10 luglio 2014

Page 1

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 143 - GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

L’Oscar del giorno a Tommaso Valentinetti

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Tommaso Valentinetti. Da buon Vescovo e presidente della Conferenza Episcopale abruzzese molisana, ha parlato della terra che viene divorata invece di essere curata e custodita per le generazioni future. Parla di uno sviluppo che non tiene conto dell'ambiente e del paesaggio, cioè del ritratto del territorio che ci circonda, che, quanto più è ricco di biodiversità e delle cura dell'uomo, tanto più è bello. Un documento che serve a dare energie necessarie e fiducia a chi partecipa e si ribella ai "disastri necessari".

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

di Tommaso Di Domenico

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'assessore questa volta viene bacchettato dal comitato San Timoteo sulla questione sanità perchè non si renderebbe conto di quello che rischia di accadere con la sua proposta di portare tutto in Consiglio. Così come non si è reso conto di quanto sta accadendo nel mondo del lavoro da tempo immemore e per i problemi in agenda è diventato impossibile continuare a convocare tavoli su tavoli. Non sarebbe il caso che l'assessore procedesse secondo un minimo di programmazione?

Molti "addetti ai lavori" di Campobasso e non, mi hanno insistentemente chiesto come mai non ho voluto farmi carico di una lista che si ponesse come alternativa a quella del Sindaco uscente Micaela Fanelli. Ho risposto che chi nel 2009 aveva agito in modo da contrastare la lista di opposizione, offrendo candidati e voti alla lista di Micaela, mi riferisco a Gianfranco Vitagliano, Angela Fusco, Rosario De Matteis, Antonino Molinaro etc. avrebbero dovuto provvedere. Usare e buttare nel bidone dei rifiuti Enrico Fanelli, da parte loro, è stata una vigliaccata che non ha nessuna giustificazione, se non il timore del consenso elettorale di Enrico che avrebbe rispedito uno di quelli sopracitati a casa.

La scalata Adesso toccava a loro organizzare una lista di opposizione al candidato sindaco di sinistra, come ampiamente dimostrato dalla candidatura al Senato in Calabria, dall'elezione a Segretario Regionale del Partito Democratico. Perché avrei dovuto farlo io? La Politica non è una categoria del sentimento, ma del raziocinio. Occorre avere una giusta ambizione e Micaela c'è l'ha. Dopo due "incidenti di percorso", candidatura al Senato ed a Presidente della Provincia di Campobasso, obiettivi entrambi non raggiunti, si è rimboccata le maniche ed ha ricominciato la scalata. D'altra parte mentre il vuoto a perdere Vitagliano perdeva tempo e

con il suo atteggiamento narcisistico andava in giro a presentare la Verità, Micaela, da lui incaricata a partecipare alla Conferenza Stato Regioni e ad altri incontri romani, costruiva una sua personale rete di relazioni con chi conta fino arrivare ad essere lei la vera anfitrione per i politici molisani. Il riconoscimento è arrivato con la nomina nel Comitato delle Regioni. Quei matti avrebbero voluto che si costruisse una lista di opposizione. Perché proprio io è un mistero. Lasciatela lavorare in pace, altro che rinnovamento farà un "repulisti". Chi ha orecchie per intendere, intenda. Anche la scelta di Maglieri per l'incontro con Papà Francesco è stata azzeccata. L'intervento mi è piaciuto. Chapeu, Micaela.


2

TAaglio lto

10 luglio 2014

Continuare a parcellizzare, ad accontentare a destra e a manca, a fare clientela, oppure decidere di concentrare le risorse finanziarie su obiettivi definiti, a sostegno della crescita economica e dell’occupazione?

Da Bruxelles un primo avvertimento a Frattura:il plurifondo fse-fers 2014-2020 va rimesso in sesto Un modo come un altro per dire che sarebbe ora di smetterla di mungere la vacca della Formazione Girano finanziamenti europei. Riguardano il Fondo europeo di sviluppo regionale, in particolare l’approvazione del programma degli interventi da inserire a rendicontazione nell’accordo di programma quadro “rafforzato” 2007/2013. A definire il lungo elenco delle operazioni retrospettive ha provveduto la giunta regionale il 30 giugno con la deliberazione 284. A leggere l’elenco viene il mal di testa tante e diverse sono le opere poste a rendicontazione per un importo di oltre 15 milioni di euro. Ed è estremamente educativo capire che l’enorme parcellizzazione delle risorse non ha creato alcun elemento di crescita e di sviluppo. E come potevano, ad esempio, la sistemazione della piazza nella Frazione Vallecupa di Venafro, o i muri di contenimento e la pavimentazione dei vicoli di Venafro, oppure il baby park a Chiauci e gli interventi di messa in sicurezza del costone roccioso in località Portella di Busso? Il problema si pone a caratteri cubitali con la programmazione dei fondi europei 2014/2020. Continuare a parcellizzare, ad accontentare a

destra e a manca, a fare clientela, oppure decidere di concentrare le risorse su obiettivi definiti, a sostegno della crescita economica e dell’occupazione? Qui si parrà la nobiltà politica e culturale del governo regionale in carica che intanto sta perdendo il 2014 senza aver messo a punto niente di veramente concreto, anche se, come riportano a tratti le cronache locali, pare sia stata avviata una forma di consultazione con il partenariato economico. Il quale, diciamolo, dovrebbe essere il primo a schierarsi dalla parte di una utilizzazione e programmazione delle risorse europee in cui, non scordiamolo, pesano anche le risorse proprie del Molise, finalizzate a centrare obiettivi di rilievo, ossia capaci poi di sviluppare virtuosamente effetti positivi sull’economia regionale. D’altronde che questo sia l’orientamento degli orgasmi europei, cioè invogliare le Regioni a concentrare le risorse e non a disperderle in mille rivoli, come è stato fatto per il passato con esiti miserevoli, serviti unicamente a fare clientela politica e arricchimento circoscritto in favore di talune categorie professio-

nali, lo può, anzi è tenuto a ribadirlo il responsabile regionale del Plurifondo Fse – Fers 2014-2020 Massimo Pillarella, di ritorno dal viaggio a Bruxelles dove alla Commissione Europea ha illustrato, in via preventiva, il Programma operativo regionale, ricavando la netta impressione ch’è necessario rimetterlo in sesto, redigerlo su basi, concetti e interventi di forte concentrazione in ambiti e settori definiti: industria, agricoltura, innovazione e ricerca, senza cadere nella tentazione di servire e di accontentare la pletora delle associazioni, delle organizzazioni e delle clientele politiche che infestano il sottobosco economico, in funzione di carta assorbente. Un modo come un altro per dire che sarebbe ora di smetterla di mungere la vacca della Formazione. La sfida è aperta a tutto campo per verificare cosa abbiano prodotto, quale indice di occupazione, i milioni e milioni di euro destinati alla Formazione. Ciò vale nel Molise come in ogni altra Regione italiana. La crisi globale, le analisi nazionali ed europee sui vettori della ripresa, hanno decretato in maniera netta, senza fronzoli, che le risorse

finanziarie reperibili devono andare a cogliere i migliori e i maggiori risultati possibili in modo mirato programmaticamente. La giunta regionale che ha approvato il programma degli interventi da inserire a rendicontazione nell’accordo di programma quadro “rafforzato” 2007/2013, ha elementi sufficienti per cambiare strada e il modo concreto di farlo. Dardo

L'intervento

Ex lavoratori protezione civile ancora danneggiati

Con stupore abbiamo appreso dalla stampa la notizia inerente la pubblicazione della determina dirigenziale n. 309 del 30 Giugno 2014 con la quale, senza un preventivo confronto con il consigliere regionale delegato alla Protezione Civile e con le Organizzazioni Sindacali, è stata esteso il monte ore, portato da 18 a 30, in favore di sette dipendenti con contratto determinato part-time in forza alle attività di ricostruzione post-sisma. Una scelta questa che penalizza ulteriormente i 100 professionisti che dal 31 Gennaio scorso sono senza lavoro, pur avendo superato con successo una procedura concorsuale. Sarebbe stata infatti una soluzione più logica e di buon senso l’assunzione di altre persone attingendo dalla graduatoria scaturita dal concorso. E invece si continuano ad adottare scelte in

modo arbitrario e senza tenere conto del contesto di crisi devastante che interessa il Molise. Evidentemente non è bastata la dimostrazione di forza di oltre 5 mila persone che, in occasione della Marcia per il Lavoro promossa da CGIL, CISL e UIL, sono scese in piazza per chiedere che il governo regionale si assuma la responsabilità di trovare soluzioni concrete per sostenere le politiche attive del lavoro; così come non è stato compreso il duro monito lanciato da Papa Francesco per la tutela della dignità del lavoro e la centralità della persona. Vorremmo sapere cosa pensano in proposito il Governatore Frattura, l’Assessore regionale al Lavoro Petraroia, i componenti della giunta e del consiglio regionale, così come i parlamentari molisani. Non è più possibile tollerare il silenzio ge-

nerale dinanzi a scelte arbitrarie e discriminatorie adottate tenere conto delle parti sociali e degli stessi lavoratori precari. Se però qualcuno pensa di annientare il dissenso si sbaglia di grosso. Continueremo a batterci affinché, quanto prima, si reindirizzi la nostra vertenza su binari reali e soprattutto su fatti concreti. Noi crediamo fermamente che si debba ripartire dal metodo della concertazione e dal verbale di intesa firmato a Febbraio scorso dinanzi al Prefetto di Campobasso, allo scopo di trovare la soluzione migliore finalizzata alla riassunzione di 100 professionisti vincitori di concorso che da troppi mesi sono in attesa di risposte dalla Regione. Coordinamento Precari Agenzia Regionale di Protezione Civile del Molise


3

TAaglio lto

10 luglio 2014

Il Molise naviga nel torbido Si va in Procura per la gestione dell’ente speciale che eroga l’acqua ai cittadini: denunciati otto amministratori per diffamazione, abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio

CAMPOBASSO. L’ingegnere ex direttore generale di Molise Acque va in Procura. Con un atto depositato il 23 maggio 2014, il dottor Marone denuncia otto amministratori tra cui il presidente della Giunta regionale pro tempore, Paolo di Laura Frattura. A questo si aggiungono il presidente di Molise Acque, nominato da Frattura ad ottobre del 2013, e i tre membri del Consiglio di amministrazione Gianpiero Cesario, Francesco Petraroia, Angelo Simonelli, nominati dal Consiglio regionale ad agosto del 2013. A loro si affiancano i due componenti del collegio dei revisori dei conti Giuseppe Chiappini e Antonio Palazzo con il presidente An-

tonio Digati. Quest’ultimo, tra l’altro, ex cognato del querelante. Secondo quanto si apprende i personaggi che potrebbero finire nel mirino della Procura potrebbero anche aumentare, perché il dottor Marone si riserva di presentare nuovi esposti, sia alla Procura della Repubblica che a quella della Corte dei Conti, “di tutti coloro per i quali dovessero emergere responsabilità penali per ogni ipotesi di reato che possa accertarsi o ritenersi commessa dagli stessi in mio danno, ed ancor più in danno dell’A.S.R.“Molise Acque”, chiedendo la loro punizione come per legge, con riserva di ogni azione, compresa la co-

stituzione di parte civile in giudizio per il risarcimento di tutti i danni, morali e patrimoniali”. Tutto risale all’operato “illegittimo” del collegio dei revisori dei conti che il governo regionale avrebbe dovuto rinnovare, come prescritto dalla legge, entro il 3 luglio 2013.Ad oggi, invece, continua ad operare il vecchio collegio pur senza poteri. Un atteggiamento continuato anche dopo che l’ingegnere, all’epoca direttore generale dell’azienda che eroga l’acqua ai molisani, aveva sollevato il problema. Anzi. Secondo Marone il presidente del Collegio dei revisori il dottor Digati, anche dopo aver ricevuto comunicazione della denuncia già depositata ai carabinieri di Campobasso il 13 maggio, nella stessa data aveva proceduto a convocare, comunque, il collegio per il 21 dello stesso mese. “Incurante – si legge sulla denuncia – che l’intero collegio sindacale ha cessato ogni funzione statutaria sin dal giorno 3 luglio 2013”. La domanda sorge spontanea: come mai il governo regionale non provvede a nominare i nuovi membri del collegio sindacale? Secondo voci di corridoio a monte ci sarebbe il tentativo di far rimanere lo status quo per via della presenza nel collegio di persone legate allo stesso presidente di Giunta regionale. Procedere con nuove nomine determinerebbe la mancata sicurezza di arrivare ad accordi politici per

preservare quei nomi su quelle poltrone. Per fare cosa? Anche solo, semplicemente, per avere persone di fiducia all’interno di un ente che, per statuto, non è controllato dalla Regione Molise. Molise Acque infatti è un’azienda speciale, con proprio bilancio, e autonomia patrimoniale. Secondo qualcun altro l’azione legale di Marone sarebbe una sorta di vendetta dovuta al mancato rinnovo del contratto approvata all’unanimità dall’intero Cda rinnovato e dal collegio sindacale “illegittimo”. Al di là delle motivazioni, resta il fatto che Marone denuncia una illegittimità persistente al cospetto di leggi esistenti. Intanto all’ente aspettano la nomina del nuovo dg. Si fa il nome del già fu Matteo Pasquale che, negli anni della sua direzione, si è più volte scontrato con l’allora consigliere di amministrazione Salvatore Ciocca, attuale consigliere regionale in quota Comunisti italiani. Tant’è che fu quest’ultimo a denunciare alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti l’ingegnere Matteo Pasquale per gravi irregolarità. Una denuncia che portò alla condanna dell’amministrazione contabile con la restituzione di un milione di euro per il danno causato all’ente e dovuto alla gestione della gara d’appalto riguardante lo schema idrico Molisano centrale, del Basso Molise. Red.pol.

Il Comitato San Timoteo denuncia le responsabilità programmatiche della Regione

"Sanità dal Consiglio nuovi danni"

CAMPOBASSO. In un recente intervento il Vice Presidente della Giunta Regionale Michele Petraroia, evidenziava che la responsabilità della programmazione sanitaria: definizione della rete ospedaliera, assegnazione dei posti letto alle varie strutture pubbliche e private, ecc… che il Presidente-Commissario Frattura sta attuando, ricade esclusivamente sull’ex Commissario ad acta Dr. Filippo Basso avendo approvato con il DCA n° 8 del 20 marzo 2013 il P.S.R. 2013-2015. Accertato che le criticità che affliggono il servizio sanitario regionale non è certamente imputabile all’attuale Presidente Frattura, responsabile al più del solo ultimo anno di guida della Regione, risalgono da oltre un decennio e che sono peggiorate dal 2007, accumulando un deficit di oltre 210 milioni di euro. Nello stesso tempo però mi lascia perplesso quanto affermato dallo stesso Il Vice presidente, quindi per avere chiarezza pongo qualche punto di domanda.Vice Presidente Michele Petraroia le risulta che: La Regione Molise, a seguito del mancato rientro dal deficit, sottoscritto con il patto nel marzo 2008 dal Presidente Iorio, dall’anno 2009 è commissariata e quindi esautorata da ogni programmazione sanitaria?· Il Piano Sanitario Regio-

nale (P.S.R.) redatto dal Dr. Filippo Basso (Commissario) e dal Dr. Nicola Rosato (sub Commissario) è stato solo approvato con DCA n° 8 del 23/03/2013 ma mai pubblicato sul BUR Molise, quindi non efficace?· Il P.O. 2013-2015 redatto dal Presidente-Commissario Frattura e dal Dr. Nicola Rosato (sub Commissario) è stato approvato con DCA n° 21 del 4/06/2014 e pubblicato sul BUR Molise n° 18 del 5/06/2014, rispecchia per la quasi totalità il sopra citato P.S.R. del Dr. Basso? Lo stesso DCA n° 21 del Presidente Frattura è sub iudice, attualmente sospeso dal TAR Molise, con la discussione di merito fissata per il 26 febbraio 2015?Vice Presidente Michele Petraroia, accertata la sua indiscussa esperienza politica ed amministrativa, è sicuramente consapevole che: La proposta di legge n° 70 “ Piano Sanitario Regionale per il triennio 2013-2015” approvata dalla Giunta ed inviata al Consiglio per l’approvazione, contempla la documentazione che nella quasi totalità altro non è che quella del citato P.S.R. del Dr. Basso e del citato P.O. 2013-2015 approvato dal DCA N° 21 del Presidente Frattura. La stessa proposta di legge se approvata sicuramente

sarà dichiarata incostituzionale, su richiesta del Governo, essendo la Regione commissariata, quindi non legittimata a programmare sulla sanità.· L’iniziativa legislativa è palesemente non conforme poiché con essa si intende dare valore di legge ad un atto sub iudice al solo fine di neutralizzare una iniziativa legale già sospesa dal TAR Molise, ed altri nuovi ricorsi da parte di Comitati, Sindaci, ecc….fino a sentenza di incostituzionalità, per la quale ci vorrà oltre un anno, nel frattempo la legge è pienamente efficace.Concorderà Assessore Petraroia che il Consiglio Regionale con l’approvazione della proposta di legge in esame altro non fa che assumersi tutte le responsabilità che Lei ha assegnato all’ex Commissario Filippo Basso, con l’aggravante di “sterilizzare” ogni altra azione da parte dei cittadini che intendono far valere le proprie idee e proposte sul servizio sanitario regionale. E’ questa la ragione che ci porta a chiedere, con fermezza, a Lei e a tutti i consiglieri regionali di non approvare la legge ma solo un atto deliberativo di indirizzo al Presidente-Commissario Frattura che contempla anche le indicazioni espresse dai vari soggetti che hanno partecipato alle audizioni alla IV Commissione permanente.


4

10 luglio 2014

TAaglio lto

"Frattura e i soldi della ricostruzione?" L'Acem torna a denunciare il mancato pagamento dei lavori alle imprese

Molise: causa la desertificazione i paleontologi troveranno solo denti di anziani di Massimo Dalla Torre

CAMPOBASSO. L’ACEM (Associazione Costruttori Edili del Molise) ritiene non più sopportabile la situazione di lentezza cronica inerente i pagamenti dei lavori della ricostruzione in Molise. Secondo l’Associazione, che annovera tra i propri iscritti numerose imprese impegnate nei cantieri del terremoto, si sta perdendo tempo prezioso ma le aziende hanno tempistiche molto differenti da quelle della politica, per cui reputa necessario con la massima urgenza uno scossone non più rinviabile, in quanto non si può più assistere impassibili al declino di un settore trainante dell’economia regionale. Ritenuto non più tollerabile quanto sta accadendo, il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro convocherà nei prossimi giorni un’Assemblea “straordinaria” dei soci per decidere le iniziative da intraprendere a sostegno delle

aziende impegnate nella ricostruzione.“Siamo seriamente preoccupati per le pieghe che sta assumendo questa vicenda, si assiste ad un lento rinvio degli impegni e quindi sostanzialmente dei pagamenti del dovuto alle imprese – spiega il Presidente Di Niro – ora però occorre uno scossone perché le aziende non possono più attendere, per questo nei prossimi giorni ci riuniremo in assemblea straordinaria e monotematica per decidere il da farsi senza escludere iniziative eclatanti”. “Siamo altresì preoccupati sui lavori da iniziare e sulla loro copertura finanziaria – conclude il Presidente Di Niro – anche perché diventa molto realistico il rischio di non essere in grado di spendere le risorse previste entro il 2018 e comunque in ogni caso sulla ricostruzione non si può più andare avanti così, per il bene di tutti. ”

"Violenza sulle donne, pochi i fondi"

La consigliera di parità, Giuditta Lembo, contestai provvedimenti adottati dal governo Renzi Campobasso. Leggo perplessa e rammaricata- afferma in una nota la Consigliera di Parità della Regione Molise Giuditta Lembo- la comunicazione trasmessa alla Conferenza delle Regioni dal Dipartimento per le Pari Opportunità in cui è descritta la proposta di riparto dei fondi contro la violenza sulle donne stanziati dal Dl 93/2013 (cosiddetto Decreto femminicido) e che sarà all’esame di una delle prossime riunioni della Conferenza : quasi sei milioni di euro per nuovi centri antiviolenza, nove milioni di euro per gli interventi regionali già in essere per il sostegno alle vittime e ai loro figli e 1,1 milioni di euro rispettivamente per i centri antiviolenza e le case rifugio esistenti, per un totale di circa17 milioni di euro. E’ prevista l’apertura di 79 nuove strutture, di cui 23 in Lombardia, 18 nel Lazio, 17 in Campania, 12 in Sicilia e in Veneto; in base al documento ci sarebbero regioni con un esubero di centri (Sardegna,Toscana, Molise, Bolzano, Puglia) ed altre “a posto” in rapporto alla popolazione, come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli, Liguria e Piemonte. Secondo questa mappatura ( è legittimo chiedersi quali criteri siano mai stati utilizzati

per condurla !) in Italia sarebbero presenti 188 Centri antiviolenza e 164 Case rifugio, dalle tabelle elaborate dal Ministero a corredo del decreto di ripartizione dei fondi qualcosa non torna: risultano 52 case rifugio in Sicilia, nel Lazio 8, mentre la realtà, secondo le associazioni che si interessano di tale fenomeno, è ben diversa, le strutture di ospitalità di stampo cattolico sono state equiparate alle case rifugio laiche, un errore metodologico e di sostanza. E’ evidente – continua la Lembo- come un tale riparto dei fondi penalizzerebbe grandemente i Centri antiviolenza autonomi rispetto a quelli istituzionali, in contrasto con le raccomandazioni europee e quanto sostenuto dalla stessa Convenzione di Istanbul (che entrerà in vigore il prossimo 1° agosto), e cioè che i governi devono privilegiare le azioni dei centri antiviolenza privati gestiti da donne in quanto servizi indipendenti. Tre mila euro l’anno per due anni: è quanto il Governo intende assegnare ai Centri antiviolenza e alle Case Rifugio che operano con efficacia da decenni e in regime di volontariato".

Con interesse abbiamo letto e appreso la notizia della straordinaria scoperta fatta dai paleontologi dell’Università di Ferrara diretti dal prof. Carlo Peretto che ha riportato alla luce un incisivo da latte di circa 7 mm appartenente a bambino vissuto seicentomila anni fa nell’insediamento preistorico della Pineta di Isernia. Reperto di straordinaria importanza in quanto, si tratta di un raro resto umano di quell’era, specialmente nella nostra Nazione, terra da sempre oggetto di scavi, tant’è che scuole di archopaleontologia annualmente sono presenti nelle regioni Italiane, culla della cultura. Scoperta che ha visto l’intervento tra l’altro del numero uno della regione che ha plaudito al ritrovamento fatto dagli studiosi Ferraresi. Esternazione più che condividibile perché il Molise è avaro in materia preistorica, anche se non privo di tracce del passato. Tuttavia, con tutto il rispetto e la considerazione sia per il ruolo sia per i contenuti delle esternazioni, corre l’obbligo fare alcune considerazioni. Le quali, nascono dalla constatazione che la desertificazione materiale, parola che usiamo spesso nei nostri interventi, in Molise è quanto mai pressante. Desertificazione che porta inequivocabilmente ad assistere all’esodo dei giovani, come quello degli animali preistorici, che appena possono vanno via per la non possibilità di trovare lo sbocco lavorativo. Desertificazione favorita essenzialmente dalla mancanza assoluta di opportunità nei riguardi di chi una volta terminato il ciclo di studi si guarda attorno e sconcertato per la “presenza del nulla”, si vede costretto a lasciare il proprio paese, la casa, gli affetti e quant’altro appartiene a questo “Jurrasik world”, tanto per rimanere nel tema ispiratore di questo articolo. Desertificazione parola costante finanche nelle iniziative e nei dibattiti proposti dalle varie compagini politiche che, purtroppo, servono a poco o nulla, se non ad aggravare lo stato di assoluta stasi che domina nel territorio, dove pochi anzi pochissimi sono gli “Homo Protectus”. Desertificazione che non si coniuga, con chi chiede certezze e non promesse che si sa non saranno mantenute. Desertificazione che ci precipita ancora di più in un baratro da cui è difficile venire fuori, per carenza sia di mezzi sia di volontà, cosa che provoca inequivocabilmente distonie al sistema Molise. Il quale, nonostante ci si affanni a farlo apparire un “laboratorio dove poter sperimentare nuove frontiere”; chissà poi quali saranno queste frontiere lo si deve ancora capire, è paragonabile alla terra di Scizia, dove le aquile in questo caso gli avvoltoi, ve ne sono molti che volteggiano, rodono il fegato che ricresce senza possibilità che il supplizio termini, leggasi il Prometeo incatenato, a chi attende segnali di ripresa. I quali, se non si corre ai ripari fra pochi anni, senza aspettare i paleontologi del futuro, nei vari campi scavo rinveniranno solo e unicamente non “denti da latte” ma “protesi” appartenenti a chi è rimasto a testimoniare il passato. Generazione che resterà tale se le cose non cambiano; anche se cambiamento senza futuro equivale a non crescere e svilupparsi cose che i giovani chiedono per non abbandonare il Molise dove un tempo, visse, ma soprattutto morì in tenerissima età chi oggi è oggetto di studio.


5

TAaglio lto

10 luglio 2014

Rimane l’ostacolo (da rimuovere) della sospensione dell’iter autorizzativo per impianti fotovoltaici in zona agricola, eolici e per centrali a biomasse di potenza superiore ad 1 MW

Gli Eco.Dem (alias Petraroia) hanno chiesto la corsia preferenziale per la proposta di legge sugli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili Strano però che non siano informati che presso l’esecutivo di Palazzo Vitale giace da qualche settimana una articolata, soppesata, studiata proposta di legge urbanistica Suona strano che il Coordinamento Regionale Eco.Dem Molise(Anna Pellecchia, Roberto Quercio, Mariantonietta Conti e Rossella Petrecca) che fiancheggia l’operato politico e legislativo del vice presidente della Regione Molise, Michele Petraroia, non sia stato informato che, finalmente, presso l’esecutivo di Palazzo Vitale giace da qualche settimana una articolata, soppesata, studiata proposta di legge urbanistica. Probabilmente, se avessero posto attenzione anche alla nostra testata avrebbero potuto prendere nota della notizia. Ma tant’è. Avranno modo e tempo per farsi aggiornare e per aggiornarsi (volendo). Ciò in rapporto al documento con cui lamentano, con tono preoccupato, che “Non aiuta il Molise non avere una legge quadro in materia urbanistica e non avere una legge regionale più puntuale sugli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili”. Sulla prima notazione gli abbiamo fornito lo stato di fatto, ovvero la giacenza in giunta regionale di una proposta di legge regionale in materia urbanistica per rispondere in modo coerente e concreto alla necessità, per dirla con Papa Francesco, di rispettare il creato, di tutelare l’agricoltura, di non devastare l’ambiente e il paesaggio da attività “impattanti e invasive”; sulla seconda notazione gli Eco.Dem, dobbiamo credere, siano in-

vece aggiornati e informati e, forse, anche imbeccati. Se, come scrivono, “Sarebbe auspicabile richiamare statutariamente il Consiglio Regionale ad adottare la procedura d’urgenza per esaminare la proposta, ascoltare le parti e modificare parte dell’articolato eventualmente sia necessario, prima dell’approvazione in aula”. A leggerla sembra proprio una valutazione pilotata soprattutto nella parte in cui fa appello al Consiglio regionale, alla procedura d’urgenza e alla modifica dell’articolato laddove “sia necessario”. Della proposta di legge regionale sugli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili (pale eoliche e pannelli solari) gli Eco.Dem sanno tutto, ma preferiscono alludere, tenersi sul vago. Sanno, per dire, che fintanto nell’ultimo capoverso dell’articolo 3 della proposta di legge sugli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili rimane integra la frase “Fino all’approvazione da parte del Consiglio regionale, è sospeso l’iter autorizzativo per impianti fotovoltaici in zona agricola, eolici e per centrali a biomasse di potenza superiore ad 1 MW”, non si muoverà foglia. Quella parte va modificata se non addirittura cancellata. Avendo motivo per procurare l’orticaria al presidente Frattura dove indica le centrali a biomasse di potenza superiore a 1 MW, e all’assessore Facciolla, checché si dica e si pensi, dove fa riferimento agli impianti fotovoltaici in zona agricola ed eolici.

L’assessore, da sindaco di San Martino In Pensilis, ha inondato il territorio (soprattutto agricolo) di pali eolici e probabilmente non ritiene ancora soddisfatta la sua propensione ad inondare. Difatti, ben due parchi eolici pendono su quel territorio, tutt’ora in predicato. Sul punto, la proposta di legge di cui, con Petraroia, è confirmatario, l’abbiamo già ampiamente commentata e non vogliamo ripeterci. Intanto, in modo felpato,velato, in chiaroscuro, e senza darla a vedere, si fanno portavoce della necessità che la proposta di legge vada rapidamente avanti e “Se occorrono modifiche si facciano quelle modifiche, ma alla nostra regione servono norme di salvaguardia del territorio e di tutela ambientale di carattere generale in cui siano definite le aree sensibili in cui non si possono installare impianti industriali impattanti”. Intelligenti pauca: a chi capisce (basta) poco. Dardo

"Poste, troppe chiusure"

L'onorevole Danilo Leva presenta un'interrogazione sui tagli al settore in Molise

CAMPOBASSO. L’onorevole Danilo Leva, dopo aver portato all’attenzione del Governo la questione dei lavoratori delle Poste con una interrogazione parlamentare ai Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Economia e delle Finanze ha scritto ai Prefetti di Isernia e Campobasso per chiedere la convocazione di un Tavolo interistituzionale attraverso il quale affrontare la questione della riorganizzazione di Poste s.p.a. «Siamo molto preoccupati – esordisce - che questo processo di razionaliz-

zazione che Poste ha avviato già da qualche anno sull’intero territorio nazionale e che coinvolge direttamente anche la nostra Regione, possa avere conseguenze negative sia in termini occupazionali che di qualità dei servizi ai cittadini. Ecco perché ritengo sia opportuno convocare un tavolo interistituzionale tra i Sindaci, i Presidenti della Provincia di Isernia e Campobasso, la Regione, i Direttori Provinciali di Poste, i sindacati del comparto, i Presidenti delle

Camere di Commercio e l’Università». L’intento del deputato PD è quello di fare un’analisi congiunta sulla criticità del piano di riorganizzazione di Poste, solo effettuando una mappatura dei bisogni si potrà avere un quadro completo della situazione per poi avviare una essenziale interlocuzione vera con il governo. In conclusione il parlamentare afferma che la soluzione a tali fenomeni si può trovare indicando prospettive sostenibili e non rincorrendo esclusivamente le emergenza.


6

Parola dei Vescovi: Campobasso

10 luglio 2014

“Chi inquina è tenuto a riparare”

Questo che segue è un documento importante, che merita di essere letto con attenzione. Parla di Bussi sul Tirino e, non solo, dei tanti Bussi che sono ancor più vicino a noi o lontano. Parla della terra che viene divorata invece di essere curata e custodita per le generazioni future. Parla di uno sviluppo che non tiene conto dell'ambiente e del paesaggio, cioè del ritratto del territorio che ci circonda, che, quanto più è ricco di biodiversità e delle cura dell'uomo, tanto più è bello. Un documento che serve a dare energie necessarie e fiducia a chi partecipa e si ribella ai "disastri necessari" ed a chi non ha ancora riflettuto sui disastri che vengono proposti e programmati da una classe politica e dirigente che pensa solo al profitto e non sa che esso è la negazione del domani. ---------È a tutti nota la situazione dell’area industriale di Bussi sul Tirino in provincia di Pescara e la contaminazione delle matrici ambientali nei pressi degli impianti e nelle aree limitrofe, tanto da essere definita “la più grande discarica di rifiuti chimici di tutta Europa”. Come Pastori della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana, per amore alla nostra gente e alle future generazioni, non possiamo restare indifferenti rispetto ai problemi che riguardano strettamente la parte di terra che ci è stata affidata: “Davvero il pianeta è casa che ci è stata donata, perché l’ abitiamo responsabilmente, custodendone la visibilità anche per le prossime generazioni” (Una nuova sobrietà per abitare la terra, Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana, 2 febbraio 2008). L’inquinamento in Val Pescara ha provocato gravi danni all’ambiente e a molte persone e continuerà a provocarne se non si pone riparo con una bonifica integrale, che risani

Assistenti familiari, domani la presentazione del corso

l’ambiente. Noi vescovi, con un documento del mese di luglio del 2008, Una nuova sobrietà per abitare la terra, abbiamo già fatto sentire la nostra voce riguardo alla nostra terra sempre più minacciata da uno sviluppo che di fatto non tiene conto del “peso” che ha sull’ambiente in cui viviamo. Anche Papa Francesco nella catechesi del 21 maggio 2014 ha sottolineato la necessità di custodire il creato: “Dobbiamo custodire il creato perché è un dono che il Signore ci ha dato, è il regalo di Dio a noi; noi siamo custodi del creato. Quando noi sfruttiamo il creato, distruggiamo il segno dell’amore di Dio. Distruggere il creato è dire a Dio: “non mi piace. …E questo non è buono: ecco il peccato…Dio perdona sempre, noi uomini perdoniamo alcune volte, ma il creato non perdona mai e se tu non lo custodisci lui ti distruggerà”. Queste parole chiare e profonde richiamano la responsabilità morale di tutti, in particolare chi ha inquinato ed è tenuto a riparare, ecco perché facendoci portavoce delle popolazioni che continuamente si rivolgono a noi, chiediamo che il male fatto, in modo particolare quello della Val Pescara, venga riparato. Dove è stata accumulata la ferita dell’inquinamento, ci sia la riparazione con una bonifica integrale. Questa sarà il segno che è dovuto come giustizia e apertura di speranza. Il Signore, risvegli i cuori al senso di responsabilità e conceda un futuro alla nostra terra perché essa possa restare per tutti casa abitabile, spazio di vita per le generazioni presenti e future. Tommaso Valentinetti Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana Arcivescovi e Vescovi della Ceam

L’Ambito Territoriale Sociale con Comune capofila Campobasso, comprendente 24 amministrazioni comunali dell’area, ha aderito al progetto nazionale denominato “ Home Care Premium” proposto dall’Inps – Gestione ex Inpdap, che prevede interventi in favore di soggetti non autosufficienti e fragili, nonché azioni di prevenzione della non autosufficienza e del decadimento cognitivo, attraverso progetti innovativi e sperimentali di Assistenza Domiciliare. Il progetto, diretto ai dipendenti e pensionati pubblici utenti della gestione Ex Inpdap, loro coniugi conviventi e loro familiari di primo grado non autosufficienti residenti nei Comuni dell’Ambito Sociale,

ad oggi sono 153 i beneficiari, è articolato in "prestazioni socio assistenziali prevalenti" a cura di “Family Care Givers” e “prestazioni socio assistenziali integrative” a cura dell’Ambito Sociale attraverso il Raggruppamento temporaneo d’imprese AWA, affidatario del progetto. L’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso e il Raggruppamento AWA hanno organizzato un corso di formazione a titolo gratuito, che si articola in due giornate 11/16 luglio 2014, per operatori (Assistenti Familiari, Colf, Badanti, Volontari) e familiari coinvolti nelle attività di Assistenza domiciliare. Il corso sarà presentato domani alle 11 il presso il Palazzo ex GIL .


7

Campobasso

10 luglio 2014

Disattesa la norma secondo cui il primo cittadino deve designare chi lo sostituisce e comunicarlo al Consiglio nella prima seduta successiva all’elezione

Palazzo San Giorgio, Battista “dimentica” di nominare il suo vice

Il sindaco nomina i componenti della Giunta, tra cui un vicesindaco, e ne dà comunicazione al Consiglio nella prima seduta successiva alla elezione. Così recita il secondo comma dell’articolo 46 del Tuel (Testo unico degli enti locali) ma Battista ha disatteso la disposizione. Nel corso del primo Consiglio comunale che si è tenuto lunedì 7 luglio, infatti, il neo sindaco di Campobasso ha comunicato all’assemblea i componenti dell’Esecutivo ma non ha fatto alcun

riferimento al vicesindaco. Anche se tutti sanno che molto probabilmente il ruolo spetterà a Bibiana Chierchia, non c’è stata la nomina e la comunicazione ufficiale al Consiglio. L’argomento non è stato trattato e non è stato inserito nell’ordine del giorno a conferma della mancata applicazione dell’articolo 46 del Tuel. Nessuno degli esponenti dell’opposizione, alcuni dei quali vantano anche anni di esperienza amministrativa , ha fatto notare all’aula

l’anomalia che non può essere considerata di poco conto. L’immediata designazione del vicesindaco, infatti, serve a garantire all’amministrazione e alla città la continuità dell’azione del primo cittadino nel caso in cui quest’ultimo dovesse avere un impedimento. Il mancato rispetto della norma, dunque, non può passare come una semplice distrazione. E’ opportuno, dunque, che Battista ripristini al più presto la legalità nominando il suo vice.

Dipendenti Fisiomedica da sette mesi senza stipendio, la denuncia dei sindacati

Le organizzazioni sindacali Cisl Fp e Ugl comunicano che il personale dipendente della Società Fisiomedica è da ormai 7 mensilità senza stipendio e che restano ancora nella incertezza del loro futuro sia dal punto di vista economico e sia, ancora più grave, da quello occupazionale.Infatti non pare si sia dissolta l’ombra della mobilità poiché risulta che la proprietà, nonostante gli accordi di sospensione, voglia riprenderla. Tale soluzione ricadrebbe non solo sul personale ma sopratutto sull’utenza in termini anche di qualità di prestazioni e di sicurezza sulla salute dei malati. La proprietà si pone davanti al paventato problema di difficoltà finanziaria con metodi di risoluzione che fanno riflettere: come fa a parlare di mobilità, e forse anche di futuri licenziamenti, quando organizza turni di lavoro con solo personale ausiliario –OSS, OSSS- senza prevedere la presenza di una figura infermieristica? Quali garanzie riesce a dare a chi ha bisogno di cure ed assistenza? Questo è quanto i sindacati denunciano pubblicamente e rappresenta anche l’occasione per rinnovare la richiesta di tavoli tecnici presso la Regione, Asrem ed a tutte le Autorità ed Istituzioni che sono disposte ad aiutarci per la garanzia del Lavoro e dei Servizi erogati alla collettività. Le organizzazioni sindacali sono in attesa dell’incontro che il Prefetto di Campobasso vorrà fissare per il tentativo di conciliazione a seguito delle iniziative vertenziali in essere, il cui esito sarà determinante per eventuali ulteriori azioni a difesa dei lavoratori e dei servizi.




10

Termoli

10 luglio 2014

Aiutare le famiglie in difficoltà con l’economia dei gettoni di presenza TERMOLI - Circa 79.000 euro da destinare al sociale e in particolar modo alla costituzione di un fondo per affrontare l’emergenza abitativa e la difficoltà di molte famiglie nel far fronte alle utenze domestiche e alle spese mediche. Il fondo potrà essere realizzato da un lato con il risparmio dei gettoni di

presenza dovuto alla riduzione del numero dei consiglieri e riportando le commissioni consiliari al numero di 5 e non 6, come sono attualmente, e dall’altro garantendo il pagamento del gettone di presenza ai soli membri effettivi delle commissioni consiliari, con esclusione dei capigruppo.

È questo il senso della proposta di delibera protocollata in Municipio e firmata dai Consiglieri Paolo Marinucci e Daniele Paradisi. Vista la grande valenza sociale dell’iniziativa, la proposta rimarrà all’ufficio di presidenza a disposizione di tutti i Consiglieri comunali che vorranno sottoscriverla.

San Basso, prossimo il sorteggio delle barche per processione a mare

TERMOLI – Sabato 19 luglio ci sarà la consueta estrazione dei biglietti con i nomi delle barche che usciranno in mare il prossimo 3 agosto e, tra queste, quella che avrà l’onore di portare in processione il patrono San Basso, e le altre due che trasborderanno le autorità e la banda, seguite a distanza dagli altri natanti della marineria. L’estrazione avverrà alle ore 21 nella piazza antistante la Cattedrale nel borgo antico e sarà presieduta dal Vescovo della diocesi, monsignor Gianfranco De Luca e dal sindaco Angelo Sbrocca. Un rituale quello dell’estrazione che raccoglie tutta la marineria termolese e le loro famiglie in attesa di sapere quale l’imbarcazione che porterà il Santo in processione anche se, per questa edizione, potrebbe avvenire un fatto mai avvenuto in precedenza per spontanea volontà. Visto che lo scorso anno molti pescherecci sono stati multati dalla Capitaneria di Porto per aver imbarcato persone in più del consentito, gli armatori stanno seriamente pensando di non prendere parte alla processione a mare. Comunque i pareri sono contrastanti ma alla fine varrà la ragionevolezza e la devozione nei confronti del Patrono e tutto procederà regolarmente.

Opposizione chiede informazioni sulla centrale a biomasse TERMOLI - I consiglieri Paolo Marinucci e Daniele Paradisi hanno presentato una interrogazione al Sindaco sull’iter autorizzativo per la costruzione di una centrale a biomasse nel Nucleo Industriale di Termoli, in prossimità di un area in cui, secondo i dati dell’Arpa, sono stati già rilevati parametri fuori dalla

norma. Chiedono inoltre al Sindaco la posizione dell’amministrazione in merito alla costruzione e gli adempimenti che metterà in atto; Come si pensa di individuare il soggetto responsabile per la realizzazione del piano di caratterizzazione e soprattutto quali i tempi.

Tagli alla sanità, presentato ordine del giorno TERMOLI - Si continua a discutere sui tagli alla sanità e oggi alle ore 17 nella sala consiliare del Municipio si terrà una conferenza stampa da parte dei Consiglieri di opposizione. Verrà illustrato l’or-

dine del giorno con la richiesta di Consiglio comunale monotematico aperto sulla sanità e sul futuro dell’ospedale San Timoteo. Interverranno all’incontro con i rappresentanti della stampa i sette

consiglieri di opposizione Michele Marone, Antonio Di Brino, Francesco Roberti, Francesco Rinaldi, Nicolino Di Michele, Remo Di Giandomenico ed Annibale Ciarniello.

Chiamata d’imbarco per marinaio

TERMOLI - La Capitaneria di Porto di Termoli ha diramato la chiamata per un marittimo con qualifica di marinaio da imbarcare a bordo del motopeschereccio “Fenicia” iscritto al registro di Termoli che esercita la pesca costiera locale. Gli interessati dovranno presentarsi l’11 luglio entro le ore 11 negli uffici della Capitaneria

di Termoli muniti di: libretto di navigazione o foglio di ricognizione di 1^ CTC, tesserino che attesti l’iscrizione nei registro pescatori e certificato medico di visita preventiva d’imbarco per i soli marittimi muniti di libretto di navigazione ( 1 CTG della Gente di mare), visita biennale in corso di validità.


11

Termoli

10 luglio 2014

Il vescovo De Luca, bisogna favorire l’occupazione dei giovani

BASSO MOLISE – Non è andato troppo per il sottile il Vescovo della diocesi Termoli – Larino monsignor Gianfranco De Luca in un incontro durante il quale ha chiesto a forte voce lavoro per i giovani. “Ma può essere che in questa terra così bella, così intraprendente e così ricca di tradizioni non sia anche un luogo dove possano esserci giovani che fanno ’e-e’, che studiano e lavorano? – ha detto il Vescovo –“. Poi non ha disdegnato di ripetere le frasi dette dal Papa nella sua recente visita in Molise: “Quel né - né vorremmo tradurlo in è – è” e poi anche in merito al “’Piano Garanzia Giovani” e alla “Programmazione europea” dei prossimi anni ha detto che “manca che il programma del Governo nazionale per i giovani trovi una collocazione giusta sul nostro territorio. Mi sembra che siamo ancora un po’ in ritardo nella nostra regione e

auspico che non nasca un progetto con copia incolla presi da altre regioni ma nasca un accordarsi anche se può essere faticoso può essere più lungo ma è importante raccordarsi con quello che accade nel nostro territorio e nelle aree più interne. Tutto questo va fatto in un modo serio e tempestivamente perché non possiamo arrivare sempre dopo”. Durante l’incontro sono state presentate le attività del Progetto di accompagnamento lavorativo Policoro, del Microcredito Senapa e l’esperienza del corso “Cultural Manager”. Monsignor De Luca è anche presidente onorario dell’associazione “Un Paese per giovani” che ha organizzato l’incontro ed è stato il responsabile a illustrarne le finalità. “Si tratta di un’associazione che accoglie i giovani per seguirli in un percorso di accompagnamento alle

IACP, Ioffredi presenta ordine del giorno per bloccare gli sfratti CAMPOBASSO - Durante la seduta dell’ultimo Consiglio regionale il capogruppo di Sel, Domenico Ioffredi, ha presentato un ordine del giorno sulla sospensione degli sfratti per morosità incolpevole autorizzati dall’Istituto Autonomo Case Popolari nei confronti di 176 nuclei familiari e di questi molti in Basso Molise.“In questo contesto – scrive Ioffredi –, non si può infatti non tener conto della grave crisi economica che da anni attanaglia il nostro Paese e, in particolare, la nostra regione. Una situazione che sta producendo disoccupazione ed erosione del potere di acquisto delle famiglie. Da qui, la sempre crescente morosità imputabile alla difficile situazione finanziaria dei nuclei familiari, non ascrivibile a profili di volontarietà e, anzi, destinata alla moltiplicazione. Con l’ordine del giorno ho chiesto di avviare tutte le possibili procedure volte al contenimento della situazione di disagio e, in particolare, di implementare un provvedimento, straordinario e d’urgenza, per la sospensione immediata degli sfratti. L’aula ha deciso di rinviare l’ordine del giorno alla prossima seduta come primo punto. Nel frattempo – conclude il capogruppo di Sel -, si provvederà ad identificare le situazioni effettivamente bisognose di intervento”.

Istituito servizio navetta per il lido

CAMPOMARINO – L’amministrazione comunale, considerato che il Comune ha un vasto territorio rurale che gravita su Nuova Cliternia, nonché Campomarino Paese e i residenti sono costretti a spostarsi in auto o con mezzi pubblici per poter raggiungere la spiaggia, ha deciso di agevolare la mobilità dei cittadini, soprattutto quelli sprovvisti di auto propria o con difficoltà economiche, verso Campomarino Lido al fine di consentire a tutti la fruizione dei benefici del mare. Pertanto ha istituito un servizio navetta per il trasporto dei residenti da e per Campomarino Lido nei mesi estivi, con corse giornaliere da Campomarino Centro e Nuova Cliternia per Campomarino Lido fino al 30 agosto, domenica e festivi esclusi; corse serali con decorrenza dal 22/luglio al 30 agosto, domenica e festivi inclusi. Gli utenti che usufruiranno della navetta verseranno 50 centesimi per ogni corsa, a titolo di compartecipazione al costo del servizio.

aziende, far superare deficit che si hanno quando si esce dalla scuola e collocandoli in tirocini formativi per permettere l’esperienza pratica che nella scuola manca. 370 persone sono venute allo sportello, 60 hanno già svolto un tirocinio forma-

tivo e il 10 per cento si è trasformato in contratti di lavoro nei settori meccanica e carpenteria, in aziende che producono fermenti lattici, pizzerie, ristorazione in genere, saloni per acconciatori con un’età che va dai diciotto anni in su

ma – conclude il presidente dell’associazione - non mancano gli ultraquarantenni tanto che un paese per giovani sta diventando anche uno sportello per le persone adulte del Basso Molise e del resto della provincia di Campobasso”.

Sicurezza sul territorio, il Governo risponde all’onirevole Venittelli BASSO MOLISE – L’onorevole del Pd LauraVenittelli tempo addietro presentò una interrogazione al Governo nazionale sulla criminalità in basso Molise ritenendo che “da un’estate all’altra criminalità e banditismo non mollano la presa sul territorio del basso Molise e la rapina della notte scorsa sulla statale 16 ne è la chiara prova. Ma la preoccupazione profonda risiede più sulle infiltrazioni di una malavita di diverso lignaggio, che di episodi a se stanti, come evidenziato nell’interrogazione discussa la scorsa settimana a Montecitorio”. La deputata poi si addentra sulla risposta avuta all’interrogazione da parte del sottosegretario di Stato del Ministero dell’Interno Domenico Manzione presso la Commissione Affari costituzionali, della presidenza del Consiglio e Interni. “Nell’interrogazione, risalente al settembre scorso e proposta sulla scorta della sequela di rapine a banche e uffici postali che crearono allarme sociale nella popolazione, chiedemmo se il Viminale fosse a conoscenza di questa recrudescenza, quale fosse il grado di coordinamento e di interazione delle forze dell’ordine e accendemmo i riflettori sulle possibili contaminazioni di natura criminale con la presenza di esponenti affiliati alla criminalità organizzata, ponendo l’accento sulla possibilità di finanziare un sistema di videosorveglianza sulla costa molisana e a Termoli”. Nella risposta il sottosegretario riferisce che dal 2011 al 2013 il numero dei crimini sia addirittura sceso, tranne che sul numero delle rapine.“La situazione della pubblica sicurezza nel basso Molise, in particolare a Termoli e negli altri comuni costieri, è costantemente monitorata dalla prefettura di Campobasso. L’analisi dei dati non evidenzia segnali di un deterioramento del quadro complessivo, anche perché non risultano radicate nel territorio consorterie criminali strutturate sul modello mafioso, come emerge dalle azioni info-investigative e di monitoraggio nei settori degli appalti pubblici, delle cessioni e acquisizioni di immobili e delle attività commerciali di possibile interesse. L’andamento complessivo dei reati nel capoluogo non presenta situazioni di particolari criticità, in quanto l’indice complessivo della delittuosità, a partire dal 2011 e sino al 2013, mostra una tendenziale diminuzione.Tale dato trova conferma anche nei primi mesi dell’anno corrente. Analoga situazione è riscontrabile nei comuni di Termoli – ad eccezione del dato sulle rapine – e di Petacciato, mentre in quello di Campomarino si evidenzia un incremento generale dei delitti.Anche alla luce di tali dati, assicuro che l’attenzione delle forze dell’ordine rimane alta e che nessun segnale di allarme, ancorché minimo, viene trascurato. Ciò è attestato dalla ferma risposta repressiva concretizzatasi in diverse operazioni di polizia giudiziaria, che hanno portato all’arresto degli autori di una serie di furti e rapine verificatisi nel basso Molise.Tali operazioni hanno evidenziato il carattere di “importazione” dei fenomeni delittuosi nell’area molisana, in quanto gli arrestati sono risultati di provenienza pugliese e campana. In merito

alla organizzazione del sistema della sicurezza sul territorio, le pianificazioni generali e i dispositivi straordinari di controllo, anche nelle località adriatiche a più elevata esposizione al rischio di attività criminali, hanno garantito e garantiscono adeguati livelli di efficacia dell’azione di prevenzione e contrasto. I relativi interventi sono stati più volte esaminati, sia nel corso di riunioni di coordinamento delle Forze di polizia, sia in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con il coinvolgimento anche degli amministratori locali. Nell’ultima riunione di tale comitato, tenutasi la scorsa settimana, sono state messe a punto, per il periodo estivo, iniziative specifiche volte all’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, di polizia stradale sui principali itinerari turistici, nonché di quelli di ispezione e verifica sull’esercizio delle attività commerciali, di intrattenimento e svago. Per quanto attiene alla dotazione organica del personale operativo della polizia di Stato, presso la questura di Campobasso e il commissariato distaccato di Termoli, si registra un decremento di sole 9 unità rispetto all’organico previsto di 191 unità.Tale carenza risulta parzialmente bilanciata dalla presenza di 15 operatori tecnici della polizia di Stato che, nell’espletamento delle loro mansioni, contribuiscono alla funzionalità delle strutture. Sottolineo – continua la risposta del sottosegretario - che nello scorso mese di ottobre sono stati già assegnati 3 appartenenti al ruolo degli agenti ed assistenti per le esigenze e, in occasione della prossima immissione in ruolo di agenti della polizia di Stato, prevista per il secondo semestre del corrente anno, sono state avviate procedure per l’eventuale assegnazione di ulteriori risorse, compatibilmente con le esigenze dei diversi uffici e reparti del territorio nazionale.Voglio dunque assicurare che, nonostante le limitazioni imposte dalla “spending review”, questa Amministrazione riserva la massima attenzione possibile alla situazione dei presidi di polizia, al fine di garantire sempre adeguati livelli dei servizi di sicurezza. Con specifico riferimento alla videosorveglianza, ricordo che il Molise non rientra tra le regioni ricomprese nell’area d’intervento del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013”, che costituisce il serbatoio per i finanziamenti anche di tali sistemi di controllo del territorio. A Termoli, peraltro, è attivo un sistema di videosorveglianza a gestione comunale, di sicuro ausilio alle attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni di microcriminalità e vandalismo. In ogni caso, la prefettura continuerà a riservare la massima attenzione ai temi del controllo del territorio e quindi anche alla possibilità di implementare i sistemi di videosorveglianza con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati”.“ Ringraziando il sottosegretario – conclude l’onorevole Venittelli - abbiamo voluto ribadire la richiesta che il Molise, considerabile ancora isola felice nel Centrosud, rimanga tale e che ci si dovrà impegnare affinché rimanga tale”.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.