11 marzo 2014

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ANNO X - N° 58 - MARTEDÌ 11 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Nicola Gesualdo

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nicola Gesualdo. L'assessore comunale all'Urbanistica del Comune di Campobasso si è dimesso diversamente dal suo collega di Giunta, Nicola Cefaratti che, invece, è rimasto attaccato alla poltrona fino all'ultimo minuto ad attendere il benservito datogli dal sindaco Di Bartolomeo. Per Gesualdo poco meno di un anno di attività che ha visto spesso e volentieri il Consiglio non assicurargli i voti sulle proposte provenienti dal suo assessorato. Alla fine ha mollato.

Il Tapiro del giorno a Rosario De Matteis

Il Tapiro del giorno lo diamo a Rosario De Matteis. Da tempo l'amministrazione provinciale di Campobasso non riesce a garantire una continuità nella sua azione che risulta ferma. E' pur vero che i tagli del governo hanno dissanguato le casse, soprattutto, delle Province. Altrettanto vero, però, è che l'attuale amministrazione provinciale non riesce a dare più nulla al territorio. Più di qualcosa si è andato sfilacciando all'interno di una maggioranza che vede più colori insieme e che, proprio per questo, non dà più certezze.


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I pensieri dell’assessore Petraroia la domenica se ne vanno per i rami

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Ipse dixit: “Dalla crisi non si esce se non si riconosce il ruolo delle confederazioni sindacali e delle rappresentanze del mondo del lavoro” I pensieri dell’assessore Petraroia la domenica se ne vanno per i rami. Il 9 marzo hanno scelto di fare un’incursione avventuristica sulla politica del governo Renzi, in particolare sul Piano del lavoro (o Jobs act, come si preferisce dire) mettendolo duramente in discussione. Da donde una serie di valutazioni e riflessioni economiche e rivendicazioni sociali e sindacalistiche, che le sono congeniali dati i trascorsi cigiellini. Una paginetta abbastanza pepata, buttata giù, lo si nota chiaramente, più per essere un diversivo che un vero documento su cui riflettere e da cui trovare spunti correttivi praticabili. In sostanza, dopo aver girato e rigirato intorno al dato statistico secondo cui il 50% della ricchezza nazionale è nelle mani del 10% degli italiani, condannato l’eccesso di liberalismo e dato un colpo basso al capitalismo animale “ che non intende più mediare e non ha più inte-

resse a mediare coi lavoratori”, è approdato alla conclusione che “se non si riparte da un fisco progressivo, da una patrimoniale sulle ricchezze e da una redistribuzione dei redditi, delle opportunità e dei diritti, non ci saranno mai i soldi per un Piano per il Lavoro che restituisca dignità ai disoccupati”. Per Petraroia trattasi di una scelta “che si può e si deve fare insieme alle confederazioni sindacali e alle parti sociali archiviando un ventennio di solipsismi imprenditoriali di marca liberista che hanno reso l’Italia più povera, meno coesa, e più iniqua”. Al di là del ventennio solipsistico imprenditoriale, nel corso del quale, però, ci sono stati sostanziali intermezzi di sinistra, per effetto di un evidente rigurgito sindacalista, per Petraroia, “dalla crisi non si esce se non si riconosce il ruolo delle confederazioni sindacali e delle rappresentanze del mondo del lavoro”. Cosa che non rileva nell’azione del governo Renzi, e fa bene a ricor-

darlo a quanti in quel governo non pongono eccessiva fiducia, ma al solito preferisce badare alla pagliuzza negli occhi degli altri, ignorando il trave nei suoi e, soprattutto, del governo di Palazzo Vitale. Che, come sanno finanche le pietre, i sindacati e i sindacalisti finora ha dimostrato di considerarli poco più che soprammobili. Ricordiamo bene il comunicato di protesta delle maggiori sigle sindacali contro Frattura che tardava a riceverli e a confrontarsi con loro. Forse gli è uscito dalla mente. Vabbene che di Piano di lavoro nel Molise manco se ne parla, per cui le parti sociali se ne possono stare dove sono, ma che il sindacalista in quiescenza (?) Michele Petraroia faccia di queste sortite, soprattutto di domenica, sperando che gliele si faccia passare per buone, rivendicando che i sindacati abbiano un ruolo in Italia e alcuno in Molise, è una pretesa eccessiva. Dardo

"Esecutivo regionale senza donne" Lattanzio : “E’ evidente che per il Presidente Frattura governare sia ancora cosa da maschi” CAMPOBASSO. L’ipotesi di esclusione delle donne dalla Giunta regionale e l’estromissione quindi della quota di genere dalla gestione della cosa pubblica, ha portato il consigliere Nunzia Lattanzio, unica donna eletta in maggioranza, a rompere il silenzio. La quasi certa assenza femminile nella Giunta Frattura bis, non risulterebbe per la Lattanzio affatto casuale, ma segnale chiaro di una mentalità egemonica diffusa a Palazzo Vitale ed in seno allo stesso Consiglio regionale, mentalità ancora fortemente legata ad una visione settaria del potere. “Non è una questione di quote rosa - precisa Nunzia Lattanzio - la nomina di una

donna nell’Esecutivo dovrebbe maturare attraverso processi logici naturali per un corretto profilo osservativo delle singole questioni politico-amministrative. Una eventuale imposizione, per statuizione e fissità normativa, mortificherebbe la stessa decisione. La modifica statutaria o l’eventuale ricorso di parte, segnerebbero per il nostro Molise una nuova pagina buia nella affermazione di principi costituzionali e democratici. Appare inutile ricordare che in ogni contesto relazionale pubblico e privato, il contributo di genere ampio crea ed alimenta un contraddittorio puro e completo. Il confronto prezioso tra uomo e donna, in

ambito genitoriale, amministrativo, sociale e lavorativo è indubbiamente strumento di diversificata ed articolata analisi”. A questo punto, per il consigliere Lattanzio, è naturale dedurre che la mancata presenza delle donne nell’Esecutivo regionale sia strettamente collegata a supposizioni degli uomini che operano nelle stanze del potere molisano, visto che per loro le donne possono essere collaboratrici apprezzate, professioniste stimabili, ma non colleghe. “Il Governatore Frattura, al fine di tutelare gli equilibri politici e con riferimento a logiche prevalentemente statistico-numeriche, conclude

Lattanzio, è forse lontano dall’idea di nominare una donna in Giunta. Egli probabilmente è forte dell’idea che la natura dei suoi assessori sia complessa e completa da racchiudere sia il maschile che il femminile. Lo stesso Governatore, dimentico di ogni consolidata teoria scientificosociologica-psicologica ed economico-sociale, potrebbe finire con l’operare la riproposizione di un Esecutivo al maschile. Al mio Presidente, probabilmente, le dimensioni distinte dell’uomo e della donna, diverse ed inseparabili, complementari ed indivisibili trovano summa esclusivamente nella singola natura dell’uomo. Un caso tutto molisano!”.


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Maxi indagine

Spunta un ruolo anomalo della consigliera di parità Giuditta Lembo: vanta di avere amicizie in Procura

sul centrodestra: 70 persone nel mirino della magistratura tranne Frattura CAMPOBASSO. Si parla molto in questo periodo di alcune indagini che coinvolgono l’ex presidente della Regione Molise Michele Iorio e le testate giornalistiche: Telemolise e La Gazzetta del Molise. In realtà, sembra che l’avviso di proroga delle indagini preliminari su una maxi inchiesta seguita dal procuratore capo di Campobasso, Armando D’Alterio, riguardi circa una settantina di persone. Tutte del centrodestra con l’esclusione di qualche esponente di destra spostato oggi a sinistra. Le accuse? Tantissime, più di quelle che potrebbe avere un tipo quale Totò Riina: corruzione, estorsione, persino associazione per delinquere. Settanta persone coinvolte per questioni che, in molti casi, sono state già sottoposte ad indagini e finite con l’archiviazione per assenza di reato. Alcuni aspetti però sono peculiari. Come ad esempio la riapertura delle indagini avvenuta a ridosso della campagna elettorale per le regionali del 2013, le indagini seguite dalla Squadra Mobile di Campobasso su cui incombe l’ombra della questione del Questore indagato per favoreggiamento all’attuale governatore Frattura (la cui sorella ricopre il ruolo di vice questore vicario e capo di gabinetto del questore indagato), e, in base a quanto dichiarato dalla direttrice di Telemolise (MaIl Procuratore Capo nuela Petescia) l’esclusione da questa Armando D’Alterio maxi inchiesta dello stesso governatore Frattura nonostante facesse parte, come gli altri, di quello che viene definito il sistema Iorio. “Se, ove mai esistesse l’ipotesi di un “sistema più parti si voglia gettare nel cestino un’altra inIorio” dal 2001 al 2012 – evidenzia la direttrice - su chiesta, quella sulla Biocom di Frattura per aver cui starebbe facendo luce la Questura di Campo- preso 265mila euro di fondi pubblici mai usati e mai basso, perché sono stati passati al setaccio dalla restituiti. Squadra Mobile TUTTI gli Enti, e dico tutti gli Enti La stessa inchiesta nel cui filone è finito anche il possibili e immaginabili, che avevano rapporti eco- questore di Campobasso per favoreggiamento. nomici con la Regione fuorché quelli presieduti da Come se non bastasse questo caos generale che riPAOLO DI LAURA FRATTURA FINO ALL’OTTO- guarda Procura della Repubblica e Questura di BRE DEL 2011?”. Ed ancora: “perché si è escluso A Campobasso, al silenzio degli organi competenti MONTE, a quanto sembra, la possibilità che anche che dovrebbero far luce e risolvere questo giganteFrattura abbia fatto parte di questo fantomatico si- sco conflitto che getta ombre sull’operato della mastema? Perché gli organi inquirenti hanno ignorato gistratura, ecco piombare come un fulmine a ciel tutti i contratti di Camera di Commercio e Union- sereno l’ex direttore della Protezione Civile del Mocamere con Telemolise quando la stessa emittente lise e la figura della consigliera di parità Giuditta televisiva parlava bene di Frattura?”. Lembo. Giuseppe Giarrusso lancia sul social netAllo stesso tempo però si ha la sensazione che da work una commistione che dovrebbe far paura a

qualunque cittadino. “Una tale consigliera regionale di parità - scrive Giarrusso sul suo profilo facebook senza fare il nome ma per un giornalista la consigliera di parità è proprio Giuditta Lembo- che si vanta di avere amicizie importanti in Procura – forse proprio con il procuratore capo che segue le indagini del centrodestra? - (tra l'altro sembrerebbe che anche lei c'entri qualcosa sulle indagini che stanno coinvolgendo Telemolise e non solo...), con eccesso di zelo, ha denunciato (anche alla Procura) il mancato rispetto delle quote rosa nelle commissioni di concorso alla Protezione Civile (nonostante fossero, nel rispetto della norma, state impegnate tutte le donne, distinte per professionalità, presenti in Agenzia, oltre a tutte quelle che, pur essendo a contratto si erano rese disponibili) salvo poi tacere dopo che alla sorella, in dispregio a tutte le norme in materia di reclutamento (senza selezione e senza concorso) e per chiamata diretta, veniva proposto un contratto all'Agenzia per la Protezione Civile (dopo aver allontanato dalla stessa il sottoscritto) mentre impunemente (secondo me senza validi motivi) venivano mandate a casa 218 professionisti che avevano superato un regolare concorso (voglio chiarire che tutti i ricorsi presentati alla procedura concorsuale sono stati rigettati dal TAR)”. La domanda è: qual è il ruolo della consigliera di parità sulla maxi inchiesta che riguarda tutto il centrodestra tranne la Camera di Commercio di Campobasso e Unioncamere Molise rette da Paolo Frattura? E come mai la sorella della consigliera di parità è stata (ri)assunta alla Protezione Civile, guidata da Frattura e Ciocca, senza concorso e senza selezione? E soprattutto: quando da Bari e dal Csm qualcuno si deciderà a muovere un dito per riorganizzare un sistema giuridico che in Molise ha l’aria di essere corrotto? Ed infine, perché il procuratore capo D’Alterio non ha voluto prendere atto delle prove che la direttrice di Telemolise voleva fornire relativamente a possibili reati del questore di Campobasso già sotto inchiesta? Antonio Careca


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Scuola, senza Piano è caos

Il ricorso della Provincia di Campobasso è stato bocciato dal Tar ma ne pendono altri

CAMPOBASSO. Il TAR nella seduta del 7 marzo si è pronunciato sul ricorso cautelare della Provincia di Campobasso e ha respinto la sospensiva del Piano di Dimensionamento Scolastico fissando la trattazione al 27 marzo prossimo. In settimana lo stesso TAR sarà chiamato nuovamente ad intervenire sulla materia per discutere del ricorso del Comune e di alcuni genitori di Campobasso, e dalle decisioni che scaturiranno in sede di Magistratura Amministrativa ne deriverà o la conferma delle 54 autonomie scolastiche concordate col Ministero dell’Istruzione con relativi dirigenti assegnati in titolarità a ogni istituzione scolastica, oppure sarà sancito l’annullamento del Piano col ripristino delle 82 autonomie di cui 41 sottodimensionate e assegnate in reggenza a titolari di altri istituzioni scolastiche che dovranno fare la spola su più scuole e su una molteplicità di comuni. Diverse associazioni degli utenti insieme ai sindacati di categoria della scuola sono intervenute pubblicamente in difesa del Piano di Dimensionamento quale primo atto dell’organizzazione di un mondo che coinvolge 43 mila studenti, 6.500 addetti, Ministero dell’Istruzione, Comuni, Province, ANCI, UPI, famiglie e Regione. Il Molise è rimasta l’unica realtà italiana a non avere un Piano di Dimensionamento in questi anni accumulando un ritardo grave in termini di mancato approntamento di un’anagrafe degli edifici scolastici da mettere in sicurezza, di un piano per la scuola digitale, di un anagrafe degli studenti e di interventi agevolativi per il diritto allo studio. In caso di annullamento di un Piano costruito dalle Province in sede di Conferenze dei Sindaci che la Regione si è limitata semplicemente ad assemblare, in Molise si determinerà il caos perché i 43 mila studenti hanno già completato le iscrizioni per

il nuovo anno scolastico al codice meccanografico delle 54 nuove autonomie. Si dovranno ripetere le iscrizioni, si fermeranno i trasferimenti di personale, si dovranno rifare le graduatorie dei docenti, le 12 dirigenze in titolarità per la differenza tra le 42 di oggi e le 54 fissate dal Piano si perderebbero, e i trasferimenti da altre regioni andrebbero incontro al rischio di perdere il posto nella scuola di partenza e non averlo più in una delle 54 autonomie scolastiche del Molise.

"Con Fratelli d'Italia torna la destra" Al termine del primo congresso costituito il vertice del partito CAMPOBASSO. Sono terminati i lavori del primo Congresso nazionale di Fratelli d’Italia – AN tenutisi nella storica cornice di Fiuggi. Diciannove anni dopo, la destra si è rimessa in cammino proprio da dove aveva lasciato la casa del Movimento sociale Italiano per dare vita all’esperienza di Alleanza Nazionale. Una due giorni densa di interventi e contenuti nuovi, un nuovo impulso alla vita del neonato movimento che, nell’arco di un solo anno, ha percorso tappe importante del proprio radicamento. Una svolta a destra, un ritorno alle origini, la difesa della sovranità nazionale, il recu-

pero dei valori storici che hanno contraddistinto per anni una comunità politica. “Tanti i giovani, le donne e gli uomini nei cui occhi si leggeva finalmente la consapevolezza di aver trovato nuovamente una casa per poter liberamente esprimere il proprio pensiero”. Così il responsabile regionale del Molise, Filoteo Di Sandro. “Un partito che vuole restituire a tutti la possibilità di partecipare dicendo basta ai nominati ed agli amici degli amici, un partito con le idee chiare, a destra, fuori da Partito Popolare Europeo e, se necessario, pronto a sacrificare l’euro pur di affer-

mare il principio “prima l’Italia”. Crescita, identità, solidarietà, legalità, sovranità e verità saranno la guida della nostra azione politica che è tornata ad essere scaldata ed illuminata dalla nostra fiamma tricolore. Abbiamo eletto, nel corso dei lavori, anche i delegati Molisani alla prossima Assemblea Nazionale con l’obiettivo di completare al più presto il percorso di strutturazione del partito e di concentrarci a pieno sulla prossima sfida per le europee di maggio. Una rappresentanza importante anche questa per la nostra regione che ha ottenuto ben quattro delegati - eletti dai Grandi Elettori – che saranno: Alessandro Altopiedi e Luisa Iannelli per la provincia di Isernia e Costanzo della Porta e Luciano Paduano per quella di Campobasso”.

"Edilizia, si riapra il confronto" L'Acem torna a chiedere un impegno governativo per la crisi del settor

CAMPOBASSO. L’Acem ha inoltrato una nota a firma del Presidente Corrado Di Niro al nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ed ai Parlamentari Molisani Venittelli, Leva, Ruta e Di Giacomo. Con la nota odierna, è stato chiesto

un incontro urgente a Roma per riprendere il percorso di concertazione avviato il 7 novembre 2013, allorquando una delegazione dell’ACEM fu ricevuta dai dirigenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri insieme alla delegazione degli Onorevoli Molisani,

allo scopo di trovare soluzioni adeguate per l’attività di ricostruzione post sisma in Molise. Nella nota di stamane, l’ACEM ripercorre le varie vicende a partire dalla delibera CIPE degli inizi di agosto del 2011 che stanziava per la ricostruzione

in Molise 346.140.000 di euro, proseguendo con il varo della legge regionale 30 aprile 2012, n. 12, con cui è stata istituita l’Agenzia Regionale di Protezione Civile, alla quale venivano originariamente assegnati fondi per circa 58 milioni di euro, integralmente spesi. Nella richiesta di incontro al neo Premier, l’ACEM evidenzia che le imprese edili, in enormi difficoltà, stanno lavorando su 344 interventi complessivi di classe “A” per un totale che – depurato dei primi stati di avanzamento già erogati in acconto e di una tranche di 15 milioni di euro liquidata a fine anno – ammonta grossomodo a 50 milioni di euro. Per questo l’Associazione ritiene necessario un incontro urgente con il Governo centrale ed i Parlamentari molisani allo scopo di chiedere con forza gli opportuni provvedimenti necessari per riprendere gli interventi di ricostruzione che ad oggi necessitano innanzitutto dello sblocco delle risorse assegnate con gli APQ firmati nei mesi di ottobre-novembre 2013 (92 milioni di euro più altri 38 milioni), nonché della deroga al patto di stabilità assolutamente necessaria per poter spendere le risorse stesse.


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Ma la Regione è presa dalla vergogna delle indennità dei consiglieri, dei portaborse, del quinto assessore e dell'azzeramento della Giunta

A detta di tutti "I parchi del Molise: un'occasione di sviluppo" Il territorio regionale annovera tre riserve naturali (Collemeluccio, Montedimezzo e Pesche), due aree protette (l’oasi di Guardiaregia e l’oasi di Casacalenda) e uno spicchio di Parco nazionale (Abruzzo, Lazio e Molise). All’apparenza sembra virtuoso, attento al valore ambientale e naturale, e fortemente impegnato a preservarlo e a valorizzarlo. All’apparenza. Perché nei fatti è ben altra musica. A girare lo sguardo intorno vediamo decine e decine di pali eolici sui crinali più interessanti dal punto di vista paesaggistico, centinaia di ettari di terreno boschivo andati in fumo, cave estrattive e discariche a cielo aperto. Inoltre, furtive e capziose forme di inquinamento hanno avvelenato il terreno, le acque e l’aria, rese possibili da una scarsa e insufficiente opera di prevenzione e controllo. L’espansione delle costruzioni in assenza di piani territoriali e di piani regolatori, avviene sotto il segno della speculazione, il cui danno maggiore è reso dalla sottrazione di aree di pregio ambientale, da un inurbamento selvaggio e, quindi, dall’abbassamento del livello della qualità della vita. Dinanzi ad un quadro complessivo di questa fatta, le tre riserve naturali, le due aree protette, e lo spicchio di Parco nazionale rappresentano poca cosa rispetto ad una reale volontà e capacità di considerare il territorio una risorsa e un’occasione di crescita. Dicono niente. Cioè non riescono a incentivare e a rafforzare l’idea del Parco del Matese, che per decenni è stata e rimane l’idea guida del progetto di salvaguardia e sviluppo del territorio molisano in versione ambientalista, in versione turistica e in versione economica, di un’economia fondata su produzioni cosiddette di nicchia. Non riescono in quanto esse stesse non danno un’immagine dinamica alla gestione né coi numeri e le statistiche a dimostrare vantaggi economici. Probabilmente il difetto è nel manico, nella penuria di risorse, nella oggettiva difficoltà di contrastare il trend della speculazione e le sue molteplici forme e convenienze. Ma non per questo l’idea del Parco del Matese, che per ampiezza e per carat-

terizzazione assomma molte altre peculiarità e specificità rispetto alle riserve naturali, alle oasi e alla porzione del Parco nazionale che ci appartiene, la si può impunemente mettere in archivio. Ovvero, rinunciare aprioristicamente a creare occasioni di crescita e di sviluppo che sono proprie dei Parchi naturali di grande dimensione, ben strutturati, e a ridosso di grandi aree urbane. Ciò che preoccupa è l’indifferenza generale se non addirittura con qualche risentimento di troppo da parte dei molisani che, vivendo a ridosso del Parco, ritengono che verrebbero lesi i propri interessi. Preoccupa ugualmente l’episodicità con cui emergono e affondano, ciclicamente, la proposta del Parco del Matese e l’appeel turistico - ambientale - naturalistico del Molise, senza pervenire ad una determinazione. Da circa un ventennio nelle aule consiliari delle maggiori istituzioni locali e territoriali l’argomento è oggetto di discussione, per poi scomparire nel nulla. Finora, con risultati pari alla loro modesta coscienza politica e personalità amministrativa, si sono cimentati sindacalisti, consiglieri regionali e qualche assessore di

transito all’ambiente. Il cui lascito è una sequenza di proposte di legge e di frettolose retromarce. Qualche anno fa, sull’idea del Parco s’è spesa finanche l’Università del Molise protagonista, con il Consiglio regionale Unipol, di un convegno a Isernia dal titolo “I parchi del Molise: un’occasione di sviluppo“. La partecipazione scientifica al dibattito dava un contribuito sostanziale alo spessore del progetto, ma anche questa circostanza s’è dispersa nel nulla. Dal convegno ad oggi non s’è mossa foglia. Continuiamo pertanto a tenerci le tre riserve naturali, le due aree protette e lo spicchio di Parco nazionale in assoluta carenza di prospettive e d’iniziative. Frattanto proliferano i pali eolici, i boschi bruciano, le cave s’ingrandiscono, così le discariche e le furtive e capziose forme di inquinamento che sono sfuggite e sfuggono al controllo. E il Molise allegramente va verso la deriva del degrado ambientale, tutto preso e compreso nella vergogna delle indennità dei consiglieri regionali, dei portaborse, del quinto assessore e dell’azzeramento della Giunta. Dardo

L'intervento

Bolli auto, vessazione infinita verso gli automobilisti di Antonio Turdò* Come denunciato la settimana scorsa siamo costretti a tornare e confermare quanto dichiarato in materia di tassazione dei bolli, cioè che la prescrizione è triennale ai sensi e per gli effetti dall’art.3 del D.L.vo 2/1986 poi convertito nella legge 60 del 1986 , che rappresenta il termine massimo entro il quale si prescrive il diritto di riscossione delle somme dovute e quindi cade in prescrizione è fissato entro il terzo anno successivo a quello in cui si sarebbe dovuto pagare.

Ad oggi dobbiamo segnalare che ci è arrivata una lettura forzata della norma da parte della Direzione Aci di Campobasso ed Isernia la quale smentisce categoricamente che le notifiche siano avvenute fuori termine essendo state postalizzate il 31.12.2013. Che significa postalizzate?. Ad una nostra verifica reale le postalizzazioni sono avvenute il 4 gennaio 2014 quindi fuori termine massimo dei 36 mesi. Ma a maggior conforto la norma parla che il diritto del notificante, quindi la postalizzazione avvenuta nei termini e la notifica e consegna reale fuori dai

termini, vale per gli atti giudiziari a mezzo messo e con tutte le norme consequenziali alla notifica e non ad un semplice atto di accertamento recapitato a mezzo raccomandata ordinaria. Quindi Cari Presidenti Chiodi e Frattura abbiate il coraggio di accettare le richieste di annullamento in autotutela, poiché non è il caso di adire in Commissione tributaria di I° grado , non essendo in dubbio l’obbligo del tributo e quindi mettiamo fine ad un’altra brutta pagina di vessazione contro i poveri cittadini. Vogliamo precisare anche a coloro

che ci hanno accusato che “noi ci dovremmo assumere l’onere e la responsabilità delle successive cartelle esattoriali…” noi lo abbiamo sempre fatto e la tutela degli automobilisti è sempre stata improntata alla massima trasparenza e chiarezza fuggendo da inutili e cattivi populismi che tanto male hanno fatto e stanno facendo al nostro territorio, ma ciò non toglie l’obbligo morale, etico ed anche penale che incombe sui pubblici uffici nel rispettare la norma prima di tutti! *Presidente Associazione Comitato PROTRIGNINA Abruzzo e Molise


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Campobasso

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Un tavolo tecnico per discutere del destino della Sea e per dare uno sguardo anche agli altri servizi in appalto esterno

Strano modo di fare: solo alla fine del mandato si vogliono aprire i capitoli controversi dell’amministrazione

Il consigliere Ambrosio con il confronto sulla Sea s’è dato l’obbligo di andare a verificare, con altri tavoli tecnici, tutti gli altri servizi dati in gestione all’esterno Perché, ora, a fine sindacatura, e non nel corso della legislatura occuparsi con tanta attenzione dei problemi relativi alla gestione dei servizi comunali dati in gestione all’esterno? La domanda, doverosa, imperativa, comunque non inficia l’iniziativa del consigliere Michele Ambrosio con la quale s’è assicurata la convocazione di un tavolo tecnico (gruppi consiliari di maggioranza e il consiglio di amministrazione della Sea) per valutare quale potrà (e dovrà?) essere il futuro della società a totale capitale pubblico che raccoglie e smaltisce i rifiuti solidi urbani Campobasso. Basterebbe approfondire questa gestione, e come impostarla per l’immediato futuro, per avere il quadro delle tante cose necessarie per ottenere correttamente l’esercizio di un servizio che si mantiene tale , con le stese modalità e insufficienze da anni, mentre andrebbe rivisto e aggiornato con l’ingresso di socio privato, se lasciato ancora alla Sea, oppure con il rientro del servizio stesso e del personale al comune, qualora si dovesse decidere per una gestione diretta comunale. Il ta-

volo tecnico servirà pure a qualcosa. Sicuramente ad allargare il cerchio delle riflessioni e delle valutazioni sulla resa e l’utilità di aver dato la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti alla Sea, di aver dato alla Società Sole dell’Enel la cura della rete elettrica comunale, di aver dato a un privato la gestione dei loculi cimiteriali, così per i parcheggi a pagamento e per la riscossione delle bollette. Un comune esternalizzato,

che vuole e deve necessariamente trovare un equilibrio (finanziario e funzionale), non ha via di scampo. Deve andare a vedere uno ad uno i servizi dati in concessione e quale la resa che hanno prodotto. Finora le esternalizzazioni hanno dato risultati deludenti; a cominciare dalla Sea (va cercato col lanternino il cittadino che si dice contento del servizio di nettezza urbana) per finire alla rete elettrica: Campo-

basso di notte ha un aspetto cimiteriale. Per non dire dei problemi che si verificano con la depurazione delle acque luride e con la gestione e l’assegnazione dei loculi. Ad Ambrosio il merito, sebbene acquisito in coda alla sindacatura, di aver aperto il capitolo delle esternalizzazioni e della possibilità che tutti prendano coscienza del cumulo delle improprietà gestionali, delle insufficienze, dei sotterfugi con cui

i vari gestori si mettono al riparo. Una cautela che gli viene data grazie al disordine che vige a Palazzo San Giorgio in materia di controllo dei contratti e delle gestioni. Una situazione strana e paradossale, che però, se viene tenuta in vita, sta a significare che oltre ai gestori, ne traggono vantaggio gli amministratori e il personale incaricato di sorvegliare. Una mano lava l’altra, si dice. A Palazzo san Giorgio i rubinetti sono costantemente aperti per la bisogna. Diversamente non sarebbe stato possibile che la Sea tenga la città nelle condizioni in cui la conosciamo; la rete elettrica funzioni un palo sì e un palo no e la tensione sia sempre più bassa; che i depuratori vadano in tilt; che il gestore dei parcheggi provveda a sostituire le colonnine con circa un anno di ritardo rispetto ai tempi contrattuali. Ambrosio è riuscito ad ottenere la convocazione di un tavolo tecnico per la Sea, ma sa bene che così facendo s’è dato l’obbligo di andar a verificare, con altri tavoli tecnici, tutti gli altri servizi dati in gestione all’esterno. Dardo

Rubano caldaie, L’Unioncamere e la banda larga denunciati Uno studio sul contesto infrastrutturale di telecomunicazione sarà presentato oggi La Polizia stradale ha fermato tre romeni autori del furto a Ripalimosani CAMPOBASSO. Alcune pattuglie in borghese della Polizia Stradale, hanno fermato e denunciato per il reato di ricettazione di: DRAGAN Viorel Cristea, nato a Calarasi (Romania) il 07.02.1976 e domiciliato a Pescara in Via Nora n. 33; BURCA Madalin Cosmin, nato a Braila (Romania) il 16.11.1992 e domiciliato a Pescara in Via Nora n. 33; GRAJDAN Catalin Ionut, nato a Braila (Romania) il 08.08.1989 e domiciliato a Pescara in Via Nora n. 33. Gli stessi venivano sorpresi lungo l’autostrada A/14, direzione Nord, nel territorio del comune di Fossacesia a bordo di un autocarro furgonato carico di sette caldaie murali per riscaldamento di provenienza furtiva in danno di una ditta con sede a Ripalimosani Continua senza sosta la vigilanza notturna delle pattuglie della Polizia Stradale finalizzata a contrastare gli spostamenti sulle arterie stradali principali di gruppi malavitosi dediti ai furti all’interno di abitazioni ed esercizi commerciali. L’attività di monitoraggio e attenzione del territorio, trae origine da una particolare attività di osservazione delle strade adiacenti i caselli autostradali, con equipaggi in borghese e con i colori d’Istituto, che segnalano transiti di furgoni ed autocarri sospetti. “E’ un’operazione particolarmente significativa” dice il Comandante Fabio Santone, coordinatore provinciale della Polizia Stradale, perché dimostra l’importanza dei servizi di prevenzione fortemente sollecitati dal Questore di Chieti Filippo Barboso quale strategia di contrasto alla criminalità”.

CAMPOBASSO. Innovazione, banda larga ed ultra larga: su questi temi, che interessano da vicino il nostro territorio ed il sistema delle imprese, l'Unioncamere Molise ha investito tanto negli ultimi tempi, realizzando nuove iniziative in grado di supportare la crescita economica e la competizione sui mercati. In questo contesto rientra anche la realizzazione del rapporto "Infrastrutture a banda larga e ultra larga sul territorio molisano", realizzato nell'ambito di un progetto cofinanziato dal sistema camerale molisano e dal Ministero dello Sviluppo Economico e che sarà presentato oggi, alle ore 10 presso la Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Campobasso. Il rapporto, curato da Uniontrasporti con la collaborazione di Between e Unioncamere Molise, vuole essere un'attenta analisi del contesto infrastrutturale nelle specifiche aree territoriali di interesse di Unioncamere Molise, al fine di contestualizzare la tematica delle infrastrutture di telecomunicazione e delle politiche per il loro sviluppo, per poter poi delineare le possibili azioni e strategie di interveto dell'Unione regionale e/o delle singole Camere

di Commercio molisane. Nell'ambito di tale tavolo tecnico sarà, quindi, possibile analizzare il livello di infrastrutturazione a banda larga e ultra larga raggiunto dai singoli comuni e il livello di qualità del servizio effettivamente offerto, consentendo di sovrapporre la mappa dell'infrastruttura con la mappa delle specializzazioni produttive (distretti e aree produttive), al fine di avere precise informazioni su criticità e possibili priorità d'intervento. Ancora un volta l'Union-

camere Molise offre la sua disponibilità, la volontà e gli strumenti per dialogare con i principali attori: da un lato le istituzioni di governo territoriale responsabili della programmazione. Dall'altro gli operatori di telecomunicazioni che difficilmente dispongono di un'analisi così puntuale del territorio della regione Molise poiché in genere non hanno né la conoscenza "granulare" del territorio, né le risorse ed il tempo di effettuare analisi così approfondite.


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Campobasso

11 marzo 2014

Palazzo San Giorgio, aria di fine mandato Il clima politico prende il sopravvento sul Consiglio comunale Il Consiglio comunale salta. La storia si ripete nuovamente e, anche ieri mattina, i lavori consiliari non sono decollati a causa della mancanza del numero legale. Considerando che si trattava di una seconda convocazione sarebbero bastati 14 consiglieri per consentire il regolare svolgimento dei lavori, eppure il numero non è stato raggiunto. A dire il vero, all’appello delle 9, erano in aula alcuni amministratori sia di maggioranza che di opposizione. Insieme avrebbero potuto garantire l’apertura dei lavori ma , questa volta, uscendo dall’aula l’opposizione ha voluto mettere alla prova la maggioranza. E la maggioranza ha fallito, solo in undici hanno risposto all’appello e quindi il Consiglio è saltato. Fin qui la cronaca che in una visione ampia dell’accaduto dovrebbe dimostrare un certo disinteresse degli amministratori per i lavori consiliari. Analizzando, invece, la questione da un punto di vista più strettamente politico, non si può fare a meno di

evidenziare l’aria di fine mandato che ormai ha preso il sopravvento a Palazzo San Giorgio. In vista delle amministrative di maggio, i già fragili equilibri della maggioranza sono in fase di stravolgi-

mento. Le trattative si intensificano e, senza tener conto degli attuali schieramenti, ciascuno sta cercando di posizionarsi o riposizionarsi . Il sindaco, si sa, dopo aver ricevuto il mandato esplora-

Ferrovie, i soliti ritardi Ancora ieri disguidi sulla linea Campobasso-Isernia

tivo dal commissario regionale di Forza Italia Gianfranco Rotondi, sta cercando, con scarsi risultati, il consenso dei partiti della coalizione di centrodestra. Anche senza la loro adesione Di Bartolo-

meo dovrebbe essere il candidato di Forza Italia sostenuto da qualche consigliere e dagli assessori Toma, Cimino e De Benedittis . Il resto della squadra è diviso ma, per lo più, i consiglieri sono ancora in fase esplorativa perché, mai come questa volta, il quadro elettorale non è definito. Tra le candidature certe e completamente staccate dagli schieramenti, come quella di Pino Saluppo con le liste civiche e di Roberto Gravina per i pentastellati, tra le primarie del centrodestra, ormai saltate, e quelle del centrosinistra, che dovrebbero tenersi il 30 marzo, tra nomi imprevisti e nomi imprevedibili, lo scenario è in continua evoluzione. In questo contesto la vita amministrativa sembra passare in secondo piano mentre invece dovrebbe continuare a rappresentare la priorità proprio per dimostrare ai cittadini che, al di là del clima elettorale, si continua a lavorare per il bene del capoluogo. Teresa Manara

Furto sventato dai Carabinieri La pronta telefonata di un cittadino manda all'aria il tentativo ai danni di un cantiere edile

CAMPOBASSO. Treni sempre in ritardo e fatiscenti. Ieri pomeriggio solo l'ennesimo caso. Le responsabilità non sono dei tagli della Finanziaria, bensì della mancanza di controlli della Regione che, pur pagando alle Ferrovie onerosi contratti di servizio, non verifica a sufficienza che

il servizio sia in linea con quanto previsto. Possibile che a nessuno interessi? Eppure il tratto Campobasso-Isernia e viceversa è utilizzato quotidianamente da tanti pendolari che si sono visti, anche, aumentare il costo del biglietto. E l'aumento della qualità del servizio? E la cer-

tezza di potere raggiungere uno dei due centri con un margine di puntualità? Ma se su questa linea non camminano chissà quanti treni perchè l'accumulo di ritardi? Possibile che bisogna andare avanti in questa maniera senza che nessuno possa fare niente?

CAMPOBASSO. Il binomio cittadino-carabiniere anche stavolta è risultato vincente. Ieri sera, infatti, un furto è stato sventato in un cantiere edile in viale Manzoni. Qui un gruppo di residenti ha notato strani movimenti. Immediata la telefonata al 112, giunti sul posto con una pattuglia del Norm. Un’azione fulminea che ha permesso di far saltare i piani dei ladri, fuggiti a mani vuote. Nel fine settimana che è appena trascorso, invece, i militari hanno effettuato un servizio di vigilanza sulle strade con l’obiettivo di prevenire la perpetrazione di reati predatori e scongiurare il verificarsi di eventi riconducibili al fenomeno delle “stragi del sabato sera”. Circa 50 i veicoli sottoposti a controllo, identificate oltre 80 persone, eseguiti diversi alcol test dopo che il precursore in dotazione all’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri del capoluogo ha segnalato una sospetta concentrazione di alcool nell’organismo. Quattro i soggetti denunciati, tutti ragazzi di età compresa tra i 21 e i 28 anni che, alla guida di autoveicoli, sono risultati positivi all’alcooltest con un tasso compreso tra lo 0,96 al 2,00 g/l; nei loro confronti, oltre al deferimento all’Autorità Giudiziaria, si è proceduto al ritiro della patente di guida ed al sequestro del veicolo. Per fortuna non sono stati segnalati incidenti durante la notte indice anche di una efficace attività di prevenzione svolta dai carabinieri della Compagnia Capoluogo.



ISERNIA

ANNO X - N° 58 - MARTEDÌ 11 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Isernia

11 marzo 2014

Ittierre, nuove prospettive? Dell'azienda tessile se ne è discusso in un incontro sul Made in Italy ISERNIA. Presso la Provincia di Isernia, si è tenuto un incontro promosso dall'associazione EURIDIT e dalla Provincia di Isernia (Ufficio Politiche Attive del Lavoro – Centro per l'Impiego) sul tema "100% Made in Italy – Un nuovo percorso di sviluppo per il settore moda che valorizzi i territori e le competenze manifatturiere". Nel protocollo d'Intesa sottoscritto a dicembre da 18 aziende si prevede: la costituzione di una "rete di imprese" volta a creare una organica forma di cooperazione produttiva e commerciale per competere efficacemente sul mercato; la richiesta di riconoscimento di "Distretto Moda", ai sensi della L.R. 8/2004, per l'area di Pettoranello del Molise al fine di promuovere il sistema produttivo locale e le competenze presenti nel nostro territorio; la creazione di un "laboratorio/incubatore" presso l'area di Pettoranello del Molise, per creare un polo di recerca/sviluppo di servizi per il settore e favorire l'insediamento di nuove aziende nell'area. Nel corso del dibattito è emersa l'ampia condivisione "istituzionale" (Provincia, Finmolise ecc.) e sociale sul tema della valorizzazione delle produzioni "100% made in italy", sempre più richiesto dal mercato, e, in particolare, sulla proposta di: creazione di una (o più) rete di imprese ora realizzabile dopo l'accordo collaborativo con "progetto ALTOITALIANO" specializzato nella fase distributivo/commerciale; istituzione, ai sensi della L.R. 8/2004, del "Distretto Moda" per l'area di Pettoranello del Molise.La proposta di acquisto della ITTIERRE, da parte del "Gruppo Colella", rappresenta una importante novità che può aprire delle importanti e positive prospettive per il futuro della ITTIERRE e del settore stesso. Rileviamo

infatti, dai comunicati diffusi dagli Organi di informazione, che la proposta di "acquisto" formulata prevede lo "sviluppo di un polo industriale della moda con l'obiettivo di aggregare le micro e piccole imprese in un unico contenitore logistico ed un centro servizi integrato attraverso l'utilizzo degli spazi (Pettoranello del Molise o Monteroduni).Obiettivi questi che si muovono in piena sintonia con la proposta "distrettuale" e con la creazione di un "laboratorio/incubatore" contenuta nel richiamato protocollo d'intesa e illustrato nell'incontro dell'8 marzo.Considerato inoltre che la proposta del "Gruppo Colella" (nella sua ipotesi di sviluppo) non appare, alla luce di una prima e sommaria valutazione, alternativa alla proposta IKF, riteniamo importante l'avvio di una "costruttiva riflessione" tesa a ricondurre le diverse iniziative in cantiere all'interno di una proposta capace di valorizzare, nel rispetto delle singole autonomie ed esigenze/scopi, le competenze professionali e imprenditoriali del settore. E' chiaro che questo proposta di "reindustrializzazione" dovrebbe essere "attivamente" coordinata dalla Regione Molise e sottoposta all'attenzione del "tavolo" nazionale. Il tema della "reindustrializzazione/rilancio del sistema manifatturiero" infatti, rappresenta un tema centrale nell'attuale dibattito politico nazionale ed europeo. A riguardo segnaliamo l'avvio di una importante iniziativa denominata "il cantiere della reindustrializzazione" con la quale la Regione Veneto intende creare un "modello di intervento" di reindustrializzazione riproducibile in altri contesti territoriali. In una logica di "best practices" può rappresentare un importante riferimento.

“Mandare via Equitalia dal comune” Il consigliere di Fratelli d'Italia presenta un'interrogazione a Brasiello ISERNIA. Negli ultimi anni Equitalia è stata al centro di molti dibattiti in quanto ritenuta causa di gravi problemi economici e di inquietudini a danno dei cittadini, siano essi dei privati o imprenditori. "Il pagamento dei tributi fa indubbiamente parte degli obblighi di legge, raddoppiarne l’importo dovuto come spesso accade a seguito dell’intervento di Equitalia, per chi non è riuscito suo malgrado a versarlo, può significare tracollo finanziario e grave indigenza delle famiglie con un corrispondente e meramente virtuale vantaggio per le casse dello Stato. D’altro canto, rilevasi che la riscossione dei tributi, nonché dei crediti da parte di Equitalia, comporta per il Comune l’obbligo di pagamento

L'intervento

Sulmona-Carpinone, ora o mai più La linea ferroviaria Sulmona-Carpinone è sospesa all'esercizio ferroviario dal 10 dicembre 2011. I dati del traffico passeggeri che utilizzavano fino ai primi anni 2000 i treni che la percorrevano dimostrano come storicamente il suo punto di forza sono state le corse dirette Pescara-Napoli, competitive rispetto alla gomma sia in termini di percorrenze e località servite (altrimenti isolate), sia in termini di sicurezza stradale, specie nei mesi invernali, sia in termini di risparmi per l'utenza sulle tariffe, fattore oggi quantomai importante. Ma in circa 10 anni la domanda è stata progressivamente fatta scemare segmentando in più parti le corse e inserendo orari scollegati tra loro che hanno fatto aumentare i tempi di percorrenza, scoraggiando l'utenza ed allontanandola dal treno. Nel contratto di servizio 2009/2014 che la regione Abruzzo ha stipulato con Trenitalia e che alla sua scadenza non verrà rinnovato, sono previste delle residue corse locali, oggi sostituite con bus, senza nessuna logica oraria e con cadenze scarse e totalmente inutili. Nel 2012 Ferrovia Adriatico Sangritana ha presentato un programma di ipotesi di esercizio ferroviario sulla linea, con lo studio dei costi anche per una eventuale gestione. In data 25 giugno 2013 invece, in un'audizione presso la IV Commissione Consiliare Permanente della Regione Abruzzo, le associazioni addette ai lavori hanno presentato uno studio di fattibilità con costi, orari, relazioni e dati allegati che dimostrano che il ripristino dei treni è opportuno e addirittura conveniente, inserendosi in piena integrazione con le corse di pullman già presenti. Tale relazione tecnica è però finora rimasta inascoltata dall'amministrazione regionale dell'Abruzzo.Da parte sua, la regione Molise ha già dato la propria disponibilità di massima a compartecipare i costi, la parola ora spetta alla regione Abruzzo. Ciò comporterebbe una spesa sostenibile e preziosa: oltre ad un doveroso servizio di mobilità pubblica infatti, il treno tornerebbe ad essere il volano dell'economia della conca peligna, dell'Alto Sangro e dell'Alto Molise, territori dalle grandi potenzialità turistiche, come dimostrato in un anno e mezzo dall'attività delle associazioni che hanno portato

circa 8000 turisti da tutta Italia e dall'estero a bordo di oltre 30 treni noleggiati. Il turismo da questo punto di vista giocherebbe un ruolo di grande importanza, cosa che rende la Sulmona-Carpinone un unicum che merita di essere salvaguardato e potenziato. Ma il tempo è poco: nel 2015 il gestore dell'infrastruttura Rete Ferroviaria Italiana ha previsto i lavori di distacco del binario di confluenza della linea in territorio molisano, a Carpinone, cosa che la isolerebbe e ne impedirebbe la continuazione sulla IserniaVairano-Napoli, facendo venire meno la sua stessa ragione d'essere.A quel punto con la linea chiusa e senza più manutenzione, in poco tempo ci sarebbero ingenti danni perché ogni successivo proposito di riapertura della linea si scontrerebbe dall'inizio con la cifra, a quel punto alta, necessaria per procedere a lavori di manutenzione ben più seri, dovuti ad un intervenuto periodo di incuria ed abbandono. È inoltre auspicabile che le regioni interessate facciano sentire in maniera netta la propria voce al competente Ministero per far dotare anche questa ferrovia, come le altre, del sistema di automazione che la telecomanda, rendendola più efficiente e competitiva in termini di percorrenze dei treni.D'intesa con le amministrazioni comunali con cui da tempo siamo in contatto, chiediamo un incontro urgente con i candidati alla presidenza della regione Abruzzo, in modo che possano essere informati dati alla mano sulla problematica esposta, finora troppo sbrigativamente archiviata.Le comunità dei territori interessati non sono oltremodo intenzionate a subire le vessazioni causate dai tagli al trasporto, con pesanti conseguenze dirette sulle tasche e soprattutto sulla qualità della vita.Le potenzialità che offre questa linea ferroviaria sono sotto gli occhi di tutti, parlano i dati, le esperienze e le richieste del territorio: bisogna salvare e rivitalizzare la ferrovia più bella d'Italia, ora o mai più. Ass. Le Rotaie Molise - Comitato interregionale Salviamo la Ferrovia Avezzano-Roccasecca - FILT CGIL sez. Abruzzo - FILT CGIL sez. Molise - FILT CGIL sez. Campania – Forum TPL Molise - Federconsumatori Abruzzo - Associazione Utenti Trasporto Pubblico - FASTFerroVie Abruzzo

di un importo a titolo di provvigione per tale servizio. In sostanza, il tributo introitato dal Comune viene decurtato dell’importo pari alla provvigione dell’Ente riscossore, mentre l’onerato paga un importo notevolmente superiore perché maggiorato di spese, interessi straordinari e sanzioni". Ebbene, la Legge dello Stato 388/2000 art. 36 e Legge n. 106/2011 prevedono che tutti i Comuni possano evitare le conseguenze sopra descritte mediante la riscossione diretta dei rispettivi crediti senza dover delegare Equitalia. Per questo, il consigliere di minoranza Eugenio KNIAHYNICKI , del Gruppo Consiliare FRATELLI D’ITALIA , chiede Che il Comune di Isernia provveda alla riscossione diretta dei propri crediti, siccome

previsto dalla Legge n. 106/2011, nell’auspicata prospettiva futura di una distensione dei rapporti tra istituzione da una parte e cittadini e imprese dall’altra, in un momento di grave crisi economica e di liquidità. Consentendo così una maggiore entrata per le casse del Comune di Isernia determinata dal risparmio delle provvigioni a favore di Equitalia. Per il Comune riscuotere direttamente non significa rinunciare al credito e premiare chi non paga, ma più semplicemente evitare quegli sciacallaggi che troppo spesso hanno determinato il suicidio di persone in difficoltà. Con le risorse risparmiate, il Comune di Isernia potrà anche più agevolmente agire sul ribasso delle aliquote IMU".


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Termoli

11 marzo 2014

Primarie, SEL propone modifiche al regolamento TERMOLI – In attesa del prossimo incontro delle componenti del centrosinistra in vista delle primarie per scegliere il candidato sindaco della coalizione, Sinistra, Ecologia e Libertà ha visionato il precedente regolamento apportando alcune modifiche che ora sono al vaglio delle altre forze politiche. “Il regolamento – dicono da

SEL - è stato semplificato”, cosi come spiegano che queste primarie saranno a costo zero per gli elettori e che bisogna chiarire la situazione dell’accettazione delle candidature. “Chiediamo a chi si candida alle primarie – afferma il segretario Sandro D’Onofrio - l’impegno a non accettare liste collegate che contengono candidati o

elettori fuoriusciti dal centrodestra. Non si tratta di personalismi ma semplicemente di coerenza. Non possiamo chiedere agli elettori di votare senza chiarezza, ci deve essere una giusta alternanza e deve essere chiaro che chi ha fallito oggi deve rimanere fuori. Noi non accetteremo ammucchiate”.

Paduano e Della Porta eletti delegati PD, candidati sindaci nazionali di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale per le primarie, tutto rinviato al 18 marzo TERMOLI – Nulla di fatto domenica nell’assembrea del PD cittadino per decidere sui nomi dei candidati a sindaco per le primarie che si terranno il 30 marzo. Il termine scadeva proprio alle 13 di domenica ma è stato prorogato alle ore 12 del 18 marzo. Oltre a questa decisione, l’assemblea ha approvato anche altri due punti: ogni candidato deve essere sostenuto dal 20 per cento degli iscritti al circolo cittadino, almeno 58 tesserati su un totale di 295 tesserati; nessuna alleanza con partiti o uomini che negli ultimi 18 mesi hanno fatto parte della coalizione di centrodestra. Il dibattito è stato aperto dal segretario Antonio Sciandra, e poi si sono succeduti vari interventi tra i quali quelli di Luca Iosue, responsabile regionale dell’organizzazione. Molto affollata la platea e non sono sfuggite le presenza del vicesegretario regionale Michele Di Giglio, Francesco Totaro, l’ex consigliere comunale Salvatore Di Francia, i tre candidati a sindaco per le primarie Franco Scurti, Fiore Aufiero e Michele Giuliano, Matteo Caruso, Enzo Mancini e Antonio Russo, ex capogruppo del Pd in Consiglio comunale.

L’ex consigliere comunale Ragni pronto a ricandidarsi TERMOLI – L’ex consigliere comunale di maggioranza, Giuseppe Ragni, è pronto a ricandidarsi con il centrodestra e lo conferma divulgando un comunicato. “Non vi è chi non veda la sana e volitiva esistenza di un gruppo di Consiglieri di maggioranza uscenti, animati da spirito costruttivo, pronti a far bene, a relazionarsi davvero con i cittadini, lungi dall’assecondare logiche o calcoli che scavalchino le reali e legittime aspettative dei cittadini. Il cittadino, in altri termini, al centro della politica: dal lavoro alla famiglia, dalla tutela dell’ambiente al sociale, per finire alla vivibilità e alle opere da continuare e da intraprendere. E’ questo l’animo con cui sto pensando di ripartire – conclude Ragni -, di rimettermi in gioco in vista del prossimo appuntamento elettorale, con l’umiltà di chi sa che errori se ne possono commettere ma con la consapevolezza di aver sempre operato guardando alle istanze e alle esigenze civiche presenti sul territorio. Perchè disperdere il lavoro e l’impegno già profusi?”.

TERMOLI – Anche quattro componenti del partito a livello regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale hanno preso parte all’assemblea nazionale che si è svolta gli scorsi 8 e 9 marzo a Fiuggi e sono stati nominati componenti dell’assise a livello nazionale. Tra di loro anche i bassomolisani Luciano Paduano e Costanzo Della Porta. Proprio Luciano Paduano, di lunga militanza politica a livello locale e regionale ha rilasciato una dichiarazione. L’Italia, forte dell' ingegno e delle intuizioni del suo popolo, deve e può tornarea produrre nelle industrie e nelle coltivazioni con il rilancio della piccola e media impresa e dell’agricoltura. I prodotti italiani, agricoli ed industriali, riconosciuti da tutti il mondo come eccelenze, meritano tutela economica e legislativa sia in campo nazionale che internazionali. Produrre e sviluppare le eccellenze della nostra terra – continua Luciano Paduano - significa produrre ed aumentare la ricchezza economica e sociale del nostro popolo e tutelare il lavoro operaio, agricolo intellettuale, imprenditoriale e autonomo. A tal proposito noi vogliamo l’applicazione piena ed intera dell art .46 della costituzione laddove stabilisce che la repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare nei modi e nei limiti stabiliti dalla

legge alla gestione delle aziende. Noi vogliamo il popolo italiano, dentro e fuori i confini nazionali, sovrano ed artefice del proprio destino politico ed economico e l’applicazione piena ed intera della costituzione della repubblica italiana che sin dall art 1 stabilisce: la sovranità appartiene al popolo.

Vogliamo intendere la nostra azione politica – conclude Paduano - come missione al servizio del popolo italiano, restituire al popolo italiano tutte le sovranità perdute in qualsiasi ambito interno e internazionale, ribadendo la tutela dei diritti e doveri di un popolo e di ogni singolo cittadino”.

Notizie in breve TERMOLI – Nuovo appuntamento con il Caffe teologico venerdì 14 marzo alle 20,30 presso i locali per la Nuova Evangelizzazione della Chiesa del Crocifisso. Tema dell’incontro "La Chiesa impedisce il progresso medico?", e vedrà come relatore il dottor Paolo Gulisano, laureato in Medicina e Chirurgia e specializ-

zato in Igiene e Medicina preventiva. TERMOLI – E’ stata inaugurata presso “Il Battello Ebbro” nel borgo antico la mostra “Donne - Versi e Forme” della poetessa Norma Malacrida e la pittrice Susanna Celano, La mostra rimarrà aperta fino a lunedì 31 Marzo e si può visitare dalle 19,30 alle 24.

Francesco Caruso responsabile cittadino IdV TERMOLI - Il segretario regionale dell’Italia dei valori Molise, Cristiano Di Pietro, rende noto che, sentiti i coordinamenti regionale e provinciale, ha provveduto alla nomina dei responsabili cittadini del partito per le città di Termoli e Campobassoi, rispettivamente nelle persone di Francesco Caruso e Carmelo Parpiglia. Un ruolo, quello assegnato ai

due esponenti IdV che, in vista delle ormai prossime elezioni amministrative, li vedrà impegnati fin da subito anche nella questione legata alle primarie del centrosinistra. “La presenza costante di dirigenti IdV che siano espressione dei territori interessati e che, come tali, conoscano nei dettagli le questioni politiche legate ai rispettivi Comuni – ha dichia-

rato il segretario regionale Cristiano Di Pietro - è fondamentale sia in questa prima fase che in quella strettamente elettorale. Certo che Francesco Caruso e Carmelo Parpiglia sapranno portare avanti il ruolo che il partito ha inteso affidargli – ha concluso - auguro ad entrambi un buon lavoro”.


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Termoli

11 marzo 2014

Incidente stradale, due i feriti per fortuna non gravi LARINO – E’ di due feriti, per fortuna non gravi, il bilancio di un incidente stradale avvenuto ieri mattina lungo la strada statale 87 nei pressi delle Piane di Larino. Per cause in via di accertamento da parte della Polizia stradale del distaccamento frentano e i carabinieri sul posto anche per regolamentare il traffico, due autovetture si sono scontrate. Alla guida dei mezzi, una Lancia Musa e una Peugeot, due donne della quale una è rimasta incastrata nell’abitacolo e

Strada abusiva in costruzione sequestrada e due persone denunciate SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI – Gli uomini del Corpo della Forestale hanno individuato e posto sotto sequestro in contrada Ponticelli una strada in costruzione senza che fossero state rilasciate le autorizzazioni ambientali e urbanistiche. Ad essere sequestrata un’area privata dove era stato rimosso del terreno ed abbattuti degli alberi per poi gettare ghiaia stabilizzata e realizzate cunette e scarpate allo scopo di realizzare una strada con rete idrica e illuminazione. Dopo gli immediati accertamenti la Forestale ha denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica del Tribunale di Larino il proprietario del terreno e il responsabile della ditta che stava eseguendo i lavori.

sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco di Termoli per liberarla dalle lamiere contorte. Poi le due donne sono state trasportate con l’ambulanza del 118 all’ospedale Vietri di Larino dove i medico del 118 le hanno sottoposte a vari accertamenti e cure: per fortuna le loro condizioni non destano preoccupazioni. Il transito dei mezzi, dopo una breve interruzione, è ripreso regolarmente dopo che i mezzi incidentati sono stati rimossi.

Carenza di personale in ospedale, stato di agitazione al San Timoteo e Vietri TERMOLI – Lo stato di agitazione è stato proclamato dal sindacato Fials negli ospedali di Termoli e Larino per la carenza di personale. Il sindacato Fials, maggiore rappresentante dei lavoratori molisani della sanità, stigmatizza l’atteggiamento della dirigenza dell’Asrem nei confronti del sindacato e dei lavoratori stanchi, questi ultimi, di sopportare gli eccessivi carichi di lavoro creati dal blocco del turnover e per la carenza di personale infiermieristico nei due ospedali. Viste le continue lamentele del personale il sindacato aveva invitato per lo scorso 5 marzo ad un incontro del personale il Direttore Generale dell’Asrem e il Direttore Sanitario dei Presidi Ospedalieri di Termoli e Larino che hanno declinato l’invito per quel giorno: un nuovo incontro è stato fissato per il 12 marzo. “C’è da dire - si legge in una nota firmata dal segretario provinciale Fials Gianluigi Angelucci - che

questa organizzazione sindacale giudica singolari e del tutto inappropriati i sistemi con i quali codesta Azienda intende far fronte alle varie complicazioni che, ormai, si registrano quotidianamente. Pertanto, se l’Azienda continua ad emarginare il Sindacato sulle questioni che riguardano direttamente i dipendenti, demandando ad altre “figure” non infermieristiche la formulazione di proposte e soluzioni che non producono effetti di rilievo, se non aggravare le responsabilità e il carico di lavoro degli operatori di corsia, la Fials mentre rigetta le disposizioni impartite, stigmatizza l’atteggiamento dell’Asrem che continua a rinviare le riunioni con le parti sociali come se non volesse trovare soluzioni alle problematiche esposte. Per questo motivo – continua la nota s’intende denunciare pubblicamente l’atteggiamento talvolta ostile di chi, invece di salvaguardare la salute del cittadino e le

condizioni lavorative il più possibile favorevoli ai lavoratori , patrimonio inestimabile dell’azienda stessa, continua a rinviare i problemi sollevati. Nell’attesa che l’ Asremri convochi urgentemente i Sindacati (sperando che non vi sia un altro rinvio) aventi titolo alla “Contrattazione Decentrata”, proprio per la gravità e la superficialità delle disposizioni impartite, decisioni assunte senza consultare minimamente i “Rappresentanti dei Lavoratori”, per questa ragione la Fials proclama lo stato di agitazione di tutto il personale turnista e non del Presidio sanitario San Timoteo e del Vietri di Larino, stanco di essere penalizzato e osteggiato da improvvisate risoluzioni che, ad ogni modo, non migliorano affatto l’assistenza ai degenti e risultano persino in contrasto con le norme più elementari dell’etica professionale ed in violazione con il dettato contrattuale”.

Acquisto doni per le scuole della Costa d’Avorio

Tempo quaresimale: tra formazione, Corso di ginnastica riflessione e approfondimento dolce gratuito

MAFALDA – L’Amministrazione comunale dopo la visita ufficiale ricevuta lo scorso mese di ottobre da parte del Cardinale Bernard Agré, ha conosciuto l’importanza dell’omonima Fondazione che opera in Costa d’Avorio e in altri paesi dell’Africa, dove realizza progetti a favore della popolazione africana e, in particolare, dei ragazzi e giovani, sviluppando programmi di educazione – istruzione nelle 52 scuole, istituite dalla stessa fondazione, e piani di sviluppo e sanità per mezzo di numerose altre strutture. Ritenendo utile una visita in quei luoghi e vista la disponibilità da parte dell’Assessore comunale alla Cultura e alle Politiche Scolastiche e ai rapporti con i mafaldesi all’estero, Aurelia Spatocco, al fine di osservare e studiare le opere della Fondazione Bernard Cardinal Agré, la visità sarà effettuata dal 23 marzo al 4 aprile prossimi e il viaggio sarà a carico dell’amministratrice, la Giunta comunale ha deliberato di donare alle scuole gestite dalla Fondazione materiale scolastico per i bambini che sarà consegnata dallo stesso Assessore.

LARINO - “Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo Spirito”. Sono il sacerdote Michele Valentini, Cappellano nella Casa circondariale di Larino. In occasione della quaresima mi piace, con le dovute cautele, partire da questa dura presenza sul territorio della nostra Diocesi: questo “santuario” di dolore e sofferenze che altri chiamano “carcere”. Se mi chiedete quale è il desiderio più grande dei detenuti, mi è difficile non rispondere: la libertà. Stiamo per iniziare di nuovo un tempo – quaresimaper coltivare la vera libertà. Tutti stiamo, per un certo verso, “in carcere”, quello delle nostre debolezze, delle nostre passioni, dei nostri peccati. Nell’ambiente carcerario vi sono delle figure preposte a “rieducare” il detenuto, a “creare un cuore puro” e a “rinnovare uno spirito saldo”, perché “lavato tutto dalla colpa”, ognuno possa “aprire le labbra e la bocca e proclamare la lode” a Dio con una vita “ricostruita” dalla e nella speranza. Lo sappiamo: l’unico, vero, insostituibile “Educatore” è lo Spirito, pronto a lavare da ogni iniquità e a sostenere un nuovo spirito generoso. Come i primi, i detenuti, rieducandosi, riprendono a gustare la sperata libertà, così ogni credente, “ritornando” al Signore “con tutto il cuore”, riesce a vivere la immensa dignità di figli di Dio.

Puntare decisamente con tutti i mezzi - …elemosina, preghiera, digiuno….- a fare nuovo il cuore, per “diventare giustizia di Dio”. Pentirsi sinceramente per “far pentire” Dio: “Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una benedizione? … perché Egli è misericordioso…”. Quando ognuno si “ritrova”, ritrova Dio “Dov’è il loro Dio?” “… il Padre tuo… è nel segreto… il Padre tuo vede nel segreto…”. In questo cammino propizio e favorevole purtroppo altre “voci”, altre “parole” possono distogliere. Uscire dal carcere, dopo aver “pagato” e dopo essere stato guidato nel “cammino del cambiamento” o della “conversione”, si ritrova il “tentatore che può “trasportarci” di nuovo a “mangiare un “frutto” che dà la morte. Scegliere Dio è certamente scomodo. La fedeltà costa “tutte le cose preziose costano”. Gli assalti, dopo il deserto-carcere, si moltiplicano. Il Vangelo della prima domenica di Quaresima ci ricorda l’agguato del tentatore, pronto a mistificare la verità, pur di ingannare: “se tu … se tu… se tu…”, ma evidenzia anche che se “condotto dallo Spirito” – come Gesù – in ognuno “esplode” la “quiete dopo la tempesta”, la vittoria dopo la prova, la gioia dopo la resistenza al maligno. Buona quaresima: ripercorriamo il cammino della Pasqua di passione sulle orme di Cristo, itinerario riscaldato dal sole della Pasqua di Resurrezione.

per gli anziani SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI L’Assessore alle Politiche Sociali, Lucia D’Amario, rende noto che da fine marzo inizierà il progetto “Anni in movimento” (percorso di attività motoria) promosso dall’Amministrazione Comunale in collaborazione col CONI. “Anni in movimento” intende far sperimentare praticamente alle persone dai 55 anni di età, un percorso motorio e sportivo che permetta di constatare personalmente e sulla propria persona i benefici di un’attività svolta in maniera regolare e nel rispetto di esigenze specifiche. Il corso di ginnastica dolce gratuito sarà tenuto da un istruttore del CONIi con frequenza di uno/due incontri settimanali in orario pomeridiano. L’iniziativa sarà presentata con un seminario iniziale dall’Assessore alle Politiche Sociali, Lucia D’Amario, e dal coordinatore Tecnico Provinciale del CONI. Inoltre, tutti i partecipanti saranno visitati gratuitamente da un geriatra ed il Medico sportivo rilascerà il certificato di sana e robusta costituzione. Le adesione dei cittadini residenti a San Giacomo dai 55 anni in su vengono raccolte fino ad oggi, martedì 11 marzo presso l’ufficio di Cittadinanza del Municipio.



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Sport

11 marzo 2014

I biancocelesti sono vicini al baratro e alla retrocessione, i granata sono ancora in corsa per la salvezza diretta

Un derby sottotono, in campo e sugli spalti Isernia e Agnonese non hanno brillato: un giusto pari nel deserto del 'Lancellotta'

Un contrasto aereo tra Pifano e Panico Il pari nel derby tra l'Isernia e l'Olympia Agnonese è stato utile più ai granata, che ai pentri. Gli altomolisani, infatti, restano in piena corsa per la salvezza diretta; mentre, i biancocelesti, rimasti senza dirigenti, annaspano sempre al penultimo posto, a due lunghezze dall'Angolana, che al momento disputerebbe i playout. L'Isernia, oltre a superare la classifica, dovrà anche provare a ridurre il gap dalla tredicesima posizione, per ambire agli spareggi salvezza. Unico comune denominatore dei due club di serie D della provincia di Isernia è che già da domenica prossima dovranno tornare a vincere. L'Agnonese riceverà il tranquillo Giulianova, mentre per l'Isernia ci sarà la difficile trasferta di Matelica contro la terza forza del girone F della serie D.

Il momento del sorteggio iniziale del derby Il derby non è stato uno spettacolo, né in campo, né sugli spalti. Se le due formazioni non hanno dato vita a una grande prestazione, sulle tribune è mancato il colpo d'occhio che aveva caratterizzato le precedenti sfide tra i due club. Sintomo, questo, della forte crisi in cui versa l'Isernia calcistica, società dalla quale si sono dimessi i massimi vertici, ma anche di un entusiasmo calato attorno al fenomeno calcistico in alto Molise con l'Agnonese che sta disputando il suo settimo campionato consecutivo di serie D. Un derby per circa 150 spettatori: ben lontani dai numeri che si registravano sino a qualche mese fa. Fatto sta che se per l'Isernia il baratro della retrocessione e del fallimento societario è vicino, per l'Agnonese le ultime otto gare saranno altrettanti finali per raggiungere la permanenza nella categoria.

La squadra di Urbano dovrà giocare contro Giulianova, Fano, Termoli e Matelica al 'Civitelle' e a Fermo, Celano, Civitanovese e Angolana lontano dal Molise. Un calendario, tutto sommato, non proibitivo, a patto che i granata, che recupereranno contro il Giulianova l'ex Esposito e Di Lullo, ritorneranno sin da subito al successo. Per l'Isernia, che affronterà nello sbando più totale il finale di stagione, ci saranno ancora da affrontare Matelica, Amiternina, Vis Pesaro, Jesina, Bojano con i tre punti già al sicuro, la capolista Ancona, Recanatese e Maceratese. Questo quadro fa immaginare a un'Agnonese che, il 4 maggio, potrà ancora festeggiare la salvezza, ma a un'Isernia dove è meglio iniziare a pensare alla riorganizzazione societaria, per ripartire dall'Eccellenza.

I rossoblù partiranno dal 2-0 dell'andata In Sardegna arbitrerà Luca Testi della sezione di Livorno

Lupi, scatta l'operazione Coppa Italia Il Campobasso, domani alle ore 14, affronterà il Portocorallo per l'accesso alle semifinali Il Campobasso ha ripreso gli allenamenti, dopo il riposo domenicale concesso dall'allenatore Francesco Farina, in occasione della sosta che ha osservato il campionato di Eccellenza. I lupi si erano allenati venerdì e sabato, giorno in cui la truppa rossoblù ha disputato un test amichevole contro il Santo Stefano, compagine del torneo di Prima categoria, terminato a sorpresa con un pareggio per 2-2. La squadra di Farina si allenerà anche questa mattina e al termine della rifinitura la truppa si trasferirà in autobus a Ciampino, dal cui aeroporto decollerà l'aereo che condurrà la comitiva a Cagliari. Domani è in programma la partita di ritorno dei quarti di finale contro il Portocorallo, squadra di Villaputzu, centro di quasi cinquemila abitanti a un'ora di autobus dal capoluogo sardo. Farina, come avverrà fino al termine della stagione, dovrà rinunciare a Monti e Guglielmi, così come sta an-

cora recuperando la forma migliore Cammino. In porta giocherà Cattenari, mentre in difesa si posizioneranno i centrali Minadeo e Scampamorte, supportati dagli esterni bassi Volpecina sulla mancina e Scudieri sul fronte opposto. In mediana spazio a Fazio e Pignataro, insieme con i due cursori laterali, Cianci e Palumbo. In avanti il duo Lazzarini-Vitelli. A gara in corso ci sarà spazio pure per Di Lallo e Corradino, con quest'ultimo che dopo gli ultimi acciacchi fisici, alla soglia dei 40 anni, dà sempre il suo fattivo contributo. A Villaputzu si partirà dal 2-0 dell'andata, firmato da Lazzarini e Fazio. Mezza qualificazione alle semifinali è in tasca al Campobasso, ma guai a sottovalutare i sardi, che in campionato sono la seconda forza del massimo torneo regionale sardo. I lupi dovranno essere protagonisti di una gara accorta: toccherà al Portocorallo rischiare qualcosa, al

fine di trovare la via della rete per provare a ribaltare il risultato del match in terra molisana. Impresa, comunque, difficile per i cagliaritani, anche per via del fatto he quest'anno il Campobasso ha subito pochissime reti nelle trentasei partite ufficiali. I lupi, se dovessero superare il turno con l'accesso alle semifinali della manifestazione tricolore, troveranno sul proprio cammino verso la finalissima di Firenze una tra il Casarano e il Catania San Pio X. Mercoledì scorso, in Sicilia, i locali si sono imposti per 1-0. Domani, in Puglia, sarà gara aperta a qualsiasi risultato, con il Casarano che va a caccia a tutti i costi del ritorno in serie D. La partita di domani tra il Portocorallo e il Campobasso sarà diretta da Luca Testi della sezione di Livorno, con gli assistenti Simone Assante e Filippo Vona, entrambi di Frosinone. Si giocherà alle ore 14.



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