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ANNO IX - N° 153 - MARTEDÌ 10 DICEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Roberto Ruta

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Ruta. Ha incassato il risultato delle Primarie in Molise che ha visto primeggiare Matteo Renzi sul candidato da lui stesso sostenuto, Cuperlo. Si è sentito dare da Frattura del tradizionalista, all'interno del Pd, proprio da chi è venuto da Forza Italia. Disconoscendogli, tra l'altro, che proprio Ruta lo ha voluto alla guida della coalizione di centrosinistra. L'ingratitudine è umana e oggi è proprio Roberto Ruta a saggiarne le conseguenze. Un bell'Oscar, anche se amaro, se l'è proprio meritato.

Il Tapiro del giorno a Nicola Cefaratti

Il Tapiro del giorno lo diamo a Nicola Cefaratti. L'ineffabile assessore comunale di Campobasso alla mobilità vuole fare della città una rotonda continua. Preso, evidentemente, dalla smania elettorale sembra voglia emulare un suo predecessore che negli ultimi mesi prima del rinnovo amministrativo intese disseminare la città di semafori cosiddetti intelligenti. Oggi, invece, in pieno periodo natalizio va a bloccare addirittura l'area del mercato coperto in via Monforte riducendo gli spazi per il parcheggio. Non c'è che dire, una bella previdenza.

“Arrestati” i rapinatori degli italiani di Tommaso Di Domenico La Corte Costituzionale ha scosso la palude politica più di un uragano, spazzando via la rapina commessa ai danni dei cittadini. I Padri Costituenti, fondatori della Repubblica,nata dalla Resistenza (è bene non dimenticarlo mai) non si sono arrovellati alla ricerca di complicati meccanismi istituzionali per allontanare il governo dalla volontà popolare, anzi la loro prima preoccupazione erano le derive totalitarie, che avevano appena vissuto sulla loro pelle, con la grande

sciagura della pazzia fascista. Rileggiamo insieme il Titolo IV della Costituzione: Articolo 48-secondo comma- “Il voto è personale ed uguale…….”,quindi in presenza del premio di maggioranza, chi azzecca la “combinazione vincente” vale di più di quantitativamente di chi ha “perso”, perché il suo voto non è servito solo far vincere la coalizione e ad eleggere chi ha votato, ma vale anche un “pezzo” del premio. Articolo 49- “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in Partiti per concorrere con metodo democratico a deter-

minare la politica nazionale”. La considerazione immediata è che le forze politiche, economiche e sociali esistono, mentre la volontà popolare immediata (senza la mediazione dei Partiti Politici) non esiste. E’ impensabile immaginare che il singolo cittadino elettore, senza i soggetti di mediazione, entrando in una cabina elettorale, divenga magicamente capace di esprimere una coerente volontà collettiva insieme con milioni di altri elettori. CONTINUA A PAGINA 3


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Il problema è come mettere al bando il demagogismo dell’assessore Petraroia

L’abilità di non fare niente dando sempre la colpa ad altri Vergognosamente falsa l’affermazione che vorrebbe ribaltare la colpa dell’aumento delle tasse locali che la giunta regionale ha deliberato a fine luglio, nello stesso giorno in cui i regionali si sono aumentate le indennità sottraendole al fisco Il demagogismo di Petraroia in qualche maniera va fermato e, possibilmente, messo al bando. Non è possibile che dal suo pulpito vengano dispensate giornalmente prediche che vanno in direzioni opposte e sempre con un marchio (preteso) di credibilità, di perentorietà, di assolutismo politico e intellettuale. Non è possibile che si faccia scudo della caparbietà, della ferrea volontà di taluni lavoratori a reggere i colpi della crisi e a sopravvivere soprattutto all’inerzia della politica regionale, per allontanare da sé e dall’esecutivo di Palazzo Vitale in Via Genova, il marchio del nullismo. Non è possibile che egli prenda a termine di paragone del cambiamento del modo inerte di essere e di apparire dell’esecutivo regionale in carica, i lavorarti della Sanstefar i quali, senza salario per mesi si sono recati a proprie spese a casa dei pazienti per non interrompere le cure ed i trattamenti di fisioterapia, con l’unico obiettivo di salvaguardare il proprio posto di lavoro e tenere aperta l’azienda. Elevare quel comportamento verso il quale, lui per primo, vuoi come sindacalista, vuoi come consigliere di minoranza ed oggi da consigliere di maggioranza e assessore non ha realizzato un briciolo di intervento, a paradigma di un nuovo modello comportamentale derivato dalla fine delle vecchie politiche di spesa pubblica allegra, poco oculata, e sostanzialmente improduttiva ed inefficace, è un arbitrio bello e buono che in bocca ad un pubblico amministratore ha il sapore, esso sì, di “un qualunquismo deteriore che non aiuta nessuno”. Un qualunquismo deteriore rivolto agli anni in cui la crisi economica, le difficoltà del mondo del lavoro hanno visto la Regione impegnata ad evitare il tracollo grazie, è vero, anche alla tenacia e alla resistenza di lavoratori come quelli della Sanstefar. Una ben altra Regione quella. Oggi vien messa sott’accusa da una classe dirigente cha ha preso il potere mentendo all’elettorato e tradendolo nei fatti restandosene inerte dinanzi alle difficoltà delle aziende, dei lavoratori in Cassa integrazione, dei precari a vita, ma avendo cura e attenzione di aumentarsi le indennità, di evitare che quegli emolumenti venissero tassati, che si porta dietro la scandalo dei portaborse, che ha spudoratamente aumentato le tasse, le imposte e i bolli ai cittadini e che al proprio interno mortifica l’unica personalità, la consigliera Nunzia Lattanzio, che ha avuto e mantiene il co-

raggio di denunciare le illegittimità e le illegalità che il Consiglio regionale sta inanellando per garantirsi la sopravvivenza. Questo quadro rappresentativo di una realtà ch’è sotto gli occhi di tutti, e vissuto in forma democraticamente contestativa dai molisani indignati per le furbizie, gli inganni, la ignavia, la inconcludenza di chi governa, l’ineffabile Petraroia lo contrabbanda per un “ribaltamento culturale in cui ciascuno si mette in gioco (tranne lui, naturalmente – ndr) per salvaguardare un territorio ed una comunità sapendo che il tempo dell’assistenzialismo opaco è finito”. Per lui, infatti, “l’economia para-pubblica è un ricordo di epoche pregresse e non un progetto politico serio per il domani”. Può darsi che sia così, ma sarebbe interessante oltre che rassicurante che fornisse contestualmente a queste valutazioni estemporanee, demagogiche, irrispettose dello stato di fatto, qual è il progetto politico serio per il domani. Non certo la sequenza impressionante di riunioni e di tavoli (rotondi, quadrati, rettangolari) che preside ogni giorno senza mai arrivare ad una conclusione, ad una soluzione, ad una realizzazione. Per dire, nella giornata di ieri, facendosi vanto, presso l’Assessorato al Lavoro, nella mattinata ha presieduto il tavolo tecnico per le Comunità Montane in cui sono coinvolti poco meno di 90 dipendenti; alle 16.00 la vertenza sulle difficoltà della Casa di Riposo di Poggio Sannita, che interessa operatori e ospiti della struttura; alle 18.30 il tavolo sulla Formazione Professionale per le 80 unità impegnate presso gli uffici regionali, e a seguire ha fatto il punto sulle prospettive (!) dei collaboratori impegnati dalle province nei centri per l’impiego di Campobasso, Isernia e Termoli che andranno in scadenza il 31 dicembre “oggetto di uno specifico confronto sindacale il 5 dicembre”. Non pago, ha elencato le 130 aziende coinvolte nelle procedure della Cassa in deroga e le decine di imprese che hanno chiesto l’attivazione di incontri per ricorrere alla Cassa integrazione straordinaria o ai licenziamenti con la collocazione in mobilità del personale. Per chiudere, trionfalmente in crescendo: “In Molise non ci sono solo le grandi crisi aziendali di estrema com-

plessità e sulle quali giustamente sono accesi i riflettori. A quei lavoratori vanno sommati i tanti operai dell’edilizia, dei servizi socio-sanitari, delle piccole imprese, del terziario e della cooperazione che non dispongono di ammortizzatori sociali ad eccezione della cassa in deroga. In un contesto critico di simili dimensioni è dovere delle istituzioni adoperarsi per alleviare i disagi dei lavoratori con umiltà e concretezza”. Proprio ciò che gli mancano. Dardo

Fratelli d'Italia, via al tesseramento Per il coordinatore Di Sandro: "Un'azione forte sul territorio per discutere di problemi" CAMPOBASSO. I termini per l’iscrizione a Fratelli d'Italia scadranno prossimo 23 dicembre, per lasciare spazio, successivamente, alle diverse fasi congressuali. "Fratelli d’Italia inizia a delinearsi anche nella nostra Regione; dopo la strepitosa affermazione delle politiche di Febbraio (nella quali, il partito molisano, ha registrato un delle percentuali più

alte d’Italia) si è dato finalmente avvio alle costituenti Provinciali del Partito che dovranno guidarne l’azione politica fino ai prossimi congressi". Così il coordinatore regionale del partito, Filoteo Di Sandro. L'altro ieri si è riunito, per la prima volta, il coordinamento provinciale di Isernia e nei prossimi giorni avverrà lo stesso per Campobasso; numerose le te-

matiche affrontate, dall’analisi della situazione politica attuale, alle future scadenze elettorali, dal radicamento territoriale del partito alla sua strutturazione. "Hanno partecipato numerosi amministratori e simpatizzanti a dimostrazione di quanto la buona politica possa ancora stimolare la passione che in alcuni è stata sopita da troppi anni di inerzia. Fratelli d’Italia ha co-

minciato la sua battaglia proprio per l’affermazione del principio di partecipazione e, finalmente, siamo tutti chiamati in prima linea per riaffermarlo. Il tempo a nostra disposizione è poco – i tesseramenti scadranno il 23 dicembre prossimo - partecipiamo numerosi ed entusiasti al ritorno del partito partecipato. La sfida al futuro entra nel vivo".


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Primarie Pd, Frattura vince ma non convince Il nuovo avanza con i voti di Patriciello ma il Molise è tra le peggiori perfomance Forte astensionismo tra i tesserati: l'80% degli elettori non è iscritto al partito di Giovanna Ruggiero Numeri alla mano è arrivato il momento di analizzare il voto delle primarie del Pd. A livello nazionale diventa segretario Matteo Renzi con il 70%. A livello locale la percentuale raggiunta dai renziani (alta con quel 62,13% ma comunque sotto la media nazionale) consegna lo scettro di leadership a Paolo di Laura Frattura. Gli esponenti del Pd, quelli veri che nel partito hanno sempre militato, riescono a raggranellare il 29,60% per Cuperlo. Una sconfitta, vero. Ma che va ben oltre quello strenuo 18% del dato nazionale. Che fosse la battaglia di Davide contro Golia lo sapevano i componenti dell’apparato del Pd (tutti con Cuperlo). Lo sapeva la classe dirigente del Pd locale che, a dirla tutta, alla vigilia delle primarie aveva puntato l’obiettivo: raggiungere una percentuale più alta di quella che Cuperlo avrà nella media nazionale. La battaglia definitiva sarà quella di marzo per la segreteria regionale. Anche lì saranno primarie aperte. Ma intanto, nel day after, un’analisi lucida che vada oltre le

Renzi presenta la squadra: fuori Danilo Leva Il segretario regionale perde il posto di responsabile della Giustizia CAMPOBASSO. Il nuovo segretario nazionale del Pd presenta la squadra del partito che cambia verso. Età edia: 35 anni. Alla mini riunione il sindaco di Firenze ha incontrato Epifani, lo sfidante Cuperlo, ma ha dimenticato di avvertire l’assente Civati. Poi la squadra: cinque uomini e sette donne. Sulla base del noto principio per cui le pari opportunità non vanno bene, ce ne vuole una in più". Ed ecco la squadra: Luca Lotti sarà il responsabile dell'organizzazione, Filippo Taddei all'economia, Stefano Bonaccini agli enti locali, Francesco Nicodemo alla comunicazione, Davide Faraone a welfare e scuola, Maria Elena Boschi alle riforme, Marianna Madia al lavoro, Federica Mogherini all'Europa, Deborah Serracchiani alle infrastrutture, Chiara Braga all'ambiente, Alessia Morani alla giustizia, Pina Picierno alla legalità e Sud, Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria. Fuori quindi tutti coloro che avevano incarichi nel partito. Tra cui il molisano Danilo Leva. Intanto dal social network Massimo Romano evidenzia “una perfetta sintonia di pensiero” tra Renzi e il renziano Frattura a proposito delle quote rosa. "Le pari opportunità non sono mai abbastanza – dice Renzi - In Molise la Giunta regionale del renziano Frattura è composta da 5 uomini e da nessuna donna”.

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA L’elezione diretta mette il singolo cittadino solo e nudo di fronte all’istituzione. La mediazione di cui abbiamo parlato non scompare, ma diventa invisibile: tutte le scelte sono già state fatte, senza il suo controllo. E’ altamente probabile che nessuno dei candidati rappresenti adeguatamente il cittadino. In un sistema elettorale proporzionale, il cittadino ha un minimo di possibilità di scelta coerente con le sue convinzioni ed i suoi interessi. I candidati al Parlamento (perché di questo si tratta) non devono avere necessariamente grandi mezzi personali o il sostegno di organizzazioni molto potenti per avere la possibilità di essere eletti; in un sistema elettorale proporzionale, sia pure con gravi limiti e difficoltà, l’accesso alla candidatura non è impossibile per nessuno. In un sistema parlamentare pluralista e democratico, le minoranze riescono comunque a manifestare la propria presenza. In definitiva, quindi, la democrazia si fonda sulla mediazione di opinioni e di interessi.

percentuali fasulle bisognerà pur farla. I votanti in Molise sono stati 12.431. Di questi circa l’80’% era il popolo di chi nel Pd non è tesserato, di chi con il partito non ha nulla a che spartire, di chi porta i voti con la propria candidatura a partiti diversi. Leggendo le percentuali non vi sarebbe alcun dubbio: Frattura (con Fanelli e Facciolla) ha battuto tutto il Partito Democratico classico molisano. Si è affermato in un Pd che però, a quanto pare, non si riconosce in Paolo Frattura. Ma gli iscritti hanno sicuramente dato una mano non andando a votare. Perché le primarie sono una presa in giro, perché delle primarie si interessano solo gli addetti ai lavori, perché la gente è stanca di passare il tempo a vedere l’impegno dei governanti verso questi giochetti per poi notare il nulla sui provvedimenti seri che riguardano la collettività. Frattura ha inteso trasformare queste primarie in una sorta di referendum pro o contro di lui. Non considerando però che in quel 62,13% è stato il tormentone Renzi ad incidere. E se nella sconfitta di Cuperlo c’è una magra vittoria molisana, nel trionfo di Frattura c’è una sonora sconfitta locale: Renzi si ferma a 7 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale. Il Molise è stata una delle peggiori performance ottenuta dal nuovo segretario. E, cosa ancora più importante, il voto non rispetta la volontà degli iscritti del partito. Tant’è che, a festeggiare all’hotel Rinascimento di Campobasso con il governatore (unico esponente di una istituzione candidato per l’assemblea nazionale) non c’era il Partito Democratico, ma Salvatore Ciocca dei comunisti, Parpiglia dell’Idv e Salvatore Muccilli ex assessore di centrodestra bocciato dall’elettorato nel 2011. Ad andare a votare per le primarie non c’erano gli iscritti del Pd, ma c’era la famiglia Patriciello (Forza Italia) con Paolo di Laura Frattura. C’era l’ex sindaco di Venafro Enzo Bianchi (An), c’era tutta la famiglia di Vincenzo Cotugno che con molte probabilità prenderà il posto di Massimiliano Scarabeo nel ruolo di assessore pagando così il prezzo di aver portato Cuperlo alla vittoria nel gazebo di Venafro. Il flop non c’è stato ma il calo dei votanti di certo sì. Si è passati dai 18.612 (primarie 2011) ai 12.431.

La “dittatura” sul consenso diretto ed immediato ad una figura carismatica. Il sostegno politico diretto di migliaia di persone ad un singolo uomo, senza alcun tipo di mediazione, è necessariamente irrazionale e può essere basato solo su un’abile propaganda. Oggi il mezzo principale di questa propaganda sono i “poteri forti” ed i loro tentacoli su carta stampata e sui mezzi mass-mediali. Molti mali della politica italiana non sono dovuti a difetti della Costituzione, ma alla sua applicazione parziale e distorta. Perché esistono le Costituzioni? La costituzione è semplicemente l’insieme delle regole fondamentali della vita dello Stato, che si considerano per definizione quasi immodificabili a causa appunto della loro natura basilare, fondante. Oggi si sente spesso parlare che non è un delitto (anche il Presidente della Repubblica che ne dovrebbe essere il Custode) riformare la Costituzione,: è la dimostrazione che i politici di oggi non hanno alcuna reale sensibilità democratica, né senso delle istituzioni, che, pensate dai grandi democratici del Settecento, sono state svuotate da una forma di capitalismo

La sinistra ha quindi contribuito, e non poco, a questa vittoria che oggi tocca accettare per ripartire. “In questo momento di passaggio in cui alla guida del Partito di Togliatti e Berlinguer arriva un esponente con un DNA diverso che bisogna ricominciare a lottare con una nuova energia per gli ideali del socialismo e del lavoro” sono le parole di Michele Petraroia condividendo anche le parole di altri esponenti del partito: “Il PD nei prossimi giorni dovrà avviare una seria riflessione politica sull’assetto del partito, delimitando meglio i confini ed evitando che figure lontane, soggetti estranei ed avversari storici persistano nell’invasione di campo con metodi inaccettabili, inammissibili e da respingere con fermezza e determinazione”. Dalle parti di Ruta ora si aspetta la mossa di Frattura. E quest’ultimo già pensa: rimpasto in Giunta regionale, conquista della segreteria regionale e piazzamento della sua consigliera Carmela Lalli a sindaco di Campobasso. Solo una domanda: la sinistra ha intenzione di continuare a guardare? Hanno lasciato il monopolio in Regione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Meno votanti ai gazebo, maggiori problemi di convivenza dentro e fuori il Pd Il segretario provinciale del Pd, Pietro Maio, non è d’accordo con quanti inneggiano alla grande affluenza ai gazebo nel Molise per le primarie, quasi fosse il primo parametro per certificare il successo degli amici di Renzi quindi, per la proprietà transitiva, di Palo di Laura Frattura, della signora Fanelli e del signor Cacciavillani. I 12.382 molisani che hanno votato nel 2013, sono molto di meno dei molisani che a loro volta hanno votato alle primarie del 2009 (18.398) e a quelle del 2011 (18.612). La base è chiaramente in deflessione di numero e di voglia di partecipare. Tutto lascia credere che a non votare sia stata la parte più ideologizzata del partito, quella che non accetta di dare una mano a democristianizzare il Pd, né a dare la patente di sinistra ad uno storico liberale di destra quale è stato e s’è professato il presidente della giunta regionale Frattura che, democristianamente, a pochi giorni dalle primarie, quando i sondaggi erano inequivocabilmente a favore di Renzi, s’è buttato a corpo morto sul carro del vincitore. La base ideologizzata sa bene che con una dirigenza siffatta non ci sono spazi per creare le condizioni di un rinnovamento che garantisca il seme della sinistra nella configurazione dell’assetto organizzativo né nella gestione del bene comune.

finanziario che ha imposto il governo del big business. Oggi ci sono le condizioni per essere fedeli alla Costituzione: dobbiamo limitarci a difenderla così com’è, lavorando per far sì che le circostanze cambino e che l’Italia abbia una Legge Elettorale a difesa del cittadino e non degli interessi “forti”. Forse la minaccia del Movimento 5 Stelle di mettere il Presidente in Stato d’accusa con l’impeachment non è peregrina, né priva di senso. Si fa scudo del parere di nominato giudice della Corte da Oscar Luigi Scalfaro e di Valerio Onida candidato alle primarie del per le elezioni del sindaco di e che Il 30 marzo viene invitato dal presidente della Repubblica a far parte del “gruppo ristretto” che si occuperà di preparare iniziative di leggi nel campo economico e sociale. Ho, la prima volta, votato Giorgio Napolitano in quanto elettore della regione Molise. Me ne pento. Speravo in qualcosa di nuovo, ma... avevano ragione i nostri vecchi: chi di speranza vive disperato muore. Tommaso Di Domenico


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“Agenzia Molise Lavoro, perché sopprimerla” "Non pensiamo solo alla cassa integrazione"

Il consigliere regionale Cavaliere fa cadere il numero legale in I Commissione

Per Nunzia Lattanzio occorre iniziare a guardare al futuro CAMPOBASSO. Anche il consigliere regionale Nunzia Lattanzio interviene sulla questione della paventata soppressione dell'Agenzia Molise Lavoro. "Ho ribadito nella seduta della I Commissione consiliare, la necessità di rinviare ogni processo decisionale locale contrario alla volontà ed all'orietamento del Governo centrale. Infatti, il percorso di Riforma del mercato del lavoro in atto, che vede rafforzato il ruolo delle Agenzie regionali -lo hanno, tra l'altro ribadito in più occasioni il Presidente Letta e lo stesso Sottosegretario al Ministero del Lavoro Carlo dell'Aringa- è distante dalle ragioni che sottendono alla ripresentazione della misura legislativa in Commissione, proposta di legge priva di un chiaro piano di riorganizzazione della materia e del settore utile, eventualmente, a sanare dubbi e perplessità più volte espressi.Mi chiedo, oltre la Cassa integrazione, qualcosa dovrà pur esserci in Molise! La scelta dei rappresentanti della minoranza, Cavaliere e Micone, di far cadere il numero legale sulla discussione del provvedimento, seppur condivisibile nel merito, non sana dubbi e preoccupazioni che imperversano il settore lavoro e occupazione".

CAMPOBASSO. Ieri mattina, durante la seduta della I Commissione, i Consiglieri regionali Nicola Cavaliere e Salvatore Micone hanno fatto cadere il numero legale sulla discussione in merito alla soppressione dell’Agenzia Molise Lavoro. “La maggioranza - ha commentato Nicola Cavaliere - è oggi tornata alla carica per la cancellazione di un ente che appare quanto mai ‘sospetta’ e avventata. Mentre tutto, a via Genova e a Palazzo Moffa, scorre lentamente, il centrosinistra preme inspiegabilmente sull’acceleratore per eliminare un’Agenzia che, rispetto a tanti inutili e costosi ‘carrozzoni’, pesa in maniera davvero irrisoria sul bilancio della Regione”. “Tutto ciò - prosegue l’esponente di Forza Italia - proprio quando a livello nazionale si ragiona a un nuovo modello per il lavoro, evitando giustamente scelte affrettate e controproducenti, tenendo ben in considerazione la sovrapposizione

di competenze in materia tra province, regioni ed esecutivo centrale. Un processo, quindi, teso a fare chiarezza nella selva oscura dell’attuale burocrazia italiana e che non sembra però interessare minimante il centrosinistra locale, intenzionato a depennare senza troppi complimenti l’anello debole della catena, in questo caso rappresentato appunto dall’Agenzia Molise Lavoro”. “Una mossa - ha poi concluso Cavaliere - che sa tanto di ‘ritorsione’ politica e poco di riformismo. Se questo è il cambiamento tanto acclamato (e per nulla attuato) da aprile ad oggi, l’atteggiamento dell’opposizione non potrà che continuare ad essere intransigente. Siamo pronti a dare il nostro contributo a un serio progetto di riforme teso a creare per il lavoro un nuovo modello competitivo e ad azzerare gli sprechi, ma di sicuro non ci presteremo al gioco al massacro”.

Per il sottosegretario De Camillis una scelta vincente

"Nuovo Centro Destra, felice intuizione" CAMPOBASSO. "Noi del Nuovo Centrodestra stiamo facendo la nostra parte, senza ammiccamenti a sinistra. Il governo Letta-Alfano rimane in vita per fare la nuova legge elettorale, le riforme e creare le condizioni per una politica economica che guarda allo sviluppo, alla crescita e al Mezzogiorno. Ora sia il PD ad abbandonare le vecchie logiche della doppiezza comunista e dell'odio, pensando seriamente alla pacificazione del Paese. L'Italia ha bisogno di una nuova storia e noi vogliamo scriverla insieme a tutti gli italiani che si riconoscono nel nostro progetto. Il Paese, dominato dalla tumultuosa pressione e dalla gravità dei problemi, stravolto da esasperazioni di parte in un clima avvelenato e destabilizzante, deve

uscire dalla faticosa quotidianità in cui vive”. Lo ha detto il Sottosegretario di Stato, Sabrina De Camillis, commentando la giornata vissuta alla convention del Nuovo Centrodestra. “Il coraggio di Angelino Alfano ha consentito al popolo di centro destra - ha continuato - che si sentiva sfrattato, di riavere la propria casa. Centralità della persona, difesa della famiglia, valore delle comunità, saranno al centro azione politica del NuovoCentroDestra per il bene del Paese”. “I giovani, le donne, i tanti amministratori che con entusiasmo hanno preso parte alla convention fondativa dell'NCD -ha concluso- hanno testimoniato che la strada scelta da Alfano é quella giusta. Insieme costruiremo un grande movimento politico, che avrà l'obbiettivo di cambiare l'Italia”.


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10 dicembre 2013

A margine del confronto sul Decreto legge 101 del 2013 che riguarda le cessazioni dal servizio del personale in esubero

Dal Comitato unico di garanzia, lotta alle consulenze e alle long-list Evitare che il portafoglio della politica si apra in favore dei clienti, dei parenti, degli amici e dei conoscenti Nel pantano della Pubblica amministrazione, si conferma una gradita sorpresa. Specie se rapportata al pantano della Regione Molise, luogo storico del clientelismo politico, dell’insabbiamento, dei rimandi, del tirare a campare. Parliamo del Comitato unico di garanzia (Cug) che ha di nuovo alzato la voce nei confronti degli apparati (politici e amministrativi) dell’Ente per chiedere chiarezza e coerenza. Lo ha fatto nel corso delle consultazioni relative al tentativo di riorganizzazione in atto dalla giunta, pretendendo che le strutture e i servizi venissero adeguati concretamente al rinnovamento, alla efficienza, e al contenimento della spesa (e la giunta ci sta provando, sebbene a fatica); lo ha ripetuto nel corso della trattativa sull’applicazione del Decreto legge del 31 agosto 2013, numero 101 – “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle Pubbliche amministrazioni/Cessazione dal servizio di personale in esubero”. Faccenda delicata, da affrontare entro la fine dell’anno. Sì, ma come? Con quali criteri? Il punto è stato discusso e dibattuto con l’assessore al personale Petraroia, con i sindacati territoriali e di categoria. Il Cug, d’accordo i sindacati, è dell’avviso che venga istituito un tavolo tecnico che valuti a fondo non solo gli esuberi di personale alla Regione ma allarghi l’indagine anche agli enti sub-regionali per avere un quadro complessivo del numero e della qualità delle persone in predicato di lasciare anzitempo il lavoro. Certo, la spesa pubblica va ridotta ma, dicono al Cug, evitando di danneggiare la funzionalità delle strutture e dei servizi da rendere all’utenza. Vada via pertanto chi è disposto innanzitutto ad

andarci, quindi vadano via coloro che, dati di fatto alla mano, per un motivo o per l’altro, sono distonici ai tempi e ai modi di lavoro, quindi si applichino i dispositivi meccanici del Decreto legge. Avendo riguardo, come detto, di non creare buchi nella rete della pianta organica. Per evitare soprattutto che il portafoglio della politica si apra poi generosamente in favore delle consulenze esterne, delle long-list da cui s’attingono

clienti, parenti, amici e conoscenti. Su questo aspetto del problema il Cug non intende mediare o transigere. Petraroia ha preso nota. Se razionalizzazione della spesa pubblica deve essere, è bene che lo sia davvero e non mascherata dai soliti giochetti interpretativi, dalle urgenze improvvise, dalle necessità improrogabili per cui da una parte si “taglia”, dall’altra si “cuce”. In questo esercizio sartoriale la Regione Molise, in tutte le versioni politiche in cui si sono composte le giunte e le presidenze, s’è dimostrata maestra. Ma sarà il caso, che vi metta fine. Tanto è vero che sta trovando inopinate difficoltà a nominare dall’esterno i 4 direttori d’area immaginati di dare un senso dinamico alla riorganizzazione dell’ente. L’annuncio di ricorsi e denunce ha rallentato le procedure coinvolgendo in questo avvitamento anche i 53 direttori dei servizi. A rimetterci è la Regione, con i servizi e le aree scoperte e, inevitabilmente, pagano i cittadini. Tornando agli esuberi, per il Cug l’esame va esteso a tutte le categorie e non solo ai quadri direttivi (D), anche se si tratta della fascia in cui maggiormente sono stati creati posti in soprannumero. Non a caso, infatti, le prime e maggiori reazioni si sono avute in quell’ambito per il quale l’assessore Petraroia pare abbia fornito qualche garanzia di contenimento. Meno esplicito è stato sulla richiesta che la Regione la smetta con le consulenze esterne, la maggior parte delle quali si risolve in una bolla di sapone. Ad esempio, se i consulenti sono cervelli sopraffini, con doti professionali superiori, con conoscenze specifiche, perché non vengono affiancati dal personale interno al quale trasmettere parte della loro scienza? Una ragione c’è. E’ il timore che vengano svelati per ciò

che non sono, per cui si tengono debitamente al coperto, nella sfera presidenziale e in quelle assessorili. Per il Cug questo è un argomento da chiarire soprattutto alla luce della razionalizzazione della spesa pubblica in nome della quale circa 150 dipendenti sono sulla graticola e rischiano di friggersi entro la fine dell’anno. Dardo

La linea per Roma è di scarsa qualità" Rapporto di Legambiente sulle ferrovie.Tra le peggiori 10 quella per Roma CAMPOBASSO. Scarsa la qualità del servizio offerto per la linea CampobassoIsernia-Roma quella rilevata da Legambiente che situa all'ottavo posto la tratta ferroviaria molisana tra le peggiori dieci d'Italia. "Sono tanti i pendolari che ogni giorno si muovono tra Campobasso e Roma e tanti quelli che vorrebbero farlo in treno e invece sono costretti a muoversi in automobile. La presenza di un unico binario tra Campobasso e Venafro è la ragione di tempi di percorrenza assai lenti che rendono gli spostamenti poco efficienti, oltre a treni in larga parte vecchi. Sono inoltre state chiuse recentemente le biglietterie di Isernia e di Campobasso lasciando i pendolari senza informazioni e possibilità di acquistare biglietti se non tramite le poche macchine automatiche presenti". E così anche per Legambiente il disagio che i pendolari molisani incrociano nell'utilizzo del mezzo ferroviario è deleterio e indice di un arretramento civile non più sopportabile.

Farmacisti in stato di agitazione La Regione non ha ritenuto di ascoltare le richieste dei professionisti CAMPOBASSO. Federfarma Molise, in base alla delibera assembleare del 07.12.2013, e con estremo disappunto, rabbia e delusione, è giunta alla determinazione di ripristinare lo stato di agitazione allo scopo di sostenere le legittime istanze delle farmacie aderenti e difenderle dai continui attacchi che le vengono deliberatamente portati. “Abbiamo cercato in tutti i modi di avere uno scambio di opinioni con l’ente Regione e trovare strade alternative per la salvaguardia della popolazione e meno coercitive per la farmacia molisana. Ma siamo rimasti inascoltati. Il nuovo sistema sta già fallendo, infatti a pochi giorni dall’attivazione della delibera, già si registrano i primi casi di ritardi e mal funzionamento del sistema per la consegna del-

l’ossigeno, debitamente denunziati dai pazienti, che faranno parte della nostra querela denuncia alla procura della repubblica,” ha detto Sauro, presidente di Federfarma Molise. I farmacisti che da sempre lavorano per la cittadinanza con la massima disponibilità e spirito di sacrificio, pur nella certezza che la causa di tutto ciò sia da ricondursi al carattere economico, sono fortemente preoccupati per le conseguenze che ne deriveranno agli assistiti, ma anche al tracollo, inevitabile, del sistema farmacia. ”I titolari di farmacia - dice Sauro - vedono calpestata la loro dignità professionale ed il loro status e chiedono, anche dopo le effimere dichiarazioni su giornali nazionali da parte della Regione Molise se questa voglia

ancora un sistema farmacia capillare ed efficiente a garanzia dell’art.32 della costituzione o voglia soltanto smantellare un comparto affidabile che, nonostante tutto, è in linea con la media spesa nazionale. Aspettiamo risposte. In caso di mancanza di questi riscontri, rispettando i termini ed i tempi dettati della commissione di garanzia (delibera 03/169 del dicembre 2003), le farmacie molisane si fermeranno, attuando giorni di chiusura e poi passaggio all’assistenza indiretta. Azione sicuramente grave, ma messa in campo solo in difesa di una professione che, il ministero della Salute e il Consiglio di Stato (sentenza 23.10.2013) considerano parte integrante ed irrinunciabile del SSN a differenza dell’ente Regione".


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Campobasso

10 dicembre 2013

Dalle primarie escono male Augusto Massa e Antonio Battista, i consiglieri comunali in carica a palazzo san Giorgio che hanno manifestato di aspirare alla poltrona di sindaco.

Con Frattura in ascesa, Campobasso finirà nelle mani di Paolo Spina o di Carmela Lalli Ruta, per un verso, Leva per l’altro, sono gli autori dell’ascesa del presidente dalla giunta regionale nell’Olimpo molisano, e difficilmente accetteranno l’idea di aver allevato una serpe senza premunirsi adeguatamente dal morso e dal veleno Il popolo di sinistra ha scelto Renzi in Italia e Frattura, Fanelli e Cacciavillani nel Molise. Si annunciano colpi di scena e più di una testa cadere. Certamente in campo nazionale; non è da escludere nel Molise. Dove il presidente della giunta regionale, novello delegato all’assemblea nazionale, in compagnia della Fanelli e di Cacciavvilani per Renzi, cercherà di rafforzare la sua strategia di potere dandosi la patente di rottamatore e, quindi, l’autorità di sgombrare il campo degli ostacoli che dovessero frapporsi alla costruzione di una rete tutta sua di uomini, di cariche, di incarichi a sostegno del modo personale di gestire le leve istituzionali, quelle dell’economia, quelle del sottogoverno, quelle, insomma, che lo dispongono ad avere tra le mani il controllo del partito e delle politiche d’intervento. Dalle primarie escono male Augusto Massa, Antonio Battista, Pietro Maio e Maurizio D’Anchise. Sono i consiglieri comunali in carica a palazzo san Giorgio che hanno manifestato (Massa e Battista) di aspirare alla poltrona di sindaco. Non fanno salti di gioia il senatore Ruta e l’onorevole Leva, ma il livello delle manovre di uscita e di entrata è tale che probabilmente sia Renzi che Frattura dovranno starsene buoni sul

fronte della rottamazione e dei condizionamenti. Ruta, per un verso, Leva per l’altro, sono gli autori dell’ascesa del presidente dalla giunta regionale nell’Olimpo molisano e della strategia del rinnovamento (?), per cui difficilmente accetteranno l’idea di aver allevato una serpe senza premunirsi adeguatamente dal morso e dal veleno. Su un punto dovranno arretrare. Su quello che a breve scadenza (primavera 2014) vedrà in campobassani tornare alle urne per eleggere

Imu seconda casa, aliquote invariate Lunedì 16 dicembre scade il termine per versare la seconda rata dell’imposta comunale sulla seconda casa. Il Comune avrebbe potuto deliberare delle variazioni e invece ha deciso di confermare l’aliquota del 10,6 per mille. Più specificatamente il Comune avrebbe potuto equiparare alla prima casa le abitazioni date in comodato ai parenti di primo grado in linea retta che la utilizzano come abitazione principale, dunque figli o genitori ma, per quest’anno, l’ente ha deciso di soprassedere. “La norma è stata ugualmente recepita – spiega l’assessore al Bilancio Donato Toma - ciò significa che nel 2014, a meno che non ci siano ulteriori cambiamenti da parte del Governo, dopo aver verificato la situazione reddituale dei genitori ed escludendo le abitazioni di un certo valore, potranno essere considerate come prima abitazione le case che i genitori danno in comodato d’uso ai figli in attesa dell’atto di successione o donazione”. Il Comune, quindi, ha recepito lo spirito che ha guidato il legislatore nella stesura del Decreto legge 102 del 31 agosto del 2013 convertito, con modificazioni, con la legge 124 del 28 ottobre 2013 ma, ha dovuto, forzatamente, far slittare la sua applicazione all’anno prossimo per una questione esclusivamente temporale. “Se ci si sofferma sulle date di emanazione delle leggi – spiega l’assessore – ci si rende conto che per il Comune sarebbe stato impossibile recepirle subito nel Bilancio facendo quadrare i conti; ad agosto, infatti, il documento contabile era già stato approntato quindi sarebbe stato impossibile, a fine ottobre, trovare la copertura economica per i comodati d’uso pari a circa 630mila euro ed inoltre, seppure il Comune fosse riuscito a risistemare il Bilancio, sarebbero stati avvantaggiati solo alcuni contribuenti con conseguenti gravi slittamenti degli investimenti già programmati per l’intera città”. L’assessore non ha dubbi e ritiene che il principale responsabile di questa confusione sia il Governo che non riesce a fornire nei tempi giusti gli strumenti necessari per consentire ai Comuni do gestire la macchina amministrativa con maggiore fluidità. Teresa Manara

L’assessore Toma spiega le ragioni che hanno spinto il Comune a non adottare, per ora, la norma che equipara alla prima casa le abitazioni date in comodato d’uso ai figli

la nuova amministrazione. I loro uomini sono ormai figure di retroguardia, fuori soprattutto dalla prospettiva di aggiungere il capoluogo all’elenco delle disponibilità personali dei loro mallevadori. Dicevamo appunto di Massa e Battista e del loro arretramento sule fronte delle ipotesi praticabili, anche con l’indizione delle primarie per il primo cittadino. Diciamo invece di Paolo Spina e di Carmela Lalli come coloro che tra le mani di Frattura stanno lievitando a dismisura per

guidare la città capoluogo nell’elenco della amministrazioni territoriali in grado di condizionare le prossime strategie parlamentari e di assecondare il gran numero di aspiranti alla politica che affolla la segreteria del presidente della giunta regionale. Il progetto è stato chiaro fin dall’inizio. Da quando Frattura, con Ruta e Leva, ha potuto arrivare al vertice della Regione sulla base di un accordo strategico che garantiva un po’ tutti sul piano politico e, soprattutto, sulle più interessanti e interessate prospettive economiche. Con l’avvento di Renzi e con l’ennesimo salto della quaglia di Frattura quell’accordo sostanzialmente s’è rotto quantunque faranno di tutto per non metterlo in evidenza o per negarlo. Ma con Spina o la Lalli sindaco di Campobasso sarà tutt’altra musica rispetto a quella che sarebbe venuta fuori dallo spartito di Ruta con Antonio Battista o altro destinato alla carica. Comunque vadano le cose, mai fidarsi di coloro che praticano il cambio di casacca, che non conoscono il valore della coerenza, che non sanno la riconoscenza e che hanno per obiettivo di vita l’esercizio del potere fine a se stesso. Già oggi povero Molise; povera Campobasso domani.

Misteri, presentato il Calendario L'edizione di quest'anno dedicata a Cosmo Teberino Un plauso ai fotografi che hanno donato i loro lavori CAMPOBASSO. Meravigliose foto danno al calendario dei Misteri un tocco di qualità che merita attenzione. Iniziato per gioco col passare degli anni è diventato un appuntamento fisso di fine anno per tutti i campobassani e amanti della tradizione più antica e affascinante della nostra regione. Così è accaduto anche per l'edizione del calendario 2014 presentato all'interno del Museo dei Misteri e dedicato a Cosmo Teberino che gli Ingegni del Di Zinno li ha curati e preservati nel tempo fino a coronare il sogno della struttura capace di renderli fruibili alla vista per l'intero anno. La XVIIª edizione del Calendario dei Misteri è stata realizzata grazie all’amichevole contributo di quattordici fotografi, campobassani e non, che hanno messo gratuitamente a disposizione la propria professionalità. Tredici di loro [Paolo Cardone, Roberto de Rensis, Armando Graziano, Antonello Luciani, Michele Montano, Cosimo Paiano, Nicola Paolantonio, Antonio Priston tutti di Campobasso; Sergio Panella e Graziano Panfili di Frosinone; Francesco Lucia di Ceccano (Fr); Roberto Alfano e Maria Elia Natali di Bologna], con regolare sorteggio, hanno adottato un Mistero ciascuno con il compito di immortalare non solo

i momenti salienti della manifestazione come l’allestimento delle macchine, la vestizione dei figuranti, la sfilata per le vie cittadine, il rientro al Museo dei Misteri, ma anche tutto ciò che il loro personale gusto artistico riteneva degno di essere catturato dalle loro sofisticate strumentazioni. Il quattordicesimo fotografo [Stefano Di Maria di Campobasso] si è occupato, invece, di realizzare un reportage del “dietro le quinte” ritraendo i suoi ignari colleghi mentre erano intenti

a portare a termine la loro speciale missione. I migliori scatti realizzati nel corso della manifestazione sono pubblicati in questo Calendario, fortemente voluto da Giovanni Teberino, mentre tutti gli altri sono stati gentilmente donati dagli autori per arricchire l’archivio fotografico dell’Associazione Misteri e Tradizioni. In un momento in cui la cultura e le manifestazioni tradizionali vengono messe da parte anche un Calendario apre le porte della speranza.

100 volte Zio Nandino

AUGURI

Ferdinando Macchiarola di Gambatesa ieri ha copiuto 100 anni! Tutti i parenti lo ringraziano per il suo esempio di vita, la sua forza e il suo sorriso che ci aiutano a vedere il cammino con i suoi occhi: brillanti e pieni di speranza.


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Campobasso

10 dicembre 2013

Via Monforte, la rotonda della discordia Distruttive per l'area sarebbe la struttura pensata dall'assessore Cefaratti E' possibile aprire il cantiere a Natale privando il mercato di posti auto? CAMPOBASSO. E' mai possibile pensare di realizzare una rotonda in via Monforte in pieno periodo natalizio? E' possibile andare a distruggere ulteriormente quel poco di commercio ancora esistente nell'area (via Monforte, via Roma e via Milano) aprendo il cantiere ed eliminando tutti i posti di sosta? L'assessore Nicola Cefaratti dimentica tutto questo e affida all'impresa i lavori e la tracciatura a terra di una rotonda invasiva della zona e distruttiva degli ultimi scampoli di economia

cittadina. Si parla di rivalorizzazione del mercato coperto e si vanno a togliere ulteriori posti di sosta. In un momento di crisi economica via Monforte e la parte alta di via Roma vedono un caseificio e attività commerciali destinate a chiudere per l'impossibilità di fermare l'auto. Un disastro annunciato che a livello comunale non sembra interessare nessuno tanto che gli abitanti della zona hanno dovuto fare ricorso ad una petizione per far correggere il tiro all'ammini-

strazione comunale. Una rotonda che, tra l'altro, impedirebbe anche il passaggio dei Misteri così come è stata concepita. Ma chi ha messo nero su bianco si è avveduto della zona? La conosce? I dubbi sono giustificati proprio dal disegno posto in essere in via Monforte. Non è che si vuole emulare quanto fatto con la rotonda in zona Ospedale? La regolamentazione del traffico in quella zona andava fatto, ma non con una rotonda così invasiva e distruttiva dell'anima stessa di

quell'angolo della città. E, poi, è pensabile fare i lavori in pieno periodo natalizio quando il mercato è interessato da quella scarsa attività delle vendita di pesce e capitone per Natale? Quando i negozi che insistono su via Monforte e verso via Roma hanno la possibilità proprio in questo periodo di fare qualche soldo? Non si tratta di una rivendica-

zione banale in un periodo di forte crisi economica come questa. Più che pensare alle rotonde non sarebbe stato il caso di investire quei soldi per progetti capaci di assicurare e sostenere una ripresa economica della città? All'assessore Nicola Cefaratti, evidentemente, sfuggono tutti questi particolari che fanno un problema.

Al Savoia di scena i “Muratori” Questa sera alle ore 21 lo spettacolo aforisma della crisi della cultura CAMPOBASSO. Questa sera al teatro Savoia, alle ore 21.00, avrà luogo il secondo dei tre appuntamenti teatrali, con serata unica. Di scena lo spettacolo molto divertente: “Muratori”, con. Nicola Pistoia e Paolo Triestino, per la regia di Massimo Venturiello. La trama vede due muratori al lavoro, di notte, per chiudere con un muro il palcoscenico di un teatro in disuso. Siamo a Roma, e l’area è stata ceduta al su-

permercato confinante che deve ampliare il magazzino. Muratori è una commedia dove si lavora e si parla di lavoro, della condizione, delle aspettative, dei sogni e delle amarezze di chi lavora. Ma è anche un inno d’amore al teatro, un irresistibile ritratto di due perdenti, comico, imprevedibile, delicato e poetico. Lo spettacolo, divenuto un vero e proprio “cult”, è giunto all’ottava stagione di repliche.


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CORSE 6.00 7.00 7.25 7.55 8.20 8.50 12.20 13.45 14.50

G : DAL LUNEDÌ ALL A DOMENICA E FESTIVI F : DAL LUNEDÌ AL SABATO FERIALI

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TERMOLI SAN SAL ALVVO MARINA ISERNIA ISERNIA VENAFRO ROMA

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19.15 18.57 17.45 17.35 17.10

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CAMPOBASSO BOJANO ISERNIA VENAFRO NAPOLI

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CAMPOBASSO - TERMOLI - RIMINI FORLÌ - IMOLA - BOLOGNA CORSE 7.10 8.10 8.30 12.30 13.20 14.05 14.50

CAMPOBASSO - ISERNIA - NAPOLI F

TERMOLI CAMPOBASSO BOJANO ISERNIA VENAFRO CASSINO PERUGIA SIENA FIRENZE

IL SERVIZIO È SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDÌ - MERCOLEDÌ - VENERDÌ

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IL SERVIZIO È SVOLTO DAL LUNEDÌ AL SABATO NEI GIORNI FERIALI

CAMPOBASSO TERMOLI SAN SALVO MARINA RIMINI FORLÌ IMOL A BOLOGNA

23.20 22.10 21.50 17.50 17.00 16.20 15.40

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IL SERVIZIO È SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDÌ - MERCOLEDÌ - VENERDÌ CAMPOBASSO - TERMOLI - PESCARA CORSE

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CAMPOBASSO Z. IND. TERMOLI TERMOLI SAN SAL ALVVO MARINA PESCARA

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CAMPOBASSO Z. IND. TERMOLI TERMOLI SAN SALVO MARINA PESCARA

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ANNO IX - N° 154 - MARTEDÌ 10 DICEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Isernia

10 dicembre 2013

“Nessuna scelta per Isernia” ISERNIA. "Nel bilancio dell'amministrazione Brasiello, non sono ravvisabili scelte politiche adeguate e giuste. E’ solo un insieme di numeri che servono a far quadrare i conti. Null’altro". Così Giacomo D'Apollonio, durante il suo intervento in Consiglio comunale, ha invocato "un supplemento di politica" oltre alla necessità "di discutere e compiere scelte. Ogni sindaco, di norma, vorrebbe caratterizzarsi per la sua gestione - ha argomentato - indirizzando gli impegni e la spesa nei diversi settori pubblici, come ad esempio il governo del territorio, l’urbanistica, la cultura, le scuole, l’ambiente, le politiche sociali, lo sport, la manutenzione delle strade, l’illuminazione pubblica, il miglioramento dei servizi pubblici locali oppure la realizzazione di opere pubbliche. Ma sino ad oggi, nonostante la buona volontà e gli sforzi

D'Apollonio bolla il bilancio della Giunta Brasiello

profusi, il risultato appare deludente. Anche se è da tener conto che sono trascorsi solo alcuni mesi dalle elezioni comunali, il bilancio presentato è emblematico dell’operato di questa amministrazione". Per il consigliere d'opposizione, "ciò che risulta più evi-

dente è proprio la mancanza di un disegno politico preciso, che impedisce alla città di Isernia di sviluppare le proprie potenzialità. Ancora non è chiaro quale sia l’idea - questo l'affondo di d'Apollonio - la visione che questa amministrazione ha della città; quale sia il punto di

Intensa attività dei Carabinieri sul territorio Tre persone arrestate. 15 i soggetti denunciati VENAFRO. La Compagnia Carabinieri di Venafro ha espletato, nel corso del fine settimana, una serie di servizi straordinari di controllo del territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati predatori ed in danno dell’ambiente e dello spaccio di sostanze stupefacenti. Tre le persone finite in manette. 15 i soggetti segnalati all’autorità giudiziaria. Inoltre, nel corso del servizio di controllo del territorio, sono stati fermati 184 autoveicoli, 253 persone ed elevate 10 contravvenzioni per violazioni al codice della strada. A Roccaravindola i militari hanno tratto in arresto per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti I.A. classe 1978, nato a Napoli e residente a Pescara, deferendo all’A.G. per lo stesso reato M.I

classe 1979, nata a Pescara e residente a Montesilvano. I due, un uomo ed una donna, venivano controllati a bordo di una fiat sedici e, mostrandosi particolarmente nervosi ed insofferenti, venivano sottoposti ad una perquisizione personale e veicolare, all’esito della quale, nelle tasche del giubbotto dell’uomo si rinvenivano e sequestravano 31 grammi di sostanza che sottoposta al narcotest risultava essere cocaina di notevole purezza, che tagliata e suddivisa in dosi avrebbe reso oltre 8.000 euro. L’uomo, espletate le formalità di rito, veniva associato alla Casa Circondariale di Isernia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria; A Monteroduni i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di

Isernia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, M.A. classe 1987, di Monteroduni, in quanto trovata in possesso di tre involucri in plastica contenente cocaina per un peso complessivo di grammi 1,1; A Pozzilli, durante il controllo all’interno di un esercizio pubblico dove erano state segnalate persone sospette, i militari hanno arrestato D’O.L. classe 1950, nato e residente a Terracina, che da tempo si sottraeva all’arresto dopo un’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, dovendo espiare una pena di anni due e mesi nove per bancarotta fraudolenta; A Venafro, durante il controllo della circolazione stradale, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà D.P.R. classe 1969, residente in Civitanova del Sannio, sorpreso alla guida della sua auto in evidente stato di ebbrezza alcolica, il cui tasso alcolemico, accertato mediante l’etilometro, è risultato essere di quasi cinque volte superiore alla norma. Sempre a Venafro, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Isernia G.L. classe 1968, G.E. classe 1995, P.M. classe 1995, C.G.P. classe 1986, S.G.I. classe 1991, ed un minore alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Campobasso, per il reato di rissa. I militari, intervenuti sulla ss85,

vista dal quale osserva Isernia; come si immagina debba essere la nostra cittadina da qui a 2030 anni. Dove andiamo, in che direzione ci muoviamo? Io questo non l’ho capito e temo non l’abbiano capito nemmeno i nostri concittadini. Non c’è una seria programmazione, non c’è progettualità. Si naviga a vista e si mettono in campo interventi spot, provvedimenti che non si spingono a guardare oltre l’arco temporale di qualche mese, che non riescono a ridisegnare il profilo della città di Isernia. Puntiamo sul centro storico? Riqualifichiamo alcune aree della città o le borgate? Lavoriamo alacremente per rilanciare la nostra asserita vocazione turistica? Ci impegniamo per una seria politica volta a favorire la cultura? Creiamo opportunità per l’occupazione giovanile? Tutti temi ampiamente

sbandierati in campagna elettorale. Quali priorità sono state scelte da quest'amministrazione? Nessuna".

Parte il progetto Ambientamoci Un uso corretto delle risorse ambientali sensibilizzando studenti e consumatori Il progetto AMBIENTIAMOCI! propone di realizzare una Campagna di Educazione Ambientale rivolta ai ragazzi delle Scuole Medie Inferiori e Superiori, finalizzata a promuovere nei giovani studenti comportamenti improntati alla difesa dell'ambiente e a sviluppare comportamenti eco compatibili in modo da sensibilizzare i giovani verso uno sviluppo sostenibile e a contribuire, ognuno nel proprio campo di azione e di responsabilità, alla conservazione di un ambienteintegro e fruibile dalle generazioni future. In Molise sono previste due tappe. La prima nella mattinata di oggi coinvolgerà i ragazzi “Dante Alighieri” di Cerro al Volturno. In questa occasione i ragazzi verranno introdotti ai temi dello sfruttamento delle risorse energetiche e alla loro scarsità; all'esigenza dell'utilizzo delle fonti rinnovabili; all’importanza consapevoli verso il risparmio energetico, l'uso efficiente dell'energia, laraccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti.

bloccavano le sei persone, che dopo essere state accompagnate in ospedale per curare lievi lesioni, venivano condotte in caserma e, all’esito degli accertamenti, segnalate all’A.G. Nel corso degli stessi servizi i militari della Stazione Carabinieri di Venafro procedevano all’arresto di S.P. classe 1976, poiché gravato da ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma, dovendo scontare, in regime degli arresti domiciliari, la pena di anni 1 e mesi 8 per il reato di ricettazione; I militari della Stazione Carabinieri di Monteroduni hanno deferito all’a.g. in stato di libertà C.M. e G.A. entrambi classe 1958 di Isernia, per i reati di furto e ricettazione. I due, dipendenti di una ditta, asportavano 70 litri di gasolio dal serbatoio di un mezzo azien-

dale a loro affidato, riempiendo due taniche che occultavano in una località poco frequentata, per poi ritornare all’imbrunire a prelevarle, quando venivano bloccati dai carabinieri, che recuperavano la refurtiva e la restituivano all’avente diritto; hanno inoltre deferito all’A.G. in stato di libertà T.A. classe 1967, residente in Monteroduni, responsabile dei reati di violazione di domicilio ed occupazione abusiva di alloggio, per essersi introdotta, previa effrazione della porta d’ingresso, in un alloggio per uso residenziale di proprietà dell’I.A.C.P. di Isernia. A Pizzone, i Carabinieri di Castel San Vincenzo, hanno denunciato in stato di libertà tre persone, C.V. classe 1965 ed I.M. classe 1976, entrambi residenti in Afragola (NA) e R.A. classe 1967, residente in Pizzone, per abusivismo edilizio.


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Termoli

10 dicembre 2013

Protesta contro il governo, presidio al casello autostradale TERMOLI – Ordinato e senza polemiche il presidio attuato per tutta la giornata al casello dell’Autostrada A 14 da parte dei “forconi, associazioni di autotrasporto, artigiani e vari movimenti che protestano contro il Governo per il mancato mantenimento degli impegni assunti. “L’Italia si ferma – si legge nel volantino delle associazioni -, ci hanno accompagnati alla fame, hanno distrutto l’identità di un paese, hanno annientato il futuro di intere generazioni. Ribellarsi é un dovere quando un governo non fa ciò che vuole il popolo, va cacciato”. Al presidio, che comunque non ha impedito il transito di mezzi, anche l’agricoltore Domenico Zeoli il quale ha ribadito che “Vogliamo manifestare in tutta Italia spontaneamente per dire basta a questa crisi che si trascina da troppo tempo, che non ci dà nessuno sbocco al Paese, in particolare per il futuro dei nostri figli. Una manifestazione che punta a coinvolgere tutto il

Convocazione consiglio comunale TERMOLI – Il presidente del Consiglio comunale Alberto Montano ha convocato per venerdì 13 dicembre alle ore 18,30 in prima convocazione e per sabato 14 dicembre alle ore 19,30 in seconda convocazione, in seduta Straordinaria con adunanza aperta, il Consiglio Comunale. All’ordine del giorno le “Problematiche dell’Ospedale S. Timoteo”. popolo italiano, dal precario al disoccupato, dal grande al medio e piccolo imprenditore che ormai non si riconoscono più in un governo di autonominati in cui la casta politica non fa passi indietro per i propri privilegi mentre le famiglie cadono nella fame”. I presidi a livello naziopnale andrà avanti fino a venerdi e anche a Termoli si attendono decisioni del coordinamento. Intanto nella città adriatica si sono sentite le prime ripercussioni

specialmente per il carburante. C’è stato un vero assalto degli automobilisti alle pompe di carburante per rifornire i mezzi. In alcune stazioni di servizio già alle 11 era terminato il gasolio e poi mano mano sono hanno scarseggiato anche le scorte di benzina. E sempre a Termoli ieri mattina gli studenti di alcuni Istituti superiori non hanno preso parte alle lezioni e manifestato in corteo per le vie della città con striscioni e cori.

Campagna natalizia “Questo negozio non rompe le scatole, le ricicla!” TERMOLI - L’Assessorato all’Ambiente del Comune, la Te.Am.Teramo Ambiente e la Comieco, il Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo di imballaggi a base cellulosica, comunicano che da ieri e fino al 10 gennaio 2014, tutti i negozi di Termoli aderiscono attivamente alla campagna straordinaria di raccolta differenziata di carta e cartone. Anche i cittadini sono invitati a rinnovare il proprio impegno nel riciclo di questi materiali, soprattutto durante le feste natalizie, al fine di rendere più sostenibile la città. Obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare l'opinione pubblica sui vantaggi e le opportunità della raccolta differenziata della carta e del cartone. Questa azione prende il via proprio in prossimità delle festività natalizie in virtù del consueto aumento nello smaltimento di scatole e scatoloni. A sostegno di questa campagna é stato integrato il consueto calendario della raccolta della carta e cartoni, infatti, ogni giorno, alle ore 13, i ne-

gozianti esporranno carta e cartone all’esterno delle proprie attività: il Comune di Termoli e la Te.Am. S.p.a. provvederanno a ritirarli, mentre Comieco ne garantirà l’avvio al riciclo. Come emerge da un recente sondaggio Ipsos - Comieco, se da una parte vi sono 8 italiani su 10 che fanno regolarmente la raccolta differenziata di carta e cartone, dall’altra ve ne sono molti altri che non hanno ancora imparato ad attuarla correttamente. Il risultato è che spesso alcune tipologie di carta vengono gettate erroneamente nei raccoglitori della differenziata, mentre dovrebbero finire altrove, ad esempio nell’indifferenziata; un punto debole di tanti italiani, questo, che potrebbe avere un impatto molto forte in un periodo come quello natalizio, dove tra confezioni di salumi, formaggi, lasagne, cotechini, panettoni e pandori, il rischio di confusione cresce. Per scongiurare quindi il rischio che tanti buoni propositi risultino poco efficaci, Co-

mieco ha predisposto una lista di indicazioni utili per una raccolta differenziata di qualità. Quindi ecco alcune semplici regole da ricordare: carta oleata, carta da forno, tovaglioli, carta o cartone con residui di cibo e scontrini fiscali vanno nell’indifferenziata. Scatole di pasta, riso, panettone, pandoro e torrone, insieme a sacchetti, carta e confezioni regalo in cartoncino nel contenitore della carta. Infine, per avere un’idea di quanto siano importanti i piccoli gesti individuali per ottenere grandi risultati, basta pensare che nel periodo Natalizio un’intera discarica potrebbe essere evitata se ognuno di noi differenziasse correttamente dal resto dei rifiuti: due scatole di pasta, due giornali, due riviste, uno scatolone di cartone, due sacchetti, due portauova. Si raccoglierebbero così circa 120.000 tonnellate di carta e cartone, che grazie alla raccolta differenziata, tornerebbero ad essere una risorsa per la nostra economia

Gente di Mare, premiati studenti e cittadini che si sono distinti nelle loro attività TERMOLI – La Galleria civica cittadina ha ospitato la 26esima edizione della manifestazione Gente di mare durante la quale sono stati premiati gli studenti meritevoli e i cittadini che con il loro operato hanno dato lusto alla città. Presenti alla manifestazione il sindaco Basso AntonioDi Brino, l’assessore al Turismo, Michele Cocomazzi, il presidente del Consiglio comunale, Alberto Montano, il Vescovo della diocesi Termoli – Larino monsignor Gianfranco De Luca. Di seguito lelenco dei premiati. Scuole Medie per “Oddo Bernacchia”: Rosalba Ambrosio, Vincenzo Biscotti, Martina Colanzi, Antonio De Cinque, Marco Rocco De Luca, Elisabetta Dentico, Lorena Gioviani, Elena Limongelli, Rita Mascilongo, Marta Mattiaccio, Manara Porreca, Antonio Pipino, Gianmarco Parente; Scuola Maria “Brigida”: Beatrice Ciarla, Silvia D’Amicantonio, Cristian Gualtieri, Francesco La Fratta, Fabrizio Sciscenti, Francesco Spizzuoco, Matteo Trasatti. Ipssar e Ipsaa “Federico di Svevia”: Andrea Arabela Popa. Liceo Classico “Perrotta”: Enrica Colasurdo, Miriam Corvino, Sara Massari, Maria Palmieri. Liceo scientifico “Alfano”: Antonella Canfora, Maria Concetta, Carissimi, Laura Ciccaglione, Vincenzo D’Alonzo, Andrea Di Renzo, Chiara Giglio, Deborah Leccese, Gianmarco Mascilongo, Giada Pagliaccio, Giuseppe Scavolo. Itis “Ettore Majorana”: Osama Nadi, Renato Quartullo. Istituto tecnico commerciale “Boccardi”: Angelica Mariano. Istituto Nautico e per Geometri “Ugo Tiberio”: Matteo Pio Bortone, Angelo Trolio. Università degli Studi del Molise: Giusy Antonecchia, Concetta Bianco, Michele Carrelli, Giovanni Carugno, Maria Catterino, Marianna Cicoria, Celine D’Agostino, Paola Di Palma, Esmeralda Di Renzo, Michele Di Tullio, Virginia Di Vito, Cristina Di Vittorio, Danilo Gargaro, Vincenzo Gentile, Claudia Giordano, Nicola Giuliani, Alessandra Giuliano, Giovanna Grazia Grumiro, Angela Martino, Elvira Notarangelo, Amelia Pistillo, Annamaria Saulino, Antonella Savarese, Carmen Siravo. I quattro cittadini che si sono distinti nelle loro professioni: Fedele La Sorsa, capo redattore del TG1 della Rai; Celestino “Giustino” Esposito panettiere; Tommaso Polimene il primo fotografo termolese; Primo Cenci, meccanico.

La città e il suo patrono, il libro di monsignor Gianfranco De Luca TERMOLI – Durante la giornata della festività liturgica di San Basso, patrono della città e della Diocesi, è stato presentato i l libro di monsignor Gianfranco De Luca dal titolo “La Città e il suo Patrono- Una sfida per l’oggi, una provocazione per il futuro”. Il libro è una raccolta di omelie che il Vescovo ha predicato in questi anni durante le festività patronali e dalle quali emerge "l'insegnamento pastorale che testimonia, come afferma, tra l'altro, don Marcello Paradiso nella

sua postfazione al libro stesso, la cura e la sollecitudine del Pastore per la fede del suo popolo, il suo dovere di annunciare il Vangelo, la costante attenzione all'attualità storica della città di Termoli e della Diocesi, l'insistente richiamo a guardare ai nostri Santi Patroni nel tempo presente, con i suoi drammi, le difficoltà e le urgenze". Il compito di far conoscere agli intervenuti, e a tutti coloro che lo leggeranno, il senso e la finalità di questo testo è stato affidato a Don Ulisse Mari-

nucci che attraverso tre immagini incisive ha voluto coinvolgere ognuno in “uno sforzo di immaginazione - come egli afferma - per cogliere il panorama che emerge dalle righe del testo, tre oculari a cui accostare i nostri occhi per lasciarsi illuminare dal caleidoscopio delle parole che il Vescovo usa… non a caso, ma per dare colore ai pensieri, alle espressioni, alle esortazioni, in uno sforzo comunicativo proiettato sulla comunità tutta, affinchè sia illuminata dalla buona notizia “.


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Termoli

10 dicembre 2013

Ricostruzione post sisma, l’ex sindaco contro l’amministrazione De Simone COLLETORTO – L’Amministrazione comunale non avrebbe inviato in tempo utile la documentazione per i finanziamenti per la ricostruzione post sisma e pertanto ne è rimasta esclusa. Lo afferma l’ex sindaco di Colletorto ed attuale capogruppo di opposizione Fausto Tosto. “La nuova Amministrazione De Simone, a seguito della richiesta inviata dall’Agenzia di Protezione Civile dei documenti relativi ai finanziamenti per la ricostruzione degli immobili di classe A riguardanti il sisma 2002, con scadenza 31 agosto 2013, non ha inviato nei tempi dovuti tali atti, provocando l’esclusione del Comune di Colletorto dall’accordo di programma quadro (APQ) di circa 91 milioni di euro, sottoscritto a Roma tra la Regione Molise e il Dipartimento del Ministero del Bilancio e della Programmazione, per dare attuazione alla delibera CIPE n. 62 del 02 ago-

sto 2011. L’inettitudine, la superficialità, l’incapacità e l’incompetenza della nuova amministrazione – continua Tosto -, soprattutto del responsabile che ne possiede la delega, è del tutto inaccettabile e sconsiderato. Le conseguenze di questa esclu-

sione provocheranno un blocco all’economia della nostra comunità già sufficientemente martoriata: i cantieri fermi, la mancanza d’impiego degli operai del settore, i fornitori di materiale edile che non vengono pagati, le banche che chiedono il rientro del credito, i negozi

che non vendono, i bar sempre più vuoti, la gente che esce sempre meno, sono la giusta conseguenza di un modo di amministrare con superficialità. I nostri avi avrebbero riassunto questo modus operandi con una semplice battuta: “questi non sanno quanto sale ci vuole nella minestra”. Tutto questo non si può accettare, non si può assistere a tale inettitudine e assenteismo istituzionale, non si può accettare che un sindaco possa ricevere i cittadini solo quattro ore alla settimana, non si può accettare che dopo sei mesi si sia data priorità deliberativa a questioni futili o deleterie per il settore commerciale del paese! Oggi si ha bisogno di risposte, mai più di ora le richieste hanno bisogno di essere soddisfatte; nel rispetto delle regole l’amministrazione deve essere disponibile ma soprattutto presente nel fare tutto questo. A distanza di

oltre sei mesi dalle elezioni la lista che ho rappresentato e rappresento – dice ancora lò’ex Sindaco , nel constatare quanto sopra descritto, mi chiede, ed io sento il dovere di confermarlo, le dimissioni del sindaco Carlo De Simone e del suo esecutivo, per evitare la debacle della nostra comunità. Il dovere di un amministratore è quello di dare risposte ai propri cittadini, se non può, non è in grado di fare o non ne ha il tempo deve coscienziosamente rassegnare le dimissioni! Se ripercorriamo il tempo passato e torniamo a circa sette mesi fa – conclude Fausto Tosto -, molte sono le promesse fatte da questi amministratori, ma di attuarle ancora non se parla! I buoni propositi di trasparenza e partecipazione popolare così tanto sponsorizzate dalla nuova maggioranza amministrativa colletortese al momento sono solo un’utopia!”.

Eletto nuovo coordinatore provinciale di Sel Primarie Pd, vince Matteo Renzi Al via preparativi

LARINO - Si è tenuto il secondo congresso della provincia di Campobasso di Sinistra Ecologia Libertà con la partecipazione di più di ottanta iscritti da tutto il territorio provinciale accolti a Larino nel suggestivo scenario del Palazzo Ducale e alla presenza di Sonia Pellizzari, componente del coordinamento nazionale. I molti interventi degli iscritti hanno contribuito alla stesura della proposta politica del congresso che si concentra sulla necessità di ottenere risultati concreti, primo fra tutti la creazione di nuova occupazione e la difesa di quella già esistente attraverso i fondi strutturali europei 2014/2020, e a seguire l'istituzione del registro tumori, la bonifica delle terre inquinate dalla malavita, il reddito minimo garantito per sottrarre le fasce più deboli della società dal ricatto e dallo sfruttamento, il riordino della sanità con al centro il cittadino e i suoi bisogni, la messa in sicurezza di un territorio caratterizzato da frane e aree alluvionali, la

costruzione di asili nido invece che di autostrade, la soluzione al problema abitativo dovuto alla crisi economica che ha lasciato in strada molte famiglie, l'istituzione di un'area protetta del Matese e il completamento della ricostruzione postsisma che dopo undici anni è ferma al 35% con ancora 500-600 famiglie dislocate nelle casette di legno provvisorie. Il Congresso ha inoltre eletto l'assemblea provinciale di Sel, composta nel rispetto della parità di genere per metà da donne e metà da uomini, che si è subito riunita per eleggere all'unanimità il nuovo coordinatore e segretario provinciale Domenico Piedimonte, 33 anni, agente di Pubblica sicurezza, conosciuto e stimato da tutti i presenti per la sua generosità, per le capacità organizzative e per la dedizione al bene comune della propria terra. Sabato prossimo, 11 gennaio, appuntamento a Campobasso per il Congresso Regionale dove i 33 delegati scelti dagli iscritti di tutta la regione indicheranno il futuro di Sel in Molise.

PETACCIATO – La sala consiliare del Comune di Petacciato, sede della festa del ciclismo regionale 2013, non è riuscita a contenere il fiume di persone che ha voluto partecipare all’invito rivolto dal presidente regionale della Fci Molise, Silvestro Belpulsi, con il consueto appuntamento di gala di fine anno. Dopo i saluti di rito del vice sindaco di Petacciato Di Vito e dell’assessore comunale allo Sport Franceschini e del delegato regionale allo Sport Parpiglia, il presidente Belpulsi ha preso la parola sia per tracciare un bilancio delle attività svolte durante l’intero arco della passata stagione, sia per porre l’accento su alcune tematiche di estrema importanza per il comparto delle due ruote regionale.“Prima di tutto vorrei ringraziare di cuore Roberto Ciccotosto della Termoli Bike petacciatese doc che è stato uno degli artefici di questa splendida manifestazione. Non posso, però, che ricordare a me stesso e a voi tutti quanto affermato lo scorso anno ad Oratino e le parole del nostro presidente nazionale Di Rocco subito dopo la sua elezione allo scranno più alto della Fci nazionale.Voglio nuovamente sottolineare la legittimità e l’importanza dell’esistenza del comitato regionale della Fci Molise e del lavoro svolto dalla dirigenza affinché questo comitato potesse rimanere in vita. Abbiamo già inviato alla segreteria nazionale le nostre osservazioni per ciò che concerne le modifiche degli articoli statutari relativi propri ai Comitati Regionali e Provinciali in vista della prossima discussione dello stesso statuto che si dovrebbe effettuare in tempi brevi. Quello che abbiamo sostenuto a gran voce è che il limite minimo di 30 società iscritte per dar vita ad un Comitato Regionale

per il presepe vivente SAN FELICE DEL MOLISE – Procedono speditamente i preparativi per allestire la rappresentazione del Presepe Vivente che si terrà il 26 e il 29 dicembre e il 1 e il 6 gennaio. La scorsa edizione ha avuto molto successo e sono stati ben 4 mila i visitatori. Per questa edizione ci saranno 200 figuranti e allestiti 40 ambienti e non mancheranno le novità. Una rappresentazione che accomunerà “tre diverse culture – spiega il sindaco Corrado Zara: quella croata che riguarda le nostre origini e la nostra tradizione, quella molisana della nostra terra, come si vede dagli abiti e dalla rappresentazione dei mestieri che un tempo erano comuni nei nostri piccoli centri e ormai persi, e quella nella scena della natività dove queste tre culture si fondono in modo estremamente naturale”.

SAN MARTINO IN PENSILIS - Straordinario successo per Matteo Renzi nelle elezioni primarie che si sono svolte anche nel centro bassomolisa. 581 cittadini si sono recati al seggio allestito in via Croce 3, votando per Renzi (488), che si è imposto nettamente su Cuperlo (73) e Civati (16). Una splendida giornata vissuta all’insegna del cambiamento e della libertà, con le primarie aperte del Partito Democratico che hanno permesso alla volontà popolare di tornare a contare e ad incidere nella guida del più grande partito del centrosinistra italiano. La larga vittoria di Matteo Renzi, ne siamo sicuri anche a livello nazionale, porta con sé tutta la carica di innovazione e partecipazione da tempo auspicato all’interno del PD, dove la necessità di un ricambio generazionale era ormai imprescindibile, anche per riportare la politica più vicina alla vita quotidiana della gente. Il circolo di San Martino in Pensilis, formulando i migliori auguri di buon lavoro al nuovo segretario nazionale, ringrazia tutti i cittadini che hanno partecipato a questa grande giornata democratica e da oggi stesso riprenderà a lavorare per la nascita di una forte coalizione aperta alla società civile in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale. Circolo PD San Martino in Pensilis

Grande successo per la Festa del ciclismo regionale 2013 è del tutto sbagliato perché non prende affatto in considerazione la struttura e la peculiarità di ogni singolo territorio. Secondo noi il criterio basilare sul quale si debbono incentrare le prossime decisioni è il computo della popolazione residente. Ecco perché abbiamo proposto che il limite venga abbassato a 10 società visto che già è stata elargita una deroga alla Valle d’Aosta, regione molto simile per dimensione e popolazione al Molise”. Altra questione che il presidente Belpulsi ha voluto evidenziare in maniera molto netta è stata il maggior sviluppo del lavoro al fianco dei bambini e delle nuove generazioni di ciclisti. “A livello agonistico abbiamo registrato in questo ultimo anno una discreta partecipazione, ma quello che mi preoccupa maggiormente è che non tutte le categorie hanno registrato un afflusso continuo di atleti. Ecco perché invito caldamente tutte le società ad investire maggiormente su lavoro dedicato espressamente ai bambini e alle nuove generazioni di ciclisti. Su di loro va creato e costruito il futuro del nostro comparto regionale, saranno loro la linfa vitale della nostra attività agonistica del futuro, saranno loro che, crescendo, andranno a gareggiare, volta per volta, nelle rispettive categorie di appartenenza. Dal 2014 come Comitato dobbiamo impegnarci tutti a rilanciare l’attività per i bambini ed avvicinare a questo sport il maggior numero possibile di ragazzi e ragazze. Capitolo a parte, poi, merita

la vicenda dei ciclo amatori e dei ciclo turisti il cui numero è in forte crescita. Molti ciclo amatori e ciclo turisti sono tesserati con l’Acsi ma la stessa Acsi, nella quale erano confluiti anche i tesserati Udace, è stata esclusa dalla Consulta nazionale del ciclismo a fine novembre e non può promuovere e organizzar. Questo comporta che i ciclo turisti sono sprovvisti della regolare assicurazione del Coni che prevede la copertura di infortuni nelle gare ufficiali essendo anche l’Udace un ente di promozione sportiva non riconosciuta dal Coni”. Altro tasto dolente toccato dal presidente Belpulsi è stato l’elargizione dei contributi regionali. “Approfitto della presenza del delegato regionale allo sport Carmelo Parpiglia per ribadire il concetto che per le piccole società ciclistiche molisane il contributo regionale è l’unica linfa vitale per mantenere l’esistenza fisica dei nuclei sportivi. Ci auguriamo che malgrado i tempi di crisi la Regione Molise possa continuare a dare una mano concreta ai nostri sodalizi affinché tutto il territorio molisano possa avere un’adeguata rappresentanza nel mondo della Fci Molise”. Rassicurazioni in tal senso sono state date dal consigliere Parpiglia che ha ribadito il suo impegno per mantenere vivo il comparto ciclistico molisano.A margine della cerimonia è stato presentato anche il libro scritto dall’avvocato Francesca Mite incentrato sugli obblighi contrattuali nello sport.



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10 dicembre 2013

Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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