ANNO X - N° 34 - MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Gianludovico Magri
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Gianludovico Magri. Il referente regionale dell'Associazione medici cardiologi ospedalieri, ha organizzato una serie di incontri nelle scuole secondarie di II grado di Campobasso su "Conosci il Tuo cuore". Tali incontri saranno gestiti da un medico del reparto di Cardiologia dell’ospedale Cardarelli e consisteranno nella presentazione di materiale audiovisivo informativo sul problema oggetto della campagna e nella dimostrazione delle tecniche di base di rianimazione cardiopolmonare, eventualmente anche su manichino.
Il Tapiro del giorno a Domenico Ioffredi
Il Tapiro del giorno lo diamo a Domenico Ioffredi. E' uscito sconfitto dal congresso regionale di Sinistra e Libertà. Finalmente i 'compagni' hanno compreso che il cognato del presidente ha ben poco a che dividere con lo spirito del partito. Finalmente c'è chi è riuscito a comprendere che la politica portata avanti dal consigliere Ioffredi in Regione non combacia granchè con quella di Sinistra e Libertà. E si potrebbe partire dalla Sanità per arrivare fino alla Cultura che vede proprio Ioffredi detenerne la delega.
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11 febbario 2014
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I presunti nuovi nel Pd sono identici ai vecchi A margine delle primarie di domenica
Non mancammo d’interesse ad uno dei comunicati stampa del gruppo Civati a Campobasso là dove, a proposito delle primarie per la scelta del segretario regionale, era scritto testualmente: “Per il ruolo di segretario porremo come condizione, seguendo le tesi espresse da Fabrizio Barca nel suo documento sul partito, che si dedichi al Partito e alla sua ricostruzione senza conflitti né confusioni con incarichi istituzionali e ne salvaguardi l’autonoma capacità di proposta e di iniziativa”. Un proposito coerente con la posizione a Roma di Civati (terzo alle primarie nazionali dell’8 dicembre), che nel Molise portava la firma di Michele Di Giglio, già nei giorni precedenti comunicatore convinto di rappresentare l’anima più netta del Pd in proiezione futura, contro ogni forma di mistificazione e di inciucio. A qualche settimana di distanza troviamo il coordinamento Molise
per Civati mallevadore e socio politico di Micaela Fanelli, e Michele Di Giglio in tandem col sindaco di Riccia per la segreteria regionale. Va da sé che la condizione annunciata e sbandierata secondo cui per il ruolo di segretario avrebbero posto come condizione (Sic! -ndr), seguendo le tesi espresse da Fabrizio Barca nel suo documento, che il candidato fosse nella condizione di dedicarsi al partito senza conflitti né confusioni con incarichi istituzionali, in questo caso se va bellamente a farsi friggere. E’ inutile sottolinearlo. Sono queste giravolte ideologiche e dialettiche nel Pd a dare una immagine di gente che dice spesso ciò che non pensa e a cui, soprattutto, non crede. Eppure il coordinamento Molise per Civati si era segnalato per un gruppo che usava un linguaggio inconsueto per le orecchie molisane, un linguaggio che
D'Angelo, l'ala anti-Frattura
faceva intravedere di essere gente decisa a dare una scossa ai pachidermi delle segreterie e, possibilmente, il foglio di via. Stando rigidamente ai fatti, la Fanelli è sindaco di Riccia, carica istituzionale che a suo dire l’assorbe da mattina a sera e, non bastasse, ha covato, cova, e coverà disegni di crescita per sé innanzitutto, peraltro già perseguiti con la candidatura al Parlamento in quel di Calabria (in perfetto stile e tornaconto dei nominati). Dinanzi a questa evidente discrasia tra il già detto (un candidato alla segreteria senza conflitti e senza incarichi istituzionali) e il già fatto (Molise per Civati e l’area Renzi, a sostegno del ticket Micaela Fanelli-Michele Di Giglio), non c’è altro da fare che prendere atto: i presunti nuovi, sono pari pari identici ai vecchi. Forse peggiori. Dardo
Il nuovo segretario di Sinistra e Libertà ha battuto di poco la componente governativa
CAMPOBASSO. Dopo un congresso che ha lo visto in un testa a testa con Vincenzo Notarangelo, il Sindaco di Montefalcone del Sannio, Gigino D'angelo l'ha spuntata, approdando alla guida del partito di Vendola. Una candidatura, la sua, che rappresenta quella della base, quella base che ultimamente si era un po' scollata dai rappresentanti regionali del Partito. Al termine del Congresso, infatti, apprezzamenti sono giunti anche da coloro che negli ultimi mesi avevano preso le distanze, per diverse ragioni, dal Consigliere Nico Ioffredi eletto in Regione sotto il segno di Sel e accusato di essere troppo filo-.governativo e distante dai punti cardine del partito che rappresenta. Comunque, preso atto di questo, D'Angelo ha immediatamente affermato di voler incontrare in maniera istituzionale il Presidente Paolo Frattura e proprio Nico Ioffredi per “ricollocare” la posizione di Sel al fine di ridare impulso all'azione di Governo in cui il suo Partito ed i suoi punti programmatici fondamentali devono essere protagonisti.
Uno sui tutti, i costi della politica, tema su cui Gigino D'angelo, assieme al suo collega Di Roccavivara Domenico Di Lisa, ha intrapreso una forte battaglia alla guida degli ”indignados” del Molise, proprio in direzione di un forte abbattimento dei costi della classe dirigente molisana. Dunque, nell'ottica complessiva del centro sinistra e del Governo Regionale, in attesa dell'elezione del Segretario regionale del Pd, altro terreno su cui si sta consumando un forte scontro dialettico tra le ali del Partito, pro e contro Frattura, acquisiamo il risultato di Sel dove l'ala Governativa del Partito, seppur di un soffio, esce sconfitta e dovrà comunque fare i conti con quella un po' più “esigente” che si è presa il vertice regionale. Preludio questo, ad una settimana che si preannunzia calda e di strategica importanza per il Governo Regionale ed i suoi componenti, senza dimenticare che anche all'interno di altri gruppi e partiti politici qualcosa si sta muovendo, con probabili conseguenze che potrebbero ricadere negativamente sulla tenuta della maggioranza di Governo.
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11 febbario 2013
Amici e parenti:
Ecco chi ha approvato l’erogazione di 265mila euro al presidente Frattura finito sotto inchiesta
finanziano la Bio.com
e vengono premiati CAMPOBASSO. Il presidente della Regione, Paolo Frattura, è indagato per malversazione nell’ambito dell’inchiesta Bio.com. Nel 2008 infatti l’attuale governatore era amministratore unico della società che ha percepito 265mila euro dell’articolo 15. Obiettivo? Costruire una centrale a biodiesel a Termoli. Dopo aver preso i fondi pubblici, però, ossia 265mila euro come anticipazione della somma totale, la centrale non è stata costruita. Paolo Frattura ha dichiarato che la sua società, o meglio ex società visto che nel 2011 la Bio.com è stata messa in liquidazione, ha semplicemente risposto ad un bando pubblico. E dice il vero. Nel 2006 infatti la Regione Molise pubblica un bando: “Agevolazioni integrate per le imprese industriali” che prevedeva “aiuti per gli investimenti nelle imprese industriali, credito, fondo per l’innovazione tecnologica – e politiche del lavoro”. Un bando che,
nel 2006, ha visto la presentazione di 418 domande. Di queste 105 sono state ritenute ammissibili alle agevolazione, di cui 29 sono state considerate finanziabili (tra cui appunto la Bio.com), 239 domande non sono state ammesse in graduatoria, 61 sono state considerate inaccoglibili e inammissibili. Il gruppo di valutazione sul bando era composto da 10 professionisti. Tra tutti spiccano due nomi in particolare: Massimo Pillarella e Paolo Verì. Chi sono? L’ingegnere Pillarella, marito della cugina di Paolo Frattura (figlia della sorella di papà Fernando) è stato direttore del Patto Territoriale del Matese, componente del gruppo di lavoro per le progettazioni europee con Gianfranco Vitagliano, divenuto dipendente regionale dopo aver vinto un concorso interno ed oggi promosso da Paolo Frattura a capo d’area alla Regione Molise. Il commercialista Paolo Verì, invece, era mandatario elettorale sempre dell’ex assessore alla Programmazione Gianfranco Vitagliano, revisore dei conti allo Zuccherificio del Molise (finito sotto inchiesta) ed oggi è stato nominato dal presidente Frattura suo consigliere economico. Massimo Pillarella non solo è cugino acquisito del governatore Frattura, ma ne è stato anche socio in affari, almeno fino a giugno del 2006, ossia sei mesi prima del finanziamento alla Bio.com. In particolare si tratta della società Proter srl. Ad oggi la situazione è la seguente: il 20 dicembre 2013 la Giunta regionale, con delibera numero 699, ha promosso il cugino del governatore Frattura, Pillarella appunto, a capo dell’area prima (con un trattamento economico previsto dalla legge pari ad una retribuzione accessoria di posizione di 50mila euro
annui). E all’area prima fa capo il settore Energia che sempre dal 20 dicembre scorso ha, a sua volta, un nuovo direttore: Riccardo Tamburro ex consigliere regionale vicino all’eurodeputato di Forza Italia Aldo Patriciello. Il commercialista termolese Paolo Verì, invece, è stato nominato nel 2013 consigliere del presidente con rinnovo contrattuale datato 14 gennaio 2014. L’incarico, rinnovabile, scade il 30 marzo prossimo ed è quantificato ad un compenso pari a “13.500 euro oltre agli oneri previdenziali e alle altre imposte eventualmente dovute per prestazioni, per un importo totale presuntivamente determinato in 17.200 euro”. Almeno quanto si apprende dalla delibera di Giunta regionale numero 13. Una casualità che richiama alla mente l'articolo di Antonello Caporale pubblicato sul Fatto Quotidiano appena due giorni fa: "Molise vuol dire famiglia". Giovanna Ruggiero
Riceviamo e pubblichiamo.
Giovani e lavoro: nonostante le potenzialità
Frattura naviga nell’immobilismo
“Il ‘nuovo’ Governo regionale, ormai ad un anno dal proprio insediamento, malgrado abbia tutti gli strumenti a disposizione, non mette in atto politiche attive del lavoro, soprattutto in riferimento ai più giovani”. A lanciare, per l’ennesima volta, l’allarme per una situazione di immobilismo che non giova a nessuno è la minoranza in consiglio regionale e in particolare la consigliera Angiolina Fusco Perrella la quale ha presentato una mozione al Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura. “Il Molise – continua la nota – è probabilmente una delle regioni dove maggiormente si avvertono i disagi di una intera generazione che vive ormai costantemente (quando va bene!) all'ombra del precariato. All’indipendenza, alla crescita dell’individuo, ci si arriva grazie al lavoro. Il recente rapporto sulla coesione sociale elaborato da Inps, Istat e ministero del Lavoro su dati Istat (due volumi che si propongono di dare ai cosiddetti ‘policy makers’ le indicazioni basilari per conoscere le situazioni economiche e sociali sulle quali intervenire per migliorare
le condizioni di vita delle persone) è impietoso. I nostri ragazzi sono i più penalizzati. Eppure gli strumenti ci sono. Relativamente al bando “Giovani al lavoro”: con Deliberazione di Giunta Regionale n. 457 del 9 luglio 2012 è stato approvato di finalizzare le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) relative ad interventi per nuove iniziative tra le quali “Pacchetto giovani – Bonus per l’occupazione – Giovani in impresa (Piano di Azione e Coesione)”, per un importo di € 5.533.317,14; con Deliberazione di Giunta Regionale n. 37 del 15 gennaio 2013 sono state definite le azioni da finanziare facenti parte del suddetto “Pacchetto Giovani”: Giovani al lavoro IVª annualità – importo € 3.000.000,00;Tirocini per i processi d’internazionalizzazione – importo € 600.000,00; Dai credito ai giovani – importo € 1.933.317,14. Relativamente al Piano Integrato “Giovani Molise 20112013”: il 22 dicembre 2010 è stata stipulata la Convenzione che prevedeva a carico del Fondo Sociale per l’Occupazione e Formazione la somma complessiva di € 11.808.000,00, di cui € 5.008.000,00 da trasferire alla
Regione Molise e € 6.800.000,00 da trasferire alla Regione Abruzzo; con Delibera di Giunta Regionale n. 72 del 14 febbraio 2011 si è approvato di prendere atto della suddetta Convenzione e si è costituito il Gruppo di Lavoro incaricato della progettazione esecutiva e dell’assistenza tecnica al progetto; con Delibera di Giunta Regionale n. 473 del 27 giugno 2011 è stato approvato il Piano Integrato “Giovani Molise” con l’obiettivo di agevolare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, stimolando l’imprenditorialità ed il sistema produttivo regionale. Il Piano Integrato “Giovani Molise” 2011–2013 - continua la nota - è un piano sperimentale di politiche attive facente parte del progetto interregionale Abruzzo-Molise, programmato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Molise per agevolare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e in Italia costituisce unico esempio di sperimentazione curato dalle regioni Molise e Abruzzo con il supporto tecnico ed economico di “Italia Lavoro”. Capofila del progetto interregionale Abruzzo-Molise è la struttura dell’Assessorato al Lavoro, alla Forma-
zione professionale e alle Politiche sociali della Regione Molise; i soggetti coinvolti sono: l’Università degli Studi del Molise, la Fondazione di ricerca e cura "Giovanni Paolo II", la Provincia di Campobasso e la Provincia di Isernia, il Comune di Campobasso, il Comune di Isernia, Italia Lavoro, l’Agenzia Regionale Molise Lavoro e l’Anci; l’obiettivo del Bando “Giovani al Lavoro” è quello di stimolare l’imprenditoria giovanile attraverso l’erogazione di contributi fino ad un massimo di 30 mila euro, per ogni persona non occupata che dà vita ad una nuova impresa individuale o ad uno studio professionale e per ogni persona non occupata che crea una nuova società o nuova cooperativa di lavoro di beni e servizi. Per la forma associata il finanziamento massimo concesso è di 150 mila euro. Ma, al momento, tutto tace.A discapito dei giovani molisani. Per questo, alla luce della situazione attuale è opportuno, in maniera prioritaria, cominciare a parlare non solo di politiche passive ma anche di politiche attive del lavoro. Perciò – conclude la nota – chiediamo al Presidente della Giunta Regionale del Molise Paolo di Laura Frattura di: dare continuità alle azioni di politica attiva già programmate e dare avvio a quelle che al momento risultano ancora non attivate; programmare nell’immediato un’azione sperimentale di rilievo dedicata in via primaria ai giovani favorendo il loro inserimento nel mercato del lavoro”. Angela Fusco Perrella Consigliere regionale NCD
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11 febbario 2013
Si resta ancora nell'incertezza sul da farsi mentre aumentano i rischi
Gam, torna a calare il silenzio
BOJANO. La questione Gam è al momento tornata in una sorta di limbo, in attesa di nuovi eventi. Dopo gli scontri tra Frattura e alcuni trasportatori, dopo il licenziamento (tardivo) di alcuni dirigenti tutto sembra tornato sottotraccia.
Si continua a parlare di una cooperativa, di una nuova società capace di far ripartire gli impianti del polo avicolo di Bojano. E' ormai certificato come per fare questa operazione siano necessari investimenti per almeno 25 milioni di euro,
visto lo stato di vetustà degli impianti produttivi, dopo anni di mancata manutenzione ordinaria e straordinaria. Si continua a parlare di possibili soci e partner industriali. Ma intanto pochi conoscono i numeri reali della Gam, pochi
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sanno perchè è finita in uno stato di totale dissesto economico e finanziario. Eppure i dati ci sono e sono, francamente, impressionanti. Nella delibera di Giunta regionale che dispone un versamento in conto futuro aumento di capitale di euro 2,2 milioni da parte della Finmolise ci sono molte cose interessanti. In primis che la Giunta con questa misura prosciuga le disponibilità di cassa di Finmolise per interventi di supporto alle piccole imprese, le cosiddette gestioni speciali. Non ultima la Giunta prosciuga 100.000 euro di disponibilità di cassa per la cooperazione sociale, ossia il supporto alle attività delle cooperative sociali. Ma tant'è, i soldi si prendono dove ci sono. Inoltre nella stessa delibera ci sono i numeri della Gam del 2013, anno in cui la società creata dalla fervida fantasia dell'allora assessore alla programmazione Gianfranco Vitagliano ha condotto per intero gli impianti di Bojano. Senza farla lunga e senza entrare in tecnicismi nell'anno di grazie 2013 la Gam ha venduto polli e affini per quasi 37 milioni di euro. L'acquisto della materia prima (cioè immaginiamo noi, i polli) è costata circa 33 milioni di euro. Le altre spese di produzione sono costate altri 7 milioni di euro mentre il personale è costato circa 6 milioni di euro. Alla fine per vendere 36 milioni di polli la Gam ha speso 46 milioni di euro. E il management era pure soddisfatto del risultato. Si tratta di una follia che non è chiaro come il nuovo governo regionale (in carica da febbraio 2013) abbia potuto consentire. In pratica con l'attività del 2013 soltanto la Gam ha distrutto risorse dei contribuenti per circa 10 milioni di euro, una somma enorme rispetto alla quale i 2,2 milioni di euro prelevati dai fondi per le microimprese molisane appaiono solo come bruscolini.
La petizione della Gazzetta del Mezzogiorno è stata presentata anche a Campobasso
Alta velocità anche per il Centro Sud CAMPOBASSO. Presentato a Palazzo Vitale dal Presidente Paolo Frattura e dall'assessore regionale ai trasporti Pierpaolo Nagni l'appello della Gazzetta del Mezzogiorno con cui si chiede al Governo italiano l'attivazione di una rete di treni ad alta velocità anche nel centro sud. Ospiti delle istituzioni regionali il Direttore della Testata nazionale, Giuseppe de Tomaso e il giornalista Franco Giuliano che stanno promuovendo questa iniziativa in tutte le regioni adriatiche attraverso incontri, confronti e tavole rotonde.La petizione presentata ha visto fin ora l'adesione di Puglia, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e la sottoscrizione diretta di circa 18 mila cittadini. Presenti all'incontro anche i rappresentanti di diversi comuni del Molise, di associazioni di categoria e dei sindacati. Il direttore de Tomaso : "Come testata abbiamo voluto dare un contributo anche su un tema che va oltre la classica informazione e che interessa direttamente i cittadini. Facendo squadra con le regioni che hanno raccolto la sfida proveniente dal giornale ci avviamo finalmente verso qualcosa di positivo e concreto. Non solo denunce, ma anche costruzione di un percorso con risultati tangibili che stiamo avendo nelle regioni che sono accanto a noi con il fine di portare questa campagna anche a livello europeo così da captare i fondi che riguardano il set-
tore del trasporto ferroviario. Finora nessuna Istituzione pensava a tali programmi così vasti, immaginando di non aver un ritorno elettorale, considerata la lungaggine di tali processi. Finalmente questa idea e questo modo di vedere le cose è stato messo all'angolo e troviamo parecchie manifestazioni positive da comuni e regioni sulla prosecuzione del progetto. Oggi parliamo del tratto che interessa il Molise e i deficit che purtroppo paga nella tratta ferroviaria adriatica." L'assessore Nagni ha affermato : "Da poco abbiamo avuto un briefing telefonico con i rappresentanti di Trenitalia, argomento da sempre scottante e fondamentale per la ripresa territoriale, perorando la battaglia del giornale secondo cui bisogna evitare di tagliare l'Italia in due tronconi. Rfi, sulla nostre tratte non ha ancora ricevuto richieste ufficiali, ma ormai siamo in tempi maturi per farne e rafforzare la linea Lesina- Termoli, tratta oggi desueta che potrebbe diventare utile alla collettività, affiancando la linea ferroviaria all'autostrada, liberando il territorio da infrastrutture desuete e far proseguire l'alta velocità. Questa ipotesi sta tornando sul tavolo delle trattative ed essendo una procedura tutta molisana non necessita di prassi burocratiche lunghe e dispersive. L' ipotesi di una stazione unica con Campomarino torna quindi valida ma con l'idea di
inserire anche delle fermate nel nostro territorio che non deve essere più considerato di solo transito. Per carità, non chiediamo le stesse disponibilità delle altre realtà, ma certamente risultati superiori a quanto ottenuto finora. Comunque Rfi si è resa disponibile ed al più presto ci incontreremo per definire tali aspetti."
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11 febbario 2013
Tasse, tributi e mancanza di lavoro assottigliano i già magri redditi
Le famiglie sono al collasso
CAMPOBASSO. Il “welfare familiare” non ce la fa più a sostenere i figli o le giovani coppie, quello pubblico è in via di smantellamento. La crisi e le misure dei governi hanno ridotto il reddito disponibile per il sostegno. La ricchezza c’è ma è troppo concentrata e
scarsamente ridistribuita. Insomma la “famiglia” non ce la fa più. La crisi economica sta colpendo duramente i settori popolari e "il numero di famiglie in condizione di povertà è aumentato". E' quanto emerge anche dal recente rapporto di Ban-
kitalia. La caduta dei redditi familiari nel 2008-09, ha ormai raggiunto quota -4%. "Tra il 2008 e il 2010 la quota di famiglie povere in base al reddito e alla ricchezza è cresciuta di circa un punto percentuale" nel complesso e di circa 5 punti per le famiglie dei giovani. Nella tarda primavera del 2009, nel momento di massimo impatto della crisi sul mercato del lavoro italiano, circa 480 mila famiglie hanno sostenuto almeno un figlio convivente che aveva perso il lavoro nei dodici mesi precedenti. Le risorse impiegate in questa forma di sostegno familiare sono venute non solo dai redditi da lavoro dei genitori, ma spesso anche da quelli da pensione. Ma la ricchezza dei genitori che ha svolto un ruolo importante nel sostenere anche i figli, sta iniziando a ridursi. Una situazione preoccupante visto che i giovani risparmiano poco, meno dei loro genitori: essi dovrebbero invece accumulare di più, visto che il livello della loro pensione sarà presumibilmente più contenuto. Nel 2009 circa il 17% delle famiglie italiane ha ricevuto un aiuto informale da parte della rete familiare. Questa quota sale al 38% nel caso delle famiglie con figli piccoli in cui la madre lavora, dove tipicamente la rete di supporto è costituita dai nonni impegnati nella cura dei nipoti. E "questo ruolo, storico, di protezione sociale della famiglia italiana si è intensificato durante gli anni recenti di crisi economica. In assenza di un sistema di ammortizzatori sociali estesi anche a chi ha storie lavorative discontinue, il ruolo della famiglia è divenuto essenziale. Il reddito dei genitori è stato in molti casi l'unico sostegno per i componenti più giovani. Ma oggi bisogna interrogarsi circa la sostenibilità di un modello di welfare in cui alle famiglie è demandato il compito di ammortizzare gli shock negativi che colpiscono i redditi dei singoli componenti.
I dati preoccupano e attendono interventi progettuali e finanziari
Aree interne, il rischio spopolamento
CAMPOBASSO. L'assenza di una programmazione territoriale sta portando a un lento e graduale spopolamento delle aree interne. Trivento perde 100 residenti all'anno. Non da meno Riccia senza parlare dei centri più piccoli. E a chi interessa? Lo spopolamento delle aree marginali e in declino del territorio è una realtà allarmante, un vero e proprio fattore di rischio. Perdendo abitanti, le comunità locali di queste aree smarriscono la propria identità culturale, i patrimoni locali si deteriorano e perdono valore, le attività economiche vengono abbandonate, tradizioni millenarie, uniche, irripetibili finiscono per sempre, mentre aumenta il dissesto idrogeologico connesso alla mancata cura del territorio per effetto dello spopolamento e, parallelamente, cresce la congestione nei centri urbani e crescono i problemi di degrado ambientale. La perdita di popolazione rappresenta, quindi, un grave rischio sotto tre principali punti di vista: socio-culturale: il calo demografico in alcuni contesti territoriali periferici, caratterizzati da profonde radici storiche e culturali, provoca la perdita di identità consolidate e di memoria, la disgregazione delle comunità e della propria socialità, la scomparsa di valori ed il senso di smarrimento; economico: l’economia della nostra provincia per millenni si è basata sulla produzione agricola ed artigianale svolta proprio nelle aree che attualmente sono state de-
finite marginali e in declino, attività le cui conoscenze erano tramandate di generazione in generazione, svolte quindi sulla base di conoscenze empiriche; pertanto, lo spopolamento rappresenta la perdita dell’opportunità di proseguire tali attività e l’impossibilità di attuare processi di modernizzazione delle produzioni peculiari delle aree interne, con la conseguente scomparsa di una notevole parte dell’economia locale; fisico e geologico: l’abbandono del presidio del territorio implica la perdita di interesse sia da parte della popolazione stessa rispetto alla corretta manutenzione del territorio, sia da parte delle pubbliche istituzioni, con conseguente accentuazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico; inoltre, lo spopolamento delle aree interne provoca il riversarsi della popolazione principalmente nei centri urbani, con una conseguente forzata crescita dei centri urbani ed una pressione antropica e ambientale, con effetti di crescente disorganizzazione di governo del territorio. Enormi sono, quindi, i costi connessi all’emarginazione delle aree in declino. Lo spopolamento, oggi, deve essere inteso non solo come mero abbandono dei territori marginali, ma come una carenza di risorse e limite ai processi di qualificazione e sostenibilità territoriale. Qualcuno ha pensato a tutto questo? Sconsolatamente dobbiamo dire: nessuno.
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Campobasso
11 febbraio 2014
Città allargata, risparmio ed efficienza energetica: arrivano i finanziamenti per gli interventi La Regione Molise ha concesso al Comune di Campobasso il finanziamento di 1.090.000 euro per la realizzazione dell’intervento denominato “Progettazione Integrata Territoriale 2007/2013. Interventi di risparmio ed efficienza energetica nel Comune di Campobasso. Fonte finanziaria di riferimento Fesr-Importo conferito in accordo dalla Regione ”. Per rendere efficace il provvedimento serve un ultimo passaggio burocratico e cioè l’accettazione del disciplinare di concessione da parte del Comune, quindi la Giunta si è affrettata ad accettare senza riserva le condizioni fissate per la concessione del finanziamento e a trasmettere tutta la documentazione richiesta alla Regione. Il progetto esecutivo approvato lo scorso luglio è stato inserito nell’elenco annuale delle opere pubbliche e in particolare
gli interventi riguardano Via De Pretis, piazza Andrea D'Isernia, via Quintino Sella, via Principe Di Piemonte, via Leopardi, via Scardocchia, Mater Ecclesia, via Manzoni, via Carducci, via Pirandello e i fabbricati Galasso di via Ungaretti. Stesso iter anche per l’attuazione del programma “Piano integrato per lo sviluppo urbano Campobasso – La Città Allargata. A fine gennaio la Regione ha approvato la concessione del finanziamento che rientra nel programma di investimenti finalizzati al miglioramento della qualità dei contesti urbani, in una logica di valorizzazione e riqualificazione delle aree urbane e dei centri storici, di realizzazione di interventi per l'efficienza energetica e per il miglioramento della qualità dei servizi pubblici. Il progetto è stato candidato dall'amministrazione
comunale di Campobasso nell'ambito della Strategia regionale per lo sviluppo locale ed è stato approvato con Delibera di Giunta regionale a gennaio dell’anno
scorso a chiusura della fase di negoziato attivato dalla Giunta regionale su un’idea di sviluppo dell'area urbana della città capoluogo e di undici Comuni dell'in-
“I cittadini meritano servizi di qualità” Il candidato sindaco delle liste Civiche, Giuseppe Saluppo, rilancia il tema anche alla luce di quanto accaduto con le bollette Tares CAMPOBASSO. "Il Comune è titolare della programmazione, dell'indirizzo, e del controllo dei servizi pubblici ed, essendo questo un aspetto fondamentale importanza, è tenuto a scegliere la forma gestionale di erogazione più conveniente sotto tutti i punti di vista, in modo da garantire la minore spesa, il minore risultato, la maggiore soddisfazione del cittadino, la maggiore trasparenza, le forme di controllo che vitino l'autoreferenzialità, flessibilità nelle soluzioni, adattabilità alle innovazione e soprattutto snellezza delle procedure". Ne è convinto il candidato Sindaco di Campobasso, Giuseppe Saluppo che guida una coalizione di liste Civiche. Anche alla luce dei disguidi che si sono registrati per la Tares o per il ritardo nell'erogazione dei servizi. "Per questo - aggiunge Saluppo - riteniamo di affidare i servizi Sociale-Cultura-Scuola- Sport-Giovani alla "Istituzione Comunale per la gestione dei servizi al cittadino". Con l'Istituzione intendiamo
collocare in un unico posto tali servizi primari al cittadino in modo che ogni persona possa soddisfare i propri bisogni recandosi in un unico luogo, ricevendo un'adeguata informazione, risparmiando il maggior tempo possibile ed ottenendo migliore qualità e competenza del servizio. Scopo principale quello di cercare di migliorare il più possibile la gestione e l'erogazione dei servizi contemplati , riducendone i tempi di erogazione valutandone in maniera più precisa la spesa e cercando di utilizzare i fondi a disposizione nel modo più ottimale possibile. La visione dell'intervento pubblico basata su modelli gestionali di tipo burocratico deve lasciare progressivamente spazio alla visione dell'intervento pubblico basato su sistemi operativi volti al perseguimento di obiettivi mirati, in grado di offrire risposte specifiche, appropriate ed economicamente sostenibili alla pluralità dei bisogni pubblici".
terland: Baranello, Busso, Campodipietra, Ferrazzano, Matrice, Mirabello, Oratino, Ripalimosani, San Giovanni in Galdo e Vinchiaturo
“Senza impresa non c’è Italia” Così la manifestazione organizzata dalle organizzazioni di categoria Rete Imprese Italia lancia una grande mobilitazione nel Paese, per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica. La crisi, la crescita allarmante della disoccupazione e una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese, già stremate da forti difficoltà, e provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie.” Lo annuncia il presidenteportavoce di turno di Rete Imprese Italia, Marco Venturi. Il tempo delle attese è finito. Rete Imprese Italia ha scelto di convocare per il 18 febbraio una grande manifestazione a Roma per chiedere un deciso cambio di rotta. Il mondo dell’impresa diffusa, dell’artigianato e del terziario di mercato rappresenta il tessuto produttivo dell'Italia. Dal futuro di questo sistema di imprese dipende il futuro del Paese. Per questo, le imprese vogliono esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad operare ma anche avanzare concrete proposte di rapida attuazione che possano evitare il declino economico e ripristinare un clima più positivo e di maggior fiducia nel futuro. “Senza l’impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro” è lo slogan della manifestazione che vedrà giungere a Roma da ogni parte d’Italia le molte rappresentanze di imprenditori di Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti. Nell’occasione sarà presentato un manifesto con le proposte e le richieste di Rete Imprese Italia per un reale cambiamento economico e sociale. Confartigianato Molise invita quanti fossero interessati a partecipare a contattare le sedi di Campobasso tel. 0874 1960320 o Isernia 0865 299490 ovvero l’indirizzo mail confartigianatomolise@yahoo.it
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Campobasso
11 febbraio 2014
Potrebbe ripetersi domani. L’incaglio sui problemi urbanistici pone non pochi interrogativi e sospetti sul perché di questa titubanza, di questa riottosità
La gestione del territorio comunale alla Regione e ai commissari ad acta è una sorta di vigliaccheria amministrativa oltre che un modo per favorire i privati e la speculazione edilizia Riaprire la lottizzazione Parco dei Pini senza alcuna ragione o obbligo amministrativo e/o tecnico-urbanistico è un atto politico e amministrativo gravissimo. Le nuove costruzioni cancellerebbero uno dei panorami storici e suggestivi di Campobasso (il castello Manforte, le chiese romaniche di san Giorgio e san Bartolomeo, la Torre di delicata Civerra, e il borgo medievale della città), e creerebbero una cortina di cemento lungo Via 4 Novembre La materia urbanistica ancora una volta lasciata in sonno dal consiglio comunale. Che, ancora una volta, ha preferito non raggiungere il numero legale per non affrontare gli argomenti all’ordine del giorno della seduta del 7 febbraio. Ne dovrebbe riparlare domani. E potrebbero essere scintille fin dall’apertura dei lavori che al primo punto annovera la proposta scandalo “Variante con ampliamento alla lottizzazione Parco dei Pini”, che i lettori di questo giornale da mesi seguono in tutte le sue evoluzioni e di cui hanno, in dettaglio, le informazioni necessarie per essere ritenuta scandalosamente favorevole all’imprenditore e del tutto estranea a qualsiasi interesse pubblico. Situazione che potrebbe scoppiare tra le mani del sindaco, della giunta, e della maggioranza a pochi mesi della campagna elettorale per il rinnovo del vertice di Palazzo san Giorgio e dell’assemblea. L’incaglio del consiglio sui problemi urbanistici pone non pochi interrogativi e sospetti sul perché di questa titubanza, di questa riottosità. Si dice che molti consiglieri comunali stiano agli ordini e agli interessi dei consiglieri regionali di riferimento e aspettino disciplinatamente il da fare. In questo caso, con la variante alla lottizzazione Parco dei Pini, si tratta di ridare vita ad una lottizzazione completata da anni, senza alcuna ragione o obbligo amministrativo e/o tecnico-urbanistico, nonché la possibilità di realizzare ancora volumi edilizi e commerciali e, per giunta, su una superficie in cui le costruzioni creerebbero un danno gravissimo, irreparabile, ad uno dei panorami storici e suggestivi di Campobasso (il castello Manforte, le chiese romaniche di san Giorgio e san Bartolomeo, la Torre di delicata Civerra, e il borgo medievale della città), oltre
Parco dei Pini che una cortina di cemento lungo Via 4 Novembre. Tutto ciò in cambio, si era detto in origine, di un edificio da destinare a scuola. Idea poi svanita e ridotta ad un semplice cambio delle aree pubbliche della lottizzazione: una scemenza, una provocazione, una sfida al buonsenso. Una sfida all’onestà intellettuale dei consiglieri. Di cui alcuni hanno preso coscienza, e si sono dichiarati contrari alla proposta di variante; altri pare stiano riflettendo sulla propria intelligenza e onestà (intellettuale); altri invece pare siano di quelli che il cemento ha in sé qualcosa di magico, di suggestivo, di incontenibile per cui non gli può dire no: costi quel che costi, anche il sospetto di una gratificazione a tanta predisposizione (solo politica ed elettorale? - ndr). Ripetiamo, Parco dei Pini a suo tempo è assurto a lottizzazione simbolo di ciò che può de-
terminare il cemento sul territorio, ovvero la cancellazione di uno stato di fatto storicamente assorbito dalla collettività come espressione di cultura urbanistica (il Villino Mascilli e i pini marini che la contornavamo sono stati per decenni la cartolina di Campobasso) e vuole evidentemente mantenere questa sua prerogativa. In origine dovevano essere villette , giusto per integrarsi nel contesto urbanistico e ambientale della zona, e sono invece venuti fuori falansteri di 6 e 7 piani. Oggi vuole cancellare di nuovo un contesto urbanistico e ambientale per fare spazio ad altri palazzi e a quattro strutture commerciali su Via 4 Novembre. Un “no” secco e perentorio a questa ipotesi di scempio amministrativo ed urbanistico sarebbe il gesto più logico e razionale da fare. Probabilmente non sarà fatto. Probabilmente l’argo-
mento sarà ancor una volta deliberatamente rinviato di modo che l’imprenditore possa chiedere l’intervento della Regione e l’invio di un commissario ad acta (non a caso accennavamo prima alla dipendenza dei consiglieri comunali dai consiglieri regionali di riferimento). L’ uso ed abuso di questo meccanismo surrettizio all’apparenza solleva l’amministrazione da ogni responsabilità, ma nella sostanza la condanna, specie se il commissario è diretta conseguenza di una scelta voluta di non decidere. Potrà accadere con la lottizzazione dei Pini qualora il consiglio non dovesse decidere né a favore nè contro. Sui commissari ad acta, a scanso di equivoci, vogliamo ripeterci, riportando ciò che abbiamo scritto il13 novembre 2013 in proposito.“Il commissario ad acta è un sistema aberrante, che da un lato spoglia il consiglio comunale e i consiglieri della loro massima prerogativa (programmare e gestire lo sviluppo del territori), dall’altro consente ad una singola entità (il commissario), di assumere poteri straordinari, ancorché incontrastabili, che nella totalità dei casi (basta esaminare una ad una le concessioni a costruire dell’ultimo decennio) si risolvono a solo vantaggio degli imprenditori”. La cessione della gestione del territorio comunale alla Regione e ai commissari ad acta è una sorta di vigliaccheria amministrativa dei consiglieri comunali. Ma così facendo vengono meno al loro diritto-dovere di amministrare, di scegliere, di decidere per poi essere giudicati dall’elettorato. Così facendo danno via libera ad altri soggetti di amministrare, di scegliere e di decidere sapendo, costoro, di non essere giudicati”. Il gioco sporco della politica. Dardo
Conoscere il Tuo cuore CAMPOBASSO. La Fondazione per il Tuo Cuore, ONLUS dei Cardiologi Ospedalieri con finalità di ricerca nelle malattie cardiovascolari, ha deciso di riproporre, nel mese di febbraio, l'iniziativa “Cardiologie Aperte” nell'ambito della Campagna per il Tuo Cuore. Come di consueto, tutte le iniziative saranno concentrate nella settimana di San Valentino, dal 10 al 16 febbraio 2014. Ogni singola regione è stata invitata ad organizzare degli eventi nell’ambito di una Campagna di Sensibilizzazione alle Patologie Cardiovascolari e particolarmente alla Prevenzione della Morte Improvvisa nella popolazione e, soprattutto, per quella impegnata nello sport. Il consiglio direttivo dell’AN-
L'Anmco organizza una settimana di iniziative sulle patologie cadiologiche MCO Molise, cui presidente è il dottor Gianludovico Magri, ed i medici del reparto di Cardiologia dell’Ospedale “A. Cardarelli” di Campobasso, hanno pensato di organizzare un concerto di beneficenza che si terrà domani alle ore 17:30 presso l’Auditorium della Fondazione Molise Cultura (ex GIL). Suoneranno gli allievi del liceo musicale “Galanti” di Campo-
basso e gli allievi del Conservatorio “Perosi”. L’ingresso sarà libero e, chi vorrà, potrà fare una donazione volontaria che verrà interamente devoluta alla Fondazione Per il Tuo Cuore. Si stanno programmando anche una serie di incontri nelle scuole secondarie di II grado di Campobasso. Tali incontri, della durata di circa un’ora, saranno gestiti da un medico del reparto di Cardiologia dell’ospedale Cardarelli e consisteranno nella presentazione di materiale audiovisivo informativo sul problema oggetto della campagna e nella dimostrazione delle tecniche di base di rianimazione cardiopolmonare, eventualmente anche su manichino. Inoltre, verrà spiegato l’utilizzo dei defibrillatori automatici.
ISERNIA
ANNO X - N° 34 - MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
11 febbraio 2014
“Tra camorra e rifiuti tossici” Nella piana di Venafro la lezione di don Patriciello su presunti sversamenti illeciti VENAFRO. Considerata una sorta di “succursale” della “Terra dei fuochi” (emblematiche al riguardo le sconvolgenti dichiarazioni del pentito Schiavone), la Piana di Venafro oggi è scossa dalle comprensibili paure delle popolazioni locali e dai timori che scaturiscono da un futuro alquanto incerto. Le istituzioni locali hanno finalmente iniziato a fare il loro dovere, ma i cittadini e le varie associazioni sorte proprio al fine di contrastare l’azione dei potenziali “avvelenatori” troppo spesso si trovano a dover operare senza il supporto di figure carismatiche tali da coinvolgere la gente, soprattutto i giovani. Nella limitrofa Campania tale figura è emersa nella persona di Don Maurizio Patriciello, il prete “anticamorra”, che nel pomeriggio di ieri ha incontrato i giovani di Pietravairano, comune del ca-
sertano distante pochi chilometri da Venafro. Decine e decine di ragazzi sono rimasti affascinati e rapiti dalle parole del sacerdote. A loro, soprattutto a loro, il parroco che da anni lotta contro l’inquinamento prodotto dallo sversamento illecito di rifiuti, ha spiegato le ragioni che hanno determinato il biocidio in atto nella pianura campana compresa fra Napoli e Caserta, il cui lembo estremo si incunea nel territorio del Molise occidentale (la Piana di Venafro). Don Patriciello, con parole semplici, ma dirette, ha detto ai giovani di ricordare che, loro, sono delle vittime di quanto accaduto, non i carnefici. Perché, ha precisato don Patriciello, l’inquinamento è stato causato non dai rifiuti urbani che per anni hanno generato emergenze su emergenze, bensì dai rifiuti tossici industriali prodotti, soprattutto, dalle
industrie del nord che sono stati sversati illecitamente nelle nostre terre. Per far comprendere meglio il concetto il parroco ha citato l’esempio dell’Acne di Cencio e del Piemonte che per liberare una intera zona dai rifiuti cancerogeni ha trasferiti quei veleni a Giugliano in Cam-
pania. I camorristi –ha ricordato il prete anticamorra– sono da condannare perché sono dei criminali, ma loro, almeno, però sono chiari: “Sai che sono camorristi e li tratti come tali. Condanno ancor più -ha continuato don Patriciello-, tanti corrotti, tanti
pubblici ufficiali, tante istituzioni che fingono di operare nella legalità ma, invece, delinquono. Sono loro che rovinano più di ogni altra cosa le nuove generazioni rubando ai ragazzi la fiducia”. E’ questo, secondo Don Maurizio, il danno più grave che si possa commettere contro le nuove generazioni. Ai giovani il parroco ha chiesto di vivere secondo sani principi, nel rispetto della legalità e di tutti il creato che ci circonda. Per molto tempo le parole del prete hanno calamitato l’attenzione di tutti. Lunghi e calorosi applausi hanno scandito i passaggi salienti dell’incontro organizzato dallo storico Pino Angelone. Al tavolo dei relatori anche il sindaco Francesco Zarone e la dirigente scolastica (del Liceo Da Vinci di Vairano Patenora e del Comprensivo di Pietravairano) Erminia Cortellessa.
Tenta di rubare, arrestata “Noi lo stipendio Una giovane si era introdotta nell'abitazione di due anziani che sono riusciti a dare l'allarme La donna è stata bloccata dai Carabinieri POGGIO SANNITA. E’ stata arrestata nel corso di un servizio di prevenzione predisposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Isernia, in flagranza di reato, per rapina aggravata in abitazione. Si tratta di F.S., 26enne di Poggio Sannita, la quale si è introdotta questa mattina all’alba all’interno dell’abitazione di una coppia di anziani, anch’essi di Poggio Sannita, e con volto travisato ha stordito i due vecchietti con una bomboletta spray narcotizzante ed ha poi colpito con un tubo di ferro il proprietario 81enne. Subito dopo ha iniziato a rovistare all’interno dell’abitazione per impossessarsi del denaro e di oggetti di valore presenti nell’appartamento, ma non si è accorta che il proprietario seppur ferito alla testa era riuscito ad
ISERNIA. "10 – 02 Isernia non dimentica i Martiri delle Foibe” è questo il testo dello striscione affisso da CasaPound Italia per commemorare la tragedia delle Foibe e dell’Esodo degli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia in occasione del Giorno del Ricordo. “Al termine della Seconda Guerra Mondiale i nostri compatrioti della Venezia Giulia e della Dalmazia furono vittime di uno spietato piano di pulizia etnica, messo in atto dalle forze jugoslave che avevano occupato quelle terre allo scopo di favorire l’annessione di quelle terre alla
allertare il 112. Così è tempestivamente intervenuto un equipaggio del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Agnone che ha bloccato la giovane malvivente. Una volta smascherata, ecco l’amara e in-
credibile sorpresa, la giovane era la moglie del nipote dei due anziani, che aveva organizzato e quasi portato a compimento “il colpo” mandato poi a monte grazie al provvidenziale intervento dei militari. Nella circostanza sono finiti sotto sequestro una bomboletta spray narcotizzante, un tubo metallico, un paio di guanti, una sciarpa, una fascia copri orecchie e altri oggetti utilizzati per compiere l’azione delittuosa. La 26enne è stata successivamente trasferita presso la Casa Circondariale femminile di Chieti a disposizione della Procura della Repubblica di Isernia, mentre l’81enne ferito è stato soccorso dai medici del 118 intervenuti sul posto, i quali lo hanno giudicato guaribile con una prognosi di pochi giorni.
l’abbiamo ridotto” Conferenza stampa del presidente della Provincia, Mazzuto e degli assessori ISERNIA. Riduzione indennità sì o no? Da via Berta arriva la risposta: nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sala Giunta della Provincia di Isernia sono stati chiariti alcuni aspetti riguardanti la mancata riduzione delle indennità relative al mese di gennaio di alcuni assessori provinciali. All’incontro hanno partecipato il presidente dell’ente Luigi Mazzuto e gli assessori Filomena Calenda e Gaetano Marucci. Il presidente ha chiarito che da parte di tutti gli assessori c’è la volontà di aderire alla proposta di ridursi le indennità. E che la mancata riduzione delle indennità nel mese di gennaio da parte di alcuni assessori è stata dovuta a disguidi nella comunicazione delle rinunce o a ritardi nella presentazione delle stesse. Mazzuto ha annunciato che, insieme al Presidente del Consiglio Lauro Cicchino, comunicherà nei prossimi giorni l’utilizzo dei fondi “risparmiati”. Risorse che verranno destinati alla creazione di un fondo per il sociale e le scuole.“Devo dire – ha sottolineato Mazzuto – che la battuta che ho fatto sugli assessori che sarebbero usciti fuori della giunta in caso della mancata riduzione delle indennità, rimarrà tale perché scommetto sulla loro serietà”. L’assessore Calenda, da parte sua, ha spiegato di aver comunicato verbalmente, già da tempo, la volontà di rinunciare alle indennità ma che, a causa di una serie di impegni, ha formalizzato l’istanza in ritardo. Allo stesso tempo ha evidenziato di essere pronta a rinunciare, anche se necessario, a tutto il compenso. L’assessore Marucci ha rimarcato che la Giunta si è ridotta le indennità del quaranta per cento e ha dato l’esempio anche ad altri enti, con assessori provinciali che sono passati da uno stipendio lordo di 2500 euro a 1400. Mazzuto, durante la conferenza stampa, ha anche annunciato che l’ente di via Berta ha fatto un resoconto puntuale alla Regione Molise e al Ministero sulla situazione riguardante le numerose frane presenti sul territorio e per la cui sistemazione sono stati richiesti interventi per venti milioni di euro.
“Foibe, non vanno dimenticate” CasaPound rilancia la necessità di non lasciare nell'oblio i tanti morti per mano titina Jugoslavia. Migliaia di italiani furono uccisi e scaraventati nelle Foibe, voragini che si aprono nel terreno carsico, e centinaia di migliaia furono costretti ad abbandonare le proprie abitazioni per sfuggire alle violenze delle milizie titine e alla minaccia dello sterminio fisico”. Così Agostino Di Giacomo, responsabile isernino CasaPound Italia, in una nota sull’iniziativa. “A dispetto della
sua entità – continua Di Giacomoquesta tragedia è stata oggetto di un tentativo di insabbiamento durato decenni, per opera di quanti avevano interesse politico od ideologico a che non si sapesse la verità su quanto accaduto nell’immediato dopoguerra nelle terre del confine orientale. Ancora oggi, a dispetto della proclamazione del Giorno del Ricordo, continua ad esserci freddezza da
parte di molti esponenti delle istituzioni e del mondo della politica nei confronti di questa ricorrenza, mentre proseguono i tentativi da parte di certa storiografia politicizzata di distorcere il senso degli avvenimenti, un’operazione che offende il ricordo di quanti trovarono la morte o dovettero patire l’esilio in quei terribili giorni. Contro ogni tentativo di cancellare una pagina dolorosa della
nostra storia, e contro ogni volontà di mistificazione, CasaPound ha scelto quindi di commemorare ogni anno con numerose iniziative in ogni parte d’Italia la data del 10 Febbraio, affinché il ricordo di un evento che segna per la sua tragicità il vissuto di tutta la comunità nazionale possa mantenersi vivo, e la sua consapevolezza possa sempre più diffondersi”.
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Termoli
11 febbraio 2013
Giovane ruba un’autovettura, arrestato dai carabinieri TEREMOLI - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Termoli durante un servizio nella periferia della città, hanno sorpreso C.A. 22enne di Torremaggiore (FG), mentre si trovava alla guida di un’autovettura risultata rubata poco prima nel centro litoraneo. A seguito di una perquisizione eseguita a bordo del veicolo, i militari hanno inoltre rinvenuto e sequestrato alcuni attrezzi atti allo scasso ed una centralina elettronica modificata, proprio utilizzata per
mettere a segno il furto di veicoli dotati di particolari sistemi di allarme. L’autovettura è stata restituita al legittimo proprietario. Al giovane fermato i militari dell’Arma hanno anche contestata la guida senza patente perché mai conseguita. Espletate le formalità di rito C. A. è stato tratto in arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza della Caserma di via Martiri della Resistenza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.
Telefonata al 113 denuncia finta rapina alle Poste TERMOLI – E’ scattato nuovamente l’allarme ieri mattina per una presunta rapina in atto all’Ufficio postale di Difesa Grande. Intono alle 11,30 una telefonata anonima è giunta al centralino del Commissariato che avvertiva di una rapina in atto all’Ufficio
postale. Immediatamente sono scattate le misure di prevenzione erepressione e sul posto, in via degli Oleandri, è giunta una Volante con la pattuglia. Gli agenti, comunque, ha accertato che tutto procedeva regolarmente e nessuna rapina era in atto.
Giancarlo Totaro, Sanità: “Bisogna riattivare la Asl” TERMOLI - Il dottor Giancarlo Totaro entra nel merito derll’attuale situazione della Sanità con particolare riferimento al basso Molise e a Termoli. “La madre di tutte le "follie" – dice Totaro - è stata l’abolizione della Asl di Termoli e dell’autonomia gestionale della sanità. Infatti, conti alla man, se in questo sciagurato piano fosse stato proposto con la Asl di Termoli autonoma non avrebbe richiesto alcun taglio di posti letto negli ospedali e nessuna chiusura del nosocomio di Larino in quanto in basso Molise si è praticamente già a posto con lo standard previsto dei 3 posti letto per 1000 abitanti, in pratica ci sarebbero disponibili circa 50 posti letto per Larino. Ma la cosa più deleteria è che i posti letto non hanno tenuto in nessun conto della qualità sa-
nitaria dei servizi offerti come per le molte eccellenze che erano presenti a Larino. Il reparto di oculistica ne è un esempio, esso infatti dopo la prevista riorganizzazione Asrem dovrebbe rimanere a Larino in un contesto chirurgico "poliambulatoriale" che come tale non può offrire assistenza avanzata per una chirurgia di più ampia applicazione e comunque limitata dalla man-
canza di adeguati servizi”. Per evitare ulteriori scossoni, Totaro suggerisce di: “Rimettere la Asl a Termoli, rinnovando le cariche per il rilancio della sanità del basso Molise e non programmare la sua sepoltura decretata dal malsano piano sanitario Asrem che ne rappresenta l’iniziazione ed il rito propedeutico di preparazione per la sua prossima perenne dipartita”.
Progetto di riqualificazione secondo tratto lungomare nord TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino invita gli operatori dell'informazione alla conferenza stampa che si terrà questa mattina 11 febbraio alle ore 9 presso il Municipio. Durante l’incontro con i rappresentanti la stampa locale verrà illustrato il progetto di riqualificazione del secondo tratto del lungomare nord.
Prc, rifiuto delle ideologie della estrema destra
TERMOLI - La democrazia centrata sui media e sullo spettacolo gioca brutti scherzi e ci ha abituati allo stravolgimento del senso delle parole. Venerdì 7 Febbraio, infatti, una “forza”politica che si autodefinisce "nuova" ha organizzato, in un noto locale nei pressi di Termoli, un incontro in vista delle prossime elezioni europee con il suo leader nazionale Roberto Fiore. Ci domandiamo cosa abbia di nuovo una forza che predica la difesa della famiglia tradizionale in barba ai diritti civili delle coppie omosessuali, che sostiene l’esigenza di un rimpatrio "umano" dei migranti per ripristinare una presunta identità nazionale - in nessun luogo come in Italia frutto di un processo imposto con la violenza e la ragione del più forte - che vorrebbe il ripristino delle corporazioni per assicurare la pace sociale, cioè eliminare definitivamente il conflitto di classe, che difende i Patti lateranensi del 1929, frutto della dittatura fascista che riconosceva nella religione cattolica la guida spirituale del popolo italiano. La nostra Repubblica nasce laica, democratica ed antifascista. È bene che questi valori continuino ad essere affermati con forza, poiché che la democrazia è un orizzonte verso il quale tendere e non un dato di fatto, acquisito una volta per tutte. Nell’Europa drammaticamente segnata dalla crisi, il risorgere di nazionalismi e populismi rappresenta il sintomo di un corpo profondamente malato, al quale i sedicenti movimenti politici come “Forza” Nuova in Italia ed Alba Dorata in Grecia vorrebbero prescrivere la medicina dell’esclusione del diverso e dell’autoritarismo. Perciò non bisogna, mai, abbassare la guardia contro queste forze della restaurazione che potrebbero, facendo leva sul rancore e la rabbia diffusi, riprodurre i mostri della xenofobia e dei totalitarismi di estrema destra da cui i popoli europei si sono liberati al costo di milioni di vite umane. Non sprecheremo altre parole, che comunque non basterebbero per esprimere a pieno il nostro sdegno e il nostro rifiuto verso queste ideologie ed i loro nostalgici seguaci. Invitiamo, in ogni caso, tutte le forze politiche locali democratiche e progressiste che si riconoscono nei valori solidi dell’antifascismo, della democrazia e della laicità a vigilare costantemente, affinché questi personaggi non abbiano alcuna legittimità di parola e di azione politica nei nostri territori. Siamo per un’Europa meticcia, laica, solidale, anticapitalista, che riporti il conflitto sociale ad essere motore della storia e del progresso, antiviolenta e contro ogni forma di guerra del capitale e di discriminazione, diretta e indiretta. Affermare con forza il nostro rifiuto delle ideologie della estrema destra, in Italia come in Europa, significa lottare contro il germe dell’ignoranza che produce il mostro dell’autoritarismo. Prc del Molise Collettivo Giovanile "I Mazzemarille"
Giovani, Vangelo, Lavoro: Terminato il Progetto Policoro TERMOLI - Gli Animatori di Comunità del Progetto Policoro della Diocesi di Termoli-larino, che collaborano con il Vescovo, con la Caritas diocesana, con la Pastorale Giovanile, con quella Sociale e del lavoro, si impegnano a creare percorsi sul tema del lavoro, offrendo strumenti e attività. Da quattro anni sono presenti anche nella scuola superiore, soprattutto nell’Istituto Tecnico Commerciale “G. Boccardi” di Termoli, offrendo percorsi distinti per ragazzi del quarto superiore e del quinto. Nello scorso mese di gennaio hanno concluso, presso l’Istituto, il percorso di orientamento al lavoro e all’Università con gli studenti delle classi quinte. I ragazzi sono stati impegnati dal mese di novembre 2013 fino a gennaio in un progetto articolato in sei incontri svolti durante le ore di religione, con il supporto e la collaborazione delle professoresse Adele Galasso e Caterina Solano. Si è partiti da un mini bilancio delle competenze per analizzare insieme ai ragazzi le loro capacità
e soprattutto le loro caratteristiche personali che sottolineano la loro “unicità”. La consapevolezza di se stessi è stata la base per poi affrontare i temi del lavoro e dell’Università per i quali sono stati realizzati due specifici incontri, fornendo strumenti concreti e informazioni utili per le loro scelte future. In particolare, si è parlato del mondo universitario partendo dalle loro esigenze e richieste valutando l’offerta formativa del MIUR e le specifiche caratteristiche dei percorsi oggetto d’interesse. Il tema del lavoro invece è stato affrontato attraverso la visione di cortometraggi su argomenti come: il curriculum vitae, gli strumenti di ricerca attiva e i colloqui di lavoro. Come momento conclusivo è stata fondamentale l’esperienza di una giovane imprenditrice locale, Paola Palombino, titolare dell’agenzia TermoliAuPair, a testimonianza che anche nel nostro territorio si può “creare il proprio lavoro” partendo dal proprio background. Il Progetto così articolato, si è arricchito
del coinvolgimento dei ragazzi che raccontano: “L’esperienza del Progetto Policoro è stata per noi molto significativa. Ci ha permesso di scoprire la realtà del mondo del lavoro, ci ha orientati verso una futura scelta universitaria, donandoci preziosi consigli per intraprendere questo nuovo cammino della nostra vita. Sicuramente la presenza degli animatori di comunità, Pasquale e Gilda, è riuscita maggiormente a coinvolgerci in questa esperienza. Attraverso le loro testimonianze e la loro disponibilità siamo riusciti ad istaurare un rapporto amichevole e limpido e abbiamo avuto la possibilità di esporre i nostri dubbi, le nostre incertezze e le nostre curiosità in maniera tranquilla, con la certezza che esse venissero soddisfatte. Ringraziamo inoltre la nostra Professoressa di religione, Caterina Solano, per averci concesso la possibilità di poter partecipare a questo progetto. Gli studenti della 5 A Erica”.
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Termoli
11 febbraio 2014
Estorsione, carabinieri arrestano due persone LARINO - Termina con il loro arresto in flagranza di reato l’attività estorsiva che con molta probabilità avevano più volte praticato nei confronti di vittime inermi, costretti a consegnare loro denaro dietro continue minacce. I due, C.V. 25enne e C.L. 47enne del luogo, già noti alle forze di polizia, questa volta hanno dovuto fare i conti con i Carabinieri della locale Stazione, unitamente a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Larino, a cui la vittima si è rivolta per chiedere aiuto e mettere fine alla sua oppressione. Infatti lo sventurato, animato da una considerevole fiducia riposta nelle Istituzioni, in questo caso ai Carabinieri di Larino, i quali hanno evidentemente ben saputo gestire una situazione molto delicata, è riuscita a trovare il “coraggio” e la determinazione necessaria per denunciare i suoi aguzzini.
Furto in abitazione, carabinieri denunciano cittadini romeni
Nella mattinata dell’8 febbraio scorso quindi, a conclusione di una mirata attività d’indagine, ed a seguito dell’ennesima minaccia ricevuta dalla vittima, i Carabinieri hanno deciso di intervenire e ben mimetizzati nel luogo stabilito per l’appuntamento con i malviventi, al mo-
mento della consegna del denaro, hanno bloccato i due traendoli in arresto e recuperando la somma di denaro pretesa. Dopo le formalità di rito, i due sono stati associati presso la locale Casa Circondariale a disposizione della Procura della Repubblica di Larino.
MONTENERO DI BISACCIA - I Carabinieri della Stazione di Montenero di Bisaccia hanno identificato e denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato in concorso, M.I.G 27enne e D.N.D 22enne entrambi cittadini romeni, con precedenti penali, poiché a seguito di attività investigativa, emergevano sul conto degli stessi inconfutabili elementi di responsabilità in relazione al furto in abitazione di utensileria varia, perpetrato la scorsa notte in una contrada alla perieferia del paese. I militari dell’Arma unitamente a quelli della Stazione di Mafalda, durante un servizio predisposto per contrastare il fenomeno dei furti in genere, ed in particolare quelli in abitazione, hanno intercettato un’autovettura di grossa cilindrata, con a bordo i cittadini romeni, i quali alla loro vista si davano a precipitosa fuga. I due malviventi, infatti, riuscivano a far perdere le proprie tracce dipom aver abbandonato l’autovettura sulla quale viaggiavano, e proseguendo la fuga rubando un altro mezzo. Il veicolo abbandonato è stato sottoposto a sequestro, mentre la refurtiva del valore stimato in 2.000 euro circa, recuperata a bordo dello stesso, veniva restituita al legittimo proprietario.
Furti in paese, chiesto incontro con maggiore carabinieri
Sel, Gigino D’Angelo eletto segretario regionale
BONEFRO – Continuano i furti in appartamenti nel centro bassomolisano del cratere sismico, una situazione che vede i residenti molto allarmati e l’intervento del vice sindaco, Claudia Lalli, che chiede un incontro urgente con il maggiore Domicici, comandante la Compagnia carabinieri di Larino. “L’ amministrazione comunale dopo gli ultimi episodi di malvivenza che ormai stanno creando panico e paura tra i residenti del comune di Bonefro, sta cercando le migliori soluzioni per ripristinare la sicurezza sul territorio in collaborazione con le Forze dell’ordine del posto. A breve si svolgerà un summit con il Maggiore Dominici del Comando di Larino per coordinare il piano di sicurezza per l ’intero territorio”. In attesa dell’incontro, Lalli chiede ai propri cittadini di segnalare al 112 qualsiasi situazione sospetta ed evitare, allo stesso tempo, interventi autonomi.
MONTEFALCONE NEL SANNIO - Gigino D’Angelo, sindaco del centro bassomolisano, è il nuovo segretario regionale di Sinistra, ecologia e libertà. D’angelo, che ha ricevuto 13 preferenze, è stato votato durante i lavori dell’assemblea regionale e subentra nella carica a Candido Paglione. Dopo la notizia della nomina Sandro D’Onofrio del circolo Sel di ter-
moli ha diramato un messaggio: “Vogliamo che Sel in molise torni ad avere posizioni chiare e coerenti su tutte le questioni fondamentali a partire dall’ambiente e dal piano sanitario regionale. Gigino D’Angelo è la persona giusta per dare voce a questo partito, la sua storia personale garantisce per lui, la storia di chi rifiuta accordi e spartizioni
e fa politica per passione. Intorno a lui e a sel si può ora ritrovare tutta la sinistra molisana a partire da quel 6% di voti raccolti alle scorse elezioni politiche, da quelli che hanno condiviso la battaglia condotta in questi mesi da D’Angelo contro gli sprechi della politica e dai tanti che vogliono provare a cambiare sul serio questa terra".
Ricordato il commissario Fiat, tornata potabile l’acqua nella mensa Vincenzo Sosano
Chiamata d’imbarco per marittimo
LARINO – Era il 9 febbraio 1977 quando in un ristorante a Torino ci fu un conflitto a fuoco tra alcuni pregiudicati e agenti di Polizia. Nel conflitto perse la vita il commissario Vincenzo Rosano le cui spoglie riposano nel cimitero di Larino. La Questura di Campobasso, per ricordare la sua figura, lo ha commemorato con una cerimonia e la posa di una corona di alloro sulla sua tomba. Alla cerimonia hanno presenziato i familiari, una rappresentanta della Polizia di Stato, autorità militari, civili e religiose, e gli appartenenti all’associazione nazionale della Polizia di Stato.
VASTO – La Capitaneria di porto diVasto ha diramato una chiamata per un marittimo con qualifica di mozzo da imbarcare a bordo del.peschereccio Ippocampo. Gli interessati dovranno recarsi negli uffici della Capitaneria di Vasto alle ore 10 del 13 febbraio muniti di: Libretto di navigazione di prima categoria o foglio di ricognizione di terza categoria; Tesserino di iscrizione nel registro pescatori; Certificato medico di visita preventiva d’imbarco e per i soli Marittimi muniti di libretto di navigazione (prima categoria della gente di Mare), visita biennale in corso di validità.
BASSO MOLISE – E’ tornata potabile l’acqua nella sala mensa uno dello stabilimento Fiat di Rivolta del Re del Nucleo Industrriale. Il sindaco di Termoli, Di Brino, ha recocato la propria ordinanza con la quale aveva fatto divieto il consumo per cucinare e per bere a causa del superamento dei parametri microbiologici. L’acqua torna utilizzabile perché i nuovi prelievi hanno certificato che i valori sono rientrati nella norma. Il divieto dell’uso dell’acqua da parte del primo cittadino era scattato lo scorso 31 gennaio dopo un controlle e relative analisi eseguite dsall’Arpa Molise.
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11 febbario 2013
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PARADISO
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