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ANNO IX - N° 154 - MERCOLEDÌ 11 DICEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno al Tavolo Tecnico

L'Oscar del giorno lo assegniamo al Tavolo Tecnico romano che ha scompaginato il risiko di Frattura ponendolo di fronte al dilemma: o la sostituzione del direttore regionale, Lastoria o ogni ulteriore possibilità di nomina dei vice commissari. Incominciano ad uscire allo scoperto "i giudici di Berlino". Verrebbe da dire giustizia è fatta ma è più bello sanità rimessa sul binario giusto. Vedremo che cosa sarà escogitato dalle illuminate menti giuridiche di cui si circonda per tamponare la falla e continuare nella costruzione della casa del "Molise per Tutti".

Il Tapiro del giorno a Pierpaolo Nagni

Il Tapiro del giorno lo diamo a Pierpaolo Nagni. L'ineffabile assessore ai Trasporti ha generato l'ennesima confusione nel settore questa volta in merito alle tessere di libera circolazione per i disabili. Ma non è stato proprio il suo assessorato, con la lettera al Comune di Campobasso, ad alimentare la confusione laddove scrive: "I Comuni sono privati della legittimazione a emettere le tessere...Si ritiene di non potere procedere alla liquidazione delle fatture"? Oggi è il caos totale al pari dell'aggiudicazione della gara di appalto per il servizio.


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In gestazione l’Ente regionale per l’edilizia sociale (Eres)

E’ finito il tempo degli Iacp Ridare vigore al settore dell’edilizia economica e popolare mediante un solo strumento di pianificazione e di attuazione, eliminare sovrapposizioni di ruoli e di competenze, generare economia e capacità d’azione e d’intervento è l’obiettivo primario di una nuova politica della casa

Trasporti come le Gran Manze? La Regione da otto mesi non assegna la gara d'appalto già aggiudicata C'è il timore che si pensi a qualche società di pullman del Nord

Non solo l’Imu. Quantunque con le sue ineffabili incongruenze sia l’argomento nazionale. E’ la politica della casa nel nostro Paese ad essere un dato straordinariamente deficitario di risorse e di soluzioni. Ridotto a problema regionale, abbiamo davanti un quadro miserevole di condizioni e situazioni abitative che fanno della casa un’emergenza sociale, resa drammatica dall’entità degli sfratti, dagli interventi-tampone della Caritas diocesana, dall’intruglio amministrativo e gestionale degli Istituti autonomi delle case popolari con il loro carico di strutture in disfacimento, la limitazione degli investimenti, recentemente costretti da una legge regionale a dimezzare il valore patrimoniale con alienazioni a prezzi stracciati. Ne ha fatto una sintesi l’assessore regionale Pierpaolo Nagni che a dispetto della compagnia di cui fa parte (inefficiente, arrogante, improduttiva), i problemi li estrapola, li approfondisce e tenta di risolverli. Coi mezzi di cui dispone, notoriamente insufficienti, oltre che affidati a strutture tecniche e amministrative disabituate da anni a dare un contributo fattivo. Gli Iacp sono un emblema di questo progressivo ridursi del patrimonio immobiliare popolare. Cambiare quindi si deve, si può. L’annuncio è di Nagni. Non più Iacp, ma un unico Ente regionale per l’edilizia sociale (Eres), i cui effetti dovrebbero realizzarsi in una maggiore efficienza, economicità e tempestività degli interventi. Una struttura che assommi in sé gli elementi tecnici, amministrativi e operativi di una realistica politica abitativa, a valere per l’intero territorio molisano, in grado di raccogliere e

di rispondere alle sollecitazioni delle varie articolazioni socio-economiche collegate all’esigenza delle giovani coppie, degli anziani, degli sfrattati, dei senzatetto, di avere e godere di una casa. L’assessore ha disegnato velocemente anche il profilo delle competenze di questo Ente: informatizzazione dei servizi ; gestione dell’anagrafe abitativa, degli utenti, dei contenziosi, della riscossione dei canoni di locazione, della manutenzione, della riqualificazione e della implementazione del patrimonio di edilizia residenziale, nonché il coordinamento delle attività delle Agenzie Sociali per la Casa. Anche queste una novità assoluta per affrontare da prospettive diverse, sicuramente più ampie, le questioni relative al mercato edilizio, alle intermediazioni nel mondo degli affitti, e alla ricerca mirata di soluzioni per i meno abbienti e delle categorie di persone in condizione di svantaggio economico. Siamo ancora a livello di una proposta di legge. Su cui magari si innesteranno non pochi condizionamenti e interessi perché volga in un senso e nell’altro. Ma l’obiettivo di ridare vigore al settore dell’edilizia economica e popolare mediante un solo strumento di pianificazione e di attuazione (Eres) , di eliminare sovrapposizioni di ruoli e di competenze, di generare una sostanziale economia, e un’altrettanta sostanziale capacità d’azione e d’intervento, è talmente evidente, e necessario, che sarebbe follia perderlo per strada per l’inveterata propensione degli amministratori regionali a impastarsi di parole. Dardo

CAMPOBASSO. Ma non è che anche per il settore trasporto su gomma si profili un'operazione sullo stile della stalla delle Gran Manze? Non è che si sta lavorando intorno a qualche progetto per proiettare in Molise qualche grosso gruppo del Nord? Sono interrogativi legittimi alla luce di quanto sta accadendo in regione dopo l'assegnazione provvisoria della gara d'appalto alla Atm già nel mese di marzo scorso. Come è possibile che giunti a novembre la Regione ancora non abbia provveduto all'aggiudicazione definitiva? Come è possibile che nessuno dica niente mentre continuano ad essere spesi soldi in più per il sistema? E già, perchè aggiudicando la gara la Regione e, dunque, i cittadini potrebbero contare su due milioni di chilometri in più l'anno rispetto a quelli vengono assicurati oggi. In più, sarebbero sei i milioni di euro di risparmio per la Regione. Con parte di questo risparmio, poi, la Regione avrebbe potuto garantire ai disabili di potere continuare a beneficiare delle tessere per la riduzione del biglietto. Oggi, invece, tale servizio è stato bloccato per mancanza di soldi. Pensiamo non si tratti di cose di secondo ordine, visti i tempi. E allora perchè l'assessore Pierpaolo Nagni ancora non provvede ad aggiudicare in via definitiva la gara d'appalto all'Atm? A distanza di otto mesi pensare a qualche iniziativa che porti il ragionamento fuori regione è facile. A pensar male non si fa errore. Ci saranno, di sicuro, pressioni e spinte per mettere mano sul nostro sistema dei trasporti a partire da quello su gomma e finire alle ferrovie. E non è che questo pensare rientri nello spazio politico della Regione Molise? Si avrebbe così un'altra stalla, nel vero senso della parola, ma invece di Gran Manze di pullman pronti a scorazzare con tanto di sigla Nordista. O anche se non dovesse trattarsi di un'impresa del Nord potrebbe avere ramificazioni anche nel Sud e richiamare qualche altro nome già conosciuto nel passato in Molise. Congetture, pensieri ondivaghi? Non sarebbe il caso di eliminarli assegnando semplicemente la gara d'appalto che da otto mesi ha già, provvisoriamente, un vincitore ed è un'azienda molisana?

Gli elettori del Pd archiviano le larghe intese di Domenico Piedimonte* L'affluenza di quasi tre milioni di persone alle primarie del Pd supera di molto qualsiasi aspettativa e manda un segnale forte e chiaro che va ben oltre il Partito Democratico ma interessa tutto il mondo politico: gli italiani vogliono partecipare e decidere il futuro del proprio paese.

Matteo Renzi vince in 20 regioni su 20 e in 110 province su 110 con largo margine sui due sfidanti, registrando percentuali intorno al 75% nelle regioni rosse del centro Italia nonostante fosse il meno a sinistra dei candidati perchè una gran parte dell'elettorato del Pd non ha digerito le larghe intese con la destra e non ha perdonato alla vecchia classe diri-

gente il siluramento di Prodi, della coalizione con Sinistra Ecologia Libertà e del programma Italia Bene Comune proposto in campagna elettorale. Ora è necessario tornare a occuparci di economia e di lavoro perchè la disoccupazione giovanile è a livelli senza precedenti e la crisi dell'industria italiana è un dramma quotidiano, ed è necessario tor-

nare a occuparci di diritti, di ambiente e dell'Europa che vogliamo, per questo auspichiamo che il nuovo segretario del Pd riesca a far approvare il più rapidamente possibile una legge elettorale seria che dia voce ai cittadini e governabilità al paese. *Coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia Libertà


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E ora si cambia la Giunta Fuori potrebbero finire Scarabeo e Petraroia per Ciocca e Di Nunzio CAMPOBASSO. Era nell'aria e, del resto, lo aveva già anticipato il presidente della Giunta, Frattura. Qualora anche in Molise avesse vinto la lista di Matteo Renzi il cambio nell'esecutivo sarebbe stato gioco automatico. Così sarà. In Giunta, infatti, potrebbero entrare Salvatore Ciocca e Domenico Di Nunzio ai quali farebbero

largo Michele Petraroia e Massimiliano Scarabeo. Un cambio di passo che verrebbe giustificato proprio dall'esito elettorale delle Primarie. Sembrerebbe essere questo l'indirizzo del Presidente della Giunta regionale che potrebbe, così, confermare la sua leadership anche all'interno del quadro di maggioranza. Una rivoluzione a tutto tondo all'interno della Giunta regionale in vista delle prossime scadenze elettorali. Dal giro di valzer potrebbe uscire anche Pierpaolo Nagni da sostituire con il suo compagno di partito, Cristiano Di Pietro. L'unico ad essere salvo sarebbe Vittorino Facciolla. Uno scenario che figurerebbe nuove evoluzioni nel quadro politico regionale. E' chiaro che determinante è stato l'esito elettorale di domenica per Matteo Renzi in Molise. Contro, infatti, ha avuto tutti i vertici dirigenziali del Pd a partire dal senatore Ruta per passare per l'onorevole Leva e una serie di consiglieri regionali e comunali. Vinta questa battaglia a Paolo Frattura non resta che passare alla seconda fase della conquista della leadership all'interno del Pd. E questa passa proprio per la rivisitazione della Giunta regionale. Fuori gli amici di Ruta e Leva e dentro i nuovi. Un braccio di ferro di non poco conto, dunque, quello che si appresta a tenere il presidente della Giunta con i vertici regionali del Pd che riguarda la conquista della leadership in vista del prossimo appuntamento per l'elezione del segretario regionale. Ma

anche e, soprattutto, in vista delle prossime elezioni politiche che lo potrebbero vedere proiettato a Roma e lasciare la presidenza della Regione alla candidatura di Aldo Patriciello. Uno scenario politico che si presenta movimentato, articolato e dirompente all'interno del Pd.

Incarichi inconferibili, Frattura rischia la preclusione ad effettuare altre nomine La scelta di Lastoria nella sanità regionale finisce nell’occhio del ciclone: i tavoli ministeriali puniscono il governatore CAMPOBASSO. Il presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura Era l’11 ottobre 2013 quando Paolo di Laura Frattura annunciava in pompa magna la nomina di due nuovi dirigenti della Regione Molise: il direttore generale, Di Mirco, compare dell’avvocato di Frattura (il legale Salvatore Di Pardo), e il nuovo direttore regionale della Saluta Antonio Lastoria. Un incarico che, ad un primo sommario sguardo, evidenziava due incognite sulla legittimità della scelta. Sia perché il dottor Lastoria, nonostante le indubbie capacità, è dipendente della Cattolica, sia perché vanta 3 anni di dirigenza rispetto ai 5 previsti dal governo Monti. La seconda ipotesi di illegittimità è stata aggirata dalla Giunta della Regione Molise che, all’improvviso, con delibera ha modificato gli anni richiesti dal decreto abbassandoli da 5 a 3. Non si poteva però eliminare l’ipotesi di inconferibilità dell’incarico in rapporto al datore di lavoro del nuovo dirigente oggi in carica. Antonio Lastoria è infatti dipendente dell’Università Cattolica, ossia la stessa struttura che è in contenzioso con la Regione Molise perché vanterebbe 100milioni di euro (dal 2003 al 2011) per prestazioni sanitarie già effettuate. Ora, un dirigente della struttura privata che opera sul territorio molisano può ricoprire la carica di dirigente della Sanità regionale se la struttura che presso cui è assunto è in contenzioso con l’ente pubblico che lo ha assunto? La domanda se l’è posta anche il Tavolo tecnico della Sanità ed il Comitato che, dopo le notizie apparse sulla stampa, ha chiesto chiarimenti al commissario ad acta e presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura. Quest’ultimo, dopo aver “esternato disappunto” ( si legge sul verbale romano del 21 novembre 2013) non ha potuto non confermare quanto riportato dalla stampa precisando che, dal 1 luglio 2011, la Cattolica di Campobasso si è trasformata in Fondazione Giovanni Paolo II. Vero, replicano ancora i tecnici mini-

steriali che però scendono nel merito ed evidenziano che “La Fondazione Giovanni Paolo II è stata eretta nel 2011 per iniziativa dell’Università, tanto che il patrimonio della Fondazione è stato conferito dalla Università stessa, che ha devoluto tutti i beni mobili ed immobili già dell’omologo Centro di Campobasso, e che ha erogato un finanziamento (da restituire con interessi) di 20.000.000,00 euro. In caso di scioglimento della Fondazione il patrimonio residuo andrà devoluto alla Università. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione è composto da 5 membri, di cui 4 sono nominati dal Consiglio di Amministrazione della Università, su proposta del Rettore (ed uno dal Presidente della Regione Molise, si vedano al riguardo le osservazioni contenute nel parere prot. 130-P/2011 reso dai Ministeri affiancanti). Il Commissario, nella nota in oggetto, conferma il rapporto di dipendenza tra il dott. Lastoria (nominato Direttore Generale della Salute) e l’Università Cattolica, ente privato, che svolge funzioni

regolate e finanziate da enti pubblici, finanziato in particolare dalla regione per le attività svolte prima dal Centro di ricerca, poi dalla Fondazione, costituita dalla stessa Università Cattolica, che si avvale a livello operativo dello stesso Centro di ricerca e formazione già esistente, così come riportato nello statuto della Fondazione. Sia il Centro di ricerca sia la Fondazione sono dirette emanazioni dell’Università Cattolica, tant’è che la stessa Università nomina i vertici delle strutture. La Regione Molise, peraltro, gestisce in via diretta i rapporti con la predetta struttura privata accreditata nei confronti della quale svolge altresì attività di controllo e di attribuzione dei piani delle prestazioni e dei relativi budget. Dall’avvio del Piano di Rientro della Regione Molise si è registrato un copioso contenzioso, ancora in parte pendente, instaurato dalla Università (quale gestore del suddetto Centro) contro la Regione – Università difesa dallo stesso avvocato Di Pardo che aiuta il presidente Frattura nella gestione amministrativa degli atti sulla Sanità (sedendo anche ai tavoli con i commissari come dimostrato dalla foto scattata in Giunta regionale il 27 marzo 2013) ndr - In tale stato di cose non può non segnalarsi che, essendo il dott. Lastoria dipendente, seppur in aspettativa, dell’Università Cattolica, ed essendo la Fondazione di diretta emanazione dell’Università Cattolica, tanto che si avvale del Centro di ricerca preesistente per la gestione operativa e l’erogazione di prestazioni sanitarie remunerate a carico del Servizio sanitario regionale, potrebbero configurarsi ipotesi di inconferibilità previste dall’art. 4 del decreto 39/2013. L’inconferibilità, ai sensi dell’articolo 1, lettera g) del citato decreto legislativo n. 39/2013, determina la preclusione permanente o temporanea a conferire gli incarichi previsti dal medesimo decreto” chiudono i tecnici romani. giorug


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Un 'giallo' per la Commissione La Lattanzio denuncia la validità della seduta per il numero legale

"Sconfessato l'operato di Petraroia" Per Romagnuolo positiva l'azione di correzione politica CAMPOBASSO. La IV commissione regionale ha approvato il piano di dimensionamento scolastico. Il testo reintroduce alcune delle iniziative adottate dalla Provincia di Campobasso sconfessando, in sostanza, la proposta dell'assessore Michele Petraroia e quindi della Giunta. In particolare, vengono mantenute le presidenze di Santa Croce di Magliano e Larino. "Condivido - scrive il consigliere Romagnuolo - quanto approvato dalla Commissione in quanto si salvaguardano le esigenze e le peculiarità del territorio. A Santa Croce, ad esempio, si conservano il Liceo e tutte le altre scuole del paese e del comprensorio con un'unica dirigenza. Bene hanno fatto gli studenti a protestare ribadendo il senso del mantenimento della presidenza nell'ambito di un discorso di area e di razionalizzazione oculata. La proposta che io voterò è quella che prevede iniziative che rispecchiano il modello adottato per Santa Croce e cioè le scuole superiori siano accorpate in senso verticale con le scuole di primo grado e quelle dei paesi limitrofi in un'ottica di risparmio e senso identitario del territorio".

CAMPOBASSO. Un 'giallo' si è consumato in Quarta Commissione regionale sul Piano di dimensionamento scolastico. All'ora convenuta tre i componenti di maggioranza presenti e due quelli di maggioranza. Nel frattempo, però, i due di opposizione contestavano le scelte di confronto e abbandonavano la seduta. A quel punto anche il consigliere Nunzia Lattanzio sottolineava come in ritardo fosse stato consegnato il documento del Piano e, dunque, chiedeva uno spostamento a breve della Commissione. Non avendo trovato risposta da parte del presidente Ioffredi, lasciava

l'aula. Però, ed è questo il caso sottolineato dalla stessa Lattanzio, veniva chiamato di gran lena il consigliere Monaco che garantiva, con la sua presenza il numero legale e il Piano è stato licenziato corretto in parte rispetto a quello portato dalla Giunta. Il consigliere Nunzia Lattanzio tornava in aula a denunciare l'accaduto con un battibecco con il presidente della Commissione Ioffredi circa il mantenimento del numero legale una volta che la stessa aveva abbandonato la seduta. Tanto che si è aperto un vero e proprio 'giallo' circa la validità della seduta in questione.

L'intervento

Quel pasticcio del dimensionamento scolastico di Antonio Cantalupo Nella seduta del 25 Novembre la giunta Regionale con delibera n° 625 ha approvato il Piano regionale di dimensionamento della rete delle istituzioni Scolastiche per gli anni 2014/2016. Il piano deliberato dalla Regione Molise in data 25 Novembre apporta modifiche a quello deliberato dalla Provincia di Campobasso in data 04 Novembre 2013 che inizialmente aveva approvato ed inviato alla Regione Molise un dimensionamento degli istituti Scolastici che sicuramente teneva in considerazione il territorio nella sua interezza e riusciva a rispondere alle aspettative del legislatore rispetto ai parametri di legge. Cercando di andare incontro alla normativa ministeriale a riguardo la giunta Regionale attivandosi sembra con l’ausilio di una cabina di regia, ha deliberato delle variazioni al Piano Provinciale di Dimensionamento Scolastico. Le variazioni apportate al Piano di dimensionamento provinciale avranno gravi ripercussioni sui territori dove sono stati accorpati degli Istituti Superiori. Di seguito si elencano gli Istituti di secondo grado accorpati con le variazioni effettuate dalla Regione Molise e quindi tolti alla Presidenza del Paese dove sono situati. Istituto Omnicomprensivo di Campomarino dove L’Istituto Professionale viene nuovamente aggregato a Larino “D’ Ovidio” quindi la Presidenza, la Direzione non è del Dirigente Scola-

stico di Campomarino bensi’ al Dirigente scolastico della Scuola di Larino. La motivazione viene integralmente riportata nella delibera del Dimensionamento della Regione Molise ed è la seguente: “Ne consegue che in questo caso il distacco non pregiudica l’ autonomia dell’ Istituto Comprensivo ed è conforme a quanto stabilito dall’ Art 2 comma 3 D.P.R. 233/ 98 secondo cui l’ aggregazione delle scuole di ogni ordine e grado in Istituti Omnicomprensivi è possibile nei casi in cui si trovino nelle condizioni di isolamento, non si raggiungano numeri sufficienti a mantenere l’ autonomia solo con le scuole con il primo ciclo di Istruzione”. Altra Scuola che perde la Dirigenza all’ interno del Comune dove è situata a seguito della delibera Regionale N° 625 (sopra citata) sarà IPIA di Montenero di Bisaccia aggregata orizzontalmente all’ Istituto tecnico “ Majorana” di Termoli. Ancora una Scuola che perderà la dirigenza sarà S.Croce di Magliano dove il Liceo Scientifico di Santa Croce di Magliano con 187 alunni verrà diretta dal Dirigente Scolastico di Casacalenda. Se per Campomarino la spiegazione data dalla giunta Regionale potrebbe essere valida per la parte che riguarda la non sussistenza delle condizioni di isolamento, per Montenero di Bisaccia e Santa Croce di Magliano le condizioni di territori “ isolati” ci sono tutte. Il Molise è una Regione dove non sussistono condizioni che possano escludere la costitu-

zione di Istituti Omnicomprensivi, proprio in considerazione della sua orografia territoriale, che tutti noi conosciamo benissimo. La territorialità molisana è costituita da piccole realtà, priva di grandi centri abitati (dove si concentrano molte scuole superiori) e di agevoli vie di comunicazione. Sono i piccoli paesi come Agnone, Casacalenda, Guglionesi, Montenero di Bisaccia, Trivento, S. Croce , Riccia ecc., che tengono vivo il territorio regionale. In questi paesi ,ed altri ancora in Regione, si trovano le Scuole aggregate in Istituti Omnicomprensivi che, al loro interno, inglobano anche Scuole Secondarie Superiori. Intanto esistono e svolgono la loro funzione di istruzione , creando una valida barriera verso la dispersione scolastica e l’abbandono degli studi. Gli Istituti Superiori che compongono un Omnicomprensivo hanno anche una funzione di presidio del territorio. In Buona sostanza oltre a riconoscere la bontà del lavoro svolto dalla Giunta Regionale e dalla cabina di regia diviene possibile che nei tre casi menzionati ( Campomarino, Montenero di bisaccia e Santa Croce di Magliano) si paventi negli anni prossimi una chiusura delle Scuole accorpate. Con una Presidenza non allocata nel comune della scuola secondaria di II grado, si avrebbe una naturale contrazione di iscrizioni di alunni uscenti dalla secondaria di I grado che andrebbero ad iscriversi in parte in istituti superiori vi-

ciniori e, nel caso specifico, addirittura fuori Regione (Vasto/S. Salvo). Chiudendo questa nota che vuole essere un contributo,voglio inoltrare una proposta, in questo senso, si pensi alla apertura di un Liceo Musicale nella Citta di Termoli differenziando l’offerta formativa, dando la possibilità a tante giovani leve musicali di studiare la musica senza creare a loro ed alle famiglie disagi per lo spostamento sul territorio, dato che la stessa Città di Campobasso ha già il Conservatorio Musicale,oltre al Liceo Musicale. In uno spirito di collaborazione attiva con le istituzioni tutte e le strutture del territorio, nell’analisi preliminare dei contesti, dei fabbisogni, della domanda di formazione implicita ed esplicita, che si evince nella attuazione del dimensionamento, diventa poco utile se non dannoso unificare in modo orizzontale Istituti di Istruzione della secondaria di II grado per i motivi sovraesposti che comporterebbero forti criticità nelle scuole costituende e porterebbero probabilmente alla chiusura in breve tempo di quelle esistenti nei paesi di Campomarino,Montenero di Bisaccia, Santa Croce di Magliano. Un invito alla riflessione da parte del consiglio Regionale che dovrà approvare il piano di Dimensionamento è d’uopo, anche perché la chiusura eventuale di Istituti nei paesi sopracitati porterà sicuramente una negatività anche economica a fronte di un non costo aggiunto, lasciando gli Istituti di istruzione superiore alle loro rispettive Dirigenze Scolastiche.


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Il presidente di Assindustria soddisfatto per i casi Gam e Zuccherificio

La “spendig review” regionale parta dalle aziende partecipate Evitare che il portafoglio della politica si apra in favore dei clienti, dei parenti, degli amici e dei conoscenti

CAMPOBASSO. “Dovrebbe suscitare indignazione - scrive in una nota Mauro Natale, Presidente di Confindustria Molise, intervenuto nel dibattito in corso sulle possibili soluzioni da adottare per superare le crisi della Gam e dello Zuccherificio e dell’Ittierre - chi strumentalizza l’angoscia dei lavoratori per giustificare la presenza della Regione nelle aziende partecipate e, con essa, le azioni poste in essere che hanno visto, nel passato, ingenti quantità di risorse pubbliche destinate ad interventi di “recupero” di tali realtà.

E’ palese - scrive Natale - che le risorse immesse dalla Regione in queste società non sono servite né per ristrutturare le medesime, rendendole appetibili sul mercato (tant’è che non si trovano acquirenti disposti a subentrare nella proprietà), né per garantire ai lavoratori un’occupazione sicura, dato che gli stessi, ancora una volta rischiano di trovarsi senza lavoro. Non è serio - ha aggiunto il Presidente degli Industriali - tentare di scuotere le coscienze per spingere a voler riconfermare un modello assistenzialistico dal quale, invece, dobbiamo, con urgenza, al-

lontanarci. Ciò premesso, partecipo al dramma delle centinaia di lavoratori che stanno perdendo o hanno già perso il posto di lavoro, affermando la necessità di un impegno corale della classe dirigente, in primo luogo della Regione, per superare questa che oggi è diventata un’ emergenza sociale, da trattare in quanto tale. Si badi bene, però, che “lavoratori in emergenza sociale, da assistere” non sono solo i dipendenti delle aziende partecipate dalla Regione, ma sono, senza distinzione, tutti coloro che oggi la crisi

economica ha posto in difficoltà e sui quali l’interesse mediatico non è ugualmente alto. L’indignazione, assolutamente comprensibile, nei confronti delle indennità di Consiglieri ed Assessori dovrebbe manifestarsi, con la stessa enfasi, anche su tutte le voragini nelle quali, in questi anni, la politica ha sperperato denaro pubblico, generando una tassazione disumana su imprese e lavoratori. Una parte importante di questi sperperi – ha proseguito Natale – anche nel Molise è stato rappresentato dalle partecipazioni in società che svolgevano attività in ambiti diversi da quelli di utilità generale e senza sicure prospettive sul piano del futuro aziendale, ma con il preciso scopo di alimentare la clientela politica, gravando lo sottolineo - sulle tasse di tutti i cittadini. In questa fase di “liquidazione straordinaria” che la Regione, così come il Paese, deve affrontare perché l’uscita dalla crisi possa produrre una reale crescita, sarebbe opportuno che i cittadini non si facessero tentare dalla nostalgia per il partito della “spesa pubblica” e si ponessero, invece, nella condizione di valutare la classe politica sulla capacità di eliminare o quantomeno ridurre tutti i centri di costo impropri e improduttivi creati in tutti questi anni, soprattutto quelli, come le partecipazioni, destinati a suscitare “impopolarità”, perché più consistenti e più difficili da sradicare. Dobbiamo in ogni momento tenere a mente – ha concluso Natale- che a causa di questo “partito” trasversale della spesa pubblica oggi i margini di crescita del Paese sono ridotti a zero, con le aziende in tco che - chiudono e l’occupazione che nua a calare”.

La Campobasso Roma tra le linee peggiori

Legambiente: “Governo e regioni s’impegnino per migliorare il trasposto pubblico su ferro” CAMPOBASSO. Legambiente ha elaborato una selezione delle tratte ferroviarie pendolari peggiori d’Italia, tra riduzioni delle corse, lentezza, disservizi e sovraffollamento: una triste classifica presentata ieri dall’associazione ambientalista nell’ambito della sua campagna Pendolaria, dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi ogni giorno si sposta in treno. Tra queste spicca la Campobasso-Roma. La mobilitazione coinvolge tutte le Regioni italiane per chiedere più treni per i pendolari, nuove carrozze e servizi migliori. Perché la vita dei pendolari, purtroppo, non migliora, ma si fa sempre più incerta. Quest’anno, infatti, a fronte di tagli del servizio e aumenti del prezzo dei biglietti in diverse regioni, i disagi per i fruitori del trasporto pubblico su ferro sono largamente aumentati,

complici governo e amministrazioni regionali. “Per quei tre milioni di cittadini che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare la situazione diventa ogni giorno più difficile - dichiara il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini -. Eppure di quella che è una vera e propria emergenza nazionale, la politica non sembra intenzionata a occuparsi. Negli ultimi anni il servizio in larga parte delle Regioni è andato peggiorando per la riduzione e l’incertezza delle risorse, che ha portato ad avere treni sempre più affollati, in ritardo e con le solite vecchie carrozze. Per chi si muove in treno ogni giorno la situazione è spesso disperata, con autentici drammi giornalieri che si vivono sulle linee interne. E’ vergognoso - aggiunge Zanchini

- che gli stanziamenti erogati dalle Regioni per questo servizio siano stati talmente risibili da non arrivare nemmeno allo 0,3% dei bilanci e inferiori persino alle spese per i gruppi consiliari. La nostra mobilitazione a fianco dei pendolari punta a cambiare questo stato di cose, Governo e Regioni devono impegnarsi concretamente per migliorare il trasposto pubblico su ferro”. Campobasso-Isernia-Roma, un unico binario tra Campobasso e Venafro è la ragione di tempi di percorrenza assai lenti che rendono gli spostamenti poco efficienti, oltre a treni in larga parte vecchi. Recentemente è stata chiusa Ia biglietteria a Isernia e a Campobasso. Dei tanti pendolari che si muovono tra Campobasso e Roma molti di quelli che vorrebbero farlo in treno sono costretti a prendere l’auto.


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Campobasso

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All’ordine del giorno del consiglio comunale oggi in prima convocazione e il 16 dicembre in seconda.

Nove varianti parziali al Piano regolatore generale e nove riclassificazioni urbanistiche daranno alla città un nuovo impulso allo sfruttamento e alla speculazione edilizia Gesualdo, un assessore sostanzialmente sotto tiro, tra l’incudine dell’obbligo di riclassificare i terreni il cui vincolo di destinazione è scaduto, e il martello della presa di distanza della commissione all’urbanistica Nove adozioni di varianti parziali al Piano regolatore generale; nove riclassificazioni urbanistiche di aree a verde pubblico, a verde con attrezzature sportive pubbliche e a servizi generali cittadini. Se passano, e probabilmente almeno alcune delle nove passeranno in seconda convocazione del consiglio comunale il 16 dicembre (oggi diamo per scontato che non sarà raggiunto il numero legale: azzardiamo, ma non saremo lontani dalla realtà), il territorio di Campobasso subirà una sostanziale modificazione in termini di sfruttamento e di speculazione edilizia. Le varianti si sono cumulate nel tempo e fanno capo alla incapacità dell’amministrazione di programmare, di stabilire un equilibrio tra l’interesse pubblico e quello privato che, nel caso delle nove riclassificazioni, avrà pertanto la sua bella rivincita. La questione pone problemi di varia natura. Scaduti i vincoli del Prg, i privati hanno titolo a richiedere il cambio di destinazione. E l’amministrazione ha l’obbligo di dare una risposta. Cosa di cui s’è fatto carico fin dal primo giorno che ha messo piede nella stanza dei bottoni, l’assessore all’urbanistica Nicola Gesualdo. Il quale, infatti, con l’iscrizione all’ordine del giorno del consiglio, ritiene di essersi messo dalla parte della ragione lasciando ad altri (colleghi di giunta, sindaco e col-

leghi consiglieri) la responsabilità di rinviare la discussione e la decisione nel merito. Finora gli è stata opposta una strana resistenza: quella di non decidere. Soprattutto da parte della commissione urbanistica che, al contrario, ha il mandato statutario e il compito regolamentare di esprimersi. Le nove riclassificazioni pertanto andranno in aula prive di parere, lasciate al giudizio estemporaneo dei

consiglieri che vorranno occuparsene. L’idea che debba essere l’autarchia l’espressione tangibile di una maggioranza divisa e rissosa va pertanto presa a paradigma di tutte le inadempienze che l’amministrazione comunale è costretta ad affrontare anche sul piano finanziario, sotto forma di debiti fuori bilancio e di risarcimento del danno a seguito di condanne del Tribunale civile. Non bastasse, a

Gesualdo è stata fatta pervenire anche una mozione di sfiducia per la quale, però, neanche il prefetto è stato in grado di dire se sia o meno ricevibile e, quindi, oggetto di discussione. Un assessore,quindi, sostanzialmente sotto tiro, tra l’incudine dell’obbligo di riclassificare i terreni il cui vincolo di destinazione è scaduto, e il martello della presa di distanza della commissione all’urbanistica. Ma anche una situazione amministrativa determinata dalla confusione, dal disordine politico in cui vive, dalla lotta sottesa (e palese) tra la giunta e il consiglio, tra i pochi sostenitori dell’interesse pubblico e i tanti propensi ad avvantaggiare gli interessi privati. Una situazione che verrà a galla a tutto tondo (non tanto e non solo con le nove riclassificazioni che stiamo trattando) allorché il consiglio comunale sarà chiamato da Gesualdo, dal sindaco Di Bartolomeo e dalla giunta, a decidere se riaprire o meno i termini di scadenza della lottizzazione “Parco dei pini” per concedere, in assenza di alcun diritto da parte dei richiedenti, la realizzazione di tre plessi commerciali lungo la parte alta (e panoramica) di Via Quattro Novembre. Questa sì la cartina del Tornasole delle compromissioni e delle sottomissioni del pubblico amministratore al potere (corruttivo?) economico. Dardo

“Illegittimi Imu e Ici sui terreni agricoli”

Oggi pomeriggio all’università del Molise, “GenerAzioni in gioco”

Il consigliere Coralbo respinge la decisione del Comune per le aree residenziali

Mettere a fuoco tematiche di ordine teorico, epistemologico, sociale e pratico che maggiormente incidono sulla condizione e sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, è lo scopo del seminario di studi “GenerAzioni in gioco” che si terrà oggi pomeriggio alle ore 16 presso l’aula “Modigliani” del secondo edificio polifunzionale in Via De Sanctis a Campobasso. Nell’occasione verranno presentati i risultati della ricerca “Nonni e Nipoti nella Città di Campobasso” finanziata dall'Associazione Anteas Molise e patrocinata dall'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, dall'Unicef sezione regionale per il Molise dall'Università della Terza Età di

CAMPOBASSO. Il sindaco Di Bartolomeo proprio in questi giorni sta inviando ai cittadini degli avvisi di pagamento di Imu e Ici arretrate, tassazione che insiste su terreni trasformati in residenziali. Il consigliere comunale di Costruire Democrazia Michele Coralbo spiega che la questione affonda le proprie origini in vicende risalenti alla metà degli anni Ottanta quando si era inteso sanare insediamenti residenziali nelle zone agricole e dare dignità alle periferie della città. "Il sindaco - commenta Coralbo - con un'azione alquanto insolita sfrutta quell'eredità, non in difesa del territorio ma, per mettere le mani nelle tasche dei cittadini adottando il criterio di premiare i furbi e tartassare i cittadini onesti che mai hanno sfruttato il territorio". Coralbo, nella consapevolezza che questi avvisi di pagamento si fondino su una serie di criteri di illegittimità sia sotto il profilo tecnico che amministrativo,sta avviando, in sintonia con il Codacons e con l'avvocato Fabio Del Vecchio, un'azione di ricorso complessiva per verificare, insieme a decine di cittadini, la piena legittimità della vicenda.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Campobasso, dall'Ufficio scolastico regionale e dal gruppo di ricerca internazionale Children's Worlds. Sarà l’occasione per “leggere” l'infanzia e l'adolescenza attraverso l'assunzione di una specifica e particolare prospettiva generazionale che pone in una relazione, di natura ascrittiva, persone di età diverse attraverso le pratiche del "gioco" della vita quotidiana, in cui gli attori si esercitano su come stare insieme e su come adattarsi reciprocamente ad una realtà sociale e più ampia. Sarà anche l’occasione per un momento di puntualizzazione e di aggiornamento sull’attuazione dei diritti dei minori nel nostro Paese, per i diversi livelli istituzionali, in

modo da continuare a mantenere i diritti dell’infanzia al centro dell’agenda politica, ma anche per le associazioni, gli operatori del settore, studenti, tessuto imprenditoriale, sociale e culturale. Il saluto ai convenuti sarà del rettore Gianmaria Palmieri, di Paolo De Vita, di Michele Petraroia e di Gino Di Bartolomeo; introduce e coordina il seminario il già rettore dell’Unimol, Giovanni Cannata membro del direttivo Unicef Italia; discuteranno: Giuseppe D’Agostino, Anna Paolella, Italo Testa, Antonella Iammarino, Rosella Gianfagna, Alberto Tarozzi, Silvia Piccinini, Antonio Mancini e Antonella Stefanelli; concluderà Davide Barba.

Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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Campobasso

11 dicembre 2013

Giunta Di Bartolomeo, gli assessori lavorano ma non “brillano” A sette mesi dal rimpasto di Giunta deciso dal sindaco Gino Di Bartolomeo su espressa richiesta della maggioranza, è approdata in aula la mozione presentata da Maurizio D’Anchise per far luce sulle motivazioni che hanno spinto il primo cittadino ad adottare il provvedimento con cui sono stati fatti fuori tre assessori Mariagrazia De Vincenzo, Giovanni Di Giorgio e Pasquale Colarusso e nominati al loro posto due consiglieri eletti, Nicola Gesualdo e Livia Mucci, e l’esterno Donato Toma. Nonostante sia passato diverso tempo dal rimpasto e dalla rimodulazione delle deleghe, il consigliere D’Anchise, insieme ai colleghi di opposizione Augusto Massa, Antonio Battista e Adriana Izzi, ha voluto approfondire la vicenda perché il sindaco avrebbe dovuto spiegare in aula le ragioni della revoca degli assessori ed invece non l’ha mai fatto. E’ vero, Di Bartolomeo ha rilasciato interviste, ha tenuto una conferenza stampa, ha inviato comunicati alle redazioni ma in aula consiliare, pur ringraziando spesso gli esponenti dell’esecutivo “defenestrati”, non si è mai sbottonato ribadendo che aveva semplicemente seguito le indicaz, anche se la mozione è stata respinta, in molti hanno colto l’occasione per far emergere dubbi e perplessità sull’operato della Giunta. Nel mirino degli consiglieri di opposizione sono finiti,

non solo gli assessori ma, anche i dirigenti. In particolare è stato Massa a muovere le accuse più pesanti contro la struttura dirigenziale considerata inadeguata e in grado di occuparsi solo di affari e interessi personali e non del bene della città. “Dal rimpasto di Giunta – ha detto Massa - la situazione non è affatto migliorata anzi, è peggiorata e le nuove nomine stanno favorendo solo riposizionamenti elettorali in vista delle prossime elezioni amministrative, il sindaco avrebbe dovuto azzerare tutto, a partire dai dirigenti”. Immediata la reazione del consigliere di maggioranza

Maurizio Tiberio che ha rimandato le accuse al mittente precisando che sarebbe opportuno evitare toni elettorali all’interno dell’aula consiliare, continuare ad occuparsi dei problemi del capoluogo e aspettare l’inizio della vera campagna elettorale per presentare progetti e programmi. “Gli assessori – ha precisato Tiberio – sono dei collaboratori del sindaco che ha tutta la libertà di avvalersene o meno; quanto al giudizio sul loro operato, la parola finale spetta esclusivamente ai cittadini”. In realtà D’Anchise ha voluto riprendere la questione del rimpasto anche perché, nel frat-

tempo, tre consiglieri di maggioranza e cioè Salvatore Colagiovanni, Antonio Pietrarca e Michele Ambrosio hanno presentato una mozione per sfiduciare l’assessore all’urbanistica Nicola Gesualdo, cosa, tra l’altro, non prevista dal regolamento comunale. Infine non sono mancate aspre critiche rivolte a Donato Toma non per le sue indubbie capacità professionali ma per la carica di assessore al Bilancio ricevuta dal sindaco pur non facendo parte del Consiglio. (Fino alla nomina Toma era revisore dei conti del Comune). Proprio a questo punto è intervenuto Di

Bartolomeo che, dopo aver ripetuto ancora una volta di aver agito mosso dal pressing operato dalla maggioranza, ha elogiato il lavoro svolto dai vecchi assessori e dai nuovi assessori che tra mille difficoltà affrontano e risolvono le questioni amministrative con spirito di collaborazione e sempre d’intesa con il primo cittadino. Riferendosi a Toma ha, poi, precisato: “L’assessore esterno non è affatto un’anomalia, Toma è un gran lavoratore, capace, competente, professionale, non è il salvatore della patria ma per fortuna che c’è”. Teresa Manara

Il Rivolo è cosa (quasi) fatta! Di Chiro lascia Il risultato di un sopralluogo al cantiere di tecnici e amministratori della Regione, della Provincia e dell’Anas Una delegazione di tecnici e di amministratori della Regione Molise, della Provincia di Campobasso e dell’Anas, nella mattinata di ieri ha effettuato un lungo sopralluogo al cantiere del “Rivolo”, la strada di collegamento alla Bifernina di cui si sta parlando da oltre un ventennio. Ne sono usciti convinti che si sia davvero agli sgoccioli, cioè che finalmente l’opera sarà conclusa nel giro di qualche mese, o poco più e, ap-

pena collaudata, sarà trasferita alla competenza dell’Anas. Con evidente sollievo della Provincia. Non era più di moda scomodarsi dalle poltrone e andare a vedere con i propri occhi lo stato delle

cose. L’occasione pertanto va presa anche come un segnale di cambiamento nella direzione di una più diretta e concreta presa di coscienza dei problemi, soprattutto dei problemi diventati l’emblema deteriore dell’inefficienza degli apparati pubblici, da parte degli amministratori. Il sopralluogo è servito a tutti, anche all’impresa Falcione, per mettere a fuoco gli ultimi dettagli che mancano per dire che la strada è conclusa. Dopo oltre 20 anni! Piangere sul latte versato è tempo perso. Meglio accogliere con un briciolo di soddisfazione la notizia del sopralluogo, delle ragioni che lo hanno provocato e della imminenza di una strada che darà al capoluogo una valida alternativa all’Ingotte.

la maggioranza Alla Provincia di Campobasso la delusione per l'assessorato a Di Labbio CAMPOBASSO. Nella seduta di ieri del Consiglio Provinciale si è convalidato l'ingresso a Palazzo Magno del nuovo Consigliere Provinciale, Piero Pozzi, primo dei non eletti nella lista di Progetto Molise. Pozzi, attuale vice sindaco di Casacalenda, subentra al posto di Alessandro di Labbio nominato da Rosario De Matteis Assessore, con deleghe afferenti al lavoro, alle politiche occupazionali ed a quelle giovanili. Dopo gli auguri di circostanza, espressi a Pozzi da parte di gran parte dei colleghi, quando è giunto il turno del Consigliere dell'Udeur Riccardo Di Chiro, qualche parola in più è stata pronunciata. "Auguro al collega Pozzi buon lavoro, ha esordito l'esponente del campanile, convinto che grazie alla sua esperienza amministrativa già matu-

rata, potrà rendere un valido servigio a questo Consiglio. Colgo l'occasione, ha continuato Di Chiro, per comunicare all'aula che in qualità di Capogruppo dell'Udeur in Consiglio, da questo momento, mi riserverò di votare favorevolmente soltanto gli atti che ritengo siano meritevoli di tale azione. Non passo all'opposizione, ha precisato Di Chiro, ma non garantirò più il mio voto alla maggioranza, incondizionatamente." Nessuna dichiarazione politica, o di altra natura, fornita a riguardo su tale posizione, ma sembra esser stata la nomina in Giunta di Alessandro Di Labbio ad aver scatenato questa reazione in Di Chiro che probabilmente si aspettava più condivisione in maggioranza sulla investitura del neo Assessore.


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CORSE 6.00 7.00 7.25 7.55 8.20 8.50 12.20 13.45 14.50

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IL SERVIZIO È SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDÌ - MERCOLEDÌ - VENERDÌ

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IL SERVIZIO È SVOLTO DAL LUNEDÌ AL SABATO NEI GIORNI FERIALI

CAMPOBASSO TERMOLI SAN SALVO MARINA RIMINI FORLÌ IMOL A BOLOGNA

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IL SERVIZIO È SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDÌ - MERCOLEDÌ - VENERDÌ CAMPOBASSO - TERMOLI - PESCARA CORSE

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ANNO IX - N° 154 - MERCOLEDÌ 11 DICEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Isernia

11 dicembre 2013

In quindicimila per la N’Docciata Tantissima gente ad Agnone per ammirare il fuoco

In cento bloccano la Statale La manifestazione di protesta dei cittadini contro tasse e disoccupazione

AGNONE. Quindicimila le presenze annunciate per la festa più grande e sentita di Agnone. Non abbiamo potuto contarle con precisione, ma abbiamo la certezza che il rito del fuoco che ieri pomeriggio ha incantato la cittadina alto molisana è stato motivo di richiamo di migliaia e migliaia di turisti e visitatori, giunti in Alto Molise per il weekend dell’Immacolata. Prima i figuranti vestiti dagli abiti del mondo contadino, tra l’asino Giusy e la mucca “Quagliarella”, un cavallo dal colore scuro, poi gli uomini agghindati di cappe e cappelli neri, con le ‘ndocce singole e doppie, che si sono poi moltiplicate nello scorrere della

sfilata in quattro, otto, dieci, fino a comporre affascinanti ventagli sfavillanti fatti di 16 torce infuocate. Ma la rivelazione di questa edizione, una delle più belle degli ultimi anni dove tutto il meccanismo organizzativo ha funzionato alla perfezione, è il giovane 19enne Mario di contrada Sant’Onofrio che ha voluto sfidare se stesso portando da solo sulle spalle ben 140 kg, un ventaglio gigante di 20 ‘ndocce, un record. L’anno scorso il massimo è stato di 18 fiaccole.La gente curiosa e stupita ai bordi del percorso segnato da transenne di sicurezza giunta da tutta Italia – l’edizione straordinaria della ‘Ndocciata è ormai un evento conosciuto dap-

pertutto - si è scatenata nello scattare fotografie, per catturare le espressioni più significative dei portatori, cogliere le immagini di quella miriade di scintille luminose che hanno colorato di rosso la serata agnonese. E poi tra i protagonisti tantissimi bambini divertiti di tutte le età, vestiti anche loro con le cappe della tradizione. Il tempo “mite” per l’inverno ad alta quota ha senza dubbio benedetto questa ‘Ndocciata, apprezzata da tutti i partecipanti, dal pubblico che ha incitato i portatori più audaci a girare in piroette e danze improvvisate, stupito, tra applausi ed espressioni di meraviglia.

ISERNIA. Sono un gruppo davvero eterogeneo. Disoccupati e imprenditori, operai e dipendenti della Ittierre, padri con i figli al seguito e precari: il popolo dei forconi che ha manifestato questo pomeriggio lungo la statale 85 è anche questo. A vigilare che tutto si sia svolto senza problemi, un ampio spiegamento di forze dell'ordine. I manifestanti, che sono partiti dalla rotonda di Santo Spirito, sono scesi fino alla statale, occupandone un pezzetto. Lì sono stati raggiunti anche da camionisti che si sono uniti alla protesta. Il traffico è stato inevitabilmente rallentato, soprattutto nell'ora di punta, ma non ha subito particolari disagi. Nelle intenzioni dei manifestanti, la protesta andrà avanti a oltranza.

L’intervento. Quello che sta succedendo a Sant’Agapito non ha mai avuto precedenti nella storia amministrativa del Molise. Infatti le tariffe TARES sono aumentate per la grandissima parte dei contribuenti di oltre il 300% con dei criteri assolutamente folli che penalizzano in modo straordinario le famiglie numerose e che stanno provocando dei veri e gravissimi problemi nelle famiglie meno abvedono si che bienti nuovamente tartassate dalla follia degli amministratori che senza nessuna analisi preliminare hanno trasformato una tassa in una emergenza sociale. Tutto quanto questo avviene in un clima di caos amministrativo nel quale tra reticenze, bugie, omissioni sottrazioni e manomissioni di documenti non si riesce a stabilire nemmeno quale è il totale del ruolo emesso. Forse è il caso però di andare per ordine e riepilogare tutti i lati oscuri di questa vicenda che passerà alla storia come uno dei più grandi imbrogli che siano mai stati architettati ai danni della popolazione del Comune di Sant’Agapito. Alla base c’è una esigenza legislativa che impone un au-

Caos Tares a Sant’Agapito mento di 30 centesimi a metro quadro del valore totale dell’imposta sulla raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, viene nominata una commissione per l’analisi del problema e vengono stabilite delle regole che vengono comunicate ai componenti tramite posta elettronica. Gli accordi nell’ambito della commissione erano che si sarebbero fatte delle simulazioni per garantire la copertura dell’aumento previsto e contestualmente per evitare penalizzazioni eccessive per i nuclei familiari più numerosi. Vengono compilati dei piani finanziari estremamente dettagliati che stabiliscono appunto che per la copertura completa del servizio risulta necessario un aumento dai 90.000 euro della precedente TARSU a 137.700 della nuova TARES quindi per un totale di circa il 50% superiore. Questa cifra viene iscritta nel bilancio di previsione, approvato dalla sola maggioranza, alla fine del mese di novembre, in quella occasione i rappresentanti della minoranza, a cui erano stati sottratti con la forza dal sindaco in per-

sona gran parte dei documenti e che quindi non avevano avuto la possibilità di analizzarli preventivamente, hanno sollevato dei dubbi rispetto al totale del ruolo che a loro avviso, visto che gli aumenti medi delle poche cartelle fino ad allora notificate erano dell’ordine del 300%, sarebbe dovuto essere notevolmente superiore a quanto previsto. In quella sede vennero richieste le documentazioni mancanti e soprattutto il totale del ruolo, che tutti i responsabili e gli amministratori, pur sapendo di mentire spudoratamente, si affrettarono a dichiarare come perfettamente in linea con quanto previsto dal bilancio. I rappresentanti di minoranza sono ancora in attesa dei documenti ma ad oggi niente è pervenuto, anzi è stato affermato che niente verrà dato prima del limite di 30 giorni dalla richiesta, gli uffici si nascondono dietro inspiegabili (o forse troppo ben spiegabili) reticenze, non è stato possibile capire ancora il totale del ruolo emesso, delle enormi ed inspiegabili differenze sono state riscontrate in ruoli con le stesse identiche si-

tuazioni familiari come se fossero state fatte delle variazioni ad hoc. Per “fortuna” è stato affisso un volantino in cui si invitano i cittadini ad andare presso gli uffici per verificare le situazioni dubbie e nel migliore dei casi viene risposto che quello è il risultato dell’applicazione delle regole approvate e del programma ministeriale, ed il povero cittadino che magari ha dovuto prendere un giorno di ferie per sentirsi dire queste sciocchezze rimane ancora più deluso e depresso. Come se non bastasse si è potuto verificare che i documenti comunicati alla commissione via posta elettronica sono stati manomessi aumentando le tariffe discusse senza nessun controllo. Inoltre a pochi giorni dalla scadenza gran parte dei ruoli non sono stati ancora notificati ed un febbrile lavoro di correzione dei documenti si svolge nell’oscurità degli uffici del Comune tentando di coprire con una foglia di fico quel grande imbroglio che si è consumato ai danni dei cittadini. Con la complicità dei responsabili di servizio e degli amministratori alla faccia delle leggi e

delle regole che a Sant’Agapito da troppo tempo sembrano non valere assolutamente niente, visto che anche in precedenza e per casi molto più gravi questa amministrazione sembra godere di una sostanziale immunità anche da parte degli organi giudiziari e di sicurezza che troppo spesso si sono ritratti di fronte a delle evidenti ed importanti segnalazioni circostanziate insabbiando degli immani imbrogli documentati negli atti pubblici. Pur essendo sicuri che anche questa volta nulla verrà contestato e che i cittadini, per onestà intellettuale, per rassegnazione, per paura, per connivenza o semplicemente per non stare a perdere tempo pagheranno, come hanno sempre fatto e si lamenteranno un poco (ma non tanto), non possiamo fare a meno di pensare che questo atteggiamento di prevaricazione degli amministratori debba essere per l’ennesima volta denunciato e perlomeno si debbano vergognare un poco (ma non tanto) delle loro angherie e della loro incapacità. Il Gruppo di Minoranza del Comune di Sant’Agapito


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Termoli

11 dicembre 2013

Continuano spediti i lavori di riqualificazione al Terminal bus TERMOLI – Continuano senza sosta i lavori per ammodernare il Terminal Bus dopo che la gestione è stata affidata alla Gtm. Da ieri e fino al prossimo 14 dicembre, il parcheggio del terminal resterà chiuso per consentire i vari interventi di riqualificazione. Dopo un primo intervento dei locali dove dovrebbero sorgere la biglietteria, un posto ristoro, vendita giornali e tabacchi e mini market oltre che una infermeria, una postazione per il custode e un parcheggio per i Taxi. Tra gli interventi anche un collegamento Wi-Fi e i mezzi in entrata e uscita saranno controllati. Saranno sostituiti i tabelloni informativi e quelle poste vicino alle paline dove si fermano i pullman per consentire agli utenti di poter essere aggiornati sulle partenze e arrivi dei mezzi di

“La Giusta Scuola”, no al dimensionamento scolastico

collegamento. Il progetto prevede anche l’aumento degli stalli che passeranno da 11 a 17 e il rifacimento, in via di ultimazione, del vialetto che dal Terminal conduce al parcheggio di Piazza del Papa. Lavori che proseguono in modo spedito e che

dovrebbero terninare ad inizio del prossimo anno. Una volta ultimati la struttura avrà un nuovo volto e sarà più accogliente e con servizi essenziali per passeggeri e dipendenti delle società che offrono il servizio di collegamento.

Deroga alla posa di tavoli, sedie e arredi su corso nazionale, piazze e slarghi TERMOLI – La Giunta comunale, su proposta del vicesindaco ed assessore alle Attività Produttive Vincenzo Ferrazzano e in accordo con i Consiglieri del gruppo di maggioranza, ha approvato la delibera con la quale si autorizzano le attività di somministrazione di alimenti e bevande alla posa di tavoli, sedie ed elementi di arredo, nel periodo natalizio, su Corso nazionale e sulle principali piazze della città. La decisione, presa in deroga al regolamento comunale, autorizza nello specifico le occupazioni per la sola posa di tavoli, sedie, elementi di arredo urbano quali fioriere, piante ed alberi natalizi, anche a delimitazione dell’area, ed eventuali funghi riscaldanti, previa richiesta e verifica della disponibilità degli spazi attigui ed adiacenti alle attività commerciali di somministrazione alimenti e bevande, nel periodo natalizio, cioè dal 13 dicembre al 6 gennaio 2014, per un totale di 25 mq ad attività commerciale. Gli esercenti interessati potranno quindi occupare

lo spazio adiacente alle proprie attività senza creare intralcio per la pubblica fruibilità pedonale delle strade e dei marciapiedi, nonché per l’ingresso delle abitazioni o garage, su Corso Nazionale ed altre piazze e slarghi, previo sopralluogo del Comando polizia municipale. In caso di eventi ed iniziative organizzate dal Comune o in collaborazione con l’Amministrazione comunale, le predette autorizzazioni potranno essere sospese o revocate. L’istruttoria inerente il rilascio delle autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico a chi ne farà richiesta, per il solo periodo sopra citato, è stata demandata al Servizio Patrimonio e all’Aipa Spa. “L’iniziativa – ha commentato Ferrazzano – è stata presa tenendo conto della vocazione turistica della città, nonché della volontà dell’Ente di promuovere iniziative volte a favorire le attività commerciali e a fornire maggiore offerta in termini di ristorazione ed attività socio culturali, visto anche il delicato momento”.

“Il peccato originale esiste?”: incontro col Cafè teologico TERMOLI - Nuovo appuntamento con il Cafè Teologico Venerdì 13 Dicembre, alle ore 20.30, presso i locali per la Nuova Evangelizzazione della Chiesa del Crocifisso in Termoli. Tema della serata sarà: “Il peccato originale esiste?” Relatore: don Marcello Paradiso. La pro-

posta del Cafè teologico, che nella diocesi di Termoli-Larino si ripete da tre anni con nuovi temi, vedrà la fede strizzare l’occhio all’attualità, rileggendo alcuni temi alla luce di importanti verità e con l’obiettivo di non cadere nel conformismo, ma discutere e fare chiarezza.

TERMOLI - Lo scorso 5 dicembre 2013, si è riunito il Consiglio d’Istituto della Scuola Secondaria di 1° grado “Oddo Bernacchia” per discutere il Piano di dimensionamento scolastico, argomento che è stato affrontato ìeri 10 dicembre al Consiglio regionale. Il Consiglio d’Istituto “Oddo Bernacchia” si é pronunciato della Non condivisione del Piano presentato al Sindaco di Termoli dai Dirigenti delle altre Istituzioni Scolastiche. Il Piano Verticale,presentato in precedenza dagli altri Dirigenti e approvato dal Consiglio Provinciale, non tiene affatto conto dell’unità dei tre plessi (confermata anche dallo stesso codice meccanografico) né dell’organico. Tale smembramento, inoltre, lederebbe non solo la continuità didattica, ma costringerebbe i discenti a rinunciare alle attività comuni (strumento musicale, pratica sportiva, teatro) scelte al momento dell’iscrizione alla Scuola media). Pertanto il Dirigente propone un Pianto Orizzontale che, accorpando le due Scuole Secondaria di 1 grado presenti sul territorio (Bernacchia e Brigida), ottimizzerebbe il funzionamento dell’Istituzione scolastica sia a livello organizzativo e funzionale. Maria Assunta Mariani Presidente del Consiglio d’Istituto “Oddo Bernacchia” e dell’ Associazione “La Giusta Scuola”

L’Artista Fredy Luciani espone a palazzo Spagnoletti a Lucera TERMOLI – Con il patrocinio del Comune di Lucera e della Pro loco, la città pugliese dal 13 al 19 dicembre ospiterà la mostra personale del noto artista Fredy Luciani. Cinquant’anni di vita artistica Luciani è noto per le sue installazioni, per la collaborazione con Telecom Italia, la Fiat di Torino, per le mostre presso il Palazzo delle esposizioni a Roma e per gli eventi artistici in Polonia, Albania, Francia e New York. L’artista vanta molteplici onorificenze accademiche e premi in rassegne internazionali e recentemente ha allestito una personale a Villa Campolieto (NA), ottenendo successo di critica e pubblico: circa 20mila visitatori. Hanno scritto di lui: Paloma Picasso, Vittorio Sgarbi, Alessandro Masi, Ibrahim Kodra, Carmine Benincasa, Antonello De Oto. All’inaugurazione aranno presenti autorità comunali, ecclesiastiche, militari e il presidente della Pro loco Sergio Alfieri che ha voluto fortemente quesata mostrav a Lucera.

Anche il CIP Molise presente alla ScopriTermoli TERMOLI – Sono stati ben tre i portacolori del Cip Molise che hanno preso parte, agli ordini del tecnico Antonella Maglieri alla tradizionale kermesse Scopri Termoli promossa dalla società dei Runners Termoli. Un appuntamento ormai fisso ed annuale quello che lega gli

atleti paralimpici alla gara termolese che per il terzo anno consecutivo si sono presentati sulla linea di partenza. Un connubio che ha sempre regalato ottimi risultati. La conferma è avvenuta anche quest’anno, in particolar modo sulla distanza dei 10 km che ha visto la conquista di due gra-

dini del podio finale, categoria FISDIR, proprio da parte degli allievi del tecnico Maglieri. Questi i risultati dei tre atleti paralimpici in gara: Giovanni Camino e Daniele Germano in gara nella 10 km categoria FISDIR rispettivamente secondo e primo; Nicola Fagnano ha corso i 1000 metri.


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Termoli

11 dicembre 2013

Pagamento Tares, polemica dell’opposizione comunale PORTOCANNONE – I cittadini del cantro bassomolisano stanno ricevendo l’avviso di pagamento della Tares, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi che comprende la tassa sui rifiuti solidi urbani, l’illuminazione pubblica, la sicurezza e il verde pubblico attrezzato. In svariati casi i bollettini sono arrivati in ritardo e dopo la scadenza di pagamento del 30 novembre. Ritardi che vengono attribuiti alle Poste Italiane come sottolinea il consigliere di opposizione del Pd Antonio Vigliotti. “La scelta di affidare il servizio consegna alle Poste italiane è stata tutta del primo cittadino il quale agisce da padre padrone senza che nessuno della sua maggioranza

batta ciglio”. L’8 di agosto nella seduta consigliare il sindaco Luigi affermò “di aver avviato la riscossione delle prime due rate in acconto della vecchia Tarsu; la tariffa della Tares contempla anche il numero degli occupanti e prevede riduzioni per chi occupa l’immobile solo per brevi periodi (tariffa giornaliera); purtroppo le attività commerciali avranno pesanti aumenti”. Sono ancora recenti le proteste di commercianti e artigiani del posto che sono i più colpiti dalle tasse. “Quando il gruppo di maggioranza ha portato il regolamento in Consiglio comunale per la sua approvazione – ha detto Vigliotti - , come gruppo d’opposizione abbiamo fatto una

precisa considerazione sull’argomento. Abbiamo avvertito e messo in guardia che così redatto il regolamento sulla riscossione della Tares avrebbero colpito sicuramente, come inci-

denza di pagamento, il cuore pulsante dell’economia cittadina di Portocannone, cioè i commercianti, gli artigiani e i piccoli imprenditori con aumenti, in alcuni casi, anche del 940%. Noi ci era-

vamo messi a disposizione per stilare un regolamento che potesse attutire, ammortizzare il colpo ma la maggioranza, come un muro di gomma, ci ha rimbalzato. Il regolamento andava rivisto, si poteva benissimo istituire una commissione che aggregava sia la maggioranza che il gruppo di opposizione per valutare il tutto nell’obiettivo di contenere le aliquote, come hanno fatto tanti altri comuni in Italia. Invece conclude Antonio Vigliotti -, non hanno voluto nessun confronto e nessun dialogo: evidentemente fare cassa, a qualunque costo, presentando un conto salatissimo ai cittadini di Portocannone era una necessaria priorità”.

IdV, segretario nazionale Ignazio Messina Unioni civili: Consiglio in visita a Campobasso e Larino comunale approva il regolamento LARINO - Nella giornata di oggi il segretario nazionale dell’Italia dei Valori Ignazio Messina, sarà in Molise per un doppio appuntamento. Dopo un giro di visite istituzionali presso la presidenza del Consiglio e la presidenza della Giunta regionale in mattinata, alle ore 15,30 terrà, presso la sede regionale dell’Italia dei Valori in Via Gorizia a Campobasso, una conferenza stampa in merito al quadro politico nazionale e regionale. A seguire, alle 17,30, presso la sala conferenze del Comune di Larino, prenderà

Ricordo-flash di Ettore Frate, nella imminenza (21 dicembre) del centenario della nascita URURI - Ettore Frate (1913 - 1990): [Mmjèshtëri Lapònit] - Spirito gioviale, educatore esemplare, polìgrafo apprezzato. A metà degli anni “Quaranta” del secolo scorso viene “folgorato” dalla presa di coscienza dei problemi e delle necessità impellenti che attanagliano la vita quotidiana delle Comunità basso molisane. Ben presto, quindi, si rimbocca la maniche e inizia (vestendo i panni del corrispondente giornalistico di importanti testate come “Il Tempo” e “Il Giolrnale d'Italia”) una serie di battaglie miranti a: 1° - ripristinare le linee elettriche urbane ed extra; 2° risistemare viabilità e trasporti pubblici; 3° - creare le reti fognanti e quelle per ospitare l'acqua potabile della Puglia (ad Ururi il famoso acquedotto sarà inaugurato nel 1953); 4° - intraprendere lavori di rimbo-

schimento ai fini della salvaguardia ambientale eccetera. Abbiamo detto ambiente? Siamo convinti che, da lassù, il nostro inarrivabile Maestro (antesignano e vessillifero di strenue lotte in favore dell'ecosistema) osserva con aria sorniona e venata un tantino di pungente ironia i vari presuntuosi guru di “Legambiente” e “Italianostra” che oggi continuano a blaterare di natura e quant'altro. Il Conte ottantaquattrenne Carlo Ripa di Meana, il settantenne Fulco Pratesi, la sessantasettenne Grazia Francescato, il cinquantottenne Ermete Realacci e il cinquantaquattrenne Alfonso Pecoraro Scanio? Tutte le loro iniziative, per noi e per l’indimenticabile Ettore Frate, rappresentano solo un malinconico e scontato dèjà vu! Tiberio Occhionero

parte ad un incontro pubblico con la cittadinanza per affrontare temi di stretta attualità legati al settore dell’agricoltura, dello sviluppo e del lavoro. Interverranno l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni, il vice presidente del Consiglio regionale Cristiano Di Pietro, il capogruppo regionale IdV, Carmelo Parpiglia, l’assessore comunale di Larino Maria Libera Petrella e il consigliere comunale di Larino Stefano Mancinelli. Modererà Antonio Vecchio, segretario del locale circolo IdV.

LARINO – Il Consiglio comunale della cittadina frentana, nella sua ultima seduta, ha approvato il regolamento che riconosce le coppie di fatto. “Un segnale di civiltà – ha detto Michele Di Carlantonio, presidente del Consiglio comunale – e di attenzione a una realtà che ormai è diventata consuetudine nel corso degli ultimi anni. Infatti sono sempre di più le coppie che decidono di vivere insieme senza unirsi in matrimonio, né civile né religioso, per questo motivo abbiamo deciso di dare la giusta attenzione a questi nostri concittadini, istituendo anche un registro delle unioni civili. Ma questo – conclude il presidente del Consiglio comunale – vuole essere anche un segnale di apertura nei confronti delle coppie non eterosessuali”.

L’Alleanza delle Cooperative Italiane ha discusso del futuro della pesca CÀ VETRANA A TAGLIO DI PO - Si è tenuta presso la sala convegni del Museo Regionale della Bonifica di Cà Vendramin a Taglio di Po, il seminario nazionale “Quali risorse per la pesca?”, organizzato dall’Alleanza delle Cooperative Italiane con il contributo di Adriatic LNG. E’ stato il primo momento in Italia di confronto su temi importanti per la prossima programmazione della pesca ed acquacoltura. Il seminario ha approfondito quali potranno essere le ricadute sul settore della pesca e dell’acquacoltura, delle nuove norme della politica comune della pesca, affiancate da finanziamenti sempre più concentrati verso obiettivi

tematici ben definiti, tentando di far emergere le possibili nuove opportunità di sviluppo nonché di segnalare quelli che allo stato attuale sembrano gli aspetti più critici nell’applicazione nel nostro Paese, per la nostra flotta e per gli operatori del settore. Il seminario, presieduto da Gilbeto Ferrari, direttore di Confcooperative-Federcoopesca, ha visto poi le relazioni di Emilio Gatto, direttore generale della Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, di Guido Milana, vicepresidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo e Stefano Cataudella, presidente CGPM ed Ettore Ianì, presi-

dente Lega Pesca E’ stato illustrato ai molti presenti in sala come sia in via di conclusione il processo di riforma della Politica Comune della Pesca (PCP) avviato dall'Unione Europea nel 2011, nonché il negoziato sul nuovo Fondo finanziario europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Il seminario è stato preceduto da un incontro dei presidenti dell’Alleanza Cooperative Italiane con i dirigenti del mondo della pesca per discutere delle principali tematiche per lo sviluppo della pesca e dell’acquacoltura locali e si è concluso con una sessione di lavori dedicato alle visite di significative realtà aziendali del settore.


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Spettacolo

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Il mondo di Tucci Una carrellata di scatti in un libro che diventa un viaggio nel tempo nella società campobassana di Charles N. Papa CAMPOBASSO - Come raccontare la storia di una città, attraverso 50 scatti, 50 volti, 50 persone che in qualche modo, hanno segnato la città, che hanno, con il loro umorismo, con la loro storia, con i loro tic, con il proprio eloquio, scritto una pagina nella cronologia dell’evoluzione cittadina. Il libro di Roberto Tucci “Persone e personaggi di Campobasso”, con una carrellata di scatti, sceglie personaggi che per motivi di varia natura, narrano la città, ne fanno parte e ne diventano parte integrante come i monumenti. Il viaggio nel tempo di Tucci, dà risalto a volti conosciuti ma senza nome come Mario Arcaro (foto), o Gianni Boschetti o Zì Peppe. Un frullato di emozioni e di stupore, nel trovare primi piani di Pasinato, storico allenatore del Campobasso calcio dei miracoli, di Gino&Gina, di zì Concetta, di Arturo, di Nicola ‘cimitero’. Sono molti i volti che di diritto si trovano in questo libro, ma anche molti altri che avrebbero ragion d’esserci. Il lavoro di Tucci, durato cinque anni, è stato minuzioso e particolare, è riuscito a mettere in luce una categoria di personaggi, senza scivolare in banalità politiche. Un plauso ad un lavoro che, seppur rivolto alla sola città di Campobasso, ne traccia un profilo che va inserito nella libreria di ognuno. E dunque da Gino Di Bartolomeo a Gaetano ‘il rospo’, da Antonio Pettinicchi a Lino Chiarizia, il libro ripercorre uno spaccato della società campobassana, senza debordare o diventare solo visivo, l’autore esplica e spiega ogni foto, scrive come ha realizzato lo shooting e quando. Scambiamo quattro chiacchiere con l’autore. Perchè questo libro? “Osservando il posto in cui vivo, ho sempre pensato alle strade, ai palazzi, ai monumenti…insomma, a tutto ciò che si può trovare in uno spazio urbano, e ho sempre ragionato sul fatto che tutti questi “oggetti” sarebbero sopravvissuti a me, così come sono sopravvissuti a migliaia d’individui prima di me. Pensare che delle semplici “cose” resteranno in vita a dispetto di chi le ha create m’inquieta, ma stuzzica al contempo la mia fantasia. Da questi presupposti è nato il mio progetto: ho voluto “congelare” un pezzo di storia di Campobasso, attraverso chi la vive quotidianamente e che, per

forza di cose, sarà costretto ad abbandonarla presto o tardi. Ho voluto “narrare” con delle immagini, tutto qui. Ho voluto fare un dispetto a tutti quegli oggetti che, volenti o nolenti, sopravvivranno a me, a noi, a tutta la “storia” presente in questo libro”. Hai fatto un viaggio nel tempo nonostante la tua giovane età, chi o cosa ti ha ispirato? “E' stato un gran bel viaggio. Entrare nelle vite di queste persone, nelle loro case, nelle loro storie è stata un esperienza come poche”. Come hai scelto i personaggi? “Ho stilato una prima lista iniziale alla quale ho aggiunto via via altri nomi. Molti nomi mi sono stati suggeriti. Mast' Mario, Angiulin' u' Re nemmeno li conoscevo, non appartengono alla mia generazione. Ho dovuto studiare”. Tu distingui tra persona nota e personaggio. “Il personaggio rispetto alla persona nota ha quel quid in più che lo fa entrare nel mito, nella leggenda”. Un lavoro durato cinque anni, come mai? “La cosa più difficile è stata farsi venire un'idea originale su come fotografare ognuno di loro, reperire il materiale di scena, fissare gli appuntamenti. Contattare 50 persone e convincerle della bontà del progetto non è cosa facile”. Oggi di cosa ti occupi? “Oggi sono fotografo a tempo pieno. A gennaio aprirò uno studio in via Mazzini. Sto inoltre lavorando al mio secondo libro”. Quale per te lo scatto più bello, il più faticoso, il più criticato? “Mi piace molto lo scatto fatto a Bruno Gilotti, a Polpetta, Pelè e quello fatto a Michele Cartoccio (il cappellaio). Lo scatto più faticoso è stato quello realizzato ad Annamaria Perfetto... Convincerla è stata un'impresa...e anche uno spasso! Lo scatto più criticato, a quanto pare, è stato quello fatto a Michele Stella. Molti non hanno gradito il dollaro acceso. Ma non mi preoccupo. Le critiche mi piacciono”. Chiudi il libro con Lino Chiarizia, come fosse il testimone di un seguito. Sarà così? “Lino è un personaggio emergente. La scelta non è stata casuale...chissà, forse farò un vol. II”. La presentazione alla stampa e alla cittadinanza del libro, si terrà oggi pomeriggio alle 18.30 presso l’auditorium della Fondazione Molise Cultura in via Milano.

Venerdì cabaret al Blue Note RIPALIMOSANI - Il cartellone di cabaret del Blue Note, prosegue con l’appuntamento di venerdì 13 dicembre. Trasmissioni come “Zelig” e “Colorado” di Mediaset, hanno visto avvicendarsi nei palinsesti Rai di prima serata “Made in sud”, nuova fucina di giovani talenti, tutti meridionali. L’appuntamento del lunedì sera su Rai2, gode di gran successo, e i comici che calcano l’auditorium Rai di Napoli per la diretta, sono richiesti da club e teatri per i loro show. Venerdì al Blue Note arriva uno degli artisti più amati di “Made in sud”, Gino Fastidio, il cantante con la chitarra rosatronica, con la tastierina “Kikazz assai” e con il tormentone “Sdeghedè sdeghedè”. Ingresso euro 10,00. Info 3922874671-3296509450.

Appuntamenti del weekend CAMPOBASSO - Venerdì da Mari&Monti “Live & dinner”. Musica dal vivo e tagliere con calice di vino. CAMPOBASSO - Aynamà latin club, la balera del capoluogo, presenta la serata del venerdì caraibico. Dalle 21.00 cena, a seguire balli. Dj Tony B. CAMPOBASSO - “Kiss the bliss” è la serata del venerdì al Kamaloca. In consolle Andrea Palazzo, Mario Tallari, Andrea Dir. CAMPOBASSO - Sabato 14 al Move club “Deep movement” presenta il Simone Sala

trio e la cena dalle 21.00, a seguire il set di Bill Brewster. A completare la consolle, Uptown e Flavio Liguori. Ingresso cena e djset euro 25,00. Ingresso djset euro 12,00. VINCHIATURO - Alle 4Vianove sabato 14 dicembre live di “Soul vibes duo”. Jackie Brown djset & Pietro Mignogna, keys. CAMPOBASSO - Domenica 15 dicembre al dopolavoro ferroviario “SuonaNapoli in trio”: Alessia D'Alessandro (voce), Enrico Varriano (Chitarra classica), Michele Mucci (mandolino).

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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11 dicembre 2013

Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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