10 aprile 2014

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Non irmptoa la psoizoine che ocucpaimo, il cerlvelo è comquune in gdrao di reiagre.

Se cambiare vuol dire chiarezza e futuro per la città, io ci sono! TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 84 - GIOVEDÌ 10 APRILE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

Nicola CEFARATTI GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Giuseppe Saluppo

L’Oscar del giorno lo diamo a Pino Saluppo che tiene dritto il timone della nave che sta guidando per il Comune di Campobasso. Dopo aver lanciato la sua candidatura a sindaco, Saluppo non chiude le porte al dialogo con l’altro polo civico ideato da Scasserra e Romano ma mette in puntini sulle “i”. L’idea di tutti è quella di non consegnare la città capoluogo nelle mani del centrosinistra e ancor più di farla rimanere nelle mani di Di Bartolomeo. Motivo per cui apre al dialogo che potrebbe portare all’unione evidenziando: “Io ci sto, se volete aderire sono qui”.

Il Tapiro del giorno ad Aldo Patriciello

Il Tapiro del giorno lo assegniamo ad Aldo Patriciello. Sulla scippo dei soldi per l’Autostrada del Molise a favore della Telesina, l’eurodeputato non ha proferito parola di fronte all’annuncio fatto da De Caro. Non sarà forse che il candidato alle prossime europee con Forza Italia sorride più ai fondi che vengono assegnati alla Campania e non al suo Molise? In fondo l’onorevole Patriciello la sa lunga, ed è cosciente che con i voti della sua regione (nonostante sia al governo regionale con il Pd) non tornerebbe a Bruxelles.

LA LIBERTÀ DI POTER AFFERMARE CHE 2+2 FA 4.

1. Finanziamenti regionali ottenuti 2. Raccolta differenziata: progetti approvati e condivisi 3. Adeguamento sismico sulle scuole 4. Risparmio energetico: scuole e pubblica Illuminazione.

Nicola CEFARATTI


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Manifestazione il 15 aprile a Campobasso per sollecitare la Regione a predisporre interventi

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I sindacati in piazza contro la crisi

CAMPOBASSO. Si è svolta presso la sede della Cgil Molise la conferenza stampa di presentazione della giornata "La crisi in piazza". Un momento congiunto tra le sigle sindacali Cgil Cisl e Uil in cui far emergere al massimo le grandi vertenze che riguardano il tessuto economico e sociale della regione. Il giorno scelto dalle organizzazioni è martedì 15 aprile ed il luogo sarà piazza Prefettura a Campobasso. Una giornata articolata in più momenti attraverso cui saranno

posti in evidenza gli aspetti più critici del momento di disagio economico molisano che vede crescere disoccupati, cassaintegrati e situazioni di grande difficoltà. "Sarà una giornata di mobilitazione che dalle dieci del mattino si articolerà lungo tutto l'arco della giornata del 15. Le ragioni che ci hanno portato a tale attività congiunta e forte, sono la crisi che colpisce duramente un già fragile tessuto produttivo, ed i dati resi noti sono di grandissima preoccupazione.

Contro le pale eoliche nella Valle del Tammaro La doppiezza politica di Petraroia e Facciolla Tanto decisi e rigidi nei confronti dell’impianto eolico di Morcone quanto generosi e disponibili a vendere il territorio molisano ai padroni del vento Va da sé che c’è da prendere atto con soddisfazione dell’intervento del direttore generale, Mariano Grillo, del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, sulla vessata questione relativa alla realizzazione di un impianto eolico per la produzione di energia elettrica della potenza di 39 MW in territorio del comune di Morcone (Benevento), a ridosso del confine con il Molise, ad opera della Società Cogein Compagnia Generale Investimenti srl. L’intervento del direttore generale Grillo fa seguito alle reiterate segnalazioni pervenute dal Molise perché la Regione Campania, titolata a rilasciare l’autorizzazione all’impianto, applicasse le disposizioni di cui all’articolo 30 del decreto legislativo 152 del 2006. Cioè, che la Regione Molise fosse coinvolta nel procedimento autorizzativo. Diritto che il vice presidente della giunta regionale Petraroia e l’assessore all’agricoltura Facciolla rivendicano di esercitare il 23 aprile prossimo nel corso della conferenza di servizio indetta presso la Regione Campania, per opporsi

all’impianto in quanto invasivo dell’area archeologica di Sepino. In questo loro desiderio di salvaguardare il valore storico del sito, i due amministratori regionali sono stati fortemente spalleggiati dal direttore regionale del ministero dei Beni culturali, Famiglietti, al quale va riconosciuto il merito di essere un serio e convinto paladino del patrimonio storico-ambientale del Molise. Ma in questa vicenda c’è qualcosa che non quadra. Non quadrano l’atteggiamento e il comportamento dei due amministratori regionali tanto decisi e rigidi nei confronti dell’impianto eolico di Morcone quanto generosi e disponibili a vendere il territorio molisano ai padroni del vento. Di Petraroia non c’è traccia di un suo diniego alle pale eoliche nel Molise; di Facciolla fa spicco il titolo di “re delle pale” che gli viene dalla indefessa attività di autorizzatore e mallevadore di torri eoliche a S. Martino in Pensilis. La doppiezza è la peggiore delle negatività che possa appartenere a un pubblico amministratore.

Uno su tutti disoccupazione generale del 18 per cento e quella giovanile con picchi del 42% . Ci sono poi le crisi aziendali dalle più grandi e note, Gam zuccherificio ed Ittierre ed altre contraddistinte da tante certezze e che attendono risposte vere che non arrivano: ad esempio Molise dati, Esattorie, guardie giurate. Abbiamo decine di lavoratori e cassaintegrati, che da settembre non percepiscono indennità versando conseguentemente in una situazione drammatica. Il nostro obiettivo è portare in piazza tali argomenti per avere risposte. Riscontriamo responsabilità nella vecchia gestione politica, ma quella attuale non può continuare a tacere. Questa del 15 aprile sarà la prima di tante iniziative che abbiamo in programma come piattaforma unitaria, che condurrà ad una marcia regionale sul lavoro prevista per il prossimo giugno.Tornando a martedì prossimo, dalle 10 alle 22 saremo in piazza prefettura dove i lavoratori e le lavoratrici prenderanno la parola, saranno con noi i pensionati che raccoglieranno firme per la legge popolare sulla non autosufficienza, ci sarà il mondo della scuola,quello della sanità, del pubblico impiego, degli edili, della protezione civile e tutti interverranno. A fare da corollario attività culturali e musica che intervalleranno gli interventi della manifestazione. Parallelamente , diverse delegazioni settoriali di lavoratori delle aziende si recheranno sotto la sede del consiglio regionale per organizzare presidi e portare all'attenzione della politica documenti ed istanze sulle loro vertenze. Il sindacato, concludono gli organizzatori, unitariamente si assume la responsabilità di portare in piazza tutta la crisi molisana, così da sostenere al massimo le vertenze esistenti ed ottenere risposte esaustive. Per uscire da questa situazione solo con unitarietà potremmo avere risultati." Al tavolo Gianni Notaro della Cisl, Sandro del Fattore della Cgil e Mauro Sasso della Uil.


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10 aprile 2014

Revocato dalla giunta regionale di Frattura il Concorso internazionale di progettazione per la costruzione delle sede regionale

La sede regionale torna ad essere pertanto una questione in famiglia, con progettisti e imprese locali Abituati a non vedere oltre la punta del proprio naso; a considerare un peccato di presunzione il raggiungimento di strutture di alto valore progettuale che potessero costituire un documento architettonico, un’immagine di bellezza, un presidio di lungimiranza per Campobasso, non rimaneva che scendere in basso e progettare una sede adeguata alla loro modesta dimensione politica e culturale

Volare basso. Pensare povero. Progettare misero. Il Molise di oggi e, forse, di domani. Facciamocene una ragione. La grandezza di una sede regionale a Campobasso firmata da un’archi-star internazionale è svanita. Lo ha deciso il 28 marzo la giunta regionale del Molise (delibera 117). Infatti, ha deciso di revocare il Concorso internazionale di progettazione per la costruzione delle sede regionale e ha dato mandato al Servizio risorse strumentali di arrivare ad una risoluzione consensuale del contratto in essere con la Società affidataria (advisor) Eurogroup Consulting di Roma. Capitolo chiuso. Si torna alle nostre storiche dimensioni sociali, economiche e culturali. Si torna alle piccole cose, alle soluzioni di basso profilo e di piccolo cabotaggio. Come piace alla sinistra, e all’ideale di povertà dell’Ordine dei mendicanti. Un primo colpo al ridimensionamento del progetto lo ha dato il sindaco di Campobasso Di Bartolomeo che riteneva invadente il cemento da utilizzare per la costruzione dell’immobile sul terreno dell’ex campo di calcio “Romagnoli”.

Una spruzzata di demagogismo a buon mercato per tenere buoni i fautori del verde attrezzato e dei parchi in una città per 9 mesi all’anno con temperature proibitive e la Villa settecentesca De Capoa brutalmente ignorata. Paradossale. Quindi s’è aggiunto il nuovo esecutivo regionale che – ironia della sorte – è presieduto da un architetto. E si sa, le invidie professionali, sono perniciose al punto, come potrebbe essere il caso di cui trattiamo, che niente e nessuno deve più bravo di me. La sede regionale torna ad essere pertanto una questione in famiglia, con progettisti e imprese locali. Dimensione Molise. E tacitazione delle fanfaluche degli ambientalisti con la realizzazione dei volumi necessari alla presidenza e alla giunta regionali e la realizzazione di un parco urbano con specifici servizi e parcheggi interrati, a favore della collettività. Il carico urbanistico dai 28.000 metri quadrati inizialmente previsti si riduce a16.000 (mq. 8.000 per sede e uffici della Giunta regionale e. 8.000 destinati a servizi urbani da riservare agli investimenti privati a

corredo della struttura e della città). La decisione di Frattura e compagni di realizzare una sede minimale, a dimensione della loro cultura e sensibilità, comporta la rimodulazione dell’intero programma del cosiddetto “Master Plan città di Campbasso”. Quindi la riduzione dei volumi sull’area ex Romagnoli e su quella dell’ex-Hotel Roxy (5000 metri quadrati destinati a sede del Consiglio regionale), e la sottoscrizione di un nuovo Accordo di Programma tra la Regione Molise ed il Comune di Campobasso. Secondo il calcolo dei “riduttori di programmi” si dovrebbero avere i seguenti vantaggi: un risparmio per le casse regionali di circa 600.000 euro relativi ai premi previsti per i progettisti nel bando del Concorso Internazionale di Progettazione; un risparmio di tempo per l’ottenimento del progetto preliminare; un significativo risparmio deriverebbe inoltre dai costi dell’intera operazione, che nel concorso risultano stimati in 82 milioni di euro per la realizzazione della sede regionale, in un milione e

600mila euro per opere d’arte ai sensi della legge n.717/1949 (la legge più disattesa al mondo! – ndr) ed ulteriori 35 milioni di euro per altre eventuali opere (infrastrutture servizi, eccetera) valutate discrezionalmente dai candidati progettisti, per un totale di 118.640.000 euro. Con la scelta ultima decisa da Frattura e compagni, sempre secondo il loro calcolo, i costi si potrebbero abbattere notevolmente. Abituati a non vedere oltre la punta del proprio naso; a considerare un peccato di presunzione il raggiungimento di strutture di alto valore progettuale che potessero costituire un documento architettonico, un’immagine di bellezza, un presidio di lungimiranza per Campobasso; un costo fine a se stesso le opere d’arte, non rimaneva che scendere in basso e progettare una sede adeguata alla loro dimensione politica e culturale avendo l’abilità di poggiare il proprio difetto di programmazione sull’attuale situazione economico – finanziaria del Paese, in linea generale, e della Regione Molise in particolare. Sistemate al ribasso la presidenza e la giunta, restano gli assessorati e gli uffici per i quali, sempre in versione pauperistica, potrebbero essere utilizzati (e snaturati) la sede della giunta in Via Genova, la Fondazione Molise Cultura in Via Milano, il palazzo di vetro in Viale Elena, la ex sede della giunta regionale in Via 24 maggio; i locali ex Enal in Via Trento, il vecchio Cardarelli in Via Petrella e i locali della Protezione civile in Via S. Antonio Abate. Di nuovo, e in peggio, la disseminazione sul territorio di punti d’attrazione perché la città continui nel caos e nella sua indeterminatezza urbanistica. Sempre grati a Frattura e compagni. Dardo

Nel 2014 pressione fiscale salirà al 44%

Nel 2014 la pressione fiscale sarà destinata ad aumentare di 0,2 punti percentuali, allineandosi al dato registrato nel 2012, anno in cui e’ stato raggiunto il record storico del 44%. Sono queste le previsioni elaborate dalla Cgia di Mestre, secondo cui tuttavia “nonostante questa cattiva notizia per le famiglie e le imprese non dovrebbe verificarsi nessun aumento del carico fiscale”. “Da una nostra prima analisi – spiega il segretario Bortolussi – l’aggravio va ricercato nel pre-

Ecco le previsioni: record storico come nel 2012 visto aumento del Pil, che trascinerà all’insù le entrate tributarie e contributive di oltre 10 miliardi di euro, al pagamento di ulteriori 13 miliardi di euro di debiti della Pubblica amministrazione, che incrementerà il gettito Iva di 1,2 miliardi di euro, e all’aumento della tassazione per le banche, che per l’anno in corso garantirà all’erario 3 miliardi di euro in più. La Cgia, inoltre, sottolinea che nel 2014 è previsto

un incremento delle entrate fiscali pari a 14,9 miliardi di euro: poco più di 14 miliardi saranno riconducibili alle entrate tributarie e circa 870 milioni ai contributi sociali. Se si rapportano le entrate fiscali totali previste per quest’anno, pari a 698,3 miliardi di euro, sul Pil nominale, che nel 2014 ammonterà 1.587 miliardi di euro, la pressione fiscale è destinata salire al 44%.


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10 aprile 2014

Non c’è progettualità politica, la Lattanzio lascia il centrosinistra

La consigliera del gruppo misto aderisce al Polo Civico: raccolgo l’invito di Massimo Romano e invito Saluppo CAMPOBASSO. Che la neo consigliera eletta con l’Udeur in Regione stesse stretta in questa maggioranza anomala di centrosinistra lo si era capito da parecchio. Negli ultimi tempi, si dice che la stessa consigliera abbia tentato più volte a far capire al governatore Frattura che c’era bisogno di raddrizzare la linea politica, troppo lontana dai cittadini. La prima linea di distacco dal resto della coalizione la si era avuta con le indennità e l’articolo 7. “Paolo, diamo un segnale concreto ai cittadini” sarebbero state le parole della Lattanzio che chiedeva l’abrogazione dei 2.451 euro dei portaborse ed una riduzione dell’indennità per gli eletti. Le cose sono andate come tutti ormai sanno. Oggi, in occasione

delle amministrative di Campobasso, Nunzia Lattanzio rompe gli indugi e aderisce al Polo Civico raccogliendo, dice, l’invito di Massimo Romano. Le motivazioni sono tutte politiche. “Sono delusa da questo quadro politico, desolante ed immobile: da donna, da professionista, da madre e da rappresentante istituzionale, questa è una paralisi inaccettabile contro la quale occorre reagire. Ci ho provato, con proposte, emendamenti ed esortazioni pubbliche e private, ma all'interno della coalizione di governo alla Regione non c'è spazio per alcuna progettualità politica che non rientri in un quadro di correnti partitiche o di silenzi ossequiosi. Ma con questo sistema non si va da nessuna parte: servono figure dinamiche ed appassionate, e programmi concreti, non la politica delle attese, delle lunghe pause e delle promesse tradite. E questo vale su tutto: dal rispetto degli impegni assunti

in campagna elettorale fino alle progettualità per lo sviluppo locale. Non ho interessi particolari da difendere o tutelare, faccio politica per passione con la convinzione che questo è il momento di parlare chiaro ai Cittadini e di proporre una piattaforma programmatica nell'interessi di tutti i Cittadini e non di pochi. Raccolgo dunque l'invito che mi è pervenuto da Massimo Romano, che mi ha espresso stima e condivisione di prese di posizione politiche anche impopolari, e rilancio il mio impegno, insieme a lui, nella costruzione di questa aggregazione civica che parte da Campobasso e guarda ad un rinnovato quadro politico. Mi piacerebbe inoltre -e lavorerò per questo obiettivo- che si raggiungesse una sintesi tra la piattaforma politico programmatica di Pino Saluppo e la prospettiva politica del nascente polo civico. Una sintesi che può cambiare davvero la città e la politica regionale".

Saluppo raccoglie e rilancia

“Io sono il polo civico, se volete aderire sono qui” CAMPOBASSO. Il candidato sindaco per Campobasso Giuseppe Saluppo accoglie con piacere l’apertura di Nunzia Lattanzio a cui è legato da un rapporto di amicizia e rispetto. Saluppo guarda con attenzione alla formazione di quello che definisce il secondo polo civico, secondo per nascita, ovviamente. Il momento politico è molto fluido, il dialogo tra i due poli civici sembra sia in atto. “Il dialogo non si nega mai a nessuno” spiega lo stesso Saluppo che però precisa rilanciando: “Io sono candidato alla carica di sindaco nella mia città. Sabato inaugurerò la sede. Se si vuole fare

qualcosa insieme unendo le forze sono il primo ad esserne felice”. Della serie: siamo al 10 aprile, non posso tirarmi indietro. “Troviamo una formula programmatica per stare insieme e per non permettere al centrosinistra di conquistare anche la città di Campobasso”. Saluppo ritiene di non dover fare né un passo avanti né un passo indietro. E di certo non può andare dal polo civico Romano – Scasserra ad imporre la candidatura a sindaco. Il discorso è tutto aperto, ma secondo Saluppo non tocca a lui chiuderlo.

Fondi Europei: la chiave giusta per ottenere le migliori performance in termini di crescita anche se non mancano i problemi specialmente per le Regioni di Massimo Dalla Torre Sono i Fondi europei che hanno permesso alle regioni dell'Italia meridionale di ottenere le migliori performance in termini di crescita del PIL. A sostenerlo sono i vertici di Bruxelles che, anche se critici nei confronti di alcune regioni, tra cui il Molise, guardano con soddisfazione ai risultati raggiunti al termine del periodo di programmazione. Affermazioni che puntano dritte sul contributo fornito dalla politica regionale europea con l’obiettivo di migliorare lo sviluppo economico del Sud. A dare contezza alla questione i dati: In Calabria, Campania, Sicilia, Puglia, Sardegna, Basilicata e Molise oltre 20mila imprese sono state sostenute dalla politica di coesione negli anni. Politica che ha dato una spinta decisiva allo sviluppo del Mezzogiorno troppe volte escluso dalle grandi opportunità. Inoltre, ottime possibilità ci saranno nei prossimi anni si legge nel documento europeo: " l’Unione Europea aiuterà a investire di più nei settori dei servizi ad alta intensità di conoscenza, per sviluppare ulteriormente infrastrutture e servizi pubblici e, soprattutto, a migliorare la capacità d'innovazione". La quale è, senza dubbio, l’arma vincente mediante la quale il Sud grazie alla programmazione oculata ed attenta ha già raggiunto gli obiettivi prefissati: "circa 600 comuni sono stati collegati alla banda larga; sono stati sviluppati

2500 km di ferrovie e più di 700 km di strade; più di 12 milioni di persone hanno accesso alla raccolta differenziata dei rifiuti e sono ora in funzione 80 nuovi impianti di smaltimento". Inoltre, sempre nello studio è ampiamente sottolineato come il contributo della politica di coesione al Piano europeo di ripresa economica è la risposta idonea alla crisi finanziaria ed economica che ha fatto tenere il fiato sospeso l’intero mondo economico-imprenditoriale e politico. Piano suggellato tra l’altro, da una serie di accordi tra il Consiglio e il Parlamento europeo mediante cui il nostro Paese ha ricevuto un cospicuo finanziamento per agevolare l'esecuzione dei progetti rimasti insoluti, cui vanno aggiunti circa 2 miliardi di euro per il rifinanziamento di quest’ultimi. Il tutto, a dimostrazione che questa porzione di Paese è tenuta in grossa considerazione dai vertici Europei tant’è che è uno dei maggiori destinatari di risorse, che ammontano a cinquanta miliardi d’investimenti nazionali e comunitari saranno utilizzati per realizzare i programmi nei prossimi periodi di programmazione. Periodo che però non mette al riparo su altre questioni perché, nonostante quest’ ottimismo, l'Italia ancora non riesce a utilizzare appieno i fondi destinati alle politiche regionali. "Ci sono stati progressi, ma resta ancora molto da fare" dice il portavoce del commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hahn presentando

i risultati della gestione dei Fondi per lo sviluppo regionale per il periodo 2007-2013: "Rallentamenti provocati soprattutto da problemi nella capacità di gestione dei fondi. Tali da lasciare l'Italia ben al di sotto della media Ue nell'assorbimento dei Fondi: solo il 49,63% contro il 66,29%, anche se c’è qualche timido segnale di miglioramento c'è grazie ai Programmi operativi regionali. Tuttavia dai dati europei emerge come per molte Regioni riuscire a spendere tutte le risorse resta "una sfida": dall'avvio del programma, che evidenzia come sono stati utilizzati 17,3 miliardi che in percentuale ammontano al 51,9%. Anche per questo la Commissione Ue raccomanda all'Italia di rafforzare a tutti i livelli, la gestione delle risorse, altrimenti le distonie di carattere amministrativo costeranno al Paese miliardi di euro. Distonie causate essenzialmente dall'interruzione dei pagamenti deciso da Bruxelles fino a quando non saranno rafforzati i sistemi di controllo. I quali, sono una vera e propria mannaia specialmente per quelle realtà che ancora non sono in piena sintonia con le indicazioni che l’Europa, specialmente in questi ultimi periodi ha dettato. Indicazioni che costringono a fare i conti parametrati alle capacità di spesa e d’investimento che non sempre giocano a favore di realtà dove le vicissitudini fanno da pendant con le esigenze del territorio.


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Big Gino: candidato a tutti i costi 10 aprile 2014

Il sindaco uscente non accetta l’idea di andare in pensione, preferisce rompere la coalizione ma sa che la sua figura è perdente CAMPOBASSO. “Questa sarà la mia ultima candidatura. Nella mia vita politica ho ricoperto i ruoli più disparati. Il mio ultimo sogno è quello di fare il sindaco della mia città per poi lasciare il timone ai giovani”. Si era presentato così cinque anni fa Gino Di Bartolomeo. Senatore uscente di Forza Italia, il posto per doppiare la candidatura a Roma gli era stata soffiata da Ulisse Di Giacomo. Il reimpiego per lui però si era trovato: candidato sindaco di Campobasso al posto di Paolo di Laura Frattura. Tutta la coalizione si era stretta attorno a lui: dieci liste per abbattere l’egemonia del centrosinistra che in 15 anni di governo cittadino aveva portato il capoluogo nel degrado. Soprattutto con l’amministrazione guidata da Di Fabio. E invece? Invece in cinque anni il fuciliere è stato capace di far rimpiangere il passato. Sullo stile Frattura governatore. “Si stava meglio quando si stava peggio” è diventato il motto dei campobassani negli ultimi anni. Un motto a cui Big Gino ha risposto con la frase che nessun amministratore dovrebbe mai pronunciare: “Non è colpa mia, non ci sono soldi neppure per un gelato”. Perché quando si viene eletti a furor di popolo, si ha il dovere civico e morale di fare l’impossibile per la propria città. Big Gino ha pagato un prezzo alto: si è trovato ad amministrare con la sua mentalità antica in un momento in cui la politica richiedeva un’organizzazione mentale dinamica e scattante per la soluzione dei problemi. Quando cioè era anacronistico affidarsi ai soldi che provenivano dalla Regione in un momento di crisi in cui anche i rubinetti regionali venivano chiusi dallo Stato centrale. Così anche la solita giustificazione, ripetuta a giorni alterni, “è colpa di Iorio che non mi da i soldi” non trova una spiegazione plausibile. Perché con un sindaco dinamico, i soldi si sarebbero potuti trovare in una programmazione seria, magari guardando anche ai fondi europei. Ma la vecchia mentalità ha prevalso. Oggi il fuciliere si candida forte del simbolo di Forza Italia, spalleggiato dal commissario Rotondi

e, forse, dall’eurodeputato Patriciello. Ma quel contenitore dovrà essere riempito di uomini capaci per giustificare alla città le mancate scelte del loro candidato sindaco. Un primo cittadino uscente che a Palazzo San Giorgio ha peccato di testardaggine e che oggi, pur di non restare con un pugno di mosche in mano, per il solito personalismo è pronto a mandare al macero Campobasso, rompendo con il resto della coalizione e favorendo il centrosinistra. Allora qualche domanda sorge spontanea. Quanto influisce sulla decisione di Big Gino la mancata elezione del figlio alla Regione Molise alle elezioni del 2013? Quando, i volponi della politica come il fuciliere, passato ogni volta da destra a sinistra e viceversa, che si diceva sindaco del Pdl per poi sfilarsi all’occorrenza dal partito dove, a detta sua, non si è mai tesserato, quando decideranno di lasciare spazio ai giovani? Perché una cosa è certa: Big Gino i conti li sa fare e sa benissimo che la sua candidatura è perdente. Soprattutto con qualche briciolo di lista che ha ancora a disposizione. Qualcuno vocifera che l’importante, per lui, è rientrare. E sempre qualcuno vocifera che, fatti due conti, la sua opportunità migliore sarebbe quella di vedere i due competitors più forti (quali ancora non è dato sapere), arrivare al ballottaggio per poi schierarsi con chi potrebbe chiudere l’accordo migliore. In molti ricordano i giochi di Gino alla Provincia di Campobasso dove poi si ritrovò presidente del Consiglio. Sta di fatto che Di Bartolomeo, oggi, rappresenta quella politica miope sia da un punto di vista amministrativo che strategico. Eppure sta lì, dice di voler continuare a guidare la città. Qualcuno gli faccia sapere che i soldi per il gelato sono diminuiti ulteriormente. Gli rimane solo l’affetto sincero per un uomo stanco, che ha dato per il suo territorio ma che ha anche ricevuto. Molto più di quanto abbia dato, soprattutto negli ultimi 5 anni. red.pol

CORDOGLIO

La Gazzetta del Molise esprime le più sentite condoglianze all’assessore regionale Vittorino Facciolla e la sua famiglia per la perdita del papà Peppino. I funerali si terranno oggi, giovedì 10 aprile, alle 16.30 a San Martino in Pensilis

Da Cavaliere alla Fusco passando per il Nuovo centrodestra e l’imprenditore annuncia: abbiamo già 5 liste

Il centrodestra ci sta, tutti col polo

civico di Romano e Scasserra CAMPOBASSO. Nicola Cavaliere, Angiolina Fusco Perrella, i consiglieri comunali di Campobasso Maurizio Tiberio, Maria Laura Cancellario, Pasquale Terzano e Michele Colitti, il movimento Democrazia Popolare, l'ex consigliere comunale Francesco Pilone (Udc) e il Nuovo Centro Destra con l’adesione ufficiale del senatore Ulisse Di Giacomo. Il centrodestra ufficiale ormai si è rotto. C’è Forza Italia del commissario Rotondi che sta con Big Gino, c’è qualche consigliere comunale che va a sinistra (il caso più eclatante è Salvatore Colagiovanni che da portavoce del sindaco viene posizionato, da indiscrezioni, con l’Idv), e poi c’è chi sta con il polo civico di Romano e Scasserra, ossia l’intero centrodestra con l’esclusione di Aldo Patriciello. Entusiasta è l’imprenditore Scasserra, già assessore regionale al fianco di Michele Iorio. “Partiamo, a pochi giorni dalla sua nascita, da cinque liste decisamente competitive: segno tangibile di un percorso che sta suscitando interesse e che riesce ad aggregare le migliori esperienze da mettere al servizio della città. Il mio appello va a tutti quei movimenti, a quelle associazioni, a quelle donne e a quegli uomini che vogliono unire capacità e intelligenze per cambiare volto al capoluogo di regione”. Ma accanto al centrodestra ci sono anche le adesioni di Domenico Di Lisa, Rino Ziccardi, e l’esplosiva presa di distanza dal centrosinistra governativo Nunzia Lattanzio.

Non son tutte rose e fiori intorno al progetto politico del tandem campobassano. Romano e Scasserra hanno aperto tutte le porte a chiunque non si riconosca in una coalizione standard. Soprattutto per la confusione politica che regna in Italia e in Molise. Ma Romano appare tranquillo. “Ogni proposta politica comporta dei rischi ed è superfluo specificare che l'onestà e la serietà sono caratteristiche delle persone e non delle sigle politiche e neppure di singoli partiti – scrive sul suo profilo facebook alla domanda “non è forse un rischio eccessivo unirti a persone, la cui onestà magari non è in discussione, ma sono legate a doppio filo con un'esperienza politica oramai sepolta e fallimentare (Scasserra)?” - In politica – continua Romano - ho fatto scelte che per convinzione mi sono costate la "poltrona": parlano i fatti (con buona pace di chi finge di ignorarli), come la rinuncia alle scorse regionali dell'offerta della Vicepresidenza della Giunta qualora avessi sostenuto Frattura (e Patriciello & co...). Da un anno sono fuori dal Consiglio, non ho incarichi istituzionali e svolgo la professione di avvocato. Proprio per questo, rivendico la libertà di fare politica per passione e non per necessità. Ma avverto il dovere di provarci, visto l'andazzo che c'è in giro. Da candidato o da militante si vedrà. Ma questo è l'ultimo dei problemi”.


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Campobasso

10 aprile 2014

Ici versata e non dovuta, il Comune restituisce alla Provincia oltre 54mila euro L’ente di via Roma viene rimborsato per aver pagato erroneamente l’imposta su immobili di interesse storico artistico

Il Comune rimborsa alla Provincia 54.763,33 euro, somma versata e non dovuta relativa al pagamento dell’Ici su immobili di interesse storico-artistico per gli anni 2008, 2009, 2010, 2011. L’istanza presentata dalla Provincia è stata sottoposta all’attenzione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Molise e dall’esame effettato è emerso che gli immobili oggetto della richiesta di rimborso sono sottoposti a vincolo storico artistico. Si è trattato dunque di un versamento erroneamente effettuato perché per gli immobili di interesse storico o artistico la base imponibile, ai fini dell’Ici, è costituita dal valore che risulta applicando alla rendita catastale, determinata mediante l'applicazione della tariffa d'estimo di minore ammontare tra quelle previste per le abitazioni della zona censuaria nella quale si trova il fabbricato.. La Provincia invece ha

effettuato il pagamento per gli immobili di interesse storico-artistico sulla base della rendita catastale, senza tener conto della norma agevolativa ed è per questo che il Comune de rimborsare la Provincia e restituire all’ente le somme versate e non dovute a titolo di Ici maggiorate degli interessi di legge.

Minaccia la barista Precetto pasquale Interforze per i soldi, arrestato

Il fatto è accaduto in un bar a Campobasso in via Veneto. La squadra mobile ferma un 35enne

CAMPOBASSO. Alle ore 22,15 circa di martedì, all'interno di un Bar — Sala Giochi, sito in Campobasso alla Via Veneto, un cliente, armato di coltello a scatto, costringeva la barista L. F. di anni 29, a consegnargli l'incasso della serata. Subito dopo aver preso le banconote, il malvivente si portava dietro al bancone e accoltellava la ragazza alla gola. Quando la ragazza, per ripararsi dai colpi si rannicchiava a terra, l'uomo le sferrava ancora numerose coltellate sulla nuca, per poi allontanarsi velocemente dal luogo. Dopo pochi minuti il fidanzato della vittima , giunto sul posto ,la trovava riversa a terra, richiedeva l'intervento della Polizia e del 118. Personale della Volante, portatosi immediatamente sul posto, trovava la ragazza in stato

di semi incoscienza ed accanto a lei il coltello insanguinato. Lo stesso equipaggio della Volante nel volgere di pochi minuti rintracciava nel locale C.so Vittorio Emanuele l'autore del reato S. U. di anni 35, anche lui di questo Capoluogo, e lo traeva in arresto in ordine ai reati di tentato omicidio e rapina aggravata. Sul posto si portavano anche la Polizia Scientifica e la Squadra Mobile per collaborare alle indagini. In tale contesto si accertava che S. U., trovato con un tasso alcolemico molto elevato, dopo aver rapinato ed accoltellata la ragazza, si era recato presso una pizzeria del centro, ove aveva consumato una pizza ed alcune bibite. La ragazza allo stato ancora in prognosi riservata, è ricoverata presso il locale Ospedale Cardarelli.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Santa messa in occasione del Precetto Pasquale Interforze. Il rito religioso si è tenuto ieri nella cattedrale di Campobasso ed è stato presieduto da monsignor Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano il quale, nel corso dell'omelia, tra l'altro ha definito "portatori di speranza" i vari rappresentanti dello Stato in uniforme. Oltre al colonnello Giuseppe Maria Giovanni Tricarico, comandante Militare Regionale Esercito "Molise e del Presidio Militare e al Prefetto della Provincia di Campobasso. Francescopaolo Di Menna, erano presenti le massime Autorità civili e militari Regionali, i familiari dei Caduti molisani nelle Operazioni di Sostegno alla Pace, le Associazioni Combattentistiche e d'Arma e una nutrita rappresentanza delle Forze Armate, dei Corpi Armati dello Stato e della Croce Rossa Italiana. L'evento, organizzato e coordinato dal Comando Militare Esercito "Molise", ha ancora una volta testimoniato il forte vincolo di collaborazione e l'operosa sinergia tra le istituzioni locali che operano per la pace, la sicurezza e la concordia della comunità molisana.

Dove acquistare il libro

CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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Campobasso

10 aprile 2014

Iniziativa del comitato civico guidato con sagacia da Emilio Paolone, già consigliere comunale e assessore ai Lavori pubblici a Campobasso

La Frazione di S. Stefano ha diritto ad allacciarsi alla Fondo Valle Rivolo e la Fondo Valle Rivolo ha il dovere di rivelarsi utile a qualcosa In settimana dovrebbe esserci una conferenza di servizio della Provincia (il presidente De Matteis e l’ingegnere Stoppiello) con la Regione Molise (assessore Nagni e l’ingegnere Cocozza), per liberare le rigidità di vedute sul tipo di soluzione da mettere in cantiere

Per la Frazione di S. Stefano allacciarsi alla Fondo Valle Rivolo è una questione vitale. Per la Fondo Valle Rivolo rivelarsi una strada utile a qualcosa, altrettanto. Due questioni vitali in una, dunque, poste all’esame della Regione Molise (titolare dell’arteria) e della Provincia (ente gestore per un anno). La Regione, strano a dirsi, s’è detta disponibile a finanziare l’allacciamento; la Provincia pure, ma con un’eccezione sollevata dall’ufficio tecnico: no all’innesto puro e semplice, sì alla realizzazione di una rotonda. Questione di sicurezza dicono i tecnici; questione di soldi ribattono le amministrazioni. Questione di tempo, sottolineano quelli del comitato civico di S. Stefano guidati con sagacia da Emilio Paolone, già consigliere comunale e assessore ai Lavori pubblici a Campobasso, detto “Emilio l’onesto” per la trasparenza del suo modo di fare e di operare. Come in questa circostanza che lo

vede impegnato a superare gli ostacoli della burocrazia e la moda francese delle rotonde, che dell’innesto porterebbe il costo alle stelle e a una notevole perdita di tempo. In settimana dovrebbe esserci una sorta di conferenza di servizio della Provincia (il presidente De Matteis e l’ingegnere Stoppiello) con la Regione Molise

(assessore Nagni e l’ingegnere Cocozza), per liberare la questione dalle rigidità di vedute sul tipo di soluzione da mettere in cantiere. Chi conosce lo stato dei luoghi è del parere che l’innesto puro e semplice sia la soluzione migliore: economica e rapidamente realizzabile. Come dovrebbero essere tutti gli interventi pubblici sui

Il porporato di Perugia ha presieduto la celebrazione che si è svolta in Cattedrale

Bregantini, 20 anni da vescovo Il cardinal Bassetti: la nostra missione è saper leggere i bisogni del prossimo

Vent'anni da vescovo e non sentirli, facendo risuonare forte e chiaro il messaggio evangelico di Gesù risorto a Pietro, il "principe" degli apostoli: "Pasci i miei agnelli e le mie pecorelle". Monsignor Giancarlo Bregantini, che presiede la diocesi di Campobasso-Bojano dal 19 gennaio 2008 (giorno dell'insediamento), ha ricordato il suo primo quarto di secolo da successore degli Apostoli con una solenne celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Campobasso, presieduta dal cardinale di Perugia, Gualtiero Bassetti, cui hanno partecipato numerosi fedeli oltre agli altri vescovi delle diocesi molisane, i parroci e alcuni rappresentanti del mondo politico e istituzionale. Un quarto di secolo da vescovo (nato a Denno, in provincia di Trento, nel 1948 e successivamente entrato nell'ordine dei frati Stimmatini), ini-

ziato a 44 anni e passato per la difficile (socialmente parlando) diocesi calabrese di Locri-Gerace nel 1994, in cui Padre Giancarlo ha lasciato il segno smuovendo le coscienze addormentate dalla spirale di morte alimentata dall'omertà su cui vive tuttora la 'ndrangheta (celebre il Movimento "E adesso ammazzateci tutti!" da lui fondato) prima dell'approdo a Campobasso. Ma Bregantini va avanti nella sua missione (ha scritto lui le meditazioni della via Crucis che il Papa presiederà il Venerdì Santo al Colosseo) nel Molise, la regione che accoglierà il Pontefice "che i cardinali sono andati a cercare 'alla fine del mondo' il prossimo 5 luglio. E l'umile potrà finalmente benedire la "periferia" che Bregantini tanto ama e continuerà a guidare con la grazia che Dio gli concederà. Il più a lungo possibile.

quali, però, incombe l’ombra del burocrate di turno, delle cavillosità, delle esasperazioni concettuali e dialettiche. In questo caso c’è una Frazione che ha portata di mano la possibilità di innestarsi su una strada a scorrimento veloce; la possibilità di rompere l’isolamento; la possibilità di crearsi un respiro, peraltro mai così

tempestivamente e largamente aiutata dalla “Politica” (il presidente della Regione con il finanziamento e il presidente della Provincia disposto ad assecondare il progetto), ma costretta a segnare il passo, a vedersi sfuggire l’occasione, perché il tecnico chiamato in causa (con quale e quanta competenza specifica è da vedere) ha una sola opzione da spendere, ancorché contrario ad ogni altra soluzione. I tecnici dipendenti della pubblica amministrazione dovrebbero tenere sempre presente l’oggetto della loro funzione: risolvere i problemi non crearli. S. Stefano ha diritto ad allacciarsi alla Fondo Valle Rivolo con le stesse soluzioni tecniche con cui alla Fondo Valle Biferno sono allacciati paesi e piccoli agglomerati rurali. Un pizzico di elasticità mentale e una buona dose di disponibilità tecnico - professionale potrebbero fare il miracolo. Dardo

Dibattito regionale sul futuro dell’Ue La Provincia di Campobasso tramite il Centro di informazione Europe Direct e l'Università degli studi del Molise invitano all'evento: Dibattito regionale sul futuro dell’Ue. Il dibattito si inserisce nell'ambito dell'ampia campagna di ascolto dei cittadini che la Commissione europea sta realizzando negli stati dell'Unione a partire dal 2012. L'Università degli Studi del Molise ed il Centro di informazione Europe Direct della Provincia hanno accolto l'invito a farsi promotori del dibattito nel Molise. Se l'Europa non ci piace così com'è solo noi possiamo anzi dobbiamo cambiarla. E per fare questo dobbiamo far sentire la nostra voce.. L'incontro all'Università è una occasione unica per

la nostra regione, sfruttiamola appieno. Gli esiti del dibattito verranno trasmessi alla Commissione perchè tenga conto di quello che pensano i cittadini sui temi individuati che troverete, assieme ad altre indicazioni, nel manifesto allegato. L'appuntamento è a martedì 15 aprile alle ore 15,00 presso l'Aula Colozza (Aula circolare) della Facoltà di Giurisprudenza in viale Manzoni a Campo-

basso. Ci sarà la possibilità di porre domande e di confrontarsi con le altre persone presenti e con numerosi docenti universitari che si sono messi a disposizione per fornire informazioni e per dare risposte su tre argomenti importanti: 1) L'Europa economica 2) l'Europa politica 3) l'Europa del futuro, il futuro dell'Europa. Si può far sentire la propria voce sottoponendo una domanda che verrà letta in aula e su cui poi si avrà risposta. Per confermare la presenza, per sottoporre un quesito o per dare suggerimenti ed indicazioni sulle tematiche che trovate nel manifesto allegato, inviare mail al seguente indirizzo di posta:carmela. basile@provincia.campobasso.it o telefonare al numero 0874 401 260.



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ISERNIA

ANNO X - N° 84 - GIOVEDÌ 10 APRILE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

30.000 copie in omaggio

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Isernia

10 aprile 2014

Ss Rosario verso la chiusura?

In fibrillazione i sanitari dell'ospedale venafrano. "Una brutta mazzata per il territorio" VENAFRO. In fibrillazione medici e paramedici del “Santissimo Rosario”. Nel pomeriggio, infatti, ha iniziato a circolare la notizia della definitiva “cancellazione” della struttura ospedaliera, decretata in qualche palazzo ministeriale della capitale. Al momento non vi è nulla di ufficiale, ma tanto è bastato a suscitare un’ondata di “panico” tra quanti, a vario titolo, operano presso il nosocomio venafrano. Al riguardo abbiamo sentito il primario Enzo Bianchi, il quale ha dichiarato: “Non ne so niente, anche se la cosa non mi sorprenderebbe più di tanto. L’ospedale -ha rimarcato il noto chirurgo ortopedico- è già morto da tempo. A meno che non si voglia continuare, per mera operazione di facciata, a

Senza terminal, i pullman tirano dritto

A Venafro si rischia l'isolamento perchè i mezzi pubblici non hanno aree a servizio VENAFRO. Sempre più Venafro resta “tagliata fuori” da quei servizi che in passato venivano dati per certi e assolutamente intoccabili, anche in tema di trasporti pubblici. Invece, dopo la soppressione della stazione ferroviaria adesso sono a rischio anche le fermate dei pullman. Lo evidenzia il collega Tonino Atella nel contributo che ha inteso inviarci: Un dato di cronaca di massimo interesse per la collettività, specie per universitari diretti in Campania o nella Capitale e per lavoratori pendolari : diversi bus pubblici bypassano l’abitato venafrano preferendo immettersi sulla Variante Sud piuttosto che entrare a Venafro, perdendo quindi clientela ed entrate economiche, per ragioni di tempo e per problemi di sosta per le fermate. In effetti accade sistematicamente che sulla Colonia Giulia, arteria su cui transita tutto il traffico interregionale ivi compresi i bus pubblici che collegano Abruzzo a Campania e Lazio attraverso il Molise, non si tro-

vino libere le aree per le fermate di detti bus pubblici affinché i viaggiatori salgano o scendano dagli stessi mezzi di trasporto, ragion per cui qualche società ha appena deciso di bypassare Venafro immettendosi direttamente sulla Variante Sud. Tale decisione, chiaramente per nulla gradita a studenti, universitari e pendolari di Venafro e Comuni limitrofi, costretti adesso a recarsi a Roccaravindola (!) per fruire di tali trasporti su gomma, ha anche un’altra motivazione : l’intasamento sistematico della Colonia Giulia, specie il mercoledì ed il sabato giorni dei mercati ambulanti, i rallentamenti e le code che vi si registrano, e di conseguenza le consistenti perdite di tempo per l’attraversamento su gomma dell’abitato venafrano. I due motivi, messi assieme, hanno indotto alla drastica decisione, che come detto non fa sorridere affatto i viaggiatori locali, costretti a raggiungere un altro Comune per fruire del trasporto pubblico o a modificare le proprie abitudini.

Problema perciò consistente data la sua portata sociale e necessità di rimedi urgentissimi. Innanzitutto le code, gl’ingorghi, le file e i rallentamenti sulla Colonia Giulia : un pullman sulla linea Pescara/Roma o Pescara/Napoli e viceversa non può restare 15’/20 ’ in coda in attesa di ripartire ! I tempi di percorrenza vanno rispettati perché in altri Comuni ci sono viaggiatori in attesa, perciò occorre eliminare rallentamenti e file sulla Colonia Giulia. La soluzione è una sola : spostare altrove i mercati ambulanti liberando corso Molise, unica soluzione perché la Colonia Giulia torni di nuovo libera e percorribile. L’altro problema, a sua volta grosso : le aree per le fermate di detti bus sulla Colonia Giulia sono sistematicamente occupate da vetture o furgoni in sosta ! In questo caso le possibilità d’intervento sono due. Una immediata, ossia l’intervento continuativo e quotidiano dei Vigili Urbani perché i bus pubblici trovino libere le zone loro assegnate per fermarsi ; l’altra, a medio e lungo termine, richiede la realizzazione del terminal per i bus, servizio che Venafro continua a vedere solo … nel limbo dei desideri ! Possibile mai non riuscire a trovare l’area giusta, chiaramente lungo un’arteria d’intenso traffico (tipo Colonia Giulia o Viale San Nicandro), dove allestire tale terminal, così da tornare ad avere tutti i bus pubblici di linea in transito per la città, senza che nessuno decida di bypassare il centro abitato ? Questioni grosse quindi, che richiedono serie riflessioni ed impegni immediati da parte delle strutture preposte, alla luce della portata sociale dei problemi che ne derivano.

chiamare ospedale una struttura fatiscente, che difetta dei servizi essenziali e che non è nelle condizioni di fornire ai degenti quelle garanzie minime richieste dalle norme di legge, oltre che dalla stessa deontologia professionale”. Parole durissime quelle di Enzo Bianchi, che anche nel recente passato ha manifestato tutta la propria rabbia ed il proprio disappunto per le condizioni in cui è costretto ad operare. In assenza del reparto di rianimazione, infatti, i delicati interventi chirurgici che esegue quotidianamente presentano, inevitabilmente, un altissimo margine di rischio. “Così non è possibile continuare -ha concluso Bianchi-, decidessero una volta per tutte cosa farne di questa struttura”.

Infrastrutture per pensare al domani

Incontro tra operatori e l'assessore Nagni per nuove opere pubbliche

CAMPOBASSO. La Camera di Commercio di Isernia organizza per domani alle ore 17:00, presso la Sala convegni dell'Ente camerale C.so Risorgimento n.302 - un incontro con l'Assessore Regionale ai Lavori Pubblici e Infrastrutture, Politiche Abitative, Viabilità e Trasporti, Pierpaolo Nagni. L'incontro è finalizzato a far conoscere agli interessati le motivazioni del blocco di tutti quei progetti in materia di opere pubbliche finanziati ma non ancora appaltati nonché per fare il punto su tutte le attività regionali programmate e non avviate. La suddetta riunione, a cui sono stati invitati le Associazioni di categoria, i Sindaci dei Comuni, gli Ordini professionali degli ingegneri, architetti e il Collegio dei Geometri, le imprese dell'edilizia e dell'impiantistica, rientra nella programmazione delle attività messa in campo dalla Giunta camerale sulle tematiche di più stretta attualità. Sarà un'occasione di confronto in cui l'Assessore Nagni illustrerà i progetti cantierabili sul territorio della nostra provincia e le problematiche che ne hanno impedito finora l'avvio. "In un momento che vede le imprese dell'Edilizia e dell'Impiantistica in grande difficoltà finanziaria, sia a causa dei notevolissimi ritardi da parte della P.A. sui pagamenti sia per i sempre più scarsi investimenti nel settore delle opere pubbliche", afferma il Presidente dell'Ente camerale Pasqualino Piersimoni – l'incontro con il referente dei Lavori Pubblici della Regione Molise costituisce un importante momento per fare il punto della situazione e cercare di far ripartire l'economia in un settore che più di altri sta soffrendo a causa della mancanza di progetti proprio da parte della P.A.


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Termoli

10 aprile 2014

Zuccherificio, spettro della disoccupazione Il senatore Ruta per 16 lavoratori chiede incontro TERMOLI - Momento difficile per 16 lavoratori dello Zuccherificio in distacco nella NewCo. Il prossimo 1° maggio per loro terminerà la cassa integrazione e saranno posti in mobilità, passaggio che preannuncia la disoccupazione. Su questa evenienza interviene il responsabile del lavoro per rifondazione Comunista, Silvio Arcolesse, il quale sollecita il Governatore Frattura e il suo esecutivo “a trovare le possibili soluzioni al problema occupazionale e al rilancio produttivo dell’azienda, ottemperando agli impegni sottoscritti con gli accordi”. Arcolesse non va tanto per il sottile e sostiene che: “La situazione dei lavoratori e dell’intera azienda si è aggravata a causa dell’inerzia e dell’insensibilità dimostrate dall’amministrazione Frattura nell’ultimo anno. Il Partito della Rifondazione Comunista del Molise – conclude - esprime pieno sostegno alle azioni di lotta intraprese dai lavoratori e appoggia

con ministro

la loro richiesta alla Giunta di un rapido confronto, al fine di destinare prioritariamente gli introiti realizzati

Marinucci, il Sociale: “Un campo di intervento da privilegiare” TERMOLI - Proseguono gli incontri a tema presso la sede del candidato Sindaco Paolo Marinucci. Dopo il successo di partecipazione del precedente incontro dedicato alla cultura il prossimo tavolo sarà dedicato al Sociale. “La mia stessa formazione culturale e politica – dichiara Paolo Marinucci - e l’impegno che da anni mi vede in prima linea nel volontariato e nella cooperazione bastano da soli ad evidenziare quanto sia importante per me e per tutti i candidati delle liste a mio sostegno dare nuova

spinta agli interventi sul Sociale. Un campo in cui i Comuni, essendo le istituzioni più vicine ai cittadini, sono in prima linea e devono essere all’altezza della situazione”. Vista l’importanza di questo settore questa sera alle 18,30, presso la sede di corso Fratelli Brigida, si terrà una riunione aperta alla partecipazione di tutti coloro che abbiano voglia di presentare proposte da inserire nel programma di governo e alla quale seguirà nei prossimi giorni un incontro con le associazioni interessate.

TERMOLI – Si è classificato terzo nelle recenti consultazioni delle primarie per la candidatura a sindaco per il centrosinistra e il giovane Oscar Scurti ringrazia pubblicamente chi lo ha sostenuto e votato. “In tanti si sono congratulati per il risultato eccezionale ottenuto, considerando non solo che si trattava della mia prima esperienza ma soprattutto che gli altri candidati erano molto più esperti e navi-

gati di me. Con ben 437 preferenze mi ritengo molto soddisfatto e continuerò a dare un contributo fattivo e a rimanere a disposizione del partito. Mi congratulo con il vincitore Angelo Sbrocca – conclude Scurti - e gli auguro di riuscire a mettere insieme le idee e i progetti della coalizione per portare alla competizione di maggio delle solide e valide linee programmatiche”.

Primarie, Oscar Scurti ringrazia l’elettorato

dalla NewCo all’assunzione dei lavoratori in distacco e a rendere possibile la imminente campagna saccarifera”.

TERMOLI – Sull’attuale situazione dello Zuccherificio del Molise l’onorevole Roberto Ruta ha chiesto un incontro urgente con il ministro Martina con il coinvolgimento della Regione e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali locali e nazionali, oltre ai rappresentanti dei produttori bieticoli. “L’incontro diventa necessario – ha detto il parlamentare del Pd - anche dopo le audizioni svolte in Commissione Agricoltura al Senato dei rappresentanti nazionali di Unionzucchero e dell’ Associazione Nazionale Bieticoltori, per consentire la permanenza e la funzionalità dell’unico Zuccherificio del centro sud Italia ossia quello di Termoli. Il Ministro ha dato la più ampia disponibilità e a breve sarà comunicata la data dell’incontro”.

Comunicato FAI Cisl su futuro consorzi di bonifica TERMOLI - La Fai Cisl nazionale esprime profonda preoccupazione per le notizie di stampa che da alcuni giorni annunciano la volontà da parte del Governo Renzi di mettere in discussione l’esistenza dei Consorzi di Bonifica. Tali notizie risultano particolarmente preoccupanti alla luce delle dichiarazioni dei mesi scorsi di esponenti del Governo e dello stesso Presidente Renzi che annunciavano uno straordinario impegno per il dissesto idrogeologico e per la difesa idraulica del territorio italiano. “Avevamo salutato quegli annunci come un forte segno di discontinuità rispetto ai troppi anni dacchè la Politica nazionale e quella delle Regioni – scrive il segretario generale della Fai Cisl, Augusto Ciannfoni -, trascurando la dovuta attenzione verso la prevenzione, hanno pre-

ferito la diseconomica logica del “pronto soccorso” e delle riparazioni dopo i disastri ambientali. I Consorzi di Bonifica sono Enti di servizio e di manutenzione del territorio, gestiti prevalentemente in economia, con proprio personale, in molti casi con alte professionalità. Fin dalla legge istitutiva (R.D. Legge 13.2.1933 cd legge Serpieri) fu la sussidiarietà il carattere distintivo di questi Enti, quella sussidiarietà tradita dalla riforma del Titolo V del 2001 cui oggi il Premier Renzi dice di voler dare nuovo slancio. Questi Enti . continua Cianfoni -, oggi all'indice tra quelli cosiddetti inutili e spreconi sono gli stessi che negli anni si sono visti spesso riconoscere grandi meriti all'indomani di disastri ambientali. Tutto ciò causa ancor più preoccupazione se si considera che i Consorzi di Bonifica negli ultimi anni si sono venuti riorganizzando con evidente recupero di efficienza e di produttività in coerenza con gli accordi intervenuti tra la Conferenza delle Regioni e lo Stato che hanno favorito

importanti loro processi di accorpamento. I lavoratori della bonifica sono al fianco del Presidente Renzi quando le iniziative del suo Governo perseguono obiettivi di maggiore efficienza e di riduzione della spesa parassitaria annidata in troppi ambiti politici e istituzionali del Paese. Respingono categoricamente di essere ascritti alla categoria della inutilità – conclude il segretario - e chiedono di essere auditi, attraverso i loro sindacati, nelle aule parlamentari per dimostrare quanto sia infondata l'idea della soppressione di questi Enti che al contrario si confermano indispensabili al risanamento del territorio e alla migliore manutenzione dei torrenti, dei fiumi e degli impianti irrigui e idraulici”.


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Termoli

10 aprile 2014

Guardia di finanza scopre lavoratori in nero e tasse evase in ditta di trasporti BASSO MOLISE – Tasse evase e lavoratori in nero. Gli uomini della Guardia di finanza della Compagnia di Termoli hanno portato a termine una laboriosa indagine su un’impresa di trasporti che opera in basso Molise. Secondo gli accertamenti le Fiamme gialle avrebbero accertato violazioni sull’assunzione dei dipendenti e l’evasione fiscale con un recupero a tassazione di circa 7 milioni di euro: gli accertamenti hanno riguardato gli anni compresi tra il 2009 e il 2013. Le presunte irregolarità sarebbero emerse controllando la contabilità aziendale e la sua attività in ambito nazionale e le relative fatturazioni. Dalla documentazione presa in esame, sarebbe

emerso che la ditta in questione faceva uso di manodopera in nero, anche con contratti simulati. Tra la documentazione extracontabile utilizzata per risalire al nome dei conducenti dei mezzi ed al loro eventuale impiego “in nero”, di particolare utilità è risultato l’esame dei dati dei cronotachigrafi che oltre a riportare le velocità massime di crociera dei veicoli, memorizzano anche i dati anagrafici dei guidatori. In totale l’ispezione ha anche portato ad accertare violazioni di varia tipologia e natura, con recupero a tassazione di oltre 5.000.000,00 di euro, di 1 milione e 800mila euro di Iva e di ritenute di acconto per un importo di circa 115mila euro.

Cordisco: “Per i servizi valorizziamo le ditte locali”

CAMPOMARINO – Perché affidare i vari servizi del Comune a ditte pugliesi e non valorizzare quelle del posto? Se lo chiede il consigliere di opposizione del Pd, Vincenzo Cordisco, che critica le scelte dell’amministrazione comunale. “Perché – dice Cordisco - “esportare” ogni cosa fuori paese? Perché in un momento di crisi economica al

posto di aiutare i nostri concittadini – o comunque i corregionali – dobbiamo portare i soldi della nostra comunità in Puglia? Forse qualcuno ha confuso Campomarino in provincia di Campobasso con Campomarino quale frazione di Maruggio (TA). Per fortuna tale confusione durerà ancora per poco, visto che a maggio si torna al voto e, finalmente, dopo 5 anni di inefficienza e altro la nostra cittadina si potrà riappropriare delle sue radici, delle sue bellezze (valorizzandole), del suo territorio senza che una parte o l’altra venga considerata un peso (il lido), come affermato in Consiglio comunale da esponenti dell’attuale maggioranza”.

Previdenza, Lega Pesca: dare certezze sull’applicazione a regime LITORALE - Per non gettare al vento oltre cento anni di storia della cooperazione nella pesca e garantire la sopravvivenza delle cooperative che esercitano la piccola pesca è indispensabile dare certezza all'applicazione del regime previdenziale previsto dalla Legge 250/58. Lega Pesca recepisce il grido di allarme giunto dalle cooperative in occasione di una riunione che si è tenuta presso la sede di Legacoop con la partecipazione del presidente nazionale dell'Associazione, Ettore Ianì. “Siamo pronti ad intraprendere – ha detto Iani -, nel quadro di un percorso unitario con il coordinamento Pesca dell'Alleanza delle Cooperative italiane, tutte le iniziative di confronto e approfondimento che saranno necessarie con l'INPS per attualizzare un regime previdenziale che ha permesso negli anni il consolidamento e lo sviluppo della cooperazione nel settore della pesca marittima su tutto il territorio nazionale”. L'inquadramento previdenziale della Legge 250/58, storicamente ritagliato sulle specificità socio-economi-

che della piccola pesca costiera rispetto alla pesca cosiddetta "industriale", non è stato abrogato, né può essere considerato un regime residuale, ma deve essere salvaguardato e semmai aggiornato. Lega Pesca sottolinea che: “Fermi restando i suoi capisaldi ed il rispetto dei suoi principi ispiratori, è necessario infatti tener conto dei profondi cambiamenti che, a causa di una crisi senza precedenti, hanno investito in questi anni la struttura delle imprese, con un crescente ed ormai obbligato ricorso alla diversificazione e alla multifunzionalità (pescaturismo, ristorazione, servizi ambientali, vendita diretta), come strumenti indispensabili per garantire adeguati redditi alle famiglie”. Sarà opportuno un aggiornamento delle circolari attuative ma almeno fino a quando la legge non sarà modificata, tiene a ribadire Lega Pesca, le sue previsioni rimangono in vigore, prima fra tutti quella relativa alla definizione dei destinatari cui si applica, ovvero "i pescatori che esercitano la piccola pesca su imbarcazioni non superiori alle 10 tonnellate di stazza lorda".

Al via preparativi per Manifestazione per l’ambiente e la salute percorso enogastronomico degli abitanti della Valle del Trigno “Tra fuochi e buoi” BASSO MOLISE - Il prossimo 26 aprile, in occasione della festa della Madonna dell’Incoronata, l’Ecomuseo Itinerari Frentani, in collaborazione del Caseificio Paladino, con l’intervento dell’ Associazione nazionale degli assaggiatori dei formaggi (Onaf), organizza un percorso enogastronomico e culturale denominato "Tra fuochi e buoi" che si terrà a Santa Croce di Magliano e Larino. Sabato 26 aprile alle 9, presso il Caseificio Paladino di Santa Croce di Magliano, visita al caseificio Paladino di Santa Croce di Magliano, mungitura, cola-

zione, dimostrazione preparazione della treccia, poesie, racconti, esecuzione canti devozionali, partecipazione alla tradizionale e suggestiva benedizione degli animali, rito collegato ai festeggiamenti per la Madonna dell’Incoronata. Alle 19 trasferimento a Larino, dove in piazza Santa Maria si potrà partecipare a "U fuoche da Madonne Ncuerenate" con tradizionali canti, consumo di semplici pietanze, con l’allegria di un momento di festa immersi nella spiritualità.Per ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione chiamare il 3406550584

MAFALDA – Ieri pomeriggio all’uscita della statale Trignina, sul tratto di strada della fondovalle Castellelce nei pressi dell’incrocio tra i comuni di Mafalda e San Felice del Molise, Comitati e Associazioni si ritroveranno per tenere una conferenza stampa-sit in per protestare e denunciare l’ennesimo

attacco al territorio. Come si ricorderà, lo scorso 20 marzo, ignoti, approfittando con ogni probabilità dell’oscurità e dell’abbandono di quei luoghi, hanno utilizzato uno spazio pubblico per lasciare sul posto ciò che sicuramente non avrebbero accantonato sulla loro proprietà, numerose lastre di eternit che come risaputo, rilasciano in stato di degrado, come in questa circostanza, amianto, elemento non riciclabile ed altamente nocivo per la salute. Il tratto di strada utilizzato a

stregua di discarica, risulta appetibile in quanto, dopo una prima fase di lavori per la realizzazione dell’indispensabile arteria, ne è seguita un’ altra di totale abbandono così da essere “favorita” da soggetti non proprio civili. I rappresentanti delle associazioni, fedeli alla spinta che li vuole presenti sui luoghi oggetto di attenzioni vigliacche da parte di individui delinquenti, hanno spiegato tutte le motivazioni della loro azione e portato conoscenza degli organi di informazione le proposte e le prossime iniziative che saranno messe in campo per scongiurare e combattere i sempre più numerosi scempi al territorio.

Il Coni organizza corso di ginnastica per anziani CAMPOMARINO. Nella sala consiliare del Municipio è stato presentato il progetto “Anni in movimento”, giunto alla IV edizione, organizzato dal Coni di Campobasso in collabora-

zione con l’Amministrazione comunale. L’’iniziativa ha lo scopo di migliorare le condizioni psico-fisiche dell’anziano attraverso un corso gratuito di ginnastica dolce per le persone di

età superiore ai 60 anni. Alla presentazione hanno presenziato il Sindaco di Campomarino, Francesco Cammilleri, il Delegato provinciale Coni di Campobasso, Antonio Rosari,

il Presidente del Circolo dei Pensionati, Americo De Laurentis, il Coordinatore Tecnico Provinciale Coni, Giuseppina Calcagnile e l’esperto di attività motoria Antonella Roccolo.


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Spettacolo

10 aprile 2014

Il mondo di Erica Domani sera, aperitivo e concerto con la giovane cantautrice pugliese di Charles N. Papa CAMPOBASSO - Domani sera al multisala Maestoso, prende il via la rassegna “CineLive”, una serie di appuntamenti musicali, in una delle 8 sale della struttura. L’esperimento ha nel concerto di Erica Mou, l’inizio di un’attività live che si spera, diventi presto consuetudine. La giovane cantautrice (classe ‘90) pugliese, è diventata popolare quando la sua canzone “Dove cadono i fulmini”, viene scelta da Rocco Papaleo per la colonna sonora del suo nuovo film da regista “Una piccola impresa meridionale”, con Riccardo Scamarcio. Il terzo album di Erica Mou “Contro le onde” è prodotto da Boosta dei Subsonica. Due le cover che ha scelto di interretare, la Strambelli di “Pensiero stupendo” e “Don’t stop” dei Fleetwood Mac, hit tratta da “Rumours”, leggendario album del 1977 che, nella classifica di sempre, è al 10° posto con 40 milioni di copie vendute. Abbiamo raggiunto la Mou al telefono. Così giovane e ben 4 album alle spalle. Penna fluente? “A tratti! Ci sono dei momenti in cui scrivo moltissimo ed altri in cui ho bisogno di osservare senza commentare, vivendo quello che mi capita. I dischi già realizzati in studio però sono tre, il quarto di cui parli in realtà è il repackaging di "È" a cui è aggiunto il brano che presentai a Sanremo”. Hai realizzato una cover di un gruppo a me molto caro, “Don’t stop” dei Fleetwood Mac, come mai? “Mi piace molto anche suonare la musica degli altri, nei concerti (soprattutto in quelli acustici) mi diverto con le cover. Quella di "Don't stop" è nata per gioco e non pensavo di inserirla nel disco fino a quando non è arrivato lo spot”. Quando hanno sincronizzato il brano per lo spot tv cosa hai pensato? “Ero incredula! Anche perché è stata la mia prima esperienza con quello che chiamano "il grande pubblico". Grazie a quella sincronizzazione poi ho conosciuto la sand artist Ilana Yahav e ho potuto suonare su palchi fantastici”. Stai realizzando step importanti come

Sanremo, produzioni come Boosta o Andro Id (Subsonica e Negramaro), colonne sonore. Come ti senti? “Sono soddisfatta di tutto ciò che ho fatto finora ma... spero ci sia ancora tanto da fare! La musica è il mio lavoro ed è stupendo non solo per la passione, per i sentimenti in gioco, per la creatività e perché è quello che sognavo da bambina. Sono soprattutto gli incontri e le collaborazioni a renderlo speciale e ad indirizzarti verso alcune scelte sonore e non. Quindi mi sento anche grata, per le belle persone da cui ho potuto attingere e con cui ho potuto crescere finora”. L’incontro con Rocco Papaleo forse una svolta nella tua carriera? “Decisamente. Gli sono profondamente grata per aver incorniciato alla perfezione il mio brano "Dove cadono i fulmini" sia inserendolo nel suo nuovo film che firmando la regia del videoclip. E poi è stato un incontro umano splendido che sto avendo anche la fortuna di coltivare partecipando ad alcune date del suo spettacolo teatrale "Una piccola impresa meridionale". Sei stata in Cina poco tempo fa. Viaggi molto per lavoro? “Ho partecipato ad una grande fiera di musica (The Sound of Xiti) ma mi sono presa anche una pausa dopo un momento personale molto difficile. Peró devo dire che per fortuna viaggiamo molto per concerti! Ad esempio lo scorso anno siamo stati in Brasile, negli Stati Uniti ed in Inghilterra”. Come è strutturato il live di domani? “A Campobasso farò un concerto acustico. Quando sono sul palco da sola, come in questo caso, mi piace spaziare molto, essere libera. Quindi sostanzialmente sarà un concerto che faró insieme al pubblico (che in un unplugged è il vero protagonista), in base alle sue reazioni e all'atmosfera che si creerà. E non vedo l'ora anche perché questo sarà il mio primo concerto ufficiale in Molise!”. A quando il nuovo album? “Proprio in questi giorni ci sto pensando molto. Anche se ho ancora tanta voglia di suonare dal vivo "Contro le onde". Quindi direi... presto ma al momento giusto!”.

Neffa, concerto annullato RIPALIMOSANI - Il concerto di Neffa, previsto sabato 12 aprile, è stato annullato per motivi tecnici. I biglietti acquistati in prevendita, saranno rimborsati, quelli acquistati on-line saranno automaticamente annullati e il rimborso sarà riaccreditato sulla carta di credito utilizzata entro 10 giorni lavorativi a partire da ieri.

Palma Spina presenta “Cinque minuti”

CAMPOBASSO - Domani alla biblioteca Albino alle 18.30 Palma Spina, nell’ambito di “Ti racconto un libro” presenta “Cinque minuti”, i testi teatrali dei suoi spettacoli: Tutta colpa del Purgatorio (2006), La sposa perplessa (2008), Donne in quota (2009), Donne in Crisi (2012), Equità, a ognuno il suo debito (2013) e l’inedito La notte più lunga (2013).

Oggi “Martyrion - Sancta Lucia” in Ungheria BUDAPEST - Il corto “Martyrion - Sancta Lucia”, diretto dal regista termolese Giandomenico Sale, ha superato le selezioni del Pazmany Film Festival. Sarà proiettato oggi nella sezione “Tradizioni, società e cultura”. Il festival è organizzato dal Dipartimento di Italianistica dell’Università Cattolica Pazmany Peter. Il corto sarà proiettato presso l’istituto italiano di Cultura nella sala Federico Fellini.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Dove acquistare il libro

CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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Sport

10 aprile 2014

Gli incontri della terz’ultima giornata di Eccellenza anticipati ad oggi con fischio di inizio alle 16. Si tornerà in campo il 27 aprile. Il match odierno senza tifosi, a porte chiuse

I lupi giocano l’undicesima partita degli ultimi trentanove giorni Il Campobasso chiude con la gara contro il Vairano un periodo esaltante con la conquista del ‘triplete’ e, al contempo, anche molto stancante

Il Campobasso gioca questo pomeriggio, con fischio di inizio alle ore 16, l’undicesima partita degli ultimi trentanove giorni. Un periodo esaltante, con la conquista della Coppa Italia nazionale e del campionato di Eccellenza, ma anche particolarmente stressante, considerando che il tecnico Farina ha avuto a disposizione, in questo periodo, una rosa dai numeri ristretti. Complice il Torneo delle Regioni, che vedrà i rossoblù Aniello, Cianci, Mauriello, Nunziata e Santoro impegnati con la Rappresentativa regionale Juniores di mister Marinelli, le partite della 28^ e terz’ultima giornata di campionato sono state anticipate al pomeriggio odierno, prima di una lunga sosta sino al prossimo 27 aprile. Farina, per la gara contro il Vairano, rispetto all’uscita di Montenero recupera Lazzarini e Vitelli, ma dovrà rinunciare al capitano Minadeo, colpito duro al ‘De Santis’ e fermo da domenica

per una contusione al polpaccio. Ovviamente mancheranno anche Monti, Guglielmi, Di Lallo e, forse, Santoro, colto da un giramento di testa durante la partita in terra bassomolisana. In porta potrebbe giocare ancora Cattenari, davanti al quale giocheranno i centrali Scudieri e Scampamorte, supportati da Aniello e Volpecina. In mediana spazio per Corradino e Fazio, con gli esterni Palumbo e Cianci. In avanti il duo composto dal bomber Lazzarini e Vitelli. Al ‘Selva Piana’ (ore 16) si giocherà a porte chiuse, per effetto della decisione del Giudice sportivo della Lega Nazionale Dilettanti, che ha punito il club rossoblù per l’esplosione, durante la finale di coppa di Firenze, di petardi, bengala e fumogeni sul terreno di gioco. Con la gara a porte chiuse, anche una multa di 2.500 euro, oltre al risarcimento, se richiesto, dell’erba sintetica perché bruciata.

ECCELLENZA - 28^ GIORNATA Alife – Montenero: Luca Ragone di Ciampino (Di Tomaso-Del Balso) Campobasso – Vairano: Serena De Michele di Termoli (Izzo-Viola) Cliternina – Santeliana: Alessio Di Nanno di Campobasso (Biondo-De Santis) Fornelli – Vastogirardi: Daniele Iuliano di Termoli (Mariano-Bibbò) Montaquila – Gioventù Calcio Dauna: Davide Calvarese di Termoli (D’Onofrio-Pizzi) Pol. Gambatesa – Sesto Campano: Andrea Martino di Isernia (Testa-Agostinelli) Venafro – Roseto: Antonio De Lucia di Isernia (Centracchio-Iocca) Virtus Pozzilli – Roccaravindola: Antonio Turiello di Napoli (D’Apollonio-Viotti) La classifica: Campobasso 79; Calcio Dauna 67; Sesto Campano 58; Fornelli 55; Venafro 50; Roseto 37; Pol. Gambatesa 36; Vastogirardi 34; Nuovo Montaquila 31; Cliternina 29; Roccaravindola 26; Alife, Santeliana e Vairano 23; Virtus Pozzilli 22; Montenero 18. Dirigerà Serena De Michele della sezione di Termoli, con gli assistenti Fiorentina Izzo e Alberto Viola, entrambi della sezione di Isernia. L’allenatore Francesco Farina, dopo la partita odierna, concederà il rompete le righe al gruppo rossoblù, che si ritroverà allo stadio di contrada Selva Piana martedì prossimo, orfano dei cinque under impegnati in Friuli Venezia Giulia con la rappresentativa regionale al Torneo delle Regioni. Festa per la promozione in serie D – Il club e i tifosi festeggeranno il ritorno in serie D il prossimo 4 maggio, dopo l’ultima partita di campionato contro il Roccaravindola. Previsti festeggiamenti prima allo stadio, successivamente la comitiva rossoblù si trasferirà in Piazza Municipio.

Michele Buscio, Donatella Riso ed Emil Vaduva sul podio. Bene anche Aliana Antoniani

Ottima prova degli atleti del Cip Molise alle finali nazionali di corsa campestre A Grosseto la rappresentativa molisana, guidata da Stefano Mascioli, ha conquistato tre medaglie d’argento

Centinaia di studenti delle scuole medie e delle superiori si sono sfidati nel parco di via Giotto per conquistare il titolo di campione italiano di corsa campestre. Grosseto ha, infatti, ospitato la finale nazionale del Campionato studentesco che ha visto arrivare nel capoluogo maremmano le rappresentative dei migliori atleti di ogni regioni. I ragazzi hanno gareggiato nel circuito del parco, mentre le premiazioni si sono svolte nel vicino campo Zauli.Tra gli atleti in gara c’era anche una rappresentativa del Cip Molise, accompagnata dall’insegnante Stefano Mascioli. Il bilancio della selezione molisana parla di ben tre medaglie, relative ad altrettanti secondi posto, e un

piazzamento degno di nota nelle prime dieci posizioni. Un resoconto davvero molto positivo sia per il Cip Molise sia per i giovanissimi atleti che hanno confermato anche a Grosseto l’ottimo stato di salute che sta attraversando l’atletica leggera paralimpica molisana. Ai giovanissimi atleti sono giunti i complimenti del presidente del Cip Molise, Donatella Perrella. Gli atleti molisani in gara – categoria allievi: Michele Buscio 2° classificato negli HS; Donatella Riso 2° nella categoria DIR A entrambi dell’Istituto Comprensivo di Casacalenda; categoria cadetti:Aliana Antoniani 8° nei DIR A dell’Istituto Comprensivo Montini di Campobasso; Emil Vaduva 2° classificato nei DIR B dell’Istituto Comprensivo di Portocannone.



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