di un’altra rapina. Ma, al pari di quanto avvenuto oggi, anche allora fu prosciolto per un difetto dell’ordinanza di custodia cautelare”. La Procura di Campobasso ora deve prendere atto che le indagini sul colpo da tremila euro hanno subito una battuta d’arresto non indifferente. Insomma per acciuffare i colpevoli bisogna rifare tutte le indagini. I due arrestati hanno lasciato il carcere di Capodimonte a Benevento nel pomeriggio di ieri, appena la decisione del Tribunale del Riesame di Campobasso è stata notificata. Il colpo invece resta ancora negli annali della delinquenza molisana. I due rapinatori, dopo aver iniziato la fuga, per evitare di essere acciuffati dai carabinieri esplosero anche un colpo in aria.
Incidente stradale, muore 19enne BOLOGNA - Una ragazza di 19 anni, D.C., è morta la scorsa notte in un incidente stradale a San Pietro in Casale, nel Bolognese. La ragazza, alle 3, era alla guida di una Volkswagen New Beatle ma ha perso il controllo della macchina ed e' precipitata nel canale EmilianoRomagnolo.
plesso. Individuati quattro filoni d’indagine e riunificati in un unico procedimento. Sono relativi ad altrettante situazioni in cui, sarebbero stati commessi abusi e incassato indebitamente denaro. Sotto la lente di ingrandimento delle Fiamme gialle anche i lavori relativi alla messa in sicurezza della frana di contrada Berardinelli, costati un milione e 700mila euro. All’epoca furono affidati con appalto-concorso a un’Ati, associazione temporanea di imprese. In quest’ultima sono confluite la Tirrena lavori Srl di Roma e la ditta locale di Martino grazie agli stretti rapporti tra l’ex sindaco Mucciaccio e il nipote Danilo Gallo che in qualità di geologo avrebbe aperto una corsia preferenziale (e illecita) alle ditte aggiudicatarie. Altre vicende oggetto dell’inchiesta si riferiscono ai lavori di puntellamento di Colletorto. Sarebbero stati affidati con metodologie fuori dalle regole alla ditta di Petruccelli, tagliando fuori altre imprese interessate all’appalto. Vivip
Polacco da estradare, dal carcere ai domiciliari CAMPOBASSO – E’ stato tradotto agli arresti domiciliari con la possibilità di recarsi a lavoro a Venafro il 36enne polacco arrestato il 24 aprile dai carabinieri di Isernia. La decisione è del presidente del collegio della Corte d’Appello Pasquale Pensa. Il dispositivo è stato adottato perché il giovane è stato ritenuto meritevole in quanto ha già pagato, in termini economici, il debito che aveva con la giustizia di Varsavia. Tuttavia l’udienza per decidere in merito all’estradizione del giovane sarà celebrata il 3 luglio. Questo perché bisogna attendere l’udienza del 26 giugno in Polonia nella quale si deciderà se il pagamento pecuniario sia sufficiente alla quietanza della causa in corso per truffa. V.p.
9 ANNO II - N° 139 VENERDÌ 19 GIUGNO 2009