12 luglio 2013

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ANNO IX - N° 36 - VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Nicola D’Ascanio

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nicola D'Ascanio. L'ex presidente della Provincia di Campobasso della sua temporanea uscita dalla politica non ne ha fatto un dramma personale. Sicuramente si tiene in allenamento per ricominciare la salita allenandosi giornalmente con la sua bicicletta. Non sarà semplice per chi si troverà contro di lui cosa che prima o poi accadrà.

Il Tapiro del giorno ai colleghi de il Fatto

Il Tapiro del giorno va ai colleghi de il Fatto Quotidiano. Non ce ne vogliano e non tocca a noi insegnare il mestiere a professionisti del settore, ma è regola del giornalismo affiancare foto che corrispondano all’articolo inserito in pagina. Invece, sul giornale di ieri, il pezzo sul mancato taglio dell’indennità da parte del governo regionale guidato da Frattura ha come immagine quella di Michele Iorio. Delle due l’una: o al Fatto Quotidiano non sanno che Iorio ha perso le elezioni ed è stato persino sospeso dalla carica di consigliere, o la testata prova imbarazzo a mostrare all’Italia intera il volto di un presidente del Pd che attua in Molise una politica completamente opposta alle chiacchiere del Pd nazionale.

REGIONE

Un Molise fermo per i ritardi della nuova amministrazione A PAG. 3

POLITICA

L’assessore Facciolla tuona come Giove su La Gazzetta A PAG. 3

POLITICA

Quote rosa, Frattura al Tar si costituisce contro A PAG. 3


TAaglio lto

2 12 luglio 2013

Il consiglio regionale ha ridimensionato l’assalto alla dirigenza di “Molise Acque”

Imbrigliata la furia iconoclasta del consigliere Ciocca L’assemblea ha dato unicamente mandato al presidente Frattura di valutare l’operato della dirigenza in carica “Chi si contenta gode”: il detto popolare va attagliato al consigliere regionale della sinistra Salvatore Ciocca che s’è dichiarato pienamente soddisfatto, dandone notizia alla stampa, della decisione del consiglio regionale di dare mandato al presidente della Giunta “di valutare l’operato dell’attuale dirigenza della Azienda regionale Molise Acque”. Il regresso dell’assemblea rispetto al contenuto della mozione di cui Ciocca, con i colleghi Ioffredi, Di Pietro e Parpiglia, era firmatario, è stato notevole. Nella mozione infatti veniva chiesto ben altro al Presidente della Giunta, Frattura, e all’assessore Scarabeo. Ovvero la rimozione del direttore generale dell’Azienda Molise Acque e la nomina di un commissario straordinario, oltre alla attivazione di un percorso finalizzato all’analisi complessiva dei costi dell’Azienda. La “riduzione” della mozione è stata sostanziale ma al consigliere Ciocca, che vanta significative epurazioni dirigenziali, va bene ugualmente. Il passo indietro lo ha determinato una pregiudiziale del consigliere del Pd, Di Nunzio, che si distingue ormai con sistematicità per il rigore con cui interpreta il ruolo e la funzione che gli sono propri, evitando di cadere nel demagogismo della lotta politica e della contrapposizione a tutto ciò che risale alle decisioni e agli uomini del centrodestra, per stare alle regole e al buonsenso. Il risultato della discussione si è solidificato nella votazione a maggioranza: sedici voti favorevoli, tre astenuti (Di Nunzio, Micone e Fusco Perrella) e uno contrario (Cavaliere). Ciocca però non demorde. Il dispositivo varato dal consiglio lo ha interpretato così: “Il Consiglio ha ufficialmente impegnato il presidente Frattura ad un puntuale lavoro di verifica teso a conoscere a fondo la situazione di Molise Acque, ad individuare criticità e possibili percorsi di razionalizzazione - salvaguar-

dando maestranze e professionalità - di uno degli enti della <galassia> della Regione Molise, nati e sovradimensionati nella spasmodica ricerca del consenso e del potere politico”. Sarà, ma abbiamo dubbi che sia questa la interpretazione autentica del mandato consiliare a Frattura. Dubbi che Ciocca non ha allorché, in aggiunta alla soddisfazione per il voto consiliare, promette che si metterà subito al lavoro “Per varare una profonda rivisitazione normativa dell’Azienda speciale, per renderla finalmente efficiente e dimensionata alle necessità, per riconoscere il patrimonio collettivo del bene acqua così come sancito dall’esito del referendum”. Promette di farlo in tempi brevi e certi, “Con il supporto necessario dei referenti regionali e nazionali dei Comitati per l’Acqua Pubblica e con il supporto professionale del professor Alberto Lucarelli che ha scritto i quesiti per il referendum che ha sancito quella verità che a Molise Acque negano di conoscere”. Dal suo punto di vista, inoltre, “Non ci sarà spazio per chi, dell’acqua di tutti, vuol farne un business. Economico o politico che sia”. Su questo ultimo punto non è solo lui a ritenere che l’acqua debba essere un bene pubblico inalienabile. Ma anche i milioni d’italiani che hanno vinto il referendum. E, per quanto ci risulta, era anche il punto di vista della precedente giunta regionale. Di questa in carica non è dato sapere. Dardo

Senti chi parla Sono due giorni che il coordinatore regionale inveisce su facebook contro il ritorno a Forza Italia e, in Molise, contro la regia del progetto assegnato da Berlusconi a Michele Iorio. Il che, come posizione politica, non comporta nessuna meraviglia. Ognuno ha le sue idee. In fondo, se i comunisti hanno accettato un ex An alla guida del centrosinistra, perché mai Ulisse non potrebbe cambiare idea sul percorso politico di chi a Palazzo Madama gli ha soffiato il seggio? Soprattutto se si tratta del leader nazionale del Pdl. Un po’ meno comprensibile, per nostra ignoranza su fatti e avvenimenti accaduti o che accadono tuttora, è l’atteggiamento su quello che Di Giacomo definisce Buontempone: Michele Iorio. “C'è grande fermento sul possibile ritorno a Forza Italia. Qualcuno profetizza l'irripetibile esperienza di ben 20 anni fa, dimenticando il diverso e del tutto particolare momento storico e politico nel quale stiamo vivendo. Qualche altro ipotizza una nuova, nefasta Piana dei Mulini n.2 , come se la gente avesse dimenticato i danni irreparabili provocati dalla n. 1. Forse pensano che funzioni a chi arriva primo, come a rubabandiera? Quando sarà il momento il Molise, come il resto d'Italia, lo saprà ufficialmente, non con le furbate di qualche buontempone”. Questo scriveva l’altro ieri l’ormai ex senatore. Da qui è sorta la prima domanda tenuta in un cassetto: ma non è che Di Giacomo teme che con questo ritorno a Forza Italia e la regìa di Iorio lui possa perdere anche la reg-

genza del partito? Il timore, nel gioco, ci sta. Così come il denigrare il lavoro altrui per salvare la propria posizione personale. Il giorno successivo, sempre sul social network, si legge ancora: “Ci sono persone che rubano nei centri commerciali per fame. C'è gente che ha perso tutto, anche la speranza. E c'è qualche buontempone che, dopo aver distrutto una intera generazione di politici e di ideali, pensa di riciclare se stesso o qualche suo familiare con la bufala di Piana dei Mulini”. E qui scatta la seconda domanda: forse la strada giusta è riciclare Di Giacomo? Perché, come qualcuno ha fatto notare commentando il post del coordinatore regionale del Pdl, lo stesso Ulisse ha viaggiato per anni al fianco di quel Buontempone condividendone le scelte. Eccezion fatta per l’ultima candidatura alle regionali. Ma finché Iorio ha portato in spalla Di Giacomo, pare che c’era sintonia nonostante il malcontento della base che lo stesso Iorio non ha voluto ascoltare. Attendiamo che venga alla luce anche il nuovo percorso che possa essere ideato da Di Giacomo, magari con una candidatura propria connessa a preferenze per valutare una volta per tutte il peso politico del coordinatore. Perché francamente, nel passato, tra assessore regionale esterno e senatore, il gusto della nomina di cui ha beneficiato è innegabile. Come quella che lo riconfermò alla guida del Pdl: salvato dal fax del Buontempone che lo difese contro la rimozione decisa a Roma. E allora avanti tutta: non si recicli chi può, ma solo l’Ulisse furioso. Irene Corsini

Intanto da Berlusconi il via ufficiale: Iorio avanti tutta Ieri la comunicazione ufficiale per il rilancio di Forza Italia in Molise: si riparte dalla Piana dei Mulini ROMA. Convocazione e partecipazione all’Ufficio politico del Pdl. Poi, in serata, arriva l’ufficialità di quanto asserito nei giorni scorsi. Silvio Berlusconi ha dato il via al lancio di Forza Italia2. E in Molise, ad occupare il ruolo di regista dell’operazione, dovrà essere Angelo Michele Iorio. A dispetto di chi ritiene che sia stato lui a distruggere il centrodestra, chi fa politica evidentemente valuta, osserva e studia e sa che in Molise, in questo momento, l’unico politico di razza è rimasto solo Iorio. A settembre sempre in sede di direzione di partito, saranno decise tutte le iniziative da intraprendere per garantire un più forte e auspicato radicamento del nuovo progetto politico su tutto il territorio nazionale. “In questa direzione ho personalmente comunicato al Presidente Berlusconi – dichiara lo stesso Iorio - la volontà di convocare un primo incontro organizzativo che si terrà il 23 luglio, alle ore 18.30, a Piana dei Mulini, per preparare la più larga partecipazione e adesione popolare a Forza Italia Molise. Stabiliremo metodi e forme per un forte appello a tutti i cittadini che condividono le idee, i programmi e i valori del centrodestra ad assumere un rinnovato impegno della politica. Appello che rivolgeremo soprattutto a chi non ha preso parte attiva alla politica, ma sente il bisogno in un momento così delicato di partecipare alle scelte che riguardano il futuro del nostro Paese e della nostra regione”.


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3 12 luglio 2013

Cambio della guardia in Via Genova: di male in peggio

Il Molise è drammaticamente fermo Vittima di una classe politica che ha perso per strada (dal 2008) finanziamenti pubblici per oltre 300 milioni di euro senza battere ciglio ed ha l’improntitudine di mistificare altri finanziamenti per farne un nuovo cartello di annunci e promesse Cianciano e cincischiano da mesi sul quinto assessore e sulle deleghe ai consiglieri regionali onde renderli in vista, oggetto di una qualche considerazione, e non s’accorgono che il Molise è fermo, in preda alla più devastante delle crisi economiche e delle perniciose inefficienze amministrative. Si scambiano elogi per cariche e incarichi che gli piovono addosso (emblematico lo scambio di complimenti tra Nagni e Di Pietro jr) e non si rendono conto che il mancato avvio della ricostruzione post-terremoto tiene bloccati oltre mille progetti, distribuiti in 60 comuni, e 356milioni di euro. Tra qualche mese, permanendo l’inattività, circa 230 operatori a contratto se ne dovranno stare con le mani in mano. Una beffa! Non si rendono conto che la Termoli-San Vittore continua nel suo strampalato saliscendi di opera “certa ed incerta” nonostante il ribadito finanziamento del Cipe; che la fondo valle Rivolo, data aperta a giugno di ogni anno, aperta non è; che la tangenziale Nord di Campobasso è bloccata senza un chiaro perché da oltre quattr’anni; che l’investimento regionale per la realizzazione della nuova sede, non più sul terreno dell’ex Romagnoli, ma in periferia (Sic!), a Selvapiana, si va disponendo sulla falsariga dell’investimento con cui sono state avviate le due mega-costruzioni civili a “torre” nell’area urbana di Vazzieri, molto care al presidente della giunta Palo di Laura Frattura; che il settore manifatturiero (Ittierre, Solagrital, Zuccherificio e Fiat) era e rimane pesantemente in crisi, in balia degli umori ballerini dei singoli assessori e della giunta regionale nel suo com-

Quando Facciolla tuonò

Frattura allergico alle quote rosa: non le vuole in Giunta e si costituisce in giudizio

L'assessore su Facebook respinge il nostro terzo Tapiro CAMPOBASSO. "Oggi, La Gazzetta del Molise, giornale di informazione di centrodestra, ci ha assegnato il terzo tapiro in meno di un mese! Iniziamo a fare paura all'informazione d'opposizione! Andiamo avanti". Così ha scritto su Facebook l'assessore Vittorino Facciolla. E, finalmente, noi de La Gazzetta del Molise abbiamo potuto prendere nota che l'assessore all'Agricoltura c'è, è operativo anche se, fino ad oggi, non abbiamo riscontrato un suo provvedimento. "Caelo tonantem credidimus Iovem regnare". (Abbiamo creduto che regnasse Giove in cielo, quando lo udimmo tuonare), così Orazio nell'antica Roma. "Abbiamo creduto che amministrasse Facciolla in assessorato, quando registrammo il suo tuono su Facebook",

plesso, incapaci (assessori e giunta) di uscire dalle incertezze e dalle titubanze amministrative, costretti a rifugiarsi in fantomatici tavoli ministeriali; che il trasporto su gomma, elemento essenziale (ed esiziale) per i collegamenti regionali, non è stato affrancato dalla gogna dei crediti che vantano le ditte e della ipocrita razionalizzazione che viene sbandierata; che il programma regionale di sviluppo è rimasto chiuso nella cripta presidenziale, sottratto al dibattito e al confronto, per cui non si hanno notizie di ciò che si vorrebbe e si potrebbe realizzare qualora gli organi tecnici e amministrativi regionali fossero nella condizione oggettiva di operare, cosa che, stando ai risultati della programmazione 2007-2013, è oggettivamente discutibile; che settori primari quali l’Agricoltura e il Turismo sono stati lasciati nella più deprecabile indeterminatezza gestionale (Facciolla, l’assessoreavvocato, però si bea delle manze della Granarolo, ignaro dei problemi e delle difficoltà degli agricoltori e dei produttori molisani!), né si vedono correttivi all’orizzonte. Potremmo continuare con l’Ambiente, l’Energia, il Commercio, l’Artigianato, ma non ne vale la pena, sapendo che sarebbero annotazioni il cui destino è finire nella discrezionalità di una classe politica che ha perso per strada (dal 2008) finanziamenti pubblici per oltre 300 milioni di euro senza battere ciglio. Ed ha l’improntitudine di mistificare altri finanziamenti per farne un nuovo cartello di annunci e promesse. Per sopravvivere a se stessa e tentare di andare avanti. Dardo

così Noi nel moderno Molise. Non sappiamo se il suo scrivere sia stato dettato dal fatto che l'Oscar, questo giornale, lo ha assegnato, nello stesso numero, a Francesco Totaro suo 'paesano' oppure, per davvero, crede che ci sia una motivazione legata al centrodestra. Abbiamo assegnato il Tapiro anche ad esponenti di quest'area perchè vogliamo sottolineare la nostra equidistanza tra i due schieramenti. Ci interessano i fatti e quelli e solamente riportiamo. E l'attività della nuova Giunta non ci sembra, per nulla, in linea con le aspirazioni di cambiamento che, pure, erano alla base della sua nascita. Per ritornare ad Orazio: " Abbiamo creduto che regnasse Giove in cielo, quando lo udimmo tuonare".

Intanto si attende la sentenza sul ricorso presentato da Adriana Izzi e discusso ieri al Tar CAMPOBASSO. Allergia alle quote rosa. Sembra essere questo il male di stagione del presidente della Giunta regionale del Molise. Paolo di Laura Frattura, infatti, non solo non ha rispettato la legge che prevede parità di genere nell’esecutivo, ma si è costituito in giudizio contro il ricorso promosso da Adriana Izzi, consigliere comunale di Campobasso, e curato dall’avvocato Vincenzo Iacovino. Ieri c’è stato il dibattimento al Tar di cui ora non resta che aspettare il verdetto. Anche se, si concordi o meno con meccanismi che facilitino l’inserimento delle donne nelle istituzioni, la faccenda delle quote rosa

sembra essere ormai un comune sentire: ovunque la magistratura ha optato a favore del rispetto della parità di genere. L’allergia del presidente, si dice, non deve essere ricondotta ad una forma di insofferenza alle donne intese come genere umano quanto piuttosto al mantenimento di quella forma di sonnolenza tipica della coalizione da lui guidata. Ossia, per farla breve, una sentenza del Tar che costringerebbe Frattura a rivedere la squadra di governo comporterebbe un rimescolamento di carte e ulteriori nervosismi in questo centrosinistra immobile.


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12 luglio 2013

Riabilitazione, fuori regione costi maggiori Mentre crescono le preoccupazioni per le aziende molisane, si continua ad autorizzare le prestazioni in territori contermini CAMPOBASSO. Per le stesse cure di riabilitazione il servizio sanitario paga 208 euro in Abruzzo, 109 euro in Molise e, ovviamente, si continua ad andare in Abruzzo. Mentre le aziende molisane sono costrette alla 'fame' oppure a ridurre il personale, caso Fisiomedica docet. E allora curarsi in una regione anziché in un’altra fa la differenza. Specie se si tratta ad esempio di ricoveri. In data 11 aprile 2013 la Casa di Cura Abano Terme-Polispecialistica e Termale Spa emette una fattura alla Asrem-distretto di Larino. Si tratta di una fattura per prestazioni erogate a cittadini molisani in una delle strutture di cui dispone la Casa di Cura di Abano terme, segnatamente la

casa di cura Villa dei Pini in Provincia di Chieti. L’importo è di complessivi 3329,28 euro. Quello che interessa non è tanto l’importo complessivo ma il costo della singola prestazione, che è di euro 208,08. Si tratta di 16 prestazioni riabilitative. Si tratta quindi di prestazioni sanitarie disponibili anche in Molise, dove il servizio sanitario locale ha convenzionato diversi operatori per lo svolgimento di queste terapie, oltre a poterlo erogare nelle proprie strutture. Il punto centrale è il prezzo di listino di queste terapie. Da una nostra ricognizione la stessa prestazione erogata in Abruzzo a pazienti molisani viene ero-

gata da strutture molisane al costo unitario di 100 euro. Ossia meno della metà. Non solo. La Regione Molise dovrà riconoscere alla Regione Abruzzo subito il 100% dell’importo fatturato, mentre nel Molise, viste le vicissitudini di deficit in cui la Regione è impelagata, agli operatori viene riconosciuto subito solo l’80% della somma. Perché allora si decide di indirizzare queste prestazioni in altre regioni, con costi maggiori? Perché non si chiede, almeno, alle strutture convenzionate extra regionali di concedere lo stesso prezzo di quelle regionali, visto che a pagare è la Regione Molise? La decisione di autorizzare cure extra regio-

nali, in base ad un provvedimento del Direttore generale Asrem del 2010, è stato demandato al Direttore del distretto sanitario di competenza, in questo caso quello di Larino. E da un riepilogo del dirigente del distretto di Termoli relativo ai primi tre mesi del 2013 il centro di alta intensità assistenziale Villa dei Pini ha erogato a pazienti molisani, della sola zona del basso Molise cure per prestazioni di riabilitazione per complessivi 29.800 euro. Che se si fossero svolte in Molise sarebbero costate ai contribuenti regionali solo 15.600 euro. E le aziende molisane, vedi Fisiomedica, sono costrette a vivacchiare.

Lettera aperta

La Regione non blocchi l'Orchestra Stabile" di M. Pasquale Farinacci Egregio presidente Frattura, mi rivolgo a Lei in prima persona dato che le vicende di chi scrive sono legate da anni a quelle dell’ Orchestra Regionale del Molise, collaborando con essa da tempo come Primo Violino, ma preciso che il mio pensiero è condiviso da molti miei colleghi musicisti, con i quali ci siamo più volte interrogati sulle sorti e sul destino dell’Orchestra. Questa nasce di fatto nel 1998, quando cioè la Regione affida al Conservatorio il compito ( e relativo budget) di creare un ensemble di musicisti, in gran parte locali, per diffondere la cultura ed il repertorio musicale nell’ambito del Molise: la Regionale, in qualche modo, ha rappresentato per anni fonte di reddito e di occupazione per moltissimi musicisti professionisti, molisani e provenienti dalle regioni limitrofe. Quando il governo precedente al Suo, nei primi mesi del 2011, ha ritenuto sensato far confluire l’Orchestra nella Fondazione Molise Cultura molti di noi l’hanno appoggiato con entusiasmo, nella speranza che la gestione da parte di una struttura organizzatrice dedicata potesse far compiere all’Orchestra un sensibile salto qualitativo in avanti: una nuova sede con auditorium, un diverso tipo di contrattualizzazione, un nuovo prestigio artistico faceva ben sperare nella nuova gestione.

L’attesa è sembrata interminabile, forse eccessiva, ma, d’altra parte, ben ripagata: un ciclo di produzioni musicali di pregevole livello tra Settembre e Dicembre del 2012 hanno letteralmente vivificato l’autunno del capoluogo molisano, e di certo molti lettori ricordano il fervore generato nei pressi dell’auditorium da concerti di alto profilo culturale; la presenza costante di un caloroso pubblico accorso puntualmente e numeroso ha confermato la bontà delle scelte e la buona organizzazione degli eventi: non ricordo una sola data in cui la sala non sia stata pressoché piena. Per non parlare della stagione 2013: in Febbraio era stato presentato il programma per l’anno in corso e la Fondazione disponeva (e tuttora dispone, da quanto mi è dato di sapere) anche della copertura economica per poterlo realizzare. Era tutto pronto: secondo programma avremmo dovuto inaugurare a Marzo un importantissimo festival a Roma, ad Aprile realizzare la registrazione di un disco per l’etichetta discografica Tactus e si attendeva l’arrivo, durante l’anno, di ottimi solisti e di direttori ospiti che senz’altro avrebbero dato visibilità alla nostra piccola regione. L’Orchestra avrebbe potuto aprirsi al circuito musicale nazionale, compiendo uno storico salto di qualità. Ebbene, mi dispiace molto dover scrivere che quelle ricche opportunità le abbiamo irrimediabilmente perse: inoltre l’inter-

ruzione improvvisa di parecchi mesi non ha certo giovato ad un “organismo” che per crescere e dare il meglio di sé deve lavorare insieme continuativamente; preferiremmo che i politici avessero anche questo genere di sensibilità e priorità quando decidono di questioni relative all’arte. La cittadinanza, d’altra parte, è stata privata di appuntamenti culturali che aveva davvero mostrato di gradire ed ai quali era da anni abituata. Talvolta, ancora troppo raramente, si sente parlare di “indotto economico” legato ad eventi artistici e concerti: non ne trascuri, Presidente, l’importanza e l’ entità a livello locale, e mi permetto di ricordarLe che del budget riservato all’orchestra circa la metà, ad oggi, poteva e doveva già essere stato impiegato: si tratta, grossomodo, di circa 200.000 euro che per la modesta economia regionale non rappresenta una cifra totalmente trascurabile, soprattutto di questi tempi… Spero, concludendo ed augurandoLe buon lavoro, che Lei ponga tra le sue priorità politiche la questione dell’orchestra , dimostrando reale considerazione per l’arte e riconoscendone l’importanza per il nostro capoluogo, da sempre non troppo generoso in fatto di eventi di tal genere: dia prova di politica matura e responsabile , convalidando fattivamente anche percorsi già intrapresi nel passato (magari da altre forze politiche), qualora questi abbiano un reale senso. *Primo Violino dell’Orchestra Regionale


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5 12 luglio 2013

Il Molise, attraverso le parole del (vice)presidente della giunta regionale, si conferma disponibile all’accoglienza dei migranti

Petraroia, come Papa Francesco, sul dramma dell’immigrazione, s’appella alle coscienze Da vero vescovo laico, ancorché ideologo e tutore del centrosinistra by Frattura (e non aggiungiamo parola!), volevate che il (vice)presidente della giunta regionale Michele Petraroia non si ponesse in concorrenza con Papa Francesco sulla vessata questione dei migranti? Neanche per sogno. Lesto e intuitivo come sempre, virtù di cui generosamente si avvale per essere al centro dell’attenzione anche nei palazzi romani, non ha frapposto tempo ad allestire un comunicato indirizzato al ministero dell’Interno (Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione - Direzione centrale dei Servizi civili per l’immigrazione e l’asilo politico); al prefetto di Campobasso; all’assessore regionale della Liguria responsabile delle Politiche sociali, del terzo settore, della cooperazione allo sviluppo e delle pari opportunità, nonché coordinatore della commissione per le Politiche sociali; al responsabile del servizio per le Politiche sociali della Regione Molise; al Presidente della Provincia di Campobasso; al comune di San Giuliano di Puglia e all’arcivescovo di Campobasso, per dire che il Molise è disposto “ a concorrere nella risoluzione di una problematica che chiama in causa le coscienze come ci ha ricordato Papa Francesco da Lampedusa”. Al di là della difficoltà a collegare e a conciliare tra loro i vari destinatari, con questa ennesima iniziativa istituzionale il (vice)presidente Petraroia

si conferma nella totale disponibilità della propria e dell’altrui (di Frattura, per intenderci) autorità (ed autorevolezza?), assumendo impegni e determinando indirizzi operativi che, anche ad una valutazione fatta a lume di naso, apparterrebbero al presidente, alla giunta, e al consiglio regionali. Apprezzabile senza dubbio la disponibilità del Molise ad accogliere i migranti e a partecipare alla soluzione dei problemi legati alla loro accoglienza e assistenza. Ma trattandosi di un’azione a più soggetti, e a più voci, prudenza avrebbe consigliato una concertazione preventiva e nessuna fuga in avanti. Ma il Nostro, si sa, sul piano della comunicazione e degli effetti benefici che ne derivano, sapendola utilizzare, non ha concorrenti. E i vuoti, in genere, si colmano in assenza dei protagonisti! Ciò per dire che Petraroia parla ed agisce favorito dall’assenza di chi dovrebbe parlare ed agire: per istituzione e per destinazione. Dardo

La differenza tra clero e politica

Chi governa ha il dovere di gestire non di predicare Sono certo che ogni molisano, come ritengo tutti coloro i quali sono stati fruitori delle immagini e del forte messaggio lanciato da Papa Francesco a Lampedusa, si sia sentito coinvolto in un percorso di accoglienza e di disponibilità all’aiuto di chi lascia la propria terra per emergenze riguardanti guerre, persecuzioni e crisieconomiche. Un coinvolgimento che per noi molisani è naturale ed obbligato, vista la nostra tradizionale cultura di accoglienza e di solidarietà a chi è in difficoltà. Condizione dimostrata in tante occasioni e in ultimo, in particolare, nell’emergenza profughi del 2010. Tali considerazioni sono necessarie a sostenere un rilievo che non posso non fare a riguardo della visita del Capo della Protezione Civile Nazionale, Prefetto Franco Gabrielli, fatta ieri in Molise a Bonefro. Lo stesso Prefetto, vedo e leggo dagli organi diinformazione, ha detto che quel villaggio provvisorio per accogliere i terremotati di San Giuliano di Puglia è

completamente idoneo ad ospitare un campo profughi e tale condizione lo sottrarrebbe alla possibilità di divenire “ricettacolo di ogni umanità disperata”. Tutto questo plaudendo all’asserita volontà del Ministero dell’Interno, e del Dipartimento competente, di trasformare il villaggio in un centro di accoglienza profughi in piena regola che porterebbe “grandi benefici al territorio”. Ora tutto questo accade senza ascoltare cosavuole, cosa chiede, cosa si aspetta il territorio da quel villaggio, che ricordo, è costato agli italiani oltre 35 milioni di euro. Negli scorsi anni avevamo immaginato vari utilizzi di quella straordinaria struttura, che andavano area per insediare centri universitari, a luogo in cui svolgere attività di eccellenza nel campo della ricerca e della formazione, con particolare riferimento alla prevenzione dei rischi e alla protezione civile. Ma si era parlato anche di un impegno del CONI per iniziative nel campo sportivo.

Tante ipotesi su cui ci siera lungamente confrontati con i diversi livelli istituzionali e le singole forze politiche per evitare utilizzi sminuenti la struttura e quanto essa è costata a ogni italiano. Oggi invece, all’improvviso, pare si decida unilateralmente una destinazione senza ascoltare nessuno, senza creare un dibattito tra le varie forze politiche della regione, senza capire se il territorio è pronto a questo utilizzo, se intende percorrere tale strada e in che modo. Non è in discussione la solidarietà, che non è un punto di arrivo ma un presupposto della molisanità, è da chiarire il diritto dei molisani di decidere il proprio futuro e di capire la portata di una scelta da loro non compiuta e quanto essa possa portare conseguenze sulla crescita e sullo sviluppo a cui anelano e per cui, con tanti sacrifici, si stanno impegnando. A me sembra che in questa regione la politica abbia abdicato al suo ruolo di ragionare, di confrontarsi e di capire se e come bisogna fare sacrifici, se e come bi-

sogna opporsi a delle ipotesi non condivise, se e come si voglia essere protagonisti del propriodomani. Il silenzio e la rassegnata accettazione di tutto ciò che accade, rappresenta una lenta agonia di un territorio a cui non possiamo rassegnarci. Dobbiamo essere artefici del nostro destino, dobbiamo avere il coraggio e la dignità di discutere con ogni interlocutore a testa alta e schiena dritta. Sappiamo bene cos’è lasolidarietà e l’accoglienza, ma dobbiamo capire come esse si declinano nel concreto e quali altre emergenze potrebbero crearsi senza una opportuna ponderazione di ciò che si va a realizzare. Mi auguro che sisviluppi un dibattito in tal proposito. Spero che la politica si svegli e capisca che non è tempo di tepori post elezioni, di dibattiti di un “faremo e diremo” senza tempo e luogo. Questa terra non può rassegnarci ad un declino inesorabile. I problemi non si risolvono passando mesi a fare tavoli, a ridistribuire deleghe, a fare convegni e dibattiti relativi a strutturazioni di posizioni politiche singole e collettive. Stiamo perdendo filiere produttive storiche del Molise, Solagrital, Zuccherificio, Ittierre. Nessuno dice nulla, tutti affaccendati in altri temi. Persino i grillini sono silenti. Come se non li interessasse nulla, se non l’aver dovuto rinunciare a qualche migliaio di ero di indennità. Per il resto tutti zitti.Sen Michele Iorio


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Campobasso

12 luglio 2013

” a t i d u a n i a i r o t s “Terminal,

Un gruppo di cittadini raccoglie in una lettera le disfunzioni della struttura CAMPOBASSO. Sulla questione Terminal autobus, ci è giunta una lettera in redazione. “Al tuo arrivo ti aspetterò al terminal di Campobasso”...anzi no, credo sia meglio di no! Indubbiamente giungere a Campobasso approdando al terminal non è proprio una bella idea e soprattutto un belvedere sia per la città che per i cittadini. Agli albori della sua costruzione, quando si iniziava a parlare di “terminal”, i campobassani sembravano addirittura orgogliosi del fatto che anche loro, come le grandi città, avevano un luogo, un posto riservato solo all’arrivo e alla partenza degli autobus di città e di linea. Sembrava una parola quasi di elitè, come dire “metropolitana di Campobasso”, ma ve la immaginate? Noi che i pullman li abbiamo sempre visti in fila indiana all’ex stadio Romagnoli o lungo Corso Bucci. Le foto e le aspettative che l’impianto di Via Gian Battista Vico avevano prospettato, rendevano i campobassani orgogliosi: finalmente una biglietteria, un bar, servizi igie-

nici, sale d’attesa, scale mobili e una galleria di negozi. Sembrava essere tutto perfetto e non poter chiedere di più...ma le cose non sono andate proprio così e come dopo un bel sogno, all’improvviso ci siamo svegliati ed ecco dinanzi a noi una non proprio bella realtà. L’intera struttura non è stata mai aperta al pubblico e ciò che ne è rimasto è solo la biglietteria che cerca di offrire il meglio dei servizi, pur essendo costretta ad operare in spazi ridotti. Eppure il terminal resta un luogo frequentato ogni giorno, da tantissimi viaggiatori provenienti da ogni parte della regione che si recano in città per motivi diversi: scuola, lavoro, necessità personali. E cosa dire delle attese al freddo e alle intemperie soprattutto dei mesi invernali che si sa a Campobasso iniziano a settembre e terminano a maggio? Non poter contare su servizi igienici o su una sala d’attesa al caldo. Guardare il terminal è come guardare un mucchio di banconote che a poco a poco prendono fuoco lasciando a terra solo cenere e degrado.

Ovunque c’è cattivo odore e la notte, di frequente, la struttura diviene un luogo di incontro per barboni e senzatetto che con qualche straccio vecchio e qualche cartone, trovano un posto dove poter dormire. Ma una città come la nostra non può assistere a tutto questo! E pensare che qualche tempo fa il problema terminal è di nuovo rimbalzato tra i “cervelloni” di Palazzo San Giorgio, ma questa volta non per discutere sull’adeguamento della struttura, ma per parlare di murales, di quell’arte che ha ricoperto gran parte delle mura che circoscrivono l’impianto...ma forse una cosa non è chiara: i cittadini e non solo quelli campobassani, ma i molisani in generale, meritano una struttura adeguata che possa rispondere alle loro necessità. Un impianto che esiste, per il quale tutti abbiamo creduto e dobbiamo continuare a fare, nella speranza che l’anno nuovo possa aprire gli occhi a quanti finora li hanno tenuti chiusi, ignorando i bisogni di tanti! Un gruppo di cittadini

Largo agli artigiani in piazzetta Palombo

Premiata la Tintilia della Valtappino

Il Comune emana il bando per assegnare undici box

Per la "Selezione del Sindaco", riconoscimento per la Embatur

E’ stato approvato qualche giorno fa il bando per l’assegnazione di undici box in piazzetta Palombo. L’amministrazione comunale cerca, in questo modo, di ridare vita a uno dei posti più caratteristici e affascinanti del centro storico e lo fa decidendo di rianimarlo attraverso il rilancio dei maestri artigiani. I box, infatti, saranno destinati alla vendita di prodotti dell’artigianato artistico molisano come l’acciaio traforato e cesellato a mano,

l’ottone, i bronzi lavorati, il ferro forgiato e battuto, l’oro lavorato, ceramiche artistiche, cuoio,tombolo uncinetto, ricami, restauro del legno, vetro o mosaici. Per ciascun locale è stabilito un canone di concessione da corrispondere mensilmente di 7,86 euro al metro quadrato, la concessione ha durata quinquennale e in aggiunta il concessionario dovrà corrispondere al Comune la Cosap, per le occupazione delle aree antistanti i propri locali, e la Tarsu. Ciascun locale-box deve essere

utilizzato rispettando la specializzazione merceologica cui è destinato. E' vietato esercitarvi il commercio di generi diversi da quelli ammessi, se non complementari e accessori ai manufatti di artigianato artistico di propria produzione Le domande di partecipazione, indirizzate al Settore Attività produttive del territorio del Comune di Campobasso, dovranno essere presentate entro il 23 agosto e possono partecipare al bando anche gli artigiani che sono già concessionari di box in piazzetta Palombo e che intendono effettuare delle modifiche per apportare dei miglioramenti. Inoltre i concessionari dovranno organizzare dimostrazioni ed allestire mostre dei prodotti artigianali almeno quattro volte all’anno coinvolgendo ragazzi, bambini e studenti in attività di laboratorio didattico. A turno e secondo accordi interni i concessionari dovranno anche garantire l’apertura di piazzetta Palombo durante i giorni festivi e le domeniche.

GAMBATESA – Dopo lo strepitoso risultato ottenuto nell’ambito del Vinitaly la tintilia “Embatur” della Cantina Valtappino ha ricevuto in questi giorni un nuovo e quanto mai prestigioso attestato di qualità: la medaglia d’argento del concorso internazionale denominato “La Selezione del Sindaco”. Raggiante del risultato Luciano Cirucci responsabile degli stabilimenti della Valtappino che a caldo, subito dopo la premiazione, ha rilasciato la seguente dichiarazione “Condivido questo premio con tutto lo staff della Cantina Valtappino nonché con i viticoltori delle terre di Gambatesa, che con maestria da anni producono pregiate uve che mi hanno consentito di ottenere prestigiosi riconoscimenti come quello conferitomi a Roma presso il Campidoglio nella sala della Protomoteca". Nonostante fosse stata già nota la rosa dei premiati, la cerimonia ha segnato momenti di grande orgoglio per tutta la rete dell’associazione nazionale delle Città del vino.A dare il benvenuto a produttori e sindaci è stata l’assessore al Commercio al Comune di Roma Marta Leonori, insieme a Pietro Iadanza presidente dell'associazione nazionale delle Città del vino, a Mario Finonzi, assessore al Turismo della Regione Veneto, a Claudio Serafini presidente delle Città del Bio, a Bernardino Zambon sindaco di Valdobbiadene e ad Andrea Squarcia del Ministero delle Politiche Agricole. Questo concorso, giunto alla 12° edizione, è l’unico a prevedere la partecipazione congiunta dell’azienda produttrice e del comune in cui sono localizzati i vigneti, in sinergia tra pubblico e privato, perché entrambi impegnati nella promozione e nella salvaguardia del patrimonio vitivinicolo. “Negli anni il concorso ha acquistato importanza e ha adottate nuove iniziative nel segno del prestigio e della qualità - ha detto Pietro Iadanza - e crescerà ancora puntando sul rapporto tra vino e territorio. Per il prossimo anno, anche con un'intesa con il Portogallo, dove si svolgerà la premiazione dell'edizione 2014, e con gli altri grandi Paesi produttori d’Europa, come Francia e Spagna, pensiamo di selezionare almeno 2.000 etichette". Ovviamente soddisfatto della medaglie e del diploma ricevuto anche il sindaco di Gambatesa, Emilio Venditti, che ha accompagnato Luciano Cirucci nella trasferta romana.


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Campobasso

12 luglio 2013

Gli studenti del Collettivo rilanciano la necessità di una nuova politica.

Università, un percorso semplificativo qualità” per gli studenti del 2kappa8 in realtà sarebbe venuto meno “quell’intento di formazione dei giovani studenti, visti più come semplici clienti ai quali vendere un servizio, promuovendo così un processo di ‘sprovincializzazione’ coattiva”. Infatti il mantenimento del corso di ingegneria, che ha visto il collettivo universitario schierato accanto agli studenti, attualmente resterebbe “solo un risultato intermedio” poichè “non è possibile tendere all’alta formazione se l’attuale offerta didattica presenta ancora lauree ‘ibride’ (turismo e archeologia) o prive della magistrale (lettere). In tal modo non sono forniti gli strumenti adeguati per rendere competitivi i laureati nel mondo del lavoro e rei publicae utilitati”. Insomma “se è vero che l’Unimol mira alla ‘regionalizzazione’ è pur vero che la qualità dei servizi deve essere equivalente su tutto il territorio” .

CAMPOBASSO. Assicurato che l’Ateneo del Molise manterrà intatti tutta la sua offerta formativa, a mettere i puntini sulle i ci hanno pensato gli studenti del collettivo 2kappa8, che hanno voluto mettere in chiaro alcuni aspetti. “Recepiamo con ovvio interesse quanto emerso dalle affermazioni del neo-eletto al rettorato riguardo alla semplificazione dei corsi di studio, seguendo le linee di indirizzo tracciate dalla Crui” hanno ribadito dal collettivo, auspicando che “questo percorso di semplificazione sia chiaro nei metodi, nel merito e nei tempi in modo da delineare l’offerta formativa futura senza penalizzare gli iscritti attuali e le prossime matricole”. L’Ateneo, infatti, “non è un mero ufficio di collocamento, ma luogo di alta didattica e ricerca in seno alla realtà territoriale”. Ovviamente se “l’attuale offerta formativa rispecchia in gran parte una logica che ha visto prevalere la ‘quantità’ sulla

di Giovanni Gianfelice La Provincia di Campobasso ha abbandonato quasi sicuramente o sicuramente, la realizzazione della tanto discussa e attesa “Variante all’abitato di Bonefro”. La motivazione sembra essere sempre la stessa e cioè che gli oltre 4 milioni di euro stanziati all’epoca del postsisma con una Programmazione del Consiglio Regionale, a causa del forte ritardo imputabile non solo alla Giunta De Matteis ma anche a quelle precedenti, non sono più sufficienti per appaltare l’importante bretella. Si riesce a comprendere e capire il periodo di grave crisi economica che gli enti stanno attraversando, ma non i ritardi accumulati in tutti questi anni che comunque hanno un nome e un cognome. Tutto questo penalizza fortemente una intera area composta dai Comuni di Santa Croce, Bonefro, San Giuliano, Rotello, Montelongo e Montorio che oggi incontrano serie difficoltà ad attraversare sia l’abitato di Bonefro, sia l’alternativa tratturale che, senza nessuna manutenzione sta pericolosamente franando in più punti. Da qui la necessità di realizzare in tempi brevissimi la bretella di raccordo in prossimità del “Vallone Varco”, che in un primo tempo doveva ricongiungersi direzione Santa Croce-

La Provincia abbandona Bonefro Campobasso allo svincolo della zona industriale di Bonefro ma successivamente sempre a causa dell’aumento dei prezzi il progetto fu rivisto e accorciato dando comunque la possibilità di costeggiare l’abitato senza difficoltà e pericolo. Circa due anni fa, l’opera fu oggetto di diverse polemiche tra il sottoscritto che la sollecitava e qualche amministratore Provinciale che, eletto in questo territorio invece di impegnarsi al mio fianco e sostenere la sua realizzazione, preferiva lo scontro e l’offesa. Tutto questo senza che nessun Sindaco dei Comuni interessati abbia preferito parola nonostante molte volte da me sollecitati su una problematica tanto importante per far uscire tutta l’area dall’isolamento viario cui versa. Oggi quegli atteggiamenti trovano riscontro nel fatto che dell’opera non se parla proprio più. Alle polemiche seguirono diversi interventi del Presidente De Matteis che riproponeva la “buona intenzione” di costruirla la strada, ma quando nessuno lo sapeva. Nelle varie Delibere di programmazione e riprogrammazione che l’esecutivo provinciale approvava e che io seguivo, ve-

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niva sempre spostata e riscritta in elenchi che non esitai a definire “di buoni intenti”. Forse ancora oggi qualcuno ci verrà a raccontare che quel raccordo si farà. Preferirei sulla questione un pubblico dibattito da tenersi dove si riterrà

opportuno, per chiarire le gravi omissioni e le gravissime responsabilità e anche per farci dire dove sono finiti gli oltre 4 milioni di euro che dovevano ricadere su questo martoriato territorio e forse hanno preso altre direzioni. L’occasione

per i “solerti” amministratori provinciali anche per verificare lo stato vergognoso della viabilità di loro competenza che mette a repentaglio tutti i giorni la incolumità di mezzi, cittadini e lavoratori per raggiungere il capoluogo di Regione.

Arrestato un rumeno ricercato in Europa Operazione dei carabinieri a Campobasso e Campomarino CAMPOBASSO. A Campobasso, i militari del Nucleo Investigativo, in collaborazione con quelli della Stazione di Petrella Tifernina (CB) , all’esito di mirata attivita’ di ricerca intrapresa su segnalazione pervenuta dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, localizzavano e procedevano all’ arresto di A.D.I., 35enne rumeno, in quanto destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalla Romania essendo lo stesso ivi stato condannato alla pena di anni quattro e mesi sei di reclusione per un furto di materiali perpetrato nel 2009 per un valore di oltre 260.000 euro. Dopo le formalita’ di rito, l’ arrestato e’ stato tradotto presso la casa circondariale di Campobasso. A

CAMPOBASSO-NAPOLI

Campomarino i militari della locale Stazione traevano in arresto V.G., 35enne da Campomarino, nullafacente, censurato, in esecuzione di ordinanza di carcerazione emessa dal G.I.P. del Tribunale di Larino per i reati di atti persecutori, violenza privata, percosse, lesioni personali; il provvedimento e’ scaturito dall’ attività investigativa, avviata nel decorso mese di marzo 2013 a seguito di denuncia-querela sporta dalla propria ex moglie 28enne domiciliata a Colletorto, che ha permesso di acquisire elementi di colpevolezza, concordati dall’A.G. che ha emesso il provvedimento, da parte dei militari che hanno operato unitamente a quelli della Stazione di Colletorto, a seguito della quale venivano accertate reiterate gravi minacce e percosse nei confronti della citata.

CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA



ANNO IX - N° 36 - VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA L’Oscar del giorno a Franco Spina

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Franco Spina. Il sindacalista della Filcams Cgil, sta lavorando in queste ore per cercare di salvare i posti di quanti operano come Lsu nella scuola. Si rischia di mandare a casa 85 lavoratori che percepiscono meno di 500 euro al mese senza andare ad intaccare quelli che sono i veri 'santuari' dello spreco. Per questo motivo merita pienamente la menzione dell'Oscar proprio per il lavoro che sta mettendo in campo in queste ore nel tentativo di salvare lavoratori che, finalmente, sembravano prossimi ad uno stipendio regolare.

Il Tapiro del giorno a Luigi Brasiello

Il Tapiro del giorno lo diamo a Luigi Brasiello. Tempo ci ha messo per assegnare le deleghe ai cinque assessori in attesa del Consiglio comunale di lunedì. Così la questione dell'assegnazione delle deleghe si è dimostrata ben più difficile da risolvere rispetto alle attese della cittadinanza. Ha provato a mescolare le carte alla men peggio nel tentativo di non determinare ulteriori scontenti dopo che ha dovuto tenere fuori l'Udc e Sel. A leggere le deleghe, infatti, sembrano esserci non poche contraddizioni per le scelte fatte.

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Isernia

12 luglio 2013

Il finanziamento Finmolise si è trasformato in ulteriore debito.

I fasonisti It Holding chiamano la Regione ISERNIA. Sono le aziende dai fasonisti della It Holding a chiedere alla Regione di intervenire e sbloccare quanto, pure, pattuito. "Facciamo seguito alla precedente nota raccomandata, trasmessa in data 08.04.2013, alla quale a tutt’oggi non abbiamo avuto riscontro, per ribadire quanto segue: - Con la D.G.R. n. 425/2009, la Regione Molise deliberava l’erogazione di prestiti a favore delle Aziende molisane che risultavano creditrici del Gruppo “IT HOLDING”, gruppo in amministrazione straordinaria dal 12.02.2009; Con la D.G.R. n. 624/2011, in considerazione del perdurare dello stato di profonda crisi del settore tessile molisano, la Regione Molise autorizzava la Finmolise S.p.a. a concedere una proroga del periodo di preammortamento per un anno con contestale sospensione di tutte le procedure di recupero coattivo per il recupero di eventuali importi per rate insolute e non pagate. Sempre in tale ottica, con la D.G.R. n. 506/2012, in accoglimento parziale delle richieste avanzate, la Regione Molise autorizzava la Finmolise S.p.a. a concedere una ulteriore proroga del periodo di preammortamento per un anno. Da allora, purtroppo, nulla e’ cambiato. Gli attuali scenari socioeconomici e tutte le azioni istituzio-

nali prodotte nel corso degli ultimi quattro anni, confermano che gli interventi sono da considerarsi “ a tampone” e che nulla si è modificato in termini di miglioramento delle capacità finanziarie ed economiche delle aziende interessate circa il rimborso delle rate del finanziamento concesso all’epoca dalla Finmolise S.p.a. . Anzi, quasi certamente, la situazione peggiorerà in assenza, allo stato attuale, di ulteriori azioni concrete di sostegno e rilancio della filiera tessile. Si aggiunga, altresì, che nel mese di

Febbraio 2012, numerose aziende fornitrici della ITTIERRE S.p.a., si sono viste recapitare atti di citazione in giudizio, relative alle azioni revocatorie fallimentari (art. 67 Legge Fallimentare) richieste dai Commissari Straordinari. Gli importi di cui si chiede la restituzione ammontano, mediamente, ad oltre 200.000 (duecentomila) euro per azienda (in alcuni casi gli importi superano i 500.000 euro). Va da sé che al danno si aggiunge la beffa: - con l’applicazione della Legge Mar-

Lettera aperta.

zano, i fornitori hanno visto congelati i propri crediti, relativi in alcuni casi ad un anno intero di fatturato; - con il finanziamento della FINMOLISE hanno trasformato i propri crediti in ulteriori debiti da rimborsare, oltre a quelli già contratti con i propri fornitori, dipendenti, istituti bancari ed Enti previdenziali ed assistenziali; - con la predetta richiesta di revocatoria finiranno definitamente sul lastrico, rischiando concretamente la chiusura delle attività con ulteriore aggravio in termini di perdita di posti di lavoro e completo depauperamento di realtà imprenditoriali presenti sul territorio. Tutto ciò premesso e considerato, lo scrivente Comitato chiede - la convocazione immediata di una audizione presso il consiglio e/o la giunta regionale, in riferimento specifico all’aggravamento delle condizioni economiche e finanziarie, già richiamate in premessa, delle Aziende Tessili Molisane. Vi significhiamo che in assenza di convocazione entro il prossimo sabato 13.07.2013, lo scrivente Comitato preannuncia sin da ora uno stato di agitazione che prevederà anche manifestazioni di piazza ed ogni altra efficace azione a tutela delle Aziende rappresentate".

Il grido di allarme è del segretario Filcams Cgil, Franco Spina.

Caro Ministro, e il caso Izzo? Lsu scuola, di Emilia Chiodi

Sabato scorso siamo andate, un’amica ed io, presso il Museo paleolitico ove Emilio Izzo aveva un incontro con la stampa sull’annosa questione dell’apertura del Museo ed anche sull’eventuale suo trasferimento d’ufficio. Siamo andate perché indignate, non riuscendo ad accettare che un Museo cosi’ bello, costato somme notevoli, sia chiuso da trenta anni : si intravede forse uno spiraglio di soluzione solo perché Emilio Izzo ha coinvolto Televisione, stampa, cittadinanza, autorità, ecc. per denunciare il degrado del

Museo, unico in Europa, ormai in rovina, che richiede un nuovo dispendio di soldi per riparare i danni prodotti dall’abbandono. Siamo andate perché indignate , non riuscendo ad accettare che venga trasferito d’ufficio proprio Emilio Izzo, che ha sensibilizzato l’opinione pubblica sui problemi di un Museo unico al mondo, che potrebbe incrementare il turismo, l’occupazione ecc.. Siamo andate perché indignate, non riuscendo a mandare giù le ingiustizie : siamo insegnanti e per anni abbiamo cercato di far comprendere ai nostri alunni il valore della giustizia, della legalità, dell’amore per il proprio lavoro,… e per coerenza sabato stavamo a quell’incontro per il Museo e per Emilio Izzo , amareggiate perché questo è il nostro paese: c’è chi la mattina timbra in ufficio il cartellino ed esce immediatamente, e non succede nulla; c’è chi froda i finanziamenti dello Stato , e non succede nulla (ma no, riceve il premio di produzione …,oppure viene declassato solo qualche Abate ….); ma se fai con passione il tuo lavoro, dedicando ad esso tutta la tua vita e rimettendoci pure economicamente, allora dai fastidio e ti mandano via … Finiti i

vari interventi di Emilio Izzo, del sindaco Brasiello, dei nuovi consiglieri ecc., decidiamo di visitare, visto che stavamo li’, quel po’ che è possibile vedere del Museo. E qui viene il bello, anzi il brutto: ci avviciniamo al cancello, vediamo che è chiuso e mentre facciamo varie ipotesi ….è sabato, non c’è personale…, ecco esce dal museo una persona che, stando al di là del cancello, ci chiede se siamo partecipanti all’incontro –stampa o visitatori; rispondiamo che siamo partecipanti e visitatori. La persona in questione per tutta risposta ha girato le spalle ed è rientrata nel Museo. Poi abbiamo saputo di una ordinanza del dott. Famiglietti volta a vietare l’ingresso nel Museo ai partecipanti all’incontro- stampa… Noi ci chiediamo : ma il dott. Famiglietti non ha questioni più importanti per le quali dare disposizioni? P.S. Questa nota è stata prodotta ed inviata al Ministero solo quando si è letto sui giornali che erano stati dati dal dott. Famiglietti ordini precisi al personale del Museo affinché non facesse entrare i partecipanti alla conferenza stampa di cui su: inizialmente avevamo pensato ad un mal di testa del custode, per quel comportamento strano….,ed avevamo lasciato correre: e poi si è fatta un po’ sfumare l’indignazione, per non scrivere sotto la spinta dell’onda emotiva.

a rischio 85 posti ISERNIA. Si è svolta a Roma la programmata manifestazione nazionale a sostegno della vertenza degli Ex Lsu impegnati oggi nel servizio di pulimento all’interno degli edifici scolastici italiani. Una delegazione dei funzionari sindacali e dei lavoratori, è stata ricevuta dal Ministero dell’Istruzione che ha visto la presenza del Sottosegretario Marco Rossi Doria, di un incaricato del Capo di Gabinetto del Ministro Carrozza e il Direttore del Dipartimento Bilancio. Durante l’incontro si è riassunta e rappresentata la situazione che stanno vivendo i lavoratori, per poi affrontare, dopo i tagli intervenuti dal 2010 fino ad oggi, la predisposizione di un ulteriore taglio pari a € 70 milioni per gli anni 2014-2015 contenuti nel Decreto del Fare. Rispetto a tale scenario, le OO.SS. hanno chiesto di poter instaurare un tavolo politico di confronto che possa dare risposte esaustive e definitive per la continuità occupazionale e di reddito dei suddetti lavoratori impiegati nelle 4000 scuole di ogni ordine e grado. La necessità di avere un tavolo di carattere politico nasce dall’esigenza di individuare tra tutti i Ministeri coinvolti, la migliore soluzione che dia risposte ad una vertenza decennale superando le logiche di modelli organizzativi ministeriali che variano a seconda dei Ministri o dei Dicasteri così come avvenuto sino ad oggi. Il Ministro Carrozza ha comunicato la propria disponibilità all’apertura del predetto tavolo politico di confronto, per il giorno 22 luglio p. v.. E’ stato altresì chiesto che il Ministero dell’Istruzione si attivi presso i Ministeri competenti per la decretazione della Cig in deroga per il periodo 10 giugno8 settembre 2013 per gli Ex Lsu come definito con verbale in sede governativa il 04.03.2013, al fine di poter avere certezza di erogazione alle scadenze dovute dell’indennità di Cassa. "La FILCAMS del Molise - sostiene il segretario sindacale Franco Spina - ritiene il risultato ottenuto un primo passaggio positivo volto al superamento dell’attuale procedura di mobilità che riguarda ben 789 lavoratori di cui 85 Molisani. E’ altrettanto importante calendarizzare iniziative locali e il coinvolgimento delle istituzioni regionali oltre che dei rappresentanti parlamentari eletti. A tale scopo ieri presso la Provincia di Isernia (saletta gialla) dalle alle ore 10,30 si svolgerà un’assemblea dei lavoratori per definire i successivi impegni e spiegare le ragioni dell’importante difesa di un servizio quale quello delle pulizie all’interno dei plessi scolastici molisani .


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Termoli

12 luglio 2013

Morto per annegamento il cadavere rinvenuto alla foce del Saccione CAMPOMARINO - Nessuna ferita o lesione sul corpo e il decesso sarebbe avvenuto per asfisia da annegamento. Questo il primo responso emerso dall’esame autoptico durato quasi cinque ore ed eseguito nell’Istituto di medicina legale di Foggia dall’anatomopatologa Margherita Neri, sul cadavere dell’uomo rinvenuto cadavere circa cinque giorni fa alla foce del fiume Saccione al confine tra Campomarino e la Puglia. Comunque proprio la dottoressa non da una certezza scontata anche perché il cadavere è rimasto a lungo in mare, dai sette giorni alle due settimane. Di certo è che il cadavere è di sesso maschile di età compresa tra 40 e 45 anni, e sul corpo e all’interno dello stesso non vi è traccia di colpi di arma da fuoco o coltellate, le ossa sono integre anche se gli inquirenti continuano ad indagare contro ignoti per omicidio. Questo perché, sempre riferendosi al modo come è stato legato l’uomo non avrebbe potuto farlo da solo per poi suicidarsi. E così ora l’ipotesi, non trascurata in un primo momento, e che sia stato legato e gettato in acqua contro la sua volontà, e i pesi legati alla corda confermerebbero anche la tesi che chi avrebbe commesso l’omicidio non voleva che il corpo tornasse in superficie. Tra gli esami eseguiti anche quelli tossicologici, sono

Stalking nei confronti dell’ex compagna, arrestato 35enne CAMPOMARINO – Avrebbe minacciava di morte la ex compagna, seguendale di continuo nei suoi spostamenti, importunandola anche telefonicamente. Ma l’uomo era tenuto d’occhio dai carabinieri della locale Stazione e pertanto avevano chiesto ai giudici del Tribunale di Larino l’emissione di un mandato di arresto. Il trentacinquenne è stato quindi tratto in arresto ed è stato rinchiuso nel carcere di Larino a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Furto di rame, carabinieri arrestato due persone state prelevate le impronte digitali per compararle a quelle presenti nelle banche dati nazionali ed internazionali. Al momento l’identità dell’uomo resta un punto interrogativo anche se gli inquirenti stanno controllando i mezzi navali che nelle ultime due settimane hanno solcato il mare Adriatico Centrale e meridionale. La salma dell’uomo, nel frattempo, giacerà nel Cimitero di Campomarino sotto il controllo dell’autorità locale.

LUPARA – Nell’ambito di specifici servizi notturni di controllo del territorio sulla prevenzione ed al contrasto dei delitti predatori nelle aree industriali, i militari della Stazione di Lucito hanno arrestato in flagranza, per furto aggravato e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, G.P., 54enne da Montenero di Bisaccia e G.C., 41enne da Mafalda, entrambi con precedenti alla banca dati delle FF.PP. I carabinieri li

hanno sorpresi mentre erano intenti ad asportare materiale in rame, del valore commerciale poi stimato in 2.000 euro circa, presso la ditta “Silca”. Nel corso delle perquisizioni venivano anche rinvenuti vari attrezzi atti allo scasso posti sotto sequestro. Nei confronti dei due arrestati è stata inoltre inoltrata la proposta per l’emissione della misura del rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel comune di Lupara.

Senza sede gli Amici del Borgo, nessuna sagra programmata TERMOLI – Brutte notizie per i residenti del Borgo antico e per i termolesi in generale. Quest’anno non si terranno dentro le mura la manifestazione gastronomica della Sagra du’ scèscìlle e la manifestazione "Vivere la strada". “A tale proposito – spiega Salvatore Marinucci, presidente dell’Associazione Amici del Borgo che organizzava le due iniziativa -, sentiamo il dovere di scusarci con l’intera cittadinanza, i turisti e con i simpatizzanti tutti che ci seguono, perché quest’anno a causa di una circostanza a dir poco spiacevole per noi, l’Amministra-

zione Di Brino, nelle persone del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura e Turismo, ci hanno

tolto, nel mese di giugno, per la seconda volta, la sede operativa che la stessa Amministrazione

circa due anni fa ci aveva dato a fronte dei locali dove attualmente è ubicato l’Ufficio Cultura (Belvedere alla Torretta). In un periodo cruciale come questo, in cui bisogna programmare ed organizzare nei particolari le attività da svolgere, l’Associazione si è ritrovata invece a gestire un trasloco! Anzi più che un trasloco un vero e proprio esodo dal Borgo! E’ sottintesa quindi, la impossibilità di organizzare alcun evento come ad esempio ‘u scèscìlle ed anche Vivere la strada. Due eventi che richiedono un significativo impegno a lungo e medio termine. Scusateci ancora”.

Rinviati i consigli di Cisl Abruzzo e Molise TERMOLI – Per motivi organizzativi non si terranno all’hotel Meridiano i consigli generali Cisl di Molise e Abruzzo per costiture l’unione sindacale interregionale "Cisl Abruzzo - Molise". Ai lavori dovevano essere presenti il segretario organizzativo nazionale Cisl Paolo Mezio e il segretario generale Cisl Raffaele Bonanni, oltre ai segretari regionali e provinciali del sindacato delle due regioni. I consigli si terranno in prossima data e la nuova iniziativa nasce allo scopo di costituire una organizzazione più forte e funzionale e per garantire una migliore tutela dei lavoratori, degli anziani, dei disoccupati e dei giovani sui territori e luoghi di lavoro con un’azione più snella.

Inaugurazione quinta biennale del piccolo formato TERMOLI – Sarà inaugurata domani alle 22 nell’Officina Solare Gallery la Quinta biennale del piccolo formato, organizzata dall’Officina Solare e il Centroculturale il Campo, a cura di Rino Cardone e con una testimonianza di Tommaso Evangelista. Saranno esposte le opere di: Luca Alinari, Gianfranco Baruchello, Gastone Biggi, Ennio Calabria, Gaetano Carboni, Kalmir Cardone, Nicola Carrino, Tommaso Cascella, Francesco Casorati, Christo, Michele Cossyro, Danilo De Mitri, Giulio De Mitri, Chiara De Iuliis, Cosmo Di Florio, Dabio Di Giannantonio, Pablo Ehaurren, ElleplusElle, Paolo Laudisa, Ettore Le

Donne, Donato Linzalata, Sergio Lombardo, Carlo Lorenzetti, Lughia, Nguenya Valente Malagatana, Pompilio Mandelli, Gino Marotta, Vincenzo Mascia, Luigi Mastrangelo, Fabiola Mignogna, Ugo Nespolo, Hugo Orlando, Michele Peri, Luigi Petrosino, Lorenzo Piemonti, Concetto Pozzati, Renzogallo, Ernesto Saquella, Mario Sasso, Mario Serra, Salvatore Sebaste, Nazzareno Serricchio, Giacomo Soffiantino, Maria Teresa Sorbara, Mauro Staccioli, Antonio Tramontano, Valeriano Trubbiani, Wladimir Tulli e Aldo Turchiaro. La mostra resterà aperta fino al 25 luglio e si può visitare tutti i giorni dalle 22 alle 23,30.

Presentazione volume “Le motivazioni Psico – Sociali della Donazione” TERMOLI – L’Avis della Civitas ha organizzato un incontro, per domani alle ore 11 nella Galleria Civica, con Giuliana Conticelli, dottoressa in Psicologia Clinica della Salute, la quale presenterà il suo ultimo lavoro “Le motivazioni Psico – Sociali della Donazione”.


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Termoli

12 luglio 2013

Pesca:Ventiquattro ore di tempo per trovare intesa su Cigs LITORALE - “Abbiamo ventiquattro ore di tempo per trovare una intesa soddisfacente sulla cassa integrazione per il settore”. Lo rendono noto il coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative, la Federpesca, la Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila Pesca che sono state ricevute, insieme ad una rappresentanza dei

lavoratori in presidio di protesta davanti al ministero del Lavoro, dal direttore generale delle relazioni industriali e dei rapporti di Lavoro, Paolo Onelli. “Abbiamo apprezzato -. Si legge in una nota - questo gesto di apertura e dialogo nei confronti di un settore che da tempo sollecita risposte urgenti in merito agli ammortizzatori

sociali per il settore”. “Solo nella riunione di domani, che ci vedrà confrontarci con il ministero del Lavoro e l’Inps, potremo comprendere la portata degli interventi previsti. Intanto abbiamo registrato una rassicurazione circa il buon esito delle richieste di cassa integrazione relative alle precedenti annualità e non ancora pagate”. Tra i nodi ancora da sciogliere, secondo i sindacati e le associazioni di categoria, ci sono le criticità legate alle risorse economiche giudicate insufficienti a coprire le istanze che arriveranno nel 2013 e la necessità di dotare il settore di un sistema di ammortizzatori sociali strutturati e di una disciplina propria in materia sociale. “L’auspicio è che si possa finalmente trovare l’intesa su un problema che ci trasciniamo avanti da troppo tempo”.

Trasferito al comune l'edificio ex Riforma Fondiaria di Montebello, il gruppo consiliare IdV ringrazia Cristiano Di Pietro MONTENERO DI BISACCIA - Il locale gruppo consiliare Idv ringrazia il vice presidente del Consiglio regionale Cristiano Di Pietro per aver assicurato, con una mozione presentata in assise regionale e indirizzata al Presidente Frattura e alla Giunta, il trasferimento dell’edificio prospiciente la Torre di Vialante, di proprietà del vecchio ente di Riforma Fondiaria, che ospitava la scuola di contrada Montebello. Cosa già prevista fin dal 2002 dall’allora Commissario straordinario dell’ERSAM, richiesta nel 2007 dal sindaco di Montenero e disposta nuovamente dall’ARSIAM nel gennaio di quest’anno dopo che il Consiglio comunale di Montenero a fine 2012 aveva accettato il passaggio dell’edificio accollandosi gli oneri per il trasferimento e col vincolo di destinazione per uso di pubblico generale interesse. Un iter che sembrava essere senza fine e che ora, finalmente, grazie all’intervento di Cristiano Di Pietro, giunge ad una conclusione.“Una conclusione che – scrivono i componenti comunali del gruppo IdV -, ci auguriamo prima o poi arrivi anche per i lavori di consolidamento e recupero funzionale che interes-

sano l’antica torre di avvistamento di Montebello. Ricordiamo che i fondi per il restauro del bastione e per il suo recupero furono stanziati, già nel 2007, dal Ministero dei Beni Culturali grazie all’interessamento dell’allora Ministro alle Infrastrutture,Antonio Di Pietro. Per varie vicissitudini, però, la torre non è stata ancora restituita ai cittadini e ai turisti. Alcuni giorni fa abbiamo appreso dalla stampa locale che il sindaco di Montenero ha effettuato un sopralluogo per verificarne lo stato di avanzamento dei lavori che, secondo quanto riferito, sarebbero giunti a circa il 75%. Il cronoprogramma del sindaco prevede che entro la fine del mese sarà possibile ammirare la torre senza l’impalcatura, arrivando, poi, entro l’autunno, alla riconsegna definitiva dei lavori. Che dire? Dopo tante promesse e dopo tanto tempo, non siamo certi di poter concedere al sindaco il beneficio del dubbio, ma speriamo che le cose stiano realmente così e che non sia necessario ricorrere ancora all’interessamento di altri per mettere mano alle questioni che il sindaco non riesce a risolvere da solo”.

Regione, approvato ordine del giorno per scongiurare chiusura dell’Agenzia delle Entrate

LARINO - Il capogruppo del Partito Democratico Francesco Totaro, esprime viva soddisfazione per l’approvazione in Consiglio regionale dell’ordine del giorno teso a scongiurare la chiusura dell’Agenzia delle Entrate di Larino. “Come auspicato – dichiara Totaro -, i colleghi consiglieri, che ringrazio sentitamente, hanno votato favorevolmente per impegnare la Regione Molise ad adottare ogni utile iniziativa finalizzata a scongiurare la chiusura dell’ufficio territoriale di Larino. Grazie anche all’impegno del gruppo parlamentare del Partito Democratico, siamo riusciti a scongiurare la chiusura prevista per l’inizio di luglio e da ieri è iniziata la seconda fase di questa battaglia, che dovrà assicurare il mantenimento permanente dell’Agenzia, senza più timori di soppressione per il futuro”. L’Agenzia delle Entrate di Larino, infatti, resta un presidio dello Stato di fondamentale importanza sul territorio del Basso Molise, erogando servizi a venti Comuni (dei quali dodici che appartengono all’area del cratere) per un totale di circa quarantamila contribuenti. La sua chiusura, inoltre, avrebbe comportato un notevole disagio anche al Tribunale di Larino (andando contro il disposto della legge finanziaria del 2003), ma soprattutto avrebbe privato il territorio di un fondamentale presidio per la lotta all’evasione fiscale, facendo ricadere sui cittadini il peso della riorganizzazione delle sedi territoriali dell’Agenzia conseguente alle politiche di spending review.

Alle stampe il romanzo Evangelium Rotarius Ha venduto libri scolatici un anno fa, il rimborso nel febbraio 2014 “Sogna l’Altari” di Giuseppe Bilanzone TERMOLI – E’ stato dato alle stampe il nuovo lavoro letterario di Giuseppe Bilanzone, scrittore e poeta nato a Casalnuovo Monterotaro (FG) ma tanti anni residente a Termoli. Evangelium Rotarius “Sogna l’Altari” è il titolo di questo nuovo impegno di Bilanzone e può essere inserito nell’ambito dei romazi d’avventura. Il messaggio che passa attraverso i fatti narrati e vissuti dal protagonista, è quello del riconoscimento di un disegno precostituito: il fato, il destino in cui gli uomini mettono la loro opera costruttiva, il loro libero arbitrio, soggetto comunque all’inevitabile. Un destino scenografico in cui si muovono i sentimenti dell’amore, della fede e dell’appartenenza alla comunità. La trama illustra eventi, immagini, circostanze nella vita di un uomo, che lasciano il segno o possono seguirlo fin dall’infanzia. Il passare degli anni, la quo-

tidianità gli li fanno accantonare ed anche se tornano in sogno, non riesce a coglierne il significato.All’improvviso poi, mentre attraversa un periodo di disorientamento affettivo e traccia un bilancio della propria esistenza, quello che pare un piccolo ed insignificante simbolo scritto sulla sabbia, cambia completamente la prospettiva della sua esistenza. I sogni di Giuseppe, il protagonista, iniziano a prendere corpo e significato; una terra, quella della Puglia, abbituata alla semplicità e all’esodo si trova investita da fama e richezza, grazie ad un reperto di cui da sempre la letteratura si interessa. L’uomo fin troppo sicuro di se, guascone e sensibile alle grazie femminili, in una serie di imprevisti e difficoltà in cui si trova suo malgrado, trova e comprende il significato e la vera essenza dell’amore. L’amore per Elena, donna moderna, colta e bella, vissito anche

senza condividerne l’intimità. L’amore della carne trafigurato nel valore metafisico. Lo scrittore Bilanzone ha già scritto “Poesiando” per il gruppo Espresso ed appare con tre poesie su Frammenti, antologia poetica edito da Pagina. Evamgelium Rotarius “Sogna l’Altari” sarà presentato prossimamente a Termoli.

GUGLIONESI – L’Amministrazione comunale è in ritardo sul rimborso dei testi scolastici e a lamentarsene è il titolare di una cartoleria. “Lo scorso anno – denuncia Luigi Ciliberti -, per la prima volta, mi sono inoltrato nella giungla degli acquisti dei testi scolastici e in particolare di quelli per le classi primarie, che come si sa sono a carico dell’Amministrazione Comunale di residenza. Nel soddisfare un cliente residente a Termoli, ho portato a termine tutte le pratiche per l’acquisto dei testi scolastici utili alla istruzione della propria prole. Da questo istante in poi inizia un iter burocratico che mi ha lasciato letteralmente senza parole. Per ricevere il corrispettivo della vendita ho dovuto aspettare che la segreteria della scuola consegnasse all’alunno le relative cedole librarie. Mentre a Guglionesi le segreterie delle scuole le consegnano entro un

paio di giorni dall’inizio dell’anno scolastico, a Petacciato addirittura a termine dell’anno scolastico precedente, la segreteria della scuola di Termoli, non si sa perché, li consegna due mesi dopo. Ma non finisce qui. Una volta venuto in possesso di queste cedole – continua Ciliberti -, timbrate e accompagnate da relativa fattura, che per la cronaca è di soli 41,62 euro, gravata di sconto obbligatorio, le ho consegnate protocollate al funzionario incaricato, che mi ha detto che avrebbe provveduto al più presto al rimborso”. Bene, anzi male perché se il cartolibraio si attendeva di essere saldato dovrà invece attendere ancora un po’. “A quasi un anno dall’acquisto dei testi scolastici mi è stato recapitata una lettera del Comune di Termoli in cui mi si informa che il mio credito sarà saldato entro il 28 febbraio 2014. Una vera è propria presa in giro”.


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Spettacolo

12 luglio 2013

Questa sera: Noflaizon, Statuto, un libro, una t-shirt e la beneficenza di Polpetta Onlus

Un giorno di festa : il Pulp Day E' quasi tutto quello che accadrà alle 4Vionove di Vinchiaturo, è tutto quello che lega i famosi musicisti torinesi a Pierluigi Ioffredi: un lungo giorno di festa che dura negli anni Gli Statuto e Polpetta di nuovo insieme. Suonarono al suo matrimonio dove nacque un’intensa amicizia. Oggi nel giorno del Pulp Day gli stessi artisti continuano a festeggiare e celebrare quel profilo imponente e inconfondibile in Un giorno di festa. E’ anche il titolo del nuovo album della band, che farà tappa con il tour nazionale, questa sera, proprio alle 4Vianove di Vinchiaturo grazie alla joint venture con il Pulp Bar di Campobasso che ormai va avanti da oltre 5 anni. Prima di loro si esibiranno sul palco i Noflaizon electrofolkband che esordiranno con il loro ultimo disco KEMAFA’, e con il brano omonimo che ha scritto in passato Piero con la sua ex band Kate Posse, in auge nei primi anni ‘90. Non solo. La giornata sarà ricca di contenuti: Alle 10:30 Conferenza stampa e presentazione del libro dedicato a Piero “...e ho detto (quasi) tutto!!!” presso la curva sud del Vecchio Romagnoli a Campobasso che avrà come scenografia il murales dedicato a Piero realizzato da Art Bonzo che nei giorni precedenti si è dedicato al suo restauro. Alle 20:30 Aperitivo di beneficenza alle 4Vianove per l’acquisto di una tuta da motociclista indossata da Álvaro Bautista Arce che, in collegamento skype, saluterà gli aspiranti che vorranno aggiudicarsi l’indumento e che regaleranno un sorriso ai più bisognosi. Poi, alle 22, l’inizio dei concerti. E per chi nonsi accontenta, alla fine dello spettacolo andrà in scena il dj set. Un capitolo a parte merita “...e ho detto (quasi) tutto”. Il libro è stato scritto a più mani coinvolgendo amici, giornalisti, sacerdoti. Insomma tutti quelli che hanno voluto collaborare a mettere nero su bianco il loro punto di vista su un personaggio che non smette di essere l’anima giocosa ed allo stesso tempo impegnata del capoluogo. Il libro prodotto dall’associazione Polpetta Onlus, insieme alla T-shirt ufficiale del Pulp Day, sarà disponibile

in uno stand dedicato. Infatti i fondi raccolti tramite l’acquisto del libro, delle magliette o dell’iscrizione alla Onlus (per restare sempre aggiornati e partecipare agli eventi dell’associazione) saranno, come sempre, distribuiti in beneficenza. Alle 4 Vianove dunque si attende una serata ricca di iniziative e di musica per celebrare Piero e la sua allegria, la sua capacità conviviale e l’associazione che continua in suo nome, e secondo i suoi insegnamenti di vita, ad organnizzare serate sempre con un occhio di riguardo a chi ha più bisogno. Un giorno di festa sotto l’ombra di un grande profilo: quello buono di Pierluigi Ioffredi, in arte Po l p e t t a .

Vinchiaturo, sagra della pizza e il rock&blues dei Mushma Stasera e domani la terza edizione ‘Sagra della pizza’ a Vinchiaturo. Si esibiranno Dj set per tutta la notte, mentre sabato sera la serata sarà accompagnata dal concerto della band Rock-Blues tutta targata Molise: i Mushma! Come di consuetudine ormai, il sound del gruppo sarà arricchito dai polmoni e il sax del molisano di adozione: Gerry Figliola.

Il profilo buono Davi fuoco alla brace di ogni nostra serata, ci dissetavi della tua esperienza e ci ubriacavi del tuo sorriso. Per noi accendevi lo stereo dei tuoi migliori anni… per noi mantenevi vivo lo sport ed il segreto di Babbo Natale.Il divieto per pisciare e la porta da centrare, il rock nello spiedino e il rombo in beneficenza.Per noi hai fatto la storia, ci hai aperto la porta di casa tua e l’hai resa nostra! Per noi che ancora non molliamo, eri un’icona. Ed un’icona è diventata l’insegna della tua casa! Le notti all’ombra di te, i racconti di trasferte di Campioni, gli aforismi campobassani e quelli con il tuo copyright, la voce rauca e il cuore grande, come il vuoto che lasci. All’ombra di te siamo cresciuti e siamo rimasti DOC come tu ci insegnavi: la fila al bancone, l’orecchio al microfono, la tradizione e la cultura di una città, in un solo profilo, quello buono!Ne sono arrivate di cose, tutto resta e parla di te.Ogni notte ci mettevi a dormire, anche quando ti spingevi sulle rotelle. Come un fratello maggiore, la tua buonanotte ci accompagnava via a rimboccarci le coperte. E adesso sei tu che vai via, con il profilo buono, sotto un cielo rossobluneroazzurro. BOAOTTE, GRAZIE, BOAOTTE! joll dal libro: “...e ho detto (quasi) tutto!!!”

A Campodipietra tutto pronto per l’evento “KaraLive” Domani alle 21 in Piazza Rimembranza l’Associazione Culturale “CLICK” di Campodipietra in collaborazione con l’Associazione Culturale “Alba”, Relax BarPub e “Ballando Sotto le Stelle” e con il patrocinio del Comune di Campodipietra, organizza la 1^ edizione di Karaoke a premi e la 2^ edizione “all’insegna del mare”, degustazione di frittura mista a cura dell’Associazione Cultu-rale “ALBA” di Termoli. A valutare i partecipanti al karaoke sarà una giuria composta da artisti nel campo musicale che avrà l’arduo compito di eleggere i primi 3 vincitori. Ai vincitori spetta rispettivamente: 1° classificato Viaggio per 2 persone offerto da Bar Relax Campodipietra 2° classificato Buono per 2 persone offerto da InCampo Ristorant Campodipietra 3° classificato Buono per 2 persone offerto da Lady Mia Campobasso.


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