ANNO X - N° 7 - VENERDÌ 10 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Giuseppe Pisani
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Giuseppe Pisani. L'ex presidente di Funivie Molise, defenestrato dalla nuova amministrazione, era riuscito a risistemare il sistema delle stazioni sciistiche molisane e rimettere in sesto il bilancio. Proprio per questo è stato gettato alle ortiche? Ora, con tutto quello che sta succedendo in vista del Consiglio di amministrazione della nuova società, sono in molti quelli che rimpiangono il precedente amministratore proprio per la linearità della gestione tecnica e finanziaria dell'ente.
Il Tapiro del giorno a Carmelo Parpiglia
Il Tapiro del giorno lo diamo a Carmelo Parpiglia. Il consigliere regionale dell'Idv si sta crogiolando per avere organizzato, lunedì prossimo, la prima festa dello sport molisano. Dimenticando del tutto, però, che sul bilancio non c'è un euro per lo sport dilettantistico e ignorando del tutto che le società stanno soffrendo, e non poco, pur di partecipare a un qualsiasi campionato. Ma il consigliere, evidentemente, non si avvede della situazione e si crogiola nel brodo di giuggiole pensando alla festa dello sport. O si fa la Festa allo sport?
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10 gennaio 2014
Il centrodestra e Nunzia Lattanzio passano all'attacco di Frattura
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"Sanità necessario un consiglio monotematico”
"Fermare quel Piano" CAMPOBASSO. “Il documento (leggi piano di riorganizzazione sanitaria) sarà uno strumento di lavoro aperto e dinamico, quindi soggetto a revisione e aggiustamenti in relazione al confronto, sempre aperto, fra l’Azienda, la Regione, gli organi di rappresentanza territoriale, le parti sociali e le strutture accreditate”. Così, testualmente, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura dopo il vaglio del ‘provvedimento natalizio’ sulla riorganizzazione aziendale inerente la sanità molisana. “Una dichiarazione che di pe sé è già una contraddizione – dichiarano i consiglieri Fusco Perrella, Lattanzio, Micone, Romagnuolo, Sabusco e Cavaliere che sollecitano un consiglio monotematico da dedicare alla questione – Nessuno è stato interpellato su questa ‘rivoluzione’ in tema sanitario. Frattura parla di ‘revisione e aggiustamenti’: ma è così difficile avere un progetto chiaro e soprattutto condividerlo con il consiglio regionale e con la popolazione molisana? Dov’è il ‘confronto sempre aperto’? Con chi? Frattura continua a barcamenarsi in un valzer di affermazioni. E poi vogliamo parlare del fatto che il Presidente aspetta proposte? Di proposte ne sono state presentate a iosa, da amministratori, comitati, associazioni etc. Ma, a quanto pare, e vorremmo essere smentiti se possibile, nessuna delle proposte è stata minimamente tenuta in considerazione per redigere l’ormai noto ‘regalo natalizio’ ai nostri corregionali. “Il documento – continua la nota - sancisce una nuova suddivisione dei 959 posti letto che al momento rappresentano l’attuale offerta regionale, suddivisi per ambito distrettuale: Campobasso 434 :
224 al Cardarelli, 116 alla Fondazione Giovanni Paolo II, 40 a Villa Maria, 54 a Villa Esther; Isernia 242: 141 al Veneziale, 101 al Neuromed; Termoli 258: 258 al San Timoteo; Agnone 25: 25 al Caracciolo. A questi 959 posti letto sono poi da aggiungere i 224 destinati alle attività di lungodegenze e riabilitazione per una dotazione complessiva di 1183 posti, a fronte, ad esempio, dei 1773 che rappresentavano l’offerta sanitaria del Molise nel 2008. Nello specifico, inoltre, non viene assegnato nessun posto letto agli ospedali Santissimo Rosario di Venafro e Vietri di Larino, due strutture che nel corso del tempo sono state punti di riferimento importanti non solo per il territorio di appartenenza ma anche per tutto il Molise (e oltre i confini regionali) per merito di alcuni servizi di eccellenza. Con la nuova riorganizzazione viene prevista una riconversione dei due ospedali ormai nota. Di conseguenza – continuano i consiglieri - verranno meno unità operative di degenza molto importanti, come ortopedie per il SS Rosario di Venafro e come chirurgia oculistica per il Vietri di Larino, senza contare che con la chiusura di quest’ultimo all’interno dell’area 4 (per intenderci quella del basso Molise) a fronte di una popolazione stimabile in circa 100mila abitanti, ritroviamo solo il San Timoteo di Termoli che tra le altre cose perderà l’emodinamica nonostante la raccolta di 6300 firme. Perciò – concludono i consiglieri - riteniamo necessario un chiarimento ed una discussione per cercare di venire incontro alle esigenze della popolazione molisana e per procedere ad una riorganizzazione non indiscriminata, ma che tenga conto delle eccellenze e soprattutto delle necessità del territorio”.
Il Comitato Pro Cardarelli contesta il documento sanitario di Frattura
CAMPOBASSO. Anche il Comitato Pro Cardarelli si schiera contro il documento di programmazione sanitaria varato dall'Asrem. "A nostro avviso tale piano presenta gravi ambiguità e palesi contraddizioni, ribaltando completamente quello presentato e parzialmente approvato a luglio 2013, che trovava invece la nostra piena condivisione per aver raggiunto un ragionevole equilibrio tra sanità pubblica e privata, con l’adozione di misure idonee al potenziamento del servizio pubblico e al risanamento delle strutture attraverso un virtuoso processo di riorganizzazione delle relative attività". Il Comitato, poi, si dice nettamente contrario all'ipotesi di integrazione tra il Cardarelli e la ex Cattolica perchè andrebbe a danno della sola struttura pubblica. "Assolutamente non condivisibile, oltre che giuridicamente inattuabile nei termini in cui è prospettata, è la riproposizione del progetto di integrazione tra Ospedale Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II che, nonostante le apparenti modifiche, resta in sostanza lo stesso, con l’inaccettabile penalizzazione della struttura pubblica a vantaggio di quella privata, la progressiva eliminazione del Cardarelli a vantaggio della Fondazione. Altrettanto improponibile è la creazione di un Dipartimento di Neuroscienze che abbia a capo una struttura privata quale è la Neuromed di Pozzilli". Per questo, ha chiesto al presidente della Giunta Frattura di rivedere l'intero complesso perchè "il piano sanitario proposto non sembra assicurare quelle esigenze di tutela e rilancio del sistema sanitario pubblico molisano che, pure, dovrebbero costituire imprescindibile obiettivo dell’amministrazione regionale".
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10 gennaio 2013
Funivie Molise spa cambia amministratore e assume il cognato del politico di Venafro e la nipote di Micone
Fine anno col botto:
Scarabeo e compagni festeggiano (gratis?) a Campitello
L’assessore per il capodanno sceglie la località sciistica molisana gestita con soldi pubblici da amici e parenti CAMPOBASSO. Addio a cene di gala e veglioni in discoteca. L’80% degli italiani, dati Istat, ha trascorso il capodanno a casa spendendo, per il cenone di fine anno, in media 66 euro. Segno che la crisi morde e la luce fuori dal tunnel è ancora lontana. Per molti ma non per tutti. Come ad esempio per l’assessore regionale Massimiliano Scarabeo che, dopo essersi battuto tanto da un punto di vista politico per la Montagna molisana, pare abbia festeggiato l’inizio del 2014 con amici e parenti (quasi tutti di Venafro) nella zona di Campitello Matese. Un settore, quello sciistico, nel quale lo stesso Scarabeo la farebbe da padrone con nomine (effettuate dal presidente Frattura) di amici politici che poi, nel valutare il da farsi, avrebbero anche assegnato ruoli a parenti non solo dell’assessore in questione ma anche ad esponenti del consiglio regionale apparentemente estranei alla maggioranza di centrosinistra. Tutto ha avuto inizio con la sostituzione del Cda di Funivie Molise che oggi pare finita nel caos più totale. Secondo indiscrezioni la situazione sembrerebbe giunta ai massimi livelli della legalità con questioni di soldi e parentopoli varie. Il caos ha inizio a novembre 2013 quando il governo targato Frattura decide di sostituire i vertici di Funivie Molise, la società per azioni che gestisce gli impianti di risalita di Campitello Matese e Capracotta . Un cambiamento amministrativo che avrebbe dovuto sistemare il settore con la nomina ad amministratore unico di Mario Caruso,
imprenditore di Venafro molto legato all’assessore Massimiliano Scarabeo. Il dottor Caruso intanto, per avviare la stagione sciistica 2013-2014 avrebbe preso dal fondo vincolato del bilancio della società spa 800mila euro a cui, sempre secondo indiscrezioni, avrebbe aggiunto 200mila euro degli incassi. E come sono stati spesi questi soldi che ammonterebbero ad un milione di euro? In attesa che si riunisca il Cda (che avrebbe dovuto fare il punto della situazione l’altro ieri ma pare che la riunione non abbia avuto luogo) le notizie riportate sono da definirsi ufficiose. In ogni caso la lista della spesa, motivata dalla procedura di urgenza, sembra sia stata così distribuita: acquisto di un trasformatore per la seggiovia Capo d’acqua di Campitello Matese per la modica cifra della bellezza di 200mila euro. Un acquisto avvenuto senza nessun procedimento ad evidenza pubblica, nonostante la stazione sia chiusa e nonostante i lavori per la seggiovia fosse stati già appaltati con gara vinta e assegnata. Un altro trasformatore invece pare sia stato acquistato, con le stesse modalità, per Capracotta. Sempre con trattativa privata, non si sa bene a favore di quale ditta, sarebbero stati spesi circa 500mila euro per l’acquisto di una cabina di alta trasformazione. E visto che il territorio è abbastanza immenso, ci sarebbero voluti 75mila euro per falciare l’erba a Campitello Matese. Ci sarebbero poi altri interventi effettuati sempre senza la prescrizione dei responsabili alla
Sarai un fiocco di neve che non cade in nessun posto di Tommaso Di Domenico A proposito di neve, viene naturale parlare della nostra: Campitello. Negli strati alti dell’atmosfera in periodo natalizio volavano, nascosti agli occhi dei terricoli,carta, oggetti di ogni forma, dimensione, nuovi od usati. Pulmini usati, spacciati per nuovi, riciclati e trasferiti da aziende private a società pubblica, senza nemmeno l’accortezza di rendere illeggibile l’originaria funzione operaia.Trasfor-
matori elettrici ritrovati in qualche anfratto di magazzino privato trasformato in forniture di apparecchiature elettriche per società pubbliche. Carta moneta fluttuante nell’aria e, spinta da un venticello impertinente verso l’olivo di oraziana memoria, in attesa di essere raccolta dal Padrone.Trentatre, quanti gli anni di Gesù, nuove assunzioni, non al cielo, nella Società Campitello Matese, dipendenti in quarantena ed a digiuno di stipendio. Parenti prossimi e diretti, di provate esperienza e capacità, utilizzati dalla nuova società per l’obiettivo default.Amici o parenti dell’(a)Micone, sistemati per le
sicurezza: il dottor Michele De Gregorio e l’ingegner Mario Cordeschi. A questo si aggiunga che, sempre secondo i bene informati, le relazioni dei responsabili alla sicurezza sarebbero stato bypassate grazie a nuovi documenti redatti da una figura esterna: un ingegnere professionista di Venafro. Le Funivie Molise, inoltre, vantano 25 dipendenti che però da alcuni mesi non prendono lo stipendio. Per rinforzare il personale, però, ci sarebbero state altre 33 assunzioni tra cui figura non solo il cognato dell’assessore Scarabeo (in qualità di capo del personale) ma anche di una parente del consigliere regionale Salvatore Micone, ex sindaco di San Massimo (in pratica il comune di residenza delle Funivie, tanto per intenderci). E’ finita qui? Pare proprio di no. Alcuni parlano di automezzi nuovi, acquistati da poco, sostituiti con vecchi mezzi provenienti da Venafro. Che fine abbiano fatto quelli nuovi non è dato sapere. A cui va aggiunta la nuova segnaletica, commissionata ad una ditta di Venafro, nonostante in magazzino ne fosse già pronta una nuova già confezionata. Se così fosse le domande sono molteplici. Prima di tutto: chi è che si occupa dell’aspetto elettrico considerando che allo stesso assessore Scarabeo fa capo la ditta Elcom che lavora proprio nel campo dell’elettricità? Ed infine: quanto è costato il capodanno ad assessore, amici e parenti vari? Antonio Careca
“feste” come regalo che Babbo Natale, notoriamente bipartizan, fa quando gli viene chiesto in dantesca maniera. “Vuolsi così colà dove si puote e più non dimandar”.Taglio dei tre cardi del pianoro per la modica cifra di 25.000 Euro al cardo.Altrove sarebbero bastati per decespugliare la pampas argentina. Vetture nuove di zecca ed utilizzate dai soliti noti in tandem con la consorte. Ci sarà pure un giudice a Berlino? Pazienza... ci sarà! Noi nel frattempo aspettiamo lo Scarabeoegizio, chiamatokheperer, che era considerato un potente sin dal con funzione - di eterna rinascita nel divenire e trasformarsi, solo eventi felici ed un costante miglioramento delle facoltà intuitive e spirituali e soprattutto quello realizzato con lapislazzuli che riposto vicino al denaro, nella borsetta o nel portafogli, fa in modo che il denaro non venga mai a mancare.
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10 gennaio 2013
L’acqua del Molise fonte di sviluppo per Campania, Abruzzo e Puglia
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La dabbenaggine degli amministratori che hanno disposto e dispongono delle risorse idriche ha fatto sì che il concetto di solidarietà sociale diventasse uno strumento di impoverimento per noi molisani e un mezzo di sviluppo per chi l’acqua la riceve gratis e/o a costi irrisori, per poi rivenderla a prezzi esorbitanti Passato il tempo in cui l’allora assessore regionale ai lavori pubblici Angelo Di Stefano pose la questione in termini ultimativi, paventando addirittura la chiusura dei rubinetti, comunque la rivisitazione delle concessioni in atto e una nuova contrattazione Sul finire degli anni Novanta l’allora assessore regionale ai lavori pubblici Angelo Di Stefano si rese protagonista di una iniziativa che mirava a indurre la Regione Campania, la Regione Puglia e la Regione Abruzzo a prendere atto della necessità di riaprire il discorso e le carte che riguardavano la captazione e l’utilizzo dell’acqua molisana. Un bene assoluto e prezioso, che la dabbenaggine di tutti gli amministratori che ne hanno disposto ha fatto sì che il concetto di solidarietà sociale diventasse uno strumento di impoverimento per noi molisani e un mezzo di sviluppo per chi l’acqua la riceve gratis e/o costi irrisori per poi rivenderla a prezzi esorbitanti. L’allora assessore Di Stefano di questo aspetto rivelatore di quanto sia stata e sia tutt’ora, purtroppo, inefficiente e incompetente la politica molisana sul fronte delle risorse naturali, pose la questione in termini ultimativi, paventando addirittura la chiusura dei rubinetti, comunque la rivisitazione forzata delle concessioni in atto e una nuova contrattazione che tenesse conto delle necessità idriche delle Regioni contermini, ma, soprattutto, dell’obbligo morale, civile, sociale ed economico per il Molise di ricavarne un giusto ricavo. Quella iniziativa ebbe l’effetto di muovere vertici importanti finanche nei Palazzi romani che si dissero pronti ad assecondare le richieste molisane in materia di viabilità e di mobilità. Un atteggiamento che mise in risalto quanto fosse importante che la cessione di milioni di metri cubi di acqua sorgiva dal Molise non fosse messa in discussione, e quanto fosse fondata la richiesta che il Molise ne ricavasse un vantaggio. In effetti fu un scossa tellurica, e la scoperchiatura di un sistema concessorio notevolmente penalizzante per i molisani, che ancora oggi non si rendono conto dell’entità del danno che subiscono, dell’impoverimento progressivo delle risorse naturali, della
insolenza con cui anche l’ineffabile governo regionale di centrosinistra lasci correre e trascuri un dato di fatto che dovrebbe invece vederlo, lancia in resta, proiettato a discutere e, se necessario, a paventare, la chiusura dei rubinetti che forniscono acqua (gratis o semigratis) alla Campania, alla Puglia e all’Abruzzo. L’assessore Di Stefano corazzava il suo atteggiamento di particolare incisività dopo aver letto e riletto, ad esempio, il contratto per l’utilizzo dell’acqua dell’invaso d’Occhito e quello della derivazione dell’acqua del Liscione, che riteneva presentassero non pochi punti oscuri che sussistono ancora. Le vicende politiche hanno fatto sì che l’opera di rivendicazione non fosse portata a termine e chi è seguito a Di Stefano nella responsabilità del settore dei lavori pubblici s’è guardato bene dal tenerla in vita. Per cui milioni di metri cubi di acqua sorgiva del Molise continuano ad essere riversati nelle tubature dei napoletani, dei pugliesi e degli abruzzesi in contropartita di uno sberleffo politico e amministrativo al quale i molisani sono costretti a sottostare a causa dell’inerzia, della ignavia, della inconsistenza politica e della schiena piegata di chi li amministra. Eppure basterebbe riaprire i fascicoli raccolti da Di Stefano, le relazioni tecniche, le analisi economiche, le concessioni, soprattutto, e riaccendere le sue (di Di Stefano) motivazioni per rivalutare su nuove basi, con nuovi criteri economici, con nuove ragioni sociali e una concreta volontà, per avere ciò che ci spetta. L’acqua molisana è una ricchezza che non può essere ulteriormente dissipata senza aggiungere danno a danno ad una popolazione e ad una economia locale letteralmente stremate. L’assessore ai lavori pubblici, Pierpaolo Nagni, ha le qualità dialettiche, la credibilità politica ne-
Cotugno resta in Consiglio
Rigettato il ricorso presentato da Antonio Tedeschi
CAMPOBASSO. E' arrivata ieri la sentenza del TAR Molise in merito al ricorso per ineleggibilità del Consigliere Nicandro Cotugno. Il ricorso era stato presentato da Antonio Tedeschi ( primo dei non eletti di Rialzati Molise) con la motivazione che erano valide le dimissioni di Cotugno allora Presidente di Finmolise e non poteva essere eletto in Consiglio regionale, per incompatibilità. Il Tar ha respinto il ricorso pronunciandosi a favore di Cotugno difeso dall'avvocato Andrea Latessa, dello studio Di Pardo.
Fratelli d’Italia e AN insieme Per Di Sandro: "Si tratta di un passaggio importante per il futuro della destra" CAMPOBASSO. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Alleanza nazionale ha deliberato, senza voti contrari, di rendere operativa la decisione presa il 14 dicembre scorso dall’assemblea della Fondazione stessa, cui ha partecipato anche il Portavoce Regionale Filoteo Di Sandro, che autorizza il partito Fratelli d’Italia all’utilizzo del simbolo di Alleanza Nazionale per le elezioni che si terranno nel 2014. Si è trattato di un passaggio formale ma molto importante; il nuovo soggetto politico che nascerà dal congresso conclusivo del percorso costituente di Fratelli d’Italia, previsto per il prossimo febbraio, potrà, infatti, utilizzare il simbolo che fu di Alleanza Nazionale dando finalmente concretezza al processo di riunificazione della destra italiana. "La decisione presa ieri dal CdA della Fondazione Alleanza Nazionale riveste un significato importantissimo per il futuro della destra italiana. In questi mesi, grazie agli incontri promossi da Fratelli
d’Italia – fortemente voluti dalla stessa Giorgia Meloni – abbiamo cercato di gettare le basi programmatiche per quello che dovrà essere il nuovo grande partito della nazione: adesso finalmente Fratelli d’Italia ed Alleanza Nazionale assieme". Così Filoteo Di Sandro coordinatore regionale del partito. "Lo abbiamo ripetuto spesso, era necessario ripartire da AN per proseguire lungo quel cammino che, da Fiuggi in poi, aveva cercato di raccogliere, accanto allo storico patrimonio del MSI, anche quelle esperienze e quei contributi utili alla costruzione di una destra di governo. Nel prossimo congresso costituente di febbraio, accanto al segretario nazionale, saremo chiamati anche a decidere come utilizzare il simbolo di AN per concludere la prima fase di Fratelli d’Italia e cominciare, finalmente, a ricostruire la destra. Abbiamo lanciato una sfida al futuro perché i nostri elettori possano tornare a riconoscersi, senza remore, in un vero progetto politico intriso nella tradizione ma attento alle sfide attuali".
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10 gennaio 2013
Il neo presidente dell'Ance, Umberto Uliano, chiede un maggiore impegno delle istituzioni
Inebriarsi di vendette L'intervento
Dalla regione comportamento antisindacale di Feliciantonio Di Schiavi*
Il consigliere regionale delegato alla Ricostruzione e alla Protezione Civile, Salvatore Ciocca, che la cronaca ha indicato il maggior responsabile della falcidia di uomini e cose dediti alla ricostruzione post-sisma del 2002, è convinto di essersela cavata dall’accusa annunciando “una nuova selezione pubblica al fine di individuare il personale necessario e indispensabile per portare a termine, entro la data prevista (scusi, quale? -ndr), la ricostruzione post sisma e per riorganizzare al meglio le attività di Protezione Civile”. Siamo alle tragicommedie di politici che usano il potere (discrezionale?)a mò di clava. I 218 tecnici e a amministrativi che verranno mandati a casa sono stati “assunti”, guarda caso, al termine di una selezione pubblica che aveva, per l’appunto, l’obiettivo di individuare il personale necessario e indispensabile per portare a termine la ricostruzione post-sisma e per riorganizzar e al meglio le attività di Protezione civile. Bene, costoro andranno via in quanto colpevoli di essere stati assunti con un sistema sostanzialmente impostato, gestito e realizzato dal precedente governo di centrodestra. Sistema che, ricalcato in tutte le sue pieghe, verrà gestito – come ha annunciato Ciocca - dal governo di centrosinistra. Il busillis, quindi, è vergognosamente astretto a volgari ragioni politiche e clientelari. Pertanto, al sospetto che i 210 assunti in precedenza fossero clientes del passato governo Iorio, viene facile e naturale sospettare che i nuovi che verranno
assunti siano clientes dell’attuale maggioranza di centrosinistra. Che l’impudenza politica vorrebbe contrabbandare per operazione di trasparenza, pieno rispetto delle norme (quali, di grazia? –ndr ) e “consapevolezza degli errori commessi in passato”. Sì, gli errori che hanno consentito, a differenza dell’anno d’inedia che il centrosinistra a Palazzo Moffa ha riservato ai molisani, di spendere tutte le risorse del Governo nazionale destinate alla ricostruzione e che i 210 i quali, per il diktat di Ciocca e compagni andranno a casa, avevano il compito e l’onere di concludere. Loro sì entro il tempo canonico assegnato. Questa vicenda, per le dimensioni in cui si manifesta, per la drasticità e drammaticità delle conseguenze che comporta, si colloca al vertice dell’azione di smantellamento, di vessazione, di distruzione, di punizione, di emarginazione, di accantonamento di tutti coloro (dipendenti, dirigenti, direttori, consulenti, collaboratori eccetera) che hanno avuto la ventura di intersecare l’opera e l’azione di Michele Iorio: il totem politico che, volente o nolente, incombe sulle fragili spalle di Frattura, inducendolo a reazioni e a determinazioni che non hanno ratio né motivazioni a sostegno: punire per punire. Affermare il potere per il potere. Esacerbare gli animi, per il gusto di farlo. Dimenticando l’uso e gli effetti del boomerang. Ciò ch’è accaduto, che accade, e che accadrà, si avvale di molte compiacenze e complicità. Le une e le altre però alla lunga mostreranno la corda e verranno inevitabilmente alla luce i lati oscuri di una classe politica che si inebria di vendette. Dardo
In merito all’interruzione del contratto di lavoro posta in essere dalla Regione Molise nei confronti di una parte dei dipendenti dell’Agenzia Regionale Protezione Civile e delle eventuali ulteriori interruzioni, questo Sindacato CSA ha visionato alcuni atti adottati dalla Regione predetta e dal Direttore Generale ARPCA ed ha accertato che gli stessi sono illegittimi perché non sono state osservate le corrette relazioni sindacali tassativamente prescritte dal CCNL per i dipendenti degli EE. LL. In particolare è palesemente illegittima la Delibera della G. R. n. 555 del 06/09/2012, nonché le Determine del Direttore Generale n. 13 del 12.06.2012, n. 690 del 09.12.2013, n. 945 del 23.12.2013. Ciò premesso, si DIFFIDANO gli organi in indirizzo a revocare immediatamente e senza indugio alcuno i predetti atti in quanto sussiste la condotta antisindacale, onde evitare i ricorsi ex art. 28 della L. 300/70 ed i conseguenti danni erariali di cui verranno chiamati a rispondere i preposti degli Enti in indirizzo. Successivamente all’annullamento dei suddetti atti si DIFFIDANO gli organi in indirizzo ad attivare le corrette relazioni sindacali previste dal CCNL al fine di iniziare ex novo l’iter dell’adozione degli atti in questione. Nelle more del riscontro della presente si DIFFIDANO gli organi in indirizzo quantomeno a sospendere immediatamente l’esecuzione dei precitati atti. *COORDINATORE DEL CSA
Altro che raccomandati Lettera aperta
Il concorso alla Protezione civile è stato il frutto di chi si è dedicato giorno e notte con tutto se stesso al lavoro, togliendo anche tempo ai suoi affetti e ora si vede surclassato da politici che non pensano ad altro che ai propri meschini interessi soltanto perché non è disposto a piegarsi alle ingiurie e al clientelismo di chi ci governa. La protezione civile è stata sempre indifferente a raccomandazioni e all'essere ''amico di amico'' sia
nel concorso che in tutto il suo operato fino a giugno 2013. Non bisogna tanto chiedersi perché i 210 tecnici e amministrativi sono stati assunti, con regolare concorso contro il quale nessun partecipante ha sporto denuncia e nessun magistrato ha dichiarato illegittimo, ma piuttosto perché ora gli viene rescisso il contratto. Forse perchè l'attuale consigliere delegato è ,insieme alla nostra dirigenza politica, intrecciato in una rete
di clientelismo e promesse demagogiche? Andiamolo a dire a quelli che per 800 euro al mese, pur non avendo mai fatto terremoto, sono venuti dalla Sicilia per partecipare e vincere il concorso che il suddetto non era valido!!! Allora perché anche nel mondo del precariato scolastico vengono stilate le graduatorie facendo riferimento agli anni d'insegnamento, premiando quindi la capacità lavorativa?
Quindi, se per la scuola questo criterio di merito è valido, perché non potrebbe esserlo per le pubbliche istituzioni? Se lo iorismo ha fatto il suo tempo, perché si continuano a nominare direttori generali e d'area senza nessun bando o concorso? Loro non sono amici di amici o amici di...? Il lavoro dovrebbe nobilitare , rendere libero e tale l'uomo...ma ad oggi, nonostante si svolga il proprio dovere secondo legge e restando coerenti ai propri principi morali, questo non è ancora possibile perché impedito da politici abietti e corrotti. È questo che non è etico. Lettera firmata
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Campobasso
10 gennaio 2014
Palazzo San Giorgio, Giarrusso neo dirigente ai Lavori pubblici Province: per il 2014 bilanci ridotti per quasi 3 miliardi Saitta “Altro che riforma, qui si chiudono i servizi”
L’architetto Giuseppe Giarrusso sarà il nuovo dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Campobasso. Il neo acquisto, deciso dall’amministrazione di Palazzo San Giorgio, è legato alla necessità di dover colmare il posto di dirigente di quella che tecnicamente viene definita “Area n.4”, rimasto, per così dire, vacante. Rodolfo Cocozza, infatti, titolare a tempo indeterminato dell’incarico dirigenziale e dallo scorso marzo anche dirigente dell’Area n. 2 - Settore programmazione finanziaria, Ragioneria e Bilancio"’ ha chiesto l’aspettativa in
vista del suo passaggio in Regione come direttore di una delle quattro aree dirigenziali. L’amministrazione comunale, quindi, dovendo colmare il vuoto, si è messa in moto per individuare una persona che avesse tutti i requisiti necessari e dopo una serie di riunioni ha deciso di puntare sull’architetto Giuseppe Giarrusso riassunto come dirigente in Regione dopo l’allontanamento dall’incarico ricoperto all’Agenzia della Protezione Civile deciso dal Governatore Frattura. “Un ottimo professionista” ha commentato Maurizio Tiberio che ha se-
guito e sta seguendo l’intero iter della vicenda che dovrebbe essere perfezionata entro mercoledì. Ancora qualche giorno, dunque, e sarà pronta la documentazione necessaria per concedere l’aspettativa a Cocozza e conferire l’incarico a Giarrusso che, nel frattempo, ha dato la propria disponibilità e, stando ai contatti telefonici avvenuti tra il sindaco di Campobasso Gino Di Bartolomeo e il presidente della Regione Paolo di Laura Frattura il passaggio di Giarrusso al Comune è certo. Teresa Manara
Forestali, farli recuperare la dignità di Giovanni Muccio* Sono decenni che i lavoratori forestali del Molise protestano per vedersi riconosciuto il proprio diritto alla dignità di esseri umani, nel Molise rappresentano la bandiera storica del precariato. Eppure, il Molise è una delle regioni d’Italia con più vaste aree di boschi e di altre terre boscate come risulta dall’Inventario Nazionale delle Foreste e del Carbonio. In pratica, il bosco costituisce senza ombra di dubbio, una preziosa risorsa ambientale ed un importante fattore di sviluppo economico. Il Movimento Regionale del Guerriero Sannita, ritiene che nel Molise purtroppo manchi una reale cultura delle diverse funzioni del bosco (protettiva, produttiva e ricreativa) e degli aspetti sociali ed economici legati alle attività forestali ed idraulico-agrarie in grado di collegarle nel quadro delle politiche economiche produttive. Salvaguardia del territorio e dell’ambiente uso plurimo e produttivo del patrimonio boschivo, stabilità dell’occupazione e valorizzazione delle professionalità degli addetti devono rappresentare gli obiettivi fondamentali di una nuova politica forestale del Molise. Gli operai forestali, sono fondamentali sul piano dell’equilibrio del territorio, perché contribuiscono a custodire vaste zone che assicurano un ruolo vitale per la sicurezza dei centri abitati e delle campagne di pianura attraverso i complessi sistemi idrogeologici ed ecologici del territorio molisano. Fondamentale è l’impegno di tali operai nel sistema della difesa del suolo, come l’attività di prevenzione e presidio del territorio, il ripristino delle condizioni di agibilità del territorio legato a particolari eventi meteorici od altra calamità, di cui il territorio molisano è particolarmente soggetto. In definitiva, riteniamo utile e indispensabile che gli operai forestali precari storici del Molise, vengono stabilizzati nel più breve tempo possibile per 180 giornate annue per tutti gli operatori presenti nell'elenco approvato con DGR n240 del giugno 2013, senza eventuali scelte discrezionali e unilaterali. *Presidente Regionale del Guerriero Sannita
“Mentre la politica continua a discettare di improbabili risparmi dalla riforma delle Province, i bilanci di questi enti per il 2014, sommando 1,2 miliardi di taglio e 1,780 miliardi di patto di stabilità saranno ridotti per quasi 3 miliardi. Qui non c’è nessun intento riformatore: si stanno chiudendo servizi essenziali e si stanno privando i cittadini di diritti inalienabili, dal diritto a vivere in scuole sicure a quello di avere strade agibili”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Antonio Saitta evidenziando che “le tanto vituperate Province grazie alle scelte responsabili degli amministratori eletti, nel 2013 hanno ridotto la loro spesa corrente del – 10%. Lo stesso non è accaduto alle altre istituzioni locali, come emerge con chiarezza dai dati riportati dal Siope del Ministero dell’Economia, dove risulta che, mentre negli ultimi tre anni le Province hanno risparmiato il 13% della spesa corrente, i Comuni si sono fermati all’ 1%. Proprio questi Comuni, se la riforma del Governo andrà in porto, avranno dal prossimo anno il compito di garantire la sicurezza e la manutenzione di oltre 5000 edifici scolastici, mentre ai sindaci e ai consiglieri comunali nominati nelle Province spetterà di dividere il bilanci per assicurare la sicurezza di oltre di 130 mila chilometri di strade. Con 1,2 miliardi di tagli e con i blocco degli investimenti dovuto ad un obiettivo di patto di oltre 1,7 miliardi – conclude Saitta - quello che si chiuderà non sono le Province ma i servizi essenziali per i cittadini. Chiediamo al Parlamento, che sta in queste ore discutendo del decreto legge sugli enti locali, di preoccuparsi anche di questi servizi, riducendo il taglio di 1,2 miliardi ai bilanci delle Province e inserendo norme che permettano l’esclusione dal patto di stabilità degli investimenti in opere per la sicurezza dei cittadini”.
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Campobasso
10 gennaio 2014
Di Bartolomeo alla carica: sono io l’unico candidato del centrodestra Il sindaco chiama, gli assessori rispondono: tutti con te “O sono l’uomo di punta del centrodestra o mi candiderò ugualmente da solo sostenuto dalla mia Giunta”. Di Bartolomeo è categorico. Ieri, la conferenza stampa, organizzata per illustrare il bilancio consuntivo di mandato, è stata anche l’occasione per chiarire una volta per tutte le intenzioni del sindaco in vista delle amministrative di maggio. Di Bartolomeo, non solo ripropone la sua candidatura ma vuole , anzi vorrebbe anche che tutta la coalizione convergesse sul suo nome. Se così non dovesse essere e cioè se i partiti dovessero continuare ad optare per la scelta del candidato attraverso le primarie, Di Bartolomeo ha già la soluzione: candidarsi da solo. “Io sono qui e li aspetto ancora per un po’” ha detto Di Bartolomeo riferendosi a “capi” dei partiti della coalizione che, a suo avviso, starebbero prendendo tempo per cercare di isolarlo. “ Non possono decidere di non decidere mandandomi fuori piano piano,
se vogliono le primarie sapendo già il nome del prescelto - ha continuato - è chiaro che l’obiettivo è quello di sfiduciarmi ed allora, se è davvero ciò che vogliono, dovranno farlo prima delle elezioni e cioè attraverso i consiglieri che siedono in aula”. Di Bartolomeo pretende una risposta da Forza Italia, pretende chiarezza ma non accetta di essere messo all’angolo. “Non sarà né il commissario né nessun altro a decidere la mia esclusione, i denigratori sono tanti ed alcuni sono anche esponenti del mio partito ma solo ai cittadini spetta il compito di bocciarmi”. Il sindaco vorrebbe continuare l’attività amministrativa, finora tortuosa e piena di difficoltà ma,
ora che inizia a intravedere un po’ di luce, per riproporsi agli elettori deve avere la certezza di essere sostenuto dai suoi, dalla sua Giunta e, almeno,da una parte dei suoi consiglieri. Proprio per non avere dubbi , Di Bartolomeo ha chiamato i singoli assessori ad esprimersi pubblicamente a favore o contro la propria ricandidatura alla carica di primo cittadino come rappresentante unico di tutta la coalizione di centrodestra . Prevedibile la posizione di Livia Mucci, Aldo De Benedittis, Giuseppe Cimino, Donato Toma e Nicola Gesualdo che hanno confermato il sostegno al sindaco lodandone le qualità, l’onestà, la capacità organizzativa e indivi-
Manifestazioni natalizie a Campobasso in tono decisamente minore di Massimo Dalla Torre Sono passati pochi giorni dal termine delle festività natalizie che, a dir la verità, nel capoluogo di regione sono state organizzate in tono minore se non si fossero svolte le iniziative che hanno ridato vita, parola grossa nella fattispecie, al mercato coperto di Via Monforte, luogo dove un tempo la comunità cittadina si trovava che langue e rischia di essere chiuso o addirittura trasformato in “altro” come nelle intenzioni di un progetto fortunatamente accantonato. Iniziative che, nel ristretto spazio dei giorni prima del Natale, fino al sei gennaio con la sola eccezione del 29 dicembre quando la terra molisana ha tremato, hanno mostrato nonostante la buona volontà degli organizzatori primi fra tutti la provincia di Campobasso e in seconda battuta il comune capoluogo come in questa città da qualche anno lo spirito della tradizione natalizia è passato in second’ordine. Uno spirito che era vivo, spumeggiante tanto da coinvolgere non solo le singole persone ma le organizzazioni di categoria e le associazioni culturali che abbellivano il centro città con luci e festoni e mettevano in scena grazie alla creatività e all’inventiva piccoli spaccati di vita come il presepe vivente vivacizzando, il centro storico, la via
Matris ed infine villa de Capoa che, quest’anno per alcune distonie del sistema non è stato allestito nonostante un vivace scambio di battute tra le varie anime organizzatrici e il palazzo di Città. Piccole manifestazioni che, come da qualche anno, si sono ridotte a stand espositivi lungo Corso Vittorio Emanuele spento, scarno e a detta di molti inutile o la pista di pattinaggio relegata in un angolo dell’area dell’ex stadio Romagnoli frequentato solo ed unicamente da ragazzini o da pattinatori della domenica. Manifestazioni che rendevano omaggio a quello che è il Natale non solo dal punto di vista materiale ma spirituale il che ne nobilitava le intenzioni. Le quali, per tornare all’edizione 2013, si sono palesate nella sola mattinata in villa de Capoa dove centinaia di cittadini si sono ritrovate e hanno dato contezza a quello che erano le intenzioni degli organizzatori sempre nello spirito del Natale. Il quale, si è vitalizzato grazie alle musiche di Piero Ricci, dei gruppi etnici ma soprattutto dei campobassani che si sono augurati che il tutto possa tornare pienamente a essere vissuto nel modo giusto e non in quello “del tanto per fare” grazioso, delicato, tanto per usare un eufemismo, ma con il ricordo degli anni passati.
duandolo come l’unica persona in grado di portare avanti l’amministrazione. Maggiore suspense, invece, ha creato l’intervento di Nicola Cefaratti che tutti danno come candidato sindaco e invece anche lui, inizialmente in maniera molto generica, poi in modo un po’ più convincente, alla fine ha affermato che Di Bartolomeo dovrà essere il candidato unico del centrodestra. Solo perché imbeccato dai giornalisti Cefaratti si è espresso chiaramente a favore di Di Bartolomeo; sulle prime, infatti, l’assessore ha sviato l’argomento evidenziando soprattutto la necessità di guardare alla società e alla coalizione in maniera diversa
rispetto al passato concentrando l’attenzione su una candidatura moderata che non può e non potrà fare a meno del sostegno dei partiti. Quindi, ufficialmente Cefaratti sostiene la candidatura unica di Di Bartolomeo ma se poi i partiti dovessero scaricarlo, Cefarartti potrebbe avere la scusa giusta per tirarsi fuori e candidarsi autonomamente. Intanto il sindaco va dritto per la sua strada e cita l’ex Governatore. “Iorio diceva che la vera rivoluzione è continuare, io vado oltre e dico che la vera rivoluzione è portare avanti e chiudere le attività avviate ”. In ogni caso il verdetto spetta agli elettori. Teresa Manara
ISERNIA
ANNO X - N° 7 - VENERDÌ 10 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
10 gennaio 2014
Rifiuti tossici, si continua a scavare per nuovi controlli A Venafro gli uomini della Forestale proseguono nei controlli VENAFRO. Si continua a scavare nei terreni della piana di Venafro sui quali il magnetometro in dotazione all’istituto di geofisica e vulcanologia ha indicato una presenza anomala di materiale ferroso. Nell’uliveto di località Cupa il Corpo Forestale dello Stato ed i Vigili del Fuoco hanno rinvenuto un quantitativo rilevante di scarti provenienti dall’edilizia e, pare, fusti d’olio esausto. Sia il materiale rinvenuto, sia l’area dello scavo, sono stati sottoposti a sequestro. Saranno le analisi condotte dall’Arpa a stabilire l’eventuale tossicità del sito, analizzando anche l’acqua dei pozzi circostanti. Ieri le attenzioni degli inquirenti si sono spostate su un terreno in contrada Torciniello, a Venafro, distante poche centinaia di metri dal sito di località Cupa. Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno
delimitato un’area di 30 metri quadrati all’interno di un campo di novemila metri destinato alla produzione di mais per alcuni allevamenti della zona. Si tratta di un terreno di cui è proprietaria la famiglia Salvatore dal 1960. Sulla scena durante il sopralluogo della Forestale è comparso anche Antonio Moscardino, cugino del proprietario del terreno e coinvolto nell’operazione Mosca qualche anno fa sul traffico illecito di rifiuti. Intanto a Venafro si continuerà a scavare ancora: sono quattro i siti della piana all’interno dei quali il drone, sorvolando la zona, ha segnalato una presenza anomala di materiale ferroso. Sarà poi il magnetometro dell’istituto di geofisica e vulcanologia a segnalare il punto esatto in cui scavare con un margine di errore prossimo allo zero.
I gusti dell’alto Molise, Lettera aperta Caro assessore Scarabeo che succede a Capracotta? creato il logo La Camera di Commercio di Isernia ha deciso di coinvolgere tutte le imprese e le società ISERNIA. L'Azienda Speciale S.E.I. della Camera di Commercio di Isernia, ha deciso di coinvolgere tutte le imprese, ditte individuali o società, che operano nel settore del marketing, della comunicazione, grafica pubblicitaria e pubblicità, iscritte alla Camera di Commercio, attraverso un concorso di idee per l'ideazione di un logo che identifichi un marchio di sostenibilità ambientale per la filiera corta del settore lattierocaseario dell'Alto Molise la cui denominazione è "I GUSTI DELL'ALTO MOLISE". Al vincitore sarà assegnato un premio in denaro pari a € 2.000,00. Tale iniziativa rientra nell'ambito del progetto "La Green economy tra ambiente, sviluppo e innovazione", che ha, tra i suoi obiettivi, quello di pro-
muovere l'adozione del marchio di sostenibilità ambientale e consentire la creazione di un percorso virtuoso che coniuga obiettivi di tutela ambientale, competitività e sviluppo delle aziende, orientando anche i consumatori verso prodotti ambientalmente migliori. Il marchio di sostenibilità ambientale ed il relativo logo dovranno diventare uno strumento di comunicazione in grado di trasmettere un messaggio forte di garanzia, qualità, identificazione con il territorio, comportamenti delle imprese corretti da un punto di vista ambientale e di responsabilità sociale delle imprese. Gli interessati dovranno far pervenire le loro proposte entro le ore 12.00 del 30 gennaio 2014, secondo le modalità previste nel bando.
Buongiorno un appello ed una richiesta all'assessore Scarabeo ed il su entourage. Sono un cittadino Molisano che paga regolarmente le tasse, il bollo auto, le accise sulla benzina e pertanto contribuisce in maniera consistente al mantenimento di tutto quel carrozzone che si chiama Regione Molise, ed qualche giorno fs, e precisamente il 4 Gennaio mi sono recato a fare una passeggiata in quel di Capracotta e prima di entrare in paese m sono imbattuto nella seggiovia che serve la pista da sci. Orbene premesso che era una giornata da lupi con pioggia vento e nebbia ho constatato che per circa un ora, nel frattempo leggevo il giornale in auto, su quell'impianto non è salito nessuno, ed allora ho iniziato a farmi delle domande che ora rivolgo a Lei caro Assessore, premesso che queste domande che Le porrò sono scaturite da una chiacchierata fatta con le poche persone presenti nel posto e con qualcuno che ha usufruito dell'impianto. La prima domanda che Le pongo è la seguente: ma Le pare possibile tenere aperto un impianto e impegnare 7 persone su una pista dove la neve è nera? Infatti a quanto mi è stato raccontato si sciava solo in alto su una sciovia operativa e per usufruire soltanto di 100 metri di pista, mentre il resto della pista è chiusa per mancanza di neve? Quanti biglietti sono stati venduti dalla biglietteria dove vi sono 2 (ribadisco DUE) addetti? (Mi risulta che in alcuni giorni ve ne siano 3) Quante persone o pedoni
hanno utilizzato gli impianti ( mi risultano non più di quindici persone). Pertanto mi domando e Le domando, ma Lei da imprenditore quale sembra che sia, impegnerebbe una tale forza lavoro per far girare un impianto di sci su un posto dove la neve non c'è? Io penso di no, oppure Lei autorizza questo, perchè i soldi non li caccia Lei ma ce li mette la Regione, e forse, dimentica che quelli, sono soldi di tutti noi contribuenti, che lavoriamo dalla mattina alla sera e che soprattutto nelle nostre aziende cerchiamo di far quadrare i conti senza fare sprechi?Guardi non voglio tediarla più di tanto, ma La prego rifletta su quello che Le ho detto e che è constatabile, anche perchè dalla chiachierata fatta sembra che
questo andazzo sia andato avanti per giorni, e per far piacere a chi? Da oggi avrò sicuramente meno voglia di fare il mio dovere di cittadino e se è possibile cercherò di non pagare le tasse, tanto se i miei soldi nsieme a quello dei mie conterranei fanno questa fine e non vengono utilizzati per fini più nobili è inutile continuare a fare sacrifici, anche perchè se poi devo usufruire del pronto soccorso, o di qualche altro servizio medico e mi vedrò costretto a pagare dei ticket abbastanza salati, poiché ringraziando Iddio ho un reddito medio alto, la cosa mi darebbe enormemente fastidio.In attesa di una Sua cordiale risposta o di un Suo cordiale commento, La saluto distintamente. Un cittadino
Ittierre: altra occaione che si perderà di Massimo Saluppo Grazie ai nostri politici e alla chiacchiere dei sindacati, una altra occasione si perderà. Piazza Affari, infatti, studia un Luxury Index per le aziende di moda che servirà quale alternativa al credito per le PMI. LORO chiacchierano inutilmente, ITTIERRE finisce (e non è finita come qualcuno vuole far credere per favorire qualcun'altro) e 750 dipendenti finiranno, dopo la CIGS, senza stipendio e senza lavoro.
Per chi vuole approfondire può leggere la mia bacheca sul destino ITTIERRE. Alla riunione, dipendenti ITTIERRE, chiedete ai Sindacati non solo di fare tavoli tecnici, ma di posare progetti reali e pronti!!! All'Assessore Scarabeo, lo inviterei a riflettere sulla necessità di assicurare a ITR come alla GAM ed altre realtà industriali, le necessarie assistenze finanziarie e non solo a finanziare piccoli progetti: il piccolo lavora se esiste una azienda di riferimento.
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Termoli
10 gennaio 2014
Comune: la maggioranza diffida l’opposizione TERMOLI - I Consiglieri comunali di opposizione si sono visti costretti (e non è la prima volta) a rivolgersi al Prefetto di Campobasso per sottoporre alla sua attenzione l’ormai consueta abitudine dell’Amministrazione di non rispondere alle interrogazioni e sottolineano che la situazione evidenzia ancora una volta la totale mancanza di rispetto del ruolo dell’opposizione e dei cittadini. “Fatto ancor più sconcertante - scrivono i Consiglieri - alla luce della “cantonata” del Sindaco Di Brino certificata dalla nota del Prefetto del 5 dicembre 2013. Nota in cui si comunicava al Sindaco l’errata interpretazione del regolamento secondo la quale le interrogazioni si trasformano “magicamente” in interpellanze trascorsi i 30 giorni. Questo indica non solo arroganza da
parte del Sindaco ma anche una mancata conoscenza delle norme e dei regolamenti. Ancora più grave è che sempre il
5 dicembre 2013 il Prefetto affidava all’Amministrazione comunale una nota per il consigliere Marinucci. Nota che
non è mai stata recapitata allo stesso. Non è possibile – continuano - che un Consigliere comunale al quale i regolamenti affidano l’istituzione delle “Interrogazioni” come atto formale ed istituzionale, per venire a conoscenza di fatti, debba aspettare mesi per avere una risposta oppure, come in questo caso, debba ricorrere a diffide e solleciti per poi avere in tutta fretta delle risposte sommarie e poco attinenti. Ci vediamo quindi, oggi, nuovamente costretti a scrivere al signor Prefetto – conclude la nota - in quanto è passato un altro mese dalle indicazioni che lo stesso aveva dato al Sindaco e nel frattempo altre interrogazioni e istanze di accesso agli atti sono giunte a scadenza senza che le stesse abbiano avuto il giusto riscontro”.
Guala, due lavoratori licenziati e reintegrati
Orti urbani sociali: pubblicate le linee guida per l’assegnazione e l’utilizzo
TERMOLI. Un nuovo importante traguardo è stato raggiunto in materia di tutela dei diritti dei lavoratori al tribunale di Larino. Due i lavoratori licenziati dalla direzione dello stabilimento Guala closures di Termoli torneranno al loro posto grazie alla sentenza con cui il giudice Aldo Aceto ha accolto il ricorso presentato dallo studio legale Venittelli. Il magistrato ha
TERMOLI – L’amministrazione comunale ha pubblicato sul sito istituzionale del Comune all’indirizzo www.comune.termoli.cb.it nelle sezioni “Avvisi” e “Patrimonio”, le “Linee guida per l’assegnazione e l’utilizzo di orti sociali”. L’iniziativa fa seguito alla delibera di Giunta comunale con la quale l’Amministrazione ha inteso valorizzare determinati spazi urbani contro il degrado e il consumo del territorio, assicurando così la tutela dell’ambiente e sostenendo nel contempo la produzione alimentare biologica e le essenze ortive tradizionali locali. La concessione degli orti, che avrà una durata di cinque anni, sarà disposta tramite apposito bando che sarà pubblicato a breve all’Albo Pretorio e sul sito Internet del Comune. Per poter presentare domanda di concessione di un orto urbano occorre essere in possesso di determinati requisiti e indispensabili generali sono i seguenti: essere residenti nel Comune di Termoli; non avere la proprietà, il possesso o la disponibilità di altri “appezzamenti di terreno coltivabile” nel territorio comunale; non essere imprenditore agricolo titolare di Partita Iva, non essere iscritto alla Coldiretti. Per “appezzamento di terreno coltivabile” si intende inoltre ogni area scoperta sistemata a verde con terreno da coltura e copertura vegetale o a questa assimilabile, di estensione pari o superiore a 30 mq, che costituisce pertinenza esclusiva della singola unità immobiliare di residenza o che sia localizzata nell’ambito del territorio comunale. Si ricorda
dichiarato illegittima la procedura di mobilità adottata dall’Azienda nel 2012 e nel 2013 e di conseguenza revocando i due licenziamenti. Per i lavoratori, P. C. e V. S., oltre al ripristino delle mansioni da cui erano stati allontanati ingiustamente, la Guala closures dovrà altresì corrispondere anche il risarcimento dei danni provocati ai ricorrenti.
Medaglia a San Basso donata alla diocesi TERMOLI – Bella sorpresa per il Vescovo Gianfranco De Luca che ha ricevuto una medaglia in argento con catenina in oro lavorata a mano e raffigurante il volto del patrono della città San Basso. A realizzare l’opera, che contiene anche zaffiri bianchi, blu e azzurri, l’orafo Salvatore Pucci il quale rende omaggio alla processione del santo in mare. “L’idea di realizzare la medaglia di San Basso – ha detto l’orafo - mi è venuta dopo aver visto la processione a mare dei pescatori. Una tradizione antica che mi ha colpito nel profondo. Il legame tra il santo e le genti di mare e la loro devozione così radicata mi hanno ispirato questo lavoro che voglio dedicare alla città ed al patrono. Per questo motivo l’ho donato alla Diocesi che custodirà nel miglior modo la medaglia esponendola in Vescovado.
Targa ricordo in memoria del professor Tagliaferri TERMOLI – Il professor Giampaolo Tagliaferri é stato uno dei pilastri del reparto di Chirurgia dell’ospedale San Timoteo e, dopo il suo decesso, il Rotary club 2090 della città adriatica intende ricordarlo dedicandogli una manifestazione pubblica e la posa di una targa ricordo. La manifestazione si terrà domenica 19 gennaio nel cinema Sant’Antonio preceduta dalla posa nel reparto di Chirurgia del San Timoteo di una targa ricordo.
che sono state individuate tre tipologie di orti sociali: Orti urbani sociali periferici, Orti scolastici e Orti urbani sociali di vicinato; per ognuna di queste tre tipologie sono previsti requisiti specifici, per la lettura dei quali si rinvia al documento delle linee guida. Come già anticipato in occasione dell’approvazione dell’apposita delibera di giunta del 24 dicembre scorso – dichiara il sindaco Basso Antonio Di Brino – abbiamo predisposto le linee guida attraverso le quali i cittadini potranno individuare le modalità di assegnazione delle aree di terreno pubblico da destinare ad orti, senza scopo di lucro. A tal fine sarà pubblicato un apposito bando entro le prossime due settimane. Rinnovo la mia soddisfazione per quanto stiamo
concretizzando e soprattutto per il fatto di poter dare la possibilità a disoccupati e pensionati di poter coltivare un proprio orto. Ricordo che sul nostro territorio vi sono molte aree inutilizzate, che il Comune non riuscirebbe a seguire compiutamente per mantenerle in perfette condizioni; con questa iniziativa diamo modo ai privati di prendersi cura di questi terreni, nel pieno rispetto dell’ambiente e nel segno della sussidiarietà”.
Notizie in breve TERMOLI – Per questa mattina alle 10 in Municipio i Gruppi di opposizione al Comune terranno una conferenza stampa sulla vicenda giudiziaria e sulle indagini assegnate il Comando della Polizia Municipale che riguardano al cuni comportamenti del presiente del Consiglio comunale Alberto Montano. TERMOLI – L’associazione vittime tumori molise comunica che alle 17 di martedì 14 gennaio, nella sala parrocchiale di Santa Maria degli Angeli a Difesa Grande, i soci potranno ritirare le tessere d’iscrizione. Per i nuovi associati è necessaria una fotocopia del documento di identità.
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Termoli
10 gennaio 2014
Post terremoto, i sindacati continuano a battersi per i contributi sospesi CRATERE – Ennesimi problemi per i dipendenti pubblici della provincia di Campobasso per la restituzione dei contributi sospesi dopo il terremoto del 2002. In una nota unitaria dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Molise si apprende che “per i dipendenti pubblici della provincia di Campobasso, l’Inps – Inpdap ha attivato le procedure per la restituzione entro il 2015 dei contributi sospesi per il terremoto”. Secondo i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, il ripristino della restituzione a tappe forzate comporta un notevole aggravio per i lavoratori ed i pensionati pubblici a fronte di una rateizzazione più lunga come disciplinata dalla normativa precedente. “Nonostante i numerosi provvedimenti giudiziari (resi sia in primo grado che in sede di gravame) confer-
mativi del diritto dei lavoratori interessati alla restituzione dei contributi post sisma secondo le modalità originariamente formulate dall’Opcm 3253/02 – scrivono i sindacati -, gli Enti sono intenzionati a provvedere - a partire dal mese di gennaio 2014 - al recupero delle somme in misura superiore, con grave danno a carico dei lavoratori. Nello spirito di massima collaborazione, anche con la precipua finalità di garantire l’effettivo recupero contributivo, si richiede formalmente il ripristino delle condizioni di rateizzazione originariamente fissate. Ciò perché l’attuazione unilaterale di provvedimenti difformi (resi in violazione del principio di legittimo affidamento) non garantirebbe, come detto, l’effettivo recupero e per contro darebbe solo origine ad un con-
tenzioso che esporrebbe le pubblica amministrazione interessate ad un inutile aggravio di spese. Nello specifico, infatti, qualora le trattenute in busta paga a partire da gennaio 2014 dovessero essere superiori a quelle previste e stabilite dall’Opcm 3253/02, inevitabilmente il personale dipendente interessato si vedrebbe costretto ad
agire in sede di cautela, paralizzando i provvedimenti assunti dagli Istituti previdenziali. Senza considerare che tutto ciò comporterebbe anche un possibile danno all’erario che ben potrebbe essere evitato attraverso un accordo che tenga conto del reciproco interesse ad una definizione stragiudiziale della questione controversa”. Pertanto i
sindacati chiedono di “voler immediatamente sospendere eventuali provvedimenti comportanti l’aggravio delle trattenute previdenziali attraverso una minore rateizzazione rispetto a quella originariamente disposta e, contestualmente, chiedono la fissazione di un incontro urgente finalizzato alla stipula di un accordo stragiudiziale che eviti l’inutile proliferare di un contenzioso seriale”. Della situazione sono stati portati a conoscenza anche i parlamentari molisani e se non ci saranno novità positive i sindacati “proseguiranno nelle loro azioni sia politico – sindacali sia legale per far valere i diritti dei lavoratori pubblici della provincia di Campobasso trattati senza rispetto ed in dispregio di leggi e sentenze favorevoli”.
Fiat, annunciata una Campagna saccarifera, si attende il pagamento dell’ultima campagna nuova cassa integrazione I bieticolotori attendono che venga loro erogato il saldo di 5milioni di euro BASSO MOLISE – Le associazioni bieticole hanno inviato un telegramma al presidente Antonio Di Rocco, all’amministratore delegato, Alberto Alfieri, all’assessore regionale all’Agricoltura, Vittorino Facciolla, al Presidente della Giunta regionale, Paolo Di Laura Frattura, all’assessore all’Agricoltura della Puglia, Fabrizio Nardoni e al ministro alle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo. I rappresentanti di Anb, Cnb, Nuova Abi, Cast, Unione Agricoltori, Cia, Copagri e Coldiretti chiedono il pagamento del saldo dell’ultima campagna saccarifera che ammonterebbe a cinque milioni di euro. “A seguito di ripetuti contatti telefonici, andati a vuoto con la dirigenza del Nuovo Zuccherificio del Molise Srl – si legge nel telegramma -, chiediamo urgentissimo incontro congiunto entro giorni cinque a partire da oggi con l’AD del Nuovo zuccherificio del Molise Srl, Alberto Alfieri; Sig. Antonio di Rocco, Presidente del Nuovo Zuccherificio del Molise Srl; l’Avv. Vittorino Facciolla, Assessore all’Aricoltura Regione Molise; il dott. Paolo Di Laura Frattura, Presidente della Regione Molise; per il mancato saldo bietola campagna 2013 et problematiche filiera bieticolo-saccarifera, campagna 2014. In assenza di riscontro, ci vedremo costretti a forme di mobilitazione in difesa dei diritti
TERMOLI – In occasione dell’incontro di calcio di serie D tra le squadre del Termoli e dell’Ancona, che si terrà domenica 12 gennaio allo Stadio Cannarsa di Termoli, il sindaco Basso Antonio Di Brino invita i sostenitori della squadra di casa e tutti i residenti a partecipare in gran numero all’evento, al fine di poter
dei Bieticoltori”. Un vero e proprio ultimatum quello dei bieticoltori dopo alcune delusioni. “Nessuna delle parti coinvolte nella vicenda si sta facendo viva – dice Salvatore Montanaro dell’Abi Cast - e non si sta rispettando quanto previsto dall’accordo interprofessionale siglato a settembre nel quale erano state fissate delle scadenze precise per ricevere entro fine novembre quanto spettava ai bieticoltori che in questi mesi hanno realizzato altri investimenti, comprese le semine autunnali. Non so fino a che punto i bieticoltori manterranno la calma e non si escludono azioni forti come l’occupazione della fabbrica e il presidio del Consiglio regionale con i trattori”. Ma anche un altro argomento tiene banco ed è il chi e come verrà gestita la prossima campagna visto l’avvicendamento tra Alberto Alfieri e Nicola Baranello, Ed è sempre Montanaro a lanciare la proposta che “sia lo stesso mondo agricolo – in qualità di primo creditore – a gestire la fabbrica secondo modalità e specifiche funzioni, perché i bieticoltori non possono essere considerati come un elemento da terzo mondo, al contrario sono loro che rappresentano il motore di una campagna dalla quale ci aspettiamo delle risposte”.
BASSO MOLISE - E’ da poco terminata la pausa per le feste natalizie e alla Fiat si parla già di cassa integrazione guadagni. Infatti la direzione aziendale dello stabilimento di Rivolta del Re ha annunciato la cassa integrazione per i prossimo il 3 e 4 febbraio. In entrambi i giorni resteranno a casa i lavoratori del reparto motori 8 e 16 valvole, mentre i colleghi del reparto
cambi si fermeranno solo il 4 febbraio. Un inizio non confortante questo 2014 per i lavoratori dello stabilimento automobilistico anche se non mancano le speranze per il futuro, come sottolinea il segretario regionale della Fin Cisl Riccardo Mascolo: “Purtroppo l’unità motori soffre ancora la contrazione del mercato anche se ci auguriamo che il 2014 sia l’anno della svolta per l’azienda”.
Manifestazione polizia municipale, delegazione molisana a Roma BASSO MOLISE - L’associazione Molisana della Polizia Locale orenderà parte alla manifestazione nazionale che si terrà il 13 gennaio a Roma e i partecipanti partiranno con un pullman da Termoli e raccoglieranno i colleghi nelle tappe di Campobasso ed Isernia. “La nostra Associazione – ha detto Domenico Esposito, Presidente A.Mo.Po.L -, ha deciso di prender parte al sit-it in piazza Montecitorio, ritenendo doveroso sottolineare
con toni pacati e modi giusti e leciti, l’importante ruolo della Polizia Locale”. Il Presidente spera che all’iniziativa aderiscano anche amministratori locali e regionali “per spiegare loro della Legge regionale di Polizia Municipale, ferma al palo da troppo tempo, e di informarli sulle possibilità di rete e collaborazione oltre che d’impegno concreto che questa Categoria potrebbe, se solo venisse messa nelle condizioni, svolgere
Incontro di calcio tra Termoli e Ancona, il sindaco: “Invito i cittadini a recarsi allo stadio” sostenere il Termoli in una delle partite più importanti del campionato. “Invito tifosi e cittadini – dichiara Di Brino – a recarsi domenica prossima allo stadio Cannarsa per sostenere il Termoli in una delle partite più importanti del
campionato e per vivere un’indimenticabile giornata di sport. Invito, inoltre, i sostenitori di entrambe le squadre a dare un forte segnale di maturità e di grande sportività, accettando il verdetto del campo senza
abbandonarsi a forme di aggressione verbale o, peggio, di violenza. Sono certo che solo in questo modo il Termoli potrà far valere con tutta la sua forza propositiva il suo dodicesimo uomo in campo”.
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10 gennaio 2013
Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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CON DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO VALIDO.
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Notte
Notte
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